Capitolo tredicesimo La Chiesa è forte nel Basso Medioevo: ● perché al Sud i Normanni sono vassalli del Papa; ● perché i comuni guelfi hanno vinto contro Federico Barbarossa; ● perché il concordato di Worms ha dato ragione al Papa nella lotta per le investiture. Ma la Chiesa ha due preoccupazioni La Terrasanta è caduta nelle mani dei musulmani, nonostante le crociate. ● Si diffondono le eresie valdese, catara e albigese. I Valdesi vivevano nelle valli in Piemonte, in Francia e in Svizzera. Ancora oggi esiste la Chiesa valdese. I catari si erano stabiliti nel Sud della Francia e vengono sterminati. Viene fatta una vera e propria crociata contro gli Albigesi, catari della città di Albi, in Francia. Contro le eresie la Chiesa è difesa soprattutto dai "cani del Signore", cioè i domenicani, e dai francescani. Sono approvate dal Papa le regole francescana e domenicana: San Domenico fonda l'ordine dei frati minori e San Francesco fonda l'ordine dei frati predicatori. ● Federico II vs Innocenzo III Federico II della casata sveva nasce da Enrico VI, figlio di Federico Barbarossa, e da Costanza d'Altavilla, figlia di Ruggero II re di Sicilia. Federico II dovrebbe diventare re di Sicilia e imperatore del Sacro Romano Impero germanico. Federico II rimane presto orfano di tutti due genitori ed il Papa Innocenzo III lo fa allevare, dandogli un'educazione adeguata. Il Papa Innocenzo III, però, è spaventato da Federico II: se diventerà re di Sicilia e imperatore del Sacro Romano Impero Germanico, accerchierà lo Stato della Chiesa. Il papa Innocenzo III, allora, decide di incoronare imperatore del Sacro Romano Impero Germanico Ottone IV di Brunswick. Innocenzo III incorona Federico II “re di Sicilia” e lo conferma suo vassallo. Federico II diventa papà all'età di 15 anni. Federico II, re e imperatore Ottone di Brunswick scende in Italia ed invade lo Stato della Chiesa. Il papa Innocenzo III chiede aiuto a Federico II, il quale respinge Ottone di Brunswick e promette al Papa di difendere la fede cristiana con una crociata. In realtà, Federico II parte non per la Terrasanta, ma per la Germania: vuole trovare dei sostenitori, perché desidera diventare imperatore del Sacro Romano Impero Germanico. I Tedeschi si dividono tra sostenitori di Ottone di Brunswick e sostenitori di Federico II. Ottone di Brunswick si fa aiutare dagli Inglesi, in particolare dal re Giovanni Senzaterra. Federico II si fa aiutare dai Francesi, in particolare dal re Filippo Augusto. Ottone di Brunswick e Federico II combattono nella battaglia di Bouvines e vince Federico II. Federico II è re di Sicilia e imperatore del Sacro Romano Impero Germanico. Federico II, scomunicato 4 volte Federico II è scomunicato quattro volte, perché non vuole partecipare alle crociate e perché si scontra con la Chiesa. Lo scomunicano i Papi Onorio III, Gregorio IX, Innocenzo IV. La prima scusa di Federico II per non partecipare alla crociata: “Non posso andare, perché in Terrasanta c'è un'epidemia”. Il Papa Onorio III scomunica Federico II, il quale è costretto a partire. Giunto in Terrasanta, Federico II fa un patto col sultano d'Egitto e ne sposa la figlia (ma Federico II è già sposato). Il Papa, offeso, invade il regno di Sicilia e scomunica Federico II. Federico II rientra dalla Terrasanta e alla fine fa un trattato col Papa, il Trattato di San Germano (la Cassino di oggi). Federico II, ribelle e terribile, ma acuto e colto! Cose importanti fatte da Federico II: ● emana le Costituzioni melfitane; ● fa edificare Castel del Monte (vedi i video sul sito della Scuola) ● fonda l'università di Napoli e la Scuola poetica siciliana; ● scrive un trattato sulla caccia col falcone (Federico II, infatti, è molto colto). Un altro imperatore contro i comuni del Nord Italia Federico II, come suo nonno Federico Barbarossa, attacca i comuni del Nord Italia. Egli vince e manda i resti del carroccio a Roma, facendo infuriare il Papa, che aveva appoggiato i comuni del Nord Italia. Federico II poi decide di scendere in Italia per arrestare il Papa Gregorio IX che, però, muore. Diventa Papa Innocenzo IV, che scomunica Federico II e scioglie il giuramento di fedeltà dei feudatari legati all'imperatore. A questo punto per Federico II ci sono alcuni dolori: ● il figlio primogenito muore in carcere suicida; ● il figlio Enzo viene fatto prigioniero e non è più liberato; ● il suo segretario Pier delle Vigne viene accusato ingiustamente così oggi pensiamo - e si suicida. ● Federico II muore nel 1250, all'età di 56 anni. Gli ultimi Svevi Federico II muore nel 1250, all'età di 56 anni. Cerca di prendere il potere un altro figlio di Federico II, Corrado IV, che poi muore. Il fratellastro di Corrado IV, Manfredi, usurpa il trono di Corrado IV, che spetterebbe al figlio di Corrado IV, Corradino di Svevia. Corradino di Svevia è ancora troppo piccolo. Manfredi viene ucciso nella battaglia di Benevento. I successori del Papa Innocenzo IV, papi di origine francese, decidono di incoronare re di Sicilia non un componente della casa sveva, ma il re di Francia Carlo I d'Angiò, fratello di Luigi IX (il “San Luigi” che ha partecipato alle crociate). Corradino di Svevia all'età di 15-16 anni scende in Italia, viene sconfitto in Abruzzo e viene decapitato a 16 anni nella piazza del mercato, a Napoli. Così finisce la dinastia sveva. Dopo gli Svevi, gli Angioini e gli Aragonesi Gli Angioini di Carlo I governano il Sud d'Italia facendo i propri interessi, comportandosi in modo provocatorio e tassando le persone. Una sera un Francese offende una sposa siciliana, che esce all'ora del vespro da una chiesa. I Siciliani si rivoltano (sono i famosi “Vespri siciliani”). Le Sicilia viene offerta agli Aragonesi. Angioini e Aragonesi combattono e alla fine la pace di Caltabellotta (1302) stabilisce questo assetto: agli Angioini tocca il regno di Napoli, mentre gli Aragonesi si stabiliscono in Sicilia. Bonifacio VIII Roma: viene eletto papa Pietro da Morrone, un uomo di preghiera troppo semplice per sostenere l'impegno di essere Papa. Pietro da Morrone rinuncia ad essere Papa e viene eletto Bonifacio VIII, un Papa non apprezzato da Dante. Bonifacio VIII istituisce il giubileo (leggi sul libro). Bonifacio VIII dichiara che l'autorità del Papa è superiore a quella dell'imperatore e del re. Il re di Francia Filippo Augusto, detto "il Bello", si accorda con i Colonna, una nobile famiglia romana, per prendere di sorpresa il Papa e punirlo. Sciarra Colonna e i suoi scagnozzi colgono di sorpresa Bonifacio VIII nel suo palazzo di Anagni (è lo "schiaffo da Anagni",una grave offesa all'autorità del papa). Non si sa se effettivamente Bonifacio VIII abbia ricevuto uno schiaffo, ma Bonifacio VIII muore poco dopo per il dispiacere. La “cattività avignonese” Si succedono una serie di Papi francesi e la sede della Chiesa non è più Roma, ma viene trasferita ad Avignone, per circa 70 anni (fino al 1377). È il periodo della “cattività (= prigionia) avignonese (ad Avignone)”: la Chiesa non è realmente “prigioniera” di qualcuno in Francia, ma per la sensibilità dei Cristiani è una forzatura inaccettabile che il Papa abbia sede ad Avignone. Nel 1377 S. Caterina da Siena convince Papa Gregorio XI a tornare in Italia.