CICILIANO
Domenica
10 Giugno 2007
Incontro in
preparazione alla
Cresima
«Non vergognarti della
testimonianza da rendere al
Signore nostro»
(2 Tim 1, 8)
Il Padrino e
la Madrina
La scelta
Quali sono le motivazioni che spingono a chiedere di fare (o di
essere) il padrino o la madrina?
Che peso hanno le considerazioni sociali, o quelle di parentela o
di amicizia, o dell'ambizione, o…?
Possiamo credere che lo Spirito di Dio può suggerire la proposta
del padrino?
C’è un cristiano ideale?
Probabilmente no! ma…
Se crediamo che Dio ha suggerito quel padrino o
quella madrina non perché è l’ideale, il
migliore... o perché possiede chissà quali doti...
… perché non pensare che Dio vuole dare a chi si
assume quel compito una opportunità di crescita?
Quando Dio sceglie qualcuno per affidargli un
compito, è perché vuole dargli qualcosa! Egli
vuole comunicargli qualcosa della sua Vita,
trasformarlo, renderlo capace con la Sua Grazia.
Dio ci vuole arricchire,
ci vuole rendere strumenti
visibili del suo amore invisibile.
Accettare questo servizio significa prima di tutto accettare di
convertirsi, e la prima cosa necessaria è accogliere lo Spirito
Santo in ciascuno di noi.
Il Signore, con la richiesta di essere padrino-madrina, vuole
prima riordinare la nostra vita di fede.
Accettare questo compito è esprimere la volontà di iniziare
una avventura, un percorso di riscoperta di noi stessi, della
nostra fede e del nostro rapporto con Dio.
Essere padrino
è un compito «ecclesiale»
Viene dato perché si fa parte della Chiesa.
Il padrino , in origine, era scelto dalla comunità cristiana e
dato come fratello maggiore al nuovo battezzato o
cresimato, perché questi non fosse abbandonato a se
stesso.
Egli aveva il compito di aiutarlo a discernere la Volontà di
Dio nelle sue scelte e decisioni, di incoraggiarlo nelle
difficoltà che la fede ancora giovane avrebbe potuto
incontrare.
Alla Cresima, il padrino o la madrina appoggia la sua mano
sulla spalla destra del cresimando: è il partecipare
all'imposizione delle mani del Vescovo, il tipico gesto con cui
viene trasmesso lo Spirito Santo.
I padrini sono, come i catechisti, degli accompagnatori e
modelli di riferimento dei propri ragazzi e non
comparse cerimoniali per un momento.
Il compito dei padrini si concretizza nel presentare
con la loro vita un po' di fede, di speranza, di carità,
che sono il frutto dello Spirito Santo in noi.
uomini di fede
Credo, mi fido di Dio e mi affido a Lui, cerco la sua Volontà.
La fede è una ricchezza che fa capire la vita come un dono di Dio
sempre nuovo.
uomini di speranza
Spero, guardo il presente, la storia con occhio diverso. Ho la
certezza che questa storia è orientata verso il Regno di Dio e agisco
perché questo sia sempre più evidente. Per questo opero per la
pace, la giustizia, per la comunione e l’unità.
uomini di carità
Amo! Gli altri sono più importanti di me stesso, per loro vale la
pena spendere le mie energie, impegnare le mie qualità, senza aver
bisogno di un ritorno, di una reciprocità. L’amore è gratuito dono
di se stessi.
Le disposizioni e gli orientamenti della Chiesa
per la scelta dei padrini sono indicati dal Codice di
Diritto Canonico.
La scelta del padrino spetta al catecumeno stesso,
ai genitori o al parroco. I genitori non possono essere
padrini perché il ruolo dei padrini è diverso.
É opportuno che il padrino della cresima sia lo stesso del battesimo
per sottolineare la continuità tra i sacramenti.
Il padrino sia cattolico, abbia già ricevuto la confermazione e
l’eucaristia, dovrà avere compiuto i sedici anni di età e condurre una
vita conforme alla fede e al compito che si assume.
I genitori dovranno preoccuparsi di scegliere una persona la cui vita
sia coerente con la pienezza di testimonianza che deve dare al
ragazzo.
Dovrà essere un cristiano che partecipa con regolarità all’eucaristia
domenicale e alla vita della parrocchia, in modo da essere di esempio
al ragazzo e di poterlo incoraggiare e sostenere a diventare lui stesso
membro attivo della comunità cristiana.
Alla luce di questo criterio non possono svolgere il compito di padrini coloro che si
trovano in situazioni matrimoniali irregolari, al di là delle disposizioni soggettive dei
singoli, queste impediscono oggettivamente quella pienezza di testimonianza cristiana
che il compito di padrino esige.
su di noi e sui nostri ragazzi
Spirito Santo tu che fai nuove tutte le cose, rinnova l’aridità del nostro cuore.
Vieni, Spirito Santo.
Spirito Santo, Dio di pace, tu che susciti l’inquietudine nelle nostre sicurezze,
fa che troviamo in te la nostra pace, e il compimento dei nostri desideri
più profondi.
Vieni, Spirito Santo.
Spirito Santo, Dio di speranza, tu vuoi che tutti gli uomini siano una sola comunità
nell’amore e nella giustizia, aiutaci a superare ciò che ancora ci divide e possiamo anche
noi essere una sola comunità come tu lo sei, con il Padre e con Gesù Cristo.
Vieni, Spirito Santo.
Spirito Santo, Dio di libertà, tu che ci dai la possibilità di stare davanti a Dio senza paura,
suggerisci in noi le parole con cui invocarti e pregare Dio.
Vieni, Spirito Santo.
Spirito increato, forza primordiale dell'universo, potenza santificatrice della Chiesa,
ravviva in noi la forza del Battesimo e della Confermazione con l'energia del tuo amore.
Vieni, Spirito Santo.
Spirito di vita, soffio di amore, energia scaturita dalla Croce, rinvigorisci nel cuore dei tuoi
fedeli l’impegno a vivere come stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che
Dio si è acquistato.
Vieni, Spirito Santo.
Spirito del padre e del Figlio, disceso su Maria, donato agli Apostoli, anima e feconda la
Chiesa con il conforto dei tuoi santi doni: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza,
pietà e timore del Signore.
Vieni, Spirito Santo.
Ai ragazzi
ed
alle famiglie
auguriamo di cuore
di vivere nella gioia
questo grande Evento
e di proseguire a camminare
percorrendo con il Signore
quella strada
che per un pezzetto
abbiamo fatto insieme.
Patrizia e Lorenzo Calvario
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il padrino o la madrina?