L’adolescenza è l’età in cui i ragazzi iniziano a staccarsi ed a voler diventare indipendenti dai genitori e per questo credono che le regole, anche quelle alimentari, debbano per forza, essere cambiate o perlomeno messe in discussione! La scelta di amici, vestiti, video e attività di svago sono modi importanti perché l'adolescente senta che può “aver parola” nella sua vita. Scegliere cosa e quanto mangiare è un altro modo. L’adolescenza è un periodo evolutivo caratterizzato da forti curiosità ed incertezze, è in bilico tra ciò che si è stati e ciò che si sarà, con un corpo troppo adulto per essere bambino ma ancora troppo bambino per essere adulto. E’ difficile accettare il proprio corpo che sta cambiando... In questo periodo si è molto sensibili agli apprezzamenti sul proprio corpo fatti dalle amiche e soprattutto da parte dei ragazzi. L’adolescente, dunque, soffre e tra mille incertezze, è alla ricerca di se stesso e della propria identità; trova uno spazio affettivo e di espressione nel gruppo, un insieme di pari che si forma in maniera casuale e verso cui impegna molte delle proprie risorse. È tra i pari che il ragazzo trova modelli culturali identificativi. Il ragazzo cioè si immerge nel gruppo e con esso si identifica, assumendo modi di essere e di fare che sono comuni agli altri. Insomma si mimetizza, per così dire, col gruppo, anche nel modo di vestire e di fare, per quanto stravagante possa essere. Così nel gruppo è accettato per quello che è, cioè con la sua persona ed il suo corpo. La vita di gruppo assume un significato particolare e così ogni comportamento del gruppo stesso. Il voler essere accettati dagli altri e dal mondo intero disorienta a tal punto da non sentirsi mai “a posto”. Gli amici e lo stile di vita suggerito da giornali e TV diventano un modello ed un obiettivo da raggiungere. L’adolescenza diventa così anche il periodo della ribellione alimentare. L’alimentazione assume un nuovo valore, non è più un rito familiare, ma appartiene al gruppo amicale, un'alimentazione che diventa parte identificativa del sé. Alle vecchie tradizioni, si sostituiscono sapori e merci globalizzate. Per esempio, mangiare nel fast-food rende attraenti, anche se si ingurgitano “porcherie”, con la presenza di cibo proteico e grasso a tutte le ore della giornata. Frequentare abitualmente fast food fa sì che I'adolescente perda I'abitudine al consumo di alimenti come frutta, verdura e legumi, tipici della tradizione mediterranea. In Italia oltre il 12% degli adolescenti tra i 10 e i 14 anni è obeso, ed è purtroppo facile che, soprattutto le ragazze, possano manifestare disturbi del comportamento alimentare con assunzione di cibo insufficiente. Molto spesso il disordine alimentare può cominciare con una dieta. All’inizio di ogni dieta rinunciare al cibo è molto difficile… Spesso i commenti positivi fatti da genitori, parenti ed amici sull’aspetto fisico di chi ha iniziato una dieta, fanno molto piacere e inducono a continuarla. I disturbi del comportamento alimentare sono molto più comuni tra le ragazze che tra i ragazzi; quando iniziano a dimagrire sono felicissime, si sentono più sicure e padrone del mondo. Con il passare del tempo, però, la ragazza pensa solamente al cibo, tutto diventa cibo… …così inizia a contare le calorie, mangiare lentamente e tagliare il cibo in piccoli pezzi, nascondere il cibo, cucinare per gli altri, obbligarli a mangiare quello che prepara, sognare il cibo e di mangiarne tantissimo. Compare una paura terribile di ingrassare, che fa continuare la dieta; a causa del lungo digiuno, la ragazza non riesce più a concentrarsi, a riposarsi, a dormire: spesso arriva ad abbandonare la scuola o il lavoro. Una forte diminuzione di peso Scomparsa delle mestruazioni Paura di ingrassare, che non diminuisce nemmeno di fronte alla evidente e notevole perdita di peso Una percezione sbagliata del proprio corpo: ci si vede grassi, anche se si è magrissimi! Anoressia con abbuffate e condotte di eliminazione La ragazza che ha questo tipo di anoressia digiuna, rifiuta il cibo e spesso fa tantissima ginnastica! La ragazza che ha questo tipo di anoressia si abbuffa, poi digiuna e/o vomita, abusa di medicine per perdere peso. Tante abbuffate: consumo di grande quantità di cibo Per rimediare alle abbuffate si provoca il vomito volontariamente Le abbuffate e i comportamenti di rimedio devono accadere 2 volte alla settimana per 3 mesi Preoccupazione grandissima per il peso e l’aspetto fisico La persona bulimica non pesa cosi poco come l’anoressica bulimia senza comportamenti che rimediano vomito e uso di medicine digiuno e attività fisica Essere di buon esempio . . . Aiutarli nello sviluppo di sane attitudini verso il cibo in modo che sia una parte piacevole della vita. Fornire loro una grande varietà di alimenti in maniera rilassata . . . i giovani in genere ne mangeranno la quantità di cui hanno bisogno. Addestrarli alle abilità basilari per pianificare e acquistare il cibo anche quando sono fuori casa. Incoraggiarli a svolgere un'attività fisica regolare, camminare o andare in bicicletta invece che essere sempre dei passeggeri. . Siamo fatti dal cibo, dall’acqua che beviamo, dall’aria che respiriamo: dalla qualità e dalla purezza di tali sostanze dipende il nostro benessere fisico, mentale, emozionale e spirituale. L. Feuerbach