Fotografia e Design Introduzione: linguaggio fotografico e design visivo La fotografia è un prodotto intellettuale che viene quotidianamente fruito, spesso inconsciamente, tramite il giornale, il libro, la pubblicità, in un incontro – spesso uno scontro – con quell’immagine magicamente restituita di persone e oggetti, che ha determinato un nuovo modo di leggere, ma anche un nuovo modo di vedere. “L’illetterato del futuro sarà colui che non conosca l’uso della macchina fotografica come quello della penna” scriveva quarant’anni orsono Moholy-Nagy; una profezia che si è realizzata nel rapido evolversi delle vicende della nostra società, di una cultura che sempre di più necessita del dialogo; di un colloquio, che la fotografia (I’immagine) consente in grande misura, con la sua universalità arcaica, ma soprattutto con la capacità congenita che essa ha di moltiplicarsi, di diffondersi. La fotografia è un linguaggio, prima ancora di essere una tecnica o una arte, che gode della più ampia e autonoma capacità comunicativa, con leggi grammaticali e sintattiche che lo caratterizzano e differenziano da altri media espressivi. Fotografare significa scegliere quindi vedere (non solo guardare) brani di realtà, secondo libere, soggettive angolazioni prospettiche, attraverso un medium – lo strumento fotografico – che sollecita ad occupare una determinata posizione nello spazio, un luogo, che in ogni caso corrisponde alla personale topologia ideologica e intellettuale. In questa ricerca, partendo dalla trattazione di alcuni esempi illustri intendo sottolineare lo stretto legame esistente tra il Design e la Fotografia, da qui, l’importanza che l’immagine ha nella completezza del progetto di design. Il legame tra fotografia e design è imprescindibile, qualsiasi progetto di design deve sposarsi con un progetto fotografico per poter essere presente e visibile in un mondo di comunicazione fatto principalmente di immagini. Da qui nasce l’esigenza fra il designer e il fotografo di comunicare fra di loro: in particolare per il designer (che in alcuni casi decide di essere fotografo dei propri progetti) diventa importante imparare il linguaggio della fotografia per capirne la complessità, i modi e i ritmi e di conseguenza notare l’estrema analogia dei modi e metodi rispetto al design. Di questo arricchimento di conoscenza del designer non può che giovarne il progetto, che così viene completato coerentemente in tutta la sua completezza (Claudia Zanfi, a cura di, Fotografia e Design-L’immagine Alessi, Silvana Editore, Modena 2002). Da qui deriva la consapevolezza di una metodologia progettuale simile ad entrambe le discipline; questo conferma che molto probabilmente fotografare e soprattutto farlo per il design è anche esso Design. INTERSEZIONI TRA FOTOGRAFIA E DESIGN Alcuni fotografi di design… Di seguito sono riportati esempi di alcuni tra I fotografi più rappresentativi che hanno lavorato o che lavorano nel mondo del design, in cui rivestono un ruolo non certo di secondo piano, anzi ne sono elemento fondamentale. In questa parte piuttosto che prendere ad esempio fotografi operanti negli ultimi tre anni ho preferito risalire agli albori del rapporto tra fotografia e design per meglio illustrare i suoi sviluppi. ALDO BALLO IL DESIGN Aldo Ballo può essere considerato il maestro della fotografia di Design. Tipico del suo lavoro un linguaggio privo di spettacolarizzazione e nessuna volontà di far prevalere la figura del fotografo sulla creatività dell’oggetto che rimane il protagonista dell’immagine. La sua intenzione era quella di volere semplicemente dimostrare la bellezza dell’oggetto da lui ritratto. Sicuramente “la fortuna del design italiano nel mondo, la fama internazionale che ha conquistato dalla seconda metà degli anni Cinquanta in poi, si deve in gran parte, alla sua imagine nitida, serena, oggettiva, accattivante, che circolò in tutti I paesi attraverso l’interpretazione fotografica di Aldo Ballo.”(Isa Vercelloni, Ritratti di Oggetti, catalogo mostra, Orvieto 2001). LO STILE Quello di Ballo è uno stile incentrato sull’uso estremamente tecnico della luce e su una cultura dello spazio rimasti all’oggi insuperati. In ogni sua foto l’essenza dell’oggetto viene palesata e resa di immediata lettura per mezzo del suo rigoroso approccio, egli infatti riesce a rappresentare l’idea alla base del progetto perché lo considera il vero punto di arrivo e lo fa con un rigore tale, da rendere inutile ogni tentativo di volervi aggiungere o togliere qualcosa. Secondo lo stesso Ballo “ogni oggetto può essere colto nella dignità della sua forma ricorrendo ai semplici mezzi dall’uso sapiente della luce e del’obiettivo”… e poi “le immagini per il design non sono da chiodo, fini a se stesse ma devono essere consumate, pubblicate su riviste o cataloghi”. GIOVANNI GASTEL LA MODA “Nel mio mestiere una foto più che documentare dovrebbe trasferire la poesia della collezione. Le foto delle campagne pubblicitarie sono una via di mezzo tra una comunicazione commerciale con un plusvalore di carattere artistico e dovrebbero comunicare più la sensazione dello stilista che l’immagine effettiva. Il tentativo è quello di inventarsi una piccola lingua, diversa per ognuno degli stilisti per cui lavoro.” Cosa è una foto assoluta, un po’ come l’onda perfetta per i surfisti? “Esatto. Tutti noi fotografi sogniamo una foto che ci dia la pace, la foto perfetta oltre la quale non si può andare. Una scommessa paradossale che faccio ogni mattina… ma naturalmente uno spera di trovarla, ma anche di non trovarla, la foto assoluta. Il gioco sta tutto nella tensione, nella ricerca della foto perfetta nella voglia di lavorare al meglio, ogni volta, qualunque sia la cifra che paga il cliente. Il massimo, sempre. Io stesso non so mai in anticipo quanto mi pagano i clienti. Del resto è il mio lavoro che parla di me.” LO STILE Gastel ama la sperimentazione, ha introdotto nella fotografia di moda le tecniche “old mix”, la tecnica a “incrocio”, le rielaborazioni pittoriche e lo stil life ironico. A volte usa creare atmosfere rarefatte, oniriche e simboliche, a volte surreali e smitizzanti, le sue immagini dichiarano un costante percorso di ricerca creativa che, letto a ritroso, rispecchia l’evoluzione del costume degli ultimi vent’anni. La sua ricerca è quella di trovare nelle cose “il” o “un” significato parallelo, una storia che è contenuta ma non evidente, secondaria ma in qualche modo già presente. Questo meccanismo di ricerca diventa visione del mondo, di un mondo che si sottrae ad un’unica interpretazione, che reagisce ad ogni nostra azione con un movimento conseguente. MIRO ZAGNOLI LO STILE IL DESIGN Le sue immagini hanno l’oggetto all’interno di un’idea visiva, sulla quale si concentra. Nel suo lavoro tende a sottolineare il rapporto emozionale con elementi di vita, come se l’oggetto fosse in qualche modo autonomo rispetto alla figura del designer che lo ha creato mentre “vive” nella quotidianità i chi ne fa uso. Zagnoli stesso afferma infatti, che questo modo di interpretare l’immagine gli riesce particolarmente facile, poiché in passato non aveva avuto a che fare coi designer, infatti il suo percorso di formazione è stato estraneo a questo mondo, per cui lui a differenza di altri, nella riflessione sull’oggetto, non parte dalla progettazione, bensì vede il Design come occasione per fare fotografie che sviluppano il suo linguaggio e il suo percorso di ricerca. Ciò che gli interessa veramente è “la vita” dell’oggetto. E’ definito “Fotografo-fotografo”, inteso come artista che, negli anni Settanta, aveva coltivato un rapporto disinvolto e assai poco ortodosso con il suo strumento. Disinvolto perché preferiva utilizzare quasi sempre attrezzature poco sofisticate, senza particolari pretese di resa formale. I suoi lavori risultano, di conseguenza, formalmente assai scarsi, ma al contrario ricchi di suggestioni concettuali così come la ricerca dominante chiedeva in quegli anni. Quella di Zagnoli è una produzione di immagini belle e suggestive che narrano storie diverse con protagonista l’oggetto di design con tutte le sue caratteristiche più particolari, che egli riesce ad evidenziare con idee sempre nuove e creative. Ha fotografato il design contribuendo ad integrarlo nella “temperatura estetica” degli anni e nello stesso tempo ha trovato in esso l’occasione per fare immagini che certo non si esauriscono nella semplice descrizione commerciale dell’oggetto. Esempi di designer che si rapportano alla fotografia... Ogni designer deve prima o poi venire a contatto con il mondo della fotografia per presentare e comunicare i propri prodotti, vi sono anche casi esemplari illustri in cui le loro competenze in questo campo sono state tali da consentire una produzione personale propria, o comunque da permettere un legame ed un buon rapporto con il proprio fotografo, in cui il rispetto e il linguaggio comune hanno facilitato e migliorato i risultati. Albert Steiner e Ettore Sottsass Questi sono riferimenti ad alcuni personaggi che hanno fatto parte della storia del design, che sono competenti anche in materia di fotografia e che hanno saputo mettere nel loro lavoro queste loro conoscenze. Tra questi Steiner addirittura realizzava direttamente parte delle immagini che introduceva nei suoi progetti grafici, mentre Ettore Sottsass, su tutti, ha saputo entrare in perfetta sintonia, in maniera competente, con i propri fotografi, dapprima scegliendoli poi affezionandosi ed entrando in simbiosi con loro. Effettivamente questi famosi designer sanno di cosa parlano quando discutono di fotografia e questo semplifica enormemente la comunicazione con il fotografo. con vantaggi in termini di costo, tempo e indubbiamente corrispondenza delle aspettative di resa finale. …ed aziende illuminate Non a caso sono le aziende più importanti a conoscere bene i meccanismi del circuito dell’immagine e i suoi effetti sul prodotto e sull’azienda stessa; risultano così calzanti gli esempi di Alessi e Kartell che dimostrano continuamente la loro attenzione verso il mondo della fotografia, ancora una volta tanto vicino al mondo del design. Alessi: un caso esemplare L’immagine di Alessi risulta sempre estremamente curata e si basa sulla ottima comunicazione di un progetto fotografico realizzato avvalendosi delle migliori competenze del settore. L’incrocio tra la cultura rappresentata dal design e dalla fotografia, e l’ambito dell’industria, rappresentato dal committente, è in questo caso studio evidente. Arti industriali, applicate, fotografia e design, sono territori del fare e del sapere che si rifiutano a una definizione univoca, il cui prestigio e la capacità di incidere sul proprio tempo vanno al di là della singola figura del creatore. Alessi decide di avvalersi dei maggiori professionisti sul mercato per rimanere coerente alla filosofia dei propri prodotti. L’esempio di Alessi, nel suo rapporto con la fotografia, è rappresentativo: infatti la scelta dei fotografi, destinati a comunicare l’oggetto, è dettata dal destino dei designer chiamati ad eseguirlo, vi è quindi una coerenza costante in ogni momento della vita dell’oggetto, per cui viene mantenuto un livello progettuale sempre alla stessa altezza. Ne derivano fotografie di assoluta qualità, nate in funzione del prodotto e che nel contempo caricano d’importanza il ruolo del fotografo. Alessi, per primo,intuisce che l’oggetto per uso domestico, poteva essere trasformato in oggetto ‘devozionale’, diventando addirittura un’icona sempre presente nel panorama quotidiano di ognuno. Si crea quindi un vero e proprio codice di rappresentazione che dà valore simbolico all’immagine dell’oggetto, un esempio è il celebre spremiagrumi “Juicy-Salif” di Philip Starck di cui tutti ne conservano l’idea della forma senza necessariamente possederlo. Per Alessi l’iimmagine esiste e si protrae nel tempo, l’oggetto fisico decade, esce dalla produzione, ma la sua immagine resta attraverso i veicoli dello scatto fotografico. La fotografia degli oggetti del design segna il tempo e resta nel tempo. Anni ‘70 E’ con Ballo che nascono le prime importanti campagne fotografiche intraprese dall’azienda alla fine degli anni Sessanta, caratterizzate dall’austera cultura visiva di quegli anni per esprimere lo stato puro dell’oggetto. Gli still life di Aldo Ballo sono in perfetta sintonia con gli oggetti di Sapper, questi rappresentano l’oggetto dal punto di vista dell’oggetto stesso senza che il fotografo entri in competizione con la sua creatività. Anni ‘80 Successivamente, tra la fine degli anni Settanta e per tutti gli anni Ottanta, le immagini rappresentano le ricerche comunicative fatte di sguardi innovativi e sperimentazioni, di cui Mario Zappalà è indagatore di nuove forme fotografiche e composizioni ardite del periodo ‘prephotoshop’. Si cercano coinvolgimenti, non solo visivi, ma anche emotivi. Anni ‘90 Negli anni Novanta si prosegue la linea della libertà interpretativa degli anni precedenti, è l’epoca del’introduzione al digitale. Indimenticabili gli still life di Luciano Soave, che sottolineano l’architettura dell’oggetto. La nitidezza ‘chirurgica’ si Stephan Kirchner Interviste a fotografi operanti nel campo del design. Carmine Mauro Daprile Secondo lei, qual è il contributo più significativo al settore della fotografia dal parte del design, e viceversa? Sono convinto di questo, e credo la fotografia possa rivelarsi elemento progettuale, spunto di discussione e confronto, restituendo al design uno sguardo sulle esigenze della società in costante divenire, per la progettazione di prodotti che ne assolvano le istanze, oltre che produrre immagini a completamento di una visione. Giusto di recente sono stato contattato da un’azienda, per progettare delle immagini da proiettare nel loro stand al Salone del mobile, che ne restituissero la filosofia del marchio, a completamento della comunicazione da catalogo, sulla base di questo ho proposto loro un percorso di ricerca, che è attualmente in progress. Nel vostro marchio esiste un ufficio di progettazione? Quante persone lavorano? La loro estrazione formativa? Attualmente faccio tutto da solo, ed a volte mi avvalgo di un assistente. Mi piacerebbe però costituire o entrare a far parte di un gruppo di lavoro con persone d’estrazione diversa, per poter integrare le competenze e produrre progetti più complessi, completi e raffinati. Quali sono le professioni più ricercate per un'azienda come la vostra? Non ho in mente delle professioni, piuttosto delle qualità: creatività, apertura mentale, flessibilità, concretezza, passione, audacità… Voi fate stage? Si Come avvicinate i giovani? Attraverso l’Associazione Fotografi Professionisti – Tau visual, o attraverso il Laboratorio di Fotografia di Miro Zagnoli c/o IUAV di Venezia, a cui da 3 anni collaboro. Vi spediscono progetti? Li analizzate? Fate concorsi? Sì, spesso dal corso allo IUAV scaturiscono rapporti di reciproca stima, per cui poi vengo coinvolto nell’analisi di elaborati anche di altri corsi dagli studenti, o mi richiedono pareri tecnici per l’acquisto di materiali fotografici Quale estrazione culturale predilige? Architettura? Design? Ingegneria? Designer, per la loro capacità di analisi del progetto. Negli ultimi anni sono nati tanti corsi universitari nel design, vorrei un parere obbiettivo. La condizione delle Università italiane in genere è fragile, ma per quanto riguarda lo IUAV di Venezia, credo che grazie al contesto in cui la città e l’Università quasi si confondono, consentendo ai docenti e agli studenti di approfondire le tematiche dei corsi anche al di fuori delle lezioni, e creare così relazioni che possano anche sfociare in collaborazioni, questo faccia la differenza. Pensa che questi giovani troveranno un lavoro facilmente? Rispetto al mercato del lavoro sono pessimista, ma sono convinto che chi ha le capacità riuscirà a farcela. Nel vostro settore o in altri? Quali? Food design, light design, web design o fashion design? Food design Il settore emergente? Food design In futuro l'estetica sarà un elemento emergente nel prodotto? In quale settore? Temo di si, ma mi auguro che questo non vada a discapito del design, trasformandolo in pura moda?! Secondo lei il termine designer è compreso da tutti? O per molti indica semplicemente colui che disegna….. Non è compreso. Si! Secondo lei, quali possono essere tre fotografi significativi che hanno contribuito allo sviluppo del rapporto fotografia-design? Làslo Moholy-Nagy; Irving Penn; Ugo Mulas. Recentemente apprezzo molto la campagna firmata da Tom Vack per emu. Giuseppe Sboarina di Studio Foto G Secondo lei, qual è il contributo più significativo fotografia dal parte del design, e viceversa? al settore della Premetto che la fotografia di oggetti , e quindi di design non è il mio primario impegno , pur collaborando con un paio di professionisti in architettura e progettazione. Il mio Lavoro è cercare emozioni. Mi spiego meglio . Io considero una fotografia ben riuscita quando riesco a trasmettere un’emozione con la stessa . Quando collaboro con un architetto; quando comunichiamo fra noi per la ripresa fotografica di un ambiente da lui creato oppure quando fotografo una casa , un particolare in una struttura o un oggetto o una foto di food. Cerco di trasportare sulla mia immagine ciò che vedo, utilizzando si, la mia tecnica , le mie conoscenze oltre alla mia attrezzatura. Ma soprattutto uso la luce per riprendere, scoprire e vedere , e quindi trasmettere a chi vedrà la mia fotografia, ciò che ho percepito da quel progetto. Se poi ciò che realizzo, se la mia immagine finale riuscirà a far capire e a trasmettere un ‘emozione. Allora forse si , forse oltre ad una buona foto posso immaginare di aver fatto un poco di design con la luce e la mia macchina fotografica (ma non sta a me dirlo.. ) Come avvicinate i giovani? Vagliando proposte dirette e tramite associazione di categoria Quale estrazione culturale predilige? Architettura? Design? Ingegneria? Specifica in fotografia Il motivo? Preparazione Il settore emergente? Mi viene da pensare il Food in generale In futuro l'estetica sarà un elemento emergente nel prodotto? In quale settore? Lo è già e sarà sempre più importante. Secondo lei il termine designer è compreso da tutti? Si O per molti indica semplicemente colui che disegna….. sarà sempre difficile far capire il tuo lavoro , quando ciò che fai è una professione non comune. Il termine andrebbe comunicato meglio? No, bisogna solo saper lavorare seriamente. Michele Stellati Secondo lei, qual è il contributo più significativo fotografia dal parte del design, e viceversa? al settore della Sono assolutamente d’accordo, però mi sembra giusto sottolineare una distinzione: ci sono diverse responsabilità nelle due professioni, relative alle diverse produzioni: oggetti d’uso e immagini. Quali sono le professioni più ricercate per un'azienda come la vostra? STYLIST, ACCOUNT, Voi fate stage? SI Come avvicinate i giovani? A seguito di segnalazione di colleghi, contattiamo i giovani promettenti per telefono. Qual è l'atteggiamento di un giovane fresco di laurea quando entra in azienda? Diciamo che...EVITA DI SPORCARSI LE "MANI". Preferite italiani o stranieri? E’ assolutamente indifferente, ma si tende a selezionare in base al caso lavorativo specifico. Quale estrazione culturale predilige? Architettura? Design? Ingegneria? Architettura e Design. Il motivo? MAGGIORE ATTENZIONE ESIGENZE UMANE. Pensa che questi giovani troveranno un lavoro facilmente? COMPATIBILMENTE CON IL NECESSARIO DIMAGRIMENTO DELLA NOSTRO STILE DI VITA GENERALE Il settore emergente? COMUNICAZIONE PERSONALE (CELLULARI ETC,) In futuro l'estetica sarà un elemento emergente nel prodotto? In quale settore? NEL SETTORE CHE PER PRIMO DECIDERA' DI PORRE L'ESTETICA AL SERVIZIO DELLA QUALITA' DI VITA GENERALE (ECOLOGIA) Secondo lei il termine designer è compreso da tutti? O per molti indica semplicemente colui che disegna….. ATTUALMENTE E' DI MODA QUINDI NON CORRETTAMENTE COMPRESO Il termine andrebbe comunicato meglio? ANDREBBE COMUNICATO MEGLIO IL VALORE DEGLI OGGETTI E DI CHI CI LAVORA A TUTTI I LIVELLI Un consiglio pratico per chi desidera entrare nel suo settore. NON SMETTERE DI "IMMAGINARE" E COLTIVARE LA PASSIONE Riviste, Siti e Blog Riviste La più fotografi Mensile di fotografia nato con lo scopo di diffondere la passione per la fotografia e condividere le conoscenze. I maestri della fotografia internazionale diffusa rivista di La più diffusa fotografia rivista di QuickTime™ e un decompressore TIFF (Non compresso) sono necessari per visualizzare quest'im magi ne. Rivista internazionale di fotografia e scrittura, propone un suo viaggio fotografico in cui la visionarietà si alterna ai segni delle creazioni artistiche e degli umori delle nuove tendenze della fotografia.«... una risposta alle perplessità di chi si chiede a cosa può servire la fotografia all’alba del terzo millennio. E che vi porti tanto piacere quanta è la materia su cui riflettere…» Aperture, la prima istituzione no profit dedicata alla fotografia, è stata fondata nel 1952 da i fotografi Ansel Adams, Dorothea Lange, Barbara Morgan e Minor White; dallo storico Beamount Newhall; e dalla scrittrice Nancy Newhall. Nasce per servire i media, gli appassionati di fotografia e gli amanti dell’arte di tutto il mondo. Nel pieno rispetto dell’integrità dei lettori e degli artisti, Aperture presenta al pubblico le più belle immagini fotografiche, fedeli all’intento dell’artista e alla verità del soggetto. queste immagini vengono utilizzate come vuole l’artista, e non sono compromesse dalle regole del mercato. Trimestrale di cultura fotografica e immagini. Siti www.fotografitaliani.com www.fotografi.org E’ il sito dell’associazione nazionale fotografi professionisti tau visual. E’ la risorsa online più completa in assoluto per tutti coloro che sono interessati al mondo della fotografia. E’ una guida, un assistente, un repertorio di informazioni utilissimo. www.fotoinfo.net: Fotografia e informazione Associazione di fotografi indipendenti che promuove la tutela professionale, l'aggiornamento tecnologico e gli interessi culturali dei soci “Un lavoro prezioso, una presenza indispensabile. fotografia & informazione è da tempo un punto di riferimento per i fotografi indipendenti e per chi lavora e ama la fotografia. se non ci fosse bisognerebbe inventarla, visto che c'è, bisogna sostenerla“. Renata Ferri Photoeditor, Io Donna Milano Fotografiitaliani.com è una risorsa che permette di trovare fotografi suddivisi per settore, dall'architettura all'arredamento, dalla moda allo sport, dalle auto al food, etc. E' fondamentalmente un sito di scambio nel mondo della fotografia. E' oltrettutto sempre aggiornato su mostre ed eventi del settore. www.photographers.it www.informatissimafotografi a.it Sito altamente specializzato in tutto ciò che riguarda la fotografia: è una risorsa utilissima sia per persone già inserite nel settore che per coloro che si vogliono avvicinare a questo mondo. www.mastersofphotography .com Il più grande sito per la visione e la compravendita di fotografie d'autore. Comprende un glossario molto utile per coloro che vogliono approciare il settore. Sito per coloro che lavorano nel settore. E' una risorsa che permette di aprire un proprio spazio per farsi conoscere, che mette in contatto i fotografi fra di loro. Ha inoltre un forum, www.ifotografi.it. www.abcfotografia.it www.photorevolt.com E' una comunità fotografica indipendente. Alinari è un punto di riferimento insostituibile per conservare, catalogare, divulgare e tramandare, attraverso la fotografia, la storia, la società, l'arte e la cultura italiane ed europee. Un grande sito con molte aree suddivise tra articoli, editoriali, recensioni di libri. Dall'abc ai corsi di fotografia, alle tecniche di scatto, storia, glossario dei termini fotografici, catalogo di fotocamere digitali e caratteristiche tecniche complete, varie modalità di ricerca e confronto, test e recensioni, articoli tecnici e una sezione con sevizio di vendita per acquisti di macchine fotografiche digitali o analogiche e accessori fotografici Blog Di Blog e Forum sulla fotografia nel web è pieno, ho lanciato la mia domanda su quale si il contributo più significativo al design da parte della fotografia e viceversa ma le risposte sono state poche e scarne. Tutti coloro che mi hanno risposto mi hanno consigliato di leggere il libro “Fotografia e Design, l’immagine Alessi”, cosa che avevo già fatto in partenza e che ha confermato il corretto svolgimento del mio percorso. www.ifotografi.it/ www.museodellafotografia.it www.photo4u.it Photoshow è la manifestazione di riferimento in Italia dedicata all’Imaging. Una manifestazione che presenta in un unico contesto aree dedicate al trade, agli operatori del settore e al pubblico più in generale. Forte di circa 300 espositori con tutte le aziende più importanti a presentare prodotti servizi e novità nel campo della fotografia digitale e tradizionale, attrezzature e materiali video, fotolaboratori, minilab, album, cornici, attrezzature per fotografia professionale. Photoshow ogni anno (negli anni dispari si svolge a Milano negli anni pari a Roma) conta più di 50.000 visitatori. All’interno dell’area espositiva una parte viene dedicata al Professional Imaging dove sono raggruppate tutte le aziende che propongono attrezzature e materiali per fotografi e operatori professionali. . Fiere: Photoshow Photosow sarà affiancata da Fotofestival per le vie di Milano: Il panorama espositivo è particolarmente vario e accosta il reportage e la ricerca, la classicità e l’inventiva, ma sa anche individuare diversi linguaggi che vanno da quelli cari alla fotografia classica a quelli più innovativi che fanno dell’immagine una vera e propria forma d’arte. PHOTOSHOW e PHOTOFESTIVAL saranno un modo per far emergere la vitalità di una città che è considerata la capitale della fotografia italiana per il numero di agenzie, case editrici, atelier di moda e studi di ripresa, ma anche per la qualità delle mostre proposte che permettono di disegnare un panorama espositivo di grandissimo interesse rivolto non solo agli specialisti ma a un pubblico sempre più ampio