Trasporto Servizio di trasporto z Modalità operativa per trasferire informazione attraverso la rete logica; z È richiesto per lo svolgimento di una comunicazione a favore di due o più utenti; z Deve trattare l’informazione emessa nell’ambito della comunicazione, gestendo: Modi di Trasferimento ¾ l’attuazione di una specifica strategia di assegnazione delle risorse di trasferimento condivise; ¾ la risoluzione delle contese di pre-assegnazione e di utilizzazione (ove presenti) M. Carli Fondamenti di Internet 2007 M.Carli – FI -2007 Trasporto 2 Trasporto Servizio di trasporto Servizio di trasporto z Componenti: Informazioni trattate: ¾ multiplazione; ¾ commutazione; ¾ architettura protocollare. z Raggruppamento di Cifre Binarie (RCB). z Ogni sorgente emette informazione sotto forma di stringhe di cifre binarie: z Prestazioni: ¾ flussi intermittenti, (messaggi); ¾ flusso continui, (stream); ¾ flessibilità di accesso ¾ integrità informativa ¾ trasparenza temporale. M.Carli – FI -2007 3 M.Carli – FI -2007 4 1 Trasporto Multiplazione z Obiettivo: condividere uno stesso sistema trasmissivo tra più flussi informativi d'utente (es. segnali telefonici), mantenendone la separabilità accesso di tipo centralizzato il multiplatore riceve dalle sorgenti tributarie gli RCB è provvede a formare il flusso multiplato Multiplazione accesso di tipo distribuito le sorgenti tributarie gestiscono collettivamente la formazione del flusso multiplato 6 M.Carli – FI -2007 Trasporto Trasporto Multiplazione Multiplazione z Per una risorsa trasmissiva, definisce il modo secondo cui le UI condividono logicamente la capacità di trasferimento z Svolta in modo cooperativo da due entità (multiplatore demultiplatore) operanti alle estremità del canale multiplato: ¾ la risorsa trasmissiva può essere logica (coincidente con il servizio di trasferimento offerto dallo strato sottostante) o fisica (il canale trasmissivo) ¾ viene svolta dalle entità alla pari estreme alla risorsa stessa ¾ il multiplatore deve provvedere affinché le UI emesse accedano al canale multiplato in modo ordinato (senza collisioni) e in accordo ad opportune strategie di assegnazione della risorsa ai singoli flussi (flussi tributari) ¾ il demultiplatore deve essere in grado di identificare le UI che gli pervengono (funzione di identificazione e indirizzamento) z In generale tale funzione può essere vista come la multiplazione di più flussi all’interno di un unico flusso (flusso multiplato) z Si applica ogni qualvolta ¾ un strato deve inviare su una uscita UI ricevute da ingressi differenti ¾ uno strato deve gestire più flussi di strato superiore (relativi a protocolli differenti o ad un unico protocollo) MUX DEMUX z La maggior parte dei protocolli offrono questa funzionalità ¾ e.g. PCM/PDH, SDH, Ethernet, IP, TCP, UDP M.Carli – FI -2007 7 M.Carli – FI -2007 8 2 Trasporto Multiplazione Trasporto Tecniche di multiplazione – Livello fisico z Tecnica a divisione di spazio (SDM) z Nel caso di protocolli di strato fisico (PH) si possono distinguere i seguenti schemi di multiplazione: ¾ ad ogni flusso informativo è assegnato un singolo portante fisico (es. doppino telefonico) ¾ Time Division Multiplexing (TDM) z Tecnica a divisione di frequenza (FDM) ¾ Ad ogni flusso informativo è assegnata una banda di frequenze (all’interno della banda passante del canale multiplato) disgiunta rispetto alle bande di frequenze utilizzate dagli altri flussi ¾ Space Division Multiplexing (SDM) ¾ Frequency Division Multiplexing (FDM) Px(f) FDMA (TACS) ¾ Code Division Multiplexing (CDM) f 9 M.Carli – FI -2007 t 10 M.Carli – FI -2007 Trasporto Multiplazione Trasporto Multiplazione z BANDE di GUARDIA z Tecnica a divisione di tempo (TDM) ¾ l’occupazione del canale multiplato del flusso informativo di una sorgente tributaria avviene in intervalli di tempo che non si sovrappongono con quelli emessi da altre sorgenti tributarie. ¾ es.: multiplazione PCM, numerica asincrona e sincrona 4 KHz f 4 KHz f 4 KHz f z Tecnica mista TDM/FDM FDMA-TDMA (GSM) Px(f) f t M.Carli – FI -2007 11 M.Carli – FI -2007 12 3 Trasporto Trasporto Multiplazione Multiplazione CDM ¾ Consiste nel trasmettere simultaneamente e nella stessa banda di frequenza un insieme di N segnali: z Tecnica a divisione di codice (CDMA) ¾ Spread-Spectrum (SS), nata per applicazioni militari, ora molto diffusa nelle reti radiomobili (ad es. UMTS). ¾ La banda impiegata dal sistema trasmissivo è molto maggiore (almeno un ordine di grandezza) rispetto alla banda di Nyquist del segnale utile • moltiplicando ciascuno per una sequenza di codice, scelta tra un insieme di sequenze (pseudo)ortogonali (DS, Direct Sequence) • cambiando velocemente la frequenza portante più volte in ogni tempo di simbolo secondo un sequenza prestabilita e diversa per ciascun segnale (FH, Frequency Hopping) CDM (UMTS) Px(f) f t 13 M.Carli – FI -2007 14 M.Carli – FI -2007 Trasporto Trasporto Spreading CDM dede-spreading Ampiezza Media sul periodo di bit +1 SEQUENZA D’INFORMAZIONE Ampiezza TEMPO Ampiezza TEMPO -1 CODICE CORRETTO TEMPO Ampiezza CODICE DELL’UTENTE Sequenza ricevuta Media sul periodo di bit TEMPO CANALE IDEALE SEGNALE PRODOTTO CODICE ERRATO SF=Fattore di espansione=Lunghezza del codice=Numero di chip per codice M.Carli – FI -2007 15 M.Carli – FI -2007 16 4 Trasporto Trasporto Multiplazione Multiplazione z Nel caso di protocolli di livello superiore al PH, si considerano in genere solo schemi di multiplazione TDM z Si possono evidenziare 2 differenti approcci TDM: ¾ Multiplazione statica (sincrona) • i flussi vengono multiplati in modo sincrono (con una cadenza temporale regolare) • esempi, PCM/PDH, SDH ¾ l’occupazione della risorsa da parte di una UI avviene in un intervallo di tempo che non si sovrappone con quelli relativi alle altre UI ¾ Eventuali contese di utilizzazione possono essere risolte tramite code di attesa (buffer + algoritmi di scheduling) o perdita Trama # i - 1 A B Trama # i A C B Trama # i + 1 A C B C t 17 M.Carli – FI -2007 18 M.Carli – FI -2007 Trasporto Trasporto Multiplazione Canale multiplato RB RA bit/s B C A B A A C C B C RC bit/s CM bit/s CM > RA + RB + RC bit/s B A1 t A2 B2 B1 C2 C1 z Alla strategia di multiplazione può essere legata la funzione di identificazione delle UI (indirizzamento) A1 • multiplazione sincrona → identificazione/indirizzamento implicito • multiplazione asincrona → identificazione esplicita (indirizzi) M.Carli – FI -2007 DEMUX A MUX ¾ Multiplazione dinamica (asincrona/statistica) • i flussi vengono multiplati tra loro senza una precisa cadenza temporale – strategia FIFO – strategie WFQ/CBQ 19 B1 C1 A2 M.Carli – FI -2007 C2 B2 20 5 Trasporto Commutazione z E’ la funzione che permette alle UI di attraversare i nodi di rete (nodi di commutazione), seguendo un percorso di rete dal terminale sorgente al terminale/i di destinazione z Consiste nell'associazione logica tra una terminazione d'ingresso e una particolare terminazione d'uscita del nodo per la durata necessaria al trasferimento della UI stessa Commutazione Nodo di commutazione 22 M.Carli – FI -2007 Trasporto Nodi di commutazione Commutazione z Si compone di due funzioni: z Schema generale di un commutatore a divisione di tempo ¾ INSTRADAMENTO (Routing), funzione decisionale (intelligente) che ha lo scopo di stabilire il ramo di uscita verso cui deve essere inoltrata la UI pervenuta da un ramo d’ingresso • avviene attraverso la consultazione di opportune tabelle di instradamento (tabelle di routing) • tali tabelle possono essere configurate staticamente o dinamicamente • l’istradamento dipende dalla UI (in genere dipende dal destinatario/i della UI) • tale funzione può introdurre un ritardo di elaborazione Controllo Linee di ingresso Linee di uscita . . . MEMORIA ¾ ATTRAVERSAMENTO (Forwarding), funzione attuativa (più “meccanica”, spesso implementata in HW), che ha lo scopo di trasferire una UI da un ramo d’ingresso ad uno di uscita in accordo a quanto deciso dalla funzione di instradamento • può avvenire direttamente (tramite un percorso interno), o attraverso un immagazzinamento e rilancio (ogni UI viene memorizzata prima di essere rilanciata verso l’uscita) • è caratterizzato da un ritardo di attraversamento che può essere costante o variabile . . . Linee di ingresso M.Carli – FI -2007 Trasporto 23 M.Carli – FI -2007 24 6 Trasporto Commutazione Trasporto Esempio di Commutazione CL (a datagramma) datagramma) A3 z La funzione di instradamento può essere effettuata: 2 1) durante la fase di instaurazione della chiamata (per servizi di trasferimento orientati alla connessione) 2) indipendentemente per ciascuna UI (per servizi ti trasferimento senza connessione) N3 1 1 3 N5 2 4 A1→A2 A1 z Ciò corrisponde a due differenti modalità di commutazione 2 2 N1 1 4 N4 A1→A2 3 3 A1→A2 A1→A2 1 1) Commutazione CO (utilizzata solo da protocolli CO) 2) Commutazione CL 1 3 2 N2 A1→A2 4 5 1 4 N6 A2 2 2 1 3 N7 3 4 A4 z Nel caso di commutazione CO ¾ a seguito della funzione di istradamento il risultato viene memorizzato in una tabella di switching (commutazione), consultata durante la fase di attraversamento delle UI ¾ nel caso di multiplazione statistica le UI vengono identificate mediante identificatori di circuito virtuale (VCI, Label, etichette), associati alle UI link per link (label switching) RoutingTable N1 RoutingTable N2 RoutingTable N4 RoutingTable N6 Dest Next-hop Dest Next-hop Dest Next-hop Dest Next-hop A1 A2 A3 A4 A1 A2 A3 A4 A1 A2 A3 A4 A1 N2 N3 N2 25 M.Carli – FI -2007 N1 N2 N1 N7 N2 N6 N3 N7 Commutazione A3 N3 1 3 2 1 A1 N4 44 3 4 1 3 2 1 8 27 ¾ Routing Table 2 2 N1 3 z La funzione di instradamento (routing) viene in genere effettuata tramite consultazione di opportune tabelle (di instradamento) N5 4 12 1 4 N2 16 4 z Un aspetto importante legato all’istradamento è la modalità con cui le tabelle vengono calcolate e aggiornate 5 N6 A2 2 2 1 3 N7 ¾ routing statico • le tabelle sono create e mantenute staticamente su base gestione della rete (spesso attraverso una configurazione manuale delle stesse) ¾ routing dinamico • le tabelle sono aggiornate automaticamente dai nodi sulla base di informazione di routing scambiata periodicamente dai nodi stessi (protocolli di routing) 3 4 A4 SW Table N1 SW Table N2 SW Table N4 SW Table N6 In Out label link label link In Out label link label link In Out label link label link In Out label link label link 12 27 1 27 4 1 8 2 8 1 44 3 44 26 Trasporto Esempio di Commutazione CO 2 N4 A2 N5 N7 M.Carli – FI -2007 Trasporto 1 A1 A2 A3 A4 2 16 5 z Esempi di protocolli di routing: M.Carli – FI -2007 27 ¾ Spanning Tree (Ethernet), ¾ RIP, OSPF (IP) M.Carli – FI -2007 28 7