Le Energie Rinnovabili in Puglia
Strategie, competenze, progetti
Club dell’Innovazione – Bari, 21 gennaio 2008
Le energie rinnovabili nel contesto
internazionale
 Il sostegno alle energie rinnovabili e all’efficienza
energetica è divenuto un tema prioritario per i policy
makers ai vari livelli di governo per numerose ragioni:
 rappresenta uno strumento per l’abbattimento dei gas
serra e, più in generale, contribuisce alla riduzione
dell’inquinamento atmosferico;
 concorre ad aumentare la sicurezza nazionale in tema
di approvvigionamenti energetici;
Le energie rinnovabili nel contesto
internazionale
 costituisce un’occasione di sviluppo economico e
occupazionale importante per le aree e le imprese che
sapranno cogliere le sfide tecnologiche e di mercato ad
esse associate.
Offerta di energia primaria da fonti rinnovabili
nei paesi OCSE*
* Valori espressi in Mtep
Fonte: OCSE (2007)
Le energie rinnovabili e l’Unione Europea

Gli obiettivi per il 2020 (Consiglio Europeo, marzo
2007):
1.
una penetrazione del 20% delle fonti rinnovabili sul
consumo di energia primaria (incluso un 10% di
biocarburanti);
2.
una riduzione del 20% del consumo di energia primaria
rispetto al trend attuale;
3.
una riduzione del 20% delle emissioni di gas serra
rispetto al 1990.
Il Piano Energetico Ambientale della
Regione Puglia
 Il PEAR della Puglia individua una serie di azioni e
strumenti per sostenere lo sviluppo di un sistema energetico
regionale efficiente e sostenibile, che dia priorità al
risparmio energetico ed alle fonti rinnovabili e che risulti
coerente con il contesto socio-economico regionale.
PEAR Puglia: obiettivi sul lato dell’offerta
 Stabilizzare le emissioni di CO2 derivanti dalla generazione
di energia elettrica da fonti fossili rispetto ai valori del 2004;
 costruire
un
mix
energetico
differenziato
(limitando
l’impiego del carbone e sostituendolo con l’impiego di gas
naturale);
 fornire una produzione di energia elettrica da fonti
rinnovabili pari a circa 8.000 GWh per il 2016 (contro un
tendenziale di 5.000 GWh);
PEAR Puglia: obiettivi sul lato dell’offerta
 raggiungere una potenza installata per la fonte solare
fotovoltaica di 150 MW;
 diffondere sul territorio “filiere bioenergetiche corte” basate
su sistemi locali di approvvigionamento di biomassa di
origine agroforestale;
 incrementare la capacità del sistema di trasporto e
distribuzione dell’energia elettrica, in modo da ridurre i
vincoli di rete;
PEAR Puglia: obiettivi sul lato dell’offerta
 incrementare le capacità di approvvigionamento di gas in
termini quantitativi e di differenziazione dei luoghi di
provenienza;
 riservare attenzione all’idrogeno, da valorizzare tramite la
ricerca e l’integrazione nelle strategie di sviluppo delle fonti
rinnovabili.
PEAR Puglia: obiettivi sul lato dell’offerta
Mix
Energetico
2004
%
2016 Tendenziale
%
2016
Obiettivo
%
Prodotti
petroliferi
4.893
16
1.378
3%
1.167
3
Gas
siderurgici
3.394
11
3.394
7%
4.562
11
Gas naturale
4.232
13
21.856
42%
13.936
32
18.145
58
20.373
39%
13.775
32
800
3
5.000
10%
8.000
18
-
-
-
-
1.837
4
31.464
100
52.001
100
43.277
100
Carbone
Rinnovabili
CDR
Totale
PEAR Puglia: obiettivi sul lato della
domanda
 Settore residenziale: mantenere stabili i consumi energetici
da fonti fossili per usi termici, ridurre i consumi elettrici del
3% circa rispetto al 2004;
 settore terziario: stabilizzare i consumi termici rispetto al
2004 e ridurre l’incremento previsto dei consumi elettrici;
 settore agricoltura e pesca: maggior impiego di biomasse e
incremento dell’1% annuo della quota di biocombustibili;
PEAR Puglia: obiettivi sul lato della
domanda
 settore produttivo: contenere l’incremento tendenziale dei
consumi finali di energia, ridurre l’impiego di combustibili
liquidi a favore del gas naturale;
 settore dei trasporti: evitare incrementi dei consumi
derivanti dal trasporto di persone e ridurre gli incrementi
dei consumi tendenziali relativi al trasporto merci.
A livello complessivo, l’obiettivo del PEAR è dimezzare il
trend di crescita dei consumi registrato nel periodo 19902004.
Imprese e ricerca in Puglia
Il sistema delle imprese: le prime evidenze
 Sul fronte delle imprese i risultati dell’indagine hanno
permesso di individuare numerosi soggetti attivi sia nel
campo della produzione energetica che in quello
manifatturiero a monte delle diverse filiere.
 Il tessuto imprenditoriale presenta una serie di
caratteristiche degne di nota:
 nella realtà pugliese convivono imprese grandi e
medio-piccole, regionali ed extraregionali (in alcuni casi
si tratta di multinazionali), attive lungo diversi stadi delle
filiere produttive;
 nel corso degli anni vi è stata una notevole vitalità
imprenditoriale: numerose sono le aziende recentemente
costituite, ancora di piccole dimensioni, talvolta
originate da spin-off professionali da imprese maggiori;
 molte delle imprese che stanno realizzando (o sono in
procinto di realizzare) progetti nel settore delle energie
rinnovabili provengano da altri settori industriali;
 diverse imprese, tra quelle censite, hanno al proprio
interno personale dedicato ad attività di ricerca e
sviluppo.
Principali imprese censite suddivise per filiera
Filiere
n.
Eolico
16
Solare
15
Agroenergie
21
Efficienza energetica
13
Distribuzione territoriale delle imprese censite
suddivise per filiera
eolico
solare
agroenergie
eolico
effic. energetica
solare
agroenergie
effic. energetica
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
0
10
9
8
7
6
5
4
10
3
9
2
8
1
7
0
6
5
4
3
2
1
0
10
9
8
7
6
10
5
9
4
8
3
7
2
6
1
5
0
4
3
2
1
0
La filiera del solare
Regione
Produzione % su totale
lorda (in
Italia
GWh)
Campania
Abruzzo
Puglia
Sardegna
2,1
1,0
0,4
0,2
52,5
25,0
10,0
5,0
Sicilia
Altre
0,1
0,2
2,5
5,0
ITALIA
4,0
100,0
Fonte: elaborazioni ARTI su dati ENEA e Terna
 La Puglia si presta particolarmente allo sfruttamento
dell’energia solare per il grande irraggiamento che riceve
durante l’anno. La produzione di energia elettrica da
fotovoltaico corrisponde al 10% della produzione nazionale,
il che ne fa la terza regione per produzione da questa fonte.
 In Puglia sono presenti interessanti imprese nel campo del
solare. Le attività manifatturiere si accompagnano ad attività
di ricerca e sviluppo finalizzate ad innovazioni continue per
quanto riguarda il solare termico e alla realizzazione di
progetti a più lungo termine sul solare termodinamico.
 Il solare termico presenta vantaggiose ricadute produttive e
occupazionali:
sviluppo
di
competenze
ad
elevata
professionalità, in particolare nella ricerca, nel marketing,
nell’ottimizzazione
dell’efficienza
energetica
e
nel
monitoraggio termico; impulso alla ricerca di nicchia sui
materiali compositi per i paraboloidi, come le nano-particelle
e le microsfere di vetro ad elevato isolamento, oppure
l’aerogel.
 In una prospettiva di più lungo periodo (e in un’ottica di
ricerca) sono da segnalarsi le possibilità offerte dal solare
termodinamico nel campo della produzione di energia
elettrica. In questo ambito una tecnologia promettente
sembra essere quella basata su pannelli paraboloidi, che
sviluppano temperature di 150-300°, per la quale esistono
esperienze di punta tecnologica nel Salento.
 In questi ambiti è particolarmente attiva la Costruzioni
Solari, impresa localizzata nella provincia di Lecce, come
dimostra la sua partecipazione ad un progetto, finanziato dal
Ministero dell’Università e della Ricerca, che vede coinvolte
altre imprese ed Università (pugliesi e non) e che riguarda la
creazione di un centro-laboratorio specializzato nella ricerca
di soluzioni tecniche innovative per la realizzazione di
impianti solari ad alta temperatura per la produzione di
energia elettrica in modo diretto (da cicli termodinamici) ed
indiretto (tramite processi termochimici per la produzione di
combustibili ricchi in idrogeno).
 Nel campo del solare fotovoltaico sono previste importanti
nuove installazioni: una grande centrale a Brindisi dell’impresa
salentina Italgest.
 Anche in questo comparto la Puglia può vantare delle
competenze manifatturiere: in provincia di Foggia è presente
un’azienda (Depasol) produttrice di pannelli fotovoltaici e di
strutture di sostegno per gli impianti fotovoltaici; mentre in
provincia di Brindisi è localizzata una filiale di un’impresa
padovana che produce ed installa impianti fotovoltaici. Vi
sono, poi, attività volte al miglioramento dell’efficienza di
pannelli esistenti (Spelit) o alla loro migliore integrazione da
un punto di vista architettonico.
 Sul territorio pugliese sono, infine, presenti molti operatori
nella fase di progettazione e realizzazione di impianti, sia
termici che fotovoltaici (ad esempio, EnerGENIA per il
fotovoltaico). Tra queste aziende, nella maggior parte dei casi
di recente costituzione, vi sono anche realtà impegnate in
attività di sviluppo.
La filiera delle agroenergie
Regione
Produzione % su totale
lorda (in
Italia
GWh)
Lombardia
1.968,4
32,0
Emilia R.
Calabria
Puglia
Veneto
Altre
908,8
752,4
421,3
374,0
1729,9
6.154,8
14,8
12,2
6,8
6,1
28,1
100,0
ITALIA
Fonte: elaborazioni ARTI su dati ENEA e Terna
 La produzione pugliese di energia elettrica da biomasse
equivale a circa il 7% del totale nazionale.
 In Puglia vi è potenziale disponibilità di terreni per colture
dedicate, derivanti dalla dismissione di colture tradizionali
(pomodoro,
barbabietole)
o
dagli
spazi
aperti
dall’introduzione di coltivazioni ad uso alimentare a
rotazione corta, cui si associano disponibilità di residui
agricoli (olivicoltura e viticoltura) e agro-industriali
(soprattutto sansa e vinacce).
 Nella conversione energetica le biomasse solide presentano
una buona attrattività. Buone prospettive ci possono essere
per il biodiesel, il bioetanolo e il biogas (biometano) ottenuto
da colture cerealicole, che soffrono del mutamento di
indirizzo della politica agricola comunitaria. In particolare,
appaiono promettenti il biogas ottenuto mediante digestione
anaerobica di colture dedicate e la filiera ligno-cellulosica
con produzione energetica basata su una filiera corta o
mediante processi di gassificazione. Più complessa appare la
valutazione delle prospettive di uno sviluppo delle sanse.
 Valide sembrerebbero le prospettive per i bio-carburanti di
seconda generazione (etanolo da frazioni ligno-cellulosiche o
biodiesel da gassificazione). Queste consentono notevoli
benefici in termini di efficienza perché permettono l’utilizzo
di tutta la pianta, non delle sole parti pregiate (come la
granella e il seme) e non necessitano di colture dedicate,
poiché si possono utilizzare i residui colturali. La fattibilità
dipende da valutazioni affidabili della qualità (resa) energetica
e tecnologica della coltura.
 L’interesse per il settore delle agroenergie in Puglia trova
conferma nella presenza di gruppi nazionali che hanno
inserito, nei loro piani di investimento, progetti di
installazioni nella regione. Non tutte le iniziative presentano,
però, un elevato grado di innovatività sul piano tecnologico
e/o gestionale, essendo essenzialmente finalizzate alla
produzione energetica.
 Un’esperienza interessante è quella del Marseglia Group, una
delle realtà più importanti a livello nazionale nel settore
agroenergetico. Un’azienda del gruppo, la Casa Olearia,
possiede due impianti, di cui uno a Monopoli, rivolto
essenzialmente agli oli alimentari e dotato di due raffinerie.
L’approvvigionamento delle sanse è locale, il che riduce
l’effetto sfavorevole dei costi di trasporto sebbene vincoli
all’utilizzo di ritiri di materia prima da frantoi locali le cui
sanse sono ricche di acqua, fattore che riduce il rendimento
del processo.
 La Ital Green Energy, un’altra società del gruppo, è stata tra le
prime aziende al mondo a produrre energia elettrica a partire
da oli combustibili su scala industriale. Attualmente gestisce
uno stabilimento a Monopoli, con due centrali, una alimentata
a biomasse solide (sansa sia vergine sia esausta locale per
l’85-90% e 10-15% di legno da recupero di potatura da alberi)
e l’altra alimentata a biomasse liquide.
 La Progeva ha un impianto a Laterza, autorizzato al
trattamento di 45.000 t/anno di frazioni organiche
biodegradabili. Attualmente, è in corso la sperimentazione in
scala pilota di un impianto di digestione anaerobica per la
trasformazione della frazione organica dei rifiuti solidi urbani,
assieme a materiale derivante da scarti zootecnici ed altri
residui, per il recupero energetico (produzione biogas) e
recupero di materia (compost, da utilizzarsi come
fertilizzante). L’interazione tra l’impianto pilota di digestione
anaerobica e gli impianti di compostaggio (processo aerobico)
permetterebbero di chiudere la filiera del rifiuto con il
riutilizzo del digestato per la produzione di ammendante.
 Fra i progetti ancora ad uno stadio preliminare, di interesse
appare quello della Delta Petroli per la creazione di una filiera
agroenergetica che coinvolga attività di produzione di energia
verde in vari settori. Il progetto si pone l’obiettivo di coltivare
oleaginose da trasformare in oli vegetali per combustione, in
alcuni territori in precedente stato di deforestazione del
Madagascar settentrionale, in modo da complementare la
produzione pugliese. Con gli oli così prodotti, verrebbe
progettata la costruzione in Puglia di centrali cogenerative a
combustione per la fornitura energetica e termica degli
ospedali.
La filiera dell’eolico
Regione
Produzione % su totale
lorda (in
Italia
GWh)
Puglia
586,5
25,0
Campania
560,5
23,9
Sardegna
409,3
17,5
Sicilia
382,3
16,3
Abruzzo
177,8
7,6
Altre
227,1
9,7
2.343,4
100,0
ITALIA
Fonte: elaborazioni ARTI su dati ENEA e Terna
 La Puglia è prima, fra le regioni italiane, per produzione di
energia da fonte eolica, la regione fornisce un quarto della
produzione nazionale ottenuta da tale fonte.
 Il settore dell’eolico beneficia non solo di un evidente
vantaggio comparato, dato dalle caratteristiche di ventosità
della Puglia, ma anche delle competenze industriali e
progettuali che si sono progressivamente create.
 La filiera produttiva pugliese appare completa: vi sono
aziende che si occupano delle campagne anemologiche,
produttori di aerogeneratori, produttori di componentistica
elettromeccanica ed idraulica, produttori di torri.
Tra le attività manifatturiere si distinguono, in particolare, la
produzione di torri eoliche, di turbine e di pale.
 In Puglia è localizzato l’unico stabilimento italiano della
multinazionale danese Vestas; interessante è anche la
produzione di turbine eoliche di piccola taglia, comparto nel
quale opera, ad esempio, la Jonica Impianti, che produce
turbine che si caratterizzano per un innovativo generatore
elettrico.
 Vi sono numerose iniziative riguardanti nuove installazioni
da parte di imprese anche extraregionali. Tra queste è da
ricordare, per il carattere innovativo del progetto, la
possibile realizzazione di un parco eolico off-shore in acque
profonde da parte della SkySaver. Iniziative progettuali di
questo tipo sono caratterizzate da elevata innovatività (di
natura impiantistica, più che strettamente energetica) e
potenzialità. Un ulteriore elemento potenzialmente positivo
di tali iniziativeconsiste nella possibilità di riattivare, sul
territorio, competenze sviluppate nell’ambito della
cantieristica navale che, dopo lo smantellamento di alcuni
poli produttivi, non sono state più adeguatamente utilizzate.
 Interessante perché risponde all’esigenza, espressa da
diversi attori, di potenziare e di sviluppare le azioni di tipo
concertativo e di coinvolgimento dei territori, è l’iniziativa
della Fortore Energia (società partecipata da 28 comuni
facenti parte di 2 comunità montane, che detengono ad oggi
il 10% del capitale, e da alcuni gruppi imprenditoriali e
consorzi operanti nei settori dell’energia rinnovabile e del
risparmio energetico e da gruppi dell’industria
agroalimentare).
 Il tratto distintivo è il forte radicamento con le imprese del
territorio, in quanto le fonti energetiche rinnovabili si
prestano particolarmente a costruire un percorso di sviluppo
economico diffuso su scala locale, che veda un’ampia
partecipazione di imprese locali.
 Infine, ricordiamo l’attività del Gruppo Tozzi che, attraverso
la Daunia Wind, ha in programma di realizzare parchi eolici
in diverse zone della Puglia, e, tramite la società di
ingegneria del gruppo, collabora con l’Università degli
Studi di Trento, l’Università degli Studi di Padova e il
Politecnico
di
Milano
per
la
progettazione
e
l’industrializzazione di turbine microeoliche ad asse
verticale (1-5 kW) e minieoliche ad asse orizzontale (5-80
kW).
 Infine, non mancano attività di ricerca e di servizio
(consulenza). Le attività di ricerca a carattere maggiormente
innovativo riguardano soprattutto lo sviluppo di nuove
metodologie per la caratterizzazione dei siti eolici. Si
aggiungono, poi, attività di sviluppo incrementale mirate
principalmente al miglioramento delle rese energetiche degli
aerogeneratori e a turbine per impieghi ad hoc. In
quest’ultimo comparto troviamo alcune piccole imprese
impegnate
in
quest’attività
di
sviluppo
anche
in
collaborazione con dipartimenti di Università pugliesi e non.
La filiera dell’efficienza energetica
 In questo ambito un’area di intervento molto importante
riguarda la riconversione del patrimonio edilizio, anche a
fronte della forte crescita della domanda per interventi di
riqualificazione, favorita, fra l’altro, da recenti iniziative di
incentivazione fiscale.
A questo proposito, dall’analisi è emersa la necessità di
fronteggiare tale crescita con il consolidamento e la diffusione
di migliori competenze tecnico-professionali. La riconversione
del patrimonio edilizio è un’attività che presenta una notevole
complessità (oltre che un elevato costo qualora gli interventi
riguardino scale molto vaste).
 Nel campo dell’efficienza energetica, in Puglia operano
imprese che hanno sviluppato competenze diversificate in vari
ambiti. In particolare, vi sono importanti realtà industriali,
anche a carattere multinazionale, impegnate nello sviluppo di
prodotti ad alta efficienza (ad esempio, impianti di
condizionamento ad alta efficienza energetica; sistemi ad alta
efficienza
di
cogenerazione,
trigenerazione
e
quadrigenerazione; prodotti per l’edilizia con particolari
caratteristiche termiche, strutturali, estetiche ed acustiche;
miglioramento dell’efficienza energetica dei sistemi di
illuminazione;
energetici).
sistemi
di
monitoraggio
dei
consumi
 La Fantini Scianatico, azienda leader nel mercato della
produzione e commercializzazione di laterizi per murature ed
elementi strutturali per solai, ha introdotto diversi prodotti
innovativi per quel che riguarda il profilo dell’efficienza
energetica, dell’isolamento acustico e termico e della
sicurezza.
 La Osram, società del gruppo Siemens, ha un sito produttivo
in provincia di Bari. Oltre ad occuparsi di produzione di
lampade, lo stabilimento è dotato di un centro di ricerca,
supportato da un centro di progettazione, le cui attività sono
finalizzate al miglioramento dell’efficienza energetica dei
sistemi di illuminazione.
La ricerca pugliese nell’ambito delle energie
rinnovabili e
dell’efficienza energetica
 Le attività di ricerca nel campo delle energie rinnovabili si
svolgono presso le quattro Università pubbliche pugliesi, ma
anche presso centri di ricerca sia privati che pubblici (come
il centro ENEA di Brindisi e la sede di Bari dell’Istituto di
tecnologie delle Costruzioni del CNR).
 Diversi progetti di ricerca sono realizzati in collaborazione
fra Università, centri di ricerca ed imprese.
Ricercatori nelle Università pugliesi
Ricercatori
Dipartimento/Centro
Prov.
Ambiti di ricerca
di cui
strutturati
Eolico
Solare
Agroenergie/
Biomasse
UniBA
Dipartimento
di
Progettazione e Gestione dei
sistemi Agro Zootecnici e Forestali
BA
16
6
*
UniBA - Dipartimento di Scienze
delle Produzioni Vegetali
BA
7
7
*
UniBA - Dipartimento di Biologia
e Patologia Vegetale
BA
3
3
*
UniBA - Dipartimento di Chimica
BA
2
1
PoliBA
Dipartimento
Elettrotecnica ed Elettronica
BA
7
7
*
PoliBA
Dipartimento
di
Ingegneria Meccanica e Gestionale
BA
14
11
*
PoliBA
Dipartimento
di
Ingegneria Ambientale e per lo
Sviluppo Sostenibile
TA
9
6
*
UniFG - Dipartimento di Scienze
Agro-Ambientali,
Chimica
e
Difesa Vegetale
FG
14
9
UniSalento - Dipartimento
Ingegneria dell’Innovazione
LE
n.d.
n.d.
*
*
LE
68
11
*
*
UniSalento - Centro
Energia Ambiente
di
di
Ricerche
Efficienza
energetica
Processi di
combustione/
nuovi combustibili/
cogenerazione
Altro
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
Ricercatori nei centri di ricerca pubblici pugliesi
Ambiti di ricerca1
Ricercatori
Dipartimento/Centro
Prov.
di cui
strutturati
Eolico
Solare
Agroenergie/
Biomasse
Efficienza
energetica
Processi di
combustione/
nuovi
combustibili/
cogenerazione
Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
Istituto per le Tecnologie della
Costruzione
BA
6
6
Istituto per la Microelettronica
e i Microsistemi
LE
6
6
*
*
Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura (CRA)
Istituto
Agronomico
Sperimentale
BA
8
8
*
Ente per le Nuove tecnologie, l’Energia e l’Ambiente (ENEA)
Centro di Ricerche Brindisi
BR
8
8
*
Area Sperimentale
Aquilone
FG
n.d.
n.d.
*
Monte
*
*
Altro
 Pur essendo difficile operare in maniera precisa una
classificazione, è possibile identificare le tematiche di ricerca
di specializzazione dei vari dipartimenti universitari e centri
di ricerca pugliesi.
 La Facoltà di agraria dell’Università di Bari mostra una forte
specializzazione nell’ambito delle agroenergie, così come il
Dipartimento di scienze agro-ambientali, chimica e difesa
vegetale dell’Università di Foggia.
 Il Dipartimento di Progettazione e Gestione dei sistemi Agro
Zootecnici e Forestali dell’Università di Bari svolge attività
di ricerca sui seguenti temi:
(i)
utilizzo
di
fonti
energetiche
rinnovabili
per
microgenerazione distribuita, sistemi costruttivi per la
riduzione dei consumi energetici, valutazione del ciclo di
vita (LCA) delle strutture per l’agricoltura; gestione dei
reflui prodotti da allevamenti zootecnici e dall’industria
agroalimentare;
(ii) sviluppo di macchine ed impianti altamente innovativi,
per frantoi, cantine e centrali frigorifere anche con l’uso di
tecnologie ecocompatibili;
(iii) tecnologie per la valorizzazione energetica delle
biomasse: filiere di approvvigionamento, impianti di
conversione ed analisi territoriali.
Recentemente, ha curato una valutazione approfondita delle
problematiche della bio-energia nei territori pugliesi
(progetto di ricerca finanziato dall’ispettorato regionale
foreste della Regione Puglia) .
 Nel Dipartimento di Scienze delle Produzioni Vegetali
dell’Università di Bari i temi di ricerca legati alle agrienergie
sono:
(i) studi agronomici e valutazione delle caratteristiche
fisiologiche, produttive e qualitative di specie erbacee e
orticole di pieno campo per uso alimentare, non alimentare,
per produzioni energetiche, per impiego biocida, per uso
officinale;
(ii) biologia e produzione di specie erbacee ed arbustive
della flora mediterranea e graminacee C4 tropicali con
finalità foraggiere eco-compatibili, no food e di difesa del
suolo delle aree degradate montane e dei frutteti;
(iii) studio dell’adattamento e della produzione in ambiente
mediterraneo di nuove specie oleaginose per utilizzazioni
diversificate: alimentare, dietetica ed energetica;
(iv)
sperimentazione
sulla
funzione
ammendante
in
frutticoltura di compost derivanti dalla depurazione biologica
di acque reflue urbane;
(v) modelli di analisi, pianificazione e gestione degli
impianti di arboricoltura da legno e per la produzione di
biomasse in ambiente mediterraneo. Il Dipartimento è,
inoltre, coinvolto nella sperimentazione del “Distretto agro-
energetico appulo-lucano”.
 Nel Dipartimento di Biologia e Patologia Vegetale
dell’Università di Bari i temi di ricerca ricollegabili alle
energie
rinnovabili
sono:
anatomia,
morfologia
e
morfogenesi nelle alghe e nelle piante vascolari; coltura di
alghe marine per la produzione di biomasse e la depurazione
ambientale; tassonomia ed ecofisiologia di macroalghe
marine.
 Nel Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali, Chimica e
Difesa Vegetale dell’Università di Foggia i principali
progetti in corso sono:
(i) valorizzazione energetica di biomasse e diffusione di
colture energetiche nelle aree agricole e boscate della
provincia di Foggia (finanziato da Confindustria Foggia);
(ii) piattaforma locale dell’innovazione, in particolare,
elaborazione studi di settore su energia alternativa per la
creazione
di
filiere
agroenergetiche
ambientalmente
sostenibili ed appropriate ai diversi contesti locali;
(iii) valutazione bioagronomica di varietà di sorgo ai fini
dell’ottenimento di biomasse per energia;
(iv) valutazione bioagronomica di varietà di girasole idonee
alla filiera del biodiesel.
 Più diversificati gli ambiti di ricerca in cui sono impegnati i
ricercatori del Politecnico di Bari e dell’Università del Salento.
Fra questi ambiti interessante è il solare: un progetto
particolarmente rilevante, riguarda la creazione di un centrolaboratorio specializzato nella ricerca di soluzioni tecniche
innovative per la realizzazione di impianti solari ad alta
temperatura per la produzione di energia elettrica in modo
diretto (da cicli termodinamici) ed indiretto (tramite processi
termochimici per la produzione di combustibili ricchi in
idrogeno).
 Il Dipartimento di Elettrotecnica ed Elettronica del
Politecnico di Bari è impegnato principalmente nello studio di
sistemi per ottimizzare la conversione dell’energia meccanica
in energia elettrica. In particolare, lo sviluppo di convertitori
per micro e mini eolico e di inverter per fotovoltaico. Studi
sono condotti anche per l’ottimizzazione di impianti a
biomasse.
 Il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Gestionale del
Politecnico
svolge
ricerche
in
materia
di
analisi
fluidodinamica e di ottimizzazione fluidodinamica; sviluppa
pale per generatori eolici in materiale composito; impianti di
dewatering per la protezione delle coste dall’erosione;
macchine
per
la
raccolta
dei
dati
per
campagne
anemometriche; progetti sull’ottimizzazione delle filiere
oleaginose e zuccherine. Numerosi sono i progetti condotti dal
Dipartimento, per quanto riguarda i processi di combustione e
i biocombustibili.
 Il Dipartimento di Ingegneria Ambientale e per lo Sviluppo
Sostenibile della II Facoltà di Ingegneria di Taranto è
impegnato in diversi progetti finanziati dalla Regione Puglia
nell’ambito dei progetti esplorativi:
- ottimizzazione delle prestazioni e riduzione dei consumi dei
trasportatori a nastro;
- nuove metodologie numerico-sperimentali per la
caratterizzazione dei siti eolici;
- sviluppo di un bruciatore innovazione in regime di
combustione MILD;
- ottimizzazione del processo di digestione anaerobica di
biomasse con recupero energetico di biogas;
- controllo delle prestazioni di impianti fotovoltaici inseriti in
reti di distribuzione dell’energia elettrica;
- impianto di dissalazione autonomo ed auto-controllato
alimentato mediante energie rinnovabili
Sono inoltre in corso due progetti nell’ambito del risparmio
energetico finanziati dal POR Puglia 2000-2006 Asse III,
Misura 3.12. Il primo ha come oggetto misure di risparmio
energetico nelle piccole e medie imprese agroalimentare
pugliesi. Il secondo, sempre rivolto alle piccole e medie
imprese del comparto agroalimentare, mira ad integare ed
eventualmente a sostituire le fonti di energia fossili con fonti
di energia rinnovabili nei processi produttivi.
 Il
Dipartimento
di
Ingegneria
dell’Innovazione
dell’Università del Salento ha particolari competenze
riguardo la tecnologia del fotovoltaico (normalizzazione
delle specifiche tecniche dei pannelli fotovoltaici ed
incremento del rendimento dei generatori fotovoltaici con
l’impiego di sistemi robotizzati; attualmente, la ricerca si sta
spostando verso l’ottimizzazione di tali dispositivi).
Altri progetti in corso riguardano:
(i) materiali e metodologie innovativi per prodotti nel settore
delle energie rinnovabili e nano-rectenna per la conversione
diretta ad alta efficienza di luce solare in elettricità (entrambi
finanziati nell’ambito dei progetti strategici della Regione
Puglia);
(ii) sviluppo di una metodologia di calcolo per la
progettazione di un sistema di trigenerazione, applicazione di
nanofluidi per la trasmissione del calore e sviluppo di
turboespansori bifase per generazione di energia da fonte
rinnovabile (questi ultimi finanziati nell’ambito dei progetti
esplorativi della Regione Puglia).
All’interno del Dipartimento, è attivo il Centro Ricerche
Energia Ambiente (CREA). Le sue numerose attività di
ricerca si concentrano su temi quali combustione, processi
industriali, modellazione di motori diesel e benzina,
ottimizzazione delle performance dei motori a combustione
interna, progettazione di sistemi d’iniezione, analisi della
combustione di carburanti alternativi e riduzione delle
emissioni inquinanti.
 Particolarmente rilevanti sono, poi, le competenze in tema di
efficienza energetica nel settore dell’edilizia all’interno
dell’Istituto per le tecnologie della costruzione.
 Altri due ambiti in cui possono aprirsi significative possibilità
di ricerca e in cui la Puglia può vantare, in particolare con il
Centro Laser, competenze distintive riguardano l’applicazione
di sofisticati metodi di monitoraggio ambientale al ciclo delle
fonti rinnovabili, in particolare alla combustione di biomasse,
e l’utilizzo di tecnologie innovative per le misurazioni
anemometriche.
Il Progetto di Filiera dell’ARTI
 Cinque fasi:
1. consultazioni informali con un panel di “Grandi Attori”
operanti nella produzione non solo di energia, ma anche di
apparati per gli impianti a fonti rinnovabili, così come nella
ricerca energetica in Puglia;
2. invio di un questionario ad imprese ed enti di ricerca sulle
loro attività innovative in materia di energie rinnovabili e di
risparmio energetico;
3. individuazione delle alternative tecnologiche più promettenti;
Il Progetto di Filiera dell’ARTI
4. ordinamento di tali alternative in base ad opportuni criteri
di merito e predisposizione di studi di approfondimento;
5. predisposizione di studi di fattibilità per lo sviluppo di
interventi progettuali che incorporino le alternative
individuate nelle fasi precedenti.

La Puglia si caratterizza per uno strutturale eccesso di
offerta energetica e per una quota di produzione di energia
da fonte rinnovabile sul totale regionale ancora bassa.
Questi elementi suggeriscono l’opportunità di operare una
riconversione dell’apparato di generazione verso le fonti
rinnovabili
e
l’ambientalizzazione
delle
centrali
tradizionali e di sviluppare iniziative ad alta efficienza,
anche
in un’ottica
tecnologie.
di
esportazione
delle
migliori

In questo quadro, appare cruciale la scelta di pervenire ad
una composizione equilibrata per fonte.
La Puglia è stata finora capace di evitare il rischio di
un’eccessiva
concentrazione
su
di
un’unica
fonte
rinnovabile. Occorre, dunque, diversificare il “portafoglio”
delle tecnologie energetiche innovative in generale e delle
fonti rinnovabili in particolare, pur con la necessità di
concentrare le nuove iniziative di ricerca in alcuni ambiti
ben definiti .
I vantaggi comparati della Puglia
 Numerosi progetti in corso, molti dei quali con forte spinta
innovativa;





collaborazioni fra mondo della ricerca e industria;
competenze professionali specifiche;
attività agricole legate allo sviluppo delle agro-energie;
normativa regionale definita;
favorevoli condizioni ambientali e climatiche (orografia,
insolazione, vento, disponibilità di terreni da destinarsi a
colture energetiche, terreni pianeggianti).
Risultati: le tecnologie più promettenti per la
Puglia
 Biomasse (in particolare, di seconda generazione)
 Solare (in particolare, solare termo-dinamico)
 Eolico
 Edilizia bio-compatibile e ecobuilding
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Gianfranco Viesti