Weekend 1 Campania 2 3 4 Camera con vigna 1. La campagna sannita. In autunno si fa scorta di vini e cibi doc. 2. La bottaia dell’azienda Feudi di San Gregorio. 3. Il salone del resort Le Vigne, a Torrecuso: qui viene servita la prima colazione. 4. La regione vanta cantine e vini pluripremiati. 5. Cucina a vista nel ristorante Marennà, all’interno dell’azienda Feudi di San Gregorio. È il nuovo trend: vendemmia con pernottamento nelle tenute vinicole. Dall’Irpinia al Beneventano, itinerari all’insegna del buon cibo e delle migliori etichette. Relax e piaceri a prezzi anticrisi Non solo Langhe e Toscana. Anche la Campania ha il suo bel dire in fatto di vini e ospitalità in cantina. Tanto che il prossimo International Wine Tourism Conference, il forum internazionale del Movimento Turismo del Vino che si terrà in Italia a febbraio (www.iwinetc.com), ha scelto proprio questa terra da far scoprire ai più importanti wine & travel blogger provenienti da 15 Paesi. Andranno alla ricerca della Campania dei cento vitigni autoctoni, di cantine e vignaioli a cui si deve la rinascita dell’enoturismo. Ecco, in anteprima, le rotte e gli indirizzi per un fine settimana di autunno. Sono bed & wine di piccole aziende vinicole, camere con vigna immerse nel verde dove poter staccare la spina, svegliandosi tra profumi di campagna e colazioni bio. La stagione è poi propizia: i filari sono ebbri di grappoli e in molte contrade a fine mese si vendemmia l’aglianico, l’uva rossa tardiva che dà vita ai vini più importanti della Campania. Dall’Irpinia al Beneventano, sono tanti gli itinerari da percorrere e un buon riferimento può essere The WineBus, che organizza itinerari all’insegna del buon cibo e delle migliori etichette, di uno o più giorni, nelle terre del vino, con soste gourmand, visita ai 60 borghi storici e naturalmente alle cantine più interessanti (prezzi da 33 € per persona. Partenze da tutti gli alberghi di Napoli, dalle stazioni di Napoli e Salerno, dall’Aeroporto di Capodichino e da Fiumicino. Info: www.thewinebus.it, tel. 0825.96.33.45, cell. 388.70.01.516). In Irpinia si contano le novità più interessanti: ha da poco aperto la country house delle Cantine Famiglietti a Paternopoli, nata dal restauro di un fabbricato rurale in pietra del 1716 che conserva la stalla con la mangiatoia, la cantina ipogea, il forno a legna per il 5 DOVE ottobre11 pane e una piccola chiesa ancora consacrata e intitolata a San Pietro. Le camere per gli ospiti sono tre, arredate con mobili di modernariato, essenziali nella loro eleganza, tutte con bagno e una cucina a uso comune. L’azienda è nel territorio del Taurasi, il rosso potente della Campania, prima Docg del Sud Italia, e vanta tre ceppi di vite a piede franco del Settecento, veri e propri monumenti vegetali. Agli ospiti offre la possibilità di vivere la campagna più vera, partecipando anche ai lavori agricoli, dalla vendemmia alla raccolta 5 Weekend 1 Campania 2 3 4 delle olive (piazza Sottochiesa 3, Paternopoli, Avellino, tel. 0827.71.023; doppia b&b da 55 €). Il Radici Resort dei Mastroberardino, viticoltori da oltre cento anni, ha invece inaugurato la spa e un wine club per degustazioni. Il resort dispone di otto camere con vista sui filari, campo da golf a nove buche con illuminazione anche in notturna, piscina e un ristorante, il Morabianca, che celebra i sapori locali: formaggi di capra, caciocavalli, carni di agnello, paste fatte in casa (loc. Piano Pantano, Mirabella Eclano, Avellino, tel. 0825.61.41.11, Palloni gonfiati Dal 5 al 9 ottobre il borgo di Fragneto Monforte, nel cuore del Sannio beneventano, ospita il tradizionale Raduno Internazionale di Mongolfiere, il più importante del Sud Italia. Per cinque giorni, venti mongolfiere coloreranno i cieli e le vallate (per info: tel. 0824.99.36.74). Merita una visita anche la città di Benevento, che dal giugno di quest’anno figura nel Patrimonio Mondiale dell’Unesco con la Chiesa di Santa Sofia e gli itinerari longobardi. La città si percorre a piedi. Da vedere, oltre ai siti longobardi: l’Arco di Traiano, il Museo del Sannio, la Rocca dei Rettori e l’Hortus conclusus, esposizione permanente delle opere dell’artista Mimmo Paladino, nativo proprio di Benevento. In città si può pernottare a Il Molino Una Hotel (via dei Mulini 48, tel. 0824.31.12.13), nato lo scorso anno dal recupero dell’antico pastificio Rummo, con esposizione d’arte negli spazi comuni e ottimo ristorante di cucina sannita. 62 5 www.radiciresort.com; doppia da 150 €). L’Irpinia è un bel viaggio, di storia e sapori. Sono tanti i luoghi da vedere: il centro storico di Nusco e quello di Montefusco con il carcere borbonico, oggi monumento nazionale; l’Abbazia del Goleto, nota come la piccola Assisi del Sud; la Mefite, luogo suggestivo e sinistro per i vapori sulfurei, citato da Virgilio nell’Eneide come una delle porte degli inferi. Vale una sosta a Rocca San Felice il ristorante La Ripa, dove si può assaggiare il pecorino di Carmasciano, rarità locale (tel. 0827.21.50.23, cell. 393.94.53.762, www. ristorantemuseolaripa.it; chiuso lun. e mar.; menu di 5 portate da 30 €). Altra sosta gourmand è il ristorante Marennà, all’interno dell’azienda Feudi di San Gregorio, esempio non comune di architettura e design contemporanei in uno scenario di natura selvaggia. In cucina, a vista sulla sala, c’è lo chef Paolo Barrale, una stella Michelin (via Provinciale Turci, Sorbo Serpico, Avellino, tel. 0825.98.66.11, www.feudi. it, menu degustazione con 5 portate e vino 60 €). Dopo pranzo – tra le ricette la spalla d’agnello con purè di mele annurche e millefoglie di patate e carciofi – si visitano l’enorme bottaia e l’emporio aziendale. Dall’Irpinia, di vallata in vallata, di filare in filare, si arriva nel Sannio, l’antica regione tra la provincia di Benevento e quella di Caserta, dove il paesaggio alterna vigneti a uliveti, borghi medievali arroccati e centri d’eccellenza DOVE ottobre11 1. La piscina del Radici Resort: doppia da 150 €. 2. Arredi di design e atmosfere di charme in una saletta del Marennà, ristorante stellato: la visita della cantina Feudi di San Gregorio, la cena e una degustazione guidata costano 60 €. 3. Il Taurasi, Docg avellinese. 4. La terrazza della suite Pallagrello, nella tenuta Terre del Principe (doppia da 80 €). 5. Tacchino con mandorle tostate, al Radici Resort, a Mirabella Eclano. come Sant’Agata de’ Goti, Cerreto Sannita, San Lorenzello. Alle falde del Monte Taburno, parco regionale, si dorme a Le Vigne (Contrada Rivolta, Torrecuso, Benevento, tel. 0824.87.26.82, www.levignetorrecuso.it; doppia 70 €), nella foresteria della Fattoria La Rivolta: le sei camere (tre con letto alla francese) hanno i colori della campagna e antichi mobili contadini, aria condizionata e tv. La prima colazione, con pane fresco, extravergine d’oliva, torte artigianali e frutta, viene servita nella sala con camino. Per tutto il mese si può assistere alla vendemmia: memorabile, perché quella di quest’anno è la prima che potrà fregiarsi della Docg, la Denominazione di Origine Controllata e Garantita. Scendendo verso sud, tra i Monti del Matese e il Taburno, a Castel Campagnano, il bed & wine dell’azienda Terre del Principe di Peppe Mancini e Manuela Piancastelli accoglie gli enoturisti nella suite Pallagrello, con terrazza, salottino e camino, e nella camera Casavecchia, per due (SP SS Giovanni e Paolo 30, Castel Campagnano, Caserta, tel. 0823.86.71.26, www.terredelprincipe. com; doppia da 80 €). I nomi sono un omaggio ai due vitigni autoctoni allevati in azienda, piccolo gioiello della Campania. Da assaggiare è il Pallagrello bianco, Le Serole, ottimo sulla mozzarella di bufala, altra specialità locale. Donatella Bernabò Silorata