Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 1 Sommario Buon Anno! Auguri! 1 OFS Regione 2 I - Conferenza 2 II - Auguri 2 Fraternità “Allegra” 4 Vita della Provincia 7 I - Definitorio 7 II - Delegato ... 9 III - Unione parroci 10 Note di Cronaca 11 I - Ambulatorio 11 II - Incontro FP 11 III - Osservanza ... 14 Abbiamo Vissuto 16 I nostri Defunti 20 Le Sorelle Clarisse 23 1854 - 8 dicembre - 2004 150° anno dalla proclamazione del dogma dell’Immacolata concezione della Beata Vergine Maria 2 - Notiziario Allegato: Religione ed Etica nella costruzione europea Fraternitas nr. 94 Notiziario Provincia di “CRISTO RE” Frati Minori dell’Emilia-Romagna (In copertina: “Sigillo del Ministro provinciale della Provincia bolognese di Cristo Re dei Frati Minori”, tecnica mista su legno, cm 100x140, di Sr. Annamaria B. , monastère de l’Emmanuel, Betlemme, 2002. Bologna, Curia provinciale OFM” Anno XXXVI - n.s. N. 91 - GENNAIO 2004 Sped. in Abbonamento postale art. 2 comma 20/c legge 662/96 Filiale di Bologna - Stampato in proprio Reg. Trib. Bologna n. 6799 del 10.04.98 Periodicità mensile Dir. resp.: Fr. Giovanni Mascarucci Redattore: Fr. Marco Zanotti Frati Minori dell’Emilia-Romagna OFS Emilia-Romagna I Conferenza regionale Assistenti OFS A Ettore Valzania referente presso il Consiglio Nazionale Ai componenti del gruppo di Coordinamento Regionale e p.c. Molto Rev.di Ministri Provinciali Carissimi, per la prima volta ci siamo incontrati, presso il Convento S. Francesco, nel ruolo di Assistenti regionali dell’Ordine Francescano Secolare con l’intento di iniziare a lavorare assieme e con l’obiettivo di costruire quanto prima l’assistenza collegiale come previsto dallo Statuto (cfr. art. 21,2). Ci rendiamo conto delle gravi difficoltà in cui si muovono le “vecchie” obbedienze... delle varie obiezioni nei confronti dell’attuale impostazione dell’OFS nazionale da parte dell’OFS Minori... dei diversi stili di formazione di tutti... ma stabiliamo di continuare il cammino. Abbiamo programmato un incontro coi Ministri Provinciali (il 14 Frati Minori dell’Emilia-Romagna gennaio presso il Convento S. Antonio di Bologna) e uno con gli Assistenti locali (il 9 febbraio al Convento dell’Osservanza di Bologna). Attendiamo dal vertice quale sia il procedimento giuridico per istituire la conferenza regionale. Abbiamo scelto quale referente dal nazionale P. Gloriano Pazzini ofm che fa da “tramite” per i passaggi richiesti. Riteniamo che formazione e reciproca informazione siano elementi necessari per l’intera Regione. Assieme desideriamo inviare alle fraternità un augurio natalizio. Vostri P. Carlo Felloni P. Ermanno Serafini P. Bruno Monfardini Bologna, 9 dicembre 2003 9 febbraio 2004 Osservanza Bologna Incontro Assistenti locali OFS II Gli Auguri della Conferenza Ai gent.mi - membri dei gruppi di coordinamento - sorelle e fratelli dell’OFS e della Gi.Fra. dell’Emilia- Romagna Ai Molto Reverendi PP. Ministri Provinciali Agli Assistenti delle fraternità locali Carissimi, riuniti per “muovere i primi passi verso l’istituzione della Conferenza degli Assistenti regionali, ci è gradito rivolgervi un cordiale augurio nella solennità del S. Natale. Per ognuno di voi, col fervore di S. Francesco estatico, in contemplazione dinanzi al Presepio di Greccio, è la preghiera che eleviamo al fine di ottenervi le grazie maggiormente desiderate. Nell’anno 750° della morte di S. Chiara vogliamo vivere questo evento di salvezza col suo atteggiamento interiore, alla scuola del suo elevato magistero, laddove ricorda: “Ora è chiaro che, per grazia di Dio, la più degna di tutte le creature, Notiziario - 3 l’anima dell’uomo fedele, è più grande del cielo, poiché i cieli, con le altre creature, non possono contenere il Creatore e solo l’anima fedele è sua dimora e suo seggio, e ciò soltanto grazie alla carità di cui mancano gli empi, come dice la Verità: Chi ama me sarà amato dal Padre mio, e io lo amerò, e verremo a lui e faremo dimora presso di lui. Come dunque la gloriosa Vergine delle vergini lo ha portato materialmente, così anche tu, seguendo le sue vestigia, specialmente quelle della umiltà e della povertà, lo puoi sempre portare, senza alcun dubbio, spiritualmente in un corpo casto e verginale,” (Lett. III ad Agnese di Praga, FF 2884-85). Maria ci precede nella sequela di Crisro, con la fede, la dedizione incondizionata alla volontà di Dio, il distacco da attese e progetti personali... Come Francesco, come Chiara ci disponiamo, nel percorrere il quotidiano itinerario, sorretti dalla grazia divina ed uniti ai nostri fratelli. Nella notte santa il ricordo nella preghiera vicendevole approfondirà il legame di comunione reciproca che fa degli Ordini francescani una sola famiglia che glorifica il Padre Celeste ed edifica il suo Regno d’amore nel mondo. Su tutti, particolarmente anziani, malati e soli, scenda la benedizione del Signore, portatrice di pace e di bene. Corso per Assistenti OFS d’Italia «Domus Laetitiae» Assisi 26-30 gennaio 2004 «Con i fedeli laici francescani Comunicare il Vangelo» Per le prenotazioni: 075 812792 Vostri P. Carlo Felloni P. Ermanno Serafini P. Bruno Monfardini Bologna, 9 dicembre 2003 4 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna Fraternità Francescana Internazionale “Fra Gabriele Allegra ofm” Caro ministro provinciale, il Signore ti dia pace. Lo scopo principale di questa nostra lettera è salutarti fraternamente e offrirti la nostra disposizione a lavorare in comunione con le province dell’Ordine, per camminare nella nostra vocazione ispirata dall’Altissimo a San Francesco, di vivere secondo la forma e vita dal Vangelo dal Signore Nostro Gesù Cristo, anche in questa Casa, dipendente dal Ministro Generale, realtà nata dall’università del nostro Ordine. Come ben saprai, il novo Definitorio Generale ha deciso di creare dall’antico Collegio Internazionale Sant’Antonio di Roma, una fraternità autonoma con il nome di “Fra Gabriele Mª Allegra OFM”, dove sono accolti i frati professi solenni provenienti di tutte l’entità dell’Ordine dei Frati Minori, chiamati per ubbidienza dal Ministro Generale, a condividere la vita ed a studiare nelle facoltà romane1 . (cf. La gioia della fede Sdp 22-27) La ragione di questa novità è di cercare di vivere in una vera fraternità la nostra Regola, e per ciò il Ministro Generale ha pensato di creare un “consiglio di formazione permanente”2 formato da: Frati Minori dell’Emilia-Romagna Fra Gilberto Soracchi, dalla Provincia di Cristo Re, di Emilia Romagna in Italia, come guardiano. Fra Vidal Rodríguez López, dalla Provincia Betica in Spagna, come vicario e rettore. Fra Marco Antonio dos Santos, dalla Provincia dell’Immacolata di Brasile, come vicerettore ed economo. Ogni fraternità ha delle note che la caratterizzano; noi ne riconosciamo principalmente tre: l’ internazionalità, lo studio e l’accompagnamento. a) Una fraternità internazionale… “E ovunque sono e si incontreranno i frati, si mostrino familiari tra loro reciprocamente. E ciascuno manifeste con fiducia all’altro le sue necessità”3 . Tutti i frati che vivono in questa Casa (circa 140) appartengono ad una entità, nazione, lingua e cultura particolari4 . E tutti sono stati chiamati a vivere la ricchezza francescana a vari livelli. Trovano questa vocazione una sfida che li spinge a diventare segno, in questo mondo frantumato e nell’Ordine cosi grande, di come si può vivere insieme, come fratelli, per un progetto evangelico comune, al di là di ogni razza, popolo e nazione di appartenenza5 . b) Una fraternità che studia… “Senza che questa occupazione estingua lo spirito dell’orazione e della devozione”6 . Tutti i frati che vivono in questa Fraternità hanno ricevuto l’obbedienza per studiare, e quindi devono cercare gli strumenti positivi per imparare la sapienza delle scienze frequentando le varie facoltà di Roma. Siamo convinti che essere membri di una fraternità francescana vera è il mezzo migliore per fare ricerca scientifica e quindi studiare. Per questo gli studi sono inseriti all’interno di tutta la dinamica fraterna propria della nostra vita francescana: spirito di orazione e devozione, progetto di vita comune, minorità e servizio, evangelizzazione, ecclesialità… tutto diventa la struttura sulla quale costruire uno spazio sereno di formazione permanente e di studio7 . c) Una fraternità accompagnata… “E si ricordino i ministri e servi che il Signore dice: Non sono venuto per essere servito, ma per servire; e che a loro è stata affidata la cura delle anime dei frati.”8 . Avere cura dei fratelli è proprio del nostro carisma, che viene richiamato ogni volta con forza sia dalla Notiziario - 5 Chiesa che dal nostro Ordine9 . Più ancora si ci rendiamo conto, che buona parte di questa comunità si trova nel periodo che va fino ai cinque a i dieci anni dalla professione solenne o l’ordinazione sacerdotale. Dunque, in linea con l’orientamento e le priorità dell’Ordine, e per rispondere a quanto il Ministro e il Definitorio Generale ci chiedono, abbiamo fatto l’opzione di essere tutti tre disponibili per l’accompagnamento 10 sia dell’insieme della fraternità sia personalmente di ogni fratello a due livelli: - l’accompagnamento spirituale, portato avanti dal guardiano, con il colloquio personale11 - l’accompagnamento accademico, portato avanti dal rettore, con la verifica del piano di studi12 L’internazionalità, lo studio e l’accompagnamento sono delle realtà che toccano il cuore della vocazione evangelica nella nostra fraternità “Fra Gabriele Mª Allegra OFM”. Proprio per questo crediamo molto importante avere una comunicazione fraterna con te, Ministro Provinciale, non solo per informarti, ma prima di tutto, per lavorare in comune collaborazione per il bene dei nostri confratelli che oggi vivono in questa fraternità, o che saranno qua un domani. Siamo dunque lieti di avere il ministero di servire i frati studenti e a te, e loro Ministro. Nell’avvento del Signore che viene, e che è la nostra pace, vi auguriamo, a te e alla tua fraternità provinciale, un buon e santo Natale: il Cristo che si rende nostro fratello nascendo da Maria Vergine, a tutti noi ottenga dal Padre lo Spirito Santo per costruire una fraternità che portala letizia del Vangelo a questa 6 - Notiziario umanità che cammina all’inizio di questo terzo millennio cristiano. Siamo a vostra disposi- 3 San Francesco d’Assisi, Regola bollata 6,7; FF 91 4 Cf. “Itineranza, sorella della pace”, in Il Signore ti dia la sua pace. Documento finale del Capitolo Generale (Assisi 2003) 33-36. 5 zione. Il Signore vi benedica Cf. “Il dialogo, via della pace”, in Il Signore ti dia la sua pace. Documento finale del Capitolo Generale (Assisi 2003) 28-32. 6 Fra Gilberto Soracchi ofm, guardiano, Fra Vidal Rodríguez López ofm, rettore, Fra Marco Antonio dos Santos ofm, vice-rettore ed economo 1 Cf. “La gioia della fede”, in Il Signore ti dia la sua pace. Documento finale del Capitolo Generale (Assisi 2003) 22-27. 2 Cf. Ordine dei Frati Minori, Ratio Formationis Franciscanae (Roma 2003) Apendice III, n. 1. San Francesco d’Assisi, Lettera a S. Antonio FF 252 7 Cf. “La gioia dell’evangelizazzione”, in Il Signore ti dia la sua pace. Documento finale del Capitolo Generale (Assisi 2003) 37-41. 8 San Francesco d’Assisi, Regola non bolla- ta 4,6; FF14. 9 Cf. “La santità in fraternita”, in Il Signore ti dia la sua pace. Documento finale del Capitolo Generale (Assisi 2003) 42-45. 10 Cf. Ordine dei Frati Minori, Ratio Formationis Franciscana (Roma 2003) 9297. 11 Cf. Ordine dei Frati Minori, Ratio Formationis Franciscana (Roma 2003) 98104. 12 Cf. Ordine dei Frati Minori, Ratio Studiorum. In notitia veritatis proficere (Roma 2001) 31-37; 90-97. Ordine Francescano Secolare d’Italia “ PER COSTRUIRE LA PACE CONDIVIDI LE RISORSE !” PELLEGRINAGGIO FRANCESCANO DI PACE ASSISI – BASILICA DI S. FRANCESCO Sabato 24 e Domenica 25 GENNAIO 2004 Frati Minori dell’Emilia-Romagna L’agenzia viaggi Frate Sole Viaggeria Francescana della Provincia Minoritica di Cristo Re dei Frati Minori nasce sette anni fa dall’intuizione di un Frate, padre Pan. Professionalità e cortesia verso il Cliente sono alla base della nostra agenzia insieme all’attenzione nella scelta degli operatori turistici e nell’elaborazione di preventivi su misura per tutte le destinazioni L’obiettivo è quello di trasmettere ad altri i valori del “Viaggio” inteso come eterna avventura dell’uomo alla scoperta delle meraviglie del creato e dei luoghi della storia Gilberto Fr. Aquini Gilberto Fr. Soracchi Doroteo Fr. Balestri Pierbattista Fr. Pizzaballa Valentino Fr. Giannini Valentino Fr. Menegatti Faustino Fr. Pinghini Alessio Fr. Martinelli Bonfiglio Fr. Sassi Rino Fr. Luppi Gabriele Fr. Raschi Giangabriele Fr. Chierici Gloriano Fr. Pazzini Osvaldo Fr. Maggiolini 4 febbraio 4 febbraio 6 febbraio 6 febbraio 14 febbraio 14 febbraio 15 febbraio 17 febbraio 17 febbraio 19 febbraio 27 febbraio 27 febbraio 27 febbraio 29 febbraio Onomastici Febbraio Via D’Azeglio, 92/c - 40123 Bologna Tel.: 051 6440168 Fax 051 6447427 E-mail [email protected] Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 7 Vita della Provincia I Definitorio Curia provinciale Bologna 5 gennaio 2004 * Il giorno 5 presso la Curia provinciale inizia alle ore 09.10 l’incontro del Definitorio il primo del nuovo anno. * Assunte alcune correzione vengono approvati i verbali dell’incontro del 9 dicembre tenuto a Montepaolo. * Il Definitorio analizza la situazione di Fr. Fabrizio Verucchi: il Ministro provinciale si incontrerà nuovamente, appena possibile, con l’interessato. * Si riflette sulla situazione del personale dell’Infermeria provinciale e si avverte la necessità di precisare sempre meglio i ruoli di coloro che operano nella struttura. * Nel mese di gennaio si inizierà il lavoro per giungere alla definizione del rapporto tra la Provincia e l’IPAB «Rastelli» di Verucchio, per la gestione dell’Asilo «S. Borsalino». 8 - Notiziario * Nel contesto del Definitorio ci si aggiorna sulle ormai imminenti «Tre giorni» di Milano Marittima: i relatori, i contenuti e l’organizzazione. * Si affrontano questioni di Rappresentanza Legale e ci si aggiorna su di esse: Modena S. Cataldo (lettera di Fr. Romano Volpari), Eredità Zamboni, Rocca S. Casciano, Pisa, Casa del Fanciullo e ex Seminario delle Grazie. * Nei prossimi giorni riprenderà l’attività dell’Unione provinciale Parroci ofm: ci si augura che possa essere un proficuo lavoro per tutti. * Si affronta una richiesta di Padre Eligio Gelmini di Mondo X in riferimento al luogo di Brisighella: sarà possibile rispondere soltanto dopo aver incontrato il Vescovo di Faenza. * L’incontro del Definitorio termina alle ore 12.20, ci si scambiano gli auguri di Buon Anno e ci si dà appuntamento per mercoledì 4 febbraio a Milano Marittima. * Si pranza con la fraternità di S. Antonio ed il Definitorio tutto ringrazia per la cortese ospitalità. * L’economo provinciale aggiorna il Definitorio sulla situazione economica al 31 dicembre 2003. * Si prende in considerazione il «ricorso» presentato da un membro della Fraternità OFS di Santo Spirito di Ferrara; la questione verrà affrontata nell’incontro dei Ministri provinciali della Regione (OFM, OFM Conv, OFM Cap) in programma per il giorno 14 c.m. Frati Minori dell’Emilia-Romagna FANANO Casa “San Colombano” TELEFONO: 0536 68001 * La casa è gestita da Marisa e Claudio. * Può ospitare un massimo di 25 persone. * Non è in autogestione. * La quota è di 28 tutto compreso: lenzuola, asciugamani, prima colazione, pranzo e cena. * Ai laici verrà richiesta la quota associativa ANSPI, che è di circa 3-4 . * Possono usufruire della struttura i Frati, l’OFS e i gruppi accompagnati almeno da un frate responsabile e alle condizioni sopraddette. Nei prossimi numeri del “Notiiziario”, in allegato, verrà pubblicato parte del contributo che Padre Gabriele Ferrari ha partecipato all’incontro di Formazione permanente tenutosi recentemente a Milano Marittima per i frati dai 40 ai 65 anni. Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 9 II Delegato GPSC Ecumenismo Missioni al Popolo Carissimi Fratelli, si sta concludendo il cosidetto anno dell’acqua. Anche noi vogliamo lodare Iddio per questa nostra sora, perché ci insegna ad essere umili, casti e così diventare utili e preziosi per i fratelli. I1 fascicoletto Acqua per la vita, in difesa di nostra sorella acqua , qui allegato, preparato dai Promotori GPSC, può servire per un esame delle nostre abitudini e un confronto con gli altri. Avvicinandosi il nuovo anno e la giornata per la pace, deve continuare il nostro impegno per nutrire dentro di noi e diffondere attorno a noi la pace, pregare insieme ai fratelii per meritare questo dono del Signore: rimane un richiamo il 24 gennaio, II giornata di preghiera del papa con i rappresentanti delle Religioni nella città di Francesco. Per unire lo spirito di Assisi a quello ecumenico nella settimana di preghiera per l’unità delle chiese, sarebbe entusiasmante unirci a tutti i fratelli cristiani per invocare Dio il cui nome è pace. La diocesi di Carpi ci chiede di collaborare con altri Religiosi per la Missione Popolare che si svolgerà a partire dal prossimo settembre alla Pasqua del 2005, che cadrà il 27 marzo. Questa missione, per continuare anche dopo le iniziative clou, vuole dare importanza e coinvolgere la responsabilità ai laici. A noi vengono affidati questi impegni: settembre-ottobre 2004: visitare le famiglie per invitare alle varie iniziative; in avvento del 2004 e in quaresima 10 - Notiziario 2005 dedicare una settimana a incontri di catechesi e a celebrazioni alla confessione. La diocesi organizza poche celebrazioni all’inizio e forse alla conclusione; per il resto ogni parrocchia farà il suo progrramma, naturalmente in accordo con chi si assume questo impegno. Vorrei poter contare sulla presenza di un frate dalla vostra fraternità. Data la articolazione sopra accennata non è necessario che sia sempre lo stesso frate per i vari tempi, perciò è piu facile dichiarare la propria disponibilità. È un modo di raccontare e testimoniare agli altri quanto abbiamo sperimentato vicino al Signore nella nostra fraternità, ci ricorda il Ministro Provinciale. Il Natale sia na nuova occasione per contemplare l’amore di Gesù e diventare rifelsso della luce vuole far brillare per tutti. Santo sia il nostro Natale e il nuovo anno. Pace e Bene. Fr. Bruno Monfardini S. Maria delle Grazie 14 dic. ‘03 Seguendo il metodo “vedere-giudicare-agire”, questo fascicolo vuole darvi un’informaizone chiara sui problemi relativi all’acqua. E’ il secondo di una serie di fascicolo su temi ambientali elaborati da un gruppo di promotori di GPSC internazionale che hanno sede in Roma. Frati Minori dell’Emilia-Romagna III Unione Parroci A tutti i Parroci e i Vicari parrocchiali Carissimi, sono trascorsi ormai alcuni mesi dal Capitolo provinciale e dai trasferimenti che hanno interessato alcuni di noi, con cambiamento di residenza e di servizio. Il nostro servizio di parroci e di vicari parrocchiali è certamente impegnativo e a volte può farci correre il rischio di isolarci dal contesto della Provincia e dell’Ordine, ma soprattutto, almeno per me in questo inizio, di mettere l’accento sulla dimensione pastorale a scapito di quella spirituale, carismatica e fraterna. Grazie a Dio proprio in questi anni siamo invitati ad elaborare il progetto di vita fraterna e ad inserire il nostro servizio parrocchiale nel contesto più ampio dell’attività dell’evangelizzazione della Provincia che ha istituito il Segretariato per l’evangelizzazione, del quale noi costituiamo un settore. Inoltre “il Ministro provinciale ci ha ricordato la necessità di un Progetto provinciale di evangelizzazione, che ripensi le nostre presenze sul territorio e ridefinisca i nostri luoghi” (Documento finale del Capitolo provinciale, 2.1.). Nello stesso documento, al n. 11, che è stato approvato come voto, leggiamo: “Il Governo della Provincia prepari un programma di ridimensionamento delle nostre presenze. In particolare, in accordo con le Diocesi, predisponga un programma di ridistribuzione delle nostre presenze parrocchiali, preferendo quelle che maggiormenFrati Minori dell’Emilia-Romagna te si prestano alla testimonianza di fraternità e di minorità”. Tenendo presenti queste indicazioni e il fatto che come frati minori, sia pure inseriti in una struttura parrocchiale, siamo evangelizzatori, vi propongo di incontrarci per un confronto fraterno sulla nostra esperienza e anche per un’eventuale programmazione e di iniziative che come parrocchie francescane potremmo progettare. Vi invito pertanto a par- tecipare all’incontro che si terrà a Bologna, presso il Convento di S. Antonio martedì 13 gennaio con inizio alle ore 10. Termineremo con il pranzo. Sarà presente con noi il Ministro provinciale. Approfitto per augurare a tutti e a ciascuno un santo Natale, ricco di frutti spirituali. Fr. Francesco Marchesi Delegato parroci Reggio Emilia, 20 dic. ’03 L’immagine riproduce il progetto, elaborato elettronicamente, della Chiesa parrocchiale di Xiangtan: l’opera si concluderà il prossimo anno. Il parroco, P. Francesco Sun, ringrazia tutta la fraternità provinciale per il contributo da essa avuto per potere iniziare i lavori di ricostruzione di quella che era la chiesa centrale di una delle nostre missioni in Cina. Notiziario - 11 Note di Cronaca I Nuova sede dell’ambulatorio S. Antonio II Incontro di FP per i Frati dai 40 ai 65 anni d’età Quando nacque negli anni ’80 per volonta dei padri Sebastiano Pazzini e Roberto Zavalloni e di Maria Carmen Biffoni (il medico a tutt’oggi alla guida della struttura), il Polimabulatorio privato Sant’Antonio si pose l’obiettivo di far si ehe anche le persone in difficoltà potessero avere accesso agli esami clinici. È ora, dopo vent’anni, il centro della Provincia Minoritica di Cristo Re, pur non tradendo la sua origine, si è ampliato estendendo le sue prestazioni a tutti, effettuando sia analisi climiche e microbiologiche in Convenzione sia visite specialistiche. Una realtà importante che ha una nuova sede in via D’Azeglio 92, inaugurata dal Ministro provinciale, Fr. Giuseppe Ferrari, tra gli innumerevoli presinti il sottosegretario alle Finanze Gianluigi Magri e la Consigliera regionale dell’Udc Maria Cristina Marri e da padre Giuseppe Ferrari. Si è tenuto nei giorni 1617 dicembre 2003 a Milano Marittima l’incontro di Formazione Permanente per i frati dai 40 ai 65 anni. L’animatore, P. Gabriele Ferrari, saveria-no, è stato apprezzatissimo da tutti., anche se la partecipazione è stata al di sotto di quanto era legittimo aspettarsi. L’atmosfera della “due giorni” è stata di vera fraternità. Il relatore, dotato di una preparazione culturale ed espe- Da Il Resto del Carlino 14 dicembre 2003 12 - Notiziario esperienziale di alto spessore, ha messo in evidenza come la terza età sia un’occasione per fermarci a riflettere: - il tempo passando “ci lavora”; - non siamo “i padroni” della nostra vita; - è importante fare la verità su noi stessi proprio a partire dai primi segnali dell’età che va avanti inesora-bilmente, segnali che sono un segno della misericordia di Dio Padre. Ci sono alcuni che si rifiutano di prendere atto di questa realtà, si rifiutano di crescere, chiusi in se stessi, aggressivi, difficili. musoni. Queste persone cadono spesso in forme diverse di droga che sono La nuova sede del Poliambulatorio S. Antonio è situata al piano nobile del palazzo sito al numero 92 di Via D’Azeglio, occupa 150 mq, attorno alla sal di attesa ruotano i diversi ambulatori, gli uffici, e gli ambienti dove materialmente si eseguono gli esami. Nella foto, il Ministro provinciale metre benedice i nuovi locali. Frati Minori dell’Emilia-Romagna una fuga: attivismo esagerato, alcool, droga, internet, TV... Una malattia improvvisa, la fine della nostra attività amata, la scomparsa di persone care sono la soglia del mistero di Dio (Rahner). E’ un tempo carico del volere di Dio, un tempo di salvezza. Occorre essere in ascolto, andare avanti al buio, accettare col cuore in pace, intensificare lo stare col Signore, cercare un consigliere con cui parlare e al quale fare riferimento. Ci sono alcune strategie di uscita da questo buio: arrendersi nella fede, accettare e fidarsi di essere in un momento di Grazia, di purificazione dall’esito positivo, accettare se stessi con i propri limiti e peccati, il proprio passato senza recriminazioni. Abbandonarsi a Dio, che è iscritto nei nostri limiti. “Tutto posso in Colui che mi conforta”. Accettarsi, lasciarsi accettare dagli altri, accettare tutto da Dio. Essere accettati da Dio e dai fratelli è la cosa, di cui più abbiamo bisogno in questa fase della nostra vita… Riconciliarsi nel perdono dato e ricevuto. Il passato deve essere accettato come una parte del tutto. Non dobbiamo buttare via nulla della nostra vita: il passato ci serve per costruire il nuovo. Gli errori e i peccati contengono le indicazioni per il nuovo cammino: essi sono il sintomo dei nostri veri bisogni e desideri. Tutto è Grazia. Partendo dalla considerazione dei propri errori, maturare un animo grande e compassionevole verso gli altri, arrivando così ad una nuova saggezza globale. Atteggiamento contemplativo. Vivere al di là delle cose che passano, in un certo distacco dalla realtà, dando spazio vero al silenzio e alla contemplazione. Recuperare lo stupore Frati Minori dell’Emilia-Romagna per la meraviglia che siamo noi e per le bellezze che ci circondano. Contemplare Dio nella realtà. Da questo silenzio-contemplazione nasce un nuovo coraggio per l’azione. Azione e contemplazione sono inseparabili. Curare le relazioni umane. La terza età è la stagione delle buone relazioni umane, delle amicizie vere e coltivate. Siamo molto impreparati a questo perché siamo stati formati a vivere da soli e non ci conosciamo, ma c’è un bisogno estremo di curare le relazioni tra noi e anche nel mondo esterno: è un aiuto forte a superare la solitudine e il pessimismo, a continuare a sviluppare la nostra persona e a crescere. Alla vecchiaia non siamo preparati: bisogna prepararvisi attraverso un adeguato cammino di Formazione Permanente per non subire l’invecchiamento, ma entrarvi in modo positivo. Tre modi di invecchiare: - modo positivo: a monte c’è un’opera di integrazione di tutta la vita passata con occhio positivo come dono di Dio (anche gli sbagli). Gli anziani di questo tipo soffrono, ma sono sereni: hanno ancora da dare e tutti cercano la loro compagnia. - subire l’invecchiamento: non accettano la malattia, la sofferenza, l’inattività. Sono traumatizzati dall’idea della fine ormai prossima. Pur desiderandolo, non sanno accettare la nuova situazione e cercare un’attività nuova ridimensionata. Sono spesso soggetti a forme depressive autolesionistiche, di trascuratezza di se stessi per vedere se qualcuno li prende in conside-razione. E’ un bisogno di attenzione. Diventano duri, acidi, rabbiosi, si isolano sempre più. - rifiuto dell’invecchiamento: si impongono di essere giovani, non riescono a Studio Teologico S. Antonio - giornata di studio venerdì 20 febbraio 2004 SGUARDI SULL’ISLAM Per prepararci a questo appuntamento di riflessione a carattere fraterno segnaliamo alcune indicazioni bibliografiche: Ø CONFERENZA EPISCOPALE DELL’EMILIA ROMAGNA, Islam e Cristianesimo (Collana Documenti Chiese Locali 99, EDB, Bologna 2000). Ø L’Islam dalla conoscenza al dialogo, numero monografico di Credere oggi, n° 99: 3/1997. Ø Dalla crociata all’incontro, numero monografico di Vita Minorum, n° 2-3 (2003) [E’ la rivista a cui molti nostri conventi sono abbonati, inoltre, alcune copie sono disponibili presso la Segreteria dello Studio Teologico]. Ø Si ricorda che il n° 22 di ogni annata di Il Regno Attualità pota l’indice tematico degli articoli pubblicati, si può ricercare sotto la voce “dialogo interreligioso – Islam “. Notiziario - 13 ridimensionare la propria attività perché credono di avere le forze di una volta, vivono delle valutazioni positive che la gente esprime circa la loro “giovanilità”. Vivono di illusioni. Oltre ad una forte dose di fede e abbandono nel Padre, occorre una strategia che ci aiuti ad evitare una vecchiaia triste e sterile: darsi delle motivazioni, pulire la memoria dai ricordi pesanti, sentirsi utili con qualcosina da fare, vivere appieno la spiritualità della terza età fondata sulla contemplazione delle meraviglie di Dio nella nostra vita, nei fratelli e nel mondo. Comprendere che la nostra vita non è “buttata”, ma che anzi stiamo vivendo una stagione preziosa e insostituibile in vista dell’ingresso nel Regno. Fr. Giuseppe Barigazzi Il giorno 22 dicembre Padre Tommaso Toschi è stato riconosciuto “Cervese emerito 2003”. A cura di Claudio Cammarano della Libera Università per gli adulti e la terza età Ravenna e Cervia (sede di Cervia) è stato pubblicato un fascicolo che raccoglie un ampio profilo sulla figura di Padre Tommaso e diversi aritocoli pubblicati negli anni su “Il Resto del Carlino”. In copertina una foto di Padre Tommaso (negli anni 80) con Giovanni Paolo II. 15-21 febbraio 2004 S. E. Mons. Bregantini “Dai luoghi di Gesù ai luoghi di Francesco” Per informaizoni rivolgiti a Fr. Fulvio Festa: 075 8043530 oppure [email protected] E’ uscito il numero 8 de i “Quaderni” della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Il Quaderno contiene gli atti della XXII edizione delle “Giornate dell’Osservanza”. Il tema è: “Il Meditteraneo”. Il Quaderno contiene interventi di: Franco Cardini, Rino Fisichella, Romano Prodi, Giovanni Brizzi, Massimo Cacciari, Ivano Dionigi e Gian Mario Anselmi. 14 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna III XV Giornata di studio all’Osservanza Il 14 dicembre si è svolta all’Osservanza la XV giornata di studio sul patrimonio artistico dell’Osservanza. Ci preoccupavano il susseguirsi di giornate uggiose, la pioggia insistente e l’umida nebbia di questi giorni, i più brevi dell’anno. S. Lucia la santa della luce, il 14 dicembre ci ha regalato una giornata luminosissima, così abbiamo potuto celebrare la “XV Giornata di Studio del Patrimonio artistico dell’Osservanza” con intima soddisfazione per partecipazione di pubblico e di autorità. La presentazione del “Restauro di due dipinti” della cappella invernale e il “Concerto d’Organo” hanno consigliato di tenere in chiesa la presentazione del “Quaderno 8 del Monte” con gli Atti della XXII ed. delle “Giornate dell’Osservanza”, del 17 e 18 Maggio u.s. Nel saluto alle autorità e nella presentazione dei relatori si sono ricordati i 600 anniversari della fondazione del convento e chiesa dell’Osservanza (14032003). Il 23 Marzo 1403, papa Bonifacio IX con bolla pontificia, autorizzava i Minori osservanti di potersi costruire un convento e chiesa su questo colle, già noto per una presenza francescana dal tempo di S. Antonio di Padova in Bologna, ufficializzata nel 1826. L’amministrazione comunale, a maggio, aveva preso atto di questo anniversario e si impegnava per un intervento conservativo a ricordo storico di questa ricorrenza. Il programma della “XV Frati Minori dell’Emilia-Romagna Giornata” prevedeva il saluto delle autorità che hanno confermato la loro simpatia; il direttore amministrativo dell’Università, trattenuto per impegni accademici, si è fatto presente con un cordiale messaggio. Il prof. Gianfranco Morra, professore emerito dell’Università di Bologna, ha illustrato il tema e il significato del “Quaderno 8”: “Il Mediterraneo”. La raccolta delle sei relazioni delle “Giornate” sono di notevole interesse, di forte scientificità, dai punti di vista storico, religioso, filosofico, letterario e politico: un contributo non solo ermeneutico, ma anche di forte attualità, nel momento in cui i conflitti, che hanno sempre opposto le sponde del Mediterraneo, sembrano farsi di nuovo minacciosi e incombenti, contributo degno della tradizione storica dell’Osservanza, dei suoi santi (S. Giovanni da Capestrano, sul problema islamico), del suo umanesimo e del suo rigore religioso ed umano. Lo studio “Il Mediterraneo” ha inteso proporre la strada del rispetto nella convivenza senza che ci si chieda di rinunciare alla nostra tradizione e alla nostra identità: noi non rinneghiamo l’insegnamento dell’ “amatevi l’un l’altro, così come io vi ho amato”, ma non intendiamo neppure rinnegare il Crocifisso per rispetto ai mussulmani . Questo sarebbe debolezza; rinunceremmo a noi stessi, convinti come siamo, che “Mediterraneo” è sintesi di “cristianesimo” e “libertà”. Questa è l’Europa che auspichiamo grande nel nome di Giovanni da Capestrano. Il prof. Andrea Emiliani, già soprintendente per i Beni Artistici delle province emiliane, ora presidente dell’Accademia Clementina, grande studioso di storia dell’arte, illustrava il significativo intervento del restauro della “Crocifissione” di G. Morina (XVI sec.), dipinto di indiscusso valore storico e artistico e della “Resurrezione”, scuola ferrarese (XVII sec.); ora luminosi nelle loro tinte originali e nelle belle cornici massicce. Il “Concerto d’organo”, con Francesco Finotti e musiche di F. Liszt e J. S. Bach, ha conquistato il folto pubblico. Chi ha potuto, si è assiepato in coro intorno all’organista, in un silenzio d’incanto nella magia dei suoni; non dimenticheremo il piacere di quest’ascolto. Siamo grati alla collaborazione dell’”Istituto Liszt” e all’”Associazione Clavicembalistica Bolognese”. La Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, come sempre, ci ha accompagnato con disponibilità amorosa. Gli auguri di Buon Natale hanno esaurito le ben dodici voluminose confezioni di dolci offerti nel chiostro accanto alla Chiesa. Fr. Onofrio Gianaroli Notiziario - 15 La Vice-postulazione per la causa di Padre Lino ha provveduto alla stampa del Calendario 2004. Il Calendario è illustrato mese per mese da episodi della vita di Padre Lino nell’interpretazione dello Scultore Padre Romano Volpari, in formelle di terra cotta colorate ad acquerello.Nell’anno 2004 cade l’ottantesimo della morte di Padre Lino, che si spense il 14 maggio 1924. L’ “Associazione Amici di Padre Lino” e la Comunità dell’Annunciata di Parma hanno preparato i programmi per segnare la riccorrenza, essi verranno trasmessi per tempo a tutte le nostre fraternità. Il gruppo giovani e il gruppo famiglie della parrocchia di S. Antonio in Reggio Emilia hanno organizzato, per il terzo anno consecutivo, il “Capodanno Insieme”. Oltre duecento persone hanno riempito la palestra dell’oratorio unendosi alla festa dedicata a tutti coloro che non avevano altro posto dove trascorrere la notte di San Silvestro. A tutti i presenti è stato servito il tradizionale “cenone” e nel corso della serata sono stati organizzati dai ragazzi giochi, animazioni e una tombolata. Non sono mancati neppure i momenti dedicati al canto e al ballo insieme ai tradizionali fuochi d’artificio. 16 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna Abbiamo Vissuto DICEMBRE 2003 * Nel pomeriggio del giorno 9 a Ferrara presentazione del volume: “Processo di canonizzazione di Caterina Vigri”, edizione critica a cura di Serena Spanò Martinelli. * Il giorno 10 lo stesso volume: “Processo di canonizzazione di Caterina Vigri” viene presentato a Bologna. * Nel pomeriggio dell’11 dicembre muore la signora Maria Grazia Fornasiero, mamma di Fr. Giuseppe Cervesi. * Giovedì 9 viene eletto il nuovo consiglio direttivo dello Studio Teologico: Fr. Remigio Boni, Fr. Francesco Duci e Fr. Giuseppe De Carlo; a questi eletti vanno aggiunti i membri di diritto il Prefetto e il Viceprefetto. * Nella mattinata del giorno 12 incontro con il parrocco di S. Maria del Paradiso di Faenza. * Inizia il giorno 12 dicembre a Padova l’incontro della Conferenza degli Assistenti OFS d’Italia. L’incontro terminerà domenica 14. Frati Minori dell’Emilia-Romagna * Sabato 13 inaugurazione della nuova sede del Poliambulatorio S. Antonio di Bologna. * Nel pomeriggio del giorno 13 dicembre funerale a Cattolica della Mamma di Fr. Giuseppe Cervesi. * Il 15 dicembre auguri al personale della Pia Opera Fratini e Missioni. * Lunedì 15 Fr. Eugenio Ruffini è ricoverato all’Ospedale Malpighi per un lieve intervento. * Nella mattinata del 16 dicembre inizia a Milano Marittima l’incontro di FP per i frati dai 40 ai 65 anni. L’incontro terminerà nella serata del giorno 17 dicembre. * Giovedì 18 nel pomeriggio all’Osservanza di Bologna incontro del Consiglio del Segretario provinciale Formazione e Studi. * Venerdì 19 scambio degli auguri con i dipendenti dell’Antoniano. * Il giorno 20 Fr. Massi- mo Pazzini rientra in Italia per il periodo natalizio. * Nel pomeriggio di domenica 21 scambio degli auguri in Infermeria provinciale. * Martedì 23 terminano le lezioni nel nostro studio teologico. * Nella mattinata del giorno 24 scambio degli auguri in Curia provinciale. * Nei giorni 26-28 dicembre a Villa Verucchio incontro del CPV rivolto ai fidanzati. * Il giorno 29 a Villa Verucchio alcuni giorni di accoglienza vocazionale. GENNAIO 2004 * Il 2 gennaio viene ricoverato presso l’Ospedale di Fiorenzuola Fr. Rino Luppi; rientrerà in convento il giorno 5. * Il 3 Fr. Salvatore Trevisani è ricoverato al S. Orsola. * Il 5 gennaio presso la curia provinciale incontro del Definitorio. Notiziario - 17 Calendario del Definitorio Coordinamento provinciale Formazione Permanente 4 febbraio 2004: Milano Marittima 2 marzo 2004: Reggio Emilia 6 aprile 2004: Piacenza 4 maggio 2004: Parma 1 giugno 2004: Assisi 6 luglio 2004: S. Piero in Bagno 1-3 settembre 2004: Piniè Tre giorni di Milano Marittima 2004 26-28 gennaio 28-30 gennaio 2-4 febbraio Casa “Stella Maris” 18 - Notiziario A norma dell’articolo 11 § 4 (Statuto Segretariato Nazionale Missioni al popolo) il Consiglio di Presidenza convoca l’Assemblea nazionale dei Segretari provinciali Missioni al Popolo (cfr. Art. 9) L’assemblea si svolgerà nei giorni 7-10 Gennaio 2004 presso le Suore Francescane Angeline via di Villa Troilli, 26 - 00136 Roma, Tel. 06 66418021. Ci sarà data loccasione per riflettere su temi importanti riguardanti l’apostolato specifico a cui l’obbedienza ci ha chiamato. A questo scopo abbiamo invitato alcuni nostri fratelli che ci guideranno. Avremo modo di verificare il nostro operato nelle missioni nazionali e riflettere su quali possono essere i mezzi più efficaci per raggiungere con la parola del Vangelo gli uomini delnostro tempo. Infine saremo chiamati a scegliere il nuovo Segretario Nazionale e il consiglio di presidenza (cfr. art. 14; 16-17). Nella certezza di vederci tutti e di condividere questo importante momento del cammino del nostro Segretariato, vi auguriamo un Santo Natale. Frati Minori dell’Emilia-Romagna Frati Minori dell’Emilia-Romagna I nostri Fratelli defunti 1994-2003 1994 01 02 03 04 05 06 - P. Silvio Riva X 2-II Fr. Giovanni Sozzi X 14-II P. Giuliano Partesotti X 15-III P. Redento Zannoni X 7-V P. Natale Signorini X 6-VII P. Albino Ciccanti X 14-IX 2000 28 - Fr. Gaetano Cantoni 29 30 31 32 33 34 - P. P. P. P. P. P. X 15-II Bernardo Canterzani X 16-II Guido Dalmastri X 16-VI Federico Caroli X 29-VI Federico Calbi X 19-VIII Gabriele Carlini X 15-X Giuliano Ferrini X 13-XII 1995 07 08 09 10 - Fr. Fr. Fr. Fr. Carlo Monterastelli X 2-I Leone Rinaldi X 30-VII Basilio Filios X 4-X Barnaba Benatti X 14-X 2001 35 - P. Venanzio Francia X 27-VII 36 - P. Gherardo Gubertini X 26-VIII 2002 1996 11 - P. Cesario Fabbri X 28-IX 12 - P. Callisto Ciavatti X 10-X 13 - P. Francesco Dallari X 20-XII 1997 14 15 16 17 18 19 - P. P. P. P. P. P. Giuseppe Vivi X 18-II Raffaelangelo Durelli X 19-III Carlo Tedeschi X 14-IV Geminiano Venturelli X 14-VII Arcangelo Tonini X 25-VII Luigi Zoffoli X 26-XI 1998 20 21 22 23 - 37 38 39 40 41 - P. Onorio Felisa X 20-II P. Timoteo Mattioli X 11-IV Fr. Bonaventura Ferrari X 24-VI Fr. Marcello Ruosi X 22-VIII P. Pierdamiano Cantoni X 26-XI 2003 42 43 44 45 46 47 48 - P. P. P. P. P. P. P. Gian Pellegrino Ferrari X 11-I Pancrazio Togni X 2-II Cherubino Bigi X 11-II Mauro Scopa X 26-IV Piergrisologo Ferrari X 4-VIII Pietro Benassi X 8-VIII Diego Guidarini X 19-XI P. Clemente Poggiali X 31-I Fr. Ignazio Pazzaglia X 23-VIII Fr. Giustino Ricci X 23-X Fr. Nazareno Valdinocci X 3-XII 1999 24 25 26 27 - P. P. P. P. Raimondo Camellini X 6-1 Gaudenzio Monti X 6-V Marco Fabbri X 25-VI Silvestro Monterastelli X 26-XI Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 19 Prospetto Numerico dei Frati della Provincia di “Cristo Re” al 31 dicembre 2003 - Professi di voti perpetui..............................................: 136 * sacerdoti..............................................................: 113 * fratelli...................................................................: 23 - Professi di voti temporanei...........................................: 7 - Novizi................................................................................: 0 - Terziari...............................................................................: 3 Totale....................................................................................: 145 Nella fascia di età fino a 30 anni vi sono 4 canditati e due frati sacerdoti, dai 31 ai 40 anni di età vi sono 2 candidati e 19 frati professi perpetui di cui 13 anche sacerdoti, dai 41 ai 50 anni di età vi sono 14 frati professi perpetui di cui 9 frati sono anche sacerdoti, dai 51 ai 60 anni vi sono 21 frati professi perpetui di cui 20 sono sacerdoti, dai 61 ai 70 anni di età vi sono 21 frati professi perpetui di cui 18 sono sacerdoti, dai 71 agli 80 anni di età vi sono 27 professi perpetui di cui 22 sono sacerdoti ed infine i frati che hanno più di 80 anni sono 33 di cui 30 sono sacerdoti. I frati presenti in Provincia sono 128, mentre i 14 frati fuori provincia sono così distribuiti: 4 frati a Roma, un frate ad Assisi,un frate a Chiusi della Verna (AR), un frate in Germania, 5 in Israele, un frate in Canada e uno in Papua Nuova Guinea. L’età media della Provincia è di 60,78 anni, mentre la metà dei frati della Provincia ha più di 67 anni d’età. Il frate più anziano è Fr. Francesco Righetti che il prossimo 6 maggio compirà 100 anni! Il frate più giovane è Fr. Fabio Servadei che compirà 25 anni il prossimo 31 gennaio. Anniversari 2004 25o di Professione perpetua Fr. Massimo Pazzini 23 dicembre 1979 50o di Professione perpetua Fr. Remigio Boni 14 luglio 1954 Fr. Bonifacio Manduchi 14 luglio 1954 50o di Sacerdozio Fr. Claudio Quagliaroli 25 luglio 1954 20 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna I nostri fratelli defunti Ricordo di Madre Enrica Balboni La sera di sabato 15 novembre mentre noi sorelle concludevamo i Primi Vespri con la preghiera: “O Dio che vegli sulle sorti del tuo popolo accresci in noi la fede che quanti dormono nella polvere si risveglieranno...” Madre Enrica Balboni chiudeva la sua vita terrena con una lucidità che ci ha riempito di stupore. Nel primo pomeriggio, mentre eravamo riunite intorno a lei, ci aveva salutato e ci aveva fatto delle raccomandazioni come se si dovesse assentare momentaneamente per un viaggio: “Sono tanto stanca ... pregate... vogliatevi bene ... “ A noi che le chiedevamo perdono per le nostre infedeltà e negligenze, ella rispondeva: “Tutto perdonato ... e voi perdonate mé...” A P. Carlo Serri, venuto a pregare lì con noi e a darle un’ultima benedizione diceva: “Padre, le raccomando queste figliole!” e, stringendogli la mano: “Coraggio, Padre, sempre in gamba!”. La nostra amata Madre aveva ricevuto l’unzione degli Infermi la mattina di sabato dalla mano del nostro Arcivescovo Mons. Edoardo Menichelli che, negli ultimi mesi della sua malattia, è venuto più volte a trovarFrati Minori dell’Emilia-Romagna la per consigliarsi e per affidarle le sue preoccupazioni per la Diocesi, soprattutto quella riguardante il problema vocazionale. I1 23 settembre scorso, 50° anniversario della posa della prima pietra di questo Monastero, abbiamo avuto tra noi la Reliquia di S. Chiara. In quella occasione l’Arcivescovo le aveva detto scherzando: “Non deve morire, Madre, altrimenti non vengo al suo funerale!”. Parole davvero profetiche! I1 17 novembre - nella stessa ora del funerale - si apriva in Assisi la Conferenza Episcopale. Non potendo per questo motivo presiedere ai funerali, l’Arcivescovo è venuto alle 8 per celebrare insieme al nostro Assistente P. Damiano Di Stefano la S. Messa in suffragio di Madre Enrica. Mons. Menichelli è apparso visibilmente commosso; la liturgia non è stata tanto un suffragio quanto un... arrivederci in Cielo! Alle 15 di lunedì 17 novembre si sono svolti nella nostra Cappella i funerali di Madre Enrica. Siamo rimaste tutte commosse e stupite dalle numerosissime persone che hanno partecipato alla funzione ma che già dalla mattina di domenica erano venute a salutare silenziosamente la nostra cara Madre esposta nel Coro, affidandole le loro intenzioni di preghiera, con la certezza di averla già come protettrice in Cielo. P. Raimondo Corona ofm ha presieduto la concelebrazione, essendo il nostro P. Provinciale a Lourdes per un incontro tra Provinciali. P. Raimondo, che conosceva da tanti anni la Madre, ne ha tratteggiato un vivo ritratto mettendone in evidenza soprattutto la grande fede, la forte tenacia, l’immensa dedizione materna. Hanno concelebrato una trentina di Sacerdoti della nostra Diocesi testimoniandoci, con la loro presenza, il grande affetto e la profonda stima che avevano per lei. In un articolo del settimanale diocesano L’amico del popolo del 23 novembre la nostra cara Madre Enrica è stata paragonata per la sua statura e fortezza a Madre Teresa di Calcutta e per la sua tenacia a Giovanni Paolo II. “Sono contento di aver conosciuto una santa”, scrive tra l’altro 1’autrice. Madre Enrica era arrivata a Chieti la mattina del 30 novembre 1952. L’anno precedente la Badessa di allora, Madre Maria Beatrice Ciffolilli, si era rivolta al Ministro Generale dell’Ordine Francescano P. Agostino Sepinski, per chiedergli che una Notiziario - 21 religiosa di un altro monastero svolgesse l’ufficio di Badessa, essendo le sorelle della comunità chietina in numero esiguo e in precarie condizioni di salute. Il Ministro Generale mandò allora a Chieti Madre Enrica Balboni, sottraendola così al celebre monastero del Corpus Domini di Ferrara. Qui ella era entrata il 6 marzo 1932, all’età di circa 20 anni; aveva emesso la sua Professione semplice l’8 settembre 1935 e quella solenne nel 1938. La prima preoccupazione della nuova Abbadessa fu quella di cercare una dimora più adatta per le sorelle che, dopo la soppressione del 1870, si erano rifugiate in una casa privata senza nemmeno un metro di spazio all’aperto, nel centro dell’abitato cittadino, presso Piazza delle Erbe. Tra le grida incomposte di un pubblico mercato era proprio impossibile vivere una vita di silenzio e di contemplazione. Madre Enrica, fiduciosa in un aiuto dall’Alto, vendette tutto quello che non era strettamente necessario per vivere e comprò una casetta con mezzo ettaro di terra in Via Brigata Maiella, dove attualmente viviamo. Cominciò, così a costruire il nuovo monastero sfidando l’ostilità di tante persone che non volevano darle fiducia e che la criticavano per la sua ‘audacia’ dicendo: “Questa suora o è matta o è santa!”. Madre Enrica aveva, infatti, cominciato a costruire con 1.500.000 di vecchie lire! Eppure forte della sua fede incrollabile, la Madre ha superato tutte le difficoltà, custodendo nel cuore uno scopo ben preciso: sostenere le membra deboli e vacillanti della Chiesa. Offriva i suoi sacrifici anche per il soste gno mo- 22 - Notiziario rale e spirituale del suo caro fratello P. Mario ofm, Missionario in Cina, che stava subendo in carcere, sotto la dittatura di Mao, ogni forma di degradazione, compreso il lavaggio del cervello. Se volessimo scrivere tutto della Madre potremmo riempire le pagine di un libro, la cui stesura eventualmente rimandiamo. Di una cosa siamo comunque certe. Lei sta già godendo il frutto delle sue fatiche. Tutto è scritto in Cielo! Noi figlie cerchiamo di raccogliere il suo esempio e siamo fiere di averla avuta per Madre. Per questo non chiediamo al Signore perché ce l’ha tolta ma lo ringraziamo perché ce l’ha donata! Le sorelle povere di Chieti Chieti, 30 novembre 2003 Riportiamo un’immagine del quadro di grandi dimensioni (olio su tavola) che la casa del Fanciullo di Piacenza a commissionata a Cristian Pastorelli raffigurante Padre Gherardo in mezzo ai fanciulli. L’opera verrà esposta nella sede centrale dell’Opera a Ivaccari. Frati Minori dell’Emilia-Romagna Calendario del passaggio della reliquia di S. Chiara nei monasteri delle Clarisse in Emilia-Romagna e Veneto Monastero della Giudecca: Monastero Cap. di Mestre: Monastero di Montagnana: Monastero di Mantova: Monastero S. Elisabbetta (VR): Monastero di Novaglie: Monastero di Rimini: Monastero Cap. di Cesena: Monastero di Forlì: Monastero Urbaniste di Forlì: Monastero di Ferrara: Monastero di Bologna: Monastero di Fanano: Monastero Cap. di Carpi: Monastero di Carpi: Frati Minori dell’Emilia-Romagna 15-16 febbraio 2004 17-18 febbraio 2004 19-20 febbraio 2004 21-22 febbraio 2004 23-24 febbraio 2004 25.26 febbraio 2004 27-28 febbraio 2004 29 febbr.-1 marzo ‘04 2-3 marzo 2004 4-5 marzo 2004 6-7 marzo 2004 8-9 marzo 2004 10-11 marzo 2004 12-13 marzo 2004 14-15 marzo 2004 Notiziario - 23 Le Sorelle Clarisse Il monastero di Montagnana L’11 febbraio 1963 segna una data significativa per l’antica cittadina medievale di Montagnana (PD): l’arrivo di nove Sorelle clarisse dalla calda e generosa terra siciliana, accompagnate da Madre Chiara Fortunata Alessandri (pioniera delle Federazioni di Clarisse in Italia). In realtà più che di un arrivo si parla di un ritorno delle Clarisse già presenti dai tempi di Chiara presso il cenobio di S. Giorgio (località Borgo S. Zeno) vicino al convento “S. Francesco piccolo” dei Frati Minori. Attorno al 1351 fu edificata l’attuale chiesa di S. Francesco adiacente al monastero. Da quell’11 febbraio tra le mura di questa chiesa ogni giorno si eleva a Dio la lode e il canto delle tredici sorelle che attualmente compongono la nostra Fraternità. Voluta dall’arciprete Mons. Agostino Bellato e dalla popolazione montagnanese per una presenza contemplativa clariana e per la promozione del culto eucaristico con l’adorazione diurna, la nostra Comunità partecipa alla vita parrocchiale e del territorio. Forse è una delle poche comunità che non ha una Messa conventuale ma aperta alla 24 - Notiziario partecipazione dei fedeli della Parrocchia e del Vicariato. Questi quarant’anni di storia, come il cammino del popolo d’Israele nel deserto, ha conosciuto fatica, sofferenza, ma anche consolazione ed esperienza viva della provvidenza di Dio. I primi anni d’inserimento in una nuova terra e cultura non sono stati facili per le nostre Sorelle che hanno dovuto subito pensare al risanamento e alla ristrutturazione del monastero e della chiesa. Un particolare simpatico di questo periodo è che le famiglie montagnanesi ogni giorno portavano in dono alla comunità il necessario per il sostentamento. La Fraternità ha vissuto nella fede e nella speranza un lungo tempo di attesa di nuove vocazioni.. Con la venuta di sr. Maria Francesca Bachis (proveniente dal monastero di Fanano), di sr. Maria Letizia Quartiroli (del monastero di Bologna) e con l’aiuto temporaneo di altre Sorelle della Federazione, il monastero ha avuto una rifioritura. La nostra giornata, come quella di altri Monasteri, è ritmata dalla preghiera liturgica, dall’adorazione eucaristica e dal- la preghiera personale. Vi è il tempo riservato al lavoro, agli incontri fraterni, allo studio personale, agli incontri di formazione permanente e alla ricreazione. Tempi privilegiati di ascolto della Parola sono quelli degli Esercizi spirituali, dei ritiri mensili, delle giornate di deserto personali e comunitarie. Alla chiesa locale offriamo collaborazione in campo liturgico e accoglienza di gruppi per esperienze di preghiera o di testimonianza. Già da alcuni anni mensilmente proponiamo e animiamo una veglia di preghiera aperta a tutti ogni primo giovedì del mese da novembre a maggio. Quest’anno abbiamo avuto il dono di accogliere le giovani di alcuni monasteri della Federazione per l’anno di Noviziato canonico. Una significativa esperienza vissuta il 25 ottobre scorso, nel contesto delle celebrazioni clariane, è stato l’incontro con un folto gruppo del Movimento Francescano del Nord-Est in occasione del ‘Capitolo delle stuoie’. Dopo il nostro saluto seguito da una riflessione su S. Chiara, abbiamo celebrato insieme l’Eucaristia, presieduta dal Vicario Generale della nostra Diocesi. Frati Minori dell’Emilia-Romagna Un’immagine del cortile interno alla Clausura del Monastero “S. Francesco” delle Clarisse a Montagnana in provincia di Padova. Per le Edizioni Porziuncola è uscito il volume “La profezia di Chiara” (Perugia, Ottobre 2003). Il volume contiene alcuni interventi di Padre Cherubino Bigi sulla figura di S. Chiara alcuni dei quali risalgono agli anni 94-95. Il lavoro è stato curato da Lucia Baldo ed il Volume fa parte della Collana di quaderni di Pace e Bene, collana di testi e di formazione a cura dell’OFS dell’Emilia-Romagna. Questo numero del Notiziario è stato chiuso in Segreteria provinciale il 6 gennaio 2004 Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 25 FRATERNITAS 01.12.2003 ita Vol. XXXVI. Nr. 94 - OFM Roma - tel. +39.0668.491.365 - fax. +39.0668.491.364 Esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono Viviamo in un momento di ricerca e, per molti, di incertezza e disorientamento (cf. Ecclesia in Europa 7ss). Un tempo che per alcuni dura troppo. Non si deve comunque dimenticare che nei periodi di cambiamenti rapidi e profondi, come il nostro, non ci sono risposte definitive. Quando avremo trovato la risposta, sarà cambiata la domanda. Davanti alla instabilità che questo comporta corriamo il rischio di cercare la stabilità, la comodità e questo, dobbiamo riconoscerlo, non è consono alla forma di vita che abbiamo abbracciato. La vita religiosa, e se si vuole quella la francescana ancora di più, deve essere sempre in ricerca per potersi situare nei suoi luoghi preferiti; nei luoghi instabili, nei luoghi di “frattura”, come ricorda il documento finale del Capitolo, lì dove inciampa il piede dell’umanità per l’incalzare del non senso, la mancanza di giustizia e la presenza della violenza … per dare una risposta che venga dalla fede e trasmettere un messaggio che sia alternativo a qualunque tipo di “frattura” (cf. Signore ti dia pace 20). In questo senso è necessario recuperare l’“itineranza”, soprattutto interiore, ma non solo quella, in quanto espressione di una assoluta disponibilità a mettersi in cammino (cf. Sdp 33). È necessario “prendere il largo” (Lc 5,4), “lanciare il giavellotto sempre più in là”, in esodi continui, ricerche e discernimenti, senza che a nessuno sia permesso fermarsi né “fissare la dimora”. […] Siamo in una società del “cellophan”, dell’immagine, dell’apparenza, dell’esteriorità. Quanta cura per l’involucro! La cultura dell’immagine e dell’apparenza rafforza il fenomeno dell’immediatezza. Non c’è tempo per approfondire, non c’è posto per i grandi valori. Viene considerato buono quello che ci appare come buono, ma questo provoca frequentemente una forte crisi della verità. Si dice e si predica una cosa e se ne pensa e fa un’altra, che c’entra poco o niente con ciò che si dice e si difende. La nostra vita francescana, invece, non appartiene alla cultura dell’apparenza, ma a quella della profondità. Benché il frate minore “non debba disprezzare né giudicare gli uomini che vede vestiti di abiti molli e colorati” (cf. Rb 2,17), e quindi nemmeno giudicare e disprezzare questa cultura del cellofan, tuttavia egli pone la sua vocazione e missione sempre molto al di là delle apparenze, nella profondità della vita, dove sono in gioco i valori. [Lourdes 20.11.2003] Fr. José R. Carballo, Ministro generale OFM BELGIO - Invio di sei nuovi missionari BRUXELLES - Il terzo gruppo di nuovi missionari ha terminato la preparazione specifica nella Fraternità francescana di “Notre Dame des Nations” a Bruxelles. Alla fine del periodo di formazione, il Ministro generale, Fr. José R. Carballo, il 10 dicembre 2003 si è recato nella Fraternità per celebrare il “mandato missionario” consegnando ad ognuno il testo della Regola di S. Francesco, come guida per la missione. I missionari “inviati” sono: Fr. Carmelo Giannone, italiano, e Fr. Drago Gveric, croato, missionari nella Vice Provincia di S. Francesco in Africa e Madagascar; Fr. Francisco Stilano, messicano, missionario nello Zimbabwe; Fr. Drago Vujevic, croato bosniaco, missionario in Sud Africa; Fr. Alessandro Chistolini, italiano, missionario in Congo-Brazzaville; Fr. Eleuthère Baharanyi Makuta, congolese, missionario nella Fraternità di Istanbul in Turchia. Il Ministro generale, che era accompagnato da Fr. Vincenzo Brocanelli, ha avuto un dialogo con ciascuno dei missionari in partenza. Alla celebrazione erano presenti frati provenienti dalle Fraternità vicine e altri membri della famiglia francescana. Fr. Carballo ha quindi incontrato le comunità dei Frati belgi e delle Clarisse che risiedono nella Fraternità “Chant d’Oiseau”. In seguito ha avuto una proficua riunione con la Fraternità “Notre Dame des Nations” che accoglie e accompagna i missionari, per fare una valutazione e riflettere sulle prospettive per il futuro di questo servizio tanto importante per l’Ordine.Intervista al Segretariato generale di Formazione e Studi Intervistiamo il Segretario generale per la Formazione e gli Studi Fr. Massimo Fusarelli, della Provincia dei SS. Pietro e Paolo, Italia. Nello stesso ufficio sono presenti Fr. Alojzy Warot, Vicesegretario, della Provincia di S. Maria degli Angeli in Cracovia, Polonia e Fr. John Wright, Provincia di Irlanda, Guardiano della Fraternità di S. Isidoro in Roma, che collabora part-time. Il Segretariato è inoltre coadiuvato dal Comitato esecutivo formato da Fr. John-Paul Than (Singapore), Fr. João Inácio Müller (Brasile) e Fr. Albert Schmucki 26 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna (Svizzera). Fr. Massimo, come definiresti il Segretariato generale per la Formazione e gli Studi? E’ uno strumento che aiuta il Ministro generale e il Definitorio a svolgere il loro compito di animatori dell’Ordine. Innanzitutto per il coordinamento nelle Entità e nelle Conferenze di quanto già si fa per la Formazione; inoltre è un mezzo di promozione, e per le aree nelle quali ci sono più iniziative grazie ad una tradizione consolidata, e per le altre nelle quali è importante tenere i collegamenti, suscitare e accompagnare nuove iniziative, o anche dare maggior forza a quelle già esistenti. In questo spirito il Segretariato è anche il “luogo di ascolto” di quanto accade nell’Ordine e non un apparato che autonomamente propone o fa piovere dall’alto progetti e iniziative. Sentiamo in modo forte che uno scopo importante del nostro servizio è quello di continuare ad infondere fiducia nei nostri Frati. Infatti, ci chiediamo se senza fiducia nel futuro e nella possibilità di vivere oggi il carisma francescano, individuando strade sempre nuove, sia possibile una formazione degna di tale nome. Quali le prospettive e i progetti per il futuro? Nel mese di novembre 2003, insieme al Comitato esecutivo del Segretariato generale per la Formazione e gli Studi, abbiamo elaborato una bozza di “Piano per il sessennio 2003-2009”. Il Definitorio generale lo ha esaminato, integrato e approvato nel Tempo forte di novembre, ed ora è pronto per essere pubblicato e diffuso in tutto l’Ordine in 8 lingue. Il Piano per il sessennio parte da un “orientamento generale”, articolato in quattro ambiti chiave: 1. continuare a chiederci “chi è” il Frate Minore in questo tempo di cambiamento; 2. approfondire la formazione specificatamente francescana; 3. approfondire l’accompagnamento personalizzato nella formazione, sia permanente che iniziale; 4. promuovere gli studi, ambito sempre più urgente, per vivere e testimoniare il Vangelo in un tempo di cambiamento epocale. Come intendete coinvolgere l’Ordine in questo lavoro? Le linee di azione sono diverse. Anzitutto è nostro desiderio, insieme alle Entità e Conferenze e attraverso le visite che faremo, aiutare ad assimilare i vari e buoni documenti sulla formazione che l’Ordine ha prodotto in questi anni. Non abbiamo in programma nuovi documenti, ma elaboreremo piuttosto dei sussidi che permettano l’assimilazione dei documenti esistenti. In particolare abbiamo in cantiere un sussidio per rileggere la Regola e le Costituzioni Generali. Proporremo inoltre un sussidio con delle indicazioni di metodo in vista dell’elaborazione dei progetti di vita e missione; pensiamo anche a degli strumenti per l’animazione del cosiddetto “anno francescano” durante il Post-Noviziato, dei primi anni di Professione solenne, della formazione ai ministeri. Riguardo la promozione degli studi, in obbedienza al Capitolo Generale ci interrogheremo sulla possibilità concreta di creare presso il Pontificio Ateneo Antonianum di Roma, un Istituto francescano di Pedagogia per la formazione dei Formatori. Diverse di queste iniziative, oltre alla programmazione delle visite, le abbiamo avviate in dialogo con la Segreteria generale per l’Evangelizzazione, l’Ufficio di Giustizia e Pace, gli Assistenti dell’OSC e dell’OFS ed i Definitori generali secondo le rispettive aree di animazione. Quali sono le iniziative che il Segretariato ha in cantiere? Continueremo i Corsi per i Formatori: nell’ottobre 2004 a Roma ed Assisi per quelli della Formazione iniziale. Con i Segretari Generali per la Formazione e gli Studi delle altre Famiglie francescane a Canterbury (Inghilterra) promuoviamo: un corso di 9 mesi per un piccolo gruppo di Formatori e per novembre 2004 un corso per i Moderatori della Formazione permanente delle nostre Famiglie. A settembre e ottobre 2004, per i frati di lingua spagnola dopo i 20 anni di professione ci sarà il tempo sabbatico “Celebrando il dono della vocazione”. Nel febbraio 2005 avremo il Consiglio Internazionale per la Formazione e gli Studi. Nel mese di ottobre dello stesso anno si svolgerà il Congresso internazionale per i Maestri di Noviziato. Nel 2007 Congresso internazionale per i Moderatori della Formazione permanente. Iniziamo il nostro servizio con entusiasmo e con un po’ di trepidazione, per le dimensioni e la complessità della nostra Fraternità internazionale. Confidiamo nella collaborazione e nella condivisione ideale di molti, anzi di moltissimi fratelli sparsi nel mondo. EGITTO - CORSO DI FORMAZIONE PERMANENTE SULLE PRIORITÀ DEL SESSENNIO Il Cairo - Dal 25 al 28 novembre 2003 i Frati della Vice Provincia della S. Famiglia in Egitto si sono incontrati al Cairo, per riflettere insieme sulle Priorità dell’Ordine per il sessennio 2003-2009. Aiutati dalla presenza del Definitore generale Fr. Francesco Bravi, più di cinquanta frati della Vice Provincia hanno approfondito le singole priorità in un contesto di preghiera e meditazione, tenendo presente il cammino che la Fraternità provinciale sta compiendo, il contesto culturale e religioso nel quale sono inseriti e la preparazione al prossimo Capitolo provinciale. La sera del 27 Novembre i frati si sono incontrati con il Patriarca copto-cattolico Sua Beatitudine Stefanos verificando gli impegni pastorali nelle diverse diocesi dove sono presenti. L’incontro si è concluso venerdì 28 con una solenne Eucaristia in rito copto (a cui appartengono i frati Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 27 egiziani) presieduta da fr. Samuele Fahim, Ministro provinciale che celebrava il suo 25mo anniversario di ordinazione presbiterale. HAITI - LA PRESENZA FRANCESCANA I primi missionari che giunsero ad Haiti nel 1505 erano francescani, ma la loro presenza si perse nei secoli successivi. Il primo frate è ritornato sull’isola nel 1988, inviato dalla Provincia dell’America Centrale. Haiti è abitata dalla popolazione afro-americana, discendente dagli schiavi africani, e ha conservato la mentalità e la religione tradizionale dell’Africa orientale, il vudù. Essendo stata colonia della Francia, la lingua officiale è il francese, ma la gente parla il creolo, insieme di francese, antica lingua locale e spagnolo. E’ uno dei Paesi più poveri al mondo, e rappresenta un’isola etnica-culturale, linguistica e religiosa nei Caraibi. La Chiesa cattolica, bene impiantata, è costituita da nove diocesi e da un clero diocesano numericamente quasi sufficiente; non mancano vocazioni sacerdotali e religiose. I Frati vivono in due fraternità: a Port au Prince, la capitale, e Pestel a 300 km, prima presenza francescana, raggiungibile dopo 11 ore di auto a causa delle strade dissestate. I frati hanno una parrocchia di circa 35.000 abitanti, con 10 cappellanie nella regione dove svolgono varie attività: catechesi, assistenza a malati e poveri, insegnamento. Attualmente vi sono un professo temporaneo, che ha emesso i voti a fine novembre, e 5 aspiranti che cominceranno il Postulandato nei primi mesi del 2004. GUATEMALA - II CONGRESSO AMERICANO MISSIONARIO: OCCASIONE PER RIFLETTERE A conclusione dell’Anno Santo missionario, che è stato celebrato nell’America centrale, si è svolto nella città di Guatemala City, dal 25 al 30 novembre 2003, il II Congresso americano missionario. Vi hanno partecipato 3000 congressisti, provenienti da tutti i Paesi del continente, dal Canada al Cile, e rappresentanti di tutte le diocesi. Obiettivo del Congresso era “animare la vita delle Chiese particolari del continente perché, a partire dalla propria esperienza evangelizzatrice, assumano con responsabilità e nella solidarietà, l’impegno della missione ad gentes”. E’ stato un convegno ecclesiale di risveglio e di animazione dello spirito missionario. Il motto era: Chiesa in America, la tua vita è missione!. Le relazioni, i lavori di approfondimento in gruppo e le celebrazioni hanno ruotato intorno al tema: “Essere missionario della Chiesa del nostro continente a partire dalla piccolezza, dalla povertà e dal martirio”. A chi ha partecipato a questo evento eccezionale, la Chiesa dell’America Latina ha mostrato alcuni caratteri specifici e molto interessanti del suo volto. Anzitutto si tratta di una Chiesa costituita da una presenza attiva e massiccia dei laici, specialmente i catechisti. In tutti si sente un forte senso di appartenenza alla Chiesa: la gente è fiera di essere cattolica! Essere credente, cristiano, cattolico e missionario, forma un tutt’uno e costituisce la gioia e l’impegno di ciascuno. E poi si è vista una grande comunione tra le chiese del Nord e del Sud America: ormai una grande reciprocità lega le due parti dello stesso continente. Ma soprattutto, in questo Congresso, la chiesa nelle Americhe ha fatto un grande passo verso la missio ad gentes, passando da Chiesa “evangelizzata” a Chiesa “evangelizzatrice”. Questo importante cammino di apertura missionaria non può non fare riflettere noi francescani. Noi, che siamo stati i pionieri dell’evangelizzazione in America, rischiamo di ritrovarci nelle retrovie di una Chiesa in cammino. Noi, che abbiamo aperto i cammini della missione, potremmo rischiare di ritrovarci seduti al bordo della strada della storia. Oggi, in America Latina, ci sono almeno due aree che si possono considerare di specifica missio ad gentes, dove la Chiesa è poco presente e noi francescani in genere siamo assenti: le popolazioni indigene e le popolazioni afro-americane. USA - Medaglia presidenziale della Libertà alla memoria di Fr. Mychal Judge NEW YORK - Il 3 dicembre 2003, Gifford Miller, portavoce dell’Amministrazione cittadina, ha tenuto una conferenza stampa per informare della delibera del Consiglio della città di New York che concede la Medaglia Presidenziale della Libertà, massima onorificenza civile negli Stati Uniti, a Fr. Mychal Judge. Cappellano dei Pompieri di New York, Frate minore della Provincia del SS. Nome, Fr. Mychal, è scomparso l’11 settembre 2001 mentre assisteva le vittime dell’attacco alle Torri gemelle del World Trade Center. Oltre al ministero di cappellano, Fr. Mychal si dedicava all’assistenza di poveri, malati di AIDS e nel corso della tragedia del volo TWA 800 nel 1995 era stato al fianco dei familiari delle vittime. “Attraverso gesti gratuiti di amore e bontà, ha conquistato il rispetto e la stima di tanti, specialmente tra i Pompieri” ha affermato Miller. Alla conferenza stampa, insieme ai rappresentanti dei Vigili del Fuoco e del Consiglio di New York era presente Fr. Christopher Keenan, OFM, Cappellano successore di Fr. Mychal. 28 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna BURKINA-FASO – Fraternità in missione La Chiesa del Burkina-Faso e in particolare la Diocesi di Kaya hanno accolto i Frati minori della Vice Provincia del Verbo Incarnato. La nuova Fraternità di tre Frati, ha fatto l’ingresso nella Parrocchia di Korsimoro, che si trova a un’ora dall’asse stradale Ouaga-Kaya il 4 ottobre scorso. I componenti della nuova presenza francescana sono: Fr. Raphaël Segiet, Fr. Maurice Mahamadou Sawadago e Fr. Daniel Akpa Meledi. La Diocedi di Kaya è stata costituita nel 1969 dallo scorporo di quella di Ouagadogou, comprende sette parrocchie. La città di Kaya si trova a 105 km a nord-est della capitale. I Frati minori sono la prima presenza religiosa maschile della Diocesi. La popolazione è in maggioranza appartenente all’etnia Mossi, per questo il tempo dei Frati, per I primi tre mesi sarà dedicato all’apprendimento della lingua locale nel Centro di formazione Catechistico di Tougouri. Il Vescovo di Kaya, Mons. Thomas Kaboré, ha espresso la sua gioia nell’accogliere i Frati, ed ha augurato ad essi che l’impiatazione del Carisma francescano porti fecondità alla sua Diocesi. ITALIA - LA SOLIDARIETÀ DELLO ZECCHINO D’ORO Il 22 novembre 2003 all’Antoniano dei Frati Minori di Bologna (Italia) si è chiuso il 46° Zecchino d’Oro. Nata nel 1959, la rassegna di canzoni per bambini è famosa nel mondo; essa prende il nome dalla fiaba di Pinocchio, burattino creato nel 1881 da Carlo Lorenzini detto Collodi (dal nome della cittadina toscana, dove era nata la sua mamma). La finale trasmessa in Eurovisione dalla RAI sabato 22 novembre ha avuto, in Italia, 5 milioni di spettatori. “Siamo sorpresi - ha detto Fr. Alessandro Caspoli, OFM, Direttore dell’Antoniano - di come le canzoni e i bambini abbiano attirato tanto pubblico con la sola forza dello stare insieme in serenità. E’ è questa la forza dello Zecchino: aver lanciato un messaggio di serenità e pace in un momento critico della storia mondiale e del nostro paese”. Ogni anno, dal 1991, lo Zecchino d’Oro, promuove progetti a favore dei giovani in situazioni di disagio nel mondo. L’iniziativa di quest’anno, la costruzione di una scuola a Betlemme, è stata presentata nella serata finale, dal Custode di Terra Santa, Fr. Giovanni Battistelli e dal direttore della “Terra Santa High School” di Betlemme, Fr. Ibrahim Faltas. Nel corso della manifestazione il Piccolo Coro dell’Antoniano è stato nominato ambasciatore UNICEF nel mondo, portavoce per milioni di bambini e bambine in difficoltà. Questa nomina è il riconoscimento all’impegno dell’Antoniano e di quanto i Frati minori dell’Emilia Romagna operano per la solidarietà nei confronti dell’infanzia nel mondo. Piccole/Grandi notizie • Il 28 novembre sono partite per l’Albania sette Clarisse, quattro albanesi e tre italiane, che avvieranno la fondazione clariana a Scutari (Albania). Domenica 14 dicembre, nella Cattedrale di Scutari, durante la celebrazione presieduta dall’Arcivescovo di Scutari Mons. Angelo Massafra, OFM, le Clarisse albanesi hanno emesso la Professione perpetua dei voti nelle mani di Sr. Diana Papa, Abbadessa Presidente Federale delle Clarisse di Puglia. • Nel corso di speciali congressi celebrati nel mese di dicembre, i Consultori teologi della Congregazione delle Cause dei Santi, hanno esaminato con esito favorevole, la “Positio” sul Martirio dei Servi di Dio Victor Schumillas Fernandes e 21 compagni, Frati minori della Provincia di S. Gregorio in Castiglia (Spagna), morti nel corso della persecuzione religiosa del 1936. In un analogo congresso i Consultori storici hanno esaminato, con voto favorevole, la “Positio” sul martirio dei Servi di Dio Federico Bachstein e 13 compagni, Frati minori di diverse Province europee, uccisi nel 1611 a Praga, in difesa della fede cattolica. • Il Segretariato per l’Evangelizzazione missionaria della COMPI, organizza in Terra Santa il Convegno dal titolo “Frati Minori dell’evangelizzazione missionaria in dialogo per la pace”. Il Convegno si svolgerà dal 12 al 21 febbraio in forma itinerante, aperto a Frati o laici impegnati, sensibili al problema. Chi desidera parteciparvi può contattare Fr. Fulvio Sabia, Convento S. Maria della Pace, Montecorvino Rovella (Salerno, Italia), Tel. +39.089867049, Fax +39.089867228. Agenda del Ministro generale • dal 12 al 17 gennaio – Tempo Forte del Definitorio generale • dal 19 al 23 gennaio – Incontro con i Visitarori generali • dal 24 al 28 gennaio – Visita alla Provincia di Sicilia (Italia) • dal 30 al 31 gennaio – Incontro con le Conferenze COMONA e Sub-sahariana al Cairo (Egitto) FRATERNITAS - OFM - Roma. Editore: Clarêncio Neotti ofm . Internet: http://www.ofm.org/fraternitas. Email: [email protected] Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 29