32-41 L'itinerario L’itinerario 32 21-09-2006 18:58 O T T O B R E Pagina 1 2 0 0 6 Una crociera romantica “Sì com’a Pola, presso del Carnaro ch'Italia chiude e suoi termini bagna” Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno canto IX, 113,114 di Piero Magnabosco ui, dove Dante fissava i confini dell'Italia, cominciamo un piccolo cabotaggio fra porti e baie per la gran parte lontani dal grande affollamento di barche, caratteristica di alcune zone dell'Istria e della Dalmazia nei mesi estivi. La costa occidentale dell'Istria o le Incoronate o ancora le grandi isole e le città d'arte del sud della Croazia sono certamente mete molto più conosciute e attrattive per i diportisti, ma anche qui, sui due lati del golfo del Quarnaro, ci sono panorami spettacolari e acque cristalline e una crociera da queste parti può essere un’occasione per scoprire angoli appartati e belle cittadine. Molte volte il nome Quarnaro incute soggezione a chi va per mare per diletto, perché questo golfo, che si apre tra Capo Promontore (Rt. Kamenjak) e l'isola di Lussino (Otok Losinj), è uno dei punti dove la Bora ˇ sfoga maggiormente la sua violenza. D'estate, però, è di rado fortissima e raramente dura più di un giorno. Molti sono anche gli approdi perfettamente ridossati da questo vento. Partendo da Pola o da Veruda, i due marina più attrezzati nella parte meridionale dell'Istria, e scendendo verso Sud arriviamo, dopo poche miglia, a scoglio Porer (N 44°46',20 - E 13°53',20), sovrastato da uno splendido faro Q foto di Bojan Bonifacic 32-41 L'itinerario 21-09-2006 18:58 Pagina 2 32-41 L'itinerario 21-09-2006 34 18:58 O T T O B R E Pagina 3 2 0 0 6 L’itinerario G F E D C B A ottocentesco che fa da solenne guardiano all'entrata del Quarnaro.Tra scoglio Porer e Capo Promontore ci sono alcune secche pericolose e un'isoletta, Fenoliga. Le secche sono segnalate da un fanale rosso e da un cardinale sud. Sull'isola si può sbarcare con il tender ma, non essendoci buone possibilità di ancoraggio, qualcuno si dovrà sacrificare e rimanere a bordo, mentre gli altri potranno osservare la bellissima serie di impronte di dinosauro molto ben conservate. Per gli amanti delle storie misteriose e cupe sarà forse interessante sapere che su quest'isola pare sia stato assassinato Crispo, figlio di primo letto dell'imperatore Costantino il Grande, e che il mandante dell'omicidio sia stato lo stesso padre. I passaggi tra Fenoliga e il conti- nente e tra la stessa isola e scoglio Porer sono navigabili (la profondità è di circa 7 metri), basta prestare attenzione ai segnalamenti. In caso di brutto tempo è, comunque, consigliabile evitare la zona e passare distanti da Porer perché i bassifondi e l'intreccio delle correnti possono alzare un mare pericoloso con onde molto ripide. Subito ad est di Capo Promontore si apre la grande baia di Medolino (Medulin). La parte esterna è ricca di isolette, alcune con belle spiagge come Levan, altre con approdi e ristori come Ceja. Diversi sono i buoni ancoraggi come Porticˇ e Debeljak, vicini a Capo Promontore, ma esposti alla Bora, o Bijeca nella parte più settentrionale. La parte interna della baia di Medolino, alla quale si accede attraverso lo stretto 21-09-2006 18:58 Pagina 4 O T T O B R E passaggio fra Capo Munat e Capo Castello (dove c'è un grande campeggio), è un porto naturale perfetto. Il fondale è di fango buon tenitore e si può dar fondo ovunque, prestando attenzione agli allevamenti di cozze. L'acqua non è limpida, ma è pulita. Il porto di Medolino non ha fondo sulle rive e l'unico approdo è il pontile del campeggio che, però, d'estate è molto frequentato. In luglio ed agosto Medolino pullula di turisti che vengono accolti nei grandi campeggi e nei villaggi turistici. C'è anche un centro di cure termali. La zona è abitata fin dalla preistoria e in epoca romana era un importante scalo succursale di Pola. D Diverse ville dell'epoca sono state individuate tutto intorno. Di quella sull'isola del Vescovo si dice fosse appartenuta a Costantino il Grande, che proprio qui avrebbe imprigionato il figlio Crispo prima di farlo assassinare. Romantico e caratteristico è il villaggio di Pomer, sul fondo della baia un po' più a Nord del marina ACI. Poche case di pietra, C orti fecondi e vecchie chiesette rendono piacevole B questo appartato borgo di campagna. La “Konoba (cantina) Pomer”, gestita da una coppia di gentili ed arzilli vecchietti, è ospitale e a buon mercato. Nel 1149 sia Pomer che Medolino giurarono fedeltà a A 2 0 0 6 35 L’itinerario 32-41 L'itinerario dal basso in alto foto Capo Promontore, Vignole e Carnizza D’Arsa mappe A Porto Badò, sarebbe un bel posto, ma ingombro di allevamenti di molluschi, meglio ancorare nella baia di Cavrano, solitaria e tranquilla. B Vignole, bel ridosso molto frequentato dai bagnanti in estate. C Carnizza D’Arsa, ancoraggio in ca 6 metri. D Valle dei tonni, l’ancoraggio in centro la baia è difficoltoso per la profondità molto ampia. 32-41 L'itinerario 21-09-2006 18:58 Pagina 5 L’ I T I N E R A R I O Venezia a cui rimasero, poi, sempre legati. Nel XIV e XV secolo tutta la zona subì una profonda decadenza, a causa di una tremenda serie di pestilenze. Nonostante diversi tentativi di ripopolare la zona con emiliani prima, morlacchi e aiuducchi, rimase, purtroppo una landa desolata fino al XIX secolo, quando l'Austria decise di creare a Pola, ridotta oramai ad un piccolo borgo, la piazzaforte della sua Marina da guerra. Questa decisione fece rifiorire tutto il sud dell'Istria. Vi fu poi un altro duro colpo nel 1948 quando la stragrande maggioranza della popolazione, di etnia italiana, fu costretta ad abbandonare le proprie case a seguito dei tragici eventi della seconda guerra mondiale. Gli esuli furono in parte sostituiti con famiglie fatte arrivare dalla Croazia continentale, dalla Serbia e dalla Bosnia. La baia di Medolino è chiusa ad est da capo Merlera, dove in inverno si svolgono le esercitazioni di tiro. Poco ad est del capo bisogna prestare attenzione a delle secche che fuoriescono parecchio e sono segnalate da un fanale rosso. Subito ad oriente si apre la baia di porto Cuie (Kuje, N 44°49',45 - E 13°59',45). In epoca romana ed altomedioevale vi era un villaggio di cui oggi non resta alcuna traccia, vi sono solo alcune case di villeggiatura e la chiesetta della Madonna di Cuie, a cui si arriva risalendo una stradina sterrata. mappe E Traghetto, attenzione al fondo potrebbe essere cattivo tenitore in alcuni punti. F Santa Marina, ancoraggio in 5 metri. Posto molto bello. G Portolongo, ancoraggio solitario in 6 metri L'insenatura è protetta da tutti i venti, ma non dalla Bora, dalla quale, comunque, si potrà trovare un certo ridosso dietro al molo dei pescherecci che, però, è sempre occupato e ha profondità sufficienti (2 metri) solo nella parte terminale. La costa dopo porto Cuie comincia piano piano ad alzarsi e le profondità diventano consistenti anche vicino a riva. Porto Badò (Luka Budava, N 44°53',40 - E 14°02',20) sarebbe un ottimo ridosso, ma è ingombro di allevamenti di pesci e molluschi, si può trovare un po' di posto solo in fondo alla baia dietro al piccolo molo. L'insenatura che si apre al centro della baia, sul lato ovest, non è accessibile (militare). Da qui si può raggiungere a piedi G F E 32-41 L'itinerario 21-09-2006 18:58 Pagina 6 32-41 L'itinerario 21-09-2006 18:58 Pagina 7 P 38 2 0 0 6 L’itinerario O T T O B R E O N M L I H (anche se non è vicinissimo) il povero e romantico villaggio di Kavran (Cavrano) che offre una vista incantevole sul Quarnaro e sulle sue isole.Tutta l'area era intensamente abitata in epoca preistorica e romana, ma non si è mai più ripresa dalle devastazioni subite dagli Avari e dagli Slavi tra il VII e l'VIII secolo. Andando ancora verso nord est vicino a Porto Badò troviamo la solitaria e disabitata baia di Kavran e poi una serie di piccole insenature con spiaggette di ghiaia (ottime per delle soste-bagno) fino a Porto Vignole (Luka Vinjole). Qui la baia si divide in due bracci (attenzione alle secche che stanno giusto in mezzo): il braccio a nord (Duga Uvala) d'estate è riservato ai bagnanti del vicino villaggio turistico, il braccio ovest, invece, è accogliente, ci sono poche case, l'acqua limpida e un moletto a cui si può accostare (circa 2 metri di profondità in testa). Nel villaggio turistico si possono trovare rifornimenti e c'è anche un ristorante. A punta Paradisel (che divide i due bracci) sono stati rinvenuti molti reperti della prima età del bronzo. Qualche miglio più a nord si apre il fiordo del canal d'Arsa (Zaljev Rasa) ˇ N 44°56',75 - E 14°03',50. 21-09-2006 18:58 Pagina 8 O T T O B R E Sul lato ovest dell'ingresso del canale c'è l'insenatura di Portolongo di Carnizza (Krnica). Lo scalo era usato un tempo per caricare legna e bestiame sui burchi e sulle batane ed in tempi più recenti per mandare in Italia la bauxite delle vicine miniere. Il fondo della baia fu anche utilizzato come valle da pesca. Adesso vi sono poche case di pietra, un'osteria ed un piccolo molo a cui spesso sono ormeggiati dei pescherecci. Il fondo è buon tenitore, bisogna però prestare attenzione durante l'ancoraggio ai diversi corpi morti usati dalle barche locali. Il ridosso è ottimo per la Bora che, appena fuori, scatena tutta la sua potenza. ˇ è il Il canal d'Arsa (Zaljev Rasa) risultato dello sprofondamento ˇ del letto del fiume Arsa (Rasa) avvenuto millenni orsono. Il paesaggio, nonostante la macchia mediterranea che ne ricopre in parte le sponde, ricorda i fiordi del nord per le sue alte rive spesso brulle e per i monti che si alzano sul lato orientale. Ovunque domina un grande silenzio, interrotto saltuariamente dai rumori della cava di Punta San Nicola o ancor più di rado da quelli che provengono dallo scalo di Usabizza (Brsica), dove ˇ si carica il carbone delle vicine miniere di Albona (Labin). Il primo ancoraggio interessante che troviamo è la Valle dei tonni (Tunarica), una baia decisamente ben ridossata da tutti i venti. Nella parte settentrionale della baia c'è un molo con 4 metri di profondità al quale si può accostare. A riva ci sono tre case, peraltro belle e ben integrate nel paesaggio. Sulla parte sud della baia si affaccia un campeggio non molto frequentato e anche lì c'è un molo in pietra con 2 metri di fondo. Nel campeggio, ma solo in luglio e agosto, funziona una piccola trattoria e un negozietto di alimentari. Dar fondo non è semplicissimo a causa delle profondità rilevanti (12-15mt) eccetto che nell'ansa nord . Risalendo il canale troviamo ad est la Val Dragona, ingombra però di allevamenti di pesce, a ovest la Valle Blaz, antico porto romano ora completamente disabitato. Sulle rive dei ruderi di un antico mulino, la baia è orlata da una lunga spiaggia di ghiaia e ci sono delle sorgenti d'acqua dolce, tant'è che ancora pochi anni orsono le donne di Traghetto (Trget) venivano fin a qui in barca per lavare le coperte alla fine dell'inverno. Sull'altra sponda a nord est di Valle Blaz c'è l'unico abitato del canale: Traghetto (Trget). C'è un lungo molo in pietra a cui si può accostare. Il luogo è particolarmente quieto ed appartato. Ci sono un negozio di alimentari ed una “gostionica” (trattoria) dove la proprietaria, Astrid 2 0 0 6 39 L’itinerario 32-41 L'itinerario M pato occu ba a gn 4 nti 8 dal basso in alto L occupato 2 2 F. v 4 bagnanti I Ristorante 3 3 lam v 3 s hotels Camping Olva Rabac 5 hotels 38 lam 3 s 6m 5 lam v 3 s 3 Ramac 4 H foto Porto AlbonaRabac, Il molo carbonifero di Fianona-Plomin, La spiaggia di MoschienizzaMoscenicka Draga. mappe H Porto Albona è una località molto vivace. I Fianona sarebbe un posto interessante purtroppo sul fondo della baia c’è una grande centrale termoelettrica. L Moschienizza pittoresco borgo marinaro. M Medea piccolopaesino privo di un porto accogliente. 32-41 L'itinerario 21-09-2006 L’itinerario 40 dal basso in alto foto Laurana, la vista dalla cima del monte Maggiore, la riviera di Abbazia mappe N Laurana, il paese è bello ma c’è pochissimo posto per l’ormeggio. O Ika, l’ancoraggio è di fronte ad una spiaggia molto frequentata. P Icici, i posti per le barche in transito sono pochissimi. 18:58 O T T O B R E Pagina 9 2 0 0 6 ˇ vi accoglierà con una corOrmic, tesia rara e preziosa. Passare un pomeriggio qui, aspettando il tramonto seduti ad uno dei tavoli all'ombra del grande ciliegio, ˇ ˇ ˇ (polpettimangiando cevapcici ˇ ˇ (spiedini di carne) ne) o raznici riappacifica l'anima e fa recuperare ritmi e dolcezze perdute. Più a nord di Trget ci sono i moli del porto carbonifero e una cava. Il fiordo si spegne poco dopo nella Val Peocio dove sfocia il ˇ scarso d'acfiume Arsa (Rasa) qua. Traghetto può essere un’eccellente base per inoltrarsi nell'entroterra e visitare Albona (Labin), spettacolare borgo medioevale dalla storia intensa e gloriosa. Sulla strada per Albona (Labin) c'è anche il villaggio di Arsia ˇ surreale e metafisico, co(Rasa) struito in perfetto stile razionalista degli anni trenta per i minatori delle vicine miniere. Lasciato il canal d'Arsa e risalendo l'Istria troviamo lo scalo di Koromacno, ˇ da evitare per la bruttissima presenza del cementificio con annessa cava. Doppiata punta Nera (Crna punta), dove gli albanesi guidati dal loro podestà Capitano Magno nel 1661 distrussero una nave turca meritandosi gli elogi del Doge Domenico Contarini, la costa diventa sempre più alta fino ad arrivare ai 1.400 metri ˇ del Monte Maggiore (Ucka) e dobbiamo navigare per un pò di miglia prima di trovare il tranquillo paese di Santa Marina (N 45°01',70 - E 14°09',75). Le case sono adagiate su una splendida baia con ulivi, sempreverdi e ginestre che ne rivestono le sponde. Sul fondo vi è una piccola spiaggia di ghiaia e c'è un molo al quale si può accostare anche se è spesso occupato. Sulla punta Santa Marina vi è un campeggio all'interno del quale c'è l'antica chiesetta di Santa Marina, più volte distrutta e ricostruita. Qui i titini nel1943 massacrarono e gettarono in mare diversi italiani.Alla fine del secon- 7 lam r 3 s 3 7 2 8 2 6 P 3 30 O 4 4 3 4 lam v 2 s N do conflitto mondiale furono indette delle elezioni per confermare il nuovo possesso yugoslavo: a Santa Marina, come in molte altre località istriane, vi fu una totale astensione dal voto in un ultimo disperato tentativo di rimanere uniti alla madrepatria. Portolongo (uvala Prklog) N 45°02',20 - E 14°09',75, subito a nord, è una profonda insenatura disabitata e tranquilla molto ben ridossata eccetto che da sud-est. Arriviamo ora a Porto Albona (Rabac) N 45°04',25 - E 14°09',90 un tempo tranquillo villaggio di pescatori ora totalmente dedito al turismo di massa. La bella baia con una grande spiaggia di ghiaia che si trova all'imboccatura della valle degli 21-09-2006 18:58 Pagina 10 O T T O B R E ulivi è ben protetta dalla Bora, ma non dallo scirocco. Ci si può ormeggiare alla banchina del paese o, sull'altra sponda, alla banchina della gru. L'ampliamento e la sistemazione del porto cominciarono durante la dominazione napoleonica in un tentativo, poi abbandonato, di fortificarlo. Fu nel 1850, durante l'amministrazione austriaca, che il podestà di Albona, Tommaso Luciani, portò a termine i lavori di sistemazione del molo, delle rive e della strada che scende da Albona. Porto Albona (Rabac) è separato dal fiordo di Fianona (Plomin) dal monte Sopra Cossi (Standar). Fianona (Plomin) è uno scalo da evitare perché una centrale termoelettrica a carbone domina tristemente la baia. Risalendo più a nord gli ormeggi sicuri e tran- quilli scarseggiano. Brestova è monopolizzata dai traghetti che fanno incessantemente la spola con Cherso. Abbazia (Opatja) è frequentatissima dai bagnanti e non ha quasi nessun posto per le barche in transito. Se uno volesse visitare i dintorni, per vedere le belle ville di fine ottocento che la caratterizzano, l'unico scalo in cui si può trovare un po' di posto è il marina ACI di Icici ˇ ˇ dal quale una bella passeggiata porta fino ad Abbazia. Laurana (Lovran) ha un centro storico carino e Medea (Medveja) un bella spiaggia, ma entrambi hanno poco posto per gli yachts su delle banchine molto esposte. Valle di Santa Marina N 45°14',20 - E 14°15',55 (Moscenicka ˇ ˇ ˇ Draga) è molto pit- 2 0 0 6 toresca, il borgo di pescatori ancorato sul ripido pendio è percorso da strette scalinate e ricorda un po' le Cinque Terre, da qui parte anche uno spettacolare sentiero che porta fino alla cima ˇ del Monte Maggiore (Ucka). Dal porto si può salire anche al paese di Moschiena con un tragitto molto bello di circa 2 km in parte su strada , in parte lungo una ripida scalinata. Immediatamente a sud del porto vi è anche una bella spiaggia di ghiaia. Ci si può accostare alla banchina esterna oppure si può dar fondo di fronte alla spiaggia. È dunque molto varia e interessante quest'area e proseguiremo la prossima volta il nostro viaggio sull'altra sponda del Golfo del Quarnaro, discendendo le Isole di Cherso, Lussino, Unie, Canidole, Sansego. 41 L’itinerario 32-41 L'itinerario Scoglio Porer, il silenzioso guardiano del Quarnaro