I numeri e la loro rappresentazione, le frazioni Saeli Donato 26 marzo 2015 “Al mondo ci sono tre tipi di persone: quelle che sanno contare e quelle che non sanno contare.” Ian Stewart Nell’osso sono state intagliate 55 tacche, a gruppi di 5. Le prime 25 tacche sono separate dalle altre da una tacca di lunghezza doppia. Nell’osso sono state intagliate 55 tacche, a gruppi di 5. Le prime 25 tacche sono separate dalle altre da una tacca di lunghezza doppia. Anche se non sappiamo in che modo siano state prodotte queste tacche, la spiegazione più plausibile è che un uomo preistorico l’abbia fatto deliberatamente. Forse stava registrando il numero di un insieme, probabilmente di pelli, o di familiari, o di giorni trascorsi da un determinato evento. È ragionevole supporre che egli facesse una tacca per ogni oggetto appartenente all’insieme che stava considerando. “Le donne porgevano un pezzo di legno, lungo una ventina di centimetri, segnato da tratti di lima. Ogni pezzo era diverso, alcuni ricavati da rami, altri quadrati e piallati. Il fornaio ne aveva il duplicato infilati in una cinghia di cuoio. Egli cercava il nome segnato in cima ai suoi legni, lo confrontava con quello del cliente; le tacche corrispondevano esattamente”. Allora si poteva saldare il conto del pane preso a credito. Cosı̀ accadeva ancora nel 1869 in Francia dalle parti di Saint-Étienne, ... “Le donne porgevano un pezzo di legno, lungo una ventina di centimetri, segnato da tratti di lima. Ogni pezzo era diverso, alcuni ricavati da rami, altri quadrati e piallati. Il fornaio ne aveva il duplicato infilati in una cinghia di cuoio. Egli cercava il nome segnato in cima ai suoi legni, lo confrontava con quello del cliente; le tacche corrispondevano esattamente”. Allora si poteva saldare il conto del pane preso a credito. Cosı̀ accadeva ancora nel 1869 in Francia dalle parti di Saint-Étienne, ... Incidere tacche, che si trattasse di ossa ritrovate in caverne del paleolitico, di bastoncini di fornai francesi o degli “stocks” della Corte dello Scacchiere inglese, è stato per decine di migliaia di anni il modo di tenere i conti, finché nell’Ottocento un incendio epocale ha ridotto in Cenere, insieme agli “stocks”, l’intero Parlamento inglese. [Bo, 27] S. Kubrick 2001: Odissea nello spazio - 1968 I sistemi posizionali più quotati base 2 8 10 12 16 cifre 0, 1 0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7 0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, X, E 0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, a, b, c, d, e, f denominazione binario ottale decimale duodecimale esadecimale Nella tabella seguente i primi 16 numeri naturali vengono rappresentati in tutti questi sistemi. binario 0 1 10 11 100 101 110 111 1000 1001 1010 1011 1100 1101 1110 1111 v ottale 0 1 2 3 4 5 6 7 10 11 12 13 14 15 16 17 decimale 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 duodecimale 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X E 10 11 12 13 esadecimale 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 a b c d e f Esempio Consideriamo la sequenza di cifre 101312 in base 12. • In questo sistema, le posizioni successive rappresentano potenze di 12; cosı̀ 3 2 1 101312 = 1 · 12 + 0 · 12 + 1 · 12 + 3 = 1728 + 12 + 3 = 1743. • La base usata nella rappresentazione di un numero viene specificata con un indice; conveniamo di omettere l’indicazione della base nel caso di rappresentazioni decimali. Esempio Consideriamo la sequenza di cifre 101312 in base 12. • In questo sistema, le posizioni successive rappresentano potenze di 12; cosı̀ 3 2 1 101312 = 1 · 12 + 0 · 12 + 1 · 12 + 3 = 1728 + 12 + 3 = 1743. Per rappresentare questo stesso numero in base 16 eseguiamone la divisione euclidea per 16; otteniamo 1743 = 16 · 108 + 15. Dividiamo ora 108 per 16, abbiamo 108 = 16 · 6 + 12, finalmente impiegando questa relazione nella precedente 2 1743 = 16 · (16 · 6 + 12) + 15 = 6 · 16 + 12 · 16 + 15 = 6cf16 . • La base usata nella rappresentazione di un numero viene specificata con un indice; conveniamo di omettere l’indicazione della base nel caso di rappresentazioni decimali. Esempio Consideriamo la sequenza di cifre 101312 in base 12. • In questo sistema, le posizioni successive rappresentano potenze di 12; cosı̀ 3 2 1 101312 = 1 · 12 + 0 · 12 + 1 · 12 + 3 = 1728 + 12 + 3 = 1743. Per rappresentare questo stesso numero in base 16 eseguiamone la divisione euclidea per 16; otteniamo 1743 = 16 · 108 + 15. Dividiamo ora 108 per 16, abbiamo 108 = 16 · 6 + 12, finalmente impiegando questa relazione nella precedente 2 1743 = 16 · (16 · 6 + 12) + 15 = 6 · 16 + 12 · 16 + 15 = 6cf16 . Rappresentiamo ora lo stesso numero in base 8. 1743 = 8 · 217 + 7, 217 = 8 · 27 + 1, 27 = 8 · 3 + 3; pertanto 1743 = 33178 . • È: La base usata nella rappresentazione di un numero viene specificata con un indice; conveniamo di omettere l’indicazione della base nel caso di rappresentazioni decimali. Rappresentiamo infine ancora lo stesso numero in base 2. Abbiamo: 1743 = 2 · 871 + 1, 871 = 2 · 435 + 1, 435 = 2 · 217 + 1, 217 = 2 · 108 + 1, 108 = 2 · 54 + 0, 54 = 2 · 27 + 0, 27 = 2 · 13 + 1, 13 = 2 · 6 + 1, 6 = 2 · 3 + 0, 3 = 2 · 1 + 1; dunque 1743 = 110110011112 . Senza parole ottale 3 3 1 7 z }| { z }| { z }| { z }| { 011011001111 binario 0 | 1{z1 1} | 1{z1 0} 1 | 1{z0 0} 1 6 c f esadecimale r Operazioni Quale che che sia la base le operazioni si effettuano come nel sistema decimale, ma .... Operazioni Quale che che sia la base le operazioni si effettuano come nel sistema decimale, ma .... occorre imparare le tabelle. Operazioni Quale che che sia la base le operazioni si effettuano come nel sistema decimale, ma .... occorre imparare le tabelle. In binario tutto è relativamente facile, basta solo ricordare che 1 + 1 fa 102 . (Ma forse anche che 112 + 1 = 1002 , 1112 + 1 = 10002 , 11112 + 1 = 100002 , ...) Operazioni Quale che che sia la base le operazioni si effettuano come nel sistema decimale, ma .... occorre imparare le tabelle. In binario tutto è relativamente facile, basta solo ricordare che 1 + 1 fa 102 . (Ma forse anche che 112 + 1 = 1002 , 1112 + 1 = 10002 , 11112 + 1 = 100002 , ...) Sommiamo 111101012 = 245 e 1001111002 = 316, abbiamo: ˙ ˙ 1̇1̇1̇1̇0̇101 + 100111100 = 10001100012 I puntini sulle cifre del primo addendo indicano il riporto di 1. La moltiplicazione è più laboriosa a causa dei riporti, anche a più cifre, nell’addizione dei prodotti parziali: 11110101 × 100111100 = ˙ ˙ ˙ ˙˙ ˙ ˙ 1̇11̇1̇0̇10100 11110101 11110101 11110101 1111010100 100101110011011002 Tavola “pitagorica” in ottale: × 2 3 4 5 6 7 2 4 6 10 12 14 16 3 6 11 14 17 22 25 4 10 14 20 24 30 34 5 12 17 24 31 36 43 6 14 22 30 36 44 52 7 16 25 34 43 52 61 Tavola “pitagorica” in ottale: × 2 3 4 5 6 7 2 4 6 10 12 14 16 3 6 11 14 17 22 25 4 10 14 20 24 30 34 5 12 17 24 31 36 43 6 14 22 30 36 44 52 Moltiplichiamo 3658 = 245 per 4748 = 316 : 365 × 474 = 1724 3263 1724 2271548 7 16 25 34 43 52 61 Tabella di moltiplicazione in base sedici: × 2 3 4 5 6 7 8 9 a b c d e f 2 4 6 8 a c e 10 12 14 16 18 1a 1c 1e 3 6 9 c f 12 15 18 1b 1e 21 24 27 2a 2d 4 8 c 10 14 18 1c 20 24 28 2c 30 34 38 3c 5 a f 14 19 1e 23 28 2d 32 37 3c 41 46 4b 6 c 12 18 1e 24 2a 30 36 3c 42 48 4e 54 5a 7 e 15 1c 23 2a 31 38 3f 46 4d 54 5b 62 69 8 10 18 20 28 30 38 40 48 50 58 60 68 70 78 9 12 1b 24 2d 36 3f 48 51 5a 63 6c 75 7e 87 a 14 1e 28 32 3c 46 50 5a 64 6e 78 82 8c 96 b 16 21 2c 37 42 4d 58 63 6e 79 84 8f 9a a5 c 18 24 30 3c 48 54 60 6c 78 84 90 9c a8 b4 d 1a 27 34 41 4e 5b 68 75 82 8f 9c a9 b6 c3 e 1c 2a 38 46 54 62 70 7e 8c 9a a8 b6 c4 d2 f 1e 2d 3c 4b 5a 69 78 87 96 a5 b4 c3 d2 e1 La medesima moltiplicazione eseguita in base 16 f5× 13c = b7c 2d f f5 12e6c16 La medesima moltiplicazione eseguita in base 16 f5× 13c = b7c 2d f f5 12e6c16 ed infine, in base 10 245 × 316 = 1470 245 735 77420 Ufficialmente, il primo ad esporre una trattazione sistematica dei sistemi di numerazione posizionali fu il matematico tedesco G. W. Leibniz; anche se l’inglese T. Harriot ne aveva discusso e scritto oltre mezzo secolo prima, ma senza pubblicare. Ufficialmente, il primo ad esporre una trattazione sistematica dei sistemi di numerazione posizionali fu il matematico tedesco G. W. Leibniz; anche se l’inglese T. Harriot ne aveva discusso e scritto oltre mezzo secolo prima, ma senza pubblicare. Leibniz, filosofo e teologo oltre che matematico, era affascinato dal sistema binario; il fatto che nel sistema binaro tutti i numeri possono essere rappresentati mediante due soli simboli gli richiamava la creazione dell’universo, tratto dal nulla (0) per opera di Dio (1). [BJB, 265-267] Ufficialmente, il primo ad esporre una trattazione sistematica dei sistemi di numerazione posizionali fu il matematico tedesco G. W. Leibniz; anche se l’inglese T. Harriot ne aveva discusso e scritto oltre mezzo secolo prima, ma senza pubblicare. Leibniz, filosofo e teologo oltre che matematico, era affascinato dal sistema binario; il fatto che nel sistema binaro tutti i numeri possono essere rappresentati mediante due soli simboli gli richiamava la creazione dell’universo, tratto dal nulla (0) per opera di Dio (1). [BJB, 265-267] La possibilità di rapppresentare ogni numero con soli due simboli ha però un costo: la lunghezza della rappresentazione. Infatti una cifra binaria (bit) ha capacità di esprimere solo la minima quantità possibile di informazione. Sistema babilonese sessagesimale posizionale (incompleto) Sistema Maya ventesimale posizionale (incompleto) Frazioni Aritmetica bizzarra “No Giacomo, non puoi fare cosı̀” disse il maestro indicando il quaderno di Giacomo, su cui lo scolaro aveva scritto 1 8 18 × = 4 5 45 “Scusi, sgnor maestro” disse Giacomo. “Che c’è di sbagliato? L’ho controllato con la calcolatrice e sembra che vada bene”. “Be’, Giacomo, il risultato è giusto, direi” ammise il maestro. “Anche se probabilmente dovresti semplificare in modo da ottenere 2/5, che è ridotto ai minimi termini. Quello che è sbagliato è...”. [St, 173] Sappiamo bene che a c a·c per la frazione è la frazione ; b d b·d ma perché è questa la definizione di moltiplicazione tra frazioni e non magari la ricetta proposta da Giacomo? il prodotto della frazione Sappiamo bene che a c a·c per la frazione è la frazione ; b d b·d ma perché è questa la definizione di moltiplicazione tra frazioni e non magari la ricetta proposta da Giacomo? il prodotto della frazione Un’occhiata ai due disegni che seguono dovrebbe persuaderci che la definizione usuale corrisponde ai fatti. 4 3 12 4·3 × = = 7 5 35 7·5 Il quadrato è l’unità e ogni rettangolino è 1/35 dell’unità. [Va, 15] 20 17 340 20 · 17 × = = 7 5 35 7·5 20 17 6 2 × = 2+ · 3+ 7 5 7 5 =6+ 4 18 12 + + 5 7 35 68 340 5 = =9 35 7 7 Per addizionare (spesso) occorre (almeno) moltiplicare: a c a·d +b·c + := b d b·d Esempio: 4·5+7·3 20 + 21 41 6 4 3 + = = = =1 7 5 7·5 35 35 35 Altro esempio: 3 8 3 · 15 + 10 · 8 45 + 80 125 + = = = , 10 15 10 · 15 150 150 oppure 8 3 · 15 + 10 · 8 3·3·5+2·5·8 25 3 9 + 16 + = = = = ; 10 15 10 · 15 2·5·3·5 30 30 in ogni caso 125 25 5 = = . 150 30 6 In fondo all’aula si sentı̀ la voce sommessa di Giacomo: “Maestro, la sua formula per sommare è troppo complicata, non potrebbe bastare c a a+c + = ? b d b+d Cosı̀ sarebbe simile a quella del prodotto (che finalmente ho capito).” [Bo] Bottazzini U. - Numeri - Raccontare la matematica Intersezioni - il Mulino - Bologna - 2015 [BJB] Bunt L.N.H., Jones P.S., Bedient J.D. - Le radici storiche delle matematiche elementari - Zanichelli - Bologna - 1987 [St] Stewart I. - La piccola bottega delle curiosità matematiche del professor Stewart - Codice edizioni - Torino - 2010 [Va] Valenti D. - Frazioni e numeri razionali - Treccani Scuola www.treccani.it/portale/opencms/Portale/resources/multimedia/ lezioni matematica/frazioni/Frazioni Presenta1.pdf