“PROGETTO DI FORMAZIONE IN RETE RIVOLTO AGLI INSEGNANTI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE” ANNI SCOLASTICI 2007/2008 – 2008/2009 Istituzioni Scolastiche Statali e Paritarie del Comprensorio delle Terre d’Argine : Comuni di Campogalliano, Carpi, Novi e Soliera Responsabile del Corso: Prof. Rosario D’Amico Corso di formazione rivolto ai docenti: organizzazione e linee guida Andamento dei lavori Considerazioni a cura del Coordinatore del corso Contributo dei gruppi di lavoro delle varie aree Gli Obiettivi del Progetto sono stati enucleati secondo Assi di Azione: sostenere le professionalità dei docenti potenziare pratiche riflessive e operative raccogliere e far circolare materiali e proposte di lavoro incrementare rapporti e intese con gli Enti Locali Temi: il primo dei tre incontri darà le coordinate teoriche e metodologiche per una progettazione curricolare, definirà i nuclei fondanti delle discipline dell’area e i traguardi di competenza in verticale. Nel secondo e il terzo incontro, si proverà ad elaborare ipotesi curricolari e modelli di unità di apprendimento in orizzontale, individuabili in ciascun grado scolastico L’Organizzazione del Corso si articola in tre moduli: Cultura Scuola Persona: un incontro di 2 ore rivolto a tutti i docenti delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo . L’Organizzazione del Curricolo: tre incontri di approfondimento di 2 ore ciascuno rivolti ad un gruppo ristretto di docenti, appartenenti ai diversi cicli dell’istruzione, suddivisi per Aree Disciplinari. Materiali di studio : sintesi delle premesse teoriche relative agli assunti disciplinari enunciati dagli esperti; schemi ed esemplificazioni di possibili curricoli disciplinari testo del Ministero della Pubblica Istruzione “Indicazioni per il Curricolo per la scuola dell’Infanzia e per il primo ciclo d’istruzione, Roma settembre 2007. Periodo: 26 Novembre 2008 – 28 Gennaio 2009 – 25 Febbraio 2009 Insegnanti Referenti: uno per ciascuna delle 4 aree disciplinari individuate. Coordinatore: Sandonà Mariacristina Sede: Scuola Media Statale “Odoardo Focherini” Carpi Condivisione delle proposte curricolari: Un incontro di 2 ore rivolto ai docenti di ciascun Istituto. La socializzazione e la condivisione dei Curricoli, contribuisce a dare una valutazione metacognitiva dell’esperienza e arricchisce il dibattito formativo dei partecipanti. Periodo : Giugno-Settembre 2009 ANDAMENTO DEI LAVORI Dopo la breve fase di introduzione teorica, la riflessione sul possibile raccordo tra scuole dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione nell’elaborazione del Curricolo, è approfondita nei gruppi di Area Disciplinare, con momenti di lavoro di gruppo e/o sottogruppo e di studio individuale. Nei tre incontri di 2 ore ciascuno, sono state prese in considerazione le “Indicazioni per il Curricolo” e selezionati alcuni tra i traguardi essenziali per lo sviluppo delle competenze relative a ciascuna Area considerata, al termine dei diversi gradi scolastici. Azioni di documentazione: sono stati forniti ai corsisti le dispense degli incontri con gli esperti; nei momenti collegiali si sono condivise le linee disciplinari assunte nei gruppi; Sono stati enucleati i bisogni e le risorse appartenute a ogni singolo Collegio. Le richieste dei partecipanti, indicano in modo pressante l’interesse e la disponibilità a continuare lo studio e la progettazione, convinte che non sia possibile avviare un processo di rinnovamento, se non se ne conoscono e si condividono i principi educativi, l’impostazione dei contenuti disciplinari, e le metodologie, per dare una risposta solida alle esperienze e alle aspettative cognitive dei nostri ragazzi e delle loro famiglie. A cura del coordinatore del corso “ DARE SENSO ALLA FRAMMENTAZIONE DEL SAPERE “ Una delle fondamentali funzioni della scuola è quella di produrre significati: costruire una rete di credenze e conoscenze che mettano ordine fra i domini della realtà: quelli familiari già noti, quelli esperiti attraverso la quotidianità e quelli da esplorare e dotare di significati. E’ la costruzione di questa rete di senso che consente al bambino, prima, all’adolescente, poi, di partecipare alla costruzione e progressione delle conoscenze nella condivisione di esperienze didattiche che facilitino e orientino l’organizzazione dei saperi. La Legge sul riordino dei cicli, passa attraverso il superamento delle cesure fra i vari gradi scolastici, ma spesso gli insuccessi dimostrano che , fatta salva per alcuni casi sporadici, per lo piu’ affidati alla cura di insegnanti motivati, questo processo di rinnovamento non ha trovato una stabilità e una visibilità misurabile. Le fondamenta del progetto contenuto nel documento delle “Indicazioni per il Curricolo”, potrebbero ricercarsi nella riorganizzazione del curricolo all’interno della scuola di base, che assicuri unitarietà, coerenza ed evoluzione e progressione da una parte e periodizzazioni nell’ambito delle quali i saperi si approfondiscono, si complessificano in ragione dell’evolvere del quadro psico-affettivo e relazionale dell’alunno. Nelle fasi del rapporto insegnamentoapprendimento gli elementi fondativi delle discipline sono sempre gli stessi, la progressione, invece si costruisce, da una parte sull’approfondimento epistemologico del sapere, dall’altra sui mutamenti delle condizioni di elaborazione e appropriazione del sapere stesso. Dalla riflessione sui contenuti generali del documento, indicati nel capitolo “Cultura, scuola” che pone le basi pedagogiche e le finalità educative del progetto ministeriale, potrebbe cogliersi l’idea che non siano tanto i saperi che caratterizzano il ciclo unitario della Riforma a dover cambiare, introducendo nuove discipline e oggetti culturali, ma ciò che può e deve cambiare è l’approccio didattico, che deve armonizzare e adeguare le forme di ricostruzione culturale e didattica dei saperi al quadro evolutivo, psicologico, affettivo e cognitivo dell’alunno. Solo una visione ampia, che copra tutto il percorso scolastico dai 3 ai 14 anni consente di privilegiare i nuclei fondanti delle discipline, cioè gli argomenti che possono crescere attraverso generalizzazioni e approfondimenti successivi, sfrondando le discipline di tutto ciò che è ripetizione o ridondanza, evitando sovrapposizioni e rendendo, nel contempo, l’attività piu’ distesa ed efficace. Siamo del parere che tutto questo abbia una ricaduta importante sulla professionalità del docente: gli insegnanti dovrebbero riconoscere a quale punto del percorso si trovano rispetto alle programmazioni, dalla scuola dell’infanzia al ciclo superiore, quindi costruire il Curricolo fondandolo su quello che viene prima e pensando agli sviluppi futuri, dando un nuovo senso alla loro professione La riflessione progressiva sulle regole interne dei saperi , sulle metodologie e sui linguaggi specifici servirà, nel contempo, a far percepire la specificità e la ricchezza di ogni disciplina, non tanto sul piano della quantità delle informazioni trasmesse, quanto su quello della sistematicità, profondità, criticità delle conoscenze e trasferibilità delle competenze maturate. Da una rilettura essenziale e continua del curricolo emergono via via anche quelle tracce ed indicazioni di percorsi trasversali che costituiscono approfondimenti e qualificazioni integrative senza essere aggiuntive degli ordinari percorsi disciplinari. A noi sembra che questo tipo di impostazione voglia superare gli attuali curricoli, ritenuti dagli stessi insegnanti eccessivamente enciclopedici e nozionistici, per privilegiare, invece, percorsi didattici finalizzati ad una piu’ veritiera acquisizione dei concetti fondanti le discipline. L’obiettivo è quello che ogni alunno, con la sua individualità, il suo repertorio di esperienze e conoscenze, le sue emozioni, la sua affettività e i suoi ritmi di apprendimento possa riconoscersi nella consapevolezze di sè e delle proprie potenzialità. L’elaborazione del curricolo, quale snodo fondamentale della progettazione didattica, spetta agli insegnanti che traducono in attività didattiche concrete i percorsi e le finalità delle indicazioni ministeriali. Nel documento ministeriale, vengono indicate, chiaramente, alcune “impostazioni metodologiche di fondo” che dovrebbero avere le attività didattiche per “garantire il successo formativo” L’ambiente ideale per sviluppare attività di questo tipo, è il laboratorio, dove i bambini e i ragazzi utilizzano gli strumenti e i linguaggi specifici delle discipline e si impadroniscono delle loro strutture attraverso l’azione. Questi temi vengono rafforzati dal richiamo della responsabilità dello studente nella costruzione della propria conoscenza, che deve consentire la maturazione della dimensione sociale dell’apprendimento, che consente di affinare ed esercitare le competenze necessarie alla formazione del cittadino consapevole, quali la partecipazione, la collaborazione, la condivisione, l’integrazione e la ricerca di obiettivi comuni. Un percorso didattico progressivo con contenuti essenziali esplicitati in modo chiaro è certamente importante, ma andrebbe sostenuto da tempi e spazi adeguati, a cui corrisponda una organizzazione oraria che risponda anch’essa alla logica di tempi lunghi e non frammentati. AREA LOGICO MATEMATICA AMBITI/ TRAGUARDI DA RAGGIUNGERE SCUOLE MISURA DATI PREVISIONI RELAZIONI NUMERO SPAZIO E FIGURE RELAZIONI E FUNZIONI Scuola Secondaria di 1° grado Saper rappresentare insiemi di dati con l’utilizzo di grafici adeguati. Conoscere il significato di frequenza,media, moda, mediana. Approccio al pensiero probabilistico Conoscere e operare consapevolmente con le 6 operazioni all’interno dell’insieme dei numeri reali. Conoscere le proprietà delle figure. Conoscere e applicare il T.P. Applicare aree e volumi alle figure piane e solide. Costruire, interpretare e trasformare formule che contengono lettere per esprimere relazioni e proprietà. Usare il Piano Cartesiano per rappresentare relazioni e funzioni con particolare riferimento alla relazione di prporzionalità. Risolvere problemi utilizzando equazioni di primo grado Scuola Primaria Conocere ed utilizzare le principali unità di misura. Rappresentare relazioni e dati per ricavare informazioni. Riconoscere regolarità in una sequenza di numeri o figure Operare consapevolmente con le 4 operazioni in N e con i decimali finiti. Uso corretto degli strumenti. Conoscere le proprietà delle principali figure piane. Applicazione di perimetro e area alle principali figure piane. Rappresentare relazioni e dati con diagrammi, schemi e tabelle. Utilizzo del Piano Cartesiano per rappresentare figure, percorsi ecc. anche con uso di software didattici mirati. Scuola Infanzia Compiere misurazioni con il proprio corpo e con semplici strumenti Riconoscere il Linguaggio simbolico del numero Confrontare e valutare quantità; raggruppare e ordinare secondo criteri diversi. Collocare correttamente nello spazio sé stessi, oggetti, persone. Riconoscere semplici forme e riprodurle. Scoprire funzioni e possibili usi di oggetti di uso comune. Le “Indicazioni” hanno trovato sostanzialmente delle conferme tra i docenti dei primi 2 ordini di scuole mentre nella Scuola Secondaria risulta difficile affrontare tutti i nuclei così come vengono proposti. Meglio specificare le Relazioni anche per la Scuola Primaria? Tempo: il tempo scuola dedicato al pensiero logico-mat. si accorcia sempre più passando dalla scuola dell’infanzia alla scuola sec. (7-8 ore settimanali nella Primaria, 4 ore nella Secondaria). Alla Scuola Secondaria arrivano spesso ragazzi che in geometria risultano poco competenti In ogni ordine di scuola non è importante imparare in funzione di ciò che si affronterà nell’ordine successivo ma è necessario dedicare più tempo a ciò che si ritiene importante per quell’età e in quel particolare momento o contesto… IPOTESI DI CURRICOLO IN VERTICALE DI L 1, L 2 e L 3 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Interazione Conversare per sé Conversare per conoscersi Conversare per stare insieme agli altri SCUOLA DELL’INFANZIA L1 Ascoltare gli altri Porre domande Esprimere le proprie esigenze e bisogni (utilizzando il mezzo verbale) SCUOLA PRIMARIA L1 Ascoltare gli altri Conversare con compagni e insegnanti secondo regole condivise Esprime idee e opinioni personali L2 Risponde a semplici domande relative a: nome, età, provenienza, componenti della famiglia, possesso, gusti personali, descrizione fisica. SCUOLA MEDIA L1 Utilizza il dialogo per apprendere informazioni ed elaborare idee e opinioni personali su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali L2 Risponde e formula semplici domande relativamente a sé e agli altri. Relaziona su avvenimenti presenti, passati e futuri. L3 Partecipa a conversazioni su temi noti riguardanti l’ambito personale e la quotidianità. Ricezione Ascoltare/leggere SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA L1 L1 Ascoltare/leggere brani di vario Ascoltare storie lette dall’insegnante genere narrativo per il piacere personale Ascoltare/leggere per acquisire informazioni e strumenti utili a interagire nel sociale Ascoltare/leggere per l’apprendimento delle conoscenze trasversali a tutte le discipline L2 Ascoltare/leggere per comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano SCUOLA MEDIA L1 Ascoltare/leggere brani di vario genere narrativo sempre più rispondenti al gusto e all’età del ragazzo e per approcciare alcuni generi della storia della letteratura italiana Ascoltare/leggere per acquisire informazioni e strumenti utili a interagire nel sociale applicando tecniche di aiuto alla comprensione durante e dopo l’ascolto Ascoltare/leggere per l’apprendimento delle conoscenze trasversali all’impianto disciplinare Ascoltare/leggere opere d’arte letteraria, fonti documentarie per avviare la capacità dei esprimere giudizi estetici L2 – L3 Ascoltare e comprendere conversazioni su vari argomenti di uso quotidiano espressi con articolazione lenta e chiara Leggere e comprendere brani informativi, descrittivi, narrativi che utilizzino i tempi verbali fondamentali studiati (presenti/passati/futuri) Produzione Parlare/Scrivere SCUOLA DELL’INFANZIA L1 Parlare per comunicare agli altri emozioni, domande, ragionamenti personali arricchendo e precisando il proprio lessico Sperimentare le prime forme di comunicazione scritta in forma ludica SCUOLA PRIMARIA L1 Parlare/scrivere per comunicare esperienze personali Produrre semplici testi funzionali a scopi diversi (per stabilire rapporti interpersonali, per utilità personale,per descrivere, per informare, …) Parlare/scrivere per apprendere la capacità di esporre contenuti studiati L2 Riferire in forma scritta e orale semplici e brevi messaggi relativi alla sfera personale SCUOLA MEDIA L1 Parlare/scrivere per esprimere stati d’animo, rielaborare esperienze ed esporre punti di vista personali Parlare/scrivere per argomentare ed esporre informazioni relative a diverse discipline utilizzando un linguaggio specifico Scrivere testi di tipo diverso (narrativo,descrittivo, …) adeguati a: situazione argomento scopo destinatario registro L2 – L3 Produzione orale: descrivere persone, cose e luoghi esprimere gusti e preferenze relazionare su esperienze personali Produzione scritta: scrivere brevi testi di natura personale finalizzati al racconto di abitudini di vita gusti e preferenze esperienze vissute progetti futuri Manipolazione SCUOLA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA MEDIA DELL’INFANZIA L1 L1 Utilizzare i contenuti Essere in grado di L1 Giochi di parole (rime, appresi per produrre schemi, sintetizzare, mappe, riassunti, filastrocche, …) schematizzare, tabelle di sintesi, riassumere oralmente, parafrasi relativi a contenuti appresi nei … Avviare alla diversi ambiti costruzione di schemi, disciplinari tabelle, riassunti utilizzando linee guida Traduzione SCUOLA DELL’INFANZIA L1 Ascoltare canzoni e poesie (per stimolare l’interesse) SCUOLA PRIMARIA L1 Ascoltare canzoni e leggere poesie (per stimolare l’interesse) L2 Ascoltare canzoni e leggere poesie Chiedere e dare informazioni SCUOLA MEDIA L1 Leggere poesie (per stimolare l’interesse) L2 – L3 Ascoltare canzoni e leggere poesie Chiedere e dare informazioni Riflessione sulla lingua Utilizzare la lingua in modo creativo Riconoscere e utilizzare la lingua nelle sue molteplici variazioni: - per se stessi - per interagire con gli altri - per apprendere SCUOLA DELL’INFANZIA L1 Giochi linguistici SCUOLA PRIMARIA L1 Giochi linguistici Compiere semplici osservazioni su testi e frasi per coglierne: - i significati di parole ed espressioni - le parti variabili del discorso - gli elementi principali che caratterizzano la struttura della frase L2 Ascoltare canzoni e leggere poesie Chiedere e dare informazioni SCUOLA MEDIA L1 Giochi linguistici Conoscere i principali meccanismi di formazione e derivazione delle parole Comprendere le principali relazioni tra le parole Comprendere e utilizzare il significato dei termini specifici relativi alle discipline di studio avvalendosi anche del dizionario come strumento di consultazione Conoscere e utilizzare i diversi segni di interpunzione Riconoscere denominare e utilizzare in modo consapevole: - le principali parti del discorso - modi e tempi del verbo - i connettivi temporali, spaziali e logici - la frase, distinguendo predicato e complementi L2 – L3 Conoscere e classificare le principali regole linguistiche e le convenzioni comunicative, utili alla costruzione di semplici frasi CRITICITA’ CURRICOLI : LINGUA/E ° Trasversalità della lingua : le capacità linguistiche si sviluppano attraverso l’uso, esplicitano il pensiero e ne da’ forma, prima attraverso la lingua naturale che diventa man, mano più ricca e articolata e poi con linguaggi piu’ specifici; ° Riflessione sulla lingua come indagine sugli aspetti metalinguistici della costruzione di significati; Per superare una visione statica della lingua che, come enunciato nel documento dei Curricoli, coinvolga più abilità linguistiche (ascoltare, parlare, leggere, scrivere), la comunicazione , anche conseguentemente la diffusione dei mezzi telematici, supporta la riflessione sulla realtà quotidiana, integrandone le varie forme e i differenti linguaggi; ° ° Un richiamo alla didattica ludica per sviluppare consapevolezza rispetto alla ricchezza, la flessibilità e la creatività della lingua stessa, si configura nella produzione scritta che coinvolge tutti gli ambiti come a significare che esisto° L’impostazione del curricolo di lingua straniera, che fa riferimento alle situazioni comunicative più comuni, ° L’impostazione del curricolo di lingua straniera, che fa riferimento alle situazioni comunicative più comuni,ci sembra suggerisca un’integrazione fra i vari usi linguistici, senza dimenticare che imparandone una seconda e una terza si diventa sempre più consapevoli della struttura della propria. AREA DEI LINGUAGGI E DELLA MULTIMEDIALITA’ Traguardi curricolari e temi essenziali per una programmazione in verticale dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Secondaria di I°grado. ARTE Esprimersi attraverso il disegno, la pittura e attività manipolative e utilizzare tecniche espressive. IMMAGINE Potenziare tutti i canali espressivi legati alle esperienze tattili, visive e saper verbalizzare. MUSICA TECNOLOGIA Esprimersi attraverso attività specifiche riguardanti l’ascolto, la riproduzione sonora, la sonorizzazione e la drammatizzazione di una storia o di un’esperienza. Approccio all’uso del computer e al linguaggio informatico con animazioni, video, suoni e musica. SCUOLA PRIMARIA ARTE E IMMAGINE Saper acquisire in maniera critica i linguaggi iconici attraverso le esperienze vissute, gli aspetti dell’ ambiente e storie di persone, di personaggi reali e immaginari. MUSICA TECNOLOGIA Saper ascoltare, saper percepire e comprendere la realtà acustica. Saper fruire i diversi linguaggi sonori. La multimedialità offre innumerevoli opportunità di attivare abilità e di consolidare capacità legate a diverse discipline scolastiche e a diversi aspetti dell’ apprendimento (testi, immagini, animazioni e video, suoni e musica) e ritrovare legami trasversali fra le conoscenze e le competenze personali dell’alunno. L’approccio ai mezzi informatici consente agli alunni di riesaminare il proprio modo di pensare e di rielaborare il sapere. CONSIDERAZIONI L’interdisciplinarietà è una proposta didattica che si attua da diversi anni nella Scuola dell’Infanzia, nella Scuola Primaria e nella Scuola Secondaria di 1° grado,ma in quest’ultima non è stata completamente attuata. Per riorganizzare l’offerta formativa è necessario ragionare e investire sulla ricerca e sull’individuazione dei saperi essenziali delle discipline. SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO MUSICA L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. (“Fa uso di diversi sistemi di notazione”: in questa forma risulta essere un obiettivo troppo alto per la scuola secondaria di I°grado) Conosce e utilizza gli elementi essenziali della notazione tradizionale, non tradizionale e intuitiva funzionali alla lettura, all’apprendimento e alla riproduzione di brani musicali. (L’obiettivo risulta essere piuttosto alto, soprattutto se legato al “ confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale”, dove – inoltre - non è chiaro cosa si intende per patrimonio: solo storico o in senso più ampio e onnicomprensivo? Interessante risulta essere l’uso della multimedialità e dei sistemi informatici, ma risulta non perseguibile se non si prevede una formazione seria, specifica e approfondita degli insegnanti sull’argomento, oltre che un’adeguata strumentazione tecnica per i laboratori. Non è possibile fare affidamento solo su eventuali competenze acquisite per interesse personale da qualche insegnante già pratico del settore.) E’ in grado di rielaborare materiali musicali in semplici produzioni sonore individuali e collettive, con modalità improvvisative e/o in forma di strutture organizzate. E’ in grado di gestire materiali musicali anche attraverso sistemi informatici (possibile solo dopo la pianificazione e la realizzazione dell’aggiornamento dei docenti). Sa dare significato alle proprie esperienze musicali, dimostrando la propria capacità di comprensione di eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione al contesto storico-culturale. Sa analizzare gli aspetti formali e strutturali essenziali e più significativi insiti negli eventi e nei materiali musicali, facendo uso di un lessico appropriato e adottando codici rappresentativi diversi (se questo significa l’uso di diverse strategie di analisi: schemi, rappresentazioni grafiche, pittoriche, gestuali, confronti, verbalizzazioni, … . Non è chiaro invece: “ponendo in interazione musiche di tradizione orale e scritta”, se si vuole riferirsi al confronto tra espressioni musicali di culture diverse o altro.) (Formulato in questo modo l’obiettivo risulta piuttosto alto: una competenza legata alla valutazione estetica ha bisogno di approfondimenti più complessi; si può comunque avviare un processo di affinamento del gusto estetico che passa attraverso una comprensione partecipativa dei patrimoni delle diverse civiltà musicali, in senso storico, geografico, sociale.) Sa percepire e apprezzare i valori espressivo-linguistici della musica e le sue funzioni nella realtà contemporanea. Mette in relazione le proprie esperienze musicali con altri saperi e altre pratiche artistiche. (”servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica”: l’uso di linguaggi specifici integrati fra loro è abbastanza complesso) (L’auto-orientamento, la consapevolezza di sé, la costruzione di una propria identità - in questo caso – musicale, sono finalità verso le quali orientare il lavoro educativo in un’ottica di processo di progressiva maturazione, non risolvibile nell’arco di un triennio) Obiettivi di apprendimento Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, brani vocali/strumentali di diversi generi e stili (“anche avvalendosi di strumentazioni elettroniche”: presuppone la presenza di questo tipo di strumentazioni nei laboratori e la precedente formazione dei docenti in questo ambito) Improvvisare , rielaborare, comporre brani musicali vocali e/o strumentali, utilizzando sia strutture aperte, sia semplici schemi ritmico-melodici (Parlare di “composizione” risulta piuttosto impegnativo. La formulazione precedente – vedi Programmi del 1979 – sembra più adeguata: sa portare un contributo personale alla realizzazione dei modelli musicali proposti; è in grado di dar forma a semplici idee musicali che abbiano una loro logica singolarmente o in combinazione tra loro. Riconoscere e classificare anche stilisticamente i più importanti elementi costitutivi del linguaggio musicale Conoscere e interpretare in modo critico opere d’arte (Come già rilevato, nella scuola secondaria di I°grado è possibile avviare un processo di affinamento del gusto estetico che passa attraverso una comprensione partecipativa dei patrimoni delle diverse civiltà musicali; si tratta quindi di un processo di progressiva maturazione non risolvibile nell’arco di un triennio) e progettare/realizzare eventi sonori che integrino altre forme artistiche, quali danza, teatro, arti plastiche e multimediali Decodificare e utilizzare la notazione tradizionale e altri sistemi di scrittura Orientare la costruzione della propria identità musicale valorizzando le proprie esperienze, il percorso svolto e le opportunità fornite dal contesto. (Vedi sopra) Nel complesso non si trovano grosse novità rispetto alle indicazioni dei Programmi del ’79 per la scuola media (a parte l’inserimento dell’uso delle nuove tecnologie). Più che andare verso un’essenzializzazione degli obiettivi si è andati verso una maggiore complessità della richiesta, proponendo obiettivi e traguardi di livello piuttosto alto e non facilmente raggiungibile. STORIA: TRAGUARDI CURRICOLARI E TEMI ESSENZIALI PER UNA PROGRAMMAZIONE IN VERTICALE DALLA SCUOLA DELL'INFANZIA ALLA SCUOLA SECONDARIA DI 1^ GRADO. SCUOLA DELL'INFANZIA SCUOLA PRIMARIA NUCLEI FONDANTI CONTENUTI COMPETENZE - Eventi - Tempo irreversibile - Ciclicità della scansione temporale (ore, giorni, la settimana) - Eventi familiari - Eventi quotidiani - Sequenze temporali (prima/poi) - Scansioni temporali (ore , giorni, la settimana) - La durata - L'ordine -Il gusto della scoperta -Il ragionamento per argomentare - La cronologia ( per ordinare e memorizzare gli eventi del passato) - La periodizzazione ( come confine di fenomeni storici complessi:es. il paleolitico; il neolitico..) - I quadri di civiltà ( società dei cacciatori; società fluviale; società urbana...). I problemi con i quali l'uomo si è dovuto confrontare, si sono presentati in modi diversi ed hanno avuto soluzioni diverse in rapporto alle condizioni generali. - Gli indicatori temporali - La successione delle generazioni - Il tempo di vita - La durata - La ciclicità dei fenomeni temporali - Il processo di cambiamento delle realtà vicine - Le grandi civiltà - Eventi storici e caratteristiche geografiche di un territorio - La costruzione della propria identità culturale come superamento dell'egocentrismo e consapevolezza della realtà e del divenire storico - La capacità critica come facoltà di esaminare con la ragione fatti, teorie e personaggi. - Il pensiero divergente - L'autonomia di giudizio - La ricerca come procedimento per la comprensione più approfondita e compiuta - Lo studio come applicazione della propria intelligenza secondo un metodo SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO -La cronologia ( linea e linea e linee del tempo) La periodizzazione ( età antica, età moderna…) I quadri di civiltà Concezioi, culture e ideologie nel tempo e nello spazio. Le grandi trasformazioni e rivoluzioni. Guerra- Pace I personaggi della storia. I diritti e doveri dell’uomo. - Le fonti della storia Società antiche emoderne ( greca, romana, islamica, feudale, comunale..corte..industriale, di massa) Umanesimo, Rinascimento, Illuminismo:ideologie politiche tra ‘800 e ‘900, totalitarismi, nazismo.. Le grandi rivoluzioni della storia (scientifica,industriali, francese, americana…) Grandi eventi storici mondiali ( le guerre mondiali, la guerra fredda, colonialismo, imperialismo…) Le figure più significative della storia italiana, europea e mondiale Costituzione di ieri e di oggi. Orientarsi nel tempo, collocando correttamente personaggi. Avvenimenti e problemi storici in quadri di riferimento generali. Affrontare la complessità di una società, di un fatto o di un processo storico, mettendo in relazione le principali variabili e prendendo in considerazione punti di vista diversi. Essere consapevoli che il fatto storico è il prodotto di una operazione storiografica. Utilizzare un lessico adeguato per elaborare un testo orale escritto. Operare con la fonti. Operare con testi storiografici manualistici e non. Interessarsi al passato e metterlo in relazione al presente. Comportarsi in modo democratico, consapevole dei diritti/doveri della persona e del cittadino. GEOGRAFIA:TRAGUARDI CURRICOLARI E TEMI ESSENZIALI PER UNA PROGRAMMAZIONE IN VERTICALE DALLA SCUOLA DELL'INFANZIA ALLA SCUOLA SECONDARIA DI 1^ GRADO. SCUOLA DELL'INFANZIA SCUOLA PRIMARIA NUCLEI FONDANTI - Lo spazio vicino - Gli elementi fisici e antropici - La descrizione - La rappresentazione CONTENUTI COMPETENZE - Il proprio ambiente di vita - Muoversi nello spazio e - Aspetti della esperienza localizzare se stessi in immediata relazione a e diretta ( la scuola , la casa, il persone e oggetti percorso casa/scuola) - La capacità di esplorare - Il narrare - La capacità di osservare - La rappresentazione dello - La capacità di riprodurre spazio graficamente e descrivere (tracce, mappe, percorsi) oralmente - L'orientamento - Lo spazio vissuto - La capacità di problematizzare - I quadri d'ambiente - Lo spazio fisico e i suoi (sollevare domande, mettere in - La relazione tra ambiente e elementi discussione, indagare nuove società costitutivi ( pianura, fiumi, piste, umana monti...) cercare soluzioni) - L'intervento degli uomini sul - I paesaggi geografici ( mare, - La capacità di orientarsi come territorio pianura, collina....) consapevolezza della propria - Lo spazio decodificato - Elementi fisici ed antropici posizione e ricerca di nuove - Lo spazio geografico e la mete cartografia - Il metodo di osservazione, - Lo spazio economico e il descrizione e rappresentazione patrimonio naturale ( le - Lo studio come applicazione risorse, la della sostenibilità, l'inquinamento...) propria intelligenza secondo - La biodiversità un - Il clima metodo SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO L’orientamento I quadri d’ambiente Gli strumenti della geografia La relazione uomoambiente I grandi temi e problemi del mondo attuale. Lo spazio geografico (punti cardinali, scale, coordinate geografiche). La cartografia ( vari tipi di carte geografiche e non ) Rappresentazioni di fenomeni: grafici, tabelle Foto e immagini Elementi del paesaggio naturale e del paesaggio umanizzato (elementi fisici e antropici, ambienti naturali, tipologie insediative, popoli e culture, economie…) Regioni italiane Macro regioni europee e del mondo Principali stati europei ed extra europei Organismi internazionali e funzioni (UE; ONU) Temi e problemi: globalizzazione, risorse, energia, sviluppo sostenibile, clima, lavoro minorile, condizione femminile, conflitti…) Orientarsi con l’uso delle carte Leggere, interpretare, costruire carte, grafici e tabelle…. Osservare e analizzare sistemi territoriali vicini e lontani Riconoscere l’intervento dell’uomo sul paesaggio, localizzando i principali “oggetti” geografici fisici antropici. Utilizzare un linguaggio adeguato per elaborare un testo orale e scritto Aprirsi al confronto con l’altro, attraverso la conoscenza dei diversi contesti ambientali e cosio-culturali Valutare i possibili effetti delle decisioni e delle azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche. CURRICOLI: AREA STORIA – GEOGRAFIA CRITICITA’ ° Partire dai saperi e dall’esperienza richiama una metodologia basata sulle domande che i bambini si pongono di fronte alla realtà e sulla ricerca, in quella stessa realtà, di tracce, di documenti, di fonti orali per ri-costruire l’ambiente storico e geografico del territorio. ° L’attenzione alle attività di laboratorio avvicinano al percorso scientifico dello storico, completando e rafforzando le lezioni frontali dell’insegnante; ° Diverse strategie di insegnamento propongono una metodologia attenta alla pluralità di conoscenze relative alla pluralità delle storie e dei contesti geografici: nazionale, europea e mondiale che consentono al ragazzo di orientarsi in molte questioni della vita sociale e odierna.