“Per le vie del sangue”
Utilizzo del sangue nei farmaci e suoi
processi chimici e tecnici di trasformazione
Classe 2°A
Scuola Media via Ribolle - Forlì
EDWIN
COHN
EDWIN
COHN
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EDWIN
COHN
COHN
Edwin Cohn è uno degli ematologi maggiormente
impegnati nell’estrazione e purificazione delle
componenti attive del sangue. L’idea di impiegare gli
anticorpi prodotti da un individuo per proteggerne un
altro risale al 1888, quando i francesi Richet Charles
e Héricourt Jules lo prospettarono a chiare lettere
discutendo i risultati di una loro ricerca sullo
Staphylococcus pyosepticus intrapresa per conoscere
meglio le caratteristiche di questo batterio e per
imparare ad evitarne gli effetti patogeni.
I due colleghi a
Berlino ..
•Furono due colleghi a Berlino,il tedesco Emil von
Behring e il giapponese Shibasaburo Kitasato, a tradurla
in pratica pochi mesi dopo trasferendo campioni di
sangue di un coniglio immunizzato contro la tossina
tetanica ad un altro coniglio mai infettato prima da quel
bacillo.
Altri scienziati ..
• Un altro scienziato
tedesco Paul Ehrlich
intraprese un nuovo
studio sugli anticorpi
nei confronti della
difterite
• Nello stesso periodo,
a Parigi, Albert
Calmette lavorava
sull’immunizzazione
nei confronti del
veleno di serpente.
…...
Nel 1895 Behring fondò
nella capitale tedesca un
istituto dedicato alla
produzione di antitossina
difterica da impiegare
nelle indagini
sull’immunizzazione
nell’organismo animale.
A Parigi Emile Roux
dimostrava l’efficacia
dell’antitossina nel
trattamento dei bambini
esposti al contagio del
bacillo difterico.
Uno studio italiano …
Nel 1907, sulla rivista di
clinica pediatrica,
apparve un articolo di F.
Cenci relativo a
esperienze di siero terapia
nel morbillo,
evidenziando il riuscito
utilizzo di tali sieri.
Era il primo tentativo
sull’uomo di trasferire
l’immunità mediante un
siero umano.
La storia continua …
Durante la Seconda
Guerra Mondiale si
studiarono nuove
metodiche di lavorazione
dei prodotti ematici da
poter conservare,
trasportare e
somministrare
facilmente.
COHN EDWIN …
Individuò il metodo migliore per separare le
proteine plasmatiche sottoponendo il plasma a
centrifugazione e a raffreddamento a 0°C.
Così si frazionava il sangue umano nelle sue
componenti biologiche.
E’ su questa metodica di base che si sono
sviluppate tutte le tecniche di preparazione delle
immunoglobuline.
In seguito …
A partire dalla metà degli anni sessanta le
terapie con immunoglobuline divennero sempre
più comuni in Europa, utilizzandole anche in
quadri clinici diversi, che spaziano dall’autismo
ad alcune neuropatie, dalle patologie
reumatiche a quelle autoimmunitarie e tumorali.
Cosa sono gli emoderivati ?
Sono farmaci prodotti dal
sangue con il processo di
plasmaferesi. Si tratta di
una complessa operazione
di frazionamento del
sangue, al termine della
quale al donatore è
sottratto solo il plasma.
Come avviene la plasmaferesi?
Viene effettuata con degli
apparecchi particolari detti
separatori cellulari. Il
plasma viene raccolto in
una sacca (le altre
componenti del sangue
sono restituite al donatore)
e ceduto alle industrie
farmaceutiche per ricavare
i plasmaderivati, cioè i
”farmaci salvavita”.
Quali sono i farmaci?
Fattori della coagulazione, utilizzati per la cura dell’emofilia e
di alcune malattie del fegato.
Albumina, utilizzata negli stati di shock, nelle ipoproteinemie e
nell’ittero neonatale grave.
Immunoglobuline, impiegate nei casi di carenza di
gammaglobuline e per la prevenzione e la cura del tetano, del
vaiolo e dell’epatite virale.
Fibrinogeno, essenziale per la coagulazione e carente in certe
situazioni congenite ed acquisite.
La trasfusione di eritrociti
Può avvenire attraverso l’uso di:
-eritrociti concentrati, dopo centrifugazione e
allontanamento del plasma surnatante;
-eritrociti congelati
-eritrociti filtrati, previo allontanamento di tutti i globuli
bianchi, piastrine, proteine plasmatiche e
microaggregati.
Il governo ha emanato nel 2005 la
legge 219 sui farmaci emoderivati.
- Le regioni stipulano convenzioni coi centri e le aziende per la
lavorazione del plasma raccolto in Italia.
- I centri e le aziende di frazionamento e di produzione di
emoderivati devono essere dotati di adeguate dimensioni, essere
di adeguata tecnologia, avere gli stabilimenti idonei ad effettuare
il ciclo completo di frazionamento.
- Tali stabilimenti devono risultare idonei alla lavorazione
secondo quanto previsto dalle norme vigenti nazionali e
dell’Unione europea.
- Gli emoderivati prodotti devono derivare da plasma raccolto
esclusivamente in territorio italiano.
- I centri e le aziende di frazionamento e produzione
documentano, per ogni lotto di emoderivati, le regioni di
provenienza del plasma lavorato nel singolo lotto, il rispetto delle
buone pratiche di fabbricazione e di tutte le altre norme stabilite
dall’Unione europea, nonché l’esito del controllo di stato.
- L’eccedenza nazionale di sangue e dei suoi derivati può essere
esportata per contribuire al raggiungimento degli obbiettivi
dell’autosufficienza europea, o nell’ambito del progetto della
cooperazione internazionale o per fini umanitari.
- L’importazione di emoderivati pronti per l’impiego è
consentita a condizione che tali prodotti, nel Paese di
provenienza, risultino autorizzati alla commercializzazione
per uso terapeutico o umano e siano stati sottoposti al
controllo di Stato secondo la procedura europea, con esito
favorevole.
- Gli emoderivati importati da Paesi non appartenenti
all’Unione Europea, prima della loro immissione in
commercio, devono essere sottoposti ai controlli di Stato.
I farmaci emoderivati sono
sicuri?
I farmaci emoderivati hanno determinato un miglioramento
qualitativo e quantitativo della longevità di emofilici e di
talassemici.
Tuttavia secondo il dr. Azra Ghani, epidemiologo all’Imperial
College di Londra, la trasmissione del morbo della mucca
pazza, attraverso emoderivati ottenuti da sangue infetto, è
teoricamente possibile.
Infatti durante la preparazione di questi farmaci non è previsto
alcun trattamento per uccidere i prioni.
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