LEZIONE 2
PER IL SABATO 12 APRILE 2008
IL MISTERO DELLA SUA DIVINITÀ
“Poiché un bambino ci
è nato, un figlio ci è
stato dato,
e il dominio riposerà
sulle sue spalle;
sarà chiamato
Consigliere
ammirabile, Dio
potente,
Padre eterno, Principe
della pace”
Isaia 9: 5
“Ma da te, o Betlemme,
Efrata, piccola per essere
tra le migliaia di Giuda, da
te mi uscirà colui che sarà
dominatore in Israele, le
cui origini risalgono ai
tempi antichi, ai giorni
eterni ”
Michea, 5: 1
“Nessuno è salito in cielo, se non colui che è disceso dal cielo: il Figlio
dell'uomo [che è nel cielo].” (Giovanni 3: 13)
“Egli diceva loro: «Voi siete di quaggiù; io sono di lassù; voi siete di
questo mondo; io non sono di questo mondo.” (Giovanni 8: 23)
“Prima che Abraamo fosse nato, io sono” (Giovanni 8: 58)
Nel Nuovo Testamento, quando non si applica a
Gesù, si parla sempre di figli unici di un matrimonio
figlio unico di sua madre, che era vedova
(Luca, 7: 12)
La figlia unica di Iairo (Luca, 8: 42)
L’indemoniato, figlio unico di suo padre
(Luca, 9: 38)
Isacco, l’unico figlio di Abraamo e Sara
(Ebrei, 11: 17)
“Monogenes” sottolinea l’idea di unicità di un certo tipo
Il Nuovo Testamento è ricco di evidenze della
divinità di Cristo.
“Ai quali appartengono i padri e dai quali
proviene, secondo la carne, il Cristo, che è sopra
tutte le cose Dio benedetto in eterno. Amen!”
(Romani, 9: 5)
“Abbiate in voi lo stesso sentimento
che è stato anche in Cristo Gesù, il
quale, pur essendo in forma di Dio,
non considerò l'essere uguale a Dio”
(Filippesi, 2: 5-6)
“Perché in lui abita corporalmente tutta la
pienezza della Deità”
(Colossesi 2: 9)
“Aspettando la beata speranza e
l'apparizione della gloria del
nostro grande Dio e Salvatore,
Cristo Gesù”
(Tito, 2: 13)
“Di nuovo, quando introduce il primogenito nel mondo,
dice: «Tutti gli angeli di Dio lo adorino !»”
(Ebrei, 1: 6)
Parlando del Figlio dice:
«Il tuo trono, o Dio, dura di secolo
in secolo,
e lo scettro del tuo regno è uno
scettro di giustizia».
(Ebrei, 1: 8)
“Gesù gli disse: «Da tanto tempo sono con
voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi
ha visto me, ha visto il Padre; come mai tu
dici: "Mostraci il Padre"?”
(Giovanni, 14: 9)
“Tommaso gli rispose: «Signor mio e
Dio mio!»”
(Giovanni, 20: 28)
“Beato e santo è colui che
partecipa alla prima
risurrezione. Su di loro non
ha potere la morte seconda,
ma saranno sacerdoti di
Dio e di Cristo e
regneranno con lui quei mille
anni.”
(Apocalisse 20: 6)
“Senza dubbio, grande è il mistero della
pietà: Colui che è stato manifestato
in carne, è stato giustificato nello
Spirito, è apparso agli angeli, è stato
predicato fra le nazioni, è stato
creduto nel mondo, è stato elevato in
gloria.”
(1 Timoteo, 3: 16)
I passi appena letti collocano Gesù
sullo stesso piano di colui che
chiamiamo “Dio, il Padre”.
Selected Messages, vol 1, pag. 285
L'umiltà dell'uomo Gesù Cristo
è incomprensibile per la mente
umana, ma la sua divinità e la
sua esistenza prima che il
mondo fosse formato non
possono essere messi in
dubbio da coloro che credono
nella Parola di Dio.
L'apostolo Paolo parla del
nostro Mediatore, l'Unigenito
Figlio di Dio, che nella sua
gloria era simile a Dio, il
Comandante di tutte le forze
celesti. Colui che prendendo
la forma umana, prese su di sé
la forma di servo.
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