EIP Early Intervention Program Metodologia ABA/VB Applied Behavior Analysis/ Verbal Behavior Corso Applicato Dott.ssa Sara Bassani Psicologa BCBA SUPERVISOR EIP Associazione Pianeta Autismo onlus NET E DTT NET: Sessioni poco strutturate, la velocità è determinata dallo studente Condizione di operante libero Assenza di un ordine predeterminato per la presentazione delle istruzioni (ci si basa sulla motivazione dello studente) Gli stimoli presentati variano spesso I rinforzi sono funzionali alle risposte dello studente Il modellamento è meno “rigido”: vengono rinforzate anche le vocalizzazioni Minore necessità di utilizzare procedure specifiche per la generalizzazione: gli stimoli presentati i rinforzi e i prompt sono già naturalmente presenti nell'ambiente di insegnamento DTT: Sessioni altamente strutturate il cui ritmo è stabilito dall'insegnante Apprendimento per prove distinte La presentazione delle istruzioni è determinata da una sequenza specifica (non correlata alla motivazione dello studente) Gli stimoli vengono ripetuti fino al raggiungimento del criterio Non c'è correlazione funzionale tra risposte e rinforzi Risposte corrette e approssimazioni sono rinforzate spesso Necessario utilizzo di procedure specifiche di generalizzazione perché gli stimoli, i rinforzi e i prompt non sono presenti nell'ambiente naturale GENERALIZZAZIONE DAL DTT AL NET Identificare un'attività NET che offra molte possibilità di dare risposte funzionali tramite operanti verbali e non-verbali Selezionare una gamma di obiettivi verbali e non, purché collegabili all'attività da insegnare Insegnare tali obiettivi durante il DTT Dopo l'acquisizione in DTT passare all'attività in NET e testare tali obiettivi nel contesto naturale. GENERALIZZAZIONE DAL DTT AL NET Se il bambino risponde correttamente, rinforzare e proseguire con l'attività Se invece lo studente sbaglia, fare la correzione nel contesto dell'attività per insegnare la risposta. Rinforzarla per tutto il prosieguo dell'attività INSEGNAMENTO INCIDENTALE Le componenti che includono l’insegnamento incidentale sono: Il soggetto mostra interesse nei confronti di un oggetto o di una attività L'adulto aiuta una richiesta verbale (non si inizi il programma finché il soggetto non mostri l’iniziativa) Il bambino/ragazzo risponde oppure l'adulto lo aiuta a rispondere L'adulto consegna l'oggetto richiesto Le sessioni durano circa 2-3 ore, tipicamente si lavora su compiti specifici per 2-5 minuti e poi piccoli intervalli (1-2 minuti). Intervalli più lunghi (10-15 minuti) ogni ora/90 minuti L’intensità viene gestita a seconda del singolo individuo Normalmente 2 sessioni approssimativamente 30-40 settimana al giorno, ore per Una stanza per ogni individuo; lontano da ogni distrazione come rumore, altre persone, attività, ecc. (esigenze individuali per ogni soggetto) Nella stanza: – – – – Un tavolo e due sedie Mensola per il materiale didattico Tavolo e sedia per gli intervalli Mensola per il materiale per le pause Rinforzi “Giornale di bordo” Materiale didattico Giochi e materiale per gli intervalli “Il cervello è organizzato in sistemi modulari che possono lavorare sia insieme sia separatamente. Nell’autismo i sistemi deputati agli aspetti visuo-spaziali sono intatti e possono espandersi per compensare deficit di linguaggio”. La difficoltà a generalizzare è causata da rigidità e da scarsa accettazione dei cambiamenti, motivo per cui la generalizzazione viene attuata uno step alla volta: Persone Luoghi Materiali Istruzioni Assicurarsi che le nuove risposte siano rinforzate fuori dal setting di trattamento. L’abilità è dimostrata in situazioni ed ambienti multipli L’abilità è dimostrata in una varietà di situazioni naturali, non di training Come migliorare la generalizzazione: Insegnate utilizzando spunti e segnali diversi (variate l’istruzione, l’ambiente, i vestiti, la posizione del corpo e delle mani). Insegnate utilizzando molteplici stimoli (variate il tipo di oggetti, giocattoli, libri). Insegnate in una varietà di situazioni (ambienti differenti, con persone differenti). Alcuni bambini tendono a dimenticare ciò che apprendono (labile memoria a breve termine, troppe informazioni acquisite). La frequenza delle sessioni di mantenimento è relativa a ogni singolo bambino. Generalmente, nelle fasi iniziali, 1 volta a settimana; poi aumentare gradualmente l’intervallo di tempo. Grazie [email protected] [email protected] www.pianetautismo.org