Il giornale
di Milano Nord
Redazione aperta
ai cittadini
Zona 9
Presso la Redazione di ABC in via
Osculati n. 5 è possibile la consultazione di materiale solo su prenotazione (tel. 3336857582).
La Segretaria di Redazione riceve
nelle giornale ed orari seguenti:
Lunedì
ore 18.30-19.30
Martedì
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Mercoledì ore 17.30-19.30
Giovedì
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Venerdì
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Sabato
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Anno XII - N° 4 - Aprile 2006
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rusa ©
Registrazione Tribunale di Milano n. 82 del 25 Febbraio 1995
TESTIMONE E MEMORIA
DI UNA COMUNITÀ
Considerazioni parallele
di GIANNI RUSSO
Il paradosso italiano: vince il
centrosinistra, il centrodestra
non ne esce sconfitto
Il 28 maggio si vota per eleggere il nuovo Sindaco di Milano e
nove Consigli di Zona
Il dovere
di governare
Milano
verso il voto
Editore e-mail: [email protected]
che si sono svolte il 9 e 10 aprile scorso, ha recuperato nell’ultimo mese di campagna elettorale il gap (dai cinque agli otto punti), che
tutti gli istituti demoscopici mettevano tra il
centrosinistra e il centrodestra. Come i nostri
lettori ben sanno, il centrosinistra ha vinto
per pochissimo (25.000 voti) le elezioni politiche del 2006: tenendo conto anche del voto
all’estero tale scarto si aggira intorno ai
114.500 voti. Praticamente, come hanno poi
titolato tutti i quotidiani nei giorni successivi, l’Italia al voto è risultata spaccata in due.
Col rischio di apparire poco realisti, non crediamo che gli Italiani, il popolo italiano, si
senta su due diverse trincee con la percezione (se non in minima parte) di aver partecipato ad una guerra di posizione. Gli Italiani,
che vivono la vita con i problemi di tutti i
giorni, hanno semplicemente -a fronte di
messaggi di vario tipo e rumore, provenienti
dai due schieramenti- espresso un proprio
parere di gradimento, magari last minute
prima del voto e la stragrande maggioranza
di essi la richiesta che fanno, vedendola da
destra o da sinistra, è quella di essere governati. Questo è il senso che diamo alla «mela
spaccata a metà», come in modo colorito molti dei media nazionali e internazionali hanno
titolato i loro commenti per fotografare la
on si sono ancora spenti gli echi delle
Politiche del 9 e 10 aprile che già impazza
la campagna elettorale per le Amministrative
del prossimo 28 maggio per conquistare
Milano, la città più importante d’Italia. E, come in primavera improvvisamente sbocciano
mille fiori, così sui cartelloni elettorali, sono
comparsi mille manifesti di ogni forma con
stampati visi per lo più sconosciuti. Le nostre
caselle postali saranno a breve intasate di depliant e santini con i soliti “cari amici”, “cari
compagni”, “cari compaesani”, che in nome di
non si sa quale logico legame chiederanno il
nostro voto per il Consiglio Comunale e per i
Consigli di Zona. E, centuplicata sarà la mole
di tanta pubblicità elettorale a confronto con
quella delle Politiche appena trascorse, perché
stavolta in campo ci saranno persone in carne
ed ossa, molte delle quali da noi (più o meno)
direttamente conosciute, e non liste bloccate e
senza preferenze come quelle decise dai partiti
per eleggere i parlamentari nazionali. Il sistema elettorale, anche se simile alla “porcata” di
Calderoli, è, specialmente per le Zone, del tipo
proporzionale puro, e quindi chi mandare nei
vari Consigli lo decideremo noi direttamente
con il nostro voto. Si tratta quindi di eleggere
chi amministrerà la nostra Milano e le nove
Zone di decentramento. Una grande responsabiltà che non può essere affrontata con spirito
garibaldino o sull’onda del traino di personaggi di primissimo piano a livello nazionale, come pare voglia fare la Casa delle Libertà e significativamente Forza Italia condidando co-
(continua a pag. 3)
(continua a pag. 3)
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La dedica di ABC
T
A 350 anni dalla nascita
di un gigante della
letteratura
Il progetto alternativo alla Gronda Nord
Articolo e illustrazioni a pag. 13
LA FOTO CURIOSA
…CON SORPRESA
William Shakespeare
(la biografia a pag. 7)
I candidati a Sindaco di Milano
Sopra: I primi manifesti di Letizia Moratti (CdL) (foto ABC)
Sotto: Bruno Ferrante (Unione) al mercato di Affori (foto oTTo)
La memoria
della Liberazione
M
25 Aprile ad Affori
24 aprile 2006, ore 21, nel Salone delle Arti di Villa Litta in viale Affori 21 la
compagnia Alma Rosé ha presentato C’era un’orchestra ad Auschwitz.
25 aprile 2006, ore 9, una delegazione dell’ANPI si è recata presso le lapidi
dei Caduti per apporvi le corone; ore 11, Commemorazione della
Liberazione nel Salone delle Arti di Villa Litta.
e-mail: [email protected]
ra i tanti problemi che affliggono Milano quelli della viabilità, del traffico e dell’inquinamento atmosferico sono i più
sentiti dagli abitanti e tra i più controversi nell’agenda politica
cittadina.
Un primo contributo ci viene dall’arch. Antonello Boatti, dicente del Politecnoco di Milano, Facoltà di Architettura, che riprende un vecchio quanto attuale argomento: l’ex Gronda Nord,
declassata a Strada Interperiferica, in questi giorni parzialmente in costruzione a fianco del Pronto Soccorso di Niguarda.
Consiglio di Zona 9 - ANPI - BCM - Biblioteca Affori
Festa della Liberazione
- Redazione
Progettare la città
ontro le più impensabili previsioni il cenC
trodestra, ma più precisamente Silvio N
Berlusconi, dato per sconfitto alle politiche
L’Ottica di Affori
dal 1953 vestiamo
i tuoi occhi
FABBRICA CONFETTI DAL 1936
2006 70° ANNO DI ATTIVITÀ
di PIERANGELO
S
ono passati sessantuno anni dal 25 aprile
del 1945, data simbolo della Liberazione Nazionale
dall’oppressione nazifascista, che ha sancito la rinascita della nostra città al-
LA COSTITUZIONE
Se voi volete andare
in pellegrinaggio,
nel luogo dove è nata
la nostra Costituzione,
andate nelle montagne
dove caddero i partigiani,
nelle carceri
dove furono imprigionati,
nei campi
dove furono impiccati,
nei lager
dove furono sterminati.
Dovunque è morto
un italiano, per riscattare
la libertà e la dignità
andate lì, o giovani,
col pensiero, perché li è nata
la nostra Costituzione.
Piero Calamandrei
Sabato 20 e domenica 21
maggio al Paolo Pini
(l’articolo a pag. 3)
ARTINELLI
l’indomani dell’ordine di
insurrezione generale decretato dal Comitato di
Liberazione Nazionale
dell’Alta Italia, ultimo atto
della Resistenza.
(continua a pag. 8)
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Aprile 2006
Elezioni Politiche 2006
2
I risultati di Zona 9
Come hanno votato i nostri Quartieri
pag.
Senato
Camera
Coalizione avente per capo
ROMANO PRODI
LA
MAR.
7,42%
INSIEME
CON
L'UNIONE
6,09%
PSDI
0,15%
MRE
0,06%
RIFONDAZIONE
COMUNISTA
LA
ROSA
NEL PUGNO
LEGA
LOMBARDA
ROMANO PRODI
PART.
PENS
1,51%
UDEUR
0,28%
2,63%
9,42%
PRC
7,77%
3,06%
L'ULIVO
0,77%
PDCI
0,29%
I dati sono quelli raccolti presso i seggi elettorali e quindi soggetti
a qualche imprecisione. Fonte DS sez. “Nilde Iotti” - Elaborazione ABC
IDV
DI PIETRO 2,30%
VERDI
DEMOCRATICI
DI
17,15%
SINISTRA
UDEUR
Coalizione avente per capo
29,55%
2,1%
ROSA
NEL
PUGNO
3,23%
Coalizione Prodi
49,38%
Coalizione avente per capo
SILVIO BERLUSCONI
PARTITO
PENSIONATI
1,47%
ITALIA
DEI
VALORI
3,08%
NO
EURO
0,18%
UDC
4,87%
Coalizione Prodi
48,95%
Coalizione avente per capo
AN
10,74%
SILVIO BERLUSCONI
FORZA
ITALIA
FIAMMA
TRIC.
0,47%
6,51%
27,07%
NO EURO
0,16%
LEGA
NORD
FIAMMA
TRICOLORE
0,45%
ALTERNATIVA
SOCIALE 0,79%
4,75%
UDC
5,99%
LEGA NORD
VERDI
VERDI
ECOLOGISTI
FI
26,66%
DC
N. PSI
0,40%
PLI
0,26%
50,62%
MILANO
0,39%
0,08%
0,11%
PENSIONI
& LAVORO
0,31%
10,42%
ALTERNATIVA
SOCIALE
0,7%
Coalizione Berlusconi
50,66%
IL NUOVO PARLAMENTO
Camera
Senato totale
seggi 315
Unione
Unione
voti 202.081
il 46,66%
voti 391.127
il 47,39%
Casa d. Libertà
voti 229.613
il 53,02%
Casa d. Libertà
voti 434.199
il 52,60%
Altri 0,32%
PER IL SUD
PENSIONATI
UNITI
0,37%
AN
VOTO A
Senato
Coalizione Berlusconi
Liste non coalizzate
NUOVO
PSI
IL
Altri 0,01%
Camera totale
seggi 630
Esclusi i senatori a vita (7)
Esclusi i senatori a vita (7)
Unione
N. 158
Unione
N. 348
Csa d. Libertà
N. 156
Csa d. Libertà
N. 281
Altri N. 1
Altri N. 1
Elezioni Amministrative
28 maggio 2006
Le inserzioni pubblicitarie
devono pervenire presso
la Redazione
di via Osculati, 5-Milano
o per e-mail
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e
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entro e non oltre le ore 16
del 12 maggio 2006
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Aprile 2006
In primo piano
(segue dalla 1a pagina)
Il dovere di gorvernare
platea nazionale dei votanti.
Questo desiderio di essere
governati (possibilmente bene e nell’interesse nazionale,
osiamo pensare) secondo noi
si è tradotto in una presa di
posizione, da parte dell’elettorato, precisa e solo apparentemente radicale.
Insomma, ne siamo convinti;
pochi cittadini sono interessati alla guerra dei numeri,
che si è scatenata alla ricerca
di delegittimare l’avversario
e non ci sarà nessuna rivolta
se e quando Prodi formerà
un governo e guiderà speriamo con successo questo Paese, anche con il leale concorso (verso la Nazione) dell’opposizione. I numeri in una
democrazia matura possono
essere anche molto esigui
per conferire il diritto/dovere
ad una coalizione di governare. Alla stragrande maggioranza degli Italiani, anche a
chi ha votato in modo difforme da chi ha vinto, passata
la buriana del tifo da stadio
(come sempre esercizio di pochi), interessa solo che l’Italia
non si fermi, che non perda
competizione ed immagine
in Europa e nel Mondo e
quindi che non subisca danni
per colpa di uno stallo (grave
sarebbe per una ripicca, come sembra colpevolmente
attardarsi Silvio Berlusconi),
che freni l’economia e la competitività delle aziende, confonda gli investitori, mortifichi il lavoro, e quindi i consumi, e infine lo sviluppo.
Durante la lunga notte della
snervante attesa per apprendere i risultati elettorali,
molti di noi hanno messo in
secondo piano l’ansia di conoscere quali delle due coalizioni fosse risultata vincitrice, è prevalsa invece una
sensazione di sgomento al
configurarsi di una situazio-
ne di incertezza che accentuasse la conflittualità e magari il blocco del Paese con
un disastroso ritorno al voto.
Prodi e il centrosinistra hanno vinto, seppure di un soffio,
le elezioni e a loro toccherà
governare se ne avranno naturalmente capacità e fermezza d’animo. Nel nostro
interesse, anche particolare,
ce lo dobbiamo augurare. La
sfida sarà dura: stiamo parlando di un debito pubblico
enorme, di una crescita economica vicina allo zero; stiamo parlando delle difficoltà
che incontrano i nostri giovani nel formarsi un avvenire,
una famiglia (di qualsiasi tipo); stiamo parlando della
stabilità dell’Italia, stiamo
parlando dei nostri risparmi
(quando ci sono), quelli di
una vita. Non ci possiamo
permettere disfide all’ultimo
sangue all’interno e tra le opposte Coalizioni. Ogni esitazione sulla strada del risanamento economico e sociale
sarebbe oltremodo colpevole:
sia da parte del centrosinistra, che deve vivere questo
momento, non certo facile,
come un’occasione per chiarire con l’elettorato tutte le
ambiguità che gli hanno valso, negli ultimi mesi della
campagna elettorale, una
perdita di consensi; sia da
parte del centrodestra, che malgrado l’abilità mediatica
del suo leader Silvio Berlusconi- ha di fatto perso queste elezioni e non può trasformare questa situazione
in una scusa per far saltare
il tavolo e con esso l’Italia.
Anche chi gli ha dato il voto
non glielo perdonerebbe.
Gianni Russo
(segue dalla 1a pagina)
Milano verso il voto
me capolista per il Comune Silvio Berlusconi, l’ex premier in
persona. Quindi, il “soldato” Letizia Moratti, candidata sindaco,
e (sotto) il generalissimo Berlusconi con la fascia di capitano nel
gruppone degli aspiranti consiglieri comunali per il
Centrodestra. Se il Centrosinistra volesse andare dietro, come
qualche volta purtroppo ha fatto, alla strategia del leader maximo di FI, condidando Prodi (ma è solo un parallelo scherzoso)
ma più verosimilmente un pezzo da novanta già eletto in
Parlamento a Roma saremmo alla farsa e al ridicolo nel quale
cadrebbe questa nostra povera Italia e la nostra Milano, la quale si è (ai tempi della sputacchiata Prima Repubblica) sempre
eletto i propri sindaci e consiglieri da se. Esponenti sicuramente
dei partiti politici, ma “culi di pietra” legati alle scrivanie dei loro
uffici istituzionali per lo sviluppo e la crescita sociale e morale
della nostra città (un nome per tutti Carlo Tognoli). Quella di
Berlusconi, di proporsi capolista di FI a Milano, sembra più una
candidatura di rivalsa per la (semi) sconfitta alle politiche e la
rabbia di aver perso Palazzo Chigi, ben sapendo che non potrà
portare nessun contributo personale all’amministrazione della
città, ma solo alla sua parte e al suo potere. Una mossa che non
aiuta però la sua legittima quanto esasperata aspirazione a volersi proporre agli Italiani come statista: questa è una mossa
più da capopopolo con il sangue agli occhi, una mossa alla
Masaniello.
Per apparire ed essere statista, infatti, non è essenziale lottare
alla morte per il potere o/e per occuparlo: guardate Andreotti
(per fare un esempio), anche da semplice senatore (a vita), anche da fermo, quasi imbalsamato, ha la classe dello statista e
non ha bisogno di dimostrarlo ad ogni occasione. Allora sarebbe
più coerente che il Silvio nazionale si candidasse a sindaco di
Milano (nel nostro piccolo abbiamo lanciato una candidatura e
che candidatura) e non si limitasse a tirare la volata. A parte le
battute, saranno sicuramente elezioni difficili, specialmente per
il Centrosinistra, visto i risultati elettorali delle politiche di aprile, a Milano e nei nostri quartieri, da per tutto favorevoli al
Centrodestra. Però a scendere in campo, a portare voti e ad “essere nominati” non saranno solo i grossi calibri della politica nazionale, ma le migliaia di candidati, spesso «quelli della porta
accanto» con un rapporto diretto con noi elettori. E qui probabilmente potrà giocare le sue carte il Centrosinistra: mettendo in
campo persone competenti e popolari, stimate non (solo) per il
potere che hanno o hanno avuto, ma anche per la serietà del loro impegno civile, nei mille rivoli del volontariato (anche politico) e delle professioni, e questo si vedrà dai nomi che compariranno nelle liste (comunali e zonali) in questi giorni (mentre
scriviamo) in via di definizione. Naturalmente simili persone le
potrà mettere in campo anche il Centrodestra, se non si farà
prendere dalla sindrome dei mille Masaniello. Il compito di noi
elettori sarà quello di scegliere un progetto credibile di città e le
persone che possono realizzarlo. Sarà quello di non farci incantare da sceneggiate e promesse quasi ridicole, come quelle di
non far pagare il tram agli ultra 65enni (promessa Moratti), per
poi farci pagare un balzello ad ogni ricetta e togliere i servizi dai
quartieri desertificando socialmente il tessuto urbano.
Ci aspettiamo promesse serie e strutturali che possono risolvere
i problemi della Città e non piccoli oboli (per fare claque) non
sappiamo quanto e se godibili.
Gianni Russo
pag.
3
Il Festival della Pace a Milano
l Festival della Pace si
IPaolo
terrà a Milano presso il
Pini sabato 20 e domenica 21 maggio. È promosso dalla Provincia di
Milano, in collaborazione
con le scuole e le associazioni che hanno aderito al progetto dell’Accademia della
Pace, oltre che con Associazione Olinda che l’ospiterà.
32 scuole nel corso di quest’anno scolastico hanno
realizzato, con la collaborazione di più di 20 associazioni pacifiste, progetti di
educazione alla pace e di
promozione dei diritti umani: tali progetti verranno
messi a conoscenza della
cittadinanza nel corso del
Festival.
Sono previsti circa 6 ore di
spettacoli teatrali, 7 ore di
videoproiezioni e presentazioni, 2 musical, diverse
mostre, banchetti del baratto, giochi di ruolo, il tutto
prodotto e proposto dagli
studenti delle scuole.
Nella mattinata di sabato
20 maggio ci sarà l’inaugurazione della manifestazione con l’arrivo presso il
Paolo Pini di una marcia
della pace cittadina, che
partirà dalla Stazione Centrale per arrivare al Paolo
Pini verso le ore 11; seguiranno i saluti di Filippo
Penati, presidente della
Provincia di Milano, di
Silvia Barzaghi, assessora
all’Istruzione ed Edilizia
Scolastica e di Lella Costa,
attrice. Dopo il pranzo andranno in scena gli spettacoli teatrali presso lo
Spazio Kambusa (sala soprastante il bar Jodok), le
videoproiezioni e i musical;
sarà possibile visitare le
mostre fino alle ore 20. A
partire dalle ore 21 fino a
mezzanotte si esibiranno
gli artisti dello Zelig: Gianni Cinelli, Elia Giordano
Luca alias Elias, Paniate e
Santonastaso. In contemporanea sul palco grande
cinque gruppi musicali allieteranno gli intervenuti
con propri concerti di musica, dal reggae allo ska al
rock: per il momento sappiamo della partecipazione
di Franziska e Macaco
Jump. Non mancheranno
nel corso dell’intera manifestazione interventi e testimonianze sulla pace e sui
diritti umani di personaggi
dello spettacolo: tra i tanti
artisti ricordiamo Giuseppe
Cederna e Paolo Rossi; interverranno con proprie testimonianze anche persone
che hanno vissuto in prima
linea esperienze a livello internazionale nell’ambito
della difesa dei diritti e della dignità umana.
Nel corso del giornata verrà presentato un progetto
di cooperazione internazionale con il Benin, per la costruzione di una scuola, che
sarà adottata poi per tutto
il prossimo anno scolastico:
è prevista a tal proposito
una raccolta di fondi e la
possibilità di raccogliere
adesioni per uno scambio
con ragazzi che vivono
realtà di quella regione. Per
questo progetto arriverà da
Roma una rappresentanza
di studenti delle scuole secondarie che, con la collaborazione del sindaco della
capitale Walter Veltroni e
l’assessorato all’Istruzione
di Roma, condividono le finalità di questo importante
progetto.
Francesco Adduci
Aprile 2006
Ambiente e spettacolo
C’era una volta il muro
Scomparsa di un ecomostro
Berlino, 9 novembre 1989: la caduta del muro,
il crollo del comunismo, la fine della guerra fredda,
il momento di rottura della storia
E rinascita del lungo mare di Punta Perotti
a un viaggio di studio a Berlino e dall’inD
contro con l’autore e regista Peter Ensikat
nasce lo spettacolo Ich bin ein Berliner, avente
sottotitolo C’era una volta il muro, che andrà in
scena da martedì 2 a domenica 7 maggio presso
il Teatro della Cooperativa di via Hermada 8 a
Niguarda. Marta Marangoni, ideatrice dello
spettacolo, raccoglie -durante la propria esperienza berlinese- interessante
materiale storico di fatti
accaduti nella Berlino del
muro, grazie anche alla
collaborazione di Distel,
compagnia di cabaret di
Berlino Est.
Lo spettacolo si svolge
con un percorso a ritroso dal 9 novembre 1989 sino
al 13 agosto 1961- e conduce lo spettatore attraverso la storia della ex Repubblica Democratica
Tedesca. A questo filo conduttore fanno da contrappunto una serie di sketch satirici, giocati
sul grottesco, che riflettono la situazione politico-sociale della Germania dell’Est. Il titolo stesso Ich bin ein Berliner fa riferimento alla gaffe
storica di J.F. Kennedy durante il suo celebre
discorso ai Berlinesi un anno dopo la costruzione del muro. Marta Marangoni sarà sul palco
assieme a Rossana Mola: le due attrici, già note
per aver interpretato. Nome di battaglia
Cercasi Volontari
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Lo scorso mese abbiamo
pubblicato un articolo relativo ad ABIO (Associazione
per il Bambino in Ospedale),
che durante l’anno cerca volontari per l’Ospedale di
Niguarda.
Per informazioni: ABIO via Bessarione 27 - 20139
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SETTORE FORNITURE
Lia con la regia di Renato Sarti, si cimentano in
un’altro spettacolo costruito sulla base di testimonianze e con spunti tratti da fonti storiche
su materiale cartaceo. In Ich bin ein Berliner le
due attrici si scambieranno più volte i diversi
ruoli, tra cui il ruolo del Tedesco dell’Est o
dell’Ovest, interrogandosi sul rapporto tra generazioni attraverso un
evento storico come la caduta del muro. Lo spettacolo si riferisce a tutte
quelle persone che hanno
sofferto la difficile situazione sociale venutasi a
creare, non solo in
Germania, per la costruzione di muri, visibili e invisibili, e la realizzazione
di barriere e divisioni, che
determinano i confini dell’esclusione.
Le musiche sono di Carlo Boccadoro, l’ambiente
scenico è curato da Luisa Ga-briele, i costumi
ideati da Laura Bougathas; l’elaborazione audio e video sono rispettivamente di Giucas
Falchetto e di Sergio Red Marchesani; la tecnica di Fiamma Scharf. Per informazioni rivolgersi al Teatro della Cooperativa di via Hermada
8, tel. 02-6474.9997, e-mail [email protected]; orario spettacoli da martedì
a sabato ore 21, domenica ore 16.30.
Francesco Adduci
PAL
L
fatto per ammodernare e potenziare i
servizi di fondamentale interesse per i
cittadini e di evidente utilità ambientale
come il trasporto pubblico urbano o i treni dei pendolari: siamo infatti l’unico
Paese in Europa dove l’80% dei passeggeri e delle merci si sposta su gomma.
E che dire del tentativo di affossare la
legge del riuso sociale dei beni espropriati alle cosche mafiose? Oltre 6.500 sono
gli immobili espropriati, 700 le aziende
sequestrate nei dieci anni dall’entrata in
vigore della legge; ma lo Stato non sembra più in grado di “scovare” i beni dei
mafiosi. Dal picco del 2000-2001, con
quasi mille confische all’anno, si è precipitati alle 374 confische del 2004 e alle
161 del 2005.
«Il nostro sogno è che confiscare i beni ai
mafiosi sia un fatto normale, non straordinario», dice don Luigi Ciotti, presidente
di Libera, associazione di nomi e numeri
contro le mafie, e aggiunge «ci vogliono
competenze straordinarie, per questo
chiediamo un’agenzia ad hoc, che ci sappia dire chi sono gli interlocutori, quali le
situazioni a rischio; un’agenzia forte, capace e preparata» (da La Nuova
Ecologia, marzo 2006).
A molti di noi può sembrare un problema
lontano da relegare alle Regioni del Sud
Italia, che non ci riguarda direttamente e
invece, purtroppo, l’illegalità si sta diffondendo, particolarmente in campo ambientale, e la Lombardia non è esente da
infiltrazioni mafiose.
L’augurio, la speranza e la richiesta è che
il nuovo governo si impegni fortemente
per un deciso rilancio della lotta contro
tutte le forme di illegalità. Tutelare l’ambiente significa tutelare la nostra salute.
Impegniamoci anche noi.
Per ulteriori informazioni sul tema rivolgersi a Legambiente Milano, telefono 02-280.40.023, e-mail [email protected].
Paola Cannata
VIA
C
i sono voluti dieci anni di battaglie
giudiziarie ma, finalmente, il 3 aprile
è iniziata la demolizione dei palazzi costruiti sul lungomare di Punta Perotti
(Bari), 220.000 metri cubi di cemento,
uno dei più grandi ecomostri d’Europa..
Da Bari è arrivato un forte messaggio
contro l’abusivismo. Dice Roberto della
Seta, presidente di Legambiente che «...la
demolizione di Punta Perotti è la premessa per uno sviluppo diverso». Esulta
Gaetano Benedetto del Wwf afferma che
«...se tutti facessero come a Bari, l’Italia
tornerebbe ad essere un Bel Paese» e
Ermete Realacci, presidente onorario di
Legambiente, sostiene che quella della
demolizione è stata «...una giornata storica, sta arrivando la primavera delle legalità» (da La Repubblica del 3 aprile 2006).
È un risultato di grande importanza perché con il condono edilizio, il più ampio e
generalizzato di sempre, si sono legalizzati piccoli e grandi “ecomostri” costruiti
sulle sponde dei fiumi, su zone demaniali
costiere, in aree protette, e si è dato un
ulteriore, formidabile impulso all’abusivismo, incentivando l’illegalità.
Ma pare che il 50% degli Italiani non se
ne preoccupi. Eppure cinque anni di governo Berlusconi lasciano un’eredità
molto negativa nel campo della difesa e
della valorizzazione dell’ambiente. Con la
messa in liquidazione di centinaia di beni culturali e ambientali, si è cercato di
svendere il nostro patrimonio di storia,
arte e paesaggio, che è anche una risorsa
decisiva per il turismo e l’economia della
cultura. La riscrittura delle norme -a cominciare dalla Legge Obiettivo e dalla
Legge Delega ambientale- calpesta le regole europee e oggi impedisce ai cittadini
e agli enti locali di partecipare alle scelte
sulle grandi opere in tanti settori, dai rifiuti alla difesa del suolo, aumentando il
rischio ambientale. E mentre si progetta
di spendere 10 miliardi di euro per il
ponte sullo Stretto di Messina, nulla si è
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RIPARAZIONI IN GIORNATA
Aprile 2006
Evidenze
pag.
5
L’Antica Fornace Curti
a prima bottega della Fornace era
situata alle Colonne di San LoL
renzo sul Naviglio che scorreva dove
ora passa la via De Amicis. Era il lontano 1400 e per volere di Bianca
Maria Visconti, moglie dell’allora duca di Milano Francesco Sforza, si iniziava il cantiere dell’Ospedale Maggiore su progetto di Antonio Averulino detto il Filarete. Fu allora che l’esecuzione di parte delle formelle e dei
mattoni sagomati, modellati dal
Solari e dal Guiniforte, venne affidata
alla Fornace di Giosuè Curti, nobile al
servizio degli Sforza. Nel medesimo
periodo anche Fondulo, architetto e
scultore delle formelle della Certosa
di Pavia effettuò dai Curti la cottura
di molti dei suoi fregi architettonici.
Mentre la città continuava ad espandersi, la fabbrica -nel 1700 con Pietro
Curti- si trasferì a Ripa di Porta
Ticinese. Poi con Felice Curti si spostò
nel 1800 a Conchetta sul Naviglio
Pavese. In questa nuova sede un fu-
rioso incendio distrusse molti documenti della famiglia che, in seguito a
questa sventura, si trasferì con Attilio
Curti nei primi del 1900 nella attuale
sede dove, prima Francesco e poi
Alberto, hanno continuato a mantenere viva la tradizione del cotto lombardo. La Fornace è sempre stata frequentata da artisti, che qui si approvvigionavano di argilla, cocevano le
proprie sculture e dipingevano maioliche. Molti di loro sono divenuti celebri, altri no, ma il loro entusiasmo ed
attaccamento alla Fornace è sempre
stato grande. Attualmente nella
struttura della fabbrica alcuni di loro
hanno i propri studi, che apriranno al
pubblico nelle giornate di sabato 20
e domenica 21 maggio, ore 1012.30 e ore 14-16.30, in contemporanea con l’apertura dei laboratori della
Fornace Curti di via Cottolengo 40.
Per informazioni, telefonare allo 0282.66.463, www.spazio15.it.
F.A.
Bimbimbici 2006
D
omenica 7 maggio si terrà la settima edizione di Bimbimbici 2006,
giornata nazionale Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta)
a favore della mobilità sicura e sostenibile dei bambini. Strade e piazze di
centinaia di città, paesi e contrade saranno invase da bambini in bicicletta, accompagnati dai propri genitori. Pedaleranno felici lungo percorsi
senza il traffico inquinante e pericoloso di tutti i giorni per chiedere spazi
liberi dalle auto e sicurezza lungo i percorsi casa-scuola. L’iniziativa si
svolge con il patrocinio di Ministero dell’Ambiente, Arciragazzi, Medici per
l’Ambiente e Federazione Italiana Medici Pediatri. Lo slogan di quest’anno
è Strade sicure per i bambini-Via le auto davanti alle scuole.
L’iniziativa si propone di coinvolgere le istituzioni scolastiche, le
Amministrazioni comunali, i Consigli di quartiere affinché le aree antistanti le scuole siano luoghi protetti dal traffico stradale e attrezzati per
la soste di centinaia di biciclette.
Per aderire a Bimbimbici sono disponibili informazioni sul sito www.bimbimbici.org; tel. 320-03.13.836, e-mail [email protected].
É arrivato Cenerino
asce Cenerino, il posacenere metropoliN
tano -realizzato da AMSA insieme ai
consorzi Comieco e Cial- per risolvere il problema dei mozziconi di sigaretta abbandonati per terra. Nell’ambito della strategia la
città innanzitutto, è nato Cenerino -un’idea
di AMSA, Comieco e CIAL- per contribuire
a migliorare il decoro della città e per dare
voce alle potenzialità dei materiali riciclati
con cui è stato realizzato interamente.
Il tubo è costituito da una striscia avvolta a
spirale in carta compressa prodotto da un
consorziato Comieco con carta da macero
proveniente dalla raccolta differenziata, il
basamento e il posacenere vero e proprio sono stati realizzati con l’alluminio riciclato
dal consorzio CIAL, mentre la grafica è stata affidata allo studio Aliprandi.
Dal 4 aprile AMSA ha iniziato la distribuzione gratuita di 5000 campioni di Cenerino
agli esercizi commerciali indicati dal
Settore Commercio del Comune di Milano.
Gli esercizi commerciali che ne verranno
dotati sono prevalentemente ristoranti, pizzerie e bar. Compito dell’esercente, così come specificato nella lettera di accompagnamento -tradotta anche in cinese e arabo- è
quello di posizionare il posacenere all’esterno dell’esercizio pubblico ad inizio attività,
svuotarlo durante la giornata e custodirlo
all’interno del locale. Per realizzare i cinquemila posacenere è stato impiegato alluminio proveniente dal riciclo di oltre
200.000 lattine, provenienti dalla raccolta
differenziata dei rifiuti.
Da un comunicato AMSA
Cineforum Cinema e Periferia
resso il cine-teatro d’essai Osoppo di via
P
Osoppo 2 (piazzale Brescia) è in corso la
rassegna 2006 del cineforum Cinema e
Periferia, organizzato dalla Fondazione Carlo
Perini e dal Settore Spettacolo del Comune di
Milano. Riportiamo l’elenco dei film in programma a partire da maggio; ulteriori informazioni sulla programmazione sono disponibili ai
seguenti numeri: 02-392.61.019, 02-31.39.86.
Le proiezioni iniziano alle ore 21.15 (di lunedì
sono previste proiezioni anche alle ore 15.30).
PROGRAMMA:
* 5-7 e 8 maggio, L’enfant (drammatico,
Francia 2005), regia di Jean-Pierre e Luc
Dardenne
* 13-14-15 maggio, I segreti di Brokeback
Mountain (drammatico, USA 2005), regia di
Ang Lee
* 20-21-22 maggio, Il sole (drammatico, ItaliaRussia-Francia-Svizzera 2005), regia di
Aleksandr Sokurov
* 27-28-29 maggio, Broken flowers (commedia,
USA 2005), regia di Jim Jarmusch
* 1-2-3 giugno, La Terra (drammatico, Italia
2005), regia di Sergio Rubini
* 9-10-11 giugno, Match point (commedia,
USA-GB 2005), regia di Woody Allen.
Informazioni sul programma delle proiezioni
sono reperibili sul sito www.circoloperini.com, sul quale sono riportate le altre iniziative programmate dal Circolo Perini, che si
autofinanzia con i contribuiti dei soci e con le
donazioni. Chi volesse devolvere il proprio
contributo può fare un bonifico su c/c bancario 194511/83 (Banca Intesa, BCI agenzia
2100), ABI 3069.2, CAB 09400.3. La donazione si può versare anche con vaglia postale o
con rimessa diretto di un assegno bancario
non trasferibile intestato a Fondazione Carlo
Perini, via Val Trompia 45/A - 20157 Milano.
Coloro che effettueranno le donazioni riceveranno una pubblicazione dell’ex Circolo
Perini oppure eventuali nuovi studi e ricerche condotte dalla Fondazione nel corso dell’anno sociale 2005.
Aprile 2006
pag.
Evidenze
6
Quale futuro per il Paolo Pini? Grande Festa Popolare delle Culture
d un anno dal convegno Afforidea A
organizzato dalla Provincia di
Milano il 13 aprile 2005 a Palazzo
Isimbardi, assieme alle realtà socio-culturali che operano all’interno del Paolo
Pini, per una giornata di studio e di verifica delle idee progettuali da finalizzare
nell’ambito dell’ex area psichiatricasembra che siano già maturi gli orientamenti -di tutti gli enti istituzionali e sociali coinvolti- per la creazione all’interno dell’ex nosocomio di un centro culturale e di un sistema eco-protetto, che
rientrino in progetti di salute mentale.
Ad inizio autunno i vari enti socio-culturali
presenti all’interno del Paolo Pini hanno
iniziato ad incontrarsi per definire in maniera dettagliata una proposta progettuale, relativa a tutta l’area ospedaliera, da
presentare alla Provincia di Milano, diretto interlocutore e coproprietario del Pini
assieme ad Azienda Ospedalira Niguarda
Ca’ Granda e ASL. Le suddette istanze socio-culturali hanno così costituito un comitato, di cui fanno parte: Associazione
Olinda, Cooperativa La Fabbrica di
Olinda, Arca, Mapp (Museo d’Arte Paolo
Pini), G.S. Afforese, Banda d’Affori, Il
Giardino degli Aromi, Il Club, Casa della
Misericordia, Arci Grossoni, Itc Pacle
Pareto, Ipsar Gianni Brera e ITI Lagrange,
Nucleo Acli Paolo Pini.
Prima di redigere la versione finale della
proposta progettuale tale comitato ha pensato di organizzare Parco Vivo, una giornata informativa -che si terrà domenica 7
maggio presso il Paolo Pini in via
Ippocrate 45- per mettere a conoscenza di
tutta la cittadinanza sia le attività svolte
dalle varie associazioni facenti parte del
comitato, sia le linee guida del progetto
stesso, nell’ambito di un convegno che si
svolgerà nel tardo pomeriggio e a cui parteciperanno assessori provinciali e responsabili di ASL e di A.O. Niguarda.
La manifestazione gode del patrocinio della Provincia di Milano, del contributo del
Consiglio di Zona 9 e del Corpo Forestale,
nonché della collaborazione del Comitato
di Quartiere Comasina e della Cooperativa Sommozzatori della Terra.
Una nota importante, che riguarda l’intera
giornata, è il coinvolgimento degli studenti
delle scuole presenti nell’area del parco del
Paolo Pini, i quali saranno in quella giornata tra i principali attori.
Infatti, la classe 5ªB dell’Istituto Alberghiero e Turistico Gianni Brera di via
Litta Modignani, con il contributo del
Consiglio di Zona 9, in collaborazione con
Associazione Olinda, Il Giardino degli
Aromi, Il Club e Cooperativa Pandora, organizzano Giocati il parco, un’iniziativa
per dare ai bambini la possibilità di divertirsi e di imparare a prendere conoscenza
del proprio territorio, attraverso iniziative
che riescano a valorizzare, nello specifico, il
parco del Paolo Pini. Gli studenti della 5ªB
per un pomeriggio si trasformeranno così
in animatori, per mettere alla prova le proprie capacità e competenze personali apprese durante i cinque anni di studi superiori, sperimentando così in prima persona
l’organizzazione di un evento e la valorizzazione di una parte del territorio.
PROGRAMMA
ore 11, Pianta e cura un albero, bambini e
adulti imparano la piantumazione con il
materiale fornito dal Corpo Forestale
ore 14, Giocati il parco, laboratori e mercatino, pittura e pasta di sale, ballo, fiabe,
giochi, caccia al tesoro, dolci e bevande
ore 15, Parco partecipato, libero orto e orto
comunitario, come prendersi cura del parco
ore 15, Arte e natura, visita guidata al
Mapp e presentazione delle nuove installazioni di Gianluigi Castelli, Farahzart e
Federica Ferzoco
ore 17, inaugurazione della mostra
Botteghe d’Arte
ore 17.30, Conferenza naturalistica sull’ecosistema del parco del Paolo Pini
ore 18, Quale futuro per il Paolo Pini? - il
comitato organizzatore incontra Bruno
Casati e Francesca Corso, assessori provinciali, Gianfranco Mobilia, direttore generale della ASL, Pasquale Cannatelli, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera
Niguarda
ore 21, cena con musica e danze, orchestra
di liscio presso l’Arci Grossoni di via
Assietta 32; concerto di musica occitana
con Banda Brisca.
Francesco Adduci
a Grande Festa Popolare delle Culture, giunta
L
quest’anno alla sua terza
edizione, è l’appuntamento
più importante della programmazione degli eventi
dell’associazione Varieazioni. Ogni anno sono presenti
all’appuntamento numerosi
gruppi musicali ed artisti,
che richiamano centinaia di
spettatori. L’idea di realizzare un piccolo festival in
una zona periferica come
Affori, incentrato sulla conoscenza e l’incontro fra le
culture, è per i soci di Arci
Varieazioni un momento di
grande investimento culturale. La musica proveniente
o che si ispira alle diverse
tradizioni popolari è un ottimo canale di conoscenza
fra persone, favorendo in
modo naturale l’attenzione
e la curiosità fondamentali
per l’incontro con culture
diverse, attraverso un elemento gioioso ed immediato
come quello artistico-musicale. Ampio spazio verrà dato, nel corso della giornata,
alla riscoperta delle radici
culturali popolari delle varie Regioni d’Italia, con la
convinzione che la condivisione del patrimonio artistico e culturale sia estremamente arricchente ed importante per le nuove generazioni. Oltre alla musica,
la festa ospiterà mostre di
fotografia o illustrazione,
esibizioni di teatro di strada
e poesia, prodotti artigianali etnici che spesso sostengono l’operato di quelle associazioni presenti sul territorio che sono impegnate in
progetti interculturali o di
solidarietà internazionale.
Obiettivo dell’associazione è
A chi destinare il 5 per mille
A
partire da quest’anno i contribuenti potranno destinare ai sensi legge 266 del 23 dicembre 2005 (Finanziaria per
l’anno 2006)- il 5 per mille dell’imposta IRPEF ad enti che svolgono attività di ricerca e di volontariato: il meccanismo è simile, ma non uguale, a quello dell’8 per mille che riguarda lo
Stato e le confessioni religiose. Il contribuente, qualora scegliesse l’opzione del 5 per mille, non verserà alcunché in più
rispetto a ciò che risulta dall’imposizione fiscale a suo carico,
ma avrà la facoltà di decidere sulla ripartizione del gettito
complessivo indicando l’ente beneficiario. La scelta, da parte
del contribuente, viene effettuata indicando -in un apposito
modulo allegato alla dichiarazione annuale dei redditi- il codice fiscale dell’ente beneficiario. ABC propone ai propri lettori alcuni enti e relativo codice fiscale:
Coop. La Fabbrica di Olinda (cod. fiscale 12342650152);
Associazione Olinda (cod. fiscale 97178030157);
Fondazione Aquilone (cod. fiscale 97167240155);
VSP Bruzzano (97047050154);
Croce Viola (cod. fiscale 97138230152);
Fondazione Veronesi (cod. fiscale 97298700150)
La Fabbrica di Olinda è una cooperativa sociale che si occupa
riqualificazione urbana -intesa anche come riqualificazione
umana- mediante una vasta attività per la creazione momenti di socialità e di posti di lavoro per persone svantaggiate all’interno del Paolo Pini; Associazione Olinda, con le stesse finalità de La Fabbrica di Olinda, promuove e costruisce da un
decennio iniziative socio-culturali (sito www.olinda.org).
VSP Bruzzano da 27 anni promuove e diversi servizi rivolti a
bambini, adolescenti, anziani e disabili; la Fondazione
Aquilone gestisce da 12 anni la Casa Alloggio di piazza
Bruzzano, organizzando i servizi e il personale qualificato,
che è affiancato dai circa 300 volontari dell’associazione VSP
Bruzzano (sito www.fondazioneaquilone.org).
La Croce Viola è un’associazione volontaria di solidarietà
sempre impegnata, con le proprie ambulanze, ad effettuare i
servizi di primo soccorso; i suoi volontari sono coordinati dalla centrale operativa del 118 (sito www.croceviola.org).
La Fondazione Umberto Veronesi opera grazie all’impegno di
varie professionalità con l’intento comune di promuovere la
ricerca scentifica. (sito www.fondazioneveronesi.it)
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di rendere sempre più fruibile e visibile sul territorio
questo importante momento di aggregazione e cultura, festa e conoscenza, mantenendo la gratuità dell’evento, ma offrendo un palinsesto e una struttura organizzativa sempre migliore, sia in termini di qualità
che di quantità. È un’occasione per arricchire la scarsa programmazione culturale presente in quartiere soprattutto in ambito giovanile e interculturale- e per
favorire il protagonismo e il
coinvolgimento dei giovani,
che vivono e che lavorano in
questo territorio: cittadini
che vogliono essere sempre
più attivi e coinvolti nei
processi sociali, politici e
culturali. L’importanza del
lavoro culturale nelle periferie, con i giovani e con le
diverse culture, dovrebbe
essere un investimento
prioritario per sostenere lo
sviluppo di un tessuto sociale e culturale basato su
conoscenza, solidarietà, integrazione e partecipazione.
Questo è il programma dell’evento che si svolgerà sabato 27 maggio, partire dalle ore 14.30 fino a notte
inoltrata, presso la sede di
Arci Varieazioni, in via
Astesani 27.
L’ingresso è gratuito con la
tessera Arci, che può essere
comunque richiesta nella
stesa sede.
PROGRAMMA
Egidio Juke Ingala e
Jumpin Blues Band, dalle
origini al rock and roll, uno
dei migliori bluesman sulla
scena europea
Nema Problema, fanfara tonico-balcanica itinerante,
da Bregovic al kletzmer,
passando per il jazz più movimentato
Canto Antico, pizziche, tarantelle, tammuriate, nenie,
musica popolare del Sud
Italia e del Mediterraneo
Giù il Cappello, otto musicisti folk a rielaborare danze
e brani dalla tradizione milanese e lombarda
Spettacoli di teatro di strada e performance finale dell’evento CLOSE2heARTS.
Mostre di fotografie e illustrazioni. Bancarelle di prodotti artigianali.
Presentazione dei progetti
di scambi culturali giovanili
europei di ARCI Varieazioni
e altri progetti internazionali di diverse associazioni
del territorio.
Lorenzo Mazzi
Vite da cantiere
uesto libro è il frutto di una sinergia e convinzione comune
tra il Il Ponte della Lombardia, l’A , Libera e la F
Q
C della Lombardia, assieme a tutti i soggetti che si sono mosRCI
ILLEA
GIL
si e continuano a muoversi per battere i mercanti di braccia, gli
schiavisti del ventunesimo secolo e ridare dignità di persone a
coloro a cui tutto è negato; dare a questi lavoratori sfruttati un
segnale positivo, di lotta e di speranza significa non solo migliorare le loro condizioni di vita e strapparli alle grinfie delle reti
criminali italiane e internazionali, ma anche e soprattutto tenere aperta la strada della civiltà e dei diritti per gli stessi lavoratori italiani provando ad andare oltre la precarizzazione della vita
intera, la depenalizzazione sfacciata di qualsiasi reato inerente
la sicurezza e un liberismo sfrenato che hanno fatto del cantiere
edile il paradigma dell’intera società.
Per informazioni, tel. 02-28.22.415.
Franco De Alessandri
Segr. gen. Fillea-Cgil Lombardia
GLI AUTORI
Luigi Lusenti (Milano, 1953), giornalista e scrittore, è direttore
del Il Ponte della Lombardia. Ha curato i libri Carovana per la
pace (ed. Arci, 1992), Balcani ‘95 (ed. Est/Ovest 1996) ed è coautore, con Laura Miani, di Profughi-Testimonianze dalla ex
Jugoslavia (ed. Comedit2000, 1993); ha inoltre scritto La soglia
di Gorizia (ed. Comedit2000, 1998) e State lasciando il settore
americano (ed. Comedit2000 20004).
Paolo Pinardi (Cremona 1953) -fondatore e coordinatore di Via
delle Leghe, spazio di editoria e comunicazione politica e socialeè responsabile della collana della memoria storica per Edizioni
Comedit2000 del mensile Martesanadue e del sito ilponte.it.
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Cultura
La biografia
William Shakespeare
Tutto il mondo festeggia i 390 anni dalla nascita
illiam Shakespeare è
W
considerato il più grande
scrittore in lingua inglese di
sempre e, in assoluto, fra i
maggiori scrittori di ogni tempo e provenienza.
Commediografo, drammaturgo e attore, scrisse non solo le
più straordinarie e inimitabili
tragedie, entrate nella storia
della letteratura, ma anche
molte delle più divertenti commedie. Shakespeare scrisse
154 sonetti e diversi poemi, alcuni dei quali sono considerati
i più brillanti esempi di letteratura inglese mai scritti.
Tutte le sue opere vanno sempre oltre la narrativa per descrivere, in modo efficace
quanto geniale, gli aspetti interiori e profondi della natura
umana. La maggior parte dei
suoi lavori sono stati scritti,
verosimilmente, tra il 1585 e il
1611, essendo la cronologia
delle opere a lui attribuite non
nota con precisione, mancando
su questo genio della letteratura mondiale una biografia
approfondita. Difatti, le notizie
sulla vita di Shakespe-are sono poche e frammentarie, provocando una notevole discussione tra critici ed esperti; alcuni hanno messo addirittura
in dubbio la sua stessa esistenza, anche se un William
Shak-espeare è citato tra gli
attori della The Lord Chamberlain’s Men. Gran parte degli storici però concorda che
l’attore e lo scrittore siano la
stessa persona.
William Shakespeare nacque
nell’aprile del 1564, figlio di
John, un fabbricante di guanti, e di Mary Ar-den, a Stratford-upon-Avon (presso il fiume A-von), nel cuore delle
Mid-lands nella contea del
War-wickshire, nell’Inghilterra
Centrale, una cittadina che
conta oggi circa 24.000 abitanti. John Shakespeare, suo padre, era persona abbastanza
importante nel suo paese, anche se venne indagato per
aver partecipato al mercato
nero della lana, che gli costò la
perdita della carica di consigliere comunale. Il battesimo
di Wil-liam venne registrato il
26 aprile dello stesso anno, anche se il giorno del suo compleanno viene tradizionalmente festeggiato il 23 aprile (forse
perché coincide con la data
della sua morte). Il 28 novembre 1582, a Stratford-uponAvon, sposa Anne Hathaway,
matrimonio affrettato dalla
gravidanza della sposa, considerata la data di nascita della
prima figlia Susannah il 26
maggio 1583. Due anni dopo, il
2 febbraio 1585, vennero battezzati due gemelli, un maschio, Hamnet, e una femmina, Judith. Poco si sa della vita
di William Shakespeare fino
alla sua comparsa sulla scena
letteraria inglese.
Shakespeare raggiunge la fama intorno al 1592, suscitando le gelosie dei colleghi più
anziani. Nel 1596 muore il figlio maschio, Hamnet; che fu
sepolto l’11 agosto 1596 e per
la somiglianza fra i nomi, alcuni sospettano che la sua morte
abbia ispirato l’Amleto, anche
se questa tragedia pare sia
stata scritta quattro anni dopo. D’altra parte il nome
Hamnet o Hamlet a quei tempi era piuttosto comune.
Nel 1597 William comprò per
sessanta sterline una casa in
Stradford-upon-Avon con annessi due granai, due giardini,
due frutteti. La casa, la più
grande di Stratford a quei
tempi, testimonia il notevole
guadagno che Shak-espeare
aveva ottenuto con la sua attività teatrale. Nel 1598 Shakespeare si trasferisce nella diocesi di St. Helen’s Bishopgate
ed appariva in cima ad una lista di attori (Every man in his
humor) prodotta da Ben
Johnson.
Shakespeare divenne azionista (circa del 10%) della compagnia teatrale di cui faceva
parte, conosciuta come The
Lord Chamber-lain’s Men e
prendeva il nome, come altre
di quel periodo, dal suo aristocratico finanziatore.
La compagnia teatrale, grazie
soprattutto all’opera di Shakespeare, era talmente popolare da far sì che, dopo la morte di Eli-sabetta I e l’ascesa al
trono di Giacomo I (1603), in onore di quest’ultimo si fregiò
così del titolo di King’s Men
(uomini del re).
Vari documenti, che registrano
affari legali e transazioni economiche, mostrano che la ricchezza di Shakespeare si accrebbe di molto nei suoi anni
londinesi. Le cose andarono
abbastanza bene da permettergli di comprare una proprietà a Blackfriars, Londra,
così come un palazzo più grande a Stratford. Intorno al 1611
si ritirò nella sua città natale,
Stratford, dove morì il 23 aprile del 1616. Rimase fedele
sempre ad Anne fino alla morte. A proposito della sua morte, Richard Davies scrisse: «He
died a papist» (morì da cattolico): la frase potrebbe confermare la circostanza che egli
fosse cattolico o l’indicazione di
una sua successiva conversione al cattolicesimo.
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7
Concerti all’organo Amati
A
partire dal 9 maggio, ogni martedì del mese mariano, alle ore 21.15, la chiesa di
Santa Giustina di viale Affori ospiterà un concerto di autori vari appartenenti alle
scuole organistiche dal 1500 al 1800. Si tratta dell’ottava edizione di Concerti di Maggio
all’organo Amati di Santa Giustina in Affori, iniziativa organizzata da La Camera
Chiara, Parrocchia Santa Giustina, Biblioteca Rionale Affori con il patrocinio del
Consiglio di Zona 9 e di AIOC (Associazione Italiana Organisti di Chiesa).
PROGRAMMA
9 maggio, organista Ennio Cominetti, musiche di A.G. Pampani, F. Gasparini, B.
Marcello, Anonimo del xviii secolo, G.B. Pescetti, B. Galuppi, G. Valeri, N. Zingarelli, G.
Morandi
16 maggio, organista Alessandro Lupo Pasini, musiche di J.S. Bach, D. Buxtehude,V.A.
Petrali, padre Davide da Bergamo
23 maggio, organista Massimo Andrea Verzilli, musiche di W.A. Mozart, J. Zundel, G.
Fontebasso, G. Bovet, M. Duprè, G. Morandi
30 maggio, organista Alessandro Bianchi, musiche di Anonimo, P. Bruna, D. Zipoli, J.
Pachelbel, B. Koewljin, G. Ligeti, G. Gherardeschi, C. Fumagalli, G. D’Andrea.
F.A.
Il sogno di un uomo ridicolo
D
a giovedì 4 a domenica 7 maggio presso Argómm Teatro andrà in scena Il sogno di
un uomo ridicolo, tratto dall’omonimo racconto di Fëdor Dostoevskij, con l’interpretazione di Sacha Oliviero e regia di Alberto Münch.
Nel chiuso della sua camera, un uomo si muove alla ricerca del proprio posto in un mondo che lo deride. In scena la tragedia si consuma nella grottesca incapacità di trasformare un pensiero in azione, nell’impossibilità di dominare l’universo fisico che reagisce provocandone la cacciata dall’eden e, quindi, il risveglio. Gli spettacoli hanno inizio alle ore
21 nei giorni feriali e alle ore 16 di domenica.
Per ulteriori informazioni rivolgersi ad Argómm Teatro, via Graziano Imperatore 40, tel.
02-64.37.001.
F.A.
Biblioteca di Villa Litta
iprendendo l’articolo di ABC di marzo 2006, riportiamo di seguito il calendario delle prossime
R
iniziative culturali che si terranno nel mese di maggio presso la Biblioteca Rionale Villa Litta.
13 maggio, ore 18, Il barone rampante, rappresentazione teatrale per tutti a partire dai 10 anni liberamente tratta dall’omonimo romanzo di Italo Calvino a cura del Teatro del Vento.
8, 12, 15, 29 maggio, ore 21, I classici e l’amore, letture di autori classici sul tema dell’amore, a cura del prof. Ezio Savino, organizzato da Circolo Culturale Italo Calvino, Coop. Unione Operaia,
Consorzio Cooperativo Cà Granda.
18 e 26 maggio, 8 giugno, ore 21, Il linguaggio del jazz, ciclo di tre conferenze sul jazz con serata
concerto conclusiva (15 giugno) con gli Hammond Trio a cura di Maurizio Franco, organizzate da
La Camera Chiara e Biblioteca Rionale Dergano Bovisa.
20 maggio, ore 14.30, 15.30, 16.30, Libri usati - libri animati - libri segreti, laboratori creativi per
bambini della scuola elementare, a cura di Emanuele e Roberta Breveglieri.
27 maggio, ore 15.30, Tesoro del drago, spettacolo-laboratorio con ombre cinesi per bambini della
scuola elementare, a cura del Teatro del Vento.
Margot
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In primo piano
8
(segue dalla 1a pagina) La
Incontri sul diabete
Identità femminile e sensorialità
abato 29 aprile, presso la sala Maria Bambina L’
S
dell’Ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico di
Milano in corso di Porta Nuova 23, si terrà un incontro-dibattito sul tema Sindrome metabolica e prevenzione diabetica. Il seminario avrà inizio alle ore
15 e terminerà alle ore 17,15. Sarà relatore il dott.
Giampaolo Testori, direttore della Struttura
Complessa di Diabetologia dell’Ospedale.
La partecipazione è libera. Per informazioni, telefono 328-45.40.498, 02-636.32.775.
Amici del Diabetico
Associazione Duende organizza, con il patrocinio del
Consiglio di Zona 9, il corso Identità femminile e sensorialità: la percezione dei 4 elementi Terra, Acqua, Fuoco,
Aria. L’iniziativa -coordinata da Nadia Dalla Longa- si propone di riscoprire la sensorialità legata ai 4 elementi, sperimentando particolarità creative della percezione femminile.
Gli incontri si terranno il giovedì, ore 20,30-23,00 nelle date
11-18-25 maggio e 1-8-15 giugno presso lo spazio multiuso di
via Empoli 8 (in fondo a viale Suzzani). Il lavoro prevede il
coinvolgimento attivo delle partecipanti in esercitazioni corporee e momenti di riflessione. L’iniziativa è gratuita.
Per le iscrizioni rivolgersi al Consiglio di Zona 9
Uff. CAM, tel. 02-884.58.764.
memoria della Liberazione
In quella data storica la
città cerniera con l’Europa, la città che aveva visto
sorgere il sole “rosso sangue” del fascismo, la città
ultimo simbolo di una
guerra fratricida combattuta fra Italiani, Milano si
scoprì di nuovo libera sotto
un cumulo di macerie spesse e sottili, come quelle dell’odio, della fame e del rimpianto. La memoria degli
eventi storici, su cui si fondano i sentimenti comuni
di una nazione, non è mai
acquisita del tutto, si costruisce giorno dopo giorno
nei ricordi vividi di chi ha
vissuto giorni decisivi per il
proprio Paese, alla vista dei
simboli costruiti a imperitura testimonianza e nell’empatia verso chi vive ancora la tragedia della guerra. Poche persone hanno il
dono di essere simboli viventi dei nostri valori e pochi fra questi hanno il privilegio e l’onore di poter essere uomini delle istituzioni: su tutti si staglia la figura del nostro Presidente
della Repubblica, Carlo
Azeglio Ciampi. Le sue parole, pronunciate lo scorso
anno a Milano in piazza
del Duomo in occasione del
60° anniversario della
Liberazione, disegnano il
significato autentico del 25
aprile 1945 col filo rosso
che unisce passato, presente e futuro: «Un filo ininterrotto lega gli ideali e le gesta del Risorgimento alle
imprese della Lotta di
Liberazione e alla rinascita
dell’Italia repubblicana,
per libera scelta del popolo
italiano. (…)
La memoria di quella lotta
non vuol certo mantenere
vive le divisioni. Vuole, al
contrario, rendere più salda l’unità nazionale dell’Italia repubblicana, più
salda la democrazia conquistata per tutti gli
Italiani. Vuole ricordarci
che furono gli ideali di libertà e di giustizia a dar
vigore ai nostri cuori e alle
nostre menti, forza alle nostre braccia.
Allora capimmo che senza
ideali un popolo langue, è
destinato a essere servo.
Oggi dobbiamo essere capaci di risvegliare in noi
quegli ideali, quei valori.
Essi furono la nostra stella
polare. Debbono continuare ad esserlo. Libertà e giustizia si conquistano giorno
per giorno, affrontando e
superando i problemi quotidiani della nostra democrazia».
E la nostra democrazia necessita del contributo attivo di ogni cittadino, perché
non esiste “governo del popolo senza che questo abbia coscienza di sé, delle
proprie tradizioni, dei propri valori, quelli che hanno
ispirato i primi moti di indipendenza, che hanno agitato gli animi dei Milanesi
durante le Cinque Giornate, che hanno forgiato l’idea
di Italia unita e che sono
stati incarnati dalla Resistenza. Con le parole di
Ciampi: «Le celebrazioni
del 25 Aprile sono occasione per meditare, tutti insieme, sui valori fondanti
della nostra Patria, libera e
unita, sugli ideali condivisi
da tutto il nostro popolo, riconciliato con se stesso nel
nome della libertà. (…)
In questa giornata di celebrazioni e di ricordi, parta
da questa storica piazza,
da questa grande assemblea di popolo, un messaggio di concordia operosa fra
tutti gli Italiani».
Il 25 Aprile è dunque l’occasione per riflettere su cosa vuol dire essere Italiani
in termini di diritti e di doveri e quali traguardi di
sviluppo della nostra società vogliamo raggiungere. Dai germi della grande
unità nazionale finalmente
ricostituita si sono gettate
le basi del benessere economico e sociale, di cui ancora
possiamo godere i frutti.
Se il futuro si costruisce a
partire dal presente, per
consegnare alle prossime
generazioni almeno le stesse opportunità che abbiamo ricevuto, occorre abbracciare uno spirito di solidarietà che tragga linfa e
speranza dalla memoria
collettiva. Ecco il monito di
Ciampi: «Italiani, la memoria dei conflitti, delle tragedie cui siamo sopravvissuti, la memoria dei Caduti
per la libertà non vengano
mai meno. Alimenti nei nostri cuori l’amore per le
istituzioni democratiche.
Abbiamo voluto e saputo
costruirle, per vivere insieme, nella pace, le gioie della libertà.
Viva la Resistenza. Viva la
Repubblica. Viva l’Italia, libera e unita».
Pierangelo Martinelli
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Un libro a puntate: La Banda d’Affori 17a puntata
Aprile 2006
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9
La Banda del nost paes e i so 150 ann
d’aver ancora spesso la Banda in occasioni di festa con la sua armoniosa e gioiosa
presenza che allieta gli animi e porta un raggio di serenità nel grigiore della quotidianità».
di Luigi Ripamonti
È MORTO IL PAPÀ DELLA CANZONE SULLA BANDA D’AFFORI
(Da La Buona Parola, settembre 1991)
GIOVANI MUSICISTI NELLA BANDA D’AFFORI
(Da La Buona Parola, dicembre 1981)
«D
omenica 6 dicembre nella nostra chiesa parrocchiale, la SS. Messa delle ore
9.30 è stata accompagnata dalle note solenni e gravi della nostra cara Banda
d’Affori. Il Corpo Musicale festeggiava in quel giorno la santa patrona dei musicisti,
Santa Cecilia, la cui festa ricorreva il 22 novembre. La presenza della Banda ci è stata particolarmente gradita. Infatti, se la loro giornata di festa è poi continuata con
uno stupendo pranzo sulle rive del Ticino al quale hanno partecipato circa 150 persone (musicisti, parenti e simpatizzanti), è anche pur vero che con libera scelta è stata iniziata con la celebrazione religiosa nella chiesa del loro paese di origine.
Durante la funzione religiosa la Banda si è prodotta, sotto l’abile direzione del maestro Goliardo Bernardi, in alcuni brani celebri di difficile esecuzione ed ha suscitato
viva emozione tra i presenti. Ha fatto da intermezzo un’apprezzata interpretazione
della celebre Ave Maria di Schubert, che ha riscosso spontanei e calorosi applausi. In
quell’occasione abbiamo avvicinato il presidente del Complesso, sig. Nicola Seccia
Pesce, ed il maestro Bernardi, chiedendo loro alcune notizie sul passato e sul presente della Banda. Il sig. Nicola Seccia Pesce ci ha riferito che la Banda si compone attualmente di oltre 50 elementi, tra i quali in questi ultimi anni si sono inseriti giovani e ragazzi (circa una ventina).
I nuovi elementi vengono immessi nella Banda dopo un congruo periodo di prove e
di allenamento. Nelle scuole comunali di via Bodio è ospitata la Scuola Allievi, attualmente frequentata da 25 tra ragazzi e ragazze. Dopo un periodo di difficoltà
(tutti ricordano gli anni magri del ‘70) oggi la Banda è rifiorita grazie alla tenacia
ed alla costanza dei dirigenti ed alla volontà degli anziani di continuare ad ogni
costo! Per cui ci troviamo di fronte ad un gruppo notevole per numero e qualità di
appassionati, impegnati a fondo, disposti a tanti sacrifici, che vengono ricambiati
unicamente dalla soddisfazione di aver fatto qualcosa di utile e di valido per la
musica, per la Banda e per Affori.
A questo punto non possiamo che rivolgere un grazie a tutti i componenti il
Complesso Musicale: in un periodo di gravi crisi delle Istituzioni e di sfiducia nelle
organizzazioni, fa veramente piacere scoprire un gruppo di persone che riescono a
raggiungere mete non indifferenti, sia da un punto di vista tecnico che umano.
Non è detto dunque che tutto sia in stato di sfacelo: la presenza armoniosa della
Banda in questa ricorrenza e questo simpatico incontro coi dirigenti ci hanno dimostrato ancora una volta che vi è qualcosa che è vivo, funziona e dà chiaro esempio di impegno e volontà nella nostra Affori!»
I 130 ANNI
(Da La Buona Parola, novembre 1983)
«Domenica 18 novembre, con l’accompagnamento alla SS. Messa solenne, è stata festeggiata la patrona dei musicisti, Santa Cecilia. In questo anno d’oro, 130º di fondazione del Corpo Musicale Donizetti, in cui gli appuntamenti musicali della Banda
l’hanno vista impegnata in concerti in vari luoghi, la sua presenza ad una funzione religiosa ha avuto un profondo significato.
Il parroco don Enrico Alberti, a nome della Comunità di Santa Giustina, ha consegnato un’artistica pergamena ricordo in segno di gratitudine, stima, affetto ed augurio. Nelle sue parole di congratulazioni per il prestigioso traguardo dei 130 anni
di intensa attività artistica, raggiunto in questo 1983, don Enrico si è augurato
s.a.s.
«Dal Messaggero di Sant’Antonio, luglio-agosto ’91, apprendiamo che è scomparso il
maestro Mario Panzeri, coautore con Rastelli e Ravasini della canzone che, assieme ai
tanti meriti acquisiti dal Complesso G. Donizetti, ha reso famosa nel mondo la nostra
Banda. Il nome del maestro Panzeri e le vivaci note dell’allegra canzone sono un tuffo
nel passato ed un bagno di nostalgia per i meno giovani fra i nostri lettori afforesi; un
nome che riassume mezzo secolo di musica leggera italiana. Panzeri ha infatti siglato i
testi e spesso anche le musiche di veri classici della canzone nostrana: da Maramao
perché sei morto a Pippo non lo sa al Tamburo della Banda d’Affori, scritte ai tempi del
ventennio, che gli procurarono anche qualche guaio col regime per una satira più o meno velata, che molti lessero nei suoi testi (vedi i cinquecentocinquanta pifferi...).
Ancora da Grazie dei fiori a Papaveri e papere, che spopolarono nelle prime edizioni
del Festival di Sanremo anni ’50. Inoltre Non ho l’età e Nessuno mi può giudicare, che
lanciarono verso il successo due sconosciute ragazzine tra loro diversissime: Gigliola
Cinquetti e Caterina Caselli! Tra le centinaia di altre melodie firmate Panzeri ci sono
molti successi ancor oggi indimenticati: dai meno giovani Casetta in Canadà, Una
marcia in fa, Io, tu e le rose, La luna nel rio, Come prima... Un genere prediletto da
Panzeri ed in armonia col suo spirito bonario, semplice, schietto, limpido che lo portò a
comporre anche canzoni per bambini (basta ricordare Lettera a Pinocchio). Firmò anche la traduzione di famose canzoni estere; per tutte citiamo un brano, che è ben più di
una canzonetta, una vera romanza d’operetta, che tutti hanno avuto modo di gustare:
Tu che mi hai preso il cuor del grande Franz Léhar. Un pensiero riconoscente allo
scomparso maestro Panzeri a nome di Affori che, al suono della sua stupenda canzone,
lo ricorderà con affetto e gratitudine!».
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Aprile 2006
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I nostri quartieri
10
XXII Festa di Primavera ad Affori
omenica 26 marzo, in una giornata
D
primaverile di sole, si è svolta la XXII
Festa di Primavera nel Centro Commerciale a cielo aperto di Affori.
Contemporaneamente, nel parco di Villa
Litta si è disputato l’XI Concorso Ippico
Città di Milano organizzato da Ascoart
(Associazione Commercianti di Affori) con
la collaborazione di Promoter Unione
(Unione del Commercio e Turismo).
Per l’occasione le vie del quartiere erano
imbandierate a festa; i negozi aperti erano
addobbati con primule, come annuncio dell’arrivo della primavera. In tutta via
Astesani erano disposte le bancarelle; in
viale Affori giostre, teatro dei burattini,
trenino per bambini con giri gratuiti offerti
da Ascoart; in Villa Litta i bambini hanno
potuto provare l’emozione di cavalcare i
pony e di effettuare giri nel parco su carrozza d’epoca trainata da cavalli.
Nel pomeriggio, nelle affollate vie del quartiere sfilava la Banda Millennium di
Bergamo con i suoi 70 strumenti e sbandieratori, ottenendo uno strepitoso successo. Nel parco di Villa Litta Giacomo Errico,
presidente di Apeca-Milano e di Ascoart,
alle ore 9 dava inizio all’XI Concorso Ippico
Città di Milano. I cavalli iscritti erano 130
suddivisi in 5 categorie. Riportiamo la classifica con i principali premi assegnati.
CLASSIFICA
Premio n. 2 B100 di precisione:
1° Caramella SON 1999, fantino Oscar
Vailati ITA; 2° Vivaldi (ex Milokos) POL
1994, amazzone Alessandra Calabrese
ITA; 3° Roderik NED 1998, amazzone
Bianca Boeri ITA.
Premio n. 3 B110 n. 6 a barrage:
1° Landine NED 1993, amazzone Eleonora
Caffi ITA; 2° Ohlouis NED 1996, amazzone Alice Groppelli ITA; 3° Tom Jones ITA
1992, amazzone Madeleine Marina
Pieragostini ITA.
Premio n. 4 C115 n. 3 a tempo:
1° Odin NED 1996, amazzone Diana
Nebel ITA; 2° Go Kart del Baroncio ITA
1997, amazzone Cristiana Borella ITA; 3°
Perla IV ITA 1988, fantino Pietro
Previstali ITA.
Premio n. 5 C120 n. 7 mista:
1° Up To Date M BEL 1997, amazzone
Chiara Pastori ITA; 2° Go Kart del
Baroncio ITA 1997, amazzone Cristiana
Borella ITA; 3° Fiumara ITA 1996, amazzone Linda Brignoli ITA.
Premio n. 6 C130 n. 7 mista:
1° Mon Reve S NED 1994, fantino Aldo
Croce ITA; 2° Rumina GER 1997, fantino
Aldo Croce ITA; 3° Milladine NED 1994,
fantino Alberto Bellini ITA.
* * *
Le premiazioni sono state effettuate alle
ore 16 alla presenza del vicesindaco di
Milano Riccardo De Corato, dell’assessore
del Commercio e Artigianato Roberto
Predolin, del presidente del Consiglio di
Zona 9 Fabrizio Hennig, del Presidente
della Commissione Grandi Eventi, Commercio Massimiliano Orsati, del presidente della Commissione Sport e Tempo
Libero Alberto De Lorenzo e dei consiglieri
Olga Minerva, Alberto Belli, Massimo
Parise, Luigi Montà, Roberto Clerici,
Roberto Rocca, del vicepresidente dell’Ascoart Sandro Panzeri e di Gianni
Russo, direttore di ABC. Complimenti a
Giacomo Errico e ai suoi collaboratori per
la buona riuscita della manifestazione a
cui mai come quest’anno il pubblico ha
partecipato con entusiasmo circa 40.000
persone, che hanno affollato Villa Litta e le
strade del quartiere di Affori.
Enrico Terragni
Curarsi col cibo
l Funakoshi Club, con il patrocinio del Consiglio di Zona 9, ha organizzato una
serie di conferenze dal titolo Curarsi col cibo, tenute da Martin Hasley, biologo,
Icampione
e allenatore di basket. Nel corso degli incontri si potrà apprendere come curarsi e come prevenire malattie attraverso una corretta alimentazione.
Le conferenze, iniziate in febbraio continueranno per tutto l’anno con la seguente
programmazione: lunedì 22 maggio, La digestione - gonfiori, colite e problemi
intestinali; lunedì 5 giugno, Pressione arteriosa, circolazione, colesterolo; lunedì 23 ottobre, L’umore e il cibo - analisi dei comportamenti quotidiani; lunedì 20 novembre, Ogni alimento ha la sua stagione - le 5 trasformazioni; lunedì 11 dicembre, Cibo e spiritualità - l’evoluzione della consapevolezza umana.
Le conferenze iniziano alle ore 21 presso Funakoshi Club di piazzale Nizza 5;
l’ingresso è gratuito. Per informazioni, tel. 02-68.87.171, sito www.funakoshi.it.
Dal 1928
Emilio Gallo
l Comitato dei Genitori ICS di via
IPolisportiva
Scialoia, in collaborazione con la
Cannero e il Consiglio di
Zona 9, organizza per il 27 maggio la
1ª Marcia di Primavera.
Per la prima volta l’Istituto Comprensivo di via Scialoia organizza una
marcia non competitiva
nel quartiere. Spesso le
scuole programmano
iniziative simili, ma lo
specifico di questo
momento è l’utilizzo
degli spazi verdi presenti nelle vicinanze
della scuola, al fine di
abituare i bambini e i
ragazzi ad un comportamento responsabile
nei confronti del verde e, perché no, anche
di iniziare a pensare
ad un modo diverso di
spostarsi nel quartiere utilizzando, quando
possibile, la bicicletta.
Sicuramente i ragazzi
sono più sensibili degli adulti e potrebbero
essere proprio loro a
suggerire ai propri genitori delle alternative all’uso dell’auto nel
quartiere.
Le iscrizioni si dovranno effettuare il
giorno della partenza:
ritrovo ore 8.15; partenza ore 9.15. Lungo
il percorso ci saranno
FIORISTA
MILANO - via Astesani
(angolo via Novaro 1)
tel. 02/66220519
due punti ristoro (totale corsa 3,5
km); arrivo nel cortile della scuola di
via Scialoia 21; all’arrivo saranno distribuiti dei premi per i partecipanti;
la manifestazione si disputerà anche
in caso di pioggia.
Enrico Terragni
Gli appuntamenti di maggio a Bruzzano
i svolgerà domenica 7 delle ore 10, il pranzo co- magica; mostra dei lavori
maggio la Festa delle munitario alle ore 12 pres- eseguiti nell’ambito del
S
Genti, un evento organizza- so l’Oratorio San Luigi di concorso nelle scuole Noi e
to dalla Commissione delle
Genti, un organismo nato
all’interno della commissione culturale socio-politica
della Parrocchia di Bruzzano. L’iniziativa -che coinvolge le comunità straniere
presenti a Bruzzano- prevede, dopo la SS. Messa
Consulente tecnico e
Perito Penale
del Tribunale di Milano
Amministrazioni
condominiali
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amministrative
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via Acerbi 12 e a seguire un
pomeriggio di balli e giochi
per adulti e bambini.
Venerdì 19 maggio, alle ore
21, presso l’Auditorium
Falcone e Borsellino di
Cassina Anna si effettuerà
la premiazione del Concorso Scuole del VSP Bruzzano sul tema Noi e i nonni: i
lavori verranno esposti al
pubblico nel corso della
Festa del Volontariato e
della Solidarietà, organizzata per domenica 28 maggio da VSP Bruzzano e
Fondazione Aquilone, di cui
riportiamo il programma
dettagliato: ore 11.30, SS.
Messa; a partire dalle
ore 15.30, presso l’Oratorio
San Luigi, giochi per bambini (palloncini animati,
trucchi, laboratori artistici
e di manipolazione), ruota
i nonni; mostra fotografica delle attività di VSP
Bruzzano e Fondazione
Aquilone;
ore 16.30, animazione per
bambini a cura di Fratelli
Fulesta;
ore 17.30, dimostrazione
di arti marziali a cura del
Centro di Aggregazione
Giovanile Abelia;
ore 18.30, ballo liscio con
fisarmonica e balli di gruppo per tutti a cura del
Centro Anni e Vita;
ore 19, aperitivo e presentazione del nuovo pulmino
attrezzato per il trasporto
di persone disabili;
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Aprile 206
I nostri quartieri
La rubrichetta di Margot
pag.
11
Tombino ostruito
Lettera inviata ad ABC e per conoscenza al Comune di Milano
MM3 E VIABILITÀ
Che casino! Perdonatemi la licenza, ma non
vi è termine migliore per illustrare quanto
sta succedendo con l’inversione di marcia
delle vie esposte nel numero ABC del mese
di marzo 2006. A causa dei lavori per la costruzione della MM3, varie arterie della zona Affori-Milano hanno subito il capovolgimento del senso di viabilità, con conseguente disagio per gli automobilisti oramai abituati da anni a percorrerle nella direzione
originaria: speriamo nella consapevolezza e
prudenza degli autisti!
P.LE MACIACHINI E LA MM3
L’11 dicembre 2003 fu inaugurata la stazione della MM3 in piazzale Maciachini con
l’entusiasmo dei cittadini; ma già nel febbraio 2004, trascorsi solo 2 mesi, cominciarono a verificarsi delle infiltrazioni che ad
oggi, essendo le stesse ingigantite, somigliano sempre più ad un murales ed ancora
non s’interviene per ovviare a questo inconveniente. Scriviamo pure dei disagi che incontra un viaggiatore con valigia, che ha
per destinazione la Stazione Centrale: per
la discesa con bagaglio da piazzale
Maciachini non si ha l’agio né di una scala
mobile, né di un ascensore per raggiungere
i treni del metrò. Per cui anche i disabili o
mamme con passeggino sono penalizzati.
Però… la metropolitana avanza, apportando disagi anziché agi.
LE STAZIONI DI MILANO
CAMBIANO SEDE E VOLTO
A breve chiuderà la stazione di porta
Genova e verranno attivate la nuove fermate delle Ferrovie dello Stato: Cartiere
Binda (altezza Canottieri Olona), Ribaldi
(altezza tram 15) e Romolo, prevista intorno al 7 maggio, che sposterà molti convogli
in questa direzione, che in un prossimo futuro diverrà la Milano-Seregno. In via
Valenza, zona porta Genova, sarà inaugurato un mega-parcheggio di 600 posti auto.
Trenitalia proporrà il last minute Happy
Train, che consente di comprare biglietti
per Eurostar e Intercity a soli 10 euro.
MENEGHINO
con aria condizionata ed idonei ai disabiliviaggeranno sulle tre linee della metropolitana. L’investimento è stato coperto da
Stato e Regione; non è previsto alcun aumento del biglietto. Come segnalato per ora
è da escludere il prolungamento delle corse
del metrò per tutta la notte, fermo restando
l’estensione delle corse al sabato fino alle 2
del mattino a tutto giugno.
IL CODICE LEONARDO DA VINCI
Al Castello Sforzesco -Sala delle Asse- dal
24 marzo al 21 maggio si terrà la mostra
dedicata al grande Leonardo con la documentazione visiva di tutte le opere del
grande genio, documentate ed illustrate nei
particolari di studio. In contemporanea in
via Dante sono esposti cartelloni con tracce
di quanto sopra. È da vedere!
NUOVA PENSILINA
Tè vist che bel? …questa è la frase profferita da alcuni pensionati con ammirazione
verso la nuova pensilina per l’attesa dell’autobus, posizionata in via Astesani angolo via Brusuglio. Vero, la pensilina -rispecchiando le normative europee- è molto bella, però il marciapiede è stato rifatto solo ed
unicamente all’interno della stessa… al di
fuori deve rimanere dissestato e pieno di
buche o possiamo sperare nel rifacimento
del manto? Siamo ottimisti.
quella che tu hai chiamato la
“grande pozza” che si forma
quando piove all’angolo tra via
Astesani e via Michele Novaro.
Il tombino all’altezza del negozio Voglia di Casa non scarica
l’acqua piovana -non per una
pendenza errata- bensì per il
fatto che lo stesso non è più collegato alla fognatura. Questa
situazione si sta protraendo da
troppi anni; tutto è nato dagli
scavi fatti per mettere -se non ricordo
male- il semaforo all’angolo della via: da
allora ogni volta che piove si ripete il
problema della “grande pozza” e da qui
deduco che con la scavatrice hanno chiuso accidentalmente il collegamento con
la fognatura. Questa situazione è già
stata segnalata più volte verbalmente ai
Vigili, ma probabilmente ipotizzare che
l’impresa che ha eseguito i lavori abbia
potuto chiudere il collegamento del tombino con la fognatura sembra così assur-
IN DIFFICOLTÀ
Alla Bovisa in via Camillo Ugoni 11 è nato
Yoni, consultorio per donne in difficoltà. Un
centro ostetrico, ginecologico e psicologico
per donne di tutte le età, religioni ed etnia.
Il centro ha potuto aprire grazie alla
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sabato fino alle ore 12.30. Per informazioni
telefonare allo 02-332.21.029.
A tutte le mamme un bacio ed una rosa virtuale in ricorrenza della propria festa!
Margot
Casa Famiglia di Milano
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Fondazione Mantovani
In memoria di Ezia Mantovani
da che nessuno vuole crederci. La pulizia del tombino aspirando lo sporco
viene fatta regolarmente, se oltre a
questa operazione di routine si provasse ad immettere dell’acqua, si noterebbe immediatamente che l’acqua
non ha uno sbocco.
Di conseguenza per far sparire la
“grande pozza” occorre ristabilire il
collegamento fognario del tombino.
Cordiali saluti.
Felice Grassi
Settantenni afforesi
BOVISA CENTRO PER DONNE
MAMMA
Dall’autunno 2007 trentasei nuovi treni da
sei carrozze del metrò, denominato
Meneghino -realizzati da Ansaldo Breda,
razie Margot per aver segnalato sul n. 3 di ABC
G
2006 (nella tua rubrichetta)
U
n gruppo di settantenni, per i quali ricorre nell’anno 2006 il proprio
compleanno, ci scrivono così e desiderano pubblicare quanto segue.
«L’anno 2006 è per noi un anno importante, nel corso della nostra vita
raggiungiamo il traguardo dei settantanni. Molte cose sono cambiate nel
corso della vita, fatti ed avvenimenti si sono susseguiti, nella gioia e nel
dolore e nella quotidianità, con ritmo crescente. Solo il nostro spirito rimane e vorremmo pertanto assieme ricordare il passato, festeggiare il presente, augurarci un sereno futuro.
Per tutti coloro i quali volessero partecipare e festeggiare in lieta compagnia questo importante compleanno, che segna un traguardo, comunichiamo che si è organizzato per domenica 7 maggio un ritrovo alla SS. Messa
delle ore 11.30 celebrata presso la chiesa di Santa Giustina. Fiduciosi di
ritrovarci numerosi, sin d’ora esprimiamo i nostri più affettuosi auguri
nonché felicitazioni!» (Un gruppo di settantenni)
Margot
Aprile 2006
pag.
Anniversario
12
n occasione del centenario della Cooperativa
ISempre
Uniti, ho intervistato il presidente Emilio
Capelloni. Le basi dell’attuale cooperativa di consumo risalgono all’inizio del
secolo scorso, precisamente
al 1° aprile del 1906 con la
denominazione di Circolo
Sempre Uniti-Affori. La sede del circolo era provvisoriamente ubicata presso un
bar-trattoria di via Brusuglio, denominata El Grisela, come ci è stato riportato
dalla memoria dei vecchi
soci; infatti nello Statuto
della fondazione del Circolo
non era menzionata l’ubicazione della sede sociale. In
genere questi circoli ricreativi, come persone giuridiche, erano soci di cooperative edilizie o edificatrici: la
sede sociale era quindi ubicata presso i locali delle cooperative a cui facevano riferimento. Si presume che
per i primi tempi l’attività
del Circolo, non avendo una
sede sociale fissa, fosse molto limitata. Lo statuto prevedeva la vendita di vini e
di bevande varie, nonché di
organizzare attività ricreative per i propri soci. Come
società di persone, il Circolo
seguiva i tempi che stavano
cambiando, anche per l’ex
Comune di Affori, passando
da un’economia a carattere
artigianale e contadina ad
un’economia di tipo industriale.
Nel giugno del 1907 viene
fondata la Cooperativa
Edilizia Sempre Uniti srl,
con sede sociale in via
Cialdini 107; il Circolo
Sempre Uniti diventa socio
della nuova cooperativa ed
a costruzione ultimata del
loro primo stabile, al Circolo Sempre Uniti viene affit-
Il Circolo “Sempre Uniti” compie 100 anni
tato parte del piano terra e
il cortile. Presumibilmente
alla fine del 1908, il Circolo
inizia l’attività nella propria sede: nel cortile assegnato viene costruito un
campo di bocce, viene attrezzato un giardino con tavoli fissi e una buona piantumazione, inoltre viene allestita una sala, che fungeva da teatro e/o da sala da
ballo; infine, una biblioteca.
All’inizio, l’attività era ridotta solo alle ore serali nei
giorni feriali ed in quelli festivi, questo perché non si
era ancora arrivati ad avere un gestore fisso ed il
Circolo era amministrato
direttamente dai soci che di
giorno lavoravano.
Oltre alle attività ludiche,
rappresentate dal gioco delle carte e delle bocce, era
stata favorita la formazione
di una banda musicale, società interne come quella
della Tazza, del Birolo e dei
ciclisti, conosciuti come le
maglie verdi.
L’attività del Circolo prosegue ininterrotta fino al
1922 quando, con l’avvento
del fascismo, essendo considerato socialista, fu prima
devastato per cancellare
ogni riferimento alla denominazione originale e infine gli fu cambiata la ragione sociale in Società Anonima Cooperativa Afforese.
La Cooperativa Afforese
continua ad operare fino al
1941, quando viene imposta dall’alto la fusione con
la Società Cooperativa
Combattenti Sezione Pasubio. Dopo la fusione la ragione sociale diventa Società Anonima Cooperativa
Combattenti-Gruppo Pasubio (Assemblea Generale
Straordinaria del 27 settembre 1941).
Dalla fusione del 1941 alla
fine della guerra l’attività
della Cooperativa Combattenti-Gruppo Pasubio è
molto ridotta: i verbali delle
assemblee di quegli anni
sottolineano la difficoltà di
reperire i prodotti da vendere; difficilmente si trovava il vino e quando si trova-
to dal notaio Guido Notari
di Milano, il quale inizia
con queste parole: «Avanti
a me Notari avv. dr. Guido è
personalmente comparso il
signor Prevosti Aldo, industriale, persona della cui
identità sono certo, il quale
assume la presidenza dell’Assemblea, quale Commissario per l’amministrazione temporanea della
Cooperativa, nominato dal
Comitato di Liberazione
va era difficile poterlo trasportare.
Durante la Seconda Guerra Mondiale le cantine servivano come rifugio per soci
e per chiunque durante i
bombardamenti; inoltre
erano un nascondiglio dei
giovani partigiani. Finita la
guerra nell’aprile 1945, i
cooperatori rimasti incominciano ad organizzarsi e
con l’Assemblea Generale
Straordinaria del 4 agosto
1945 viene fondata l’attuale Cooperativa Sempre
Uniti srl.
È doveroso ricordare che di
questa Assemblea Straordinaria siamo in possesso
del verbale originale redat-
Nazionale, presenti 304 soci». Incomincia da allora
una intensa attività socio
ricreativa, tenendo conto
delle difficoltà economiche
che i cittadini dovevano affrontare nell’immediato dopoguerra: un’iniziativa lodevole è stata quella di acquistare 1000 quintali di legna da vendere ai soci ad
un prezzo equo. Si ripristina l’attività della bocciofila,
si organizzano serate con
spettacoli di varietà, filodrammatici e lirici, molto
apprezzati da tutti i soci.
Successivamente viene abbattuta la vecchia sala, che
serviva da teatro e da locale da ballo, e costruito il sa-
lone Urania da utilizzare
per le danze e per i grandi
pranzi.
Sono gli anni della ripresa
economica, il lavoro aumenta, l’utile ricavato viene
usato per incrementare
l’attività sociale e per potenziare i beni strumentali;
viene ristrutturata la cantina, dotandola di botti in cemento di grande capienza;
viene rinnovato anche il
bar, dotandolo di un nuovo
bancone.
In questa situazione, il
Consiglio viene richiamato
al duro compito di equilibrio, a mantenere l’attività
sociale senza perdere di vista il bilancio, in quanto l’utile prodotto poteva essere
investito in attività sociali e
la partecipazione dei soci
alle attività ricreative produceva a sua volta un utile
a favore della società.
Oltre ai volontari, che hanno sempre prestato la propria opera con lo spirito della cooperazione, vorrei
menzionare i presidenti
che si sono succeduti dal
1945: Giuseppe Luigi Farina; Umberto Rollo; Mario
Molteni; Alfredo Acquani;
Alfredo Ottolina; Sergio
Beltramini; Lino Fontana;
infine l’attuale presidente
Emilio Capelloni. «Se la
Cooperativa vuole continuare la propria attività dichiara Emilio Capelloni non deve perdere l’aspetto
associativo, con una sua vita democratica, adempiendo a quelle che sono le finalità statutarie nell’interesse
dei soci, senza perdere di
vista il lato economico. È visibile a tutti i frequentatori
che, per avere un’attività ricreativa, sociale, si è dovuto
rinnovare i locali, servizi e
cucina, secondo le nuove
norme vigenti riguardanti i
locali pubblici, con onerose
spese. Su questi principi, in
cui crediamo ciecamente,
continueremo la nostra attività, contando anche alla
partecipazione, che si materializza in ore di lavoro volontario di tanti soci, che
esprimono con questo loro
impegno la volontà di essere utili alle finalità associative della Cooperativa».
Il Consiglio attuale della
Cooperativa Sempre Uniti è formato da Emilio
Capelloni, presidente,
Giuseppe Monti, vicepresidente, e dai consiglieri
Angelo Angeretti, Armando Cavagnoli, Achille
Pelizzoni, Massimo Tapparelli e Rino Gagliardi.
Per festeggiare il centenario la Cooperativa
Sempre Uniti richiamerà
i propri i soci e quanti volessero partecipare ad
una iniziativa, che si
terrà domenica 7 maggio
presso la sede del Circolo
in via Cialdini 107 e che
osserverà il seguente programma: ore 14, intrattenimento con la partecipazione di un gruppo musicale; esposizione fotografica che ricorda le attività
ricreative della Cooperativa dal 1945 ad oggi; ore
16, commemorazione del
centenario di fondazione,
ricordando le varie attività ricreative, culturali,
svolte nel centesimo anno
di attività; ore 17, rinfresco per tutti i partecipanti; ore 19, chiusura della
giornata celebrativa.
Enrico Terragni
Aprile 2006
Territorio
L
a Gronda Nord è un po’
come l’araba fenice: tende a risorgere dalle ceneri
nonostante critiche, disapprovazioni e controindicazioni di ogni tipo. Oggi sono all’ordine del giorno, con modalità diverse, due tratti
parziali ma molto pericolosi:
la realizzazione in corso del
collegamento Enrico FermiPronto Soccorso di Niguarda
e, nell’ambito del neonato
PII Marelli, la previsione del
tratto presso il quartiere
Adriano.
Al contrario tra le nuove
prospettive per la Città di
Milano è sicuramente fondamentale garantire un sistema di spostamenti che
non generi un ulteriore aggravio dell’inquinamento e
della congestione da traffico.
Il progetto alternativo alla
Gronda Nord si inscrive in
questa nuova visione della
città. Esso è costituito da
una nuova linea di trasporto
pubblico est-ovest su ferro
(da Cascina Gobba a
Certosa passando da
Il progetto alternativo alla Gronda Nord
Una proposta del centrosinistra mai presa in considerazione dall’attuale Amministrazione Comunale
quartieri. In via Racconigi il
progetto prevede, lungo il
sedime della via esistente, il
passaggio della nuova tranvia, alternativa alla Gronda
Nord, affiancata dalla sistemazione a parco di tutta l’area oggi destinata a prato. Il
nuovo parco presenta, all’angolo tra via Racconigi e
viale Suzzani, una piazza
che segna l’ingresso a quest’area verde e dalla quale
parte un percorso ciclo-pedonale, che corre lungo tutto il
nuovo parco distinto da un
continuo filare di alberi.
Tale percorso, che collega
tra loro le diverse strutture
all’interno del parco -quali
zone di sosta, aree di gioco
per i bambini e chioschiconduce anche alla fermata
della nuova linea tranviaria
prevista dal progetto circa a
metà di via Racconigi, in
to al gioco e al passeggio.
Il progetto è pensato in modo tale che la presenza della
tranvia, vera alternativa alla Gronda Nord, non disturbi affatto le attività ricreative all’interno del parco, che
in questo modo acquista
maggiore qualità rispetto alla sua attuale condizione.
Oltre al percorso ciclo-pedonale all’interno del parco il
progetto ne prevede un altro
più rettilineo, che affianca la
tranvia e che continua, dando così continuità al percorso all’interno del quartiere,
verso via Graziano Imperatore, a cui sussegue il tratto
di avvicinamento al Parco
Nord parallelamente al limite nord dell’ospedale
Niguarda, dove accanto ad
una strada a due carreggiate si snoda il percorso ciclopedonale, che permette di
corrispondenza della quale è
stato pensato un parcheggio, il cui disegno segue
quello del parco, integrandosi così in modo organico con
il contesto. Il parco, pur essendo diviso in alcuni settori
a causa dell’interruzione di
alcuni accessi e vie come via
Monterotondo, risulta comunque continuo non solo
per il percorso ciclo-pedonale, ma anche per il suo stesso disegno caratterizzato da
una fascia continua boschiva, che separa tale spazio da
quelli delle proprietà confinanti. Queste aree piantumate, che creano spazi d’ombra piacevoli per la sosta,
sono affiancate da altri spazi liberi destinati soprattut-
ancora possibile con un’altra
volontà politica intervenire
con opere di mitigazione
ambientale, colline e ponti
verdi, alberature, diversa distribuzione degli spazi di
parcheggio. Ma ancora più
importante è smascherare
l’ipocrisia di quell’incrocio a
“T” sulla via E. Fermi che, a
detta degli stessi autori del
progetto, sarà insufficiente a
smaltire il traffico a regime:
che spreco di denaro pubblico sarà, dopo aver realizzato
l’incrocio a “T”, rifare nello
stesso luogo uno svincolo sopraelevato?
Ancora più importante è che
si riesca a impedire ad ovest
la prosecuzione del progetto
Gronda Nord, con la conseguente distruzione del parco
di Affori in via Cavalletto e
di innumerevoli altre aree
verd vendo l’intersezione
qualificarlo.
Proprio per questo il progetto alternativo preserva quest’area non interessandola
dal passaggio della linea
tranviaria che in questo
tratto è in sotterranea.
Quello che invece il progetto
si pone come obiettivo è
quello di connettere il Parco
delle Favole, attualmente
poco accessibile, se non attraverso la via Cavalletto,
ad altre aree verdi ed al centro abitato.
La via Cavalletto, inoltre, è
stata oggetto di un progetto
di riqualificazione dettagliato volto a riconfigurare e a
definire gli spazi pubblici oltre che a creare dei percorsi
di connessione continui e riconoscibili. Il progetto prevede la realizzazione di un
corridoio verde, che parte
dalla piazza posta in prossi-
13
no Rossi si incontra una fascia di verde compresa tra
la via Don Grioli ed la ex
Oerlikon. Quest’area non
presenta né un disegno, né
una funzione precisa: non la
si può definire un’area incolta, ma nemmeno un vero e
proprio parco di quartiere
caratterizzato da un semplice prato. In realtà questa fascia è una di quelle aree
(l’altra è la fascia di via
Racconigi a Niguarda) lasciata libera per il passaggio
della Gronda Nord, che il
PRG (piano regolatore) infatti definisce come un’area
di rispetto stradale.
Il progetto alternativo di riqualificazione prevede invece la realizzazione di un
parco urbano, all’interno del
quale sono inseriti spazi per
la sosta, dei percorsi ciclopedonali, ed una sorta di
piazza, posta al centro della
fascia, in cui trovano sede
anche dei padiglioni per i
servizi al parco.
Alle due estremità ci sono
due piazzole in cui sono previsti dei piccoli parcheggi
Sotto: pianta e sezione della sede tranviaria
GRUGNOTORTO
Niguarda, Affori e Bovisa),
immerso in un parco lineare, che ricalca il tracciato
della Gronda, ribaltando uso
del suolo e modalità di trasporto. Per razionalizzare la
viabilità è possibile rafforzare quella esistente più a
nord secondo il tracciato
proveniente da Sesto San
Giovanni per le vie Clerici,
XX Settembre, Finanzieri
d’Italia, Regno Italico, Aldo
Moro, via Pasta verso nord
sino al confine con Cormano
e di qui alla Rho-Monza. In
particolare per quanto riguarda il tratto tra viale
Fulvio Testi e via Pellegrino
Rossi il tracciato del parco
lineare si sviluppa in modo
articolato ed armonico tra i
pag.
raggiungere le numerose attrezzature del Parco Nord,
nonché il nuovo Pronto
Soccorso.
Dato per scontato che il collegamento Enrico FermiPronto Soccorso sia ormai
necessario (anche se sarebbe stato meglio decidere la
viabilità e l’accessibilità prima di costruire il nuovo
Pronto Soccorso), la realizzazione, così come si sta delineando, di tale collegamento costituisce una ferita per i
quartieri di Niguarda ed
Affori e anche e soprattutto
per il Parco Nord, quasi che
non importasse più a nessuno di quel lembo verde che
penetra di più verso la città
costruita. Naturalmente è
con via Enrico Fermi con
una rotatoria a tre innesti.
Il progetto alternativo descritto prevede l’utilizzo
della nuova passerella aerea su via E. Fermi tra il
Parco Nord e il Parco delle
Favole (il parco tra via
Cavalletto e via E. Fermi),
il quale -voluto ed ottenuto
dagli abitanti della Zona
dopo anni di richieste e di
lotte con l’Amministrazione
Comunale- rappresenta
una realtà ormai consolidata per i cittadini che lo frequentano abitualmente: il
passaggio di una infrastruttura come la Strada Interperiferica (detta Gronda
Nord) lo comprometterebbe
definitivamente anziché ri-
mità dell’incrocio Cavalletto-Rossi e raggiunge il Parco
delle Favole. Questo corridoio è costituito da una pista ciclo-pedonale parallela
alla via Cavalletto, ma più
interna e divisa da essa da
una fascia verde e da un filare di alberi.
Lungo il percorso, completamente illuminato, sono previste delle panchine per la
sosta.
L’area di via Cavalletto diventerà così un luogo importante sia per la presenza
della fermata della linea
tranviaria e della linea metropolitana, sia per la possibilità di collegamento offerta tra aree verdi contigue.
Oltrepassata la via Pellegri-
per le biciclette e delle panchine per la sosta, e dalle
quali parte il percorso interno al parco.
Per nascondere l’alto muro
dell’industria che delimita a
sud il parco, è stata prevista
la piantumazione fitta di alberi ad alto fusto.
Il parco risulta così diviso
dal percorso centrale in due
parti: una a prato verso la
via Don Grioli e l’altra piantumata verso la ex fabbrica.
Lungo tale area a parco in
via Don Grioli continua il sistema della pista ciclabile e
della linea tranviaria in direzione del parco di Villa
Litta e più oltre del quartiere di Bovisa.
Antonello Boatti
Sopra: il tracciato della proposta da Affori alla Bicocca
A destra: pianta e sezione della sede tranviaria in via Racconigi
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Aprile 2006
Memorie per non dimenticare
14
La più triste gioventù
pag.
Dalla guerra coloniale alla Repubblica di Salò
Considerazioni dalla prigionia - 9a puntata
7 MARZO 1944
Finalmente è arrivato! E chi se
lo aspettava ancora? Ogni speranza sembrava svanita! Alla
posta di ieri sera giunse l’annuncio di 300 pacchi. Poteva esserci anche il nostro? Le probabilità erano di 1 a 8. Durante la
passeggiata serotina mi ero soffermato a guardare al di là del
reticolato, dove i soldati tedeschi
stavano scaricando un carro di
pacchi. Quanto avrei pagato per
sapere se tra i tanti ci fosse stato anche il mio. Comunque la serata passò molto allegra con
canti, frizzi ed illuminazione.
Sono di giornata. Rancio unico.
Mi aspettano fra pochi minuti le
faccende. Ho assaggiato il cioccolato e i biscotti. Ottima roba.
Con la farina mi riprometto una
polenta con spezzatino abbondante e saporita. Anche Elli e
Bisi hanno il pacco pure spedito
alla metà di dicembre. Peccato
che il presepio sia arrivato un
po’ in ritardo. Ma l’interprete tedesco ha assicurato che di
Natali ce ne sono ancora… Ed
allora ha ragione. Speriamo che
sia il primo e l’ultimo quello fatto a Biala. Già Rino ha fatto i
sacchetti, ove trovano posto i fagioli dell’affare. Sono le 16.15.
Domani devo scrivere a tutti i
costi. Il motivo è evidente.
8 MARZO 1944
La finestra è aperta. Un caldo
sole mi riscalda il viso e lontano
è il sibilo del treno. Siamo vicini
alla stazione e vediamo anche
spesso il treno, sempre però al di
là dei reticolati. Quando potremo montarci sopra e filare verso
località più amene? Stamattina
ho fatto colazione con biscotti e
cioccolato. Pure mi sono messo
le braghe nuove, avendo le tasche degli altri rotte. Rino me li
aggiusterà. Finalmente ho scritto a casa. La lettera di Rosa
avuta ieri sera in data 1/1 mi ha
commosso e, rileggendola stamane alle 6 e approfittando del
chiarore entrante dalla finestra,
ho pianto di gioia e di dolore nello stesso tempo. Dopo quello che
mi racconta Rosa...: mi dice di
immaginare la vita nel caos casalingo. La mia fantasia lavora e
certe immagini, che mi creo,
sembrano risultare da documenti fotografici. Del resto credo
che sia preferibile una cattiva
compagnia o sistemazione nella
propria casa, che non la migliore
sistemazione nel campo di concentramento. Siamo in 21 in
una baracca grande quanto la
cucina nostra e non così alta e
non abbiamo che questa per abitarci, vivere, mangiare e dormire. Non bisogna dar troppo peso
a certe situazioni, sperando che
la cosa abbia a risolversi quanto
prima. Ore 14.20. La fissazione
che ha procurato il tentato suicidio di un internato con una lametta da rasoio, non la trovo discutibile, benché si ammetta
della sua malattia. Mi spaventa
al solo pensarci. Userei un altro
mezzo se anch’io dovessi giungere a questo punto. Ma non ho la
minima intenzione e non credo
che mi verrà. La fede in Dio mi
Introduzione
Le lettere
Abbiamo aderito volentieri alla proposta che ci ha fatto un nostro lettore, il signor Alessandro Villa, di
pubblicare una serie di sue lettere che idealmente ha spedito ai propri nipoti, per raccontare la sua storia, anche la più intima, come proiezione nel futuro della sua vita. È l’eterna ricerca dell’uomo dell’immortalità, che per persone normali come noi potremmo definire «l’immortalità breve», tutta affidata ai
nostri discendenti. Sono lettere molto belle che mettono in luce uno spaccato della nostra società ormai
perduta, ma che occorre, secondo noi, conoscere per meglio apprezzare e capire gli sforzi che ha fatto il
nostro Paese per diventare un’entità nazionale.
Carissimi nipoti (18)
arissimi. Sono siC
curo che avrete ricevuto qualche mia
Alessandro Villa
La bulada
Ai nipoti Giulia e Michele
enso di interpretare la vostra curioP
sità nel voler sapere che significato
può avere una simile parola. Cercherò
di soddisfare il vostro desiderio, spiegando l’etimologia della parola stessa. È
senz’altro dialettale, ma comunemente
usata all’epoca in cui di questa misteriosa parola se ne faceva un doppio uso.
Il primario certifica che sono le scorie
della trebbiatura del grano che, per rendere il chicco pulito dalla paglia mediante setacciatura, veniva raccolto ed
utilizzato per l’alimentazione del bestiame. Il secondario, e qui vi voglio, serviva
come un messaggio visibile, quale filo
d’Arianna, di un avvenimento che
avrebbe interessato molti curiosi del
fatto enunciato. Mi spiego con la realtà
dei molti eventi annessi a questa consuetudine e di uno in particolare, di cui
voglio parlare.
Conoscete la zia Albina? Ne avrete certamente sentito parlare. Ha oggi 91 anni ed i fatti che vi espongo avvennero
nel 1939. Albina è una mia prima cugina, figlia unica di madre vedova fin dalla guerra del 1915-18, che si chiamava
Annetta. Albina, capelli rosso fiamma,
faccia piena di efelidi, vispa, viene messa in collegio, si diploma ragioniere, viene assunta alla Montecatini. È tenace,
molto brava e fa carriera. Le fa la corte
Guido (Tresoldi di cognome, ma non di
fatto perché di soldi non ne ha solo tre,
ma tanti e tanti altri), figlio di commercianti di tessuti, di buona famiglia, insomma un buon partito. Lui è federale,
carica onorifica della milizia fascista. Si
frequentano, si piacciono e decidono di
sposarsi. È tutto pronto, corredo corposo, casa ,inviti già spediti, giorno già fissato come da pubblicazioni regolamentari affissi nell’apposita bacheca di annunzi matrimoniali nella chiesa parrocchiale, dove si sarebbero dovute celebrare le nozze. Mancano 15 giorni al fatidico incontro. Gli invitati, felici, hanno
preparato l’abito per la grande festa nel
giorno fissato e pregustato l’atmosfera
della cerimonia e del pranzo susseguente alla stessa. I regali erano già stati
esposti ai parenti. Meraviglia e complimenti d’uso, ma sinceri, affettuosi.
Va tutto bene? No! Entra in scena la vista della bulada e mi spiego. Avviene come fosse un tam-tam delle comunicazioni urgenti, telegrafiche, per far conoscere a tutti che il matrimonio tra
Albina e Guido non si farà. E chi lo sa!
È la bulada, che certifica il fatto. E come? Nottetempo, di domenica, quelli
che hanno avuto sentore e poi certezza
che il matrimonio non si farà entrano in
scena e spargono la bula biancastra,
partendo dalle abitazioni degli aspiranti sposi, fino al sagrato della chiesa.
Vengono composti anche i nomi degli
sposi mancati. Testimonianza plateale!
I primi a saperne sono quelli che vanno
alla prima Messa, ore 7, e le chiacchiere, i dubbi, le insinuazioni cominciano a
dar corpo al perché di questo annuncio,
prima desiderato ed auspicato per il futuro degli sposi e poi bruscamente interrotto. Le cause? Di chi sono le responsabilità o semplicemente le volontà
di questo drastico e brusco atteggiamento? Nessuno le sa e le illazioni sono
infinite. E qui entrano in gioco le malelingue, i pettegolezzi, le simpatie o le
antipatie verso i soggetti in causa.
Oggi in chiave moderna si direbbe gossip. La notizia del giorno ghiotta, e quella del mancato matrimonio, erano per
quei tempi la bulada, l’Agenzia ANSA
per gli annunci ufficiali di questi avvenimenti. Che fantasia!
Se vi ho fatto sorridere ne sono contento; ma se ci compatite per la pochezza delle nostre ancestrali abitudini, abbiate rispetto per i nostri tempi.
Con affetto.
Nonno Sandro
Diventare
soci di ABC
U
facile diventare
È
soci di Associazione Amici di ABC.
Aperto dalle 7,30 alle 18,30
con diverse modalità
di frequenza
Educatrici qualificate
Cucina interna
Pediatra in sede
Spazio giochi esterno
Via Brusuglio 66
20161 Milano
Tel. 02.6456483
I lettori, che fossero
interessati ad associarsi, possono ritirare per presa visione lo
statuto dell’Associazione presso la Redazione di ABC in via
Osculati 5 e versare
la quota sociale di 14
Euro per l’anno 2006
presso la segreteria
della stessa Redazione (ore 18.30-19.30) o
mediante un bollettino di versamento postale intestato a:
Associazione
Amici di ABC
c/c 430.27.200
farà sopportare queste ed altre
situazioni e con il suo aiuto non
verrò meno alle sue leggi, condannate pure dagli uomini.
Bubi e Collina hanno avuto i
pacchi. Ho fatto assaggiare a
Negrini i biscotti. Con Ghinato
vado ora dal cap. Barbino. C’è
tanto fango, ma ci devo pure andare. Dovrei fare come lui? Non
sono capace e non lo ritengo opportuno. Genovese si è ancora
mostrato come sempre lo è stato. Elli si è rovesciato i piselli sui
pantaloni e per l’occasione si è
messo i mutandoni giunti freschi freschi ieri col pacco.
Sembra uno schermidore! Ho
iniziato la lettura di Altri dei di
Buk.
notizia dall’Italia tramite colleghi rientrati. Noi siamo in attesa
della nostra destinazione e speriamo di
raggiungerla presto,
perché sono stufo di
questa vita. Ancora in
buona salute e così dicasi dei compagni.
Non fatevi illusioni
però, perché sono solo
gli anziani. Non posso
essere tra i fortunati.
Tanti auguri e baci affettuosi.
Vostro Sandro.
15 aprile 1944, ore 12.
arissimi. L’indiC
rizzo, come vedete
è cambiato, ma siamo
allo stesso posto di
prima. Rino ha avuto
il pacco e dividiamo
insieme la buona roba. Ho ricevuto ieri le
lettere di Sofia ed
Antonia del 22 gennaio. Un po’ arretrate
vero? Spero di avere
presto vostre nuove.
Salute ancora buona.
E le pratiche della
Ditta? E Primo Rosso? Desidero sapere
sue notizie. A tutti
voi, nipoti, zii ed amici, cari saluti. Sandro.
23 aprile 1944, ore 20.
Ho riceC arissimi.
vuto le lettere di
Rosa del 16/1, di Primo del 28/2 e di Sofia
e di Faipo’. Il sapervi
in buona salute è per
me di grande piacere
ed ogni mio pensiero
ed ogni mio augurio è
per voi tutti. A detta
delle voci che circolano, il nostro soggiorno
non dovrebbe protrarsi eccessivamente.
Maggio dovrebbe fiorire anche per noi!
Per la laurea di Primo
e Faipo’ i migliori auguri. Ancora bene e
così dicasi di Manzotti e gli altri.
Baci affettuosi a tutti
dal vostro Sandro.
27 aprile 1944, ore 15.
Oasi Equipe
n’idea innovativa è venuta a Rita Maestri, proprietaria del salone di parrucchiera per
signora di via Zanoli 10, Oasi Equipe. A breve Rita proporrà alla clientela l’orario prolungato sino alle ore 21 ogni ultimo venerdì del mese, previo appuntamento.
Che comodità, eh? Poter avere la testa in ordine all’ultimo momento in cui si presenta
un’occasione improvvisa. Il negozio Oasi Equipe è noto nel quartiere di Affori-Milano, sin
dal lontano 1966; a condurlo era la Signora Elda Fiori, mamma di Rita, la quale -giunta all’età del meritato riposo, la pensione- ha ceduto il passo alla figlia, pur presenziando con la
propria consulenza. Rita, venerdì 31 marzo, ha offerto un sontuoso aperitivo all’affezionata
clientela, informando la medesima della proposta del nuovo orario serale, che ha sortito effetto entusiastico e positivo. Brava Rita, sarà un
orgoglio per gli Afforesi
avvicinarsi sempre più al
cuore di Milano, non solo
per via della metropolitana “3” ma anche per
l’offerta di chiudere alle
ore 21, come avviene oramai abitualmente in centro città.
Sarai sicuramente premiata per l’audace iniziativa, potenziando così
l’afflusso della clientela.
Dalla Redazione di ABC
un sentito augurio per i
successi a venire.
Margot
Aprile 2006
Scuola e Cultura
Il cane mi domanda e non rispondo.
Salta, corre per i campi e mi domanda,
senza parlare, i suoi occhi sono due domande umide,
due fiamme liquide interroganti e non rispondo,
non rispondo perché non so… e niente posso dire!
In mezzo ai campi andiamo, donna e cane.
Luccicano le foglie, come se qualcuno le avesse
baciate ad una ad una,
donna e cane andiamo fiutando il mondo,
scuotendo il trifoglio per i campi,
fra le limpide dita della primavera!
Il cane si arresta, rincorre le api, salta l’acqua irrequieta,
ascolta lontanissimi latrati, orina su una pietra
e porta la punta del suo muso a me come regalo.
Tenera impertinenza per palesare affetto!
Ed è a questo punto che mi chiede, con gli occhi,
...perché ora è giorno, perché verrà la notte,
perché la primavera nel suo cesto non portò nulla
per i cani vagabondi,
ma inutili fiori, fiori e ancora fiori!
Questo mi chiede il mio cane e io non rispondo!
Andiamo avanti, donna e cane, appaiati dal mattino verde,
dall’interessante vuota solitudine in cui solo noi esistiamo,
questa coppia di un cane rugiadoso e una donna
amante del bosco,
che si spingono nel parco dell’ex ospedale
psichiatrico Paolo Pini
perché non esistono uccelli o fiori nascosti,
ma profumi e gorgheggi per due compagni,
un mondo inumidito dalle distillazioni della notte,
un tunnel verde e poi una prateria,
una raffica di vento penetrante
il sussurro delle radici, la vita che cammina,
respira, cresce
e l’antica amicizia, la gioia di esser cane e d’essere donna,
tramutata in un solo animale che cammina
muovendo sei zampe e una coda intrisa di rugiada.
Regina Zorzo
Detti Milanesi
15
Scuola Media Gandhi
Dedicata al cucciolo abbandonato in un cassonetto dell’immondizia
Il mio cane “Poldo”
pag.
Poesie
Un paese
bellissimo
Credi alla fantasia,
non ti vergognare,
credici con tutto il cuore,
lasciati trasportare
da una bolla di memoria,
che racchiude
i doni più grandi:
la pace e l’amore,
con tutta la fantasia…
Neve in città
Delicate piume bianche
Angeli argentati
Scendete dal cielo
E vi posate sui prati.
Candidi cristalli
Che tutto imbiancate
E d’ inverno
Ogni cosa ricamate.
E i colori spenti
Della città oscura
Li illuminate
In una fantasia di frescura.
Daria Elia
2ªD SMS Gandhi
Con sota el brasc la soa Cavagnetta fodrada
de foeuij umed de rosada la trà la el reciamm
con la soa vosetta... de ronden a primavera
inoltrada «Magioster, bej magioster, hin di
bombon de mangà cont el zuccher, vin e limon».
Lancia il suo richiamo con la cesta sotto il braccio
foderata con foglie umide: «fragole, belle fragole da
mangiare con lo zucchero il vino ed il limone».
Loeva ben vestida, invern fregg e marsciottent
Quando la spiga del grano è vestita di molti cartocci
(spolott), il prossimo inverno sarà freddo e nevoso
Magg de stagion, segra e formenton
Corrispondenza estera con traduzione
Life in Milan
Vivere a Milano
My name is ZhengRong, I’m a student,
my favourite activities are basketball
and table tennis; I also like walking in
the park and helping the others. I live
in Milan with my family. Sometimes I
like Milan and sometimes I don’t.
Many years ago the buildings were not
so tall and people lived a hard life.
Now Milan is becoming much more
beautiful than ever before; there are
many parks and gardens, both in the
city centre and in the outskirts. It is a
modern, big, rational, cosmopolitan city
which joins together the best of both
the business world and the world of the
art. We should not forget that Milan is
the capital of design; even everyday
objects are appreciated all over the
world for their design, combined with
their practical qualities. Milan has a
good public transport system which
works very well. But there are also a lot
of cars and there is a lot of pollution. I
hope Milan will be more beautiful in
the future. I must study hard so I can
try to do my best to make it one of the
most beautiful cities in the world.
Il mio nome è ZhengRong, sono uno studente, le mie attività favorite sono pallacanestro e ping-pong; inoltre mi piace camminare nel parco ed aiutare gli altri.
Vivo a Milano con la mia famiglia. A volte
Milano mi piace ed a volte no. Molti anni
fa i palazzi non erano così alti e la gente faceva vita dura. Ora Milano sta diventando
molto più bella di quanto era prima; ci sono molti parchi e giardini, sia nel centro
urbano che in periferia. È una città moderna, grande, razionale, cosmopolita, che unisce insieme il meglio del mondo degli affari
e del mondo dell’arte. Non dobbiamo dimenticare che Milano è la capitale del design; persino oggetti che fanno parte del
quotidiano sono apprezzati in tutto il mondo per il loro design e la propria praticità.
Milano ha un buon sistema di trasporto
pubblico, che funziona molto bene.
Ma ci sono inoltre molte automobili e, per
questo, molto inquinamento. Spero che
Milano sia più bella in avvenire.
Devo studiare moltissimo e tentare di fare
del mio meglio per contribuire a fare di essa una delle città più belle nel mondo.
Wang ZengRong
3ªD SMS Gandhi
Life in Milan
Vivere a Milano
Milan isn’t a very big city like
London, but I like it very much.
My favourite place is the city centre.
When I walk in the city centre I feel
excited, there are a lot of beautiful
monuments like the cathedral, the castle, the very famous gallery.
In Milan there are also a lot of museums, cinemas, sport grounds: football pitches, basketball courts, tennis
courts, swimming pools and public
gardens for little children. There are
a lot of shops too. The drawback is
that Milan is very polluted and some
streets aren’t very clean, but it’s ok
for me...it’s my city.
Milano non è una città grande come
Londra, ma mi piace moltissimo.
Il mio posto favorito è la centro-città.
Quando cammino per il centro, mi
sento eccitato, ci sono molti bei monumenti come la cattedrale, il castello e
la galleria molto famosa. A Milano ci
sono inoltre molti musei, cinema,
campi da gioco: campi di calcio, di pallacanestro, di tennis, piscine e giardini pubblici per i bambini piccoli.
Ci sono anche parecchi negozi.
Lo svantaggio è che Milano è molto
inquinata ed alcune vie non sono molto pulite, ma per va bene... è sempre
la mia città.
Fabio Carbone
3ªD SMS Gandhi
Aprile 2006
pag.
Scuola
16
Istituto comprensivo “Sorelle Agazzi”
Per qualche giorno cittadini europei
Leggere, che passione!
A cura degli alunni della 3ª C
L’Istituto Comprensivo “Sorelle Agazzi” ha inaugurato l’ultima delle sue
biblioteche nella sede di Piazza Gasparri. Piccoli e grandi lettori in
aumento dalla scuola dell’infanzia alle medie, passando per le elementari
e classi terze della SMS
L
Rodari si sono recate a
Strasburgo per un viaggio
d’istruzione di tre giorni.
Per alcuni di noi era la prima volta che si “espatriava”, quindi ci aspettava
un’esperienza nuova; sono
stati impegnativi anche i
preparativi: procurare carte
d’identità con il timbro della questura, rispolverare
qualche parola in francese
(per chi di noi ne aveva
qualche semplice conoscenza) e mettere alla prova il
nostro inglese (studiato non
sempre con entusiasmo a
scuola).
Il viaggio in pullman è stato
piuttosto estenuante e lungo, anche se quasi tutti eravamo muniti di telefonini
all’ultima moda, dotati di
giochi di ogni tipo e musica
stereo, ascoltata con i nostri
inseparabili auricolari. La
prima meta culturale è stata la cittadina di Colmar,
centro alsaziano caratteristico; scesi dal pullman però
il freddo polare ci ha assaliti, così noi ragazzi, lasciandoci trasportare dal gruppo,
deambulavamo per il paese
cercando di seguire (chi più
o meno con fatica e tra uno
sbadiglio e l’altro) le indicazioni della guida, che pronunciava le parole con un
timbro in parte tedesco ed
in parte francese. Ci faceva
osservare le case in tipico
stile alsaziano (a graticcio)
colorate con intonaci svariati e vivaci, che a noi sembravano di polistirolo.
Quello che onestamente ci
ha colpito di più sono state
le pasticcerie con dolci tipici
di ogni tipo, che facevano
venire l’acquolina in bocca.
Le nostre domande ricorrenti però erano rivolte alla
sistemazione per la notte e
quasi tutti eravamo impazienti di arrivare all’albergo. Molte erano le aspettative: all’insegnante chiedevamo se c’era il televisore, la
doccia, vari comfort e lei
estenuata rispondeva evasivamente, dicendoci di non
essere troppo esigenti ed
impazienti; ma quando il
pullman si è fermato in un
piazzale deserto con un capannone alle nostre spalle,
siamo rimasti per un momento un po’ delusi e pensavamo di essere finiti in
un luogo sperduto e desolato. Così, con una certa esitazione, abbiamo varcato il
cancello che immetteva nel
bar del nostro albergo e abbiamo cominciato a guardarci attorno: non c’era
un’unica struttura, bensì
tante casette divise da vialetti come un piccolo villaggio; ogni casetta era a due
piani con una entrata indipendente. Così abbiamo cominciato a sparpagliarci alla ricerca del numero corrispondente alle chiavi consegnateci dall’insegnante e
l’interno, sia pur arredato
semplicemente, ci è parso
confortevole. In ogni casetta
c’erano una cucina con frigorifero e forno a microonde, un televisore (che trasmetteva però programmi
solo in francese), il bagno
con la doccia, una camera
da letto matrimoniale e al
primo piano a mansarda altri letti singoli, a cui si accedeva per mezzo di una scala
ripidissima (quanti voli!).
Abbiamo così cominciato a
farci visita reciprocamente,
richiamandoci dalle finestre
o con i cellulari. I più ordinati hanno cominciato a sistemare e pulire (anche alcuni maschi), altri a correre
da una parte all’altra,
creando la solita confusione: era però una sistemazione molto caratteristica ed
autonoma, che abbiamo subito apprezzato.
Avremmo voluto stare nelle
camere più tempo, perché le
casette ci sembravamo già
molto familiari. Di notte poi
è stato un via vai continuo;
ci siamo organizzati per
simpatiche feste mangerecce, dove abbondavano patatine, merendine, caramelle
e panini, dato che la cucina
francese è stata poco apprezzata.
C. Vailati, S. Tognoli
M. Cavalleri, T. Previtali
M. Cappello
l secondo giorno abbiamo
Ivivono
visitato Strasburgo, dove
due anime: una moderna e dinamica e l’altra
storica. Nella parte moderna, intorno alla zona del
Consiglio d’Europa, si possono vedere palazzi ed edifici con strutture imponenti;
in questa zona c’è il quartiere tedesco, con le sue architetture lineari e rigorose.
Alla parte moderna appartiene la piazza della Repubblica, centro vitale della
città e orgoglio alsaziano; al
centro è situata una statua,
che raffigura una madre
piangente che sorregge i
suoi figli-soldati morti in
guerra: ciò vuole significare
il sacrificio delle loro vite
per l’indipendenza della loro città, molto contesa nel
passato. La seconda anima
è quella storica ed il monumento più importante è la
cattedrale, splendente testimonianza dell’arte medioevale e una delle più alte del
mondo: la facciata di arenaria rosa dei Vosgi si slancia
tra due torri, di cui solo
quella di sinistra è compiuta. L’abbelliscono guglie piramidali di diverse dimensioni, segni dell’arte gotica
francese, e al centro troneggia un rosone. Le vetrate
sono armoniosamente colorate e fanno filtrare la luce
all’interno, illuminando l’altare al centro.
Nel transetto c’è il caratteristico orologio astronomico,
composto da due orologi:
uno segna l’ora quotidiana,
l’altro è collegato al meridiano di Greenwich.
Ogni quarto d’ora la statuetta di un angelo suona la
campanella, che tiene in
mano, e un altro angioletto
passa davanti ad uno scheletro che rappresenta la
morte: appare forse un po’
macabro, ma certamente è
di gusto nordico. All’uscita ci
siamo recati all’imbarcadero
per salire sul battello ed
ammirare la cittadina dal
fiume Ill che la circonda.
Sembravamo proprio dei
turisti perfetti con le nostre
cuffie, dalle quali ascoltavamo la voce un po’ gracchiante di una guida, che ci
illustrava i vari palazzi.
Abbiamo anche visto molti
nidi enormi che le cicogne
costruiscono sui comignoli o
sugli alberi; infatti il simbolo di questa regione è proprio la cicogna.
È stato interessante visitare questa città europea
d’importanza internazionale e ci siamo sentiti importanti soprattutto quando
siamo entrati al Consiglio
d’Europa.
I. Alberti, P. Marconi
D. Marinaccio, A. D’Errico
inalmente! Con il 2006 possiamo dire
F
che in tutte le sedi del nostro Istituto
(la scuola dell’infanzia di via Ciccotti, le
a visita culturale che,
L
durante la gita a Strasburgo, ci ha più colpito è
due elementari e le due medie di piazza
Gasparri e di via Gabbro ) sono presenti
delle biblioteche, che forniscono a bambini
e ragazzi un servizio sempre più qualificato. Ciascuna di esse ha uno spazio definito,
uno o più docenti responsabili, un progetto
scritto e diffuso tra insegnanti e alunni,
orari fissi, registrazioni e catalogazioni
adeguate e, soprattutto, un patrimonio librario rinnovato e in costante crescita. Ciò
avviene grazie all’utilizzo dei fondi
dell’Istituto, ma anche per effetto di donazioni di enti, come Il Giralibro di Torino, o
di privati (genitori e alunni) e grazie ad
iniziative di autofinanziamento come le
mostre-mercato, che sono diventate ormai
una tradizione consolidata, anche in virtù
della collaborazione con la Cooperativa
Libraria Popolare di via Tadino.
Spesso docenti e genitori collaborano perché il servizio prestiti funzioni o perché sia
possibile allestire i tavoli delle mostre-mercato, mentre i bambini e i ragazzi si sono
affezionati alle loro biblioteche, che stanno
diventando, sempre più, spazi di libertà da
gestire in modo responsabile.
Alle elementari di via Gabbro, Tiziana,
Patrizia e altre insegnanti hanno inaugurato l’anno scorso una biblioteca con scaffa-
stata quella al Consiglio
d’Europa.
Appena arrivati ci siamo disposti tutti sotto le 46 bandiere, che rappresentano gli
Stati membri del Consiglio
d’Europa, per una storica
foto di gruppo. Per poter entrare all’interno del palazzo
siamo dovuti passare per il
metal detector, procedimento necessario per prevenire
spiacevoli inconvenienti.
La guida, che ci ha accompagnato durante la visita,
era molto preparata e cordiale, ma purtroppo parlava
in inglese. Così per ogni frase dovevamo sforzarci molto per capire il significato e
spesso erano essenziali e
provvidenziali le traduzioni
della prof. Nella prima parte della nostra visita abbiamo visto un breve filmato
(per fortuna in italiano), che
illustrava molto bene la storia del Consiglio d’Europa, i
suoi fondamentali obiettivi
e motivi per cui nel 1949 è
stato istituito: salvaguardare i diritti dell’uomo e dei
cittadini europei e diffondere la democrazia dopo il disastro della Seconda Guerra Mondiale; infatti si seguiva la storia di una bambina, che vede la ricostruzione dopo la guerra e, crescendo, assiste ai numerosi
progressi che nel tempo si
sono raggiunti, grazie ai
principi di libertà e rispetto
di ogni uomo. Siamo poi
passati nell’emiciclo dell’Assemblea Parlamentare, che
è la sala più grande del palazzo e può contenere diverse centinaia di persone. Noi
ci siamo accomodati nella
zona riservata ai giornalisti
e ai visitatori e dall’alto si
godeva un’ottima vista; è
stato piuttosto emozionante, perché nessuno di noi
aveva mai avuto la fortuna
di visitare questa sala e abbiamo avuto l’impressione
che dal vivo fosse più grande di come sembra in TV. Al
centro della sala troneggia
il posto del presidente del
Consiglio d’Europa e si percepisce un’atmosfera severa, grazie anche all’eleganza degli arredi e alle arcate,
che sovrastano la sala costituite da travi di mogano.
Come veri e propri politici
abbiamo infilato le cuffie ed
ascoltato la registrazione in
italiano, abbiamo scoperto
che i parlamentari non si
siedono secondo la loro nazionalità o appartenenza
politica, ma per ordine alfabetico, così c’è un interscambio maggiore tra le
persone, che le prime poltrone sono riservate ai primi ministri di ogni paese e
che nel Consiglio si dibattono problemi sociali e si cercano relative strategie per
affrontarli.
Questa visita è stata divertente, perché sono sorti per
alcuni di noi equivoci, vista
la scarsa conoscenza dell’inglese; è stata però soprattutto utile ed istruttiva e
per un momento ci siamo
sentiti cittadini europei e
ne abbiamo capito l’importanza!
M. Stabile, M. Aiello
E. Catania
li a misura di bambino, catalogando in modo impeccabile i numerosi libri e fornendo
ciascun alunno di un’elegante tessera personale.
La biblioteca della media Rodari di via
Gabbro è nata cinque anni fa dalla collaborazione fra una docente ed alcune mamme
ed è diventata, col tempo, uno spazio di lavoro e di lettura per molti ragazzi, che possono scegliere fra numerosi generi e che
spesso suggeriscono alla prof cosa comprare, aspettando impazienti le novità.
La maestra Elena ha il delicato compito di
avvicinare, nel modo più adatto, i piccoli
alunni della scuola dell’infanzia al mondo
dei libri e lo svolge con passione, fornendo
consigli preziosi anche ai genitori che le si
rivolgono.
L’ultima nata, la biblioteca di piazza
Gasparri, ha tra l’altro avuto il merito di
far lavorare insieme alcuni docenti della
scuola elementare e della media, che condividono lo stesso edificio. In questo modo è
stato possibile attrezzare uno spazio adatto e comune ai due ordini di scuola ed allestire una biblioteca, che può contare sia
sulla passione e sulle competenze dei docenti che se ne occupano, sia sull’entusiasmo dei ragazzi, che hanno dunque un’opportunità formativa in più.
Ivana Fugazza
Resp. Progetto Lettura d’Istituto
Viaggio a Bardi
M
ercoledì 22 marzo noi, alunni di 2ªB e
2ªC, ci siamo recati alla fortezza di
Bardi, in provincia di Parma, per effettuare
la nostra gita annuale. Avremmo dovuto fare
un’animazione, la visita al castello e ad una
mostra sulla tortura, il pranzo al sacco e rientrare nel tardo pomeriggio.Abbiamo fatto tutto, tranne la tappa finale, cioè visitare la parte
residenziale del castello, perché -siccome non
ascoltavamo la guida con sufficiente attenzione- la prof ci ha fatto restare per un po’ nel
cortile del castello a meditare! Una volta rientrati a scuola abbiamo ripercorso la gita ed
espresso dei commenti in merito che riportiamo qui di seguito.
L’animazione intitolata Assalto al castello mi
ha molto divertito ed è stato il momento più
bello della giornata. Eravamo vestiti con delle tuniche colorate strette ai fianchi da una
cintura, indossavamo un elmo per proteggerci la testa e impugnavamo un’azza cioè una
specie di piccola spada dell’epoca. Io facevo
parte del gruppo dei fanti mentre altri miei
compagni erano dei cavalieri...
Mattia B.
Il Medioevo e le battaglie del passato mi interessano molto e quindi ho partecipato volentieri alla simulazione proposta dagli animatori che ci hanno chiesto di mettere in scena
un vero classico del tempo, e cioè il rapimento
del legittimo erede al trono da parte dell’usurpatore...
Andrea L.
Entrare nella stanza dove si trovavano i
più famosi strumenti di tortura del tempo,
e cioè la Gabbia, la Ruota, la Gogna e la
Sedia, mi ha fatto provare un vero brivido!
Nika C.
Il 22 di marzo il castello di Bardi è stato
invaso da quaranta valorosi guerrieri arrivati da Milano, noi studenti della media
Rodari ! Che emozione rivivere le fasi di
una battaglia e poi mangiare in una taverna fredda e buia proprio come nel
Medioevo....
Aurora B.
Durante l’assalto al castello, io facevo parte della fanteria che era capeggiata da due
guerrieri leali, in lotta contro la cavalleria
che sosteneva, invece, le pretese al trono
dell’usurpatore, fratello del re defunto. La
stanza nella quale erano radunati gli strumenti di tortura era angusta, buia e lugubre e quindi non consigliabile a chi soffrisse di claustrofobia.
Alice B.
Gli animatori ci hanno fatto tornare indietro nel tempo obbligandoci così a dimenticare, per un paio d’ore, i cellulari, la televisione e i vestiti di marca…
Marta M.
La visita al castello di Bardi mi ha entusiasmato perché il medioevo è il periodo
storico che più mi piace e mi interessa…
Nagai B.
Tenuta Belcorvo
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Aprile 2006
Rubriche
pag.
Economia
Collabora con il nostro giornale Ivan Giuliani, analista finanziario indipendente, titolare dello Studio Finanziario
Internazionale.
Questa rubrica finanziaria intende essere una guida per chi
desidera guardare al presente e al futuro finanziario con la
massima tranquillità, attraverso la comprensione degli strumenti finanziari e del mondo della finanza. Allo stesso tempo
si vuole fornire un aiuto per non cadere “vittima” dei consigli, a volte “troppo interessati”, di chi propone gli investimenti.
In questo spazio saranno ospitate le testimonianze, i suggerimenti e le critiche che vorrete far pervenire direttamente al consulente; saranno molto preziosi ed utili a migliorare la qualità dell’informazione. Potete contattarlo al numero 02910.810.78 oppure scrivere a
[email protected] o ancora visitare il sito www.solfin.it/ivan.giuliani.
Un trimestre da corsa
Azionari di Corea, America del Sud ed Europa
dell’Est hanno avuto le migliori performance
del 2005 (oltre 60% di media); risultati confermati anche nel primo trimestre del 2006 anche
se con protagonisti diversi: si passa dal 30 %
della Russia al 27,5% del miglior fondo sulla
Cina per finire con Europa Small Cap 21,5%...
da vertigini…
Non troviamo conferme nei primi tre mesi di
quest’anno…Gran balzo -da gambero- degli
azionari Corea, si attestano su posizioni intermedie gli specializzati su America Latina ed
Est Europa, circa il 10%.Agli ultimi posti small
e mid cap giapponesi, la borsa di Taiwan, Wall
Street e il settore della salute: tutti protagonisti
lo scorso anno. L’Europa, con un bel 7,5%, si è
ancora fatta onore.
Tra gli obbligazionari sul podio più alto troviamo i convertibili (+2,6%), che hanno beneficiato
dei rialzi delle azioni di riferimento; al secondo
posto gli high yield (alto rendimento significa
anche alto rischio emittente-paese-valuta) e poi
il buio… tutte le altre tipologie hanno perso.
Bilanciati: in crescita gli “aggressivi” (quelli a
maggior componente azionaria), praticamente
invariati gli strumenti con prevalente esposizione obbligazionaria.
I fondi azionari, oltre ad essere stati i più
performanti, sono anche quelli che hanno raccolto di più: secondo Assogestioni da gennaio la
raccolta netta (differenza tra sottoscrizioni di
danaro fresco e riscatti) è stata di poco inferiore
ai 3 miliardi di euro contro un saldo negativo
tra gli obbligazionari di quasi 7,5 miliardi.
Circa la metà delle sottoscrizioni si è concentrata verso i fondi specializzati sui paesi emergenti, nonostante i notevoli incrementi già ottenuti
da questi mercati negli ultimi 36 mesi (primi
fra tutti quelli latino-americani e dell’Europa
orientale) e un considerevole aumento della volatilità. Solo nel recente mese di marzo, infatti,
gli indici specializzati su queste due aree hanno
perso oltre il 2%. Attenzione, non sto dicendo
non sono più da acquistare; è però indispensabile fissare un obiettivo temporale a lungo termine ed essere consapevoli che chi si rivolge ora
a prodotti specializzati sulle aree in via di sviluppo compra a prezzi molto alti, a volte vicino
ai massimi storici.
A proposito di Paesi Emergenti, il signor
Corrado, attento lettore di ABC, mi ha richiesto
un approfondimento sul mercato azionario brasiliano: si consideri che solo una società di gestione si occupa prettamente di quel Paese con
un fondo dedicato (HSBC), mentre Schroeder
BRIC investe, con un solo fondo, su quattro
aree ben distinte: Brasile, Russia, India e
Cina… frazionando così il rischio su più paesi
emergenti.
La composizione del portafoglio sottostante il
fondo di HSBC la dice lunga sulle aspettative
dei gestori: la percentuale investita in liquidità arriva al 26% del totale… i risultati?
Sono fondi con un passato molto breve: ciònonostante, solo negli ultimi 12 mesi hanno ottenuto il 110% circa…
La rubrica della salute
Dolori alla spalla
e spalle sono frequentemente
L
sede di dolori di diversa natura:
una delle ragioni principali è dovuta al fatto che questa articolazione è
anatomicamente complessa (è una
struttura costituita da numerosi legamenti, muscoli, tendini ed è strettamente connessa con altri distretti
corporei, come la colonna cervicale
ed il torace, che a loro volta possono
essere sedi di altrettanti processi
patologici. È necessario distinguere,
quindi, nelle patologie della spalla,
le forme con prevalente interessamento articolare da quelle caratterizzate da compromissione dei tessuti periarticolari, poiché il 90%
delle condizioni dolorose è rappresentato da microtraumi dei tessuti
molli periarticolari. Non molto tempo fa il danno di tali strutture veniva identificato con il termine di “periartrite scapolo-omerale”, termine
per lo più oggi abbandonato in
quanto troppo generico. La sindrome dolorosa della spalla spesso riunisce diversi stadi di patologia, che
vanno dalla tendinite al conflitto
subacromiale, dalla lesione della
cuffia dei rotatori alle rotture tendinee. Queste lesioni possono essere
di origine traumatica degenerativa
o ancora degenerative-traumatiche
(di solito la rottura traumatica pura
si verifica in soggetti di età inferiore ai 40 anni e quindi con tendini
sani, ma in conseguenza di una violenta caduta sulla spalla; la rottura
degenerativa si osserva per lo più
dopo i 60 anni, senza traumi a causa di un progressivo indebolimento
Le vostre stelle viste da Anna
Ariete Anche questo mese la quadratura di Marte sarà il vostro deterrente; da metà mese avrete 5 pianeti a sostenervi nel
commercio, negli spostamenti e nei contatti d’affari con l’estero
o con realtà straniere. Probabilmente sarà questo surplus di
energie spese che vi stresseranno: la pagherà chi vi starà intorno. A fine
mese una bellissima Luna nuova in 3ª, congiunta a Sole e Mercurio, arrecherà notizie straordinarie e novità in ambito lavorativo.
Bilancia Bello questo mese! Sarà perché vi siete rinfrancati
con le conferme d’affetto, sarà perché sono finite le feste e tutto
è tornato nella normalità; certo è che avete ripreso il vostro
luccichio e guai chi osa farvi ombra. Per molti di voi le finanze
appaiono in buono stato, ma potrebbe esserci un evento a metà mese che
le faccia aumentare. Buone le prove di studio specie nella seconda parte
del mese; siate solo misurati nei giudizi.
Toro Acque agitate per voi. È la quadratura di Saturno che vi
inclina a pensieri funesti, ma vedrete che col passare dei giorni
il vostro mese vi farà contenti. L’arrivo di Mercurio in Gemelli
annuncia regali e viaggetti, poi il Sole aumenta l’ottimismo, infine Venere, disarmonico a Saturno, ha bisogno di amori stabili: conferme
dunque per le coppie di ferro e la persona giusta per i single.
Scorpione Ancora tanta voglia di sesso, ancora possibilità di
bebè.Venere entra in opposizione a fine mese e i contrasti aumentano, permane una certa severità nei giudizi. Un accumulo
di pianeti nella vostra 8ª vi riporta persone del passato e vi fa conoscere cose che voi non sapevate.Attenti ai lunghi viaggi: Marte, insidiato
da Venere, li rende tesi se siete in compagnia, altrimenti stressanti.
Gemelli Possiamo dire che, diversamente da come siete abituati (tutto e subito), questo mese dovrete arrivare davvero con
la lingua sulle ginocchia per raggiungere i vostri obiettivi; dovrete puntare tutto sull’intuizione e sulla velocità del pensiero,
se non volete farvi prendere in contropiede. La bella Luna nuova di fine
mese attirerà l’attenzione su di voi, ma Plutone opposto insidia le vostre
carte.Attenti nel lavoro e ai falsi amici. Spese impreviste.
Sagittario Il trigono dai segni di fuoco, che include Venere e
Saturno, pone forte l’accento sulla relazione sentimentale, sulle prove di studio, su un nuovo modo di guardare alla vita.
Dovete approfittare di questo mese, affinché la fatica sia lieve;
dopo Venere cambia segno e i pianeti nell’opposto Gemelli vi renderanno
fiacchi. Sappiate però che certe combinazioni difficilmente si ripresentano, perciò cogliete l’attimo.
Cancro Marte è sempre con voi, ma le situazioni sono più
smorzate, la disarmonia con Venere vi renderà petulanti e piagnoni, pigri, golosi e con la voglia di parlare ad intermittenza.
Sarà faticoso per chi vi sta vicino sopportarvi; solo il 13 e 14, in
occasione della Luna piena, avrete intatta la vostra dolcezza e disponibilità, ma anche fortuna al gioco e… per chi è in cerca di un bebè saranno
notti magiche per essere accontentati.
Capricorno Marte opposto vi fa sentire stanchi prima del
tempo; d’altra parte voi siete un segno invernale e con la primavera non avete molto feeling. Per fortuna Urano e Giove
continuano a sostenervi, se non altro a farvi sperare in bene.
Così sarà! Il 13 e il 14 la Luna piena vi fa andare lontano verso chi ritenete amici, accorti! Gli amici possono diventare nemici. A fine mese
Venere vi sarà alleata e vi farà amare.
Leone Un vecchio proverbio dice che a maggio ragliano gli asini, si resta in cinta e ci si sposa, voi a quale gruppo appartenete? Le carte sul piano personale sono tutte scoperte e c’è tanta
voglia di rimettersi in gioco; auguri a chi è già a buon punto.
Da metà mese in poi anche, in ambito lavorativo, gli astri prendono un
aspetto favorevole. Chi svolge un lavoro commerciale sarà fortemente
avvantaggiato. Possibili eredità.
Acquario Si presenta meno teso maggio, specie dopo metà
mese quando i pianeti veloci, uno dopo l’altro, si andranno a
piazzare in Gemelli; finalmente le questioni di cuore si sbloccheranno grazie anche a Venere ancora favorevole per tutto il
mese. Non contate però sulla fortuna, spiegate e chiarite le vostre posizioni se non volete che a fine mese tutto ricominci da capo. Alto il livello
del lavoro e dei guadagni.
Vergine Quello che caratterizzerà questo mese per voi sarà
soprattutto la vostra professionalità, gli apprezzamenti cominceranno in sordina verso il 5, poi con la Luna piena del 13 oserete proporre le vostre richieste e dopo il 19 avrete la vostra risposta favorevole. Ma dovete osare, perché la verità è che voi non vi stimate mai abbastanza eppure sapete di valere. In ambito affettivo siete
imprevedibili o vi accadono fatti singolari, è tutto ok!
Pesci Ora anche i soldini prendono rilievo! Forse per straordinari o trasferte o un buon affare andato in porto con l’estero,
sentirete il beneficio, sia che siate dipendente sia che siate autonomo. L’aspetto Urano-Marte è come un cavo d’alta tensione
scoperto, può accadere di tutto e all’improvviso, siate vigili per evitare le
cose negative. In casa una novità riguardante parenti vi molesta alquanto.A metà mese vi sarà rivelato un segreto.
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17
articolare; in un tendine già degenerato può inoltre agire come fattore
scatenante un trauma diretto o indiretto).
Una volta che valutazione clinica ed
esami strumentali specifici (quali radiografia, ecografia, TAC, risonanza
magnetica) abbiano confermato il tipo di patologia, occorre pianificare
un programma terapeutico. Il primo
obiettivo da raggiungere in tutti i casi è l’eliminazione del dolore. Allo
scopo verrà impiegata una terapia
medica generale, attraverso farmaci
antinfiammatori e locale con infiltrazioni o mesoterapia e terapia fisica
con ionoforesi, elettroforesi, laser.
Quando il dolore sarà eliminato o
comunque notevolmente ridotto, si
dovrà intraprendere un trattamento rieducativo, per ripristinare al
più presto il recupero funzionale,
cioè il movimento, della spalla.
Inizialmente il terapista cercherà di
recuperare l’ampiezza articolare
passiva, avendo cura di mobilizzare
con cautela la spalla del paziente,
evitando l’insorgenza del dolore.
Successivamente vengono insegnati
al paziente alcuni semplici esercizi
da effettuare quotidianamente, anche al di fuori della seduta fisioterapica. Successivamente inizia una fase di rieducazione attiva attraverso
esercizi di tonificazione della muscolatura interessata.
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Aprile 2006
pag.
Sport - Tempo libero
18
I piccoli dragoni della Comasina Torneo di calcio al Paolo Pini
anti i riconoscimenti ottenuti per i picT
coli ma agguerriti allievi del Thach-Su
del quartiere Comasina. Sono state cinque
le coppe assegnate ai giovani dragoni nel
corso dell’XXI Trofeo Lombardo di Qwan
Ki Do, disputato lo scorso 11-12 marzo
presso il Centro Sportivo di Solaro in provincia di Milano.
I giovani praticanti del Qwan Ki Do, arte
marziale cino-vietnamita, che raccoglie e
fonde diversi stili di Kung Fu codificati dal
maestro fondatore Pham Xuan Tong, si sono allenati duramente sotto la supervisione dell’istruttore Andrea Garrone, 1° dang,
per presentarsi a questo torneo preliminare per i nazionali, ed il risultato è stato un
successo.
Le prove agonistiche, divise in tecnica, che
consiste nell’esecuzione spettacolare di
una forma tradizionale o Quyen, e combattimento, che viene affrontato in rappresentanza del proprio club e con almeno due
atleti, hanno impegnato decine e decine di
praticanti provenienti da tutta la
Lombardia.
A salire sul podio per i combattimenti sono
stati:Albino Botti e Alessandro Latorre, secondi classificati nella categoria maschile
7/9 anni, Alessio Soccini e Alessandro
Paoli, primi classificati nella categoria maschile 10/12 anni seguiti al terzo posto da
Claudio Angelosanto e Luca Lesmo. Le vittorie sono state anche “in rosa” con
Miriana Genovese, sul podio al secondo posto nella categoria femminile 10/12 anni.
Nella prova di tecnica, categoria juniores,
Fabio Angelosanto si è classificato terzo.
A conferma dei fitti scambi tra L’Italia e
l’affascinante Viet Nam, lo stesso maestro
Tong -che attualmente risiede in Franciaaveva incontrato i suoi giovani discepoli
italiani alla Festa del bambino, organizzata il 5 marzo presso il Centro Sportivo
Ripamonti-Iseo. Tra i tanti allenamenti e i
momenti di gioco, il pubblico dei duecento
bambini, con i rispettivi genitori, ha potuto
apprezzare la folcloristica Danza del
Dragone, la cui effige costituisce il simbolo
mondiale del Qwan Ki Do, a testimonianza del nobile spirito cavalleresco dell’antica
arte marziale.
Intanto gli allenamenti continuano senza
sosta presso la palestra della scuola Sorelle
Agazzi, sede del Club Thach-Su, in piazza
Gasparri 6. Responsabile tecnico è Claudio
Cantoro, 4° Dang, attuale campione mondiale di tecnica e combattimento. Un esempio per tutti i praticanti, giovanissimi e
adulti, che desiderano cercare con il Qwan
Ki Do la via della forza e dell’armonia nel
rispetto di se stessi e degli altri.
Riccardo Chiappani
Kashmir e Ladakh, tra Karakorum e Himalaya
ebbene parecchio richieste dal turismo, è
inutile cercare in libreria guide su Kashmir
S
e Ladakh. Non esistono perché non si tratta di
stati autonomi come altri regni himalayani, ma
sono soltanto regioni dello stato indiano del
Jammu, quello più settentrionale al confine con
Pakistan e Cina: quindi si trovano descritti nelle guide dell’India. Sono due regioni totalmente
diverse per geografia, ambiente e clima, ma in
fondo complementari l’una all’altra. Percorrendo le vallate, che si aprono tra le montagne più
alte del mondo, non si finisce mai di restare a
bocca aperta. I paesaggi sono infatti quanto mai
entusiasmanti e sempre al di là delle aspettative. Il clima mite del Kashmir, le foreste, l’abbondanza d’acqua e la fertilità del terreno ricco
di piante e di fiori incantarono già nel 1400 gli
imperatori Moghul, che ne fecero il luogo prediletto dello proprie vacanze -lontano dal soffocante caldo umido dell’estate indiana- riempiendo la valle di palazzi, padiglioni, templi e
soprattutto di curatissimi giardini, imitati poi
fino ad oggi da tutti i benestanti della penisola, inglesi
in testa. Srinagar, il capoluogo, è un posto delizioso
tra laghi, fiumi e canali, con
case di legno dipinte a colori
vivaci, anche se molti vivono su case galleggianti assai
confortevoli e si spostano
più sulle lunghe caratteristiche barche ad un remo
che a piedi, così come tutto
sull’acqua è il mercato; con
sullo sfondo le alte vette del
Karakorum. Per raggiungere il Ladakh occorre inerpicarsi lungo le pareti di questa catena su strade
sterrate mozzafiato, che superano passi posti a
4000-5000 metri di altezza. Questa regione,
chiamata anche Piccolo Tibet, aperta al turismo
solo dal 1974 e accessibile soltanto da maggio a
settembre, è un mondo di pietra di paesaggi lunari e di deserti d’alta quota, prosecuzione dell’altopiano tibetano tra le cime dell’Himalaya,
che offre minuscoli spiazzi coltivabili nei ristretti fondovalle, come quello del fiume Indo.
Grande un terzo dell’Italia, ma abitato da appena 150.000 persone, consente un’economia di
mera sussistenza per l’aridità del suolo, gelato
per la gran parte dell’anno e per la penuria
d’acqua dovuta, incredibilmente, alle scarse
precipitazioni; per non dover dividere case, terreni e mandrie, si deve ancora ricorrere alla poliandria, con un’unica donna sposata a più fratelli, e qualche figlio monaco. La maggior attrattiva del paese è costituita proprio dai numerosi
monasteri buddisti lamaisti, come tibetana è
l’etnia, la cultura e la lingua; anzi oggi, dopo la
distruzione dei templi e della cultura buddista
in Tibet ad opera dei Cinesi, il Ladakh costituisce il luogo migliore per conoscere questo peculiare mondo spirituale. Gli stupendi capolavori
d’arte celati nei gompa, i preziosi libri amanuensi in pergamena, le feste con danze in abiti
coloratissimi, i curiosi copricapi, le preghiere dei
monaci a base di canti mistici, le campanelle, il
clamore dei cembali, il suono dei lunghi corni
d’ottone regalano emozioni indescrivibili, tali da
ben giustificare le scomodità di un viaggio in
una terra tanto remota e fuori dal mondo.
L’operatore milanese I Viaggi di Maurizio Levi
(tel. 02-349.34.528, www.deserti-viaggilevi.it)
nel proprio catalogo Deserti propone un itinerario di 21 giorni in aereo, treno, minibus e fuoristrada alla scoperta di queste due straordinarie
destinazioni. Dopo la visita della città vecchia di
Delhi, in treno si raggiunge Amristar, capoluogo
dello stato del Punjab, per visitare il famoso
Tempio d’Oro, luogo sacro dei Sikh, e in aereo si
arriva a Srinagar, la città più a nord dell’India.
Dopo aver ammirato palazzi di varie epoche, templi di
varie religioni e gli splendidi giardini moghul, si inizia
a risalire l’alta valle del
Kashmir lungo le pendici
del Karacorum tra canyon,
nevai e ghiacciai, con sullo
sfondo le più alte montagne
della terra.
Caratteristiche che accompagneranno per tutto il resto del percorso. Entrati in
Ladakh si visitano piccoli
villaggi e numerosi monasteri, che ne costituiscono la
principale attrattiva, ma resta anche il tempo
di percorrere la carrozzabile più alta del pianeta, solo di recente aperta agli stranieri, e per osservare le incredibili dune di sabbia di Hundar,
un vero deserto d’alta quota circondato da
ghiacciai. Il percorso di ritorno dal capoluogo
Leh avviene lungo le pendici meridionali
dell’Himalaya, tra scenari sempre esaltanti, con
la vegetazione che aumenta man mano che si
scende verso la pianura indiana; si attraversa
lo stato indiano montuoso e collinare
dell’Himacal Pradesh fino a Shimla, da dove si
rientra in treno a Delhi.
Partenze per piccoli gruppi (o per 2-4 persone
con guida inglese) con voli di linea Lufthansa
da Milano e Roma il 27 giugno, l’8 luglio, 1 e 24
agosto, pernottamenti in hotel 4 e 5 stelle e in
campi tendati fissi, guida italiana, con pensione
completa a quote interessanti.Viaggi Levi organizza un altro viaggio di 17 giorni dedicato al
solo Ladakh.
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appassionati di calcio, e
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anche coloro che volessero
godersi il sole e passare piacevoli pomeriggi con i propri
amici, potranno assistere
per due mesi agli incontri di
calcio a 11 presso il campo
sportivo del Paolo Pini (accesso da via Ippo-crate 45 e
da via Assietta 32). Le partite, che si svolgeranno di sabato e di domenica pomeriggio, rientrano nell’ambito
del tradizionale torneo dei
centri sociali, delle associazioni e delle comunità straniere, che quest’anno celebra la sua nona edizione con
il titolo Sarà düra.
Eh sì, sarà dura perché il
torneo quest’anno è dedicato a tutte quelle realtà che
lottano per il rispetto dei
propri diritti e che non vogliono sentirsi escluse dalla
presa di decisioni di chi gestisce il potere a differenti livelli: come indicazione di
questa volontà, il materiale
pubblicitario del torneo riporta la scritta No Tav con
la motrice “stilizzata” dell’ETR500, che rappresenta i
convogli passeggeri della linea ferroviaria ad alta velocità; ci sono inoltre riferimenti ai
comitati contro l’alta velocità in Val di Susa.
Il torneo -organizzato da Associazione Olinda- vedrà in campo quest’anno 28 formazioni:
Naga-Har, Cox 18, Ass. Apolidia, Palestra Popolare, C.S. Baraonda, Torpedo Olinda, A.S.
Salah, Pergola Move,Volante Rossa, Dinamo Bulk, Stella Rossa Transiti,Armata Rozza
Laveno, Ruota Libera Fc, C.C. Area, C.S. Vittoria, Cobra, Aksu Spor, Foa Boccaccio 003,
Emergency, Usi Sanità, Project-Interno 4, Atletico Ottone, F.C. Mojito, Polisportiva
Torchiere-se, Pallafatù, Sboccorosso, Radio Bandita Shighera, Comunità Progetto.
La finale si disputerà sabato 1° luglio alle ore 17.
Per informazioni, tel. 02-662.00.646, e-mail [email protected], sito www.olinda.org.
F.A.
ORIZZONTALI:
1. Una Università della nostra città
7. Iniziali del noto
musicista Bertoli
8. Tra l’altrieri e oggi
9. Difficile
11. Dove si va per imparare
13. Casa senza iniziale
15. La prima nota musicale
al contrario
16. Quindi
18. Dispari in tifo
20.Tribunale Amministrativo Regionale
21. Inizio d’Africa
22. Dispari nel 5 verticale
25. Bravi senza estremi
27. Procedimento chimico
29. Tracce disegnate
sull’acqua
30. Pari in distrutto
32. Una specie di serpente
33. Non dritto
35. Elemento di una figura
geometrica
36. Il pronome che si scrive
con due vocali
CRUCIVERBA
di
VERTICALI:
1. Mancanza di qualcosa
2. Organizzazione internazionale dei Paesi sviluppati
3. Tre ottavi di cruciale
4. Avverbio esplicativo
5. Fiume americano famoso per le cascate
6. Inizio di iride
7. Lettera spedita
10. Sigla di Taranto
12. Loreto senza vocali
14. Intenso sentimento
17. I treni devono rispettarlo
19. Filosofo francese
23. Campione
24. Vocali in larici
26. Componenti principali delle finestre
28. Due terzi di destro
31. Nome del famoso musicista Ughi
32. Sigla per Bologna
34. Torino
SERRAMENTI
COLOMBINI
• SERRAMENTI IN ALLUMINIO • LEGNO E ALLUMINIO
•
• PORTE INTERNE • PORTE BLINDATE •
• TAPPARELLE IN P.V.C., ALLUMINIO e ACCIAIO •
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PIERANGELO MARTINELLI
Soluzione del cruciverba di marzo
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Aprile 2006
Sport
pag. 19
Nuoto - L’esordio un piccolo campione
L’ASD Ciclisti Dergano in gita sul Danubio
quasi nove anni Dennis Il suo miglior tempo è 19,80
opo Roma, Le Gorges du Verdun, traverso l’Ungheria per giungere nella sua AMotta già ha al suo attivo realizzato nella Piscina di
una serie di successi che rive- Paderno Dugnano il 26 marzo
Loreto ed Assisi, l’Asd Ciclisti
D
Dergano nel mese di giugno ha in pro-
gramma un lungo percorso ciclistico e pedalare lungo il Danubio attraversando ben
5 frontiere. Il gruppo di cicloturisti partirà
da Salisburgo in Austria -dove a settembre
si svolgeranno i Campionati Mondiali di
Ciclismo su strada)- e pedalerà per quasi
150 Km lungo le rive dei fiumi Salzach ed
Inn, giungendo a Passau in Germania.
Da lì si immetteranno sulla pista ciclabile
più lunga d’Europa, quella del Danubio,
percorrendola nel tratto che dalla
Germania -attraverso l’Austria e la Slovacchia- giunge a Budapest in Ungheria,
dove terminerà questa splendida avventura di oltre 800 Km. In 3 giorni con tappe di
circa 100 Km al giorno verrà attraversata
tutta l’Austria visitando Linz (nelle cui vicinanze si trova il tristemente noto campo
di concentramento di Mauthausen), Melk
con la sua abbazia a strapiombo sul
Danubio, la splendida valle della Vachau
con il castello di Schonbuhel, che ne segna
convenzionalmente l’inizio, Vienna ed i
suoi palazzi imperiali. Dalla capitale
dell’Austria il viaggio proseguirà sino alla
vicina (60 Km) Bratislava, capitale della
Slovacchia, ed infine gli ultimi 250 Km at-
capitale Budapest, soprannominata la
Parigi dell’Est per i ponti che ne attraversano il fiume e collegano i quartieri che
danno il nome alla città, cioè Buda e Pest.
Dopo la foto di rito sul celeberrimo Ponte
delle Catene e la visita alla città, i cicloturisti rientreranno a Milano in aereo, sfruttando le numerose offerte di voli low-cost,
che collegano Budapest ad Orio al Serio
(BG). La partecipazione richiede un minimo di allenamento (si percorreranno dai
100 ai 120 Km al giorno su piste ciclabili
pianeggianti) ed un forte spirito di adattamento, in quanto non ci saranno furgoni al
seguito e gli unici bagagli saranno quelli
che ogni ciclista si porterà nelle borse posteriori della bicicletta. La ciclabile del
Danubio è comunque ricca di alberghi ed
assistenza specifica per i ciclisti e la gente
del luogo è disponibile ad aiutare tutti coloro che si trovino in difficoltà. La partenza
sarà la sera di giovedì 1 giugno in treno
per Salisbur-go, il rientro
da Budapest in aereo sabato 10 o domenica 11 giugno; per coloro che non possono disporre di tutta la
settimana, è possibile rientrare da Vienna mercoledì
7 giugno.
Per chi volesse aggregarsi,
è possibile contattare l’Asd
Ciclisti Dergano tutti i venerdì alle ore 21 in piazza
Salvatore Farina 18 (sito
www.ciclistidergano.org), oppure presso la
Redazio-ne di ABC in via Osculati 5 tutti i
giorni feriali, ore 18.30-19.30, e al sabato,
ore 16.30-19.30.
La Redazione sportiva di ABC augura a
tutti i partecipanti buon viaggio e buona
pedalata!
E.T.
lano la stoffa del campione.
È il sogno di tutti i ragazzi salire su un podio, possibilmente
su quello più in alto.
Dennis sin’ora ci è riuscito, in
gare ufficiali, per ben nove volte su dieci. Questo suo impegno fa ben sperare per il futuro. Dennis Motta è nato a
Bollate il 3 luglio 1997 e gareggia dal 2003 per la Società
Senago Nuoto come “Esordiente C”. La sua specialità è il
dorso in vasca da 25 metri.
V
orrei portare a conoscenza
ai nostri lettori cos’è lo
stretching dei meridiani.
Nicoletta Camorcia, carissima
mia amica nata in Affori abitante in via Carli nelle case
della Co-operativa Unione
Operaia mi ha invitato ad un
incontro dimostrativo di questa ginnastica e le ho fatto alcune domande.
Nicoletta Camorcia, diplomata
come operatrice shiatsu presso
l’Accademia Italiana Shiatsu
Do e iscritta all’albo professionale degli operatori shiatsu,
pratica questa tecnica ed insegna stretching dei meridiani
in diversi centri di Milano.
Ci puoi spiegare che cos’è
lo stretching dei meridiani?
È una ginnastica terapeutica
per il corpo e per la mente, che
agisce sui meridiani, canali
energetici che attraversano
tutto il corpo. L’abbiamo creata
a Polisportiva O
nasce nel 1999
L
con sede presso l’Oratorio San
Bernardo della Comasina. Nel febbraio
SBER
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Dennis Motta
Stretching dei Meridiani
La Polisportiva OSBER
tutto, a conoscere meglio la polisportiva può consultare il sito internet
www.osber.org.Abbiamo inoltre intervi2002 viene nominato il Consiglio stato Mario Sfligiotti per sapere qualche
Direttivo di cui fanno parte Guido particolare in più sulla Polisportiva.
Ponticelli (presidente), Paolo Cerrato (vice Quanti sono gli atleti?
presidente fino al 2005), Emanuela Nella stagione sportiva in corso abbiamo
Cesarini (attuale vicepresidente), Mario superato 150 iscritti divisi in cinque squaSfligiotti (segretario e tesoriere), don Luca dre di pallacanestro, minibasket e ragazzi
Ciotti (assistente). La polisportiva si è co- under 15, cinque squadre di pallavolo, mistituita come associazione non riconosciu- nivolley, juniores e miste; a queste si agta, dotandosi di uno statuto in linea con le giungono squadre di basket maschili e di
pallavolo femminili.
Da quest’anno abbiamo anche alcune atlete maggiorenni, che giocano
assieme da sette
anni. I tornei a cui
partecipiamo sono
quelli organizzati
dai CSI e, per i più
(foto Danilo Riboni) giovani, dalle PGS
(Polisportive Giodirettive del CSI (Centro Sportivo vanili Salesiane). Abbiamo provato più
Italiano) e degli altri enti di promozione volte anche con il calcio, ma ad oggi non è
sportiva giovanile. Nel 2005 ha ottenuto decollato; tuttavia siamo intenzionati a ridal CONI il riconoscimento ufficiale quale provarci e da questa primavera partiranAssociazione Sportiva Dilettantistica no due squadre open.
(ASD) e l’iscrizione nell’apposito Albo Per seguire tanti ragazzi è necessaNazionale. Nello Statuto viene messo in ria una struttura con del personale
rilievo che la Polisportiva OSBER non ha fi- che li possa seguire…
ni di lucro ed è motivata dalla decisione di I soci non atleti sono più di 50 e sono previvere l’esperienza sportiva secondo la vi- valentemente genitori, che si impegnano
sione cristiana dell’uomo e dello sport: ciò
significa proporre in maniera sana ed
educativa lo sport ai ragazzi e ai giovani.
L’impegno della polisportiva va anche nella direzione di raggiungere nel territorio
l’istituzione di servizi stabili per la pratica
e l’assistenza dell’attività sportiva, nonché
di offrire un servizio educativo e sociale ai
giovani del quartiere Comasina e delle zone limitrofe, dando loro un’alternativa in
più rispetto alla strada… Chi fosse inte(foto Danilo Riboni)
ressato a leggere l’intero statuto e, soprat-
2006. Nove sono le vittorie, 8
sui 25 metri dorso e 1 sui 25
metri stile libero, realizzate nel
Circuito Scuole Nuoto M.G.M.
dal 2003 al 2006.
Dennis si allena 3 volte alla
settimana nella Piscina di
Senago senza trascurare lo
studio nel quale ha ottimi risultati.
La Redazione di ABC augura
a Dennis ogni successo nello
sport e nella vita.
G.R.
(foto Danilo Riboni)
a vario titolo (allenatori, arbitri, accompagnatori per trasferte) che, con esperienze
sportive a vari livelli, hanno deciso di dedicare del tempo ai ragazzi. Noi dirigenti
chiediamo loro un ulteriore sforzo, cioè di
frequentare un corso del CSI per ottenere
la qualifica ufficiale con patentino di allenatore dilettantistico; inoltre sono previsti
dei momenti formativi sia per l’aspetto
tecnico, sia psicologico che spirituale a cui
invitiamo anche esperti esterni. Tutto
questo è basato sul volontariato in quanto
le quote chieste ai genitori degli allievi
servono solo a coprire le spese vive quali
magliette, iscrizione a tornei. Nel corso degli anni, abbiamo assistito ad un crescente coinvolgimento dei genitori, che contribuiscono attivamente alla vita della
OSBER accompagnando i ragazzi alle gare facendo il tifo per la loro squadra o organizzando una festa della polisportiva.
Ho sentito che aprirete un nuovo palazzetto, cosa ci dice in merito?
Sì, ci sarà un nuovo palazzetto dell’Oratorio San Bernardo, che si chiamerà
Palaosber. Ci permette di tenere i bambini ed i ragazzi (e gli spettatori ovviamente) in Oratorio anche durante il campionato. Dobbiamo ringraziare chi, per diversi anni, ci ha ospitato nelle proprie palestre per le partite ufficiali e cioè l’Istituto
Lagrange di via Litta Modignani, il Cor
Jesu e Villa Luce.
Bene, auguri per il futuro e complimenti per il nuovo Palaosber.
E.T.
General Edil
di Geom. Claudio Donzelli
io e la mia collega Mariolina
Branca: a Milano nessun altro
la insegna. Praticando lo
shiatsu avevamo bisogno di
essere in buona salute per
trattare le persone, così l’abbiamo prima sperimentata su
noi stesse e, visti i risultati ot-
Come ho già detto a Milano
siamo solo io e Mariolina ad
insegnarlo; entrambe lavoriamo in un wellness center, che
ha due sedi, una in via
Procaccini e l’altra a Rho.
Poi visto il successo che stiamo
riscuotendo ho pensato agli
tenuti, abbiamo pensato di
trasmetterla agli altri, come
pratica benefica e unica nel
suo genere.
In che cosa consiste?
In alcuni esercizi ispirati
all’Oki Do Yoga, di origine
giapponese, che noi abbiamo
elaborato. Come già avviene
per le discipline orientali e
marziali, ogni stiramento è accompagnato da una respirazione corretta; prima inspiriamo e poi allungandoci espiriamo lungamente per favorire
naturalmente il movimento.
Quali benefici si ottengono
e chi lo può seguire?
Lo stretching dei meridiani è
adatto a tutti; tra i miei allievi
c’è anche chi soffre di ernia al
disco. Anzi, è proprio chi ha
problemi alla schiena che ottiene i risultati più significativi, perché allunga e rinforza
moltissimo la colonna vertebrale; migliora anche l’umore,
gli stati ansiosi e, con l’esercizio costante, può risolvere altri
disturbi che comunemente affliggono le persone. Ma non
basta: il nostro stretching ha il
dono di insegnare il sorriso,
che deve sempre accompagnare gli esercizi. Una mia corsista dice che è magico, perché
può davvero cambiare l’approccio alla vita.
Dove lo insegni?
Afforesi (perché sono Afforese
d’hoc) e ho organizzato un corso che si tiene il venerdì dalle
ore 18.30 alle 19.30 presso
l’Associazione Folkaos di via
Carli 26 angolo via dell’Orto. È
un posto particolare, aperto alla Zona, che propone iniziative
introvabili in città, tra le quali
il corso di danze ebraiche e
quello di danze irlandesi, alcune di antica tradizione, una
chicca per veri intenditori… la
mia maestra giapponese direbbe sugoi, grande!
Hai altri progetti per il futuro?
Sto pensando di organizzare
un corso specifico per la terza
età, perché non è mai troppo
tardi per cominciare ad allenarsi e di ampliare quello del
venerdì, magari aggiungendo
un’ora da settembre in poi.
Mi piacerebbe che lo stretching diventasse per gli
Afforesi un’occasione per stare
meglio, come lo è stato per me.
Bastano pochi esercizi per risolvere alcune difficoltà della
vita attuale: mal di schiena,
cattiva digestione, problemi alla cervicale possono ridursi lasciando spazio ad una nuova e
più vivace elasticità.
Per informazioni tel. 33879.00.555 dopo le 17.00,
www.folkaos.it.
Enrico Terragni
DANZITALIA AL PALAISEO
Il giorno 14 maggio al Palazzetto dello Sport
di via Iseo ad Affori,
si svolgetà l’edizione 2006 di Danzitalia,
manifestazione delle Scuole di Danza
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Aprile 2006
pag.
Ultima
20
Editrice
Associazione
Amici di ABC
Direttore: Gianni Russo
Redazione
Via Osculati 5 - 20161 Milano
Tel. 333-68.57.582
Via Astesani 27 - 20161 Milano
e-mail: [email protected]
Direttore Responsabile:
Aldo Di Gennaro
Coordinatore di Redazione: Gianni Russo
Pubblicità: Patrizia Donadio
Via Osculati, 5 - Tel. 347-54.47.285
E-mail: [email protected]
Redazione: Francesco Adduci, Alessia Scurati,
Anna Pelegrini, Enrico Terragni
Chiara Rabbiosi, Margherita Favaloro
Pierangelo Martinelli, Francesco Gallone
Impaginazione: Sala Grafiche
Via Osculati, 5
Settembre Afforese 2006 di ABC
Concorso fotografico e mostra “Viviamo la nostra Zona”
REGOLAMENTO
Associazione Amici di ABC indice un concorso fotografico per l’anno 2006. L’obiettivo del concorso è di mettere in evidenza le immagini della Zona 9 degli ultimi 5
anni, valorizzandone le differenze in un confronto col
passato.
Il concorso è aperto a tutti coloro che hanno un’opera
fotografica da presentare al pubblico, riguardante la
Zona 9 (foto di gruppi familiari escluse). Ciascun espositore potrà concorrere con un numero massimo di 3 fotografie inedite formato 18x24 successive all’anno
2000, che saranno accettate e giudicate da una giuria,
predisposta dal giornale di Zona 9 ABC, e dal pubblico.
Le opere, che corrisponderanno ai suddetti requisiti, saranno esposte in una mostra in luogo pubblico (da definire) a visione dei cittadini. Saranno anche esposte,
fuori concorso, opere concernenti la Zona 9 antecedenti
al 1979, con limite massimo di n° 3 per espositore.
Le fotografie dovranno pervenire entro e non oltre il 31
maggio 2006, alle ore 18.30, presso la Redazione di
ABC in via Osculati 5 – 20161 Milano, assieme ad una
scheda riportante il titolo e la data dell’opera -nonché
nome, cognome, indirizzo e numero di telefono dell’autore- e l’autorizzazione da parte dell’autore stesso a che
l’opera possa essere esposta o pubblicata su ABC.
Tutte le fotografie saranno ritirate e protocollate da
Associazione Amici di ABC per assegnar loro il numero
di esposizione; le opere saranno rese all’autore, qualora
ne facesse richiesta entro il 31 dicembre 2006.
Nel periodo espositivo il pubblico -che visiterà la mostra- potrà esprimere 3 preferenze sulle opere esposte.
Le votazioni pubbliche termineranno il 23 settembre
2006 alle ore 17.00.
A tutti i partecipanti sarà consegnato da Associazione
Amici di ABC un gadget in ricordo della manifestazione.
I premi: 1° premio targa oro; 2° premio targa argento; 3° premio targa bronzo.
Ai primi tre classificati verrà consegnata a titolo gratuito la tessera associativa (anno sociale 2007) di
Associazione Amici di ABC.
La premiazione delle opere avverrà il giorno 24 settembre 2006 alle ore 18, in luogo da definirsi.
Associazione Amici di ABC non risponde di danni arrecati con atti vandalici alle opere esposte (si suggerisce,
ove possibile, la copia dell’originale).
Per informazioni telefonare dal lunedì al venerdì, ore 18.30-19.30, al 333-68.57.582.
Definizione di Zona 9: Affori, Bovisa, Bovisasca,
Bruzzano, Comasina, Dergano, Farini-Fontana, IsolaGaribaldi, Niguarda, Pratocentenaro.
di Lelio Achilli
Listino pneumatici pointS
Misura
Modello
Ind.Car Prezzo
135/80 R 13 TL
145/80 R 13 TL
155/80 R 13 TL
165/80 R 13 TL
Family
Family
Family
famiily
70T
75T
79T
83T
31,00
32,50
35,00
40,00
145/70 R 13 TL
155/70 R 13 TL
165/70 R 13 TL
175/70 R 13 TL
165/70 R 14 TL
175/70 R 14 TL
185/70 R 14 TL
Family
Family
Family
Family
Family
Family
Family
71T
75T
79T
82T
81T
84T
88H
35,00
36,00
39,50
42,00
47,50
53,50
65,00
165/65 R 13 TL
175/65 R 13 TL
165/65 R 14 TL
175/65 R 14 TL
175/65 R 14 TL
185/65 R 14 TL
185/65 R 14 TL
185/65 R 15 TL
185/65 R 15 TL
195/65 R 15 TL
195/65 R 15 TL
195/65 R 15 TL
205/65 R 15 TL
Comfort
Comfort
Comfort
Comfort
Comfort
Comfort
Comfort
Comfort
Comfort
Comfort
Comfort
Comfort
Comfort
77T
80T
79T
82T
82H
86T
86H
88T
88H
91T
91H
91V
94V
44,00
50,00
45,00
49,00
64,50
52,00
65,00
58,50
70,00
65,00
72,50
75,00
85,00
185/60 R 14 TL Comfort 82H
195/60 R 14 TL Comfort 86H
49,50
59,50
Codice
Misura
Modello
Ind.Car Prezzo
1551327 195/60 R 15 TL Comfort 88H
70,00
1551328 205/60 R 15 TL Comfort 91H
72,00
1551329 205/60 R 15 TL Comfort 91V
80,00
serie 55
1551330 185/55 R 14 TL Perform 80H
69,50
1553131 195/55 R 15 TL Perform 85V
83,50
1551332 205/55 R 15 TL Perform 88V
93,00
1551333 205/55 R 16 TL Perform 91V
92,50
1551334 205/55 R 16 TL Perform 91W
98,00
1551335 215/55 ZR 16 TL Perform 93W 142,50
1551336 225/55 R 16 TL Perform 95W 145,00
serie 50
1551337 195/50 R 15 TL Sport 82V
52,00
1551338 205/50 R 15 TL Sport 86V
85,00
1551339 205/50 ZR 16 TL Sport 87W 115,00
1551340 225/50 ZR 16 TL Sport 92W 119,00
serie 45
1551341 215/45 ZR 17 TL FR Sport 87V 139,50
1551342 225/45 ZR 17 TL FR Sport 91V 142,50
1551343 235/45 ZR 17 TL FR Sport 94W 145,00
serie 40
1551344 225/40 ZR 18 TL XL FR Sport 92W 186,00
1551345 235/40 ZR 18 TL XL FR Sport 95W 195,00
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0461311 195/70 R 15 C TL Van 104/102R 77,50
0461312 225/70 R 15 C TL Van 112/110R 100,00
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a Redazione di ABC desidera ringraziare pubblicamente
L
la signora Enrica Restelli per il prezioso contributo che
ha voluto dare al nostro giornale tenendo per anni la Rubrica
sull’origine dei nomi in Italia. Il successo della Rubrica era
dovuto alla felice intuizione della signora Restelli di offrire al
lettore notizie inedite e curosità sulla nascita dei nomi di persona, dai più comuni ai più originali.
La Redazione, alla quale si unisce il Consiglio Direttivo
dell’Associazione Amici di ABC,formula ad Enrica Restelli affettuosi auguri e un grazie di cuore per la preziosa collaborazione.
La Redazione
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Segretaria di Redazione: Carla Negrola
Stampa: il Guado s.c.r.l.
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Tel. 02-97.211.1 - Fax 02-97.211.280
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ClimaService s.r.l.
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