COMUNE DI MONZA I giovani e l’area ex macello Le scelte e le priorità per i giovani publica.SWG è un dipartimento di Swg, interamente dedicato alle pubbliche amministrazioni, alla comunicazione pubblica, alle multiutility, agli enti locali, all’associazionismo (economico, ambientale e sociale) e ai diversi soggetti che operano nel territorio. Trieste, maggio 2006 relazione Indice 2 PREMESSA 3 ANALISI DEI DATI. CONOSCENZA E INFORMAZIONE 4 Chi conosce l’area 4 Un progetto ancora poco conosciuto 4 Informazioni ancora troppo vaghe 5 LE ATTESE SULL’AREA EX MACELLO 7 Musica, spazi per incontri, creatività 7 Le destinazioni degli edifici 8 IL RUOLO ATTESO PER I GIOVANI 10 La volontà di partecipare 10 Strutturare l’area: gli spazi 10 Strutturare l’area: i fattori di uso 12 Strutturare l’area: i corsi 14 Premessa Si è parlato molto, negli ultimi mesi, del progetto di riqualificazione che riguarderà l’area dell’ex macello di Monza. Si tratta di un’iniziativa per la quale il Comune di Monza ha ritenuto utile coinvolgere i giovani, offrendo loro l’opportunità di partecipare attivamente alla scelta delle destinazioni finali delle strutture e degli spazi che saranno messi a nuovo, nell’ambito di un importante progetto di e-democracy denominato “e-Gocs”, ovvero Giovani Oggi Cittadini Sempre. E-Gocs si propone di stimolare un nuovo protagonismo della popolazione giovanile monzese, che dovrebbe iniziare proprio dalla ristrutturazione di un’area, come quello dell’ex macello, che l’Amministrazione comunale è intenzionata a dedicare prevalentemente alle nuove generazioni. Un’area, quindi, di cui i giovani sono invitati a servirsi, e per la quale essi stessi hanno ora l’opportunità di indicare le attività che desiderano siano svolte in futuro. L’appropriazione di questo spazio può, infatti, risultare molto più riuscita se va di pari passo con un percorso di decisione condiviso, affinché i futuri utenti percepiscano la nuova configurazione che l’ex macello assumerà non come qualcosa di imposto dall’alto, ma come il frutto dell’attiva partecipazione di un campione di loro coetanei. La rivalorizzazione dell’area dell’ex macello può riportare nuova linfa a una vita giovanile che, anche alla luce di nostre precedenti ricerche, pare soffrire di una carenza di spazi e di occasioni di divertimento ed incontro: situata in una zona “strategica”, a due passi dal centro, può garantire, se bene sfruttata, un’eccellente opportunità per i giovani monzesi, che si doterebbero così di un importante centro di aggregazione, capace di venire incontro alle loro domande, di convogliare le loro energie e di incanalarle in attività di crescita culturale e umana. 3 Analisi dei dati. Conoscenza e informazione Chi conosce l’area Il fatto che attualmente la zona in questione sia in qualche misura “sprecata”, non costituendo un punto di riferimento a dispetto dalla propria collocazione geografica centrale, è testimoniato dall’elevata quota di giovani 14-24enni di Monza e Provincia che non conoscono l’area: per più della metà degli intervistati (il 52%), infatti, si tratta di un argomento sconosciuto. A conoscere più l’area sono i 19-24enni (55%) e meno i 14-18enni (37%). Chi abita nel comune di Monza dimostra però, mediamente, una conoscenza piuttosto buona (70%), mentre solo poco più di un quarto (il 28%) degli abitanti degli altri comuni della provincia sa della sua esistenza. Chi lavora, conosce la zona in misura leggermente superiore (60%), rispetto ai coetanei studenti universitari, che, invece, sono in linea con il dato medio (52%). I figli della classe media impiegatizia (58%) palesano una migliore conoscenza rispetto agli appartenenti a famiglie operaie (35%). E’ da rilevare, infine, che chi ha frequentato (o frequenta) il liceo classico (72%) o facoltà universitarie scientifiche (65%) ha più probabilità di conoscere il luogo: ciò, tuttavia, è verosimilmente legato alle caratteristiche socio-economiche degli studenti di questi istituti (prevalentemente provenienti dalla classe media) più che a ragioni direttamente attinenti le discipline studiate. Parliamo ora del comune di Monza. Tu conosci l’area dell’ex macello? sì no 48 52 dati riportati a 100 in assenza di non risposte Un progetto ancora poco conosciuto Se sono pochi i giovani cittadini che sanno dell’esistenza dell’area dell’ex macello, ancora più esigua è la minoranza che conosce, o almeno ha sentito parlare, dei progetti del Comune di Monza per riqualificarla. Oltre la metà degli intervistati (il 56%), infatti, dichiara di non averne sentito parlare, mentre un complessivo 18% ha appreso della presenza di qualche progetto. 4 Tra chi conosce il progetto la stragrande maggioranza ne ha appena sentito parlare e solo due intervistati su 100 affermano di conoscere bene le ipotesi di recupero. Questo dato può denunciare un interesse non ancora elevatissimo da parte dei giovani: le notizie veicolate dai media locali sono giunte a una minoranza dell’audience giovanile, e quelle persone che le hanno ricevute solo in minima parte hanno approfondito l’argomento. Si può notare, poi, come solo un quarto (il 26%) dei rispondenti ha detto di non conoscere l’area dell’ex macello: la differenza con la percentuale rilevata dalla domanda precedente (52%) è data dal fatto che tra le due domande è stato ricordata agli intervistati la collocazione dell’area (tra via Buonarroti e via Procaccini), oltre alla sua attuale destinazione (ovvero, il fatto che contiene edifici dimessi, il canile, il mercato ortofrutticolo ed alcuni edifici del Comune e della Protezione civile). Metà di quel 52% iniziale che non era riuscito a collocare l’area attraverso il solo nome, quindi, è riuscito a individuarla dopo i nostri suggerimenti, a dimostrazione forse di una scarsa “circolazione” di tale denominazione, almeno in ambienti giovanili. Ad avere una maggiore consapevolezza dell’esistenza dei progetti sono stati gli abitanti del comune capoluogo, anche perché più spesso si trovano a contatto fisico con l’edificio (e hanno visto, ad esempio, la segnaletica dei cantieri): solo il 12% di loro non ne è venuto a conoscenza, contro il 39% dei giovani del resto della provincia. Più al corrente della media sono anche i lavoratori (solo il 17% ne è totalmente all’oscuro) e i giovani appartenenti a famiglie della borghesia imprenditoriale: il 25% dei figli di lavoratori autonomi ne ha sentito almeno parlare, a fronte del 14% dei figli di impiegati e del 10% dei figli di operai. Anche qui si rileva una buona informazione da parte di chi frequenta, o ha frequentato, il liceo classico, oltre che degli studenti o laureati in discipline umanistiche, quasi un decimo dei quali ha una conoscenza abbastanza approfondita. Sei a conoscenza dei progetti del comune di Monza per riqualificarla? si', conosco il progetto abbastanza bene si', ma ne ho solo sentito parlare no, non ne ho neanche sentito parlare non conosco l'area dell'ex macello non sa/non risponde 2 16 56 26 1 dati riportati a 100 in assenza di non risposte Informazioni ancora troppo vaghe Tra quanti hanno detto di conoscere abbastanza bene il progetto del Comune di Monza, o almeno di averne sentito parlare, la maggior parte non ha che informazioni piuttosto vaghe sull’argomento: un quarto non ha saputo rispondere alla domanda aperta, che chiedeva di indicare che cosa gli intervistati avessero sentito dire del progetto. 5 Considerando solo quanti hanno risposto in qualche modo, più di un terzo ha dato una risposta quasi tautologica, che ripeteva la domanda fatta in precedenza (“vogliono ristrutturarla” o “vogliono riqualificarla”), e quasi un quinto ha dato risposte parimenti generiche, come “so che vogliono fare qualcosa ma non so di preciso cosa”. Il 17% ha poi individuato il target dell’iniziativa (la popolazione giovanile) e lo scopo generale di socializzazione ed aggregazione. Un certo numero di citazioni hanno poi ottenuto l’utilizzo dell’area a fini di cultura e di istruzione (6%), la riqualificazione del canile (5%), l’aggiunta di spazi verdi (5%), la costruzione della nuova sede per la circoscrizione (4%) e di una nuova discoteca (2%). Che cosa hai sentito in particolare? ristrutturazione/riqualificazione in generale centro sociale/aggregazione giovani utilizzo a fini di cultura o istruzione riqualificazione del canile aggiunta di spazi verdi nuova sede della circoscrizione una nuova discoteca altro solo informazioni vaghe non sa/non risponde dati riportati a 100 in assenza di non risposte 6 35 17 6 5 5 4 2 7 19 26 Le attese sull’area ex macello Musica, spazi per incontri, creatività La musica è in testa ai vari temi che i giovani intervistati vorrebbero venissero offerti nell’area che tra non molto aprirà loro le porte. A una domanda che chiedeva di dare un giudizio, da 1 a 10, sull’interesse per ciascuna categoria di proposte, i giovani monzesi hanno infatti assegnato alla musica il punteggio medio più alto (7,48): oltre la metà ha dimostrato un forte entusiasmo, con voto compresi tra l’8 e il 10, e solo il 12% non palesa un certo interesse. Meno interessati della media, comunque, paiono i lavoratori (voto medio 7,07 e un quinto di giudizi insufficienti), al contrario dei laureati, il 71% dei quali dà un giudizio superiore o uguale all’8. Al secondo posto tra i temi più graditi troviamo la creazione di uno spazio per incontri, e ciò è il sintomo di una decisa propensione all’aggregazione sociale e al confronto con coetanei, in una realtà come quella monzese che dimostra una certa propensione all’individualismo. I più convinti sono anche qui i laureati (media 8,10); all’estremo opposto si collocano i diplomati (6,59). Segue, nell’ordine, una coppia di temi (cinema e creatività) che mettono in luce, come la musica, i bisogni artistici ed espressivi dell’individuo, ma che rispetto ad essa si rivolgono a un pubblico leggermente meno ampio. Il cinema è suggerito, soprattutto, dalle ragazze (7,17), dai 14-18enni (7,19), dagli studenti di scuola superiore (7,24: si noti che queste ultime due categorie in gran parte coincidono, e danno risultati simili nel corso di tutto il questionario): tra gli studenti delle superiori, particolarmente entusiasti paiono i frequentanti l’istituto d’arte (8,37), mentre chi va all’istituto tecnico industriale o all’istituto professionale dà in media punteggi inferiori alla sufficienza. Voti solo leggermente superiori al 6 giungono da lavoratori (6,13) e studenti universitari (6,2). Gli studenti dell’istituto d’arte, come era logico attendersi, gradiscono iniziative riguardanti la creatività (8,29), al contrario di chi frequenta o si è diplomato all’istituto tecnico industriale (5,96). Giudizi positivi per il tema della creatività vengono attribuiti anche da laureati (7,83) e figli di impiegati (7,05). La trasformazione dell’area, o di una sua parte, in uno spazio dedicato al fitness soddisfa la maggioranza degli intervistati. Piace soprattutto agli under-19, che danno un voto pari a 6,49. 7 Meno interesse suscita poi la creazione di uno spazio dedicato ai giochi (5,97, con una più accentuata avversione da parte dei giovani figli della classe imprenditoriale: 5,54), nonché di uno spazio tematico autogestito (5,83), sebbene quest’ultima ipotesi, che fa leva sui bisogni espressivi e “post-materialisti” degli intervistati, sia vista con favore dai soggetti più istruiti (voto medio 6,69 tra i laureati). All’ultimo posto, infine, compare lo shopping (5,81). I giovani, a quanto pare, sanno già dove fare i loro acquisti, e non intendono certo sprecare un nuovo spazio per costruirvi dei negozi di cui la città è già piena. Ovviamente anche in questo caso occorre operare delle distinzioni tra segmenti: le femmine (6,6), gli under-19 (6,43), i figli di operai (6,51) e gli studenti, o ex studenti, dell’istituto tecnico commerciale sono più favorevoli, al contrario dei maschi (5,05), dei 19-24enni (5,37), degli studenti universitari (4,84) e dei laureati (4,23). E’ da rilevare, infine, che chi abita in un comune della provincia diverso da Monza è più attratto dalla possibilità di fare shopping (6,27) rispetto agli altri (5,31), e ciò perchè tra gli abitanti dei comuni limitrofi si fa più sentire l’esigenza di avere a disposizione centri commerciali facilmente raggiungibili. Gli intervistati sono stati lasciati liberi di inserire anche altre modalità, sotto la voce “altro”, indicando il tema e attribuendogli un punteggio di gradimento. I temi più “gettonati” sono stati lo sport (che per qualche giovane, evidentemente, non corrisponde in toto al concetto di fitness), i locali di svago (bar e pub) e la cultura in generale. Le attività sportive sono richieste soprattutto dagli under-19 e dagli studenti delle superiori, e meno dagli studenti universitari; i figli di operai sono tra quelli che richiedono i bar e i pub; i laureati, infine, premono per iniziative culturali. Utilizzando un punteggio da 1 (min) a 10 (max) dimmi quanto ti interesserebbe ciascuno dei seguenti temi che l’area potrebbe offrire: musica spazio per incontri cinema creatività fitness spazio giochi spazio autogestito tematico shopping altro Voto medio 7,48 7,10 6,67 6,60 6,04 5,97 5,83 5,81 5,63 % voti 1-5 12 15 24 27 37 35 36 41 42 % voti 6-7 33 41 33 33 33 40 41 25 21 % voti 8-10 55 44 43 40 30 25 23 34 37 % non risposte 0 0 0 0 1 0 1 0 48 dati riportati a 100 in assenza di non risposte Le destinazioni degli edifici Si è chiesto al campione di giovani della provincia di Monza di indicare, mediante una risposta aperta, le possibili destinazioni degli edifici che il Comune sta per restaurare. Un quarto dei rispondenti ha semplicemente parlato di “spazi per giovani” o simili, non aggiungendo nulla di nuovo a quanto era già piuttosto chiaro dal testo della domanda precedente. A parte questa, le risposte più frequenti hanno riguardato la musica, intesa nella duplice accezione della “musica come ascolto” (con spazi, dunque, adibiti ad auditorium per concerti o simili) e della musica “attiva”: si chiedono cioè delle sale in cui i gruppi musicali giovanili possano provare in libertà. Allo stesso livello della musica si colloca lo sport. E’ interessante, al riguardo, citare alcune richieste particolari: c’è chi vorrebbe l’accademia pugilistica, chi una pista per il pattinaggio e l’hockey su ghiaccio, chi la costruzione di un palazzetto dello sport. Molti hanno poi detto di gradire uno spazio dedicato alla cultura in generale, chiedendo soprattutto occasioni di incontri, conferenze e dibattiti. Numerose sono state anche le citazioni per il cinema, di cui una (isolata) ci pare particolarmente interessante: un intervistato ha parlato infatti di “cineforum tematici”. 8 Segue, nell’ordine, l’arte: il 5% degli intervistati vedrebbe bene negli edifici restaurati uno spazio per esposizioni artistiche e/o musei. Altre risposte sono andate nella direzione di luoghi per l’istruzione (si veda infra, in corrispondenza della domanda sui corsi da implementare), per le attività sociali, di volontariato e di ricovero per non abbienti, per discoteche, negozi, locali di svago, biblioteche, teatro ed aree verdi. Quanto alle differenze tra i vari segmenti del campione, si conferma che gli abitanti del Comune di Monza chiedono meno negozi rispetto ai cittadini della provincia; si noti poi che i figli di dirigenti ed insegnanti hanno una maggiore preferenza (18%) per spazi adibiti a musica. In particolare a che cosa vorresti fossero adibiti gli edifici che il Comune sta per restaurare? spazi per giovani in generale 24 musica sport cultura in generale 12 12 11 cinema arte 7 5 istruzione attività sociali discoteche negozi bar/pub/locali biblioteche aree verdi teatro altro niente/non sa 4 4 4 3 3 2 2 1 5 54 dati riportati a 100 in assenza di non risposte 9 Il ruolo atteso per i giovani La volontà di partecipare La partecipazione dei giovani nel progetto della ristrutturazione dell’area dell’ex macello può assumere diverse forme, di un maggiore o minore coinvolgimento, di una più forte o più debole propensione all’azione. Lungo questo continuum, tre dei quattro ruoli che abbiamo proposto ai giovani intervistati occupano una posizione piuttosto estrema nel lato “attivo”: si tratta della modalità “partecipare alla gestione”, “programmare iniziative” e “definire i contenuti”. La quarta (“suggerire nuovi spunti e proposte”), invece, rispecchiava un atteggiamento più moderato, in cui i giovani possono sì influire sulla gestione degli spazi a loro dedicati, ma solo per via indiretta e attraverso la mediazione di altri. Tra le quattro possibili risposte, quella che abbiamo definito “moderata” ha riscosso la maggioranza relativa delle scelte (43%), ma la somma delle altre tre (57%) è comunque più elevata, a dimostrazione del fatto che più della metà dei giovani monzesi ritiene giusto che sia loro affidata la responsabilità di gestire in vari modi la nuova area. Quasi un terzo, in particolare, afferma che i giovani dovrebbero partecipare alla gestione, un quinto che dovrebbero fare un’attività di programmazione e un decimo che dovrebbero definire i contenuti delle singole proposte. A scegliere la modalità relativamente più “passiva” (65%) sono i meno istruiti (che non hanno mai frequentato la scuola superiore), che evidentemente sono più abituati ai meccanismi della mera delega del potere che a quelli della partecipazione democratica. Gli stessi, per giunta, dimostrano di gradire di meno la partecipazione alla gestione (13%), seguiti dagli appartenenti a famiglie di classe bassa (21%). Si noti poi che chi frequenta o ha frequentato il liceo classico vede con favore la definizione dei contenuti (24%) ma non la programmazione (7%). Gli studenti o ex studenti degli istituti d’arte, infine, ha una marcata propensione alla programmazione delle iniziative (71%), segno di un atteggiamento più “post-materialista” di chi viene da una formazione che ne esalta l’espressività. Quale ruolo dovrebbero avere i giovani nella gestione degli spazi a loro dedicati? 10 suggerire nuovi spunti e proposte partecipare alla gestione programmare iniziative definire i contenuti 43 30 19 8 non sa/non risponde 1 dati riportati a 100 in assenza di non risposte Strutturare l’area: gli spazi E’ stato chiesto ai giovani che cosa vorrebbero trovare nella nuova area, a loro stessi adibita. E’ stata data loro l’opportunità di scegliere fino a cinque modalità di risposta, in modo da rendere il quadro più completo: in questo modo, infatti, sono a nostra disposizione sia i dati relativi alla somma delle citazioni, che comprende la somma di tutte le risposte date, sia quelli concernenti la prima risposta data. A questo proposito, si nota una interessante differenza tra le due variabili: l’area riservata al computer e ad internet, infatti, occupa la prima posizione tra le prime citazioni, ma solo la terza nella somma delle citazioni. Ciò significa che sono molte le persone con un forte interesse verso questo tipo di attività, ma non molte quelle che presentano per essa un interesse “medio” (tale cioè da indurle a scegliere il computer ed internet tra il secondo e il quinto posto). Al contrario, le attività creative (pittura, scultura, artigianato, ecc.) sono molto citate in generale, ma sono poco presenti al primo posto. Per quanto riguarda la somma delle citazioni, al primo posto troviamo lo sport all’aperto, scelto soprattutto dai maschi (44%), e meno da femmine (26%) e studenti universitari (22%). Le ragazze preferirebbero, invece, spazi per la creatività (43%). Le attività informatiche si collocano al terzo posto, e sono gradite in generale da tutti i segmenti di popolazione, con l’eccezione di chi non ha frequentato la scuola superiore (13%). Lo spazio espositivo è chiesto dai più adulti (23%), e in particolare dagli studenti universitari (27%) e dai laureati (43%). Una sala per la lettura della stampa nazionale ed internazionale è più gradito dalle ragazze (27%) che dai ragazzi (14%), e farebbe particolarmente gola a chi frequenta o ha frequentato un liceo umanistico (45% liceo classico, 39% liceo linguistico). La sala per web-conference, finalizzata alla discussione con giovani di altre nazioni, è al contrario caldeggiata dagli studenti universitari (41%), in particolare quelli delle facoltà tecniche (49%). Si noti poi che le sale giochi sono state le meno citate in assoluto, e sono gradite solo a chi non ha frequentato mai le scuole superiori (26%). Gli stessi poco istruiti sono quelli che più vorrebbero trovare spazi per sport da svolgere al chiuso. In generale, si può notare un buon grado di entusiasmo dei giovani monzesi rispetto alle iniziative proposte: in media ogni intervistato ha fornito 3,5 citazioni sulle 5 possibili. Va rilevato inoltre che, sommando la modalità “sport all’aperto” con quella “sport al chiuso” nella prima citazione, si raggiunge quasi la percentuale della categoria “computer/internet”, determinando, se così si può dire, un sostanziale pareggio tra attività fisico-motoria e occupazioni sedentarie. 11 Come dovrebbe essere organizzata questa area adibita ai giovani? Scegli tra i seguenti spazi quello che ti piacerebbe trovare Somma citazioni 35 33 Prima citazione 10 6 32 32 31 17 7 8 spazi sportivi discussione sport al chiuso montaggio cinematografico lettura (stampa nazionale e internazionale) 28 26 26 23 21 6 4 7 5 2 TV/DVD spazio espositivo tornei di giochi di società giochi altro 18 17 15 13 3 5 7 6 10 1 totale non sa/non risponde 351 1 100 1 sport all’aperto creatività (pittura, scultura, artigianato, ecc.) computer/internet prove musicali sala web-conference per discutere con giovani di altre nazioni Colonna a sinistra: somma delle risposte consentite. Colonna a destra: dati riportati a 100 in assenza di non risposte Strutturare l’area: i fattori di uso 12 La musica si conferma tra i temi che maggiormente attraggono i giovani della provincia di Monza. Una sala concerti sarebbe gradita da quattro giovani su cinque e da nove studenti universitari su dieci, mentre la Casa della musica, progetto che verrà effettivamente realizzato in un palazzo dell’area, ottiene il favore dei tre quarti degli intervistati. Una percentuale analoga di giovani, ed in particolare i maschi (83%) vorrebbe campi da basket e da calcetto all’esterno; meno richieste sono le palestre, desiderate da poco più della metà del campione, e soprattutto dai più giovani (il 64% dei 14-18enni) e dai meno istruiti (il 75% di chi non ha mai frequentato la scuola superiore). Una buona performance è ottenuta (ancora una volta soprattutto tra gli under-19) anche dai negozi per giovani e ciò contrasta in parte con i risultati nelle domande precedenti, le quali in realtà chiedevano agli intervistati di dare una priorità, che nel caso specifico non era alta; se però (come in quest’ultima domanda) si chiede al campione di dire, in forma dicotomica, se gradirebbe o meno avere a disposizione questi negozi, la maggioranza dei rispondenti dimostra di non avere pregiudizialmente nulla in contrario. Altre strutture gradite sarebbero una sala per la proiezione di film (73%), un bar (69%, ma solo il 60% tra i residenti nel comune), un ostello per la gioventù (progetto già in fase di attuazione, che ottiene il 67% dei favori) e un internet caffè. Meno desiderati paiono invece i mercatini autogestiti, ristoranti e un centro di fitness o benessere. Quali delle seguenti strutture ti piacerebbero venissero realizzate (sì/no)? sala concerti attrezzature sportive esterne (basket, calcetto, ecc.) 81 76 casa della musica negozi di prodotti per giovani sala proiezioni film 75 74 73 bar ostello per la gioventù internet caffè 69 67 65 palestre mercatino autogestito ristoranti centro fitness/benessere 56 54 51 50 Somma delle risposte consentite Nella successiva domanda, aperta, si è voluto dare la possibilità agli intervistati di dire la loro, proponendo altri contenuti oltre a quanti erano già previsti nelle precedenti domande chiuse. A parte la scontata, generica risposta omnibus “bisognerebbe dare più spazi ai giovani” o affermazioni simili, si è rilevato un certo interesse verso la cultura. In particolare è l’arte ad attrarre i giovani monzesi: più di uno ha chiesto uno spazio espositivo permanente, o un’area museale. C’è chi poi propone di dare voce anche alle forme più “alternative” di arte, con muri dedicati ai graffiti (non lontano, ovviamente, dall’immancabile pista per skateboard!), o di dare vita a un mercatino di pittura giovanile o, in alternativa, di invenzioni giovanili. In molti hanno poi proposto la creazione di biblioteche, anche multimediali, o almeno di sale studio. Altri hanno proposto una libreria. Alcuni hanno anche chiesto di organizzare frequenti conferenze con alti rappresentanti della scienza e della cultura. 13 Il 9% ha poi citato le discoteche, e un 8% i negozi (alcuni vorrebbero un centro commerciale, altri piccoli negozi di elettronica). Tra gli sport prevale la piscina, che da sola ottiene più citazioni di tutti gli altri messi assieme: uno, ad esempio, ha proposto un circuito per le gare di moto, un altro una pista per il pattinaggio artistico. Tra le attività di svago, c’è chi propone che vengano messe a disposizione sale per fare delle feste, e chi gradirebbe locali e “coffee bar”. Quali altri contenuti vorresti proporre? spazi per giovani in generale arte biblioteche 14 14 11 discoteca negozi cultura in generale istruzione piscina altri sport (non piscina) 9 8 7 7 6 5 teatro attività sociali bar/pub/locali musica aree verdi altro niente/non sa/non risponde 3 3 2 1 1 6 82 dati riportati a 100 in assenza di non risposte Strutturare l’area: i corsi I corsi che i giovani di Monza vorrebbero seguire nelle strutture dell’ex macello comprendono un vasto ventaglio di argomenti. Il tema più richiesto in assoluto, citato da più di un terzo degli intervistati, consiste nell’informatica e nel web design: i giovani monzesi dimostrano quindi una forte domanda nei confronti delle nuove tecnologie, soprattutto applicate al mondo del lavoro, e il dato è tanto più significativo se si considera che la richiesta non viene da uno o più segmenti in particolare, ma in generale dai 14-24enni della provincia di Monza. Mettere a disposizione una sala per questa finalità, con corsi differenziati secondo il livello di conoscenze pregresse, darebbe dunque l’opportunità di aumentare il tasso di alfabetizzazione informatica delle nuove generazioni, mettendo al contempo a disposizione dell’economia locale una buona quantità di capitale umano facilmente utilizzabile. 14 Una quota simile degli intervistati (circa un terzo) ha segnalato i corsi di musica, e tre su dieci gradirebbero lezioni di fotografia, ambite in particolar modo dai laureati. Seguono, in ordine di preferenza, il disegno, la pittura e le altre attività creative (citate da un quarto del campione e soprattutto dai più adulti e dai giovani che non hanno genitori con un lavoro stabile, e meno dai figli di lavoratori autonomi) e il cinema (24%, ma non è compreso tra le priorità degli studenti universitari). Una percentuale più bassa, inferiore al 20%, ha poi dichiarato di gradire corsi di teatro (voluti soprattutto dalle ragazze, dai 19-24enni e dai laureati, e non desiderati dai figli di lavoratori autonomi e dirigenti), danza (gradita anch’essa dalla metà femminile del campione), scrittura (positivo il giudizio degli studenti universitari) e televisione. Infine i corsi sportivi ottengono un certo favore solo dagli under-19 e dai non diplomati, non riscuotendo invece l’interesse di studenti universitari e lavoratori. Quali corsi vorresti venissero organizzati? (6 possibili citazioni, non stimolate) Somma citazioni (max 5) 36 34 Prima citazione fotografia disegno/pittura e altre attività creative cinema 29 26 25 8 13 13 teatro scrittura danza 18 16 15 3 5 5 tv sport lingue corsi di formazione socio-politica altro 6 5 3 2 3 2 4 2 1 1 217 9 100 9 informatica/web design musica totale non sa/non risponde 14 29 Colonna a sinistra: somma delle risposte consentite. Colonna a destra: dati riportati a 100 in assenza di non risposte 15 per publica.swg Riccardo Cova [email protected] 16 SWG trieste trieste 34133, via s. francesco 24 telefono +39.040.362525 fax +39.040.635050 SWG milano milano 20144, via solari 8 telefono +39.02.43911320 fax +39.02.4986773 SWG bologna bologna 40126, via altabella 7 telefono +39.051.2960733 fax +39.051.2960725 SWG S.r.l. - sede legale: via S.Francesco, 24 - 34133 Trieste - partita iva 00532540325 - member of HarrisInteractive Iscrizione CCIAA ts 00532540325 - capitale sociale euro 58.076,20 i.v. – SEDI DI TRIESTE E MILANO CON SISTEMA QUALITÀ CERTIFICATO