Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa INDICE 1. Introduzione. 1.1 Quadro delle esigenze. 1.2 Sviluppo storico – insediativo. 1.3 Natura e vocazione dei luoghi. 1.4 Norme e prescrizioni degli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica. 1.5 Vincoli paesaggistici, naturalistici, architettonici, archeologici, storico - culturali, idrogeologici. 2. Fase di pianificazione 2.1 Schema della rete di trasporti. 2.1.1 Individuazione dei settori. 2.2 Dati di traffico. 2.2.1 Rielaborazione degli istogrammi di flusso veicolare. 2.2.2 Valutazioni statistiche sui dati di traffico. 2.3 Studio origine-destinazione sulla rete di trasporti. 2.3.1 Stime all’anno 2020 : estremo inferiore di previsione. 2.3.2 Stime all’anno 2020 : estremo superiore di presone. 2.4 Studio del livello di servizio con gli interventi progettuali previsti. 2.5 Risultati finali. 2.5.1 Conclusioni. 3. Fase di progettazione 3.1 Criteri tecnici progettuali e riferimenti normativi. 3.1.1 Caratteristriche della viabilità principale. 3.1.2 Considerazioni tecniche sull’andamento planimetrico. 3.1.3 Considerazioni tecniche sull’ andamento altimetrico. 1 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio 3.2 3.2.1 Relazione tecnico-illustrativa Descrizione degli interventi sull’asse nord sud ad est di Altopascio. Nodo 3 : viabilità di collegamento con il casello autostradale. 3.2.1 Arco 3-4 : intersezione a raso. 3.2.2 Nodo 4 : intersezione tangenziale - romana est: soluzione a rotatoria. 3.3 Descrizione degli interventi sull’asse est-ovest a Sud di Altopascio. 3.3.1 Descrizione del tracciato sull’arco 4-5. 3.3.2 Intersezione tangenziale – strada provinciale di Orientano. 3.3.3 Nodo 5 : intersezione tangenziale - Bientinese : soluzione a rotatoria. 3.4 Decrizione degli interventi sull’asse est-ovest a sud di Altopascio. 3.4.1 Descrizione del tracciato sull’arco 5-1. 3.4.2 Nodo 1 : raccordo della tangenziale con la strada provinciale Lucchese Romana Ovest. 3.4.3 Progettazione dell’ intersezione. 2 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa 1. INTRODUZIONE 1.1 QUADRO DELLE ESIGENZE Osservando una carta geografica della Toscana, si può osservare nella piana di Lucca l’evidente aspetto radiocentrico del nodo viario di Altopascio. La cittadina è, infatti, crocevia di cinque importanti arterie stradali: - ad Ovest, la strada provinciale Lucchese - Romana, direttrice di collegamento con i nodi industriali di Porcari, Capannori, Lucca, Mediavalle; - a Nord, la strada provinciale Mammianese, diretta via di comunicazione con i centri di Pescia, Montecatini Terme, Pistoia; - l’autostrada A11 Firenze - Mare; - ad Est, la strada provinciale Lucchese - Romana che, attraversando il paese, connette la piana di Lucca con l’area produttiva ed industriale di Empoli, San Miniato, Fucecchio e per esteso con la grande arteria di comunicazione della Firenze - Pisa - Livorno; - a Sud Ovest, la strada provinciale Bientinese, via di connessione della “Lucchesia” e del “ Pistoiese” con le province di Pisa e Livorno. Percorrendo ciascuna di queste strade provinciali od uscendo al casello autostradale di Altopascio, l’utente si ritrova necessariamente in centro al paese, intrappolato in un nodo critico formato da passaggio a livello ferroviario, cavalcavia autostradale e incrocio semaforizzato (piazza Cavour), ove si registrano lunghe code d’attesa ed un reale congestionamento del traffico urbano nelle ore di punta del mattino e della sera. Il problema del nodo stradale di Altopascio è emerso quando, con la costruzione della Variante di Capannori, il generale ammodernamento della S.P. 23 Lucchese - Romana e la costruzione della variante S.P. 61 nell’area industriale di Porcari, è stato creato un itinerario molto scorrevole e di ampie dimensioni attraverso la piana di Lucca, fino appunto al centro abitato di Altopascio. Tale itinerario ha dato enorme impulso allo sviluppo di attività 3 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa produttive, artigianali e commerciali nella Piana, con conseguente aumento demografico e quindi del traffico, soprattutto quello pesante. Il traffico pesante è poi incrementato da quello che, proveniente dalla valle del Serchio attraverso la S.P. 29 di Marlia, ha come destinazione il casello autostradale di Altopascio. L’impianto viario complessivo di Altopascio e del suo territorio comunale, necessita in sostanza di una connessione anulare periferica al centro del paese, per collegare tutte le cinque importanti direttrici indicate senza convogliare l’importante viabilità extraurbana ad unirsi nel centro di Altopascio. In tempi recenti sono state intraprese diverse iniziative progettuali, di seguito elencate: a. Il comune di Altopascio ha inserito nella variante generale al Piano Regolatore Comunale la previsione di una circonvallazione, situata a sud dell’abitato di Altopascio, che connetta le due strade provinciali Lucchese - Romana e Bientinese; b. La Società Autostrade, di recente, nell’ambito dell’impegno per la soppressione dell’attuale ed inadeguato casello di Capannori (sito tra Carraia e S.Margherita), successivamente al completamento del progetto esecutivo del nuovo casello autostradale previsto in località Frizzone (località situata a metà strada tra Capannori e Porcari) ha fortemente promosso l’iniziativa della progettazione di una viabilità di collegamento tra le suddette arterie, stante la necessità di riqualificare la pianificazione comprensoriale esterna all’arteria autostradale; c. La medesima Società Autostrade, nell'Agosto 2000, ha garantito la precisa intenzione della Società di mantenere inalterata l’ubicazione e l’orientamento del casello autostradale di Altopascio; d. La provincia di Lucca, in riunione tenutasi presso la Prefettura, in data 19/12/95, prendeva l’impegno di intraprendere una 4 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa progettazione a livello preliminare della circonvallazione di Altopascio, per risolvere i problemi connessi con i temi indicati. La presente relazione tecnico - illustrativa si articola in due parti: la prima parte consiste nello studio della rete di trasporto, progettata e valutata in base a dati di traffico rilevati dal Comune di Altopascio (anno 1993), e nella determinazione del livello di servizio per la scelta della sezione stradale dell’infrastruttura di progetto; la seconda parte consiste nella descrizione, in termini tecnico - progettuali, degli interventi proposti. Inoltre è stata effettuata, preliminarmente, una sommaria descrizione dell’ambito territoriale interessato dall’infrastruttura di progetto e l’analisi della conformità del progetto con la pianificazione territoriale ed urbanistica di vario livello, nonchè con i vincoli paesaggistico - ambientali sovraordinati. 5 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa 1.2 SVILUPPO STORICO - INSEDIATIVO I riferimenti agli studi storici urbanistici ed il senso della tradizione portano a non trascurare la storia della formazione e dello sviluppo del paese di Altopascio, oggi centro di notevole importanza economica situato al confine tra le province di Lucca, Pisa, Pistoia e Firenze, e crocevia di importanti vie di comunicazione. Molti dubbi restano sia sull’origine di Altopascio, sia sulla sua formazione, perché né la ricerca storica, né quella archeologica hanno finora accertato la presenza di insediamenti o strutture antecedenti la creazione dell’Ospizio “edificatus in loco et finibus ubi dicitur Teupascio”, secondo i primi riferimenti alla sua esistenza, che troviamo in un documento del 1084. Si ha la certezza che, almeno dall'VIII secolo, per questo luogo transitassero la via di “monte Bardone” (della Cisa), voluta dai re longobardi per collegare la capitale Pavia ai regni meridionali di Benevento e Spoleto, e la via Cassia, che lambiva i “caldi” territori bizantini. Non pare, perciò, azzardato supporre che in questo tratto delicato del tragitto esistesse una stazione di sosta per i viandanti che, a partire dal X secolo, divennero così numerosi da riqualificare questa via come la principale via di comunicazione dei pellegrini, a realizzazione del programma politico dei Franchi che videro in questo nodo l’ideale congiunzione dei tre poli religiosi più importanti: Roma, Gerusalemme e Santiago di Compostela. All’importante arteria, sempre percorsa da pellegrini e commercianti, va dunque collegata l’origine di Altopascio, sede vescovile dall’epoca dei Longobardi fino al VII secolo. Dopo il Mille, cessate le invasioni barbariche, in una situazione di rinnovato benessere che portò ad un forte incremento demografico ed allo i sviluppo ulteriore di commercio e di attività produttive, all'economia feudale, prevalentemente agricola, si affiancò un’attività mercantile particolarmente attrezzata, e crebbero i movimenti di persone e di merci. L’assistenza offerta fino ad allora ai viandanti dai monasteri e dalle pievi dovette adeguarsi e l’ospedale di Altopascio rappresentò uno degli esempi più significativi di questo nuovo quadro logistico. 6 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa Un ospedale particolare, perché non costruito alla periferia di una città, come tanti altri del suo genere, ma in aperta campagna, seppure in posizione strategica, tanto che determinò la formazione di un borgo attivo e ricco. Sulle carte del X secolo è definito “teupascio” o “tepascio”, dall’omonimo rio che scorreva in prossimità del borgo (oggi inesistente). La consuetudine ad indicare la posizione dell’Ospizio “al teupascio”, cioè presso il fiumicello Teupascio, potrebbe facilmente aver determinato il nome attuale, facendone dimenticare l’origine toponomastica e favorendo riferimenti ad altre interpretazioni, come quella che vede nel nome di Altopascio il significato di “alto passo”, cioè passaggio difficile, pericoloso, oppure sopraelevato rispetto alle paludi circostanti. Si tratta, come già osservato, di ipotesi ancora da documentare, del resto non si hanno documenti che indichino precisamente l’anno di costruzione dell’ospedale . La moderna storiografia risponde a questi quesiti con documenti della metà dell’XI secolo, nei quali si fa riferimento all’intervento di “dodici probi viri “ lucchesi, inviati presso questo luogo dal vescovo di Lucca. Qui dunque, in un luogo di passo obbligato tra due estese paludi e fitte selve, ai margini di un’arteria di grande traffico, vicino a vie fluviali che consentivano i collegamenti con l’Arno, sorse, in accordo con lo spirito riformatore della Chiesa, un’istituzione di origine religiosa, secondo la tipologia della vicina abbazia di San Pietro a Pozzeveri, sopravanzata ben presto da Altopascio per efficienza e ricchezza. Il nuovo ospedale finì, infatti, per prevalere sugli altri che si formarono nel territorio, sia perché fu retto da personale preparato dalla scuola vescovile di Lucca, sia per la sua strategica ubicazione, sia per l’arricchimento dei suoi beni fondiari. E’ importante sottolineare che in quest’ambito territoriale si incrociavano tre importanti direttrici di comunicazione: la via Francigena o Romea, che collegava il Valdarno a Lucca (oggi tale arteria è rappresentata dalla S.P. Lucchese - Romana Est); l’antica via Cassia che collegava Lucca a Pistoia attraverso la Valdinievole (oggi S.P. Mammianese e autostrada A11); la via Pisana, che collegava Pisa alla piana lucchese e fiorentina (oggi S.P. Bientinese). 7 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa A questi importanti tracciati viari, si affiancava una fitta ed organizzata rete fluviale che, attraverso l’Arno, l’Usciana ed i laghi di Fucecchio e Sesto, metteva in comunicazione l’entroterra lucchese con i porti di Pisa e di Luni. Perciò Altopascio si sviluppò rapidamente, acquistando notorietà anche al di fuori della Toscana. Tra l’XI e la fine del XII secolo accumulò un ingente patrimonio fondiario, attraverso donazioni ed acquisizioni, accertate dalla documentazione archivistica. Intorno alla metà del XIII secolo la magione di Altopascio godeva di grande fama e, per l’ingente rendita annua, costituiva la più ricca istituzione ecclesiastica lucchese, superiore alla canonica di San Martino ed al Vescovato stesso. La campana della “smarrita” che suonava a distesa prima del tramonto per orientare i viandanti e per avvertirli che lì avrebbero trovato vitto ed alloggio, è una concreta testimonianza del fatto che l’assistenza ai pellegrini fu, per gli ospedalieri di Altopascio, l’attività di gran lunga privilegiata, soprattutto durante i primi due secoli di vita dell’istituzione, quando proprio per questa loro specializzazione, gli amministratori seppero dar vita ad un borgo ricco di attività; furono consequenziali la costruzione e la manutenzione di ponti e traghetti. A convalidare la fama che i canonici di Altopascio ottennero per la loro professionalità, la bolla papale dell'Aprile 1239 con la quale si concesse loro la “Regola degli Ospedalieri di Gerusalemme” e il diploma rilasciato nel 1244 da Federico II, con il quale l’imperatore prometteva aiuto e protezione all'ospedale, ai suoi possedimenti e a tutti i confratelli ovunque essi si trovassero. L’ordine degli Ospedalieri del Tau, così chiamati per il segno che li distingueva simile alla lettera greca, si estese per tutta Europa dal secolo XI fino al secolo XVI, quando venne soppresso per ordine del pontefice Sisto V. Nel periodo di massimo splendore, il nucleo assistenziale di Altopascio fu oggetto di interventi di ristrutturazione ed ampliamento che gli impresse una fisionomia castellana, con cinta murarie e torri. Lo stesso campanile, ancora oggi visibile da tutta la pianura circostante, fungeva da fortezza e nella parte inferiore nascondeva cisterne e granai. Venne ampliata la chiesa ed attorno 8 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa ad essa vennero aggregati gli edifici dell’area claustrale, al servizio dell'ospedale. Dopo il periodo dei grandi pellegrinaggi e dello sviluppo economico, a causa della rivalità nel XIV secolo tra Firenze, Lucca e Pisa per il possesso del territorio, seguì un lento declino dell’istituzione e del suo complesso operativo che portò, alla fine del XV secolo, alla trasformazione in centro agricolo: da ente assistenziale diventò ente fondiario. L’ordine dei frati fu soppresso con bolla pontificia nel 1459. L’aspetto medievale dell’area ospedaliera cambiò notevolmente con le nuove destinazioni quando il territorio passò sotto l’amministrazione fiorentina. Il centro urbano diventò una grande fattoria con attività economiche differenziate: spacci, botteghe e commerci cambiarono la fisionomia dell’abitato che, in quell’operazione di rilancio agricolo, vide la realizzazione di interventi urbanistici ispirati ai canoni architettonici e spaziali rinascimentali, che richiedevano superfici più ampie e diversamente funzionali, e cancellarono le antiche strutture, tanto da renderne oggi quasi impossibile l’individuazione. Con l’estinzione dei Medici e l’avvento dei Lorena nel Granducato di Toscana, fu migliorata l’amministrazione del territorio nell’intento di assicurare il libero sviluppo della produzioni agricole, commerciali, manifatturiere. La politica di Leopoldo I di Lorena incentivò le opere pubbliche: a questo periodo vanno collocate le bonifiche ed il prosciugamento delle paludi di Bientina e Fucecchio e la realizzazione dei canali di scolmatura; la proprietà fondiaria si trasformò in tante piccole proprietà agricole e commerciali. Nel successivo XVIII secolo lo sviluppo demografico della comunità e la conseguente crescita urbanistica del centro provocarono nuove devastazioni alle antiche strutture cittadine, annullando la razionale scansione degli spazi rinascimentali. A poco a poco emerse un centro nuovo, svincolato dal nucleo costituito dal vecchio ospedale, ma ancora condizionato dalla sua posizione viaria. Nella prima metà del XIX secolo ad Altopascio sopravvisse l’attività del porto fluviale dove si raccoglievano e si smistavano merci e prodotti agricoli della 9 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa Valdinievole e della Lucchesia in direzione di Pisa e Livorno tramite il Fosso dei Navicelli (oggi fossa Navareccia). La sua dimensione mercantile non si estinse con la scomparsa del porto per il prosciugamento del lago di Bientina (ultimo ventennio del 1700), ma trovò nuovo impulso con la grande innovazione tecnologica della ferrovia, che raggiunse Altopascio nel 1848 e collegò il centro alle aree economicamente forti della Toscana (linea Lucca Firenze). A riconoscimento della sua crescente importanza economica, giunse nel 1881 il decreto di Umberto I che staccava da Montecarlo la frazione di Altopascio, garantendone l’autonomia comunale, a cui nel 1926 venne aggregata la vicina Badia di Pozzeveri. La crescita demografica e l’espansione urbanistica accompagnarono la vita del nuovo comune, che si confermò territorio di frontiera in un’area viva della regione, ancora punto strategico per la connessione viaria tra i principali centri della Toscana (Livorno, Pisa, Siena, Firenze, Lucca). Per questa sua posizione, Altopascio pagò un alto prezzo di danni e distruzioni durante la seconda guerra mondiale. La ripresa economica lucchese, lo sviluppo agricolo e commerciale hanno segnato la realtà locale di Altopascio, che negli ultimi decenni ha acquisito la fisionomia di moderno centro dinamico: oggi nell’area sono presenti industrie chimiche, manifatturiere, cartarie, fornaci, fonderie, oltre alla tradizionale realtà di pastifici e panifici. Altopascio rimane un nodo viario fondamentale per la strategica posizione di connessione tra le importanti aree industriali e produttive toscane: Livorno, Pisa, le aree servite dalla superstrada Firenze - Pisa - Livorno, la piana di Lucca, la valle del Serchio. Crocevia delle rispettive arterie di comunicazione, l’area necessita di un sistema di collegamento anulare che renda più sicuro e snello il traffico radiale, disciplinandone la connessione comprensoriale, in coerenza con la grande tradizione viaria del paese. 10 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa Zona di intervento Fig. Evoluzione del sistema insediativo – produttivo (fonte: PTC della Provincia di Lucca). 11 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa 1.3 NATURA E VOCAZIONE DEI LUOGHI La zona interessata dalla realizzazione dell’infrastruttura di progetto appartiene, secondo lo strumento di Pianificazione territoriale della Provincia di Lucca, alla struttura territoriale della "Piana di Lucca e del Bientina". A sua volta, quest'ultima si articola in ambienti e paesaggi locali, caratterizzati da componenti territoriali specifiche e peculiari che determinano assetti e conformazioni dotati di proprie identità. Nell’ambito di intervento si ritrovano i seguenti: • “la pianura dell'insediamento diffuso”; • “le aree umide e palustri bonificate, l'ex lago di Bientina e il lago di Sibolla”. Il primo ambiente locale comprende la zona più o meno urbanizzata della piana, sviluppatasi sull’orditura della viabilità storica, con la formazione di tessuti urbani fragili, attraverso la saldatura degli episodi insediativi posti lungo le radiali principali, e con la frammentazione dei terreni agricoli ad opera dello stesso sviluppo urbano lineare. Il secondo ambiente locale comprende i terreni agricoli derivati dalla bonifica della parte settentrionale dell'ex–lago di Bientina: si tratta di terreni che presentano un sistema idraulico di bonifica e un appoderamento da esso derivato e condizionato, con elevati caratteri paesaggistico - ambientali storicamente consolidati, ed inoltre sono presenti beni e reperti archeologici. Il lago di Sibolla rappresenta un’area umida relitta, ecologicamente ed idrologicamente collegata con il Padule di Fucecchio, situata in un contesto piuttosto antropizzato, a nord–est del centro abitato di Altopascio. Essa fa parte del sistema delle aree protette della provincia di Lucca, quale riserva naturale provinciale istituita con D.C.P. 48 del 28/5/96 ai sensi della L.R. 49/95, e rientra anche tra i siti classificabili di importanza comunitaria secondo la direttiva 92/43/CEE, con il codice IT5120018. 12 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa Zona di intervento Fig. Elementi e componenti territoriali (fonte: PTC della Provincia di Lucca). 13 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa 1.4 NORME E PRESCRIZIONI DEGLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE ED URBANISTICA L’analisi della conformità del progetto con la pianificazione territoriale ed urbanistica fa riferimento ai seguenti documenti di pianificazione (relativamente alla parte territoriale ricadente sotto l’amministrazione provinciale di Lucca): - Piano di Bacino del Fiume Arno “Stralcio Rischio Idraulico”; - Piano di Indirizzo Territoriale; - Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Lucca; - Piano Regolatore Generale del Comune di Altopascio. (restano da acquisire PTC della Provincia di Pisa e PRG del Comune di Castelfranco di Sotto). Per quanto riguarda la pianificazione dell’Autorità di Bacino nazionale del Fiume Arno, il Piano stralcio relativo alla riduzione del rischio idraulico individua nell’ambito interessato dall’infrastruttura di progetto un’area di tipo ‘B’ per la realizzazione di interventi strutturali, quali casse di espansione, ovvero un’area (norma n.3 DPCM 5/11/1999) “per la quale si rendono necessarie ulteriori verifiche di fattibilità prima di procedere alla realizzazione degli interventi per la mitigazione del rischio idraulico”. Per quanto riguarda la pianificazione territoriale di livello regionale, il PIT della Regione Toscana assume, quale obiettivo generale ed operativo relativo alla rete delle infrastrutture per la mobilità, (art.13) “il miglioramento dei livelli di mobilità delle persone, delle merci, dei servizi e delle informazioni su tutto il territorio regionale attraverso: l'ottimizzazione e l'integrazione delle diverse modalità di trasporto privilegiando il sistema di trasporto collettivo; il potenziamento, l'interconnessione e l'accessibilità della rete delle infrastrutture; il completamento dei principali itinerari di trasporto “. In merito alla funzionalità della rete delle infrastrutture per la mobilità, il PIT prescrive che siano garantiti (art.17) “adeguati livelli di scorrimento su tutte le diverse tipologie di rete individuate dal PIT attraverso le seguenti azioni: 14 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa rendere sempre più interconnessa la rete infrastrutturale in modo da migliorarne l'accessibilità complessiva ai sistemi territoriali di programma, ai sistemi territoriali locali ed alle infrastrutture puntuali; rendere sempre più compatibile la rete delle infrastrutture rispetto ai diversi ambiti territoriali attraversati, individuando criteri progettuali e realizzativi finalizzati a migliorare l'inserimento paesaggistico ed ambientale a salvaguardare gli assetti degli ecosistemi”. Relativamente al sistema territoriale di programma della “Toscana dell’Arno”, entro cui ricade l’area interessata dall’infrastruttura di progetto, il PIT assume come obiettivi strategici (art.48) “le azioni di recupero e di completamento del sistema della mobilità in termini di rete e di integrazione funzionale tra le diverse modalità di trasporto da privilegiare particolarmente all'interno degli ambiti metropolitani, anche attraverso una rigorosa selezione delle funzioni gravanti sul sistema dei collegamenti per individuare e risolvere le incompatibilità; il miglioramento dell'accessibilità per merci e persone, sia alla scala regionale e nazionale in rapporto agli ambiti metropolitani, sia a quella regionale e locale interna agli ambiti stessi e fra questi ed i principali poli del sistema; il miglioramento del livello di accessibilità da e per la rete infrastrutturale di interesse nazionale e regionale, che risulta fortemente penalizzato nell'interfaccia con i principali sistemi urbani ”. Da quanto sopra, si può dedurre che gli obiettivi del progetto in esame, che interconnette l’autostrada A11 Firenze - Mare con la SP 15 Bientinese e la SP 3 Lucchese - Romana, eliminando l’attraversamento del centro abitato di Altopascio, risultano conformi agli obiettivi posti dalla pianificazione regionale. Per quanto riguarda la pianificazione territoriale di livello provinciale, il PTC della Provincia di Lucca assume come obiettivo generale (art.2) “il potenziamento e l’interconnessione funzionale delle reti dei servizi e delle infrastrutture”. Gli obiettivi specifici per il sistema territoriale locale della “Piana di Lucca”, ambito sovracomunale della “Toscana dell’Arno”, entro cui ricade l’area interessata dall’infrastruttura di progetto, prevedono in merito alla rete delle 15 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa infrastrutture per la mobilità (art.14) “la riorganizzazione del sistema dell'accessibilità attraverso l'adeguamento strutturale e funzionale della rete viaria di interesse sovracomunale, con l'individuazione delle tratte e dei nodi critici da interessare a specifici interventi finalizzati al riordino e alla riorganizzazione complessiva della rete e all'integrazione di questa con l'ambito sovracomunale della Valle del Serchio e con l'area vasta di Livorno Pisa - Lucca”. In particolare, il PTC individua quali criteri e indirizzi generali attinenti la mobilità per la Piana di Lucca – nodo di Altopascio (sch.3 dell’Appendice n.3) “la progressiva realizzazione di tratte di completamento della viabilità di circonvallazione all'area urbana, interconnesse con le direttrici di livello provinciale e interprovinciale che convergono sul nodo, secondo criteri di priorità che tengano conto: dell'entità e delle caratteristiche tipologiche delle correnti di traffico; del livello territoriale delle problematiche da risolvere tramite la realizzazione delle diverse tratte di nuova viabilità; di valutazioni del tipo costi/benefici relative a ciascun intervento”. L’intervento in progetto risulta, pertanto, pienamente coerente con gli indirizzi della pianificazione territoriale provinciale. Per quanto riguarda gli strumenti urbanistici comunali in vigore, l’attuale PRG del Comune di Altopascio prevede un corridoio territoriale destinato a nuova viabilità nel quale si inserisce il tracciato dell’infrastruttura di progetto. 16 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa 1.5 VINCOLI PAESAGGISTICI, NATURALISTICI, ARCHITETTONICI, ARCHEOLOGICI, STORICO-CULTURALI, IDROGEOLOGICI L’analisi della conformità del progetto con i vincoli sovraordinati (relativamente alla parte territoriale ricadente sotto l’amministrazione provinciale di Lucca) fa riferimento alle carte dei vincoli contenute nel quadro conoscitivo del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Lucca e alla cartografia allegata alle Delib.C.I. dell’Autorità di Bacino del Fiume Arno. I vincoli presi in considerazione sono: • vincolo paesaggistico ai sensi della L. 1497/39 e dei D.M. attuativi della L. 431/85; • vincolo paesaggistico ai sensi della L. 431/85; • vincolo storico architettonico ai sensi della L. 1089/39; • vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. 3267/23; • sistema delle aree protette ai sensi della L. 394/91 e della L.R. 49/95; • sistema dei siti di interesse naturalistico ai sensi del D.P.R. 357/97; • misure di salvaguardia per la tutela dal rischio idrogeologico e la difesa dai fenomeni alluvionali ai sensi della L. 183/89, della L. 267/98 e della Del.C.R. 230/94; • vincolo militare, aeronautico, ferroviario, cimiteriale. Relativamente al sistema dei vincoli sopra decritto, si rilevano di seguito le interferenze dell’infrastruttura di progetto (relativamente alla parte territoriale ricadente sotto l’amministrazione provinciale di Lucca). Il tracciato della variante interessa: - area soggetta a vincolo paesaggistico ex L. 431/85, relativo a “foreste e boschi”, in località Corte Ciucchi (a sud-est di Altopascio); - area soggetta a vincolo paesaggistico ex L. 431/85, relativo a “zone di interesse archeologico”, in località Cerro (a sud-ovest di Altopascio) ; - ambiti ‘A’ e ‘B’ ex Del.C.R. 230/94, relativi alla Fossa Navareccia, in corrispondenza del suo attraversamento; 17 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio - Relazione tecnico-illustrativa aree a pericolosità idraulica molto elevata P.I.4, ex Del.C.I. Autorità di Bacino Fiume Arno 139/1999, lungo alcuni tratti dei seguenti corsi d’acqua: Rio dei Riatri, Rio del Valico, Fossa Navareccia e Fosso Nero; - area alla quale è esteso quanto previsto dalla Del.C.R. 230/94 per l’ambito ‘B’ B.I., ex Del.C.I. Autorità di Bacino Fiume Arno 139/1999, lungo un tratto del Rio del Valico; - area di tipo ‘B’ prevista nel Piano di Bacino “Stralcio Rischio Idraulico” del Fiume Arno, ex D.P.C.M. 5/11/99, lungo alcuni tratti dei seguenti corsi d’acqua: Rio del Valico, Fossa Navareccia e Fosso Nero. 18 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa 2. FASE DI PIANIFICAZIONE 2.1 SCHEMA DELLA RETE DI TRASPORTI 2.1.1 INDIVIDUAZIONE DEI SETTORI In riferimento alle cinque principali direttrici di traffico individuate, già descritte nella fase introduttiva della relazione, si riportano sinteticamente in tabella i rispettivi poli di origine/destinazione della rete di trasporti interessata. Essi possono essere osservati nella loro collocazione geografica nella cartina riportata nella pagina seguente. Schema della rete Settore Settore11 Settore Settore22 Settore Settore33 Altopascio Altopascio Settore Settore55 Settore Settore44 19 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio metti carta geografica km 80 coi settori riquadrati 20 Relazione tecnico-illustrativa Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa TABELLA DEI SETTORI SETTORE 1 SETTORE 2 SETTORE 3 SETTORE 4 SETTORE 5 Lucca Pescia Casello Fucecchio Bientina Marlia Montecatini autostradale S.Croce Cascina Capannori Chiesina Uzz. A11 sull’Arno Pontedera Porcari Monsummano Uscita S.Miniato Ponsacco Montecarlo Pistoia Altopascio Empoli Pisa Mediovalle NUMERO ARTERIE DI UBICAZIONE SETTORE COLLEGAMENTO NODO COL PAESE 1 S.P. Lucchese Romana Ovest Turchetto 2 S.P. Mammianese Mammianese-v.le Europa 3 A11 Firenze-Mare Casello Autostradale Altopascio S.P.Lucchese Romana Est 4 Incrocio S.P Lucchese Romana - s.com.della Sibolla 5 S.P.Bientinese S.P.BientineseOrentano 21 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa 2.2 DATI DI TRAFFICO Grazie alla preziosa disponibilità offerta dalle autorità comunali di Altopascio, è stata resa possibile la consultazione dei dati di traffico, rilevati nel 1993 dagli operatori tecnici del suddetto ente, su ciascuna delle cinque direttrici di traffico individuate. Ad Ovest la strada provinciale Lucchese Romana, direttrice di collegamento con i nodi industriali di Porcari, Capannori, Lucca, Mediavalle; a Nord la provinciale Mammianese, diretta via di comunicazione con i centri di Pescia, Montecatini Terme, Pistoia; l’autostrada A11 Firenze Mare; ad Est la strada Provinciale Lucchese Romana che, attraversando il paese, connette la piana di Lucca con l’area produttiva ed industriale di Empoli, San Miniato, Fucecchio e per esteso con la grande arteria di comunicazione della FirenzePisa-Livorno; infine a Sud Ovest la strada provinciale Bientinese, via di connessione della “ Lucchesia “e del “ Pistoiese” con le province di Pisa e Livorno. Si sintetizzano brevemente le tre fasi operative che hanno scandito la raccolta dei dati di traffico ottenuti. • PRIMA FASE Durante la prima fase del lavoro sono stati conteggiati e classificati i veicoli relativamente a ciascuna delle cinque sezioni individuate. Tali dati sono estremamente affidabili, in quanto raccolti e trattati mediante apparecchiature elettroniche ed informatiche con un intervento umano molto limitatato. • SECONDA FASE Sulla base dei dati così rilevati sono state individuate le ore di punta antimeridiane e pomeridiane (rispettivamente 07:30-08:30 e 17:30-18:30) durante le quali effettuare le interviste su una percentuale compresa tra il 10% ed il 15% dei veicoli transitati nelle stesse due ore. Si è così provveduto, con la preziosa collaborazione della Polizia Municipale, alla realizzazione di n° 1178 interviste a veicoli legge ri e n° 495 interviste a veicoli pesanti nelle giornate del 9 e 11 Giugno 1993. 22 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio • Relazione tecnico-illustrativa TERZA FASE Per un‘analisi più agevole dei dati di traffico si è provveduto a proiettare le percentuali di smistamento su tutto l’arco della giornata, rappresentando in forma grafica i volumi di traffico nei vari percorsi di origine/destinazione; si è inoltre provveduto a sintetizzare in un unico quadro riassuntivo i dati analitici rilevati mediante le interviste. 2.2.1 RIELABORAZIONE DEGLI ISTOGRAMMI DI FLUSSO VEICOLARE Data l’importanza che assume la scansione e l’interpretazione dei dati di traffico a disposizione, si è ritenuta valida operazione la minuziosa lettura dei valori numerici rappresentanti i flussi veicolari sulle singole direttrici di traffico della rete, valori suddivisi per categoria di veicoli e per direzione di percorrenza ai centroidi . Si riportano, come esempio, solo alcuni degli istogrammi di flusso veicolare ricostruiti. Tale operazione è stata effettuata per ciascun istogramma. 23 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa 2.2.2 VALUTAZIONI STATISTICHE SUI DATI DI TRAFFICO SEZIONE 1- ROMANA OVEST E’ sicuramente la direttrice più caricata di tutta la zona con le sue 9760 UAL (Unità Autoveicoli Leggeri) in entrata e 10280 in uscita dal paese, con un incremento rispetto al 1984 del 13.57 % circa . Il traffico è inoltre costituito nella misura del 26% circa da autoveicoli pesanti i quali accrescono i disagi per la popolazione specie nel particolare nodo critico formato da passaggio a livello, cavalcavia autostradale e incrocio semaforizzato del centro del paese (piazza Cavour). L’indagine origine/destinazione ha evidenziato un traffico leggero di tipo provinciale o al massimo regionale. Cieca il 50% proviene ed è diretto da e verso altre zone dello stesso comune di Altopascio, Lucca e Porcari. Il restante 50% si suddivide sulle altre quattro direttrici con leggera prevalenza su autostrada e Romana Est. Riguardo alla frequenza degli spostamenti è risultata giornaliera per circa il 45%, settimanale per il 22%, mensile per il 5% e occasionale per il 28% del traffico in ingresso (mediando tra primo e secondo periodo di punta). Per il traffico in uscita la proporzione risulta invece del 67% per il traffico giornaliero, del 12% settimanale, dell’ 1% mensile e del 20% occasionale. Risultati diversi sono stati ottenuti per il traffico pesante: è infatti ridotto il flusso verso Altopascio e verso la Mammianese (circa il 10%), molto intenso verso il casello autostradale (circa il 50%) e medio verso la Romana Est e Bientinese (15%), inoltre, pur essendo ancora a maggioranza regionale, il traffico pesante presenta, specie sulla direttrice autostradale, una discreta percentuale di mezzi provenienti (o diretti) fuori regione. Per quanto concerne i valori di flusso in uscita da Altopascio, diminuisce quello dal casello autostradale e aumenta quello proveniente dal centro,portandosi ad una percentuale del 25% circa. Le frequenze degli spostamenti sono risultate giornaliere per il 2%, settimanali per il 24%, mensili per il 7% e occasionali per il 17% del traffico intervistato. 24 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa SEZIONE 2 – MAMMIANESE Tale direttrice non presenta sicuramente alcun problema di congestionamento del traffico in quanto, sia in entrata che in uscita il numero di UAL per quarto d’ora non supera mai le 150 unità (la circolazione diventerebbe problematica quando il volume raggiungesse le 450 unità per ora e per corsia di marcia). In totale, dalle 7 alle 19 sono transitate 3408 UAL in entrata e 2924 in uscita dal paese. Il traffico è costituito soltanto per il 13% circa da autoveicoli pesanti, per tanto l’arteria presenta nel complesso una buona percorribilità. I percorsi più sfruttati dal traffico leggero sono quelli verso il centro del paese e, in misura minore, verso la Bientinese (57% e 28%), quasi inesistente il traffico verso Romana Ovest, Autostrada e Romana Est; le località di origine più ricorrenti sono Marginone, Montecatini, Pescia, Montecarlo e Chiesina Uzzanese. La frequenza degli spostamenti è risultata sostanzialmente diversa tra il primo e secondo periodo di punta; nel primo periodo risulta per l’ 85,6% giornaliera, per il 5,4% settimanale, per il 3,6% mensile e per il 5,4% occasionale. Nel secondo periodo risulta giornaliera per il 47,3%, settimanale per il 25,5%, mensile per il 10,9 % ed occasionale per il 16,3% . Il traffico pesante in ingresso, si dirige prevalentemente verso la Romana Est e la Bientinese nelle ore antimeridiane e successivamente anche verso l’interno del paese. Per i veicoli pesanti la frequenza degli spostamenti risulta simile per i due periodi di punta: circa il 70% giornaliera, il 7% settimanale e il 23% occasionale. Il traffico in uscita dal paese rispecchia, sia come tragitti preferenziali che come percentuali di smistamento, i dati riscontrati in entrata sia per i veicoli leggeri che per i pesanti. Per quanto riguarda le frequenze degli spostamenti, mediate nei due periodi di punta, sono risultate giornaliere per il 37%, settimanali per il 22%, mensili per il 6% e occasionali per il 35% del traffico intervistato. 25 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa SEZIONE 3 – CASELLO AUTOSTRADALE Come la SP Romana Ovest anche il nodo del casello autostradale ha presentato un incremento del traffico, sia in ingresso che in uscita, rispetto ai dati del 1984; dalle 7 alle 19 sono infatti transitate 7719 UAL in entrata (con un incremento del 12% rispetto ai valori del 1984) e 7911 in uscita (con un incremento del 16% circa rispetto ai valori del 1984). Notevolmente alta è la percentuale di mezzi pesanti rispetto al totale, sia per il traffico in ingresso che per quello in uscita. Dei veicoli leggeri intervistati circa il 30 % sono diretti verso Altopascio, intorno al 15% verso la Romana Ovest, intorno al 25% verso Romana Est e Bientinese mentre verso la Mammianese si dirige una quantità molto limitata, inferiore al 10%, sia nel primo che nel secondo periodo di punta. Nel caso dei veicoli pesanti la percentuale verso Altopascio sale a circa il 40% in entrambi i periodi, sale al 24% nel primo periodo e al 35 % nel secondo per la direzione Romana Ovest è sotto al 10% per Mammianese e Romana Est nei due periodi mentre è del 24% nel primo e del 11% nel secondo periodo per la Bientinese. La frequenza degli spostamenti è risultata per circa il 20% giornaliera e settimanale, per circa il 50% occasionale e per circa il 10% mensile, abbastanza simile in entrambi i periodi di intervista; i veicoli pesanti presentano una frequenza di transito giornaliera, settimanale ed occasionale intorno al 30%, mentre circa il 10% effettua il viaggio con frequenza mensile; anche per i mezzi pesanti i due periodi di punta hanno presentato caratteristiche simili. Il traffico in uscita dal paese verso il casello autostradale risulta proveniente, nel primo periodo di intervista, in massima parte dalla Romana Est (40%) e, con percentuali decrescenti, dal paese (23%), dalla Romana Ovest (15%), dalla Mammaniese (13%) e dalla Bientinese (9%) per i veicoli leggeri, mentre quelli pesanti presentano percentuali vicine al 40% dal paese, vicine al 15% dalla Bientinese ed inferiori al 10% dalla Mammianese. Nel secondo periodo il traffico diretto verso il casello autostradale risulta così suddiviso: dalla Mammianese esso rimane sotto il 10% sia per i veicoli 26 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa leggeri che per i pesanti, da Altopascio proviene circa il 30% del traffico sia leggero che pesante, mentre dalla Romana Ovest si ha un picco pari al 56% dei veicoli pesanti con i leggeri intorno al 20%; un forte flusso di autovetture proviene dalla Bientinese (intorno al 30%) e dalla Romana Est (intorno al 15%), mentre queste due ultime direttrici sono praticamente insignificanti per il traffico pesante (intorno al 3%). Per quanto riguarda le frequenze degli spostamenti, mediate nei due periodi di punta, sono risultate giornaliere per il 41%, settimanali per il 20%, mensili per il 6% e occasionali per il 33% del traffico intervistato. Le località di origine o/e destinazione più frequentemente osservate risultano essere in gran parte comprese all’interno della regione Toscana (Firenze, Prato, Montecatini, Lucca, Viareggio, Pistoia); non mancano naturalmente località esterne alla regione ed anche alla nazione, specialmente per quanto concerne il traffico pesante. SEZIONE 4 – ROMANA EST Tale direttrice connette la cittadina e, soprattutto, la zona industriale della piana di Lucca (Porcari, Capannori, Marlia e Mediavalle) con gli importanti centri di produzione situati nella vicina provincia di Firenze, ubicati lungo l’asse Firenze- Pisa, ossia Fucecchio, Empoli, S. Miniato e a seguire verso la Val di Pesa. Il traffico pesante costituisce circa il 21% del totale sia in ingresso che in uscita da Altopascio. I percorsi più sfruttati dal traffico leggero sono quelli verso il centro del paese e verso la Romana Ovest (circa il 35%); quasi inesistente l’autostrada il traffico verso la Mammanese e si avvicina al 25% Bientinese, mentre verso nelle ore antimeridiane e diventa praticamente nullo nelle ore serali. Le località di origine più ricorrenti sono Fucecchio, Santa Croce e Galleno. La frequenza degli spostamenti è risultata sostanzialmente diversa tra primo e secondo periodo di punta: nel primo periodo è stata per il 44% giornaliera, per il 24% settimanale, per il 15% mensile e per il 17% occasionale; nel 27 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa secondo periodo è stata giornaliera per il 22%, settimanale per il 24%, mensile per il 9% ed occasionale per il 45%. Il traffico pesante, in ingresso, piuttosto ridotto, si dirige prevalentemente verso Romana Ovest, verso il paese e, nelle ore antimeridiane anche verso l’autostrada; praticamente nullo è il traffico diretto verso Bientinese e Mammianese. Per i pesanti la frequenza degli spostamenti risulta essere mediamente intorno al 19% giornaliera, al 31% settimanale, all’ 8% mensile e al 42% occasionale. Il traffico in uscita dal paese rispecchia, come tragitti preferenziali, i dati riscontrati in entrata sia per i veicoli leggeri che per i pesanti (le origini diventano destinazioni). Le percentuali di smistamento invece, sono sostanzialmente dissimili da quelle dell’entrata e dissimili dei due periodi di punta: al mattino il 50% dei veicoli leggeri proviene dal paese ed il 40% dalla Romana Ovest (praticamente trascurabile il contributo delle altre direttrici) mentre i pesanti provengono dal centro nella misura del 20%, dalla Romana Ovest per il 50% e dall’autostrada per il 20%. Alla sera essi provengono principalmente dalla Romana Ovest, per il 48% leggeri e per il 60% pesanti, dall’autostrada per il 22% leggeri e per il 13% pesanti, dal paese per il 19% leggeri e per il 13% pesanti, inoltre esiste un 13% di pesanti provenienti dalla Bientinese. Per quanto concerne le frequenze degli spostamenti, mediate nei due periodi di punta, sono risultate giornaliere per il 52%, settimanali per il 26%, mensili per il 4% e occasionali per il 18% del traffico intervistato. SEZIONE 5 – BIENTINESE Tale direttrice possiede un traffico discretamente sostenuto anche in considerazione del fatto che la percentuale di mezzi pesanti è notevole (30% in entrata e 25% in uscita ). 28 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa I percorsi più sfruttati dal traffico leggero sono quelli verso Mammianese e autostrada (intorno al 33%), verso Altopascio (intorno al 21%) e verso Romana Ovest (intorno al 10%); inesistente o quasi il traffico verso la Romana Est. Le percentuali del periodo pomeridiano sono abbastanza simili a quelle del mattino. Le località di origine più ricorrenti sono Livorno, Pisa, Pontedera e Bientina. La frequenza degli spostamenti è risultata sostanzialmente diversa tra primo e secondo periodo di punta: nel primo periodo è stata per il 58,7% giornaliera, per il 10,8% settimanale, per l’ 8,7% mensile e per il 21,8% occasionale; nel secondo periodo è stata giornaliera per il 5,3% settimanale per il 44,7%, mensile per il 15,8% ed occasionale per il 34,2% . Il traffico pesante in ingresso si dirige prevalentemente verso l’ autostrada, la Mammianese ed il centro nel primo periodo, verso Romana Ovest, Mammianese e autostrada nel secondo . Per i pesanti la frequenza degli spostamenti risulta essere giornaliera intorno al 45% (primo e secondo periodo), settimanale intorno al 13% nel primo periodo e al 30% nel secondo periodo, occasionale intorno al 37% nel primo periodo e intorno al 15% nel secondo periodo; quasi inesistente la frequenza degli spostamenti mensili. Il traffico leggero che, allontanandosi dal paese, converge sulla Romana Est, proviene quasi totalmente dalla Mammianese e dall’autostrada (40% circa) nel primo periodo mentre, nel secondo periodo, la percentuale di queste due direttrici si abbassa intorno al 20% e diventa importante il flusso dal paese (37%) e dalla Romana Ovest (14%). Il traffico pesante proviene prevalentemente dall’autostrada (40%), da Mammianese e Romana Ovest (intorno al 25%) ed infine da Altopascio con circa il 10%; tali proporzioni rimangono simili nei due periodi di punta. Per quanto riguarda le frequenze degli spostamenti, mediate nei due periodi di punta (in quanto abbastanza simili), sono risultate giornaliere per il 50%, settimanali per il 19%, mensili per il 9% e occasionali per il 22% del traffico intervistato. 29 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa 2.3 STUDIO ORIGINE-DESTINAZIONE SULLA RETE DI TRASPORTI In base ai dati di traffico ottenuti, sono stati desunti i volumi di traffico relativi alle due ore di punta (07:30-08:30 e 17:30-18:30) sulle cinque sezioni individuate. Successivamente sono stati ottenuti i valori delle intensità di traffico su ciascuna direttrice della rete di trasporto, desunti dal valore sperimentale del PHF=0.89. Considerando un tasso di incremento annuo della mobilità del 1,4%, rilevato dall’analisi dei flussi di domanda per la piana di Lucca, effettuato dall’Amministrazione Provinciale, vengono stimate le previsioni delle intensità di traffico relative all’anno 2020 per entrambe le ore di punta individuate. 30 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa 2.3.1 STIME ALL’ANNO 2020: ESTREMO INFERIORE DI PREVISIONE INTENSITA’ DI TRAFFICO (autov.equiv/ora) Ora di punta 07:30-08:30 D SETTORE 1 SETTORE 2 SETTORE 3 SETTORE 4 SETTORE 5 SETTORE 1 0 121 306 217 135 SETTORE 2 96 0 37 20 183 SETTORE 3 214 52 0 168 265 SETTORE 4 201 40 138 0 36 SETTORE 5 82 240 324 46 0 O INTENSITA’ DI TRAFFICO (autov.equiv/ora) Ora di punta 17:30-18:30 D SETTORE 1 SETTORE 2 SETTORE 3 SETTORE 4 SETTORE 5 SETTORE 1 0 129 541 255 142 SETTORE 2 49 0 23 11 161 SETTORE 3 243 69 0 178 158 SETTORE 4 233 40 52 0 36 SETTORE 5 158 233 177 28 0 O 31 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa 2.3.2 STIME ALL’ANNO 2020 :ESTREMO SUPERIORE DI PREVISIONE INTENSITA’ DI TRAFFICO (autov.equiv/ora) Ora di punta 07:30-08:30 D SETTORE 1 SETTORE 2 SETTORE 3 SETTORE 4 SETTORE 5 SETTORE 1 0 138 352 249 155 SETTORE 2 110 0 43 23 210 SETTORE 3 246 59 0 193 304 SETTORE 4 231 46 159 0 41 SETTORE 5 94 276 371 53 0 O INTENSITA’ DI TRAFFICO (autov.equiv/ora) Ora di punta 17:30-18:30 D SETTORE 1 SETTORE 2 SETTORE 3 SETTORE 4 SETTORE 5 SETTORE 1 0 148 621 292 163 SETTORE 2 55 0 26 13 185 SETTORE 3 279 79 0 204 182 SETTORE 4 267 46 59 0 41 SETTORE 5 181 267 203 33 0 O 32 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa 2.4 STUDIO DEL LIVELLO DI SERVIZIO CON GLI INTERVENTI PROGETTUALI PREVISTI In riferimento ai valori stimati delle intensità di traffico, viene determinato il valore del livello di servizio della rete di trasporto mediante il procedimento di assegnazione della domanda di traffico deducibile dal modello Logit di scelta aleatoria. Si riportano in allegato i valori conclusivi dell’algoritmo, ottenuti in corrispondenza dell’equilibrio. 2.4 RISULTATI FINALI Valutando i risultati dell’algoritmo illustrato, la previsione del livello di servizio secondo il procedimento dell’Highway Capacity Manual per l’anno 2020, relativamente alle due ore di punta, si evince quanto segue: • SEZIONE TIPO C1 PER TUTTI GLI ARCHI DELLA RETE LOS ESTREMO INFERIORE - ANNO 2020 Gli archi 1-2 e 2-3, attualmente congestionati da un traffico congiunto di tipo urbano ed extraurbano, vedranno l’auspicata distinzione delle due tipologie di traffico. All’attuale tratto urbano della Lucchese Romana Ovest sarà affidato l’utilizzo prettamente cittadino, mentre sull’anello di nuova costruzione si riverseranno i flussi a percorrenza di tipo extraurbano. Il livello di servizio previsto per tali archi è C, D per entrambe le ore di punta. Per l’arco 3-4, adeguatamente protetto dagli attuali innesti urbani, come accuratamente evidenziato in dettaglio nella parte descrittiva della relazione, si prevede un livello di servizio D in entrambe le ore di punta. La protezione di tale arco viene ritenuta di fondamentale importanza per la propria sicurezza e funzionalità. Sugli archi di nuova costruzione 4-5 e 5-1 si prevedono rispettivamente livelli di servizio D e C su entrambe le ore di punta individuate. 33 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa LOS ESTREMO SUPERIORE - ANNO 2020 Sugli archi 1-2 e 2-3 si mantiene un livello di servizio C nella ora di punta del mattino, un livello D nell’ora di punta della sera. Sull’arco 3-4 si prevede il livello D in entrambe le ore di punta.Sugli archi di nuova costruzione 4-5 e 5-1 si prevedono un livello D in entrambe le ore di punta per il primo arco, livelli C e D rispettivamente per prima e seconda ora di punta per il secondo arco. 2.5.1 CONCLUSIONI Per la realizzazione dell’infrastruttura si decide di adottare la sezione di progetto tipo C1, in base alla normativa D.M. 05/11/02, per i seguenti motivi : 1) i livelli di servizio stimati (C,D) garantiscono un ottimo funzionamento in relazione alle condizioni di lavoro della rete valutate nella precedente fase di pianificazione; 2) intervallo di velocità di progetto (60-100 km/h), salvo limitazioni per adeguamento al tracciato ed inserimento nel tessuto viario esistente, adeguato alla tipologia di strada di scorrimento; 3) Moderata occupazione della piattaforma stradale per la sezione tipo C1 (10,50 m). 4) un buon inserimento geometrico ; 5) possibilità di protezione della carreggiata dagli innesti urbani consentita, nel tratto a Sud-Est della città (arco 3-4) solo nel caso della scelta effettuata, per categorici motivi di ingombro; 6) la soluzione a due corsie risulta quella di minore impatto ambientale per le zone interessate ; 34 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa 3 FASE DI PROGETTAZIONE 3.1 CRITERI TECNICI PROGETTUALI E RIFERIMENTI NORMATIVI 3.1.1 CARATTERISTRICHE DELLA VIABILITA’ PRINCIPALE In accordo con le prescrizioni del CNR n 78 del 1980, visto anche le disposizioni della n 90 del 1983 , ed in base al D.M. 05/11/02, si adotta: Intervallo di velocità di progetto 60 ÷ 100 km/h ; Velocità di progetto Vp = 80 km/h ; Due corsie,una per senso di marcia di m 3,75 ; Banchine laterali di m 1,50 ; Ne consegue una larghezza complessiva di m 10,50. Raggio di raccordo livellette convesso Rv = 5000 m ; Raggio di raccordo livellette concavo Rv = 3500 m ; Franco libero di m 5,20 riservato alle strade sottostanti le opere di scavalcamento; Franco libero di m 7,00 per linee ferroviarie sottostanti le opere di scavalcamento; Pendenza massima su livelletta pmax = 4% ; Rilevato dell’infrastruttura di altezza variabile lungo il tracciato 35 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa 3.1.2 CONSIDERAZIONI TECNICHE SULL’ANDAMENTO PLANIMETRICO Nella progettazione non sono state inserite curve a raggio variabile (clotoidi) dato che questo studio si riferisce ad un progetto di massima. La lunghezza minima dei rettifili viene determinata utilizzando le relazioni che forniscono la lunghezza della clotoide e quindi dalla maggiore delle seguenti: 1) Lunghezza minima affinché l’intervento della forza centrifuga nel tempo e nello spazio sia lineare. L = A² / R A = parametro della clotoide R = raggio della curva A ≥ 0,021*V² V = velocità di progetto in km/h 2) Lunghezza minima consentita per garantire visibilità in curva L=R/9 3) Lunghezza minima per la variazione della pendenza trasversale della carreggiata L = ∆h / ∆imax/100 ∆h = variazione di quota del ciglio ∆i = sovrapendenza longitudinale del ciglio se 40km/h ≤ V ≤ 100Km/h allora ∆imax varia linearmente tra 2 %e 1%; se V ≥ 100 km/h allora ∆imax = 1% 4) Lunghezza minima per l’inserimento nel contesto paesaggistico: deriva da considerazioni estetiche e dal buon senso L = 0.4*ω*R con ω = angolo di deviazione fra due rettifili . E’ stato osservato il rispetto delle suddette regole in tutti i casi in cui la situazione urbanistica lo consentisse. Nella progettazione non vengono realizzati rettifili eccessivamente lunghi: questo per evitare che su di essi venga a mancare la necessaria attenzione 36 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa nella guida del veicolo e per evitare che il conducente sia indotto a procedere a velocità troppo sostenute. La limitazione cui la normativa fa riferimento è Lr ≤ 22*V Inoltre un rettifilo deve avere lunghezza non superiore ai valori riportati nella seguente tabella: V (km/h) Lmin 40 50 60 70 80 90 100 110 120 30 40 50 65 90 115 150 190 250 Nel tracciamento dei rettifili, tra la loro lunghezza L ed il raggio R delle curve circolari che li precedono o li seguono, è stata osservata la seguente relazione: per L ≤ 300 m R≥L per L > 300 m R ≥ 400 m La normativa CNR prevede inoltre il rispetto di un abaco (riportato nella pagina seguente) nel quale sono indicati su due lati i raggi di curvatura di due curve successive; per assicurare il confort di marcia i raggi delle suddette curve non devono differire molto. Il rispetto dell’abaco è maggiormente rigoroso quando le curve presentano curvatura opposta: il punto individuato nella figura dai valori dei due raggi non deve assolutamente cadere nella zona “da evitare” . 37 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa C.N.R. Bollettino ufficiale (Norme tecniche) - A XIV – N.78 Si consiglia che la pendenza trasversale della piattaforma osservi le seguenti prescrizioni. Trattandosi di opera pavimentata con legante bituminoso, la pendenza Y della piattaforma deve essere compresa tra il 2,5% ed il 7% (scelta progettuale = 2,5 %) . L’abaco riportato di seguito fornisce la relazione tra raggio di curvatura e pendenza trasversale per diversi valori della velocità di progetto. L’abaco è ricavato assumendo nel calcolo dei raggi minimi i seguenti valori limite per la pseudoaderenza trasversale: 38 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa V (km/h) 40 60 80 100 120 140 Ft 0.24 0.17 0.13 0.11 0.10 0.09 Inoltre deve essere verificato inoltre che la suddetta pendenza trasversale, combinata con la pendenza longitudinale i, dia luogo ad una pendenza globale tale che: Y = √ i² + y² < 12% per le strade tipo C1. Per una determinata velocità di progetto, il raggio minimo si può ricavare dall’abaco di seguito riportato (fornito dalla normativa), in corrispondenza della velocità minima e della pendenza trasversale massima. Nel caso in questione per una Vmin = 60 km/h, in corrispondenza della pendenza trasversale massima del 5% si ricava il raggio minimo di curvatura che è di 200 m. C.N.R. Bollettino ufficiale (Norme tecniche) - A XIV – N.78 39 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa Seguendo l’osservazione dell’abaco, per un raggio compreso tra Rmin e Ro, la pendenza trasversale è quella che si legge all’intersezione della congiungente AB con l’orizzontale passante per R. C.N.R. Bollettino ufficiale (Norme tecniche) - A XIV – N.78 40 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa Una primaria ed inderogabile condizione di sicurezza per la circolazione è rappresentata dall’esistenza di adeguate visuali libere sia lungo il tracciato che in corrispondenza delle intersezioni. Le distanze di visibilità considerate sono: la distanza per l’arresto (Da) e quella di visibilità per il sorpasso (Ds). La prima deve essere garantita sull’intero sviluppo del tracciato, l’altra può essere limitata ad una conveniente estensione secondo le volute condizioni di deflusso. La distanza di visibilità per l’arresto deve non deve essere minore del valore che si ottiene dalla seguente formula: Da = v*t +v² /[2g*(f+i/100)] V = velocità di progetto (m) (m/s) t = tempo di percezione e reazione (sec) g = accelerazione gravitazionale (m/s²) f = coefficiente di aderenza longitudinale (in funzione della velocità) Si assumono i seguenti valori di progetto: V = 80 km/h = 22.2 m/s t = 1 sec f = 0.31 Sui tratti in orizzontale si ottiene il valore Da ≈ 103 m La distanza di visibilità completa per il sorpasso, per la strada di tipo C1 in esame, cioè in presenza di veicoli marcianti in sen senso opposto, viene calcolata con la formula Ds = 5*V (m) V = velocità di progetto (km /h) Nei tratti in cui i veicoli possono marciare alla velocità di 80 km/h, si ha Ds = 5*22.2 = 111 m Occorre sottolineare che su buona parte dell’arco 3-4 a causa della particolare situazione urbanistica e della dislocazione ravvicinata di rotatorie, la velocità reale di marcia sarà minore del suddetto valore; tuttavia la particolare e scrupolosa protezione della strada consente un buon funzionamento ed un adeguato livello di servizio anche nelle ore di punta. 41 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa 3.1.3 CONSIDERAZIONI TECNICHE SULL’ANDAMENTO ALTIMETRICO Dal punto di vista altimetrico il tracciato stradale è costituito da una successione di tratte a pendenza uniforme, dette comunemente livellette, raccordate da curve verticali. Il parametro che è stato adottato per orientarci sulla scelta progettuale, relativamente ai tratti in pendenza connessi con la realizzazione dei viadotti, è il valore della pendenza longitudinale massima, che non viene mai superata in nessuna livelletta, mantenendo il valore reale di progetto sempre al di sotto di esso. La determinazione del valore della pendenza longitudinale massima tiene conto di una valutazione comparativa che considera da un lato l’entità dei costi riferiti alla lunghezza dello sviluppo stradale, dall’altro al totale del carico trasportato nei due sensi di marcia. Il valore della pendenza Pmax influenza i due addendi: costo della via e costo di esercizio, ma in modo opposto: mentre le spese di costruzione e manutenzione dell’infrastruttura diminuiscono con l’aumentare della pendenza, per il suo minore sviluppo, quelle di esercizio del mezzo di trasporto diminuiscono con il diminuire della pendenza, per il ridursi delle resistenze offerte. L’influenza suddetta è variabile in dipendenza del traffico inteso come flusso e composizione. Relativamente al caso di strade percorse da traffico medio o intenso, qual è quello specifico, il costo di esercizio assume un valore piuttosto rilevante, di conseguenza è opportuno mantenere la pendenza longitudinale entro valori che rendano minimo, o vicino ad esso, il costo di esercizio. E’ stato tenuto conto del fatto che la pendenza longitudinale provoca variazioni di velocità di percorrenza molto maggiore nei veicoli pesanti, pertanto, essendo nel caso specifico di fronte ad una situazione di traffico misto, è stata valutata l’impossibilità di eseguire il sorpasso nei tratti in pendenza. A tal fine, nello studio planimetrico, è stato evitato il susseguirsi ininterrotto di curve senza l’interposizione di rettifili di lunghezza tale da rendere agevole il sorpasso dei veicoli lenti da parte dei veicoli più veloci. 42 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa Al riguardo le normative consigliano di ridurre la Pmax di 0,5% per ogni 15 m in meno del valore di 150 m di raggio, oppure di impiegare la seguente formula empirica ∆i = 38*i/R ove ∆i è la riduzione di pendenza in % i la pendenza R il raggio della curva espresso in m Si riportano le tabelle relative alle Norme A.A.S.H.O ed alle Norme Svizzere Velocità di progetto ( km/h ) 48 64 80 96 112 Pendenza massima (%) 5÷6 5÷6 5÷6 5÷6 5÷6 Raggio minimo (m) 70 130 210 315 450 Norme A.A.S.H.O - 1955 – Caratteristiche generali di progetto STRADE CON TRAFFICO MISTO Velocità di marcia ( km/h ) 100 80 60 50 Pendenza massima (%) 5 6 8 10 Raggio minimo (m) 330 200 100 60 Norme Svizzere - S.N.V- Caratteristiche generali di progetto STRADE A CARREGGIATE SEPARATE Velocità di marcia ( km/h ) 120 100 80 Pendenza massima (%) 3 3 3 Raggio minimo (m) 750 500 300 (500) (330) (200) Norme Svizzere - S.N.V. - Caratteristiche generali di progetto 43 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa Per la realizzazione dei raccordi verticali delle livellette, sono state adottate le parabole perché ritenute tecnicamente più valide rispetto alle curve circolari, in quanto le prime consentono un’applicazione graduale della forza centrifuga. Per la sicurezza della circolazione, i raccordi convessi rispettano un valore del raggio tale da garantire la visibilità. Sui raccordi concavi la visibilità è sempre garantita di giorno, mentre di notte è necessario garantire che un tratto di strada sufficientemente lungo risulti illuminato dai fari. I raggi per i raccordi concavi suggeriti dalle norme per una velocità di progetto di 90 km/h (si considera un valore superiore alla media), è di 3500 metri. Affinché su un raccordo convesso sia garantita la sicurezza è necessario che il conducente possa vedere un ostacolo almeno a una distanza D dipendente dalla velocità di progetto e dalle caratteristiche della strada. La relazione che lega le pendenze delle livellette da raccordare, il raggio Rv dell’arco di cerchio e la distanza D, variano a seconda del tipo di strada. Esistono alcuni abachi sulle normative che mettono in relazione Rv con D e ∆i in funzione del tipo di strada . Nel presente progetto si è fatto riferimento al caso di sensi di marcia non completamente separati, cioè strade bidirezionali a due corsie. Nella progettazione si è considerato un valore del raggio di raccordo verticale convesso pari a 5000 metri. Per il tracciamento dei raccordi è stato effettuato, per punti, l’arco di curva parabolica di pari lunghezza a quello circolare . Assumendo come origine di un sistema di assi ortogonali il punto terminale del raccordo, con asse delle ascisse orizzontale, può scriversi l’equazione Y= - (∆i /200)Lv*X² + (i1/100)*X 44 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa 3.2 DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI SULL’ASSE NORD-SUD AD EST DI ALTOPASCIO 3.2.1 NODO 3: VIABILITA’ DI COLLEGAMENTO CON IL CASELLO AUTOSTRADALE L’intervento progettuale vede, ad est della città, l’adeguamento della odierna via della Sibolla, strada urbana di scorrimento in strada extraurbana di circonvallazione. L’aspetto più significativo ed l’impegno progettuale di maggior rilievo che caratterizza il tratto in esame è rappresentato dalla necessità di separare il traffico di tipo urbano, da quello di attraversamento. La zona fortemente urbanizzata e l’ingente presenza di attività industriali spiega la compresenza di traffico leggero e pesante, stante la necessità di proteggere adeguatamente la viabilità secondaria urbana dalla tangenziale in progetto. Il primo intervento vede l’adeguamento della viabilità di uscita dalla struttura di pedaggio autostradale (il casello non subirà modifiche di collocazione o di sistemazione) orientandone la direzione principale verso la circonvallazione. Si amplia la sezione stradale tipo C1, una corsia per senso di marcia di 3,75 m, con una corsia per manovra di svolta di pari larghezza, più una corsia supplementare in corrispondenza delle due immissioni – viale Europa e Via della Sibolla in direzione Nord – continuandone la corsia sino al piazzale di accesso al pedaggio, si da garantire una maggior fluidità di traffico ed evitare code di accumulo. Si sistemano le isole direzionali in corrispondenza delle due intersezioni sì da garantire una corsia protetta per ciascuna manovra di svolta o di immissione. Una corsia viene riservata per l’accesso al centro del paese. La soluzione determinata sfrutta al meglio tutto lo spazio possibile consentito dalla situazione edilizia e dalla sezione stradale esistente (15 metri di larghezza ) come si può osservare sugli elaborati grafici allegati. Si elimina l’accesso diretto alle fabbriche antistanti l’accesso al pedaggio autostradale garantendone la più sicura alternativa in una oculata viabilità 45 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa secondaria di accesso al quartiere industriale: la prima rotatoria che si incontra nel percorso vede il suo significato nel proteggere l’accesso e l’immissione verso e da tale quartiere. In tale soluzione risultano protette le manovre relative alla viabilità urbana. La soluzione a circolazione rotatoria consente inoltre di assegnare una precisa connotazione del nodo di interscambio, assicura la moderazione della velocità, la riduzione dei punti di conflitto e dei tempi di attesa, consente inoltre la flessibilità degli itinerari, data la semplice possibilità di invertire la marcia, richiede inoltre una segnaletica stradale semplificata. L’intersezione in esame presenta forma ellissoidale sì da garantire alla circolazione sull’arteria principale la minor curvatura e quindi maggior continuità. Si osserva nella progettazione il rapporto di eccentricità tra assi minore e maggiore il valore Rmin /Rmax ≥ 3/4 per mantenere un effetto di riduzione della velocità e di aumento della sicurezza . Si riportano le grandezze dei principali elementi geometrici costituenti la rotatoria: diametro esterno = 53,30 m ; larghezza dell’anello = 8,00 m in unica corsia ; larghezza corsie di ingresso = 4,00 m ; larghezza corsia di uscita = 4,50 m ; raggi di curvatura in entrata = 20 ÷ 25 m ; raggi di curvatura in uscita = 20 ÷ 30 m ; le isole direzionali presentano raggi di raccordo ai vertici di 0,60 m, come da normativa. Il tracciato prosegue verso sud a due corsie, una per senso di marcia, in leggero rilevato, in rettifilo, sino a inserirsi nella esistente rotatoria a quattro bracci, seguendo il tracciato attuale. L’unica variazione prevista nel nodo in esame è rappresentata dal raddoppio della corsia di marcia, in direzione Nord-Sud, in corrispondenza dell’immissione di via Palazzaccio su via della Sibolla, antecedente l’ingresso in rotatoria. 46 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa La rotatoria esistente viene interamente sfruttata perché si ritiene valida soluzione al particolare nodo viario; l’attenzione viene rivolta nel caso esclusivamente alla ridefinizione geometrica delle isole direzionali. Dal punto di vista altimetrico per mantenere a raso l’infrastruttura si è ricorso volutamente ad una successione di due raccordi verticali concavi (vedi elaborato grafico allegato). Il tracciato presenta, in corrispondenza dell’intersezione tra la strada comunale della Sibolla e la S.P. Dei Biagioni, via di connessione con l’omonimo paese situato ad est di Altopascio, la modifica dell’attuale schema di intersezione a quattro bracci a raso, non semaforizzata . La soluzione individuata garantisce il mantenimento a raso dell’infrastruttura. Non si è ritenuta valida soluzione la semaforizzazione dell’intersezione perché ciò avrebbe comportato nel tratto viario un indesiderato rallentamento del traffico compromettendo la fluidità dell’arteria. La soluzione comprende la realizzazione di una rotatoria ellittica all’intersezione della strada provinciale di Biagioni con la via Colombo, in località Riatri, per garantire una buona scorrevolezza nel nodo ed assicurare la miglior flessibilità degli itinerari. Ad oggi l’intersezione è risolta a quattro bracci senza allargamento della carreggiata della strada principale (S.P.di Biagioni). Le due correnti nella secondaria sono separate in prossimità delle intersezioni da isole divisionali del tipo a goccia. Tale regolazione risulta oggi inadeguata e malsicura . Si ricorre alla rotatoria di forma ellissoidale poiché i punti di intersezione degli assi dei rami sono piuttosto distanti, essendo notevole la differenza tra gli angoli individuati tra gli assi delle due strade. Per la costruzione geometrica della rotatoria, si è posto il centro della stessa nel punto di convergenza degli assi delle strade che si incrociano. Incentrata su questo punto la rotatoria offre le migliori condizioni di inserimento, di visuale e di deflessione delle traiettorie dei veicoli. La soluzione presenta i seguenti elementi geometrici : diametro maggiore esterno = 53,30 m ; diametro minore esterno = 50 ,00 m ; 47 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa larghezza dell’anello = 10,00 m a due corsie ; larghezza corsie di ingresso = 5,00 ÷ 6,00 m ; larghezza corsia di uscita = 4,50÷5,00 m ; raggi di curvatura in entrata = 15 ÷ 25 m ; raggi di curvatura in uscita = 20 ÷ 30 m ; le isole direzionali presentano raggi di raccordo ai vertici di 0,60 m, come precisa la normativa. Particolare cura è stata adoperata nella progettazione della corsie in entrata: come possiamo osservare sugli elaborati grafici allegati, tutte le traiettorie in entrata nella rotatoria presentano svasatura tali da garantire doppie corsie; in tal modo la circolazione risulta più fluida, soddisfa maggiori volumi di traffico (sono doppie anche le corsie nell’anello rotatorio) i tempi di attesa e le code sono ridotti al minimo. 48 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa 3.2.2 ARCO 3-4: INTERSEZIONE A RASO La soluzione proposta vede l’eliminazione dell’attraversamento diretto della strada provinciale del Biagioni con la circonvallazione in progetto, nel tratto relativo a via della Sibolla, deviando il traffico in attraversamento e di ingresso al paese, verso la rotatoria situata poco più a Nord. In tal modo si ottengono i seguenti vantaggi. il traffico proveniente dalla provinciale di Biagioni utilizzando la rotatoria sita in località Riatri, si dirige verso l’intersezione precedemente descritta, evitando l’odierno attraversamento di via della Sibolla (verso il centro), intersezione che non si ritiene possa essere risolta con una ulteriore rotatoria a raso perché causerebbe un ulteriore rallentamento del traffico sulla circonvallazione; il traffico proveniente dalla provinciale e diretto verso il casello autostradale non va ad interessare una nuova intersezione; sono garantite le manovre di ingresso ed uscita verso e dal paese con la circonvallazione mediante corsie riservate alle singole manovre, protette da isole di canalizzazione del tipo direzionale ed a goccia; la soluzione geometrica dell’infrastruttura nel nodo considerato, consente di realizzare un’adeguata protezione dell’anello di circonvallazione rispetto agli accessi abitativi, consentendo la realizzazione di una strada di quartiere parallela ad esclusivo utilizzo urbano . Suddetta strada è prevista ad unica carreggiata in doppio senso di circolazione, costituita da una corsia di larghezza m 3,00 per senso di marcia, affiancate da banchine di 0,50 m, secondo la tipologia indicata dalle normative relativamente alle caratteristiche geometriche della sezione trasversale delle strade urbane. Essa connette la strada provinciale di Biagioni con la strada provinciale Lucchese Romana Est, collegando i vari accessi abitativi parallelamente alla strada di progetto. I veicoli provenienti dalla strada provinciale di Biagioni, diretti verso i settori 4 e 5, devono utilizzare le rotatorie indicate per dirigersi verso Sud Ovest, ma data la esigua distanza tra le stesse non subiscono un particolare disagio. 49 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa La semplicità realizzativa della soluzione proposta assicura un modesto costo di costruzione; inoltre viene conservato interamente il tracciato plano-altimetrico odierno della sede stradale di via della Sibolla, tranne ovviamente la strada parallela di viabilità urbana a protezione della circonvallazione . Per una valutazione globale del tracciato viario relativo alla soluzione progettuale descritta, si consiglia l’osservazione degli elaborati grafici allegati. 50 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa Si riportano sinteticamente in tabella le grandezze geometriche che caratterizzano le scelte progettuali descritte, relative all’arco 3-4 della rete . NODO 3 : Casello autostradale Altopascio A11 - FIRENZE MARE Curva R = 50 Ω = 94° Rettifilo Curva R = 50 Ω = 97° Rettifilo S = 83,50 Sez : 1 - 2 L = 51,90 Sez : 2 - 3 S = 83,50 Sez : 3 - 4 L = 132,00 Sez : 4 - 5 Rotatoria quartiere industriale Rettifilo Curva L = 243,50 Sez : 7 - 8 R = 85 Ω = 58° S = 88,00 Rotatoria strada comunale Ferranti Curva R = 80 Ω = 44° Rettifilo Curva Sez : 5 - 7 R = 300 Sez : 8 -10 Sez :10-13 S = 62,00 Sez :13-15 L = 104,00 Sez :15-16 Ω = 35° Rettifilo S = 183,00 Sez :16-18 L = 776,50 Sez :18-22 Rotatoria S.P. Lucchese Romana Est 51 Sez :22-24 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa 3.2.3 NODO 4: INTERSEZIONE TANGENZIALE - LUCCHESE ROMANA EST SOLUZIONE A ROTATORIA Come si evince dalla precedente fase di studio della rete di trasporto, la direttrice individuata dalla strada provinciale Lucchese Romana Est connette la cittadina e, soprattutto, la zona industriale della piana di Lucca (Porcari, Capannori, Marlia e Mediavalle) con gli importanti centri di produzione situati nella vicina provincia di Firenze ubicati lungo l’asse Firenze-Pisa, ossia Fucecchio, Empoli, S.Miniato e a seguire verso la Val di Pesa. Data l’importanza equipollente della S.P. Romana Est e della direttrice di progetto si è ritenuto indispensabile risolvere l’intersezione mediante la realizzazione di una rotatoria. Si è cercato di convergere l’infrastruttura in tale nodo si da formare un’angolazione pressoché perpendicolare con l’asse della direttrice esistente. La situazione urbanistica ha consentito la progettazione di una rotatoria di forma circolare (raggio esterno di m 60) soluzione geometrica ottimale per sfruttare al meglio i vantaggi che questo sistema di regolazione consente. Per la costruzione geometrica della rotatoria, si è posto il centro della stessa nel punto di convergenza degli assi delle strade che si intersecano La soluzione presenta i seguenti elementi geometrici : diametro esterno = 60,00 m ; larghezza dell’anello = 10,00 m a due corsie ; larghezza corsie di ingresso = 6,00 m ; larghezza corsia di uscita = 5,00 m ; raggi di curvatura in entrata = 20 ÷ 25 m ; raggi di curvatura in uscita = 25 ÷ 30 m ; le isole direzionali presentano raggi di raccordo ai vertici di 0,60 m, come precisa la normativa. Particolare cura è stata adoperata nella progettazione della corsie in entrata: come possiamo osservare sugli elaborati grafici allegati, tutte le traiettorie in entrata nella rotatoria presentano svasatura tale da garantire doppie corsie; in tal modo la circolazione risulta più fluida, soddisfa maggiori volumi di 52 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa traffico (sono doppie anche le corsie nell’anello rotatorio) i tempi di attesa e le code sono ridotti al minimo. 3.3 DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI SULL’ASSE EST-OVEST A SUD DI ALTOPASCIO 3.3.1 DESCRIZIONE DEL TRACCIATO SULL’ARCO 4-5 Il tracciato si sviluppa a Sud del paese seguendo idealmente il confine comunale con il vicino paese di Orentano, in direzione Est–Ovest, fino a connettersi con la strada provinciale Bientinese (nodo 5 della rete). Detto confine è fisicamente rappresentato dal percorso del Rio del Valico, il cui sviluppo condiziona il tracciato progettuale scelto. Il tratto in questione viene realizzato in rilevato di altezza costante di circa mt 1,50. Si riportano sinteticamente in tabella i valori degli elementi geometrici che caratterizzano il tracciato planimetrico del suddetto arco. 53 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa NODO 4 : rotatoria intersezione S.P.. Romana Est Rettifilo Curva L = 221,00 Sez :24-25 R = 200 Ω = 91° Rettifilo Curva Curva R = 450 Ω = 24° S = 189,90 Sez :29-31 L = 307,2 Sez :31-32 rotatoria intersezione R = 200 Ω = 24° Rettifilo Curva S = 318,70 Sez :25-28 L = 190,8 Sez :28-29 Rettifilo Intersezione Via del Valico Sez :22-24 Sez :32-34 S = 85,20 Sez :34-36 L = 71,55 Sez :36-37 R = 400 Ω = 34° Rettifilo S = 235,4 Sez :37-39 L = 715,85 Sez:39- 42 NODO 5 : rotatoria intersezione S.P. Bientinese 54 Sez :42-45 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa 3.3.2 INTERSEZIONE TANGENZIALE - STRADA PROVINCIALE DI ORENTANO DETTA “VIA DEL VALICO“ La strada provinciale di Orentano, detta appunto Via del Valico, collega Altopascio con il limitrofo paese di Orentano, comune situato poco più a Sud. Tale arteria, a carreggiata unica, avente composizione della piattaforma del tipo C2 della normativa C.N.R., non costituisce di fatto un ramo della rete di trasporto individuata e non interessa volumi di traffico considerevoli perché, in sostanza, rappresenta unicamente una via di connessione tra i due paesi. Tra i dati di traffico avuti a disposizione dal comune di Altopascio sono stati messi in evidenza il conteggio e la classificazione delle autovetture in transito sull’arteria. Tale indagine ha dato risultati soddisfacenti per la percorribilità della strada, la quale non risulta caricata né da traffico leggero né pesante: la densità delle autovetture equivalenti per ora non supera mai le 150 unità, per una capacità della strada di circa 1800 u.a.e/h. Si ricorre alla rotatoria di forma ellissoidale orientando l’asse maggiore dell’intersezione nel verso di percorrenza dell’infrastruttura di progetto, rappresentando quest’ultima la direttrice di traffico maggiormente caricata. Per la costruzione geometrica della rotatoria, si è posto il centro della stessa nel punto di convergenza degli assi delle strade che si incrociano. Incentrata su questo punto, la rotatoria offre le migliori condizioni di inserimento, di visuale e di deflessione delle traiettorie dei veicoli. La soluzione presenta i seguenti elementi geometrici: diametro maggiore esterno = 60,00 m ; diametro minore esterno = 54 ,00 m ; larghezza dell’anello = 10,00 m a due corsie ; larghezza corsie di ingresso = 4,00 m (singola sulla S.P. di Orientano; 3 +3 m sulla variante) larghezza corsia di uscita = 4,50÷5,00 m ; raggi di curvatura in entrata = 30 ÷ 35 m ; raggi di curvatura in uscita = 30 ÷ 35 m ; 55 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa le isole direzionali presentano raggi di raccordo ai vertici di 0,60 m, come precisa la normativa. Particolare cura è stata adoperata nella progettazione della corsie in entrata: come possiamo osservare sugli elaborati grafici allegati, le traiettorie in entrata nella rotatoria, relative all’asse della direttrice di progetto, presentano svasatura tali da garantire doppie corsie; in tal modo la circolazione risulta più fluida, soddisfa maggiori volumi di traffico (sono doppie anche le corsie nell’anello rotatorio) i tempi di attesa e le code sono ridotti al minimo. L’ intersezione viene progettata interamente in rilevato (h=1.5m). 56 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa 3.3.3 NODO 5: INTERSEZIONE TANGENZIALE - BIENTINESE SOLUZIONE A ROTATORIA Il nodo risulta crocevia tra la S.P. Bientinese, importante arteria di comunicazione con i centri di Bientina, Pontedera, Pisa, Livorno (Settore5), con la tangenziale di progetto. Come è stato sottolineato nella fase di pianificazione, l’arteria sopporta discreti volumi di traffico, anche di tipo industriale, prevalentemente diretto verso la Mammianese ed il casello autostradale (nodi 2 e 3). La strada, di grande comunicazione, è composta da carreggiata del tipo C1 della normativa C.N.R., identica al tipo della circonvallazione progettata. Per i motivi esposti nel paragrafo precedente si ritiene indispensabile la risoluzione dell’intersezione tramite rotatoria. Particolare è disposizione planoaltimetrica della S.P. Bientinese nell’area in esame: essa costeggia il fosso detto Della Navareccia, costituendone quasi una strada arginale. Pertanto è stato indispensabile progettare l’intersezione a rotatoria a sufficiente distanza dal fosso, in posizione tale da consentire lo scavalcamento del corso d’acqua con sufficiente luce libera rispetto alla quota arginale (luce libera = 2,20 m). In tale ottica è stato deviato il percorso della provinciale verso Est con un’ampia curva di raggio m 200, seguita dopo un rettifilo di lunghezza m 78,68, da una curva di medesimo raggio, si da consentire un corretto posizionamento dell’asse stradale nell’inserimento in rotatoria. In tale soluzione l’angolazione minore tra gli assi delle strade risulta rispettivamente di 65° e 69°. L’area a disposizione per il posizionamento e la progettazione della rotatoria ha consentito la realizzazione di doppia corsia nell’anello. Su tutti e quattro i bracci è stato sono state realizzate opportune svasature per consentire il raddoppio alle corsie di ingresso nella rotatoria. La soluzione presenta i seguenti elementi geometrici: diametro esterno = 60,00 m ; larghezza dell’anello = 10,00 m a due corsie ; larghezza corsie di ingresso = 6,00 m ; 57 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa larghezza corsia di uscita = 5,00 m ; raggi di curvatura in entrata = 20 ÷ 25 m ; raggi di curvatura in uscita = 28.5 ÷ 40 m ; le isole direzionali presentano raggi di raccordo ai vertici di 0,60 m, come precisa la normativa. Particolare cura è stata adoperata nella progettazione della corsie in entrata: come possiamo osservare sugli elaborati grafici allegati, tutte le traiettorie in entrata nella rotatoria presentano svasatura tali da garantire doppie corsie; in tal modo la circolazione risulta più fluida, soddisfa maggiori volumi di traffico (sono doppie anche le corsie nell’anello rotatorio) i tempi di attesa e le code sono ridotti al minimo. 58 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa 3.4 DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI SULL’ASSE EST-OVEST A SUD DI ALTOPASCIO 3.4.1 DESCRIZIONE DEL TRACCIATO SULL’ARCO 5-1 Il ramo in questione attraversa il tratto di maggior depressione altimetrica, interessando un’area facente parte del territorio “di padule“, area attualmente bonificata, adibita alla coltivazione agricola e dotata di adeguata canalizzazione. Il percorso appunto, del maggiore di questi canali, il Fosso Nero, induce il progettista a scegliere per il tratto in esame la soluzione planimetrica individuata. La strada segue quasi in parallelo il suddetto percorso, rimanendo a sufficiente distanza dagli argini del fosso, per garantire la continuità della viabilità secondaria. Nel tratto in esame la strada si mantiene per intero in rilevato (h=2 m) in modo tale da non incontrare rischi di allagamento durante la stagione delle piogge. La continuità della viabilità secondaria viene mantenuta tra le due aree fiancheggianti l’infrastruttura da due collegamenti, il “tombino” che consente il sottopasso della strada comunale della Fossetta ed il sovrappasso di Via della Chiesa, che garantisce il collegamento del quartiere di Badia Pozzeveri con l’omonima chiesa. Per il suddetto sovrappasso, viene garantita una luce libera rispetto al manufatto di m 5,50. Dalla sezione progressiva n°51 bis l’infrastruttura abbandona la tipologia in rilevato per iniziare un viadotto che sovrappassa l’autostrada A11 FirenzeMare, per terminare in corrispondenza della sezione n° 59 ove, sfruttando lo scatolare esistente concernente il sottopasso della ferrovia Lucca-Firenze, continua il suo percorso verso il nodo 1. Il viadotto si sviluppa planimetricamente su un tratto in rettifilo ( pendenza 3%) di lunghezza m 375,1 dalla sezione n°51bis sin o alla sezione n°56; su successiva curva avente raggio pari a m 500 e sviluppo planimetrico m 59 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa 205,78. Per l’intero sviluppo in viadotto viene mantenuta la sezione di progetto di tipo C1. Dal punto di vista altimetrico, si sviluppa su due livellette di pendenza rispettivamente 3% e 0%, raccordate da un raccordo parabolico concavo di lunghezza metri 150,00, raggio 3500 metri, da quello convesso di lunghezza 105,00 metri, con raggio di 5000 metri . Il manufatto può essere realizzato in travi in cemento armato precompresso a schema statico di travi semplicemente appoggiate . I piloni sono distanziati fra loro m 25: si considera necessaria secondo predimensionamento l’altezza delle travi pari a 1,25 m secondo la formula h = 1/25*D essendo D l’interasse dei pilastri. Si riportano in tabella i valori degli elementi geometrici che caratterizzano l’andamento planimetrico del suddetto arco. NODO 5 : rotatoria intersezione S.P. Sez :42-45 Bientinese Rettifilo Curva L = 394,85 Sez:45- 48 R = 500 Ω = 49° Rettifilo Curva L =1006,60 Sez :50-56 R = 500 Ω = 27° Rettifilo Curva S = 427,00 Sez :48-50 S = 237,30 Sez :56-60 L = 741,55 Sez :60-62 R = 200 Ω = 88° S = 295,00 Sez :62-65 NODO 1 : raccordo S.P. Lucchese Romana Ovest 60 Sez : 65 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa 3.4.2 NODO 1: RACCORDO DELLA TANGENZIALE CON LA STRADA PROVINCIALE LUCCHESE ROMANA OVEST Occorre rilevare l’obiettivo primario che è stato perseguito e ottenuto nella progettazione del raccordo della tangenziale col la S.P. Lucchese Romana Ovest in corrispondenza del nodo 1, in località Turchetto, polo associato al settore n°1 della rete di trasporto. Si tratta, com e evidenziato nella fase di pianificazione, della direttrice più caricata, rappresentando il polo di congiunzione dell’area di studio con la zona più industrializzata della piana di Lucca, corrispondente alle aree produttive di Porcari, Capannori, Lucca. Lo scopo, ampiamente ottenuto, è stato quello garantire continuità alla direttrice di percorrenza extraurbana della strada provinciale Romana direttamente sulla circonvallazione e operare invece la realizzazione dello svincolo per quanto concerne il collegamento con la rete viaria urbana, in direzione del centro. L’intervento è stato realizzato progettando la deviazione della S.P.Lucchese Romana, sul versante lato Altopascio, con una curva di raggio m 100, angolo 45°, si da orientare l’asse della stessa in posizio ne radiale rispetto alla direttrice della tangenziale. Lo svincolo è stato realizzato osservando scrupolosamente i criteri progettuali indicati dalla normativa. 61 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa 3.4.3 PROGETTAZIONE DELL’INTERSEZIONE L’intersezione è rappresentata dalle due arterie precedentemente descritte, la strada di progetto, avente composizione uguale al tipo C1 della normativa C:N:R, con la S.P. Lucchese Romana avente medesima piattaforma. L’asse della direttrice urbana (direttrice secondaria) è orientata radialmente rispetto a quello della tangenziale (direttrice principale). CIGLI ESTERNI DELLE CORSIE DI SVOLTA I cigli esterni delle corsie di svolta vengono sviluppati secondo tricentriche. Con riferimento alle direttive C.N.R., vengono rispettate le seguenti condizioni. E’ stato individuato iterativamente l’angolo che la tangente alla direttrice principale forma con l’asse della secondaria nel punto di inizio della tricentrica stessa. Ovviamente l’operazione ha richiesto diversi tentativi. E’ stata determinata la seguente soluzione per quanto concerne la tricentrica da collegarsi con la corsia di decelerazione, che consente ai veicoli provenienti dalla principale di immettersi nella secondaria svoltando a destra. Ω = 81° il minore degli angoli formati tra le sud dette direzioni, A,B,C gli angoli R1, R2, R3 i raggi Si osservano le condizioni A+B+C = 81° A=C per gli angoli B = 5,5*A R1 : R2 : R3 = 2,2 :1 : 5,5 per i raggi I valori determinati sono i seguenti: R1 = 75,0 m A1 = 11° R2 = 30,0 m A2 = 59° R3 = 165,0 m A2 = 11° 62 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio Relazione tecnico-illustrativa La tricentrica da collegarsi con la corsia di accelerazione per i veicoli che, dalla secondaria, svoltando a destra si immettono nella principale, rispetta i seguenti valori: R1 = 75,0 m A1 = 10° R2 = 30,0 m A2 = 55° R3 = 165,0 m A2 = 10° Essendo Ω = A1+ A2+A3 =75° il minore degli angoli che la tangente alla direttrice principale forma con l’asse della secondaria nel punto di inizio della tricentrica stessa. CORSIA DI ACCELERAZIONE E’ la corsia che consente ai veicoli provenienti dalla secondaria, di immettersi, svoltando a destra, nella principale. La corsia consta di tre parti: Lacc,La,Lr Lacc = (V1² - V2² )/26*(a+i/10) lunghezza di accelerazione Assumendo: V1 = 3/5 Vp = 60 km/h con Vp = 100 km/h V2 = velocità di ingresso sulla corsia = 50 km/h (ben compatibile con la geometria della tricentrica a = 1 m/s*s i = 2,5 % si ottiene il valore Lacc = 42 m La = lunghezza d’accumulo = 20 m Lr = lunghezza di raccordo = 30 m La larghezza della corsia è di 3,50 m. CORSIA DI DECELERAZIONE Consente ai veicoli provenienti dalla principale di immettersi nella secondaria svoltando a destra. Essa è composta dalle due parti : Lr = 37,5 m corsia di invito Ld = (V1² - V2² )/26*(a+i/10) corsia di accelerazione propriamente detta Avendo V1 = ¾ Vp = 75 km/h 63 Progetto preliminare della Circonvallazione di Altopascio V2 = 58 Km/h Relazione tecnico-illustrativa (velocità di tutta sicurezza per l’ingresso nella tricentrica) a = 2m/s*s i=3% Si ottiene il valore Ld = 50 m La larghezza della corsia è di 3,50 m . ALLARGAMENTO DELLA CARREGGIATA Esso si sviluppa per una lunghezza complessiva di m 155. Indicando con Lr la lunghezza del raccordo, risulta: Lr = V*√L essendo L l’allargamento trasversale pari alla larghezza della corsie supplementari V la velocità di deflusso Sostituendo nella formula i valori precedentemente osservati, si ottiene Lr = 155 m. ISOLA A GOCCIA La costruzione geometrica dell’isola divisionale a goccia è stata eseguita operando in successione le seguenti operazioni. - tracciamento degli assi della principale e della secondaria; la larghezza della corsia è di 3,50 m . - posizionamento di un punto sull’asse della secondaria a distanza Da=40 m dal margine della carreggiata della principale; - tracciamento di due circonferenze di raggio pari a 22 metri, intersecatesi fra loro; - conduzione dal punto considerato delle rispettive tangenti alle due circonferenze; - internamente all’isola e parallelamente alle due curve circolari viene tracciata una curva posizionata in modo da garantire la banchina di 1 metro; - la suddetta curva viene chiusa superiormente ed inferiormente con archi di circonferenza di raggio 0,6 m; - l’isola così determinata rispetta sul disegno la distanza di 1 metro dal margine della carreggiata della strada principale. 64