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N° 4 - MAGGIO 2008 - Anno XLVII di
fondatore Giovanni Turziani
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Com. red.: V. Boscherini, L. Fanciullacci, E. Messina,
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268
Stampato da: STAMPA BALDESI - FIRENZE
Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
GOVERNO NUOVO, PROBLEMI VECCHI, PROSPETTIVE INCERTE ?
Abbiamo un nuovo governo, le urne hanno cambiato
in maniera sostanziale il quadro politico nazionale
indicando un nuovo esecutivo a cui va il nostro augurio di buon lavoro.
Personalmente abbiamo avuto modo di conoscere la
Dott.ssa Francesca Martini, assessore del Veneto e
neo sottosegretario al dicastero unificato del Ministro
Sacconi.
Ne abbiamo apprezzato l’impostazione favorevole ad
una integrazione della medicina generale nel SSN, e
i suoi atti da assessore lo hanno ampiamente dimostrato attraverso gli accordi sottoscritti nella sua
regione.
Buon lavoro quindi, sperando che la fine della legislatura non interrompa quel disegno di ammodernamento del SSN già condiviso anche dalle ex opposizione.
Ci auguriamo anche che le Regioni mantengano
quello che avevano sottoscritto e che si possa finalmente imboccare la strada della ri-fondazione della
medicina generale.
Nel nostro campo l’intersindacale è veramente degna
di tale nome: tutte le sigle aderenti, pur con le dovute
premesse e qualche posizione differenziata, sono
compatte nel sostenere la necessità del cambiamento normativo e retributivo.
Sì perché questa volta il cambiamento normativo
sarà sostanziale per la modifica della nostra retribuzione. Non più un appalto a basso prezzo dell’assistenza, ma un’analisi precisa di retribuzioni e costi
con due pesi e due diverse velocità.
I tempi sono maturi anche perché in campo normativo si possano omogeneizzare le nostre regole con la
dipendenza, facendo cessare questa guerriglia
assurda fra le due categorie che si esplicita con transumanze di pazienti, in luridi fogliettini, in arrabbiature, mortificazioni e perdita di tempo da parte di tutti.
Prospettive incerte? Forse no, noi abbiamo un progetto, e se davvero vi è la volontà di appoggiarlo sia
da parte del Governo che delle Regioni, vi sono
buone speranze che si possa dare il via al secondo
pilastro dell’assistenza che è la Medicina del territorio
(anche perché la scelta è obbligata).
Mauro Ucci – Vice Segretario Nazionale FIMMG
IMPORTANTE VITTORIA DEL SINDACATO
Medici di famiglia assolti per le bombole
di ossigeno - (Dal giornale “La Nazione”)
“Nessuna inappropriatezza prescrittiva, nessuno spreco di
denaro pubblico”. Esultano gli undici medici di famiglia
su cui la Corte dei Conti aveva disposto indagini per presunte prescrizioni indebite d'ossigeno. Al termine di
quasi tre anni di verifiche, la magistratura contabile ha
archiviato il caso dei dottori accusati di danno erariale per
aver ordinato, fra il 2002 e il 2005, decine di bombole di
ossigeno in forma gassosa anziché in quella - più economica - liquida, ed aver quindi fatto lievitare le spese del
sistema sanitario pubblico. In fase di pre-contenzioso, la
Corte dei conti non ha l'obbligo di motivare le decisioni, e
le ragioni esatte dell'archiviazione non sono state rese
note. Secondo il legale dei medici, l'avvocato Alberto
Niccolai, è evidente comunque che i giudici “hanno ravvisato l'appropriatezza delle prescrizioni”. “In pratica - spiega in conferenza stampa il presidente dell'Ordine provinciale dei medici, Egisto Bagnoni - la Corte ha riconosciuto
che l'ossigeno liquido è prescrivibile, come noi abbiamo
sempre sostenuto, soltanto da un pneumologo dell'Asl, e
unicamente in caso di accertata cronicità di insufficienza
respiratoria. I pazienti dei dottori sotto indagine avevano
disturbi di tutt'altro tipo che non consentivano decisioni
diverse da quelle prese”. Alla notizia dell'archiviazione, il
segretario provinciale della Federazione Italiana
Medici di Medicina Generale (FIMMG), Beppino
Montalti, reagisce tornando a polemizzare con l'Azienda
sanitaria locale che a suo tempo aveva chiesto ai medici
coinvolti nell'inchiesta, risarcimenti da 300 a 4 mila euro
per la differenza (intorno al 35%) fra bombole d'ossigeno
gassoso e liquido. “L'idea di metterci sotto pressione sostiene Montalti - è arrivata direttamente da qualcuno
della vecchia direzione, quella di Vairo Contini. Da qualcuno evidentemente convinto di poter in questo modo dimostrare alla Regione le proprie 'capacità di risparmio'.”
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LA FIMMG INTERROMPE
L’ACCORDO CON L’INAIL
In data 6/09/2007 la FIMMG ha siglato con l’INAIL
un Accordo per disciplinare i rapporti organizzativi ed economici inerenti la compilazione dei certificati medici degli assicurati Inail.
La Federazione pur evidenziando, prima della stipula, alcune criticità in merito al testo dell’accordo, lo aveva sottoscritto interpretandolo prevalentemente come un atto di solidarietà civile nei confronti dei lavoratori infortunati.
In questi otto mesi numerose sono state le verifiche per i gravi ritardi, inadempienze e difficoltà
nell’applicazione dell’Accordo da parte delle sedi
dell’INAIL ed in particolare sono state segnalate
le seguenti criticità:
- eccessiva laboriosità della trasmissione on-line
delle certificazioni;
- difficoltà nell’approvvigionamento dei moduli
cartacei;
- assenza o ritardato pagamento dei certificati
redatti;
- informazioni non corrette degli impiegati
dell’Inail agli infortunati.
Nonostante le numerose sollecitazioni della
Fimmg e le dichiarazioni dei Dirigenti dell’Inail a
dare immediata soluzione ai problemi sopra evidenziati, ad oggi la situazione risulta difforme
rispetto agli impegni assunti dall’ente.
Firenze lì, 13 maggio 2008
All’Assessore Regionale al Diritto alla Salute
della Regione Toscana
Dr. Enrico Rossi
Oggetto: richiesta di sospensione dei provvedimenti aziendali di espulsione dall’attività primaria dei MMG che non hanno raggiunto il
numero minimo di scelte e di inserimento
all’ordine del giorno del prossimo comitato
regionale dell’interpretazione corretta “ delle
situazioni di carattere oggettivo” del comma 3
dell’art. 19 del nostro ACN.
Una norma del nostro ACN, art. 19 comma 3, di cui
condividiamo le finalità, prevede l’espulsione dall’attività primaria per quei medici che dopo tre anni
non hanno raggiunto il numero minimo di 300 scelte, purché ciò non sia dipendente da cause oggettive. Si assiste ad una diversa interpretazione di
tale norma da parte delle aziende sanitarie.
Noi siamo perfettamente d’accordo di far decadere
dal rapporto convenzionale quei medici che non
esercitano realmente l’attività primaria e magari
utilizzavano il ricettario per altri scopi o non effettuano l’ambulatorio secondo le norme previste
dall’ACN.
Non siamo d’accordo però sull’espulsione di medici che non l’hanno raggiunto perché in quell’ambito territoriale non ci sono scelte libere, o per quei
medici che già hanno un convenzionamento nella
medicina dei servizi e nella continuità assistenziale e per il motivo precedente non hanno superato il
numero di scelte previsto.
La Fimmg è pertanto costretta a prendere atto
dell’impossibilità di proseguire nel percorso normativo sancito dall’Accordo che si ritiene di conseguenza interrotto con decorrenza immediata e
fino a quando non verranno rimossi i gravi ostacoli
che ad oggi hanno impedito il corretto, tempestivo
e puntuale adempimento da parte dell’Inail degli
impegni assunti.
Ti chiedo pertanto di sospendere immediatamente
i provvedimenti aziendali e di mettere all’ordine del
giorno del prossimo comitato regionale l’interpretazione corretta “delle situazioni di carattere oggettivo” del comma 3 dell’art. 19 del nostro ACN.
Cordiali saluti.
Farmaci equivalenti, generici e griffati
alcun controllo, verifica o indagine se non quella del
maggior sconto.
Il segretario Generale Nazionale Fimmg, Dott. Milillo,
aveva già lanciato l’allarme nel gennaio 2008 sul problema; colleghi illustri come Giustini Saffi, Luca
Puccetti ed altri avevano sottolineato una serie di
pericoli che la delibera sovracitata avrebbe dovuto
scongiurare.
Quindi riaffermiamo con forza il nostro diritto alla
scelta del farmaco ed al diritto del paziente di avere il
farmaco prescritto, ed anche ad una corretta remunerazione del farmacista. Vigileremo affinchè si faccia
rispettare quanto contenuto nella delibera e si impedisca il cambio della prescrizione da parte di professionisti in conflitto di interesse (fra professione e guadagno).
(ovvero il lupo perde il pelo, ma non .......)
Da sempre ci siamo battuti sulla non sostituibilità del
farmaco prescritto, ne fa fede la delibera della
Regione Toscana, totalmente disattesa dai signori
farmacisti (e non applicata dagli organi tutori) nella
quale si riaffermava questo diritto.
Diritto ad avere il farmaco che il medico ha prescritto
con il nome e la ditta certa, non importa se generico,
equivalente o altro, ma certezza nella prescrizione,
continuità nell’erogazione dello stesso farmaco, fiducia nella correttezza del produttore.
L’assessore Rossi ha messo in campo quello che tutti
sapevano, e cioè della corsa al ribasso ed alla funzione prettamente commerciale di alcune ditte senza
Vittorio Boscherini
Segretario Regionale FIMMG Toscana
Dr.Mauro Ucci - Vice Segretario Nazionale FIMMG
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AGGIORNAMENTO SCIENTIFICO
1. Cos'è l'HPV?
L'HPV è un virus molto comune di cui oltre 30 tipi
infettano l'area genitale.
Di essi circa 15 sono definiti ad alto rischio oncogeno, associati al 99,7% dei casi di Carcinoma del collo
dell'utero nel mondo.
2. L'infezione genitale da HPV è la più comune
delle infezioni a trasmissione sessuale?
Il rapporto sessuale non è necessario al fine del contagio, la trasmissione può avvenire anche tramite
semplice contatto cutaneo nell'area genitale.
3. Cos'è il cancro della cervice uterina?
Il cancro della cervice si sviluppa sulla cervice uterina, la parte dell’utero che sporge in vagina. Ciò accade quando le cellule della cervice sono infettate dai
tipi oncogeni dell’HPV (16, 18, 31, 45...), diventano
anormali e si sviluppano in modo incontrollato.
Tutte le donne sono a rischio di contrarre un'infezione
da HPV oncogeno: circa l'80% della popolazione femminile si infetta con questo virus nel corso della propria vita. Chi ha avuto precedenti infezioni da HPV
non è immune da successive infezioni.
Nella maggior parte dei casi l'infezione viene eliminata (6-12 mesi) ma, in caso di persistenza può degenerare in lesione tumorale.
Il cancro della cervice uterina è il 2° tumore più diffuso al mondo tra le donne al di sotto dei 45 anni.
4. Come si previene il cancro del collo dell'utero?
L'infezione da HPV non si può curare.
Quella sostenuta dai ceppi di HPV oncogeno 16 e 18
può però essere prevenuta efficacemente attraverso
la vaccinazione.
Pertanto la vaccinazione previene l'infezione e quindi
lo sviluppo di cellule cervicali anormali causate da
questi tipi di virus; inoltre previene efficacemente gli
adenocarcinomi difficilmente prevenibili con altri
metodi. Il Ministero della Salute ha individuato come
priorità di vaccinazione la coorte delle 12 enni per cui
la vaccinazione è gratuita. L'efficacia della vaccinazione è dimostrata anche per fascie di età superiore,
ma si configura come una protezione individuale e
non come strategia di sanità pubblica.
Esiste un'altro strumento importante di prevenzione
(si tratta questa volta di prevenzione secondaria) che
è l'esecuzione regolare del pap-test che è il metodo
più efficace per rilevare le anomalie del collo dell'utero che possono costituire i segni precoci di un cancro
del collo dell'utero. Il pap-test non previene l'infezione
da HPV, ma aiuta ad individuare i primissimi segni
della malattia. Attualmente è raccomandato il ricorso
al pap test ogni tre anni nelle donne di età compresa
dai 25 ai 64 anni.
E' importante che il pap test continui ad essere effettuato anche nella popolazione vaccinata visto che la
vaccinazione non copre tutti ceppi oncogeni di HPV,
ma solo i più frequenti (responsabile del 70-80% dei
casi di cervicocarcinoma
5. Quanto dura la protezione del vaccino?
Gli attuali vaccini vengono somministrati in tre dosi
intramuscolo in un periodo di 6 mesi. Allo stato attuale, sappiamo che la vaccinazione offre una buona
protezione contro i tipi di HPV presenti nel vaccino e
contro le malattie da questi causate per almeno 5-6
anni, che corrisponde alla lunghezza del periodo in
cui le donne finora sono state seguite negli studi cli-
nici. Studi sono in corso per stabilire la durata della
protezione per tempi più lunghi.
Con uno dei vaccini in commercio (Cervarix®) la
durata della protezione è stata dimostrata ad oggi
fino a 6,4 anni.
Inoltre a tale distanza dalla vaccinazione i titoli anticorpali sviluppati dai soggetti vaccinati si sono mantenuti elevati e sostenuti nel tempo (> di 11 volte più
elevati rispetto a quelli sviluppati dall'infezione naturale).
La concentrazione anticorpale costituisce un fattore
critico per l'efficacia di un vaccino visto che tali anticorpi sierici per esercitare la loro azione protettiva nei
confronti del virus devo trasudare dal sangue al sito
d'infezione ossia nell'epitelio della cervice uterina.
Maggiore è la concentrazione nel sangue e maggiore è la concentrazione è sito d'infezione.
6. La vaccinazione è sicura?
Fino ad oggi la vaccinazione si è mostrata sicura. Gli
studi clinici mostrano solo reazioni minori tipiche di
ogni vaccinazione (gonfiore,bruciore, arrossamento
su sito di iniezione e meno frequentemente febbre,
nausea e vertigini).
COSTITUITO IL COMPARTO FIMMG
FORMAZIONE
Il 23 maggio 2008 si è svolta presso la sede nazionale la costituente del nuovo comparto della FIMMG
che di occuperà delle politiche e delle problematiche
della formazione specifica della medicina generale.
Alla riunione hanno partecipato più di 90 delegati da
tutti i poli formativi d'Italia che, presenti Il segretario
nazionale generale Giacomo Milillo e tutto l’esecutivo nazionale del settore FIMMG C.A., attraverso un
vivace dibattito hanno evidenziato lo stato di sofferenza delle scuole di formazione specifica.
L’argomento principale è stato il diverso trattamento
economico tra i medici che seguono i corsi di specializzazione universitaria e quello dei medici che
effettuano la formazione per la medicina generale.
È anche chiaramente emerso che l’organizzazione,
dalla didattica alla logistica, nelle varie regioni è
assolutamente non coordinata e senza un minimo di
omogeneità.
L’impegno preso dalla FIMMG, attraverso il segretario generale Milillo, è stato quello di rinvigorire nelle
sedi politiche competenti, Ministero e Regioni, la
consapevolezza della necessità di dare dignità e
attenzione al percorso formativo di quello che a giudizio unanime dovrebbe essere il professionista di
riferimento del SSN.
Sono stati nominati, al fine della costituzione definitiva del comparto FIMMG Formazione, un coordinatore nazionale e quattro coordinatori di area:
Coordinatore Nazionale: Celeste Russo
Cordinatori: Francesco Dabbene (nord)
Francesca Gentile (centro)
Michele Ferrara (sud)
Domenico Merendino (isole)
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E ORA PARTIAMO!
Le urne hanno dato il loro responso. Il nuovo Governo
si è definitivamente insediato, il desiderio bipartisan
che gli elettori affidassero un mandato di governabilità al Paese si è realizzato e tutto ciò è valido anche
per il tormentato mondo della Sanità.
Fimmg si è immediatamente confrontata con i due
nuovi Sottosegretari alla Sanità Francesca Martini e
Ferruccio Fazio. Abbiamo ribadita, fra l’altro, la prorità, condivisa dagli interlocutori, di dare concreto
avvio alle trattative per il rinnovo dell’ACN.
Nessuno ha più ragioni per ritardare l’apertura del
tavolo di contrattazione presso la Sisac.
La Categoria senza pregiudizio, ma con chiarezza ed
onestà concettuale, reclama che la disponibilità
finanziaria di cui all’atto d’indirizzo rappresenti un
arretrato dovuto sul biennio 2006-2007 e che quindi
sia immediatamente fruibile per le destinazioni che
verranno indicate dalle OO.SS., che il biennio 20082009 sia un momento fondante per la riorganizzazione della Medicina Generale in Italia e conseguentemente venga supportato da una coerente destinazione di risorse nella prossima legge finanziaria.
Capisaldi di questo processo dovranno essere il riconoscimento della diversa peculiarità dei finanziamenti contrattuali, che nella dipendenza rappresentano
un giusto aumento del compenso professionale e nel
convenzionamento sono un mix di compenso professionale e di ristoro, solo parziale, delle spese di produzione del reddito, che progressivamente hanno
eroso irrimediabilmente la prima voce.
È ineludibile cambiare la struttura del compenso,
uscire dalla realtà, a noi estranea, del Comparto del
Pubblico Impiego, accedere anche ai fondi previsti
per i finanziamenti strutturali, organizzativi e per la
formazione. Altrettanto indispensabile è la presa d’atto nelle politiche fiscali del ruolo sociale della
Medicina Generale, così come suggerito dalle recenti iniziative della Fimmg. Un sano realismo, inoltre,
chiede che in un contesto chiaro e riorganizzato a
livello nazionale, cogente da un punto di vista applicativo, sia previsto un percorso di negoziazione regionale che intercetti i bisogni e le risorse localmente
presenti. Tale da non potere essere considerato una
integrazione di carenze consapevolmente lasciate
dall’accordo nazionale, ma che rappresenti uno spazio di contiguità con le realtà locali e di aspirazione
all’eccellenza. A fronte di tutto questo nessuno si può
nascondere le difficoltà, ma se la condivisione della
necessità di rifondare la Medicina Generale non è formale i momenti di mediazione e di graduazione degli
atti e dei processi vedranno, come sempre, la Fimmg
impegnata con coerenza e concretezza a trovare
soluzioni praticabili.
Non sarebbe realistico, però, presupporre che in questo processo non si manifestino situazioni di contrapposizione dura e frontale, la Categoria darà testimonianza di quanto è disponibile ad investire sul proprio
futuro attraverso la condivisione dei sacrifici che la
lotta sindacale comporta e la parte politica regionale
(i rinnovi elettorali a questo livello non sono così lontani) e nazionale sarà bene che tenga nel dovuto
conto l’importanza che i cittadini danno al tema salute. Lo testimonia un sondaggio commissionato in
Aprile da Fimmg ad SWG su un campione rappresentativo dell’elettorato nazionale.
Alla domanda: “Nel momento di fare la Sua scelta
elettorale, per Lei quanto pesano i temi legati alla
sanità?” l’88,1% degli intervistati ha risposto: molto
ed abbastanza!!!!
Roma, 24-05-08
Giacomo Milillo
Segretario Generale Nazionale
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