INDICE PREMESSA PARTE PRIMA- PRESENTAZIONE DEL SERVIZIO Cap.1. La Mission e i principi ispiratori • • • 1.1. Mission del Centro Atlantis 1.2. Principi e strumenti del "progetto Atlantis" 1.3. Mission dell'R.S.A. Cap.2. Sistemi di garanzia e qualità Cap.3. La storia Cap.4. Le caratteristiche strutturali del servizio • 4.1. Descrizione degli spazi del centro Cap.5. Il Personale • • 5.1. Chi siamo 5.2. Il modello gestionale Cap.6. L’accesso, l’inserimento e l’accoglienza dell’utente in struttura • • • • • 6.1. L'accesso 6.2. L'inserimento 6.3. L'accoglienza 6.3.a. l'accoglienza nei centri diurni 6.3.b. l'accoglienza in R.S.A. Cap.7. Le modalità di funzionamento • • • • • 7.1. I servizi: c.e.r.d, c.e.o.d., c.d.m., r.s.a. 7.2. I servizi trasversali: musicoterapia, fisiokinesiterapia, fisiokinesiterapia domiciliare, servizio infermieristico, laboratorio "ad occhi aperti", servizio di assistenza ospedaliera. 7.3. Le attività comuni e trasversali: progetto "scuola - fare per conoscere", progetto "tra gli zero e gli 8000". 7.4. Una giornata tipo 7.5. Il Progetto Educativo Individualizzato 1 PARTE SECONDA- LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO E LA TUTELA DELL’UTENTE Cap.1. La valutazione del servizio: tabella delle aree di qualità del servizio Cap.2. La tutela dell’utente • 2.1. Reclami, suggerimenti e proposte di miglioramento Cap.3. I risultati ottenuti Cap.4. Gli obiettivi di miglioramento 2 PREMESSA Prima che ci si accinga a leggere la nostra Carta dei servizi, vogliamo comunicare che cosa rappresenta per noi questo documento è quale percorso ha portato alla sua realizzazione. La Carta dei Servizi di Atlantis è uno “strumento” con il quale intendiamo rendere conosciuta la nostra musica, quella che ogni giorno “l’orchestra Atlantis” suona, quella che parla di chi siamo, cosa facciamo e come lo facciamo. Per realizzarla è stato costituito un gruppo di lavoro composto da persone che, con varie funzioni, lavorano in Atlantis e che hanno inteso portare nella carta i contenuti di valore provenienti da tutti coloro che vi operano. Il loro interesse per questa iniziativa, il loro entusiasmo ha permesso di rendere visibile e di aprire il centro agli occhi della comunità del nostro territorio e di chiunque vorrà conoscerci. La Carta dei Servizi vuole essere anche uno strumento di garanzia per l’utente e la sua famiglia rispetto ai servizi offerti, alle modalità e i processi e alla qualità con le quali vengono erogati. Rappresenta inoltre, una opportunità di confronto con famigliari e utenti per accogliere i nuovi bisogni e tenere aperto lo scambio per l’adeguamento continuo. Il nostro impegno è che il cantiere Atlantis sia sempre aperto. Nella Carta si troverà una descrizione dei servizi e delle attività presenti in Atlantis ma anche contenuti relativi alla valutazione del servizio e alle modalità di tutela dell’utente. Riprendendo la metafora dello strumento musicale vogliamo infine dire che questa Carta dei Servizi rende ascoltabile (si legga visibile) una musica che gli orchestrali-compositori considerano incompiuta e migliorabile in ogni momento attraverso spunti e innovazioni creative. 3 PARTE PRIMA - PRESENTAZIONE DEL SERVIZIO Cap. 1. LA MISSION E I PRINCIPI ISPIRATORI 1.1. MISSION DEL CENTRO ATLANTIS Il Centro Atlantis è gestito da tre Cooperative Sociali “L’Incontro”, “Il Girasole”, “Cà Speranza” che nel realizzarne il progetto attuativo, hanno definito l’orientamento di massima che guida l’agire di chi lavora all’interno della struttura. L’organizzazione mondiale della sanità ha configurato un nuovo modo di intendere la salute che, prescindendo dallo stato di malattia, cerca di valutare e valorizzare le funzioni presenti in ogni singola persona. La funzione va perciò a sostituire il concetto di disabilità aprendosi ad una valorizzazione delle diverse abilità che ogni singola persona è in grado di esprimere all’interno del suo contesto sociale; quindi la Persona come risorsa attiva in grado di realizzare e raggiungere i propri obiettivi personali e sociali. Date queste premesse enunciamo di seguito il modello che orienta l’operare del Centro Atlantis. Crediamo che la struttura non debba vivere per se stessa, per la sua buona organizzazione, ma debba vivere e funzionare per la persona che vi è ospitata. Quindi la persona/utente avrà le dovute risposte ai problemi reali che fanno parte della sua dimensione e non ai problemi, a volte irreali, che fanno parte della dimensione di chi gestisce la struttura socio assistenziale. Crediamo sia necessario ricercare il compromesso ideale tra la funzionalità della persona e la funzionalità della struttura. Il processo di crescita della struttura dovrebbe essere dato dalla continua ricerca di metodologie e strategie idonee ad attuare il compromesso. Punti cardine quindi di questo tipo di impostazione lavorativa sono le figure professionali che ruotano attorno all'utente del servizio, che, coscienti degli obiettivi fissati, promuovono iniziative volte al recupero della persona disabile sia dal punto di vista fisico che mentale. Utile sottolineare che la centralità della persona porta inevitabilmente a considerazioni che vanno immediatamente a modificare gli atteggiamenti da parte di tutto il personale dipendente e conseguentemente anche dell’organizzazione. Lo studio e l'analisi degli atteggiamenti di chi opera nella struttura socio assistenziale deve diventare una costante per far sì che si possa valutare e valorizzare la figura di ciascuna persona. La formazione del personale passa attraverso questo stadio che porta alla coscienza del vero significato della esistenza e quindi motiva l'intervento dell'operatore che sarà più pronto a dare servizi assistenziali con gli atteggiamenti giusti e valorizzanti. E' importante, in quest’ottica operativa, la verifica e la trasmissione del bagaglio di esperienze che ciascun operatore in questa dimensione assistenziale accumula; per questo è necessario il confronto tra le varie figure professionali. Cambiare atteggiamento nei confronti delle persone provoca delle modifiche nelle risposte da parte dell'utente del servizio, sia egli auto o non autosufficiente, determinando un meccanismo definito di "autoattivazione" che semplicemente corrisponde alla forza vitale che alimenta il desiderio del vivere. Quindi si assisterà al passaggio dalla fase in cui l'operatore presta aiuto alla persona, alla fase in cui anche la persona stessa è partecipe nell' aiutarsi. Quanto esposto diventa l’indirizzo operativo e prerequisito determinante per dar seguito alla sperimentazione del progetto del Centro Atlantis. Inoltre pone le basi per comprendere come non esistano regole assolute di comportamento organizzativo o un mansionario definito poiché, 4 partendo dalla centralità della persona, diventa possibile e attuabile ogni modifica organizzativa che consente di generare cambiamento.I soci delle Cooperative hanno tradotto questa espressione intenzionale e propositiva in principi e strumenti che guidano costantemente il loro modo di lavorare. 1.2. PRINCIPI E STRUMENTI DEL “PROGETTO ATLANTIS” “Atlantis” è un centro che accoglie persone di varie età e con differenti disabilità, inserite in gruppi distinti di attività diurna chiamati Centro Educativo Riabilitativo Diurno (C.E.R.D.), Centro Educativo Occupazionale Diurno (C.E.O.D.) e Centro Disabili Motori (C.D.M.). La struttura offre anche un servizio residenziale che opera trasversalmente accogliendo sia Utenza in carico ai gruppi diurni sopracitati sia persone frequentanti altri centri diurni del territorio. L’approccio che orienta gli interventi all’interno di Atlantis è quello “ecologico”: “…parliamo di approccio ecologico quando parliamo di qualità della vita dell’uomo e di promozione della comunità, affinché la stessa sia in grado di assicurare all’uomo i diritti umani e in primo luogo la libertà da tutte le barriere fisiche, ma soprattutto mentali”. (P. Borsellino 2003) e si basa su questi presupposti: 1) IL CONCETTO DI RISPETTO: “rispetto” dal latino “respicere” = volgersi a guardare. Pensiamo che due persone si relazionano con rispetto quando poste l’una di fronte all’altra, si scoprono entrambe con abilità e disabilità. Così il “tuo” modo di essere e di fare mi pone nella condizione di “es-primere” (= manifestare in forma adeguata) e/o “deprimere” (= ridurre, portare a un livello inferiore) il mio modo di essere e di fare e viceversa. Guardarsi rispettandosi implica l’eliminazione del concetto assoluto (cioè senza confronto) di disabilità versus abilità-normalità e rende le persone reciprocamente responsabili di quanto avviene nella relazione e di ciò che si scambiano mentre interagiscono. Dati tali presupposti riteniamo che educare significa educarsi.. 2) IL CONCETTO DI REALTA’ COMPLESSA. Il nostro approccio si caratterizza nel cercare di avere una visione globale della realtà in cui lavoriamo. Ciò significa che consideriamo importanti e significativi tutti i contributi apportati dalle persone che operano all’interno di Atlantis. Ogni azione mirata ad ottenere cambiamento, sviluppo e miglioramento è il prodotto del pensiero emerso dall’interazione delle parti coinvolte e dà vita ad una realtà complessa. Se vogliamo guardare con attenzione e compartecipazione alla realtà che ci circonda dobbiamo non tralasciare alcun punto di vista perché: “va abbandonata per sempre l’idea di un soggetto osservante neutrale rispetto alla realtà osservata. Dobbiamo vederci all’interno di sistemi dove la nostra è una posizione o meglio un punto di vista. Siamo tutti portatori di un nostro punto di vista della realtà; è naturale quindi che la nostra posizione tenderà a mettere in rilievo alcuni aspetti e a non vederne altri.” P.Borsellino (2003) 3) L’IMPORTANZA DELLE RELAZIONI SIGNIFICATIVE: intese sia come i legami fondamentali che caratterizzano ogni singolo individuo (famiglia, territorio etc…), sia come primo strumento di lavoro alla base di ogni intervento educativo. L’obiettivo condiviso dalle persone che si relazionano e il “migliorarsi la qualità della vita” 5 Per rendere operativo questo modello vogliamo utilizzare i seguenti strumenti: 1) Il primo strumento di lavoro è l’operatore stesso, capace di mettersi in discussione, di evolvere ed accrescere costantemente le proprie qualità umane e professionali. 2) Valorizzazione del Progetto Educativo Individualizzato (P.E.I.) come strumento di: - Lavoro con il soggetto attraverso l’osservazione, la progettazione e la verifica rispetto al perseguimento degli obiettivi; - Lavoro sinergico e conseguente coerenza degli interventi delle diverse figure professionali interne (equipe) ed esterne (consulenti); - Lavoro con le famiglie e per le famiglie, nell’ottica di una condivisione degli obiettivi del progetto. 3) Lavoro d’equipe inteso come individuazione di progettualità con obiettivi condivisi. 4) Trasversalità intesa come possibilità di attingere da parte dell’utente delle risorse dei diversi gruppi (attività interne, supporto di un operatore per particolari circostanze, attività esterne come per es. l’attività motoria) 5) Formazione continua del personale: per motivare, coinvolgere, accrescere l’investimento e per assicurare standard elevati di professionalità. 6) Adozione di strategie volte a favorire il raggiungimento di un’integrazione reale delle diversità degli utenti e a valorizzare al meglio le soggettività e la diversità, garantendo spazi di dialogo, ascolto e presa in carico individuale. 1.3. MISSION DELL’R.S.A. La Residenza Sanitaria Assistenziale presente all’interno del centro Atlantis è il servizio che, in maniera più rappresentativa rende attivo il modello di lavoro sopra esposto nella trasversalità ed integrazione degli interventi che le varie figure professionali sono chiamate a prestare verso gli ospiti. La mission del centro Atlantis assunta all’interno dell’R.S.A. si arrichisce di ulteriori concetti che vengono di seguito esposti: · L’R.S.A. assiste, educa, riabilita la persona disabile collaborando con la famiglia di origine e condividendo con essa la costruzione e la responsabilità del progetto di vita del proprio famigliare, mantenendo la diversità dei ruoli e delle funzioni di entrambe le parti.. In particolare l’R.S.A. accoglie i diversi bisogni che la persona disabile esprime comunemente in ambito famigliare-domestico e risponde in un contesto comunitario alle 6 varie esigenze cercando di offrire attività ed interventi che promuovano il benessere fisico, psichico, affettivo e relazionale della persona stessa. · La cura della persona e quindi la sua presa in carico è globale nell’arco delle 24 ore e per tutti i giorni dell’anno. Per questo motivo coloro che operano all’interno dell’R.S.A. interagiscono secondo modalità di confronto e collaborazione con tutte le figure professionali dei vari servizi che durante la giornata si occupano dell’ospite siano esse operanti all’interno del centro Atlantis così come all’interno dei servizi del territorio o della comunità. · L’R.S.A. si impegna in un cammino graduale di crescita della professionalità e dello sviluppo delle risorse umane delle persone che vi operano per garantire agli ospiti la migliore qualità di vita possibile. Cap. 2. SISTEMI DI GARANZIA Il Centro Atlantis ha partecipato con esito positivo al progetto regionale di sperimentazione per l’acquisizione dell’Autorizzazione all’esercizio e dell’Accreditamento della struttura dell’R.S.A. e dei Centri Diurni. Per l’anno 2006 è previsto il raggiungimento ufficiale sia dell’Autorizzazione del servizio che dell’accreditamento come regolato dalla legge 22 del 2002. Il Centro Atlantis rispetta tutti i criteri e i parametri necessari per erogare un servizio secondo il sistema di sicurezza previsto dalla legge 626 e osservando la legge 155 in materia di privacy. Cap. 3. STORIA DEL CENTRO ATLANTIS Fin dai primi anni ’90 il PIANO DI ZONA realizzato dall’ULSS 8 e dalla Conferenza dei Sindaci dei Comuni prevedeva la realizzazione di una Residenza Sanitaria Assistita (R.S.A.) con annessi centri diurni per l’accoglienza in forma diurna e residenziale di persone con disabilità. Nel 1998 l’ULSS ha espresso i propri orientamenti sulla caratterizzazione della struttura e sugli obiettivi della sua realizzazione invitando le Cooperative sociali e le Associazioni esistenti nel territorio a promuovere ed inventare modi nuovi ed efficaci di rispondere a bisogni e situazioni complesse. Inoltre nel territorio era già presente da circa trent’anni un Centro Educativo Riabilitativo Diurno per disabili gravi “CENTRO SPASTICI A.I.A.S” gestito dall’A.I.A.S. di Castelfranco Veneto che si era fatto attivo promotore di iniziative e progetti per la realizzazione di una nuova sede per i propri utenti. Nel 2001 la gestione di questa struttura è stata assegnata all’Associazione Temporanea d’Impresa (A.T.I.) “Con….tatto” che ha definito il progetto operativo e gestionale del Centro Polivalente di Utilità Sociale “Atlantis”. 7 L’A.T.I. Con….tatto è costituita da tre cooperative: la Cooperativa sociale “L’Incontro”, la Cooperativa sociale “Il Girasole” e la Cooperativa sociale “Ca’ Speranza”. Il nome “Con…tatto”scelto per questa A.T.I. riassume gli intenti dei tre soggetti definendo così lo “stile di vita” che li caratterizza: · L’agire con sensibilità, tenerezza e tatto · Il riattivare i contatti, il rimettere in moto la voglia di esserci di ciascun utente accolto; · L’essere un punto di contatto tra “normalità” e disagio, l’essere in contatto col territorio. Lo scambio di capacità e di sensibilità delle tre cooperative, il mettere a disposizione le proprie esperienze, progetti, risultati e difficoltà ha permesso loro di dar vita ad “Atlantis” un centro polivalente che si colloca come soggetto dialogante e interagente nella rete dei servizi del territorio. Con questo spirito l’A.T.I. Con…tatto ha affidato ad altre cooperative sociali i servizi collegati necessari per una efficace gestione del Centro: i trasporti degli utenti alla Cooperativa “Castel Monte”, le pulizie alla Cooperativa “I Cerchi”, la manutenzione del verde alla Cooperativa “Eos”, il servizio mensa alla Cooperativa “Piccola Cooperativa Libera”, la manutenzione degli impianti alla Cooperativa “Solidaria”, il servizio di lavanderia alla Cooperativa “Eureka”. Il Centro Atlantis ha iniziato la sua avventura nel mondo della riabilitazione con l’avvio delle attività diurne nel settembre 2001 e con l’apertura della R.S.A. nel gennaio 2002. 8 Cap. 4. LE CARATTERISTICHE STRUTTURALI DEL SERVIZIO CENTRO ATLANTIS via Postioma di S.Floriano 23/a, 31033 Castelfranco Veneto (TV). Tel. 0423-497592 Tel. 0423-495462 Tel. R.S.A. 0423-497802 Fax 0423-494105 E-mail [email protected] / [email protected] Il Centro Atlantis è un centro polivalente di utilità sociale che intende offrire alla comunità nella quale è inserito dei servizi che risultino utili sia a chi è in condizione di disabilità sia a chi non lo è. Atlantis opera in convenzione con l’Azienda ULSS 8 di Asolo (TV) e al suo interno sono stati attivati i seguenti servizi: · CENTRO EDUCATIVO RIABILITATIVO DIURNO (C.E.R.D.) frequentato da utenti che necessitano prevalentemente di attività di tipo assistenziale e sanitario, con la possibilità di accedere anche a diversi laboratori di tipo creativo. Questo servizio accoglie giornalmente 49 utenti. · CENTRO EDUCATIVO OCCUPAZIONALE DIURNO (C.E.O.D.) frequentato da utenti che sono in grado di svolgere attività di tipo pre-lavorativo occupazionali; il servizio accoglie 16 persone. · CENTRO DISABILI MOTORI (C.D.M.) frequentato da ragazzi con disabilità motoria e buone capacità intellettive. L’attività svolta è di tipo pre-lavorativo, tramite l’addestramento all’utilizzo di tecnologie informatiche. Accoglie 14 persone. · RESIDENZA SANITARIA ASSISTITA (R.S.A.) accoglie 19 utenti che risiedono in maniera continuativa e che di giorno frequentano i centri diurni interni ad Atlantis o esterni presenti nel territorio. Questo servizio accoglie anche utenti che non frequentano Atlantis e che per un breve periodo (per un massimo di 30 gg, come previsto dal ricovero di sollievo) hanno bisogno di assistenza in alternativa a quella fornita dalla propria famiglia. · SERVIZIO DI FISIOCINESITERAPIA · SERVIZIO DI RIABILITAZIONE FUNZIONALE IN PISCINA IDROTERAPICA · SERVIZIO DI MUSICOTERAPIA · SERVIZIO DI ASSISTENZA SANITARIA Il numero complessivo di utenti accolti è di 102. 9 Il centro Atlantis inoltre, in collaborazione con il servizio di Odontostomatologia dell’Ospedale Civile di Montebelluna ULSS 8, attua un programma di prevenzione delle malattie del cavo orale e monitora la situazione sanitaria dentistica degli utenti inseriti. Presso il centro Atlantis si trova anche la sede dell’ ASSOCIAZIONE ITALIANA ASSISTENZA SPASTICI (A.I.A.S.) sezione di Castelfranco Veneto. E-mail [email protected] http:// web.fiscali.it/aiascastelfranco. La struttura è sita in Castelfranco Veneto a circa tre chilometri dal centro storico della cittadina. Il centro è attorniato dal verde, sia quello dell’area appartenente al centro stesso, sia quello delle residenze vicine sia quello dell’area appartenente alla villa ottocentesca Cà Amata e al Golf Club di Castelfranco. La zona in cui è situato Atlantis è servita da una linea di autobus che proviene da Montebelluna e giunge fino al centro di Castelfranco alla stazione capolinea degli autobus. 4.1. DESCRIZIONE DEGLI SPAZI DEL CENTRO ATLANTIS La struttura si sviluppa su un area complessiva di 15042 mq dei quali 1436 risultano edificati. L’edificio è strutturato su due piani: il piano terra con superficie più ampia e il primo più ridotto, riservato in parte agli uffici, direzione e sala riunioni e in parte ad alcune camere da letto della R.S.A. 10 Il piano terra è strutturato su pianta quadrata, con un giardino interno ed è caratterizzato da corridoi molto ampi per il passaggio agevole delle carrozzine. All’ingresso si trova il centralino, l’ambulatorio-infermeria del servizio diurno, la stanza di musicoterapia e il laboratorio per non vedenti e le scale per l’accesso alla zona degli uffici. Proseguendo sulla destra, si trovano la piscina per l’idroterapia e la palestra per le attività di fisioterapia. Il percorso riabilitativo e occupazionale si snoda successivamente lungo due corridoi dove sono collocate sul lato destro le stanze di soggiorno ed i laboratori di 6 gruppi educativi e sul lato sinistro i bagni per gli Utenti e per il Personale. Nel 3° corridoio è collocata la mensa per il Personale, il laboratorio di cucina per gli Utenti, la cucina, la mensa dei gruppi CEOD e CDM, che funge anche da sala video e proiezione, e il laboratorio informatico, nel quale lavora il gruppo CDM. Tornando verso l’entrata, si trova la parte residenziale, con camere da letto, soggiorno, servizi e l’infermeria. All’esterno della struttura c’è un parcheggio e un grande giardino alberato, nel quale sono collocati dei gazebo in legno con tavoli e panche. 11 Cap. 5. IL PERSONALE 5.1. CHI SIAMO A.T.I. CON ... TATTO (Associazione temporanea d'impresa ) Coop. Sociale L'Incontro : Presidente Bruno Pozzobon Coop. Sociale Girasole : Presidente Monica Bidoggia Coop. Sociale Ca' Speranza : Presidente Egidio Banni DIRETTORE Munaretto Raffaella VICE DIRETTORE (Gestione personale Coordinatore RSA) Baldassin Anna VICE DIRETTORE (Amministrazione e Servizi Terzi) Berdusco Andrea Fisiokinesiterapisti Istruttore motorio Educatori Coord.di Nucleo Musicoterapeuta Personale sanitario Medici/infermiere Operatori Cerd - Ceod - Cdm - RSA 5.2. IL MODELLO GESTIONALE Il modello gestionale di Atlantis si basa sulla trasversalità: tutti i livelli dell’organizzazione vengono gestiti con un unico approccio (descritto nella Mission e nei Principi ), pur nella diversità e nella specificità degli interventi dati in risposta ai bisogni della persona disabile. Gli incontri e le riunioni tra le diverse figure professionali costituiscono occasione non solo di collaborazione ma anche garanzia di coerenza nel perseguire l’obiettivo principale che è il benessere dell’Utente. L’ASSOCIAZIONE TEMPORANEA D’IMPRESA “CON…TATTO” Alle tre cooperative che costituiscono l’A.T.I. compete la titolarità e la gestione delle convenzioni stipulate con l’ULSS 8 e con altri eventuali soggetti fruitori di prestazioni e servizi. Decidono le 12 linee di sviluppo del progetto Atlantis in accordo con l’Ulss ; controllano la gestione e l’amministrazione generale del centro e verificano la qualità del servizio erogato.I tre soggetti associati hanno individuato come unico interlocutore per l’Azienda Ulss la Cooperativa Sociale L’incontro che funge da capogruppo e da garante del progetto Atlantis. IL DIRETTORE Ha la responsabilità finale e generale con facoltà decisionali rispetto alla gestione globale del centro Atlantis in collaborazione con i vice-direttori. Verifica l’operato delle diverse figure professionali operanti nel centro e gestisce i rapporti con l’A.T.I., i servizi dell’Ulss e gli enti del territorio. VICE DIRETTORE SETTORE AMMINISTRATIVO Ha responsabilità e facoltà decisionali sulla gestione del centro in qualità di vice direttore; gestisce i rapporti con l’ufficio tecnico-amministrativo dell’Ulss, gestisce gli acquisti e la manutenzione generale del centro; gestisce i rapporti con le cooperative che forniscono i servizi terzi e ne verifica la qualità erogata. VICE DIRETTORE SETTORE GESTIONE DEL PERSONALE Ha responsabilità e facoltà decisionali sulla gestione del centro in qualità di vice direttore:gestisce il personale , la sua collocazione, la valutazione e la selezione con funzione tecnico-organizzativa della distribuzione delle risorse umane. Coordina e gestisce l’erogazione del servizio della Residenza Sanitaria Assistita. L’EDUCATORE L’educatore è presente in ogni gruppo educativo-occupazionale ed è il coordinatore principale e referente dell’equipe degli operatori. Le sue funzioni sono: · Elabora e stende il P.E.I. e sulla base di questo organizza le attività e formula i piani di lavoro,sia educativi che assistenziali, in collaborazione con gli operatori del gruppo ei consulenti. Per le persone inserite nella R.S.A. concorda e condivide gli obiettivi individualizzati con gli operatori e la responsabile di quest’ultima. · Funge da referente tra gli operatori e la direzione riportando all’interno dell’équipe indicazioni di tipo sanitario e fisioterapico, le comunicazioni della direzione e le decisioni prese durante il coordinamento. · Raccoglie i bisogni formativi e le proposte degli operatori e delle famiglie · Incontra le famiglie e comunica con loro, facendosi referente e mediatore. 13 L’OPERATORE L’operatore svolge la propria attività direttamente a contatto con l’utente. Si occupa dell’assistenza alla persona relativamente alle funzioni e ai bisogni primari, nel rispetto delle autonomie presenti e stimolando le capacità e potenzialità residue. L’operatore inoltre rende operativo il Piano Educativo Individuale attraverso le attività occupazionali al fine di garantire il benessere della persona. LA MUSICOTERAPISTA Il servizio di musicoterapia viene effettuato in Atlantis da una Psicologa musicoterapeuta attraverso sedute individuali o di piccolo gruppo per periodi continuativi di tre mesi circa. Questo servizio si integra con quello del gruppo diurno attraverso gli incontri settimanali che la musicoterapeuta svolge con gli educatori. I TERAPISTI DELLA RIABILITAZIONE Sono presenti in Atlantis 3 FisioKinesiTerapisti (FKT) e un istruttore motorio. Svolgono le loro attività di terapia riabilitativa a livello individuale e di gruppo. Attraverso momenti di confronto e scambio con le varie professionalità, il loro intervento diviene parte integrante del progetto globale riabilitativo individualizzato della persona disabile. I MEDICI E LE INFERMIERE Nel centro Atlantis è presente per sei ore settimanali il medico di base degli ospiti della Residenza Sanitaria Assistita e per quattro ore settimanali è presente un medico volontario per le persone frequentanti il servizio diurno. Le infermiere svolgono la loro attività all’interno del centro sia per il servizio diurno che per l’R.S.A. I VOLONTARI Presso il servizio diurno del centro Atlantis è presente una signora che offre il suo operato di volontariato con frequenza costante e continuità presso uno dei gruppi del C.E.R.D.; periodicamente sono presenti volontari che desiderano fare esperienza di conoscenza e contatto con le realtà della disabilità presenti in Atlantis. TIROCINANTI Per tutto l’anno il Centro Atlantis accoglie studenti tirocinanti provenienti dalla scuola e dai corsi di formazione per operatori socio-sanitari. L’EQUIPE L’équipe è composta dall’educatore/coordinatore e dagli operatori di ogni gruppo e si riunisce con i seguenti obiettivi: · Organizzare e coordinare le diverse attività, valutando le risorse disponibili 14 · Individuare i problemi ed elaborare le strategie per risolverli · Attuare momenti di confronto tra gli operatori sull’osservazione e l’attività svolta · Realizzare i P.E.I. (costruire, perseguire, valutare e verificare i risultati ottenuti e la progettualità futura). · Analizzare le problematiche dei casi e le dinamiche di gruppo con i consulenti esterni. · Effettuare passaggi di consegne e informazioni dagli/agli altri professionisti operanti in Atlantis · Collaborare con il Coordinamento degli Educatori e con la Direzione · Effettuare incontri periodici con i famigliari a livello di gruppo e individuali. IL COORDINAMENTO Il Coordinamento si riunisce a cadenza settimanale ed è composto dalle seguenti figure professionali: il direttore, il vice-direttore e coordinatore dell’RSA, lo psicologo, gli educatoricoordinatori dei gruppi, l’infermiera.In base alle specifiche necessità possono parteciparvi anche i fisioterapisti, la musicoterapeuta, i consulenti esterni e i vari rappresentanti del territorio. Ha le seguenti funzioni: - fungere da collegamento tra l’ATI, la direzione ed i gruppi, rendendo operativa la linea strategica del Centro - raccordare le varie aree di intervento - verificare l’organizzazione generale del Centro e valutare gli specifici bisogni dei gruppi - promuovere iniziative con il territorio - trasferire il livello organizzativo dei soggiorni e delle iniziative con il territorio alla “commissione soggiorni” e alla “commissione territorio”, monitorando l’operatività e l’andamento delle stesse. - valutare la possibilità di nuovi inserimenti e segnalarli ai gruppi - organizzare e riorganizzare le risorse umane presenti - elaborare e promuovere progetti specifici - permettere il confronto ed offrire momenti di formazione specifici 15 LE COMMISSIONI Si tratta di gruppi di lavoro costituiti da educatori ed operatori con funzioni organizzative e progettuali relative ad attività o servizi effettuati dal Centro Atlantis: • Commissione soggiorni estivi: si occupa di progettare ed organizzare i soggiorni al mare ed in montagna per gli utenti del Centro Atlantis. • Commissione rapporti col territorio: si occupa di progettare ed organizzare occasioni di incontro, scambio ed integrazione con il territorio come ad esempio realizzazione o partecipazione a feste e mercatini, accoglienza di gruppi di ragazzi in visita al Centro Atlantis, iniziative di coinvolgimento delle scuole ecc… • Commissione “Camper in libertà”: si occupa della progettazione e realizzazione di soggiorni itineranti in camper per gli utenti disabili del Centro Atlantis. LA COMMISSIONE DEI FAMIGLIARI Questo gruppo è costituito da sei rappresentanti dei famigliari delle persone disabili inserite in Atlantis e dai presidenti dell’A.T.I..Si incontrano periodicamente e si confrontano su questioni, proposte ed iniziative relative al servizio offerto dal centro Atlantis. I CONSULENTI Il centro Atlantis si avvale della consulenza di due Psicologi Psicoterapeuti il Dr. Borsellino e la Dott.ssa Sartor relativamente alla formazione e alla supervisione. La formazione al personale è continuativa e può essere divisa in tre specifici ambiti: - la consulenza, che si riferisce all’operatività quotidiana, è tenuta dalla dott.ssa Sartor, psicologa. - la supervisione, che è trasversale e coinvolge la gestione di tutta la struttura, è tenuta dal dott. Borsellino, psicologo. - la formazione propriamente detta, che viene svolta per specifiche tematiche, sentiti i bisogni degli operatori. La modalità adottata è quella dei gruppi di incontro guidati dal dott. Borsellino e da altri professionisti, esperti del settore. Altri momenti di formazione si possono avere partecipando a congressi esterni. Nello specifico: La psicologa, dott.ssa L.Sartor, tiene la consulenza per circa 10 ore settimanali nei seguenti ambiti: - l’osservazione e valutazione funzionale di alcuni casi specifici per meglio calibrare gli obiettivi educativi individualizzati. 16 - l’osservazione, valutazione e progettazione dei nuovi inserimenti con gli educatori dei gruppi. - i colloqui necessari alla condivisione degli obiettivi educativi con le famiglie - la valutazione delle dinamiche del gruppo di utenti - il lavoro di gestione del rapporto famiglia-struttura residenziale, durante gli inserimenti temporanei o definitivi - il lavoro di condivisione degli obiettivi educativi dei gruppi diurni con la struttura residenziale, per le persone qui inserite. - i rapporti con i Servizi dell’U.L.S.S. e il territorio per i casi inseriti in struttura - l’ideazione di specifici progetti in collaborazione con gli educatori e la direzione Lo psicologo, dott. P.Borsellino,tiene la supervisione e la formazione per circa 4 ore settimanali. La supervisione riguarda: - alcuni specifici casi, su richiesta della struttura - la funzione delle singole figure professionali e del coordinamento; - le dinamiche relazionali all’interno delle varie equipe di operatori e tra i vari livelli dell’organizzazione; - le funzioni della direzione e dell’A.T.I. - i rapporti con i Servizi ed il territorio. La formazione riguarda: - gli operatori attraverso la modalità dei gruppi d’incontro - le famiglie, con incontri su specifiche tematiche Cap. 6. L'ACCESSO, L'INSERIMENTO E L'ACCOGLIENZA DELL'UTENTE 6.1. L’ACCESSO Il centro Atlantis offre un servizio di accoglienza diurna e residenziale a persone con vario livello di disabilità psico-fisica e/o motoria che necessitano di assistenza e di un programma riabilitativo ed educativo individualizzato.Gli inserimenti al Centro Atlantis avvengono su invio del Servizio dell’Handicap dell’Età Adulta (S.H.E.A.) relativamente a persone di età superiore ai 18 anni e dal 17 Servizio di Neuropsichiatria Infantile (S.N.P.I.) per persone al di sotto dei 18 anni. Questi servizi dell’U.S.S.L. che hanno la presa in carico e che conoscono la persona interessata, valutano con la famiglia l’opportunità e la necessità dell’inserimento e poi prendono contatti con la struttura diurna o residenziale adeguata.La richiesta di inserimento nella Residenza Sanitaria Assistita in particolare può avvenire anche dai Settori Sociali del Comune di appartenenza della persona interessata o da parte della famiglia stessa, in tali casi comunque il centro Atlantis rinvierà la domanda ai servizi di competenza che gestiscono anche le liste di attesa e che valutano le priorità d’inserimento.Si possono avere ulteriori informazioni rispetto alle procedure di accesso utilizzando questi riferimenti: Direttore del Centro Atlantis dott.ssa Munaretto Raffaella Vice direttore e Responsabile dell’R.S.A. Baldassin Anna Al recapito 0423 – 497592 Responsabile del S.H.E.A. dott.ssa Girardello Caterina Al recapito 0423 – 526413 Assistente Sociale del S.N.P.I. sede di Castelfranco Veneto dott.ssa Ceschel Silvia Al recapito 0423 – 732700 Assistente Sociale del S.N.P.I. sede di Montebelluna dott.ssa Girotto Samanta Al recapito 0423 - 611762 I responsabili e referenti dei servizi presso l’Ulss sopra citati possono fornire tutte le notizie necessarie relative anche alla documentazione occorrente al servizio stesso per avviare la fase di acceso al Centro Atlantis. Il servizio erogato nei centri di attività diurna non comporta alcuna spesa per l’utente e la sua famiglia; il servizio erogato per l’R.S.A. comporta una spesa per l’utente e/o famiglia di una quota alberghiera giornaliera di € 46,12 (Euro quarantasei/12). Qualora l’utente sia impossibilitato a corrispondere tale quota interverrà il comune di appartenenza che, verificate le condizioni economiche della famiglia, contribuirà con una parte o per tutta la somma al pagamento della retta. 6.2. L’INSERIMENTO Dal momento in cui avviene la segnalazione da parte dei servizi iniziano le procedure di inserimento. Procedura di inserimento per C.E.R.D., C.D.M., C.E.O.D.: - presentazione da parte dei servizi dell’Ulss (Servizio Handicap Adulto o Servizio di Neuropsichiatria Infantile) della persona da inserire alla direzione e alla psicologa. 18 - prima visita di presentazione del centro con la famiglia e la persona interessata all’inserimento - valutazione della nuova situazione ed eventuale individuazione del gruppo più idoneo per accogliere il nuovo inserimento - presentazione e validazione della domanda di inserimento all’UNITA’ DI VALUTAZIONE DEI DISABILI (U.V.D.) dell’Ulss. - condivisione con l’educatore di tale gruppo dell’iter più idoneo per accogliere il nuovo inserimento. E’ molto importante la collaborazione con la struttura che precedentemente ha accolto la persona (scuola, altro Centro). Spesso si visita tale struttura, si incontrano gli educatori o gli insegnanti per una maggiore conoscenza della situazione e si richiede loro una relazione di presentazione del percorso svolto fino a quel momento. - secondo incontro con la famiglia per presentare il gruppo individuato e per concordare con essa la gradualità dell’inserimento in base alle caratteristiche della persona da inserire. Procedura di inserimento in R.S.A. - presentazione da parte dei servizi dell’Ulss (Servizio Handicap Adulto o Servizio di Neuropsichiatria Infantile) della persona da inserire alla direzione e alla psicologa. - prima visita di presentazione della R.S.A. con la famiglia e la persona interessata all’inserimento - qualora la persona provenga da centri diurni interni ad Atlantis o del territorio e/o altre strutture residenziali si prendono contatti con i referenti per un passaggio di informazioni e un approfondimento rispetto alla segnalazione - prima individuazione delle modalità accoglienza della persona disabile da parte dell’equipe degli operatori dell’R.S.A. - presentazione e validazione della richiesta di inserimento presso l’U.V.D. dell’Ussl - secondo incontro con la famiglia per concordare le modalità di accoglienza e per firmare l’Impegnativa di Accoglienza con la quale la famiglia o il comune si impegna a versare parte della retta di spesa (quota alberghiera ) per l’assistenza in R.S.A. 6.3. L’ACCOGLIENZA 6.3.a. L'accoglienza nei centri diurni Avvenute le varie fasi dell’inserimento, le équipe dei gruppi stabiliscono in base alle informazioni in loro possesso le principali modalità di accoglienza del nuovo utente. 19 L’accoglienza della persona inizia quindi con il primo giorno di frequenza. Solitamente l’utente frequenterà il gruppo soltanto per mezza giornata così da permettere una graduale conoscenza del nuovo ambiente, degli operatori, dell’educatore e dei compagni. Se si tratta di un bambino, il genitore accompagnerà il proprio figlio per un tempo concordato con l’educatore. L’utente viene affiancato da un operatore di riferimento e/o dall’educatore che avvia la fase di osservazione delle abilità e autonomie presenti, delle attitudini, delle interazioni instaurate così da poter elaborare un progetto di lavoro che porterà poi alla stesura del Piano Educativo Individualizzato. Qualora l’educatore ne rilevi la necessità, anche la psicologa consulente effettuerà un’osservazione per permettere una valutazione dell’utente specialistica e più approfondita. In questa fase di inserimento il Centro Atlantis chiede alla famiglia dell’Utente la compilazione della SCHEDA DI INFORMAZIONE MEDICO-SANITARIA da parte del medico di base. 6.3.b. L'accoglienza in R.S.A. Dopo che è stato deciso l’inserimento, gli operatori e la responsabile dell’R.S.A individuano la sistemazione logistica migliore rispetto ai bisogni dell’ospite, relativa alla camera e ad altri spazi comunitari. Vengono individuate le principali modalità di intervento e di relazione da attuare in base alle informazioni acquisite e si guida l’ospite e i suoi familiari alla conoscenza della struttura, la sua organizzazione e le sue regole. Fin dal primo giorno di permanenza in R.S.A. l’ospite viene osservato e aiutato ad integrarsi col resto del gruppo e in base alle abilità dimostrate viene coinvolto nelle varie attività. L’accoglienza in R.S.A. può essere di tipo permanente o continuativa qualora non si preveda la possibilità di un rientro in famiglia o in altre strutture residenziali oppure può essere a tempo determinato se la famiglia con cui vive l’utente è momentaneamente impossibilitata a prendersi cura del proprio parente. In quest’ultimo caso si parla di ricovero di sollievo e la durata massima è di 30 giorni. Cap. 7. LE MODALITA’ DI FUNZIONAMENTO Orari di apertura: C.E.R.D., C.E.O.D. e C.D.M. sono aperti dalle 8.30 alle 16.35 dal lunedì al venerdì per 225 giorni all’anno con una chiusura di tre settimane continuative nel mese di agosto. L’R.S.A. è aperta tutto l’anno e le visite di familiari e amici sono consentite in questi orari: - dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 18.30 e dalle 20.00 alle 21.30 - il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 18.00. 20 7.1. I SERVIZI CENTRO EDUCATIVO E RIABILITATIVO DIURNO Il C.E.R.D. del centro Atlantis è suddiviso in cinque sottogruppi così caratterizzati: v Gruppo Azzurro: fanno parte di questo gruppo persone con disabilità molto gravi e autonomie funzionali molto ridotte tra le quali vi sono soprattutto bambini e adolescenti ma anche degli adulti che per le capacità presenti risultano ben integrati con gli altri. Le attività svolte sono soprattutto di tipo assistenziale mirate alla cura e al benessere della persona; vengono effettuate anche attività di tipo educativo volte alla stimolazione sensoriale (pittura, manipolazione della pasta di sale, cucina con l’elaborazione di cibi semplici) e attività di rilassamento e psicomotricità. v Gruppo occupazionale 1 e Gruppo occupazionale 2: fanno parte di questo gruppo persone con disabilità da gravi a gravissime con un carico assistenziale notevole e capacità relazionali minime. Le attività di tipo educativo sono volte al mantenimento delle abilità presenti e si concretizzano nella realizzazione di oggetti con varie tecniche espressive e creative. L’intervento degli operatori nel guidare il coinvolgimento degli utenti è consistente e fondamentale. v Gruppo occupazionale 3 e Gruppo occupazionale 4: fanno parte di questo gruppo persone che presentano da gravi a lievi disabilità sul piano funzionale e delle autonomie, con ritardo mentale medio-grave e capacità relazionali e comunicative significative. Le attività varie e diversificate sono strutturate in laboratori specifici come ad esempio: realizzazione di oggetti in gesso, realizzazione di fiori di carta crespa, lavorazione della carta riciclata e successiva produzione di biglietti, album e quaderni, realizzazione di oggetti attraverso le tecniche del patchwork e dello stancil, realizzazione di oggetti in midollino, in legno e materiali vari. CENTRO EDUCATIVO OCCUPAZIONALE DIURNO Il C.E.O.D. accoglie utenti con ritardo mentale lieve e con abilità manuali adeguate a svolgere attività di tipo pre-lavorativo e occupazionali. In questo gruppo gli utenti possono sperimentare tutte le fasi di ogni processo lavorativo al fine di permettere loro di sviluppare e potenziare le capacità ed abilità acquisite e residue attraverso la sperimentazione personale in commissioni ben definite e regolate da tempi, ritmi e obiettivi da raggiungere. Accanto alle attività occupazionali vi sono anche tutte quelle di tipo educativo volte a potenziare l’autonomia della persona nella cura di sé e nello stabilire relazioni adeguate e responsabili con gli altri compagni. 21 CENTRO DISABILI MOTORI Il C.D.M. è frequentato da giovani e adulti con compromissioni medio-gravi che interessano quasi esclusivamente la funzionalità motoria e le autonomie ad essa collegate. Le attività da loro svolte privilegiano l’utilizzo di tecnologie informatiche e sono di tipo sia prelavorativo ed occupazionale come ad esempio l’inserimento di dati in schede per attività aziendali, che di tipo educativo come la realizzazione di un giornalino per il centro Atlantis, archivio informazioni su mete ed itinerari turistici per disabili e attività per l’accrescimento della cultura personale come il cineforum. Tutti i gruppi effettuano a rotazione un laboratorio di preparazione di cibi e realizzazione di ricette gastronomiche nella cucina attrezzata di Atlantis. Vi sono inoltre delle attività di tipo trasversale effettuate da gruppi misti di utenti che fanno parte dei diversi centri diurni come ad esempio le attività motorie solitamente effettuate in palestre degli istituti scolastici del territorio. LA RESIDENZA SANITARIA ASSISTITA Il residenziale è parte integrante del centro Atlantis, vi fanno parte diverse professionalità e per questo è necessario operare di concerto. Il contributo professionale, organizzativo e pratico di ognuno ha permesso all'R.S.A. di intraprendere fin dall’inizio, un graduale cammino verso il raggiungimento di standard elevati di qualità di servizio. L'R.S.A. accoglie 20 utenti con disabilità grave sia a livello motorio che psichico, la struttura offre un servizio residenziale rispondendo a bisogni di carattere famigliare e sociali. Il servizio si svolge nelle ventiquattro ore e 365 giorni all’anno e può in certe occasioni assumere la caratteristica di temporaneo per famiglie che si dovessero trovare in situazione di difficoltà nella gestione del figlio disabile. Le attività previste hanno come priorità di benessere psico-fisico dell’ospite attraverso prestazioni di tipo relazionale-sociale, mantenendo contatti con la famiglia quando è possibile e con il territorio. 7.2. I SERVIZI TRASVERSALI LA MUSICOTERAPIA La musica risveglia le risonanze affettive e produce reazioni fisiologiche diverse. Utilizzando elementi melodici o ritmici appaiono risposte che portano al ristabilirsi dei ritmi fondamentali dell’organismo e della loro sincronia. La musicoterapia permette l’emergere di energia positiva e il ristabilirsi del contatto con il proprio corpo e del contatto interpersonale in modo creativo ed espressivo. Facilita inoltre l’esplorazione dell’universo affettivo ed emozionale dell’individuo e mobilita le forze vitali che possono favorire le tappe della riabilitazione. 22 La musicoterapia viene effettuata a livello individuale e di gruppo in base alle caratteristiche di ogni singolo soggetto. La richiesta di intervento viene dall’educatore del gruppo di appartenenza dell’utente, sarà poi la Psicologa Musicoterapista a valutare i bisogni della persona e a stabilire le modalità e i cicli di sedute. Le osservazioni e valutazioni effettuate dalla Musicoterapista contribuiscono a dare indicazioni importanti per l’elaborazione del Piano Educativo Individuale dell’utente. La descrizione dell’andamento della terapia e la valutazione dei risultati raggiunti vengono verificate in un incontro settimanale della Musicoterapista con l’educatore e in un incontro annuale con i familiari. LA FISIOKINESITERAPIA Le aree di intervento riabilitativo interessate sono: l’area delle patologie progressive invalidanti, l’area delle patologie congenite in età evolutiva e adulta e infine l’area delle patologie croniche acquisite. La riabilitazione è intesa come un insieme di attività finalizzate a consentire il massimo recupero possibile delle funzioni lese in seguito a eventi patogeni e l’inserimento psico-sociale della persona. Le metodologie riabilitative utilizzabili, il rapporto professionale diretto o indiretto tra fisioterapista paziente, la temporalità operativa e il dove inteso come luogo di realizzazione dell’intervento, costituiscono gli elementi primari di differenziazione del circuito riabilitativo. Il percorso riabilitativo si svolge nella palestra e nella piscina del centro Atlantis attraverso l’utilizzo di apparecchiatura per la terapia fisica e sussidi per attività riabilitativa neuromotoria e psicomotoria. Il personale di riabilitazione è costituito da: n° 2 Fisioterapisti n° 1 Istruttore Motorio n° 2 Consulenti Fisiatri ( età evolutiva e adulta ). Gli interventi riabilitativi sono: - Valutazione funzionale muscolare generale e segmentaria - Esercizi di rieducazione funzionale semplice e complessa - Rieducazione motoria fino a stazione eretta 23 - Rieducazione motoria dopo la stazione eretta - Esercizi propriocettivi - Training al passo - Rieducazione alle attività della vita quotidiana ADL - Igiene alimentare posturale - Esercizi respiratori - Realizzazione e applicazione ortesi statiche e dinamiche - Individuazione e addestramento ausili - Attività di educazione e formazione per familiari ( accompagnamento del nucleo familiare al miglioramento e modificazioni delle modalità di gestione delle attività della vita quotidiana di disabili gravi anche attraverso l’uso di ausili Gli interventi riabilitativi in acqua sono: v Rieducazione funzionale semplice e complessa in acqua in età adulta v Rieducazione funzionale semplice e complessa in acqua età evolutiva v Training al passo in acqua. Le attività di gruppo sono: v Esercizi propriocettivi collettivi v Ginnastica collettiva di gruppo v Attività di rieducazione di gruppo nell’età evolutiva v Attività di rieducazione di gruppo nell’età adulta. La presa in carico al percorso riabilitativo avviene previa osservazione iniziale a cui segue una visita fisiatrica e la stesura del progetto riabilitativo individuale. LA FISIOKINESITERAPIA DOMICILIARE Il Centro Atlantis, in convenzione con l'U.L.S.S. 8 di Asolo, offre un servizio di assistenza riabilitativa domiciliare distrettuale mettendo a disposizione alcuni Fisioterapisti che collaborano con il Personale dell'unità operativa di medicina fisica e il servizio infermieristico territoriale dell'azienda sanitaria. 24 Il servizio di fisioterapia domiciliare è rivolto a persone disabili fisici, psichici e sensoriali, ad anziani non autosufficienti e malati terminali che non possono essere trasportati in ambulatorio per effettuare la terapia riabilitativa e che necessitano quindi di interventi presso il proprio domicilio. IL SERVIZIO INFERMIERISTICO All’interno del centro Atlantis esistono due ambulatori infermieristici: il servizio viene erogato sia per i centri diurni che per l'R.S.A. Per i centri diurni il servizio è attivo dalle 08.30 alle 16.30 inoltre è presente un medico volontario il lunedì, mercoledì, venerdì. Il medico volontario monitora lo stato di salute degli utenti e in caso di necessità segnala l'intervento effettuato o da fare alla famiglia e al medico di base della persona disabile stessa. Il servizio infermieristico garantisce le prestazioni di emergenza, la somministrazione delle terapie e dei presidi medici a seconda del caso. Diversa è la gestione sanitaria del residenziale dove viene garantita l’assistenza infermieristica ventiquattrore su ventiquattro; gli utenti vengono presi in carico da un medico che li riceve nell’infermeria dell’ RSA tre volte alla settimana. In questo caso tutti i servizi sanitari vengono attivati. IL LABORATORIO "AD OCCHI APERTI" Si tratta di un laboratorio per persone disabili non vedenti o ipovedenti frequentanti il centro. Le attività di tipo educativo e riabilitativo vengono progettate per ogni singolo utente relativamente al deficit visivo presente e vengono effettuate in incontri individuali guidati da un educatore competente nel settore della disabilità visiva. SERVIZIO DI ASSISTENZA OSPEDALIERA Il Centro Atlantis assieme al Comitato dei Genitori degli utenti e all'A.I.A.S. di Castelfranco Veneto ha attivato un servizio di assistenza per le persone disabili frequentanti il centro, in caso di ricovero ospedaliero. Tale servizio offerto in collaborazione con il Personale della Casa di Riposo di Castelfranco V., è erogabile a tutti coloro che hanno aderito alla costituzione del Fondo per l'Assistenza Ospedaliera e che sono iscritti all'A.I.A.S.. 7.3. ATTIVITÀ COMUNI E TRASVERSALI Tutti i gruppi effettuano a rotazione un laboratorio di preparazione di cibi e realizzazione di ricette gastronomiche nella cucina attrezzata di Atlantis. Vi sono inoltre delle attività di tipo trasversale effettuate da gruppi misti di utenti che fanno parte dei diversi centri diurni come ad esempio le attività motorie solitamente effettuate in palestre degli istituti scolastici del territorio. Ogni gruppo inoltre, effettua una volta al mese una uscita di una giornata e/o di mezza giornata per visitare luoghi di interesse culturale e naturalistico o per incontrare realtà educative diverse 25 (per esempio incontro con i vigili del fuoco, incontro con i vigili per l'educazione stradale, visita a musei o mostre varie, ecc...). L'obiettivo generale di queste uscite è il favorire il riconoscimento dell’importanza del sentirsi "parte e appartenenti" al territorio in cui si vive, conoscendo i luoghi che lo caratterizzano e usufruendo delle possibilità di incontro che offre. IL PROGETTO SCUOLA - "FARE PER CONOSCERE" E' un progetto realizzato in collaborazione con l'Istituto Statale d'Istruzione Superiore (I.S.I.S.) ed ha l'obiettivo di far sperimentare agli studenti che diventeranno operatori socio-sanitari attività di laboratorio con persone disabili e di fornire a queste ultime l'occasione di vivere una esperienza di integrazione con altri enti educativi presenti nel territorio realizzando assieme prodotti artigianali (oggettistica) finalizzati alla vendita nei mercatini di beneficenza. Prevede la realizzazione di gruppi di lavoro guidati da operatori del centro Atlantis e costituiti da utenti del centro e studenti della scuola che si incontrano periodicamente come stabilito dal progetto. IL PROGETTO "TRA GLI 0 E GLI 8000...." E' un progetto che coinvolge uno dei gruppi di utenti del centro Atlantis che svolge attività motoria nelle palestre delle scuole del comune di Castelfranco. Prevede la realizzazione di escursioni - camminate in pianura e in montagna alla scoperta della natura e dei paesaggi del nostro territorio e delle zone limitrofe assieme a scolari delle scuole elementari. L'obiettivo è quello di favorire l'instaurarsi di relazioni ed amicizie attraverso la condivisione della scoperta della natura e delle sensazioni ed emozioni che da essa ne derivano. 7.4. UNA GIORNATA TIPO Il Centro Atlantis offre servizio diurno e residenziale; nello specifico il servizio diurno si articola nel seguente modo: l’arrivo al centro è previsto per le 08.30. Gli utenti vengono accolti nei gruppi di appartenenza (gruppi strutturati in base alle patologie e abilità) e alle ore 09.00 cominciano le attività ludico-educative, riabilitative e pre-lavorative. Per rispondere alle esigenze di ogni utente gli orari sono flessibili in modo tale da rispettare i bisogni della persona e da integrare con gli interventi di musicoterapica e fisiocinesiterapia. La routine del pranzo si articola in base alle necessità dei singoli gruppi tra le 11.30 e le 12.30, la cucina offre menù personalizzati per età ed esigenze di dieta particolari. Dopo il pranzo vengono riservati momenti di pausa e, nel rispetto delle abilità e delle esigenze, gli utenti possono dormire o svolgere attività di svago. 26 Tra le ore 13.30 e 14.00 riprendono le attività quotidiane fino alle ore16.35. Riepilogando: 08.30-09.00: arrivo e accoglienza 09.00-11.30: attività educative riabilitative 11.30-12.30: pranzo 12.30-14.00: svago e riposo 14.00-16.35: attività educative riabilitative 16.35: rientro a casa o in R.S.A. La giornata e gli orari si adeguano alle esigenze fisiche e fisiologiche di ogni singolo utente. 7.5. IL PROGETTO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO La stesura del Progetto Educativo Individualizzato del Centro Atlantis è nata dal confronto tra educatori, operatori e famiglie nell’ambito di una specifica formazione. La scheda personale attualmente in uso è il prodotto finale di tale confronto ed è suddivisa principalmente in quattro parti, così sintetizzabili: una prima parte riguarda i dati personali dell’utente, la diagnosi principale, le eventuali avvertenze di tipo medico e sanitario, ed il percorso scolastico ed occupazionale prima dell’inserimento al Centro. Vengono inoltre annotate le figure specialistiche di riferimento (mediche e sociali) e la composizione dell’attuale nucleo familiare. Una seconda parte riguarda la storia familiare, dalla costituzione della coppia genitoriale ad oggi e prende in considerazione le difficoltà incontrate e le risorse familiari messe in campo dall’arrivo del figlio disabile in poi. Questa parte viene costruita insieme alla famiglia stessa e rappresenta un momento di scambio e condivisione importante. Una terza parte, più descrittiva, annota le osservazioni e le valutazioni preliminari fatte dall’educatore e dagli operatori sulla persona disabile, che servono da base per l’individuazione degli obiettivi educativi specifici. Tali osservazioni prendono in considerazione la persona nella sua totalità e quindi nei suoi molteplici aspetti ( sanitari, di autonomia, sensoriali, cognitivi, affettivi e relazionali. ) La quarta parte, più tecnica ed operativa, individua le specifiche aree di intervento, descrivendo la situazione di partenza, gli obiettivi da raggiungere, gli strumenti e le strategie pensate per raggiungere tali obiettivi e gli indicatori di verifica dei risultati ottenuti. Il progetto educativo individualizzato viene condiviso con la famiglia, attraverso incontri periodici, la quale contribuisce alla verifica dell’andamento dello stesso. 27 PARTE SECONDA. LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO INTRODUZIONE Il Centro Atlantis, come già detto nella premessa alla carta dei servizi, intende porsi all’attenzione dell’utente come un cantiere sempre aperto. Con questa definizione si vuole sottolineare come uno dei suoi obiettivi principali sia quello di migliorare costantemente la qualità del servizio che viene erogato. Perché ciò avvenga il centro ha bisogno di poter disporre di informazioni provenienti: 1. dal suo interno attraverso una valutazione da parte del Personale rispetto al servizio effettuato. Si tratta cioè di individuare quali sono i punti o settori di forza e i punti invece sui quali programmare e attuare delle azioni di miglioramento. 2. dall’esterno attraverso la valutazione del centro da parte delle famiglie espressa come livello di soddisfazione percepito rispetto al servizio erogato al famigliare frequentante. Questi dati ci permettono di avviare una serie di azioni per la tutela dell’utente al fine di fornire garanzia che il servizio offerto: · corrisponde a quanto dichiarato dal centro e a quanto atteso dall’utente · è soddisfacente · può essere migliorato qualora risulti poco soddisfacente. In questa seconda parte della carta dei servizi si illustreranno i contenuti della valutazione interna (punto 1 sopra citato) ovvero i fattori e gli standard di qualità del servizio e le modalità attraverso le quali l’utente e le loro famiglie possono esprimere il loro livello di soddisfazione e far giungere reclami o proposte di miglioramento (punto 2 sopra citato). Infine si dedicherà uno spazio conclusivo per indicare gli obiettivi che il centro intende raggiungere nel prossimo anno di attività e i progetti che si intende realizzare. 28 Cap. 1. LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO: TABELLA DELLE AREE DI QUALITA' DEL SERVIZIO Nella tabella che segue vengono illustrati, per ogni settore del servizio che offre il Centro Atlantis (aree della prima colonna), quegli elementi ( indicatori della seconda colonna) che secondo gli Enti gestori del Centro possono essere considerati dei punti di forza e che tipo di riscontro, cioè come sono verificabili; hanno nella realtà concreta del Centro (standard garantito della terza colonna). AREA Caratteristi che della struttura INDICATORE STANDARD GARANTITO • Presenza di aree verdi fruibili dagli utenti ed attigue alla struttura Presenza di spazi collettivi e individuali fruibili per gli utenti dei centri diurni Presenza di spazi collettivi e individuali fruibili per gli utenti dell’R.S.A. Presenza del servizio mensa Presenza del servizio trasporti Pulizia adeguata degli ambienti Personalizzazione degli ambienti • • • Mq 8000 di giardino esterno accessibile e illuminato con tre gazebo di mq 35 ciascuno Mq 1120 di giardino interno accessibile con copertura di mq 140 illuminato con panchine e fontana • • • • • • N. 7 soggiorni N. 11 laboratori per attività educative occupazionali N.1 laboratorio di musicoterapia N.1 palestra per fisiokinesiterapia N.1 piscina per idroterapia N.1 mensa-sala video N.1 cucina attrezzata per attività occupazionale N.10 bagni attrezzati per disabili N. 1 sala riunioni N.1 infermeria N.1 reception N.1 hall con distributori di bevande e snack N. 1 tettoia di accesso ai pulmini • • • • • • N. 2 soggiorni N. 4 camere da tre letti con bagno N. 3 camenre da 2 letti con bagno N. 2 camere da 1 letto con bagno N. 2 bagni attrezzati comuni N. 1 infermeria • • • • • I pasti vengono preparati ed erogati all’interno del Centro ogni giorno Gli utenti che ne fanno richiesta vengono accompagnati al Centro e riportati a casa ogni giorno Quotidiana e a fondo di tutti gli ambienti ad opera di una cooperativa esterna Camere, soggiorni e laboratori possono essere personalizzati dagli utenti 29 • Fruibilità del servizio • 225 giorni l’anno per i centri diurni dalle 8.30 alle 16.35 ogni giorno dell’anno 24 ore su 24 per l’R.S.A. Secondo i parametri regionali Rapporto numerico: Operatori / Utenti Educatori / Utenti Infermieri / Utenti Fisiocinesiterapisti Utenti / Dei nuclei diurni Rapporto numerico Risorse umane Operatori / Utenti • • • • Dalle 07 alle 14 = 3 operatori Dalle 14 alle 21 = 3 operatori Dalle 21 alle 07 = 1 operatore e 1 volontario Dalle 8.30 alle 17.30 = 1 coordinatore • Infermiera = dalle 7.30 alle 19.30 dal lun. al ven.5 ore il sab. e la dom. Medico = 6 ore settimanali Coordinatore / Utenti Per l’R.S.A. Presenza del personale sanitario • Formazione supervisione Personale e del • • • • • • Progetto Educativo Individuale Definizione del P.E.I. per ciascun Utente da parte del nucleo diurno e dell’R.S.A.♣ • • • • • Rapporti con le Condivisione del P.E.I. con le famiglie Incontri con consulenti su specifiche tematiche 8 h annue di formazione con esperti esterni 10 h annue di supervisione per ogni singolo nucleo diurno 15 h annue di supervisione per l’R.S.A. 5 h annue di supervisione per la direzione 5 h annue di formazione per il coordinamento partecipazione riconosciuta a convegni/seminari esterni raccolta di informazioni sulla storia dell’utente e la sua famiglia con la famiglia individuazione degli obiettivi a medio e lungo termine su ciascun utente pianificazione delle strategie e delle attività per il raggiungimento degli obiettivi individuati verifica degli obiettivi raggiunti condivisione del P.E.I. con gli Utenti (per quanto possibile dalle singole condizioni fisiche e mentali) Almeno una volta l’anno e/o in più occasioni da parte del nucleo diurno e dell’R.S.A. ♣ Incontri realizzati entro un mese dalla richiesta dei gruppi o della famiglia 30 Famiglie Condivisione della progettazione delle attività di gruppo con tutte le famiglie degli utenti di quel gruppo Condivisione con le famiglie di tutti gli utenti del centro della programmazione generale del Centro e della sua verifica Verifica condivisa dell’andamento del centro da parte dei presidenti dell’A.T.I. e i rappresentanti dei genitori Formazione su tematiche specifiche inerenti la disabilità Attività esterne alla struttura 1 volta l’anno due assemblee annuali 3-4 incontri all’anno 4 incontri annuali tenuti da esperti • • • • Iniziative coinvolgimento territorio di del Rapporti col territorio • • • • • Rapporti con gli enti invianti gli utenti • • attivazione di soggiorni al mare, in montagna e soggiorni turistici in camper uscite a carattere ludico-educativo di ogni nucleo e dell’R.S.A. attività motoria in palestra esterna esposizione, vendita annuale degli oggetti realizzati dagli utenti Realizzazione di due feste annuali all’interno del centro Una iniziativa annuale a carattere ludico per alunni di scuole elementari Incontri di conoscenza e scambio con gruppi parrocchiali di ragazzi, con enti e associazioni di volontariato Attuazione del progetto “relazionarsi col diverso” con studenti delle scuole superiori del territorio Tirocini con studenti degli enti per la formazione di operatori socio-sanitari Collaborazione nella verifica dei P.E.I. con S.N.P.I. e S.H.E.A. Collaborazione con S.H.E.A. nella gestione delle relazioni con le famiglie. 31 Valutazio ne Rilevazione del livello di qualità del servizio erogato • • Rilevazione dei reclami e delle proposte di miglioramento • • Colloqui diretti o in sede di riunione con le famiglie degli utenti da parte del Personale e della direzione del centro Rilevazione del livello di soddisfazione del servizio erogato attraverso un questionario Colloqui diretti o in sede di riunione con le famiglie degli utenti da parte del Personale e della direzione del centro Attraverso un modulo cartaceo con risposta scritta entro un mese dalla consegna in direzione Cap. 3. I RISULTATI OTTENUTI Il Centro Atlantis ha elaborato un questionario sulla soddisfazione delle famiglie rispetto al servizio erogato al proprio famigliare disabile. Questo questionario è già stato visionato da un gruppo rappresentativo dei famigliari e nell’anno 2006 verrà somministrato a tutte le famiglie e verranno di seguito elaborati ed analizzati i tutti i dati. La lettura delle risposte verrà condivisa con tutto il personale del Centro e costituirà occasione di riflessione e di definizione di nuovi obiettivi di miglioramento Cap. 4. GLI OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO Il Centro Atlantis ha individuato degli obiettivi di miglioramento del servizio sia sul versante interno (strutturale e relativo alle modalità di lavoro) che sul versante esterno (le famiglie e il territorio): 1. Ampliamento dell'edificio del Centro Atlantis e quindi miglioramento dato dalla maggiore disponibilità di spazi per la struttura residenziale e per i centri diurni. 2. Acquisizione da parte del Personale che elabora il P.E.I. del linguaggio di codifica dello strumento Internazionale di Classificazione della Funzionalità I.C.F. 3. Potenziare e sviluppare ulteriormente la progettualità relativa ai rapporti con la comunità e il territorio. 4. Favorire la realizzazione di forme efficienti di collaborazione con le famiglie degli utenti di Atlantis. 32