Ogni anno, l’ 8 Marzo si celebra la "Festa della donna". Ma…perché è stata
istituita? E perché proprio l’8 Marzo?
Questa data ricorda una terribile tragedia, avvenuta l’8 Marzo 1908, a New York,
negli Stati Uniti.
Pochi giorni prima, le operaie della fabbrica tessile "Cotton" avevano deciso di
scioperare per protestare contro i maltrattamenti, il pesante orario di lavoro, le
condizioni pessime in cui erano costrette a lavorare in cambio di una paga molto
bassa.
Lo sciopero durò alcuni giorni, procurando una grande perdita di denaro al
proprietario, che l’8 Marzo diede ordine di sbarrare i cancelli e le porte della
fabbrica, per impedire alle operaie di uscire. Poi, venne appiccato il fuoco e un
tremendo incendio avvolse tutte le 129 donne che, non potendo scappare,
morirono arse vive. Negli anni seguenti, in ricordo di questo sacrificio, l’8 Marzo
venne proposto anche in Europa come giornata di lotta per le donne. Le donne
cominciarono a ribellarsi e a battersi per conquistare il diritto allo studio, al lavoro,
al voto e alla parità in famiglia.
Oggi, nella nostra società, le donne hanno gli stessi diritti degli uomini, ma in tante
parti del mondo, soffrono ancora per molte, gravi ingiustizie.
Quando il Signore fece la donna era il suo sesto giorno di lavoro, facendo
straordinari. Apparve un angelo e disse: "Perché usi tanto tempo nel fare
questo?" ed il Signore rispose "Hai visto il formulario delle specifiche che
possiede? Deve essere completamente lavabile ma non di plastica, ha 200
parti mobili tutte sostituibili, funziona a caffè e resti di pranzo, ha un grembo
nel quale stanno due bambini allo stesso tempo, possiede un bacio che può
curare qualsiasi cosa, da un ginocchio sbucciato ad un cuore rotto, ed ha 6
paia di mani". L'angelo era sorpreso da tutti i requisiti che la donna
possedeva. "Sei paia di mani! Non è possibile!" "Il problema non sono le
mani, sono i 3 paia di
occhi che le madri devono avere" rispose il Signore. "Tutto questo nel
modello standard?" chiese l'Angelo. Il Signore assentì con il capo. "Sì, un
paio di occhi servono affinché possa vedere attraverso una porta chiusa
chiedendo ai figli cosa stanno facendo, nonostante lo sappia. Il terzo paio
sono nella parte anteriore della testa. Questi cercano i figli smarriti e dice
loro che li capisce e li ama comunque senza bisogno di dire una parola."
L'Angelo cercò di fermare il Signore "Questo è un carico di lavoro troppo
grande per la donna!"
Glielo ho detto che stava cercando di metterci
troppe cose!" "Questa non è una perdita, obiettò il
Signore, questa è una lacrima!" "E a cosa servono
le lacrime?" chiese l'Angelo. Il Signore disse "Le
lacrime sono la forma nella quale esprime la sua
allegria, il suo dolore, il disincanto, la solarità, il
suo orgoglio".
L'angelo era impressionato. "Sei un genio Signore.
Hai davvero pensato a tutto, visto che le donne
sono veramente meravigliose!"
Ed aggiunse: "Le donne hanno una forza che
meraviglia gli uomini. Crescono i figli, sopportano
le difficoltà, portano carichi pesanti, tacciono
quando vorrebbero gridare. Cantano quando
vorrebbero piangere. Piangono quando sono felici
e ridono quando sono nervose. Litigano per ciò in
cui credono. Si sollevano contro le ingiustizie.
Non accettano un NO come risposta quando
credono che esista una soluzione migliore. Se
sono in ristrettezze comprano le scarpe nuove per i
figli e non per sé stesse. Accompagnano dal
medico un amico spaventato. Sanno che un
abbraccio ed un bacio possono aggiustare un cuore
rotto. Le donne sono fatte di tutte le misure, le
forme ed i colori.
Siamo talmente abituate a considerare l'8 marzo come il
giorno delle mimose, delle cene con le amiche senza
mariti e compagni, che forse ci siamo dimenticate o
molte di noi nemmeno sapranno qual è stata la strada
che ci ha condotto a scegliere l'8 marzo come Giorno
dedicato alle Donne, e soprattutto come si è potuto
parlare di emancipazione femminile.
Dimentichiamo per un momento la 'Festa della donna',
nell'idea che negli ultimi anni ci viene propinata da
giornali e televisione, e facciamo una brevissima
cronologia delle più importanti tappe dell'emancipazione
femminile iniziata nel secolo scorso.
È solo dal 1977 che la Festa della Donna è riconosciuta
ufficialmente dalle Nazioni Unite. Ma la sua storia risale a
molti anni fa, nella metà 800, quando nelle fabbriche
lavoravano anche molte donne sottopagate e sfruttate.
Fu l'8 marzo del 1857 che, per la prima volta, alcune operaie
di New York protestarono per migliorare le loro condizioni di
lavoro. Venne indetto uno sciopero contro le paghe misere e
le pessime condizioni in cui erano costrette a lavorare. Il
risultato di questa prima manifestazione, fu un attacco da
parte della polizia.
Due anni dopo, sempre in marzo, le stesse operaie si
riunirono in sindacato per tentare di migliorare le loro
condizioni lavorative. Nel 1911, in Austria, Danimarca,
Germania e Svizzera, si pensò di dedicare una giornata alle
donne, con l'intento di ottenere il diritto la voto e la fine della
discriminazione sessuale sul lavoro. Lo stesso anno, il 25
marzo a New York 140 lavoratrici della 'Triangle Shirtwaist
Company' - molte di esse italiane ed ebree - morirono in un
incendio a causa della mancanza di sicurezza sul lavoro.
Il fiore simbolo dell’8 marzo è stato inventato in Italia, esattamente
nel 1946. L’Udi (Unione Donne Italiane) stava preparando il primo "8
marzo" del Dopoguerra, e si pose il problema di trovare un fiore che
potesse caratterizzare visibilmente la Giornata. C’era il precedente
del garofano rosso per la festa del lavoratori il Primo maggio, che
come simbolo aveva sempre funzionato bene, soprattutto negli anni
del fascismo, durante i quali metterselo all’occhiello era un
segnale inequivocabile, e non privo di rischi.Alle giovani donne
romane piacquero quei fiori gialli profumatissimi, che avevano
anche il vantaggio di fiorire proprio nel periodo giusto e non
costavano tantissimo.Quindi la scelta della mimosa non ha un
significato recondito, ideologico o quant’altro. Fu una scelta
semplice e casuale, ma indovinata, un’idea di grande successo,
visto che è rimasta stabile fino ai nostri giorni. Si offre alle ragazze,
alle mogli e alle amiche, alle impiegate nei luoghi di lavoro e alle
mamme. E’ un dono che viene fatto non solo dagli uomini, ma si usa
regalarsela anche fra donne. E oltre ad essere un fiore
profumatissimo e durevole, lo si trova l’8 marzo come "logo" di tanti
manifesti, cartoline e copertine di giornali.
Scarica

Festa della donna