IN LIBRERIA novembre
A cura di Massimo Vecchi
► Un dono inaspettato di Françoise Bourdin, SPERLING & KUPFER editore, racconta del
piccolo Florent e del suo piano fantastico per rallegrare la madre Louise. I due sono stati
abbandonati dal padre dell’uno e marito dell’altra e si preparano a trascorrere il loro primo Natale
da soli nella loro casetta dalle persiane blu sperduta in uno degli angoli più belli della Provenza. E’
qui che Florent, preoccupato per Louise, un’attrice di teatro dedita al figlio ma afflitta dalla propria
solitudine affettiva, inventa un progetto straordinario quanto pericoloso con il quale è certo di
riuscire a ridare la serenità a sua madre.
► La traversata di Milano di Maurizio Cucchi, che esce da MONDADORI, è una sorta di
vacanza del poeta e romanziere nella sua Milano. E’ lui stesso a spiegarne le ragioni: «Milano è la
città ideale per andare a passeggio. Non ti aggredisce, non ti stuzzica, molesta, con l’esibizione
delle sue meraviglie... è riservatissima, ed è lo spazio ideale per il flâneur. Tutto questo potrà
sembrare strano o paradossale, perché Milano è anche una città afflitta dal luogo comune, oppressa
dagli stereotipi, che gli stessi milanesi non si curano di smantellare». Ed ecco dunque la descrizione
minuta della metropoli colta nella sua realtà, attraversandola strada per strada per soffermarsi sulle
architetture e sulle testimonianze di una storia ricchissima, ma anche sui suoi segreti, sugli angoli
invisibili, pieni di memorie, di voci, di fantasmi del passato.
Maurizio Cucchi, nato nel 1945 a Milano, dove vive. Consulente letterario, pubblicista, traduttore,
ha pubblicato vari libri di poesia da Il disperso (1976) a Per un secondo o un secolo (2003). Ha
curato per Mondadori il Dizionario della poesia italiana (1983 e 1990) e con Stefano Giovanardi
l’antologia Poeti italiani del secondo Novecento 1945-1995 (1996, nuova edizione 2004). Nel 2005,
sempre per Mondadori, è uscito il suo primo romanzo, Il male è nelle cose.
► Le scarpe rosse di Joanne Harris, tradotto dall'inglese da Laura Grandi e pubblicato da
GARZANTI, riprende, quattro anni dopo, la storia di Vianne Rocher, l’eroina di Chocolat, il
romanzo d’esordio della Harris, che fu tradotto con successo in tutto il mondo (in Italia da
Garzanti). Dopo lungo peregrinare per sfuggire allo scandalo e alle minacce, Vianne con le figlie
Anouk e la piccola Rosette approda a Parigi, nel quartiere di Montmartre, dove apre una
cioccolateria. Sembra che voglia riprendere la vita del passato, ma in realtà tutto è cambiato.
Soprattutto lei è cambiata, non fa più i tarocchi, non ricorre alla magia, ha cambiato perfino il suo
nome. A un certo punto compaiono le scarpette rosse coi tacchi alti, bellissime, luccicanti e colorate
come un lecca lecca: le indossa una donna che si ferma a guardare la vetrina della cioccolateria e a
dare uno sguardo anche dentro. Si chiama Zozie de L’Alba e presto riesce a diventare un’amica di
Vianne e soprattuto di Anouk. E’ simpatica, piena di voglia di fare e aiuta nel lavoro del negozio.
Ma non è quel che appare, anzi è proprio l’opposto: enigmatica, ambigua, estremamente pericolosa.
Joanne Harris, nata da padre inglese e madre francese nello Yorkshire, dove attualmente vive, si è
laureata al St. Catherine’s College di Cambridge dopo aver studiato francese e tedesco medievale e
moderno. Nel 1998 ha pubblicato Chocolat, che le ha dato fama internazionale, è stato tradotto in
tutto il mondo compresa l’Italia (Garzanti) e da cui nel 2001 è stato tratto l’omonimo film. L’anno
dopo ha lasciato l’insegnamento di francese nelle scuole secondarie di Leeds. Ha poi pubblicato
Vino, patate e mele rosse (Garzanti 1999), che sta diventando anch’esso un film (prodotto dalla
Eagle Pictures), Cinque quarti d’arancia (Garzanti, 2000), La spiaggia rubata (Garzanti, 2002), La
donna alata (2003) e Profumi, giochi e cuori infranti (2004). E’ anche autrice, con Fran Warde, di
La cucina di Joanne Harris (Garzanti, 2003).
► Sbucciando la cipolla, la molto discussa autobiografia di Günter Grass, arriva finalmente in
Italia tradotta da Claudio Groff per EINAUDI. Il testo comincia nel 1939 quando l'esercito tedesco
invade la Polonia e occupa Danzica, dove Günter è nato nel 1927. Come quasi tutti i ragazzi
tedeschi di allora anche lui è affascinato dalla propaganda nazista che esalta la personalità di Hitler
e i successi delle armate tedesche. A 15 anni si presenta volontario per entrare in Marina, come
sommergibilista, ma soltanto due anni dopo, alla fine del ’44, la sua domanda viene accolta, però
non in forza alla Marina, bensì a un battaglione delle Waffen-SS. Una rivelazione sessant’anni dopo
che fa scandalo in Germania e in tutto il mondo, poiché la fama di scrittore premiato con il Nobel si
accompagnava a quella di irreprensibile censore intellettuale e morale della vita pubblica tedesca.
Sotto l’eloquente bel titolo Sbucciando la cipolla, Günter Grass confessa il suo peccato
adolescenziale e racconta come in un campo di prigionia americano, guardandosi dentro, abbia
maturato la sua autentica concezione politica e la sua volontà di diventare scrittore. E’ di qui, va
sottolineato, che parte la sua vera biografia. Che prosegue, tra cronaca storica e fantasia poetica,
raccontando la Germania vista dall'interno e le proprie vicende personali.
Günter Grass, nato nel 1927 a Danzica, vive nei pressi di Lubecca. Nel 1999 è stato insignito del
Premio Nobel per la Letteratura. Fra le sue opere, Il tamburo di latta (1962), Gatto e topo (1963),
Anni di cani (1966) sono state edite in Italia da Feltrinelli; Einaudi ha invece pubblicato Anestesia
locale (1971), Viaggio elettorale. Discorsi politici di uno scrittore (1973), Dal diario di una lumaca
(1974), Il Rombo (1979), L'incontro di Telgte (1982), La Ratta (1987), Mostrare la lingua (1989), È
una lunga storia (1998), Il mio secolo. Cento racconti (1999) e infine Il passo del gambero (2002).
► Kafka di Pietro Citati torna in libreria vent’anni dopo l’uscita presso Rizzoli in una nuova
edizione arricchita pubblicata da ADELPHI. E’ un ritratto di Kafka che Citati disegna e scava
facendo rivivere accanto al lettore quello strano viandante nelle vie di Praga, che «camminava con
passo veloce, lievemente curvo, il capo un po’ inclinato, ondeggiando come se folate di vento lo
portassero da una parte all’altra della strada». Oltre all’uomo, l’autore approfondisce
minuziosamente tutta l’opera di Kafka, dalle Metamorfosi al Processo, da America al Castello, dalla
Costruzione della muraglia cinese alla Tana. In un’intervista Citati ha dichiarato: «A differenza
della maggior parte dei libri che si occupano di Kafka, il mio non obbedisce a una tesi, non ha alcun
intento dimostrativo. E’ uno studio estremamente analitico, fatto con infinita attenzione ai
particolari, ed è dai particolari che il quadro generale prende la sua forma. Tuttavia la mia
impressione attuale è di grande disorientamento e sono giunto alla conclusione che Kafka sia uno
scrittore insondabile. Per quanto li si mediti gli Aforismi di Zürau sono, per esempio,
incomprensibili. Kafka è l’unico scrittore-enigma mai esistito nella letteratura universale».
Pietro Citati, nato a Firenze nel 1930, critico letterario e saggista, ha pubblicato numerose opere,
da Goethe (Premio Viareggio 1970) a Il tè del cappellaio matto, Vita breve di Katherine Mansfield,
Il migliore dei mondi impossibili, Tolstoj (Premio Strega 1983), Kafka, La colomba pugnalata.
Proust e la Recherche, La luce nella notte, fino a La morte della farfalla su Francis Scott e Zelda
Fitzgerald. Adelphi ha ristampato Goethe nel 1990, Tolstoj nel ‘96, Alessandro Magno nel 2004,
La primavera di Cosroe nel 2006.
► Versi del malanimo di Mario Santagostini, che esce nello Specchio di MONDADORI è una
nuova prova della raffinatezza stilistica con la quale l’autore osserva e interpreta la realtà quotidiana
così come la vive l’uomo d’oggi. Suscitano emozione altre poesie che, sul filo della memoria,
recuperano dal passato immagini di forte suggestione.
Mario Santagostini, nato a Milano 56 anni fa, ha esordito giovanissimo con Uscire di città, cui ha
fatto seguito Come rosata linea e poi L’Olimpiade del ’40 (uscito nello Specchio) e L’idea del bene.
È inoltre autore di un Manuale del poeta, pubblicato in Oscar ed è incluso nell’antologia Poeti
italiani del secondo Novecento (Mondadori Meridiani 1996 e Oscar 2004).
► Lo sconosciuto di Nicola Gardini, edito da SIRONI, è la storia della scoperta del padre. Il
giovane Nicola cerca di assistere il padre ammalato d’Alzheimer, lo porta a passeggio nel parco,
guarda insieme a lui la televisione e intanto lo osserva e lo vede inebetito, sempre più smemorato.
La malattia sta sfaldando la sua vita e lui non lo riconosce più, gli sembra uno sconosciuto. Ad un
tratto l’arrivo di una lettera rivela i segreti insospettati del passato e del presente.
Nicola Gardini insegna Letteratura Italiana presso l'Università di Oxford. Ha pubblicato saggi,
traduzioni e alcune raccolte di poesia per Einaudi, Bruno Mondadori, Crocetti, Adelphi, Bollati Boringhieri, Arnoldo Mondadori. Per Sironi ha pubblicato il romanzo Così ti ricordi di me (2003).
Il suo sito è www.nicolagardini.it.
► Preludio di Yael Goldstein, tradotto da Paolo Antonio Livorati, appena giunto in libreria per i
tipi di PONTE ALLE GRAZIE, è la storia di Natasha Darsky “la violinista più famosa dopo
Paganini” per il canto che sprigiona dalle corde del suo archetto. Ma prima di arrivare ad essere così
abile e così famosa, tanto che ogni suo concerto è un evento, Natasha ha vissuto un’infanzia
oppressa da interminabili paternali che l’hanno spinta verso un più saldo legame affettivo con la
madre, una pittrice di talento che ha rinunciato all’arte al momento del matrimonio. Poi gli anni di
studio del violino, la felice sorpresa nello scoprire di saper comporre musica ma anche l’emozione
di sentire sbocciare una grande passione per Jean Paul, un giovane compositore di successo. A un
certo punto però Tasha lo lascerà spaventata dal pensiero di doversi trovare a compiere lo stesso
sacrificio della madre. Infine, il periodo della maturità in cui l’acclamata violinista è incantata dalle
melodie suonate dalla figlia prodigio, capace di scrivere la musica che lei aveva intuito.
► Voi non sapete di Andrea Camilleri, in uscita da MONDADORI, è un dizionario in sessanta
voci dell’universo mafioso secondo le parole e i pensieri di Bernardo Provenzano, il grande boss di
recente catturato dopo quarantatré anni di latitanza. Raccontando momento per momento il lungo
scontro tra i magistrati della Procura di Palermo e la Polizia da una parte e dall’altra il capo della
mafia finalmente stanato nel suo covo di Montagna dei Cavalli, Camilleri accusa chiunque ancora
finga di non sapere che cos’è la mafia. Tutti i diritti derivanti dalle vendite di questo libro saranno
devoluti dall’autore alla Fondazione per i caduti di mafia della Polizia di Stato, di cui Camilleri
stesso ha promosso la costituzione.
Andrea Camilleri nasce a Porto Empedocle nel 1925. Il suo esordio come romanziere risale al
1978 con Il corso delle cose (ristampato da Sellerio nel 1999). Con Garzanti pubblica il secondo
romanzo Un filo di fumo (1980; ristampato da Sellerio nel 1997). Della sua ricchissima produzione,
si trovano nelle edizioni Mondadori: Un mese con Montalbano, Gli arancini di Montalbano, La
scomparsa di Patò, La paura di Montalbano, La prima indagine di Montalbano, La pensione Eva,
Il medaglione, Le inchieste del commissario Collura e Il colore del sole. Nella collezione de I
Meridiani sono usciti i due volumi delle opere di Camilleri, Storie di Montalbano e Romanzi storici
e civili.
► Tredici soldati di Ron Leshem, che appare presso RIZZOLI, è ambientato nel castello crociato
di Beaufort, sulle alture del Libano meridionale, che venne occupato dall’esercito israeliano nel
1982 e nel 2000 è rimasto l’ultimo avamposto in quella regione. E’ un luogo dove il tempo non
passa mai per i soldati della guarnigione, che stanno lì inchiodati come in trincea, senza combattere,
bersaglio soltanto dei colpi di mortaio degli invisibili Hezbollah in attesa di due eventualità
improbabili, attaccare o ritirarsi. Con l’intenzione di smuovere le acque arriva a Beaufort l’ufficiale
di ventuno anni Erez, grintoso, indisciplinato, finito perfino in carcere per qualche mese e tanto
folle da voler fare la guerra. Lui comanda un plotone di tredici soldati con i quali deve controllare le
postazioni di guardia e vigilare che la strada di accesso al forte non sia stata minata. Ha promesso a
se stesso che li porterà fuori dal Libano tutti e tredici vivi. Ma di Erez non c’è da fidarsi.
Per primo è stato David Grossman a rilevare le qualità di Tredici soldati, dicendo che con la sua
prosa, Leshem ha creato un intero mondo. Con una scrittura cruda l’autore rende l’atmosfera
disperata dell’assedio, il terrore di una morte imminente e gli sfoghi volgari con i quali reagiscono i
giovani soldati. Il film Beaufort, che il regista Joseph Cedar ha tratto da questo libro, ha vinto
l’Orso d’argento al Festival di Berlino 2007.
Ron Leshem, nato a Ramat Gan presso Tel Aviv nel 1976, è giornalista e si è imposto
all’attenzione con una serie di reportage sull’Intifada. Tredici soldati è stato pubblicato in Israele
nel 2005 con il titolo Se esiste il Paradiso rimanendo nella classifica dei bestseller per oltre un
anno. Nel 2006 si è aggiudicato il premio letterario Sapir, il più importante riconoscimento per la
narrativa israeliana.
► Le sirene di Baghdad di Yasmina Khadra (ovvero Mohamed Moulessehoul, che ha scelto
come pseudonimo il nome della moglie), pubblicato da MONDADORI, come molti altri romanzi
dello scrittore algerino si ispira alle sanguinose cronache di guerra. Nel precedente Le rondini di
Kabul erano di scena l'incubo afghano e quello dei fondamentalisti algerini, il romanzo uscito
l’anno scorso intitolato L'attentatrice era ambientato a Tel Aviv, dove il dottor Amin, un chirurgo
israeliano di origine araba doveva operare a ritmo frenetico i feriti di un attentato e ad un tratto
riconosce la moglie in un corpo devastato dall’esplosione: è lei la donna kamikaze. Questo nuovo
libro si svolge in Iraq, in un minuscolo villaggio dove gli abitanti, tutti imparentati tra loro, cercano
di tener lontana la guerra che sta devastando la non lontanissima Baghdad, vogliono quasi ignorarla.
Ma un brutto giorno un missile colpisce una sala per le feste mentre si celebra un matrimonio. E’
una strage: corpi mutilati, muri crollati, sangue dappertutto, uno spettacolo orrendo che lascia
attoniti e disperati gli abitanti, ai quali non resta altro che sperare nelle spiegazioni e nelle scuse
dell’autorità americana.
Mohamed Moulessehoul, che si firma Yasmina Khadra, è nato in Algeria nel 1956. In Italia si è
conquistato un pubblico grazie a due noir, Morituri e Doppio bianco, usciti da e/o. Ha inoltre
pubblicato Cosa sognano i lupi (Feltrinelli), e poi, con Mondadori, Le rondini di Kabul (2003), La
parte del morto (2005) e L’attentatrice (2006).
► Sotto i tuoi occhi di Chiara Marchelli, edito da FAZI, propone cinque storie dolenti ispirate a
personaggi e situazioni, a tempi e luoghi della vita d’ogni giorno, ma mirate a rappresentare valori
universali. Il primo racconto prende avvio con Giorgia seduta al tavolo di un Caffè una mattina
d’autunno mentre ripensa alla sua storia con Mara, che se n’è andata ormai da un anno per un
cancro. Di un’altra storia è protagonista il signor De Smet, che viaggia a bordo di un autobus nel
Monferrato dopo aver lasciato il Belgio per sfuggire alla voce che abbia ucciso la giovane amante
anoressica. Poi lo sconvolgimento portato da una giovane ospite nella routine di Alberto e Adriana,
una coppia torinese di mezza età, ma che alla fine restituisce ad Alberto la sensazione di essere vivo
e ad Adriana la dignità. Fare qualcosa impedisce a Francesca di rimuginare sulla delusione di aver
mancato le belle speranze di realizzarsi, perciò in quell’afoso pomeriggio d’estate sta preparando
una torta e intanto chiacchiera con la bimba che le nascerà presto. Infine, Jean Claude, fratello di
Enrico, è un ragazzo down che ama ballare, suonare l’armonica e dipingere, ma all’improvviso
muore misteriosamente, come per tener fede a un tacito patto con il fratello.
Chiara Marchelli, nata ad Aosta nel 1972, dopo aver vissuto in Belgio e in Egitto dal 1999 risiede
a New York, dove insegna alla New York University. Ha pubblicato racconti in riviste e antologie,
ha partecipato a festival letterari, alla Biennale di Roma e a quella di Venezia. Il suo primo
romanzo, Angeli e cani, edito da Marsilio nel 2003, ha vinto il Premio Opera Prima Rapallo-Carige.
► Americane avventurose di Cristina De Stefano, pubblicato da ADELPHI, propone venti ritratti
di donna, tutte americane e tutte ribelli, innovatrici, comunque singolari. Il libro si apre con un
episodio della vita della grande fotografa Berenice Abbott che si fa tagliare i capelli alla maschietta:
«Appena caddero a terra mi sentii più leggera e più libera». La De Stefano ricostruisce venti vite
inquiete, turbolente, a volte infelici, ma le cui protagoniste mostrano sempre una leggerezza di
comportamento che affascina anche se accompagnata da una battagliera spavalderia o addirittura da
una certa insolenza. Una dopo l’altra sono tratteggiate le figure dell’infelice attrice nera Dorothy
Dandridge, della poetessa Hilda Doolittle, primo amore di Ezra Pound, della leader del movimento
per il controllo delle nascite Margaret Sanger e della divertente giornalista Dorothy Parker. E,
ancora, l’elegante Slim Keith, l’indimenticabile modella e poi fotografa Lee Miller, la donna pilota
Amelia Earhart, “la poetessa folle” Anne Sexton, poi Kay Swift, musa e collaboratrice di George
Gershwin, e Mae West, considerata la più strepitosa cattiva ragazza del cinema americano.
► Cemento armato di Sandrone Dazieri – Marco Martani, in libreria per i tipi di
MONDADORI, è il primo libro nella storia dei rapporti tra cinema e letteratura pensato assieme
come romanzo, dallo scrittore Dazieri, e, come film, dallo sceneggiatore e regista cinematografico
Martani. Nella pellicola i protagonisti Asia e Diego hanno i volti di Carolina Crescentini e Nicolas
Vaporidis mentre il Primario è interpretato da Giorgio Faletti. A Roma ai tempi d’oggi si
incontrano il perfido boss della malavita palazzinara, chiamato il Primario, e un giovane romantico
e un po’ ingenuo di nome Diego, che è convinto di riuscire a farsi una vita come la desidera. E’ un
incontro casuale ma che si rivelerà fatale perché mette di fronte un delinquente spietato che compie
i suoi crimini in modo rigorosamente razionale e un giovane che pretende una giustizia impossibile
per il male subito dalla ragazza che ama.
Sandrone Dazieri è autore di numerosi racconti e romanzi, tra i quali, pubblicati da Mondadori
Attenti al Gorilla (1999), Gorilla Blues (2002), Il Karma del Gorilla (2005) ed È stato un attimo
(2007). Marco Martani è sceneggiatore di molti film di successo, fra i quali Notte prima degli
esami e Notte prima degli esami Oggi. Cemento armato è il primo film del quale firma anche la
regia.
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