IL MUSONE ALLEGRO Magg io 2010 UN N O T I Z I E D E L MONDO PICCOLO E GRANDE... Cambiame nti climatici. Copenhagen: tanto rumore per poche cose ? I paesi p a r t e ci p ant i r i u ni t i n e l mese di dicembre 2009 non hanno raggiunto alcun acco r do v i nco l ante sul le emissioni di CO2 (si veda articolo). Biodiversità: le tigri cinesi in libertà sarebbero meno di 30. Da considerare come un indi cat ore all armante dell’erosione della biodiversità che colpisce oramai tutte le regioni del mondo. E da noi come vanno le cose ? Ogni anno che passa, le api, le farfalle, gli insetti e gli uccelli mi sembrano sempre meno. Continua... Avete detto consumi sostenibili ? L’ecologista americano Dani ci propone di porsi 12 domande prima di compr are qualsiasi co sa. Su! Indovinate ... (risposta alla fine di questo numero). SOMMARIO: Pre sentaz ione della 1 pubblicazione Focus sui cambiamenti 2 Scog liera arom atiche 3 Avete detto Aglio ? 3 Gli uccelli de l Muso ne 4 SOFFIO 5 Le vostre o pinio ni: si 5 parla di caccia La vita so ste nibile : 6 La poe sia di Ezio 6 DI PRIMAVERA ? Vi presentiamo il primo numero della nostra newsletter il Musone allegro, che si vuole punto di informazione e di scambio per i sostenitori della causa ambientalistica nell’osimano, ed oltre, fonte di informazione locale per i cittadini , lettera di informazione sulle attività svolte dal centro di educazione ambientale, ma anche momento ludico per parlare di natura: cose piccole o grandi, a seconda, ma (speriamo) sempre pertinenti. Privilegeremo i fatti (le osservazioni) cercando di divertire, informare e più che altro far crescere la comunità di quelli che pensano che lo sviluppo sostenibile non è uno slogan inutile, o una fissa di allucinati “simpatici”, ma semplicemente il nostro (bel) futuro. Il tema principale, ricorrente diremmo, sarà il fiume Musone. Cercheremmo di fornire notizie sul suo ecosistema, sugli eventi grandi e piccoli che lo caratterizzano, sulle le politiche e le attività umane che lo riguardano. Insomma sarà il nostro legame che ci consente di pensare “localmente” l’ambiente e di collegarlo a questioni più “grandi” relative allo sviluppo delle comunità umane, alla protezione della natura e più complessivamente alla partecipazione alla vita del nostro pianeta Terra. Per ora la linea editoriale rimane aperta, nei prossimi numeri cercheremo di delineare rubriche e tematiche stabili (non sempre e non per tutto) e consolideremo il tutto in un format che cercheremo a rendere leggibile. In questo primo numero troverete le seguenti rubriche : Una tematica d’attualità: i cambiamenti climatici; Una presentazione delle attività della casa dell’Associazione: la scogliera delle piante aromatiche; Una rubrica sulla flora: l’aglio; Una rubrica sugli uccelli con foto e altri materiali; La pagina di “zia cavalletta” che ci racconterà la sua vita di insetto; Una rubrica “le opinioni che galleggiano sul fiume”: questioni di caccia; Vi incoraggiamo ad inviarci i vostri articoli, foto, commenti … con particolare riguardo ai giovani, alle informazioni locali, alla presentazione di fatti accaduti vicini, al racconto di storie edificanti (anche minuscole). Il “Musone allegro” sarà, alla fine anche quello che vorrete farne. Aspettiamo questo soffio di primavera ... Grazie e a presto François Levarlet La cro naca di Z ia Cavalle tta Anno I, Numero 1 Anno I, Numero 1 I CAMBIAMENTI CLIMATICI: Pag ina 2 DOVE ANDIAMO ? Durante la conferenza mondiale di Copenhagen sul clima tenuta nel dicembre scorso si è parlato del riscaldamento della terra, dovuto alla concentrazione crescente di gas ad effetto serra nell’atmosfera. L’elevamento della temperatura media nell’atmosfera che ne risulta ha conseguenze multiple a scala planetaria: scioglimento dei ghiacci; modifiche nelle correnti atmosferiche (i venti); desertificazione; rialzamento del livello del mare; impatti sulle risorse biologiche. Non tutte sono negative (si liberano nuovi spazi dal ghiaccio nell’emisfero Nord), ma quello che colpisce è la rapidità dei cambiamenti in corso. In poche parole, se non viene fatto niente, il clima cambierà in modo consistente, con lui cambieranno le nostre condizioni di vita e dovremo adattarci in fretta. Grafico: aumento delle temperatu84re medie dal 1900 (in riferimento ad una media di 14.0 calcolata sull’ultimo millennio). Qualche precisazione in proposito : (1) il fenomeno è legato al ciclo del carbonio: bruciamo fonti energetiche fossili, accumulati milioni di anni fa sotto forma di biomassa, la parte residuale della combustione si ritrova in atmosfera (la terra è un sistema chiuso: niente si perde tutto si trasforma); (2) la concentrazione nell’atmosfera si è accelerata in seguito alla rivoluzione industriale alla fine dell’800 quando abbiamo iniziato ad utilizzare a larga scala il carbone ed il petrolio; (3) i gas incriminati sono l’anidride carbonica (CO2), il metano (CH4) ed alcuni altri; (4) le principali attività all’origine del rilascio dei gas clima-alteranti sono: la produzione di energia (elettrica) a partire del carbone, del gas e del petrolio; i trasporti, l’industria e le attività civili (consumi domestici per riscaldamento principalmente); (5) se i paesi industriali sono i principali responsabili del fenomeno, le emissioni delle economie emergenti (Cina, India, Brasile, …) saranno entro qualche anno preponderanti. A Kyoto nel 1997 i paesi industriali avevano fissato un target vincolante di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, per l’Europa l’obiettivo era di ridurre dell’ 8% le emissioni rispetto all’anno 1990. Se l’obiettivo dell’Unione è stato conseguito, questo tuttavia non è stato sufficiente per risolvere il problema a scala planetaria in quanto le emissioni globali (tutti i paesi inclusi) sono cresciute del 33% circa tra il 1990 e il 2006. A Copenhagen, gli stati hanno discusso molto, ma i risultati sono deludenti: nessuno si è vincolato in modo credibile per limitare il fenomeno. Il riscaldamento climatico nelle Marche, tutte balle ? Non lo pensa cosi l’Assam (Agenzia Servizi Settore Agroalimentare Marche) che registra tra gli anni 1960 e 2008 un aumento di circa 1,2° delle temperature medie (grafico a sinistra) e un calo del 12% delle precipitazioni (grafico a destra) Cosa fare per contribuire alla diminuzione della concentrazione dei gas effetto serra? E’ semplice: occorre ripensare i nostri trasporti individuali (prendiamo l’autobus o andiamo a piedi), ridurre la produzione di rifiuti (comprare senza imballaggi); isolare le nostre case e limitare il consumo energetico domestico (risparmiare riscaldamento e acqua calda), installare dispositivi che consentono lo sfruttamento di fonti rinnovabili (solare, pompe di calore o eolico). Tutte queste attività hanno anche benefici aggiuntivi in termini di qualità della vita e di sviluppo economico sostenibile (creano occupazione e consentono un notevole risparmio). François Levarlet Anno 1, N umero 1 BREVE DELLE PRESENTAZIONE AROMATICHE La casa degli alianti ospita una scogliera delle piante aromatiche. Costruita nel 2003/2004 ha festeggiato i suoi 5 anni di esistenza nella primavera 2009. La scogliera si estende nella parte orientale del CEA vicino al frutteto e intorno allo spazio che prefigura il futuro stagno pedagogico . Sono state raggruppate le principali piante aromatiche (alcune anche medicinali) presenti nel territorio italiano, cercando di mescolare FOCUS SULLE Perché parlarvi dell’aglio ? sicuramente non solo per il suo odore molto particolare. L’aglio è magico, richiude nel suo bulbo una forza primordiale, quella che nel cuore dell’inverno fa sperare in una vita nuova, in periodi di abbondanza. E’ una pianta discreta, potente, molto rustica e particolarmente antica. Fortemente presente nella cucina mediterranea, probabilmente molto di meno oggi che nel passato, quando gli eserciti romani in spostamento o gli operai egiziani arruolati per la costruzione delle piramidi ne facevano largo consumo. Originario del sud della Siberia (repubblica del Kirghizistan), l’aglio che conosciamo – Allium sativum è stato addomesticato molto presto dai popoli asiatici. Fatto sta che i primi accenni all’aglio risalgono a quasi 6.000 anni (nella cultura sume- Pag ina 3 DELLA piante annuali (che nascono, crescono, si riproducono e muoiono nel ciclo di un anno) e perenne (il cui ciclo vitale è pluriannuale). Inizialmente l’aera dedicata è stata ideata per ospitare 80 specie e/o varietà. Troverete le più comuni quali la Salvia, l’Origano, il Timo, il Finocchio, il Prezzemolo, la Camomilla e l’Aglio. Abbiamo ambientato altri esemplari meno conosciuti quali il Tanaceto, il Rafano o l’Issopo. Abbiamo anche provato ad AROMATICHE: SCOGLIERA installare con successo piante più esotiche quali la Monarda e l’Agastache. Tutte le nostre piante sono coltivate secondo gli standard dell’agricoltura biologica (senza pesticidi e concimi di sintesi) e nel rispetto della fauna e flora circostante. Una presentazione dettagliata delle scogliera e delle piante è presente sul nostro sito internet, nella rubrica “progetti” (piante aromatiche). François Levarlet L’AGLIO ra), questo fa pensare ad una scoperta molto antica del nostro bulbo. Le proprietà che sono attribuite all’aglio sono numerose. In “Erbe e Piante medicinali” di Alberto Fidi (edt. Fratelli Melita Editori, 1988, p. 26), si può leggere che l’agio è particolarmente indicato “contro i vermi dei bambini, nei dolori reumatici, contro la tigna e la rogna, nelle digestioni difficili” (cosa volete di più?). Dal punto di vista botanico, l’aglio appartiene alla famiglia dei Gigliacee - le cui caratteristiche botaniche sono rappresentate secondo il nostro Dizionario di botanica (Edt. Edagricole, 1996, p. 627) da piante con foglie sessili, fiori ermafroditi, per lo più riuniti in infiorescenza actinomorfi, con perigonio di 6 petali, 6 stami, un pistillo con ovario supero. Si pianta in autunno inoltrato, i nostri breviari di giardinieri riporta- no anche qualche consiglio di coltura: senza troppa concimazione e prevalentemente a luna crescente. Da notare che l’aglio nelle nostre regioni non produce semi fertili e che la riproduzione si fa dividendo i bulbi. Probabile per questo l’aglio non presenta grande variabilità genetica, rispetto ad esempio alla cipolla sua cugina (Allium cepa). La nostra pianta ha una vasta parentela. Da noi in particolare cresce naturalmente l’aglio degli orsini – Allium ursinum (fiori bianchi in corrembo ben visibili di primavera lungo i fossi); da notare anche per i curiosi l’aglio romano (Allium scorodoprasum), il cipolloto maschio (Allium cepa var. proliferum), o ancora l’aglio cinese Allium odorum. Questi due ultimi sono presenti nella scogliera di Osimo ambiente . L’aglio: cibo degli operai egiziani costruttori delle piramide e dei soldati greci e romani in ricerca di gloria sulle strade polverose dell’impero Cipolloto maschio i n fi or e— Osimoambiente 2007 Pag ina 4 Anno 1, N umero 1 LA RUBRICA DEGLI UCCELLI: Se durante le nostre passeggiate al Fiume ci mettessimo a contare quante specie di uccelli riusciamo a conoscere o magari pur non conoscendoli riuscissimo ad immaginare che questi siano diversi tra loro quanti ne conteremo? I più attenti potrebbero arrivare a 10 o 20 specie … e vi diciamo che nei soli 5 km di fiume ce ne sono 92 specie ci credereste? Ebbe si da un censimento fatto nel solo tratto del fiume Osimano, considerando un intero anno climatico quindi con i passaggi dei migratori oltre che gli svernanti, si sono contate 92 specie avvistate, sentite e fotografate … Per citarne qualcuno tra le più importanti per il solo fatto che sono le meno attese viste le condizioni ambientali non del tutto salvaguardate: - la colonia di Gruccioni, specie africana che viene in Italia solo per nidificare nei mesi estivi ( si veda foto); - il Picchio Rosso Maggiore, tipico delle aree boschive ad alto fusto; - le Nitticore, piccoli aironi frequentanti zone palustri; - il Falco Pellegrino, che viene a caccia MA QUANTI sul Musone spostandosi dal suo areale di nidificazione: il Monte Conero; Inoltre una serie di piccoli uccellini coloratissimi e nonostante tutto “invisibili”: il Martin Pescatore, il Picchio Muratore, il Rampichino, l’Occhiocotto, lo Scricciolo, le Cince e tantissimi altri … Con il primo numero del nostro Musone allegro diamo il via ad una avventure che vi porterà a conoscere ed apprezzare gli abitanti alati del nostro Fiume cercando di fornivi degli spunti per farvi cogliere momenti unici nelle vostre passeggiate. Ci vuol poco per poter capire cosa sta volando di fronte a noi: un po’ di attenzione, una buona dose di curiosità ed un rispetto ENORME per queste piccole creature che non chiedono altro d’essere osservate e lasciate VIVERE Viste la prossime stagioni Primavera ed Estate parliamo del Gruccione il più bello ed appariscente volatile del nostro fiume, arriverà a maggio e partirà a settembre, SONO ? non perdiamo l’occasione di vedere una meraviglia naturale che viene a nidificare da noi dopo un volo lungo oltre 4.000 km Stefano Belli Se vi diciamo che su soli 5 km del fiume Musone ci sono 92 specie diverse di uccelli ... Anno 1, N umero 1 LA CRONACA DI L’INSETTO DEL Questa volta zia cavalletta ci parlerà di vespe, calabroni, bombi ed api (ordine degli imenotteri). La nostra simpatica Zia Cavalletta che prende il sole meditando ... “Tranne quest’ultime, personalmente come cavalletta farei volentieri a meno della loro presenza; sempre a volare senza tregua e in modo così poco amabile! Inoltre: avete già provato ad abbordare un calabrone? Non pensateci nemmeno, l’ultima volta che ci ho provato, giusto per scambiare due parole, ci ho quasi rimesso la gamba destra. Per puro spirito di collaborazione però ve ne dirò qualcosa.” La nostra amica apre la sua enciclopedia Univer- Pag ina 5 ZIA CAVALLETTA MESE salia e inizia a leggere. “L’ordine Hymenoptera comprende 91 famiglie e 198.000 specie. Molti componenti dell’ordine hanno due copie di ali membranose (è come un vetro ci si vede attraverso ...). L’ovopositore di api, formiche e vespe femmine si è tramutato in pungiglione (“AAAAiuto ve l’avevo detto mia povera gamba …”). Il genere è determinato da aplodiploidia (“ve lo devo ripetere ?): un processo in cui le uova fecondate producono femmine e le uova non fecondate producono maschi. Molte specie mostrano forme superiori di comportamento sociale (vivono in nidi governati da una regina) e LE VOSTRI OPINIONI OLTRANZA PASSERÀ O Sull'Italia pende un pesante contenzioso con l'Unione europea per la violazione delle direttive in materia venatoria La stagione della caccia rimane di cinque mesi ma solo per alcuni mammiferi: il governo dà alle Regioni libertà di deroga per gli uccelli migratori e altre specie. Il Senato ha approvato l'emendamento proposto dal relatore Santini per cambare l'articolo 38 del ddl Comunitaria: prevede che i calendari "possano essere modificati nel solo senso di riduzione del periodo di attività venatoria e devono essere comunque contenuti tra il primo settembre e il 31 gennaio". Durante l'esame in commissione politiche dell'Unione europea, i OVVERO giocano un ruolo determinante come impollinatori di piante. Ah! questi uomini: li trovano anche utili, questi barbari maleducati…. è il colmo !!! “ Zia cavalletta chiude in fretta la sua enciclopedia e si mette a rosicchiare al sole un fiore di margherita. CI INTERESSANO: LA CACCIA A NON PASSERÀ AL PARLAMENTO? senatori hanno introdotto alcune modifiche alla normativa relativa alla caccia dell'avifauna, cancellando i paletti temporali finora in vigore. La maggioranza al Senato, votando l'articolo 38 della legge comunitaria, ha detto sì alla caccia senza limiti e senza regole, alla possibilità di sparare alla fauna migratoria anche in agosto, quando i territori di caccia sono pieni di italiani in vacanza, e anche a febbraio quando i migratori fanno ritorno ai luoghi di nidificazione. Sull'Italia pende un pesante contenzioso con l'Unione europea per la violazione delle direttive in materia venatoria: negli anni passati la quantità e la misura delle deroghe è stata tale da configurare, secondo Bruxelles, una violazione netta dello spirito della legge a difesa della fauna e, in particolare, degli uccelli migratori. In rete intanto si allarga il fronte del no alle doppiette: petizioni, blog, raccolte firme, moltiplicazione di appelli sui social network. Marco Mignanelli Anno 1, N umero 1 Pag ina 6 LA VITA SOSTENIBILE L’ECOLOGISTA DAVE L’ecologista californiano “Sustainable Dave” ha formulato 12 domande a porsi prima di comprare: 1—Ho bisogno di questo oggetto ? dell’associazione Osimo ambiente: 3—Lo posso prendere in prestito ? François Levarlet 5— Lo posso acquistare di seconda mano ? Hanno collaborato a questo 6 - Se ne trova uno local- Direttore della Pubblicazione: sul futuro ? 7—E’ stato fabbricato in modo responsabile ed equo ? Queste domande potranno sembrare troppe, ma proviamo ad applicarne alcune durante la nostra prossima spesa. François Levarlet 9— Esiste un oggetto simile, ma funzionante senza elettricità ? 10—E’ riciclabile ? 4— Lo posso fabbricare ? Ezio Saraceni mente ? 8—Potrà servire ad un’altra cosa ? 2—Possiedo già un oggetto simile ? Presidente SECONDO 11—Ha degli impatti diretti sull’ambiente ? 12— Quali sono gli impatto legati al suo consumo numero: Stefano Belli, Marco Mignanelli, François Levarlet, Ezio saraceni Foto pagina Levarlet; Foto 3: François pagina 4: Siamo su internet: http://www.osimoambiente.it/ Stefano Belli. Il Musone Allegro è una pubblicazione dell’associazione Osimo ambiente. Le opinioni espresse sono tuttavia ATTIVITÀ IN AGENDA di LA POESIA EZIO DI responsabilità dei soli redattori. Telefono: 071/718622 E-mail: [email protected] Nelle settimane di maggio e giugno accoglieremo alcune scuole dell’osimano. In agenda anche qualche gruppo interessato dalle erbe “commestibili” dei prati. Per la fine di settembre vi invitiamo fin d’ora all’evento puliamo il mondo che organizziamo all’aula verde La Confluenza presso la casa degli Ailanti ogni anno. Comunicheremo i dettagli dell’iniziativa sul sito dell’associazione in tempi utili, per ora vi trovate il video dell’ultima edizione. (www.osimoambiente.it) Per proseguire nelle attività di cui siamo orgogliosi (veliero delle farfalle, scogliera delle aromatiche, scogliera delle orchidee , …) abbiamo grande bisogno dell’aiuto di tutti. Se qualcuno di voi è interessato a dedicare all’associazione qualche ora del suo tempo per aiutarci nella manutenzione ordinaria: verde intorno alla casa, piccoli lavoretti per eventi o manifestazioni, etc., vi accoglieremo con piacere. Per maggiori informazioni potete contattare Ezio Saraceni al 339.6940851 o, la sera, al 0717100261. Amore viscerale Dopo trent’anni circa che osservo attentamente ho capito una cosa alquanto sconvolgente. Tutti, ma proprio tutti, amano l’AMBIENTE anche se in maniera un pochino differente: c’è chi lo vuol ben cotto chi crudo chi al dente. Metterci mani e piedi giocarci cuore e mente spenderci tempo e soldi costantemente... è cosa “eccezziunale verammente!” Ezio Saraceni