Feder Gospel
NEWS
Trimestrale n. 12
Luglio/Settembre 2013
In questo numero:
• L’assemblea Feder per la rielezione del Direttivo
• Il Black di Bologna
• Intervista a Pietro Catanese: novità in campo nel JGA!
• Intervista a Davide Bontempo: il Direttore Feder più giovane si racconta
• Intervista a Charlie Cannon, del Charlie’s Gospel Angels
• Recensioni su Nova Gospel Festival, Gospel Sotto le Stelle, TGS’n Friends e Noi per
i Girasoli... serata Gospel e Solidarietà
• L’album fotografico degli eventi Feder
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Feder Gospel
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Cari Lettori,
Ma per questo siamo fortunati, perché in tante occasioni abbiamo condiviso un interesse comune, gli stessi
eccoci arrivati al numero estivo di questo giornalino, valori anche se con idee diverse, abbiamo “partecipache nel frattempo compie tre anni.
to” cercando di raggiungere obiettivi comuni, abbiamo
E così, oltre ad augurare “lunga vita” a FederGospel- vissuto esperienze che ci hanno arricchito interiorNews, colgo l’occasione per augurare a tutti voi buone mente, incontrando altre persone. Esperienze che non
vacanze.
hanno un valore monetario, ma un grandissimo valore
Vacanza, letteralmente “mancanza”: mancanza delle umano.
attività del coro che intensamente ci hanno impegna- In questo numero l’album fotografico racconta molto durante l’anno. Vacanza come “libero, sgombro”: to bene il percorso fatto insieme; le recensioni delle
finalmente un po’ di sollievo senza impegni e concerti. manifestazioni dei Cori Feder evidenziano con forza
Una medaglia e il suo rovescio. Come tutto ciò che af- l’energia che ogni realtà corale investe; la presentafrontiamo, ogni giorno, in tutte le situazioni.
zione dei prossimi eventi Feder mostrano l’intenzione
di continuare in questo senso; le interviste ai Direttori che abbiamo raccolto mettono in luce quanto siano
vive e diverse le nostre realtà.
Non si illudano i nostalgici: questa stagione, come
tutte le stagioni del mondo, è finita, ma l’era “Feder”
è appena iniziata e non ha intenzione di arretrare. E
questo giornale ne è un esempio: ha passato la fase
infantile, piena di magie e scoperte; ora forse sta attraversando quella adolescenziale in cui è subentrata
la consapevolezza che a qualcosa si deve rinunciare,
perdendo a tratti in libertà e naturalezza, e in un
prossimo futuro diventerà adulto, equilibrato e nuovamente in attesa di un nuovo scossone che rivoluzioni e rimetta in moto la sua/nostra adrenalina. Ma
l’alternarsi delle stagioni è naturale, va e viene, ciò che
rimane siamo noi, con le nostre idee, con le nostre capacità di interpretare i cambiamenti e di governarli,
dando spazio più che mai alla creatività che ognuno di
noi serba nel cuore.
E in questa stagione Feder credo che ogni coro, come
anche la Feder intera, abbia visto tante volte que- Buona lettura e soprattutto buone vacanze!
sta medaglia: momenti di grande gioia e poi attimi di
tristezza, grande entusiasmo e poi delusione, grande
energia e poi stanchezza.
Lucilla
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SOMMARIO
FederGospelChoirs
www.federgospelchoir s.com - [email protected]
Direttore artistico:
Pietro Catanese
Chairman:
Michele Marando
Capo redattore:
Lucilla Sivelli
Redazione:
Antonella
Lavalle
Grafica:
Diego Mariani
[email protected]
[email protected]
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Assemblea annuale Feder: progetti e prospettive
L’editoriale - Fine della stagione, rinnovo del Direttivo, grandi progetti ancora da realizzare.
Queste vacanze per ricordare le emozioni passate e iniziare a pensare al futuro, che affronteremo con più “forze” e l’energia di sempre - di Pietro Catanese
Eventi Feder – speciale B.L.A.C.K. Bologna 2013
Cari cori, gospel e non, Feder e non... VI ASPETTIAMO A BRACCIA APERTE, NUMEROSI, A
CRESPELLANA SETTEMBRE! - da Comitato BLACK BOLOGNA 2013
Programma e modalità di iscrizione
Le interviste ai Direttori Feder
Intervista a Pietro Catanese, Direttore del “Jazz Gospel Alchemy Il Coro
Un’intervista speciale: Pietro Catanese, direttore artistico della FederGospelChoirs, si racconta
in queste pagine con la veste di direttore di coro. E non è un caso che lo faccia proprio ora. Un
momento veramente particolare, per lui e per il suo JGA - di Lucilla Sivelli
Intervista a Davide Bontempo: Direttore del coro Joyfull Singers si presenta – di Lucilla Sivelli
L’intervista internazionale
Intervista a Charlie Cannon, del Charlie’s Gospel Angels – di Antonella Lavalle
Recensioni su eventi Feder
Quarta edizione del Conducting Workshop: ecco gli insegnamenti del maestro Daniel Stenbaek
- in pillole! - di Lucilla Sivelli
SHINE, JESUS, SHINE - Terza edizione della manifestazione TGS’n Friends – di Arianna Romani - Ufficio stampa Tibur Gospel Singers
L’album fotografico
Alcune foto possono raccontare, almeno in parte, quello che i cuori hanno sentito forte! - I
ricordi della Stagione Feder 2012/20132 - foto realizzate da Ettore Tommasini
Recensioni su eventi Cori Feder
I Free Gospel Choir in Gospel Sotto le Stelle - Dall’altra parte della barricata - di Michele Marando
Nova Gospel Festival - In nome di Rejoce, diversamente declinato, due cori Feder hanno regalato un grande momento di musica, arricchito dal battito primordiale da cui il Gospel nasce,
scaturendo così un ritmo che ha contagiato tutto il pubblico. Impossibile non battere le mani di Lucilla Sivelli
Noi e i Girasoli, Noi con i Girasoli, Noi per i Girasoli...serata Gospel e Solidarietà - di Antonella
Lavalle
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EDITORIALE
Fine della stagione, rinnovo del Direttivo, grandi progetti
ancora da realizzare. Queste vacanze per ricordare le
emozioni passate e iniziare a pensare al futuro, che
affronteremo con più “forze” e l’energia di sempre.
di Pietro Catanese
Cari amiche ed amici,
eccoci giunti alla fine di questa bellissima stagione. Anche quest’anno il panorama Gospel
italiano ci ha regalato momenti molto interessanti in tutta la penisola, sintomo di un costante fermento ma anche di una grande frammentazione che in parte finisce per disperdere un
po’ proprio la grande energia che ancora oggi
anima le nostre corali.
Ma come dice il noto commissario... “mi sono
fatto persuaso”... che questo è proprio il Gospel Italiano. Un movimento fatto di mille rivoli,
volti, idee... di mille realtà, tutte diverse e tutte con la stessa ragione di esistere... almeno
questo è quello che penso io. So che non tutti
sono d’accordo con me e forse pensano che,
per contro, sarebbe necessario svoltare verso una direzione più marcatamente moderna
rispetto a repertori tradizionali. Estremizzando possiamo dire che da una parte ci sono i
fans del Contemporary Cristian – dove a volte
i coristi sono “sfruttuati” solo per ripetere due
note per un intero brano – e dall’altra i puristi dei Negro Spirituals che amano brani dove
arrangiamenti super intellettuali stravolgono lo
spirito originale, mancando in questo mondo
di rappresentarne la loro essenza: l’interpretazione e la sofferenza del popolo afroamericano
in catene...
Ma è forse così importante continuare con
queste posizioni? Io penso di no, e sono convinto che il trascorrere del tempo finirà per dare
alla nostra musica (anche se trovo sempre difficile definire il Gospel solo come musica) una
dimensione più vera... almeno lo spero...
Tornando ai nostri progetti della stagione passata, un solo grande grande rammarico ... il
tempo!!!
Affermare che per noi il tempo non è stato clemente è quasi un eufemismo. Ricorderete che
il giorno che avevamo deciso di dedicare al
Memorial Bob Singleton si scatenò un tremendo nubifragio... tuoni e fulmini, acqua a secchiate, grandine... incredibile. A chi ha sulle
spalle stagioni di concerti saranno sicuramente capitate situazioni simili, ma questa volta il
dispiacere è stato grande. La prima edizione
del Memorial Bob Singleton aveva mobilitato
moltissime persone, infatti al momento della
sospensione avevano già dato l’adesione oltre
15 corali, provenienti da molte regioni del nord
Italia e tante altre ci avevano contattato ed
erano lì lì per decidere. Bob ci stava regalando
un altro bellissimo momento! Pensate, avreb-
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EDITORIALE
bero partecipato gli amici di Varese, di Novara,
una rappresentanza dell’Italian Gospel Choir,
anche Alessandra della Gospel Connection
stava cercando di liberarsi per essere presente ... Che peccato!!! Speriamo di avere la forza
per poterlo ripetere il prossimo anno.
Ora non ci resta che ricaricare le pile e sotto
l’ombrellone iniziare a pensare, tutti insieme,
alla stagione futura.
L’inizio della prossima
stagione sarà un momento veramente importante per la nostra
associazione, verranno infatti rinnovate le
cariche del Direttivo
della
FederGospelChoirs e degli organi
tecnici. Ogni coro può
avere un suo delegato
e ad oggi sono già presenti
rappresentanti
del Rejoicing, del BRUCO, de Al Ritmo della
Spirito, dello Sweet
Blues e del JGA. Ma
pensate come sarebbe bello e utile se ogni
coro avesse almeno
un rappresentante che
possa collaborare con
la FederGospelChoirs.
Il valore sarebbe incredibile, sia per la maggior ricchezza in termini di contributi, sia per la
maggior disponibilità che il Direttivo, la segreteria tecnica e la redazione avrebbero a disposizione, ma anche per l’opportunità che ogni
coro avrebbe in termini di maggior possibiltà di
condividere meglio tutte le iniziative e i progetti
da loro attivati.
I rinnovi delle cariche sociali avvengono ogni
due anni, ma questa volta sarà un po’ diverso
perché, dopo otto stagioni di vita, è arrivato
il momento di mettere mano allo Statuto, aggiornandolo per alcuni aspetti affinché possa
rappresentare meglio ciò che piano piano siamo diventati, seguendo così l’evoluzione della
Federazione.
Il progetto di rinnovamento dello Statuto è coordinato dal nostro Chairman Michele Marando e verrà consolidato a settembre, insieme a
tutti i cori associati.
Sono molto contento
per come sta evolvendo l’associazione, perché finalmente oggi
abbiamo “i numeri”,
ma soprattutto più
consapevolezza affinché ci possa essere
un maggiore coinvolgimento operativo da
parte delle nuove e
vecchie corali.
Rinnovo quindi l’invito
a tutti gli amici della
FederGospelChoirs,
ma anche agli esterni,
a prendere contatto
con noi nel caso voleste aiutarci nel consolidare la nostra associazione. Non credete
che serva chi sa che
cosa, vi accoglieremo
in base al tempo che vorrete donare. Ne avete
poco? Potreste magari aiutarci a presidiare una
serata della prossima edizione della “Milano da
... Gospel”. Avete capacità relazionali? Potreste darci una mano per trovare strutture che
ci possano accogliere. Siete a conoscenza di
un progetto umanitario di valore che andrebbe
valorizzato? Potremmo studiare insieme come
aiutarli. Vi piace scrivere? Perché allora non
entrare nella redazione del FederGospelNews
e ogni tre mesi scrivere un articolo sulla vo-
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NEWS
EDITORIALE
stra corale o sugli eventi Gospel della vostra
regione? Niente di trascendentale quindi, ma
attività che nella loro semplicità, messe tutte
insieme, possono essere estremamente utili a
fare crescere l’associazione.
Vorrei concludere questo mio contributo ringraziando tutti per lo straordinario impegno
profuso durante la stagione: il Direttivo, tutta
la segreteria operativa, le Associazioni con cui
abbiamo collaborato e tutti i cori che con la
loro presenza hanno animato le diverse manifestazioni. Un grazie veramente grande che
arriva non solo da me ma anche, anzi soprattutto, da chi abbiamo aiutato, perché siamo
riusciti a fare azioni veramente molto belle.
Buone ferie a tutti.
Un abbraccio
Pietro
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BLACK BOLOGNA 2013
BLACK BOLOGNA 2013
28 e 29 Settembre a Crespellano e Monteveglio (BO).
Cari cori, gospel e non, Feder e non...
VI ASPETTIAMO A BRACCIA APERTE, NUMEROSI,
A CRESPELLANO A SETTEMBRE!
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Il Comitato BLACK BOLOGNA 2013
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GOSPEL
Stage e Concerti
con docenti USA
Min. Chad Brawley
CRESPELLANO - BO
28/29 settembre 2013
da:
vicesindaco
di Crespellano, F. FeIlSabato
consueto
28appuntamento
settembre: emiliano con i do- gio 2012, ilPromosso
centi
del Gospel,
quest’anno sarà nuovamen- derici, ha scommesso con noi che “Crespellaore 10-17.30
Workshop
te a Crespellano e Monteveglio (BO) e si terrà no potrebbe diventare, per il Gospel in Emilia
Ore 21.00, Grande Concerto Gospel
il 28/29 SETTEMBRE 2013.
Romagna , quello che Porretta terme rapprewww.federgospelchoirs.com
B.L.A.C.K.
di Crespellano)
Soul, con il suo Festival
Questa
modifica è(Fiera
stata apportata
dal Comita- senta per la Musica
to nell’ottica di soddisfare la richiesta dell’Am- annuale”. E allora noi, comitato organizzatoAN
ministrazione
Comunale
patrocinante, di por- re del BLACK , composto dai cori
fondatori
IC
Domenica 29
settembre:
R
A
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SE
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tare
l’evento Gospel
all’interno del rinomato e Spirituals EnsembleOG
eNPraising-AProject
Gospel
ore 10-13.00
Workshop
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O
OL simpaticamente
consolidato appuntamento annuale della “Fe- Ensemble, abbiamo
raccolto
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ore 17 Grande concerto finale
BELDlavorato
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sta Fiera”, che coinvolge non solo il paese di la sfida e abbiamo
I per coinvolgere
S
P
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A
Chiesa dialleS.Maria
- Monteveglio
Crespellano,
porte di Bologna,
ma è even- nuovamente
M anche Monteveglio
GO nel progetto
to conosciuto e rinomato anche nel territorio che già ci aveva ospitato in Abbazia nel 2012.
della futura unione dei comuni della Valsamog- Anche quest’anno l’evento è “targato” Federgospelchoirs e anche quest’anno l’evento si
gia (Monteveglio incluso).
Seminario aperto a tutti, per l’approfondimento
Dopo
la prima esperienza
ben riuscita
di magsvolgerà, quindi, nell’ottica del no-profit e del
delle tecniche
e della tradizione
Spiritual
e Gospel,
Stage
condotto da grandi musicisti americani.
Concerti
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Due grandi concerti con la partecipazione
di cori Gospel provenienti da tutta Italia.
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BLACK BOLOGNA
contenimento dei costi, come
portete vedere dalle quote di iscrizione che parlano da sole, e, per
chi viene da lontano, dalla convenzione con un ottimo hotel***S
della zona (che ci offre prezzi che
definire “friendly”è riduttivo).
Il nostro obiettivo dichiarato,
come comitato BLACK, è infatti
quello di favorire in ogni modo la
massima partecipazione dei cori
gospel da tutta Italia, già appartenenti alla FederGospel oppure
no, che il sabato sera, alternandosi sul palco nella piazza centrale di Crespellano , donino alla grande audience della “Festa Fiera” del
paese un poliedrico concerto-esibizione: ogni
coro infatti potrà esibirsi singolarmente in alcuni propri brani, siano essi a cappella, con
la propria band o con le basi , come preferite!
Raccoglieremo le esigenze tecniche/logistiche
di tutti i cori iscritti e creeremo tutti insieme un
bellissimo spettacolo.
Poi la domenica pomeriggio a Monteveglio,
presso la chiesa parrocchiale, faremo ascoltare alla popolazione, uniti in concerto in una
grande formazione che comprende tutti i partecipanti al seminario, il “Black Mass Choir”,
i frutti sicuramente emozionanti dell’insegnamento tenuto da Chad Brawley.
IL DOCENTE E IL PROGRAMMA:
Il docente americano protagonista del BLACK
Bologna 2013 sarà , da Houston- Texas , un
vero “Minister of Worship”, produttore, insegnante corale e pianista straordinario : Chad
Brawley, che compare in Italia grazie alla 7:06
pm Entertainment -Team KNAGUI.
Chad è un insegnante poliedrico, affascinante e carismatico, che fa un gradito ritorno in
Italia dopo la partecipazione alla Gospel Connection del 2007, dove già molti appassionati
il docente Chad Brawley
di gospel lo conobbero.
Il seminario condotto da Chad Brawley è previsto a Crespellano (Teatro di Pragatto) per
tutta la giornata di sabato, con termine alle 17,
per lasciare ovviamente il tempo ai cori partecipanti di fare il proprio soundcheck per l’esibizione serale.
La domenica mattina ci trasferiremo con il
seminario nella sala “Sognoveglio” offerta dal
Comune di Monteveglio dove, fino alle 13 ci
sarà nuovamente il seminario con Chad.
Per il pranzo convenzionato e catering, avremo l’ospitalità delle sale parrocchiali offerte
da Don Ubaldo e dopo pranzo, ci sarà un po’
di tempo libero per socializzare, provare, visitare i dintorni, (ad esempio la meravigliosa Abbazia medievale), per lo shopping nella grande
Festa Fiera a Crespellano, per ritrovarsi poi alle
17 a Monteveglio, per tenere il grande concerto finale del coro del Workshop, tutti insieme i
partecipanti, diretti da Chad.
Vivremo insieme i “plus” di questo weekend
nel colorato e piacevole contesto della Festa
Fiera di Crespellano, che essendo un appuntamento con una tradizione ultraventennale,
rappresenta per la nostra Valle del Samoggia
un momento di grande fermento sociale e cul-
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turale.
Ciò significa per voi, quindi non solo l’amichevole accoglienza che vi stiamo preparando ,
ma anche tanta gente in giro e un’audience
straordinaria , cui portare il nostro modo “fare
e vivere il gospel “ nelle esibizioni del sabato
sera; per non parlare delle ottime possibilità di
gustare in ogni angolo e strada del paese in
festa, tutti gli aspetti della famosa gastronomia Bolognese... e di fare shopping (che, specie per le signore, non guasta!) .
Sul sito www.blackbologna.it e sulla pagina
Facebook del Black Bologna, sono già presenti tutte le informazioni, richiedibili anche
a [email protected] o ai contatti telefonici
LA RASSEGNA 2013
Evento:
La rassegna B.L.A.C.K. (Bologna gospeL and AfroAmerican musiC Kermesse) è un evento di importanza
regionale e nazionale, aperto alla cittadinanza.
Il workshop, tenuto da docenti americani di fama
internazionale, è rivolto ad appassionati ma anche a
“non esperti” e semplici curiosi della musica gospel:
esso viene sviluppato nella “formula weekend” e tutti i
partecipanti saranno protagonisti di 2 concerti pubblici
con finalità benefiche.
Quest’anno il docente sarà, da Houston (TX) il Minister
CHAD BRAWLEY, grande pianista e musicista a 360°.
I cori promotori della rassegna 2013 sono:
Spirituals Ensemble, associazione corale di Bologna, con 30
anni di storia, composta da 25 coristi e 3 musicisti.
The Praising Project Gospel Ensemble, coro gospel nato nel
2000 a Crespellano (BO) e attualmente composto da 22
coristi e una band professionista di 4 musicisti.
Oltre ai suddetti cori, il comitato organizzativo include alcuni
amici e appassionati di gospel che a vario titolo collaborano
da ormai molti anni alla realizzazione del progetto “BLACK
BOLOGNA”.
Il workshop 2013 torna a scegliere l’accogliente ospitalità di
Crespellano e Monteveglio, popolosi paesi dell’hinterland
bolognese, a circa 15 km a ovest di Bologna e facilmente
raggiungibili non solo tramite la superstrada “Nuova Bazzanese”
ma anche con ferrovia suburbana e mezzi pubblici ATC diretti.
Sono già attive convenzioni alberghiere di estremo favore sul
territorio per consentire ai partecipanti di pernottare.
che trovate sul poster e sul pieghevole in allegato.
Anche solo per curiosità, contattateci quanto
prima,per proposte personalizzate e per pensare all’esibizione : faciliteremo in ogni modo
la Vostra partecipazione, perchè sia un’occasione per tutti di miglioramento nel gospel e di
divertimento insieme.
Per concludere: Cari cori , gospel e non,
FederGospel e non, in parole povere.... VI
ASPETTIAMO A BRACCIA APERTE, NUMEROSI, A CRESPELLANO E MONTEVEGLIO A
SETTEMBRE!
Il Comitato BLACK BOLOGNA 2013
BLACK BOLOGNA 2013
STAGE & Concerti Gospel con
Grandi docenti Americani
Con il patrocinio di
28 e 29 settembre 2013
a Crespellano (BO)
nell’ambito della
“Festa Fiera Comunale”
e Monteveglio (BO)
COMUNE DI
MONTEVEGLIO
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Feder Gospel
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L’INTERVISTA
Intervista a Pietro Catanese,
direttore del Jazz Gospel Alchemy, il coro.
di Lucilla Sivelli
Un’intervista speciale: Pietro Catanese, direttore artistico della Federgospelchoirs, si
racconta in queste pagine con la veste di direttore di coro. E non è un caso che lo faccia
proprio ora.
Un momento veramente particolare, per lui e
per il suo coro JGA.
Quando nasce la tua realtà corale? In che
modo?
Dopo aver lasciato Genova per lavoro nel 2000
e vissuto a Monaco di Baviera, ero di ritorno
in Italia e in maniera del tutto casuale scelsi un
piccolo paesino appena fuori Milano: Zelo Surrigone. Una mattina a colazione, grazie a mia
moglie Lucia, nacque l’idea di creare il JGA in
maniera semplice e naturale, come il desiderio
di un bimbo.
Dal tuo Curriculum artistico, si evince che le
esperienze sono ricche e varie .
Qual è stata la molla che ha funzionato come
motore principale perché la tua scelta andasse
verso la direzione di una associazione corale?
La musica è un pezzo di me. Suono la chitarra
da quando avevo 13 anni e all’età di 17 anni
ho affrontato il repertorio Jazz con l’aiuto di importanti maestri italiani tra cui il grande Cesare
Marchini, ma non solo. Poi nel ’93 ho scoperto
la voce con il Gospel e tutto è cambiato. Ma
creare un’Associazione Corale Gospel è tutta
un’altra cosa, per questo motivo la mia spiritualità e un innato senso per il sociale sono stati fondamentali per la nascita di questa realtà
Lombarda.
Il Jazz Gospel Alchemy è un soggetto di “volontariato musicale”. Quali fatiche hai incontrato
nel gestire un soggetto come la vostra realtà?
Quando si parla di volontariato le difficoltà sono
moltissime. Non ho mai capito perché molte
persone, che sul lavoro non avrebbero certi
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Feder Gospel
NEWS
L’INTERVISTA
comportamenti dimostrando invece impegno
e “professionalità”, nel volontariato finiscono
per manifestare atteggiamenti approssimativi e
poco seri. Questo però non mi ha mai fermato
ed ho sempre cercato di creare circoli virtuosi
volti a valorizzare il lato positivo di ogni persona
coinvolta. Dopo tanti anni posso ritenermi molto soddisfatto, perché credo di esserci riuscito
quasi sempre.
La scelta del repertorio è uno dei compiti principali del Direttore Artistico e il concertismo dei
Negro-Spiritual, del Gospel e della Contemporary Christian music è molto vasto. Qual è stato
il tuo approccio interpretativo ad un repertorio
così vasto, cosa ti ha spinto a prediligere solo
alcuni di questi “filoni” e soprattutto le tue scelte
hanno sempre incarnato le tendenze e preferenze musicali dei tuoi coristi? In caso contrario
qual è stata il tuo approccio con loro?
Anche se sono un amante delle sonorità del genere Negro-Spirituals, dove sono percepibili le
emozioni del popolo afro-americano, non sono
un integralista e in base al mio gusto personale
ho introdotto nel repertorio dei JGA anche brani contemporanei. Amo, dove possibile, fare
sempre un recupero filogico dello stile interpretativo originale, questo per non stravolgere
il contesto di un brano. Ma anche questo non
si è verificato sempre, prorpio perché credo
sia importante sperimentare. Infatti sono molti
i casi in cui, quasi per gioco durante le prove,
abbiamo introdotto modifiche alle orchestrazioni originali. Per esempio, posso ricordare lo
stravolgimento del bridge di “Ride on King Jesus” che abbiamo orchestrato con un tempo
sincopato tipico delle sonorità reggae.
Non posso dire di aver seguito i gusti musicali dei miei coristi, ma ho scartato brani che il
coro non “sentiva”. Credo infatti che sia molto
importante per un direttore capire che se un
brano non funziona senza tante tragedie lo si
debba scartare.
Allarghiamo ora la visuale, sulla popolazione
della vostra realtà. Le istituzioni, la “gente” che
vi ha ospitato per lungo tempo in spazi che
avete utilizzato per le prove, come ha vissuto
il vostro operato? Quanto ha accolto con benevolenza le vostre attività e lo sforzo di fare
musica e cultura?
Io credo che il coro sia una bellissima figura allegorica che rappresenta molto bene la Vita. E
come in tutte le nostre vite si incontrano persone positive e situazioni singolari, e cosi è stato
per i JGA. Non posso non ricordare con grande
benevolenza Paola Belcuore, il sindaco di Zelo
Surrigone, che supportò con grande energia
la nascente associazione Corale dei JGA o il
grande Don Miro di Gudo Visconti (missionario
VISPE) che ci ospita ancora oggi nei locali della
Parrocchia.
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Feder Gospel
NEWS
L’INTERVISTA
Ma penso anche ad alcuni casi molto singolari.
Uno su tutti in particolare: basta navigare un
po’ su internet per trovare un articolo, addirittura sul Corriere della
Sera, dove un giornalista scrive “...è stata
annullata dal parroco
la lodevole iniziativa del
coro JGA di Zelo di far
partecipare i bambini
al coro di Natale, perché i canti non erano in
linea con lo spirito natalizio (Oh Happy Day
e Joyful Joyful) ...” . Nel
2008 fu infatti sospeso
l’annuale incontro con
la comunità di Zelo
Surrigone che durava
da otto anni e non fu
mai più ripristinato...
Per molti la musica è il
culmine di tutte le arti,
secondo la tua esperienza personale quali
sono le corde che tocca la musica Gospel
per un credente?
Io sono, da oltre venti
anni, vicino alla Comunità Valdese, perché
sposa valori quali la
giustizia sociale e la libertà religiosa (dialogo
ecumenico ed interreligioso) che sono per
me molto importanti
e centrali. So benissimo che molti non
sono d’accordo con
me, ma penso che il
Gospel Italiano possa
essere una bellissima
espressione anche di questo.
Far parte di una corale è per molti un’esperienza indimenticabile spesso molto ricca di gioia
e di belle emozioni. Quanto spazio, secondo la
tua visione, può essere lasciato al divertimento?
Come si può pensare di svolgere un’attività
senza divertirsi? La gioia è sicuramente uno
degli aspetti fondamentali, ma non può essere
il solo aspetto di una
performance, che per
contro credo sia invece
una bellissima alchimia
di tante altre componenti. Amo pensare di
più ad un arcobaleno
di emozioni, dalla gioia alla tristezza, che se
sono autentiche e non
ostentazione, diventano realmente aspetti
fondamentali per colpire il cuore di chi ci
viene ad ascoltare.
Le corali Gospel sono
associazioni molto vitali, e nel tuo caso in
particolare, direi che le
ultime vicessitudini lo
provano fortemente. Il
Coro, come la vita, riserva sempre sorprese, più o meno gradevoli. Ci vuoi raccontare
cosa succederà presto
al JGA?
Sì, certo. Sono sempre più convinto che
un coro sia una rappresentazione
della Vita. Come è accaduto tredici anni
fa, quando arrivai in
Lombardia dalla Germania, la vita mi sta
portando nuovamente ad una scelta molto difficile portando
me e la mia famiglia,
per motivi professionali, all’estero e siccome credo nell’impegno serio e concreto nelle cose che faccio, ho deciso di prendermi
un anno sabbatico lasciando la direzione dei
JGA.
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L’INTERVISTA
Feder Gospel
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Questo cambiamento come è stato accolto dai
tuoi coristi? Come lo stai vivendo tu? E soprattutto, come tutti i padri fanno con i propri figli,
cosa credi di aver lasciato in eredità al coro,
che hai fondato con tanta passione ed energia?
Io credo che nella vita si debbano avere due tipi
di obiettivi. Quelli a breve termine, che ti danno
la forza di continuare ogni giorno e quelli a lungo termine che rappresentano la tua bussola,
ma che in fondo in fondo non è cosi importante
raggiungere. Io sono molto soddisfatto per entrambi gli aspetti, in fondo il piccolo coro di “noi
altri”, nato in un paese di 1000 abitanti, ne ha
fatta di strada!
Il tuo coro ha sempre fatto parte della FederGospelChoirs, il cui progetto è quello di valorizzare la coralità Gospel amatoriale italiana e tutti i componenti del direttivo sono volontari che
operano attività libera e gratuita. In base alla
tua esperienza di direttore, oltre che di Direttore Artistico della Federazione stessa, come
credi sia possibile soddisfare tutte le esigenze
che una Federazione così ampia richiede solo
attraverso contributi volontaristici?
Quando chiesi a molti amici di credere in questo progetto ero fortemente convinto che bisognasse trovare uno spazio, una “Casa del
Formulare una risposta a questa domanda non Gospel”, dove incontrarsi, confrontarsi e conoè proprio cosa semplice. Quale sia il pensiero scersi meglio, superando quelle “strane” barrieprofondo dei JGA è molto difficile da comprendere, ho registrato, giustamente, sentimenti di
frustrazione e tristezza, ma dai più anche di
comprensione per le mie difficoltà. Per quanto
mi riguarda posso dire di essere triste perché
i JGA sono un pezzo di me molto importante
e posso oggi affermare con certezza che rappresenta qualcosa di molto più grande del mio
gruppo jazz C-Voyage, nel quale ho suonato
la mia Gibson 347 nera per quasi 5 anni negli
anni ’90.
Cosa lascio in eredità al coro? A questa domanda dovrebbero rispondere solo i coristi.
Credo che aldilà delle nozioni musicali e tecniche, sia riuscito soprattutto a far comprendere
che una corale è un’altra cosa. Un bellissimo
strumento di relazione tra i componenti stessi, re che a volte si incontrano tra i cori. Credo che
e i componenti e il pubblico, un’alchimia dota- questo spirito sia ancora oggi attuale e spero
ta di una forza incredibile che, se incalata nel tanto possa rimanere tale anche in futuro.
“carruggio” della missione sociale, è in grado Non ti chiedo quale sia stato il tuo apporto alla
di raggiungere risultati molto importanti.
“Casa del Gospel” (potrei forse raccontarlo io
Ci sono sogni nel cassetto che rimangono tali? ed è chiaro a tutti quanto sia grande), ti chiedo
Quali sono invece i progetti che sei riuscito a invece quali sono state le possibilità e le opporportare a termine?
tunità che la Feder ha offerto alla tua corale, in
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Feder Gospel
NEWS
L’INTERVISTA
termini di crescita?
Vorrei mandare questo semplice pensiero a chi
non è ancora entrato in FederGospelChoirs:
“Cari amici non esitate a farlo!!! Non troverete
cose strabilianti, grandi proclami ma solo persone che, come voi, hanno la voglia di costruire un sogno insieme e che vi aspettano come
nuovi amici con cui condividere progetti rispettando e non interferendo mai con la vostra associazione.”
E in ultimo, malgrado il cambiamento che la
vita professionale e personale ti sta facendo
compiere, credi che potrai continuare a seguire
la FederGospelChoirs come Direttore Artistico?
Il Direttore Artistico della FederGospelChoirs è
liberamente eletto dall’assemblea dei soci ed
ha durata di 2 anni. Il mio mandato terminerà
a fine Luglio 2013. Sono infatti previste le elezioni a settembre. Non so quindi dire se rimarrò, sicuramente però continuerò a lavorare per
costruire la “Casa del Gospel Italiano” nel ruolo
che gli amici delle altre corali vorranno donarmi.
Pietro Catanese nasce a Genova il 1 Agosto 1963. Amante dell’arte, fin dalla giovane età
coltiva le sue passioni musicali e di storico d’arte, laureandosi in Storia dell’arte all’Università di Genova.
La musica lo ha accompagnato nella sua crescita tra i vari angoli del capoluogo ligure
come il Lousiana Jazz Club. Con in braccio una Gibson 347 studia con molti tra i più
importanti Maestri ed interpreti della scena Jazz italiana e genovese come i Maestri Alex
Armanino, Paolo Casati, Pietro Leveratto, Massimo Montarese e Cesare Marchini.
Ma già allora il lavoro lo porta a scelte importanti. Lascia così il mare per addentrarsi nella
pianura padana.
Nel 1998 una svolta: la musica corale diventa la sua passione ed inizia a studiare la
voce. Per perfezionare lo stile Jazz e Gospel partecipa a diversi seminari, anche di respiro
internazionale. Frequenta così sempre di più importanti pilastri della musica Jazz e Gospel quali Tal Farlow (USA), Andrè Thomas (USA), Fred Sjoberg (Svezia), Tuck & Patty
(USA), Johan Rooze (NL), Carol Bernard (Canada) e Bob Singleton (USA).
E così il suo sogno di ragazzo, cioè quello di creare Armonia, di suonare ed esprimere la
gioia della Musica comincia a concretizzarsi: nel 1987 suona nella Nazionale Jazz Band
– Big Band Project del Lousiana Club di Genova, nel ‘90 è co-fondatore del Jazz Quartet
– Genova, nel ‘92 è co-fondatore C-Voyage Quartet - Sestri Levante (GE), nel ‘94 entra
nella Jazz BigBand della Banda Rinascimento come unico chitarrista - Genova, nel’ 98
inizia a cantare seriamente nel Coro Spirituals & Folk – Genova, nel’ 03 è co-fondatore
e Direttore Artistico del JGA Jazz Gospel Alchemy, nel’ 06 collabora con il Cantautore
cristiano Giancarlo Airaghi nel progetto “il Canto della cicala”, nel’ 05 entra negli Old Spirit
Gospel Singers come co-Direttore e Maestro della voce.
Dal 2003 diventa un grande promotore di musica nel Milanese dirigendo il Coro Jazz
Gospel Alchemy e nello stesso anno è promotore della nascita della FederGospelChoirs,
diventandone presto il Direttore Artistico. Grazie a questo nuovo ruolo favorisce la diffusione su tutto il territorio nazionale della musica Gospel, promuovendo un ambiente favorevole affinché tante associazioni corali possano ricercare insieme una comunità d’intenti
e di sostegno reciproco.
Nel 2013 è ancora il lavoro a portarlo a scelte importanti. Lascia infatti la pianura padana
e anche l’Italia per trasferirsi all’estero, e questa scelta lo obbliga a lasciare il suo ruolo di
Direttore del Jazz Gospel Alchemy.
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Feder Gospel
NEWS
L’INTERVISTA - 2
Davide Bontempo, direttore dei Joyfull Singers, è il più
giovane tra i Direttori dei cori Feder ma ha le idee molto
chiare e molta voglia di fare e in occasione del Conducting
Workshop lo abbiamo intervistato.
di Lucilla Sivelli
sbobinatura della registrazione a cura di Roberta Sacchetti
Siamo con il direttore del coro?
Joyfull Singers di Vanzaghello. Ultimo federato
alla Feder Gospel Choir… di recente…
Come ti chiami?
Davide Bontempo.
Al workshop dei direttori che c’è stato in questi
giorni ci siamo resi conto che sei il direttore più
giovane della federazione, quanti anni hai?
Ho ventisei anni, dirigo il coro Joyfull Singers da
pochissimi mesi… dalla fine di gennaio e quindi
penso di essere il più giovane anche nella mia
esperienza di direzione, tra l’altro.
È la tua prima esperienza di direzione, che storia musicale hai, come sei arrivato al coro?
Sì prima di arrivare a dirigere il coro gospel ero
un corista, facevo parte della sezione dei bassi,
ho cantato con loro per due anni, poi il nostro
vecchio direttore ha avuto dei problemi e ha la-
sciato la direzione per cui poi per vari motivi il
coro ha voluto provare con me questa esperienza.
Quindi sono pochi mesi, qual è il bilancio di
questa esperienza ?
Un’esperienza che mi sta facendo crescere
molto come musicista… io sono musicista,
chitarrista, sto concludendo gli studi al conservatorio, però l’attività corale mi sta arricchendo sia come musicista, sia a livello personale e
poi dirigere è molto diverso che cantare, hai in
mano la situazione, puoi cambiare molte cose,
è molto bello.
In questo workshop che era dedicato ai direttori, nei hai incontrati molti, che idea ti sei fatto?
Ho visto che c’entra molto la propria personalità. Ogni direttore dirige a modo suo in base a
come è, per il suo carattere, l’importante è far
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Feder Gospel
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L’INTERVISTA - 2
capire al coro che cosa si vuole trasmettere.
Daniel Stenbaek in questi giorni ha proprio rafforzato questo messaggio dicendo che il direttore deve sapere molto bene dove deve arrivare, deve tenere il gruppo in pugno, nel coro non
c’è democrazia,. Tu pensi che ci riuscirai?
Vorrei, non è facile, però sì, credo di essere
su questa strada. Il coro deve aver fiducia nel
proprio direttore, questo è anche un modo per
guadagnarsi la fiducia, il fatto di decidere come
deve essere eseguito un pezzo significa che
il coro si deve fidare del direttore, che questa
scelta è quella giusta, è importante anche per
cantare bene.
Quindi un percorso difficile ma sicuramente
necessario. Tu conoscevi già Feder Gospel
Choir? Hai già fatto qualche nostro workshop?
Sì perché sono venuto a Cesano Boscone a
febbraio.
Questo con Carol Bernard?
Esatto, con Carol, hanno partecipato alcuni dei
miei coristi e io sono venuto l’ultimo giorno per
vedere le prove e assistere al concerto. I miei
coristi conoscevano già Feder Gospel Choir e
poi da lì abbiamo pensato di iscriverci alla Fe-
der, perché essere associati alla Feder significa
far crescere il proprio coro, vedere l’esperienza
altrui, quindi condividere le proprie esperienze
con gli altri direttori, con altri coristi, conoscere
personaggi importanti nel gospel e nello spiritual come è stato in questi giorni Daniel, ma
anche Carol e tutti quelli che ci sono stati e ci
saranno, esperienze costruttive.
Ecco, tieni conto che Feder non solo offre delle
opportunità ai cori, perché si condividono informazioni sulla musica e molto altro, ma si ha
anche la possibilità per i coristi ma soprattutto
per i direttori di partecipare a questa condivisione, la condivisione avviene solo se ognuno
dà di sé e quindi a te che sei una voce giovane
e fresca è rivolto un invito aperto a collaborare
con idee, progetti… io mi occupo della redazione del giornalino trimestrale per cui ti prego
veramente nutri il giornalino, il sito web perché
la Feder oltre a dare opportunità è anche un
importante punto di visibilità per cui spero che
tu riesca a sfruttare questa opportunità!
Senz’altro. Siamo più che contenti di essere
entrati a far parte della Feder Gospel Choir.
Grazie, buon concerto.
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L’INTERVISTA INTERNAZIONALE
Intervista a Charlie Cannon
di Antonella Lavalle
FederGospelChoirs lo ha contattato per probabili e future collaborazioni e intanto lo ha intervistato.
Charlie’s Gospel Angels è un gruppo formato
da venti splendide voci, di ogni età, guidate
dal maestro e solista Charlie Cannon, cantante autore e compositore nato in Alabama negli Stati Uniti. Charlie Cannon ha scritto brani
per artisti di livello internazionale, tra cui Mike
Francis ed Amii Stewart. Ha collaborato come
vocalist all’ultimo tour europeo dei Platters, ha
affiancato direttori d’orchestra come: Trovaioli
Ortolani, Canfora, Pisano e Ferrio ed ha, inoltre, partecipato a numerosi programmi televisivi.
Parlaci dell’esperienza da cui provieni e di
come è nato il tuo coro gospel.
La storia è lunga e bisogna semplificare. Per
quanto riguarda il coro, circa 10 anni fa mi ha
chiamato un mio amico, Gianluca Persichetti,
dell’Accademia romana di musica perché io
prima non mi occupavo di cori, ma solo musica leggera e gruppo gospel. Per me il coro
è stata una nuova esperienza ed ho cominciato vedendo il coro come gruppo, perché
se hai un quartetto, puoi fare la stessa cosa
distribuita a più persone, con la stessa voce.
Ho visto come se si guarda la famiglia come il
mondo, in famiglia ci sono varie persone poi
aumentano e diventa mondo. Per me è stato
così. C’era un mio amico che dirigeva un coro,
che si chiama Masa Opasha, e dopo che ha
dovuto per propri motivi lasciare sono arrivato
io ed ho cominciato a sperimentare, perché
secondo me si deve sempre sperimentare,
per migliorare e come si dice sbagliando si
impara. Partendo da li con un gruppo di non
professionisti, ma con molta buona volontà e
molto innamorati del canto gospel e da li piano
piano è nato il coro, siamo andati avanti tra
alti e bassi, fino ad arrivare al gruppo stabile
di oggi, con il quale siamo arrivati al punto di
fare il primo cd, che è uscito non da tanto, ci
piace molto perché ci abbiamo messo tutte le
energia di noi stessi, ed è stato molto soddi-
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Feder Gospel
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L’INTERVISTA INTERNAZIONALE
sfacente.
Quante persone compongono il tuo coro i
Charlie’s Gospel Angels?
Charlie- da 20 a 24 elementi e come sempre il
problema sono i bassi, più o meno non esistono mi manca qualche tenore e ci sono alcune
donne che fanno la parte dei tenori e tutto li.
La tua passione per la musica inizialmente
non era delineatamente Gospel...
La mia passione deriva da prima della mia nascita, perché mia madre canta e tutta la famiglia canta, ma io son l’unico che ha preso la
musica come professione. Ma amatorialmente, cantano tutti perché provengo dalla chiesa
Battista e li tutti, anche chi non è professionista canta fa Spiritual e Gospel, io inizialmente
ho studiato la musica classica ed era proibito cantare la musica leggera o qualsiasi altra
cosa. Io mi ero impostato sia la voce che tutto il resto sul classico, quindi poi ho dovuto
reimparare sia nel canto della musica leggera
che rientrare nel Gospel perché crescendo in
quel campo, ho dovuto riabilitare anche il Gospel ecco perché la voce
é forte.
È consigliabile iniziare
dallo studio della musica
classica, dato che molti
grandi maestri del Gospel son partiti da li e poi
hanno intrapreso questa
strada?
Charlie: é difficile uscire dalla musica classica,
perché una volta impostata specialmente la voce, é
molto difficile ma una volta impostata vanno sperimentati altri generi. Si può
solo migliorare, io imparo
sempre qualcosa da tutti
anche da chi non é professionista. Metto a frutto
poi quel qualcosa.
Nel Gospel c’é il divertimento e la professionalità, ed é spirituale, come definirlo?
Il Gospel é tutto quello che stai dicendo insieme. Io con la musica leggera mi diverto e differentemente con la musica Gospel io prego e
mi diverto pure con la musica Gospel. Per me
la differenza é che Gospel é preghiera, entro
in un’altra dimensione quando canto Gospel
perché io prego.
Ci sono molte persone atee che amano cantare Gospel, come mai?
io non so spiegare questo, forse potrebbero
spigarlo meglio loro, io non saprei spiegare
che i testi le parole. Gospel vuol dire Dio ha
parlato, io canto così perché è la mia preghiera e se a qualcuno piace e si sente di aderire ben venga, anche se ateo, se piace, se fa
bene: allora ben venuto.
C’è differenza poi nell’espressione, di chi non
crede e di chi è credente, perché un credente, nel Gospel esprime il massimo: cantare e
pregare insieme. L’aspetto della fede quanto
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Feder Gospel
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conta?
Io personalmente canto Gospel perché è
la mia preghiera, per chi canta e non crede,
c’è qualcosa di diverso, se manca il credere si
sente, io sono una persona che sente la differenza, il credente manda una forza, un’energia
diversa.
Cantando la mia voce diventa quindi: espressione della parola di Dio?
Charlie - quando si canta la parola di Dio, Lui
parla attraverso noi, io mi sento come un tramite e sono felice di esserlo. Quando canto il
Gospel mi sento così e voglio esserlo sempre
di più.
Il tuo coro ha preferenze per quanto riguarda
cantare il Gospel moderno o canti più antichi?
È come una persona che viene da un paese
lontano, ma pensa sempre alle proprie origini, nonostante il punto di arrivo: pensa sempre alle radici. Le canzoni più antiche sono le
radici di quelle moderne. Noi abbiamo messo
tutto insieme, senza preferenze di canzoni del
Gospel tradizionale e del moderno, ci piacciono tutte e due, senza preferenze: la nostra
preferenza è il Gospel
Vi capita qualche volta di abbracciare qualcosa di diverso in senso musicale?
Charlie- poco ma lo facciamo, e va bene a volte, perché denota la preparazione del gruppo,
ne caratterizza la versatilità. Cantando Gospel
contemporaneo, cambia il testo ma il messaggio è sempre quello.
Quali sono state le reazioni che ha avuto il
vostro pubblico, in Italia e soprattutto in una
città come Roma?
Charlie- È sempre stato stupendo, a volte
qualche prete non accetta la musica Gospel,
con reazioni molto negative, non accettandolo
come musica sacra, io non posso biasimarli,
non devono accettare per forza, e molte volte si prova a dialogare, ma alcuni vedono in
maniera unilaterale. Ma il modo di servire Dio
può essere diverso, anche nelle varie religioni,
abbiamo tutti un solo Dio, secondo me, anche se chiamato in modo diverso, ed il modo
di avvicinarsi è diverso. L’importante è servire
Dio, non c’è un modo più giusto, quando dico:
la mia libertà finisce dove inizia la tua, vuol dire
che io rispetto il tuo modo di pensare, di vedere le cose e anche il tuo modo di rivolgerti a
Dio. Nessuno, secondo me, può dire che Dio
ha detto di fare violenza, come a volte succede, chi vede e dipinge Dio come violento, lo
fa erroneamente. Dio non insegna la violenza,
Dio è amore, questa è l’unica via.
Tu sei americano, perché ha deciso di stabilirti in Italia?
Charlie- È stata la vita stessa a decidere, la
mia vita è stata tracciata ed io l’ho solo seguita. Non ho programmato, ma solo seguito
ciò che mi ha portato in Italia. Prima dagli Stati
Uniti in Germania e poi qui in Italia e qui sono
rimasto.
Quanti anni sono?
Charlie- È una vita. Io spiego una cosa, prima
ragionavo in inglese e traducevo parlando in
italiano, ora ragiono in italiano e traduco in inglese.
La tua canzone preferita Gospel.
Charlie- quella che abbiamo usato per dare
il titolo al nostro cd e si intitola “ I belive” io
credo, e dice : io credo che per ogni goccia
di pioggia che cade nasce un fiore e che per
ogni notte più buia risplenda una candela, per
ognuno che si perde, qualcuno verrà per mostrargli la via, io credo, i belive, io credo che al
di sopra di ogni tempesta la più piccola preghiera sarà ascoltata, io credo che qualcuno
nell’immensità senta ogni parola, ogni volta
che sento il pianto, di un neonato o vedo una
foglia o guardo il cielo io so perché io credo.
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RECENSIONI FEDER - CONDUCTING WORKSHOP
Feder Gospel
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QUARTA EDIZIONE DEL CONDUCTING
WORKSHOP: ECCO GLI INSEGNAMENTI
DEL MAESTRO DANIEL STENBAEK
IN PILLOLE!!!
di Lucilla Sivelli
• In alcuni cori l’aspetto spirituale passa in secondo piano, sia perché il Gospel è in inglese
e sia perché non è proprio nel nostro Dna. Può
un Direttore rafforzare il messaggio e trasmetterlo?
Secondo la mia visione la fede e il credo sono
un tutt’uno con il Gospel. Si può cantare Gospel senza Fede? Sì, perché siamo tutti della
stessa famiglia. La diversità fa parte della vita.
Un direttore non deve giudicare, ma fare cantare, incoraggiare ...così come cercherò di fare
io in questo Workshop.
• Il coro funziona se la sua voce, unica, fun-
ziona, se il suono nella sua totalità, è buono.
Questo obiettivo si raggiunge solo se il coro ha
un buon suono e quindi solo se le singole voci
sono buone. Il direttore può solo lavorare sulle
dinamiche e gli arrangiamenti.
• La musica Gospel si è sviluppata in molte
direzioni, vestendosi di stili diversi, ma è necessario conoscere le origini, solo con una
profonda conoscenza del Gospel tradizionale
si può evolvere nel contemporaneo.
• Il Direttore deve farsi capire, è importante essere immediati, non conta quali siano i segni,
possono essere anche non convenzionali. In
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RECENSIONI FEDER - CONDUCTING WORKSHOP
particolare per la dinamica, il “corpo” del Direttore deve comunicare i crescendo, i diminuendo, i piano e i fortissimi. E per farlo il Direttore
deve aver chiaro l’obiettivo da raggiungere.
• Il Direttore deve conoscere molto bene il brano, così l’arrangiamento è spontaneo e il coro,
ricevendo comandi precisi, impara bene e velocemente. Con piccoli gesti ma puntuali, si
ottengono ottimi risultati. Il direttore deve condurre con decisione e precisione, deve curare
la coreografia, la posizione, l’abbigliamento, la
percezione dell’atmosfera che si crea, quindi
tutto l’aspetto visivo. Questo permette l’innalzamento della qualità del coro. Quindi, cari Direttori, è tutto nelle vostre mani, e cari Coristi il
coro non è una democrazia
• È necessario avere sempre il 70% dei coristi
presenti alle prove.
Al Direttore non deve interessare la motivazione dell’assenza, deve solo intervenire con il
corista chiedendo quali sono le intenzioni, perché lunghe o frequenti assenze influiscono su
tutto il gruppo.
Feder Gospel
NEWS
È importante durante le prove lasciare momenti di socializzazione, sia di gruppo che individuale.
La parte di relazione è fondamentale, è importante l’atmosfera del gruppo, indipendentemente dal livello qualitativo del coro. La missione del Direttore è quella di far stare bene il
coro, in un’atmosfera serena e piacevole !!! La
musica è gioia, senza gioia non c’è musica
• Le mie esperienze in Italia mi hanno permesso di constatare che i cori Gospel italiani
hanno una grandissima qualità: un’espressività immensa, innata, ci mettete passione, siete
caldi, siete carismatici, aperti!!”
• Lo spazio dedicato al Gospel in Europa è
piccolo, così l’unica strada da percorrere è
la condivisione, solleviamoci dalle differenze,
creiamo l’atmosfera. Mettiamo in scena la musica, così pregheremo ovunque saremo!
Grazie @ Daniel Stenbaek per l’energia che ci
hai regalato...
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RECENSIONI FEDER: TGS’N FRIENDS
Feder Gospel
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SHINE, JESUS, SHINE
Terza edizione della manifestazione
TGS’n friends.
Il TGS’n friends è arrivato alla sua terza edizione ed i Tibur Gospel Singers, dopo essere
stati fermi l’anno precedente, sono stati felici
ed onorati di ritrovarsi insieme a vecchi e nuovi
amici per cantare e divertirsi. La manifestazione si è svolta nelle due giornate del 4 e 25
Maggio: nella prima ha visto protagonisti i Gospel Sound Machine e i 7 Hills Gospel Choirs
guidati rispettivamente dal M° Paolo Zenni e
dal M° Gianluca Buratti; nella seconda invece
si sono esibiti i St. John Singers Gospel Choirs
sotto la direzione del M° Alessandra Paffi e i
Tibur Gospel Singers diretti dal maestro Marco De Santis . Come di consueto l’evento si è
svolto presso le Scuderie Estensi, gentilmente messe a disposizione dal comune di Tivoli,
e se da una parte la manifestazione è stata
all’insegna del divertimento e della buona musica, dall’altra si è confermata quale un’occasione di incontro costruttivo e di crescita, in cui
ogni coro ha trovato possibilità di confronto e
di condivisione con le altre realtà.
Entrambi i concerti sono stati grandemente
apprezzati dal pubblico, che è stato del tut-
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RECENSIONI FEDER: TGS’N FRIENDS
Feder Gospel
NEWS
to contagiato dal clima di amicizia e diverti- maestro Masa, dopo aver tenuto un seminamento che ognuno dei cori ha contribuito a rio di due giorni sul gospel ai TGS in marzo, è
creare: per questo motivo i TGS si sentono in infatti venuto ad assistere al concerto, facendo salire alle stelle l’emozione dei coristi. Vogliamo ricordare le parole con cui ci ha parlato
della sua composizione Shine, eseguito il 15
dal coro tiburtino: “è un canto che parla della gioia di vivere, di brillare di gioia e il gospel
è tutto questo; il che non significa non avere
problemi, ma avercela dentro la gioia, al di là
dei problemi e, anzi, è proprio la forza della vita
che ce li fa affrontare”. Dopo aver interiorizzato insegnamenti del genere, effettivamente, il
coro non ha potuto proprio evitare di crescere
non solo dal punto di vista artistico.
I TGS, soddisfatti di quest’esperienza, sono
ora pronti per nuove occasioni d’incontro,
dovere (e sono certo felici di esserlo!) di rin- perché affrontare ogni momento (dalla prova
graziare i cori ospiti ed il pubblico che hanno microfoni, all’attività frenetica pre-concerto,
reso queste due giornate indimenticabili. Un sino alle festosità finale) insieme è tutta un’alringraziamento particolare va a due persone: tra musica.
Arianna Romani
all’attore Cesare Bocci, che segue con simpaUfficio stampa Tibur Gospel Singers
tia il TGS’n friends fin dalla prima edizione, e
[email protected]
al cantante gospel Masa Mbatha Opascha. Il
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Album dei ricordi 2012-2013
Rivanazzano
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Album dei ricordi 2012-2013
Workshop con Carol Bernard
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Album dei ricordi 2012-2013
Gospel and Friends
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Album dei ricordi 2012-2013
Gospel and Friends
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Album dei ricordi 2012-2013
La Milano da... Gospel
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Album dei ricordi 2012-2013
La Milano da... Gospel
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EVENTI CORI FEDER
I cori Feder si esprimono in grandi eventi
in pieno spirito… Feder.
I Free Gospel Choir in Gospel Sotto Le Stelle.
Si è svolta a Beinasco il 28, 29 e 30 una nuova
grande edizione di Gospel Sotto le Stelle, con
un team tutto al femminile. Un Workshop con
momenti di studio attraverso il laboratorio corale Gospel; una Jam Session, con serata in
cui musica e convivialità hanno unito i partecipanti; la Gospel Mass in cui il Gospel è stato
vissuto nel suo primario aspetto spirituale; Il
Concerto, in cui si sono finalizzate le emozioni, lo studio, il divertimento e la spiritualità che
questi giorni hanno regalato hai partecipanti.
Angie Cleveland, proveniente dagli Stati Uniti, cantante, pastore, impegnata su differenti
fronti, per otto anni direttore musicale del Gordon Collums Gospel Choir presso l’Università del South Carolina, ha lavorato a parecchi
progetti discografici ed esercitato la sua professione sia in America che all’estero. Angie
esercita il ruolo di Pastore dal 2002 ed ha
svolto il suo ruolo di divulgazione del Vangelo attraverso la musica Gospel collaborando
con molti artisti di fama come Mary Mary, Tye
Tribbet, Lee Williams ed i QCSpiritual, Rance
Allen e molti altri.
Uno spirito ed una forza unica, un carisma
e un’esperienza artistica che sono diventati
dono e tesoro per tutti coloro che si sono uniti
a questa esperienza.
A Gospel sotto le Stelle si è presentata con
la collaborazione di 5 componenti del suo
gruppo. Un team tutto femminile completo di
cantanti, musiciste e ballerine. Insieme al suo
team, Angie ha fatto vivere non solo la parte
musicale ma tutto il Gospel nel suo aspetto
più profondo e spirituale.
A raccontarci questa esperienza Michele Marando, Chairman della FederGospelChoirs,
che in questa occasione è passato dall’altra
parte. Da organizzatore a partecipante.
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Feder Gospel
NEWS
EVENTI CORI FEDER
Dall’altra parte della barricata
di Michele Marando
(check-in, stivaggio, controlli meccanici, carburante) ma in realtà durante il volo, mentre ti
rilassi, c’è chi continua a lavorare: pilota, secondo pilota, hostess, dirottatori, ecc.
Un workshop è uguale: per tre giorni a correre
da tutte le parti (pensa al mangiare, le cartelline, dove sono le magliette? Il direttore vuole
un microfono in più!); e come al solito, anche
quest’anno non riuscirò ad imparare neanche
i titoli delle canzoni, e non potrò fare il concerto finale. Uffa. Ed ho anche pagato! Cavolo.
Vorrei tanto godermi anch’io tre giorni in platea, da partecipante puro, coccolato ed accudito, a cantare, battere le mani e divertirmi.
Aspetta! Quest’anno il direttore generale della
Tangenziale di Torino. Ormai manca poco,
dovrei quasi esserci. Cosa dice quel cartello
? “Uscita Torino/Corso Orbassano/Pinerolo a
700 mt”. OK. Freccia e uscire. (Tic-tac-tictac) Un momento! Operatore per favore ferma su questo fotogramma!
Spieghiamo ai lettori che ci faccio a questo
svincolo e perché il titolo di questo articolo.
Per favore, operatore, fammi un flash back a
… diciamo Febbraio.
Febbraio 2013: Cesano Boscone (MI) Black
History Month. Auditorium pieno, sessione in
corso. Sembra bello, mi pare che si stiano divertendo. Però io non riesco mai a godermi un
workshop. Quanti ne ho organizzati finora? ho
perso il conto, l’unica certezza che ho, come
del resto sanno tutti coloro che l’hanno fatto
almeno una volta, è che il lavoro non cessa
affatto all’apertura del workshop ma alla chiusura (anzi dopo).
E’ un po’ come in aereo: pensi che tutta l’organizzazione sia avvenuta prima del decollo
mia azienda ci ha “consigliato” di fare le ferie
ad agosto, anziché a giugno come ho sempre
fatto. E so anche che a giugno i miei amici del
Free Voices Gospel Choir di Beinasco (TO) da
sempre organizzano un workshop che tutti dicono essere molto bello.
Uhm. Mi sa che ci vado. Per prudenza chiediamo anche l’autorizzazione alla dirigente re-
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Feder Gospel
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EVENTI CORI FEDER
sponsabile, quella più importante, quella che
vent’anni fa mi ha assunto con contratto a
tempo indeterminato (nella buona nella cattiva
sorte finché morte non ci separi), e poi vai con
Gospel Sotto Le Stelle!
Ok. Eccoci di nuovo ad oggi, venerdì 28 giugno, sera. Entro nell’auditorium di Borgaretto
e subito sono accolto da Roberta. Poi mi viene incontro a salutare
Laura, e poi ecco Patrizia e Chiara al desk
per la registrazione e
per ritirare il materiale. Un abbraccio con
Fernando. Insomma:
sono arrivato tra amici.
Prendo posizione in
zona
bassi/baritoni
ed incerti e guardo un
po’ il materiale, seduto comodo mentre
intorno a me fervono
le attività. Ah che meraviglia fare l‘ospite:
ammiro ma non tocco.
La band si sta scaldando. Il simpatico e
bravo chitarrista Toni
esegue un classico del gospel: Little
Wing di Jimi Hendrix.
Jimi Hendrix ??? A
me piace, ma sicuro
che sono nel posto
giusto ???
Poi vedo Paolo, Giorgio, Sergio. Fiuu,
tranquillo. Il posto è giusto, vecchi amici ed
altri nuovi che conosco oggi: Dario, Sandro,
Flavio, che mi dovranno sopportare per tre
giorni.
E poi ci sono gli altri visitors arrivati da Milano
in rappresentanza del Ritmo dello Spirito, del
Bruco, dei Diesis e Bemolli, ma anche Monica da Roma, Francesca e Silvia da Bologna,
Fausto da Biella, Carlo da Alba (ho dimentica-
to qualcuno? spero di no). Non mi sento certo
da solo.
Finalmente si comincia, col saluto di Laura ed
entra Angie col suo staff. Angie. Una voce
fantastica e una bravissima insegnante.
A fine serata (notte ormai) sapevamo già un
sacco di brani. Ma c’è ancora tempo per cantare insieme “We are one” e darsi la buonanotte.
Day 2. Si comincia
con una preghiera
(Angie e il marito William sono entrambi
pastori della chiesa
battista), poi warm up
vocale (rapidini eh ‘sti
americani? o siamo
noi italioti che ci impieghiamo troppo?) e
poi brani a oltranza.
Ci scappa anche un
Total Praise fuori programma ed i Free ci
regalano la simpatica I
Smile di Kirk Franklin.
La macchina dei
Free funziona perfetta come una Fiat (lo
dico per cortesia perché siamo a Torino, in
realtà funziona molto
meglio di una Fiat) ed
il pranzo arriva puntuale dopo l’ultima
canzone. Anzi, siamo
perfino in anticipo sulla tabella di marcia.
E siccome la musica
non ci basta, in pausa pranzo si canta ancora, ma più sul nostrano. E’ opportuno che i nostri direttori portino
a casa qualcosa anche loro: Battisti, Vasco
Rossi, un fritto misto anni sessanta, ecc.
Pomeriggio ripasso dei brani gospel e a sera
cena con festa in una pizzeria tutta per noi.
Canti organizzati e balli indisciplinati. I sopravvissuti si troveranno domani per finire il workshop.
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EVENTI CORI FEDER
Day 3. Caratteristica della domenica è che la
testa sta già correndo al concerto di stasera: il
ripasso del mattino abolisce i fogli per stimolare la memoria; ci si scambiano i suggerimenti dell’ultim’ora come prima di un compito in
classe. Ma c’è pure tempo per conoscere
ancora qualcuno, ad esempio... mia cugina
Simonetta!
Sapevo infatti da Facebook che nei Free canta una certa Simonetta Marando e non potevo
non andare a conoscerla. È lei, la mia cugina separata all’infanzia. Siamo proprio parenti
strettissimi e non lo sapevamo. Sembra infatti
che lo zio del nonno materno del cugino del
cognato della prozia (paterna) di Simonetta
fosse niente meno che cugino in seconda del
genero della zia della nonna del suocero del
cugino di mio padre. Forse.
Domenica è anche giorno di Messa, che viene
celebrata nella stessa sala in cui proviamo, da
don Marco, un amico dei Free dal discorso
molto potente. Letture e preghiere in italiano e
inglese. La benedizione finale fatta sia dal sacerdote italiano che dai due pastori americani,
abbracciati insieme in una foto emblematica
che gira già su Facebook. E ovviamente la
Messa animata dai nostri canti.
Finisce qui la parte didattica del wokshop.
Sono stati due giorni stupendi, ricchi dal punto di vista musicale, ma anche della simpatia
e della calda accoglienza dei Free e di tutti i
compagni di avventura.
Giova raccontare un piccolo aneddoto: qualche settimana fa, si voleva pubblicare su
questo giornale un articolo di presentazione
dell’evento e la nostra redazione (l’instancabile Lucilla) nell’intervista chiede: “cosa rende
questo workshop diverso da tutti gli altri che
ci sono in giro?” La risposta di Laura è stata molto semplice: “Le parole non rendono.
L’unica è venire e viverlo”.
Posso confermarlo! E anch’io non sarei capace di dirlo con le parole. Le emozioni si possono solo vivere. E qui non sono certo mancate.
Torniamo a Beinasco: ci aspetta un pomeriggio di goliardia (ovviamente a cantare e ingozzarsi di granite) e in serata il concerto finale
(di beneficenza, con offerta libera a favore di
una nobile causa, Valentina e la sua famiglia,
secondo lo spirito Feder che anima tutti i cori).
In apertura i Free con qualche brano, seguono Angie e Staff con altri brani ed infine una
armata di oltre 140 cantanti si impadronisce
del palco e conduce la serata con i brani ed i
movimenti imparati al workshop.
Finisce qui? No! C’è ancora tempo per il
super buffet organizzato per tutti noi, che va
avanti tutta la notte per chi resta; qualcuno invece parte.
È notte fonda ormai. Operatore, per favore
stacca su quel cartello. Cosa dice?
“Uscita Marcallo 500 mt”
Tra poco sarò a casa.
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Feder Gospel
NEWS
NOVA GOSPEL FESTIVAL
Nova Gospel Festival - in nome di Rejoce, diversamente declinato,
due cori Feder hanno regalato un grande momento di musica,
arricchito dal battito primordiale da cui il Gospel nasce,
scaturendo così un ritmo che ha contagiato tutto il pubblico...
impossibile non battere le mani.
di Lucilla Sivelli
Per l’ottava volta il Comune di Nova Milanese
ha aperto le porte alla musica Gospel.
Si è infatti svolta, il 29 e il 30 giugno scorsi,
l’ottava edizione del “Nova Gospel Festival”.
È un evento musicale organizzato dall’Associazione Culturale Rejoce in collaborazione
con il Comune di Nova Milanese.
Il Novara Gospel Festival ha portato a duettare
con i Rejoce, nelle passate edizioni, artisti internazionali quali Bazil Meade, Robin Brown,
Sherrita Duran, JNR Robinson, Joyce Yulle.
Quest’anno il programma ha offerto la novità
di formazioni corali di stampo etnico e gospel.
Gli appuntamenti di questa ottava edizione
sono stati un seminario Afro-Gospel dai forti
tratti etnici, tenuto e diretto dai Maestri Raymond Bahati (direttore del coro Elikya) e Gianluca Sambataro (direttore del Rejoce Gospel
Choir), un concerto del coro Elikya, una messa
Afro Gospel che ha visto il pubblico saltare sulle panche della Chiesa e un concerto Gospel
finale presso la Villa Brivio di Nova che ha visto
esibirsi due cori Feder: Il Rejoce Gospel Choir
e il Rejoicing Gospel Choir.
In questa performance i due cori Feder, il cui
nome dell’uno pare quasi il gerundio dell’altro,
hanno acceso il pubblico con brani che hanno spaziato da “This is the Gospel of Jesus
Christ” o “Lord I Know I’ve been changed”
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Feder Gospel
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NOVA GOSPEL FESTIVAL
passando dalle moderne “Heal the world” e
“Somebody to Love” per atterrare ai classici
“Amazing Grace” e “Total praise”.
Nell’esecuzione degli ultimi pezzi, eseguiti a
cori uniti, sul palco anche Raymond Bahati,
che ha aggiunto alla grande carica delle due
formazioni, il movimento, la danza e un grande
ritmo che ha contagiato il pubblico tutto.
E così questa manifestazione ha rappresentato in pieno lo spirito Feder, portando avanti
negli anni l’impegno per diffondere la cultura
Gospel sul territorio.
I CORI:
Rejoicing Gospel Choir di Alba (CN). Affascinanti dal ritmo travolgente e dal messaggio
profondo che caratterizzano il gospel, il coro
si propone di “cantare la gioia dell’anima”. Il
Rejoicing Gospel Choir ha fatto sua la caratteristica di essere un coro esclusivamente femminile, ripartite nelle sezioni di soprani, mezzosoprani e contralti e dirette da Carlo Bianco
(n.d.r. Vice Presidente FederGospelChoirs).
Oltre ai classici Spirituals il coro si è orientato sempre più verso il Contemporary Gospel,
inserendo nel repertorio alcuni tra i maggiori
successi della nuova musica Gospel. Discografia: “My soul is Rejoicing” (2010).
Info: www.rejoicingospel.org
Rejoice Gospel Choir di Nova Milanese, si
compone di 50 elementi, è diretto da Gianluca
Sambataro, che dal 2003 segue il progetto artistico RGC, dando quell’impronta di originalità
che lo caratterriza. Il repertorio del coro è in
ampia parte dedicato al gospel contempora-
neo – americano ed europeo – e in parte dedicato al gospel tradizionale e spiritual. Discografia: Rejoice…live! (2008) “All round” (2011)
Info: www.rejoce.it
Il coro Elikya nasce dall’esperienza del COE,
Centro Orientamento Educativo che accoglie
persone provenienti da diversi Paesi del mondo (Cameroun, Congo, Ecuador, Cile, Bangladesh) per offrire loro un’opportunità di scambio e crescita personale attraverso attività di
educazione interculturale. Prevalentemente
composto da giovani, il coro è un laboratorio di ricerca e sperimentazione di creatività
che attinge in primo luogo a diverse tradizioni
musicali, in particolare delle culture dell’Asia,
dell’Africa e dell’America Latina. L’intento è
quello di dare vita a nuovi affreschi sonori generati dalle tonalità dell’intreccio e della pluralità di combinazioni ritmiche e melodiche.Il
repertorio del coro attualmente si caratterizza
per una prevalenza di canti religiosi cristiani
provenienti dal Congo, Cameroun, Cile, Ecuador e Italia, arrangiati da musicisti africani e
italiani sullo sfondo di una forte connotazione
afro. ELIKYA in lingua lingala significa speranza, per sottolineare che i giovani, nonostante
i contrasti e le contraddizioni di questa società, hanno voglia di conoscersi e di impegnarsi
per un futuro fatto di relazioni che privilegiano
lo scambio tra le culture, perché è in questo
scambio, in questo incontro che può scaturire
il possibile.
Info: http: www.elikya.it
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7 HILLS
Noi e i Girasoli, Noi con i Girasoli,
Noi per i Girasoli...
serata Gospel e Solidarietà
di Antonella Lavalle
Una serata intensa all’insegna della solidarietà, si è trattato di uno spettacolo di due ore,
con le note del 7 Hills Gospel Choir.
Mercoledi 15 maggio al Teatro Don Bosco di
Roma in collaborazione con il Centro Culturale Salesiano, con il sostegno di Roma capitale attraverso il sostegno del consigliere Paolo
Masini, con la gentile partecipazione dell’attrice Margherita Buy, che ha letto due splendide
poesie di Alda Merini e del comico Maurizio
Battista, che invece di un semplice saluto, si
è trattenuto per circa mezz’ora, regalando le
sue perle di saggezza popolare, si è svolto
uno dei più commoventi e toccanti concerti
gospel, con grande successo di pubblico alla
presenza di oltre 500 persone, l’evento di beneficenza “Noi con i Girasoli” organizzato dai 7
Hills Gospel Choirs con il sostegno della Feder
Gospel Choirs in sinergia con l’Associazione
Il concerto ha permesso di raccogliere donaGoodmorning Roma e Ultimi Roma Associazioni per un ammontare di oltre 4 mila euro,
zione per la legalità .
e donarlo alla Cooperativa sociale “I Girasoli”,
che da anni sostiene l’ integrazione lavorativa
e territoriale di persone con sindrome di Down
e alla Locanda dei Girasoli nata dalla volontà
di alcuni genitori di ragazzi Down. A sostegno
della serata anche la presenza della Presidente dell’AIPD, Associazione Italiana Persone
Down, che ha chiuso la serata.
Come sempre avviene il gospel stupisce, commuove ed aiuta le persone, continuiamo così
Il momento più intenso nel canto senza dubsotto il segno di questa musica e la sinergia
bio il momento del brano Total Praise, ma la
di tante persone che ruotano in un coro per la
presenza di alcuni ragazzi della taverna dei Giriuscita di ogni evento benefico.
rasoli è stato un ulteriore regalo alla serata.
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