Franco Cicerchia ceramiche ricerca e creazione in copertina/cover: semisfera “bianco/blu righata” - 2010 terra refrattaria, smalto/fireproof clay, glaze - diam.cm.52 Foto: Sabine Peters, Sidney e Yael Mazel Testi: Maité Mazel traduzione: Luigi Clementini Set fotografico: casa Mori e lab.Ceramiche Pippo Stampato da Biblos nel gennaio 2012 3 “...il suo lavoro è una ricerca su un discreto lavoro manuale nel lavorare la terra, lavorare col fuoco, con l’acqua: gli elementi primari; anche se sono spariti in un processo di sublimazione, alchemico, però si leggono ancora, si legge il fuoco...”. Bruno Corà (critico d’arte) “... His work is a research on manual working with clay, working with fire, water: the primary elements; even if they have gone through a process of sublimation, alchemy, however, are still read, we read fire...” Bruno Cora (art critic) 4 Le Semisfere Nell’antichità il contenitore di ceramica serviva a trasportare non solo qualcosa di utile come gli alimenti ma anche il racconto del mito attraverso la sua raffigurazione. E’ per questo che l’artista nelle sue prime semisfere - forme essenziali, primordiali, contenitori e trasportatori -attinge alle raffigurazioni etrusche ispirandosi al passato della propria terra. La sua ricerca lo porterà poi verso il linguaggio più astratto delle semisfere a smaltatura monocolore - nelle quali l’artista trova interessante il rapporto che si viene a creare tra le proprietà assorbenti o riflettenti del colore stesso e tra la forma concava e convessa della semisfera - e delle semisfere con sovrapposizioni di più smalti nelle quali le cotture e le smaltature si susseguono più volte fino ad arrivare alla soluzione ottimale: “...ad ogni smaltatura segue una lavorazione sulla superficie e, a questa, nuovamente un’altra smaltatura, poi una cottura ancora…come in un ciclo continuo...”. Il contenuto non è più soltanto figurativo ma diventa anche il racconto del fare, l’agire dell’artista con la terra e gli smalti in un determinato momento del loro stato fisico. L’interazione continua tra l’agire sapiente dell’artista e quello spontaneo della materia porterà poi verso la cottura nel forno. Nel prodotto finito si intravedono e si intuiscono le varie fasi di lavorazione. Questo forse è un modo per rendere “infinito” ciò che è stato fissato con la cottura. Il forno è l’ultima “porta” prima di arrivare all’uscita del “labirinto” della creazione. Il lavoro è iniziato da molto lontano. Il legame che si è instaurato tra l’artista e la materia è troppo intenso per essere abbandonato proprio adesso. Solo la cottura può sciogliere questo legame. Ma non è una separazione negativa, darà vita a qualcosa destinato a durare nel tempo. Si fisserà per sempre l’immagine di quell’incontro. Il forno è il luogo dove il ceramista pone la creazione. E’ l’uovo, l’utero dove avviene la gestazione. Qui può avvenire tutto. Si prova una grande sensazione di infinito lasciando un oggetto per 48 ore chiuso là dentro. Ci si sente piccoli di fronte all’energia della cottura. La cottura è un tempo energetico di grandi trasformazioni. Poi la sorpresa: appare quello che avrebbe dovuto essere…e quello che invece è. Lo scarto tra queste due immagini è la conoscenza, la meraviglia. 5 The Hemispheres In ancient times the ceramic container was used not only to carry something useful such as foodstuff but also to convey mythological tales through the portrayal of images. The artist’s early hemispheres – a representation of essential and primordial forms, containers and carriers – are inspired by Etruscan paintings and the history of his homeland. His research then leads him towards a increasingly abstract language of the hemispheres in single colour glaze. Here the artist is interested in the relationship that exists between the reflective and absorptive properties of colour itself and between the concave and convex shape of the hemisphere – and those with multiple glaze layers where glazing and firing follow each other repeatedly until an optimal end result is reached: “…each glazing is followed by a reshaping of the surface, then another glazing and firing again in a sort of continuous cycle…” The content of the piece is not only figurative, but also becomes the story of the making, the artist’s action with the clay and the glaze in a given moment of their physical state. The continuous interaction between artist and matter will lead to firing in the finished product allows one to perceive how, exactly, the work is carried out. This is perhaps a way to make “infinite” what is fixed by firing. The oven is the last “door” before arriving at the gate of the “labyrinth” of creation. The work began in the distance. The bond that has developed between the artist and the subject is too intense to be abandoned now. Only the baking can dissolve this bond. But this separation is not a negative one; it gives life to something that will last over time. The image of that encounter is fixed forever. The oven is where the potter places the creation. It is the egg, or uterus where gestation takes place. Anything can happen there. Leaving an object for 48 hours locked in the oven gives rise to a great sense of infinity. One feels small compared to the firing energy. Baking constitutes a moment of great transformations. The end result comes as a surprise: what was expected appears and what it is instead. The difference between these two images is knowledge and wonder. 6 La forma primordiale della sfera/semisfera, oltre che “decorativa”, diventa per l’artista il mezzo per relazionarsi ed espandersi nello lo spazio con opere d’arte spaziali. C’è un rapporto “energetico” tra la forma e lo spazio circostante tale da creare un insieme di tensioni reciproche in modo da ottenere un nuovo spazio dilatato. La forma dinamica dovrebbe suggerirci un ritmo di espansione nello spazio: anche solo come modalità di costruzione che realmente si ponga in una condizione di sviluppo dinamico spazio-temporale. I diversi materiali utilizzati, attraverso le loro particolari proprietà, sono messi in rapporto dialettico tra di loro “offrendosi” alle più svariate possibilità, come nei quadri dove la ceramica si “incontra” con il pluriball, il rame, la stoffa, la plastica, il ferro. L’opera si mostrerà con tutte le proprie potenzialità di appoggiarsi, di espandersi, di appendersi, di pesare, di trasformarsi, di relazionarsi con lo spazio “intero” dove tutto entrerà a far parte di questa nuova forma spazio-tempo. The primordial form of the sphere/hemisphere, as well as being decorative, becomes the means for the artist to relate to and expand in space with spatial works of art. There is an “energetic” relationship between the form and the surrounding space that creates a mutual set of tensions so as to obtain a new dilated space. The dynamic form should evoke a rhythm of expansion in space: just as a way of creating in a context of dynamic development that is both spatial and temporal. The different materials used, through their special properties, are set in a dialectical relationship, “lending” themselves to various possibilities, as in those paintings where ceramics meet bubble wrap, copper, cloth, plastic, iron. The work will be shown with all its potential to lean on, to expand, to hang, to weigh, to transform, to relate to the whole space where everything will become part of this new spatio-temporal form. 7 8 SCULTURE sculptures “Energetica” - 1998 Terra refrattaria, rame / Fireclay, copper - h.cm.350 9 10 “Energetica 2” - 2005 Terra refrattaria, smalto, rame / Fireclay, glaze, copper diam.cm.170 11 “Composizione con rame” - 2011 Terra refrattaria, smalto, rame / Fireclay, glaze, copper h.cm.300 12 “Composizione con lana” - 2012 Terra refrattaria, smalto, lana, ferro / Fireclay, glaze, wool, iron cm.80x80 13 “Composizione con pluriball” - 2012 Terra refrattaria, smalto, pluriball, perspex / Fireclay, glaze, bubblewrap, perspex cm.65x28 14 “Composizione con pluriball” particolare 15 semisfere hemispheres Semisfera “Nettuno” - particolare 16 Semisfera “Nettuno” - 2010 Terra bianca, smalto / White clay, glaze - diam.cm.52 Semisfera “Lotta tra animali” - 2010 Terra rossa, smalto / Red clay, glaze - diam.cm.52 17 Semisfera “Metallo e pressioni verdi” - 2011 Terra rossa, smalto / Red clay, glaze - diam.cm.52 18 Semisfera “Pervinca rigata” - 2010 Terra rossa, smalto / Red clay, glaze - diam.cm.52 19 Semisfere “Ramina” - 2010 Terra bianca, smalto / White clay, glaze - diam.cm.35 20 Semisfera “Rigata verde” - 2010 Terra rossa, smalto / Red clay, glaze - diam.cm.52 21 Semisfera “Azzurro lucido/nero opaco” - 2009 Terra rossa, smalto / Red clay, glaze - diam.cm.35 22 Semisfera “Nero lucido/nero opaco” - 2009 terra rossa, smalto / Red clay, glaze - diam.cm.35 23 arte della tavola tableware Bolo “Conchiglia” - 2008 Terra refrattaria, smalto / Fireclay, glaze - diam.cm.18 24 Servito “Marianne” - 2010 Terra rossa, smalto / red clay, glaze - bolo diam.cm.18 Servito “Fili di rame” - 2010 Terra rossa, smalto / Red clay, glaze - bolo diam.cm.20 25 Servito “Etruria” - 2007 Terra refrattaria, smalto / Fire clay, glaze Bolo diam.cm.18 26 Servito “Santa Fè” - 2005 Terra refrattaria, smalto / Fire clay, glaze Bolo diam.cm.18 27 Franco Cicerchia nasce a Cetona in provincia di Siena nel 1970; artistaceramista, figlio d’arte, la sua formazione avviene nel laboratorio del padre Pippo, fondatore dell’omonima bottega artigiana di ceramiche. La sua attività professionale ha inizio nei primi anni ’90 con la creazione di oggetti di uso quotidiano e per la tavola. Dopo il diploma conferito in grafica nel 1989, presso l’istituto d’arte di Orvieto, avvia esperienze di lavoro e “conoscenza” in Messico ed in Inghilterra. Dal 1994 frequenta l’Accademia di Belle Arti di Perugia, dove si diploma in pittura nel 1999. Da allora la sua ricerca si è concentrata maggiormente verso la scultura e le istallazioni d’arte ambientale. Nel 2006 l’incontro con l’associazione CITEMA (Città Europea dei Mestieri d’Arte) lo introdurrà in una rete internazionale di scambi culturali tra artisti/artigiani di tutta Europa. Franco Cicerchia was born in Cetona in the province of Siena in 1970. He is an artist-potter, who followed in the footsteps of his father, Pippo, founder of the pottery workshop that bears his name. It is perhaps thanks to his initial training as a potter that his creativity found expression in the production of objects of everyday use, like tableware and crockery. After graduating in 1989 in Graphics at the Art Institute of Orvieto, he traveled and explored Mexico and England, where he gained work experience. From 1994 he attended the Academy of Fine Arts in Perugia, where he graduated in Painting in 1999. Since then he has been focusing on sculpture and environmental installations. It was through the meeting in 2006 with CITEMA (European city for arts and crafts) that he was introduced to an international network of cultural exchanges between artists/craftsmen from all over Europe. 28 Esposizioni/Exhibitions Galleria “Il Leone”, Roma 1991 Galleria d’arte “Centro Storico” - Firenze 1992 Hotel Plaza - Venezia 1992 “Riviera degli Etruschi” - Vada, (Li) 1992 Chiesa SS. Annunziata - Cetona, Siena 1992 Galleria “Pascucci”, Grosseto 1992-1993 Sala espositiva centro storico, Saturnia (Gr) 1992-1993 Villaggio Globale, Roma 1992-1997 Percorso Verde Tevere, Perugia, 1994 Galleria Archidoro - Cetona, Siena 1995 “Praesentiae” , Villa Simoneschi, Chianciano Terme (Si) 1995 “Linearmente”, Atelier Todini, Perugia 1996 “Risvegli” - Galgata, Gubbio (Pg) 1997 “Punti di vista” - Palazzo Comunale - Corciano (Pg) 1998 Rocca Paolina, Perugia 1998 “SCENAinPOSSIBILE”, teatro Flacco, Volterra (Pi) 1998 “Inconvento” - centro storico, Cetona, (Si) 1998 Palazzo comunale, S.Casciano dei Bagni, (Si) 2000 Parco Lacugnano - Perugia 2001 “premio giovani scultura” Accademia di S.Luca, Palazzo Carpegna, Roma 2002 “TRACCE”, Cetona (Si) 2005 Spazio “Citema” – Chiusi (Si) 2006-2009 “L’ETA’ DELLA CERAMICA”, castello di Sarteano (Si) 2006 “Vivi la casa”, Verona 2007 sala espositiva Museo Etrusco, Chiusi (Si) 2008 “La ceramica in cucina” sala polivalente, Cetona (Si) 2008 résidence d’artiste- Abbaye de Fontevraud, France 2009 résidence d’artiste - Saline Royale, Arc et Senans, France 2010 “la Galleria dell’Artigianato”, Fortezza da Basso, Firenze 2010-2011 “Volta la carta”, Cetona, (Si) 2011 “La lingua delle mani”, Istituto Francese, Firenze 2011 29 Franco Cicerchia / Ricerca e Creazione Laboratorio Ceramiche Pippo Piazza Garibaldi, 55 - 53040 Cetona (SI) Toscana - Italia tel/fax +39(0)578238153 cell.+393490771735 www.francocicerchia.com [email protected]