Definizione dal punto di vista alimentare alimentare:: Materiale presente negli alimenti lentamente digeribile o indigeribile che occupa spazio nel tratto gastrointestinale gastrointestinale.. 17/10/2012 (D.R. Mertens Mertens)) 1 Definizione dal punto di vista del vegetale vegetale:: L’insieme dei costituenti della parete 17/10/2012 cellulare. 2 COMPOSIZIONE CHIMICA SEMPLIFICATA DELLE PARETI E DEL CONTENUTO DI UNA CELLULA VEGETALE Contenuto cellulare 17/10/2012 proteine lipidi zuccheri amido acidi organici azoto non proteico minerali solubili Pareti cellulari emicellulosa lignina+cutina cellulosa silice 3 FIBRA (1) LA FIBRA NEL SUO COMPLESSO COMPRENDE COMPRENDE:: CELLULOSA POLISACCARIDE, D-GLUCOSIO (1-4). INSOLUBILE IN ACQUA E RESISTENTE AD ACIDI ED ALCALI DILUITI DILUITI.. EMICELLULOSE POLIMERI DI D-XILOSIO (1-4) CON CATENE LATERALI DI ARABINOSIO ED ALTRI ZUCCHERI ZUCCHERI.. INSOLUBILI IN ACQUA, MA LA SOLUBILITA’ AUMENTA ALLONTANANDOSI DALLA NEUTRALITA’ (PARZIALMENTE ATTACCABILI DAGLI ACIDI E DALLE BASI) BASI).. LIGNINA NON E’ UN CARBOIDRATO CARBOIDRATO;; POLIMERO DI 3 DERIVATI DEL FENILPROPANO (alcool cumarilico, alcool coniferilico e alcool 17/10/2012 4 sinapilico).. ALTAMENTE RESISTENTE AD ACIDI ED ALCALI sinapilico) ALCALI.. FIBRA (2) LA FIBRA NEL SUO COMPLESSO COMPRENDE (segue) (segue):: PECTINE: ESTERI METILICI DELL’ACIDO PEPTICO; PECTINE: PEPTICO; IL MONOMERO PIU’ RAPPRESENTATO E’ L’ACIDO DGALATTURONICO.. SOLUBILI IN ACQUA CALDA ED GALATTURONICO IDROLIZZABILI IN ACIDI DILUITI DILUITI.. SILICE: COMPONENTE DELLA PARETE CELLULARE O DA SILICE: CONTAMINAZIONE CON IL TERRENO TERRENO.. CUTINA: POLIMERO CON ACIDI GRASSI CUTINA: GRASSI;; SCARSA NEGLI ALIMENTI ZOOTECNICI ZOOTECNICI.. 17/10/2012 5 FIBRA considerazioni corrisponde alle pareti della cellula vegetale è più elevata nei fusti rispetto alle foglie deprime il contenuto di energia degli alimenti l’energia dipende dalla digeribilità (< ADL) influenza negativamente l’ingestione alimentare aumenta nei foraggi con: età degli stessi condizioni climatiche tecniche agronomiche 17/10/2012 6 DETERMINAZIONE DELLA FIBRA GREZZA FINALITÀ: STIMARE LA QUANTITÀ DELLE COMPONENTI NON DIGERIBILI DALL’ANIMALE CHE CONDIZIONANO LA DIGERIBILITA’ DEGLI ALIMENTI 17/10/2012 7 DETERMINAZIONE DELLA FIBRA GREZZA FIBRA GREZZA SECONDO IL METODO WEENDE: tutto ciò che residua dopo un attacco acido/basico a caldo al netto delle ceneri EFFETTO SOLUBILIZZAZIONE 50--90% LIGNINA 50 0-50% CELLULOSA 85% EMICELLULOSA SVANTAGGI NEI VEGETALI SOTTOSTIMA A VOLTE PESANTEMENTE LE COMPONENTI FIBROSE, NEGLI ALIMENTI DI ORIG. ANIM. 17/10/2012 8 PUÒ DARE FALSI POSITIVI (PARTE DELLE CENERI) DETERMINAZIONE DELLA FIBRA GREZZA MODALITA’: METODO UFFICIALE: WEENDE 1.estrazione lipidi (etere o acetone) 2.H2SO4 0,26N per 30’ all’ebollizione 3.filtrazione e lavaggio in acqua bollente 4.NAOH 0,23N per 30’ all’ebollizione 5.filtrazione,lavaggio con acqua bollente ed essiccazione in stufa 6.pesata(W1) 7.incenerimento 8.pesata(W2) risultato: fibra greggia = W1 - W2/100 17/10/2012 9 FRAZIONAMENTO DEI DIVERSI COMPONENTI DELLA SOSTANZA ORGANICA DEGLI ALIMENTI SECONDO IL METODO DELL’ANALISI CLASSICA (Weende) 17/10/2012 INRA, 1988 10 PERCENTUALI DELLE QUANTITA’ ORIGINALI DI LIGNINA, PENTOSANI E CELLULOSA SOLUBILIZZATI NELLA DETERMINAZIONE DELLA FIBRA GREGGIA. LEGUMINOSE GRAMINACEE 17/10/2012 Lignina (%) 30 (8 - 62) 82 (53 - 90) Pentosani (%) 63 (21 - 86) 76 (64 - 89) Cellulosa (%) 28 (12 - 30) 21 (5 - 29) 11 COMPOSIZIONE DEGLI ESTRATTIVI INAZOTATI IN ALIMENTI DIVERSI ESTRATTIVI INAZOTATI (%) Amidi e carboidrati solubili in acqua 75 E = emicellulose C = cellulosa L = lignina L C E L 50 C E L C E 25 L L C E C L C E E 0 17/10/2012 mais granella avena granella crusca di frutti erba medica fleolo paglia di grano 12 PRINCIPALI GLUCIDI CITOPLASMATICI E COSTITUENTI PARIETALI (INRA 1981) polisaccaridi fibrosi cellulosa 1-4 glucani 1-4 xilani 1-3 galattani Strutturali (pareti cellulari) emicellulosa polisaccaridi della matrice 1-4 galatturonani arabinoxilani pectine-gomme e mucillagini 1-4 gluco/ galattomannani amidi 1-4, 1-6 glucani fruttosani 2-1, 2-6 fruttani polisaccaridi di riserva Non strutturali (contenuto cellulare) 17/10/2012 1-3 galattani glucosio intermedi metabolici zuccheri liberi xilosio galattosio, ecc. 13 METODO DELLE FRAZIONI FIBROSE (VAN SOEST, 1967) N.D.F. Il metodo dovrebbe stimare i costituenti fibrosi delle pareti cellulari vegetali (N (N..D.F.) e cioè cioè:: la cellulosa, le emicellulose, la lignina, la cutina ed i costituenti minerali, dal contenuto cellulare solubile (N (N..D.S.) rappresentato da zuccheri, pectine, acidi organici, sostanze azotate proteiche e non proteiche, lipidi, sali minerali solubili solubili.. PRINCIPIO DEL METODO La fibra al detergente neutro è il residuo che si ottiene dopo il trattamento idrolitico del campione con una soluzione di un detergente in ambiente neutro neutro.. 17/10/2012 14 METODO DELLE FRAZIONI FIBROSE (VAN SOEST, 1967) N.D.F. NDF alimento macinato+sodiolaurilsolfato (ebollizione x 1h) essiccazione in stufa (100 °C x 8h) pesata incenerimento pesata LA DIFFERENZA TRA LE DUE PESATE 17/10/2012 COSTITUISCE LA FRAZIONE NDF 15 METODO DELLE FRAZIONI FIBROSE (VAN SOEST, 1967) A.D.F. Il metodo consente di determinare un residuo fibroso costituito da cellulosa, lignina, cutina, pectine e sostanze minerali insolubili, in ambiente acido (silice) (silice).. Il residuo si identifica con la sigla A.D.F. La differenza tra N.D.F. e A.D.F. dà una stima delle emicellulose emicellulose;; inoltre il procedimento costituisce un passaggio preparatorio per la determinazione della lignina lignina.. PRINCIPIO DEL METODO La fibra al detergente acido è il residuo che si ottiene dopo il trattamento idrolitico del campione con una soluzione di un detergente in ambiente acido acido.. 17/10/2012 16 METODO DELLE FRAZIONI FIBROSE (VAN SOEST, 1967) A.D.F. ADF alimento macinato + bromuro di cetiltrimetilammonio in H2SO4 1N (ebollizione x 1h) filtrazione essiccazione (100 °C x 8h) pesata QUESTO RESIDUO COSTITUISCE LA FRAZIONE ADF 17/10/2012 17 METODO DELLE FRAZIONI FIBROSE (VAN SOEST, 1967) A.D.L. Il metodo serve per la determinazione di una frazione di lignina greggia che può contenere anche cutina.. cutina PRINCIPIO DEL METODO La lignina al detergente acido è il residuo che si ottiene dopo il trattamento dell’A dell’A..D.F. con acido solforico al 72 72% %, al netto delle ceneri ceneri.. 17/10/2012 18 METODO DELLE FRAZIONI FIBROSE:VAN SOEST A.D.L. ADL residuo ADF trattato con H2SO4 72% v/v a freddo (3h) essiccazione in stufa pesata incenerimento pesata LA DIFFERENZA TRA LE DUE PESATE COSTITUISCE LA FRAZIONE ADL 17/10/2012 19 ANALISI SEQUENZIALE DELLE COMPONENTI FIBROSE CAMPIONE DA ANALIZZARE Estrazione con detergente neutro COMPONENTI CELLULARI SOLUBILI N.D.F. Estrazione con detergente acido EMICELLULOSE (come differenza) Idrolisi con acido solforico 72% CELLULOSA (come differenza) Ossidazione con permanganato di K LIGNINA (come differenza) A.D.F. LIGNINA CUTINA 17/10/2012 CUTINA 20 WEENDE E VAN SOEST A CONFRONTO Fieno di prato stabile SISTEMA WEENDE proteina lipidi ceneri fibra E.I. 8,40 1,89 9,37 39,23 41,11 VAN SOEST NDF ADF ADL NFC amidi zuccheri emicellulosa cellulosa 74,33 51,11 10,19 6,01 17/10/2012 --- 2,43 23,22 40,92 21 Le leguminose foraggere hanno rispetto alle graminacee foraggere: 1. Più proteine gregge 2. Meno fibra NDF 3. Più ADL (ma non più lignina vera). 17/10/2012 22 - Digeribilità dei principi nutritivi Valore nutritivo degli alimenti + Favorisce la motilità intestinale 17/10/2012 23 Effetti della riduzione della lunghezza di taglio dei foraggi (trinciatura corta) su masticazione ed ingestiuone Attività masticatoria = effettività fisica della fibra Effetto di riempimento dei foraggi (occupa meno spazio) può aumentare l’ingestione di s.s. quando sia lo spazio il fattore limitante può permettere l’assunzione di maggiori quantitativi di fibra 17/10/2012 24 Effetti della riduzione della lunghezza di taglio dei foraggi (trinciatura corta) sulle fermentazioni ruminali Tempo di latenza Degradabilità ruminale della fibra (perché aumenta l’accessibilità delle pareti cellulari ai batteri ruminali) 17/10/2012 25 Effetti della riduzione della lunghezza di taglio dei foraggi (trinciatura corta) Sull’attività del digerente Ingestione Velocità di transito Velocità di digestione 17/10/2012 26 DIGERIBILITÀ Parte che non è escreta con le feci e che quindi è stata assorbita nell’apparato digerente dell’animale INGESTA ESCRETA DIGERIBILITA’ = INGESTA animale mangia 9 kg di fieno (8 kg s.s.) elimina 3 kg s.s. con le feci La digeribilità della s.s. di quel fieno sarà: (8 - 3)/8*100 = 62,5% 17/10/2012 27 RELAZIONE TRA LA DIGERIBILITA’ DELLA SOSTANZA ORGANICA E IL TENORE IN FIBRA GREZZA DI ALCUNI ALIMENTI CONCENTRATI 17/10/2012 28 RELAZIONI TRA IL CONTENUTO IN LIGNINA (ADL) E IN FIBRA GREGGIA DI ALCUNI ALIMENTI 17/10/2012 29 RELAZIONI TRA LA DIGERIBILITÀ DELLA FIBRA GREZZA E IL TENORE IN LIGNINA DI ALCUNI ALIMENTI CONCENTRATI 17/10/2012 30 DIGERIBILITÀ Ma quali sono gli alimenti più digeribili (anche degradabili) Essenzialmente quelli più poveri di fibra indegradabile: la lignina ( che viene stimata con l’ADL). 17/10/2012 31 DIGERIBILITÀ Alimenti energetici in ordine decrescente di digeribilità o crescente per contenuto di fibra: Melasso (saccarosio), Grassi (trigliceridi), Cereali (amido), Polpe di barbabietola, buccetta di soia, pastazzo d’agrumi (pectine). 17/10/2012 Fibra 32 DIGERIBILITÀ Cereali in ordine decrescente di digeribilità o crescente per contenuto di fibra (rapporto tegumento/endosperma): Frumento, Mais, Sorgo, Fibra Orzo, Avena, 17/10/2012 33 17/10/2012 34 DIGERIBILITÀ Alimenti proteici in ordine decrescente di digeribilità o crescente per contenuto di fibra: Soia integrale F.e. soia decorticata, F.e. soia integrale, Colza f.e. f.e.,, Girasole decorticato, Trebbie di birra, Girasole integrale, 17/10/2012 Fibra 35 DIGERIBILITÀ Farine di estrazione in ordine decrescente di digeribilità o crescente per contenuto di fibra: F.e. soia decorticata, F.e. soia integrale, F.e. colza, F.e. girasole decorticata, F.e. girasole integrale, Fibra 17/10/2012 36 La degradabilità della fibra NDF (NDFd (NDFd)) è un nuovo parametro di valutazione della qualità della fibra che si determina mediante test in vitro che simulano l’attività ruminale. Maggiore sarà la NDFd di un foraggio e maggiore sarà la produzione permessa alle bovine che assumeranno quel foraggio. 17/10/2012 37 + Energia + Proteina + VitamineVitamine-Provitamine (es. E, caroteni, bioflavonoidi) - Minerali + DisponibilitàDisponibilità-digeribilità di tutti i nutrienti. 17/10/2012 38