Vieni a prendere un the al
Caffè de la Paix
http://it.wikinoticia.com/Entertainment/Turismo/36908-cafe-de-la-paix-il-piu-famoso-caffe-
di-parigi
Venerdì 19 novembre 2010 alle ore 14.00
ha preso il via l'iniziativa a sfondo filosofico
"Vieni a prendere un the
al Caffè de la Paix"
aperta a tutti coloro che, tra docenti, studenti,
amici degli studenti, genitori, desiderano
riflettere e dibattere.
“Vieni a prendere un the al Caffè de la paix” è una frase tratta da un testo di F. Battiato.
Unendo in un’unica frase lingue diverse vuole da subito dare l’idea
di accoglienza ed universalità, ideali ispiratori dell’iniziativa.
http://www.youtube.com/watch?v=lbLDFnDkJuM
Gli incontri,
mediamente con cadenza mensile,
si sono svolti nei locali della
Biblioteca di Istituto
che per l’occasione si è trasformata
riflessione filosofica che
dialogo uno strumento ottimale di
in uno spazio di
individua nel
crescita personale ed interpersonale.
L’input al dialogo
è stato fornito da un
aforisma
a tema esistenziale e/o sociale,
in linea con il piano di studi dei percorsi liceali
dell’Istituto.
Gli incontri si sono svolti in un
clima informale e a tutti i
convenuti è stata offerta una
tazza di the.
Il clima informale consente di ridurre
quel pregiudizio che ci porta a
valutare le idee, sia nostre che
altrui, non sempre in base alla loro
effettiva
qualità, quanto piuttosto
in base al ruolo ed allo status di chi
le espone.
Il termine
livella è un invito a cercare,
al di là del pregiudizio, l’universale umano.
http://www.google.it/#hl=it&cp=6&gs_id=x&xhr=t&q=la+livella&pf=p&sclient=psyab&biw=1280&bih=554&so
Ecco perché la prima
locandina di invito
affissa in Istituto recava
a piè di pagina
un'affermazione di A. De
Curtis tratta dall’opera
"La livella“.
Gli obiettivi auto-formativi che i partecipanti intendono perseguire sono i
seguenti:
formarsi alla riflessione, alla critica costruttiva, alla collaborazione;
formarsi al pensiero filosofico su modello socratico-dialogico;
aprirsi alle tematiche umane universali;
riflettere sulle problematiche dello spirito umano nella società odierna;
orientarsi verso una lettura-letteratura critica.
L’auto-formazione
vuole che non sia importante il numero delle
persone che rispondono all’invito, ma la qualità
della loro motivazione: l’obiettivo comune è la
realizzazione di un clima di
Costruttiva e responsabile
libertà di parola.
Gli aforismi
Aprire una discussione partendo da un aforisma significa:
partire dal “detto”
e giungere al “non detto”.
Il non detto è parto della
soggettiva interiorità.
Punti di riflessione offerti dagli aforismi
Conflitto tra libertà e dover essere, individualità e socialità, originalità e
conformismo, obbedienza e autonomia;
Il doppio in noi e negli altri: ricchezza o condanna?
Il viaggio metafora dell’esistenza; la ricerca di un senso. Il viaggio come
divertissement. Il viaggio come medium per il raggiungimento di un obiettivo. Il
viaggio come apertura alla possibilità. Il viaggio come obiettivo in sé stesso;
Il concetto di vuoto nella cultura buddhista: la gestualità essenziale simbolo di
valori universali;
La saggezza del corpo è la saggezza naturale, spontanea, vera: la ragione
naturale trascende quella concettuale, convenzionale.
Il pensiero creativo e divergente dell’artista. Dall’arte come ricerca del bello
all’arte come provocazione e anticonformismo. Il basso viene elevato dall’arte
o l’arte si abbassa attraverso la rappresentazione di ciò che non è elevato?
Venerdì 19 novembre
“Ogni giorno mi chiedo: sono stato più uomo
o più caporale?”
Antonio de Curtis, in arte Totò
Venerdì 17 dicembre
“Se l’inverno dicesse:
- Ho la primavera nel cuore -
Venerdì 28 gennaio
“Nel desiderio ossessivo
chi gli crederebbe?”
Kalil Gibran
di arrivare, dimentichiamo
la cosa più importante,
ossia il viaggio.”
Paulo Coelho
Venerdì 4 marzo
Il “Caffè de la paix” apre le sue porte all’Oriente.
Grazie al prof. Nobutake Maeda, bonzo yoda, alla prof.ssa Ayako Maeda,
al dr. Bonato Damiano
Abbiamo avuto l’opportunità di partecipare alla
cerimonia del the giapponese
con le sue ritualità simboliche.
http://www.giappone.cc/cerimonia-del-te.html
“Il cuore della Cerimonia del the consiste nel preparare una deliziosa tazza di the; disporre il
carbone in modo che riscaldi l’acqua; sistemare i fiori come fossero nel giardino; in estate
proporre il freddo; in inverno, il caldo; fare tutto prima del tempo; preparare per la pioggia e
dare a tutti coloro con cui ti trovi ogni considerazione.”
Sen no Rikyū
Venerdì 8 aprile
“Vi è più ragione nel tuo corpo, che nella tua migliore saggezza”
http://www.bussolon.it/blog/?p=123
F. Nietzsche
Venerdì 6 maggio
“L’arte è pensiero che esce dal corpo né più né meno come lo sterco”
The Zen Circus
“Dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior”
F. De André
I libri consigliati
Per conoscere meglio gli autori che direttamente o
indirettamente hanno ispirato di volta in volta il
Caffe’ de la paix , ecco in elenco alcuni
suggerimenti bibliografici.
Antonio De Curtis (Napoli 1898- Roma 1967)
“’A livella”
Se "Malafemmena" e' la canzone più conosciuta di De Curtis, in arte Totò, tra le
sue poesie è certamente " ‘A livella“ la più nota; i primi versi sono apparsi nel 1953
in appendice del libro Siamo uomini o caporali? Il suo libro più famoso è appunto
" ‘A livella" pubblicato nel 1964, che raccoglieva 26 poesie scritte a partire dagli
anni cinquanta, in dialetto napoletano.
Paulo Coelo (Rio de Janeiro 1947)
“ L’alchimista”
L'alchimista è la storia dell’iniziazione di un pastorello che intraprende un
viaggio, alla ricerca di un tesoro, che lo porterà in Egitto. Grazie all’incontro
con un vecchio Alchimista salirà tutti i gradini della scala sapienzale.
“Il cammino di Santiago”
Per diventare un Maestro Ram e conquistare la spada che lo trasformerà in un
Guerriero di Luce, il narratore, Paulo, deve percorrere il Cammino dei pellegrini che
attraverso i Pirenei conduce fino a Santiago di Compostela, in Spagna. Insieme a
lui una guida spirituale che in tre mesi, lungo il cammino di 700 chilometri, gli
insegnerà a riconoscere i suoi demoni personali e a sconfiggerli.
“Il manuale del Guerriero della Luce”
Da Paulo Coelho, maestro di vita e di speranza, ecco una mappa per
raggiungere un’isola dove il tesoro è la nostra felicità.
Friedrich Nietzsche
“Così parlò Zarathustra”
Il libro è un denso ed esoterico trattato di filosofia e di morale che tratta della
discesa di Zarathustra dalla montagna al mercato per portare l'insegnamento
all'umanità.
Nietzsche, in quello che è forse il libro più famoso, attraverso Zarathustra
insegna a essere "fedeli alla terra" servendone il senso in novità di spirito, di
virtù e di valore. Per Nietzsche l'uomo è nato per vivere sulla Terra, la sua
esistenza è interamente corpo, realtà sensibile, infatti Zarathustra afferma:” io
sono corpo tutto intero e nient'altro”.
Kahlil Gibran
(Bisharri, Libano 1883 – New York 1931)
“Il profeta”
Il profeta è un libro di Khalil Gibran pubblicato nel 1923 a New York dall'editore
Knopf. Si tratta di una raccolta di poesie legate da un comune filo narrativo in
cui si inseriscono tematiche differenti. È strutturato a domande e risposte: per
ogni argomento, un personaggio fa una domanda al Profeta, il quale risponde
per metafore e analogie con un testo di tipo poetico.
Il contenuto del libro esprime un profondo senso religioso, pur non inserendosi
in nessuna religione, dato che parla di temi quali lo spirito, la mente, la natura.
Sabino Chialà
“Silenzi”
Monaco di Bose (Bi) e studioso di ebraico e siriaco, Chialà afferma che il
silenzio ci è molto più connaturale e necessario di quello che si potrebbe
immaginare, ma il silenzio lo si deve imparare e ci sono silenzi che si
devono combattere, quando sono negazione di comunicazione. Il prodigio
del silenzio è giungere a parlare tacendo, a essere espressivi senza usare
le parole, ad avere una vita silenziosamente eloquente. Il silenzio è un
modo diverso di comunicare e, più in profondità, un modo diverso di essere
e di vivere.
Ringraziamenti
Si ringraziano, nella figura di Giovanni e Hanna,
gli studenti che hanno partecipato mettendo a disposizione di tutti
l’entusiasmo e le aspettative della loro giovane età.
Grazie anche per l’ allestimento dell’ultimo Caffè con la carta dei giornali dismessi che copriva i tavoli
della biblioteca.
Si ringraziano, nella figura di Margherita, Franco e Gilmo
gli insegnanti in quiescenza che, con la gratuità della loro partecipazione, hanno elargito
aneddoti di vita vissuta, entusiasmo e professionalità che il tempo non
diminuisce.
Grazie anche per avere consentito
un dialogo intergenerazionale vivace e stimolante.
Si ringraziano gli insegnanti dell’Istituto, della Commissione Biblioteca e la Bibliotecaria
che hanno espresso
la passione per il dialogo e per il confronto culturale.
Grazie a tutti coloro che credono che il singolo non finisca mai di compiersi
e trasformano, quella che può sembrare una ‘condanna’ a vita,
in un’occasione condivisibile e gioiosa !
Gli insegnanti organizzatori.
prof.ssa A.L. Berti e prof.ssa M. Salmaso
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intanto ecco un resoconto dell`edizione appena conclusasi