Entropia e disordine 1. La disuguaglianza di Clausius 2. L'entropia 3. L'entropia di un sistema isolato 4. Il quarto enunciato del secondo principio Macchina di Carnot: ruolo della temperatura delle sorgenti SCOPO: Comprendere il ruolo della temperatura delle fonti di calore sull’efficienza (rendimento) della macchina. Il calore assorbito da una fonte a T elevato è più pregiato Macchina di Carnot: ruolo della temperatura delle sorgenti Due macchine di Carnot hanno la sorgente fredda a T1 = 300 K e prelevano 100 J dalla sorgente calda. 3 Macchina di Carnot: ruolo della temperatura Gli stessi 100 J assorbiti producono più lavoro se provengono da una sorgente a temperatura più alta; il calore a bassa temperatura è energia in transito, ma è energia degradata. CONCLUSIONE: a parità di calore assorbito dalla sorgente calda (Q=100 J) e di temperatura della sorgente fredda (T1=300 K), nel secondo caso ( maggiore temperatura della sorgente calda) si ha un maggiore rendimento. 1. La disuguaglianza di Clausius Per capire il comportamento del calore alle diverse temperature, Clausius introdusse il concetto di entropia; enunciamo la disuguaglianza di Clausius per definire l'entropia. 5 ENTROPIA Per distinguere i processi irreversibili da quelli reversibili viene introdotta una nuova grandezza di stato chiamata entropia per la quale non valgono leggi di conservazione: L'entropia è una grandezza che non si conserva. L'entropia S dell'Universo rimane costante solo per processi reversibili e aumenta se avvengono processi irreversibili. Come per tutte le grandezze di stato, la variazione ΔS di entropia è nulla per un gas che compie una trasformazione ciclica e dipende solo dallo stato iniziale e da quello finale per una trasformazione aperta. Dal punto di vista microscopico, l'entropia è collegata con il grado di disordine delle particelle del sistema, dal punto di vista macroscopico il concetto di entropia è meno intuibile. Per semplicità consideriamo una trasformazione reversibile a temperatura costante: Si definisce variazione di entropia ΔS in una trasformazione isoterma il rapporto tra il calore scambiato Q e la temperatura T cui avviene lo scambio ΔS = Q /T L'entropia si misura in J/K 1. La disuguaglianza di Clausius enunciamo la disuguaglianza di Clausius per definire l'entropia. 1. La disuguaglianza di Clausius Definizione: Variazione di entropia di un sistema che passa dallo stato A allo stato B: 1) Somma dei rapporti tra e variazioni di calore e le temperature alle quali avvengono 2) Unità di misura (Joule/K) 3) L’entropia è una funzione di stato ossia dipende esclusivamente dalle condizioni estreme (iniziale A e finale B) e non dal processo (percorso) compiuto, purché reversibile. La disuguaglianza di Clausius Disuguaglianza di Clausius: la sommatoria, su tutto un ciclo, dei rapporti tra i calori scambiati e le temperature a cui avviene lo scambio è sempre minore o uguale a zero. Vale l'uguaglianza se e solo se la macchina è reversibile. Il simbolo di sommatoria La disuguaglianza si può scrivere utilizzando il simbolo di sommatoria: e Dimostrazione della disuguaglianza di Clausius Data una macchina che lavora tra T1 e T2: per il Teorema di Carnot è < R, (vale “=” se e solo se la macchina è reversibile); per definizione è: = 1 – |Q1|/Q2; R = 1 – T1/T2; sostituendo: , ovvero Dimostrazione della disuguaglianza di Clausius nella disuguaglianza: poiché Q1 è negativo, |Q1| = –Q1 : , (n = 2) Se la macchina è reversibile, = R, quindi (uguaglianza di Clausius per n = 2) 2. L'entropia Definiamo variazione di entropia di un sistema che passa dallo stato A allo stato B: la sommatoria è su tutti gli scambi di calore che fanno passare da A a B con una trasformazione reversibile. Si dimostra che S(B) – S(A) non dipende dalla trasformazione, ma solo da A e B. L'entropia Quindi l'entropia è una funzione di stato. ossia: dipende esclusivamente dalle condizioni estreme (finale e iniziale) e non dal processo (percorso) compiuto , purché reversibile. Per calcolare S(B) – S(A) basta: scegliere una qualsiasi trasformazione reversibile ; eseguire la sommatoria di tutti i termini . L'unità di misura di S è (J/K). Definizione di entropia Per definire l'entropia si parte da S(B) – S(A): l'entropia S, così come l'energia potenziale, è definita a partire da un livello di zero arbitrario: se R è lo stato per cui S(R) = 0, per ogni stato C: Si può scegliere come stato R quello di un cristallo perfetto di atomi identici a T = 0 K. L'entropia è una grandezza estensiva dipende dalla massa o dal numero di particelle che contiene. ossia il valore 3. L'entropia di un sistema isolato In un sistema isolato dove hanno luogo solo trasformazioni reversibili l'entropia rimane costante. Un sistema chiuso e isolato non scambia materia né energia con l'ambiente esterno. Consideriamo diviso in due sottosistemi: = 1 + 2. 1: cilindro con pistone a tenuta; 2: laboratorio con sorgenti di calore Le trasformazioni reversibili non variano l'entropia di un sistema isolato In un sistema isolato dove hanno luogo solo trasformazioni reversibili l'entropia rimane costante. In una trasformazione reversibile, riceve da le quantità di calore Q1, Q2, ...,Qn alle rispettive temperature T1, T2, ...,Tn. La variazione totale dell'entropia di è la somma delle due variazioni, quella di e quella di . Le trasformazioni reversibili non variano l'entropia di un sistema isolato La variazione di entropia di è: mentre quella di è: Pertanto la variazione di entropia totale è: S = S1(B) – S1(A) + S2(B) – S2(A) = 0. Le trasformazioni irreversibili aumentano l'entropia di un sistema isolato In un sistema isolato dove hanno luogo trasformazioni irreversibili l'entropia aumenta. Sia: l'interno di una macchina di Joule a temperatura T; l'esterno della macchina, compresa la Terra. compie lavoro W su , la cui entropia aumenta di S = W / T; l'entropia di è invariata (non ha avuto scambi di calore). L'entropia dell'Universo Per quanto visto finora: ogni trasformazione che avviene in un sistema isolato provoca una variazione di entropia S > 0 (= 0 se e solo se la trasformazione è reversibile); l'Universo è tutto ciò che esiste: non c'è un ambiente “esterno” con cui scambiare energia; in esso avvengono continuamente trasformazioni irreversibili, quindi l'entropia dell'Universo è in aumento incessante. 4. Il quarto enunciato del secondo principio Un sistema isolato parte da uno stato iniziale A e viene lasciato libero di evolvere nel tempo. L'energia totale del sistema si conserva di conservazione dell’energia); (principio Il quarto enunciato del secondo principio Dallo stato A allo stato B la variazione di entropia sarà sempre S > 0. (=0 per trasformazioni reversibili) Quarto enunciato del Secondo principio della termodinamica: l'evoluzione spontanea di un sistema isolato giunge ad uno stato di equilibrio a cui corrisponde il massimo aumento dell'entropia (compatibilmente con il primo principio della termodinamica). 5. L'entropia di un sistema non isolato In un sistema non isolato l'entropia può diminuire (ad es. nell'interno di un frigo); la diminuzione può avvenire solo a spese dell'energia fornita da un sistema . Nel caso del frigorifero, è formato dal motore, dal sistema elettrico, dalle serpentine e dal fluido. L'entropia di un sistema non isolato Caso ideale: frigorifero reversibile. STOT= 0. L'entropia di un sistema non isolato Caso reale: frigorifero irreversibile. L'aumento di entropia in è maggiore del modulo della diminuzione in : STOT>0. Anche se in un sistema si ha S<0, nel resto dell'Universo si ha un aumento di entropia maggiore di |S|. 9. Il terzo principio della termodinamica Terzo principio della termodinamica: è impossibile raffreddare un corpo fino allo zero assoluto mediante un numero finito di trasformazioni. (Legge di Nernst) Il terzo principio della termodinamica Riepilogo di tutti i princìpi della termodinamica.