1. L’apprendimento
dell’italiano a scuola
(29 febbraio 2012)
2.
Visione di una
sperimentazione
didattica basata sulla
nozione di interlingua
effettuata presso la VC
Collodi A.S. 2009/2010
(21 marzo 2012)
3.
Strategie ed esempi di
attività T.P.R – I testi
facilitati
( 11 aprile 2012)
1º
Incontro
L’APPRENDIMENTO
DELL’ITALIANO
A SCUOLA
(osservare l’interlingua
in contesti scolastici)
• Lingua materna (o L1) = La lingua che
un individuo ha appreso per prima, da
bambino.
• Seconda lingua (o L2) = Ogni lingua
appresa dopo la prima; è una lingua
non materna, che viene parlata nella
società in cui si vive.
• Lingua straniera = La lingua appresa in
contesti scolastici, in un paese dove
non viene parlata abitualmente.
• Acquisizione spontanea = L’acquisizione
di una seconda lingua in un contesto
naturale.
• Acquisizione guidata =
L’acquisizione di una seconda lingua in
un contesto di istruzione esplicita, ad
esempio mediante lezioni.
• Interlingua = La varietà di lingua
d’arrivo parlata da un apprendente: si
tratta di un vero e proprio sistema
linguistico, caratterizzato da regole.
• Input = Il materiale linguistico al quale
viene esposto l’apprendente.
Fattori nell’apprendimento
linguistico
• La lingua d’arrivo (L2)
è ciò che deve
essere imparato; ciò che deve essere presente se si
vuole che l’apprendimento abbia luogo.
• Il contesto sociale
l’apprendimento
avviene sempre in qualche contesto, che sia una classe
di lingue o la strada, un’officina o una casa.
• L’apprendente
l’acquisizione linguistica
avviene sempre da parte di individui, con le loro capacità,
le loro motivazioni, le loro esperienze.
Che cos’è una lingua
(oggetto dell’apprendimento)
?
Una lingua consiste
di unità e regole
• Fonemi
Es. la parola mano è formata dai
fonemi /m/, /a/, /n/, /o/.
• Morfemi Es. Mani: Man- morfema lessicale,
-i morfema grammaticale
• Sintagmi Es. “dopo le nove”, “prendete
l’autobus”, sono sintagmi. Le frasi sono
composte da sintagmi.
• Pragmatica come rivolgersi ad un amico,
alla maestra ecc (competenza comunicativa)
Ci sono altre attività
linguistiche importanti
per la vita scolastica che il
bambino neo arrivato deve
apprendere.
SCRITTURA
Imparare a scrivere non
significa solamente
saper annotare i suoni
sulla carta,
SCRIVERE
è un’attività complessa
che implica la
comprensione, la
rielaborazione, la
produzione, la sintesi,
la predisposizione di
schemi ecc.
Sempre in ambito scolastico
bisogna fare questa distinzione:
Abilità comunicative
interpersonali di base
o BICS
(Basic Interpersonal
Communication Skills)
•
•
•
•
Disputarsi un gioco
Coordinarsi durante un gioco
Salutare qualcuno
Chiedere un’informazione
Abilità linguistica
cognitiva-accademica
o CALP
(Cognitive-Academic
Language Proficiency)
• Riassumere
• Comprendere e produrre un
testo
• Individuare ed ordinare
sequenze di fatti.
Come avviene l’apprendimento
dell’italiano come L2?
• G.Favaro afferma che il
processo di
acquisizione di una
lingua dura anni, anzi a
volte continua per tutta
la vita. L’apprendente
attraversa fasi di
competenza linguistica
che via via si
avvicinano alla lingua
obiettivo (lingua
italiana). Queste fasi
danno origine a sistemi
linguistici definiti
INTERLINGUA
Le fasi dell’interlingua
1. Fase del silenzio:
•
il bambino ascolta messaggi,
immagazzina lessico e strutture
linguistiche;
•
questa fase può durare da pochi
giorni a mesi;
•
prevale l’attività di ascolto,
scarsa la produzione linguistica.
2. Fase iniziale dell’interlingua:
•
uso di parole chiave (ciao, questo, scusa,
maestra, guarda, bambini, ecco, nomi
propri, quello,grazie, bello, andiamo…);
•
le parole apprese servono per chiedere,
ringraziare, scusarsi, chiedere informazioni;
•
le parole spesso sono accompagnate da
gesti e movimenti del corpo.
•
il ruolo della grammatica è quasi nullo.
3. Fase intermedia dell’interlingua:
•
il bambino è più attento alla forma delle
parole;
•
formula ipotesi rispetto all’accordo e alla
flessione delle strutture linguistiche;
•
gli enunciati prodotti presentano verbi con
complementi;
•
la fluenza comunicativa ha minori
incertezze.
4. Fase avanzata dell’interlingua:
• l’ordine delle parole segue la sintassi dei
nativi;
• uso significativo di articoli, copula, ausiliari.
• accordi tra gli elementi degli enunciati;
• buona fluenza comunicativa.
La ricerca
dell’Università
di Pavia
La ricerca di questa
università ha studiato
negli anni ’90
l’acquisizione
dell’italiano come L2 su
aree riferite alla:
TEMPORALITA’
GENERE
MODALITA’
TEMPORALITA’
1º STADIO
Il bambino usa forme verbali al
presente o all’infinito. (mangia,
andare). Per indicare il passato
usa espressioni come “prima”,
“nel mio paese”, “quando io Cina”.
2º STADIO
Compare il participio passato, la
cui marca morfologica è il suffisso
–to. Non è accompagnato
dall’ausiliare.
3º STADIO
Più numerose le forme verbali
all’imperfetto, la prima forma a
comparire è era/ero, poi i verbi
avere e potere.
4º STADIO
Compaiono forme al futuro,
condizionale e congiuntivo (vorrei,
piacerebbe, sarebbe)
• Gli studi confermano che la sequenza di
apprendimento del sistema verbale è la
seguente:
presente indicativo (infinito)>
participio passato>
Participio passato(ausiliare)>
imperfetto>
futuro>
condizionale>
congiuntivo.
MODALITA’
1º STADIO
Il bambino usa l’intonazione della voce, gesti e formule fisse (non so) per
esprimere dubbio, desiderio, certezza, ipotesi.
2º - 3º STADIO
Compaiono i verbi e avverbi modali
(Forse, bisogno, possibile, magari,non so, volere, potere, dovere,
pensare, credere)
4º STADIO
Compaiono forme grammaticali al condizionale e congiuntivo
(solo nelle interlingue molto avanzate)
GENERE
1º STADIO
Il genere e numero non sono
espressi, (es.bambino), articoli
omessi, sovraestensione
dell’articolo la (la trenino, la
giardino). Il genere dei pronomi lui
e lei appare presto.
2º STADIO
Articolo la con nomi femminile, il
con il maschile (errori). Un e una
più tardivi. Articoli al plurale (i –
le). Lo e gli varianti di il e i
compare più tardi.
3º STADIO
Vengono prodotti enunciati dove
l’accordo interessa l’aggettivo
attributivo (es. il fratello piccolo,
mia sorella)
4º STADIO
Compare l’accordo con tutti gli
elementi della frase: soggetto e
aggettivo predicativo e soggetto e
participio passato (es. la casa è
bella, i bambini sono arrivati)
•Gli studi confermano che la sequenza
di apprendimento dell’accordo
nominale è la seguente:
articolo definito/indefinito>
aggettivo attributivo>
aggettivo predicativo>
participio passato
VALUTARE
L’INTERLINGUA
A SCUOLA
Per raccogliere campioni di
interlingua si possono
proporre ai bambini
varie prove:
•
racconto di una storia per immagini;
•
racconto di un’esperienza passata;
•
racconto di un filmato;
•
descrizione di un’immagine.
POI
si registrano,
si trascrivono
e si osservano nella
fluenza comunicativa,
nell’uso del sistema
verbale, nominale,
della sintassi
e del lessico.
Descrizione di un’immagine
Una storia
per immagini
Il racconto della
storia del pesce
nella mia classe
•
•
•
•
•
Biografia linguistica
Biografia scolastica
Ascolto di una registrazione
Trascrizione del brano registrato
Analisi dell’interlingua
Ruman: allievo proveniente dal Pakistan
ritornato in settembre 2011
Biografia linguistica
•Lingua ufficiale – Dialetti
•Lingua parlata in casa
•Chi la parla
•Conosce altre lingue
Biografia scolastica
•Esperienze scolastiche
pregresse
•Frequenza nella nostra
scuola
Registrazione novembre
2011
Lui lui prende un
pesce po e poi va
casa quando vieni
a casa ehh #
banco su il pesce
e dopo dopo vie
dopo vieni in
indietro, poi acqua
dentro pesce, poi
guardo pesce e
poi pesce tanto
grande
Lui lui prende un pesce po e
poi va casa quando vieni a
casa ehh # banco su il pesce
e dopo dopo vie dopo vieni
in indietro, poi acqua dentro
pesce, poi guardo pesce e
poi pesce tanto grande
Lui lui prende un pesce po e
poi va casa quando vieni a
casa ehh # banco su il pesce
e dopo dopo vie dopo vieni in
indietro, poi acqua dentro
pesce, poi guardo pesce e poi
pesce tanto grande
Vladi: allievo proveniente dalla Moldavia
arrivato a settembre 2011
Biografia linguistica
•Lingua ufficiale – Dialetti
•Lingua parlata in casa
•Chi la parla
•Conosce altre lingue
Biografia scolastica
•Esperienze scolastiche
pregresse
•Frequenza nella nostra
scuola
Registrazione novembre
2011
Papà con i bambini eh ad
adat eh # # # # # # ha
preso u ha preso un
pesce e poi eh # # # ah
andato a casa e l’ha
tagliato e poi ha ha
venuto ancora
eh eh and # # # # il
pesce era a scapato :to
e poi gua guardare
l’acqua e ved ha visto
un pesce grande e
guardava come come #
############
Papà con i bambini eh ad adat eh
# # # # # # ha preso u ha preso un
pesce e poi eh # # # ah andato a
casa e l’ha tagliato e poi ha ha
venuto ancora
eh eh and # # # # il pesce era a
scapato :to e poi gua guardare
l’acqua e ved ha visto un pesce
grande e guardava come come # #
###########
Papà con i bambini eh ad adat
eh # # # # # # ha preso u ha
preso un pesce e poi eh # # # ah
andato a casa e l’ha tagliato e
poi ha ha venuto ancora
eh eh and # # # # il pesce era a
scapato :to e poi gua guardare
l’acqua e ved ha visto un pesce
grande e guardava come come #
############
Yassine: allievo proveniente dal Marocco
nato in Italia
Biografia linguistica
•Lingua ufficiale – Dialetti
•Lingua parlata in casa
•Chi la parla
•Conosce altre lingue
Biografia scolastica
•Esperienze scolastiche
pregresse
•Frequenza nella nostra
scuola
Registrazione novembre 2011
C’era una volta in cui c’era
un bambino e un adulto
che erano (avevano) preso
un pesce e l’hanno messo
dietro sul secchio dopo
l’hanno portato a casa
nuovo e volevano
mangiarlo ma dopo hanno
detto poverino poverino
l’hanno dopo sono andati
al lago dove l’hanno preso
l’hanno ributtato
nell’acqua dopo è arrivato
un pesce più grande di lui
e l’ha mangiato fine della
storia
Aspetti didattici legati ai vari
livelli di interlingua
Livello 0: nessuna conoscenza o conoscenza
estremamente limitata della lingua italiana
Fase della
latenza o
periodo del
silenzio:
• proporre
principalmente
attività TPR;
• attività ludiche e
pratiche
Livello 1: Comprensione di semplici
messaggi e produzioni di tipo telegrafico
Fase della prima
comunicazione:
• comprende ma non
parla autonomamente;
• comprende domande a
risposta chiusa;
• comprende semplici
consegne e risponde
fisicamente;
• produce parole isolate
o espressioni di due o
più parole (ciao, bene,
grazie, no capisce,
posso libro, come ti
chiami)
• laboratori pratici
basati su attività
ludiche (tombola,
memory,
domino,gioco
dell’oca…);
• Proporre attività di
interazione e
comunicative,
soprattutto
oralmente.
Livello 2: iniziale sviluppo
della competenza
comunicativa.
Fase della narrazione:
• comprende frasi
semplici e produce
frasi mancanti di
articoli e preposizione
o in cui il verbo è
ancora in forma basica
( ieri io mangia gelato);
• comprende e produce
domande a risposta
chiusa.
• Proporre attività di
comprensione e
produzione di testi
orali prima, poi in
forma scritta per un
uso più sistematico
della lingua.
Livello 3: Competenza
linguistica morfosintattica
e lessicale
Fase dell’integrazione:
• Produce frasi con
articoli,
preposizioni,rispetto
delle concordanze e
verbi coniugati;
• Produce frasi con
complementi;
• Formula periodi con
subordinate;
• Comprende e formula
domande a risposta
aperta;
• Produce enunciati
complessi.
• Proporre percorsi
individualizzati di
studio e approccio
alle discipline, in
modo graduale
(testi facilitati).
BIBLIOGRAFIA
• Graziella Favaro, Insegnare l’italiano agli alunni
stranieri, La Nuova Italia
• AA.VV.,Imparare l’italiano imparare in italiano, Ed.
Guerini e Associati
• Gabriele Pallotti, Imparare e insegnare l’italiano come
seconda lingua, Bonacci editore
• AA.VV.,Approccio alla lingua italiana per allievi
stranieri, Theorema Libri
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L`APPRENDIMENTO DELL`ITALIANO A SCUOLA