Al via l’Assemblea organizzativa della Cisl in tutte le regioni italiane
Roma, 14 settembre 2015
Saranno più di 15.000 i delegati Cisl che da martedì
15 settembre a giovedì 12 novembre parteciperanno
alle Assemblee organizzative che la Cisl terrà su tutto
il territorio nazionale ed in particolare nelle sue 62
unioni territoriali (UST), 19 unioni regionali (USRUSI) e 14 Federazioni nazionali di categoria.
Una lunga maratona che culminerà poi nell’Assemblea
organizzativa nazionale che il sindacato guidato da
Annamaria Furlan ha in programma al Palazzo dei
Congressi di Riccione dal 16 al 19 novembre.
Al centro della discussione e del confronto di migliaia di delegati e dirigenti, l’analisi del documento
che regolerà la nuova organizzazione della Cisl e
le proposte per un sindacato più trasparente, più
snello ed ancora più radicato nei posti di lavoro e
nei territori, all’altezza delle sfide del XXI secolo.
“Il documento alla base dei nostri incontri traccia
le linee guida per l’avvio di un ampio dibattito che
coinvolgerà non solo il gruppo dirigente ma tutti i
nostri delegati nei posti di lavoro, le RSA-RSU, i
pensionati, i nostri operatori politici ed i servizi”, ha
sottolineato il Segretario confederale organizzativo
Cisl, Giovanna Ventura.
“Il nostro intento è quello di realizzare nei prossimi mesi fino a novembre occasioni di riflessione,
scambi di opinioni, ascolto reciproco, con tutto il
gruppo dirigente della Cisl. Dobbiamo ragionare
insieme su come pensiamo di organizzare meglio il
nostro sindacato che affonda le sue radici negli anni
50 ma si candida a guidare il movimento sindacale
del XXI secolo. Il frutto del dibattito di questi mesi
sarà portato poi a sintesi nella Conferenza Organizzativa e Programmatica del 16-19 novembre a Riccione e subito dopo, il Consiglio Generale della CISL
tradurrà le proposte della Conferenza in decisioni,
attraverso deliberazioni e modifiche al regolamento
dello statuto”.
Ufficio Stampa
Cisl Nazionale
MI RACCONTO OLTRE LE CUFFIE
Intervista ad Emanuele Pasca, collega in Comdata Lecce e Presidente dell’Associazione di
promozione turistico-culturale Carpiniana
Quando nasce l’Associazione e quali obiettivi si
pone?
Quali sono le attività che svolgete per promuovere
il territorio?
L’Associazione Culturale Carpiniana είς τήν Πόλιν
nasce nel 2004 a seguito del convegno scientifico internazionale “La Cripta Bizantina di Santa Cristina.
Valore storico, artistico e religioso sulla via di Bisanzio” tenutosi a Carpignano Salentino nell’ottobre del
2000.
In quell’occasione un gruppo di giovani coinvolti
nell’organizzazione del convegno decide di impegnarsi per garantire la fruibilità della Cripta di Santa
Cristina (denominata anche Chiesa della Madonna
delle Grazie) in ragione del suo alto valore storico e
artistico.
La chiesa rupestre, infatti, conserva gli affreschi bizantini firmati e datati (X – XI sec.) più antichi conservati sul territorio di quello che un tempo fu il glorioso Impero Romano d’Oriente, comunemente noto
come Impero Bizantino.
Il gruppo informale di volontari decide così di costituirsi in associazione culturale pochi anni dopo il
convegno per dare forma “istituzionale” al servizio di
guida e accompagnamento alla scoperta della Cripta
di Santa Cristina e per inserire all’interno dello statuto la possibilità di promuovere iniziative di carattere culturale legate alla promozione del monumento,
del patrimonio storico e artistico di Carpignano Salentino e del territorio del Salento in collaborazione
con enti, istituzioni, attori locali e singoli cittadini.
L’attività principe che connota Carpiniana è il servizio di guida e accompagnamento alla scoperta della
chiesa rupestre.
Tale servizio, svolto con abnegazione e professionalità e basato su conoscenze scientifiche acquisite
mediante lo studio dei testi ufficiali che parlano del
monumento e della civiltà bizantina, risulta particolarmente apprezzato non solo dai numerosi turisti
che, ogni anno, visitano Carpignano S., ma anche da
studiosi, esperti, conoscitori dell’arte e della cultura
italo – greca e preromanica di Puglia e del Salento.
L’associazione, in collaborazione con la Parrocchia
organizza ogni 6 gennaio la “Teofanìa del Signore”,
una celebrazione in rito cattolico bizantino che ha lo
scopo di richiamare l’attenzione sulla cripta in quanto luogo di culto inserito a pieno titolo tra i monumenti più rappresentativi della cultura italo – greca
che ancora si conserva nell’area ellenofona nota
come Grecìa Salentina. A queste iniziative si sono
affiancate, in questi ultimi anni, altre importanti proposte culturali quali “Letture in Cripta” che si svolge
nel periodo delle festività natalizie; per l’occasione
la Cripta di Santa Cristina diventa contenitore culturale che ospita letture di testi poetici, musiche,
incontri e, ancora, “Sotto Cieli diVersi” iniziativa
che si svolge nel periodo estivo con il patrocinio
dell’Amministrazione Comunale di Carpignano Salentino e che ha il duplice scopo di valorizzare artisti
e figure di salentini illustri o personaggi che si sono
interfacciati e che ancora si rapportano con il nostro
territorio e di mettere in risalto spazi, contesti e scorci
di Carpignano Salentino poco conosciuti quali strade,
slarghi, giardini pubblici o privati. Tutte le attività
svolte hanno comunque un unico filo conduttore ossia richiamare l’attenzione del pubblico, delle istituzioni e della cittadinanza sull’importanza della tutela
e della conservazione del patrimonio storico, artistico
e culturale in quanto patrimonio di tutti.
dall’analisi del testo alla contestualizzazione del contenuto. (a me piacerebbe fare il primo capitolo perché
più legato alle tematiche attuali come l’enciclica papale “Laudato sii” e la conferenza di Parigi sui cambiamenti climatici).
L’obiettivo dell’iniziativa, pertanto, non è solo di carattere squisitamente culturale, ma anche di riflessione sulla contemporaneità.
Nell’agenda dell’associazione vi è sempre e comunque il bisogno di richiamare l’attenzione sulla necessità di una nuova campagna di restauri conservatiQuali sono gli impegni per il futuro.
vi della Chiesa della Madonna delle Grazie di Carpignano Salentino in quanto simbolo dell’identità del
Per il futuro prossimo venturo l’associazione Carpi- nostro territorio, ma anche della prospettiva culturale
niana è già all’opera per l’edizione 2015 di “Letture che esso offre al mondo e con la quale dialoga con le
in Cripta” che avrà come tema la quadruplice lettura altre culture del pianeta.
della Genesi in ebraico, greco, latino ed italiano con
relativo commento.
Tale iniziativa, svolgendosi all’interno di una chiesa,
Valentina Pascali
tiene necessariamente conto del rispetto dovuto alla
sacralità del luogo, pertanto si caratterizza per la
scelta di tematiche non esclusivamente religiose, ma
dall’alto valore culturale che permettano di spaziare
UN GIOVANE SU DIECI TROVA LAVORO ATTRAVERSO INTERNET
Lo si potrebbe definire l’ufficio di collocamento degli
ultimi tempi. È internet, che nel 2014 ha permesso
al 10% dei giovani al di sotto dei 30 anni di trovare
lavoro. Più in generale, la Rete, l’Export e il Digitale costituiscono i punti di forza mediante cui le piccole e medie imprese italiane cercherebbero di uscire
dalla crisi economica e proverebbero a migliorare la
propria produttività. Questo quanto si legge nel dossier presentato il occasione della “Summer School
2015”, evento di scena a Treia (Mc) e promosso dalla
Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, dove si
evince, altresì, come proprio dalla Rete i giovani pos-
sano acquisire nuove competenze da mettere a disposizione delle aziende e rendersi così più appetibili
sul mercato del lavoro. Fra gli indicatori del buon
risultato anche l’incremento delle persone interessate
a lavorare, che sembrerebbe essere influenzato dal titolo di studio elevato, dal momento che il tasso di
disoccupazione dei laureati è sceso al 7,8% nel 2014,
riportando quasi 9 punti percentuali in meno rispetto
a quello di chi possiede solo la licenza media.
Valentina Perrone
INVITO ALLA LETTURA
DANIEL PENNAC, LA LUNGA NOTTE DEL DOTTOR GALVAN, FELTRINELLI, MILANO,
2013
Il libro racconta l’esilarante avventura di un giovane medico, Gérard Galvan, alle prese col ricordo di un terribile quanto apocalittico intervento di
primaria urgenza durante una lunga notte presso il
pronto soccorso di un ospedale parigino.
Il tutto comincia quando un paziente, in attesa da
ore nel corridoio del pronto soccorso, riuscendo
ad esclamare soltanto “Non mi sento tanto bene!”,
diventa un caso irrisolvibile di una patetica terapia
che richiede l’intervento degli specialisti di tutti i
reparti dell’ospedale, dall’urologo allo pneumologo, al cardiologo, al neurologo, fino al più alto
luminare di quel nosocomio.
La vicenda del paziente, intercalata da numerosi episodi comici che coinvolgono il medico protagonista, dottor Galvan, si esaurisce quando
il fantomatico malato guarisce all’improvviso
schernendo l’intera schiera di medici.
Il giovane Galvan, non avendo gradito l’ironia del
finto malato, gli rifila un pugno dritto in faccia,
che gli farà meritare la cacciata dall’ordine dei
medici, ritrovandosi meccanico.
Il racconto viene narrato ad un interlocutore muto
e per niente curioso di sapere, il quale, essendo
cliente dell’ex dottore, ascolta impassibile la narrazione di quell’assurdo fatto avvenuto vent’anni
prima, raccontato con la dovizia di particolari
di chi, non avendo potuto realizzare il sogno
dell’agognato elegante biglietto da visita con tanto di titolo, si è oramai rassegnato ad intervenire
sulle macchine… che tanto sempre comunque di curare
si tratta!
Raffaella Scorrano
Un uomo che vuol lavorare e non trova lavoro è
forse lo spettacolo più triste che l’ineguaglianza
della fortuna possa offrire sulla terra.
Thomas Carlyle
WEARABLE: ALLENAMENTI SU MISURA!
Tutti i grandi marchi di smartphone hanno ultima-mente nuovi accessori: le smartband ed è facile ve-derli data la grande distribuzione che stanno
avendo, in questo articolo cercherò di raccontare
cosa sono per capirne e apprezzarne i punti di forza, un articolo che permetta anche di scegliere i
migliori in relazione alla loro fascia di prezzo.
Le smartband non sono altro che dei piccoli device
che permettono di monitorare alcune specifiche funzioni attraverso determinati sensori inseriti all’interno
di cinturini da polso (e non solo).
Tali funzioni, per lo più rivolte agli sportivi o a chi è
sempre in movimento durante il giorno, permettono il
conteggio dei passi, delle calorie consumate, del battito cardiaco, della qualità del sonno e di tanti altri
fattori.
La maggior parte dei modelli permettono, tramite un
“accoppiamento” (pairing) con il proprio smartphone
su cui è installata un’applicazione ad-hoc, di avere
tutte le informazioni precedentemente elencate e in
maniera ordinata e intelligente.
Com’è facilmente intuibile quindi, le smartband
sono sì device indipendenti, ma hanno comunque
bisogno di un dispositivo che funge da periferica
principale – passatemi il termine – su cui “scaricare” le informa-zioni acquisite durante il loro
utilizzo.
Tale scelta è da ricercarsi principalmente in virtù
del fatto che avere tutte le informazioni, o meglio il riepilogo delle informazioni, su un terminale più grande, potente e con un display sicuramente più generoso, dona al proprio utilizzatore
un’esperienza utente sensibilmente superiore.
Quindi gli smartband sono device indossabili le cui
funzioni sono principalmente incentrate sul lato fitness, in grado di interfacciarsi con i nostri smartphone
per avere un controllo più certosino delle informazioni raccolte durante il suo utilizzo.
Faremo ora una veloce analisi dei dispositivi più comuni e più accessibili considerando che comunque
questo è un settore in rapidissima espansione e ad
oggi, sul mercato ci sono decine di dispositivi di diverse aziende meritevoli di attenzione ma che non abbiamo ora la possibilità di illustrarli tutti.
Xiaomi Mi Band
•
Prezzo: circa 27€
Non fatevi ingannare dal prezzo: la Xiaomi Mi
Band è un prodotto decisamente interessante. Le
sue fun-zioni sono basilari, ovviamente si collega
ad un qualsiasi smartphone Android 4.3 o superiore ed è possibile controllare le varie informazioni
tramite la comoda app sul Play Store.
Parlando di cos’è capace di fare, abbiamo: classiche
funzioni per il fitness, capacità di sveglia intelligente
automatica tramite leggera vibrazione, possibilità di
sbloccare rapidamente il proprio smartphone – funziona solo su telefoni Xiaomi – tramite il protocollo
Bluetooth Low Energy (BLE), vibrazione di notifica
all’arrivo di chiamate e SMS. Il suo punto di forza
è sicuramente l’autonomia: parliamo infatti di 45
giorni ad uso intensivo che potrebbe arrivare anche a più di 2 mesi con un utilizzo normale.
Samsung Gear Fit
•
Prezzo: circa 100€
Schermo curvo da 1,8” SuperAmoled e cinturino intercambiabile in gomma aderente e colorato per adattarsi meglio al polso di chiunque lo indossi.
Il bracciale per il fitness firmato Samsung è in
grado di contare i passi percorsi durante il giorno,
cronometrare le performance sportive e monitorare il sonno.
Con Samsung Gear Fit si è sempre connessi. Sullo
schermo si possono visualizzare con facilità tutte le
notifiche di sms, chiamate in entrata, e-mail in arrivo,
appuntamenti in agenda e ogni tipo di notifica presente sul nostro smartphone.
La vera innovazione di questo smartband, motivo per
cui a mio parere, va assegnata la prima posizione, è il
fitness manager integrato, che attraverso un cardiofrequenzimetro funziona proprio come un vero e proprio personal trainer, consigliandoti in ogni momento
come allenarti per raggiungere i tuoi obiettivi.
Fitbit Charge HR
•
arricchito la sua offerta inserendo all’interno della
smartband un sensore per il monitoraggio del battito
cardiaco che funziona in aggiunta a tutti gli altri presenti al suo interno. Troviamo poi anche la possibilità,
tramite il sync con il nostro smartphone, di vedere sul
piccolo display l’ID delle chiamate entranti.
Buon allenamento!
Concludiamo l’articolo segnalando che quando ci
accingiamo ad acquistare uno smartband sono due
le caratteristiche che giocano un ruolo fondamentale: presenza o meno del display e supporto ad
Android, iOS o entrambi.
Per quanto riguarda le caratteristiche hardware o i
vari sensori pensati per il fitness, abbiamo visto che
bene o male tutti quanti permettono il controllo e la
misurazione dei classici parametri fra cui: contapassi,
conteggio delle calorie, battito cardiaco, cronometro.
La scelta di un ibrido, come per esempio il Gear
Fit della Samsung, è ideale per quelle persone che
necessitano di un qualcosa in più rispetto ad un
semplice wearable pensato per il fitness. Ovviamente in questo caso il prezzo tende ad aumentare
(in alcuni casi anche vertiginosamente n base alla
versione) e anche il supporto per questo o quel
sistema operativo mobile diventata un elemento
da tenere in grande considerazione.
Purtroppo, a distanza di anni il sistema operativo proposto da Microsoft per i suoi smartphone continua
ad essere completamente snobbato dai produttori di
smartband, tranne forse nel caso di Misfit.
Giampiero Rizzo
Prezzo: circa 128€
Sebbene il Fitbit Charge HR strizzi un occhio al design del suo famosissimo precedessore, il Fitbit Flex,
con questa nuova versione l’azienda californiana ha
Fistel Informa, mensile a diffusione elettronica
Anno III, Numero 9
Redazione
Direzione Salvatore Castrignanò
Supervisione e Coordinamento Valentina Pascali
Giampiero Rizzo, Raffaella Scorrano
Valentina Perrone, Valentina Pascali.
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