LA METODOLOGIA DELL’ALLENAMENTO PER IL SETTORE GIOVANILE Daniele Tacchini MALGRATE (LC) – 27 febbraio 2012 D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 1 PREMESSE 1- scambio recapiti “come una fiaccola trasmette il suo fuoco ad un’altra e non si priva del suo calore, così è per la sapienza: colui che la riceve si arricchisce di sapere e chi la dona non se ne priva” (Numerio di Apamea) 2- la metodologia proposta è mia personale, frutto di esperienze e di confronto. Va presa come raccolta di mie idee da condividere o sperimentare o, se non interessa, da non considerare “Quando insegni, insegna a dubitare ciò che insegni” (Josè Ortega y Gasset) 3- quando vedremo non può essere completo, per tempo e strumenti (non campo di allenamento), ma una serie di spunti per approfondire, magari insieme “Stay hungry, stay foolish” (S. Jobs) I 4 fattori fondamentali della prestazione sportiva 1- Motorio – atletico 2- Tecnico 3- Tattico 4- Psicologico – sociale D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 3 La piramide delle abilità sportive D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 4 Le abilità tecniche DEFINIZIONE In letteratura esistono parecchie definizioni. Ideale è rifarsi a quella proposta da Coverciano. E’ possibile pertanto classificarla in : TECNICA DI BASE Ossia tutti i contatti uomo – palla TECNICA APPLICATA Ossia tutti i contatti uomo – palla con presenza di un altro giocatore D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 5 Le abilità tecniche DEFINIZIONE TECNICA DI BASE dominio della palla calciare la palla guidare la palla ricevere la palla colpo di testa rimessa laterale gioco del portiere D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 6 Le abilità tecniche DEFINIZIONE TECNICA APPLICATA Fase di possesso palla 1. Smarcamento 2. Fase di non possesso palla 1. presa di posizione difesa e copertura della palla 2. marcatura 3. passaggio 3. contrasto 4. finta e dribbling 4. intercettamento 5. tiro in porta 5. difesa della porta D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 7 Le abilità tecniche COME ALLENO LA TECNICA ? Va distinto in base alle età. In generale vanno ricordati sempre i prerequisiti affinchè un bambino apprenda la tecnica : Sa gestire le proprie capacità senso percettive ? (vede la palla ? La sente ?) Ha strutturato i propri schemi motori di base (ad esempio il correre : sa correre ? Lo sa fare orientando la testa da altre parti ? Sa i tipi di corsa ? Ha consolidato le proprie capacità coordinative ? (sa orientarsi nello spazio ? Come è la sua percezione spazio tempo sulle traiettorie ? La capacità coordinativa richiesta è nella sua fase sensibile ?) Ha iniziato a strutturare le cap. condizionali (è veloce ? Ha limiti di forza o resistenza – anche in base a quanto fatto nella rimanente parte dell’allenamento ?) D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 8 Le abilità tecniche COME ALLENO LA TECNICA ? Poi vanno individuati altri fattori altrettanto adeguati : La proposta è motivante ? ha un obiettivo chiaro ai bambini/ragazzi ? L’ho collocata nel giusto momento dell’allenamento ? D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 9 Le abilità tecniche COME ALLENO LA TECNICA ? Ricordiamoci il concetto di multilateralità e polivalenza. D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo Daniele 27022012 Tacchini 2012 10 Le abilità tecniche QUANDO ALLENO LA TECNICA ? L’apprendimento della tecnica riguarda ogni fascia di età e tutti i livelli di prestazione. IL PROBLEMA E’ IL METODO DI INSEGNAMENTO CHE CAMBIA CON I TEMPI, CON LE RICHIESTE DEL GIOCO E LE CAPACITA’ DEI RAGAZZI Il suo perfezionamento non cessa mai (es. allenatore portieri o grandi giocatori perfezionatisi negli anni : Tassotti, Conte). Anche un atleta evoluto deve ripassarla continuamente (anche i grandi giocatori di serie A dedicano parecchio allenamento individuale ai fondamentali), ma è logico, perché i prerequisiti hanno la loro fase sensibile tra gli 8 e i 12 anni, che va potenziata in età giovanile. D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 11 Le abilità tecniche ALCUNE SEMPLICI REGOLE L’automatismo del gesto si acquisisce attraverso ripetizioni e variazioni delle stesse D.T. D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 12 Le abilità tecniche ALCUNE SEMPLICI REGOLE Ricordiamo che è cambiata la tempistica dell’esecuzione del GESTO TECNICO Fino agli anni 80 VEDERE – SCEGLIERE – ESEGUIRE Adesso SCEGLIERE – VEDERE – ESEGUIRE Si può allenare la tecnica come negli anni ’80 ? (Esercitazioni di tecnica pensante – S. SOLDANO) D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo Daniele 27022012 Tacchini 2012 13 GIOCHI PER LO SVILUPPO DI UNA TECNICA “PENSANTE” E’ possibile strutturare delle esercitazioni di tecnica tradizionale, adattandole alle difficoltà del calcio moderno. Qui di seguito un esempio, ma l’ideazione è affidata anche alla fantasia dei tecnici. A parte in guida della palla in un breve percorso, contemporaneamente B e C si passano la palla sul posto (classico lavoro di tecnica a coppie). Uscito dall’ultimo cono, A passa a chi in quel momento non è in possesso palla (es. C). B a questo punto si gira e passa la sua palla al primo della fila che parte e ricomincia. B va invece a supportare il 2>1 che i gialli stanno disputando contro il suo compagno. I gialli che attaccano, e partono alla partenza di A, dovranno subito direzionare il gioco nella zona distante all’entrata di B. A e C invece si posizionano come originariamente B e C e ricominciano a passarsi la palla sul posto VAR si disputa un 1>1 e parallelamente alla tecnica dei rossi si sviluppa un’analoga situazione anche per i gialli. A ogni fine percorso ogni squadra manda quindi in campo un giocatore determinato dalla distanza e velocità del percorso, creando una situazione di gioco non rigida ma in evoluzione. VAR nel caso di “preaccordo” di passaggio tra A e B/C è possibile strutturare 4 giocatori (quindi D e E) disposti a quadrato per passaggio di palla a coppie, oppure a giro (anche con due palloni D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 14 Le abilità tattiche L’applicazione della tattica avviene attraverso due fasi, quella di possesso e quella di non possesso palla. I principi generali in fase di possesso palla sono : - scaglionamento offensivo - verticalizzazione - acquisizione di ampiezza - mobilità - imprevedibilità o sorpresa I principi in fase di non possesso palla sono : - scaglionamento difensivo - azione ritardatrice e/o temporeggiamento - concentrazione - equilibrio difensivo - controllo difensivo o cautela D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 15 Le abilità tattiche Sviluppo dei principi POSSESSO PALLA sostegno al portatore superiorità numerica mantenimento p.p. corse in diagonale corse di deviazione gioco dalla parte cieca movimenti ad incrocio sovrapposizioni passaggi all’indietro 1-2 e passaggi muro blocco velo ed esca variazione ritmo gioco in 4°/5° battuta FASI NON POSSESSO D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 disposizione a zona disposizione a uomo disposizione misto pressione pressing raddoppi fuorigioco 16 I GIOCHI DI POSIZIONE Giochi di posizione con possessi palla strutturati 2>2 + jolly interno e 2 jolly esterni Si disputa una mini partita con due giocatori in campo per squadra (un dif e un centroc) e un jolly (una punta) e due esterni jolly che giocano lungo le linee laterali Ogni squadra se gioca bene con i jolly si trova quindi a disputare un 5>2 strutturati con le posizioni di due giocatori in linea bassi (o uno basso e uno alto), due esterni e una punta. I difensori, non p.p., invece difendono porta/porticine e profondità. Gli aspetti di tattica da curare sono : 1- orientamento corpo sempre in direzione palla-porta 2- ripartenza veloce sfruttando il giocatore + avanzato (verde solitamente che si abitua a rientrare e salire) 3- temporeggiamento dei due difensori che chiudono orientando/stringendo gli spazi e evitando tagli dell’attaccante + avanzato 4- cambio gioco continuo, sfruttando anche e soprattutto gli esterni che devono essere sempre sulla linea palla 5- sempre muovere la palla 6- il centroc che da la palla all’esterno va subito sotto la linea della palla a sostegno, l’altro in profondità D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 17 NON POSSESSO Palla coperta – palla scoperta Diventa quindi determinante la posizione del corpo con cui si scappa (A COLTELLO) ossia in corsa laterale incrociata (NO ALL’INDIETRO) GUARDANDO PALLA E PORTA (tranne che con palla laterale in cui lo sguardo è sulla palla e l’esterno opposto deve guardarsi anche alla spalle (quindi corpo già direzionato con le spalle verso l’esterno opposto) Ricordarsi che il movimento (ricerca palla) dei giocatori va sempre in avanti, si difende in avanti, la copertura la dà il compagno dietro. In attacco l’atteggiamento è identico, soprattutto su palle inattive dove non si cerca mai la palla correndo all’indietro. Per questo è importante la comunicazione (di chi c’è dietro) e la posizione del corpo soprattutto dell’ultimo opposto alla palla che deve “aprire” le spalle all’esterno, così da vedere più campo possibile. Si intendono con questi termini la palla non giocabile (coperta - chiusa) o giocabile (scoperta – libera - aperta) dall’avversario. Delle due la seconda è sicuramente più pericoloso e da allenare. Prima va insegnata la lettura di tali situazioni e poi dati dei principi di gestione. Si parte con allenamenti a squadra schierata, per poi diminuire il numero di giocatori e poi mettere la squadra in situazioni di handicap al fine di assumere i PRINCIPI di azione che sono in particolare . 1.Nel dubbio si SCAPPA ossia si difende la profondità 2.Uno dei giocatori, ossia quello più in prossimità della palla, sale a impattarla o a contrastare l’avversario (che potrebbe essere spalle alla porta) e gli altri scappano (CONCETTO + MARCO – COPRO E viceversa) 3.Si scappa fino a che l’avversario è in zona tiro (riferimento il difensore pesta la linea bianca dell’area – a meno di un tiratore di qualità superiore e allora la linea di riferimento è più avanzata), poi il difensore deve uscire, con gli altri che coprono, anche se l’avversario ha palla libera. L’uscita sarà cauta (a meno di uscire per prendere almeno l’uomo) e invitare (molto difficile) l’attaccante ad andare dove vogliamo tenendo in considerazione che la regola è : IL DIFENSORE DEVE FAR FARE SEMPRE LA PRIMA MOSSA ALL’ATTACCANTE, INTANTO QUESTI VA SEMPRE DOVE VUOLE LUI (es. Robben) D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 Il gol lo prendo come voglio io ! (R. Ulivieri) 18 POSSESSO : Palla coperta – palla scoperta Alcuni principi: 1- corsa sempre guardando palla e porta 2- il contromovimento (dentro-fuori corto-lungo o viceversa, va sempre fino a “leggere” il numero della maglia dell’avversario diretto 3- mai passaggi orizzontali e corse verticali (sempre sulle diagonali) 4- attacco porta con unica punta sul primo palo, due su primo e secondo, tre con primo secondo e limite dell’area centrale Anche per il possesso esiste la palla coperta e scoperta con le stesse caratteristiche del non possesso. In questi casi vanno allenate : 1- le letture della posizione palla, 2- la postura del corpo (palla-porta), 3- della comunicazione verbale (UOMO-SOLO e poi CORTO-LUNGO) e non verbale (CONTROMOVIMENTI e ATTACCO SPAZI PREDEFINITI=SCHEMI) 4- i concetti di attacco della seconda palla (valida anche per il non possesso, ma utile in fase offensiva perché più note le nostre capacità e giocate) SI ATTACCA PER DIFENDERE E SI DIFENDE PER ATTACCARE ! D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 19 L’aspetto psicologico – sociale – educativo dei ragazzi = il Saper essere del Mister INSEGNANTE ORGANIZZATORE ANIMATORE ISTRUTTORE EDUCATORE TECNICO PSICOLOGO D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 20 La seduta di allenamento La seduta di allenamento si definisce anche UNITA’ DIDATTICA Essa è la struttura più elementare del programma . Rappresenta l’elemento costitutivo di base su cui poggiano e vengono realizzati, secondo una definita organizzazione temporale, gli obiettivi generali e specifici del piano di lavoro. Per chi ha poco tempo o conoscenze consiglio di “allenarsi” a costruire la seduta, prepararla, modificarla in itinere e poi registrarla su un apposito diario mettendo in evidenza quanto fatto, ma soprattutto quanto osservato, i pregi e i difetti della proposta, e gli spunti per la seduta successiva. È decisamente meglio che seguire un programma annuale preconfezionato (magari da altri) che non è adeguato alla propria realtà. D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 21 La seduta di allenamento PER FASI E’ la metodologia d’allenamento tuttora più diffusa, introdotta quando l’evoluzione delle abitudini dei ragazzi li portò ad essere più sedentari, pertanto occorreva un nuovo modo di proporre l’allenamento, più variegato e completo soprattutto sotto l’aspetto motorio coordinativo. Si suddivide in 5 fasi principali (e alcune minori) : 1- GIOCO INIZIALE 2- ESERCITAZIONI ANALITICHE 3- SITUAZIONI DI GIOCO 4- GIOCO A TEMA 5- PARTITA FINALE D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 22 La seduta di allenamento PER FASI GIOCO INIZIALE (durata 15’-20’) Dopo una breve fase di riscaldamento (utile soprattutto nei mesi invernali) in cui con esercitazioni in corsa lenta (andature), si mobilizzano gli arti superiori e inferiori, con lo scopo principale di innalzare la temperatura corporea e entrare mentalmente nell’ottica della seduta, si passa alla prima fase della seduta, il GIOCO INIZIALE. Esso può essere un altro sport (polisportività) o mutuato da esso (multilateralità e polivalenza). Importante è che richiami l’obiettivo principale dell’allenamento (es. obiettivo : colpo di testa, gioco iniziale : pallamano con gol di testa). Il Gioco iniziale ha molteplici peculiarità : a- crea un clima positivo (ludico) all’interno del gruppo b- aumenta il bagaglio culturale e motorio c- introduce mentalmente quello che sarà il tema della serata d- permette un riscaldamento funzionale a tutto il corpo D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 23 La seduta di allenamento PER FASI ESERCITAZIONI ANALITICHE (durata 15’-20’) La seconda fase prevede l’allenamento dell’obiettivo tecnico principale della seduta che viene perseguito attraverso esercitazioni che agiscono sull’aspetto tecnico coordinativo e che inizialmente sono puramente analitiche, ossia : - senza pressione temporale, - senza pressione spaziale, - senza presenza di avversario, - con la presenza di compagni utili sono a migliorare il gesto. Poi, durante questa fase, l’allenatore, continuando nella sua opera di correzione (verbale, visiva e dimostrativa) aumenta gradatamente le difficoltà (le 4 varianti viste sopra) arrivando a far compiere il gesto (che meccanicamente deve continuare ad essere corretto) in situazione di difficoltà, fino a collegarsi naturalmente con la fase successiva, in cui la presenza di avversari comporta una verifica dell’apprendimento in una porzione di gara. D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 24 La seduta di allenamento PER FASI SITUAZIONI DI GIOCO (durata 20’-30’) E’ la fase centrale della seduta in cui il gesto tecnico, obiettivo principale, viene inserito in un contesto di gioco (tattica) e sotto una pressione fisica (motoria). Si agisce prevalentemente sull’aspetto tattico individuale (tecnica applicata) e ne consegue un’esercitazione molto motivante (aspetto psicologico) e simile alla realtà. Il tecnico graduerà le difficoltà passando da situazioni semplici (1>1, 2>1…3>3) a situazioni complesse (4>4, 6>4…11>11) che coinvolgono reparti e settori della squadra. La ripetitività delle situazioni, corrette dal tecnico e autovalutate dai giocatori, permettono l’acquisizione di automatismi e principi di gioco in forma reale e sicuramente memorizzabile. D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 25 La seduta di allenamento PER FASI GIOCO A TEMA (durata 10’-15’) E’ la quarta fase della seduta, quella che più si avvicina al contesto di gioco. Si tratta di organizzare una partita che abbia come vincolo il perseguimento dell’obiettivo principale della seduta (es. obiettivo passaggi, gioco a tema : partita con minimo 10 passaggi consecutivi prima di poter realizzare un gol) Il vincolo impone ai giocatori di ricercare l’obiettivo fissato attraverso una vera e propria partita, resa complicata proprio dalla regola prefissata. Il tecnico continua a correggere, suggerire e raccogliere anche spunti dai ragazzi, per risolvere al meglio il “problema” fissato. Si introduce quindi l’ultima fase che rappresenterà un momento di verifica finale della proposta. D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 26 La seduta di allenamento PER FASI PARTITA FINALE (durata 20’) E’ il momento conclusivo della seduta, in cui il tecnico non interviene nel gioco, avendo già organizzato le dimensioni del campo e le squadre contrapposte, ma verifica a bordo campo innanzitutto l’esecuzione qualitativa e quantitativa del gesto proposto come obiettivo della serata, dopodichè si appunta eventuali ulteriori problemi e spunti di lavoro per le sedute future. A seguire consiglio sempre due momenti (5’ circa): uno di raduno (con raccolta materiale e riordino attrezzature) con una piccola fase defaticante (se il clima, gli spazi e i tempi lo consentono) in corsa lenta e stretching, l’altro dedicato ad un ripasso veloce e verbale da parte di tutti su quanto proposto, sul come è stato eseguito e su cosa c’è ancora maggiormente da lavorare D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 27 Daniele Tacchini 2012 28 PARTE PRATICA Proporrò ora dei semplici giochi a tema che possano essere utili per una proposta ai ragazzi divertente e motivante ma comunque mirata a un obiettivo specifico, secondo le idee dell’allenatore, il suo programma ma soprattutto secondo le esigenze dei ragazzi. D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 29 GIOCHI A TEMA obiettivo tecnico D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 30 GUIDA DELLA PALLA. Calcio Rugby. Due squadre si affrontano giocando a calcio, su un campo rettangolare con due aree di meta poste oltre la linea di fondo campo. Si segna un punto ogni volta che un componente della squadra in attacco riesce a guidare la palla oltre la linea di meta. Varianti: guidare la palla con almeno 5 tocchi, 2- attraversare tutta l’area di meta, 3- non è consentito il passaggio in avanti. D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 31 GUIDA DELLA PALLA. 5>5 per conquista spazio per il tiro. In un campo 25X35 si gioca 4>4 con due portieri. L’obbiettivo è quello di guidare la palla oltre la linea di meta avversaria posta a 8 mt. da fondo campo per poi concludere a rete. Potrà tirare solo chi ha superato la linea di meta, nessuno può sostare nelle aree di meta. D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 32 GUIDA DELLA PALLA. 5>5 e guida in 4 aree di meta. Ai vertici di un campo di gioco (quadrato o rettangolo) si posizionano 4 quadrati di 5 mt. di lato. I giocatori potranno attaccare verso qualsiasi meta e il punto si realizza entrandovi in guida della palla. Varianti: 1- non è possibile guidare la palla nel quadrato in prossimità del quale si è conquistato il pallone, 2- ogni squadra difende due quadrati (adiacenti, opposti, sul lato verticale,..) D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 33 GUIDA DELLA PALLA. 2>2 a meta con esterni. Si gioca un 2>2 con due giocatori esterni per squadra che fanno da sponda. Si conquista un punto se i giocatori interni guidano la palla oltre la linea di meta avversaria. Varianti: 1- invece della linea di meta, porre una porta da attraversare perché si valido il punto. D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 34 FINTA E DRIBBLING. Obbligo tre tocchi. In un campo 40X30 mt., con porte difese dai portieri si affrontano due squadre di 5-8 giocatori l’una. Chi è in possesso di palla deve effettuare minimo tre tocchi prima di poter passare o tirare in porta. Varianti: 1- obbligo di un dribbling prima del passaggio; 2- obbligo due tocchi ma con piedi differenti (es. ricevo con il dx e passo con il sn) 3- numero minimo di tocchi 4-5 ecc. D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 35 FINTA E DRIBBLING. Partita a tocchi variati. Su un campo 50X40 si gioca 7>9. I 7 giocano a 2 tocchi e difendono la linea dietro al quale sono poste 4 porticine verso cui concludere e attaccano la linea di meta avversaria da superare in dribbling. I 9 giocano a tocchi liberi e attaccano la linea con le porte verso cui tirare una volta superata la linea di meta. D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 36 CROSS. Partita con esterni. Si gioca su un campo 50X35 una partita 7>7 con due portieri e con due giocatori per squadra in fase offensiva che non possono essere disturbati e hanno il compito di crossare. Il gol su cross vale doppio. Varianti: 1- porre solo due esterni che collaborano con entrambe le squadre; 2- esterni su tutta la fascia laterale 3- gli esterni giocano 1>1 prima di poter crossare 4- il giocatore che passa all’esterno esce anche lui dal campo creando così una situazione 2>1 per poter andare al cross in forma facilitata 5tocchi limitati per i giocatori, liberi per gli esterni 6- viceversa rispetto al 5 D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 37 CROSS. Partita a settori. Con la stessa struttura del precedente, si gioca nella zona offensiva a tocchi liberi, nella centrale a tre tocchi, nella difensiva a due tocchi. Il gol vale doppio su cross dalla fascia laterale, in zona di attacco. Il gol vale doppio se tutta la squadra è nella fascia centrale e di attacco, se rimane anche un solo giocatore nella zona difensiva il gol viene annullato. D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 38 COLPO DI TESTA. Testa oltre la linea. In un campo 60X40 si gioca 7>7 a tocchi limitati. Il punto si ottiene con un colpo di testa che fa superare la linea di fondo degli avversari. Variante: 1- si gioca con le mani, con il giocatore in possesso di palla che deve liberarsene prima che venga toccato da un avversario. D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 39 COLPO DI TESTA. Torre da fondo campo. Su un campo 30X20 con due porte difese da portieri, si gioca 4>4 con quattro giocatori neutri posizionati oltre le linee di fondo, che fungono da torre. L’obbiettivo del gioco è quello di far pervenire la palla alle torri che, di testa, forniscono un assist a chi è in campo che tirerà in porta. Varianti: 1- gioco con le mani con le stesse finalità 2- gol di testa dopo sponda vale doppio, 3gol solo al volo o solo di testa, sempre su sponda, 4- porre all’esterno, in zona di attacco, i giocatori della squadra D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 40 TIRO. Colpisci il bersaglio. In uno campo 20X30 si gioca 4>4 per colpire un bersaglio costituito da tre coni posti a 8 mt. dalla linea di fondo. Varianti: 1- aumentare il numero dei coni da colpire, 2aumentare la larghezza dei coni, 3- se la palla si ferma all’interno del triangolo formato dai coni, punto doppio D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 41 CALCIARE. Palla al portiere. In un campo 50X35 si gioca 7>7 con due aree di meta in cui sono posti i portieri. Si ottiene un punto quando si riesce con un passaggio a parabola a far pervenire la palla al portiere che deve bloccarla prima che sia caduta a terra. Varianti: 1- minimo 5 passaggi consecutivi prima di poter lanciare al portiere. D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 42 TIRO. Gol entro i cinque passaggi. Su un campo 50X35 con due porte difese da portieri, si gioca 7>7 con l’obbligo di tirare entro i cinque passaggi consecutivi di squadra. Si obbliga così a cercare il tiro con frequenza attraverso il gioco in verticale. D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 43 PASSAGGIO E RICEZIONE. Dieci passaggi. Si gioca in un quadrato o rettangolo di dimensioni opportune in base al numero dei giocatori. Si consegue un punto ogni volta che si realizzano 10 passaggi consecutivi. Varianti: aumentando le dimensioni del campo, aumenta anche la componente fisica, 2- obbligo che almeno 2/3 dei componenti tocchino la palla. D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 44 PASSAGGIO E RICEZIONE. I due quadrati. Si costruiscono due quadrati, di cui uno interno all’altro, di 25 e 10 metri di lato. All’interno di quello piccolo si gioca un 2>2 mentre all’interno di quello grosso (e quindi all’esterno del piccolo) si gioca 4>4. Si ottiene un punto ogni volta che si riesce a far pervenire la palla ad un giocatore all’intero e farsela restituire senza l’abbia toccato un avversario. Nel tempo determinato vince chi fa più punti. Varianti: 1- l’interno deve restituire ad un altro esterno senza farsi intercettare, 2contrario al gioco iniziale: gli interni devono far pervenire la palla agli esterni (è possibile facilitare o complicare il compito imponendo un numero minimo di passaggi prima di poter passare la palla oppure porre i difensori con le mano dietro la schiena (handicap fisico) D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 45 PASSAGGIO E RICEZIONE. Contropiede veloce. In un campo 60X40 diviso a metà, con una porta difesa da portiere e 4 porticine, si gioca 8>8 a tocchi limitati. Quando la squadra che difende la porta regolare conquista la palla, deve effettuare 3 passaggi consecutivi prima di lanciare l’unico proprio attaccante posto nella metà campo opposta. Questi non deve essere disturbato al momento della ricezione che permette alla squadra di salire e impostare un veloce contropiede, con gli avversari che rientrano. D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 46 PASSAGGIO E RICEZIONE. Gol e possesso. In un campo 60X40 con due porte difese da portieri, si gioca con la regola che la squadra che ha segnato non può più segnare ma giocare per il possesso, fino alla rete degli avversari. Allo scadere del tempo la squadra che è in vantaggio vince. Variante: 1- fase di possesso a tocchi limitati. D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 47 GIOCHI A TEMA Obiettivo motorio coordinativo D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 48 Partita con rientro obbligato (ATTACCO CONTRO DIFESA). In una metà campo con una porta regolare difesa da portiere, si gioca 8>8 con la regola che chi attacca deve fare gol, mentre chi difende deve conquistare palla per effettuare 3 passaggi consecutivi. In tal caso gli attaccanti devono tornare tutti a metà campo dove prendono un altro pallone e ricominciano con l’azione. Dopo 10’ si invertono le squadre e vince quella che ha effettuato il maggior numero di gol. Variante: 1- limitare il numero di tocchi (anche variando da squadra a squadra), 2- inserire due porticine supplementari oltre a quella regolare, 3se la difesa esegue i 3 passaggi consecutivi, allora si invertono subito i ruoli con gli attaccanti che vanno a toccare la linea di porta e difendono, i difensori che toccano la linea di metà campo, recuperano un pallone a attaccano (vince chi sta più tempo in attacco oppure chi fa più gol) D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 49 Partita oltre la metà campo. Si gioca su un campo 50X40 suddiviso a metà, con due porte difese da portieri, 8>8. Il gol vale solo se tutta la squadra che attacca è oltre la linea mediana del campo. Ciò permette di avere sempre la squadra corta, oltre ad allenare anche la resistenza in regime di gara. Varianti: 1- se la squadra che difende subisce gol con un proprio elemento nella metà offensiva, il gol vale doppio (e così via se ci sono due, tre,…..giocatori), 2- dividendo il campo in tre zone, si può imporre di dover superare, o rientrare, oltre la linea più vicina alla porta avversaria, 3anche il portiere deve essere oltre la linea fissata. D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 50 Partita mista mani-piedi. In un campo 50X35 diviso a metà si gioca 8>8 con due portieri a difesa delle porte. La regola è che nella propria metà campo si gioca con le mani, in quella offensiva, con i piedi. Per poter uscire dalla propria metà campo bisogna realizzare 5 passaggi, con le mani, consecutivi. Se si conquista la palla bisogna rientrare e ricominciare con le mani. Varianti: 1- limitare il numero dei tocchi, 2- al segnale del mister si inverte la regola, quindi se si sta giocando con le mani bisogna mettere palla a terra per giocare con i piedi D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 51 GIOCHI A TEMA Situazioni di gioco D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 52 3>3 – 4>3 – 7>7. In un campo 60X30, diviso verticalmente in due parti, con due porte difese da portieri, si gioca 7>7 con i giocatori divisi nei due settori. Si gioca quindi due 3>3 con un giocatore per squadra che funge da jolly e può entrare in ogni mini campo. Varianti: 1- imporre un numero di tocchi limitato per velocizzare il gioco 2- disporre i giocatori secondo un modulo predefinito (1-1-1 oppure 2-1-0, in ogni campo) D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 53 2>3 – 5>5. Una metà campo viene divisa in tre settori di 20-10-30 mt. Una porta regolare difesa da portiere e due o tre porticine. Nella zona più grande si gioca 5>5, nella centrale non ci deve essere nessun giocatore, ma la palla può attraversarla, nella rimanente si gioca 3 difensori che proteggono la porta grande contro 2 attaccanti. Varianti: nella zona di porta può entrare un terzo attaccante se il lancio dalla zona difensiva viene controllato e difeso da uno dei due attaccanti, 2limitare il numero dei tocchi in tutte le zone o anche a seconda della zona, 3la squadra in possesso di palla può portare un proprio giocatore, della zona non interessata dall’azione, nella zona neutra per sostenere l’azione indisturbato. D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 54 3>2. In un campo 40X30 diviso a metà con due porte difese da portieri, si gioca con tre attaccanti che possono segnare in entrambe le porte protette ognuna da due difensori. Questi potranno far perdere tempo agli attaccanti giocando, anche con quelli dell’altra zona, per il possesso della palla. Varianti: 1- limitare il numero di tocchi (uguali per tutti o divisi, es. due ai difensori, tre agli attaccanti) 2- permettere ad un difensore di entrare nell’altra metà campo (creando quindi un 3>3) D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 55 3>2 – 2>3. In un campo 40X25 diviso a metà, con due porte senza portieri. si gioca in una zona 3>2 con superiorità degli attaccanti. Non si può cambiare zona. Varianti: 1- limitare il numero dei tocchi uguali per tutti o differenziandoli per reparto, 2- possibilità di cambiare zona mantenendo però il numero iniziale, 3- posizionare 3>3 in ogni zona 4- inserire i portieri. D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 56 3>3. In un campo 30X20 con due porte difese da portieri si gioca 3>3 con tre terne di giocatori. Quando i difensori conquistano la palla si trasformano in attaccanti, eliminando i precedenti, e contrastati dalla terza terna (che difende) cercano di fare gol nella porta opposta. Varianti: 1è possibile dividere il campo in due parti facendo attaccare ai difensori che conquistano la palla la linea di metà campo e utilizzando così 6 terne di giocatori. D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 57 1>1 in 8>8. In una metà campo si gioca 8>8 con due porte difese da portieri. Tutti i giocatori di ogni squadra, eccetto uno che funge da jolly, devono avere un avversario diretto sia in fase offensiva che difensiva. Varianti: 1- il jolly non può segnare 2- l’avversario diretto c’è solo in fase difensiva, mentre in fase offensiva obbligo averne un altro. D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 58 4>4>4. In un campo 30X30 con tre porte difese da portieri si gioca con tre squadre di 3 giocatori che giocano tutti contro tutti. Ogni squadra che realizza una rete prende un punto chi la subisce –1. Si può giocare anche dietro le porte. Anchei portieri su rinvio possono fare gol. Varianti: 1- giocare con i portieri volanti (chi si trova in porta para) D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 59 4>4 con inferiorità e superiorità numerica. Sullo stile delle proposte della FIGC per il “Sei Bravo a …” (edizione 1996) si gioca un 4>4 in un campo 25X30 con due porte difese da portieri. All’esterno del campo i rimanenti ragazzi eseguono delle esercitazioni tecniche a confronto, la vincente delle quali entra in gioco creando superiorità numerica per la propria squadra. Vediamo alcuni esempi di giochi a confronto: -guida della palla andata e ritorno, vince chi supera per primo la linea di partenza, -passaggi attraverso una mini porta, vince la squadra che esegue per prima 10 passaggi corretti -far cadere la palla dentro un cerchio colpendola di testa su passaggio del compagno (oppure su autopassaggio), vince chi effettua per prima 10 centri -ricevere la palla, su lancio con le mani (o con i piedi) dei compagni, con i piedi dentro un cerchio senza che esca, vince chi esegue 10 ricezioni corrette -superare un difensore avversario posto in un quadrato 5X5, vince chi riesce a superare il difensore attraverso il quadrato, per 5 volte -passarsi rasoterra la palla attraverso una zona al cui interno ci sono due avversari che cercano di intercettarla, vince chi esegue 10 passaggi “puliti” Varianti: 1- porre le squadre in due campi adiacenti, a cui abbinare l’entrata degli esterni, quindi ogni squadra ha un gruppo che gioca in superiorità e uno in inferiorità (teoricamente dato che dipende dalla velocità di esecuzione degli esterni), 2- togliere le porte e giocare per il possesso, un punto ogni 10 passaggi D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 60 RICORDARSI PER CONCLUDERE … L’allenatore è il professionista della progettazione, determina gli obiettivi e li sviluppa con le sue competenze, il suo sapere – saper fare – saper far fare ma soprattutto il suo saper essere MA …. … l’attore principale deve rimanere sempre il GIOCATORE ! Possiamo infatti vedere una partita senza la presenza di allenatori, ma nessuna senza i giocatori ! D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 61 Grazie per l’opportunità ….è stato un privilegio Daniele Tacchini Cell. 3472309378 – [email protected] PRIVILEGIO dal latino composto da privus – singolo – lex – legge ossia una legge fatta per un singolo, ha assunto il significato di un vantaggio che qualcuno ha assunto rispetto ad un altro attraverso un qualcosa che gli è capitato in esclusiva D. Tacchini - AIAC Lecco Bergamo 27022012 62