Sommario Pedara Notizie ORGANO UFFICIALE DEL COMUNE Rassegna Periodica Trimestrale Anno XXIX nr. 107/108 giugno/settembre 2011 Direttore Editoriale Anthony Emanuele Barbagallo Sindaco Direttore Responsabile Salvo De Luca Segretaria di Redazione Pina Bonanno Testi Davide Russo - Antonio Fallica Salvatore Torrisi - Giuseppe Pappalardo Mario Laudani - Carmelo Nicolosi Sara Pandolfo - Enrica Distefano Salvo De Luca - Alfio Cristaudo Alfio Nicolosi - Giuseppe Mazzaglia Gaetano Settembrino Hanno collaborato Rosita Pappalardo - Maila Pulvirenti Rosalba Pulvirenti - Alfredo Rizzo Carla Ragusa - Turi Gemmellaro Pina Torrisi - Nella Toscano Alfio Vinci - Gaetano Pulvirenti Giacomo De Luca - P. Alfio Carciola Tina Motta - Carmelo Distefano Pippo Bonaccorsi - Nello Bonanno Salvo Di Mauro - Mimmo Mazzaglia Piero Rapisarda - Nuccio Zappalà Fotografie Gabriele Fasanaro - Giuseppe Distefano Giuseppe Fassari - Paolo Pappalardo Famiglia Vinci - Domenico Taverna SDL Images - Fondazione A. D’Arrigo Direzione, Redazione, Amministrazione Sede Municipale Piazza don Bosco • 95030 • PEDARA (CT) Tel. 095.7028111 • fax 095.7028112 e-mail: [email protected] Registrazione Tribunale di Catania n. 626/3.3.1983 Editing - Grafica - Layout SDL images Stampa Tipolitografia F.lli Chiesa Via G. Verdi, 54 - Nicolosi (CT) Tel. 095.911032 - [email protected] DISTRIBUZIONE GRATUITA L’elaborazione dei testi, benché scrupolosamente esaminata dalla Redazione, non può comportare responsabilità alcuna per l’Editore relativamente ad eventuali errori o inesattezze. Ogni articolo firmato esprime esclusivamente le opinioni dei singoli autori che sono investiti della responsabilità personale per quanto scritto. Editoriale Inaugurata la nuova fase polico-amministrativa Cambio al vertice nel Consiglio Comunale Giuseppe Rizzo eletto presidente dell’Acoset Il nostro Sindaco eletto Deputato Regionale Pedaresi all’ARS In funzione un sistema di video sorveglianza Una “casa” per i carri mariani Finanziato un progetto di restauro sostenibile Realizzate due rotatorie in via Ercole Patti Riaperta la via Federico II di Svevia Avviati i lavori per la fruizione del monte Troina In cantiere la “circonvallazione sud” Lavori pubblici Interventi dei Capi Gruppo Consiliari Istituiti due parcheggi “rosa” Nuovi alberi per una Pedara più verde Le dimissioni del Presidente del Consiglio Il parco comunale dedicato al deltaplanista Angelo D’Arrigo 70 anni fa la battaglia di El Alamein Si è insediato il nuovo Segretario Comunale Simona Atzori e la sua danza all’Oratorio Salesiano Le riprese di Squadra Antimafia a Pedara La parrocchia di S. Antonio Abate ha compiuto 70 anni Il Comune acquista la casa di Giuseppina Faro Una nuova campana per la Basilica di S. Caterina Il Baby Consiglio a Roma Presentato il libro postumo dell’arch. Gaetano Pappalardo Il dramma delle Foibe raccontato agli alunni “Sciaredda”, inno alla civiltà contadina Consegnate le borse di studio “G. Pappalardo” Seconda rassegna di Poesia La XIII edizione del Premio “Ara di Giove” Poesie di autori pedaresi Mattia Preti a 400 anni dalla nascita Pubblicato un libro su don Alfio Pappalardo Il ricordo di padre Pietro Vinci a 20 anni dalla scomparsa La carriera di Gaetano Pulvirenti Riparte la Consulta Giovanile Redazionale Il ruolo degli anziani oggi La nuova sede del CAI La commemorazione dell’Ammiraglio Toscano Nasce il gruppo Scout Agesci “Pedara 1” Pedara aderisce al progetto “Città della Pace” Quando la musica è amore e passione 8 1 2 3 3 4 5 5 6 6 7 7 8 8 9 10 11 12 12 13 14 15 16 17 17 18 19 20 21 21 22 23 23 24 25 26 27 28 33 34 34 35 35 35 36 36 37 14 24 26 28 36 www.comune.pedara.ct.it È il sito del Comune di Pedara. All’interno si possono trovare gli aggiornamenti sulle attività dell’Amministrazione, i servizi, gli eventi, i numeri utili e le notizie sulla Città. INFORMATIVA PER IL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Il Titolare del trattamento informa che i dati utilizzati per la redazione e l’invio della rivista sono impiegati nel pieno rispetto del Decreto Legislativo 196/2003. Quanto utilizzato per uso redazionale potrà essere trattato da incaricati designati dal Titolare e da soggetti esterni che concorrono allo svolgimento del servizio. L’Editore garantisce la massima riservatezza dei dati e la possibilità di richiederne la rettifica o la cancellazione. EDITORIALE Cari concittadini, non finirò mai di ringraziarvi per il traguardo importantissimo che mi avete permesso di raggiunger lo scorso ottobre. Il vostro consenso è stato determinante per essere eletto all’Assemblea Regionale Siciliana con quasi 10.000 preferenze, primo tra gli eletti nella provincia di Catania nelle file del PD. So che questo risultato lo devo soprattutto a voi Pedaresi e a ciascuno degli amici che mi hanno sostenuAnthony Emanuele Barbagallo to in un’esperienza elettorale esaltante duranSindaco di Pedara te la quale ho cercato di consolidare un forte rapporto con il territorio. Essere eletto alla Regione è per me un grande onore e un grande impegno che rispetterò senza risparmiarmi, con la stessa passione ed entusiasmo che ha sempre contraddistinto la mia azione politica. È tempo, ora, di dare risposte concrete anche alla Sicilia e ai Siciliani. Il nostro slogan della campagna elettorale del 2010 è sempre attuale: “Prima di tutto Pedara!” Non intendo, infatti, deludere le aspettative della mia gente. La Legge mi permette di ricoprire entrambi gli incarichi e lo farò con ancora più determinazione nell’interesse della mia comunità, per il rispetto che ho per il ruolo di sindaco e per tutti i Pedaresi che ho l’onore di rappresentare. In questa sede e nelle pagine che seguono è bello ricordare i miei due predecessori all’ARS che tanto si sono adoperati per Un particolare dell’inizio dei lavori nel parco comunale di piazza don Bosco Pedara notizie 1 il bene e il progresso di Pedara: Mimmo Rizzo ed Enzo Petralia. I nostri piani per il paese non cambiano; ci sono ancora tanti obiettivi comuni da raggiungere e lo faremo intervenendo in ogni ambito. Con il rinnovo della Giunta e di parte del Consiglio si è data una spinta propulsiva nuova all’azione amministrativa. Diversi i progetti già attivi (villa comunale, rete di video sorveglianza del territorio) o in via di definizione (parco del Monte Troina, area mercatale vicino il pozzo “Magrì”, capannone per i carri mariani, nuova chiesa di Pedara sud). Su tutti mi preme evidenziare l’acquisto della casa di Giuseppina Faro: si tratta di un notevole investimento che, nell’ambito della valorizzazione e della tutela dei beni culturali e architettonici, consentirà il recupero di una delle dimore storiche del paese. La sua acquisizione al patrimonio comunale era anche uno dei più grandi desideri di padre Alfio Pappalardo - del quale abbiamo recentemente commemorato i 10 anni dalla scomparsa - che fu principale promotore del comitato per la beatificazione della nostra amata concittadina. Un caro saluto. AMMINISTRAZIONE Dopo le dimissioni di due assessori Inaugurata una nuova fase politico-amministrativa Con le recenti dimissioni del vice sindaco Giuseppe Rizzo e dell’assessore Nuccio Di Prima, il Sindaco, On. Anthony Barbagallo, con provvedimento amministrativo nr. 11 del 15.02.2013, ha proceduto ad un rinnovo della Giunta e ad una ridistribuzione delle deleghe assessoriali. Con la riconferma di Gaetano Petralia e Domenico Scirè, i due nuovi assessori nominati sono Antonio Fallica (con funzione di vice sindaco) e Alfio Cristaudo. «Sono molto soddisfatto della nuova squadra - ha dichiarato il sindaco a margine della breve cerimonia di giuramento dei nuovi assessori - perchè mi dà la possibilità di rimodulare le Il Sindaco coglie l’occasione per ringraziare Nuccio Di Prima, assessore uscente, per la professionalità e la pronta disponibilità dimostrata nel collaborare con l’Amministrazione. Politico di lungo corso, è stato prima consigliere e poi, continuativamente dal 2000 al 2013, assessore in varie Giunte: un record superato solo dall’indimenticato maestro Laudani. Per l’esperienza accumulata durante la sua pluriennale attività politica a Pedara, Di Prima è stato un punto di riferimento per tutti i suoi colleghi più giovani ai quali ha trasmesso passione e voglia di fare. ca illuminazione, Artigianato, Agricoltura, Manutenzione strade, Commercio, Sviluppo economico, Politiche giovanili, Formazione, Toponomastica, Promozione del territorio. • Ins. Domenico Scirè Calabrisotto: Turismo e Spettacolo, Servizi cimiteriali, Acquedotto e Fognature, Igiene e Sanità, Verde pubblico, Parchi e Giardini, Discerbamento, Volontariato, Protezione civile. Successivamente alla nomina dei due nuovi assessori, il Consiglio Comunale ha provveduto alla loro surroga. Con la rinuncia di Domenico Taverna ad assumere la carica come primo dei non eletti in sostituzione di Antonio Fallica, al suo posto è subentrato Giuseppe Pappalardo, maresciallo dell’Aeronautica militare, diventato capogruppo consiliare del PD; mentre Angelo Nigido, perito agrario, ha sostituito Alfio Cristaudo. La nuova Giunta deleghe e operare una scelta mirata tra quelle materie che rappresentano le nuove esigenze e le nuove sfide che il Comune dovrà affrontare soprattutto in tempi così critici; la distribuzione degli incarichi è stata dettata dalla necessità di equilibrare le responsabilità al fine di assicurare la massima efficienza nelle attività da svolgere». Le nuove deleghe sono dunque così attribuite: • Arch. Alfio Cristaudo: Pubblica istruzione, Biblioteca, Archivio storico, Edilizia scolastica, Sport e Tempo libero, Impianti sportivi, Nettezza urbana ed Ecologia, Rapporti con le Ato, Rapporti con il Parco dell’Etna, Area artigianale, Randagismo. • Sig. Antonio Fallica: Solidarietà sociale, Pari opportunità, Bilancio e Finanze, Tributi, Patrimonio, Polizia municipale, Informatizzazione. • Geom. Gaetano Petralia: Pubbli- 2 Pedara notizie I consiglieri Pappalardo e Nigido AMMINISTRAZIONE Cambio al vertice nel Consiglio Comunale Il prof. Consoli è il nuovo presidente del Civico Consesso Prospero Testa è il suo vice A seguito delle dimissioni dell’Arch. Alfio Cristaudo che ha rivestito la carica per metà mandato, Giuseppe Consoli è il nuovo presidente del Consiglio Comunale. Docente presso l’Istituto Polivalente di S. Giovanni La Punta e già coordinatore e segretario della locale sezione del PD, in passato ha ricoperto lo stesso incarico durante l’Amministrazione Pulvirenti. Inoltre, il consigliere Prospero Testa è stato nominato vice presidente dello stesso Consiglio in sostituzione di Antonio Fallica passato in Giunta. Il Prof. Consoli è il primo Presidente del Consiglio eletto per il secondo mandato - afferma il sindaco Anthony Barbagallo - e il fatto di essere stato votato all’unanimità dei presenti, con un consenso cosi largo, mai avvenuto in passato, ci fa riflettere e ci consegna una maggioranza straordinariamente compatta. Di questo devo ringraziare tutti i Consiglieri Comunali, dai più anziani ai più giovani, che hanno mantenuto lo spirito di servizio e di coalizione. Un ringraziamento va rivolto anche ad Alfio Cristaudo, per la gestione semplice, attenta, elegante, puntuale, in questi anni di presidenza del Consiglio Comunale. Dal discorso di insediamento del Presidente del Consiglio (...) Gli attestati di stima che questo Consiglio mi ha riconfermato in questa occasione vogliono significare che il lavoro svolto negli anni precedenti è stato meritevole di essere riproposto. La prima volta che sono stato nominato Presidente del Consiglio avevo come unico riferimento l’arch. Di Giovanni, il quale aveva ricoperto, per la prima volta, questa funzione da poco introdotta nell’ordinamento; poi sono seguito io e dopo ancora tanti altri amici: voglio ricordare Mimmo Taverna, Giuseppe Rizzo, Mario Laudani e, per ultimo, ma solo in ordine di tempo, il Presidente del Consiglio Alfio Cristaudo, che voglio rincuorare perché certamente il gesto che l’altro giorno lui ha fatto dimostra che nel suo modo di intendere la politica c’è certamente il servizio alla Città e, naturalmente, anche la voglia e il desiderio perché l’Amministrazione possa procedere in maniera serena e proficua per proporre iniziative che possano essere al servizio della gente. Tra gli obiettivi principali ho, infatti, quello di dare spazio a tutte le idee, a tutti i pensieri, a tutte le deliberazioni che possano servire a Pedara (…). Giuseppe Consoli Prospero Testa Prospero Testa, noto commerciante pedarese, lo scorso mese di febbraio c. a. è stato nominato vice presidente del Consiglio Comunale. Vicino alla corrente politica dell’On. Nello Musumeci, il suo incarico arriva dopo diversi anni di impegno politico svolto nel territorio. Dal 2005, infatti, è Consigliere Comunale e presidente della II Commissione Bilancio; nel 2010, alla rielezione, gli viene affidata la presidenza della I Commissione Affari Generali e la responsabilità del gruppo “Barbagallo Sindaco” di cui è portavoce. Giuseppe Rizzo eletto presidente dell’ACOSET Eletto all’unanimità dei sindaci-soci presenti all’assemblea, Giuseppe Rizzo lascia la vice sindacatura di Pedara per dedicarsi interamente all’Azienda che gestisce il servizio idrico di buona parte dei comuni pedemontani della provincia. L’Amministrazione Comunale ha da tempo intrapreso un dialogo molto proficuo con l’Acoset e il rapporto è sempre vigile e attento alla problematica dell’approvvigionamento idrico. L’ente - che a Pedara gestisce le fonti “Magrì” e Sacro Cuore” - si dichiara pronto ad intervenire nei casi di maggiore necessità, monitorando costantemente il servizio e garantendone un suo progressivo miglioramento, tenendo conto dei problemi strutturali, delle caratteristiche della rete e gestione della stessa. Nell’ambito di una politica aziendale proiettata a facilitare i rapporti con gli utenti, nell’intera giornata di lunedì rimane operativo presso gli uffici comunali di via Pizzoferro lo sportello polifunzionale per la stipula dei contratti di utenza, la verifica delle fatture trimestrali e le informazioni sul servizio. “Si tratta di un incarico prestigioso che - assicura il sindaco Anthony Barbagallo - Giuseppe Rizzo saprà ricoprire con quella serietà e competenza che da sempre contraddistingue il suo operato nella pubblica amministrazione; senza alcun dubbio sarà in grado di mettersi alla guida dell’azienda che gestisce un servizio di primaria importanza per il nostro territorio migliorandola”. Per il comune di Pedara, Rizzo ha ricoperto le deleghe relative ad Acquedotto e Fognature, Igiene e Sanità, Rapporti con le Ato, Nettezza urbana ed Ecologia, oltre che Bilancio e Finanze, Tributi, Polizia municipale, Edilizia scolastica, Pubblica istruzione e Informatizzazione. Pedara notizie 3 AMMINISTRAZIONE In nostro Sindaco eletto Deputato Regionale Il 28 ottobre 2012 Pedara ha risposto all’appello lanciato dal suo sindaco contribuendo in maniera determinante alla sua elezione a deputato nella XVI Legislatura dell’Assemblea Regionale Siciliana. È stata una campagna elettorale esaltante. Una lunga camminata insieme a tanti amici che hanno contribuito ad un risultato molto lusinghiero. Difatti, non si è trattato solo di essere eletto; l’on. Anthony Barbagallo è stato il primo della sua lista nel collegio di appartenenza. Essendo alla prima candidatura, il risultato assume una connotazione di eccezionalità, sintomo di un apprezzamento della figura di sindaco che ricopre con indiscussa competenza. Ovviamente, è stata Pedara a dare la spinta decisiva con un contributo elettorale di circa 3000 preferenze: una ulteriore conferma del legame della cittadina con il suo sindaco. In alto, l’on. Anthony Barbagallo alla destra dell’on. Ardizzone, presidente dell’ARS; nello scranno più in basso, il presidente Crocetta e parte della Giunta. tamente al coprire le stesse. A tutto ciò si aggiunge un risultato ancora più eclatante. Il sindaco, all’interno dell’Assemblea Regionale Siciliana, è stato eletto membro del Consiglio di Presidenza con l’incarico di Deputato Segretario. L’elezione è avvenuta con un largo consenso (49 voti su 90) che ha travalicato i normali steccati dell’appartenenza politica, determinando ancora una volta un apprezzamento per la persona e le sue capacità. Non resta che augurare un buon lavoro, consapevoli che nel cuore di Anthony ci sono quelle parole pronunziate nell’ultima campagna elettorale comunale: ... prima di tutto PEDARA!!! A. F. Il saluto del Presidente del Consiglio L’on. Barbagallo durante i lavori parlamentari L’essere rappresentati direttamente nell’assise regionale è un privilegio che solo una ristretta cerchia dei 398 comuni siciliani può permettersi. Pedara ne fa parte con orgoglio attraverso la figura del suo primo cittadino. Non è un dettaglio da poco: infatti, la sua presenza garantisce una piena consapevolezza delle necessità che il suo paese richiede e quindi con una capacità di azione mirata perfet- Sala d’Ercole 4 Pedara notizie «Onorevole signor Sindaco, sono felice di accoglierla questa sera in Consiglio Comunale con questo nuovo appellativo. È motivo di grande orgoglio sapere che il nostro primo cittadino è stato chiamato ad offrire il suo prezioso contributo all’Assemblea Regionale Siciliana. È un compito di straordinaria importanza e delicatezza: sappiamo, infatti, dalle ultime vicende politiche quanto sia difficile riportare la gente a ricredere ed avere rinnovata fiducia verso il mondo delle istituzioni. Siamo certi lei riuscirà in questo intento poiché al servizio della Sicilia metterà l’entusiasmo, la grinta, la freschezza, l’intelligenza accorta che fino ad ora l’hanno contraddistinta. Il ruolo che ricoprirà nell’Ars e quello di primo cittadino sappiamo essere perfettamente compatibili. Pertanto, i cittadini pedaresi devono sentirsi orgogliosi e non preoccupati per questo suo duplice impegno. Il Sindaco non potrà in alcun modo “dimenticarsi” o “trascurare” l’amministrazione del suo paese. Siamo sicuri che saprà svolgere in modo ottimale e produttivo i due incarichi. Inoltre, voglio sottolineare come la sua presenza nell’Assemblea Regionale Siciliana porterà ai vertici più alti della vita politica anche un po’ dei valori, delle peculiarità, dei principi, delle idee, delle virtù che appartengono ai cittadini pedaresi che lei rappresenta. Le auguriamo un buon lavoro per la nostra Sicilia e una buona continuazione nell’amministrazione di Pedara». Arch. Alfio Cristaudo AMMINISTRAZIONE Contro le discariche abusive e gli atti di vandalismo Pedaresi all’ARS: i precedenti L’on. Anthony Barbagallo, oltre a ricoprire il ruolo di parlamentare regionale ed essere stato eletto all’interno dell’Assemblea componente del Consiglio di Presidenza con l’incarico di Deputato Segretario, è anche membro della commissione III Attività Produttive. È stato il secondo più votato in Sicilia nel PD con 9.729 preferenze, ed è il primo pedarese ad essere eletto direttamente in Sala d’Ercole, attuale luogo di riunione dell’Assemblea Regionale Siciliana all’interno del palazzo dei Normanni, la più antica residenza reale d’Europa, dimora dei sovrani di Sicilia e sede imperiale con Federico II. Dopo tanti anni Pedara torna all’ARS. Prima di lui, Domenico Rizzo, sindaco di Pedara negli anni Settanta del secolo scorso ed Enzo Petralia, già sindaco di Trecastagni per più mandati. In funzione un sistema di video sorveglianza di Alfio Nicolosi L’on. Rizzo (Pedara, 1927) prese parte alla VI Legislatura, iscritto al gruppo parlamentare Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria, subentrando il 6 marzo 1968 al dimissionario Gaetano Franchina come primo dei non eletti nel collegio di Messina, città nella quale dal 1964 era segretario della locale federazione PSIUP. Durante i suoi tre anni all’ARS continuò ad impegnarsi nella costruzione della sinistra socialista di cui, giovanissimo, fu dirigente regionale, ma fu anche animatore di numerose battaglie politiche come quelle per la modifica della legge sugli appalti, per la costituzione delle comunità montane e per un più ampio decentramento amministrativo con la creazione delle aree metropolitane. Dopo la scadenza del suo mandato (1971) si iscrisse al PCI con l’idea di poter dare ancora un contributo per la conquista di migliori condizioni sociali e democratiche, convinto assertore di Gramsci che concepiva la politica come servizio, come costruzione di nuovi rapporti umani e di un mondo nuovo. Nel 1972 fondò la Lega Siciliana delle Autonomie Locali che diresse fino a poco prima della morte. Ma l’impronta più autorevole della sua azione politica si dimostrò ancora più evidente attraverso le opere di cui dotò Pedara da sindaco: nuovi servizi, scuole, parchi, case popolari, strade, strutture. Indiscutibile il suo impegno a sostegno degli agricoltori, del territorio e soprattutto della cultura. Numerosi i suoi saggi politici sulle Autonomie Locali e su Pio La Torre con cui intensamente collaborò e che studiò a fondo. La posizione delle telecamere Si annunciano tempi duri per chi commette reati ambientali in alcune zone periferiche di Pedara. Di recente, infatti, il Comune ha realizzato un sistema di video sorveglianza collocato a sud del paese, soprattutto dove prima erano collocati i cassonetti per la raccolta dei rifiuti (adesso tolti per l’inizio della differenziata). Le strade interessate al progetto sono via Teocrito (con due telecamere) e le vie De Gasperi, Sciascia, Pizzoferro, dei Gerani e D’Acquisto, con una telecamera in ognuna di esse. Completano il progetto, del costo complessivo di euro 60.500,00, ripetitori ed amplificatori di segnale wi-fi con allacci e tubazione di collegamento. Il progetto, finalizzato alla sicurezza urbana integrata nell’area del Comune, si inserisce in un più complessivo programma di interventi di riqualificazione delle aree interessate alla video sorveglianza, volto a migliorarne le condizioni di sicurezza. Il sistema di controllo di spazi pubblici consentirà, quindi, di registrare possibili scenari delinquenziali atti a supportare le forze di polizia nell’attività di contrasto delle illegalità. L’archivio dei dati registrati costituisce, per il tempo di conservazione stabilito, un patrimonio informativo per le finalità di polizia. Il sistema di video sorveglianza vuole così creare un deterrente contro la creazione delle discariche abusive che risulta, negli ultimi anni, uno dei fenomeni più in crescita, con il comando della Polizia municipale impegnato in una serie di attività di contrasto. L’on. Petralia (Pedara, 1929), avvocato e funzionario regionale, fu parlamentare regionale nella IX, X e XI Legislatura (dal 1981 al 1991) eletto sempre con larghi consensi nelle file del Partito Socialista durante gli anni del craxismo. All’ARS ricoprì il prestigioso incarico di assessore regionale alla Presidenza (dal 12.1.1988 al 14.12.1989) e successivamente fece parte della commissione IV Ambiente e Territorio. Fu inoltre firmatario e cofirmatario di numerosi Disegni di Legge che riguardavano, tra l’altro, il riordino e l’organizzazione degli enti locali, i servizi sanitari, i beni culturali e ambientali. Per dovere di cronaca, ricordiamo che nel 1951 il prof. Giuseppe Motta, noto insegnante pedarese, pluridecorato al valore per le sue campagne militari durante le due guerre mondiali e dirigente dell’Associazione Nazionale Combattenti, fu candidato dal Partito Nazionale Monarchico alle consultazioni regionali che diede vita alla II Legislatura. Il prof. Motta, al quale tutti riconoscevano indubbie qualità morali più volte dimostrate durante le sue numerose battaglie per gli ideali di libertà e giustizia, sfiorò l’elezione nella lista “Stella e Corona”. Pedara notizie 5 AMMINISTRAZIONE Una “casa” per i carri mariani Finanziato un progetto di restauro sostenibile per recuperare due testimonianze del passato Dopo il recente recupero artistico e architettonico di due delle tre candelore (la terza e più antica sarà oggetto di restauro entro l’anno prossimo), l’impegno dell’Amministrazione per la festa mariana continua. Con atto notarile stipulato lo scorso 29 gennaio 2013, il Comune ha acquistato il capannone sito in via L. Capuana, 66 - censito al foglio 23, part. 22 - da utilizzare per la costruzione dei carri mariani. L’acquisizione di una struttura adeguata allo scopo era in programma da diverso tempo. I carri sono una grande risorsa, tra gli elementi più rappresentativi della nostra tradizione religiosa e per questo da salvaguardare, creando le condizioni ottimali affinché le maestranze possano annualmente continuare ad impegnarsi per la loro realizzazione attesa ed apprezzata sempre più. Si tratta di un patrimonio che andava tutelato con i giusti interventi - concordano Francesco Rapisarda e Marco Tomaselli, rispettivamente rappresentanti dei partiti “Piazza” e “S. Antonio”, entrambi d’accordo nel riconoscere lo sforzo compiuto dall’Amministrazione Comunale, ed in prima persona dal Sindaco Anthony Barbagallo. È da molti anni che si auspicava una soluzione adeguata per una questione che diventava sempre più complicata. Per la loro complessa mole e tipologia costruttiva, i Carri richiedono sempre più maggiore cura dei particolari e quindi tempo e spazio. Le maestranze, adesso, possono disporre delle condizioni ideali utili a garantire la salvaguardia di un prezioso elemento della nostra cultura. Con maggiore sicurezza. Particolare dei palmenti situati all’interno di palazzo “Pulvirenti”. Si tratta di due antichi impianti per la vinificazione che, nel contesto storico-architettonico in cui sono inseriti, saranno oggetto di restauro sostenibile ai fini della promozione di attività sociali e culturali dedicate all’arte e all’architettura contemporanea e alla viticoltura etnea. L’intervento sarà possibile a seguito del DDG n. 771 dell’assessorato regionale ai Beni Culturali attraverso cui è stato finanziato l’importo di € 851.354,57. Il deposito per i Carri acquistato dal Comune 6 Pedara notizie AMMINISTRAZIONE Realizzate due rotatorie in via Ercole Patti Distanti appena una settantina di metri l’una dall’altra, servono a disciplinare il traffico in una delle vie che più delle altre negli ultimi anni ha visto crescere esponenzialmente il transito veicolare. Accolte inizialmente con scetticismo per il loro impatto urbanistico-circolatorio, queste opere sono state create per garantire una mobilità più sicura, soprattutto in prossimità della scuola elementare “Mons. Pennisi” presso cui sono stati realizzati stalli di so- sta più consoni anche a vantaggio dello scuolabus. Il progetto è stato redatto dall’Ufficio Tecnico Comunale che ha previsto altresì il rifacimento del manto stradale, dei marciapiedi, l’impianto di pubblica illuminazione e la segnaletica. Al centro delle due aree è stato collocato un tappeto erboso completo di impianto automatico di irrigazione. Dopo i lavori, riaperta la via Federico II di Svevia Il momento della riapertura Via Federico II di Svevia (traversa 116 di via Tarderia) è stata riaperta al transito veicolare dopo i lavori che hanno previsto un finanziamento di 140.000,00 euro erogato dalla Regione Siciliana sulla base del progetto esecutivo elaborato dall’ufficio tecnico comunale. Pedara notizie 7 AMMINISTRAZIONE Avviati i lavori per la fruizione turistico-naturalistica del monte Troina Il progetto prevede la creazione di alcuni percorsi didattici e sportivi - in parte lungo tracciati esistenti - permettendo così di raggiungere la zona sommitale del monte e valorizzarne le potenzialità paesaggistiche. L’area in questione, una volta quasi interamente ricoperta da vigneti e frutteti, è ancora ricca di testimonianze: monumentali muretti a secco, resti del paesaggio agrario storicizzato, piccoli edifici rurali, sentieri e terrazzamenti. I lavori, già avviati lo scorso mese di maggio, consentiranno il consolidamento del percorso principale d’accesso, il recupero di alcuni piccoli immobili esistenti e la realizzazione di un’area attrezzata alle spalle dell’edicola votiva posta sul Calvario. Gli interventi consentiti sono esclusivamente quelli relativi alla funzionalità del parco consistenti in manufatti in legno per servizi in genere, nonché quelli di sistemazione idraulico-forestale con il rispetto degli equilibri naturali e la salvaguardia delle colture esistenti con l’integrazione di essenze arboree autoctone o naturalizzate. Per una maggiore sicurezza stradale: in cantiere la “circonvallazione sud” L’intervento, finanziato al 60% dall’Assessorato Regionale ai Trasporti (per un importo di € 312.571,54) e al 40 % dal Comune (per un importo di € 208.381,02), consentirà di mettere in sicurezza la percorribilità a sud del paese e di decongestionare il traffico pesante dal centro, costituendo, di fatto, la “circonvallazione sud”. A tal fine, la via Cisternazza sarà ampliata fino a raggiungere una larghezza di 10 metri e nei pressi dell’attuale rotatoria di viale Dei Vespri Siciliani sarà realizzata un’unica grande area spartitraffico come si evince dal disegno riportato in basso. Il progetto, che rientra nel Programma del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (PNSS), è già definito e si stanno ultimando le pratiche degli espropri. Il progetto dell’area attrezzata La consegna dei lavori da parte del Sindaco e dei tecnici comunali I lavori in corso sul sentiero d’accesso Il progetto esecutivo della nuova via Cisternazza - circonvallazione sud 8 Pedara notizie AMMINISTRAZIONE L’allargamento di via Almirante Via Almirante, di fronte il pozzo “Magrì”, sarà presto ultimata con l’allargamento della sede stradale e la bitumatura, grazie soprattutto all’accordo bonario raggiunto con la famiglia Pappalardo. Anche questo intervento si inquadra all’interno del più ampio progetto di potenziamento della rete stradale che, in questo caso, prevede l’ultimazione dell’ultimo tratto della “circonvallazione nord” già percorribile nella parte nord del Cimitero. Area mercatale Il pozzo “Magrì” su via Tarderia Con un decreto dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura, il GAL Terre dell’Etna e dell’Alcantara ha concesso al Comune di Pedara un contributo di € 146.700,00 per la realizzazione di un’area mercatale da istituirsi in via Tarderìa, in uno spazio adiacente il pozzo “Magrì”. Il finanziamento è erogato sotto forma di contributo in conto capitale con le modalità indicate nelle Disposizioni attuative e procedurali misure a investimento - parte generale - PSR Sicilia 2007/2013. Il progetto consiste nella realizzazione di un parcheggio e di un’area attrezzata destinata ad un determinato settore merceologico - come quello dei prodotti tipici del territorio - con stalli riservati soprattutto agli agricoltori locali, e nella sistemazione e arredo del boschetto di querce poco distante. L’area mercatale in questione non sostituirà quella attualmente destinata al mercato domenicale. Il muro esterno della nuova parte del Cimitero comunale recentemente ultimato con la realizzazione di una rampa di accesso più comoda rispetto alle scale interne che permette il transito anche ai diversamente abili. I lavori hanno previsto il rivestimento delle pareti esterne con intonaco colorato e la collocazione di una copertura in pietra lavica; all’interno sono state invece sistemate le gradinate che conducono ai vari livelli, anch’esse con copertura in pietra. Ultimati i lavori in via Stella Si sono recentemente conclusi i lavori di ristrutturazione edilizia e risanamento conservativo dell’immobile che si affaccia su via S. Maria della Stella, angolo corso Ara di Giove che ne hanno permesso l’allargamento nel punto più stretto. La strada è di notevole importanza per il traffico veicolare e pedonale che giornalmente vi transita e pertanto, a seguito del protocollo di intesa stipulato tra il Comune e la famiglia Petralia, si è provveduto all’arretramento del prospetto nella misura di un metro per tutta la sua lunghezza rendendo in questo modo più agevole la percorribilità. Pedara notizie 9 AMMINISTRAZIONE Interventi dei Capi Gruppo Consiliari PEDARA AL CENTRO Cari concittadini, dall’ultima edizione del giornale molte cose sono cambiate: dal Presidente del Consiglio Comunale alla nuova Giunta, alla costituzione di un nuovo gruppo consiliare denominato Pedara al Centro del quale fanno parte, oltre al sottoscritto, anche i consiglieri Salvatore Corsaro e Alfio Sambataro. Ma ciò che maggiormente ci riempie d’orgoglio come cittadini è l’elezione del nostro sindaco Anthony Barbagallo a deputato regionale. A lui auguriamo buon lavoro e soprattutto gli chiediamo di non dimenticarsi del suo paese. Tutte queste novità non hanno tuttavia bloccato l’attività amministrativa. Infatti, sono state ultimate alcune opere pubbliche (la metanizzazione nella zona sud e le rotatorie in via Ercole Patti) e altre sono in corso di realizzazione, come il passaggio pedonale tra le piazze Don Diego Pappalardo e Del Popolo e la sistemazione di piazza Don Bosco. Possiamo affermare, quindi, che l’Amministrazione Comunale, nonostante tutto, cerca di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale. Di certo, per poterle garantire e non far rischiare al nostro Comune il dissesto finanziario per i tagli operati dallo Stato e dalla Regione, siamo stati costretti, nostro malgrado, a mette le mani in tasca ai cittadini con l’aumento dell’IMU sulla seconda casa e dell’addizionale Irpef. Spero che i sacrifici compiuti in questo periodo potranno in un futuro non tanto lontano portare dei benefici a chi ha perso il posto di lavoro e soprattutto ai giovani disoccupati che vedono ancora lontana la pos- sibilità di farsi una famiglia che è la base della società. Salvatore Torrisi ALLEANZA PER LA LIBERTÀ Cari concittadini, torniamo ad informarvi sulla nostra attività in consiglio. L’anno trascorso ci ha visti protagonisti di numerose iniziative tese a migliorare i servizi al cittadino come l’ampliamento della rete Wi-Fi gratuita Freeluna, oggi fruibile in gran parte del corso Ara di Giove e in piazza Don Diego, l’apertura dello Sportello Attività Sportive e l’inaugurazione da parte del nostro assessore Gaetano Petralia dei nuovi campi da tennis e calcio a cinque omologati CONI. Abbiamo dato attenzione e sostegno con interrogazioni mirate a quanti hanno subito i tagli dei fondi sociali (vedi malati di SLA). Abbiamo richiesto le “strisce rosa” per le neo mamme ed ottenuto l’impegno personale del Sindaco alla loro realizzazione. Abbiamo proposto di dedicare un apposito spazio ai tanti studenti , per dar loro l’opportunità di un luogo dove studiare e divulgare cultura. L’attività consiliare ci ha visti approvare i piani annuali e triennali delle opere pubbliche dove spiccano, tra gli altri, i lavori per il passaggio tra piazza Del Popolo e piazza Don Diego Pappalardo, il rifacimento del tetto della scuola “Faro”, la messa in sicurezza per i fenomeni idrogeologici delle vie Pizzo Ferro ed Etnea. Il 2012 si ricorderà come anno austero, su cui gravano purtroppo le decisioni del governo Monti e del decreto “Salva Italia” che ha introdotto l’IMU sulle case. Un’im- 10 Pedara notizie posta nazionale ingiusta e mal gestita che ha costretto tutti gli amministratori di enti locali a non poter fare a meno di chiedere sacrifici ai propri concittadini per poter far quadrare i conti comunali. A conferma del particolare momento di crisi ed anche in conseguenza di quanto sopra esposto, il bilancio di previsione è stato approvato in deroga nel mese di novembre 2012 (cosa mai avvenuta prima) ingessando, di fatto, l’operato dell’amministrazione attiva. Sarà nostro impegno attivarci affinché per il 2013 si proceda in maniera radicalmente diversa: approvazione del bilancio di previsione entro i termini previsti dalle norme e particolare attenzione agli sprechi al fine di ottimizzare le risorse ed evitare ulteriori pressioni tributarie. Vogliamo chiudere questo intervento ricordando una iniziativa che, secondo noi, sa di rivalsa sui tempi di crisi, ci riferiamo al Centro Commerciale Naturale. Un consorzio formato grazie all’arguzia e alla tenacia dei commercianti che lo hanno voluto e proposto a dimostrazione del loro interesse a partecipare attivamente allo sviluppo della nostra comunità. Per qualsiasi comunicazione, proposta o segnalazione, Vi invitiamo a metterVi in contatto con il nostro gruppo per mezzo delle mail: [email protected] e [email protected]. Davide Russo PEDARESI DEMOCRATICI LIBERI I consiglieri comunali Giuseppe Pappalardo e Domenica Pezzino, secondo l’art. 2 e 3 del regolamento dei gruppi consiliari, all’interno del Consiglio Comunale di Pedara hanno costituito il gruppo consiliare “Pedaresi Democratici Liberi”. Tale gruppo sarà rappresentato dal consigliere Giuseppe AMMINISTRAZIONE Pappalardo, designato capogruppo. Il gruppo “Pedaresi Democratici Liberi” non ha preclusioni per uomini e donne che desiderano mettersi in gioco apportando il proprio contributo politico per chi intende avvicinarsi per la prima volta alla politica nonché per altri Consiglieri Comunali, qualora ne condividano il principio fondante che è il perseguimento del bene comune. Vogliamo stabilire un filo diretto tra le problematiche della gente e la massima espressione della democrazia sul territorio: il Consiglio Comunale. Affrontiamo un momento difficile in Italia e a Pedara. I governi che hanno guardato troppo verso modelli conservatori ci consegnano una situazione drammatica: imprese che falliscono, lavoratori che perdono il posto di lavoro, giovani che il lavoro non lo hanno mai avuto, famiglie ridotte in ginocchio, prospettive di sviluppo quasi nulle. Soltanto attraverso la buona amministrazione abbiamo la possibilità di migliorare questo paese. Il nostro sforzo sarà tutto orientato verso la costruzione di un futuro migliore per le nuove generazioni, abbandonando posizioni di futile contrapposizione ideologica. Giuseppe Pappalardo PDL Dopo circa un anno l’Amministrazione si è attivata affinché questo periodico ricominciasse ad essere pubblicato. Ma perché dopo così tanto tempo? Forse per non dare voce alla minoranza!!! Forse perché in questo arco di tempo, questa Amministrazione non ha fatto nulla di cui potersi vantare!!! Ma sono tante le cose da dire o da raccontare. In nome del gruppo PDL esprimo i più sinceri auguri al nostro Sindaco per la sua elezione ad Onorevole, sperando che questo possa portare dei benefici per la nostra cittadinanza. Certo che se il buongiorno si vede dal mattino …: 1) aumento delle aliquote IMU al massimo; 2) villa comunale distrutta dopo che questa Amministrazione aveva speso più di € 100.000,00 per il rifacimento del marciapiede; 3) spese € 11.600,00 per piantare alberi inutili (distrutti marciapiedi e strade); 4) realizzazione di rotatorie senza senso, costruite in maniera inadeguata e arbitraria. Durante questi mesi abbiamo assistito a un grande cambiamento politico in seno al Consiglio Comunale e alla Giunta. Prendiamo atto che è scomparso il gruppo MPA. Si è rafforzato fortemente il partito del Sindaco e si va verso un governo monocolore. Sindaco, buona parte degli assessori e presidente del Consiglio sono tutti appartenenti al PD. Se non è quasi un monocolore!!! Il PD si è sempre considerato garante delle pari opportunità. Ma ci chiediamo: chi è l’assessore donna? Oltretutto è previsto anche dal nostro statuto, ma si sa che le leggi e i regolamenti vanno rispettati a seconda della convenienza. L’unica speranza di un cambiamento, nel modo di gestire la pubblica amministrazione, è nelle mani dei due nuovi assessori comunali a cui va, da parte mia e del gruppo PDL, il più sincero augurio di buon lavoro. All’assessore Alfio Cristaudo, in qualità di assessore all’ecologia e nettezza urbana, chiediamo di attivarsi affinché tutti paghino la bolletta della spazzatura - e non i soliti onesti cittadini - e si ottengano i servizi dovuti che fino ad oggi non sono mai esistiti; basta girare per le strade del nostro paese per vedere quanto è sporco. Al Pedara notizie 11 vice sindaco Antonio Fallica, per le sue qualità e capacità da noi sempre riconosciute, rivolgiamo la richiesta di snellire e modernizzare la macchina burocratica dell’Ente. Il gruppo del PDL non condivide il modo di gestire i beni della collettività e continuerà a svolgere il proprio ruolo di opposizione nell’interesse della comunità pedarese. PRIMA DI TUTTO PEDARA (ma non solo a parole). Mario Laudani Istituiti due parcheggi “rosa” Su iniziativa dei consiglieri comunali Spitaleri e Russo, sono stati recentemente istituiti a Pedara due aree di sosta per donne in gravidanza o con bimbi al seguito. Gli stalli «rosa», come sono comunemente chiamati, sono stati individuati lungo il corso Ara di Giove in prossimità di piazza Don Diego Pappalardo e della chiesa di S. Antonio Abate e sono segnalati da un’apposita cartellonistica verticale e da strisce rosa sulla superficie stradale. «L’Amministrazione Comunale si mostra sensibile alle esigenze di gestanti e puerpere afferma l’assessore Gaetano Petralia - e si appella al senso civico della Cittadinanza che sono sicuro sarà capace di rispettare queste aree riservate agevolando la vita delle mamme». AMMINISTRAZIONE Nuovi alberi per una Pedara più verde Nei mesi scorsi l’Amministrazione Comunale ha potenziato lo spazio urbano dedicato al verde pubblico con la messa a dimora di oltre 150 nuovi alberi. Si tratta di esemplari di tiglio che hanno trovato posizione nelle seguenti strade: via Marconi,, via Sac. Alfio Barbagallo, via Pizzoferro, viale Dello Sport, via Pirandello, via Capuana, via Stella e viale Delle Olimpiadi. Numerose, e tutte ugualmente importanti sono le funzioni svolte dal verde urbano - assicura il sindaco Anthony Barbagallo -; ormai si è ben lontani dal considerare il verde come semplice fatto ornamentale, tanto più che può contribuire notevolmente a garantire un’elevata qualità abitativa all’interno di una visione ecologica della città. Ciò spinge i sindaci a dare ai cittadini un ambiente migliore, più bello e salubre. La qualità del territorio, quindi, passa necessariamente anche attraverso il verde che sempre più si relaziona con il paesaggio locale e migliora il clima urbano. Gli alberi, infatti, assorbono gli inquinanti atmosferici, riducono i livelli di rumore e stabilizzano il suolo. Alcuni dei nuovi alberi in via Pizzoferro Le dimissioni del Presidente del Consiglio “La politica come servizio” nelle parole di congedo Oggi 31 gennaio 2013 annuncio la conclusione del mio mandato di Presidente del Consiglio Comunale di questa nostra città, ruolo che due anni e sette mesi fa mi avete affidato. (...) Questo accade in una data significativa per noi Pedaresi: la festa di San Giovanni Bosco, sacerdote, maestro, amico dei giovani (...). Pensando al suo messaggio e al suo esempio mi convinco sempre più che il nostro impegno in politica è un servizio e non un occupare una posizione o un incarico fine a se stesso. (...) Questi anni sono stati ricchi e significativi per la mia crescita personale ed istituzionale. Ho imparato, con non poche difficoltà, a saper ascoltare le diverse opinioni dettate dalle differenti posizioni politiche che ognuno ha ricoperto e ricopre trovando sempre un punto di incontro; ho imparato a dare voce alle esigenze di tutti i consiglieri; ho imparato a confrontarmi dando la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie convinzioni che fossero a favore o meno di questa amministrazione. Tante sono state le esperienze vissute come Presidente del Consiglio (...). Penso all’incontro con gli emigrati in Argentina, alla partecipazione alle Assemblee Nazionali dell’Anci, all’incontro con il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, alla commemorazione dei trecento anni della morte di don Diego Pappalardo, alla seduta straordinaria del Consiglio Comunale presso la Basilica di Santa Ca- 12 terina, alle diverse iniziative per i 150 anni dell’Unità d’Italia, al settantesimo anniversario dell’affondamento della IV divisione di incrociatori leggeri guidata dall’Ammiraglio Toscano a Capo Bon, al settantesimo anniversario della battaglia di El Elamein e all’incontro con il Presidente della Camera, Gianfranco Fini. Particolarmente arricchente l’esperienza con il Baby Consiglio. In questi anni si è creato un rapporto di profonda collaborazione con l’istituzione scolastica e quindi con il preside Fernando Rizza, la Vice Preside, prof.ssa Maria Pappalardo, la coordinatrice del progetto, prof.ssa Turrà, e con i docenti e gli studenti tutti. Ho sperimentato che il Baby Consiglio è lo strumento ideale per trasmettere alle giovani generazioni l’importanza delle istituzioni e del vero senso civico. (...) Numerose le iniziative svolte: la visita ai luoghi Garibaldini e all’Assemblea Regionale Siciliana, la visita al Quirinale, alla Camera dei Deputati, al Senato della Repubblica e al Vaticano; gli innumerevoli progetti e laboratori finalizzati alla conoscenza della storia del nostro paese, in collaborazione con il dott. Salvo De Luca. Ho partecipato, inoltre, con grande interesse alle due Consulte degli Anziani e dei Giovani, che attenzionano le problematiche e le esigenze di generazioni tanto distanti tra loro. Il mio ruolo si è avvalso della grande e continua disponibilità dei vari capo settori del Comune: il geom. Borzi, l’arch. Di Mauro, il comandante dei Vigili Urbani, Marletta, la dott.ssa Rapisarda, la dott.ssa Toscano, la dott.ssa Cantone e infine il dott. Squadrito, vice Segretario, sempre premuroso nel dispensare utili consigli. Arch. Alfio Cristaudo Pedara notizie EVENTI Il parco comunale dedicato al deltaplanista Angelo D’Arrigo con uno dei suoi rapaci Angelo D’Arrigo Il taglio del nastro inaugurale di Alfio Nicolosi te e la natura. Un grazie particolare va al sindaco Barbagallo che si è speso affinché questo obiettivo potesse essere raggiunto». Alcuni giorni prima della sua immatura, tragica scomparsa, Angelo D’Arrigo era stato ospite del Comune per ricevere dal Sindaco un riconoscimento a ricordo delle sue incredibili imprese. «Con emozione abbiamo deciso di intitolare il Parco comunale ad Angelo D’Arrigo - ha spiegato il sindaco Anthony Barbagallo -, testimone di come il connubio tra uomo e natura possa raggiungere livelli massimi». Dopo la cerimonia sono stati premiati i partecipanti al concorso “In volo sopra il mondo”; sono state organizzate tante iniziative dalla Fondazione e dalle numerose associazioni che hanno voluto prendere parte all’evento: balli e animazione, laboratorio creativo di pittura per ragazzi e spettacoli di giocolieri. E poi c’è stato spazio per lo sport con saggi e prove di arrampicata sportiva, skater ed equitazione, bunjee jumping e, infine, l’esibizione della marionettistica dei fratelli Napoli che ha dedicato uno spettacolo ad Angelo costruendo un “pupo” con le sue fattezze. È stata una grande festa popolare l’intitolazione del parco comunale di Pedara ad Angelo D’Arrigo, deltaplanista di fama mondiale e scienziato del volo scomparso nel 2006 quando il piccolo aereo su cui viaggiava precipitò nei pressi di Comiso. Alla cerimonia, avvenuta a maggio 2012, hanno partecipato i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, con in testa il sindaco Anthony Barbagallo, il presidente del Consiglio Comunale, Alfio Cristaudo, i componenti della Fondazione Angelo D’Arrigo, tra cui il presidente Laura Mancuso, moglie di Angelo, i figli Ivan e Gabriele. «Siamo molto felici di questa intitolazione - è intervenuta, commossa, Laura Mancuso - che lega un’altra area verde della Sicilia al nome di chi, durante la sua attività, ha sempre messo in primo piano il rispetto per l’ambienPedara notizie Un momento delle numerose attività svolte nel parco 13 EVENTI Il sacrario militare italiano di El Alamein 70 anni fa la battaglia di EL ALAMEIN Il nostro reduce pedarese Alfio Distefano fa ritorno in Africa Alfio Distefano firma il guestbook del sacrario 14 Sono passati 70 lunghi anni da quell’epica battaglia (23 ottobre - 4 novembre 1942) che decise le sorti della guerra in nord Africa. Si trattava del secondo scontro: il primo era avvenuto nel mese di luglio quando Erwin Rommel, comandante delle truppe italo-tedesche, si era lanciato contro la linea difensiva britannica. Il 23 ottobre, dunque, il contingente inglese al comando del generale Bernard Montgomery sferrò un poderoso attacco su El Alamein (Egitto). Le forze di Rommel, inferiori di numero e di mezzi, inizialmente riuscirono a contenere gli attacchi britannici, poi, indebolite dalla mancanza dei rifornimenti, furono costrette al ritiro. Insieme a coloro che in quei momenti - tra i più sanguinosi della Seconda Guerra Mondiale - si trovavano in quel fronte di guerra, c’era il nostro concittadino Alfio Distefano, assegnato al 20° autogruppo pesante inquadrato nella 10ª divisione corazzata tedesca. Ad ogni decennio da quell’avvenimento, il Ministero della Difesa, insieme all’Associazione Nazionale Paracadutisti, organizza un pellegrinaggio sui luoghi dell’epica battaglia e al Sacrario militare italiano dove sono raccolti i resti di oltre 5.200 soldati italiani e 232 ascari libici. Lo scorso ottobre erano presenti il presidente della Camera, On. Gianfranco Fini, il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Gianluigi Magri, il Comandante del Comando Operativo di vertice Interforze, Gen. C. A. Marco Bertolini, il commissario generale Onoranze Caduti in Guerra, Gen. C. A. Vittorio Barbato, le rappresentanze di tutte le forze armate (soprattutto dei paracadutisti della Folgore), insieme alle scuole militari e ad una nutrita delegazione di parlamentari italiani. Dopo la cerimonia di resa degli onori ai Caduti che ad El Alamein diedero la loro vita per mantenere fede al giuramento prestato alla Bandiera, e il saluto agli ormai pochi reduci presenti, è stato ricordato il sacrificio dei valorosi soldati italiani che nel deserto di nord africano combatterono contribuendo a ravvivare e diffondere quei sentimenti di amore e fedeltà alla Patria, cemento di una solida coscienza nazionale. Gli uomini della “Folgore”, in particolare, si ritirarono per ultimi dopo giorni di durissimi combattimenti nei quali la Divisione aveva retto l’urto del nemico, non arretrando di un metro: di fatto la Divisione non cedette mai. “Dalla fine delle ostilità - è intervenuto il Sottosegretario Magri - queste sabbie, queste rocce sono divenute, ogni anno, luogo d’incontro e di fratellanza nel nome del dovere assolto. È questo un messaggio di grande valore morale che si rinnova qui nel deserto nordafricano anno dopo anno. Un segnale di pace e distensione da un luogo di sofferenza”. Nel rivolgersi ai tanti reduci presenti e ai loro familiari, Magri li ha ringraziati perché rappresentano l’Italia che non dimentica il passato ed affronta il futuro traendo motivazione dall’alto esempio di chi li ha preceduti. Il sig. Distefano era accompagnato dal figlio Salvatore, dal nipote Francesco e dall’organizzatore del viaggio, il dott. Giuseppe Mazzaglia; mentre la nostra comunità era rappresentata dal Presidente del Consiglio Comunale, Arch. Alfio Cristaudo. Per l’occasione, la delegazione pedarese è stata ricevuta anche dal console italiano di Alessandria d’Egitto ed ha potuto visitare la basilica di S. Caterina dove è tra l’altro sepolto Re Vittorio Emanuele III. Pedara notizie EVENTI Alfio Distefano, classe 1919, è oggi uno degli ultimi sopravvissuti di El Alamein. Chiamato alle armi il 7 febbraio 1940, viene inviato all’autocentro di Terni, poi di Roma. Assegnato al 227° autoreparto misto, viene trasferito in Africa settentrionale. In tutto sono 50 autisti che, prima di partire, sono passati in rassegna da Mussolini in persona. Partono in treno da Roma e giungono dopo 24 ore a Palermo; da qui, sempre in treno, sono destinati all’aeroporto militare di Castelvetrano (TP) dove un Junker tedesco li trasferisce in volo a “Castelbenito” presso Tripoli. In terra africana, Alfio Distefano, in divisa sahariana, dal 13 marzo 1942 sino all’1 maggio dello stesso anno passa effettivo al 20° autogruppo pesante, inquadrato nella 10ª Panzer-Division, una divisione corazzata tedesca che aveva combattuto con valore sul fronte occidentale nel 1940, sul fronte orientale nel 1941-1942 e in nord Africa nel 1942-1943, venendo annientata in Tunisia nel maggio 1943 dopo una coraggiosa resistenza insieme a tutte le forze dell’Asse.Tra i suoi ufficiali annoverava anche il tenente colonnello Claus Schenk von Stauffenberg (1907-1944), fra gli autori del famoso attentato a Hitler del 20 luglio 1944 a Rastenburg. Alfio Distefano rimane in Africa dal febbraio del 1942 al maggio del 1943. Il 10 di quel mese per lui comincia un’altra odissea. Alla fine della “battaglia di Tunisi” viene fatto prigioniero dagli Inglesi diventando un POW (Prisoner of War) e rinchiuso momentaneamente nel campo tunisino di Medjez el Bab. Dopo circa 20 giorni, viene condotto alla stazione ferroviaria di Tunisi e stipato assieme a tanti altri all’interno di vagoni piombati. Dopo alcuni giorni di viaggio, giunge ad Orano e successivamente a Costantina, nell’Algeria nord orientale. Rimasto per qualche giorno nel campo V, Distefano viene rimesso sul treno e prosegue per l’unica linea ferroviaria che unisce Tunisi a Casablanca attraverso Fez. Giunto in Marocco dopo oltre 10 giorni di duro viaggio, è destinato prima in un campo di Agadir, poi a Casablanca. Di quei luoghi Distefano ricorda la fame perenne e le pessime condizioni di permanenza. Trascorso oltre un mese in mani francesi, a metà luglio del 1943 viene imbarcato su una nave argentina che per conto degli alleati Ame- ricani trasporta prigionieri negli USA dove giunge il 4 agosto. Varca indenne l’Atlantico, nonostante sia infestato dai famigerati U-boat, i sottomarini tedeschi. Il suo approdo è Ellis Island, un isolotto alla foce del fiume Hudson nella baia di New York, antico arsenale militare e da tempo principale punto d’ingresso per gli immigranti diretti negli Stati Uniti. La statua della Libertà e i grattacieli sono per lui un’assoluta novità. Contrassegnato e disinfettato, viene condotto all’ennesima stazione. Dopo tre giorni e tre notti, il comodo treno su cui viaggia attraversa otto stati americani e si ferma nel deserto, ai piedi delle Montagne Rocciose, nei pressi della cittadina di Scottsbluff, nel Nebraska, al confine con il Wyoming. Da quel momento, Alfio Distefano diviene uno dei 51.000 POW italiani in mano americana detenuti negli Stati Uniti. Frattanto, l’8 settembre in Italia si firma l’armistizio e i prigionieri italiani cominciano a cooperare con gli Americani. Le condizioni della loro detenzione migliorano. Godono adesso di più libertà, fanno piccoli lavori, conoscono i primi elettrodomestici come la lavastoviglie, mentre a Pedara le pentole si puliscono ancora con la cenere del forno. Il comandante del campo incarica Distefano di fare l’autista e insieme ad un civile americano sale a bordo di un camion dedicanto al trasporto di generi alimentari tra Denver, in Colorado, altre contee del Nebraska, e i campi di prigionia. È diffusa tra i prigionieri italiani l’usanza di essere ospitati presso famiglie di origini italiane. A lui capita quella di un romano, che ha un ranch a Sterling, un villaggio di 476 abitanti nella contea di Johnson sempre nel Nebraska. Quando giunge il momento del rimpatrio, Alfio Distefano parte in treno da Scottsbluffs all’inizio di gennaio del 1946 e giunge alla stazione ferroviaria di San Diego in California; poi è condotto a San Francisco per salpare da Oakland alla volta di Panama. Per attraversare il Canale la nave impiega otto ore e Alfio rimane tutto il tempo in coperta a godersi il panorama dei dislivelli delle chiuse e l’inusuale spettacolo. Dopo circa due settimane di navigazione, sbarca nel porto di Napoli, in treno raggiunge la stazione di Acireale e quindi Pedara. È il 3 febbraio, giorno di San Biagio. Giuseppe Mazzaglia Festa dell’Unità Nazionale Si è insediato il nuovo Segretario Comunale La celebrazione del 4 novembre con la patecipazione dei reduci combattenti della Seconda Guerra Mondiale. Con provvedimento nr. 53 del 26 novembre 2012, il Sindaco ha nominato il dott. Giuseppe Scilla nuovo Segretario Generale del Comune in sostituzione della dott.ssa Natalia Torre che ha scelto di trasferirsi presso il comune di Caltagirone. 43 anni, avvocato, il dott. Scilla proviene dal comune di Nicolosi con esperienze svolte per alcuni anni anche nel messinese, soprattutto presso il comune di Savoca. La Redazione porge al nuovo Segretario il benvenuto e gli augura buon lavoro. Pedara notizie 15 EVENTI Portavoce di un messaggio di speranza per tutti Simona Atzori e la sua danza all’Oratorio Salesiano Nozze di Diamante di Carmelo Nicolosi «Spesso i limiti non sono reali, i limiti sono solo negli occhi di chi ci guarda». Lo dimostra Simona Atzori, l’artista milanese che senza braccia riesce a dipingere e danzare, a vivere in pienezza ogni attimo della sua vita. Tutti conosciamo la ballerina che nel 2012 ha aperto la quarta serata del festival di Sanremo e che in altre occasioni ha danzato con l’ètoile della Scala, Roberto Bolle. Nell’Oratorio Salesiano di Pedara Simona ha presentato il suo spettacolo di danza intitolato “Me”, accompagnata da quattro ballerini della Scala di Milano. La mattina ha intrattenuto con una lunga chiacchierata i ragazzi del Grest che, affascinati e incuriositi, le hanno rivolto alcune domande sulla sua vita. Il pubblico ha accolto calorosamente l’artista che non ha perso l’occasione di ringraziare i Salesiani di Pedara che le hanno dato la possibilità di esibirsi nella calda terra siciliana e tra i cortili di un Oratorio, facendosi portavoce di un messaggio di spe- I coniugi Pappalardo Nozze d’Oro ranza per tutti. Simona gira l’Italia per testimoniare con la sua arte una vita possibile e serena nonostante la disabilità. I coniugi Mazzaglia I coniugi Pappalardo 4 generazioni in una foto Da destra: Elena Sanfilippo in Taverna (anni 73), Geppy Taverna in Tomaselli (anni 40), Mary Tomaselli in Renna (anni 20), Paola Stefania Renna (mesi 6). 16 Pedara notizie Alle coppie qui presenti che hanno recentemente festeggiato gli anniversari di matrimonio giungano calorosi auguri dalla Redazione. EVENTI Le riprese di Squadra Antimafia a Pedara le del Circolo “Unione” sono state la “casa” di una delle fiction più seguite del momento e che ha tra i suoi protagonisti Giulia Michelini, Marco Bocci, Bruno Torrisi e Tony Sperandeo. Numerosissimi coloro che hanno assistito alle riprese; molti di essi giunti anche da altre province e perfino dalla Calabria. Lo scorso ottobre la nostra cittadina è stata scelta come set della serie televisiva poliziesca Squadra Antimafia - Palermo oggi prodotta da Canale 5. Le riprese si sono concluse sabato 20 ottobre ed hanno visto la partecipazione di attori, comparse, cameraman e tecnici. Per un’intera settimana, il centro storico e soprattutto piazza Don Diego Pappalardo e le sa- Nelle foto, attori e tecnici impegnati nelle riprese La parrocchia di S. Antonio Abate ha compiuto 70 anni Era il 1942 quando la chiesa di S. Antonio, allora rettoria della Chiesa Madre, fu elevata canonicamente a parrocchia dal vescovo Carmelo Patanè, ultimo conte di Mascali. Nei 70 anni successivi la comunità è cresciuta accanto ai parroci che le sono stati affidati e soprattutto ai Salesiani che oggi se ne prendono cura. Il territorio che le compete è molto vasto e abbraccia tutta l’area occidentale del paese confinante con i comuni di Nicolosi e Mascalucia. Nel corso del tempo, la struttura è stata oggetto di profondi restauri interni ed esterni, nonché di ampliamenti che hanno riguardato la casa parrocchiale. Alla sua guida si sono avvicendati i seguenti parroci: Giovanni Tomaselli (1942-68), Salvatore Pappalardo (1969-89), Pietro Vinci (198993), Carmelo Tomasello (1993-2003), Carmelo Asero (2003-2005), Giuseppe Di Leonforte, fino al 2011, e Calogero Augusta; gli ultimi due sono Salesiani di don Bosco. Tra i sacerdoti che sono rimasti nella memoria della collettività figura padre Alfio Barbagallo, rettore della chiesa fino al 1910. Fu lui che la dotò di importanti arredi (come il prezioso tabernacolo) ma soprattutto fu lui che, su suggerimento del Beato Card. Dusmet, favorì la nascita dell’Istituto Salesiano attraverso una generosa donazione. L’altare maggiore della chiesa Pedara notizie 17 BENI CULTURALI Una delle dimore storiche del paese tornerà all’antico splendore Il Comune acquista la casa di Giuseppina Faro Un finanziamento regionale ne permetterà il restauro e il consolidamento Nell’ambito della valorizzazione e tutela dei beni culturali e architettonici, l’Amministrazione Comunale ha reperito le risorse economiche necessarie per l’acquisto e la ristrutturazione di casa “Faro”, un complesso residenziale simbolo di quella classe borghese che dalla fine del Settecento costituì il ceto “nobile” della società locale. Con delibera di G. M. n° 10 del 3/7/2010 - che di fatto ha recepito il finanziamento regionale occorrente è stato approvato il progetto definitivo che prevede il restauro e il riuso di una dimora storica appartenente ad una tra le più importanti e ricche famiglie pedaresi del passato. L’intervento, che era già previsto nel piano triennale delle Opere Pubbliche, prevede la costituzione di un museo e di un laboratorio della creatività nelle stanze che furono anche della Serva di Dio Giuseppina Faro, morta nel 1871 in odore di santità. La notizia della prestigiosa acquisizione giunge a 10 anni dalla morte di padre Alfio Pappalardo, l’indimenticato parroco della Basilica di S. Caterina, per lungo tempo postulatore della causa diocesana per la beatificazione della giovane pedarese e uno degli animatori del comitato che lui contribuì a promuovere. Quello di acquisire la casa di Giuseppina al patrimonio comunale e metterlo così a disposizione dell’intera comunità pedarese era uno dei suoi più grandi desideri. “Si tratta di un’operazione che arricchisce il patrimonio culturale e artistico di Pedara e consolida il grande progetto della creazione di un museo stabile della città all’interno di un complesso monumentale che rappresenta una parte del nostro passato - afferma con soddisfazione il sinda- co Anthony Barbagallo -. Da tempo si tentava di salvaguardare l’immobile e la sua storia e finalmente, dopo difficili trattative, siamo riusciti nell’intento. Di questo devo ringraziare i funzionari regionali e comunali per la sensibilità e la collaborazione”. La casa è disabitata da anni, dal tempo della scomparsa dei cugini Sa- Una delle sale interne al tempo in cui era abitata dai cugini Salonia - Costanzo 18 Pedara notizie lonia-Costanzo, ultimi proprietari e accesi promotori, insieme a padre Alfio Pappalardo, della causa di beatificazione della Serva di Dio, e necessita di interventi urgenti che impediscano l’ulteriore degrado dell’intera struttura. Il Comune, intanto, che nel mese di giugno ha approvato il bando di gara, ha nominato l’ing. Pietro Rapisarda, dell’Ufficio Tecnico, responsabile unico del procedimento che riguarda le fasi di progettazione, affidamento ed esecuzione dei lavori. L’edificazione risale probabilmente alla fine del Settecento: è del 1771, infatti, la notizia secondo cui la famiglia Faro, originaria di Trecastagni, possedeva a Pedara estesi terreni. Tra i suoi componenti si ricordano medici ed illustri esponenti della politica nazionale. Un prozio della Serva di Dio fu perfino generale dell’Ordine Carmelitano, mentre la via sulla quale la struttura si affaccia prende il nome da Filadelfo Faro, figlio di Emanuele, illustre avvocato, commendatore e deputato al parlamento nazionale. La costruzione, caratterizzata da un lungo prospetto, comprende una notevole quantità di ambienti a significare l’importanza economica che la famiglia Faro ebbe, tanto da diventare, durante la prima metà dell’Ottocento, la più ricca del paese. La struttura conserva ancora gran parte dei suoi elementi ed ambienti originari come le sale, le cantine, il palmento e soprattutto il cortile interno nella cui facciata rivolta a mezzogiorno appare un esemplare di meridiana. A sinistra, la nuova campana del peso di 1.150 kg; a destra, le fasi di sollevamento e collocazione; in basso, la vecchia campana “Sanctus” e il particolare della data incisa su di essa Una nuova campana per la Basilica di S. Caterina La torre campanaria della nostra Basilica si arricchisce di un nuovo bronzo. Lo scorso dicembre, infatti, si sono uditi i primi rintocchi della campana che ha sostituito quella chiamata Sanctus (la seconda in ordine di grandezza nel campanile) danneggiata ormai da tempo e per questo da diversi anni disattivata. Prodotta nel 1928 per commemorare l’elevazione canonica a parrocchia della Chiesa Madre avvenuta nel 1926, sostituì una più antica che il parroco di allora, il sacerdote Giuseppe Nicosia, fece fondere perché anch’essa lesionata. I lavori furono affidati alla prestigiosa fonderia pontificia Marinelli di Agnone (Isernia) dalla storia millenaria. Nel 2003 fu padre Barbaro Scionti che, insieme al consiglio per gli Affari Economici della Basilica, prese la decisione di sostituirla, facendo rientrare l’iniziativa tra quelle che stavano consolidandosi per celebrare il terzo centenario della ricostruzione della Basilica (1705-2005) e il 17° centenario del martirio di S. Caterina, patrona di Pedara (305-2005). Sarebbe stato un modo esclusivo per commemorare due tra i più rilevanti anniversari che avrebbero coinvolto la comunità pedarese. In quell’occasione la Regione Siciliana concesse un contributo che avrebbe coperto circa i due terzi del costo complessivo della campana che ammonta a oltre 30.000,00 Euro. La restante parte sarebbe arrivata dalle offerte dei fedeli. La consegna dei lavori avvenne solo alcuni anni dopo quando l’attuale parroco, padre Sebastiano Cristaldi, ne affidò l’esecuzione alla ditta Squadrito di Pedara che in Sicilia è partner della storica fonderia Virgadamo di Burgio, località dell’entroterra agrigentino dove si producono campane da oltre 500 anni. Pedara notizie 19 CULTURA Il Baby Consiglio a Roma La possibilità di partecipare al viaggio d’istruzione a Roma è stato importante. Di questo devo ringraziare i miei compagni di scuola per l’opportunità che mi hanno dato di essere eletta nel baby Consiglio. È stata senza dubbio un’esperienza bellissima che mi ha arricchito culturalmente e mi ha fatto conoscere da vicino il mondo della politica direttamente dove hanno sede le istituzioni nazionali. Sono grata, quindi, all’Amministrazione Comunale, al dirigente scolastico, Fernando Rizza, e alle prof.sse Turrà e Montesano che ci hanno accompagnato e guidato con tanto affetto e infinita pazienza. Sara Pandolfo Durante lo scorso anno scolastico, per 5 giorni il baby Consiglio si è trasferito nella Capitale, sede del Governo nazionale. Diverse sono state le tappe istituzionali. Abbiamo visitato il Quirinale, sede del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dove abbiamo assistito al cambio della guardia e visitato la mostra sull’Unità d’Italia. Nei giorni seguenti abbiamo visitato palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica, dove siamo stati accolti da un cerimoniere che ci ha illustrato le diverse sale del palazzo tra cui l’aula dove hanno luogo le sedute dei senatori. Successivamente ci siamo recati a palazzo Montecitorio, sede della Camera dei Deputati, dove siamo stati accolti dagli onorevoli Catanoso e Berretta, entrambi siciliani. Anche alla Camera abbiamo visitato le stanze più importanti; in particolare, ci siamo soffermati nell’aula delle sedute prendendo posto nel settore riservato al pubblico. Qui alcuni componenti del baby Consiglio hanno rivolto ai due onorevoli delle domande sull’attività della Camera, sui fatti di cronaca e soprattutto hanno loro chiesto di esprimersi sui problemi e le difficoltà che incontrano i giovani in questo periodo. Oltre alle sedi istituzionali, abbiamo visitato i monumenti più importanti di Roma e di certo non si può rimanere indifferenti di fronte a tante bellezze artistiche. Nel viaggio siamo stati accompagnati dal presidente del Consiglio Comunale, arch. Alfio Cristaudo, dal vice Sindaco, Giuseppe Rizzo, dall’assessore Gaetano Petralia e da alcuni Consiglieri ai quali va il nostro ringraziamento per averci dato la possibilità di poter realizzare questa esperienza e naturalmente un ringraziamento va alle insegnanti, prof.sse Amalia Turrà e Concetta Montesano, che sono state una guida costante. Questa visita nella Capitale è stata molto significativa per noi tutti e ci ha permesso di arricchire ulteriormente il nostro bagaglio culturale. Che dire di questa esperienza? Indimenticabile! Enrica Distefano - Baby Sindaco Pedara notizie 20 CULTURA Presentato il libro postumo dell’arch. pedarese Gaetano Pappalardo Al cospetto di un attento pubblico, lo scorso mese di maggio nella sala consiliare del Comune è stato presentato il libro postumo che il nostro concittadino Gaetano Pappalardo dedicò allo scultore nicolosita Vincenzo Torre, autore, tra l’altro, del monumento ai Caduti collocato nel 1925 in piazza don Diego Pappalardo. L’incontro culturale è stato aperto dal sindaco, avv. Anthony Barbagallo, che ha elogiato lo sforzo del compianto arch. Pappalardo nel ricostruire le vicende professionali e private dello scultore che lasciò un segno importante della sua arte a Pedara, Nicolosi, Mineo, Messina e Roma, dove lavorò all’Altare della Patria e al Campidoglio. Tra i presenti anche il sindaco di Nicolosi, Nino Borzì, il presidente dell’Ordine degli Architetti di Catania, Luigi Longhitano, e il sindaco di Trecastagni, Pippo Messina. Il dott. Giuseppe Mazzaglia, che ha curato la stesura definitiva del libro, ha compiuto una lunga e appassionata disamina del percorso privato e professionale dello scultore, confermando come la realizzazione del monumento ai Caduti di Pedara abbia rappresentato per il Torre una tappa fondamentale della sua vita. L’incontro è stato concluso dal figlio di Tano Pappalardo, Massimiliano, che a nome della madre e del fratello ha ringraziato il curatore del libro, l’Amministrazione Comunale per l’affettuosa ospitalità, i colleghi del padre e tutti gli amici presenti. La copertina del libro e il monumento ai Caduti realizzato da Torre Un gruppo di studenti bretoni ospiti dell’Istituto “S. Casella” di Pedara in visita presso il Comune accolti dal Sindaco, On. Anthony Barbagallo, dall’allora Presidente del Consiglio, arch. Alfio Cristaudo, e dal vice Sindaco Giuseppe Rizzo La sig.na Lina Pappalardo, sorella di padre Gaetano che fu apprezzato studioso locale, ha recentemente compiuto 90 anni. A lei giungano gli auguri della Redazione. Il dramma delle Foibe raccontato agli alunni Un momento del commovente incontro tenutosi all’Expo sulle Foibe per iniziativa del “Comitato 10 febbraio - Pedara” a cui hanno partecipato gli alunni di 3ª media. Particolarmente toccante l’intervento di Maria Dusman che, “sfrattata” da Pola, sua città natale, nel 1947 insieme ai familiari arrivò a Pedara, ospitata inizialmente nei locali della canonica della Basilica. Pedara notizie 21 CULTURA La locandina teatrale Rappresentata in anteprima al teatro Don Bosco SCIAREDDA, inno alla civiltà contadina Un’opera teatrale intensa che narra una delle pagine memorabili della storia pedarese 22 Pedara notizie È andato in scena domenica 8 luglio 2012, presso il teatro “Don Bosco” di Pedara, Sciaredda, un dramma in tre atti di Salvo De Luca ambientato nella Pedara di fine Seicento colpita dal terremoto dell’11 gennaio 1693. Dopo averne parlato nelle scuole, Sciaredda ha debuttato davanti al pubblico pedarese facendo percorrere un affascinante viaggio nel passato attraverso l’azione di personaggi prototipi appartenenti ad un piccolo universo sociale che fa dell’amore per la terra e del rispetto della propria identità il vero punto di forza e un autentico patrimonio di sentimenti. Sono gli archetipi rappresentanti il ceto popolare che agiscono, parlano, costruiscono, combattono, soffrono e rinascono a nome di tutti i Pedaresi; conducono l’azione e fanno emergere minuziosamente anche tutti gli elementi caratterizzanti la società dell’epoca. Un testo di un autore pedarese giornalista, scrittore e studioso del territorio - che ha voluto rievocare e documentare quel periodo storico per tenere viva la memoria e l’identità della gente, descrivendo la drammaticità degli eventi in modo veritiero e realistico. «Abbiamo lavorato per diversi mesi per mettere a punto ogni particolare e regalare al pubblico la possibilità di proiettarsi in un’epoca che vide Pedara riscattarsi socialmente e culturalmente - rileva l’autore -; Sciaredda è il risultato di un’operazione inten- CULTURA sissima che palpita di emozioni e in un crescendo sempre più drammatico ti afferra il cuore». Per mettere in piedi una tale struttura, dev’esserci stato, infatti, uno studio e un lavoro di ricerca preliminare molto importante. Ciò dimostra come l’autore, che ha all’attivo diverse pubblicazioni, saggi e vaste esperienze culturali, sia un competente in materia. De Luca, infatti, descrive dettagliatamente un frammento di intensa vita popolare che ha svolgimento nel cortile della masseria situata nel quartiere ‘Sciaredda’, insediamento agricolo posto su una lieve altura a nord-ovest di Pedara. Nella narrazione egli fa emergere il carattere rurale dei luoghi e quello forte dei personaggi, le loro individualità, i comportamenti che assumono e i valori che incarnano all’interno della civiltà contadina, il loro mondo. Le ‘battaglie’ che li rendono protagonisti disegnano certamente i momenti forti della rievocazione, insieme all’amicizia, alla fede e al progetto che Dio ha per ogni creatura e che si manifesta in modi e circostanze imprevedibili. «L’autore - sottolinea il regista Nuccio Pappalardo, protagonista dell’opera nell’intensa interpretazione del massaro - ha usato l’arte teatrale come documento, ricerca e sperimentazione: uno strumento privilegiato per fare memoria e non consegnare il passato all’oblio. Gli attori si sono resi partecipi, così, di un processo creati- vo tendente a non dimenticare e insieme sono stati gli ingranaggi di una macchina del tempo in grado di condurre gli spettatori, e finanche loro stessi, all’interno di una realtà tridimensionale che si è pure trasformata in cronaca degli eventi». Il testo ha rispettato, quindi, una ‘sceneggiatura’ legata alla verità storica, mantenendo viva un’alta e specifica forma di trattazione popolare grazie alla particolare espressione linguistica siciliana, quella parlata in antico con i suoi caratteri decisamente realistici. Prodotto dall’Associazione Culturale Centro Storico di Pedara, il dramma è stato interpretato dalla compagnia teatrale “Amici del Teatro” di Nicolosi, inserito all’interno della rassegna comunale sotto la direzione artistica di Salvo Tomaselli. In scena gli attori Roberto Lamina, Giovanni Emmanuele, Pinella Intìli, Domenico Rizzo, Bernardo Cosentino, Graziella Laudani, Cristina Anfuso, Grace Motta, Domenico Maccarrone, Salvo Maccarrone, Martina Maccarrone, Rachele Tarso, Andrea Tarso, Felicita Condorelli, Giuseppe De Luca e la partecipazione straordinaria di Alfio Patti, poeta e cantore di Sicilia, nella parte del carrettiere-contastorie. Sciaredda, annuncia l’autore, avrà presto anche un seguito letterario. Prossimamente, infatti, ne sarà presentata la versione romanzata di cui il testo teatrale rappresenta solo una piccola parte. GM La posa plastica degli attori a fine spettacolo Consegnate le borse di studio “G. Pappalardo” L’associazione culturale intitolata al compianto sindaco di Pedara Giuseppe Pappalardo, in collaborazione con il Comune e l’Istituto Comprensivo “S. Casella” ha organizzato per il quarto anno la consegna delle borse di studio a quegli studenti che si sono particolarmente distinti nel corso dell’anno scolastico. Alla cerimonia, avvenuta presso il centro giovanile dell’Expo, sono intervenuti la sorella dello scomparso sindaco Pappalardo, signora Graziella, il sindaco Anthony Barbagallo, il consigliere provinciale Francesco Laudani, Giuseppe Distefano, già assessore alla Cultura, il presidente del Consiglio Comunale Alfio Cristaudo, la vicepreside Maria Pappalardo, il baby consiglio, insegnanti, genitori e alunni. Tutti allietati dal- Il gruppo degli studenti premiati nel 2012 le note della banda musicale degli alunni dell’Istituto diretta dal prof. Domenico Battaglia e dall’intervento dell’aedo dell’Etna Alfio Patti. Gli studenti premiati nel 2013, cui è andato ciascuno un assegno di 500,00 euro, sono: Roberta Torrisi della 1^ D, Mattia Squadrito della 2^ D e Viviana Condorelli della 3^ C. Alfio Nicolosi Premio di poesie Un momento della premiazione dei partecipanti alla 2a rassegna di poesie curata dall’Amministrazione Comunale. Per l’occasione, è stata data lettura di alcuni brani tratti dalle diverse composizioni pervenute ed esaminate da un’apposita giuria. Nella foto, Pina Fazzio introduce l’intervento di Tina Motta, poetessa pedarese e membro della commissione. Pedara notizie 23 CULTURA La XIII edizione del Premio ARA di GIOVE Nelle foto, alcuni momenti dell’evento organizzato dal Comune lo scorso 5 settembre 2012. Tra i premiati e gli ospiti, ha visto la presenza di: Maria Grazia Cucinotta, Barbara De Rossi, Nicola Legrottaglie, Enrico Guarneri, Virginio Simonelli, Costanza Caracciolo, Antonino Minio, Alfio Platania, i ragazzi di “Addiopizzo”. A Conchita D’Agata il premio alla memoria. 24 Pedara notizie CULTURA Sulu ristai L’orizzonte della vita Ad unu ad unu si nni jeru tutti li beddi amici mei ca tantu amai; non c’è chiù cosa ca m’attira oramai: unni mi votu votu trovu lutti. I mari dell’oceano ci flagellano, gli abissi si avvicinano alla meta. Noi uomini falsi, inutili, fantasmi, increduli di tutto ciò che ci circonda. Si fannu ’i peni mei sempri chiù ncutti. Di tanti amici, aimè, sulu ristai, senza speranza di ‘ncuntrarli mai, forsi a la fini di me’ anni brutti. Scorrono le ore e non hanno frontiera; non guardano mai l’orizzonte della vita. Il tempo passa, la vita diventa straniera con il suo silenzio: va verso la meta. Su’ chisti ’i morti: Nzuddu, Lucirtedda, Pippinu Baullu e Giuvannuni, Pippu Buccheri e Turi Castagnedda; Fermiamo questi orizzonti, non sono lontani. Così gli abissi si fermano e non ci distruggono. Se noi uomini pensassimo il mistero della vita sarebbe giusto amare tutti e donare la vita. Lo sappiamo che questa vita è bella se donata! Questo grande privilegio noi l’abbiamo avuto da colui che è invisibile: con amore ce l’ha donata! La vita è bella e ad ognuno di noi Dio l’appropriata. Turi Nuci e Ciccinu Basili, Carmilinu Fallica e Ginu Cantuni, Miciu ’u monucu e Giacumu Intili (e Carlu Nuci e Miciu e Tanu Rizzu). Gaetano Laudani Pidara: paisi di l’amuri e di li ciuri Noi uomini, esseri viventi di questa terra impazzita stiamo con la speranza di sentire: ti darei la mia vita! Noi l’abbiamo avuta e non siamo padroni della vita. Molte persone, solo con un gesto, la vita l’hanno buttata. ’U Pidarisi ca p’America partiu, appena fici ’i primi soddi turnau pirchì nta stu paisi ’u cori so lassau! Ju cci nascìi e sei anni ci campai. Jucava ntâ strada a pigghiula, a sciancateddu, a chiappa chiappa a muccia a muccia. Ci sono quelli che fanno di tutto per distruggerla. Alcuni di noi fanno molti sacrifici per averla. Sarebbe bello se la vita potessimo donarla. Sappiamo bene che un giorno dobbiamo restituirla. (Ah! Cosa non darei per rivivere uno solo di quei giorni!) Salvatore Zappalà detto ’u sapunaru ‘N-jornu ntisi diri ntâ famigghia ca a Catania ni n’âum’a jiri e ddà ppi sempri âum’a ristari. Li pinzeri di Tina Motta Con introduzione di Enza Conti e nota del prof. Fiore Torrrisi nella collana “Serie Calliope” diretta da Giuseppe Manitta per le edizioni “Il Convivio”, è stato recentemente pubblicato Li me’ pinzeri, l’ultimo libro della poetessa pedarese Agatina Motta. La raccolta include al suo interno poesie in lingua siciliana, liriche e canzoni che dipingono con ritmo e serietà oggettiva i diversi momenti della sua vita, riuscendo a trarre da loro quella magia che è luce viva, che ammalia ed ipnotizza. Versi che si amalgamo veritieri tra le pieghe del tempo a riverberare segreti e sogni tra fragranze, sapori e visioni lontane, mai tralasciate. L’Autrice trascrive con profondità i suoi pensieri che connotano con efficacia la tematica di tutta la silloge, esplicitandone con garbo istanti di gioia tra le lievi carezze e rimembranze di un tempo che si rifugia tra muti sospiri. Il suo dettato poetico è ricco, attento, elegante, dove gli elementi compositivi puntano alti anche con la soave musicalità della canzone. Un pensiero dinamico, il suo, che sa esporre ed esaudire con amor proprio la straordinaria e complessa struttura poetica capace di far scaturire parole e versi che vanno a definire con sapienza espressiva messaggi capaci di rinnovare ed illuminare l’animo del lettore. Quannu arrivau ’u jornu dâ partenza ntâ machina chiancìi tuttu ’u tempu, e picciannu sempri chiamai ppi nomu tutti ’i me’ cumpagni: Rusidda! Pinuzza! Taninu! Mariella! Vi staiu lassannu… Beddi …: vi tornu a vidiri ‘n-jornu? Cu’ ’u sapi? Quannu? Ora sugnu cca, ma vuatri unni siti? Vi cercu tra chiddi dâ me stissa età e si vi viru non vi ricanusciu! Haiu sittantasett’anni e staiu caminannu alleggiu alleggiu versu l’uttantina. Di tanti in tantu ha’jutu vinennu ppi vidiri ’a me bedda cittadina. Quannu cca vegnu, sugnu assai cuntenta picchi ncontru ’i me’ cumpaisani e rispiru e rispiru st’aria lenta lenta prufumata di girani e tulipani. Si dici (veru o no) ca: - tuttu ’u munnu è paisi; ’u me’ paisi è sulu chistu cca e ju nô vogghiu mai chiù abbannunà. Lina Borzì Brani di Sabato Laudato tratti da “Il Convivio”, trimestrale di poesia, arte e cultura. Anno XIV, n. 1, gennaio-marzo 2013 - n. 52. Pedara notizie 25 CULTURA Mattia Preti una mostra per celebrare i 400 anni dalla nascita Quattrocento anni fa, esattamente il 24 febbraio 1613, nasceva Mattia Preti, il grande maestro del barocco italiano (conosciuto anche come il “cavalier calabrese”). A Taverna (CZ), sua città natale, a Malta, sua patria di adozione, e in altre località si stanno svolgendo importanti celebrazioni con un fitto calendario di appuntamenti: dall’inaugurazione dell’anno pretiano a cura di Vittorio Sgarbi, coordinatore dell’apposito Comitato Scientifico Internazionale, a convegni, concerti e iniziative artistiche come l’importante mostra itinerante “Mattia Preti, della Fede e Umanità” che rientra nell’ambito del più ampio progetto “Lux Fides: Arte alla luce, luce alla Fede” voluto dal Comune calabrese e dalla Repubblica di Malta. L’esposizione, curata da Giuseppe Valentino (direttore del museo civico di Taverna) e Sandro De Bono (Senior Curator del National Museum of Fine Arts - Heritage di Malta), accoglie oltre 70 opere provenienti dal Louvre, dal Prado, dagli Uffizi, dai Musei Vaticani, dalla Pinacoteca di Brera, dal museo di Capodimonte, dalla galleria nazionale di Palazzo Barberini, dall’accademia di Venezia e da altri musei, primo fra tutti quello maltese (il Fine Arts) che conserva una vasta collezione di opere pretiane. Si tratta di una straordinaria raccolta di capolavori che valorizzano e divulgano nel mondo il formidabile percorso umano e creativo di Mattia Preti di cui Pedara conserva un’importante testimonianza. Nella Basilica è custodita, infatti, l’opera più replicata dell’artista: Il Martirio di S. Caterina, recentemente oggetto di un esclusivo studio scientifico internazionale coordinato dall’associazione culturale “Centro Storico” di Pedara che ha analizzato a fondo lo stile e l’imponente attività di bottega del grande maestro barocco. Nei mesi scorsi il quadro in questione è apparso anche sulle pagine di una rivista specializzata (foto in alto). Il tributo che Mattia Preti diede all’arte fu enorme. Lo testimoniano l’interesse degli studiosi per la sua visione pittorica, i numerosi quadri ma anche gli affreschi e le architetture da lui elaborate nell’arco di una vita durata 86 anni. Le sue opere, ispirate a Caravaggio e Guercino, sono oggi ammirate nei musei di tutto il mondo. Ma Preti non sarà ricordato solamente in Calabria e a Malta dove la mostra è programmata presso il Palazzo Magistrale di La Valletta dal 3 maggio al 7 luglio 2013; è infatti prevista anche un’altra esposizione dal titolo “Mattia Preti, il cavaliere calabrese. Un artista tra Caravaggio e Luca Giordano”, che si terrà a Venaria Reale (TO) dal 16 maggio al 15 settembre; iniziative interessanti anche a Roma, Milano e negli Stati Uniti dove è stata inaugurata l’esposizione “A brush with passion”, curata da John Spike, uno tra i massimi studiosi dell’artista, presso il “Muscarelle Museum of Art” di Williamsburg, in Virginia, con opere provenienti dalle collezioni del nord America. Poste Italiane ha predisposto per l’occasione l’emissione di un francobollo in 2 milioni e 800mila esemplari e lo speciale annullo filatelico curato dal Centro Filatelico del Polo Artistico dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. La Co-cattedrale di San Giovanni a La Valletta (Malta) con i dipinti di Mattia Preti Pedara notizie 26 PERSONAGGI Nel decimo anniversario della scomparsa Pubblicato un libro su don Alfio Don Alfio Pappalardo La copertina del libro le cui copie, per chi lo desidera, possono essere richieste alla famiglia A destra, l’interno della Basilica di S. Caterina che padre Alfio fece tornare all’antico splendore Pappalardo Lo scorso 22 giugno 2012 Pedara ha ricordato don Alfio Pappalardo, per 36 anni stimato e instancabile parroco della nostra Basilica. Lo ha fatto con una celebrazione eucaristica, con l’intitolazione della strada nel quartiere di S. Biagio dove nacque nel 1934 e soprattutto con un volume che la famiglia ha desiderato si realizzasse perché racchiudesse le tappe fondamentali di una vita vissuta a testimoniare l’amore del Signore attraverso il suo modo di essere sacerdote e maestro di vita cristiana nella Chiesa e nella società. Un pensiero che a dieci anni dalla morte si materializza attraverso pagine che raccontano e descrivono la sua incisiva azione pastorale verso la comunità pedarese alla quale dedicò quasi tutta la sua vita. Salvo De Luca, giornalista e scrittore pedarese che è stato autore del libro, ha fatto emergere un insieme di sensazioni, parole, fatti e immagini all’interno di un “quadro” complessivo suddiviso in tre ambiti: naturalmente l’infanzia, che vide nascere l’idea del suo progetto; la Pastorale e il ministero sacerdotale, ovvero la concretizzazione logica del progetto stesso, semplice e allo stesso tempo impegnativo che sostenne con le opere; la casa di Dio, per la quale spese tutte le sue energie. Da ciò appare chiaro come la sua storia non è altro che quella stessa della nostra comunità; storia fatta da uomini e donne con la propria fede e i propri carismi; storia di emozioni e sentimenti, attese e speranze, successi e anche delusioni; storia, quindi, incarnata nella vita di ognuno; storia di un “piccolo gregge” che diventa finanche cultura, arte, memoria rappresentata nei fatti ma anche nelle personali sfumature testimoniate da coloro che lo hanno conosciuto, apprezzato, amato. Attraverso il corredo di un apparato iconografico molto significativo, le pagine del volume tracciano un esemplare 27 Pedara notizie profilo della figura e dell’opera di un uomo di Dio che svolse la sua missione con grande fervore spirituale e rigoroso impegno civile. Oratore colto, dotato di grande carisma, di spiccata intelligenza e sensibilità, don Alfio entrò nel cuore della gente facendosi apprezzare per l’umanità e la dedizione con cui esercitò il suo mandato pastorale. E la sua fu un’opera che andò ben al di là dell’impegno puramente ecclesiale e religioso: la solidarietà alle persone bisognose, l’attenzione rivolta alle problematiche della comunità locale, alla formazione spirituale e morale dei giovani. Sempre consapevole della sacralità del suo essere ministro di Dio al servizio dei fratelli, con assoluta disponibilità padre Alfio apriva le porte a tutti facendosi promotore convinto di tante iniziative. E sede del suo molteplice impegno fu l’amata Basilica di Santa Caterina della quale curò, attraverso molti sacrifici, il recupero architettonico ed artistico. PERSONAGGI Un prete dal cuore missionario Il ricordo di padre Pietro Vinci a vent’anni dalla scomparsa di Salvo De Luca Padre Pietro Vinci; a destra, all’età di 10 anni; in basso, con i compagni della scuola elementare Era il 25 marzo 1993 quando il suo cuore cessò di battere. Era anche il giorno dell’Annunziata, la “mamma” celeste da lui tanto amata fin da bambino e per tutta la vita. La camera ardente, allestita nella chiesa di S. Antonio Abate di cui era parroco da pochi anni e in quel momento soggetta a radicali restauri, fu immediatamente gremita dall’intera popolazione. I funerali furono celebrati dall’Arcivescovo Luigi Bommarito nella Chiesa Madre davanti ad una folla commossa. Padre Pietro Vinci era nato a Pedara l’1 settembre 1933 da Domenico e Concetta Moschetto. Era il secondo di otto figli (5 femmine e 3 maschi). Il papà era calzolaio, il nonno vigile urbano (don Petru ’u vaddia). Prima di sposarsi, per un ventennio Domenico era stato emigrante in America, a Brooklyn, dove aveva svolto svariate attività. Era sbarcato a Ellis Island nel 1911, all’età 28 Pedara notizie di 18 anni, per raggiungere altri Pedaresi già da tempo stabilitisi nello stato di New York. Tornò a Pedara agli inizi degli Anni Trenta: si sposò ed aprì un negozio di calzature in via Regina Margherita (l’attuale corso Ara di Giove), non lontano dall’imbocco di via Leonardi dove abitava. Ma la situazione economica del tempo, nonostante sacrifici e continue privazioni, non consentiva un’adeguata sopravvivenza delle famiglie, soprattutto se numerose; per i calzolai si trattava poi di una vita grama, costretti a fronteggiare perfino una nutrita concorrenza. Molti, in quel tempo, erano quelli operanti a Pedara, presenti ad ogni angolo di strada, anche se pochi erano considerati davvero capaci. Da una recente stima, se ne contavano complessivamente almeno una trentina, molti dei quali esercitanti anche una seconda attività. Si ricorreva a loro perché, impossibilitati ad acquistare nuove calzature, i Pedaresi facevano riparare all’infinito le poche e talvolta le uniche che possedevano. Con la sua piccola bottega, Domenico Vinci non riusciva però a soddisfare le reali necessità della famiglia che man mano si allargava. Pensò allora di partire nuovamente. Lasciati ago, filo, chiodi e vecchie suole, decise di arruolarsi nella Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (le cosiddette Camicie nere), un corpo di polizia civile ad ordinamento militare dell’Italia fascista, inquadrato in uno dei circa trenta battaglioni che presero parte a tutte le fasi della campagna d’invasione della Somalia britannica e alla difesa dell’Africa orientale italiana. Rimase lontano da casa per cinque anni. Al suo rientro, si dedicò alla primitiva occupazione coadiuvato dalla moglie che PERSONAGGI intanto contribuiva al bilancio familiare realizzando tomaie, mentre la famiglia cresceva ancora. Quando Domenico tornò dalla lunga permanenza in Africa, trovò Pietro, il primo dei maschi, già cresciuto; trovò un bimbo che amava pregare e recarsi spesso nella chiesa dell’Annunziata, un luogo che non avrebbe abbandonato mai, dove avrebbe servito la sua prima messa da chierichetto, avrebbe guidato innumerevoli volte i suoi compagni nella recita del Rosario e da sacerdote ne sarebbe stato rettore per 19 anni. All’interno della famiglia, saldamente religiosa e dal legame sociale forte con tutti, Pietro avrebbe germinato il buon seme della vocazione. Fin da piccolo, come tanti suoi coetanei, si dilettava in mille cose: costruiva icone utilizzando numerose immagini sacre; non c’era Natale che non lo vedesse impegnato nella realizzazione del presepe in casa e in chiesa accanto al parroco mons. Salvatore Nicolosi. Fattosi adolescente, aderì ad un progetto che in paese entusiasmò non pochi. Era il 1948 e si era sparsa la notizia che il musicista nicolosita Salvatore Bruno (apprezzato componente della banda del suo paese) sarebbe stato ben volentieri disposto ad insegnare musica a Pedara con lo scopo di dare vita ad un corpo bandistico. In effetti in paese esisteva già un gruppo musicale, ma operante solo nell’ambito delle attività dell’istituto salesiano. Con il maestro Bruno, invece, c’era la possibilità di costituirne uno civico e, d’accordo con le autorità del tempo, fu concesso l’utilizzo di un locale presso la sede del vecchio Municipio. Alla scuola di musica parteciparono numerosi giovani e in breve si avviarono le lezioni. Pietro si mostrò capace di suonare il basso tuba in fa. L’avventura musicale aveva inizio. Il 25 marzo 1949, alla prima uscita pubblica del corpo musicale “Città di Pedara”, lo troviamo felicemente in divisa suonare il suo strumento in occasione della festa liturgica dell’Annunziata e successivamente in esibizioni a Catania nella festa Agatina e in diversi altri luoghi della Sicilia. Quella lieta esperienza per tanti giovani di Pedara - che Pietro ricorderà Primi Anni Cinquanta, il giovane Pietro Vinci suonatore di basso nel corpo bandistico “Città di Pedara” come tra le più entusiasmanti della sua vita - si interromperà purtroppo nel 1956 quando il maestro Bruno partirà per l’America. Frattanto, allo studio della musica, il giovane Vinci alternava il lavoro. In casa c’erano tante bocche da sfamare e per papà Domenico, già avanti negli anni, tutto ciò rappresentava un pesante fardello da portare. Fu per tale motivo che, nonostante sentisse forte la vocazione, dovette suo malgrado rinunciare alla chiamata al sacerdozio. Nel 1946 il suo amico Alfio Pap- Nella fanfara dei Bersaglieri nel 1956 Pedara notizie 29 palardo, poi parroco della Chiesa Madre, era entrato in Seminario; e proprio in quel periodo già vi studiavano anche altri suoi amici (Salvatore Pappalardo, Lorenzo Riela, Antonino Torrisi). Ma il mantenimento agli studi ecclesiastici era proibitivo per la famiglia e Pietro dovette declinare il loro invito e pure quello di mons. Pennisi, loro superiore. Non gli restò, quindi, che fare l’operaio, passando per il servizio militare a cui partecipò dapprima come carrista poi, dal momento che sapeva suonare il basso tuba, fu destinato al 3° reggimento Bersaglieri di Novara. Tornò a casa con la volontà ancora più ferma di farsi prete ma a parte il denaro, ciò che purtroppo gli mancava era anche un’adeguata formazione scolastica e in questo gli fu di grande aiuto il prof. Salvatore Casella, allora punto di riferimento per tutti coloro che volevano raggiungere la licenza media. Nel frattempo aiutava il papà nella gestione del cinema “Trinacria” aperto a Pedara in via Leonardi, proprio accanto alla casa natia. Si trattò di una delle prime sale cinematografiche della provincia, di proprietà di alcuni borghesi del paese. La volontà di Pietro nell’affrontare un poderoso quanto gravoso recupero scolastico era pari al suo desiderio di abbracciare la vita religiosa che non poteva rimanere, quindi, inespresso. Garantire all’epoca il versamento della retta per il mantenimento agli studi non era tuttavia fatto PERSONAGGI da poco. Si fecero avanti, allora, alcuni “finanziatori” del suo progetto e, grazie alla generosità della maestra Leonardi e di mons. Spina e l’aiuto di padre Luigi Longhitano per lui si aprirono finalmente le porte del Seminario e, nonostante fosse già adulto, vi fu ricevuto alla pari di tutti gli altri novizi più giovani cominciando dalla prima media. Giunto al liceo, però, gli insegnanti si resero conto di come Pietro fosse sì ricco di vocazione ma povero di cultura classica, quella necessaria proprio agli studi ecclesiastici. Nonostante la buona volontà e le Giovane chierico nel Seminario di Catania lontà d’acciaio, tra molti sacrifici proseguiva negli studi (per lui molto faticosi) sostenuto soprattutto dai suoi confratelli seminaristi che lo consideravano un fratello maggiore. Fu grazie al loro aiuto se potè conquistare buona parte del terreno perduto, riuscendo addirittura a recuperare due anni di studio in uno solo. Tra loro si era stabilito un rapporto di solidissima amicizia che sarebbe durato per tutta la vita. Tramontata la possibilità di essere inviato missionario in Cina, per lui si avvicinava intanto il momento della L’ordinazione sacerdotale avvenuta il 5 luglio 1970 per l’imposizione delle mani di mons. Salvatore Nicolosi Insieme ad alcuni parenti e ai genitori il giorno della vestizione clericale energie spese per consolidare la sua preparazione scolastica, dovette ritirarsi. Per lui fu la delusione più grande. Una durissima prova che però non lo fece indietreggiare minimamente dal suo proposito. Tornò a casa addolorato per aver dovuto sperimentare l’ennesima rinuncia. Evidentemente, i piani di Dio su di lui erano ben altri. Non passarono molti giorni che alcuni sacerdoti del PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere) con padre Consoli in testa bussarono alla sua porta. Sapevano ciò che gli era successo e sapevano pure che in lui c’era della buona stoffa. Erano disposti ad aiutarlo in tutti i modi per fargli raggiungere la tanto desiderata consacrazione a Gesù. Pietro fu entusiasta della proposta e si preparò a partire nuovamente. Accolto dai missionari, fu inviato prima a Trentola-Ducenta (prov. di Caserta) presso il Seminario Missionario dell’Italia meridionale, poi a Milano per gli studi teologici. Immerso in quell’ambiente, per lui si prospettava una vita da missionario con destinazione la lontana Cina. Ma nel grande paese asiatico il regime comunista aveva da tempo avviato una campagna di annientamento contro la Chiesa cattolica a favore dell’ateismo. Alla fine degli Anni Sessanta, durante il periodo di repressione noto come «Rivoluzione culturale», vennero chiuse o distrutte dalle “Guardie rosse” le pochissime chiese ancora rimaste aperte, i seminari, i conventi e le scuole cattoliche; molti missionari stranieri furono torturati e uccisi; altri ancora incarcerati e poi espulsi. Pietro, intanto, sorretto da una vo- 30 Pedara notizie tanto attesa ordinazione sacerdotale che avvenne nella sua Pedara il 5 luglio 1970 all’età di quasi 37 anni. La sua incrollabile fede e perseveranza l’avevano spinto fino alla soglia del sacerdozio di Cristo. Per sempre. Con lui, nello stesso memorabile giorno, furono ordinati sacerdoti i pedaresi Alfio Carciola (oggi parroco in S. Pietro e S. Paolo a Catania) e Sebastiano Cristaldi (oggi parroco della Basilica S. Caterina in Pedara). Commovente il suo intervento alla fine della celebrazione. Il suo primo pensiero fu per la Madonna Annunziata, i suoi genitori, coloro che lo avevano sostenuto economicamente negli studi e naturalmente per i cari amici sacerdoti del PIME, presenti numerosi in chiesa, senza i quali non sarebbe mai stato consacrato. Padre Vinci cominciò la sua lunga esperienza pastorale a Pedara, accanto all’amico di sempre don Alfio Pap- PERSONAGGI cure al maestro Edmondo Volzone, tanto che nel capodanno 1991 il gruppo si presentava già alla cittadinanza con la prima esibizione pubblica. Ma in lui lo spirito missionario non si era mai sopito. All’insaputa di tutti La concelebrazione della messa in occasione della sua ordinazione sacerdotale palardo. Fu tra i suoi primi collaboratori come vice parroco della Chiesa Madre; poi, dopo alcuni anni, il vescovo mons. Picchinenna gli affidò la guida della piccola comunità parrocchiale “S. Vincenzo Ferrer” di Sarro (fraz. di Zafferana Etnea) e contemporaneamente il rettorato del santuario di Maria SS. Annunziata a Pedara, la chiesa che più amava. Fu anche docente di religione presso la Scuola Media di Pedara ed anche un artista spontaneo. Creava infatti icone, piccole statue, quadri. Alcuni dei simulacri in gesso o cemento bianco sono Prima messa a S. Antonio da parroco nel 1989 concelebrata insieme ai sacerdoti pedaresi Con gli amici missionari del PIME L’affidamento della parrocchia di S. Vincenzo Ferrer di Sarro (Zafferana Etnea) ancora visibili nei luoghi in cui operò, comprese le aule dell’Istituto “S. Casella” di Pedara. In collaborazione con il parroco Alfio Pappalardo si prodigava, inoltre, per l’organizzazione dei solenni festeggiamenti mariani, per la realizzazione dei carri, per la benedizione delle case. Nel 1989 l’Arcivescovo Bommarito gli affidò un’altra responsabilità: la guida della parrocchia “S. Antonio Abate” in Pedara. Dovette, quindi, lasciare a malincuore la comunità di Sarro e il Santuario per prendersi cura dell’altra metà delle anime del paese in sostituzione di padre Salvatore Pappalardo che prese il suo posto nel rettorato dell’Annunziata. Da poco arrivato a S. Antonio, pensò di dare ai giovani la possibilità di vivere la stessa indimenticabile esperienza vissuta da giovane musicista. Chiamò a raccolta i reduci dei primo corpo bandistico guidato dal mai dimenticato maestro Bruno e nel 1990, dopo 34 anni, rifondò il corpo musicale “Città di Pedara” mettendo a disposizione di decine di piccoli il salone parrocchiale, affidandone le Pedara notizie 31 aveva patrocinato e finanziato la costruzione di una chiesa dedicata a S. Antonio in una lontana missione del PIME in Brasile guidata dal suo fraterno amico padre Luigi Carlini. Lui non potè mai vederla ultimata perché i lavori si conclusero nel 1994, un anno dopo la sua morte. La grata memoria di padre Vinci a Pedara è tuttora molto viva. Il ricordo di una paternità grande ed affettuosa, i condivisi apprezzamenti per la sua generosità fanno emergere ancora oggi quella sua dolcezza d’animo, la sua modestia e umiltà che lo rendevano un Sul fercolo dell’Annunziata PERSONAGGI La chiesa di S. Antonio presso la Missione del PIME in Brasile sacerdote lieto del suo ministero, ma anche consapevole dei propri limiti. Per queste sue qualità, perfino il vescovo lo sce- glieva come suo confessore e in suo ricordo, recentemente, l’Amministrazione Comunale gli ha dedicato una nuova strada proprio accanto alla casa che gli diede i natali. Padre Vinci era nato sotto la speciale protezione della Madonna, venendo alla luce da genitori cresciuti come tanti ai piedi dell’Annunziata. Lui legava vocazione e missione sacerdotale al fatto di essere, in qualche modo, “figlio di Maria” e, di conseguenza, chiamato ad imitare Gesù. Ancora ragazzo, ogni sabato pomeriggio in testa a tutti i compagni di lavoro si recava al Santuario per la re- Padre Vinci e la signorina Enna: un forte legame che li tenne uniti fin dai tempi del suo rettorato al Santuario dell’Annunziata cita del Rosario. «Che gioia per tutti ogni sabato! - amava dire spesso - Ricordo specialmente le grida che sempre lanciavo al cielo all’aprirsi e al chiudersi della cameretta. Sono certo che in forza di questo la Vergine Santa ha ottenuto da Dio la perseveranza nella mia vocazione. Si può forse immaginare un pedarese che non sia devoto di mamma Annunziata?». Aveva fatto un voto: quello di celebrare ogni anno il 25 marzo la messa in onore della Madonna e sotto il suo manto si addormentò. Il 25 marzo. A 59 anni. Lettera di don Carlini che nel 1994 annunciava alla famiglia Vinci l’avvenuta costruzione della chiesa di S. Antonio in Brasile «I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento e quelli che avranno insegnato a molti la giustizia risplenderanno come le stelle in eterno» (Dan. 12,3). Il rinato corpo bandistico “Città di Pedara” nel 1990 32 Pedara notizie PERSONAGGI 30 anni di servizio nell’Arma Azzurra La carriera di Gaetano Pulvirenti Arruolato nel 1963 nell’Arma Aeronautica, frequenta la Scuola Specialisti di Caserta dove si classifica 1° nella sua categoria. A fine corso viene assegnato al 156° Gruppo “Caccia Intercettori” con l’aereo F84F nella base di Ghedi (Brescia), sede della gloriosa 6° Aerobrigata. Ben presto guadagna la fiducia e la stima dei piloti svolgendo il compito di capo velivolo; segue il trasferimento del Gruppo alla base di Gioia del Colle (BA), sede del 36° Stormo Caccia, fino al 1968. Il 9 agosto di quell’anno ottiene il trasferimento a Catania Fontanarossa e, grazie all’esperienza acquisita nel Gruppo Caccia, anche qui viene apprezzata la sua capacità professionale. In diverse sedi nazionali frequenta corsi di perfezionamento, di sopravvivenza e, in particolare, di metodologia didattica che gli sarà utilissimo quando successivamente sarà impiegato come istruttore. Prima che la base di Sigonella (41° Stormo) si dotasse del nuovo aereo “Atlantique”, Pulvirenti viene inviato due volte in Francia per ricevere istruzioni sulla manutenzione del velivolo del quale, una volta consegnato anche in Italia, sarà specialista della propria categoria come istruttore, capo sala idraulica e, per 3 anni, come responsabile della squadra depannage. Nel 1979 viene inviato negli Stati Uniti per una importante missione militare. In tale occasione, essendosi verificate delle inefficienze ai velivoli che il nostro maresciallo risolve tempestivamente con sacrificio e impegno, riceve l’encomio da parte del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica. Rientrato in Italia, nel settembre 1986 viene scelto a prestare servizio a Parigi per 4 anni, Curriculum Militare Incarichi svolti e corsi frequentati: 06/09/63 - 27/03/64 Allievo Scuola Sottoufficiali Caserta 28/03/64 - 31/05/66 Capo velivolo aereo F84F 6° Aerobrigata Ghedi 01/06/66 - 09/08/68 Capo velivolo aereo F84F 36° Stormo Gioia del Colle 10/08/68 - 10/03/70 Montatore di reparto aereo GRUMMAN S2F-Fontanarossa 03/09/70 - 03/10/70 Frequenza 1° Corso Aggiornamento velivolo ATLANTIC-Caserta 11/03/70 - 10/05/71 Montatore di reparto velivolo GRUMMAN S2F-Fontanarossa 01/06/71 - 29/10/71 Frequenza corso tecnico/pratico Nimes/Garons Francia 30/10/71 - 05/01/75 Montatore Centro Manutenzione ATLANTIC Sigonella 06/01/75 - 21/03/75 Frequenza 3° livello tecnico ATLANTIC Nimes /Garons Francia Promozioni Arruolato il 06/09/1963 Promosso Aviere Scelto il 01/06/1964 Promosso 1°Aviere il 16/12/1964 Promosso Sergente il 01/03/1966 Promosso Sergente Maggiore il 28/03/1971 Promosso Maresciallo 3°Classe il 20/11/1979 Promosso Maresciallo 2°Classe il 31/12/1982 Promosso Maresciallo 1°Classe il 01/07/1985 Promosso Maresciallo Scelto il 06/09/1988 Congedato il 30/12/1993 presso il reparto Interforze attinente sempre il velivolo “Atlantique”. Per Gaetano Pulvirenti si tratta di un’esperienza ricca di prestigio, soddisfazione e arricchimento professionale. Dal settembre 1990 continua il proprio lavoro presso la sede del 41° stormo di Sigonella quale membro della sezione Controllo Qualità fino al 1993 (anno del congedo), dopo 30 anni di servizio attivo nell’Arma Azzurra. L’encomio ricevuto per la missione negli USA 22/03/75 - 14/05/77 Montatore Centro Manutenzione ATLATIC Sigonella 15/05/77 - 31/10/79 Capo depannage velivolo ATLANTIC Sigonella 01/11/79 - 30/07/81 Addetto sala idraulica e pompe Sigonella 05/01/81 - 06/02/81 Frequenza 22° Corso perfezionamento Caserta 31/07/81 - 30/09/85 Capo Sala idraulica e pompe Sigonella 03/10/83 - 14/10/83 Frequenza Corso Metodologia didattica Guidonia 22/02/84 - 28/02/84 Frequenza Corso Sopravvivenza in montagna Montescuro 01/10/85 - 02/09/86 Istruttore centro addestramento Sigonella 03/09/86 - 21/09/90 Addetto Sezione italiana supporto tecnico ATLANTIC Parigi 22/09/90 - 30/12/93 Addetto Sez. Controllo Qualità 11° RMV - Sigonella SPORT & TEMPO LIBERO Riparte la Consulta Giovanile Come organo consultivo e propositivo del Consiglio Comunale, essa ha il compito di elaborare pareri, proposte e idee inerenti il mondo giovanile Il gruppo è costituito da 25 componenti provenienti da associazioni di vari ambiti e rappresentanti di partiti politici di diversa matrice ed orientamento. L’obiettivo prioritario di tutte le “forze in campo” è quello di creare un legame tra i giovani e l’Amministrazione Comunale, cercando di promuovere insieme progetti, iniziative ed attività inerenti le politiche giovanili. «Si offre un luogo dove nascono occasioni di ascolto, di dialogo e di confronto tra i giovani che si sentono protagonisti della propria storia - ha commentato l’assessore Petralia -; i ragazzi sono desiderosi di contribuire tramite l’impegno al bene della co- munità, di offrire le proprie competenze e capacità per affiancare l’azione amministrativa con proposte ed iniziative determinanti, individuando orizzonti comuni sui quali lavorare per l’interesse della cittadinanza». Durante il primo incontro organizzativo, nel quale si è registrato un forte spirito progettuale, si è passati subito alla discussione delle iniziative da programmare durante l’anno. «Il territorio si attende molto da questi giovani - sottolinea ancora l’assessore -; confidiamo particolarmente nel loro desiderio di spendere parte del proprio tempo per tessere legami di collaborazione e di fattiva operosità». Il Trofeo “Topolino” di sci Grande successo, domenica 17 febbraio 2013, per la terza edizione della selezione regionale “Trofeo Topolino” organizzata dallo sci club Magma Sky Team Pedara con il patrocinio del Comune di Pedara presso la località sciistica Etna nord. Sette le società partecipanti e 70 gli atleti impegnati su un tracciato molto tecnico. I numerosi podi ottenuti dallo sci club pedarese giungono a conferma dell’eccezionale lavoro svolto dalla maestra e allenatore federale Rossella Zappalà che, con la collaborazione del maestro Michele Torelli, continua a far crescere il vivaio giovanile più folto e vivace dell’Isola. REDAZIONALE Leggere per comunicare e comprendere il mondo Secondo studi economici attendibili, è dimostrato che nella società moderna, dove l’informazione e la comunicazione rivestono un ruolo strategico, leggere aiuta a produrre ricchezza e progresso. In Italia, però, il 62% della popolazione non legge nemmeno un libro all’anno e questo, sempre secondo gli esperti, non contribuisce a rafforzare la competitività del nostro Paese nel contesto di un mondo globalizzato che richiede sempre nuove competenze non solo tecniche, ma anche di carattere culturale e relazionale acquisibili attraverso la lettura. E non serve a molto incrementare la quantità di diplomati e laureati visto che stiamo diventando un popolo di dottori ma non di lettori, col risultato che il “pezzo di carta” certifica sempre meno le reali competenze di ognuno. La lettura serve soprattutto per vivere. Leggere con attenzione e passione nutre lo spirito, rende più liberi, più coscienti e consapevoli, più creativi, meno soggetti a pregiudizi e condizionamenti. In altre parole, perfeziona. È ciò che avranno sperimentato i Pedaresi del Seicento. Quattro secoli fa, mentre il resto del territorio era popolato da analfabeti (le scuole erano un lusso, la gente considerava l’istruzione inutile se rappor- tata alla necessità quotidiana di dedicarsi all’agricoltura), a Pedara facevano spesso sosta mercanti di libri. Sembrerebbe un paradosso, ma librai avevano assegnato un posto sotto le “impennate” della grande fiera di settembre: non si sarebbero spinti da Acireale o da Messina per impervi e solitari sentieri fino al piccolo casale dell’Etna se non avessero avuto certezza di concludervi i loro affari. Non che tutta la popolazione fosse istruita, ma da quando il villaggio era diventato feudo dei Di Giovanni (1641), tramite un programma di istruzione affidato prevalentemente ai preti si era registrata una considerevole crescita culturale che non a caso aveva fatto da traino ad uno sviluppo economico e sociale senza precedenti. Iniziative culturali di livello pari alle grandi 34 Pedara notizie città e la lettura avevano formato, quindi, nei Pedaresi una struttura mentale più ricca, flessibile e raffinata. Ciò è testimoniato, in quel periodo, dalla loro singolare capacità imprenditoriale, dalle architetture, dallo sviluppo urbanistico ma anche, semplicemente, dalle fonti scritte giunte fino a noi, molte delle quali costituite soprattutto di frammenti di preghiere spontanee che le famiglie si passavano di mano in mano imparandole a memoria (la carta era merce rara per quell’epoca). Si trattò di un esperimento didattico che permise a molti di appropriarsi attivamente del linguaggio orale e scritto, consentendo loro non soltanto di comunicare, ma anche di apprendere e di comprendere il mondo. Salvo De Luca SPORT & TEMPO LIBERO Per una partecipazione alla vita attiva e sociale. Il ruolo degli anziani oggi Da circa due anni il Centro di aggregazione anziani con sede presso il palazzo “Pulvirenti” di corso Ara di Giove è gestito dalla cooperativa “Comunità dei Giovani. Fra le numerose attività proposte figurano quelle riguardanti la motoria con ginnastica dolce e ballo, la lettura, la recitazione, ma anche decoupage, cineforum e giochi da tavolo. Non mancano, poi, le iniziative di Natale e di Carnevale, così come i corsi di formazione e informazione su come difendersi dalle truffe e dai delinquenti, sull’educazione alimentare e la prevenzione degli incidenti domestici. «L’attività di gruppo si rivela molto importante - dichiara Giacomo De Luca, presidente della cooperativa - perché il sano coinvolgimento produce effetti positivi. Promuovere tra gli anziani la partecipazione alla vita attiva e sociale di Pedara favorisce in loro il benessere psicofisico che consente di superare le condizioni di solitudine e di inutilità». Sono questi, essenzialmente, gli obiettivi del Centro che annovera già numerose iniziative. Interessanti sono gli incontri di gruppo di psicoterapia con il metodo “gruppo analitico” condotti da una psicologa esperta. Si tratta di momenti di aggregazione qualificanti, che coinvolgono gli anziani in attività sociali, culturali, sportive e del tempo libero ed incentivano la loro permanenza in famiglia e nel proprio contesto di vita. Foto di gruppo degli anziani che hanno interpretato la commedia “Matrimoniu putativu” per la regia di Saro Di Giovanni La commemorazione dell’Ammiraglio Toscano Un momento dell’annuale commemorazione dell’Amm. Toscano e la scopertura di una lapide con la preghiera del marinaio alla presenza delle Autorità e della nuora dell’eroe pedarese, la Sig.ra Bernabei. Successivamente, presso la sala del centro giovanile, si è svolta una conferenza con l’intervento del dott. Salvo De Luca che ha dettagliatamente ricostruito tutte le fasi della battaglia navale di Capo Bon, evento bellico tra i più sanguinosi della Seconda Guerra Mondiale che chiamò al sacrificio il nostro concittadino e medaglia d’oro al valor militare. Pedara notizie 35 Nuova sede per la sezione pedarese del CAI Il Club Alpino Italiano è una realtà ormai consolidata nel territorio e a Pedara lo è da diversi tempo. Di recente si è trasferito nei rimodernati locali di via Pizzoferro concessi dall’Amministrazione Comunale che meglio si prestano alle attività didattiche che il sodalizio guidato da Nuccio Faro intende promuovere. Tra le altre cose, in programma si segnalano anche stage e corsi di educazione ambientale per i bambini. Foto di G. Chiarenza SPORT & TEMPO LIBERO Nasce il gruppo Scout Agesci Pedara 1 La presentazione è avvenuta in Municipio alla presenza del sindaco, Anthony Barbagallo, e dell’assessore al Volontariato, Mimmo Scirè Tutti per mano attorno ad un fuoco. È questa l’immagine emblematica dell’inizio ufficiale dell’anno scout a Pedara. Domenica 30 settembre 2012, infatti, è partita l’avventura del gruppo “Pedara 1” che fa parte della grande famiglia Agesci. La manifestazione ha avuto inizio la mattina, con la fase “ufficiale”, alla presenza delle autorità civili e militari, tra cui il Sindaco, On. Anthony Barbagallo, che ha sottolineato la grande importanza e simpatia che il neonato gruppo ha nell’ambito delle iniziative sociali della cittadina. Presenti anche i responsabili della Zona Etnea delle Ginestre, Capi delle zone limitrofe, rappresentanti del Comitato Regionale ed addirittura di Capo Scout e Capo Guida nazionali che hanno partecipato con una lettera inviata nei giorni precedenti. Il pomeriggio, poi, la festa è proseguita con giochi vari, con la visita di un “angolo” di Squadriglia costruito con pali e cordino in piazza, ed infine con un fuoco di bivacco che ha coinvolto tutti, dai ragazzi, ai genitori, agli ospiti. Il gruppo di Pedara è composto da otto elementi guidati da Rosanna Russo e Sebastiano Torre, con l’assistenza di padre Nello Cristaldi, parroco della Basilica di S. Caterina. «È nostra intenzione - hanno dichiarato i promotori del sodalizio - interagire con le scuole e con le altre realtà presenti sul territorio e consolidare il nostro progetto educativo presso la Basilica di S. Caterina». Particolari i colori scelti dai capi del gruppo Agesci di Pedara: il rosso e il blu, tratti dallo stemma comunale, con il bianco a ricordare la devozione della comunità verso la Madonna Annunziata. A tutti non resta che augurare “buona strada”. Pedara aderisce al progetto “Città della pace” Su deliberazione del Consiglio Comunale, Pedara aderirà al “coordinamento nazionale degli enti locali per la pace” e ne sosterrà le attività con un contributo economico annuale che rappresenta una somma quasi simbolica ma di grande impegno morale. Il Consiglio, presieduto dall’Arch. Alfio Cristaudo, ha deliberato inoltre di impegnare l’Amministrazione a costituire un apposito “Ufficio per la pace” con il compito di promuovere con quanti si renderanno disponibili la cultura della pace e dei diritti umani mediante iniziative culturali, di ricerca, di educazione e di informazione che tendano a fare del territorio comunale una terra di pace con l’auspicio che l’Ufficio in questione sia pure una palestra di educazione civica. 36 Pedara notizie SPORT & TEMPO LIBERO Quando la musica è amore e passione di Gaetano Settembrino La banda musicale di Pedara sta vivendo momenti particolarmente intensi. L’amore per la musica, il desiderio di donare momenti felici e spensierati a quanti ascoltano le esibizioni dei nostri giovani musicisti ripagano sicuramente dai sacrifici e dall’impegno per lo studio. Gli ultimi anni hanno visto un notevole incremento dell’Associazione che vanta già più di cento iscritti che costituiscono il gruppo dei veterani da cui nasce il “Corpo Bandistico città di Pedara”, e quello degli allievi che formano il gruppo “S. Domenico Savio”, provenienti, come da tradizione, dalle scuole elementari e medie. Infatti, con la partecipazione dell’Istituto “S. Casella” e la collaborazione del prof. Battaglia, il M° Alfio Platania riesce a coinvolgere gli studenti pedaresi nello studio musicale incrementando di ulteriori elementi la Banda stessa e aggregando i giovani in ambito sociale e culturale evitando, così, fenomeni di devianza e dispersione, obiettivo principale del Maestro condiviso in totale sintonia con tutto il direttivo dell’Associazione. Inoltre, per volontà dello stesso Platania e approvazione del direttivo, è di recente costituzione il nuo- vo gruppo “Over 40” che registra già i primi aspiranti musicisti. Momenti di rilievo per l’attività bandistica sono le sfilate per le vie cittadine durante le manifestazioni civili e religiose come il 4 Novembre, festa dell’Unità Nazionale, il concerto di Natale, l’anniversario della battaglia di Capo Bon e soprattutto la festa mariana di settembre; ma il gruppo è richiesto anche in altre particolari occasioni. Si è esibito durante le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia in diverse località della provincia; a Siracusa (nel porto di Ortigia) sul veliero Next Wave; nel grande centro commerciale Etnapolis al 1° Raduno Bandistico Regionale dimostrando ovunque di aver maturato buona professionalità e tecnica. Un importante riconoscimento per il Corpo Bandistico di Pedara è giunto attraverso la pubblicazione del libro “La Musica col Cuore” che contiene la storia di alcuni fra i più importanti corpi bandistici d’Italia. La banda di Pedara è espressione della partecipazione popolare alla vita culturale del paese; è ritenuta elemento aggregativo e soprattutto fucina di affermati artisti che si gua- Pedara notizie 3 La copertina del libro che racchiude la storia dei maggiori gruppi bandistici d’Italia compreso quello di Pedara dagnano poi la strada degli studi verso il Conservatorio. Oggi è una realtà viva formata da persone di età ed esperienze diverse: studenti, laureati, lavoratori, genitori che tutti insieme da decenni concorrono ad un arricchimento reciproco di valori. La mappa wi-fi realizzata dal Comune con la copertura attuale e il potenziamento previsto Dati del censimento 2011 I dati del censimento 2011 rivelano come Pedara sia il terzo comune della provincia a maggiore crescita demografica. Il suo +28,2% rispetto al 2001 porta i suoi abitanti da 10.062 a 12.896, preceduto soltanto da Belpasso (+ 29,6%) e Camporotondo Etneo (+ 48,9%). L’Albo Pretorio è on line Operazione trasparenza nelle pagine on-line della rete civica www.comune.pedara.ct.it Attraverso immagini digitali viene favorita la consultazione e la stampa degli atti amministrativi per i quali è previsto l'obbligo di pubblicità legale. Rimane comunque in uso anche il tradizionale Albo Pretorio costituito dalle bacheche collocate nella sede Municipale. Cambio di residenza in tempo reale La Legge 35/2012 introduce nuove disposizioni in materia anagrafica con la possibilità di effettuare i cambi di residenza in maniera veloce tramite la compilazione di moduli conformi a quelli pubblicati sul sito del Ministero dell’Interno e resi disponibili anche sul sito del Comune di Pedara. Le istanze, quindi, si potranno inoltrare telematicamente utilizzando i seguenti indirizzi di posta elettronica: [email protected] oppure [email protected]. Resta inteso che la richiesta di cambio di residenza può avvenire anche nei seguenti modi: • presso l’ufficio anagrafe del Comune situato in via Papa Giovanni XXIII; • per raccomandata indirizzata a Comune di Pedara - ufficio anagrafe - piazza don Bosco - 95030 - Pedara (CT); • per fax al nr. 095.7028123. Per i dettagli sulla nuova normativa e per scaricare la modulistica necessaria si invitano gli utenti a consultare il sito ufficiale del Comune www.comune.pedara.ct.it.