158 NORME GENERALI EN ISO 898-1 (ESTRATTO) CARATTERISTICHE MECCANICHE DELLE VITI Le seguenti prescrizioni sono conformi ai contenuti dell’ISO 898/1 e si applicano alle viti: • Con filettatura a passo grosso da M3 a M30 e con filettatura a passo fine da M8x1 fino a M30x2. • Con filettatura triangolare ISO secondo ISO 68-1. • Con combinazioni diametro/passo secondo ISO 261 e ISO 262. • Con tolleranza della filettatura secondo ISO 965-1 e ISO 965-2. • Fabbricate in acciaio al carbonio o in acciaio legato. Non specifica requisiti per caratteristiche quali: resistenza a temperature maggiori di +300°C, o minori di –50°C. ACCIAI E ANALISI CHIMICA Composizione chimica (Analisi sul prodotto %) Classe di resistenza 4.8 6.8 Acciaio al carbonio 8.8 10.9 12.9 Materiale e trattamento 3) 3) 5) Acciaio al carbonio con additivi (per es. B, Mn o Cr) bonificato Acciaio al carbonio con additivi (per es. B, Mn o Cr) bonificato Acciaio legato bonificato 4) Acciaio legato bonificato 4) 1) Il tenore di boro può arrivare a 0.005% sempre che il boro non efficace venga controllato mediante l’aggiunta di titanio e/o alluminio. 2) L’acciaio al carbonio con boro, il cui contenuto di carbonio sia inferiore allo 0.25% (analisi di colata), deve avere un contenuto minimo di manganese dello 0.6% per la classe di resistenza 8.8 e dello 0.7% per la classe di resistenza 10.9. 3) I materiali di queste classi di resistenza devono avere sufficiente temprabilità in modo da ottenere nella porzione filettata della vite una struttura a cuore con circa il 90% di martensite nelle condizioni di “tutta tempra” prima del rinvenimento. 9 AGRATI C P S B 1) Temperatura di rinvenimento min. max. max. max. max. min. °C - 0.55 0.55 0.05 0.05 0.06 0.06 0.003 0.003 - 0.15 2) 0.40 0.035 0.035 0.003 0.20 2) 0.55 0.035 0.035 0.003 0.20 0.28 0.55 0.50 0.035 0.035 0.003 0.035 0.035 0.003 425 425 380 4) Questo acciaio legato deve contenere per lo meno uno dei seguenti elementi in queste quantità minime: cromo 0.30%, nichel 0.30%, molibdeno 0.20%, vanadio 0.10%. Se detti elementi sono prescritti in combinazioni di 2, 3 o 4 e hanno tenori di lega inferiori a quelli sopra detti, il valore limite da applicare per la determinazione della classe è pari al 70% della somma dei valori limiti individuali sopra indicati per i 2, 3 o 4 elementi implicati. 5) Uno strato bianco arricchito di fosforo, rilevabile metallograficamente non è ammesso per la classe di resistenza 12.9. GROUP ED. 2001-A 159 EN ISO 898-1 (ESTRATTO) CARATTERISTICHE MECCANICHE Classe di resistenza Caratteristiche meccaniche 4.8 6.8 - - min. min. max. max. 420 130 220 - 600 190 250 - 800 250 320 min. 340 480 - min. N/mm2 N/m min. 310 - 440 - 640 580 660 940 600 830 Vedi ISO 898/7 % min. - - 12 12 9 8 % min. - - 52 52 48 44 - - 1/2 H1 1/2 H1 2/3 H1 3/4 H1 Diametro di filettatura Carico unitario di rottura Rm N/mm2 Durezza Vickers HV F≥98N Durezza superficiale HV 0.3 Carico unitario di snervamento ReL N/mm2 Carico unitario di scostamento dalla proporzionalità Rp0.2 N/mm2 Carico unitario di prova Sp Momento di rottura MB Allungamento dopo rottura, A Strizione dopo rottura, Z Altezza minima della zona filettata non decarburata, E Profondità massima della decarburazione totale, G Durezza dopo rinvenimento Difetti superficiali mm. - 8.8 d ≤ 16mm d > 16mm 1) 1) 830 255 335 10.9 12.9 - - 1040 320 380 1220 385 435 - - 2) - 1100 970 0.015 0.015 0.015 0.015 Riduzione massima di 20HV ISO 6157-1 o ISO 6157-3 secondo quanto prescritto 1) Per bulloneria da carpenteria il diametro di filettatura limite è di 12mm. 2) La durezza superficiale non deve risultare superiore di 30 punti Vickers rispetto alla durezza misurata a cuore AGRATI del prodotto quando le letture sia sulla superficie che a cuore sono eseguite con il carico HV 0,3. Per la classe di resistenza 10.9 non è ammessa una durezza superficiale superiore a 390 HV. GROUP ED. 2001-A 9 160 NORME GENERALI EN ISO 2702 (ESTRATTO) CARATTERISTICHE MECCANICHE E FUNZIONALI DELLE VITI AUTOFILETTANTI PER METALLO Obiettivo principale della presente norma è assicurare che le viti autofilettanti formino il controfiletto nei materiali entro i quali sono solitamente avvitate, senza deformare il proprio filetto e senza rompersi durante il montaggio o il servizio. Prova di avvitamento La vite campione (con o senza rivestimento, come ricevuta) deve essere avvitata in una piastra di prova fino a quando il filetto completo della vite abbia oltrepassato lo spessore della piastra. La piastra deve essere fatta di acciaio a basso tenore di carbonio, con un contenuto di carbonio non superiore allo 0,23%. La durezza della piastra deve essere compresa tra i 130 HV ed i 170 HV. Lo spessore della piastra deve essere conforme ai valori riportati nel prospetto seguente. Il foro deve avere il diametro specificato nel prospetto, in funzione del diametro nominale di filettatura della vite provata e può essere ricavato attraverso foratura con punta elicoidale o punzonatura e successiva finitura con punta elicoidale o alesatura. Acciai I materiali previsti sono acciai da cementazione. Collaudo Per le prove di routine, possono essere usate la prova d’avvitamento, la prova di torsione e la prova di durezza a cuore. SPESSORI DELLA PIASTRA DI PROVA E DIAMETRI FORO PER LA PROVA DI AVVITAMENTO 9 Diametro nominale di filettatura Designazione N° ST 2.2 ST 2.6 ST 2.9 ST 3.3 ST 3.5 ST 3.9 ST 4.2 ST 4.8 ST 5.5 ST 6.3 ST 8 2 3 4 5 6 7 8 10 12 14 16 Spessore della piastra di prova mm. max. min. 1.30 1.30 1.30 1.30 2.06 2.06 2.06 3.23 3.23 5.05 5.05 AGRATI GROUP 1.17 1.17 1.17 1.17 1.85 1.85 1.85 3.10 3.10 4.67 4.67 Diametro foro mm. max. min. 1.955 2.235 2.465 2.730 2.970 3.290 3.480 4.065 4.785 5.525 6.935 1.905 2.185 2.415 2.680 2.920 3.240 3.430 4.015 4.735 5.475 6.885 ED. 2001-A 161 EN ISO 2702 (ESTRATTO) Prova di torsione Il gambo della vite campione (con o senza rivestimento, come ricevuto) deve essere serrato in una matrice filettata, tagliata in due o in altro dispositivo, così che la parte serrata della vite non sia danneggiata e che almeno due filetti completi sporgano al di sopra del dispositivo di serraggio e che almeno due filetti completi, esclusi quelli nell’estremità, siano serrati dal dispositivo stesso. Un elemento filettato con foro cieco può essere utilizzato al posto del dispositivo di serraggio facendo attenzione che la rottura della vite avvenga al di fuori della zona di estremità. La coppia deve essere applicata alla vite fino a che la rottura non avviene. La vite deve rispondere ai requisiti indicati nel prospetto seguente. Diametro nominale di filettatura Designazione N° Resistenza minima a torsione Nm ST 2.2 ST 2.6 ST 2.9 ST 3.3 ST 3.5 ST 3.9 ST 4.2 ST 4.8 ST 5.5 ST 6.3 ST 8 2 3 4 5 6 7 8 10 12 14 16 0.45 0.90 1.50 2.0 2.7 3.4 4.4 6.3 10.0 13.6 30.5 Nel caso in cui le viti siano rivestite dopo la spedizione al committente (o nel caso il rivestimento delle viti sia sotto il controllo del committente), il produttore non è responsabile della rottura delle viti dovuta al rivestimento. AGRATI Il produttore delle viti può essere ritenuto responsabile se viene provato che la rottura non è dovuta ad alcun trattamento successivo. Le viti dalle quali il rivestimento è stato tolto non possono essere considerate come campioni. GROUP ED. 2001-A 9 162 NORME GENERALI UNI 6946 (ESTRATTO) VITI DIAMETRI AUTOFILETTANTI INDICATIVI DEI FORI DI PREPARAZIONE I diametri dei fori di preparazione della presente unificazione sono stati determinati sperimentalmente; in casi di produzione di serie si raccomanda una preventiva verifica dei valori dei diametri mediante opportune prove. DIAMETRI DEI FORI DI PREPARAZIONE PER LAMINATI Diametro nominale di filettatura 9 Designazione N° ST 2.2 2 ST 2.9 4 ST 3.5 6 ST 3.9 7 ST 4.2 8 Spessore del materiale da forare Dimensioni in mm. Diametro* del foro per laminati di : Acciaio. acciaio inox e ottone Lega di alluminio oltre fino a Fori punzonati Fori trapanati o tranciati Fori punzonati Fori trapanati o tranciati 0.40 0.50 0.60 0.80 0.90 1.20 0.40 0.50 0.60 0.80 0.90 1.20 1.50 1.90 0.40 0.50 0.60 0.80 0.90 1.20 1.50 1.90 2.70 0.50 0.60 0.80 0.90 1.20 1.50 1.90 2.70 0.50 0.60 0.80 0.90 1.20 1.50 1.90 2.70 3.20 3.40 0.40 0.50 0.60 0.80 0.90 1.20 1.50 0.40 0.50 0.60 0.80 0.90 1.20 1.50 1.90 2.70 0.40 0.50 0.60 0.80 0.90 1.20 1.50 1.90 2.70 6.30 0.50 0.60 0.80 0.90 1.20 1.50 1.90 2.70 6.30 0.50 0.60 0.80 0.90 1.20 1.50 1.90 2.70 3.20 3.40 9.50 2.20 2.20 2.50 2.50 2.50 2.85 2.85 2.85 2.85 2.85 3.10 3.10 3.10 3.10 3.10 3.50 3.50 3.50 3.50 3.50 - 1.60 1.60 1.70 1.80 1.90 1.90 1.95 2.20 2.20 2.30 2.40 2.40 2.45 2.55 2.60 2.65 2.65 2.70 2.70 2.80 2.85 2.95 3.10 3.25 2.95 2.95 2.95 2.95 3.10 3.25 3.50 3.60 3.20 3.20 3.20 3.25 3.50 3.60 3.80 3.80 3.90 - 2.20 2.20 2.20 2.20 2.85 2.85 2.85 2.85 3.10 3.10 3.10 3.10 3.50 3.50 3.50 3.50 - 1.65 1.65 1.65 1.70 1.80 2.20 2.20 2.20 2.30 2.30 2.40 2.65 2.65 2.65 2.70 2.80 2.85 3.10 2.90 2.90 2.95 3.10 3.25 3.50 3.60 2.95 3.10 3.25 3.50 3.60 3.75 3.75 3.80 3.90 AGRATI GROUP ED. 2001-A 163 UNI 6946 (ESTRATTO) Diametro nominale di filettatura Designazione N° Spessore del materiale da forare Diametro* del foro per laminati di : Acciaio, acciaio inox e ottone Lega di alluminio oltre fino a Fori punzonati Fori trapanati o tranciati Fori punzonati 0.50 0.60 0.80 0.90 1.20 ST 4.8 10 1.50 1.90 2.70 3.20 3.40 4.20 0.60 0.80 0.90 1.20 ST 5.5 12 1.50 1.90 2.70 3.20 3.40 4.20 0.80 0.90 1.20 1.50 1.90 ST 6.3 14 2.70 3.20 3.40 4.20 4.80 4.90 * Zona di tolleranza raccomandata: H12 0.50 0.60 0.80 0.90 1.20 1.50 1.90 2.70 3.20 3.40 4.20 9.50 0.60 0.80 0.90 1.20 1.50 1.90 2.70 3.20 3.40 4.20 9.50 0.80 0.90 1.20 1.50 1.90 2.70 3.20 3.40 4.20 4.80 4.90 9.50 4.00 4.00 4.00 4.00 4.00 4.70 4.70 4.70 4.70 5.3 5.3 5.3 - 3.70 3.70 3.75 3.90 3.90 4.00 4.10 4.30 4.30 4.40 4.20 4.20 4.20 4.30 4.50 4.70 4.70 5.00 5.00 5.10 5.00 5.00 5.00 5.10 5.20 5.30 5.80 5.80 6.00 6.00 6.00 - 4.00 4.00 4.00 4.00 - DIAMETRI DEI FORI DI PREPARAZIONE PER: GETTI DI ALLUMINIO. MAGNESIO. ZINCO. OTTONE. BRONZO E PER MATERIALI PLASTICI Fori trapanati o tranciati 3.70 3.70 3.70 3.75 3.75 3.80 3.80 3.90 4.10 4.10 4.25 4.40 4.60 4.70 4.70 4.80 5.00 5.10 5.10 5.20 5.30 5.30 5.40 4.40 5.60 5.80 Dimensioni in mm. Getti di alluminio. magnesio. Materiali cellulosici. Materiali fenolici Diametro Designazione zinco. ottone e bronzo acrilici e stirenici nominale di N° Diametro Profondità del foro Diametro Profondità del foro Diametro Profondità del foro filettatura del foro cieco min. del foro cieco min. del foro cieco min. 2.00 3.00 2.00 5.00 2.00 5.00 ST 2.2 2 2.65 5.00 2.55 6.50 2.40 6.50 ST 2.9 4 3.25 6.50 3.25 6.50 3.10 6.50 ST 3.5 6 3.65 6.50 3.45 6.50 3.25 6.50 ST 3.9 7 3.85 6.50 3.80 8.00 3.70 8.00 ST 4.2 8 4.50 6.50 4.50 8.00 4.40 8.00 ST 4.8 10 5.10 7.00 5.10 9.50 4.90 9.50 ST 5.5 12 6.00 8.00 6.00 9.50 5.60 9.50 ST 6.3 14 AGRATI GROUP ED. 2001-A 9 164 NORME GENERALI ASME B 18.6.4 (ESTRATTO) VITI AUTOFILETTANTI CON FILETTO TIPO AB DIAMETRI INDICATIVI DEI FORI DI PREPARAZIONE DIAMETRI DEI FORI DI PREPARAZIONE PER LAMINATI Diametro nominale di filettatura 9 Designazione N° ST 2.9 4 ST 3.5 6 ST 3.9 7 ST 4.2 8 ST 4.8 10 ST 5.5 12 ST 6.3 1/4 Dimensioni in mm. Diametro* del foro per laminati di : Spessore Acciaio. acciaio inox monel e ottone Lega di alluminio del materiale Fori Fori trapanati Fori Fori trapanati da forare punzonati o tranciati punzonati o tranciati 0.38 0.46 0.61 0.76 0.91 1.22 1.52 1.91 0.38 0.46 0.61 0.76 0.91 1.22 1.52 1.91 0.46 0.61 0.76 0.91 1.22 1.52 1.91 0.46 0.61 0.76 0.91 1.22 1.52 1.91 0.46 0.61 0.76 0.91 1.22 1.52 1.91 0.46 0.61 0.76 0.91 1.22 1.52 1.91 0.46 0.61 0.76 0.91 1.22 1.52 1.91 AGRATI 2.18 2.18 2.49 2.49 2.49 2.82 2.82 2.82 2.82 2.82 3.05 3.05 3.05 3.05 3.05 3.45 3.45 3.45 3.45 3.45 3.99 3.99 3.99 3.99 3.99 4.70 4.70 4.70 4.70 5.31 5.31 5.31 - 2.18 2.18 2.26 2.39 2.39 2.44 2.54 2.59 2.64 2.64 2.69 2.69 2.79 2.82 2.95 3.30 2.95 2.95 2.95 2.95 3.05 3.25 3.45 3.18 3.18 3.18 3.25 3.45 3.56 3.66 3.66 3.66 3.73 3.78 3.91 3.99 4.22 4.22 4.22 4.32 4.50 4.62 4.98 4.98 4.98 4.98 5.21 5.79 5.89 GROUP 2.18 2.18 2.18 2.18 2.82 2.82 2.82 2.82 3.05 3.05 3.05 3.05 3.45 3.45 3.45 3.45 3.99 3.99 3.99 3.99 - 2.18 2.18 2.18 2.26 2.26 2.64 2.64 2.64 2.69 2.79 2.87 2.87 2.95 3.05 3.25 2.95 3.05 3.25 3.45 3.56 3.66 3.66 3.66 3.73 4.09 4.22 4.39 5.05 5.11 ED. 2001-A 165 NORME GENERALI UNI 7323-12 (ESTRATTO) CARATTERISTICHE MECCANICHE E FUNZIONALI DELLE VITI AUTOFILETTANTI CON FILETTATURA A DUE FILETTI PER MATERIE PLASTICHE Acciai I materiali previsti sono acciai da cementazione. Prova di torsione Le viti devono avere una resistenza a torsione tale che, in una prova effettuata conformemente a quanto di seguito specificato, la coppia necessaria per provocare la rottura sia uguale o maggiore ai valori minimi di coppia riportati nel prospetto per il diametro nominale di filettatura considerato. Diametro nominale di filettatura mm Il gambo della vite campione (con o senza rivestimento) deve essere serrato in una matrice, tagliata ed avente un foro cieco, od altro dispositivo, in modo tale che la parte serrata della vite non sia danneggiata. Il posizionamento della vite deve essere tale che almeno due filetti completi sporgano al disopra del dispositivo di serraggio e che almeno due filetti completi, esclusi quelli dell’estremità, siano serrati dal dispositivo stesso. Coppia minima di rottura Nm 1.00 1.45 2.15 2.85 4.35 6.55 9.15 15.60 3 3.5 4 4.5 5 5.5 6 7 AGRATI GROUP ED. 2001-A 9 166 NORME GENERALI EN ISO 7085 (ESTRATTO) CARATTERISTICHE MECCANICHE E FUNZIONALI DELLE VITI AUTOFORMANTI Acciai I materiali previsti sono acciai da cementazione. Prova di torsione La vite in prova deve essere afferrata con mezzi idonei e deve avere per lo meno due filetti completi che sporgono al di sopra dell’attrezzatura di bloccaggio e deve avere per lo meno due filetti completi, escludendo la punta, bloccati nell’attrezzatura della prova. Per mezzo di un’idonea strumentazione di misura si deve applicare alla vite una coppia fino alla rottura della stessa. Tale coppia di rottura deve essere uguale o superiore alla coppia minima di rottura indicata nel prospetto. Diametro nominale di filettatura d Piastra di prova Spessore mm. 2.5 M2.5 3 M3 3.5 M3.5 4 M4 5 M5 6 M6 8 M8 * Solo a titolo informativo Diametro foro mm. max. min. 2.275 2.775 3.180 3.680 4.530 5.430 7.336 2.250 2.750 3.150 3.650 4.500 5.400 7.300 Infragilimento Per queste viti c’è il rischio di rottura dovuto a infragilimento da idrogeno specialmente se sono rivestite elettroliticamente. 9 AGRATI Capacità di formare il controfiletto La vite dovrà formare, (senza deformazione permanente del suo proprio filetto), un controfiletto in una piastra di prova avente durezza HV 140-180, spessore uguale al diametro nominale, con una velocità di rotazione non superiore a 30 giri al minuto in un foro il cui diametro è dato nel prospetto seguente. Durante questa prova la coppia di avvitamento non deve superare i valori massimi prescritti nella tabella seguente: Coppia massima di avvitamento Nm 0.6 1.1 1.7 2.5 5.0 8.5 21.0 Coppia minima di rottura Nm Carico minimo di rottura* N 1.2 2.1 3.4 4.9 10.0 17.0 42.0 3 150 4 680 6 300 8 170 13 200 18 700 34 000 Pertanto occorre praticare un’indagine sul processo secondo ISO 15330. Nel caso di rivestimento galvanico è necessario un trattamento di deidrogenazione secondo ISO 4042. Sono comunque da preferire rivestimenti non elettrolitici. GROUP ED. 2001-A 167 NORME GENERALI UNI 8108 (ESTRATTO) VITI AUTOFORMANTI DIAMETRI INDICATIVI DEI FORI DI PREPARAZIONE DIAMETRI INDICATIVI DEI FORI DI PREPARAZIONE TRANCIATI O FORATI MEDIANTE PUNTE ELICOIDALI SU LAMINATI Diametro nominale di filettatura d da 0.5 fino a 2 M2.5 M3 M3.5 M4 M5 M6 M8 2.25 2.70 3.10 3.60 - Dimensioni in mm. Materiali Acciaio, acciaio inox e ottone Spessore del laminato mm. oltre 2 oltre 3.5 oltre 6.8 oltre 9 da 0.5 fino a 3.5 fino a 6.8 fino a 9 fino a 13 fino a 2 Diametro del foro H11 2.30 2.35 2.20 2.75 2.80 2.70 3.20 3.20 3.25 3.30 3.10 3.70 3.75 3.75 3.80 4.50 4.60 4.70 4.70 5.40 5.50 5.60 5.70 7.30 7.40 7.50 7.60 AGRATI GROUP Alluminio e sue leghe Spessore del laminato mm. oltre 2 oltre 3.5 oltre 6.8 oltre 9 fino a 3.5 fino a 6.8 fino a 9 fino a 13 Diametro del foro H11 2.25 2.30 2.70 2.75 3.10 3.20 3.30 3.25 3.60 3.70 3.70 3.75 4.50 4.50 4.60 4.70 5.40 5.40 5.50 5.60 7.30 7.30 7.40 7.50 ED. 2001-A 9 168 NORME GENERALI DIN 7513 DIN 7516 (ESTRATTO) CARATTERISTICHE MECCANICHE E FUNZIONALI DELLE VITI AUTOMASCHIANTI Acciai I materiali previsti sono acciai da cementazione. Prova di torsione La vite in prova deve essere afferrata con mezzi idonei e deve avere per lo meno due filetti completi che sporgono al di sopra dell’attrezzatura di bloccaggio e deve avere almeno due filetti completi, escludendo la punta, bloccati nell’attrezzatura della prova. Per mezzo di una idonea strumentazione di misura si deve applicare alla vite una coppia fino alla rottura della stessa. Tale coppia di rottura deve essere uguale o superiore alla coppia minima di rottura indicata nella tabella seguente. 9 Piastra di prova Diametro nominale di filettatura d Spessore mm. Diametro foro Tolleranza H9 mm. M3 M4 M5 M6 M8 3 4 5 6 8 2.7 3.6 4.5 5.5 7.4 AGRATI Capacità di formare il controfiletto La vite dovrà formare, senza deformazione permanente del suo proprio filetto, un controfiletto in una piastra di prova avente durezza HB 110-130, spessore uguale al diametro nominale con una velocità di rotazione non superiore a 30 giri al minuto in un foro il cui diametro è dato in tabella. Durante questa prova la coppia d’avvitamento non deve superare i valori massimi prescritti nella tabella seguente: Coppia massima di avvitamento GROUP Coppia minima di rottura Nm Nm 0.9 2.1 4.2 7.2 17 1.5 3.4 7.1 12 28 ED. 2001-A 169 NORME GENERALI EN ISO 10666 (ESTRATTO) CARATTERISTICHE MECCANICHE E FUNZIONALI DELLE VITI AUTOPERFORANTI Acciai I materiali previsti sono acciai da cementazione o da bonifica. Prova di torsione La vite in prova deve essere afferrata con mezzi idonei e deve avere per lo meno due filetti completi che sporgono al di sopra dell’attrezzatura di bloccaggio e deve avere per lo meno due filetti completi, escludendo la punta, bloccati nell’attrezzatura della prova. Per mezzo di una idonea strumentazione di misura si deve applicare alla vite una coppia fino alla rottura della stessa. Tale coppia di rottura deve essere uguale o superiore alla coppia minima di rottura indicata nel prospetto. Capacità di forare e formare il controfiletto La vite dovrà forare e formare, (senza deformazione permanente del suo proprio filetto), un controfiletto in una piastra di prova avente durezza HV 110-165. Lo spessore della piastra e la velocità di rotazione sono riportati nella tabella seguente: Parametri di foratura Diametro Designazione nominale di N° filettatura ST 2.9 ST 3.5 ST 4.2 ST 4.8 ST 5.5 ST 6.3 4 6 8 10 12 14 Spessore della piastra 0.7 + 1 + 1.5 + 2 + 2 + 2 + mm 0.7 1 1.5 2 3 3 = 1.4 =2 =3 =4 =5 =5 Infragilimento Per queste viti c’è il rischio di rottura dovuto a infragilimento da idrogeno specialmente se sono rivestite elettroliticamente. Pertanto occorre praticare un’indagine sul processo secondo ISO 15330. AGRATI Forza Velocità di rotazione Durata max. assiale della vite sotto carico della prova N min.–1 s 150 1 800 – 2 500 3 150 1 800 – 2 500 4 250 1 800 – 2 500 5 250 1 800 – 2 500 7 350 1 000 – 1 800 11 350 1 000 – 1 800 13 Coppia minima di rottura Nm 1.5 2.8 4.7 6.9 10.4 16.9 Nel caso di rivestimento galvanico è necessario un trattamento di deidrogenazione secondo ISO 4042. Sono comunque da preferire rivestimenti non elettrolitici. GROUP ED. 2001-A 9 170 NORME GENERALI UNI 3740-4 (ESTRATTO) CARATTERISTICHE MECCANICHE DEI DADI • con tolleranze di filettatura 6H secondo ISO 965/1 e ISO 965/2 • con tolleranze dimensionali secondo ISO 4759/1 • con larghezza in chiave secondo ISO 272 o più grande • costruiti in acciaio Questa norma stabilisce le caratteristiche meccaniche dei dadi. Essa si applica ai dadi: • con diametro nominale, d, da 3 mm. fino a 30 mm. con filettatura a passo grosso, e da 8 mm. a 30 mm. con filettatura a passo fine • con filettatura metrica a profilo triangolare secondo ISO 68-1 • con combinazioni di diametri e di passi secondo ISO 261 (filettature a passo grosso e a passo fine) La norma non si applica a dadi con esigenze quali: resistenza a temperature maggiori di +300°C, o minori di –50°C. LIMITI DELL’ANALISI CHIMICA Classe del dado C min. max Composizione chimica (analisi sul prodotto), % Mn P min. max. S max. 5S* 6* 0.50 0.110 0.150 6S* 8* 0.58 0.25 0.060 0.150 8G♦ 10♦ 0.15 0.58 0.30 0.048 0.058 * E’ ammesso l’impiego degli acciai per lavorazioni meccaniche ad alta velocità, in questo caso per il piombo, il fosforo e lo zolfo valgono le seguenti limitazioni: Pb ≤ 0.35% P ≤0.12% S ≤ 0.34% ♦ Previo accordo con l’utilizzatore, è ammesso l’impiego di acciai per lavorazioni meccaniche ad alta velocità; in questo caso per il piombo vale la seguente limitazione: Pb ≤ 0.35% VALORI DI DUREZZA Classe del dado Durezza Vickers HV min. HRB max. 5S 6 150 302 6S 8 188 302 8G♦ 10♦ 272 353 ♦ E’ obbligatorio il trattamento termico di bonifica. Durezza Rockwell HRC min. min. max. 79 89 - 26 30 30 36 Le classi 5S, 6S e 8G hanno solo prescrizioni di durezza. Le classi 6, 8 e 10 hanno prescrizioni di durezza e di carico di prova. VALORI DEI CARICHI DI PROVA 9 Classe del dado Carico unitario di prova Rcp N/mm2 6 8 10 600 800 1000 AGRATI GROUP ED. 2001-A 171 NORME GENERALI DIN 267-4 (ESTRATTO) CARATTERISTICHE MECCANICHE DEI DADI Questa norma stabilisce le caratteristiche meccaniche dei dadi che devono resistere a determinati carichi di prova. Essa si applica ai dadi: • con diametri nominali fino a 39 mm. • con filettatura metrica ISO come definita nella DIN 13 Parte 13 • con tolleranze di filettatura 6H secondo DIN 13 Parte 15 • con altezze nominali non inferiori a 0,8 D (incluso il normale smusso della filettatura) • con larghezza in chiave o diametro esterno non inferiore a 1,45 D e ad altri dadi che fanno riferimento a questa norma. La norma non si applica a dadi con esigenze quali: resistenza a temperature maggiori di +300°C, o minori di –50°C. LIMITI DELL’ANALISI CHIMICA Composizione chimica (analisi sul prodotto), % Classe del dado C max. Mn min. P max. S max. 8 10 0.58 0.58 0.30 0.30 0.060 0.048 0.150 0.058 CARATTERISTICHE MECCANICHE Classe del dado 8 10 Carico unitario di prova Sp N/mm2 Caratteristiche meccaniche Durezza Vickers HV max. Durezza Rockwell HRC max. 800 1000 302 353 30 36 AGRATI GROUP ED. 2000-A 9 172 NORME GENERALI EN ISO 898-2 (ESTRATTO) CARATTERISTICHE MECCANICHE DEI DADI DADI CON CARICHI DI PROVA DETERMINATI FILETTATURA A PASSO GROSSO • con tolleranze di filettatura 6H secondo ISO 965-1 e ISO 965-2 • con caratteristiche meccaniche specificate • con larghezza in chiave secondo ISO 272 o equivalenti • con altezze nominali uguali o superiori a 0,5D • costruiti in acciaio al carbonio o leggermente legato Questa norma internazionale stabilisce le caratteristiche meccaniche dei dadi con carichi di prova determinati, verificati a temperatura ambiente. Le caratteristiche meccaniche possono variare a temperature più alte o più basse di quella ambiente. Essa si applica ai dadi: • con diametri nominali fino a 39 mm. • con filettature triangolari ISO secondo ISO 68-1 • con combinazioni di diametri e di passi secondo ISO 261 (filettatura a passo grosso) La norma non si applica a dadi con esigenze quali: resistenza a temperature maggiori di +300°C, o minori di –50°C. SISTEMA DI DESIGNAZIONE PER DADI CON ALTEZZE NOMINALI ≥ 0.8D Viti accoppiate Classe del dado Classe 6 Dadi Tipo 1 6.8 Diametri mm. ≤ 39 ≤ 39 8 8.8 ≤ 39 ≤ 39 9 10 12 9.8 10.9 12.9 ≤ 16 ≤ 39 ≤ 39 ≤ 39 ≤ 16 Tipo 2 Diametri mm. > 16 ≤ 39 ≤ 16 ≤ 39 SISTEMA DI DESIGNAZIONE E CARICHI DI PROVA PER DADI CON ALTEZZE NOMINALI ≥ 0.5D E < 0.8D Classe del dado Carico unitario di prova, nominale N/mm2 Carico unitario di prova, effettivo N/mm2 04 05 400 500 380 500 LIMITI DELL’ANALISI CHIMICA Composizione chimica (analisi sul prodotto), % 9 Classe del dado C max. Mn min. P max. S max. 6 04 8 9 05 10 12 0.50 0.58 0.58 0.58 0.25 0.30 0.45 0.060 0.060 0.048 0.048 0.150 0.150 0.058 0.058 AGRATI GROUP ED. 2001-A 173 EN ISO 898-2 (ESTRATTO) CARATTERISTICHE MECCANICHE Diametri mm. > 4 7 10 16 ≤ 4 7 10 16 39 Diametri mm. > 4 7 10 16 ≤ 4 7 10 16 39 Diametri mm. > 4 7 10 16 ≤ 4 7 10 16 39 Diametri mm. > 4 7 10 16 ≤ 4 7 10 16 39 Diametri mm. > 16 1) NQT 2) QT ≤ 39 Carico unitario di prova Sp N/mm2 380 Classe 04 Dado basso Durezza Vickers HV min. max. 188 Carico unitario di prova Sp N/mm2 500 302 Classe 05 Dado basso Durezza Vickers HV min. max. 272 353 Carico unitario di prova Sp N/mm2 600 670 680 700 720 Classe 6 Tipo 1 Durezza Vickers HV min. max. 150 302 150 302 150 302 150 302 170 302 Carico unitario di prova Sp N/mm2 800 855 870 880 920 Classe 8 Tipo 1 Durezza Vickers HV min. max. 180 302 200 302 200 302 200 302 233 353 Carico unitario di prova Sp N/mm2 890 Classe 8 Tipo 2 Durezza Vickers HV min. max. 180 302 stato NQT 1) stato QT 2) stato NQT NQT NQT NQT NQT 1) 1) 1) 1) 1) stato NQT NQT NQT NQT QT 1) 1) 1) 1) 2) stato NQT 1) = Non bonificato = Bonificato AGRATI GROUP ED. 2001-A 9 174 EN ISO 898-2 (ESTRATTO) Diametri mm. > 4 7 10 16 ≤ 4 7 10 16 39 Diametri mm. > 4 7 10 16 ≤ 4 7 10 16 39 Diametri mm. > 4 7 10 ≤ 4 7 10 16 Diametri mm. > 4 7 10 16 1) NQT 2) QT 9 ≤ 4 7 10 16 39 Carico unitario di prova Sp N/mm2 900 915 940 950 920 Classe 9 Tipo 2 Durezza Vickers HV min. max. 170 302 188 302 188 302 188 302 188 302 stato NQT NQT NQT NQT NQT 1) 1) 1) 1) 1) Classe 10 Tipo 1 Carico unitario di prova Sp N/mm2 1 040 1 040 1 040 1 050 1 060 Durezza Vickers HV min. max. 272 353 stato QT 2) Classe 12 Tipo 1 Carico unitario di prova Sp N/mm2 1 140 1 140 1 140 1 170 Durezza Vickers HV min. max. 295 353 stato QT 2) Classe 12 Tipo 2 Carico unitario di prova Sp N/mm2 1 150 1 150 1 160 1 190 1 200 Durezza Vickers HV min. max. 272 353 stato QT 2) = Non bonificato = Bonificato AGRATI GROUP ED. 2001-A 175 NORME GENERALI EN ISO 898-6 (ESTRATTO) CARATTERISTICHE MECCANICHE DEI DADI DADI CON CARICHI DI PROVA DETERMINATI FILETTATURA A PASSO FINE • con tolleranze di filettatura 6H secondo ISO 965-1 e ISO 965-2 • con caratteristiche meccaniche specificate • con larghezza in chiave secondo ISO 272 o equivalenti • con altezze nominali uguali o superiori a 0,5D • costruiti in acciaio al carbonio o leggermente legato Questa norma internazionale stabilisce le caratteristiche meccaniche dei dadi con carichi di prova determinati, verificati a temperatura ambiente. Le caratteristiche meccaniche possono variare a temperature più alte o più basse di quella ambiente Essa si applica ai dadi: • con diametri nominali, d, da 8 mm. a 39 mm. con filettatura a passo fine • con filettature triangolari ISO secondo ISO 68-1 • con combinazioni di diametri e di passi secondo ISO 261 (filettatura a passo fine) La norma non si applica a dadi con esigenze quali: resistenza a temperature maggiori di +300°C, o minori di –50°C. SISTEMA DI DESIGNAZIONE PER DADI CON ALTEZZE NOMINALI ≥ 0.8D Classe del dado 8 10 12 Viti accoppiate Diametri mm. d ≤ 39 d ≤ 39 d ≤ 16 Classe 8.8 10.9 12.9 Dadi Tipo 1 Tipo 2 Diametri mm. d ≤ 39 d ≤ 16 - d ≤ 16 d ≤ 39 d≤ 16 SISTEMA DI DESIGNAZIONE E CARICHI DI PROVA PER DADI CON ALTEZZE NOMINALI ≥ 0.5D E < 0.8D Classe del dado Carico unitario di prova, nominale N/mm2 Carico unitario di prova, effettivo N/mm2 04 05 400 500 380 500 LIMITI DELL’ANALISI CHIMICA Composizione chimica (analisi sul prodotto), % Classe del dado 04 05 8 10 12 C max. Mn min. P max. S max. 0.58 0.58 0.58 0.25 0.30 0.45 0.060 0.048 0.048 0.150 0.058 0.058 AGRATI GROUP ED. 2001-A 9 176 EN ISO 898-6 (ESTRATTO) Diametri mm. ≥ 8 > 16 ≤ 16 ≤ 39 Diametri mm. ≥ 8 > 16 1) NQT 2) QT 9 188 Carico unitario di prova Sp N/mm2 500 302 Classe 05 Dado basso Durezza Vickers HV min. max. 272 353 stato NQT 1) stato QT 2) Classe 8 Tipo 1 Carico unitario di prova Sp N/mm2 ≤ 10 ≤ 16 ≤ 33 ≤ 39 Diametri mm. ≥ 8 > 16 380 ≤ 16 ≤ 39 Diametri mm. ≥ 8 > 10 > 16 > 33 Carico unitario di prova Sp N/mm2 Classe 04 Dado basso Durezza Vickers HV min. max. 955 955 1 030 1 090 Durezza Vickers HV min. max. 250 250 295 295 353 353 353 353 stato QT QT QT QT 2) 2) 2) 2) Classe 8 Tipo 2 Carico unitario di prova Sp N/mm2 ≤ 16 ≤ 39 890 Durezza Vickers HV min. max. 195 302 stato NQT 1) = Non bonificato = Bonificato AGRATI GROUP ED. 2001-A 177 EN ISO 898-6 (ESTRATTO) Diametri mm. ≥ 8 > 16 16 ≤ 39 Diametri mm. ≥ 8 > 10 > 16 1) NQT 2) QT 1 100 1 110 295 353 stato QT 2) Classe 10 Tipo 2 Carico unitario di prova Sp N/mm2 ≤ 10 ≤ 16 ≤ 39 Diametri mm. ≥ 8 > 16 Carico unitario di prova Sp N/mm2 Classe 10 Tipo 1 Durezza Vickers HV min. max. 1 055 1 055 1 080 250 250 260 Carico unitario di prova Sp N/mm2 ≤ 16 ≤ 39 Durezza Vickers HV min. max. 1 200 353 353 353 Classe 12 Tipo 2 Durezza Vickers HV min. max. 295 353 stato QT QT QT 2) 2) 2) stato QT 2) = Non bonificato = Bonificato AGRATI GROUP ED. 2001-A 9 178 NORME GENERALI DIN 267-24 (ESTRATTO) CARATTERISTICHE (CLASSI MECCANICHE DEI DADI DI DUREZZA) Questa norma stabilisce le caratteristiche meccaniche dei dadi e di prodotti simili non soggetti a sollecitazioni di trazione, nella gamma di diametri da 10 mm. fino a 200 mm., costruiti in acciaio al carbonio. La norma non si applica a dadi con esigenze quali: • sollecitazioni di trazione prescritte • saldabilità • resistenza alla corrosione • capacità di resistere a temperature maggiori di + 250° C o minori di –50° C LIMITI DELL’ANALISI CHIMICA Composizione chimica (analisi sul prodotto), % Classe del dado 14H C P Pb S max. max. max. max. 0.50 0.12 0.35 0.34 CARATTERISTICHE MECCANICHE Caratteristiche meccaniche Classe del dado min. 14H 9 Durezza Vickers HV 140 AGRATI max. min. 215 133 GROUP Durezza Brinell HB max. 204 ED. 2000-A 178 NORME GENERALI DIN 267-24 (ESTRATTO) CARATTERISTICHE (CLASSI MECCANICHE DEI DADI DI DUREZZA) Questa norma stabilisce le caratteristiche meccaniche dei dadi e di prodotti simili non soggetti a sollecitazioni di trazione, nella gamma di diametri da 10 mm. fino a 200 mm., costruiti in acciaio al carbonio. La norma non si applica a dadi con esigenze quali: • sollecitazioni di trazione prescritte • saldabilità • resistenza alla corrosione • capacità di resistere a temperature maggiori di + 250° C o minori di –50° C LIMITI DELL’ANALISI CHIMICA Composizione chimica (analisi sul prodotto), % Classe del dado 14H C P Pb S max. max. max. max. 0.50 0.12 0.35 0.34 CARATTERISTICHE MECCANICHE Caratteristiche meccaniche Classe del dado min. 14H 9 Durezza Vickers HV 140 AGRATI max. min. 215 133 GROUP Durezza Brinell HB max. 204 ED. 2000-A 179 NORME GENERALI TABELLA A MOMENTI FRENANTI GHIERE ELASTIC STOP Filettatura M 20 M 25 M 30 M 35 M 40 M 45 M 50 M 55 M 60 M 65 M 70 M 75 M 80 M 85 M 90 M 95 M100 Momento frenante Nm 1° avvitamento max. 5° svitamento min. Passo 1 1.5 1.5 1.5 1.5 1.5 1.5 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 14 22 34 54 70 94 116 140 162 185 208 232 255 278 300 324 346 AGRATI GROUP 4 6 9 12 15 24 32 40 48 58 66 75 84 92 100 108 118 ED. 2001-A 9 180 NORME GENERALI DIN 267-15 (ESTRATTO) CARICHI DI DADI SERRAGGIO E MOMENTI FRENANTI KLOCK E DADI ELASTIC STOP Lubrificazione I dadi vengono trattati superficialmente con un’appropriata lubrificazione, in modo da soddisfare le caratteristiche funzionali richieste. Il lubrificante non causa alcuna irritazione sulla pelle, né emette cattivo odore. Inoltre i dadi forniti con lubrificante sono puliti e asciutti al tatto. Se il lubrificante viene successivamente rimosso dal cliente, le caratteristiche funzionali del dado possono variare. Test di momento frenante Con riferimento alla DIN 267 parte 15, il test di momento frenante viene eseguito a temperatura ambiente usando una chiave dinamometrica e con l’aiuto di un dispositivo per misurare la forza di serraggio sulla vite. La vite e la rondella di prova vengono inserite nell'apparecchiatura che misura il tensionamento sul bullone da controllare. Il dado da controllare viene poi avvitato in modo tale che almeno 2 filetti completi della vite sporgano dal dado stesso. Il dado può essere avvitato sia manualmente, usando una chiave dinamometrica, sia utilizzando un avvitatore automatico con controllo del momento. Una volta montato il dado come sopradescritto, occorre rilevare il massimo momento di frenatura nei primi 360° di rotazione del dado. Questo momento non dovrà superare il valore specificato nell’allegata tabella colonna 1° avvitamento. Il dado viene quindi avvitato sino al raggiungimento del carico di serraggio, come specificato nella apposita colonna. La lunghezza della vite di prova dovrà essere tale che, una volta raggiunto il carico di serraggio, la vite sporga dal dado da 4 a 7 filetti. E' molto importante che la rondella utilizzata per la prova non ruoti durante l’avvitamento. 9 AGRATI Il dado viene poi svitato sino a che il tensionamento va a zero. Una volta azzerato il tensionamento occorre misurare il momento di rotazione nei successivi 360°. Il valore del momento non dovrà essere inferiore al valore specificato colonna 1° svitamento. Il dado viene quindi avvitato e svitato altre quattro volte senza però raggiungere il carico di serraggio. Ad ogni assemblaggio, il dado dovrà essere avvitato in modo tale che la vite sporga da 4 a 7 filetti dal dado stesso. Ad ogni svitamento, il dado dovrà essere svitato completamente dalla vite. Al 5° svitamento, nei primi 360° di rotazione viene misurato il momento necessario alla rotazione del dado. Il valore del momento non dovrà risultare inferiore a quello specificato nella colonna quinto svitamento. Durante questi 4 avvitamenti e svitamenti il momento non dovrà superare inoltre il valore massimo ammesso al primo avvitamento. Per evitare il surriscaldamento dell’assemblaggio, tra un avvitamento e l’altro si dovrà lasciare un ragionevole intervallo di tempo. La velocità dell’avvitamento e svitamento del dado non dovrà superare 30 giri/min. e dovrà essere continua ed uniforme. La vite di prova dovrà essere scelta in conformità alla EN ISO 898 Parte 1; ad es. dado in classe 8 e vite in classe 8.8. Il trattamento superficiale del bullone dovrà anche corrispondere a quello del dado, normalmente zincato elettroliticamente secondo EN ISO 4042. Per test su dadi con trattamento superficiale diverso da zincatura o fosfatazione dovrà essere usata una vite fosfatata lubrificata. In caso di contestazione il dado e la vite dovranno avere la stessa finitura superficiale. Per ogni prova di dado dovrà essere utilizzato una nuova vite. GROUP ED. 2000-A 181 DIN 267-15 (ESTRATTO) Filettatura M3 M4 M5 M6 M8 M10 M12 M14 M16 M18 M20 M22 M24 M27 M30 M33 M36 M39 Passo Grosso 0.5 0.7 0.8 1 1.25 1.5 1.75 2 2 2.5 2.5 2.5 3 3 3.5 3.5 4 4 Carichi di serraggio in N Classe di resistenza 8 10 2190 3820 6170 8700 15900 25300 36700 50000 68200 86200 110000 136000 159000 206000 253000 312000 368000 440000 3130 5470 8850 12500 22800 36100 52500 71600 97500 119000 152000 189000 220000 286000 350000 432000 509000 608000 Passo Fine 1 1.25 1.5 1.5 1.5 1.5 1.5 1.5 2 2 2 2 3 3 Carichi di serraggio in N Classe di resistenza Momenti frenanti Nm 8 10 17000 26600 42300 54400 72700 97500 122000 150000 172000 223000 280000 343000 389000 463000 24400 38100 62100 78000 104000 134000 169000 207000 239000 309000 386000 474000 538000 641000 AGRATI Classe di resistenza 8 1° 1° Quinto Avv. Svitam. Svitam. max. min. min. 0.43 0.12 0.08 0.90 0.18 0.12 1.60 0.29 0.20 3 0.45 0.30 6 0.85 0.60 10.50 1.50 1 15.50 2.30 1.60 24 3.30 2.30 32 4.5 3 42 6 4.20 54 7.50 5.30 68 9.50 6.50 80 11.50 8 94 13.5 10 108 16 12 122 18 14 136 21 16 150 23 18 GROUP Classe di resistenza 10 1° 1° Quinto Avv. Svitam Svitam. max. min. min. 0.60 0.15 0.10 1.20 0.22 0.15 2.10 0.35 0.24 4 0.55 0.40 8 1.15 0.80 14 2 1.40 21 3.10 2.10 31 4.40 3 42 6 4.20 56 8 5.50 72 10.50 7 90 13 9 106 15 10.50 123 17 12 140 19 14 160 21.50 16.50 180 24 17.50 200 26.50 19.5 ED. 2000-A 9 182 NORME GENERALI UNI 3740-6 (ESTRATTO) BULLONERIA: RIVESTIMENTI PROTETTIVI La seguente normativa riporta le prescrizioni tecniche generali per l’applicazione dei seguenti rivestimenti protettivi sulla bulloneria filettata. - Rivestimenti chimici fosfatici - Rivestimenti chimici a base di metalli e di leganti organici - Rivestimenti metallici depositati meccanicamente RIVESTIMENTI Può essere pure applicata ad altri elementi filettati e non, quali rondelle e spine. CHIMICI FOSFATICI Sistema di designazione Il sistema di designazione è composto dai seguenti simboli: Fe: metallo base seguito da una barra obliqua FAR: fosfatazione antiruggine allo zinco FAG: fosfatazione antigrippaggio al manganese Zn: zinco (o zinco-ferro) Mn: manganese (o manganese-ferro) Numero eventuale: spessore nominale del rivestimento espresso in mm. Esempio di designazione - Fe/FAR Zn 6 Significa fosfatazione antiruggine su base acciaio, allo zinco (o zinco ferro), spessore nominale del rivestimento pari a 6 m. Caratteristiche I rivestimenti fosfatici vengono frequentemente applicati allo scopo di migliorare le caratteristiche anticorrosive della superficie dell’acciaio. Essi sono costituiti da un fitto strato di minuti cristallini, fortemente aderenti al supporto. Le dimensioni e la struttura morfologica dei cristalli caratterizzano la rugosità superficiale, il coefficiente di attrito all’avvitamento ne risulta generalmente influenzato. Il rivestimento fosfatico, di per sé, è dotato di ridotte caratteristiche protettive a causa della sua struttura porosa. Salvo accordi diversi fra committente e fornitore, deve essere successivamente impregnato con olio. Spessore e massa del rivestimento fosfatico La valutazione più attendibile è quella relativa alla massa specifica di rivestimento fosfatico, che si indica in grammi di rivestimento per metro quadrato di superficie ferrosa. Tale misura deve essere utilizzata in caso di contestazione. Le misure dello spessore di strato, con metodi magnetici o elettrici, danno luogo a risultati che possono essere scarsamente significativi. Esse sono consigliate solo per controlli orientativi. RESISTENZA ALLA CORROSIONE (STRATI OLIATI) Designazione Natura chimica del rivestimento Fe/FAR Zn 3 Fe/FAR Zn 6 Fe/FAG Mn 7 Fosfato di zinco Fosfato di zinco-ferro Fosfato di manganese-ferro Massa di rivestimento g/m2 * 3 a 5 > 8 > 10 Tempo di esposizione in nebbia salina h min. 6 24 16 * Lo spessore nominale si ottiene dividendo per 1,4 la massa del rivestimento. 9 AGRATI GROUP ED. 2001-A 183 UNI 3740-6 (ESTRATTO) Caratteristiche del post-trattamento di deidrogenazione I fenomeni di infragilimento da idrogeno possono avere luogo soprattutto nel decapaggio acido. In genere, durante la fosfatazione allo zinco (stante la ridotta acidità dei bagni), questi non assumono intensità rilevante; viceversa la fosfatazione al manganese da questo punto di vista tende ad essere più pericolosa. Qualora il carico unitario di rottura minimo nominale Rm del materiale sia maggiore od uguale a 1 200 N/mm2 (o di durezza corrispondente) può essere chiesto il trattamento di deidrogenazione, e cioè deve essere specificato a disegno o all’ordinazione. In questo caso la deidrogenazione può avvenire mediante riscaldamento in forno seguito da raffreddamento a temperatura ambiente, secondo quanto riportato nel prospetto, oppure con permanenza di 120 h a temperatura ambiente. TRATTAMENTO DI DEIDROGENAZIONE Carico unitario di rottura Rm Trattamento di deidrogenazione Permanenza a regime Temperatura h °C min. >1 200 N/mm2 8 Non è ammesso portare al disopra di 110 °C, per evitare fenomeni di sfarinamento dello strato fosfatico (solo la AGRATI 110 fosfatazione zinco-calcio superiori, fino a 150 °C). GROUP sopporta temperature ED. 2001-A 9 184 UNI 3740-6 (ESTRATTO) RIVESTIMENTI CHIMICI A BASE DI METALLI E LEGANTI ORGANICI Generalità La presente sezione stabilisce le prescrizioni tecniche relative ai rivestimenti chimici anticorrosivi costituiti essenzialmente da zinco e da altri materiali anodici, rispetto al metallo di supporto e contenenti leganti organici di natura polimerica e cromati. Questi rivestimenti sono conosciuti con varie denominazioni commerciali (per esempio “DACROMET”). Tali rivestimenti sono particolarmente raccomandati per bulloneria con carico di rottura Rm maggiore od uguale a 1040 N/mm2 perché non causa infragilimento da idrogeno. Sistema di designazione Il sistema di designazione è composto dai seguenti simboli: Fe: metallo base AC: rivestimento anticorrosivo chimico a base di metalli, cromati e leganti organici polimerici ACL: rivestimento anticorrosivo chimico lubrificante, a base di metalli, cromati e leganti organici polimerici, in cui sia presente un polimero fluoro carbonico. 5: spessore nominale di 5 mm (classe ordinaria) con massa specifica minima di 20 g/m2 8: spessore nominale di 8 mm (classe straordinaria) con massa specifica minima di 32 g/m2. Esempio di designazione - Fe/AC 5 Significa rivestimento anticorrosivo chimico su base acciaio, con spessore nominale pari a 5 µ, di classe ordinaria. Caratteristiche Le caratteristiche del rivestimento sono individuate dalle seguenti proprietà: aspetto, spessore, resistenza alla corrosione, aderenza (valutata come aderenza alla sollecitazione termica). Aspetto Il rivestimento deve essere di color grigio argenteo, semi opaco (se in assenza di post-trattamenti), omogeneo ed uniforme su tutta la superficie. Sono tollerate lievi ammaccature e leggeri possibili eccessi di deposito sulle superfici filettate, purché non venga pregiudicato il successivo accoppiamento con il relativo calibro di controllo. Spessore In base allo spessore, i rivestimenti in oggetto vengono divisi in due classi: Classe ordinaria: spessore minimo 5 µm (nominale 5 µm) Classe straordinaria: spessore minimo 8 µm (nominale 8 µm) Il rivestimento deve essere tale da non creare difficoltà all’avvitamento pertanto occorre scegliere la posizione della tolleranza della filettatura in funzione dello spessore raccomandato, specificato a disegno o all’ordinazione. Resistenza alla corrosione in nebbia salina In relazione alle caratteristiche del rivestimento risultante dal processo, la superficie significativa è tutta la superficie del campione, tranne le concavità. RESISTENZA ALLA CORROSIONE DEL RIVESTIMENTO CHIMICO Designazione Fe/AC 5 Fe/ACL 5 Fe/AC 8 Fe/ACL 8 9 Tempo senza comparsa di prodotti di corrosione rossi sulla superficie significativa h min. 600 600 1000 1000 AGRATI GROUP ED. 2001-A 185 UNI 3740-6 (ESTRATTO) RIVESTIMENTI METALLICI DEPOSITATI MECCANICAMENTE Generalità Per riporto meccanico si intende l’applicazione del rivestimento protettivo, generalmente costituito da Zn, Sn, o Al depositati singolarmente o in combinazione, ed utilizzati allo stato di polvere in sospensione acquosa con granulometria controllata, mediante un’azione prolungata di pressione casuale meccanica, esercitata sui particolari in appositi barili ed ottenuta mediante una miscela di sfere di opportune dimensioni e promotori chimici. Il rivestimento meccanico è particolarmente indicato quale riporto protettivo per bulloneria ad alta resistenza con carico unitario di rottura Rm maggiore o uguale a 1040 N/mm2, poiché non provoca infragilimento da idrogeno. Sistema di designazione Il sistema di designazione è composto dai seguenti simboli: Fe: metallo base seguito da una barra obliqua M: rivestimento metallico depositato meccanicamente Simbolo chimico del materiale di rivestimento: esempio Zn o Sn o Al. La successione di due simboli dei metalli indica che il rivestimento è costituito da due strati metallici secondo l’ordine di applicazione richiamato nella designazione 8, 10, 12, 15: numeri dei valori nominali degli spessori del rivestimento, espressi in mm, qualora si tratti di un solo strato, oppure il valore nominale complessivo del rivestimento composto da più strati c: rivestimento di conversione a base di cromati 1 e 2: classi del rivestimento di conversione a base di cromati A, B, C, D: tipo del rivestimento di conversione a base di cromati *. Caratteristiche Le caratteristiche del rivestimento sono individuate nelle seguenti proprietà: aspetto, spessore, resistenza alla corrosione e aderenza. Aspetto Il rivestimento meccanico, senza conversione cromica, assume tonalità diversa in funzione del metallo depositato; comunque deve avere un aspetto argenteo, da opaco a semilucido, omogeneo ed uniforme su tutta la superficie. Dopo la conversione cromica assume l’aspetto caratteristico della stessa. Spessore Il rivestimento deve essere tale da non creare difficoltà all’avvitamento. Resistenza alla corrosione in nebbia salina In relazione alle caratteristiche del rivestimento risultante dal processo, la superficie significativa è tutta la superficie del campione, tranne gli spigoli. RIVESTIMENTO DI ZINCO Designazione Fe/M Zn 8c1A Fe/M Zn 12c1A Fe/M Zn 20c1A Fe/M Zn 8c2C Fe/M Zn 12c2C Fe/M Zn 20c2C Aspetto caratteristico Tempo senza comparsa di prodotti di corrosione bianchi sulla superficie significativa h min. Trasparente, chiaro con deboli riflessi bluastri 8 Giallo iridescente 72 Tempo senza comparsa di prodotti di corrosione rossi sulla superficie significativa h min. 72 96 120 144 192 216 * Previo accordo tra committente e fornitore possono anche essere impiegati i rivestimenti di conversione a base di cromati con designazione B aventi aspetto caratteristico “trasparente con debole iridescenza” e D avente aspetto caratteristico “verde oliva con tonalità marrone o bronzo” e le relative resistenze alla corrosione. AGRATI GROUP ED. 2001-A 9 186 NORME GENERALI EN ISO 4042 (ESTRATTO) BULLONERIA: RIVESTIMENTI ELETTROLITICI La seguente normativa è conforme ai contenuti della ISO 4042, e riguarda i rivestimenti elettrolitici di bulloneria filettata ma può essere pure applicata ad altri elementi filettati e non, quali rondelle e spine. EFFICACIA PROTETTIVA DELLO ZINCO Codice di designazione dei rivestimenti A2A A2B A2C A2D A2R A3A A3B A3C A3D A3R A4A A4B A4C A4D A4R Designazione alternativa Fe/Zn Fe/Zn Fe/Zn Fe/Zn Fe/Zn Fe/Zn Fe/Zn Fe/Zn Fe/Zn Fe/Zn Fe/Zn Fe/Zn Fe/Zn Fe/Zn Fe/Zn Spessore nominale del rivestimento µm 5c1A 5c1B 5c2C 5c2D 5Bk 8c1A 8c1B 8c2C 8c2D 8Bk 12c1A 12c1B 12c2C 12c2D 12Bk 5 8 12 Cromatazione A B C D Bk A B C D Bk A B C D Bk Resistenza in nebbia salina Corrosione bianca Corrosione rossa h h 6 12 48 72 12 6 24 72 96 24 6 24 72 96 24 24 36 72 96 48 72 120 144 72 72 96 144 168 96 DESIGNAZIONE DEI TRATTAMENTI DI CROMATAZIONE Classe 1 2 9 Designazione A B C D Bk Tipo Chiaro Sbiancato Iridescente Opaco Nero AGRATI Aspetto caratteristico Trasparente, chiaro, talvolta con tonalità azzurrina Trasparente con leggera iridescenza Giallo iridescente Verde oliva tendente al marrone o bronzo Nero con leggera iridescenza GROUP ED. 2001-A 187 EN ISO 4042 (ESTRATTO) CODICE DI DESIGNAZIONE Per i rivestimenti elettrolitici si utilizza il seguente sistema di codifica: X Y Z dove X : metallo del rivestimento Y : spessore minimo del rivestimento Z : finitura e trattamento di cromatazione METALLO / LEGA DEL RIVESTIMENTO Simbolo Elementi Designazione X Zn Cu Ni CuNi ZnNi ZnCo ZnFe Zinco Rame Nickel Rame-Nickel Zinco-Nickel Zinco-Cobalto Zinco-Ferro A C E G P Q R Un metallo di rivestimento µm min. Due metalli di rivestimento µm min. Designazione Y Nessuna prescrizione di spessore 5 8 12 2+3 3+5 4+8 0 2 3 4 SPESSORE / DESIGNAZIONE DEL RIVESTIMENTO SPESSORE / DESIGNAZIONE DEL RIVESTIMENTO Aspetto caratteristico Designazione Z Trasparente, chiaro Trasparente con leggera iridescenza ( sbiancato ) Giallo iridescente Verde / marrone oliva Nero AGRATI A B C D R GROUP ED. 2001-B 9 188 NORME GENERALI AGRATI GROUP (ESTRATTO) COMPORTAMENTO Indice di resistenza in nebbia salina Descrizione del rivestimento e spessore minimo Lubrificazione Aspetto 1000 Dacroblack 15 12µ Incorporata Nero Rapporto tra classe Resistenza in nebbia di resistenza Coefficiente salina ore e idrogeno (*) Shock d’attrito termico µ Prodotti Prodotti ≤ 8.8 10.9 12.9 bianchi ore rossi ore Si 800 1000 0.12 ÷ 0.18 A A A 1000 Zincatura + Dorreltech B17 12µ Incorporata Grigio argento Si 800 1000 0.08 ÷ 0.14 A B C 1000 Deltatone / Dorreltech B17 14 µ Incorporata Grigio argento Si 700 1000 0.08 ÷ 0.14 A A A 1000 1000 Dacromet 320 B 8µ Dacromet 320 B 5µ Lubrificato No T.n.T. Blu Grigio argento Grigio argento Si 200 1000 0.15 ÷ 0.25 A A A o verde + possibile Si 200 1000 0.08 ÷ 0.14 A A A o incolore colorazione 1000 Dacromet 500 B 8µ Incorporata Grigio argento Si 200 1000 0.12 ÷ 0.18 A A A 1000 Dacromet plus L 8µ Incorporata Grigio argento Si 200 1000 0.08 ÷ 0.14 A A A 600 Dacromet 320 A 5µ Si 200 600 0.15 ÷ 0.25 A A A Si 200 600 0.08 ÷ 0.14 A A A 600 600 Dacromet 320 A 5µ Lubrificato Dacromet 320 A 5µ Lubrificato No Grigio argento T.n.T. Blu Grigio argento o verde + possibile o incolore colorazione Luberstone Grigio argento Si 200 600 0.05 ÷ 0.08 A A A Incorporata Grigio argento Si 200 600 0.12 ÷ 0.18 A A A Giallo Si 200 600 0.12 ÷ 0.18 A B C 600 Dacromet 500 A 5µ 600 Zincatura + Finigard 105 12µ Incorporata Zincatura + Zinthum 12µ Incorporata 600 600 Zincatura + Lanthane 300 12µ Incorporata Nero Si 200 600 0.12 ÷ 0.18 A B C Azzurrino Si 200 600 0.12 ÷ 0.18 A B C 0.12 ÷ 0.18 A B C A B C 600 Zincatura + Ludogen 12µ Incorporata Giallo Si 200 600 480 Zinco nichel 8µ T.n.T. Giallo Si 240 480 400 Deltatone / Deltaseal GZ 12 µ Incorporata Grigio argento Si 288 400 0.08 ÷ 0.14 A A A Incorporata Si 288 400 0.08 ÷ 0.14 A A A Si 120 360 0.08 ÷ 0.14 A B C A B C 400 9 DEI RIVESTIMENTI SUPERFICIALI Deltatone/Deltaseal GZ nero 12 µ Nero opaco Azzurrino 0.12 ÷ 0.18 o diverso 360 Zincatura + Deltacoll GZ 25µ Incorporata 312 Zinco ferro 5µ T.n.T. Nero Si 120 312 288 Deltatone 10µ T.n.T. Grigio argento Si --- 288 0.08 ÷ 0.14 A A A 288 Zincatura 12µ No Verde oliva -- 96 288 0.15 ÷ 0.30 A B C 288 Zincatura meccanica 12µ T.n.T. Verde oliva -- 96 288 A B C 240 Zincatura + Deltacoll GZ 13µ Incorporata Si 120 240 0.08 ÷ 0.14 A B C 240 Zincatura 15µ No Giallo -- 72 240 0.15 ÷ 0.30 A B C 240 Zincatura 15µ T.n.T. Giallo -- 72 240 A B C o nero Azzurrino AGRATI o nero GROUP 0.08 ÷ 0.14 o diverso 0.08 ÷ 0.14 o diverso 0.08 ÷ 0.14 o diverso ED. 2001-A 189 AGRATI GROUP (ESTRATTO) Rapporto tra classe Resistenza in nebbia di resistenza salina ore Coefficiente e idrogeno (*) Shock d’attrito termico µ Prodotti Prodotti ≤ 8.8 10.9 12.9 bianchi ore rossi ore Indice di resistenza in nebbia salina Descrizione del rivestimento e spessore minimo Lubrificazione Aspetto 192 Zincatura 8µ No Verde oliva -- 96 192 192 Zincatura meccanica 8µ T.n.T. Verde oliva -- 96 192 168 Zincatura 12µ No Giallo -- 72 168 168 Zincatura 12µ T.n.T. Giallo -- 72 168 168 Zincatura meccanica 12µ T.n.T. Giallo -- 72 168 144 Zincatura 8µ No Giallo -- 72 144 144 Zincatura 8µ T.n.T. Giallo -- 72 144 144 Zincatura meccanica 8µ T.n.T. Giallo -- 72 144 144 Zincatura 15µ No Azzurrino -- 6 144 144 Zincatura meccanica 15µ T.n.T. Azzurrino -- 6 144 96 Zincatura 8µ No Nero -- 24 96 96 Zincatura meccanica 8µ T.n.T. Nero -- 24 96 96 Zincatura 12µ No Azzurrino -- 6 96 96 Zincatura 12µ T.n.T. Azzurrino -- 6 96 96 Zincatura meccanica 12µ T.n.T. Azzurrino -- 6 96 72 Zincatura 8µ No Azzurrino -- 6 72 72 Zincatura 8µ T.n.T. Azzurrino -- 6 72 72 Zincatura meccanica 8µ T.n.T. Azzurrino -- 6 72 72 Fosfatazione ZN 8µ Si Grigio nero NA --- 72 24 Fosfatazione ZN 6µ Si Grigio nero NA --- 16 Fosfatazione MN Si Grigio nero NA 8 Microfosfatazione ZN/CA 3µ Si Grigio nero NA ( * ) A = Non necessitano precauzioni A1 = Precauzione solo con operazione di pulizia B = Deidrogenazione necessaria C = Applicazione esclusa NA = Non applicabile 0.15 ÷ 0.30 A B C A B C A B C A B C A B C A B C A B C A B C A B C A B C A B C A B C A B C A B C A B C A B C A B C A B C 0.10 ÷ 0.16 A A1 A1 24 0.10 ÷ 0.16 A A1 A1 --- 16 0.08 ÷ 0.14 A A1 A1 --- 8 0.08 ÷ 0.14 A A1 A1 0.08 ÷ 0.14 o diverso 0.15 ÷ 0.30 0.08 ÷ 0.14 o diverso 0.08 ÷ 0.14 o diverso 0.15 ÷ 0.30 0.08 ÷ 0.14 o diverso 0.08 ÷ 0.14 o diverso 0.15 ÷ 0.30 0.08 ÷ 0.14 o diverso 0.15 ÷ 0.30 0.08 ÷ 0.14 o diverso 0.15 ÷ 0.30 0.08 ÷ 0.14 o diverso 0.08 ÷ 0.14 o diverso 0.15 ÷ 0.30 0.08 ÷ 0.14 o diverso 0.08 ÷ 0.14 o diverso Ed inoltre: - Ramatura - Nichelatura - Ottonatura - Stagnatura AGRATI GROUP ED. 2001-A 9 190 NORME GENERALI EN ISO 3269 (ESTRATTO) BULLONERIA - Questa norma internazionale si applica a viti, prigionieri, spine, rondelle, rivetti ciechi ed altri elementi di fissaggio simili, non destinati a montaggi automatici o a scopi TERMINI COLLAUDO speciali o ad applicazioni speciali richiedenti maggior controllo durante il processo e la rintracciabilità. E DEFINIZIONI Numerosità del campione: N Numero di unità di prodotto contenute in un campione. Numero di accettazione : AC Numero massimo di non conformità della stessa caratteristica in qualunque campione che, se superato, causa il rifiuto del lotto. Livello di qualità accettabile : AQL Livello di qualità in un piano di campionamento corrispondente ad un’alta probabilità di accettazione. Nota: In questa norma internazionale la probabilità è maggiore o uguale al 95%. CARATTERISTICHE DIMENSIONALI DELLA BULLONERIA FILETTATA Gruppo di prodotti Viti e prigionieri di categoria AeB Caratteristiche dimensionali Dadi di categoria AeB Viti autofilettanti Tutte le viti autoformanti, autoperforanti e per truciolato 1.5 1.5 1.5 1.5 1.5 2.5 2.5 2.5 4 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1.5 2.5 AQL Larghezza in chiave Larghezza sugli spigoli Altezza del dado Larghezza dell’intaglio Profondità dell’intaglio Penetrazione dell’impronta Cava, calibro PASSA Cava, calibro NON PASSA Configurazione sottotesta Calibro PASSA della filettatura Calibro NON PASSA della filettatura Diametro esterno filettatura Tolleranze geometriche Tutte le altre Unità non conformi 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1.5 2.5 1 1 1 1 1 1 1.5 2.5 CARATTERISTICHE DIMENSIONALI DELLE RONDELLE PIANE Caratteristiche dimensionali Diametro foro Diametro esterno Tutte le altre 9 AGRATI Prodotto di Cat. A AQL 1 1.5 2.5 GROUP ED. 2000-A 191 EN ISO 3269 (ESTRATTO) ESEMPI DI PIANI DI CAMPIONAMENTO AQL AC 0.65 1.0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 10 12 14 18 22 8 50 125 200 315 400 - 5 32 80 125 200 250 315 400 - 1.5 2.5 4.0 13 32 50 80 100 125 160 200 250 315 400 - 8 20 32 50 80 100 125 160 200 250 315 400 N 3 20 50 100 125 160 200 250 315 400 - CARATTERISTICHE DELLA BULLONERIA FILETTATA, AD ECCEZIONE DELLE CARATTERISTICHE DIMENSIONALI Caratteristiche AQL Caratteristiche meccaniche Prove non distruttive 1) e integrità superficiale Prove distruttive Analisi chimica Caratteristiche metallurgiche Caratteristiche funzionali Rivestimento Altre 0.65 1.5 1.5 1.5 1.5 1.5 1.5 Norme di riferimento ISO 898 ISO 2320 ISO 2702 ISO 8839 ISO 3506 ISO 6157 ISO 7085 Etc. ISO 4042 ISO 10683 1) Se durante il collaudo dei difetti superficiali se ne rilevano alcuni non ammessi (per esempio cricche di tempra) indipendentemente dalla loro dimensione, il lotto al collaudo sarà rifiutato. CARATTERISTICHE MECCANICHE DELLE RONDELLE PIANE Caratteristiche meccaniche 1) Durezza Acciaio al carbonio o legato Acciaio inossidabile Metallo non ferroso AQL 0.65 0.65 - 1) Prescritte nelle norme di prodotto. Altre caratteristiche possono essere richieste secondo la specifica applicativa. AGRATI GROUP ED. 2000-A 9