Il 29 settembre 2012, festa dei Santi Arcangeli
Michele, Gabriele e Raffaele, nella comunità
di v.le Saffi, abbiamo celebrato con esultanza il
50° 65° e 75° anniversario di vita religiosa delle nostre
carissime sorelle sr. Attilia
Campagnaro, sr. Ma. Letizia
Onesti e sr. Lamberta
Lucato. Con gratitudine e
con il cuore colmo di
emozione abbiamo cantato
lodi al Signore per le meraviglie compiute nella loro
vita. Alla preghiera solenne e alla celebrazione
Eucaristica era presente sr. Marta, superiora
provinciale, tutte le sorelle della comunità, le
collaboratrici della casa. La festa è continuata in
condivisione fraterna nei vari intrattenimenti e nel
pranzo, curato nei minimi particolari.
A Scutari, il 29 settembre, festa di S. Michele si e' dato
inizio all'anno catechistico con una celebrazione
solenne durante la quale i catechisti e i genitori hanno
ricevuto il mandato per l’annuncio del vangelo. I
catechisti hanno professato la
loro fede e promesso fedeltà
alla dottrina ed autenticità di
vita nell'impegno di guidare i
ragazzi dalla prima fino alla
nona classe. Ai genitori, come
primi educatori alla fede, è stato consegnato il Credo.
L’11 ottobre sera, con l’AC “M. Immacolata” RM
abbiamo partecipato con entusiasmo alla fiaccolata da
Castel S. Angelo a S. Pietro per il 50° anniversario del
Concilio. Nel sito: www.acwww.ac-immacolata.it tutti i dettagli
dell’evento e la favolosa festa del CIAO del 20 ottobre.
Il 22 ottobre, si è svolta la festa della Madonna del
Buon Consiglio, Patrona della città di Scutari, con una
solenne processione in suo onore. I nostri giovani
hanno portato l'immagine; le mamme e bambini hanno
lanciato fiori e onorato il suo passaggio davanti alla
chiesa di S. Nicola.
La tradizionale lunga torta offerta dai commercianti ha
rallegrato tutti.
E’ un traguardo di
pochi: 100 anni!
Il 16 ottobre 2012, sr.
Armanda Trinca lo ha
vissuto, attorniata dalle
sorelle e rallegrata dalla
visita del nipote, Don
Leone Cecchetto, fratello di sr. Elda che, arrivato in
tarda mattinata, ha celebrato per lei nella cappella
dell’infermeria di Centocelle,
rievocando nell’omelia simpatici e
cari ricordi.
Sr. Armanda da un po’ di tempo
stava facendo il conto alla rovescia,
emozionata mano a mano che si
avvicinava la data e interessata al
programma che la comunità stava
preparando con affetto. Ha gradito
immensamente i doni di cui l’attenzione dei Consigli
generale e provinciale l’hanno fatta oggetto.
Non sono mancati nemmeno i bimbi dell’asilo e le
insegnanti della scuola con il loro omaggio augurale.
Nel refettorio ci ha riunito un pranzo di festa con canti
e messaggi da varie fraternità e … non poteva certo
mancare la torta per un compleanno così insolito!
Sr. Cristiana e sr. Lirie hanno partecipato ad Assisi
alla settimana europea dei ‘Laboratori di Preghiera e
Vita’ di P. Larrañaga:
"Imparare a pregare per imparare a vivere"
Erano presenti 8 nazioni. “Noi siamo una realtà
giovane - dicono le nostre sorelle - ma siamo contente di
annunciare il Vangelo in maniera nuova”.
il gruppo
albanese con
P. Larrañaga
(vedi www. francescanemissionarie.com)
Preghiamo per i nostri defunti:
Modesta:
zia di Sr Stefania Serra
Virginia:
zia di Sr Valeria Martinis
Constancia: cugina di Sr Marisa Orquin
PROVINCIA
“ M . IMMACOLATA ” - ROMA
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di vita
anno 7° n. 9
ottobre ‘12
L’11 ottobre scorso Papa Benedetto XVI ha dato inizio
all’Anno della fede. Questo, carissime Sorelle, è un tempo di
grazia che ci pone in sintonia con la Chiesa universale e con
la nostra Congregazione e ci impegna a compiere, con fede,
un radicale cammino di conformazione a Cristo Crocifisso, in
una autentica vita di preghiera e con la testimonianza
dell’amore fraterno.
Ci facciamo accompagnare dall’ insegnamento magistrale
di Papa Benedetto XVI.
In questi decenni è avanzata una «desertificazione»
spirituale. Ma è proprio a partire dall’esperienza di questo
deserto che possiamo nuovamente scoprire la gioia di
credere, la sua importanza vitale per noi. Nel deserto si
riscopre il valore di ciò che è essenziale per vivere; così nel
mondo contemporaneo sono innumerevoli i segni, spesso
espressi in forma implicita o negativa, della sete di Dio.
E nel deserto c’è bisogno soprattutto di persone di fede che,
con la loro stessa vita, indicano la via verso la Terra
promessa e così tengono desta la speranza. La fede vissuta
apre il cuore alla Grazia di Dio che libera dal pessimismo.
Oggi più che mai evangelizzare vuol dire testimoniare una
vita trasformata da Dio, e così indicare la strada.
Possiamo raffigurare questo Anno della fede come un
pellegrinaggio nei deserti del mondo contemporaneo, in cui
portare con sé solo ciò che è essenziale: non bastone, né
sacca, né pane, né denaro, non due tuniche, ma il Vangelo e
la fede della Chiesa, di cui i documenti del Concilio Vaticano
2° sono luminosa espressione, come pure il Catechismo
della Chiesa Cattolica. Nella fede risuona l’eterno presente
di Dio, che trascende il tempo e tuttavia può essere accolto
da noi solamente nel nostro irripetibile oggi. Ritengo che la
cosa più importante sia ravvivare in tutta la Chiesa quella
positiva tensione, quell’anelito a riannunciare Cristo.
Dal messaggio della
XIII Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi
impressioni: è stata una
celebrazione molto sentita e
partecipata,
vissuta
nella
preghiera e nel rendimento di
lode a Dio.
Non c’è uomo o donna che, nella sua vita, non si ritrovi,
come la donna di Samaria,
accanto a un pozzo con
un’anfora vuota. Molti sono
oggi i pozzi che si offrono alla
sete dell’uomo, ma occorre
discernere per non cadere
preda di delusioni, che possono
essere rovinose.
Ovunque si sente il bisogno di ravvivare una fede che
rischia di oscurarsi in contesti culturali che ne ostacolano
il radicamento personale e la presenza sociale, la
chiarezza dei contenuti e i frutti coerenti.
Sentiamo l’esigenza di dirvi, con profonda convinzione,
che la fede si decide tutta nel rapporto che instauriamo
con la persona di Gesù. L’opera della nuova
evangelizzazione consiste nel riproporre al cuore e alla
mente la bellezza e la novità perenne dell’incontro con
Cristo.
Sta a noi oggi rendere concretamente accessibili
esperienze di Chiesa, moltiplicare i pozzi a cui invitare gli
uomini e le donne assetati e lì far loro incontrare Gesù.
Nuova Evangelizzazione
Non si tratta di inventare chissà quali nuove strategie,
ma di riscoprire i modi in cui, nella vicenda di
Gesù, le persone si sono accostate a lui e da lui
sono state chiamate.
Sentiamo sinceramente di dover convertire
anzitutto noi stessi alla potenza di Cristo,
Se questo rinnovamento fosse affidato alle nostre
forze, ci sarebbero seri motivi di dubitare, ma la
conversione, come l’evangelizzazione, nella Chiesa
non ha come primi attori noi poveri uomini, bensì
lo Spirito stesso del Signore. Non c’è spazio per il
pessimismo nelle menti e nei cuori di coloro che
sanno che il loro Signore ha vinto la morte e che il
suo Spirito opera con potenza nella storia.
Con umiltà, ma anche con decisione ci accostiamo
a questo mondo e vogliamo vedervi un invito di
Dio a essere testimoni del suo Nome.
La secolarizzazione, ma anche la crisi della politica
e dello Stato, chiedono alla Chiesa di ripensare la
propria presenza nella società.
Le molte e sempre nuove forme di povertà aprono
spazi inediti al servizio della carità.
Anche nelle forme più aspre di ateismo e
agnosticismo sentiamo di poter riconoscere non un
vuoto, ma una nostalgia, un’attesa che attende
una risposta adeguata.
7 ottobre: 1° Professione di sr. Marta Lucatelli
“Abbi il coraggio di osare con Dio! Provaci! Non aver
paura di Lui! Abbi il coraggio di rischiare con la
fede!" (Benedetto XVI - festa dell’Immacolata ‘05)
… e Marta ha osato, ha scommesso il suo futuro sulla
fedeltà di Dio, ha, semplicemente, … creduto.
Raccogliamo la sua testimonianza:
“Io gioisco pienamente nel Signore, la mia anima esulta
nel mio Dio” (Is 61,10) per il grande dono della
vocazione e per la grazia che mi ha dato, di rispondere
con convinzione alla sua chiamata. Domenica 7
Ottobre, memoria della Beata Vergine Maria del
Rosario, ho finalmente realizzato il progetto d’amore di
Dio per me davanti a tutta la Chiesa.
Dio solo sa cosa porto in cuore di ciò che ho vissuto
nella celebrazione, alla quale mi sono preparata con
cura, coinvolgimento e preghiera, una gioia profonda
che non posso esprimere a parole. Ogni gesto, ogni
parola, ogni silenzio, sono stati espressione di ciò che è
avvenuto nella mia vita: Dio mi ha consacrata a Sé, ora
appartengo a Lui. Ora posso dire ogni momento: “Si,
Signore, veramente voglio tutto questo!” Ringrazio il
Signore perché fa grandi cose nella mia semplice e
povera esistenza, e tutto ciò è opera sua, per questo
“gioisco pienamente nel Signore”.
Qualcuno mi ha confidato ciò che ha pensato quando
mi è stato messo il velo: “Ora Marta cambia viso...per
sempre”; è questo ciò che ho provato anch’io: “Ora sono
suora, questa è la mia nuova immagine, non è
transitoria, sono io, una nuova creatura.”
È stato molto emozionante vedere la partecipazione
attenta di molte persone, e riscontrare le loro
Tutti l’hanno vissuta con
commozione e gioia, per molti
è stata motivo di profonda
riflessione... una cosa è certa:
è stato un momento che ha
lasciato un segno nel loro
cuore, la mia professione è stata strumento per
giungere a Dio, alla sua lode, alla sua gloria. Questo me
lo auguro con tutto il cuore, lo auguro a ciascuno, e
allora posso gridare ancora più forte: “Io gioisco
pienamente nel Signore, la mia anima esulta nel mio
Dio.” (sr. Marta Lucatelli)
C’erano tanti parenti ed amici della parrocchia S.
Maria della Misericordia (RM), nel pomeriggio di
domenica 7 ottobre,
ad accompagnare
l’avvenimento che
ha definitivamente
orientato la vita di
Marta!
C’era naturalmente
la sua famiglia:
genitori,
nonni,
fratelli,
che
con
sr. Marta con i genitori e i fratelli
generosità hanno
accolto e seguito l’evolversi del suo cammino
vocazionale; c’era la nostra congregazione di FMSC,
nella persona di sr. Paola Dotto, superiora generale,
nelle cui mani Marta ha fatto voto di Obbedienza,
Povertà, Castità, e della superiora provinciale, sr. Marta
Camerotto, con i rispettivi Consigli. C’eravamo noi suore,
convenute da varie parti, felici di questa nuova sorella..
Soprattutto c’era lei: Marta Lucatelli, con l’entusiasmo
della sua giovinezza, con il sapore del suo sorriso
innamorato, con la consapevolezza di un’ offerta libera e
senza ritorni, con la purezza di un abbandono sponsale
a Colui che da sempre l’ha scelta e amata.
vedi: www. francescanemissionarie.com
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