FOSFORO UV
PH 0100 CH
PH 0500 CH
PREPARAZIONE DEL REATTIVO
2 x 50 ml
4 x 125 ml
SOMMARIO
Il fosforo, sotto forma di fosfato inorganico od organico, è un
componente importante ed ampiamente distribuito nel corpo
umano. Un adulto ha circa 600 grammi di fosfato (espresso
come fosforo) presente nel corpo, di cui circa l’85% nello
scheletro ed il resto principalmente nei tessuti molli, nei quali
la maggior parte dentro le cellule. Anche se nelle cellule è
presente sia fosforo organico che inorganico, la maggior
parte è organico ed incorporato negli acidi nucleici, nei fosfolipidi, fosfoproteine ed in composti ad alta energia coinvolti
nel metabolismo e nell’integrità cellulare. Il plasma contiene
circa 2.5 - 4.5 mg/dl (0.81 - 1.45 mmol/l) di fosfato inorganico,
la frazione misurabile nella routine analitica. La concentrazione serica dipende dall’alimentazione e dalla variazione
nella secrezione di ormoni come il PTH e può variare ampiamente (fino a 1.5 mg/dl).
Funzione intracellulare: il fosfato ha diverse funzioni nella cellula. Ha un ruolo critico nel trasporto di energia mediante ATP
ed altri composti ad alta energia. Queste sorgenti energetiche mantengono diverse funzioni fisiologiche, come la contrazione muscolare, la funzione neurologica ed il trasporto
di elettroliti. Il fosfato è costituente dei nucleotidi, così come
del NADP, assai importante in svariati sistemi enzimatici. Il
fosfato è anche un elemento essenziale nei fosfolipidi della
membrana cellulare, negli acidi nucleici e nelle fosfoproteine.
Il fosfato intracellulare è conseguentemente coinvolto nella
regolazione dei metabolismi intermediari delle proteine, dei
grassi e dei carboidrati, così come nella trascrizione genica
e nella crescita cellulare. Il fosfato è critico per importanti
sistemi enzimatici il 2,3-difosfoglicerato (capacità di trasporto
di ossigeno dell’emoglobina), l’adenilato ciclasi e la 1-α-25idrossivitamina-D-idrossilasi.
Funzione extracellulare: il fosfato extracellulare mantiene la
concentrazione intracellulare critica e fornisce il substrato per
la mineralizzazione ossea. Un declino acuto nella concentrazione serica del fosfato può generare rapide complicazioni
come rabdomiolisi ed un’alterata funzionalità eritrocitaria.
Funzione scheletrica: il fosfato inorganico è il maggior costituente dell’idrossiapatite, gioca quindi un ruolo fondamentale
nel supporto strutturale del corpo. La richiesta cellulare per la
funzione metabolica scheletrica è simile a quella delle altre
cellule. Lo scheletro funziona anche da riserva di fosfato.
Il fosforo inorganico nel siero esiste sotto forma di anione
fosfato monovalente e bivalente. Circa il 10% del fosfato è
legato alle proteine, il 35% è complessato con sodio, calcio
e magnesio ed il resto è libero. Anche se presente come
organico ed inorganico, solo il fosfato inorganico è oggetto di
misurazione nel siero. Gli esteri organici sono principalmente
presenti all’interno degli elementi cellulari circolanti.
Il fosforo inorganico è stato determinato con diverse procedure, incluse metodiche basate su molibdato-vanadato o
enzimatiche. Il vanadato ed il molibdato formano dei complessi di colore giallo a pH acido. Il presente metodo è basato
sul complesso molibdato non ridotto, misurato a 340 nm.
PRINCIPIO
Gli ioni fosfato reagiscono con l’ammonio molibdato per
formare un complesso fosfomolibdato. Tale complesso
incolore viene misurato direttamente in ultravioletto a 340
nm.Il pH acido è necessario alla formazione del complesso.
COMPONENTI FORNITI
Solo per uso diagnostico in vitro.
I componenti del kit sono stabili fino alla data di scadenza
indicata sulla confezione.
Conservare al riparo da luce diretta.
Reagente A
0100: 2 x 50 ml (liquido) capsula blu
0500: 4 x 125 ml (liquido) capsula blu
Composizione: ammonio molibdato 0.4 mmol/l, acido solforico 0.21 mol/l, tensioattivo.
Standard:
fosforo inorganico 5 mg/dl - 5 ml
Conservare i componenti del kit a 2-8°C.
MATERIALI NECESSARI NON FORNITI
Normale strumentazione di laboratorio. Spettrofotometro
UV/VIS munito di termostatazione. Micropipette automatiche. Cuvette in vetro ottico o monouso in polistirolo ottico.
Soluzione fisiologica.
PRESTAZIONI DEL TEST
Utilizzare il reagente singolo pronto per l’uso.
Stabilità: fino alla scadenza in etichetta a 2-8°C.
Stabilità del reagente dopo prima apertura: preferibilmente
entro 60 giorni a 2-8°C al riparo dalla luce.
Linearità
il metodo è lineare fino ad almeno 20 mg/dl.
Qualora il valore risultasse superiore, si consiglia di diluire
il campione 1+9 con acqua distillata e ripetere il test, moltiplicando il risultato per 10.
Il reagente può contenere componenti non reattivi e conservanti di varia natura. A scopo cautelativo è comunque
opportuno evitare il contatto con la pelle e l’ingestione.
Utilizzare le normali precauzioni previste per il comportamento in laboratorio.
Sensibilità/limite di rilevabilità
Il metodo è in grado di discriminare fino a 0.4 mg/dl.
PRECAUZIONI
CAMPIONE
Il siero è il campione preferibile. Anche se il plasma eparinato è accettabile, i livelli di fosforo inorganico sono circa
0.2 - 0.3 mg/dl inferiori che nel siero. Gli anticoagulanti
come il citrato l’ossalato e l’EDTA interferiscono con la formazione del complesso fosfomolibdato e non dovrebbero
essere usati. Il fosforo inorganico nel sangue intero può
sia decrescere che aumentare con il tempo, a seconda
del tipo di campione, della temperatura e della durata
della conservazione. I livelli nel siero o nel plasma vengono innalzati da una conservazione prolungata a contatto
con le cellule a temperatura ambiente o a 37°C. E’ molto
importate separare rapidamente il siero o il plasma dagli
eritrociti. I campioni emolizzati sono inaccettabili, considerato l’alto contenuto di fosforo organico degli eritrociti,
che può essere idrolizzato a fosforo inorganico durante la
conservazione; il fosforo inorganico aumenta 4 - 5 mg/dl al
giorno nei campioni emolizzati conservati a 4°C. Il glucosio
fosfato, il creatin fosfato ed altri fosfati organici possono
essere anche idrolizzati nelle condizioni analitiche, dando
una sovrastima del valore del fosforo.
Il fosforo può essere considerato stabile diversi giorni nel
campione separato dalle cellule e conservato a 4°C o per
mesi se congelato.
I campioni di urine prevedono l’aggiunta di 20 - 30 ml di HCl
6M per ogni campione delle 24 ore, allo scopo di evitare la
precipitazione di fosfati complessi.
Diluire le urine 1:20 con acqua deionizzata prima del test.
PROCEDIMENTO
Lunghezza d’onda: 340 nm
Passo ottico: 1 cm
Temperatura: 25, 30 o 37°C
pipettare:
reagente
bianco
standard
campione
10 µl
-
-
1 ml
acqua
standard
-
campione
-
1 ml
10 µl
-
1 ml
-
10 µl
Mescolare, incubare a 25, 30 o 37°C per 5 minuti.
Leggere contro bianco reagente l’assorbanza del campione (Ax) e dello standard (As).
siero/plasma:
CALCOLO DEI RISULTATI
fosforo mg/dl = Ax/As x 5 (valore dello standard)
urina spontanea:
Interferenze
non sono verificabili interferenze in presenza di:
bilirubina
≤ 25 mg/dl
emoglobina ≤ 100 mg/dl
L’emolisi interferisce.
Campioni lipemici possono generare interferenza di tipo
positivo o negativo.
Precisione
nella serie (n=10) media (mg/dl) SD (mg/dl)
campione 1
3.50
0.05
campione 2
5.87
0.11
CV%
1.50
1.90
tra le serie (n=20) media (mg/dl) SD (mg/dl)
campione 1
3.41
0.08
campione 2
5.84
0.11
CV%
2.40
1.90
Confronto tra metodi
un confronto con un metodo commercialmente disponibile
ha fornito i seguenti risultati in una comparazione su 102
campioni:
Fosforo Chema = x
Fosforo concorrente = y
n = 102
y = 1.005x - 0.109 mg/dl r2 = 0.975
CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTO
Il prodotto è destinato all’utilizzo all’interno di laboratori di
analisi professionali. Per un corretto smaltimento dei rifiuti,
fare riferimento alla normativa vigente.
S56: Smaltire questo materiale e relativi contenitori in un
punto di raccolta rifiuti pericolosi o speciali autorizzati.
S57: Usare contenitori adeguati per evitare l’inquinamento
ambientale.
S61: Non disperdere nell’ambiente. Riferirsi alle istruzioni
speciali/schede informative in materia di sicurezza.
BIBLIOGRAFIA
Yee H.Y. - Clin. Chem. 14, 898 (1968).
Tietz Textbook of Clinical Chemistry, Second Edition, Burtis-Ashwood (1994).
PRODUTTORE
Chema Diagnostica
Via Campania 2/4
60030 Monsano (AN)
phone +39 0731 605064
fax +39 0731 605672
e-mail: [email protected]
website: http://www.chema.com
LEGENDA SIMBOLI
fosforo mg/dl = Ax/As x 5 x 20 (valore dello standard e fattore di diluizione)
urine delle 24 ore:
fosforo g/24h =
Ax/As x 5 x 20 x volume urine
1000
(valore dello standard, fattore di diluizione e diuresi in decilitri)
INTERVALLI DI RIFERIMENTO
siero/plasma (adulti):
2.5 - 4.5 mg/dl (0.81 - 1.45 mmol/l)
siero/plasma (bambini): 4.0 - 7.0 mg/dl (1.29 - 2.26 mmol/l)
urina (dieta non ristretta): 0.4 - 1.3 g/24h (12.9 - 42.2 mmol/24h)
Ogni laboratorio dovrebbe stabilire dei propri intervalli di
riferimento in relazione alla propria popolazione.
CONTROLLO DI QUALITÀ - CALIBRAZIONE
E’ consigliabile l’esecuzione di un controllo di qualità
interno. Allo scopo sono disponibili a richiesta i seguenti
sieri di controllo a base umana:
QN 0050 CH
QUANTINORM CHEMA 10 x 5 ml
con valori possibilmente negli intervalli di normalità,
QP 0050 CH
QUANTIPATH CHEMA 10 x 5 ml
con valori patologici.
Qualora il sistema analitico lo richiedesse, è disponibile un
calibratore multiparametrico a base umana:
AT 0030 CH
AUTOCAL H 10 x 3 ml
Contattare il Servizio Clienti per ulteriori informazioni.
IUS-7.5 IT rev. 23/05/2011
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FOSFORO UV