Nastroflex informa
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Notiziario tecnico commerciale
Caro cliente...
Il nuovo package dei prodotti Nastroflex
Dicembre 2011
Cari lettori, ben ritrovati.
Sommario:
L’apertura di questo numero è dedicata alla presentazione del nuovo
package dei nostri prodotti, destinato sia agli utilizzatori che ai rivenditori.
 Il nuovo package dei
prodotti Nastroflex
 Le finiture lucide: cosa fa
la differenza oggi?
La nuova grafica delle
scatole che “vestono”
dischi e foglietti a marchio
Nastroflex, è completata
da una serie di pittogrammi che forniscono indicazioni sul formato, sulla
grana e sui dispositivi di
protezione da utilizzare
durante l’impiego del prodotto.
 Bike Tribe: spettacolo e
fatica!
 R203 e R205: la freddezza di una coppia d’assi
per l’acciaio
 Con R192 la certezza
della qualità e
dell’efficienza
 Altac X6-2SS: la costanza
nelle prestazioni
L’accattivante immagine
che riveste i 4 lati della
scatola ….
(continua a
pag.3)
 Più resa dei nastri
sull’MDF verniciato
 “Perché un nastro in zirco-
Incontri tecnici per il legno-arredo
Le finiture lucide: cosa fa la differenza oggi?
Come annunciato negli
scorsi numeri, sta per
prendere il via il ciclo di
incontri tecnici dedicati
agli utilizzatori dei vari
settori industriali.
Il primo incontro sarà dedicato agli utilizzatori del
settore
legnoarredo, che operano su superfici
finite a lucido.
(continua a
pag.3)
Nastroflex e sport
BikeTribe: spettacolo e fatica!
Nastroflex
sostiene da
anni Bike Tribe, società
sportiva di Salgareda
(TV), attiva nella spettacolare (e faticosa) disciplina
della mountain bike.
Gli atleti provengono per
la maggior parte dai comuni posti lungo il corso
del Piave, compresi tra le
province di Treviso e di Venezia. Ma perché
sostenere proprio una società
c i cl i s ti c a
di
MTB?
(continua a
pag.3)
nio, in teoria più performante, dura meno di uno
in ossido di alluminio?”
Le applicazioni su metalli cromati per il settore arredo
Tutti promettono di tagliare i costi superflui, noi lo dimostriamo
Gentile lettore,
oggi parliamo di una serie di prodotti dedicati alla levigatura ad emulsione acqua-olio, di quei metalli che devono essere
preparati per i processi di cromatura o zincatura ed altri simili, tipici del settore della componentistica dell’arredo.
In queste lavorazioni vengono solitamente usate macchine dotate di 5 rulli levigatori, per un totale di 10 nastri abrasivi,
con cui si effettuano due passaggi utilizzando due serie di grane. Per un primo passaggio si usano le grane
60,80,120,180, mentre per il secondo sono utilizzate le grane 180, 240, 320, 400, per finire con la 600 o la 800.
Per i nastri di grana compresa tra 60 e 120 usiamo il prodotto R205, per quelli dalla 180 alla 400 il prodotto R192, mentre
salendo oltre la grana 400 entra in gioco l’Altac X6. I prodotti e la sequenza suggerite in queste pagine sono frutto di
esperienze condotte presso importanti utilizzatori, che hanno tratto un vantaggio significativo rispetto all’uso di prodotti
agglomerati (compact grain, sferoidale ecc.).
Le lavorazioni più ricorrenti oggi raramente prevedono grossi lotti di produzione, e quindi l’uso utensili dalla lunga durata.
Piuttosto l’enfasi viene posta sulla qualità della finitura, sulla riduzione degli scarti di lavorazione e sul costo totale del
processo stesso, incluso il trattamento di cromatura.
Prima di analizzare le tre fasi di lavorazione, la domanda da porsi è dunque: “...mi interessa privilegiare la durata o
preferisco ottenere dei prodotti al 100% esenti da graffi/rigature, che compromettono la qualità dopo la cromatura?”.
Considerazione non secondaria è anche il vantaggio economico che si ottiene usando questi nastri dal costo contenuto,
se raffrontato con quelli agglomerati.
R203 e R205: la freddezza di una coppia d’assi per l’acciaio
R203 e R205 sono prodotti composti
da una miscela di ossido di zirconio
ed ossido di alluminio, applicata su un
supporto in poliestere di peso Y. Sono
particolarmente adatti nei lavori di
scordonatura e di sgrossatura.
Possono essere usati per la lavorazione di ferro, acciaio, acciaio inox,
leghe di alluminio e di titanio.
I due abrasivi contengono criolite in
quantità variabile. La criolite è un minerale che come additivo viene utilizzato anche nella siderurgia, per abbassare la temperatura di fusione o
per impartire caratteristiche precise al
prodotto ottenuto.
R205 ne contiene una buona percentuale distribuita all’interno della resina
mentre R203 ha perfino un terzo strato deposto sopra i granuli abrasivi.
Questo terzo strato di permette la
levigatura a secco dell’acciaio inox, in
quanto abbassa la temperatura superficiale del pezzo levigato evitando
la formazione del tipico alone blu della “scottatura” dell’acciaio inossidabile, che compromette irreversibilmente
l’estetica del prodotto lavorato.
R205 e R203 sono disponibili dalla
grana 24 alla 120 e grazie alla resistenza del loro supporto sono indicati
per le lavorazioni con grandi pressioni.
A lato, un elemento di radiatore le
cui saldature sono state levigate
con R205 #80
Con R192 la certezza della qualità e dell’efficienza
R192 è un prodotto in ossido di alluminio applicato su tela in poliestere di
peso X, particolarmente adatto per la
smerigliatura e la finitura di acciai inox
e legati, in particolar modo nelle lavorazioni con grane intermedie.
La caratteristica principale di R192,
disponibile sia in nastri alti che bassi,
è la capacità di ridurre in modo importante il rischio di rigature anomale
delle superfici e il conseguente costo
aggiuntivo dello scarto o anche degli
eventuali ulteriori passaggi di lavorazione per eliminare le rigature stesse.
La sensibilità del supporto peso X fa
si che R192 possa lavorare anche in
condizioni di basse pressioni di lavoro, tali da garantire una superficie
perfettamente smerigliata.
L’utilizzo di R192 punta dunque a
migliorare la finitura, garantendo una
qualità omogenea e costante dei manufatti e una drastica riduzione del
costo dei nastri.
Sopra, alcuni elementi metallici
cromati.
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Altac X6: la costanza nelle prestazioni
Altac X6 è un nuovissimo prodotto
abrasivo in ossido di allumino applicato su tela impermeabile, utilizzato su
superfici metalliche destinate ad essere cromate.
E’ indubbiamente la novità del momento. Nel settore degli abrasivi flessibili è abbastanza rara la nascita di
prodotti rivoluzionari. Altac X6 lo è
sicuramente perché rappresenta
l’impiego, sotto nuova forma, di un
minerale (ossido di alluminio) tradizio-
nale.
UNA SUPERFICIE PERFETTA
Grazie all’uniformità della struttura “a
conchiglia” di cui è composto, Altac
X6 garantisce una superiore qualità
di finitura dei prodotti levigati. La sua
superficie è composta da piccoli elementi di materiale abrasivo compatto
strutturati in forme geometriche regolari che si usurano lentamente, mantenendo nel tempo un’alta qualità di
finitura, dall'inizio alla fine del ciclo di
vita del nastro.
Questa particolare struttura richiede
basse pressioni di lavoro, quindi esprime una maggiore sensibilità e
capacità di adattamento al materiale
da levigare.
riguarda principalmente i settori dei
componenti e degli accessori
d’arredo.
Nella foto di sinistra, il basamento
di un tavolo in metallo cromato.
Sopra, la struttura a “conchiglie” di
Altac X6.
Altac X6 inoltre risolve il problema
delle rigature anomale delle superfici,
piuttosto ricorrente nell’uso di prodotti
con minerale definito “compact grain”,
agglomerato o anche sferoidale.
Altac X6 viene impiegato per la lavorazione detta satinatura fine su metalli
destinati ai processi galvanici che
Dalla prima pagina
Le finiture lucide
BikeTribe
Il nuovo package
Nonostante il lucido da anni sia la
finitura più affermata, la competizione
sposta il traguardo qualitativo sempre
più in alto.
La vita è competizione, il lavoro pure.
E i successi, nello sport come nella
vita e nel lavoro, vengono solo se ci si
allena a lungo, duramente, con costanza e metodo. I miglior risultati
arrivano spesso dopo aver analizzato
e capito gli errori (propri e altrui) e
impegnandosi a correggerli. Questo è
l’elemento comune che Nastroflex
trova in Bike Tribe, un team i cui prestigiosi risultati fanno onore a chi lavora duramente per primeggiare.
… rappresenta una duna del deserto.
La sabbia richiama uno degli elementi
naturali (silice) usati nel passato nella
costruzione delle prime carte abrasive
destinate alla carteggiatura manuale.
Risultare vincenti richiede quindi una
preparazione non comune, un processo produttivo affinato e l’uso dei migliori utensili.
Nastroflex mette a
disposizione la conoscenza maturata
come leader del settore, per aiutare
l’utilizzatore a valutare lo stato
dell’arte della propria azienda.
La tonalità cromatica particolarmente
calda della duna contro lo sfondo
nero, ben si abbina con la base nera
sulla quale risalta il logo “Nastroflex”.
Tutti i prodotti destinati alle lavorazioni industriali gradualmente utilizzeranno le nuove scatole.
Saranno soprattutto i rivenditori a
trarre vantaggio da questa linea assai
personalizzata (qualcuno ha definito
la scatola degna di figurare in negozi
di fashion) le cui confezioni non passeranno inosservate una volta esposte negli scaffali.
Il tema centrale dell’incontro sarà la
comprensione delle caratteristiche da
considerare, nella scelta dell’abrasivo
ottimale, per ottenere un corretto equilibrio tra superficie, vernice, macchina ed effetto finale della levigatura,
avendo una resa economica corretta
nel processo di levigatura e spazzolatura.
L’acquirente memorizzerà facilmente
l’aspetto è sarà per lui più facile richiedere un identico prodotto al suo
fornitore.
L’incontro si terrà nel mese di Febbraio 2012 presso la sede di Nastroflex a
Ponte di Piave (TV).
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Il servizio e la soddisfazione: soluzioni vincenti
Più resa dei nastri sull’MDF verniciato in poliuretanico
Recentemente il Servizio Assistenza di
Nastroflex
è
intervenuto
presso
un’azienda che necessitava di un supporto
tecnico nella messa a punto della combinazione nastro-macchina-superficie, per
migliorare la propria performance produttiva.
Marco Armellin, responsabile del Servizio Assistenza di Nastroflex:
“Il caso di oggi è piuttosto frequente: nella
ricerca del miglioramento dell’efficienza e
della qualità delle proprie produzioni,
un’azienda modifica le tecnologie e i materiali che utilizza, ritrovandosi a dover mettere mano alle relative lavorazioni, tra le
quali anche la levigatura delle superfici. Il
passaggio implica una messa a punto dei
cicli di lavoro, che talvolta necessita di
conoscenze specifiche che l’azienda non
sempre ha ed è in questi frangenti che
Nastroflex ha modo di esprimere le proprie competenze e l’esperienza data dal
grande numero di aziende seguite e di
casi differenti affrontati tutti i giorni.“
Eccovi la scheda della “Soluzione vincente” realizzata in questa occasione.
SCHEDA 07
Segmento: legno.
Destinazione d’uso: ante per mobili.
Materiali: MDF.
Descrizione della produzione.
Pannelli in MDF grezzo, verniciati con
fondo a spruzzo per finitura a lucido
diretto.
Prodotti utilizzati.
Naxostat, 431/RS.
Problema.
L’azienda è passata da un ciclo di verniciatura poliuretanica ad un uso di vernice
poliacrilica con asciugatura UV e con il
nuovo ciclo di lavoro i nastri si intasano e
la loro durata si è ridotta di molto.
Richieste del cliente.
Una maggiore velocità e una riduzione
dei costi d’impianto, relativi al cambio di
nastro, nella produzione di pannelli piani
con superficie dura.
Analisi del problema.
Una cattiva distensione del fondo che in
alcune parti era duro, mentre in altre
originava un accumulo elevato e non ben
essiccato.
Risoluzione del problema.
Per soddisfare le attese del cliente va
utilizzato un prodotto per la levigatura
mirato alle superfici trattate con vernici
dure e di difficile “spianatura”. In questo
modo si riducono i fermi macchina per la
sostituzione dei nastri, mantenendo un
livello e una costanza di finitura adeguate e aumentando così la resa del nastro
utilizzato.
CICLO DI LAVORAZIONE
Gruppo di lavoro
Prodotto e Grana
RULLO
NAXOSTAT P280
TAMPONE
NAXOSTAT P320
SUPERFINITORE
431/RS P400
La parola al Cliente
“Perche un nastro in zirconio, in teoria più performante, dura
invece meno di un nastro in ossido di Alluminio?”
“Spett.le Nastroflex, abbiamo utilizzato alcuni nastri in zirconio, dai quali ci
attendevamo delle performance superiori ai tradizionali prodotti in ossido
di alluminio, ma il risultato è stato al
di sotto delle aspettative. Potete
spiegarci perché? Grazie” (lettera
firmata)
Risponde Marco Armellin, responsabile del Servizio Assistenza.
““Gli abrasivi denominati comunemente “allo zirconio” sono composti
da una miscela di ossido di alluminio
ed ossido di zirconio. Nella gamma
Nastroflex i prodotti a base zirconio
più diffusi sono Y986W, R205, R203
e R207. Più è elevata la percentuale
di zirconio (normalmente va dal 10 al
50%) più il prodotto è in grado di asportare materiale da metalli molto
duri. Tuttavia vi sono delle avvertenze da seguire.
Per poter utilizzare tali abrasivi sono
necessarie alte pressioni di lavoro e
ruote di contatto (foto a lato), meglio
se scanalate 2:1 con dente a taglio,
di gomma di durezza non inferiore ai
70 A°Shore. Sulle macchine a nastro
alto bisogna lavorare con basse velocità di avanzamento dei rulli trasportatori, per garantire un contatto prolungato. Se si usa un prodotto ad alta
percentuale di zirconio, con un rullo
tenero o per una levigatura manuale,
l’abrasivo dopo poco si ottunderà,
cioè non sarà più in grado di rompersi per riformare la punta di taglio.
Il nastro avrà dunque una durata
ridotta e anche se il nastro si presenterà come nuovo, i grani abrasivi
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Nastroflex Spa
Via delle Industrie, 17
31047 Levada di Ponte di Piave
(Treviso) ITALY
Tel. +39.0422.853018
Fax. +39.0422.853533
E-mail: [email protected]
Web: www.nastroflex.it
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scivoleranno sul pezzo da levigare
senza inciderlo e quindi senza asportare materiale. In questi casi vi sono
due alternative: cambiare le ruote di
contatto, aumentandone la durezza,
oppure passare ad un abrasivo con
minor percentuale di ossido di zirconio.”
Per quesiti di carattere tecnico scrivete a [email protected]
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