Direzione Politiche Formative e del Lavoro
Servizio Istruzione e Formazione Professionale
Formazione professionale e disabilità nel sistema del
diritto/dovere: la programmazione della Provincia di Genova
(Focus Progetti integrati)
A cura di Andrea Biggi
Formazione insegnati
Ist. Prof. Le Caboto
Chiavari, 22/03/2010
STRUTTURA INTERVENTO
 Il diritto e dovere all’ istruzione e formazione: quadro
generale e evoluzione della normativa di riferimento
 La formazione professionale per allievi disabili in
provincia di Genova: strutturazione, principi e
contenuti
 La formazione professionale per allievi disabili in
provincia di Genova: alcuni numeri riferiti all’ annualità
2006/07 e 2007/08
 Focus sui Progetti Integrati
OBBLIGHI, DIRITTI E DOVERI
IL DIRITTO-DOVERE ALL’ISTRUZIONE E FORMAZIONE COMPRENDE:
 L’OBBLIGO SCOLASTICO (ridefinito, ma non abolito), CHE SI
ASSOLVE SOLO NELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO
GRADO, CON UNA DURATA DI 8 ANNI;
 L’OBBLIGO DI ISTRUZIONE (istituito dalla legge finanziaria 2007)
CHE SI ASSOLVE NELLA SCUOLA E, IN VIA TRANSITORIA, NEI
PERCORSI SPERIMENTALI TRIENNALI DI ISTRUZIONE E
FORMAZIONE PROFESSIONALE, CON UNA DURATA DI 10 ANNI
(coincidendo per i primi 8 anni con l’obbligo scolastico);
 L’OBBLIGO FORMATIVO (ridefinito, ma non abolito), CHE SI
ASSOLVE NELLA SCUOLA, NEL SISTEMA DELLA FORMAZIONE
PROFESSIONALE (dai 16 anni di età anche con percorsi biennali o annuali) E
CON L’APPRENDISTATO (DA 16 ANNI DI ETÀ), CON UNA DURATA DI 12
ANNI O, COMUNQUE, SINO AL CONSEGUIMENTO DI UNA QUALIFICA
DI DURATA ALMENO TRIENNALE ENTRO IL DICIOTTESIMO ANNO
DI ETÀ (in sostanza riguarda i due anni successivi all’obbligo di istruzione).
LUOGHI E MODALITA’ DELL’APPRENDIMENTO
IN TUTTO L'ARCO DELLA VITA
 SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E
FORMAZIONE
 UNIVERSITA’
 FORMAZIONE PERMANENTE, FORMAZIONE
CONTINUA, EDUCAZIONE DEGLI ADULTI
 FORMAZIONE INFORMALE
ARTICOLAZIONE DEL SISTEMA EDUCATIVO DI
ISTRUZIONE E DI FORMAZIONE
SCUOLA DELL’INFANZIA (3 ANNI)
PRIMO CICLO (8 ANNI):
SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA
DI PRIMO GRADO
SECONDO CICLO (DA 3 A 5 ANNI):
SISTEMA DELL’ISTRUZIONE SECONDARIA
SUPERIORE E SISTEMA DELL'ISTRUZIONE E
FORMAZIONE PROFESSIONALE
STATO DI AVANZAMENTO DELLA RIFORMA DEL
SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE FORMAZIONE
IL SISTEMA DELL’ISTRUZIONE SECONDARIA
SUPERIORE DALL’ANNO SCOLASTICO 2010-2011:
 LICEI (artistico, classico, linguistico, musicale e coreutico,
scientifico, scienze umane)
 ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI
(CdM 4/02/2010)
Questo sistema rilascia diplomi scolastici
STATO DI AVANZAMENTO DELLA RIFORMA DEL
SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE FORMAZIONE
IL SISTEMA DELL’ISTRUZIONE E FORMAZIONE
PROFESSIONALE DALL’ANNO SCOLASTICO 2010-2011:
Percorsi triennali di istruzione e formazione professionale
(di cui all’ Accordo del 19/06/2003)
Dai 16 anni percorsi biennali e annuali
(Decreto Dirigenziale Regione Liguria n. 1876 del 20/07/2009)
Questo sistema rilascia le qualifiche
PRINCIPALI NORME DEL SISTEMA EDUCATIVO
DI ISTRUZIONE E DI FORMAZIONE
LA COSTITUZIONE ITALIANA
Il titolo V è stato rinnovato con legge costituzionale n.3/01
Art. 117: La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle
Regioni.
Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie:
m) determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni
concernenti i diritti civili e sociali che devono essere
garantiti su tutto il territorio nazionale;
n) norme generali sull'istruzione.
PRINCIPALI NORME DEL SISTEMA EDUCATIVO
DI ISTRUZIONE E DI FORMAZIONE
Art. 117 (segue): Sono materie di legislazione concorrente
quelle relative a: … istruzione, salva l'autonomia delle
istituzioni scolastiche e con esclusione della istruzione e
della formazione professionale …
Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle
Regioni la potestà legislativa, salvo che per la
determinazione dei principi fondamentali, riservata alla
legislazione dello Stato.
Spetta alle Regioni la potestà legislativa (residuale) in
riferimento ad ogni materia non espressamente riservata
alla legislazione dello Stato.
PRINCIPALI NORME DEL SISTEMA EDUCATIVO
DI ISTRUZIONE E DI FORMAZIONE
LEGGE 845/78: Legge quadro sulla
formazione professionale
DECRETO LEGISLATIVO N.297/94:
Testo unico delle disposizioni in materia di
istruzione
PRINCIPALI NORME DEL SISTEMA EDUCATIVO
DI ISTRUZIONE E DI FORMAZIONE
DECRETO LEGISLATIVO N.112/98: Conferimento di funzioni e compiti
amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del
capo I della L. 15 marzo 1997, n. 59.
Art.139. Trasferimenti di funzioni in materia di ISTRUZIONE SCOLASTICA
alle Province ed ai Comuni. Comma 2:
I Comuni e le Province, ciascuno in relazione ai gradi di istruzione di propria
competenza, esercitano, anche d'intesa con le istituzioni scolastiche,
iniziative relative a:
a) educazione degli adulti;
b) interventi integrati di orientamento scolastico e professionale;
c) azioni tese a realizzare le pari opportunità di istruzione;
d) azioni di supporto tese a promuovere e sostenere la coerenza e la
continuità in verticale e orizzontale tra i diversi gradi e ordini di scuola;
f) interventi integrati di prevenzione della dispersione scolastica e di
educazione alla salute.
PRINCIPALI NORME DEL SISTEMA EDUCATIVO
DI ISTRUZIONE E DI FORMAZIONE
DECRETO LEGISLATIVO N.112/98: Conferimento di funzioni e compiti
amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione
del capo I della L. 15 marzo 1997, n. 59.
Art.143-144. Trasferimenti di funzioni in materia di FORMAZIONE
PROFESSIONALE alle Regioni e alle Province:
1.
Sono conferiti alle Regioni tutte le funzioni e i compiti amministrativi
nella materia «formazione professionale», salvo quelli espressamente
mantenuti allo Stato.
2. Al fine di assicurare l'integrazione tra politiche formative e politiche del
lavoro la Regione attribuisce di norma alle Province le funzioni ad essa
trasferite in materia di formazione professionale.
PRINCIPALI NORME DEL SISTEMA EDUCATIVO
DI ISTRUZIONE E DI FORMAZIONE
LEGGE 144/99:
e' istituito, a decorrere dall'anno 1999-2000, l'obbligo di frequenza di
attività formative fino al compimento del diciottesimo anno di età. Tale
obbligo può essere assolto:
a) nel sistema di istruzione scolastica;
b) nel sistema della formazione professionale di competenza regionale
c) nell'esercizio dell'apprendistato.
DECRETO LEGISLATIVO 267/2000, Testo Unico Enti Locali:
Spettano alla Provincia i compiti connessi alla istruzione secondaria di
secondo grado ed artistica ed alla formazione professionale, compresa
l'edilizia scolastica, attribuiti dalla legislazione statale e regionale
PRINCIPALI NORME DEL SISTEMA EDUCATIVO
DI ISTRUZIONE E DI FORMAZIONE
LEGGE 53/03: Delega al Governo per la definizione delle norme generali
sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di
istruzione e formazione professionale.
Accordo Quadro sancito in Conferenza Unificata il 19 giugno 2003
DECRETO LEGISLATIVO n.59/04: Definizione delle norme generali
relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo dell'istruzione.
DECRETO LEGISLATIVO n.76/05: Definizione delle norme generali sul
diritto-dovere all'istruzione e alla formazione.
DECRETO LEGISLATIVO n.77/05: Norme generali relative all’alternanza
scuola-lavoro.
DECRETO LEGISLATIVO n.226/05: Norme generali e livelli essenziali
delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di
istruzione e formazione.
PRINCIPALI NORME DEL SISTEMA EDUCATIVO
DI ISTRUZIONE E DI FORMAZIONE
LEGGE 296/06, commi 622-624: L’istruzione impartita per almeno 10 anni è
obbligatoria ed è finalizzata a consentire il conseguimento di un titolo di
studio di scuola secondaria superiore o di una qualifica professionale di
durata almeno triennale entro il 18° anno di età.
DECRETO LEGGE n.7/07, art.13: Fanno parte del sistema dell’istruzione
secondaria superiore i licei, gli istituti tecnici e gli istituti professionali.
DECRETO n. 139/07 del Ministero della Pubblica istruzione: «Regolamento
recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione, ai
sensi dell'articolo 1 comma 622 della legge 296/06
LEGGE 133/08 Art. 64
" «L'obbligo di istruzione si assolve anche nei percorsi di istruzione e formazione
professionale di cui al Capo III del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, e, sino
alla completa messa a regime delle disposizioni ivi contenute, anche nei percorsi
sperimentali di istruzione e formazione professionale di cui al comma 624 del
presente articolo». "
PRINCIPALI NORME A LIVELLO REGIONALE
Legge Reg. n.52/93:
Disposizioni per la realizzazione di politiche attive del lavoro.
Legge Reg. n.27/98:
Disciplina dei servizi per l'impiego e della loro integrazione con le
politiche formative e del lavoro:
La Regione esercita funzioni di promozione, programmazione,
indirizzo e coordinamento in materia di servizi per l'impiego, di
politiche formative e del lavoro, garantisce il raccordo con il sistema
scolastico ed universitario
Legge Reg. n. 30/2008:
Norme regionali per la promozione del lavoro
Legge Reg. n. 18/2009
Sistema educativo regionale di istruzione, formazione e orientamento
PRINCIPALI NORME A LIVELLO REGIONALE
Legge Reg. n.15/06,
Norme ed interventi in materia di diritto all'istruzione e alla formazione
La Regione disciplina gli interventi per il diritto allo studio, al fine di garantire
il successo scolastico e formativo dei giovani.
Gli interventi sono attuati in favore:
a) degli studenti del sistema dell’Istruzione, frequentanti scuole pubbliche,
statali e paritarie, di ogni ordine e grado, compresi gli alunni della scuola
dell’infanzia;
b) degli studenti dei corsi del sistema di Istruzione e Formazione
professionale, di base e superiore, organizzati dalle Istituzioni formative o
dagli Enti accreditati ai sensi della legislazione vigente;
c) dei frequentanti i corsi per adulti, organizzati al fine del conseguimento
di titoli di studio, di certificazione di competenze, nonché di formazione
continua, anche secondo la normativa indicata dall’Unione Europea.
PRINCIPALI NORME A LIVELLO REGIONALE
Legge Reg. n.18/09 :
Art. 47. (Interventi per persone disabili)
3. L'inserimento nelle attività di formazione professionale, in
relazione alle diverse capacità ed esigenze della persona disabile,
valutate dalle Aziende sanitarie locali (ASL), è effettuato attraverso la
formazione iniziale e la formazione specializzata e mista.
Offerta formativa per il diritto/dovere in Provincia di Genova
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
ISTRUZIONE
M.P.I.
P.S.I.F.P
TRIENNALI
PERCORSI
Area Handicap
(L.R. 18/09 Art. 47)
APPRENDIST
ATO (dai 16)
Fino a 16 anni obbligo di istruzione
Percorsi lr. 18/09 Art. 47 in integrazione primi due anni
Interventi della
Provincia per chi è
fuori dai percorsi
Percorsi Biennali
Tirocini tutorati
Percorsi Annuali
Offerta formativa Area Handicap
ATTIVITA’ MISTA
(3 anni)
PERCORSI
Area Handicap
(L.R. 18/09 Art. 47)
ATTIVITA’
SPECIALIZZATA
(3 anni)
ATTIVITA’
INSERIMENTO
(3 anni)
Attività Mista e
Specializzata si
possono (obbligo
fino a 16 anni)
frequentare in
integrazione con le
istituzioni
scolastiche (sia
percorsi individuali
che di gruppo)
Gli anni di
frequenza sono
indicativi su
progetto
personalizzato
Offerta formativa Area Handicap (storia)
ATTIVITA’ INSERIMENTO:
nasce a partire dal 1978 in parallelo alla normativa sull integrazione
scolastica
ATTIVITA’ SPECIALIZZATA:
è stata avviata a seguito del “progetto speciale” promosso dalla Regione
Liguria che istituiva i primi corsi per allievi disabili fondati sulla metodologia
dell’alternanza aula-lavoro (1984)
ATTIVITA’ MISTA:
attivato dalla Regione Liguria con obiettivi pre-formativi (1992)
Offerta formativa L.R. 18/09 art. 47: IL PROCESSO, I RUOLI
SERVIZI TERRITORIALI
E FAMIGLIE
• Segnalazione dei bisogni
• Monitoraggio
• Progetti in uscita
PROVINCIA
• Programmazione degli
interventi
• Valutazione dei progetti
• Monitoraggio
ORGANISMI
FORMATIVI
• Progettazione
• Realizzazione degli interventi
Offerta formativa L.R. 18/09 art. 47 : ATTIVITA’ MISTA
A chi è
rivolto
Obiettivi
Giovani disabili psicofisici medio-gravi,
Gli allievi possono essere ancora sprovvisti dei
requisiti di maturità e autonomia necessari all’accesso
alle attività di formazione professionale, ma possedere
le potenzialità per acquisirli nell’arco di un triennio
(essere dotati di capacità residue e di potenzialità che
rendono comunque utilizzabile un percorso di
crescita, essendo prematura nei loro confronti una
scelta più definitiva sul versante dell’ assistenza).
Vengono definiti sulla base delle capacità degli allievi;
sono in generale riconducibili a due macro-finalità:
- offrire un percorso evolutivo utile all’accesso all’
attività specializzata o ad altri percorsi formativi.
- offrire un percorso di crescita dell’autonomia e delle
capacità di socializzazione della persona.
Offerta formativa L.R. 18/09 art. 47 : ATTIVITA’ MISTA
Aree di
Intervento
- autonomia personale e sociale;
- relazione e capacità di socializzazione;
- recupero di capacità di base;
- sviluppo capacità operative;
- orientamento
Elementi
metodologici
- lavoro sulle autonomie personali e sociali, le
competenze relazionali e, in generale, tutto ciò che è
attinente all’area della socializzazione
- lavoro capillare con la famiglia del ragazzo, per
aiutarla ad elaborare la necessità di autonomia del
figlio e ad accettarne la crescita
- attenzione costante allo sviluppo delle capacità
della persona e del suo livello di maturità generale
- laboratori e stage di gruppo in situazioni protette
- lavoro per rendere adeguati ai vari contesti i
comportamenti dei ragazzi
- individualizzazione massima degli interventi,
massima flessibilità organizzativa.
Offerta formativa L.R. 18/09 art. 47 :
ATTIVITA’ SPECIALIZZATA
A chi è
rivolto
giovani portatori di handicap psicofisici medio-lievi.
Sono richiesti un buon livello di autonomia personale,
livelli di maturità generale, capacità di socializzazione
e apprendimento.
Obiettivi
La finalità generale dell’intervento è quella della
formazione complessiva del ragazzo disabile e del suo
avvicinamento progressivo all’esercizio di un ruolo
lavorativo, favorendo la crescita generale della
persona, dei suoi livelli di autonomia personale e
sociale, di maturità affettiva e relazionale e fornendo
alcune capacità operative spendibili nel mondo del
lavoro.
Offerta formativa L.R. 18/09 art. 47 :
ATTIVITA’ SPECIALIZZATA
Aree di
Intervento
Elementi
metodologici
- autonomia sociale e lavorativa;
- sviluppo capacità professionali;
- orientamento
- Lavoro di accoglienza e orientamento realizzato
soprattutto nel 1°anno di attività e mantenuto nei
successivi, come costante intervento sulla
motivazione e la consapevolezza del percorso
- Utilizzo graduale dei contesti lavorativi come
“luoghi di apprendimento dal vero e dal concreto”
di competenze professionali e relazionali trasferibili
(metodologia dell’alternanza aula-lavoro)
- Intervento formativo/educativo generale nelle aree
dell’autonomia e della socializzazione, finalizzato
alla crescita generale della persona
- Individualizzazione dei percorsi, con obiettivi,
tempi,
e programmi adeguati alle singole
caratteristiche
- La polisettorialità: l’obiettivo è “formare al lavoro”
e non a “un lavoro specifico”. Si presta molta
attenzione a trasmettere competenze trasversali.
Offerta formativa L.R. 18/09 art. 47:
ATTIVITA’ INSERIMENTO
A chi è
rivolto
Giovani con disabilità lieve, di tipo fisico, psichico,
relazionale, sensoriale, comunque
in grado di
usufruire di un percorso di integrazione sociale e, in
prospettiva, lavorativa
Obiettivi
• Integrazione nel gruppo dei compagni
• Conseguimento di qualifica professionale se il
progetto individuale lo prevede
• Accesso e avvicinamento al mercato del lavoro
Offerta formativa L.R. 18/09 art. 47:
ATTIVITA’ INSERIMENTO
Aree di
intervento
Relative alla figura professionale del corso
Elementi
metodologici
L’integrazione è fondata sullo stesso modello
teorico e metodologico di quella scolastica e
prevede la frequenza da parte del ragazzo di
tutte le attività corsuali (aree teoriche e pratiche,
laboratori, attività di recupero, ecc), se il
percorso individuale non prevede riduzioni o
adattamenti.
Si utilizzano risorse aggiuntive, cioè
un
“insegnante di sostegno al gruppo e al percorso
individuale”,
nonché
tutti
gli
ausili
eventualmente necessari a facilitare il percorso
stesso.
Offerta formativa L.R. 18/09 art. 47:
PROGETTI INTEGRATI
Attività Mista e Specializzata si possono (obbligo fino a 16 anni)
frequentare in integrazione con le istituzioni scolastiche
L’ATTIVITA’ INTEGRATA tra Istituti scolastici ed Agenzie
Formative costituisce una risorsa che pone al centro l’allievo come
ricettore primario delle caratteristiche di eccellenza di due sistemi
complementari
I percorsi possono essere sia individuali che di gruppo
Offerta formativa L.R. 18/09 art. 47: PRINCIPI COMUNI
LA RETE
L’intervento formativo, è affiancato da un costante lavoro “di rete”, fatto con
la famiglia dell’allievo, in collaborazione con gli operatori ASL o degli Enti
convenzionati che lo seguono: chi fa formazione considera il ragazzo al
centro di un sistema di relazioni che va accolto nella sua interezza e
complessità, se si vogliono favorire la maturazione e il cambiamento.
L’intervento formativo per la persona disabile deve essere una parte di un più
complessivo percorso di vita disegnato dalla persona stessa e dalla sua
famiglia, con il contributo degli operatori dei servizi sanitari di base e di
quelli specifici per l’inserimento lavorativo
Il lavoro di rete con questi servizi permette di valorizzare i risultati ottenuti
in Formazione professionale, consolidandoli nel tempo
Offerta formativa L.R. 18/09 art. 47: PRINCIPI COMUNI
LA RETE
Il lavoro di rete, da anni regolato da una convenzione sottoscritta dalla ASL3 e
dall’ Amministrazione Provinciale, si articola in:
•analisi dei bisogni, con rilevazione annuale, numerica e qualitativa, delle
nuove richieste di iscrizione a percorsi formativi, attraverso una scheda
compilata dagli operatori sanitari;
•monitoraggio congiunto degli interventi attivati: sono coinvolti gli operatori
degli Enti/Centri che realizzano i corsi, gli operatori sanitari, i funzionari
della Provincia;
•lettura degli esiti del monitoraggio per la riprogrammazione: avviene da
parte dei funzionari della Provincia con il supporto degli operatori dei servizi
sanitari
Nella rete è compresa la rappresentanza diretta dell’utenza: è infatti attivo un
rapporto costante di confronto con la Consulta per l’handicap, con compiti di
formulare pareri sulle proposte politiche delle amministrazioni relativamente
alla disabilità, nonché compiti di verifica e controllo sulla qualità e gestione
dei servizi
Offerta formativa L.R. 18/09 art. 47: PRINCIPI COMUNI
POLISETTORIALITÀ E INDIVIDUALIZZAZIONE DI:
• Obiettivi specifici
• Tipologia di aziende di inserimento per lo stage
• Tempi di frequenza centro-azienda
IL LAVORO ATTRAVERSO IL GRUPPO
Il gruppo come risorsa per l’individuo in formazione
L’identità comune nel percorso
Il rafforzamento attraverso il confronto delle
esperienze individuali
Offerta formativa L.R. 18/09 art. 47: PRINCIPI COMUNI
L’ALTERNANZA AULA-LAVORO
Garantisce la compresenza di lavoro sul gruppo e l’individualizzazione del
percorso
Lo Stage come apprendimento di contenuti e di capacità di assunzione del
ruolo lavorativo
Gradualità e pluralità delle esperienze in azienda
Scelta delle aziende per la loro capacità di esercitare un ruolo
formativo/educativo
La presenza dell’azienda nell’architettura del sistema tende a valorizzare il
mondo del lavoro come momento di apprendimento partendo
dall’esperienza concreta
Offerta formativa L.R. 18/09 art. 47 : PRINCIPI COMUNI
ATTENZIONE ALLE COMPETENZE TRASVERSALI
Competenze non connesse a una determinata tipicità professionale, ma che
si muovono trasversalmente “in e per” l’individuo, attraverso modalità di
funzionamento cognitivo, affettivo e relazionale, allo scopo di trasformare un
sapere tecnico in una prestazione lavorativa efficace
Forte valenza educativa dell’intervento; lavoro sulla “crescita generale;
acquisizione di consapevolezza del limite; formazione all’assunzione del
ruolo lavorativo;
Offerta formativa L.R. 18/09 art. 47 : PRINCIPI COMUNI
INTEGRAZIONE TRA SCUOLA-FORMAZIONE-LAVORO
Il lavoro si afferma come opzione educativa, che consente di ottenere risultati
formativi analoghi a quelli del metodo classico.
Invece che andare dal concetto al prodotto (metodo classico) si può
procedere dal prodotto, risalire la sequenza operativa ed arrivare al concetto
che sta alla base, coniugando conoscenze ed unità di informazioni da un lato
e principi e regole dall’altro. Agire e poi riflettere sull’azione eseguita (dalla
pratica alla teoria e non viceversa).
Il professionalismo non è considerato un principio educativo minore
destinato ad essere associato a percorsi scolastici culturalmente impoveriti;
l’azienda, inoltre, non viene vista esclusivamente come sede di stage, spesso
situati a fine percorso e funzionali a far sperimentare all’allievo quanto
appreso, ma come sede di apprendimento ed acquisizione di conoscenze,
abilità e competenze progettate e monitorate.
Offerta formativa L.R. 18/09 art. 47 : PRINCIPI COMUNI
REQUISITI PROGETTUALI OBBLIGATORI:
Formazione di gruppi omogenei (per età, tipologia di handicap, bisogni
educativi e formativi) attraverso un lavoro propedeutico che precede l’inizio
del corso
ricostruzione della storia pregressa dell’allievo con il Servizio segnalante e
con la famiglia
attività di orientamento, in accompagnamento a tutto il percorso, finalizzate a
sviluppare, attraverso l'autovalutazione, le capacità di lettura delle proprie
risorse e limiti
acquisizione di abilità strumentali a carattere trasversale (capacità relazionali
ecc.)
Offerta formativa L.R. 18/09 art. 47 : PRINCIPI COMUNI
REQUISITI PROGETTUALI OBBLIGATORI:
Costruzione di un progetto individualizzato all’interno di un progetto di vita
Centralità della metodologia dell’alternanza aula-lavoro
Articolazione didattica del percorso formativo che comprenda:
- Analisi delle competenze individuali
- Stesura progetto individuali
- Moduli finalizzati alla crescita e alla maturazione
dell’allievo, al potenziamento dell’autonomia sociale
- Modulo di alfabetizzazione informatica
- Moduli “sicurezza sui luoghi di lavoro” e “disciplina del
rapporto di lavoro”
Offerta formativa L.R. L.R. 18/09 art. 47 :
PRINCIPI COMUNI
Certificazione rilasciata dalla ASL di competenza, a seguito degli appositi
accertamenti collegiali previsti dal DPCM 23 febbraio 2006, n. 185
Accordo operativo per l’ attuazione di quanto previsto all’ art.1 comma 622
della legge 296/06, “Legge finanziaria 2007”, che prevede che l’istruzione
impartita per almeno dieci anni sia obbligatoria a decorrere dall’anno
scolastico 2008/2009
Asl 3 e Provincia di Genova
Siglato il “Protocollo d’intesa tra Provincia di Genova Area 10 - Politiche
Formative e istruzione - e Asl 3 Genovese Dipartimento Cure Primarie per
il coordinamento nel settore della formazione professionale dei soggetti
disabili"
ART. 3 – Attività a
carico dell’Azienda
Sanitaria
Confermato il
GRUPPO
TECNICO
ART. 4 – Attività a
carico della
Provincia
Esempio di coordinamento e collaborazione fra due enti pubblici
Attività Mista: un esempio
A.B. nata nel 1989
2004: richiesti 3 anni di attività mista (dopo aver ripetuto la 3° media)
Diagnosi: “Ritardo mentale medio, emiparesi lato sinistro”
Obiettivi: “sviluppo autonomie personali, crescita generale, migliorare tutti
i tipi di relazione”
2005: evidenti miglioramenti nella relazione e nella comunicazione con i
coetanei, ancora limiti nell’ambito della gestione personale
Obiettivi: “rafforzare e consolidare le autonomie relazionali e personali in
collaborazione con la famiglia”
Attività Mista: un esempio
2006: sviluppo di capacità di relazione , miglioramento autonomie personali
e di spostamento, conoscenza del limite e delle proprie potenzialità
2007: sviluppo capacità operative e di pensiero critico progettuale, incontro
con il limite (PASSAGGIO ALL’ATTIVTA’ SPECIALIZZATA)
2007/2008: richiesti 3 anni di attività specializzata
Diagnosi: “Ritardo mentale lieve, emiparesi lato sinistro”
Obiettivi: “Consolidamento delle autonomie sociali e personali.
Avvicinamento al mondo del lavoro per inserimento lavorativo”
Attività Mista: un esempio
2008: sicura nel rapporto con i pari, ancora qualche difficoltà con gli adulti.
Stage di gruppo ha migliorato molto la sicurezza nelle sue capacità
2009: molto più motivata rispetto all’anno precedente, migliorate le capacità
manuali e motorie e di sperimentazione delle proprie capacità (area di
miglioramento su cui lavorare)
FUTURO ?
Stage singolo ? Percorso verso il Centro Studi ?
Attività Specializzata: un esempio
CD nato nel 1987
2006: richiesti 3 anni di attività specializzata (dopo aver frequentato un anno di
istituto Bergese e tre anni di attività mista)
Diagnosi: “Ritardo mentale medio, sindrome genetica x fragile”
Relazione: “I tre anni di attività mista hanno favorito maggiori autonomie e
diversi stage di gruppo hanno posto in evidenza alcune
potenzialità lavorative”
Obiettivi: “acquisizione maggiori autonomie riguardanti le capacità
lavorative”
Attività Specializzata: un esempio
2006/2007:
STAGE DI GRUPPO (azienda Dinoco)
“Ambiente accogliente, mansioni semplici e ripetitive.
Si è lavorato sul miglioramento sia delle capacità manuali che degli stili
relazionali”
2006/2007:
STAGE INDIVIDUALE (azienda Wallaby)
“Lavoro individuale più complesso del precedente stage, affiancato sempre da
un addetto esperto.
Evidente miglioramento sulla relazione, alcuni problemi fisici e di velocità di
esecuzione ”
Attività Specializzata: un esempio
2007/2008:
STAGE INDIVIDUALE (azienda Mufasa)
“Lavoro di confezionamento: ottimi rsultati, richiesta lavoro più alto,
confermati i progressi sulle relazioni”
2007/2008 e 2008/09:
STAGE INDIVIDUALE (azienda Lightyear)
“Lavoro multiplo e più complesso. Ottima tenuta, buone prestazioni
produttive, ok le relazioni”
FUTURO ?
Centro Studi ? L. 68/99 ?
Per ora:
Da no autonomia a complete autonomie personali e relazionali e
competenze di tenuta lavorativa e di professionalizzazione (saldatura)
I numeri della programmazione 2007/2008
84 Attività Mista
322
ALLIEVI
177 Attività Specializzata
61 Attività Inserimento
Di cui 68 in percorsi integrati scuola/formazione
Scuola e Formazione Professionale
Anno formativo 2007/2008
Scuola : 302 allievi
disabili (su circa
25.000 allievi – 1%)
Formazione Professionale
: 322 allievi (su circa 2000
allievi – 15 %)
I numeri della programmazione 2007/2008
Attività Mista (84 allievi):
36 Segnalazioni
48 Prosecuzioni
22 Femmine (26 %)
62 Maschi (74%)
Femmi ne
26%
M aschi
74%
I numeri della programmazione 2007/2008
Attività Specializzata (177 allievi):
70 Segnalazioni
107 Prosecuzioni
66 Femmine (37 %)
111 Maschi (63%)
Femmine
37%
Maschi
63%
I numeri della programmazione 2007/2008
Attività Inserimento (61 allievi):
10 Segnalazioni
51 Prosecuzioni
12 Femmine (20%)
49 Maschi (80%)
Femmine
20%
Maschi
80%
Annualità a confronto
Anno formativo 2004/2005: 289 allievi
Anno formativo 2005/2006: 312 allievi
Anno formativo 2006/2007: 340 allievi
Anno formativo 2007/2008: 322 allievi
360
2006/2007
N° a llievi
340
2005/2006
320
2007/2008
300
280
260
2004/2005
Segnalazioni 2007/2008
Seg nalaz i oni p er ti p olog i a corso
Ins
9%
Mista
31%
Spec
60%
Segnalazioni per genere
F
41%
M
59%
Segnalazioni 2007/2008
Segnalazioni per Enti
C olloc
disab ili
1%
Asl 3
71%
En ti
C o n ve n z
16%
Asl 4
12%
Segnalazioni Asl 3
Di s t ret t o 6
15%
Di s t ret t o 5
20%
Di s t ret t o 4
18%
Di s t ret t o 1
10%
Di s t ret t o 2
20%
Di s t ret t o 3
17%
Esiti 2006/2007
Allievi in uscita A.F. 2006/2007: 123
ATTIVITA’
MISTA
ATTIVITA’
SPECIALIZZATA
ATTIVITA’
INSERIMENTO
37
64
22
Esiti 2006/2007
Allievi Attività Mista 2006/2007
31
29
1° ANNO
28
2° ANNO
3° ANNO
Esiti 2006/2007
Allievi Attività Specializzata
2006/2007
79
51
49
1° ANNO 2° ANNO 3° ANNO
Esiti 2006/2007
Allievi Attività Inserimento
2006/2007
21
37
15
1° ANNO 2° ANNO 3° ANNO
Esiti 2006/2007
Esiti Attività Mista 2006/07
Specializzata
59%
Cambio
Residenza
3%
Interrotto
3%
Scuola
3%
Centro
diurno
32%
Totale 37 allievi
Esiti 2006/2007
E s iti Attiv ità S pe c ializzata 2006/07
Lavoro
1 9%
Ric hies ta
4° anno
8%
P r.
Aladino
3%
Interrotto
11%
P rogetti
AS L
37%
CE L
5%
Altra
formazion
e
8%
S c uola
9%
Totale 64 allievi
Esiti 2006/2007
Esiti attività Inserimento 2006/07
Interrotto
5%
Att. frequenza
9%
Lavoro
9%
CEL
9%
Progetti ASL
5%
Scuola
5%
Esame
qualifica
58%
Totale 22 allievi
I percorsi integrati nella Provincia di Genova ……
……. un po’ di storia
1996: il G.L.I.P (ex Legge 104/92) corso di formazione per operatori F.P e
insegnanti di sostegno: “La continuità educativa tra scuola media di secondo
grado e F.P per alunni con handicap”
1996/1997: sperimentazione di alcuni percorsi integrati individualizzati a fine
orientativo e formativo (10 allievi)
Maggio 1997: Protocollo di intesa tra Ministero della Pubblica Istruzione e
Regione Liguria sull’ integrazione tra i sistemi Scuola-Formazione
Professionale
Luglio 1997: tra Provincia di Genova e Provveditorato “Protocollo di intenti per
alunni in situazione di handicap e soggetti in stato di svantaggio sociale per la
realizzazione di un servizio integrato di orientamento e di continuità educativa
scolastica e professionale”
I percorsi integrati nella Provincia di Genova ……
……. un po’ di storia
1998/99 sperimentazione sull’orientamento per venti allievi disabili in uscita
dalla S.M.I:
• si crea il gruppo di monitoraggio (ASL 3 e 4, Provincia, Pubblica Istruzione, 2
Enti di formazione)
• la Provincia incarica due tutor che svolgono la funzione di “facilitatori” del
processo di integrazione dei sistemi: ASL, Scuola, F.P
Gennaio 1999: la Provincia promuove l’”azione di sistema” per l’assolvimento,
attraverso percorsi integrati, dell’obbligo scolastico per 36 allievi che, al
momento dell’uscita della Legge 9/99, erano già stati iscritti dai Servizi
Territoriali alla F.P
Tutti gli allievi assolvono l’obbligo.
Dal 2000 : i percorsi integrati entrano “ a regime” per i ragazzi che hanno
assolto l’obbligo scolastico. Oggi rappresentano una delle tipologia di percorso
che il Servizio territoriale può scegliere al momento dell’iscrizione del ragazzo in
F.P
Percorsi integrati: caratteristiche
A chi è
rivolto
Obiettivi
Tempi
ragazzi con handicap, iscritti ai due
sistemi, con problemi di profitto
scolastico
-
prevenzione dispersione
orientamento al lavoro
formazione integrata individualizzata
assolvimento obbligo formativo
da uno a tre anni (frequenza massima
nella formazione : 400 ore annue)
Percorsi integrati: caratteristiche
Contenuti
frequenza alternata di moduli
scolastici e di formazione, definita
con progetto individuale; stage;
esame di qualifica (se possibile)
Aree di
intervento
professionale; cultura generale;
autonomia; socializzazione;
orientamento
Provvidenze
rimborso mensa e trasporto,
placement
Percorsi integrati: monitoraggio 2002/03
Alcuni numeri
• 49 percorsi su 234 (125 prosec. - 109 nuovi)
• 5 Enti di formazione
• 11 Scuole (1 Media Inferiore, 8 Istituti Professionali, 3
Istituti Tecnici)
• Tutte le Asl territoriali segnalatrici
Ponente cittadino:
- 60 % segnalazione
- 60% scuole
- 70 % enti di formazione
Percorsi integrati: monitoraggio 2002/03
(Tipologia)
Mista
18%
Inserimento
2%
IRIS
16%
Quattro Stag.
18%
Specializzata
46%
Percorsi integrati: monitoraggio 2002/03
(Allievi)
ETA'
21 anni
2%
16 anni
27%
Genere
19 anni
10%
F
37%
18 anni
20%
17 anni
41%
M
63%
Percorsi integrati: monitoraggio 2002/03
(Allievi)
Diagnosi / Tipo di handicap
misto
12%
motorio
4%
insuff./rit.medio
20%
insuff./rit.lieve
24%
border
38%
autismo
2%
Percorsi integrati: monitoraggio 2002/03
(Il progetto)
MACRO OBIETTIVI
o rie nt a m e nt o
2%
f o rm a zio ne
int e gra t a
12 %
s upp/ f o rm
int e gra t a
18 %
s uppo rt o
8%
a lt ro
2%
rio rie nt a m e nt
o
14 %
rio rie nt / s upp
o rt o
6%
rio rie nt / f o rm
int e gra t a
38%
Percorsi integrati: monitoraggio 2002/03
(Il progetto)
Impegno nelle aree di competenza
Competenze
Tecnico –
Professionali
SCUOLA
Competenze
di base
Competenze
trasversali
Stage
FORMAZIONE
Percorsi integrati: monitoraggio 2002/03
(Il progetto)
Competenze trasversali - specifica F.P
Socializzazione
sapere essere in
azienda
orientamento
crescita
personale
saper lavorare in
gruppo
autonomia
capacità
relazionale
Com pe te nze tras ve rs ali - s pe cifica Scuola
socializzazione
saper lavorare
in gruppo
regole
contesto
capacità
relazionali
crescita
personale
orientamento
sicurezza
Percorsi integrati: monitoraggio 2002/03
(Il progetto)
Compe te nze di base -spe cifica F.P
autonom ie pers onali
inform atica
s colas tiche
Competenze di base- specifica Scuola
scolastiche
autonomia person.
inf ormatica
Percorsi integrati: monitoraggio 2002/03
(La rete)
Organizzazione comune Supervisione/Coordinamento
Partecipazione F.P ai consigli di classe
N.I
2%
NO
2%
SI
31%
superv./coordin
.
43%
coordinamento
55%
NO
67%
Percorsi integrati: monitoraggio 2002/03
(Bilancio)
+
• Integrazione fra i sistemi
• Difficile coinvolgimento del consiglio
di classe
• Adeguatezza dei contenuti
• Difficoltà organizzative
• Condivisione dei programmi
• No dispersione
• Complementarietà degli interventi
• Adeguatezza tempi
• Difficoltà integrazione nella
valutazione
Percorsi integrati: monitoraggio 2002/03
(Bilancio)
Proposte
formazione
comune
elaborazione supervisione
comune
materiale
strum.
Valutazione
comuni
più contatti
con scuola
più contatti
con famiglia
approfondire aumentare ore confronto
allargato tra
pratiche
vincoli e
scuole ed enti
risorse
Percorsi integrati 2002/03: esiti
passaggio al
corso Mista
10%
prosegue integrato
54%
passaggio al
corso border
14%
inserimento
lavorativo
2%
dimissioni
6%
passaggio al
corso Teseo
4%
passaggio a corso
Specializzato
10%
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