IL LAVORO
IL LAVORO RAPPRESENTA
UNA DELLE ATTIVITÀ UMANE
PIÙ SIGNIFICATIVE ED IMPORTANTI
PUÒ PROCURARE
ALL'UOMO PIACERE E GIOIA,
FATICA E PENA.
NEL PASSATO SI FACEVA UNA NETTA DISTINZIONE
FRA ATTIVITÀ MANUALE ED ATTIVITÀ INTELLETTUALE.
NELLA GRECIA ANTICA
IL LAVORO MANUALE NON È CONSIDERATO DIGNITOSO
ED È, PERCIÒ, LASCIATO ALLE CLASSI INFERIORI
E, SOPRATTUTTO, AGLI SCHIAVI.
I MEMBRI DELLE CLASSI DOMINANTI
SI RISERVANO ATTIVITÀ
COME QUELLI DELL'ARTE, DELLA FILOSOFIA,
DELLA RELIGIONE, DELLA POLITICA,
DELLA GUERRA.
ALL’INIZIO DEL CRISTIANESIMO
IL LAVORO PENOSO
È RITENUTO IL CASTIGO DA SCONTARE
A CAUSA DEL PECCATO ORIGINALE.
CON S. AGOSTINO
IL LAVORO
DIVIENE NON NECESSARIAMENTE NEGATIVO,
PURCHÈ NEI LIMITI
DELLE NECESSITÀ DEGLI UOMINI.
NEL 1500,...
...CON IL CALVINISMO
E IL PROTESTANTESIMO,
IL LAVORO
ASSUME GRANDE VALORE:
DÀ VERO SIGNIFICATO ALLA VITA.
SECONDO MAX WEBER,
LA DIFFUSIONE DEL CAPITALISMO
PUÒ ESSERE UNA CONSEGUENZA
DEL VALORE DATO AL LAVORO
DAL CALVINISMO.
PER I CALVINISTI
L’IMPEGNO NEL LAVORO
È UN DOVERE MORALE...
...L’UTILE
DEVE SEMPRE ESSERE INVESTITO
PERCHÈ L’UOMO DOVREBBE IMPEGNARSI NEL LAVORO?
PER I CALVINISTI,
DIO DISTRIBUISCE TRA GLI UOMINI
LA GRAZIA CHE NON PUÒ ESSERE PERDUTA
O RIACQUISTATA ATTRAVERSO LA SOMMINISTRAZIONE DEI
SACRAMENTI DA PARTE DELLA CHIESA.
NE DERIVA UNA GRANDE INCERTEZZA E LA SOLITUDINE DEL
CREDENTE.
NESSUNO PUÒ AIUTARLO AD ACQUISIRE LA SALVEZZA,
NESSUNA CHIESA, NESSUN PRETE, NESSUN SACRAMENTO.
PER I CALVINISTI,
SOLO DIO SA SE L’ANIMA È DESTINATA ALLA SALVEZZA
O ALLA DANNAZIONE ETERNA.
CIÒ IMPONE ALL’UOMO DI CHIEDERSI:
“SONO UN ESSERE UMANO DEGNO?”
I FEDELI, ALLORA, SONO SPINTI AD IMPEGNARSI FORTEMENTE
NEL LAVORO PROFESSIONALE COME MEZZO PRINCIPALE
PER RAFFORZARE LA FIDUCIA NELLA LORO CONDIZIONE
DI PRESCELTI DA DIO.
L’UOMO PUÒ SCOPRIRE UN SEGNALE
DELLO STATO DI GRAZIA
DEDICANDOSI AL LAVORO
ED EVITANDO OGNI “GODIMENTO SPENSIERATO”.
PER I CALVINISTI,
QUINDI,
IL LAVORO HA UN VALORE RELIGIOSO!
AL FINE DI COMPRENDERE IL
COMPORTAMENTO ECONOMICO
WEBER
SOTTOLINEA
IL RUOLO CRUCIALE
CHE SVOLGONO I FATTORI NON
ECONOMICI
DI NATURA CULTURALE
AL FINE DI COMPRENDERE IL
COMPORTAMENTO ECONOMICO
WEBER
SOTTOLINEA
IL RUOLO CRUCIALE
CHE SVOLGONO I FATTORI NON
ECONOMICI
DI NATURA CULTURALE E
ISTITUZIONALE
LO SPIRITO DEL CAPITALISMO
LA DIFFUSIONE DELLO SPIRITO DEL
CAPITALISMO
PUÒ ESSERE VISTA, SECONDO WEBER,
COME UNA CONSEGUENZA
ININTENZIONALE DELL'ETICA
ECONOMICA DEL PROTESTANTESIMO,
E IN PARTICOLARE DELLA
COMPONENTE CALVINISTA.
(IN PARTICOLARE DEL
PROTESTANTESIMO ASCETICO)
ELEMENTI CARDINI DEL CALVINISMO:
LA RICERCA DEL PROFITTO, CHE DIVENTA, NON
SOLAMENTE GIUSTIFICATA, MA ADDIRITTURA
SOLLECITATA SUL PIANO ETICO.
L'IMPEGNO NEL LAVORO COME “PROFESSIONE”,
COME UN DOVERE ETICO,
LA CONDANNA DI OGNI “GODIMENTO
SPENSIERATO”, DELL'EDONISMO
IL PROFITTO CHE DEVE ESSERE FATTO
FRUTTARE REINVESTENDO
I CALVINISTI NEGANO CHE LO STATO DI GRAZIA POSSA
ESSERE PERDUTO E RIACQUISTATO ATTRAVERSO LA
SOMMINISTRAZIONE DEI SACRAMENTI DA PARTE DELLA
CHIESA
Tremenda SOLITUDINE DEI CREDENTE.
NESSUNO PUÒ AIUTARLO AD ACQUISIRE LA SALVEZZA,
NESSUNA CHIESA, NESSUN PRETE, NESSUN
SACRAMENTO.
I fedeli sono invitati a impegnarsi indefessamente nel
LAVORO PROFESSIONALE COME MEZZO PRINCIPALE
PER RAFFORZARE LA FIDUCIA NELLA LORO CONDIZIONE DI
ELETTI.
CON IL RINASCIMENTO
IL LAVORO HA UN'ULTERIORE RIVALUTAZIONE.
È CONSIDERATO UNO STRUMENTO
DELLA CREATIVITÀ UMANA,
IN GRADO DI PERMETTERE ALL'UOMO
DI ESPRIMERE LE SUE CAPACITÀ.
LA VITA OZIOSA
È SEMPRE PIÙ CONDANNATA
DAI PRINCIPI DELLA MORALE CRISTIANA
E REPUTATA INUTILE,
MENTRE IL LAVORO
DIVENTA L'ATTIVITÀ PRINCIPALE DELL'UOMO.
L'ILLUMINISMO
RAFFORZA QUESTA TENDENZA.
PER ROUSSEAU,
L'UOMO OZIOSO È SIMILE AD UN PARASSITA,
IN CONTRAPPOSIZIONE
ALL'ARTIGIANO ATTIVO E LABORIOSO.
NELLA METÀ DEL 1700 NASCE IL FENOMENO
DELL'INDUSTRIALISMO
CHE
COMPORTA LA DIVISIONE DEL LAVORO.
L'INDUSTRIALISMO RICEVE LE PRIME CRITICHE
DA
FERGUSON
CHE CONDANNA
LA NUOVA ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO.
OWEN
PREVEDE UNA SVOLTA PERICOLOSA
PER LA VITA DEGLI UOMINI...E AUSPICA,
L'INTERVENTO DELLO STATO,
CHE, CON LEGGI APPROPRIATE,
SAPPIA EVITARE I MALI CHE MINACCIANO LA SOCIETÀ.
DE TOCQUEVILLE
PONE L'ACCENTO SUI MALANNI PSICOFISICI
DERIVANTI AI LAVORATORI DALLE NUOVE FABBRICHE
E SULLE CONDIZIONI IN CUI VENGONO
A TROVARSI GLI OPERAI.
RITIENE CHE L'INDUSTRIALISMO
POSSA PARTORIRE IL GERME DEL TOTALITARISMO.
MARX ED ENGELS
SOTTOLINEANO LA FATICA
CHE DERIVA ALL'OPERAIO DAL MOVIMENTO
UNIFORME DELLA MACCHINA.
CRITICANO LA DURATA DELLA GIORNATA LAVORATIVA
...IL RICORSO ALLA FORZA-LAVORO
DELLE DONNE E DEI BAMBINI,
LO SFRUTTAMENTO DELL’OPERAIO
DA PARTE DEI DATORI DI LAVORO.
GLI STUDI DELLA REALTÀ AZIENDALE
La SOCIOLOGIA
AZIENDALE
DELL’AZIENDA
1-
ORGANIZZAZIONE SCIENTIFICA DEL
LAVORO (“Scientific Management”, “Taylorismo”,
“Fordismo”)
2 - SCUOLA DELLE RELAZIONI UMANE
3 - SCUOLA DELLE RISORSE UMANE
L’ORGANIZZAZIONE
SCIENTIFICA DEL
LAVORO (“Scientific
Management”, “Taylorismo”,
“Fordismo”)
ALL’INIZIO DEL NOVECENTO,
ALCUNI STUDI SULLA REALTÀ AZIENDALE
SI PONGONO L’OBIETTIVO DI TROVARE
TECNICHE PIÙ EFFICIENTI
PER I MECCANISMI
DELL'ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO.
NELLE OFFICINE FORD
TROVANO APPLICAZIONE DELLE TECNICHE,
DETTE DEL FORDISMO,
O DEL TAYLORISMO O DELL’ORGANIZZAZIONE
SCIENTIFICA DEL LAVORO,
CHE HANNO LO SCOPO DI
FARE FUNZIONARE AL MEGLIO L’ORGANIZZAZIONE
SECONDO CRITERI DI RAZIONALITÀ.
LE TECNICHE DEL FORDISMO SI BASANO
...SUL FRAZIONAMENTO E SULL’ELEVATA
SPECIALIZZAZIONE DEI COMPITI DEI LAVORATORI...
...LA RAZIONALIZZAZIONE NEI TEMPI E NEI METODI DI LAVORO...
L’ELIMINAZIONE DI OGNI SFORZO INUTILE...
L’USO DI ATTREZZATURE ED UTENSILI STANDARD...
...CICLI DI LAVORAZIONE BEN STABILITI...
...PROCEDURE FISSE... ...
ORGANIZZAZIONE GERARCHICA E CONTROLLO DEI LAVORATORI
PER ASSICURARE IL PROCESSO DI UNIFORMAZIONE DEL LAVORO
NASCE LA CATENA DI MONTAGGIO,
UTILE PER UNA PRODUZIONE DI MASSA.
SECONDO IL FORDISMO,
BASTA FARE GUADAGNARE DI PIÙ I LAVORATORI
PER OTTENERE CIÒ CHE SI RICHIEDERE LORO.
IL FORDISMO RICEVE, PERÒ, DELLE CRITICHE
IN QUANTO FAVORISCE
LA DIPENDENZA
DEL LAVORATORE DALLA MACCHINA...
... LIMITA L’AUTONOMIA DEGLI OPERAI..
COMPORTA
LA PERDITA DELLA VISIONE
COMPLESSIVA DEL CICLO LAVORATIVO.
SCUOLA
DELLE
RELAZIONI UMANE
ULTERIORI STUDI, DETTI DELLE RELAZIONI UMANE,
RIVELANO, INVECE, CHE I LAVORATORI
NON SONO DA CONSIDERARE
COME DEI PURI E SEMPLICI INDIVIDUI
ALLE DIPENDENZE DELLA MACCHINA,
VOLTI SOLO DAL GUADAGNO.
QUESTI STUDI RILEVANO, INNANZI TUTTO,
CHE GLI INDIVIDUI,
LAVORANDO NELLO STESSO AMBIENTE,
DETERMINANO LA FORMAZIONE
DI GRUPPI DI GRANDE IMPORTANZA.
INFATTI, AL DI FUORI DEI REGOLAMENTI FORMALI,
SI CREANO RAPPORTI E ABITUDINI,
CHE COSTITUISCONO UNA COMPLESSA
ORGANIZZAZIONE SOCIALE...
...I GRUPPI CHE SI VENGONO A FORMARE,
CHIAMATI «GRUPPI INFORMALI»,
DETERMINANO DELLE NORME
CHE HANNO FORZA VINCOLANTE...
...QUESTI GRUPPI POSSONO SCAVALCARE
LE NORME DETTATE DALLA DIREZIONE
E FISSARE ANCHE I LIVELLI DI PRODUZIONE...
...GLI INDIVIDUI DEL GRUPPO INFORMALE,
GRAZIE AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE
CHE SI CREANO, POSSONO
ANCHE MIGLIORARE
IL RENDIMENTO DEI LAVORATORI.
GLI STUDI DELLE RELAZIONI UMANE
NON SI LIMITANO A CONSIDERARE
IL SOLO GUADAGNO
TRA LE MOTIVAZIONI DEL LAVORATORE,
MA METTONO IN EVIDENZA ALTRI BISOGNI...
... COME IL BISOGNO DI UN LAVORO
CON CONTENUTO SIGNIFICATIVO
E STIMOLANTE,
DOTATO DI UN MINIMO DI VARIETÀ...
IL BISOGNO DI UN MINIMO DI SOSTEGNO SOCIALE
E DI RICONOSCIMENTO
NELL’AMBIENTE DEL LAVORO...
...IL BISOGNO DI APPRENDERE LAVORANDO...
...IL BISOGNO DI UNO SPAZIO MINIMO
IN CUI SIA POSSIBILE PRENDERE DECISIONI...
...IL BISOGNO DI AVERE LA POSSIBILITÀ
DI COLLEGARE CONSAPEVOLMENTE
L’OGGETTO DEL PROPRIO LAVORO
AL QUADRO DELLA VITA SOCIALE...
...DI SAPERE QUELLO CHE SI FA E PERCHÉ,
DI SENTIRSI UTILE....
LA
SCUOLA
DELLE
RISORSE UMANE
DAGLI ANNI CINQUANTA IN POI
SI SVILUPPANO ALTRI STUDI,
DETTI DELLE RISORSE UMANE,
VOLTI A MIGLIORARE ANCORA L’ORGANIZZAZIONE
DEL LAVORO.
VENGONO ELABORATE NUOVE TECNICHE:
IL JOB ROTATION,
CHE CONSISTE IN UN PROGRAMMA
DI ROTAZIONE DEI LAVORATORI...
IL JOB ENLARGEMENT,
CON
CUI SI CERCA DI METTERE INSIEME
GLI ELEMENTI DI PIÙ LAVORI DI ROUTINE
AL FINE DI ACCRESCERE LA VARIETÀ...
IL JOB ENRICHMENT,
CON CUI SI CERCA DI ATTRIBUIRE
MAGGIORE RESPONSABILITÀ ED AUTONOMIA
IN SENSO VERTICALE AL LAVORO...
...
... IL GRUPPO DI LAVORO,
CHE CONSISTE NELL’AFFIDARE
AD UN GRUPPO LA SOLUZIONE DEI PROBLEMI,
CONFIDANDO NELLA COLLABORAZIONE
COME FATTORE DI ARRICCHIMENTO.
LO STUDIO DELLE RISORSE UMANE SI ARRICCHISCE
NEL TEMPO DI ALTRI CONTRIBUTI.
AD ESEMPIO, QUELLI DEL
TAVISTOCK INSTITUTE FOR HUMAN RELATIONS
SUGGERISCONO CHE...
...L'UNITÀ DI BASE DI UN’ORGANIZZAZIONE
DEVE ESSERE IL GRUPPO DI PICCOLE DIMENSIONI...
...DEVONO ESSERE PROMOSSI
GLI ACCORDI FLESSIBILI DI LAVORO
FRA I MEMBRI DEL PICCOLO GRUPPO...
...CIASCUN GRUPPO DEVE FARE CAPO AD UN LEADER FORMALE...
...CIASCUN GRUPPO DEVE ESSERE
RESPONSABILE DELLA PIANIFICAZIONE DEL PROPRIO LAVORO...
... CIASCUN GRUPPO DEVE AVERE
LA POSSIBILITÀ DI VALUTARE
I RISULTATI DEL PROPRIO OPERATO...
...CIASCUN GRUPPO DEVE PER QUANTO POSSIBILE
ESEGUIRE UN INSIEME DI ATTIVITÀ
RELATIVAMENTE INDIPENDENTI E SIGNIFICATIVE...
ED IN OGNI CASO TALI DA RAPPRESENTARE
UN COMPITO INTERO, FINITO E COMPLETO.
INTANTO,
A CAUSA DELLA VARIABILITÀ DELLA DOMANDA
DEI CONSUMATORI,
CIOÈ A CAUSA DELLA CRESCITA
DEI GUSTI E DELLE RICHIESTE,
DA PARTE DEI CLIENTI,
DI NUOVI STILI DI VITA,
DETERMINATI ANCHE DALL’AUMENTO DEI REDDITI,
I MODELLI DI PRODUZIONE STANDARD
DIVENTATO NON PIÙ VALIDI...
NON ESSENDO IN GRADO DI SODDISFARE
LA DOMANDA DEI CONSUMATORI,
LA PRODUZIONE DI MASSA
PROPRIO DEL FORDISMO
È MESSO IN CRISI.
IL MERCATO DIVENTA
TROPPO DINAMICO
PER PERMETTERE DI FARE LE COSE
ALLO STESSO MODO
UN ANNO DOPO L'ALTRO,
O PER PERMETTERE
DI FARE SEMPRE LA STESSA COSA.
IN GIAPPONE,
LE GRANDI AZIENDE
ADOTTANO E SUGGERISCONO NUOVI PRINCIPI
PER L’ORGANIZZAZIONE DEL MONDO INDUSTRIALE,
COME IL JUST IN TIME E LA QUALITÀ TOTALE.
JUST IN TIME
SIGNIFICA...PRODURRE SOLO QUELLO
CHE IL CLIENTE ORDINA E QUANDO LO ORDINA
...RIDURRE LE SCORTE DI MAGAZZINO...
RENDERE PIÙ FLESSIBILE LA PRODUZIONE DEI BENI.
IL JUST IN TIME FAVORISCE
LO SNELLIMENTO DELL'ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO,
TRAMITE L'ELIMINAZIONE DEGLI SPRECHI
DI MATERIALI, DI TEMPO, DI UOMINI.
PER L’AZIENDA, IL POSTO FISSO
DEI LAVORATORI DIVENTA SVANTAGGIOSO.
QUALITÀ TOTALE
SIGNIFICA,
INVECE, RICERCA CONTINUA VOLTA
AL MIGLIORAMENTO
DELLA QUALITÀ DEL PRODOTTO
E DI OGNI ASPETTO
DELLA ORGANIZZAZIONE..
. ...SIGNIFICA LA REALIZZAZIONE
DI UN CICLO UNICO
FORNITORE-PRODUTTORE-CLIENTE,
COME MEZZO DI COINVOLGIMENTO
STABILE DEL CLIENTE.
JUST IN TIME E QUALITÀ TOTALE...
COSTITUISCONO
UN NUOVO MODO DI PRODURRE DELLE AZIENDE,
DI SENSO INVERTITO RISPETTO A QUELLO DEL FORDISMO...
...È ROVESCIATO IL RAPPORTO GERARCHICO
FRA PRODUZIONE E MERCATO...
IL MERCATO COMANDA ORA LA PRODUZIONE,
COSTRINGENDOLA A INSEGUIRE DESIDERI,
BISOGNI E TENDENZE CULTURALI DEI CONSUMATORI.
... IL PIANO PRODUTTIVO NON È PIÙ STABILITO
IN ANTICIPO COME AVVENIVA NEL MODELLO DEL FORDISMO,
MA È RIPROGRAMMATO
RAPIDAMENTE SULL'IMPULSO DELL'ORDINAZIONE RICEVUTA.
IL GRUPPO DI LAVORO
SVOLGE L’INTERO PROCESSO PRODUTTIVO
...I RUOLI AL SUO INTERNO
SONO INTERSCAMBIABILI
E OGNI OPERAIO È IN GRADO DI SVOLGERNE
PIÙ DI UNO.
SONO GLI STESSI OPERAI
A GESTIRE IL PROPRIO LAVORO.
LA CATENA DI MONTAGGIO
VIENE SOSTITUITA
DALL’ISOLA DI PRODUZIONE.
SONO VALORIZZATI
LA COMUNICAZIONE TRA OPERAI E DIRIGENTI,
I SUGGERIMENTI MIGLIORATIVI DEGLI ADDETTI
CHE LAVORANO A GRUPPI
E NON LUNGO UNA LINEA DI MONTAGGIO.
LE INNOVAZIONI DEL PROCESSO PRODUTTIVO
SONO PROPOSTE DA CHI LAVORA OPERATIVAMENTE
PIUTTOSTO CHE DA CHI PIANIFICA
SENZA ESPERIENZA ESECUTIVA DIRETTA.
INVECE DELLE RELAZIONI DI TIPO GERARCHICO VERTICALE,
DELLA RIGIDA DIVISIONE DEL LAVORO,
DELLA FABBRICA-CASTELLO,
VENGONO ORA PRIVILEGIATE
RELAZIONI DI TIPO ORIZZONTALE, PARITARIO.
IL MODELLO DELLE GRANDI ORGANIZZAZIONI
TENDE A SOSTITUIRE
L'AZIENDA "A CASTELLO“
CON QUELLA "A RETE",
IN CUI I FLUSSI DI COMUNICAZIONE
SONO PREVALENTEMENTE ORIZZONTALI.
LE ORGANIZZAZIONI A RETE
SONO PIÙ MOBILI DELLE ORGANIZZAZIONI PIRAMIDALI;
È MOLTO PIÙ FACILE SCOMPORLE
O RIDEFINIRLE;
LA RETE RIDEFINISCE COSTANTEMENTE
LA PROPRIA STRUTTURA.
LE GRANDI AZIENDE CERCANO
DI RIMUOVERE LE ECCESSIVE
STRATIFICAZIONI BUROCRATICHE,
TRASFORMANDOSI IN ORGANIZZAZIONI
PIÙ "PIATTE" E FLESSIBILI.
LA NUOVA TECNOLOGIA,
L’AFFERMARSI DELLA ROBOTICA
E DELL’INFORMATICA CONSENTONO
COSÌ DI RIVOLUZIONARE L’AZIENDA.
LE GRANDI ORGANIZZAZIONI D'AZIENDA
ACCORPATE, ACCENTRATE, MULTIFUNZIONALI
POSSONO ESSERE TRASFORMATE
IN RETI DECENTRATE DI ORGANIZZAZIONI...
...IN RETI DECENTRATE CON FUNZIONI DIFFERENZIATE,
DI PRODUZIONE DI VARIE PARTI DEL PRODOTTO
E DI EROGAZIONE DI VARI SERVIZI D'AZIENDA.
LA GRANDE AZIENDA DIVENTA
UN SISTEMA DI PICCOLE E MEDIE AZIENDE,
REGOLATO DA UN'AZIENDA LEADER.
QUELLA DELL'ARCIPELAGO È UN'IMMAGINE
CHE DESCRIVE BENE
LE COMUNICAZIONI IN UNA RETE,
CHE SI REALIZZANO COME VIAGGI TRA ISOLE,
CONDOTTI PERÒ ALLA VELOCITÀ DELLA LUCE,
GRAZIE ALLA TECNOLOGIA MODERNA.
ANCHE LE PICCOLE AZIENDE
SONO SPINTE A CAMBIARE:
HANNO SUCCESSO SE SVILUPPANO STRATEGIE
PER CONTINUARE A REGGERE LA COMPETIZIONE
CON L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA
E CON LA COOPERAZIONE IN FEDERAZIONI,
RETI, SISTEMI, DISTRETTI LOCALI,
ACCENTUANDO
COSÌ LA PROPRIA "SPECIALIZZAZIONE FLESSIBILE".
SI ASSISTE, QUINDI, ALLA RIDEFINIZIONE
DELLA STRUTTURA AZIENDALE,
AI PROCESSI DI ESTERNALIZZAZIONE,
AL COSIDDETTO OUTSOURCING.
CIOÈ, LE AZIENDE APPALTANO AD ALTRE AZIENDE
UNA FUNZIONE O UN SERVIZIO CHE,
IN PRECEDENZA, REALIZZAVANO DA SÈ.
TUTTI I PROCESSI DI ESTERNALIZZAZIONE,
AFFITTANDO PER UN TEMPO DETERMINATO LAVORATORI
E MACCHINARI,
RIDUCONO I COSTI FISSI D
ERIVANTI DALL’IMPIEGO STABILE DI MANODOPERA...
...GRAZIE ALL'USO DELLE NUOVE TECNOLOGIE
LE AZIENDE POSSONO RIDURRE GLI ORGANICI
SENZA PERDERE IL CONTROLLO SU UNA COMPLESSA RETE
DI SUBFORNITORI, CONSULENTI,
COLLABORATORI ESTERNI, ECC.
LA VELOCITÀ CON CUI SI TRASFERISCONO
O SI RISTRUTTURANO LE UNITÀ ORGANIZZATIVE
DELL’ECONOMIA GLOBALE DÀ SPAZIO
AD IMPIEGHI MUTEVOLI DI TEMPO IN TEMPO
ED ADATTABILI ALLE DIFFERENTI NECESSITÀ
DELLA MUTEVOLE ATTIVITÀ ECONOMICA.
MOLTI DEI COMPITI, CHE LE GRANDI AZIENDE
UN TEMPO ESEGUIVANO SEMPRE
AL PROPRIO INTERNO,
ADESSO SONO DEMANDATI A SINGOLI SOGGETTI
CON CONTRATTI PER PROGETTI A BREVE TERMINE.
OUTSOURCING,
JUST IN TIME,
FLESSIBILITÀ DEI PROCESSI LAVORATIVI
SI ACCOMPAGNANO
ALL’ADOZIONE,
DA PARTE DELL’AZIENDA,
DELLA POLITICA DEL POSTO NON FISSO PER I LAVORATORI.
IL LAVORO, COSÌ, APPARE SEMPRE PIÙ
INSICURO,
MOBILE,
AUTONOMO,
ATIPICO,
TEMPORANEO,
CAMBIABILE.
EMERGONO NUOVI RAPPORTI D’IMPIEGO,
NUOVI PROFILI DI DIPENDENZA E DI AUTONOMIA.
UNA FLESSIBILITÀ PORTATA ALL’ESTREMO
PUÒ COMPORTARE
LA MANCANZA DI STABILITÀ DEL LAVORATORE,
MINORE PROTEZIONE SOCIALE,
PESANTI ONERI PER SÈ,
LA FAMIGLIA,
LA COMUNITÀ?
SI DELINEA, IN OGNI CASO,
IL PASSAGGIO VERSO UNA
SOCIETÀ DELL’INCERTEZZA
E DEL RISCHIO.
IN UN'ECONOMIA
CHE RUOTA ATTORNO
AL BREVE PERIODO,
ALL'INTERNO DI AZIENDE
CONTINUAMENTE SPEZZETTATE
E RISTRUTTURATE,
DIVENTA PIÙ IMPROBABILE
CHE VENGANO MANTENUTE
FEDELTÀ
E
IMPEGNI RECIPROCI.
INTANTO, LA FABBRICA,
I PRODOTTI MATERIALI,
LA TRASFORMAZIONE DELLE MATERIE
PRIME VANNO PERDENDO LA LORO CENTRALITÀ.
L’IMPORTANZA ASSUNTA
DAL CONCETTO DI QUALITÀ
DEL PRODOTTO
SPINGE LE IMPRESE AD INVESTIRE
NELLO SVILUPPO DI RELAZIONI SOCIALI,
NEL DESIGN,
NELLA RICERCA DI ALLEANZE UTILI
NELLA TELECOMUNICAZIONE
E NELL’INTERSCAMBIO CON IL CLIENTE.
COSÌ,
IL SUCCESSO DELL’AZIENDA
DIPENDE
SEMPRE PIÙ DALLA CAPACITÀ
DI GESTIRE RELAZIONI INTERNI ED ESTERNI,
CON I FORNITORI, I CLIENTI ECC...
...SI ASSISTE AL PASSAGGIO
DALLA PRODUZIONE MATERIALE
A QUELLA IMMATERIALE.
L’AZIENDA SI SMATERIALIZZA.
MENTRE
PRIMA MUSCOLI,
MACCHINE,
MATERIE PRIME,
PRODOTTI MATERIALI
COSTITUIVANO IL CORPO DELL’AZIENDA,
ORA
LE OFFICINE
CEDONO IL POSTO AGLI UFFICI,
PREVALGONO I LAVORI INTELLETTUALI
L’INNOVAZIONE
NON È PIÙ SINONIMO
D’INTRODUZIONE DI UNA NUOVA MACCHINA,
MA SVILUPPO DI NUOVE CAPACITÀ
E
PROGETTAZIONE DI SERVIZI COMPLESSI
DOVE
L’OGGETTO MATERIALE
È SOLO COMPONENTE DELL’OFFERTA FINALE.
LE IDEE DIVENTANO L’ACCIAIO.
RIPRENDENDO LE
ANALISI DI WEBER,
OGGI È RIPROPOSTO
IL CONCETTO
DI
EMBEDDEDNESS
COSA S’INTENDE
COL TERMINE
EMBEDDEDNESS?
OGGI, È POSTO IN EVIDENZA CHE IL
COMPORTAMENTO ECONOMICO MODERNO,
A PARTIRE DA QUELLO DELL'IMPRENDITORE,
NON SI PUÒ COMPRENDERE FACENDO
ESCLUSIVO RIFERIMENTO ALL'UTILITÀ
INDIVIDUALE DELL'ATTORE,
MA
BISOGNA
PRENDERE IN CONSIDERAZIONE LE
CARATTERISTICHE SOCIALI E CULTURALI,
COSTRUITE IN MANIERA DIVERSA DAI
PROCESSI STORICI,
CHE PREDISPONGONO L'ATTORE A
DETERMINATE SCELTE PIUTTOSTO CHE AD
ALTRE.
I
"FATTI ECONOMICI“
POSSONO ESSERE
RICONFIGUTI
COME
"FATTI SOCIALI"
QUINDI,
COSA S’INTENDE
COL TERMINE
EMBEDDEDNESS?
COL TERMINE EMBEDDEDNESS VIENE INDICATO IL
RADICAMENTO SOCIALE DELL'AZIONE,
IL SUO COSTITUTIVO ESSERE CONCRETAMENTE
IMMERSO NEL CONTESTO RELAZIONALE ENTRO
CUI SI PRODUCE.
GLI ATTORI NON SI COMPORTANO E NON
DECIDONO COME ATOMI AL DI FUORI DI UN
CONTESTO SOCIALE.
I LORO TENTATIVI DI COMPIERE AZIONI
INTENZIONALI SONO, INVECE, RADICATI IN
SISTEMI DI RELAZIONI SOCIALI CONCRETI E
ATTIVI. (Granovetter, 1991).
I FENOMENI ECONOMICI
SONO SPIEGATI SULLA BASE DELLE CONCRETE
DINAMICHE RELAZIONALI E DALLE SPECIFICHE
CARATTERISTICHE SOCIALI DI UN CONTESTO DI
INTERAZIONE.
È un'analisi che non si accontenta di spiegazioni basate su
modelli astratti di razionalità dell'attore o su presunti
meccanismi di selezione evolutiva attraverso il criterio
della maggiore efficienza,
ma che,
pur tenendo conto di tali fattori, li reinterpreta alla luce del
RUOLO CHE SVOLGONO NELLA VITA ECONOMICA
ELEMENTI COME
- L'APPARTENENZA A RETI SOCIALI,
- LA FIDUCIA INTERPERSONALE O DIFFUSA,
- LE DIFFERENTI RISORSE DI CAPITALE SOCIALE CHE
GLI ATTORI POSSONO ATTIVARE E COSÌ VIA.
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