La norma tecnica UNI EN 13725:2004
Dr.ssa ARIANNA SGEVANO
LE EMISSIONI ODORIGENE
Vicenza, mercoledì 16 aprile 2014
LA NORMA TECNICA UNI EN 13725:2004
Determinazione della concentrazione di odore mediante
olfattometria dinamica
L’olfattometria dinamica è una delle metodologie di approccio all’indagine
per la valutazione dell’impatto odorigeno.
Con tale tecnica, la concentrazione di odore di un campione gassoso è
determinata presentando il campione ad un gruppo di prova di persone
selezionate, variando la concentrazione mediante diluizione con un gas
neutro.
DEFINIZIONI: unità di misura, concentrazione dell'odore, olfattometro
dinamico, panel di esaminatori.
PRESCRIZIONI: materiali per l'olfattometro e per il campionamento,
selezione del panel, modalità di campionamento, presentazione dei campioni
e gestione della sessione di misura, modalità di calibrazione
dell'olfattometro e requisiti di qualità
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Scopo e campo di applicazione
 metodo per la determinazione oggettiva della concentrazione di odore
di un campione gassoso utilizzando l’olfattometria dinamica, con
esaminatori umani, che costituiscono il sensore;
 metodo per la determinazione della portata di odore
sorgenti puntiformi, sorgenti superficiali con o senza flusso;
emessa da
 è applicabile alla misurazione della concentrazione di odore di sostanze
pure, miscele definite e miscele non definite di odoranti gassosi in aria o
azoto;
è applicabile al campionamento degli odoranti;
è applicabile alla determinazione dell’efficacia di dispositivi posti
all’estremità dei condotti utilizzati per ridurre le emissioni di odore.
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Unita’ di misura
Viene definita EROM (Massa di Odore di Riferimento Europeo) la massa di
sostanza (n-butanolo) che, evaporata in 1 m 3 di gas neutro in condizioni
normali, provoca la risposta fisiologica D50 (soglia di rivelazione al 50 %), in un
gruppo di prova (123 µg).
= percezione di odore
L’Unità Odorimetrica Europea [ouE] è la quantità di odorante/i che,
evaporata in 1 m3 di gas neutro in condizioni normali, provoca una risposta
fisiologica (soglia di rivelazione) equivalente a quella provocata da una EROM
evaporata in 1 m3 di gas neutro in condizioni normali.
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Principio di misurazione
La concentrazione di odore di un campione gassoso di odoranti è determinata
presentando il campione a un gruppo di prova di esaminatori selezionati e
vagliati, variando la concentrazione del campione mediante diluizioni
decrescenti con gas neutro, al fine di determinare il fattore di diluizione alla
soglia di rilevazione.
.
La concentrazione di odore del campione esaminato è allora espressa come un
multiplo (uguale al fattore di diluizione) di una unità odorimetrica europea per
metro cubo (OUE/m3 ).
Quando un campione ha concentrazione di odore pari a x ouE/m3 deve essere
diluito x volte con aria inodore affinché esso giunga alla soglia di rivelazione
(provochi una risposta fisiologica).
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Materiali per l’apparecchiatura di campionamento
Per quelle parti che sono in contatto con il campione odorante, sono
appropriati i seguenti materiali:
 PTFE (politetrafluoroetilene);
 FEP (copolimero tetrafluoroetilene esafluoropropilene);
 PET, Nalophan (polietilentereftalato);
 acciaio inossidabile;
 vetro;
 PVF, Tedlar (polivinilfluoruro).
I materiali non adeguati non devono essere posti a contatto con il campione
neanche in parti minori, come guarnizioni o giunti.
Tali materiali sono, ad esempio:
 gomma siliconica;
 gomma naturale.
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Contenitore dei campioni
Per la fabbrcazione dei contenitori del campione (sacchetti) sono appropriati:
 PTFE (politetrafluoroetilene);
 FEP (copolimero tetrafluoroetilene esafluoropropilene);
 PET, Nalophan (polietilentereftalato);
 PVF, Tedlar (polivinilfluoruro).
NB: i sacchetti non devono essere riutilizzati a meno che non siano
sottoposti a prove per verificare la concentrazione di odore di fondo
(descritte dalla norma).
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Gas neutro
Il gas neutro deve essere utilizzato:
 per diluire i campioni di odorante all’interno dell’olfattometro (aria*);
 per pre-diluire i campioni fortemente odorosi (azoto o aria*);
 come gas di diluizione nei materiali di riferimento (azoto);
 come riferimento sensoriale durante la presentazione (aria*).
*Aria:
 aria compressa da compressore seguita da filtrazione dei particolati,
raffreddamento ed essicazione e trattamento con filtro a carbone attivo
seguito da filtro per particelle fini;
 aria sintetica da una bombola.
Il gas neutro deve essere sicuro per la respirazione e percepito come inodore.
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Membri del gruppo di prova: requisiti comportamentali
 deve avere almeno 16 anni, volontari ed in grado di seguire le istruzioni;
 motivazione a completare il proprio lavoro coscienziosamente;
 disponibilità almeno per una sessione di misura completa;
 divieto assoluto di fumare, mangiare, bere (eccetto acqua), o masticare
chewing-gum o dolciumi nei trenta minuti antecedenti la prova e durante la
prova stessa;
 estrema attenzione a non interferire con la percezione olfattiva propria o
degli altri membri del gruppo a causa di scarsa igiene personale o, al
contrario, con l'uso eccessivo di profumi, deodoranti, lozioni, cosmetici, ecc.;
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Membri del gruppo di prova: requisiti comportamentali

esclusione dalla sessione di misura dell’esaminatore che soffra di
raffreddore o di qualsiasi indisposizione che interferisca con le capacità
percettive (allergie, sinusiti, ecc.);
 l’esaminatore deve presentarsi nella camera olfattometrica almeno 15
minuti prima dell'inizio delle misure, per abituarsi all'ambiente neutro della
camera olfattometrica;
 durante le misurazioni, gli esaminatori non devono comunicare agli altri
membri del gruppo di prova i risultati delle proprie scelte;
 ogni esaminatore deve essere ingaggiato per un periodo di tempo
sufficiente a costruire e controllare una cronologia di misurazione.
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Selezione degli esaminatori
Al fine di ottenere un sensore affidabile si devono selezionare dalla
popolazione generale, quegli esaminatori la cui sensibilità olfattiva (valore di
soglia individuale) rientra in un range definito di risposta all’odorante di
riferimento (n-butanolo).
Per garantire la ripetibilità dei risultati, le risposte olfattive degli
esaminatori dovrebbero essere il più costanti possibile da un giorno all’altro e
nel corso di una stessa giornata.
Praticamente, la selezione consiste nel raccogliere almeno 10 stime della
soglia individuale per il n-butanolo, in almeno 3 sessioni in giorni differenti,
con una pausa di almeno un giorno tra le sessioni.
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Selezione degli esaminatori
La prestazione ottenuta in fase di selezione deve essere mantenuta nel
tempo.
Gli esaminatori selezionati devono sottoporsi periodicamente (almeno una
volta ogni dodici misurazioni regolari), alla verifica di conformità dei requisiti
tramite prova con n-butanolo.
Qualora il membro del gruppo di prova non risultasse conforme, va escluso da
tutte le ulteriori misurazioni finché non è ritenuto nuovamente conforme.
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Strategia di campionamento
La strategia di campionamento dovrebbe tener conto dei seguenti aspetti, che
possono essere rivisti durante un sopralluogo:
 identificare i processi che producono gli odori rilevanti;
 valutare la tossicità e i potenziali rischi per i membri del pannello;
 individuare le posizioni dei punti di emissione di odore;
 stimare probabili fluttuazioni nel tempo nell’emissione dell’odore (impiego di
un rivelatore in continuo come il FID);
 stabilire la posizione dei punti di campionamento dell’odore e i dispositivi
che servono;
 ponderare le condizioni che influiscono sull’emissione dell’odore:
- condizioni non controllabili, ad es. il tempo atmosferico,
- condizioni controllate o controllabili.
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Strategia di campionamento: sorgenti puntuali
L’attrezzatura necessaria per poter effettuare
prelievi in conformità alla UNI EN
13725:2004 è la seguente:
 pompa a depressione;
 sacchetti in Nalophan da 8 L con tubetto di
prelievo in Teflon;
 attrezzature ausiliarie (termoigrometro,
tubo di pitot, anemometro a ventola, etc, per
la misura della temperatura, umidità e
velocità dei flussi).
Pompa a depressione
Coperchio
Corpo cilindrico centrale
contenente il sacchetto in Nalophan
Motore e girante
Sacchetti in Nalophan
Sacchetti
Tubo di teflon
Tappo in teflon
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Campionamento di sorgenti diffuse areali prive di flusso proprio
Cappe a flusso:
Una superficie liquida o solida è
ricoperta con una cappa rigida di
area nota.
La cappa è ventilata con aria
inodore
a
una
portata
volumetrica nota. L’aria è
lasciata passare sull’intera area
nota.
La velocità del flusso d’aria è un
parametro che ha conseguenze
sul risultato
e deve essere
registrata.
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Campionamento di sorgenti diffuse – cappe a flusso
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Wind-tunnel
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Campionamento di sorgenti diffuse – cappe a flusso
Flux-chamber
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Calotta sferica
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Campionamento di sorgenti fuggitive (con flusso proprio)
Cappe di campionamento:
Si ricopre la superficie da
campionare con cappa di area nota
(tra 0.5 m2 e 2m2), avente un’uscita
cilindrica per la misura del flusso
d’aria .
La cappa non dove interferire con il
normale flusso d’aria dalla sorgente.
La cappa deve essere utilizzata in
un numero sufficiente di posizioni
sulla superficie emittente, per
ottenere
un
campione
rappresentativo.
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Campionamento di sorgenti fuggitive – cappa statica
Flusso
d’aria
Camino con diametro 15 cm
Bocchetta d’ispezione
per prelievo
Tronco di piramide cavo con
superficie di base quadrata di 1 m2
D.G.R. LOMBARDIA n. IX/3018 del 15/02/12
Determinazioni generali in merito alla caratterizzazione delle
emissioni gassose in atmosfera derivanti dalle attività a forte
impatto odorigeno
Allegato 2 all’allegato A Campionamento olfattometrico
Al fine di mettere in atto un efficace programma di controllo delle emissioni
odorigene, risulta necessario definire le modalità di ottenimento di campioni
rappresentativi delle emissioni stesse. Infatti, gli aspetti legati al
campionamento sono accennati nella EN 13725, ma non in maniera esaustiva.
Quando si effettua una misura non è sufficiente misurare la concentrazione di
odore, ma si deve tenere conto anche della portata gassosa associata alla
sorgente di odore, perché nella maggior parte dei casi queste due grandezze
sono correlate fra loro.
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Camera Olfattometrica
In linea di principio, si possono usare tre tipi di stanze per le misurazioni degli
odori:
 laboratori stazionari permanenti, facenti parte del laboratorio di prova;
 unità mobili, appositamente costruite all’interno di camion, furgoni o
container;
 camere specificamente adattate presso i siti di prova, che siano state
messe a disposizione del gruppo di prova per un tempo limitato.
Operativamente la scelta obbligata è l’utilizzo di un laboratorio stazionario
permanente.
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Camera Olfattometrica
La camera deve essere:
resa inodore (filtro a
carboni attivi);
Mantenuta ben areata
(ricambi 4 volte ogni ora);
climatizzata: T ≤ 25 °C
(con fluttazioni di T < ±3 °C).
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Apparecchiatura di diluizione
L’olfattometro dinamico eroga un
flusso di miscele costituite da gas
odorigeno e gas neutro con
fattori di diluizione noti, da
sottoporre
al
gruppo
degli
esaminatori.
La presentazione del campione
Maschera per inalazione
Pulsante di conferma
Diluitore
PC
Campione
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Presentazione degli odoranti agli esaminatori
Si possono utilizzare diverse modalità di presentazione e scelta agli esaminatori: il
risultato da ottenere è sempre la stima della soglia individuale.
Il laboratorio Olfattometrico ARPAV utilizza la modalità SI/NO: all’esaminatore è
richiesto di valutare il gas presentato da una porta specifica e di indicare se un
odore è percepito.
Le presentazioni in una serie di diluizioni sono in ordine di stimolo crescente e
sempre alternate con aria neutra.
Per ogni misura vengono effettuati tre cicli di presentazione.
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Presentazione degli odoranti agli esaminatori
9
10
1:80
14
NEUTRO
15
BIANCO
16
NEUTRO
NEUTRO
11
BIANCO
12
13
NEUTRO
17
18
13
1:20
NEUTRO
1:10
1:40
La presenza di stimolo olfattivo per il singolo esaminatore viene considerata valida
solo dopo il secondo riconoscimento consecutivo.
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Calcolo dei risultati
Per ogni presentazione il valore del singolo riconoscimento viene quindi calcolato
come media geometrica tra l’ultima diluizione senza percezione e la prima diluizione
con percezione (SI)
.
VALORE DEL SINGOLO DI RICONOSCIMENTO = √ 20⋅40= 28
Per ogni misura vengono effettuati tre cicli di presentazione.
La soglia individuale (ZITE) viene calcolata come media geometrica dei valori dei
singoli riconoscimenti delle tre presentazioni.
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Calcolo dei risultati
E’ quindi calcolata la media geometrica delle soglie individuali di ciascun
esaminatore (ZITE) al fine di ottenere il valore di soglia del gruppo di prova
(ZITEpan).
n
ZITEpan= √ ZITE 1⋅ZITE 2⋅. .. ZITEn
La concentrazione di odore del campione esaminato è pertanto:
Cod = ZITEpan · 1 OUE/m3
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Calcolo dei risultati
È sempre necessario effettuare un vaglio retrospettivo dei membri del gruppo di
prova, effettuando un confronto tra le ZITE di ciascuna misura, al fine di
escludere quegli esaminatori che mostrano una risposta troppo scostata dallo
ZITEpan.
Se dopo la valutazione del vaglio retrospettivo, la soglia individuale di un membro
del gruppo di prova risulta non conforme, tale soglia individuale verrà esclusa dal
calcolo della ZITEpan.
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Requisiti di qualità delle prestazioni
I criteri di qualità che un laboratorio deve soddisfare per essere
conforme alla norma sono definiti sulla base di parametri che
descrivono l’accuratezza in termini di precisione (ripetibilità e
riproducibilità) e esattezza (confronto con valore di riferimento).
In generale, in termini di accuratezza, il risultato della prova, Y, può
essere descritto come:
Y =  + w + e
dove:
 è il valore di riferimento accettato
w è l’errore sistematico del laboratorio
e
è l’errore casuale del gruppo di prova
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Requisiti di qualità delle prestazioni
Il requisito più importante per l’applicazione della norma riguarda i criteri di
qualità per le prestazioni complessive del metodo di misura sensoriale
(strumento di misura = olfattometro dinamico)
OLFATTOMETRO = apparecchiatura di diluizione + sensore (gruppo di prova)
Tarata con gas tracciante e
metodo di analisi chimico-fisico:
Tarato con odorante di riferimento:
accuratezza su materiale di riferimento
Accuratezza della diluizione
Valutazione della precisione su odoranti
Grazie per l’attenzione
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