Corso di formazione Cooperative learning
• ITI “Marconi” Pontedera.
• 19 maggio 2008
Isabella Ghilarducci e Candida Capolongo
La storia
del
“cooperative learning”
• Lavorare in gruppo nasce come teoria pedagogica tra il ‘700 e
l’800.
• Viene applicata da Lancaster in Inghilterra e viene aperta la
prima scuola di ispirazione lancasteriana a New York nel 1806.
Uno dei più convinti sostenitori del metodo cooperativo fu il
colonnello Parker.
• Dewey si ispirò all’esperienza condotta da Parker, impostando il
suo pensiero in una logica di didattica attiva che pone lo studente
come protagonista del suo percorso di apprendimento.
• Rogers e David Johnson individuano i 5 nuclei concettuali del
“cooperative-learning”:interdipendenza positiva, responsabilità
individuale, abilità sociali,interazione promozionale faccia a
faccia, verifica e valutazione.
L’apprendimento cooperativo è uno dei modo possibili di insegnare.
E’ un metodo basato su alcuni criteri base afferenti alla
“mediazione sociale”: individuazione e rispetto di sequenze
temporali, composizione casuale dei gruppi, attività di contatto e
attività di lavoro basate sull’interdipendenza positiva e la
valutazione autentica.
L’obiettivo è quello di sviluppare la motivazione personale , la
responsabilità, l’autostima e le abilità sociali dello studente
attraverso una modalità di apprendimento che valorizza le capacità
individuali e di team e la creatività .
Il ruolo dell’insegnante è quello di un efficace facilitatore che
promuove l’apprendimento attraverso l’attività di gruppo.
I risultati in termine di benessere e miglioramento della qualità
delle relazione attengono alla classe come un diverso modo di
concepire la docenza ma possono ugualmente essere estesi ai
rapporti di tipo organizzativo e progettuale che esistono tra
docenti e gli organi direttivi e amministrativi.
I pilastri del C.L.
• INTERDIPENDENZA POSITIVA
•
•
•
•
9 tipi
di ruolo, di risorse, di sequenza, di scopo, di
identità,di simulazione, di premio,di obiettivo, di
pressione esterna, di ambiente
RESPONSABILITA’ INDIVIDUALE
INTERAZIONE PROMOZIONALE FACCIA A
FACCIA
ABILITA’SOCIALI
VERIFICA E VALUTAZIONE
Interdipendenza positiva
Tutti per uno, uno per tutti:
ad ogni membro è assegnato un ruolo complementare e
interconnesso a quello degli altri.
Il ruolo può essere sociale e/o lavorativo
IL SUCCESSO O
FALLIMENTO
DEL SINGOLO
E’
IL SUCCESSO O
FALLIMENTO
DEL GRUPPO
INTERDIPENDENZA POSITIVA
• Esiste “quando uno percepisce che è vincolato ad altri
in modo tale da non poter aver successo se anche
questi ultimi non l’hanno e viceversa e deve coordinare
i suoi sforzi con quelli altrui per completare un
compito” (D.W. Johnson e R. T.Johnson 1989).
• E’ direttamente correlata alla responsabilità
individuale che diviene suo prerequisito in quanto
esimersi dal proprio contributo concorre a
determinare automaticamente il fallimento del
gruppo.
• Ha una grande influenza sulla motivazione perché
determina un aumento del grado di autostima ed
induce il piacere di concludere e di raggiungere
obiettivi e mete ritenute irraggiungibili.
Responsabilità
individuale
Ogni membro è responsabile di una parte del lavoro e del
lavoro complessivo e può essere determinante per la
valutazione congiunta (uguale per tutti)
LA PRESTAZIONE
DEVE ESSERE
IDENTIFICABILE ED
UNICA PER IMPEDIRE
DELEGHE ED ESSERE
DETERMINANTE PER
IL
RICONOSCIMENTO
RESPONSABILITA’
INDIVIDUALE
• Rende il gruppo veramente efficace
perché rende nulli i comportamenti di
elusione del compito e di isolamento
• Migliora la cooperazione tra i membri,
incentivando il contributo di ognuno e
riconoscendo a ciascuno la propria
originalità sviluppando autostima e
motivazione.
Abilità sociali
Le abilità sociali non sono innate, costituiscono
oggetto e finalità di apprendimento
ABILITA’ SOCIALI
• Le abilità sociali non sono innate, possono
essere insegnate identificando gli
atteggiamenti che le connotano (carta a T)
• Imparando a sperimentarle nelle strutture
attraverso l’attribuzione di ruoli sociali.
• Valutando un percorso legato al monitoraggio
e alla valutazione.
• All’interno dei lavoro dei gruppi.
Interazione promozionale
faccia a faccia
La strutturazione dell’ambiente è finalizzata a favorire
modalità di contatto visivo-operative
Verifica e valutazione
La verifica e la valutazione sono momenti
finali sia relativamente al gruppo che alla
classe ed sono livelli di partenza per ulteriori
obiettivi
E ADESSO NON CI RESTA CHE….
PROVARE
!
THINK,PAIR, SHARE
FASI
• Compilazione mappa concettuale sulla meta ideale.
• Condivisione in coppia (2’ + 2’).
I primi 2 minuti sono relativi allo spostamento e alle istruzioni. I
restanti 2 minuti sono per la condivisione, per un totale di 4’.
• Condivisione in gruppo di 4 componenti (2’ + 4’)
I primi 2 minuti sono relativi allo spostamento e alle istruzioni ( es:
comincia chi indossa il colore più acceso, e così a seguire). I
restanti 4 minuti sono per la condivisione invertita.
• Formazione dei gruppi e dislocazione nello spazio con istruzioni
per l’attività successiva che può consistere nell’attribuzione di un
nome al gruppo, con ruoli (es:1 scrive e disegna 2 materiali 3
propone idee 4 tempo e rumore)
• L’applicazione è stata utilizzata per attività di contatto relative
alla formazione dei gruppi secondo il criterio casuale
• Possibili usi nella disciplina: ripasso, verifiche in coppia,
formazione casuale dei futuri gruppi per interesse o con ripasso
dei prerequisiti…..
JIGSAW
Fasi
• Si individua il n. 1 con criterio casuale (capelli
più chiari)
• Attività di contatto con “chi desideresti
invitare a cena?”
• Distribuzione materiale 1,2,3,4
sull’apprendimento cooperativo.
• Studio individuale.
• A rotazione n.1 espone, n.2 prende appunti, n.
3 pone domande, n. 4 controlla tempo e
rumore
Applicazione Jigsaw
•
•
•
•
•
Gruppo 1 attività interdisciplinare il bullismo
Interdipendenza di premio :viaggio in Sicilia
(Scampia)
Interdipendenza di ruoli: prepara il materiale,
legge, propone il tabellone, tiene il tempo
Formazione dei gruppi con criterio casuale
Interdipendenza di obiettivo: intervista con un
funzionario di pubblica sicurezza
Interdipendenza di risorse : l’insegnante
Applicazione Jigsaw
Gruppo 2 Attività: passaggio dal problema espresso attraverso il
linguaggio comune alla sua espressione matematica
. Interdipendenza di ruoli: 1 legge, 2 interpreta, 3 traduce il problema 4
tempo e rumore
. Interdipendenza di risorse: ogni alunno legge il materiale fornito
dall’insegnante ad un unico alunno (n 1)
. Responsabilità individuale di ciascun alunno rispetto al ruolo
assegnato
. Si condivide con la firma l’unica soluzione del problema
. Eventuale carta a T per verificare o state sviluppate le abilità sociali e
come autovalutazione
.
Applicazione Jigsaw
• Gruppo 3 leggere il romanzo “Il
cacciatore di aquiloni”
• Interdipendenza di obiettivo: la lettura
del romanzo per ciascun componente del
gruppo e la sua comprensione per
tematiche.
• Interdipendenza di ruoli, di risorse e
responsabilità individuale: ad ogni
componente si assegna un titolo chiave
del libro( l’amicizia, la guerra di cui è
responsabile etc
Attività Jigsaw
Gruppo 4: La geometria
• Interdipendenza di obiettivo: che ciascun memro
conosca i nuclei della geometria
• Interdipendenza di ruoli: n 1 individua ipotesi, n
2 individua tesi, n 3 ricerca teoremi e
corrispondenze con la teoria, n 4 controllore
tempo e rumore e valutazione delle modalitò di
interazione ( sociali9 del gruppo
• Autovalutazione finale per meta valutazione
delle abilità sociali( se mi osservo come ho
lavorato in gruppo la prossima volta potrò
lavorare meglio)
Applicazione Jigsaw
Gruppo 5 : laboratorio “la casetta termica”
• Interdipendenza di obiettivo: ciascun componente deve conoscere
la conducibilità termica
• Interdipendenza di premio: voto positivo uguale per tutti
• Interdipendenza di risorse: ad ogni componente viene assegnato un
materiale diverso (legno, lamiera..)
• Interdipendenza di ruoli e di sequenza : n1 si procura il materiale, n
2 organizza l’esperienza, n3 chi controlla i dati, n4 chi fa la relazione
scritta n 5 chi verifica i tempi di lavoro
• Interdipendenza di ambiente: il laboratorio
• Autovalutazione del lavoro di gruppo
Le nostre idee ed i nostri
desideri per il futuro..
Approfondire la metodologia
Applicarla in classe
Sperimentarla insieme ad altri colleghi
Unire gli aspetti sociali a quelli
disciplinari
Scoprire il piacere di imparare con
piacere e utilità
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Mediazione dei conflitti e