climatizzazione l’impianto del mese
Nuovo monoblocco per l’ospedale di Varese
La realizzazione degli impianti per il nuovo edificio
dell’Ospedale di Varese, recentemente completato,
si distingue non solo per l’entità dell’intervento ma
anche per la tipologia di contratto che ha previsto
anche lo sviluppo del progetto esecutivo,
il servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria
esteso a tutto l’immobile e la gestione delle
centrali impiantistiche.
riscaldamento
climatizzazione
idronica
di Luca Stefanutti
36
RCI n.1/2007
Il nuovo monoblocco dell’Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi di
Varese rappresenta l’ultimo passo di un profondo processo di razionalizzazione e innovazione delle attività sanitarie di tutto il presidio
varesino. La costruzione è stata infatti preceduta da una serie di lavori
propedeutici estesi a molte strutture esistenti .
L’iter progettuale è iniziato nel 1997. Tutti gli attori del processo progettuale hanno mirato all’obiettivo di un elevato standard di qualità
architettonica, al quale affiancare le caratteristiche di flessibilità, ampliabilità, durabilità, modularità, economia gestionale e sicurezza, che
rappresentano i requisiti indispensabili per un ospedale contemporaneo. Ulteriori criteri progettuali hanno interessato il recepimento delle
nuove normative, l’umanizzazione e il carattere alberghiero, la funzionalità delle soluzioni progettuali dei singoli reparti e tra i reparti, l’ottimizzazione di circolazione e percorsi, la centralizzazione dei servizi.
L’intervento è stato finanziato da Stato, Regione Lombardia e Azienda
Ospedaliera, per un importo complessivo di circa 104 milioni di euro,
1 Pianta di un piano delle degenze.
2 Il nuovo monoblocco si sviluppa su una superficie di 60.000 m².
I PROTAGONISTI
DELL’IMPIANTO
Progetto di fattibilità:
arch. Franco Miada,
ing. Cesare Taddia,
ing. Alberto Zambelli,
ing. Giuseppe Nicola
Progetto definitivo: Ishimoto
Architectural & Engineering Firm,
Tekne Spa, Studio d’Ingegneria prof.
ing. Giorgio Corbellini.
Progetto esecutivo: CMB Servizi
Tecnici, Studio Altieri, Studio Guareschi
Project & construction management,
direzione lavori: Techint,
Infrastrutture Lombarde (ultima fase)
Realizzazione: ATI - CMB, Orion,
Consorzio Cooperative Costruzioni,
Compagnia Italiana Costruzioni,
Cofathec Servizi
Impianti meccanici ed
elettrostrumentali: Cofathec Servizi
I fornitori:
Centrali di trattamento aria a
sezioni componibili: Atisa, Zoppellaro;
Centrali di trattamento monoblocco
per sale operatorie: Atisa;
Bocchette, diffusori e griglie: Sagicofim;
Terminali filtranti per sale
operatorie: Sagicofim;
Serrande tagliafuoco
e di regolazione: Sagicofim;
Distributori di vapore di rete:
Dristeem Sagicofim
comprensivo del parcheggio pluripiano ed
escluse le forniture d’arredi, allestimenti e
apparecchiature. Il contratto stipulato tra
l’Azienda ed il consorzio di imprese ha previsto anche lo sviluppo del progetto esecutivo, il servizio di manutenzione ordinariastraordinaria esteso a tutto l’immobile e la
gestione delle centrali impiantistiche, della
durata di 5 anni. I lavori assegnati all’ATI
appaltatrice sono cominciati nel giugno
2002 e si sono conclusi alla fine del 2006.
Principi progettuali
Sotto il profilo dell’organizzazione sanitaria, sono stati mantenuti e sviluppati i
principi progettuali impostati nella fase
preliminare:
■ accorciamento e separazione dei percorsi;
■ concentrazione delle attività chirurgiche tradizionali e, per aree funzionali
omogenee, delle degenze;
■ riorganizzazione di funzioni e servizi
di Pronto soccorso;
riscaldamento
climatizzazione
idronica
Impianti elettrici: Cefla
37
RCI n.1/2007
■ raggruppamento di studi medici e attività didattica;
■ ampliamento del servizio di Terapia
intensiva;
■ ampliamento e riorganizzazione di
servizio di Medicina legale e obitorio.
La centralizzazione dei servizi è stata
spinta al massimo grado possibile per
contenere i costi di gestione, ottimizzando in particolare l’impiego del personale.
Non solo i servizi generali, ma soprattutto sale operatorie, terapie intensive e
diagnostica per immagini sono riunite in
spazi omogenei razionalmente disposti
sotto la torre delle degenze chirurgiche o
in prossimità del Pronto soccorso.
Nel Blocco operatorio, per esempio,
l’area per la preparazione degli operandi
precede l’ingresso delle sale per consentire all’anestesista di seguire la procedura
in sala; il locale risveglio pazienti, allestito
come una terapia intensiva, è comune ai
4 gruppi di sale operatorie ed è situato al
di fuori di essi, con un presidio stabile.
L’organizzazione dei reparti di degenza è
di tipo dipartimentale, con un ruolo chiave
della componente infermieristica. Gli ambienti sono caratterizzati da un’immagine
familiare e cordiale: alla morbida policromia delle pareti sono stati abbinati arredi
dalle superfici opache, con predominanza all’impiego del legno a vista; le zone
di soggiorno sono spaziose e confortevoli;
ampi filtri prospicienti gli elevatori rendono facile la movimentazione degli allettati.
La camera di degenza è stata studiata per
migliorare la vivibilità degli spazi e l’immagine percepita; ogni degente sarà dotato
di un apparecchio per comunicare a distanza con il personale infermieristico.
L’edificio
Il nuovo volume ospedaliero è stato realizzato sull’area occupata in precedenza
dal padiglione Macchi: è un compatto
monoblocco della superficie complessiva di poco superiore a 60 mila m², che
DATI DI PROGETTO
Condizioni termoigrometriche esterne
temperatura
umidità relativa
inverno
-5°C
80%
estate
32°C
55%
Condizioni termoigrometriche interne
inverno
temperatura
estate
umidità
relativa
temperatura
umidità
relativa
Blocco operatorio
sale operatori generali,
angiografia-emodinamica
+ 21-28 °C
45-55 %
+ 21-28 °C
45-55 %
sale operatorie speciali per il
reparto cardiochirurgia (due sale)
e ortopedia (due sale)
+ 17-28 °C
45-55 %
+ 17-28 °C
50-55 %
preparazione e risveglio, locali
annessi alle sale operatorie
+ 21-23 °C
45-55 %
+ 21-23 °C
45-55 %
Terapie intensive
sub intensiva, polivalente, area
trapianti, neurochirurgia, U.C.I.C.,
cardiochirurgia, infettivi (isolamento)
+ 21-28 °C
45-55 %
+ 21-28 °C
45-55 %
locali annessi alle terapie intensive
+ 21-22 °C
45-55 %
+ 24-26 °C
45-55 %
Diagnostica per immagini
RMN, TACRX, mammografia,
ortopantomografo, ecografia, visita
locali annessi/attese
+ 21-24 °C
50 %
+ 26 °C
50 %
+ 21 °C
50 %
+ 26 °C
50 %
Ambulatori e studi medici
locali visita
+ 22 °C
50 %
+ 26 °C
50 %
locali annessi/attesa, uffici
+ 21 °C
50 %
+ 26 °C
50 %
Degenze
camere
+ 24 °C
50 %
+ 27 °C
55 %
bagni
+ 24 °C
nessun
controllo
nessun
controllo
nessun
controllo
visita
+ 24 °C
50 %
+ 27 °C
55 %
locali lavoro, personale,
soggiorni, attese
+ 21 °C
50 %
+ 27 °C
55 %
depositi
+ 20 °C
nessun
controllo
nessun
controllo
nessun
controllo
riscaldamento
climatizzazione
idronica
Continua alla pagina 40 P
38
RCI n.1/2007
riscaldamento
climatizzazione
idronica
racchiude tutte le attività legate alla degenza, per 600 posti letto totali sui circa
800 dell’intero Presidio. L’edificio accoglie
anche l’Eas e un’estesa area dedicata alle attività diagnostico-terapeutiche a uso
esclusivo degli ospedalizzati, lasciando
agli altri padiglioni esistenti ambulatori,
Day hospital, Day surgery e alcune funzioni di servizio e supporto, tra cui Cup,
Medicina nucleare, punti prelievo, uffici direttivi e amministrativi e magazzino
economale. Il monoblocco è composto
da 4 volumi principali. Sopra la piastra
distribuita su 3 livelli (2 dei quali interrati più il piano terreno) si elevano 2 torri
di degenza di 6 piani, collegate tra loro
secondo il classico schema ad “H” da un
volume per il connettivo generale. A fianco del monoblocco è stata realizzata anche una palazzina per le attività connesse alla Medicina legale. La distribuzione
delle funzioni sanitarie e di servizio, dal
basso verso l’alto, è la seguente:
■ il secondo piano interrato è destinato in prevalenza ai servizi tecnici
(Centrale di sterilizzazione, Farmacia
con relativo deposito, cucina centralizzata, spogliatoi, magazzino per
il guardaroba, depositi per materiali
sporchi) e alle centrali impiantistiche
di condizionamento ed elettriche;
■ il primo piano interrato accoglie il
Blocco operatorio con 20 sale, suddivise in 4 blocchi da 5 sale, e 2 aree
diagnostiche, una per l’attività programmata (Risonanza magnetica, Tac,
Radiologia scheletrica e toracica) e
una a disposizione dell’attività interventistica (Angiografia, Emodinamica,
Elettrofisiologia), oltre a Endoscopia
gastroenterologica e pneumologica;
■ il piano terreno è destinato al Pronto soccorso, dotato di 7 stanze degenza più i
locali osservazione e di servizi diagnostici
dedicati (1 Tac e 2 Radiodiagnostiche),
alle aree per studi medici e all’accoglienza. Dall’ampia hall d’ingresso dalle carat-
40
RCI n.1/2007
Segue da pagina Q 38
Pronto soccorso
locali visita, osservazione
Attese, amministrazione
+ 21-24 °C
50 %
+ 24-26 °C
50 %
+ 21 °C
50 %
+ 26 °C
50 %
50 %
+ 26 °C
50 %
Laboratori ed uffici
Laboratori, uffici
+ 21 °C
Medicina legale
Medicina legale +00.80
esposizione salme
e osservazione, sala
riconoscimento/vestizione
+ 16-17 °C
60 +/- 5 %
+ 16-17 °C
60 %
anticelle
+ 16-20 °C
60 +/- 5 %
+ 16-22 °C
60 %
+ 16-17 °C
60 %
+ 16-17 °C
60 %
+ 21 °C
50 %
+ 26 °C
50 %
+ 21 °C
50 %
+ 27 °C
55 %
+ 16-17 °C
60 %
+ 16-18 °C
60 %
50 %
+ 25 °C
50 %
50 %
+ 26 °C
50 %
Medicina legale +05.80
sale autoptiche, osservazione
uffici/studi
Medicina legale +10.80
cappella
camera ardente
Farmacia
distribuzione/magazzino, uffici
+ 21 °C
Sterilizzazione
deposito sterile,
ricondizionamento e preparazione,
locali annessi, depositi sporchi
+ 21 °C
Cucina, e varie
Bar, cucina
+ 21 °C
50 %
+ 26 °C
50 %
atrio e locali annessi
+ 21 °C
50 +%
+ 27 °C
55 %
Locali tecnici e di servizio
Spogliatoi
+ 21 °C
50 %
+ 28 °C
55 %
Magazzini con/senza p.p.
+ 20 °C
50 %
+ 28 °C
55 %
Condizioni interne di temperatura nei locali solo riscaldati
e/o termoventilati
Depositi senza p.p.
+ 18 °C
Servizi igienici del personale
+ 21 °C
Locali tecnici
+ 18 °C
teristiche prettamente alberghiere, sulla
quale s’affacciano negozi, bar e cappella, il pubblico si distribuisce ai diversi livelli utilizzando la manica centrale che
collega le torri, sulla quale gravitano, opportunamente separati, tutti i principali
flussi ospedalieri;
■ il primo piano delle torri, con al centro
uno spazio per l’accoglienza dei parenti,
è esclusivamente dedicato alle Terapie
intensive per un totale di 56 posti letto
ripartiti tra Terapia sub-intensiva, intensiva polivalente, cardiochirurgica, Ucic,
neurochirurgica e area trapianti;
■ tutti gli altri piani superiori accolgono i
reparti di degenza dell’area chirurgica
e dell’area medica, con 116 posti letto
ciascuno accolti in camere doppie e singole, alcune delle quali predisposte per
ospitare pazienti disabili. L’area centrale
di ogni torre è presidiata da un’isola di
controllo e lavoro infermieri; i 2 corridoi presenti nella manica - uno per i
visitatori con il soggiorno, l’altro per i
collegamenti interni - sono connessi ai
nodi della circolazione verticale;
■ in copertura, sono allocati i volumi tecnici ed è stata approntata una piattaforma per l’atterraggio dell’elisoccorso.
I collegamenti diretti tra Pronto soccorso
Blocco operatorio e Terapia intensiva e tra
elideck e piani inferiori sono assicurati da un
gruppo di elevatori ad accesso riservato, che
collegano anche tutti i livelli di degenza.
riscaldamento
climatizzazione
idronica
Scelte costruttive
La maglia strutturale è impostata su un
modulo quadrato di 7,2 per 7,2 m, adatto sia nelle aree di degenza, sia per gli
spazi più complessi, come per esempio le
sale operatorie. L’altezza interpiano è di
5 metri nei livelli interrati e al piano terra
e di 4 metri nelle torri di degenza.
L’involucro esterno è caratterizzato da
un cappotto perimetrale continuo che
elimina qualsiasi ponte termico, protetto
da una facciata ventilata con struttura in
42
RCI n.1/2007
Tab. 1 – Valori dei ricambi d’aria minimi nei diversi reparti.
Portate di immissione
Sale operatorie
25 Vol/h
Preparazione e risveglio
15 Vol/h
Locali puliti
6 Vol/h
Locali sporchi
4 Vol/h
Terapia intensiva
15 Vol/h
RNM
10 Vol/h
Radiologia
10 Vol/h
Ambulatori, visite, lavoro infermiere
6 Vol/h
Degenze
3,5 Vol/h
Pronto soccorso
6 Vol/h
Laboratori
6 Vol/h
Medicina legale, obitorio
15 Vol/h
Farmacia
6 Vol/h
Sterilizzazione
15 Vol/h
Cucina
20 Vol/h
Zone comuni
40 m³/h per persona
Bar
4 Vol/h
Uffici, studi medici
2 Vol/h
Corridoi riscaldati
0,5 Vol/h
Corridoi puliti
2 Vol/h
Spogliatoi
4 Vol/h
Portate di estrazione
Zone comuni
40 m³/h per persona
Cucina
20 Vol/h ambiente
Bar
5 Vol/h ambiente
Spogliatoi
4,5 Vol/h ambiente
Servizi igienici
12 Vol/h ambiente
acciaio inox e rivestimento con elementi in cotto. Le superfici trasparenti sono
in doppia lastra stratificata, per garantire isolamento termico e acustico. Una
schermatura esterna a lamelle orientabili
con comando a funzione elettrica permette la regolazione del soleggiamento.
Il trattamento degli spazi interni ripren-
de, dal punto di vista dei materiali, soluzioni tradizionali e collaudate:
■ pvc a pavimento, con l’eccezione del
linoleum nel primo piano interrato, del
granito per le aree di maggior transito e delle piastrelle in gres per i servizi
igienici in generale, cucina, sterilizzazione e l’interrato della Medicina legale;
3 Il reparto di terapia intensiva
è dotato di 56 posti letto ripartiti
tra Terapia sub-intensiva, intensiva
polivalente, cardiochirurgica,
Ucic, neurochirurgica e area trapianti.
■ controsoffitti in quadrotti di fibra minerale, lastre di cartongesso o doghe
in alluminio;
■ rivestimento delle stanze di degenza
con tessuto in fibra di vetro e, negli
altri locali, teli vinilici, piastrelle in ceramica nei servizi igienici non prefabbricati, nella Centrale di sterilizzazione
e nella cucina; le tinteggiature sono in
idropittura acrilica lavabile.
Le partizioni interne sono state realizzate
con pareti in cartongesso a doppia lastra,
tinteggiate secondo un complesso progetto cromatico redatto da Jorri Tornquist,
docente presso il Politecnico di Milano,
basato sul principio dell’“equilibrio dell’armonia a 4 colori”, applicato per scopi sia
d’orientamento sia di cromoterapia.
riscaldamento
climatizzazione
idronica
Gli impianti
A fronte delle destinazioni d’uso ai vari
piani, sono state previste diverse tipologie di impianti. La tabella 1 riporta i
valori di portata d’aria esterna immessa
ed estratta nei diversi reparti, mentre la
tabella 2 riporta i valori di pressione e
depressione da mantenere tra ambienti
limitrofi. Per i reparti di degenza, Degenze Chirurgiche, Terapia Intensiva, Radiologia, R.M.N., Pronto Soccorso, Endoscopia e Medicina legale sono stati previsti
impianti a tutt’aria esterna (con portata
di 3,5 vol/h) con batterie di post-riscal-
44
RCI n.1/2007
damento. Per la taratura ed il bilanciamento delle portate sono state previste
serrande di regolazione a comando manuale (384 rettangolari e 172 circolari).
Atrio, chiesa e studi medici sono invece
trattati con aria primaria e ventilconvettori, mentre per i reparti farmacia, sterilizzazione, cucina, spogliatoi e laboratori sono stati previsti impianti a tutt’aria
esterna. Guardaroba, magazzini e depositi sono invece serviti da un impianto di
termoventilazione.
Per il blocco operatorio sono state previste unità di trattamento aria di tipo
package monoblocco ad espansione
diretta complete di quadro elettrico
e di regolazione. La diffusione dell’aria
(25 vol/h) è realizzata mediante terminali
filtranti dotati di filtri assoluti. Per quanto riguarda l’umidificazione, la particolare
configurazione delle unità, causata dalla
ridotta disponibilità di spazi, ha portato
all’impiego di distributori di vapore di rete
ad alta efficienza, posti a valle delle batterie di scambio e in grado di garantire
un rapido assorbimento in soli 400 mm.
I pannelli di umidificazione sono costituiti
da elementi tubolari dotati di microugelli,
montati tra due collettori in acciaio inox
che fungono da separatori e scaricatori di condensa. La resa dei distributori è
di 35-40 kg/h di vapore per trattare una
portata di 3.600 m³/h a 18 °C. La zona
esposizione salme è infine trattata con
impianto a tutt’aria esterna con batteria
di post-raffreddamento ad acqua gelida.
Per quanto riguarda l’ubicazione di centrali e sottocentrali, quelle per le degenze mediche e chirurgiche si trovano in
copertura a quota, quelle per medicina
legale, pronto soccorso ed endoscopia a
quota +15,80, quelle per il blocco operatorio a +10,80. Infine al secondo piano
interrato si trovano le centrali tecniche al
servizio di cucina, sterilizzazione, laboratori, Radiologia, farmacia, come pure le
sottocentrali termofrigorifera, idrica e di
preparazione dell’acqua calda.
La superficie totale degli ambienti condizionati è di 52.000 m³ per un volume di
140.000 m³.
Complessivamente sono state installate
67 unità di trattamento aria del tipo a
tutt’aria esterna con recuperatori di calore a batterie accoppiate. La portata d’aria
complessiva è di 1.110.000 m³/h, con
una quantità di vapore sterile di rete per
l’umidificazione di 7100 kg/h ed una potenza elettrica impegnata per i ventilatori
di 700 kW. Le 80 elettropompe centrifughe installate comportano invece una
potenza elettrica impegnata di 250 kW.
Complessivamente sono stati installati
700 mila kg di canali in lamiera zincata
e 5.000 m² di canali preisolati.
Il fabbisogno termico complessivo è di
7.100 kW, quello frigorifero di 10.150 kW.
I fluidi primari (acqua calda e refrigerata)
sono prodotti e forniti dall’impianto di teleriscaldamento e teleraffreddamento municipale di Varese Risorse. Esso provvede
alla distribuzione di acqua calda alla temperatura di 90 °C prodotta da una centrale
di cogenerazione che installa una turbina
a gas in ciclo semplice da 4,84 MWe, una
caldaia a recupero posta sui gas di scarico della turbina, dotata di post-bruciatori
in grado di fornire 11,63 MWt in semplice
recupero e 15 MWt con post-bruciatori alla massima potenza, e 4 caldaie di integrazione e riserva tipo CAC, alimentate a
metano, da 7,5 MWt cadauna.
riscaldamento
climatizzazione
idronica
Criteri di dimensionamento
dei componenti
I livelli sonori massimi garantiti, misurati
al centro dei locali con impianti in funzione e locali non occupati sono di 35 dBA
per sale operatorie, terapia intensiva,
RNM e degenze nel periodo notturno, e
di 40 dBA in tutti gli altri reparti, ad eccezione di sterilizzazione, corridoi puliti
e sporchi, spogliatoi, bar e cucina, nei
quali risulta di 45 dBA. Il livello sonoro è
comunque non superiore a più 3 dB(A)
rispetto al rumore di fondo
Il dimensionamento dei corpi scaldanti è
stato effettuato sulla base delle tabelle
fornite dalle ditte costruttrici, che riportano la resa nominale secondo la norma europea EN 442 con salto termico di
50 °C fra temperatura ambiente e temperatura media del fluido, ed applicando poi il rispettivo fattore di correzione
relativo ad una temperatura ambiente di
21 °C, ad una temperatura dell’acqua di
70 °C in ingresso e di 60 °C in uscita e
ad una differenziale di resa pari a 44.
Per quanto riguarda le centrali di trattamento dell’aria le varie sezioni sono
state dimensionate secondo i seguenti
criteri generali. Nella scelta dei motori
dei ventilatori la prevalenza di calcolo è
stata aumentata del 10%. Le sezioni filtranti sono composte da un filtro piano
rigenerabile con efficienza G3 e da filtri
a tasche a bassa efficienza F5 oppure a
tasche rigide ad alta efficienza F9
Tutte le sezioni di umidificazione sono
del tipo a vapore insufflato, di tipo modulante completo di sezione in acciaio
46
RCI n.1/2007
Tab.2 – Pressioni relative dei diversi reparti.
Sale operatorie
+++
Preparazione e risveglio
++
Locali attigui e corridoi puliti
+
Corridoi sporchi e locali di servizio
-
Terapia intensiva
++
Locali attigui e corridoi puliti
+
Corridoi sporchi e locali di servizio
-
RMN
0
Locali attigui e corridoi puliti
+
Corridoi sporchi e locali di servizio
-
Radiologia
0
Pronto soccorso
0
Locali attigui e corridoi puliti
+
Corridoi sporchi e locali di servizio
-
Laboratori
-
Ambulatori
0
Spogliatoi
-
Degenze
0
Uffici, studi medici e degenze
0
Visite
0
Farmacia
0
Sterilizzazione
+
Locali attigui e corridoi puliti
0
Corridoi sporchi e locali di servizio
-
Bar
-
Cucina
-
Nota: + = in pressione rispetto agli ambienti circostanti
- = in depressione rispetto agli ambienti circostanti
0 = alla stessa pressione rispetto agli ambienti circostanti
inox per la separazione della condensa
dal vapore saturo, valvola di regolazione
servocomandata da motore modulante,
diffusore del vapore in acciaio inox di
adeguate dimensioni e completo di foro
per lo scarico della condensa, scaricatore
di condensa e valvole di intercettazione.
La quantità di vapore necessaria è stata
dimensionata per una differenza media
di contenuto di vapore tra aria entrante
e aria uscente pari a 6 g di vapore per Kg
di aria secca. La lunghezza della sezione
di umidificazione è tale da non provocare trascinamenti e condensazioni nei
canali o nelle sezioni della UTA. Le batterie di pre e postriscaldamento sono state
dimensionate per acqua calda entrante a
85 °C ed uscente a 70 °C, mentre le batterie di raffreddamento e deumidificazione sono dimensionate per acqua entrante a 7 °C ed uscente a 12 °C. Le batterie
di post-raffreddamento sono alimentate
con acqua entrante a 4 °C ed uscente a
8 °C. Le sezioni di recupero, del tipo con
batterie accoppiate a circolazione di acqua
glicolata al 10%, presentano un’efficienza
del 50% con aria esterna a -5 °C e 80%.
I canali a bassa velocità sono stati dimen-
sionati a perdita di carico costante con
un valore di 0,05 – 0,08 mm c.a. per metro lineare mentre quelli ad alta velocità
sono stati dimensionati a perdita di carico
costante con il metodo di recupero della
pressione statica con una perdita di carico di 0,4 – 0,6 mm c.a. per metro lineare
con velocità massima pari a 18 m/s. Particolare cura è stata posta nella disegnazione costruttiva della distribuzione dei
canali di mandata dell’aria ad alta velocità, adottando canali di forma circolare,
per quanto possibile con curve ad ampio
raggio e a più spicchi, innesti a 30/45° tra
collettori e derivazioni, variazioni di sezione convergenti e/o divergenti con angoli
minori possibili, ossia ricercando sistematicamente la limitazione delle perdite di
carico accidentali. Le perdite totali di carico calcolate per il dimensionamento delle
caratteristiche dei ventilatori sono state
maggiorate del 10%.
I terminali di distribuzione sono stati
scelti per assicurare una velocità dell’aria
nelle zone occupate inferiore a 0,15 m/s.
La velocità dell’aria massima in uscita o
ingresso per le bocchette di mandata è
stata scelta in funzione del lancio e della
rumorosità, mentre per quelle di ripresa
essa è stata assunta pari a 2,5 m/s.
Per le griglie essa è invece pari a 1,5 m/s
per quelle di transito, a 3,5 per quelle di
presa aria esterna, e a 3,5/4 per quelle
di espulsione. L’effetto induttivo minimo
è pari a 10 per i diffusori circolari, a 20
per i diffusori ad effetto elicoidale e a 16
per i diffusori lineari. La velocità dell’acqua nelle tubazioni è compresa tra 0,5 e
2,0 m/s per cadute di pressione comprese mediamente tra 100 e 300 Pa/m.
Il calcolo delle reti di distribuzione dell’acqua calda e fredda è stata effettuata,
assumendo alla base dei calcoli, una velocità massima dell’acqua di 2 m/s per le
reti principali, mentre per tronchi secondari e stacchi finali essa è funzione della
equilibratura dei circuiti idraulici, con valore massimo di 1,5 m/s.
Monitoraggio e prefabbricazione
Le dotazioni impiantistiche per le attività sanitarie sono tutte di livello primario. Per assicurare la massima mobilità
del paziente e la continuità del flusso dei
dati, il sistema di monitoraggio è gestito
da un sistema wireless esteso a Blocco
riscaldamento
climatizzazione
idronica
4 Il Pronto soccorso è dotato di 7 stanze degenza, locali osservazione e servizi diagnostici dedicati
48
RCI n.1/2007
operatorio e Terapia intensiva, con elevata connettività rispetto agli altri software
clinici e gestionali per ridurre al minimo
l’uso di supporti cartacei.
Nelle sale operatorie è installato un sistema integrato che, attraverso un touch
screen posizionabile anche nel campo
operatorio, consente di controllare i parametri ambientali (luminosità, temperatura) e operativi (illuminazione del campo
operatorio, gestione delle apparecchiature
comprese quelle non sterili) e di comandare un sistema di ripresa videocentralizzato,
capace d’archiviare e trasmettere le immagini dell’intervento a terminali remoti.
In fase costruttiva è stato adottato un sistema di prefabbricazione dei bagni che
rappresenta un compromesso ottimale tra
caratteristiche igienico-sanitarie, gestione
in esercizio e benefici tecnico-costruttivi
dell’installazione in cantiere. Questo sistema impiega tecnologie e materiali più
evoluti rispetto ai bagni prefabbricati in
calcestruzzo: pareti e pavimenti sono realizzati con vetroresina stampata e risultano
resistenti e leggeri, facili da trasportare e
installare e semplificano la realizzazione
dei servizi igienici. L’uso della vetroresina
assicura un livello d’igienicità migliore rispetto al bagno tradizionale realizzato in
opera: non ci sono giunte tra le parti componenti, le superfici sono completamente
lavabili e sanificabili, si possono installare
apparecchi sanitari a sospensione di normale reperibilità sul mercato. Un portello
interno permette d’ispezionare la colonna
impiantistica per interventi di manutenzione delle condotte.
Si ringraziano il p.i. Angelo Paisio ed il p.i.
Giuliano Vitale della società Cofathec Servizi per la preziosa collaborazione nella stesura dell’articolo.
Si ringrazia inoltre l’arch. Giuseppe La Franca,
autore dell’articolo “Il monoblocco, Ospedale
di circolo, Varese”, pubblicato sul numero di
ottobre della rivista Tecnica Ospedaliera, edita
da T ecniche Nuove.
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Nuovo monoblocco per l`ospedale di Varese