Primo piano
A VALENCIA
SI ACCENDONO LE LUCI
DEL SALENTO
Maddalena Mongiò
1
Cultura
“LA VITA AI SUPPLEMENTARI”,
IL NUOVO LIBRO
DI GIOVANNI GALLI
13 febbraio 2010
pag. 9
Angela Leucci
pag. 39
Settimanale
d’informazione del Salento
Sabato
Anno IX n. 353
20.03.2010
LECCE
Finalmente la città
ha il suo dog park
Maddalena Mongiò
Nuovo
Cinema
Salento
pag. 11
MAGLIE
Turismo e impresa decollano
con la nuova avio superficie
A cura della redazione
pag. 14
NARDÒ
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pag. 23
20 marzo 2010
2
OPINIONI
20 marzo 2010
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Editoriale
Orgoglio
salentino
La lucerna
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di Giovanni Nuzzo
Il Salento, una terra arsa dal sole, fatta di pietre
e sferzata dal vento, ma sempre accogliente e
amabile. Ognuno di noi prova entusiasmo e curiosità nel vedere scorrere i propri luoghi attraverso le immagini televisive, di un film o su
riviste e giornali. Non si tratta di essere campanilisti, ma certamente ci riempie d’orgoglio
l’ammirare i monumenti architettonici, le chiese
barocche, le case a corte, gli splendidi palazzi,
i cortili in fiore, le antiche masserie fortificate,
gli ulivi secolari dai tronchi contorti, gli stretti
tratturi di campagna, la folta macchia mediterranea a ridosso di una costa frastagliata che
lambisce un mare cristallino. Un Salento meraviglioso che attrae i migliori registi, come Winspeare e Ozpetek, per girare le scene dei loro
film. Una penisola bagnata da due mari che incanta anche per il cast di attori, che si esibiscono
durante le manifestazioni estive, secondo i
crismi della tradizione, sotto le stelle o sotto i
“chiari di luna”. Il nostro abbraccio è l’affetto in
un clima di festa, rivolto a tutti questi bravi
artisti e autori, che con i loro sorrisi e simpatia
portano alla ribalta il territorio salentino.
Un Salento protagonista non solo sul grande
schermo, ma affascinante anche per la generosità e la semplicità della sua gente: un “popolo
di formiche” che spalanca le porte ai forestieri,
trasmettendo subito fiducia e calore. Un amore
contagioso, che varca i confini della famiglia e
si rafforza attraverso una vita di sacrifici e di
sudore, di desideri e sogni spesso non realizzati.
Auspichiamo, però, che le scenografiche immagini, le qualità salienti degli uomini e delle
donne di questa terra del Sud possano dar
luogo ad uno sviluppo economico e sociale di
cui tanto si ravvisa il bisogno. La fatica, la vita
dura e coraggiosa devono trovare sfogo in una
proiezione moderna in atti che ci rendono fieri
di appartenere a questo estremo lembo d’Italia.
3
La lettera
Gentilissimo direttore,
la ringrazio per la sollecitudine e la professionalità
con cui ha pubblicato sul
suo giornale la notizia del
grave “vulnus” alla mia immagine, accostata, per dire
con un eufemismo, con
poca diligenza e accortezza
a persone indagate per gravissimi reati, a me completamente estranei. I molti
affettuosi amici, sparsi nelle
varie città, in cui ho prestato
servizio con grande visibilità, mi avevano telefonato
preoccupati, vedendo la mia
foto. Quello che più in questo momento mi preme è
far pervenire ai cittadini di
Maglie (tutti leggono il suo
giornale, complimenti!) che,
fin dal mio ritorno, dopo
tante peregrinazioni alle
mie sempre amate radici,
mi hanno manifestato stima
e simpatia, il segnale della
smentita che Lei con tanta
cortesia ha raccolto.
La ringrazio ancora e sono
a sua disposizione anche
per il mio attuale incarico
(a titolo gratuito) dome difensore civico presso l’Università del Salento.
Giuseppe De Donno
a cura di fra Roberto Francavilla
“Maestro, questa donna è stata
sorpresa in flagrante adulterio. Mosè
ci ha comandato di lapidare donne
come queste. Tu che ne dici?”.
Gesù rispose: “Chi di voi è senza peccato, scagli per
primo la pietra contro di lei!”. Quelli, udito ciò, se ne
andarono cominciando dai più anziani.
La lunga citazione dal Vangelo dell’ultima domenica
di Quaresima, non potevo renderla più corta a scapito
della chiarezza del messaggio che il Maestro applica
agli uditori di un tempo e a noi oggi. La Quaresima di
quest’anno è attraversata e ingolfata non solo dalle
catastrofi naturali, ma anche dalle notizie sconvolgenti
che riempiono le pagine di giornali riguardanti gli
scandali perpetrati in ambienti religiosi a danno dei
minori. Immagino il Maestro, intorno al quale gli Scribi
e i Farisei fanno ressa in cerca di motivi per accusarlo,
che risponde inchiodandoli alla loro ipocrita moralità:
“Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la
pietra!”. Della cronaca di questi giorni mi ha sorpreso
la visita del papa Benedetto XVI alla Chiesa Luterana
di Roma (14 marzo), dove senza mezzi termini nel
sermone in lingua tedesca ha ribadito: “Le nostre
divisioni sono il risultato delle nostre colpe!”. Enzo
Bianchi, priore della comunità di Bose (Vercelli), intervistato da giornali laici circa gli scandali del clero, ha
risposto: “Ci sono colpe individuali e responsabilità
collettive, che esigono soltanto richieste di perdono e
giusti risarcimenti!”.
Mai la Quaresima dei cristiani è stata tanto pubblicizzata,
uscendo dal chiuso delle chiese e dalla cerchia
ristretta dei praticanti, con precisi interrogativi che attendono risposte non evasive ma un invito esplicito
alla classica trilogia della conversione: peccato,
penitenza e perdono. Nell’Anno Santo 2000 il papa
Giovanni Paolo II tenne una pubblica celebrazione del
perdono delle colpe della Chiesa, nonostante il
distinguo e il riserbo di alcuni cardinali! Voglio terminare
con una preghiera: Signore, anche nella tua Chiesa
abbiamo perso il senso del peccato. Siamo sempre
pronti ad accusare e a pretendere l’applicazione delle
leggi. Ma Tu che ci conosci nell’intimo, esigi da ognuno
che riconosca i propri peccati, come l’apostolo Pietro
il quale, pentitosi, pianse amaramente e come peccatore
perdonato fu incaricato di confermare i suoi fratelli
nella fede e nella carità.
IN COPERTINA
20 marzo 2010
4
Nuovo Cinema
Il successo di Mine Vaganti di Ferzan Ozpetek conferma ancora una volta la
vocazione naturale del nostro territorio ad essere un set ideale per produzioni
cinematografiche e televisive, oltre ad essere sede da tempo di festival
nazionali e internazionali dedicati al cinema d’autore
Tutto è cominciato, probabilmente, con Liberate i pesci
(2000), simpatica commedia
di Cristina Comencini interpretata da Michele Placido e
Laura Morante, che ha inaugurato la moda, per così dire,
delle riprese cinematografiche
nel Salento. Prima di questo
c’era stato lo straordinario
Figli di Annibale (1998) di
Davide Ferrario con Diego
Abatantuono e Silvio Orlando, ma la rivoluzione che
aveva operato questa pellicola, proprio come è accaduto
in Mine vaganti, era nella
trama, che parlava di omosessualità in famiglia. E dopo
c’è stato L’anima gemella
(2002) di Sergio Rubini, girato a Gallipoli, con Valentina
Cervi e Violante Placido.
Potremmo andare avanti per
ore a enumerare i film che
sono stati ambientati nel Salento, ma è inutile, dato che,
vivendo qui, siamo un po’
tutti attirati da quella dicitura
sulle locandine dei cinema
“Girato nel Salento”. E dagli
attori, che vengono qui, per
il primo film, ma poi tornano
per un secondo o un terzo o
anche una fiction, un po’
com’è successo a Riccardo
Scamarcio, Emilio Solfrizzi,
Diego Abatantuono. Ma questa attrazione vale per noi,
che siamo curiosi di rivedere
i luoghi, che ci appartengono,
sul grande schermo: ma per
gli altri quali sono le dinamiche che rendono un film
girato nel Salento appetibile
in tutta Italia? Finiamo per
immaginare che il Salento sia
visto nel resto del Paese come
un luogo esotico, un’isola
lontana da tutto, in cui il
mare è cristallino, il sole
splende persino sulla tristezza
e il vento è solo il terzo stereotipo creato ad hoc, in una
terra che è molto più di questo.
E a dimostrare le tante facce
di questa terra i tanti festival
nati e cresciuti su e con il territorio, che da sempre portano
star su “tappetini rossi”, “ini”
perché ancora hanno bisogno
di crescere, ma la volontà
degli operatori del settore
non manca. Dal “Festival del
Cinema Europeo”, che si terrà, tra l’altro, prossimamente
dal 13 al 18 aprile al cineplex
Santa Lucia a Lecce, al Salento International Film Festival che si terrà a Tricase
dal 3 al 12 settembre. Il primo, peraltro, ospiterà al suo
interno il “Puglia show”, un
concorso di cortometraggi
realizzati da giovani registi
pugliesi, ideato dall’associazione culturale “Art Promotion”. Il genere è libero: fiction, documentario, anima-
zione, video art, e così via.
E i giovani cineasti sul territorio non mancano di certo:
ci viene subito da pensare ai
leccesi di Phase 35, che hanno
realizzato lo spot per la Lila,
che ha vinto il contest di
Deejay TV, ambientandolo
in un “Salento-western”, o a
Rossella Piccinno, autrice di
Hanna e Violka (2009) documentario sulle governanti
di famiglia e il loro ruolo
importantissimo, pellicola che
sta girando l’Italia nei circuiti
underground, fino a due ragazzi davvero molto giovani,
Giovanni Vincenti e Francesco Luperto, studenti della
Facoltà di Arti Visive de “La
Sapienza” di Roma, che sono
tornati nella loro terra, per
girare Sua mafiestà, cortometraggio semiserio e dall’ironia trascinante. Un mix,
un grande melting pot in cui
si mescolano talenti di tutti i
tipi, ma soprattutto quelli
che vogliono e hanno qualcosa da raccontare, da trasmettere. Ma il merito principale dell’intero fenomeno
va a Edoardo Winspeare,
che, attraverso film come
Sangue vivo (2000), ha saputo
tramandare un Salento fatto
di piccole cose ma la cui cultura è ormai nota al mondo
intero.
Angela Leucci
Un’ottima occasione per
promuovere il territorio
I prodotti cinematografici sono una vetrina d’eccezione per Lecce e
provincia e aprono spazi di riflessioni sulle opportunità create
dall’organizzazione di set filmici sempre più presenti in Puglia
Non è tempo di vacche grasse, inutile dirlo.
La crisi economica, gli scandali politici, la
confusione, la paura, l’elenco potrebbe essere lungo e ribadire quel che si dice e ridice.
Fortuna vuole che anche nella notte più
buia e tempestosa, un qualche lumicino balugini, sia pur in lontananza, a ridar fiato
alle corde della sfibrata speranza. L’occasione? La prima proiezione di Mine vaganti,
ultimo film del regista turco Ozpetek, una
proiezione salutata dal fragore degli applausi.
Il film poteva essere girato in Sicilia o in
un’altra regione del Sud, ma l’invito del sin-
daco di Lecce, Paolo Perrone e la disponibilità dell’Apulia Film Commission, che ha
sostenuto e finanziato il progetto, hanno
sciolto qualsiasi indugio e riportato Ozpetek nel capoluogo salentino. L’incontro tra
Lecce e il regista turco risale al 2007
quando fu premiato alla 38esima edizione
del Premio Barocco: per alcuni galeotto fu
un libro, qui una Galatea che ha fatto scoprire al cineasta le aspre bellezze del territorio. La città e la provincia, ma la stessa
Puglia nel suo complesso da tempo sono
meta preferita delle produzioni cinematografiche. “Il nostro territorio presenta molti
Tutto il turismo in un ciak
Un festival del cinema turistico. Questa la nuova
scommessa del Salento alla luce del marketing
territoriale che sta scaturendo dalle pellicole e
dalle fiction ambientate nel tacco della penisola
italica. E qualcuno ha pensato bene di cavalcare
l’onda, costituendo un Festival del Film Turistico,
che ha lo scopo di stimolare, sviluppare e valorizzare la produzione di opere cinematografiche, televisive, audiovisive e multimediali per illustrare il
valore e la funzione del turismo. Un’idea salutata
con entusiasmo dalla commissaria Apt Stefania
Mandurino a proposito del film di Ferzan Ozpetek:
“La straordinaria visibilità garantita a Lecce e al
Salento conferma che avevamo visto giusto spiega la Mandurino- il cine-turismo è la strada
da battere per diffondere l’immagine di una terra
di bellezza, arte, enogastronomia tutte da vivere,
tutte da amare. E per darle occasioni di sviluppo
economico da cogliere al volo”.
Il festival si terrà a maggio e richiamerà operatori
di settore e appassionati, facendo divenire Lecce,
in breve, il polo di un luogo in cui il cinema è interesse privilegiato, ma indirizzato al turismo, in particolare quello culturale. “Un cineporto a Bari
-continua Mandurino- e uno di prossima apertura
anche a Lecce, il prossimo Festival del Cinema Europeo di aprile e poi il Festival Internazionale del
Film Turistico, sempre a Lecce. Eventi capaci di
moltiplicare in maniera esponenziale attività, professioni e strutture che possono garantire al nostro
territorio un indotto economico più che considerevole e un respiro culturale internazionale”. (A. L.)
IN COPERTINA
20 marzo 2010
5
Salento
Il Salento di Ferzan Ozpetek
(ma non solo)
vantaggi -dichiara Francesco
Lopez (nella foto) della “Oz
film”, una delle poche case di
produzione cinematografica pugliesi- nel raggio di pochi si possono cambiare scenari e
paesaggi. C’è il mare, la collina,
la popolazione è accogliente, ci
sono professionalità che si sono
formate dopo una lunga gavetta e, cosa che non guasta, i costi sono minori. Basti pensare, ad esempio,
che se occorre mettere un punto luce su un balcone
qui nessuno chiede soldi, a Roma la musica è diversa”.
Oz Film nasce nel 2002 dalla caparbietà di Francesco
Lopez e Rosemary Chimirri, due freelance che inventano e scommettono una professione sui generis per
la Puglia. Quasi futurista all’epoca la loro idea di trasformare la regione in un enorme set naturale per produzione cinematografiche italiane ed estere. Il tutto
non con la visione miope ed individualista che accade
accompagni i progetti al Sud, ma con lo scopo dichiarato di essere trampolino per i tecnici e gli artisti pugliesi. Il risultato? Grazie agli sforzi di tutti oggi siamo
una delle location più gettonate. La questione non è
da trascurare. Una produzione comporta un indotto
sul territorio: alberghi, ristoranti, rifornimenti, impiego di risorse umane e, non ultimo, il ritorno turistico incentivato da una così fenomenale vetrina. Se
consideriamo che la crisi economica ha comportato
una flessione dei flussi turistici, è addirittura esaltante
il più 10% registrato dalla provincia di Lecce nel
2009, un risultato che non è semplice somma algebrica, ma il concatenarsi di un marketing del territorio
che incrocia anche le storie raccontate al cinema.
Così non desta stupore che la provincia di Lecce sia
la destinazione 2010 della community ‘Mediterranean Sea- Site’ di Site International, l’associazione
degli executives dell’incentive. Una scelta seguita alla
visita nel Salento di una delegazione con la missione
di verificare la capacità ricettiva e di esplorarne dal
vivo il territorio. Una visita che ha interessato i luoghi
noti, ma anche quelli turisticamente meno visibili,
dove è possibile andare al cuore delle comunità e dei
suoi prodotti tipici. Le buone notizie non sono mai
troppe! E se giungesse alle case di produzione la disponibilità da parte delle amministrazioni pubbliche
di spazi e strutture a titolo gratuito: “ringrazieremmo
sentitamente -conclude Lopez- perché abbiamo bisogno di sostegno per crescere e di conseguenza far crescere la nostra regione”.
Maddalena Mongiò
Senza arte né parte, Vincenzo Salemme a Palmariggi
Per essere attori bisogna imparare l’arte
e, forse, metterla da parte. Così, si sono
tenuti la settimana scorsa i provini per le
comparse che appariranno nel nuovo film
ambientato nel Salento, dal titolo Senza
arte né parte, interpretato dall’attore napoletano Vincenzo Salemme (nella foto)
e diretto dal regista Giovanni Albanese,
ormai invaghito dal Salento. La storia del
film è straordinariamente divertente: alcuni affaristi senza scrupoli decideranno
di mettere da parte la produzione di
pasta che gestiscono all’inizio della
trama, in favore della produzione di opere
d’arte false, che si terrà presso il laboratorio del pastificio originale. Location pri-
vilegiate del film saranno molti luoghi di
Palmariggi, tra cui la piazza e il bar in centro, e il mercato settimanale di Maglie. Al
film prendono parte anche Giuseppe Battiston, protagonista di fiction e di molti
film in qualità di caratterista (tra cui Chie-
dimi se sono felice), e Paolo Sassanelli,
che ha recitato in Un medico in famiglia.
Ancora una volta le macchine da presa
tornano nel Salento, luogo privilegiato per
raccontare storie nelle storie, favole vecchie e nuove che sanno di tradizione e
antichità, di profumi perduti come quello
dello iodio, così forte vicino all’Adriatico,
stavolta costa privilegiata per motivi di copione, non lontano dal paese in cui si
tengono la maggior parte delle riprese. E
come sempre sul grande schermo verrà
mostrata una delle mille facce della penisola Salentina e nessun momento è più
adatto di questo per il marketing territoriale legato al cinema.
(A. L.)
Ferzan Ozpetek è certamente l’ultimo
regista, in ordine di tempo, a restare
affascinato dal Salento. Prima di lui
tantissimi, da Cristina Comencini a Michele Placido, che ha anche delle
ragioni sentimentali per tornare nel Salento, fino a Sergio Rubini, che anche
provenendo da un’altra zona della
Puglia, è comunque un conterraneo.
La bellezza dei luoghi è certamente
una delle ragioni di questa scelta: la
Lecce nel sole di Ferzan Ozpetek è già
di per sé immagine che non ha bisogno
di parole, il perfetto biglietto da visita
per un Salento con aspirazioni turistiche.
Mine vaganti, infatti, è ambientato per
lo più a Lecce, con alcune scene a
Gallipoli e qualche interno in un pastificio
della provincia, ma quello che emerge
con maggiore forza sono queste vedute
incredibili, di piazza Sant’Oronzo, della
Chiesa Greca, una Lecce di tufo e sole,
in cui artisti solerti, circa circa quattrocento anni fa, hanno baroccamente
dato sfogo al loro estro.
La storia di cui parla Mine vaganti è
una storia di diversità, quella omosessuale, raccontata con uno straordinario
spirito tanto da diventare occasione
per mettere a confronto le generazioni
alla luce di un gigante da contrastare,
il pregiudizio. Il tutto all’interno di una
sinfonia di luce, “luce di pietra o pietre
di luce”, come l’ha definita l’attrice
Carla Guido. Ma non dimentichiamo
che il Salento è anche altro: è una
zona d’Italia il cui costo della vita è
molto basso, per cui chi ha una produzione cinematografica abbatte di molto
i costi girando un lungometraggio qui.
Ma anche per un corto, com’è accaduto
per Dovunque adesso (2008) di Simone
Covini con Regina Orioli, girato in un
albergo di Poggiardo e in esterna presso
la costa adriatica: una sorta di “pulp
fiction” senza tempo e priva di spazio,
sulle note dei Deasonika, che hanno
firmato la colonna sonora, eleggendo il
Salento a luogo in cui girare il proprio
video musicale. In questo scenario
viene fuori un Salento duttile, vuoto di
forme che ciascuno può riempire come
crede, e in cui Ozpetek ci ha messo
molto del suo, ma spesso ha anche
voluto descriverlo con occhio vergine,
pur essendosi abituato ai luoghi e alle
persone, dato che ha dovuto soggiornare
a Lecce per mesi interi durante i sopralluoghi e le riprese, queste ultime di
durata nettamente inferiore rispetto al
lungo lavoro preparatorio che c’è dietro
ogni pellicola ben fatta.
(A. L.)
Grande schermo, ma anche piccolo
Enrico Oldoini, regista de Il giudice
Mastrangelo, doveva aver visto Liberate i pesci, quando ha deciso di ambientare la fiction di punta della
stagione 2005 di Mediaset. Mastrangelo è stato infatti uno dei grandi personaggi, e probabilmente il più
celebre, di una fiction televisiva a calpestare il terreno salentino, inquadrato da una macchina da presa.
Ma non è stato il solo, dato che tra
le grandi produzioni, soprattutto di
Mediaset, possiamo annoverare la
seconda stagione di Elisa di Rivombrosa (nella foto, il set a Otranto) e
Mogli a pezzi di Alessandro Benvenuti, con un cast d’eccezione che annoverava, tra gli altri, Giuliana De Sio
e Manuela Arcuri. E la fiction televisiva fa tesoro dell’esperienza cinematografica, per ambientare le storie
che appassionano gli spettatori del
piccolo schermo. Da Otranto a Tricase, da Gallipoli a Muro Leccese, da
Maglie a Lecce, sono tanti gli scenari
che si sono offerti agli attori prima e
al pubblico poi, anche se ancora
della polemica sul mancato dialetto
salentino in favore di quello barese
ne Il giudice Mastrangelo esistono in
rete delle tracce palesi. Naturalmente, la costituzione di ognuno di
questi set ha richiamato un carico di
curiosità, ma anche un gran numero
di comparse autoctone: questa una
delle molle che ci ha spinto, qualora
non ci fosse reale interesse per la fiction in questione, a guardarla. Rivedere i luoghi tanto familiari, rivedere
amici e vicini in una veste totalmente
inedita e forse invidiarli per il loro
quarto d’ora di popolarità.
20 marzo 2010
6
PRIMO PIANO
20 marzo 2010
7
Nuovi media e politica: i candidati alle
regionali secondo l’Università del Salento
L’Osservatorio di Comunicazione Politica dell’ateneo leccese ha reso noto uno studio sul ruolo e le funzioni dei nuovi media nella
campagna elettorale per le regionali. Facebook, YouTube, siti istituzionali i canali di comunicazione presi in esame dalla ricerca
Ogni campagna elettorale che si rispetti, soprattutto quelle
che interessano un contesto territoriale abbastanza ampio, si
svolge ormai prevalentemente attraverso i media. L’Osservatorio
di Comunicazione Politica dell’Università del Salento, diretto
da Stefano Cristante, docente di Sociologia della Comunicazione presso l’ateneo salentino, ha analizzato il modo in cui
si è configurato, dal 29 gennaio all’11 marzo, il rapporto tra
media e candidati impegnati nelle elezioni regionali di fine
mese. Il gruppo di ricercatori dell’Osservatorio, sotto la direzione di Cristante e del professor Carlo Formenti, ha
preso in esame il contenuto presente su Internet, in particolar
modo i social network Facebook e YouTube.
Dai risultati dell’analisi dell’Osservatorio emerge il differente
atteggiamento messo in atto dal centrosinistra e dal centrodestra
nei confronti di Internet. La campagna elettorale di Nichi
Vendola si dimostra particolarmente dinamica, a contraltare
con un certo immobilismo dei suoi avversari. All’interno di
Facebook, il presidente in carica può contare sull’appoggio
di circa 200 gruppi e pagine che registrano un continuo aumento di fan e iscritti. In particolar modo, la pagina personale
di Vendola (60mila fan) e “La Fabbrica di Nichi” (24mila
fan) costituiscono i luoghi di incontro e confronto dei
sostenitori del candidato e dove avviene la discussione sulle
tematiche attraverso post, link e video. Meno radicata la
presenza del candidato del centrodestra Rocco Palese che su
Facebook conta circa 60 gruppi, con la pagina del candidato
e il gruppo “Rocco Palese presidente - Officina del Futuro”
composte da circa 6mila fan e che sono continuamente aggiornate. La discussione politica si svolge invece sui Clip
(Comitato libere idee pugliesi) ch gestiscono la campagna
elettorale sul web. Quasi inconsistente la presenza su Facebook
di Adriana Poli Bortone e di Michele Rizzi che basano la
propria campagna su una strategia tradizionale. Il più attivo
dei 78 gruppi a sostegno dell’ex sindaco di Lecce è “La base
di Adriana Poli Bortone” (411 iscritti) con contenuti irriverenti
verso Vendola. Il gruppo più numeroso per l’ultimo candidato
è “Michele Rizzi operaio precario candidato presidente della
Regione Puglia” con 651 membri, sfruttato unicamente a
scopi puramente informativi.
Su Facebook sono inoltre presenti anche pagine e gruppi dei
candidati al Consiglio regionale. Nell’ambito leccese i più
attivi per il centrodestra sono Saverio Congedo, Giuseppe
Vernaleone e Antonio Buccoliero, ma è Vernaleone ha
sfruttare il social network per la discussione politica e per
comunicare direttamente con l’utenza. Discorso simile anche
per i candidati di centrosinistra i cui principali rappresentanti
sono Sergio Blasi, Loredana Capone e Franco Chiarello.
Differente l’approccio coi siti web. Il sito www.nichivendola.it
si distingue positivamente per grafica e usabilità. I ricercatori
dell’Osservatorio lo considerano “uno snodo comunicativo
Nichi Vendola
Rocco Palese
Adriana Poli Bortone
Michele Rizzi
verso altre piattaforme”, continuamente aggiornato e con
un stile comunicativo adiacente agli schemi introdotti da Internet. Diverso il discorso per www.roccopalese.com e
www.adrianapolibortone.eu; più autocelebrativo il primo,
ridondante e poco aggiornato il secondo.
Infine, le analisi dell’Osservatorio hanno interessato YouTube,
registrando 440 video: 246 per Vendola, 128 per Palese, 58
per la Poli Bortone e 8 per Rizzi. I filmati sono in gran parte
autoprodotti dagli utenti o sono servizi giornalistici caricati
in rete dalle emittenti. Interessante notare la presenza di
video comici o satirici che prendono di punta soprattutto
Vendola, mentre prevalgono per il centrodestra i filmati dal
contenuto prettamente politico.
Alessandro Chizzini
La Puglia “laboratorio elettorale” nazionale
Ultime battute in vista del 28 e 29 marzo. L’artiglieria
pesante è schierata e mentre sul caso Trani si consuma la nuova polemica nazionale su politica e
magistratura, in Puglia è caccia aperta ai sondaggi
che ormai non si possono pubblicare, ma che gli
sponsor di turno non lesinano alle platee di volta in
volta rassicurate. Nel centrodestra salentino quella
passata è stata la settimana di Gianni Alemanno
(nella foto a sinistra), volato nella sua terra d’origine
a dare un’altra spinta alla campagna elettorale di
Saverio Congedo, condotta in grande stile. Da
Lecce, il sindaco di Roma boccia la Puglia di
Vendola in materia di sviluppo, dando l’assist al
sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano per
definire il fallimento dell’attuale governo regionale
un’ammissione dello stesso centrosinistra. “Fino a
due mesi fa se ne davano di santa ragione afferma Mantovano- ora danno vita ad una tregua
armata forzata ed ipocrita”.
Nelle medesime ore, infatti, a Bari Nichi Vendola
aveva ricevuto la visita più attesa, quella di Massimo
D’Alema (nella foto al centro), tornato in Puglia
dopo le dolorissime primarie, a sostenere il presidente
uscente, riconoscendo anche i propri errori di valutazione. “Devo ammettere che Nichi -ha detto sul
palco il presidente del Partito Democratico- ha
avuto la capacità di guardare avanti più di noi, di
vedere il quadro complessivo della situazione
politica pugliese”, insomma un’ammissione che
allo stratega per eccellenza del centro sinistra
L’arrivo dei big nazionali nell’ultima settimana, ha acuito la fase
polemica tra i diversi schieramenti. Gianni Alemanno, Massimo
D’Alema e Pierferdinando Casini hanno ribadito la necessità di
evitare il cosiddetto “voto inutile”
italiano non deve essere costata poco, sopratutto
se sincera. Nonostante tutto, D’Alema portava a
casa però quello che lui stesso ha definito da
Brindisi un “mezzo successo”: la corsa solitaria
dell’Udc, resa possibile solo dalla garanzia che il
Pd si sarebbe speso fino all’ultimo sul nome
condiviso di Francesco Boccia, prima di cedere all’evidenza dei fatti, appoggiando Vendola. Uno
scenario reso più credibile dalla fedeltà che l’Udc
brindisino ha voluto dimostrare al centrosinistra,
decidendo di staccarsi anche dall’accordo con Io
Sud e quindi con Adriana Poli Bortone, per seguire
il candidato del centrosinistra. Da Bari, Pierfedinando
Casini (nella foto a destra) ha rassicurato: “quelle
brindisine sono scelte personali, noi sosteniamo
lealmente Adriana”, ma tanto è bastato per dare
un nuovo la all’appello all’elettorato centrista. Un
aspetto tutto politico di cui si occupa il ministro in
prima persona, lasciando a Palese ogni appuntamento
utile per parlare del suo “piano” a sette note.
Parlando di voto utile e finti poli, Raffaele Fitto
arriva allo scontro diretto con la nemica giurata
Adriana Poli Bortone. “La sfida è tra Rocco Palese e
Nichi Vendola è il leitmotiv del Pdl e del ministro in
particolare. In mezzo non c’è nient’altro e quello
per la Poli è un voto sprecato e dannoso”. La candidata del centro ha reagito con durezza: “Più che
inutile, un voto dato a Rocco Palese sarebbe
dannoso per la Puglia -è l’attacco della segretaria
di Io sud-. Abbiamo visto che avere un ministro
come Raffaele Fitto -sostiene la Poli- significa
vedere che il Mezzogiorno non fa neppure un passo
avanti sulle infrastrutture, significa che la Puglia
resta fuori dalla dichiarazione dello stato di crisi,
significa che le leggi regionali vengono impugnate
dal governo, significa subire una accelerazione sul
federalismo fiscale a danno dell’economia delle
regioni meridionali”. Da qui “l’evidenza per cui conclude la Poli- votare Palese, cioè votare palesemente Fitto, rappresenta un danno per gli interessi
dei pugliesi”.
Alessandra Lupo
PRIMO PIANO
20 marzo 2010
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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
“Ecco la mia ricetta
per le pmi in Puglia”
Solo la Pmi ha consentito all’Italia, nel contesto della grande crisi globale, di cadere in
piedi. Se la nostra sopravvivenza economica
fosse stata affidata ai colossi come la Fiat che al momento del bisogno, l’aiuto lo chiedono, non lo danno- il disastro sarebbe
stato di proporzioni ben maggiori. Oggi i
nostri piccoli imprenditori stanno cercando
di venir fuori da una crisi creata non solo
dalla produttività stagnante, ma anche dagli
investimenti sporadici da parte della Regione
Puglia e da un sistema impositivo oneroso.
A causa della tensione finanziaria determinata
dalla riduzione del volume di affari e dall’allungamento dei tempi degli incassi, sarà
dunque fondamentale proteggere il tessuto
imprenditoriale ed i piccoli commercianti
impedendo che aziende con grandi potenzialità, capaci di tornare a prosperare dopo
la crisi, muoiano per carenza di liquidità.
Concretamente, è da oramai quasi 12 mesi
che in Senato, come Io Sud, ho presentate 2
disegni di legge che prevedono una moratoria
dei crediti delle banche verso le imprese
della durata di un anno, limitata al capitale
e riservata alle imprese in bonis (DdL n.
1729) e l’adozione di strumenti atti a facilitare
l’occupazione e lo sviluppo del mercato del
lavoro (DdL n. 1696).
In particolare, Io Sud intende introdurre la
possibilità per i datori di lavoro della nostra
regione di assumere residenti o richiamare
residenti emigrati per offrire loro contratti a
tempo indeterminato senza l’obbligo del
versamento delle quote di contribuzione per
ventiquattro mesi, nonché la possibilità di
ricorrere allo stesso mezzo per evitare il licenziamento del lavoratore. Non solo. Si
intende anche attivare una moratoria sui
crediti delle Pmi con le banche e per raggiungere il consolidamento delle passività a
breve, la Regione, di concerto con il Ministero
competente, dovrebbe realizzare un fondo
di garanzia che agevoli da un lato l’accesso
al credito da parte delle imprese e dall’altro
faciliti, da parte del sistema bancario, la
concessione della ristrutturazione finanziaria.
Altro problema fondamentale per il rilancio
dell’economia pugliese riguarda il tema della
Grande Distribuzione, sulla quale è necessario
intervenire in modo innovativo, per facilitare
Klodiana Cuka,
dalla terra
delle Aquile
una storia
di speranza
Alle prossime elezioni regionali parteciperà anche Klodiana Cuka,
albanese di origine, scesa in campo per rendere ancora di più la Puglia
e l’Italia una terra d’accoglienza e di rispetto dei diritti
la collocazione delle nostre produzioni locali
nei “grandi magazzini”. Importanti sforzi
occorrerà comunque impiegare per accorciare
il più possibile la filiera -che oggi penalizza
sia i produttori, sia i consumatori- e per
agevolare i percorsi per la realizzazione di
catene di vendita dei nostri prodotti, che
siano espressione diretta dei produttori. Ma
soprattutto -e questa è una delle battaglie
principali di Io Sud- occorre rinegoziare le
concessioni di autorizzazioni di vendita alla
media e grande distribuzione, vincolandole
alla commercializzazione in quote significative
dei nostri prodotti (parliamo del 40%). Il
sistema deve prevedere anche un’azione premiale, con la riduzione delle tasse per la
Grande Distribuzione che privilegia oltre
tale quote la vendita dei prodotti pugliesi.
Infine, occorrerà sostenere le Pmi anche con
le azioni di marketing: è impensabile che il
singolo, piccolo imprenditore riesca a collocare i propri prodotti nel mercato estero (o
anche extraregionale), o riesca abitualmente
a partecipare a fiere di settore, in assenza di
operazioni di supporto da parte di enti locali
e confederazioni di settore. Anche a tal fine
sarà necessario che gli Enti locali e le
Istituzioni apprendano le modalità ed i
sistemi per accedere stabilmente e con
successo ai finanziamenti, nazionali ed europei: la non conoscenza di queste potenzialità
non è più ammissibile né per il privato, né
ancor meno per il pubblico.
Adriana Poli Bortone
Una delle storie più significative che si cela dietro
alle migliaia di volti dei candidati alle prossime
elezioni regionali, è certamente quella di Klodiana
Cuka (nella foto). Nata a Durazzo il 13 aprile
1972, risiede in Italia dal 1993 a Lecce, dove è
arrivata con un contratto di lavoro come collaboratrice domestica. Il 24 aprile 2009, dopo 17 anni
di permanenza in Italia, ha giurato fedeltà alla Repubblica Italiana e osservanza alla Costituzione,
acquistando così la cittadinanza italiana. Nel
2002 ha conseguito il diploma di mediatrice linguistico culturale, con la specializzazione per le
strutture penitenziarie, presso l’Ong Cies - Centro
Informazione Educazione allo Sviluppo di Roma.
Da questa esperienza nasce l’idea di fondare Integra Onlus.
“Ecco come -sottolinea la Cuka- all’inizio del
2003, un’immigrata che ritiene di ‘avercela fatta’,
con tanta voglia di aiutare gli altri immigrati, si
trova ad unire un gruppo multietnico che, insieme
a dei professionisti italiani, dà vita ad Integra
Onlus - Associazione per l’Integrazione e la Condivisione degli Immigrati, della quale sono anche
il Presidente”.
Dal 2009 Klodiana Cuka è vice presidente regionale Puglia e presidente di Lecce dell’Als Mcl Associazione lavoratori Stranieri del Movimento
Cristiano Lavoratori di Lecce. “Da quando ho posato i piedi in questo Paese -ricorda Klodiana
Cuka- ho iniziato a sognare traguardi importanti
per la mia vita, anche se qualcuno in tutti questi
anni ha provato a spiegarmi che in Italia non è
possibile sognare perché i sogni nel Belpaese non
si avverano mai. Io, però, non ho rinunciato ai miei
sogni, e, in punta di piedi con passione e caparbietà com’è nel mio carattere, ho iniziato il mio
cammino”.
Un percorso di cambiamento che ha portato la
Cuka a ricercare anche una nuova prospettiva
della vita, attraverso la fede cattolica: “Arrivata
atea, per cultura imposta, dopo un percorso spirituale durato qualche anno, con molta convinzione
nel 2006 mi sono battezzata, scoprendo nella
forza delle fede la risorsa più grande dell’essere
umano. Non mi lamento di aver avuto una vita difficile e costellata anche di sofferenza, ne sono,
anzi, felice, perché sono convinta che Dio regala
sofferenza solo a chi se la merita, perché solo chi
soffre è in grado di apprezzare quegli attimi di felicità che questo meraviglioso mondo è in grado
di regalarci. Per la mia storia, per il mio impegno
a favore dell’integrazione, per la mia esperienza
nella difesa dei diritti dei più deboli, nel volontariato, nel sociale, mi è stato chiesto di candidarmi
alle elezioni regionali 2010, nella Lista di centrodestra La Puglia Prima di Tutto a fianco di Rocco
Palese”. Kloidana Cuka è un riferimento importante per gli albanesi “un ponte vivente tra l’Italia
e l’Albania”.
E proprio in nome della volontà di gettare un ponte
solido e duraturo tra Italia e Albania che la vicepresidente della Camera, Ardjan Turku, e il Ministro
degli Esteri della Repubblica Albanese, Gazmend
Turdiu, hanno voluto inviare all’Italia e alla Puglia
un video messaggio di amicizia e fratellanza tra
due popoli che hanno condiviso parte della propria storia. “Ognuno di noi è artefice del proprio
destino -afferma la Cuka- e soprattutto chi, come
gli immigrati, vuol far sentire la propria voce con
convinzione e forza, deve mettersi in gioco in
prima linea. Occorre combattere insieme per un
obiettivo comune: rendere ancor di più la Puglia e
l’Italia una terra d’accoglienza e di rispetto dei diritti”.
PRIMO PIANO
20 marzo 2010
A Valencia si accendono
le luci del Salento
Per il decimo anno consecutivo l’azienda Mariano Light
si aggiudica il primo premio alla festa di “las Fallas”
Gli spagnoli, è noto, di feste se
ne intendono. “Las Fallas” è una
festa unica al mondo: dal 1° al
19 marzo la città si addobba a
festa per celebrare il patrono dei
carpentieri: San Josè. Il clou è
nella “semana fallera”, dal 15 al
19 marzo, quando l’intera Valencia mette in scena un carnevale
spettacolare. Le ore del giorno e
della notte sono illuminate da
luminarie scintillanti e dal passaggio di oltre 700 fallas che,
come accade in Italia, motteggiano per lo più i personaggi politici. Le fallas sono sculture di
legno e cartapesta che nel giorno
di chiusura della festa vengono
bruciate con il rituale della “crema
de las Fallas”. Le fallas gareggiano
tra loro, come pure le luminarie
che fanno brillare le strade. Anche
quest’anno, come è già accaduto
nei precedenti dieci, nessuno è
riuscito a eguagliare o superare
la capacità artistica e scenografica
della Mariano Light, storica azienda con sede a Maglie che dalla
fine dell’ Ottocento fa sollevare
il capo in alto per ammirare luci
e disegni.
La Mariano Light ha sbaragliato
le più importanti aziende europee
del settore partecipando all’addobbo delle oltre 400 tra strade
e piazze della città. Una giuria
composta da ingegneri, architetti,
scenografi, light designer ha scelto
il progetto dell’azienda pugliese,
un progetto studiato a lungo e
realizzato in soli dieci giorni.
800mila lampade, 300mila led,
5mila lampade stroboscopiche,
55mila cristalli Swarovski e l’incantato mondo del “Paese delle
meraviglie” con torri, balconi,
pareti di luci, tetti ornati da eleganti lampadari, cristalli da mille
bagliori, hanno dato forma e
consistenza a uno scenario de-
nominato Piazza della Luce.
Le luminarie mix di devozione
tra sacro e profano, hanno una
lunga storia che corre nei secoli.
Prima lampade a olio, coperte
da paralumi in carta colorata,
poi lampade in terracotta inserite
in cilindri di carta bianca, rossa
e verde, le luminarie si diffondono
prepotentemente nell’Ottocento
e da quel momento non c’è celebrazione di un santo se non ci
sono le lucine ad addobbare con
archi, rosoni, conchiglie, pavoni
e tutto quel che la fantasia di
abili artigiani riesce a immaginare,
strade e stradine.
(M. M.)
Ancora sequestri su terreni trasformati in
discariche a cielo aperto
Il Corpo Forestale e la Guardia di Finanza impegnati in una serie di operazioni che
hanno portato al sequestro di oltre 33.500 mq di terreno inquinati
Il rifiuto dove lo metto? Non è il ritornello demenziale di
una qualche canzonetta pop rock, ma la madre di tutti
i problemi legati allo smaltimento della volgare “mondezza” e dello stoccaggio dei rifiuti speciali e o altamente
inquinanti. C’è chi pensa bene di rivolgersi alla “efficiente” struttura della criminalità organizzata che, con
una spesa sicuramente inferiore alle tariffe previste per
lo stoccaggio legale, sotterra ogni tipo di veleno; c’è chi
pensa bene di arrangiarsi e rimpolpare il bilancio familiare trasformando i terreni di proprietà in vere e proprio
discariche a cielo aperto.
È accaduto nelle campagne di Salice Salentino, in località Mazzolari, dove il Comando del Corpo Forestale di
Lecce ha sequestrato un terreno di circa 1.200 metri
quadrati che, a causa degli sversamenti continui di materiale inquinante, rischiava di procurare danni all’ambiente e l’inquinamento della falda acquifera. Il
proprietario, originario di Galatina ma residente a Salice
Salentino aveva “accolto” sulla sua proprietà materiale
edile: come piastrelle, mattoni, conci di tufo, terra da
scavo e pezzi di asfalto stradale.
A completare il quadro un sequestro, nelle stesse ore la
Guardia di Finanza di Lecce ha sequestrato cinque aree
adibite a gigantesca pattumiera per un’estensione di
oltre 33.500 metri quadrati. Tredici persone denunciate,
tra Ruffano e Tricase, per due distinte operazioni che
hanno impegnato il Comando provinciale della Guardia
di Finanza di Lecce e gli uomini delle Tenenze di Casa-
rano e Tricase. In due terreni di circa 14.500 metri quadri
era stato depositato di tutto, compresi rifiuti speciali e
nelle restanti aree erano stati stoccati rifiuti provenienti
da lavorazioni olearie. Il proprietario di un frantoio è già
stato deferito alla Procura della Repubblica.
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Due anni: questo il termine fissato
dall’accordo per contenere i costi e
migliorare la qualità dei servizi
erogati dalle due società partecipate
A fine gennaio è stato azzerato il Cda di Alba Service per passare all’amministratore unico, nominato in via provvisoria.
L’incarico è stato ricoperto
dal direttore generale della
Provincia di Lecce, Gianni
Refolo, che dovrebbe rimanere in carica al massimo sino al 30 giugno,
termine ultimo per individuare un amministratore
unico che risponda ai criteri stabiliti dal Consiglio
provinciale. Il 16 marzo è
arrivato il protocollo d’intesa tra Alba Service e
Lupiae servizi. Il Presidente
della Provincia, Antonio
Gabellone (nella foto in
alto), e il sindaco di Lecce,
Paolo Perrone (nella foto
in basso), hanno sottoscritto un’intesa, che ha valore per i prossimi due
anni, alla presenza dell’amministratore unico di Alba
Service, Gianni Refolo, e del direttore generale di
Lupiae Servizi, Piero Scrimieri.
Si vuole avviare un percorso comune per le due
società partecipate collaborando nell’utilizzo dei mezzi,
nella formazione del personale, nella condivisione
delle esperienze di gestione che spesso hanno sollevato
numerose polemiche. La speranza è che i costi
diminuiscano, perché a fronte di una serie di servizi
erogati vi è un pesante aggravio del bilancio delle
società partecipate. Basti pensare che il presidente
del Cda della Lupiae Servizi, Giuseppe Tamborrino,
percepisce 35mila euro l’anno, mentre i due componenti
del Cda ne incassano 30mila a testa. A questi si aggiungono i compensi percepiti dal Collegio sindacale:
15mila euro annui per il presidente, Andrea Criscolo,
e 10.000 euro cadauno per i due componenti. Sicuramente le cifre in sé non sono tali da suscitare
critiche perché le responsabilità che si assumono
questi professionisti sono pesanti, ma ad una struttura
più snella dal punto di vista amministrativo sicuramente
corrisponderebbe un risparmio.
Che le due società offrano servizi simili è ben noto:
dalla manutenzione del verde, ai servizi sociali e
turistici, alla necessità di ripianare bilanci che, spesso,
nel caso della Lupiae servizi hanno presentato situazioni
di grave criticità, gli scenari di possibili sinergie sono
ampi e si aprono ai migliori auspici.
(M. M.)
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LECCE
20 marzo 2010
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Elezioni, voglia di trasparenza
Continuano le schermaglie tra i poli, in attesa del voto di marzo. La contrapposizione si fonda,
in questa fase, sull’utilizzo corretto dei fondi elettorali mentre Palazzo Carafa ha accolto la
proposta di Carlo Salvemini di impiegare rappresentanti slegati dai singoli candidati
Il clima è quello teso -anzi tesissimo- degli
ultimi 10 giorni di una campagna elettorale,
segnata da sospetti e accuse incrociati: il
centrosinistra salentino era infatti andato
dal Prefetto per denunciare il rischio concreto di voto di scambio a Gallipoli, il centrodestra regionale ed anche provinciale
aveva risposto depositando un esposto in
cui si ipotizzava l’utilizzo elettorale dei
fondi pubblici regionali, circostanziando
una serie di episodi e misure da approfondire. Intanto, da Bari, venerdì scorso anche
Adriana Poli Bortone definiva “invidiabile”
chi può spendere ingenti somme per garantirsi un largo consenso. Accanto ai possibili
illeciti nel mirino ci finisce dunque anche
quella zona grigia, un vero e proprio indotto legato ad ogni campagna elettorale,
formata da figure di tutti i tipi, compresi i
rappresentanti dei candidati singoli; un piccolo esercito pagato per rappresentare e far
valere le ragioni del suo protetto sceso in
campo e che da molti viene ritenuto a serio
rischio trasparenza.
Il fenomeno, più volte affrontato, è tornato
in ballo dopo la proposta di Carlo Salvemini (nella foto a sinistra) candidato nella
lista per Vendola, di rinunciare ai rappresentanti di lista personali e che ha trovato
una sponda inattesa e ufficiale proprio da
Palazzo Carafa. Dal centrodestra al Comune di Lecce, infatti, hanno accolto la
proposta aperta di Salvemini, decidendo di
dare un segnale, schierando l’intera squadra
di maggioranza, sezione per sezione, a vigilare sul corretto svolgimento dello spoglio,
garantendo la presenza istituzionale e
quindi non direttamente interessata. In
quota Pdl ci saranno infatti il sindaco,
Paolo Perrone, gli assessori e i consiglieri
comunali, il presidente del consiglio Eugenio Pisanò (nella foto a destra), i presidenti
e rappresentanti delle circoscrizioni cittadine ed anche i primi dei non eletti. Ognuno
nella propria sezione, s’intende, per una risposta capillare al problema. La decisione
è stata presa in un vertice di maggioranza a
Palazzo Carafa ed il presidente del Consiglio comunale, Eugenio Pisanò, già si augura che l’esempio leccese venga seguito
anche nel resto della provincia. D’altronde,
a fare da apripista era stato lo stesso ministro Raffaele Fitto, che durante le ultime
politiche non aveva disdegnato il lavoro
spicciolo ed aveva occupato il posto di rappresentante di lista nel suo seggio magliese,
a dimostrazione insomma che la politica è
anche nelle piccole cose.
La questione in ogni caso, questa volta ha
la paternità del centrosinistra: dopo Salvemini, sulla questione era intervenuto con
decisione il segretario regionale del Partito
Democratico Sergio Blasi che ha invitato i
suoi a dire addio ai rappresentanti personalizzati. Bando dunque ai supporters dei candidati via libera invece ad iscritti, militanti
e volontari che “come sempre, rimarca
dalla federazione provinciale del partito
Salvatore Capone, rappresentano le liste e
quindi i loro candidati, vigilando sulle operazioni di scrutinio”, spiega il segretario.
Ma in campagna elettorale, si sa, ogni argomento nasconde un’occasione di scontro,
così che l’iniziativa del centrodestra comunale leccese trova già una critica nel capo
dell’opposizione Antonio Rotundo: “La necessità da noi sollevata di sgombrare il
campo da possibili zone d’ombra, anche riconoscendo la pericolosità di quell’esercito
di sostenitori pagati -rappresentanti di lista
e di candidato, che crescono a ogni tornata
elettorale- era nient’altro che un’azione parallela alla lotta contro il voto di scambio scrive Rotundo-. La trovata che sindaco,
consiglieri e assessori del Pdl hanno messo
in atto è più forzata che apprezzabile, e in
ogni caso appare come una risposta insufficiente per contrastare il fenomeno. L’invito è dunque quello di utilizzare risorse ed
energie per occuparsi con maggior impegno
del governo della città”. Va detto inoltre
che lo stesso Rotundo aveva portato a casa
poche ore prima la bacchettata di un compagno di partito, Flavio Fasano. A margine
di una conferenza stampa, il leader gallipolino del Pd aveva, infatti, sottolineato come
la battaglia per il voto pulito nella città
bella non fosse una trovata di Rotundo, ma
un sos lanciato alcuni anni fa proprio da
Fasano.
(A. L.)
Anche Lecce ha il suo dog park
L’uomo gestisce e occupa tutti gli spazi che la
natura offre, con la convinzione di averne diritto più
di qualsiasi altra forma vivente. Accade così che il
cemento copra spazi sempre più estesi di territorio
rubando superficie a piante e animali confinati ai
margini delle città. Certo, ci sono le aiuole, i rondò
“aggiusta-traffico” con al centro un qualche esemplare
di albero e fiore, un tocco di colore nel nastro bituminoso su cui consumiamo le giornate e i copertoni
delle auto ma, spesso e volentieri, sono insufficienti
a funzionare come polmone della città e l’unica funzione importante, oltre che decorativa, è di essere il
rifugio dei cani portati lì dai loro padroni che
altrimenti non saprebbero dove farli scorazzare e
dove fargli fare i bisogni. Occorrono grandi interventi,
scelte importanti, eppure anche i piccoli passi
possono segnare un percorso e concretizzare
le buone intenzioni.
Anche Lecce ha il suo Dog Park e proprio
di un piccolo gesto si tratta, nella pur lodevole iniziativa dell’assessore Alfredo Pagliaro (nella foto), avendo un’estensione di
soli mille metri quadri. Inaugurato nelle immediate vicinanze di Piazza Palio, oggetto di un altro intervento che ha sollevato numerose polemiche in
quanto l’ovale dove un tempo si svolgeva il palio
oggi è stato concesso a un privato affinché lo
gestisca per trent’anni, con l’obbligo di riqualificare
l’area e destinarla a manifestazioni ed eventi culturali
garantendo all’Amministrazione comunale l’utilizzo,
Inaugurato a Lecce il primo parco per i cani dedicato a Tommy,
il labrador mascotte dei Vigili del Fuoco del capoluogo.
Ma gli animalisti replicano: “È insufficiente per la città”
a titolo gratuito, delle strutture realizzate per dodici
giornate. Proprio questo termine è parso ben poca
cosa a fronte dell’enorme vantaggio concesso al
privato e ora si aggiungono le polemiche, in primis
degli animalisti volontari, per un dog park che non è
sufficiente a rispondere alle esigenze delle popolazione
canina della città.
L’onore del taglio del nastro, se così si può dire, a
Tommy, il labrador nero mascotte dei Vigili del Fuoco
di Lecce, a cui è stato intitolato il parco. È stato lui,
al guinzaglio del suo addestratore, a muovere i primi
passi nell’area recintata seguito da Margot e Licia,
due labrador dal manto bianco ancora in fase di
addestramento. Tommy è un cane eroe che negli
ultimi mesi ha contribuito all’esito felice di quindici
interventi di salvataggio, anche all’Aquila nelle zone
più colpite dal terremoto. Nelle intenzioni dell’assessore
all’Ambiente e al Randagismo del Comune di Lecce,
questo è il primo di altri tre dog park che dovrebbero
sorgere nella zona 167, con una dimensione più
importante, a Borgo San Nicola e in via Merine.
Certo ora c’è da sperare che i leccesi puliscano il
terreno dagli escrementi dei loro cani, altrimenti più
che un salutare parco in cui far scorazzare i migliori
amici dell’uomo rischierebbe di trasformarsi in un
ricettacolo di sporcizia e batteri. E se proprio si vuol
sognare, si potrebbe chiedere all’assessorato uno
sforzo ulteriore di buona volontà per attrezzare un
Dog Park sul modello del centro aperto dalla Cooperativa Dog Park nel comune di Ottaviano (Napoli).
“Zone verdi per passeggiare all’aria aperta, strutture
destinate alla cura ed il benessere della salute, assistenza continua, pensione e alloggiamento confortevole”. Questo il messaggio della cooperativa,
quasi stessero sponsorizzando un qualche centro
benessere alle falde del Vesuvio. Si tratta di un’area
di 16mila metri quadrati attrezzata con sala operatoria,
ambulatorio, radiologia, laboratorio di analisi e toelettatura.
“Chi di speranza vive, disperato muore”, recita un
vecchio adagio. Ma a volte qualche miracolo accade.
(M. M.)
LECCE
20 marzo 2010
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La pace dal Salento
in Vaticano
Gli alunni dell’Istituto “Costa” promotori del movimento GPace, saranno ricevuti a maggio
da Benedetto XVI, un’iniziativa che sta raccogliendo innumerevoli adesioni e consensi
I ragazzi del movimento “GPace - Giovani per la
Pace” (www.gpace.net), studenti dell’Istituto “Costa”
di Lecce saranno il 19 maggio prossimo a Roma, invitati in Vaticano, in udienza da papa Benedetto
XVI. Cinquanta studenti, in rappresentanza del
gruppo intero, porteranno con loro un gigantesco
simbolo di pace, la bandiera arcobaleno più grande
del mondo (40 x 21 metri), quasi mille metri quadri
di tessuto in sette colori che ospita e ospiterà migliaia
di firme di persone che credono nel messggio dei giovani salentini: “Pace si può!”.
Il movimento “GPace - Giovani per la Pace” ha
appena un anno di vita ma conta già innumerevoli
traguardi, basti ricordare la Medaglia da parte del
presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, la
nomina della città di Lecce a “Capitale Internazionale
2009 dei Giovani per la Pace”, il premio per la pace
“Padre Alberto Amarisse”. In appena dodici mesi i
ragazzi hanno organizzato due grandiosi eventi a
Lecce che, vero obiettivo del movimento, hanno veicolato e amplificato in Italia ed in tutto il mondo la
loro ferma convinzione che è assolutamente possibile
vivere e convivere senza guerre.
Sia la grande “Stella Umana di Pace” realizzata il 23
maggio scorso che la cucitura della gigantesca Bandiera
della Pace del 14 novembre hanno ricevuto un grande
effetto mediatico, con la pubblicazione di innumerevoli
articoli e la trasmissione di servizi giornalistici in
radio e in tv, convogliando e attraendo l’attenzione
del pubblico sul sito dei ragazzi, carico di messaggi
propositivi e costruttivi. Gli studenti del Costa hanno
ricevuto ad oggi 3.850 adesioni attraverso il loro
sito www.gpace.net ed il loro gruppo su Facebook
conta più di 2.500 membri, questo significa che oltre
6mila giovani in Italia e all’estero (sono circa 400 gli
iscritti internazionali) sostengono attivamente e partecipano realmente e virtualmente alle loro iniziative.
Oltre all’appuntamento nella Capitale, il gruppo sta
ora lavorando alla “Giornata del GPace 2010” che
molto probabilmente avrà luogo nella prima settimana
di maggio.
Cuoreamico conferma il trend positivo della nona
edizione. Comitato
promotore (Mixer
Media, Banca Popolare Pugliese,
Gruppo Aligros), comitato scientifico,
comitato dei garanti (l’On. Giacinto
Urso, dr. Alessandro Stasi, dr. Franco
Stabili e il difensore civico del Comune
di Lecce, il dottor Domenico Anglana),
associazioni, istituzioni, imprese, forze
dell’ordine, enti e famiglie, riunitisi al
Doubletree by Hilton Acaya Golf Resort
Lecce, hanno così celebrato un’edizione da record. L’importo raccolto è
di 391.985,92 euro per 39 bambini
e ragazzi.
Nel corso di nove
edizioni del “Progetto Salento Solidarietà”, l’Associazione Cuoreamico
Onlus ha aiutato
418 bambini con
una raccolta fondi
di 3.202.908,19 euro e ha donato
ben 96 auto attrezzate per il trasporto
dei diversamente abili. Nel corso
della conferenza sono stati consegnati
gli assegni alle famiglie beneficiarie
e gli attestati a tutti coloro che hanno
contribuito alla raccolta fondi.
Prossimo appuntamento in piazza
Duomo a Lecce domenica 28 marzo
per la consegna delle autovetture.
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La Lupiaensis Management School promuove lo sviluppo locale. Era questo il
tema dell’incontro
inaugurale organizzato
lo scorso sabato da
Universus in collaborazione con il Comune
di Lecce e con l’Università del Salento.
La Lumas è Scuola di formazione
d’eccellenza, con un’offerta formativa
innovativa ed interdisciplinare, basata
sulla qualità della ricerca e dei metodi
didattici, sull’implementazione di modelli orientati all’efficienza dei processi
organizzativi e all’efficacia dei servizi
rivolti all’utenza di riferimento sul
ruolo delle “Information and Com-
munication Technologies”. Si propone
come soggetto attivo
nei confronti del territorio, promuovendo
e sviluppando assistenza, consulenza e
affiancamento su tematiche strategiche,
gestionali, organizzative, economiche nei
confronti degli attori dello sviluppo
locale, al fine di sostenere aziende
ed enti territoriali nei processi di innovazione e per sviluppare una cultura
manageriale che permetta ad imprese,
cittadini, enti locali del territorio uno
sviluppo endogeno basato sui principi
della sostenibilità e orientato al bene
comune.
20 marzo 2010
13
MAGLIE
20 marzo 2010
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Turismo e impresa
pronti al decollo
Sarà pronta tra poche settimane l’avio superficie in località Cortidroso. Un’opportunità imprenditoriale
che mira ad attrarre i viaggiatori delle più importanti tratte europee
A breve, prima dell’estate, in
località Cortidroso, nella zona
di Maglie-Melpignano, nascerà
un avio superficie, cioè un’area
idonea alla partenza e all’approdo di aeromobili (aeroplani
certificati), che non appartiene
al demanio aeronautico e su
cui non insiste un aeroporto.
Quindi, una struttura molto
più snella e meno soggetta a
restrizioni di un aeroporto, sia
in fase di realizzazione che di
gestione ed utilizzabile dagli
aeroplani ed elicotteri certificati,
nonché dagli apparecchi per il
volo da diporto o sportivo.
L’impianto è di proprietà di tre
imprenditori, Andrea Bavia,
Salvatore Portaluri e Loredana
Tanzarella che, con l’ausilio del
gestore e istruttore Antonio
Santoro intendono dare vita
un’attività che possa essere di
richiamo dal punto di vista
economico e turistico.
“Il progetto di realizzazione di
una avio superficie -spiega Santoro- nasce dall’idea di sopperire, innanzitutto, alle necessità
di collegamenti rapidi con il
resto d’Europa. La struttura,
autorizzata a norma del Decreto
del 1° febbraio 2006 emanato
dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e pubblicato
sulla Gazzetta Ufficiale n. 106
del 9 maggio 2006, ospiterà
una pista di volo in grado di
accogliere velivoli di medie dimensioni e ricade in un sito
posto al centro del Salento,
equidistante da importanti centri turistici quali Gallipoli,
Otranto, Castro, Ugento e Santa
Maria di Leuca”.
La natura imprenditoriale dell’avio superficie è giustificata
dalle difficoltà di mobilità esistenti nel territorio salentino e
dalla possibilità di collegare
l’impianto ad altre realtà simili.
“Così organizzata -spiega Andrea Bavia- l’area potrà collegare località oggi difficilmente
raggiungibili e poco appetibili
dagli operatori del settore, ma
che, proprio per questo, diventerebbero interessanti per la
struttura in progetto. Va da sé,
ovviamente, il risvolto positivo
relativo al trasporto dei plichi
e delle merci, così diffuso a
mezzo gomma e che troverebbe
naturale consenso se venisse
effettuato per via aerea anche
nel nostro territorio”.
Ma è il turismo il punto cardine
del progetto che tra poche settimane sarà operativo: “I viaggi
operati con aeroplani personali
-precisa Santoro- hanno raggiunto ormai un numero estremamente rilevante in tutta Europa. La Puglia è, appunto, un
luogo di riferimento per le sue
bellezze naturalistiche ed è diventato un crocevia molto importante per coloro che pianificano l’attraversamento del
Canale d’Otranto in direzione
della vicina Grecia. Ecco che
sorge, quindi, la necessità di
predisporre i servizi e quell’accoglienza di qualità, indispensabile per intercettare il turismo
di passaggio”.
Il progetto prevede, inoltre, la
realizzazione di una elisuperficie
per consentire l’attività di volo
con elicotteri in una struttura
in grado di effettuare interventi
antincendio e soccorsi sanitari,
in proprio o delegando tali
compiti ad aziende specializzate
e la possibilità di avviare, assegnando gli spazi idonei, una
scuola di pilotaggio di aerei ed
elicotteri. L’area, dotata di una
pista di decollo-atterraggio avrà
le delle dimensioni di 1.000x40
metri, una piazzola per elicotteri
da 35x35 metri e relativi distributori di carburante.
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ÇÉääÛ~êíáÖá~å~íç=äçÅ~äÉ
Ha riscosso un grande successo il corso organizzato
dall’Istituto Professionale “Egidio Lanoce” di Maglie
dal titolo La tradizione artigiana per l’imprenditorialità femminile mirante al recupero della tradizione
artigiana del ricamo e del punto. Oltre 60 gli iscritti,
provenienti anche da paesi limitrofi, che hanno deciso di partecipare alle lezioni teorico pratiche che
si terranno presso i locali della scuola fino alla fine
del mese di giugno.
“L’interesse diffuso sul territorio di corsi di ricamo
antico -dichiara la dirigente Alba Rosa Macrì- ha
spinto al scuola a valorizzare questa tendenza e a
incanalarla nella direzione dell’imprenditorialità femminile. L’istituto riprende un settore che è all’origine
della sua storia dove il ricamo era un punto di forza
della sua specificità. In definitiva il corso, coniugando
tradizione e innovazione, ha come obbiettivo il recupero dell’artigianato femminile per il reinserimento
nel mondo del lavoro e la riconversione professionale”. Fu proprio Egidio Lanoce agli inizi del Novecento a istituire la sezione femminile di disegno
applicato a trine e merletti della Scuola di arte e mestieri da lui stesso fondata.
MAGLIE
20 marzo 2010
15
Informazione pubblicitaria
Un'isola pedonale
di polemiche
Inaugurata l'isola pedonale di piazzetta Garzia, resa tale dalla presenza di un frantoio
ipogeo che rende pericoloso il transito delle automobili
Un’inaugurazione sui generis. Si
tratta della manifestazione organizzata provocatoriamente dall’Associazione Cicloattivi “Il Ciclone”,
per la prima isola pedonale magliese,
posta in piazzetta Garzia, chiusa
ormai al traffico da giorni, per la
scoperta di un frantoio ipogeo, che
rende pericoloso il transito delle
automobili a causa delle vibrazioni
da esse prodotte. Così, al grido di
“Grazie, nonni!”, gli appassionati
delle due ruote si sono dati convegno,
lanciando l’idea di piantare nella
piazzetta un bosco di lecci, per arricchirla ulteriormente. Certo non
un grande bosco, dato il minuscolo
spazio, ma qualche albero ci potrebbe stare, dato anche che gli
alberi non producono vibrazioni
come le automobili. “L’istituzione
dell’isola pedonale -spiega il presidente de “Il Ciclone”, Paolo Sansò- è frutto di una operazione accuratamente preparata dai nostri
antenati. Qualche secolo fa, i nostri
nonni scavarono un frantoio ipogeo,
composto da una serie di ampi vani,
che ancora oggi ospitano parte dell’attrezzatura necessaria per produrre
l’olio. Questa importante testimonianza del nostro passato fu poi dimenticata e nell’area fu realizzata
piazzetta Garzia, divenuta nel corso
degli ultimi decenni un parcheggio
e una trafficatissima via di transito,
data anche la presenza di alcuni
Da Simone a Maglie
la bellezza non ha confini
istituti scolastici nelle vicinanze”.
In realtà, la costituzione dell’isola
pedonale è stata provocata da cause
di forza maggiore: a febbraio è crollata la volta del frantoio ipogeo,
per cui si è deciso di correre ai
ripari, e quindi l’Amministrazione
comunale di comune accordo con
la Soprintendenza ha stabilito la
chiusura di piazza Garzia, con tanto
di dissuasori. “Ci si augura che presto si possa giungere a creare un itinerario guidato -ha commentato
l’assessore alla Pianificazione del
Territorio Franca Giannotti- vista
anche la vicinanza con il costituendo
museo dell’archeologia industriale,
in modo da creare percorsi culturale
che non potranno che arricchire la
nostra cittadina”. Per il momento,
il Municipio magliese, non potendo
disporre di fondi ad hoc si sta avvalendo di un piccolo fondo proprio.
Si pensa, infatti, che in futuro sarà
realizzata un’apertura della sala del
frantoio con una piccola scala in
modo da poter rendere fruibile il
bene culturale presente nella cittadina. All’inaugurazione però non è
stata invitata l’Amministrazione, restando mero appannaggio dei Cicloattivi. Da qui la connotazione
particolarmente polemica dell’iniziativa. Tuttavia, è dalla sua costituzione che l’associazione mira a
creare più zone all’interno della
città, che siano interdette al traffico
veicolare, affinché si venga a creare
la cosiddetta “Zona 30”, poiché
30 chilometri orari è la velocità
massima raggiunta da una bicicletta
a passeggio.
(A. L.)
Simone, parrucchiere per signora
da oltre 14 anni, ha cominciato la
sua avventura poco più che adolescente, frequentando una delle più
rinomate scuole e, successivamente,
l’Accademia per parrucchieri della
provincia di taranto, la “Hair Academy”. Comincia a muovere i suoi
primi passi lavorando in vari locali
per parrucchiere della sua provincia,
dopodiché si trasferisce a Lecce, la
sua città d’origine, e comincia a lavorare in saloni importanti come
quello di Aldo Coppola e Antonio
Civino. Nel febbraio 2004, parte
per New York, dove vi rimane per
circa 3 anni e mezzo. Qui comincia
a lavorare presso un prestigioso
salone per parrucchieri italiano e
in contemporanea ha la possibilità
di apprendere e assimilare le tecniche della scuola Vidal Sasson, frequentando corsi di formazione e
specializzazione.
Dal 1° dicembre dello scorso anno,
ha aperto un salone di parrucchiere
e truccheria qui a Maglie con servizio mini bar gestito all’interno
del salone e saletta relax per l’attesa
dotata di una piccola biblioteca e
postazione Internet.
Propone una linea di prodotti da
backstage, stili di ispirazione britannica e latina sia per le linee di
taglio che per effetti colore e trattamenti personalizzati. Offre un servizio di qualità e professionalità a
prezzi contenuti e possibilità di spaziare con gli appuntamenti facendo
ogni giorno orario continuato, dando così la possibilità a tutti
coloro che lavorano e hanno poco
tempo libero di concedersi un momento di assoluto relax all’ora che
preferiscono e in qualsiasi giorno
desiderano. Si alternano periodi
promozionali sui vari servizi tecnici
effettuati in salone e ritocco del
trucco compreso in tutti i servizi,
sempre.
POGGIARDO | ORTELLE
20 marzo 2010
In mostra la “Percezione
Sensoriale” di Profico
Il Palazzo della Cultura si appresta ad inaugurare
una nuova mostra pittorica di un artista locale
POGGIARDO La città si dimostra ancora una volta
attiva nella promozione e diffusione dell’arte nel
territorio, soprattutto per dare rilievo all’attività di
artisti locali. Un binomio, quello tra Poggiardo e
Arte, che si rafforzerà domenica 21 marzo alle
18.30 quando, presso l’ormai consueta sede del Palazzo della Cultura,
verrà inaugurata la
mostra personale di
Pittura “Percezione
Sensoriale” dell’artista
Alfredo Profico. Alla
presenza del sindaco
Silvio Astore, del professor Giuseppe Afrune, pittore e docente
di disegno, del giornalista Maurizio Antonazzo e con la partecipazione delle maggiori autorità cittadine,
Alfredo Profico presenterà per la prima
volta le opere che compongono la sua mostra
e che saranno visitabili
fino al prossimo 12
aprile, sempre presso
il Palazzo della Cultura.
Nato a Sedan, in Francia, nel 1958, l’artista
risiede proprio a Poggiardo dove, tra gli anni ‘80 e ‘90, inizia a interessarsi
alla pittura, dipingendo su vetro, ceramica, tela e
legno. Lo scorso anno, le opere di Profico sono
state esposte a Specchia, Muro Leccese e Lecce,
mentre quest’anno ha partecipato al Concorso
“Avanguardie Artistiche 2010” di Bruxelles, ottenendo la pubblicazione sul relativo Annuario d’Arte.
Il prossimo 24 aprile, poi, Profico sarà premiato
con il “Trofeo Guglielmo II” di Palermo; le sue
opere sono inoltre pubblicate sul periodico d’arte
nazionale “Boè”. Di
lui, Giuseppe Afrune,
recentemente protagonista di una mostra di
notevole successo, ha
dichiarato che “giocando con la tecnica,
Alfredo Profico, oltre
a trasmettere la gioia
della sua creazione, ti
fa spesso essere soggetto, coinvolgendoti
emotivamente. È il
massimo ed equivale
a vivere l’arte”. Per il
sindaco Astore “la mostra di Alfredo Profico,
al pari degli altri eventi
organizzati dall’apertura del Palazzo della
Cultura, risponde ad
esigenze culturali particolarmente sentite
dall’Amministrazione
comunale: sensibilizzare i cittadini sul valore della cultura, in
ogni sua forma espressiva; creare le premesse di conoscenza e di attenzione indispensabili per assicurarne
la conservazione; rafforzare la spiccata potenzialità
di attrazione che ha questo territorio”.
(A. C.)
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éÉê=ä~=m~ëëáç=`ÜêáëíáÒ
POGGIARDO In
vista delle festività
pasquali, il Gruppo
Fratres donatori volontari di sangue ha
organizzato una visita a Ginosa (Taranto) per partecipare alla “Passio Christi” (nella foto),
rappresentazione dal vivo della Passione
di Cristo che si terrà il prossimo 27
marzo. Il ritrovo dei partecipanti è
previsto per le 15 presso la Scuola
Media in via Monte Grappa, da dove
la comitiva partirà per giungere a
Ginosa. Alle 19.30 avrà inizio la sfilata
in costume dei figuranti nel centro
storico del comune tarantino, a cui
seguirà la messa in scena della rap-
presentazione della
“Passio Christi” nello
splendido scenario
naturale della Gravina di Ginosa. Intorno alle 23, infine,
al termine dello
spettacolo, è previsto il ritorno per Poggiardo.
Il termine ultimo per le iscrizioni è
stato fissato per martedì 23 marzo,
per una quota di partecipazione di 10
euro a persona. Ovviamente l’invito è
rivolto a tutti, non solo poggiardesi, e
dunque per qualsiasi informazione in
merito è possibile rivolgersi a Pasquale
Minnella o Antonio Ciriolo, contattandoli
rispettivamente ai numeri 339.4793094
e 328.8724426.
(A. C.)
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cê~åÅÉëÅç=aÉ=sáíáÒ
ORTELLE L’Istituto
“Francesco De Viti”
(nella foto), per circa
80 anni asilo infantile e orfanotrofio,
ritornerà attivo grazie
al piano di risanamento approvato
dalla Regione Puglia, pubblicato sul
Bollettino ufficiale n. 32 del 18 febbraio.
Il piano prevede una serie di servizi
rivolti ai minori e ai disabili della provincia, e fare del “De Viti” un’azienda
pubblica all’avanguardia nel settore.
Il progetto prevede 500mila euro in
favore dell’asilo nido, 1 milione e
200mila euro per realizzare una struttura d’accoglienza per i minori disabili
e le proprie famiglie presso la sede
distaccata di Castro,
800mila euro già in
graduatoria per
creare a Ortelle un
centro socio-riabilitativo-educativo, 2
milioni e 500mila
euro per costituire
una residenza sanitaria assistita (Rsa).
Verrà poi nominato un cda con al suo
interno due componenti il Consiglio
comunale. “A questo piano -spiega il
capogruppo di minoranza Danilo Guida- comparteciperanno tutti i comuni
del distretto socio-sanitario di Poggiardo.
Onore al merito del Commissario dell’Istituto Luigi Circhetta che con impegno
e passione ha ottenuto questo risultato”.
(A. C.)
20 marzo 2010
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20 marzo 2010
TRICASE
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Zocco: “275, arteria faraonica”
Il consigliere comunale del Pd, Carmine Zocco, nonché componente dell’Assemblea regionale,
sgombra il campo sulla vicenda dai molti equivoci costruiti ad arte
La Giunta regionale nei giorni scorsi ha
presentato un ricorso contro la delibera del
Cipe sull’appalto dei lavori relativi all’allargamento dell’ultimo tronco della strada,
dall’incrocio Alessano-Corsano fino a Leuca.
La Regione, che cofinanzia l’opera, contesta
al Cipe di non aver tenuto conto della delibera regionale del giugno 2007 che mitigava
l’impatto ambientale, prevedendo per l’ultimo tratto la trasformazione in una “strada-parco”. Il progetto del Cipe, infatti, prevede un lungo viadotto con piloni alti
fino a 9 metri ed una maxirotatoria
di Gagliano con 19 svincoli. “Il
fuoco di sbarramento del centrodestra -spiega il consigliere
comunale di opposizione, Carmine Zocco (nella foto)- ha
cercato dapprima di dissimulare
la reale entità dell’intervento
per poi ritornare ad enfatizzare
il tradizionale tema della sicurezza,
cavallo di battaglia del Comitato 4
corsie per la vita, animato dal consigliere
provinciale del Pdl, Biagio Ciardo. Occorre
però ribadire alcuni punti fermi per sgombrare il campo da molti equivoci costruiti
ad arte. La richiesta di migliorare i collegamenti e i trasporti del Sud Salento è stata
una battaglia sacrosanta che la sinistra ha
legato sempre allo sviluppo del territorio.
Percorrere le distanze in tempi più brevi e
con maggior sicurezza era, in verità, una
rivendicazione che investiva non solo la
275, ma l’intero sistema dei trasporti su
strada e su rotaia, privato e pubblico. Va in
questo senso l’idea di riqualificare la Ferrovia
Sud - Est come rete metropolitana di superficie, contenuta nel progetto Grande Salento”.
Il consigliere Zocco sostiene poi che “l’arteria
i~=ãÉÖäáç=ÖáçîÉåíªÒ
Çá=qêáÅ~ëÉ=~=dáçÅ~ÖáåÒ
faraonica sarebbe forse adatta ad un modello
di sviluppo che privilegia le cattedrali nel
deserto, non certo alla nuova sensibilità
che coniuga economia e ambiente e considera
la specificità del territorio come una risorsa
da valorizzare. Il ricorso della Regione, che
mi auguro venga accolto, può riaprire i
giochi senza compromettere del tutto l’opera
come paventa il centrodestra? Penso proprio
di sì -ribadisce Zocco-, soprattutto se la via
legale sarà accompagnata anche da una
mobilitazione della società civile e da una
riflessione attenta delle istituzioni e delle
comunità locali. Potrebbe essere l’occasione
per tornare all’ipotesi del blocco delle 4
corsie fino a Montesano e del raccordo con
la viabilità esistente (la circonvallazione di
Tricase “Cosimina”) da mettere in sicurezza.
È la soluzione che aveva proposto il Consiglio
comunale di Tricase con la deliberazione n.
24/2004, poi bocciata a Roma, e che risparmia al nostro territorio un solco lungo
8 km tra Tricase e Lucugnano. Quando nel
2007 si profilava il passaggio delle 4 corsie
anche da Tricase, si levarono molte voci
critiche nei confronti dell’Amministrazione
di centrosinistra ritenuta responsabile del
fatto. Mi piacerebbe -conclude il consigliere
del Pd- sapere se il loro assordante silenzio
di oggi è frutto di distrazione, se hanno
cambiato opinione o se temono che la loro
posizione di allora possa giungere all’orecchio
di Palese”.
Giovanni Nuzzo
Si è svolta nei giorni scorsi presso il Palazzetto dello
Sport di Lecce “Giocagin”, una vera e propria festa
organizzata dalla Uisp dove bambini e anziani hanno
interagito per mezzo dello sport, con la ginnastica e
la danza. Tricase è stata ben rappresentata da circa
70 anziani (su quasi 100 iscritti) appartenenti ai
corsi di ginnastica dolce fortemente voluti dall’Amministrazione comunale, che si svolgono presso la
palestra “Vittoria Dance”. È toccato al consigliere
Pasquale Scarascia curare e seguire, già dalla prima
edizione, questa attività di grande valenza sociale.
Gli anziani diretti dal maestro Roberto Fersini hanno
effettuato con grande coinvolgimento una simpatica
e divertente coreografia che ha rispecchiato fedelmente
lo spirito di questa attività.
“Poter effettuare un’attività sportiva fatta di movimenti
dolci -spiega Scarascia- adatti alle loro problematiche,
ha dato la possibilità a coloro che da tempo non
svolgevano attività sportiva di rimettere in moto il
proprio corpo, in particolare c’è da sottolineare che
il beneficio più grande che gli anziani traggono da
questa attività riguarda il vivere bene insieme agli
altri. Aver partecipato nuovamente alla manifestazione
è stata motivo di grande soddisfazione -conclude il
consigliere- perché ha rinforzato il profondo convincimento della grande valenza sociale dell’attività”.
(G. N.)
20 marzo 2010
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CASARANO
20 marzo 2010
Depuratore consortile,
è scontro istituzionale
Il Comune di Casarano e la Provincia di Lecce si dividono sulla questione legata
all’entrata in funzione del nuovo depuratore cittadino
Il Comune di Casarano contro la
Provincia o, se preferite, la
Provincia contro il Comune
di Casarano. E la conseguenza immediata generata dalla diatriba in atto
fra Ivan De Masi (nella
foto in alto) ed Antonio
Gabellone (nella foto in
basso) è il rinvio dell’entrata
in funzione della struttura
di depurazione attesa da
anni ed ora “impantanata”, è il caso di dire,
nei rivoli degli scarichi.
“Da sindaco fiducioso
delle istituzioni -dichiara
De Masi- pensavo che il depuratore consortile di Casarano
non avesse colore politico. Purtroppo devo ricredermi. Per senso
di responsabilità e correttezza istituzionale abbiamo partecipato al
Tavolo convocato dalla Provincia,
pur nella consapevolezza che il
Piano regionale di tutela delle
acque, istruito, predisposto ed approvato dalla giunta dell’ex presidente Raffaele Fitto (Palese compreso), prevede come destinazione
dei reflui del depuratore di Casarano il canale del Raho, contro
cui, oggi, tanti scudi si sollevano.
Il presidente Gabellone ha però
emanato il provvedimento di sospensione della determina di autorizzazione allo scarico da parte
20
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é~êíÉ=ä~=ê~ÅÅçäí~=éçêí~=~=éçêí~Ò
Tra il 30 ed il 31
marzo prossimi dalle
strade e dagli angoli
della città saranno
definitivamente rimossi i cassonetti
per il conferimento
della spazzatura perché dal 1° aprile
entrerà in funzione il servizio di raccolta
dei rifiuti solidi urbani con il sistema
della differenziata “porta a porta” (orari
di ritiro dalle 6 in periodo invernale e
dalle 5 nel periodo estivo). In questi
giorni l’assessorato all’Ambiente ed al
Decoro urbano retto da Attilio De Marco
avvierà la campagna di sensibilizzazione
promossa dall’Amministrazione comunale, attraverso la distribuzione di ca-
lendari per la raccolta e di pieghevoli
illustrativi sulla differenziata in modo
da dare ampia informazione ai cittadini sulle procedure
da seguire. L’umido
verrà raccolto quattro volte a settimana (lunedì, mercoledì,
venerdì e sabato); la plastica e la
carta saranno raccolte rispettivamente
il martedì ed il giovedì; mentre il vetro
sarà ritirato il sabato a settimane alternate. Le utenze non domestiche,
come bar, ristoranti, pub, pizzerie,
esercizi commerciali saranno invece
attrezzate con un ulteriore contenitore
carrellato o con contenitori rollpack.
i~=ëìÅÅìêë~äÉ=ÇÉä=iáÅÉç=s~åáåáÒ
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dell’amministrazione, con un atto
che di fatto sovverte la conclusione
cui era giunto il Tavolo tecnico
che aveva invece individuato una
soluzione condivisa da tutti i rappresentanti tecnici delle Amministrazioni e delle società coinvolte.
Dinanzi a questo modo di intendere
la politica noi non ci stiamo -conclude il primo cittadino di Casarano- e dichiariamo in modo chiaro
ed inequivocabile che andremo
avanti per la nostra strada. L‘impianto è già in funzione e sarà
consegnato all’Acquedotto Pugliese”.
Pronta la replica del presidente
della Provincia: “Ricordo al sindaco
-sottolinea Gabellone- che quel Tavolo si concluse con una decisione
unanime (quindi anche con la sua
condivisione), per la sospensione
e non la revoca della Determina di
autorizzazione allo scarico delle
acque in modo da consentire ad
una commissione di tecnici in rappresentanza dei comuni di Casarano, Gallipoli e dell’ente Provincia
di poter elaborare una soluzione
che permettesse l’attivazione del
depuratore di Casarano senza che
anche solo una goccia d’acqua
giungesse in località Baia Verde”.
Daniele Greco
Le piogge delle scorse settimane hanno
riportato in primo
piano i problemi
strutturali in cui versa
la succursale di via
Sesia del Liceo
Scientifico “Cesare
Vanini”. L’immobile è di proprietà del
comune, ma è dato in locazione alla
Provincia, ente tenuto alla manutenzione
ordinaria. I Vigili del Fuoco e l’Ufficio
tecnico provinciale rassicurano sull’assenza di problemi di natura statica, ma
è unanime la richiesta espressa da Comune, dirigente scolastico, studenti e
genitori che si provveda a realizzare i
lavori di manutenzione ordinaria e di
adeguamento alle norme igienico-sa-
nitarie.
“Siamo disponibili ha dichiarato il sindaco Ivan De Masi
(nella foto insieme
agli studenti del “Vanini”)- a rinunciare
ai canoni di locazione, per altro non corrisposti dalla Provincia
da 15 mesi, a compensazione dei lavori
da effettuare, in modo tale da mettere
la Provincia nelle condizioni di intervenire
e portare a termine gli interventi necessari.
È giusto ricordare che, se si è giunti a
questa situazione, è perché la manutenzione ordinaria negli scorsi anni non
è stata effettuata. E la reiterata mancanza
di interventi ha creato le condizioni per
richiedere misure straordinarie”.
GALATINA
20 marzo 2010
21
Il dibattito elettorale
entra nel vivo
Utilizzare le elezioni come “primarie istituzionali” è la scommessa di Roberta Forte.
Intanto Vito Tundo esprime forti dubbi nella scelta dei 110 scrutatori
La campagna elettorale è entrata nel vivo.
La città è tappezzata di mezzibusti che cercano di catturare l’attenzione del cittadino
e guadagnarsi quanti più consensi possibili,
una guerra pacifica, fatta di botta e risposta
senza offese.
“La politica è anima, passione, entusiasmo
voglia di affermare un ideale, una visione
del mondo che riesca a convincere, persuadere, entusiasmare gli elettori e non svilirsi
in una partita di risiko, fredda, calcolata
come un esercizio di aritmetica, capace
solo di allontanare la gente da un mondo
in cui qualche assurdo burattinaio pensa
di tirare a piacimento, ed anche male, i fili
di tanti burattini”. Sono le dichiarazioni di
Roberta Forte di Rifondazione Comunista,
che racconta il suo modo di vivere questi
ultimi giorni di propaganda. Per rompere
il tatticismo e ridare entusiasmo agli elettori
del centrosinistra, la Forte ha deciso di
alzare il tiro di una scommessa in cui ci
crede fermamente: utilizzare il primo turno
delle elezioni amministrative come primarie
istituzionali. “È evidente -spiega la Forteche la situazione politica galatinese sia
frammentaria e confusa: candidati consiglieri
di sinistra schierati con sindaci di destra,
frequenti cambiamenti di casacca, un centrosinistra con un forte mal di pancia, con
assenze importanti e pesanti. Il sistema
elettorale ci consente di non restare succubi
delle scelte delle segreterie dei partiti, ma
permette attraverso il voto disgiunto di
scegliere autonomamente il sindaco del-
l’intero centrosinistra”.
“Il sistema adottato per la scelta dei 110
scrutatori che parteciperanno alle operazioni
elettorali di fine marzo noi non lo condividiamo”. La denuncia giunge dal gruppo
politico Galatina in movimento per voce
di Vito Tundo che esprime forti dubbi sul
rispetto dei principi di equità e nel comportamento di Palazzo Orsini. “La commissione elettorale -spiega Tundo- è previsto
sia composta da un presidente, nel nostro
caso dal commissario prefettizio, e da consiglieri che rappresentino maggioranza e
opposizione. Oltre ad Alberto Capuano,
tale commissione è composta oggi dagli ex
consiglieri Vincenzo Guido, Piero Lagna e
Giancarlo Coluccia”. Da parte del gruppo
c’è la massima fiducia nelle persone e non
si dubita che nell’effettuare le nomine siano
stati utilizzati criteri e parametri per valutare
l’eventuale condizione di disagio dei candidati. “Perché non rendere pubblici i criteri
utilizzati per le scelte, a garanzia che
l’operato della commissione ha concretamente rispettato lo spirito di tutela che la
legge richiedeva? È stato opportuno che
un candidato sindaco facesse parte di tale
commissione? È stato opportuno che un
consigliere dimissionario dell’ex maggioranza
che ha contribuito fattivamente alla caduta
della precedente amministrazione faccia
parte di tale commissione?”. Sono questi i
dubbi esposti da Galatina in Movimento.
“Per noi -conclude Tundo- tutto questo è
stato per lo meno inopportuno e i componenti della commissione avrebbero dovuto
all’unanimità decidere di effettuare la selezione nel modo più trasparente possibile,
mediante sorteggio pubblico o in alternativa
dimettersi”.
Paolo Antonio Franza
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Si celebrerà sabato 20 marzo in Lombardia
la XV Giornata della Memoria e dell’Impegno
in ricordo delle vittime delle mafie. Usd e
Link Coordinamento Universitario non mancheranno a Milano per manifestare lo sdegno
e la voglia di cambiamento della nostra generazione, stanca di sentirsi impotente. In
tutta Italia sono oltre 100 gli incontri e le iniziative pubbliche organizzate per tutto il mese
di marzo dal sindacato studentesco per approfondire al meglio la tematica e per sensibilizzare una popolazione che spesso si dimostra indifferente a questioni cosi importanti.
Anche gli studenti di Galatina non sono
rimasti esclusi da questo progetto, tanto da
decidere di incontrarsi nell’auditorium
dell’I.P.S.I.A. “Gaetano Martinez”, per un’assemblea che ha coinvolto rappresentanze
da parte di tutte le scuole della città e che
ha affrontato proprio la scottante questione
della criminalità organizzata. Oltre alla rappresentanza studentesca, presente anche
don Raffaele Bruno, responsabile regionale
di Libera, Carlo Monticelli, coordinatore regionale Usd Puglia e Alessandro Martines, in
qualità di coordinatore dell’Udu Lecce. Un
momento di crescita e di approfondimento,
e un punto di partenza per una serie d’iniziative
importanti, come il raduno di sabato a Milano,
e per dare il via ai progetti di questo mese.
(P. A. F.)
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NARDÒ
20 marzo 2010
A Nardò la velocità è
“sotto controllo”
Dopo i primi riscontri positivi, la Polizia Municipale rilancia la politica dei controlli
capillari sulle principali arterie cittadine
Procede senza soluzione
di continuità l’operazione “Velocità sotto controllo” organizzata dal
comando di Polizia Comunale di Nardò. Il fine
principale di questa campagna di sicurezza stradale è quello di limitare,
attraverso una fitta rete
di controlli, il numero
degli incidenti e dei sinistri, soprattutto lungo
le strade a scorrimento
veloce. Sono state fatte
oggetto di particolare
attenzione (e lo saranno
anche nei prossimi giorni) le arterie maggiormente trafficate, come
la celebre Pagani – Posto
di Blocco, la Strada Provinciale 112 – Villaggio
Resta, via Gallipoli, via
Lecce e via Avetrana. Al
fine di effettuare dei monitoraggi estesi e approfonditi, i vigili urbani si
sono dotati di una moderna strumentazione,
come il Telelaser. I primi
risultati di quest’attività
di prevenzione non si sono lasciati
attendere e si sono immediatamente dimostrati interessanti dal
punto di vista quantitativo.
Su 257 veicoli controllati, 68
sono stati colti oltre il limite di
velocità prestabilito e ben 5 patenti
di guida sono state ritirate. Si
tratta dunque di ottimi risultati
che, come dichiarato da Cosimo
Tarantino, comandante
della Polizia Municipale
di Nardò, rappresentano
soltanto l’inizio di un’attività che, nei prossimi
giorni, subirà un’ulteriore evoluzione: “I controlli -ha ribadito lo stesso Tarantino- proseguiranno costanti anche nei
prossimi giorni e le postazioni Telelaser saranno organizzate anche su
zone specifiche del territorio comunale e su
alcune vie del centro abitato non usualmente presidiate con le apparecchiature elettroniche di
vecchia generazione. La
rilevazione riguarderà
quei siti più a rischio
dove in passato si sono
verificati molteplici e pericolosi sinistri anche
gravi”. Oltre alle strade
sopra citate, saranno interessate dai controlli alcune arterie cittadine
(come via Volta e via
Bonfante) ed extraurbane (strada Cucchiara).
Gli automobilisti sono dunque
avvisati: a Nardò, oggi più che
mai, è necessario tenere la velocità
“sotto controllo”.
Alessio Palumbo
23
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Alcuni settori della
costa neretina hanno subito, negli ultimi tempi, una devastante opera di
erosione da parte
del mare. Le prime
opere di consolidamento e recupero sono state attuate nei mesi scorsi,
ma a partire dall’inizio dell’anno il
mare ha continuato a “mangiare” altri
pezzi di litorale. Particolare clamore
ha suscitato l’arretramento di oltre
due metri della celebre spiaggia di
Santa Caterina (nella foto), uno dei
luoghi prediletti dalle folle balneari
neretine, nonostante le sue ridotte
dimensioni. Altri danni sono stati ri-
scontrati presso la
marina di Sant’Isidoro, il cui molo
ha risentito in maniera pesante dell’azione dei flutti.
Il Comune di Nardò
ha prontamente richiesto l’intervento
del Servizio Demanio e Patrimonio
della Regione Puglia al fine di attuare,
prima dell’inizio della stagione estiva,
una rapida ristrutturazione del molo
di Sant’Isidoro ed il ripascimento
della sabbia della spiaggia di Santa
Caterina. L’allarme è stato dunque
lanciato. Ora si attendono gli interventi
della Regione Puglia e i finanziamenti
europei.
(A. P.)
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ÄçåáÑáÅ~=ÇÉääÉ=ÇáëÅ~êáÅÜÉ=Çá=~ãá~åíç
Partono in questi giorni i nuovi interventi di bonifica del litorale di Nardò
dai rifiuti contenenti amianto. A tal
fine la Provincia di Lecce, facendo seguito ad una richiesta avanzata dalla
stessa Amministrazione comunale,
ha stanziato, nel contesto del Piano
di Attuazione Provinciale per l’Ambiente, ben 28.500 euro a fondo perduto. I tecnici comunali hanno
provveduto a redigere un progetto relativo alle piccole bonifiche, portando
avanti, contemporaneamente, una
puntuale mappatura della costa volta
ad individuare i siti inquinati dallo
scellerato abbandono di rifiuti contenenti amianto, una sostanza estremamente pericolosa e deleteria non
solo per la natura ed il paesaggio,
ma soprattutto per l’uomo. Lo stesso
assessore all’Ambiente Cosimo Caputo ha espresso l’auspicio che
“possa presto innalzarsi anche lo spirito civico della comunità, in modo da
utilizzare le poche risorse a disposizione per altre tipologie di interventi
di tutela e difesa del territorio”. Un
augurio che non possiamo che condividere pienamente.
(A. P.)
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20 marzo 2010
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GALLIPOLI
20 marzo 2010
Nuovi interventi per la
viabilità della zona Peep 3
Istituito il senso unico nelle vie De Giorgi e Arditi, riadeguata la segnaletica
orizzontale nel tratto in curva tra le vie Arditi e Deledda
ed in alcune zone limitata la velocità a 30 km/h
L’Amministrazione comunale interviene sulla viabilità del Peep 3,
zona di nuovo insediamento urbano, per alleggerire il traffico
automobilistico ormai congestionato nell’intera zona. A restituire
maggiore sicurezza in un quartiere
cittadino che in passato spesso è
stato teatro di incidenti stradali
sono stati in particolare l’istituzione
del senso unico nelle vie De Giorgi
e Arditi (le più trafficate ed intasate
della zona); il riadeguamento della
segnaletica orizzontale nel tratto
di strada in curva che collega via
Arditi e via Deledda; la limitazione
della velocità (in molti punti ridotta
a 30 chilometri l’ora) e l’istituzione
del divieto di sosta su un lato
della stessa via Deledda. Iniziative
attese che rendono più snella l’intensità della circolazione stradale
in un’area a forte densità abitativa.
“La razionalizzazione della viabilità -commenta l’assessore alle
Periferie, Giovanni Pisanello- è
un risultato che, da un lato, testimonia l’attenzione che l’Amministrazione comunale ripone nei
confronti del Peep, con interventi
tesi a migliorarne la vivibilità e,
dall’altro, comprova il positivo
dialogo che sussiste con l’associazione Città Nuova, realtà che opera in modo meritorio nel quartiere,
collaborando con spirito costrut-
26
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~ä=iáÅÉç=nìáåíç=bååáçÒ
Mercoledì prossimo
24 marzo (a partire
dalle 18) presso
l’Aula magna del Liceo “Quinto Ennio”
di Gallipoli la compagnia di teatro “Gli
Armonauti” in collaborazione con il
Liceo “Quinto Ennio”
e con il patrocinio del Comune di Gallipoli organizza la tavola rotonda dal
tema “L’energia dei luoghi: i megaliti
del Salento tra storia, teatro e intriganti
supposizioni”.
All’importante manifestazione che apre
una finestra sul passato del territorio
salentino e sulle caratteristiche e misteriose testimonianze megalitiche
della storia comune
della vecchia Terra
d’Otranto prenderanno parte l’architetto Alfredo Foresta, l’assessore alla
Cultura del Comune
di Gallipoli Gabriella
Casavecchia, l’ingegnere Giacomo De
Vito, il medico Mauro Minelli, il docente
di storia dell’Arte moderna dell’Università del Salento Paolo Vetrugno, il
docente di cinematografia Maurizio
Madaro ed il direttore della compagnia
teatrale de “Gli Armonauti” Salvatore
Coluccia. Aprirà i lavori il dirigente
scolastico del Liceo “Quinto Ennio”
Loredana Di Cuonzo.
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tivo con il nostro esecutivo”. E
l’iniziativa dell’Amministrazione
comunale della “Città Bella” è
stata particolarmente apprezzata
proprio dall’associazione Città
Nuova presieduta da Nicola Ripa.
“Il nostro sodalizio -commenta
infatti dal suo canto Ripa- esprime
compiacimento per quanto realizzato dall’Amministrazione comunale, frutto di varie segnalazioni
di questo sodalizio, seguiti da proficui incontri con gli assessori Bar-
ba e Pisanello. Anche se, come
sempre accade nei primi tempi di
un ‘cambiamento’, i nuovi sensi
unici creano qualche disorientamento e provocano brontolii da
parte di qualche automobilista,
bisogna comunque dire che è stata
sicuramente attuata una buona
soluzione per il traffico nel quartiere. Questo è sicuramente un
segnale di attenzione di questa
Amministrazione ai problemi del
Peep 3”.
(D. G.)
Da una collaborazione tra il comune di
Gallipoli e i Cantieri Koreja nasce “La
città dei ragazzi”, laboratorio biennale
per attori, tecnici ed organizzatori teatrali.
Sede del corso sarà il “glorioso” teatro
Garibaldi (nella foto) di corso Roma,
vero gioiello nel ricco patrimonio architettonico e culturale della città. Il
progetto, come spiegano gli stessi promotori dell’iniziativa, “non è una semplice
e nuova rassegna di spettacoli ma è
orientato alla formazione di un gruppo
strutturato di persone in grado di assumersi la responsabilità di gestire un
teatro”.
L’iniziativa pensata per dare nuova vita
al teatro Garibaldi è stata presentato
nei giorni scorsi nella sala conferenze
di palazzo Adorno a Lecce, alla presenza
di Simona Manca, assessore alla Cultura
della Provincia di Lecce, di Gabriella
Casavecchia, assessore alla Cultura
del Comune di Gallipoli, di Paola Renna
e Isa De Lorenzis, rispettivamente dirigente dei Servizi Culturali, Biblioteche
e Musei e delle Politiche Servizi alle
Persone del Comune di Gallipoli, e di
Franco Ungaro, direttore organizzativo
dei Cantieri Teatrali Koreja di Lecce.
20 marzo 2010
MINERVINO | CURSI
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La rabbia di Caroppo
sulle Terme
Ettore Caroppo accusa il presidente della Regione Puglia di aver dimenticato
il Nuovo Centro termale di Santa Cesarea, abbandonato a se stesso
MINERVINO La rivolta del primo
cittadino tiene sempre accesa la
polemica con la società Terme
Spa e i componenti dello stesso
Consiglio di amministrazione
dell’azienda, sull’abbandono del
Nuovo Centro termale realizzato
20 anni fa e attualmente in stato
di degrado. Dopo le prese di
posizione del sindaco di
Santa Cesarea, Daniele
Cretì, di quelle del Consiglio di amministrazione della Terme Spa, presieduto da Salvatore Serra, scende in campo Ettore Caroppo (nella foto),
titolare di alcune azioni all’interno della società il quale accusa la Regione Puglia di essere
stata sorda verso lo sviluppo del
centro termale.
“Perchè l’azienda -si chiede Caroppo- che potrebbe aprire nuovi
scenari di crescita del territorio è
stata trascurata proprio dal socio
di maggioranza? E poi, in questi
anni di polemiche, vicende giudiziarie, accuse e veleni che hanno
caratterizzato l’operato del Cda,
abbandonato dalla stessa Regione,
solo la buona volontà di coloro
che credono e vivono la Società,
dei soci di minoranza e lo spirito
di forte radicamento al territorio
hanno consentito di superare i
`äáã~=êçîÉåíÉ=~=`ìêëá=
éÉê=áä=Ñçíçîçäí~áÅç
Botta e risposta a base di manifesti in merito alla
realizzazione del nuovo impianto che dovrebbe essere
realizzato in prossimità di abitazioni e scuole
momenti difficili. Come mai il
presidente della Giunta regionale
-sottolinea il sindaco di Minervino- che punta alla bellezza, al turismo di qualità, alle opportunità
di sviluppo ha dimenticato le terme? Perché il presidente che crede
in una Puglia migliore non ha
creduto in questa parte del territorio che guarda ad Est? Come
mai il presidente che apprezza i
giovani talenti dagli spiriti bollenti
non si è accorto che una classe
dirigente giovane e motivata aveva
bisogno del sostegno della Regione
e sperava di non essere penalizzata
dall’appartenenza politica? Il pre-
sidente Nichi Vendola in questi
cinque anni di governo non ha
mai ascoltato una sola parola
sullo sviluppo delle Terme”. Il
sindaco Caroppo vuota così il
sacco e auspica, che il progetto
di rilancio venga presentato in
Area Vasta e che non serva solo
per la campagna elettorale, ma
che sia seriamente analizzato e
considerato dagli uffici regionali,
ai fini del finanziamento per il
completamento della struttura.
“Come mai il presidente -conclude
Caroppo- non offre opportunità
di sviluppo e abbandona tale
struttura?”.
(G. N.)
CURSI Cittadini in mobilitazione contro
la costruzione di un grande impianto fotovoltaico adiacente alle abitazioni e a poche
centinaia di metri dalle scuole. Un cartello
di cantiere (nella foto), nascosto in fondo
ad un bel tratturo bordato da antichi
muretti a secco, ha risvegliato la coscienza
di cittadini, associazioni ambientaliste e
politiche. Il manifesto dell’associazione La
Destra ha rotto il silenzio ponendo l’attenzione sulla costruzione di un impianto fotovoltaico proprio nei pressi del centro
abitato. Nel manifesto La Destra rimprovera
al sindaco “il riserbo e il silenzio” sulla costruzione del campo fotovoltaico in località
“Macchia”. Sulla stessa lunghezza d’onda
il secondo manifesto a firma di Marilena
Pappadà che pone l’accento “sull’inquinamento elettromagnetico e sulla possibilità
di respirare esalazioni tossiche derivate
dai diserbanti usati per ostacolare la
crescita dell’erba”.
Nel manifesto dell’associazione Generazione,
si legge: “Ma chi è il nostro sindaco, dottor
Jekill o mister Hyde?”, in cui contesta al
sindaco Santoro il suo avere una doppia
personalità, perché “nel convegno del 24
gennaio -tenutosi per promuovere il mini
fotovoltaico- raccontava con disgusto l’increscioso andazzo che vede quasi quotidianamente venire negli uffici del suo comune faccendieri d’ogni tipo per chiedere
d’installare impianti eolici e fotovoltaici”. Il
testo continua affermando che “la nostra
associazione il 14 gennaio ha presentato
un atto di diffida di Italia Nostra nel quale
si chiedevano atti di eventuali progetti
eolici o fotovoltaici, senza avere risposta”.
Il sindaco Santoro ha risposto con un altro
manifesto nel quale afferma che è “nelle
specifiche competenze dell’Ufficio Tecnico
la responsabilità del rilascio di un permesso
di costruire, come previsto dalla legge
Bassanini”. Il manifesto de Le Radici del
Futuro di Luigi Chilla contesta “la mancanza
di comunicazione e chiede al sindaco di
revocare la concessione edilizia e la convocazione di un Consiglio comunale monotematico aperto”. Anche la minoranza
consiliare di Voltiamo pagina contesta al
sindaco “la mancanza di regole certe valide
in ogni settore”.
20 marzo 2010
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MARTANO | CALIMERA | CORSANO
20 marzo 2010
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Marco Castelluzzo
Antonio Bovino
Massimo Coricciati
Una poltrona per tre
CALIMERA Sono in due a contendersi
il ruolo di sindaco della comune griko in
questa tornata elettorale. Il centrodestra
locale è compatto e non ha dubbi nel riconfermare il sindaco uscente, Giuseppe
Rosato, 62 anni, appoggiato anche dall’UdC che lascia i vecchi alleati dell’opposizione. Nella squadra di Rosato i nomi
noti dell’Amministrazione uscente (tra i
quali spicca quello di Luigi Mazzei, capo
di gabinetto del presidente della Provincia
e candidato in questa tornata elettorale
Tre importanti nomi della politica e della società martanese si confrontano per
conquistare il Palazzo di Città
MARTANO I pronostici ci hanno
preso in pieno: come si vociferava
da tempo, a correre saranno in
tre. Per il centrosinistra la situazione appare ferma a tre anni fa,
quando vennero presentate due
liste. Da un lato Marco Castelluzzo, avvocato 43enne, già vicesindaco nella giunta Saracino del
1997 è appoggiato da Pd, Udeur,
Io Sud ed Udc, e Antonio Bovino
anche lui avvocato, 47 anni, candidato tre anni fa in una delle
cinque liste concorrenti, con una
compagine caratterizzata dalla presenza del più alto numero di donne.
Il centrodestra a sorpresa converge
su un unico candidato: Massimo
Coricciati, 45 anni, imprenditore
locale. Coricciati è l’espressione
del centrodestra unito, vale a dire
del Pdl del senatore Cosimo Gallo,
de La Puglia prima di Tutto, di
Alleanza Sud e della corrente dell’ex sindaco Pasquale Conte ed è
caratterizzata da una forte presenza
di giovani. Nelle tre liste, esponenti
della politica locale affiancano
giovani promesse. Castelluzzo ripropone, infatti, quattro uomini
dell’Amministrazione caduta lo
scorso dicembre e due assessori
della giunta Conte. Quattro invece
gli amministratori della stessa giunta a correre nella lista di Coricciati.
A competere nella lista di Bovino,
infine, ci sarà l’ex consigliere Carpinelli, candidato alle scorse amministrative con la lista che ebbe
la maggioranza, dalla quale però
prese quasi subito le distanze.
Di seguito le tre liste. Liste Cambia
Martano per Antonio Bovino.
Candidati: Ingrid De Nicola, Luigi
Calò, Mario Carpinelli, Elena Coluccia, Paolo Durante, Maria Assunta Galiotta, Loredana Giannuzzi, Ivan Mirto, Fabio Meleleo,
Giovanni Mita, Pasquale Rescio,
Brizio Antonio Spedicato, Lucia
Surdo, Pompeo Toma, Leonardo
Trovè, Santo Vitto.
Lista Una Città in Comune per
Marco Castelluzzo. Candidati:
Roberto Calò, Carlo Caracuta,
Cosimo Damiani Calogiuri, Cesare
Caracuta, Salvatore Caracuta,
Anna Meris Coluccia, Luigia Chiriatti, Irene Corricciati Chiriatti,
Mauro De Pascalis, Francesco Medina, Francesco Luciano Palano,
Oronzo Panarese, Luigi Saracino,
Francesco Galiotta, Fabio Tarantino, Luigi Vitto.
Lista Insieme per Martano per
Massimo Corricciati. Candidati:
Antonio Carra, Paolo Cariddi,
Giovanni Caracuta, Alessandro
Costantini, Cesario Chiriatti, Vito
Chiriatti, Stefano Gallo, Antonio
Iervoglini, Cristian Farì, Serena
Orlando, Leonardo Protopapa,
Laura Saracino, Alfredo Sicuro,
Francesco Vitto, Antonio Zacheo,
Alessandro Coricciati.
Giuseppe Rosato
Angelo Raffaele Tommasi
per il rinnovo del Consiglio Regionale).
Anche il centrosinistra di Calimera riacquista l’unità convergendo sulla figura
dell’ingegnere Angelo Raffaele Tommasi,
56enne, professionista lontano dalla politica partitica. Il centrosinistra locale si
presenta in questa competizione puntando
sulla società civile nella contrapposizione
al sindaco Rosato. Nella lista di Tommasi
troviamo anche l’avvocato Corglianò, storico moderato cittadino, entrato in rotta
di collisione col centrodestra locale.
50 studenti dell’Università di Udine
a Corsano per uno stage
CORSANO Il territorio corsanese
non solo attrae i turisti, ma è anche
meta di studio e di approfondimento
accademico. Grazie alla collaborazione creatasi tra l’assessorato all’Urbanistica del Comune di Corsano,
retto da Stefano Russo, e l’Università
di Udine, il 19 marzo il professor
Luigi Croce, docente di Architettura
presso la Facoltà di Architettura
della predetta Università, ed un gruppo di 50 studenti universitari del
medesimo corso di laurea, giungeranno e risiederanno a Corsano per
svolgere uno stage. In particolare il
professor Croce intende far visitare
ai propri studenti la zona di “Santa
Maura”, sita nell’agro di Corsano,
al fine di far approntare delle idee
progettuali di sviluppo turistico.
MELPIGNANO | CORIGLIANO D’O.
20 marzo 2010
30
qÉëí~=~=íÉëí~=éÉê=`çêáÖäá~åç
Due i candidati in lizza per la carica di primo cittadino:
Ada Fiore, che si ripresenta con una lista civica, e Angelo
Campa, che fa riferimento all’area di centrosinistra
Ivan Stomeo
Giuseppe Palma
Luigi Montinaro
Melpignano, partita a tre
Stomeo, Palma e Montinaro: i melpignanesi sceglieranno tra questi tre nomi il
successore di Sergio Blasi alla guida del comune grìco
MELPIGNANO Il successore di
Sergio Blasi uscirà da una terna
di candidati: Ivan Stomeo, Giuseppe Palma e Luigi Montinaro.
Stomeo guida la lista Progetto
Democratico il cui obiettivo è
portare avanti l’opera iniziata dal
sindaco uscente: “Vogliamo una
Melpignano vivibile e sostenibile
ambientalmente e socialmente,
che eviti consumi eccessivi del
proprio territorio, crei una coscienza sociale dove le parole solidarietà, pace, sostenibilità, siano
gli elementi cardine della vita sociale. Lavorerò e mi impegnerò
perchè l’attivazione del corso di
Laurea Dams diventi realtà quanto prima”. A sfidarlo dalla coalizione di centrodestra sarà Giuseppe Palma a capo della lista Il
popolo della libertà Berlusconi
per Palma Giuseppe, un progetto
che nasce “a seguito della profonda delusione patita dai cittadini
melpignanesi nel corso degli ultimi
15 anni di gestione dell’amministrazione comunale da parte della
sinistra. C’è volontà di innovare
un modo di fare politica ormai
obsoleto e ottuso e avvicinare i
giovani, futuro del nostro paese,
alla vita politica melpignanese”.
Il terzo incomodo è Luigi Montinaro con la lista Melpignano al
Centro che punta a collocare in
posizione privilegiata, “la nostra
comunità e i cittadini tutti, perché
nessuno resti indietro, perché nessuno resti solo. Ci poniamo come
forza alternativa di riferimento,
equidistanti da una sinistra e da
una destra inconcludenti, lacerati
nel loro interno da forti personalismi”.
Lista Progetto Democratico con
Stomeo Ivan. Candidati: Accogli
Antonio, Deta Domenico, Gaetani
Eleonora, Gerardi Donatella,
Manfreda Cosimo, Nisi Fabio,
Nocco Nicolina, Palma Antonio,
Palma Francesco, Pio Nadia, Schirinzi Maria Cristina, Zullino Salvatore. Lista Il popolo della libertà
Berlusconi per Palma Giuseppe.
Candidati: Vicentelli Matteo Donato, Zaminga Ludovico, Sicuro
Marco, De Benedetto Valeriano,
Deta Abbondanza, Golia Giorgio,
Vizzi Roberta, Treglia Andrea,
Coppola Stefano. Lista Melpignano al centro con Montinaro
Luigi. Candidati: Camassa Antonio, Campa Fabio, De Paduanis
Monica, Fiorentino Rocco, Palma
Sabrina, Portaluri Fabio, Sicuro
Leonardo Maria, Tamborino Alessandro, Treglia Mauro, Zullino
Luca.
CORIGLIANO D’OTRANTO Le recenti
vicende amministrative che hanno portato
al commissariamento del comune troveranno una conclusione
proprio a fine marzo.
Due i candidati che si
confronteranno, da un
lato il sindaco dimissionario Ada Fiore (nella
foto in alto) che dopo
l’uscita dal centrosinistra
ritenta l’avventura per
concludere quanto iniziato nel mandato precedente. “Si tratta di una
proposta politica che
cerca di aggregare e unire -dichiara la Fiore- la
responsabilità civile di
quanti, uomini e donne,
vorranno mettere a disposizione la propria intelligenza, la propria professionalità, il proprio
punto di vista nell’osservazione e nella comprensione dei fenomeni
che ci circondano”.
A contrastarla Angelo
Campa (nella foto in
basso) con la civica Corigliano città di tutti che
nasce dalla confluenza
del Circolo del Partito
Democratico e dell’area
che ha storicamente e pubblicamente
contribuito a rappresentare, negli ultimi
venti anni, il centrosinistra a livello locale.
“Siamo un gruppo di persone che vuole
porre al centro dell’amministrazione della
cosa pubblica -dichiara Campa- il citta-
dino, la comunità, il territorio ed il rapporto
tra questi soggetti, e vuole assicurare risposte ai bisogni e tutela delle risorse,
nella logica di sviluppo
sostenibile e democratico.
Le azioni amministrative
nel campo sociale saranno tese alla tutela e
al sostegno delle fasce
svantaggiate o deboli:
anziani, portatori di handicap, immigrati, favorendone la parteci-pazione e l’integrazione nella collettività”.
Lista Corigliano città di
tutti con Ada Fiore. Consiglieri: Campa Alessandro, Campa Pietro, Coia
Immacolata, Condò Tommaso, Costantini Emanuele, De Santis Vittoria
Ausilia, Dongiovanni Rocco, Fuso Francesco, Lolli
Carlo, Luchena Maurizio,
Manti Addolorata, Moriero Vito, Papa Michele,
Paulì Luigi, Quarta Vincenzo, Spagnolo Mauro.
Lista Progetto comune
per Corigliano con Angelo
Campa. Candidati: Bidetti
Nicola, Borlizzi Michele,
Bray Maria Carolina, Candido Giuseppina, Costa Luigi, Costantini
Antonio Fernando, Costantini Nicola, Costantino Luigi, Donno Fernando Eugenio,
Fiore Salvatore, Garganese Flavio, Marcianò
Erinaldo, Marcianò Tarcisio, Petranca
Paolo, Romano Gabriele, Vizzi Barbara.
20 marzo 2010
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RUFFANO | UGENTO
20 marzo 2010
Carlo Russo
Franco De Vitis
Marcello Falco
Ruffano, ultima curva
di una corsa a tre
Ancora sette giorni a disposizione dei candidati sindaco Carlo Russo, Marcello Falco e
Franco De Vitis e delle loro aggregazioni per “aggiudicarsi” il consenso degli indecisi
RUFFANO Ultima settimana di
campagna elettorale in paese. Ultime occasioni concesse alle tre
liste in campo per “aggiudicarsi”
l’ambito consenso degli indecisi,
ovvero di quel partito invisibile
che a Ruffano e nella frazione di
Torrepaduli potrebbe essere decisivo nell’assegnazione dei voti
utili per spingere al governo di
palazzo di città per i prossimi
cinque anni uno dei tre pretendenti
in lizza per la carica di primo cittadino.
Le polemiche che in casa centrodestra hanno preceduto la presentazione delle liste circa un
mese fa ha prodotto una scissione
delle forze che si riconoscono nel
Popolo della Libertà cittadino. E
così un modo autonomo corre il
gruppo che si riconosce nell’ex
esponente di Alleanza Nazionale
Pasquale Gaetani, uomo forte del
centrodestra ruffanese, attuale assessore provinciale a Palazzo dei
Celestini. La coalizione RuffanoTorrepaduli Alleanza, cui da capolista fa parte lo stesso Gaetani,
propone a candidato sindaco Carlo Russo. Sempre al centrodestra
guarda la coalizione Per il popolo
di Ruffano e Torrepaduli, aggregazione che assegna il ruolo di
aspirante primo cittadino a Franco
De Vitis, rappresentante dell’area
forzista del Pdl. L’aggregazione
schiera l’assessore uscente Antonio
Stefanò ed inserisce in elenco anche il coordinatore cittadino di
Giovane Italia, Pasquale Toma.
Quella di De Vitis per buona
parte è una lista costituita da debuttanti della politica, con un’età
32
media di trent’anni.
La terza lista in gara Due paesi,
un solo cuore, città futura fa
capo invece a Marcello Falco, di
professione cardiologo, cognato
del sindaco uscente Nicola Fiorito.
La coalizione è una lista che si fa
definire apartitica, apolitica e,
per certi versi, anche trasversale,
considerato che in elenco figurano
nomi di esponenti della politica
cittadina che in passato hanno
militato (o militano tutt’ora) su
fronti diametralmente opposti
l’uno dall’altro. Spicca la presenza
di molti amministratori uscenti,
ovvero quelli del presidente del
consiglio comunale Angelo Rizzello e degli assessori Luigi Casarano, Antonio Cavallo e Luigi
Falcone.
(D. G.)
^Ç=rÖÉåíç=áä=éêçÖÉííç=qçÄá~Ò
éÉê=áä=ãáÅêçÅêÉÇáíç=ëçÅá~äÉ
Dalla Diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca una
risposta forte alla crisi in favore dei giovani che
decidono di avviare attività imprenditoriali
UGENTO Al via dopo Pasqua il fondo
di garanzia promosso dalla Diocesi di
Ugento-Santa Maria di Leuca. Saranno
concessi prestiti a giovani e adulti per
favorire l’avvio di una piccola impresa.
Un progetto fortemente voluto dal vescovo
monsignor Vito De Grisantis. In questi
anni, la Chiesa di Ugento, tramite l’esperienza del progetto “Policoro,” è sempre
stata attenta alle problematiche del lavoro
e dell’impresa, con particolare riferimento
ai giovani: alcuni giovani e adulti sono
stati stimolati ad avviare percorsi d’imprenditorialità o nuove forme di associazionismo. Con il progetto “Tobia” s’intende
proporre una nuova modalità d’intervento
su questi problemi, attraverso l’attivazione
di un fondo di garanzia finalizzato alla
concessione di prestiti con l’obiettivo di
aiutare giovani e adulti ad avviare una
piccola impresa, in forma individuale o
cooperativistica. Gli obiettivi del progetto
sono quelli di consentire a tutti i cittadini,
in modo particolare ai giovani, alle donne
e a coloro che hanno perso il lavoro, in-
tenzionati all’avvio di attività imprenditoriali,
con difficoltà di accesso al credito con
prestiti funzionali al proprio progetto di
sviluppo personale e lavorativo, da restituire
secondo tempi e modalità condivisi; promuovere il valore del rispetto della legalità
nella valorizzazione dell’idea progettuale.
Il fondo è costituito da 50mila euro dei
fondi Cei dell’8 per mille della Diocesi;
dall’obolo personale del Vescovo, dei Sacerdoti e dei Diaconi della Diocesi; dal
contributo delle Parrocchie, degli Enti
Ecclesiastici e degli Istituti Religiosi; dalle
offerte raccolte in occasione della Quaresima di Carità, il 14 marzo 2010,
presso le Comunità Parrocchiali; dal contributo di Istituti Bancari, di Imprese e di
Enti Pubblici o Privati, Enti e Attività Commerciali, Ordini Professionali; dal contributo
dei fedeli e di persone di buona volontà.
L’iniziativa prenderà il via formalmente
dopo Pasqua. Per ulteriori informazioni,
presentare le istanze e per le donazioni
è a disposizione in numero 0833.784105.
(P. A. F.)
20 marzo 2010
OTRANTO | ARADEO | SCORRANO
A Otranto non si perde
tempo e si ripulisce il mare
Guardia Costiera e Amministrazione comunale hanno organizzato una giornata dedicata
alla pulizia delle acque e del fondale del porto. Fondamentale l’apporto dei volontari
OTRANTO Portarsi avanti col lavoro, si sa, è molto utile. Si diminuisce il rischio di commettere
errori dovuti alla fretta di terminare quanto dovuto nei tempi
prestabiliti e permette di monitorare costantemente come si evolve man mano una determinata
situazione, effettuando eventuali
correzioni o accorgimenti quando
se ne presenta la necessità. La
città di Otranto ha dimostrato di
aver preso sul serio questo insegnamento e, quando mancano
ancora tre mesi all’inizio della
stagione estiva, il comune ha pensato bene di organizzare una giornata dedicata alla pulizia dei fondali del porto. Nel corso della
mattinata della scorsa domenica
14 marzo, sì è tenuta infatti la
manifestazione denominata “Porto… via i rifiuti”, organizzata
dalla Guardia Costiera, in collaborazione con l’Amministrazione
comunale. Questa iniziativa è
stata adeguatamente disciplinata
dall’Ordinanza n.08/2010 dello
scorso 26 febbraio emessa dall’Ufficio Circondariale Marittimo
di Otranto e inserita anche all’interno del sito web della Guardia Costiera.
Questo evento, per la verità consueto per la nota località turistica
salentina, ha visto la partecipa-
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máçÖÖá~=ÉÇ=~ää~Ö~ãÉåíáW=
ìå=Äáåçãáç=áåÇáëëçäìÄáäÉ=~Ç=^ê~ÇÉç
ARADEO Alcune
zone del paese, nonostante gli interventi
ultimamente messi
in atto (come la costruzione di una vasca
di raccolta per le acque piovane), sono
tornate ad allagarsi
nel giro di poche ore,
a seguito delle piogge dei giorni scorsi.
In particolar modo via Paolo VI e le
strade limitrofe si sono, come al solito,
trasformate in veri e propri acquitrini.
Le ragioni di questi fenomeni sono
pressoché note a tutti: Aradeo sorge
in una sorta di piccola valle tra Neviano,
Seclì e Cutrofiano. Come se ciò non
bastasse per decenni, sui terreni dove
prima scorrevano numerosi canali, si è
pensato bene di edificare, soffocando col
cemento armato i
piccoli corsi d’acqua.
A nulla sono valsi gli
interventi susseguitisi
nel corso degli ultimi
anni e volti a limitare
i danni che puntualmente il maltempo
porta con sé.
E allora, perché ancora oggi si continua
a costruire nelle zone dei vecchi canali?
La “leggerezza” edilizia, tanto nel centro
storico quanto in periferia, continua
ad essere il tallone d’Achille di un
paese che sembra non ricavare alcuna
lezione utile dai propri mali.
(A. P.)
p~åí~=açãÉåáÅ~=≠=çå=äáåÉ
zione volontaria di tutti gli operatori portuali, delle associazioni
diportistiche e dei sub della zona.
Obiettivo centrale di quest’appuntamento, la rimozione dei rifiuti dello specchio acqueo prospiciente le banchine del porto.
Tutto il materiale raccolto è stato
opportunamente recuperato e
smaltito sotto la responsabilità
del comune di Otranto. In questa
occasione, è stato interdetto il
traffico a tutti i veicoli transitanti
su via del Porto che non fossero
direttamente impegnati nella ma-
nifestazione, consentendo solo il
traffico pedonale per cittadini e
visitatori intenzionati a prendere
parte attiva in questa iniziativa.
Lievi e temporanei disagi, indispensabili però per salvaguardare
l’ambiente cittadino e proteggere
le proprie acque marine, fulcro
delle attività turistiche e del più
importante periodo dell’anno,
non solo di Otranto, ma dell’intero territorio salentino. Un modo
per offrire un più adeguato ed
efficiente sistema di servizi turistici.
(A. C.)
SCORRANO I tempi cambiano e le
tradizioni non sono da meno. Così
anche il comitato Festa di santa Domenica, la patrona di Scorrano, si fa
un profilo Facebook (indirizzo:
http://www.facebook.com/profile.php?r
ef=sgm&id=100000659552918), in
vista del programma completo delle
prossime festività che ci saranno durante
la stagione estiva. Un
segno della modernità
senza dubbio, che fa
sorridere, accostato a
uno dei più antichi e interessanti culti della provincia. E nella foto del
profilo fa bella mostra
di sé la statua conservata
presso la chiesa madre
del paese, che ritrae la
santa di Tropea e che
viene fatta sfilare in processione nei
giorni della festa, che ricorre i primi
giorni di luglio. E così anche le statue
cominciano a parlare, proprio com’era
accaduto a Maglie, in cui ad avere il
profilo Fb è niente di meno che la vecchia signora Francesca Capece, che
dalla panchina in piazza Moro osserva
sempre quello che accade o ora lo fa
anche su Internet. E ben
vengano queste iniziative,
se servono a fare proseliti
per quella che è una
tradizione importante,
una festa che potrebbe
costituire un nuovo volano per il turismo, dato
anche il fenomeno delle
luminarie scorranesi, conosciuto in tutto il mondo.
(A. L.)
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20 marzo 2010
PARABITA | MELISSANO
Gara a cinque per
Palazzo di Città
La disgregazione delle forze in campo produce una
frammentazione della proposta che mette in lizza ben
cinque liste. Fra trasversalismi e nomi noti
PARABITA È una delle più “affollate” campagne elettorali dell’ultimo ventennio; una contesa
che in vista del rush finale mette
in corsa ben cinque coalizioni.
Comune denominatore di questa
tornata elettiva è la disgregazione
dei partiti politici.
Su cinque liste in campo solo due
presentano loghi già noti (PdlUdc-Alleanza Puglia con Uniti
per servire e Rifondazione-Comunisti Italiani) mentre altre due
aggregazioni (Bene Comune e Parabita Partecipazione Libertà) si
affidano all’etichetta di “liste civiche”, sebbene ben camuffate
dietro proposte che comunque
hanno a che fare con le ideologie
del centro-sinistra. La quinta coalizione in lizza (Parabita Domani)
non fa invece mistero di dichiarare
che l’accordo regge su esponenti
della società civile ed su alcuni
rappresentanti locali del movimento di Io Sud.
Parabita Partecipazione Libertà
si affida al vicesindaco uscente
Tommaso Fracasso e candida il
più anziano tra gli aspiranti consiglieri comunali, il cavaliere Michele D’Aprile, 83 anni ed un
passato da presidente della squadra di calcio nonché da assessore
nelle fila della Dc.
Rifondazione-Comunisti Italiani
propone alla carica di sindaco la
28enne laureanda in giurisprudenza Elisa Seclì (prima donna
incaricata del ruolo nella storia
cittadina) e come lei in lista figurano soprattutto giovani, tutti
debuttati in una competizione
elettorale.
Parabita Domani propone candidato primo cittadino Guido Pisanello, contando su un’aggregazione che seppur nuova nel mondo
della politica per la quasi totalità
(l’unico “ritorno” è di Luigi Cataldo, assessore al bilancio negli
anni ‘90) conta nel suo organico
tecnici e professionisti.
Alfredo Cacciapaglia guida la
coalizione di centrodestra Uniti
per Servire, anche se la sua lista,
direttamente o indirettamente, risulta essere “sponsorizzata” da
alcuni esponenti di spicco dell’attuale maggioranza uscente di
centrosinistra.
Gaetano Panese (ex coordinatore
cittadino di An) è infine il candidato sindaco della civica Bene
Comune, accordo elettorale che
si basa sulla società civile, ma
che si affida anche all’apporto di
Pd e Socialisti.
(D. G.)
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i~=Ñ~êã~Åá~=ÇÉääÉ
éçäÉãáÅÜÉ
Tommaso Fracasso
Elisa Seclì
Guido Pisanello
Alfredo Cacciapaglia
Gaetano Panese
La possibile cessione delle quote pubbliche della struttura
scatena la reazione dell’opposizione. Tundo: “Ci sono
voluti otto anni per aprirla, e solo nove mesi per venderla”
MELISSANO La farmacia comunale finisce ancora una volta per argomentare
le polemiche tra maggioranza ed opposizione. Fino a poco meno di un anno fa
(e negli altri otto precedenti) si discuteva
della natura giuridica e della gestione
della struttura-servizio, oggi invece la
dialettica fra i diversi fronti dello scacchiere
politico cittadino è incentrata sulle necessità (o meno) che la stessa farmacia
comunale possa essere ceduta per necessità economiche al migliore offerente.
Facciamo un piccolo passo indietro. Nelle
scorse settimane l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Roberto Falconieri con delibera di Consiglio comunale
aveva approvato il bilancio di previsione,
e per coprire i debiti municipali, pari circa
a due milioni di euro, aveva prospettato
l’accensione di mutui con la cassa depositi
e prestiti. In alternativa potrebbe essere
percorribile anche la strada che porta all’alienazione della quota di parte pubblica
della farmacia. Quest’ultima ipotesi però
non piace alle opposizioni in Consiglio
comunale, Melissano Cambia e l’Italia
dei Valori. Rispettivamente con Roberto
Tundo e Stefano Scarcella, i due gruppi
in minoranza hanno già espresso il loro
secco “no” alla cessione delle quote della
farmacia, alzando sin da subito le prime
barricate.
“Il sindaco Falconieri per quasi dieci anni
ha costruito intere campagne elettorali
sulla seconda farmacia di Melissano dichiara Stefano Scarcella dell’IdV-. Oggi
invece matura l’idea di annullare una
fonte di guadagno importante che nei
conti del 2009 non ha realizzato un attivo
solo perché i costi di gestione del servizio
sono troppo alti, anche se a mio avviso
limabili”. “Ci sono voluti otto anni per attivare la farmacia comunale ed appena
nove mesi per venderla -è il commento
del capogruppo di Melissano Cambia
Roberto Tundo-. Si dice che la farmacia
non produce utili? In effetti con tutte
quelle figure che appesantiscono i costi
di gestione (un Consiglio di amministrazione
di 3 membri, un Collegio sindacale di 5
membri, 1 direttore di farmacia, farmacisti…) quale farmacia in simili condizioni
potrebbe registrare conti in attivo?”.
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ANDRANO | MONTESANO
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Nasce ad Andrano il museo
della tradizione popolare
L’Associazione Pro Loco riscopre usi, costumi, arti e mestieri del passato
mettendo in mostra attrezzi da lavoro e suppellettili varie
ANDRANO La locale Pro Loco,
che opera da molti anni sul territorio, intende allestire presso le
sale del Comune un museo della
tradizione popolare. Un’iniziativa
in perfetta sintonia con le principali
finalità che l’Associazione da sempre persegue: la tutela, la conservazione e la valorizzazione delle
risorse storico-culturali del territorio locale. L’idea nasce, infatti,
dalla volontà di riscoprire usi, costumi, arti e mestieri appartenenti
a epoche ormai lontane, per conservarne la memoria e tramandarne
la “preziosa” conoscenza alle future generazioni. Si tratta, in sostanza, dell’organizzazione di una
raccolta di oggetti antichi (attrezzi
da lavoro, utensili, opere d’artigianato, pezzi d’arredamento, giocattoli, ecc.) da esporre in mostra
permanente presso i locali comunali destinati ad accogliere il museo. In tal modo si spera di impedire che il tempo logori e cancelli
le tracce del “faticoso” cammino
di quanti ci hanno preceduto lungo
il sentiero che ha portato allo sviluppo attuale della nostra civiltà.
La concreta attuazione del progetto
prenderà l’avvio già a partire dai
prossimi mesi. In una prima fase
si provvederà a sensibilizzare la
popolazione andranese nei confronti dell’opera da realizzare, in-
jçåíÉë~åç=ÅêçÅÉîá~=
Çá=ÅìäíìêÉ
Presentato a Palazzo Bitonti un interessante
progetto culturale, “I viaggi di Erodoto”,
promosso dall’assessorato alla Cultura del Comune
vitando coloro che fossero in possesso di oggetti legati alla tradizione
del passato di farne dono al museo.
Seguirà, quindi, la raccolta del
materiale da inserire nella collezione, che verrà poi opportunamente schedato e catalogato. “La
costituzione in Andrano di un museo della tradizione popolare spiega il presidente della Pro Loco,
Giuseppe Urso- risponde innanzitutto all’esigenza di mantenere
viva la conoscenza delle radici
della nostra cultura. Intento della
Pro Loco, dunque, non è semplicemente quello di reperire e dare
sistemazione a delle antichità, bensì
quello di far sì che di esse e della
memoria storica che tramandano
ne fruisca il maggior numero di
soggetti”.
Chiunque fosse interessato a partecipare all’iniziativa può rivolgersi
a: Associazione Pro Loco Andrano,
via Michelangelo n. 25, tel.
0836.926695, mail: [email protected].
Mariapia Garrapa
MONTESANO SALENTINO Degno
di attenzione l’evento dedicato alla poesia,
giunto alla seconda edizione, che rappresenta un punto di riferimento per la
crescita del territorio. Un confronto tra la
cultura salentina e scrittori di varie nazionalità per conoscere meglio le rispettive
civiltà. In occasione di una manifestazione
svolta nei giorni scorsi nelle splendide
sale di Palazzo Bitonti, Tina Pezzuto e Mirella Corvaglia hanno presentato e interpretato le poesie tratte dal libro “La contrada del poeta” di Maurizio Nocera. Al
saluto del sindaco Eusebio Ferraro è intervenuto il regista Edoardo Winspeare,
il direttore della biblioteca provinciale
Alessandro La Porta, il critico d’arte Toti
Carpentieri e l’operatore culturale Mauro
Marino. Il progetto è stato presentato ed
illustrato dall’assessore alla Cultura, Giuseppe Maglie, che ne ha promosso l’incontro.
Nella seconda serata culturale l’Amministrazione comunale invece ha incontrato
lo scrittore Giuseppe Goffredo e il poeta
esule iracheno Yabbar Yassin Hussin
(nella foto) che ha presentato il suo
ultimo libro dal titolo Addio bambino.
L’occasione è stata propizia per raccontare
anche i risultati delle prime vere elezioni
libere avvenute in Iraq, lo scorso 9 marzo.
Il poeta iracheno ha svolto un ruolo importante nelle stesse a tal punto che
qualche giorno prima della tornata elettorale ha subìto un attentato da cui è
uscito miracolosamente illeso. “Purtroppo
-spiega l’assessore Maglie- l’esule iracheno
è stato costretto all’esilio in Francia dal
regime di Saddam Hussein per oltre vent’anni e solo dopo la caduta del regime
ha potuto fare ritorno in patria. Probabilmente il più grande poeta iracheno
vivente, molto conosciuto in tutta Europa,
e combatte per un Iraq sempre più libera
e sempre più democratica è candidato
per il premio Nobel. E questo ci onora
tanto”. Un crocevia di storie e di linguaggi,
di arte e di culture tra il Salento e i Paesi
del medio Oriente. Un percorso culturale
che ha riscosso attenzione e successo
non solo tra la comunità, ma anche in
tutto il territorio salentino.
(G. N.)
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20 marzo 2010
cultura
Galli, il “golden gol” che non ti aspetti
Presentato a Poggiardo La vita ai supplementari, il volume di Giovanni Galli, ex portiere della nazionale di
calcio: un'autobiografia tra campi da gioco, fede, politica e la tragica scomparsa prematura del figlio
Giovanni Galli è un uomo molto
alto, sorridente, di ottimo spirito.
A vederlo così, sembra quasi anonimo, naturalmente se da piccoli
non si è stati convinti collezionisti
delle raccolte Panini. Invece è
proprio lui, il portiere della nazionale, quello che ci ha emozionato, quello che ci ha fatto anche
arrabbiare per aver subito 4 gol
in sei partite al mondiale messicano. Ma tutto questo non importa, non ora che Giovanni Galli
è rimasto impresso nell’immaginario di chi c’era, tifoso e non.
Non importa quando si cercano
domande più grandi di noi.
È così che nasce La vita ai supplementari, autobiografia del portiere edita da Rizzoli, in cui il
calciatore si racconta senza filtri,
anche sul giorno più terribile,
quello della morte del figlio, anche
lui una promessa del calcio, a
soli 17 anni a causa di un brutto
incidente stradale. E questo libro
ha portato Galli a presentarlo a
“Libromania”, kermesse letteraria
per ragazzi organizzata dall’amministrazione comunale di Poggiardo, davanti a una folta platea
di studenti e insegnanti. “Il mio
libro -spiega Giovanni Galli- è
un diario della mia vita, da quando a 14 anni si inizia a correre
dietro a un pallone e si viaggia
con la fantasia sognando il futuro,
e poi subentra la realtà, la carriera
con grandi gioie e dolori. Si tratta
più che altro di un diario scritto
senza presunzione, per sfogarmi,
per confrontarmi con me stesso
su qualcosa che ancora non ero
riuscito a esternare”.
Quando capitano simili tragedie
familiari, ognuno vive un rapporto
differente con la propria fede: c’è
chi la vede rafforzata, chi lascia
che svanisca. “La nostra -continua
l’azzurro- è sempre stata una famiglia cattolica, anche quando
giocavo tentavo di ritagliare l’ora
per la messa. È logico che dopo
il 9 di febbraio (il giorno in cui è
venuto a mancare il figlio, ndr)
la mia vita è cambiata, prima
ascoltavo il Vangelo con l’orecchio, ora cerco qualcosa di più,
come ci fosse qualcosa di indirizzato alla mia famiglia, non vado
a ricercarne il perché”. E Galli
ha fatto lezione di modestia e
sportività ai ragazzi presenti, raccontando cosa è significato per
lui, ad esempio, lo scontro con
un mostro sacro del calcio internazionale, Diego Armando Maradona. “Parlando di violenza
negli stadi -chiosa Galli- a noi
manca la cultura sportiva. Siamo
un popolo straordinario e potremmo persino insegnare agli
altri come si vive, ma dovremmo
giungere a godere correttamente
della democrazia e della libertà,
sempre tenendo conto del rispetto
dovuto al prossimo”.
Il suo augurio di fronte alla platea
delle nuove generazioni è lo stesso
di chi si batte contro la piaga
degli incidenti stradali: tra il pubblico, che poi ha discusso con il
calciatore, la locale referente dell’Associazione Italiana Vittime
della Strada, Eva Ruggeri. “Non
ho nessuna presunzione di insegnare qualcosa a questi ragazzi conclude il calciatore- mi auguro
soltanto che passi un messaggio
che ritengo fondamentale: i talenti
dei ragazzi non devono essere
sprecati in qualcosa che non gli
appartiene, per cui non dovrebbero mettere a repentaglio la loro
vita, soprattutto quando questa
è nelle mani degli altri”. (A. L.)
La scheda di Giovanni Galli
Giovanni Galli è conosciuto maggiormente per
essere stato un portiere di serie A, che ha militato in
moltissime squadre, in particolare la Fiorentina,
con cui ha esordito, il Milan acquisito da Silvio Berlusconi, con il quale vinse due Coppe Campioni,
uno scudetto, una Coppa Intercontinentale e due
Supercoppe, una Italiana e l’altra Europea, e il
Napoli. Come portiere, ha preso parte a due mondiali,
quello di Spagna in cui non riuscì neppure ad
entrare in campo, essendo terzo portiere dietro a
Zoff e Bordon, e quello in Messico, per la quale
disfatta è stato a volte additato come colpevole,
come spesso accade ai portieri. Nella sua lunga
carriera, Galli ha assommato ben 496 presenze nel
campionato di serie A, attestandosi così all’undicesimo
posto nella classifica delle presenze. Galli è entrato
in politica lo scorso anno, candidandosi come
sindaco alle comunali di Firenze, da sempre città
rossa, con la coalizione di centrodestra, venendo
escluso al ballottaggio con il 40% dei suffragi.
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20 marzo 2010
cultura
Le campagne militari dei
Messapi in Terra d’Otranto
nel periodo 473-350 a.C.
La vittoria contro i tarantini del
473 a.C. aveva certamente galvanizzato la dodecapoli messapica,
ma aveva lasciato tracce veramente
pesanti sul loro reame, con la distruzione dei contadi e due città
rase al suolo Sybar (Cavallino) e
Carbinia (Carovigno). La lezione
per i tarantini fu durissima: nella
città ionica i vincitori costrinsero i
vinti a mutare la propria forma di
governo, rinunziando all’aristocrazia
guerriera imposta dai parteni, per
adottare la mitezza di una società
democratica.
Frattanto i Messapi non esitarono
a prevenire l’espansionismo tarantino nello Ionio, tagliando in due
l’asse di alleanza tra Tarantini e i
Reggini. Una colonia fu infatti congiuntamente fondata da messapi
ed ateniesi, che proprio in quegli
anni vivevano i fasti del fortunato
periodo di imperialismo democratico
di Pericle. La contingenza politica
non era delle più facili, dal momento
che i coloni greci inviati da Pericle
al fine di rifondare l’antica Sibari
distrutta nel 510 a.C. si erano scontrati coi vecchi abitanti, che volevano
avere, al pari degli spartiati, una
sorta di superiorità sui nuovi arrivati,
i quali, dopo averli sconfitti, nel
444 a.C. decisero con gli ecisti (fondatori di città) inviati da Pericle,
Lampone e Xenocrito, di fondare
una nuova colonia, nei pressi di
una sorgente, chiamata Thurioi.
I tarantini non poterono tollerare
questo affronto così diretto alle
proprie ambizioni espansionistiche,
trovandosi da un lato l’ostile Messapia e dall’altro la colonia Ateniese
di Turii alla cui fondazione tentarono
invano di opporsi. L’esercito tarantino si limitò a conquistare l’avamposto strategico di Siri e rafforzò la
propria posizione fondando nel 443
la Città di Eraclea (Policoro) dall’altro lato del fiume Sinni.
I Messapi ed Atene
L’alleanza con Atene si fece sempre
più stretta, come testimoniano le
nuove intitolazioni in terra messapica
di Templi precedentemente dedicati
alla Dea madre, alla divinità tutrice
della città attica ed i Messapi trassero
vantaggio non solo in termini politici
dalla vantaggiosa alleanza stipulata
ai tempi di Pericle, ma anche in termini economici.
Frattanto la sanguinosa guerra che
infiammava le città greche, storicamente nota come Guerra del Peloponneso, si spostò nello scenario
sud italiano, con la rivalità tra la
ionica Reggio e la dorica Siracusa.
La pace di Nicia del 421 a.C. creò
solo un disequilibrio strategico, del
quale si avvantaggiò Atene, guidata
da Alcibiade, nipote di Pericle. Il
casus belli fu fornito dal conflitto
tra le città siciliane di Selinunte, alleata dei Siracusani e Segesta, alleata
degli ateniesi, i quali allestirono
una flotta di 134 triremi per tra-
sportare un esercito imponente di
30mila uomini tra cui 5mila opliti,
cui si aggiunsero la fanteria leggera
di arcieri e frombolieri.
Ad attenderli il potentissimo esercito
di Siracusa, che si rinchiuse nella
città fortificata. Nella primavera
del 415 a.C. giunsero in aiuto degli
ateniesi i rinforzi alleati, soldati di
Segesta, Agrigento, Naxos, Thurii,
Metaponto nonché i due popoli
fratelli, Etruschi e Messapi. Il più
grande fra i re Messapi, Artas, inviò
a sostegno degli assedianti un contingente di 150 lanciatori di giavellotto, che purtroppo servirono a
ben poco, dal momento che la spedizione ateniese in Sicilia si trasformò
in una disfatta di immani proporzioni, con oltre 43mila caduti falcidiati dai siracusani e dagli spartani
che erano intervenuti nel conflitto
a sostegno dei siracusani.
Una sconfitta di tali proporzioni
ebbe i suoi riflessi anche nello scenario strategico ionico, con i tarantini, galvanizzati dalla vittoria
degli alleati spartani contro gli ateniesi ed i Messapi che guardavano
con preoccupazione l’evolversi della
situazione in Sicilia, dove, in seguito
alla vittoria dei nemici Siracusani,
erano sbarcati i cartaginesi. I siracusani, per contrastare il pericolosissimo nemico, si erano affidati ad
un validissimo generale, Dionisio,
che ben presto divenne tiranno della
città.
Ma le alleanze mutarono molto
presto: i vecchi nemici siracusani
divennero amici per i messapi, che
non esitarono ad allearsi con il potentissimo Dionisio, il quale, dopo
aver sconfitto i cartaginesi, iniziò
ad espandere i suoi domini in tutta
Italia, fino ad assediare l’etrusca
Cerveteri. Nel 389 AC fu lo stesso
tiranno siracusano a richiedere a
messapi e lucani un’alleanza al fine
di combattere le città greche della
lega italiota, guidata da Reggio. La
disfatta di Reggio nel 386 a.C. fu
totale e mise al riparo i messapi dal
pericoloso concorrente ionico.
Archita mira alla Messapia
A Taranto, però, un pericolosissimo
nemico era sorto, il grande stratega
Archita, il quale risolse di colpire
l’eterno rivale messapico nel suo
punto più debole, ossia l’unità
della dodecapoli. Nel 360 a.C. circa,
Archita riuscì a colpire al cuore la
rete commerciale messapica, occupando i porti di Anxa (porto di
Aleiton) e la stessa Brention (Brindisi). Così facendo riuscì a rompere
l’unità politica della dodecapoli, fa-
ticosamente tenuta assieme da Artas
negli anni precedenti, e dando inizio
al declino dello stesso istituto della
stessa lega sacra. Sul campo di battaglia la seppur forte fanteria di
linea delle città salentine rimaste
fedeli alla sacra lega, con la fanteria
leggera d’appoggio e le ali di travolgente cavalleria, non riuscirono
a prevalere sulle innovazioni tecniche
introdotte nel corso della guerra
del Peloponneso ed abilmente utilizzate dagli alleati di Archita, che
si vuole primo teorizzatore dell’impiego campale dell’artiglieria, a quei
tempi composta dalle catapulte e
dalle altre macchine da battaglia,
contro le quali evidentemente nulla
poté il valore della cavalleria messapica. La Messapia tuttavia non
risultò sconfitta dalla guerra, e nemmeno Archita riuscì a piegarla al
suo volere, ma solo ad indebolirla
notevolmente, tanto che lo storico
romano Tito Livio, riferendosi alle
città messapiche, disse che, da queste
guerre intestine, le stesse, una volta
potenti, erano state ridotte al rango
di villaggi.
Vincenzo Scarpello
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Per segnalazioni:
REDAZIONE DI BELPAESE
via Gallipoli, 98 - 73024 Maglie.Le
Tel./Fax: 0836.426350
e-mail: [email protected]
spettacolo
a cura di Daniele Greco
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ÖáçáÉääç=ãìëáÅ~äÉ=Ñáêã~íç
o~ÑÑ~ÉäÉ=`~ë~ê~åç
Il sassofonista salentino ha appena finito di registrare il suo nuovo lavoro discografico. Un cd prodotto
da Patrizio Romano e da Paolo Fresu per l’etichetta My Favorite Record
Il pilota del “Locomotive” torna ad incantare
con la sua musica dolce e raffinata. Torna a
scandire i tempi (musicali) di un progetto
che si incastona nella scia naturale solcata
con i precedenti lavori che hanno consacrato
Raffaele Casarano (nella foto) tra i migliori
musicisti jazz del panorama italiano. Domenica scorsa Casarano ha terminato le sue
“fatiche” in sala di registrazione ed ora
Trilogy (questo il titolo del suo terzo album)
è pronto a viaggiare sulla fantasia delle sette
note.
Prodotto da Patrizio Romano e da Paolo
Fresu per l’etichetta My Favorite Recors,
Trilogy rappresenta la terza tappa di un
cammino iniziato nel 2006 con la pubblicazione di Legend, disco d’esordio di Raffaele
Casarano. Legend, pubblicato con Dodicilune
con la caratteristica di essere un lavoro completamente acustico ed impreziosito dalla
partecipazione dell’orchestra sinfonica del
conservatorio “Tipo Schipa” di Lecce, fece
da apripista per il successivo lavoro del 2009,
Replay (etichetta Universal) concepito invece
per l’esecuzione in quartet e con una leggera
inclinazione all’elettronica. Ora con Trilogy,
Raffaele Casarano, anche in questa occasione
come nelle due precedenti accompagnato e
supportato dalla partecipazione di Paolo
Fresu che sin da subito ha apprezzato la
musica del sassofonista salentino, completa,
per così dire, la prima parte della sua “opera
musicale”.
Con il progetto Trilogy, che comprende 14
brani inediti, Casarano approda ad una elettronica basata prevalentemente su loop
ritmici, con uno sguardo verso il nord Europa,
la Spagna ed il flamenco. Al centro, come
volevasi dimostrare, il jazz, suonato dal vivo
da un cast di musicisti tutti salentini. Compagni di questa avventura sono, come sempre,
Marco Bardoscia (contrabbasso, a sinistra
nella foto insieme a Raffaele Casarano),
Alessandro Napolitano (batteria), Ettore Carucci (piano), ovvero il “combo” del Locomotive insieme al quale Casarano ha dato il
via a numerosi progetti musicali. Numerosi,
come sempre nei lavori di Casarano, sono
anche gli ospiti ammessi in sala di registrazione, tra i quali guest è la “voice” di Giuliano
Sangiorgi. Poi si scoprono anche i nomi di
William Greco (piano), Checco Leo (chitarra
classica), Salvatore Cafiero (chitarre elettriche),
Combass degli Après la classe (basso elettrico),
Carla Casarano (voce), Alessandro Monteduro
(percussioni), Daniele Di Bonaventura (bandoneon), Vertere String quartet con gli arrangiamenti di Simone Borgia e Marco Rollo
(programmazioni e piano).
Raffaele Casarano, ideatore e direttore artistico
del “Locomotive Jazz Festival” nella sua Sogliano Cavour (uno degli eventi musicali
I Carmina Burana
al comunale di Nardò
I Carmina Burana secondo Fredy Franzutti
(nella foto) è lo spettacolo che sabato 20 marzo arricchisce il cartellone della rassegna “Nardò che danza”, inserito
nel programma principale de “Lo spettatore
incantato” nato dalla sinergia a tre fra Comune
di Nardò, Teatro Pubblico
Pugliese e Terramare Teatro.
Il coreografo del “Balletto del Sud” immagina il
traumatico passaggio dalla post-adolescenza
alla maturità, traendo ispirazione dal testo originale dei Carmina Burana dove un gruppo di
“Clerici Vagantes” prende coscienza che il mondo
non funziona secondo le regole morali che sono
state impartite loro. E così il gruppo reagisce
con la necessità di un comportamento “anarchico”, secondo le regole della virtù che spingono
alla “sconsiderata goliardia” che fa sperimentare
la vita sotto l’occhio di una cinica libertà e di
una disincantata vita godereccia. La musica di
Carlo Orff fa da sottofondo ai quadri che riprendono e rievocano una società moralmente
corrotta e che quasi con spregiudicatezza resistono alla paura della punizione divina.
Costo biglietti: platea e palco centrale 15 euro
(ridotto 12); palco laterale 12 euro (ridotto 10),
proscenio 8 euro (ridotto 6); loggione 5 euro; sipario alle 21. Info: 0833.571871.
dell’estate salentina) si è avvicinato allo studio
del sax già all’età di sette anni, coltivando
una forte passione per la musica. Interminabile
la lista delle collaborazioni eccellenti di un
giovane virtuoso del jazz. Un elenco che sia
apre coi i nomi dei mostri sacri Dave Liebman,
Emiliano Rodriguez e Maurizio Giammarco
(insieme ai quali Raffaele Casarano ha svolto
dei master classe) e si completa con i contributi
doc offerti a lavori di Philip Catherine, Buena
Vista Social Club, Paolo Fresu, Javier Girotto,
Massimo Manzi, Andrea Braido, Giovanni
Imparato e via discorrendo in una lunga ed
interminabile sfilza di big della musica d’autore
nazionale ed internazionale.
(D. G.)
43
20 marzo 2010
Sabato 20
A TAVOLA CON GLI OFFICINA ZOÈ
SAN CASSIANO, piazza Cito - ore 21.30
Parentesi musicale oggi in piazza Cito a San Cassiano nell’ambito
della manifestazione della “Tavola della convivialità” in onore
di San Giuseppe. Sul palco la pizzica degli Officina Zoè Cinzia
Marzo, Donatello Pisanello, Lamberto Probo, Danilo Andrioli,
Rachele Andriolo, Giorgio Doveri e Luigi Panico. Pre-concerto
con il folk de “La Coppula”. Info: 0836.992100.
appuntamenti_eventi_curiosità
Sabato 20
Irriverente
Daniele Luttazzi
SABATO 20
DOMENICA 21
LUNEDI 22
TEATRO E CABARET
SAN CESARIO, Centro sociale polivalente – ore 19.30
La rassegna “Teatro e cabaret” organizzata dall’Amministrazione
comunale di San Cesario, oggi propone negli spazi del
centro sociale polivalente la commedia in vernacolo
salentino La Maddalena, opera scritta ed interpretata dalla
compagnia del “Piccolo teatro matinese”. Info: 0832.205366.
MONOGRAFIE CALIMERESI
CALIMERA, Somnia Theatri – ore 19
Il calimerese doc che “argomenta” la tappa odierna della
residenza culturale di “Calimera Monografie” oggi è Franco
Corlianò, autore tra i più rappresentativi della tradizione
linguistica del territorio griko. L’appuntamento è presso
Somnia Theatri, a partire dalle 19. Info: 340.4091362.
TEATRO A 99 CENTESIMI
LECCE, teatro Paisiello – ore 21
Appena un euro per uno spettacolo accattivante e trascinante. Proseguono gli appuntamenti della rassegna
“Teatro a 99 centesisimi” voluta dall’Amministrazione
comunale di Lecce per arricchire l’offerta della stagione
di prosa. Sul palco del Paisiello oggi sale il trio canoro
delle Triace. Info: 0832.246517.
ARADEO, teatro
Modugno - ore 21
L’ironia e l’irriverenza di
Daniele Luttazzi “approdano” al Modugno di
Aradeo dove va in scena
il nuovo appuntamento
della rassegna di spettacoli,
cabaret e teatro ideata
dall’Amministrazione Comunale del posto. In Va
dove ti porta il clito il discusso e tagliente attore che in tv ha lanciato programmi quali Satyricon e Decameron, traccia e
dissacra i valori morali desumibili dal titolo del
suo stesso spettacolo, proponendoli una chiave
personale e quindi sarcastica. Un tema che spesso
è definito tabu, con Luttazzi diventa interloquire
naturale, senza peli sulla lingua e senza limitazioni
di sorta. Costo biglietto: 35 euro. Info: 0836.552433.
IL RITMO DELLA PIZZICA
LECCE, Corte dei Mesagnesi – ore 21.30
Il tamburello di Giancarlo Paglialunga amplifica il ritmo
della taranta nei locali dell’associazione Transito Cantine
d’arte e musica in Corte dei Mesagnesi a Lecce. Il
musicista salentino, già componente dei Dakkamè, degli
Officina Zoè, oggi fa parte della line-up della Salentorkestra.
Info: 328.6222623.
CASA STORNAIOLO
CASARANO, Fondazione Filograna – ore 21
Emilio Solfrizzi ed Antonio Stornaiolo ricostituiscono la
coppia Toti e Tata per dare vita allo spettacolo Casa
Stornaiolo, appuntamento a metà tra una lezione linguistica ed uno show per le luci della ribalta. L’invito a
teatro è nell’ambito della stagione di prosa del Comune di Casarano. Info: 0833.514242.
LISAGENETICA LIVE
NOVOLI, Saletta della Cultura – ore 21.30
Nell’ambito di “Tele e Ragnatele”, storica manifestazione
di cultura e musica organizzata a Novoli nei locali della
Saletta della Coltura, oggi spazio al rock allo stato puro
dei piemontesi Lisagenetica. La band è da poco approdata
al nuovo lavoro discografico Ex Vuoto, mix di pop-electrorock. Info: 0832.303707.
RE-PLAY A PASSO DI DANZA
NARDÒ, teatro Comunale - ore 21
Antonio Carallo coreografa e dirige lo spettacolo di
danza “Re-play”, messo in scena questa sera al Comunale di Nardò con sipario alle 21. Carallo propone le
rivisitazioni secondo i gusti e le esperienze personali
di opere quali Pina Bausch e Jérome Bel. Costo biglietti: 8 euro. Info: 0833.571871.
NOTE PER LA NOTTE - ANNO II
MELPIGNANO
È fissato al 15 maggio il termine per partecipare alla
II edizione di “Note per la Notte”, concorso rivolto a giovani band che interpretano e rielaborano le musiche
di tradizione. L’iniziativa, realizzata dal Comune di Melpignano, rientra nel progetto “La Taranta nella Rete”.
Info: www.latarantanellarete.it.
MARTEDI 23
MERCOLEDI 24
GIOVEDI 25
VENERDI 26
RAPANÀ RECITA BENNI
LECCE, Coffee and Cigaretes – ore 21
L’attore Piero Rapanà (in voce) ed Emanuele Coluccia
(al pianoforte) danno una loro rilettura del libro “Blues
in sedici” di Stefano Benni. Il “Blues in sedici, ovvero
la ballata della città indolente” messa in scena dai due
artisti salentini rientra nel cartellone di “Io sono un
alieno”. Info: 0832.244877.
IPPOLITO CHIARELLO E LE STORIE DA CAFFÈ
LECCE, Caffè Letterario – ore 22.30
Sulla pedana del Caffè Letterario per la rassegna“Quante
storie per un caffè” oggi sale il direttore artistico, Ippolito
Chiarello. L’attore e regista leccese interpreta Quanto mi
dai se ti uccido?, reading ispirato al libro di Walter Spennato “Piccoli omicidi del cazzo”. Info: 0832.242351.
DANZA E SPORT CON I KATAKLÒ
LECCE, Politeama Greco – ore 20.30
Nuovo spettacolo per i Kataklò, gruppo di atleti-danzatori che al Politeama Greco, nell’ambito della Camerata Musicale Salentina, questa sera presenta “Play”.
Lo show propone in diversi quadri, fra gesti atletici, movimenti di mimo e coreografie i diversi aspetti di alcune
discipline sportive. Info: 0832.309901.
IL VIOLINO DI SALVATORE ACCARDO
LECCE, Politeama Greco – ore 21
L’Orchestra Ico “Tito Schipa” di Lecce ospita il violinista Salvatore Accardo, tra i più apprezzati musicisti del panorama
italiano. Il concerto rientra nella rassegna della Primavera
Sinfonica della Fondazione, ed è realizzato in collaborazione
della Camerata Musicale Salentina. Info: 0832.241468.
NADAMAR IN CONCERTO
SAN CESARIO, Fabbrica dei Gesti – ore 23
La Fabbrica dei Gesti di via Cerundolo oggi si anima con il
concerto dei Nadamar, trio che si compone con i nomi di
Ninfa Giannuzzi, Stefano Calò e Francolino Viva. Il loro spettacolo “Omaggio al rum” offre sfumature che vanno dal folk
latino alla canzone d’autore italiana. Info: 347.5424126.
ITALIA WAVE PUGLIA
SQUINZANO, Instanbul cafè – ore 22
Inizia oggi per concludersi venerdì prossimo la fase finale della selezione regionale dell’Italia Wave Puglia,
vetrina tra le più importanti in ambito nazionale riservata ai musicisti emergenti. Tra i quindici gruppi e cantanti solisti in gara figurano Eneri, Sandra Caiulo,
Cosmica e Silvered. Info: 0832.303707.
FRANCESCO LIBETTA IN CONCERTO
LECCE, pinacoteca Museo Provinciale – ore 20.30
Francesco Libetta suona Fryderyk Chopin in una serata
di musica di qualità proposta nelle sale della pinacoteca del Museo Provinciale di Lecce. In scaletta l’esecuzione di alcune opere scritte dal genio polacco
Chopin in un arco di tempo che va dal 1832 al 1835.
Costo biglietto: 5 euro. Info: 339.8347266.
CAMERATA MUSICALE SALENTINA
LECCE, teatro Adriano – ore 20.30
La 40esima Camerata Musicale Salentina offre questa
sera la possibilità di ascoltare la musica da camera
proposta dal Michelangelo String Quartet, ensemble
d’archi sulle scene da più di otto anni e tra i più affermati del camerismo italiano. In scaletta opere di Mozart e Beethoven. Info: 0832.309901.
I CORSI DI IMMAGINARIA
LECCE, La Fabbrica dei Gesti
Silvia Lodi e Stefania Mariano conducono il laboratorio permanente “Immaginaria”, progetto rivolto a danzatori, attori
e musicisti provvisti di esperienza e a chiunque abbia la curiosità e l’interesse a scoprire e risvegliare le proprie capacità
sensoriali, espressive e creative. Info: 329.4441583.
NUCLEARE E AMBIENTE
LEVERANO, associazione Mujmunè – ore 21
L’associazione “Mujmunè - a sud di nessun nord di Leverano” organizza una serata di sensibilizzazione sui temi
del nucleare e del rispetto dell’ambiente. Nella sede di
Mujmunè di via Roma sarà proiettato il docu-film francese Rifiuti: l’incubo del nucleare. Info: 0832.923411.c
TEATRO IN VERNACOLO
POGGIARDO, teatro Illiria – ore 20.30
Nuova tappa della stagione di prosa impaginata al teatro Illiria di Poggiardo. Oggi si ride con la commedia
brillante in vernacolo leccese Oh, che famiglia, scritta
dal commediografo salentino William Fiorentino ed interpretata dalla compagnia teatrale del Centro Studi
“Raffaele Protopapa”. Info: 0348.6028198.
CORSO DI TEATRO
TRICASE, teatro Due Dune
Sono aperte le iscrizioni al laboratorio teatrale TJ27
condotto dall’attore Ippolito Chiarello e che fino al
prossimo mese di giugno si svolgerà presso il teatro
tenda Due Lune. È prevista la realizzazione finale di uno
spettacolo, un concerto ed una danza di corpi, musica
e parole. Info: 328.1569326.
IL MONDO DI PASOLINI
GALLIPOLI, teatro Italia – ore 21
Alessio Boni e Marcello Prayer interpretano il pensiero
di Pierpaolo Pasolini in Realtà e verità, serata per Pasolini in 21 movimenti e chiusura. Lo spettacolo-reading si basa su alcuni scritti dell’autore e regista
scomparso più di trenta anni fa quali “Poesie italo-friulane” e “La rabbia”. Info: 0833.266940.
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20 marzo 2010
sport
a cura
di Daniele Greco
Mea culpa di Vives, Rosati e Di Michele:
“Ripartiamo da Reggio”
L’inattesa sconfitta interna patita sabato scorso nel match contro il Cittadella
riporta il Lecce con i piedi per terra. I giallorossi “archiviano” la lezione
e guardano con fiducia al confronto con la Reggina
Brutto e fortunato il Lecce di
questi tempi. “Brutto” perché rimanda ormai da cinque settimane
l’appuntamento con la vittoria
(quattro punti messi in saccoccia
dei 15 disponibili); “fortunato”
perché dietro la sua leadership le
inseguitrici continuano a steccare
e a perdere punti importanti. Tutto
l’entourage giallorosso non fa mistero di attraversare un momento
negativo. Lunedì mattina alla ripresa degli allenamenti mister Gigi
De Canio ha tenuto la squadra
sottotorchio per alcune ore. Un
discorso lungo per dire “semplicemente” che così non va.
David Di Michele (nella foto) ammette che la sconfitta patita contro
il Cittadella è di quelle pesanti,
difficile da digerire. “In un campionato può capitare di incappare
in una prestazione come quella di
sabato scorso -afferma l’attaccante
del Lecce-. Dovremo essere bravi
a assimilare questa sconfitta e andare a Reggio per far dimenticare
questa partita. Secondo me si
tratta solo di una giornata storta.
A livello personale non posso dire
di essere soddisfatto, posso dare
molto di più; devo migliorare
tanto in fatto di realizzazioni e
nel contributo da dare alla squadra. La gara di sabato scorso deve
essere una scossa per il proseguo
del campionato, siamo in una fase
del torneo in cui non si può più
sbagliare. Venerdì a Reggio troveremo un clima infuocato, loro
saranno costretti a vincere; la Reggina è una buona squadra, che è
in difficoltà e noi sicuramente non
dovremo sottovalutarla. Secondo
me la squadra calabrese è anche
un po’ sfortunata; quando nel calcio non vengono i risultati perdi
fiducia nei tuoi mezzi. Noi dovremo andare li a fare la nostra
prestazione, senza pensare ai loro
eventuali problemi, ma pensando
esclusivamente a noi stessi.”
Più “fatalista” è invece Giuseppe
Vives. “Grazie al pareggio del
Grosseto nel posticipo con il Mantova, siamo sempre in testa da
soli -dichiara Vives- e nelle ultime
cinque gare siamo stati fortunati,
visto che nessuna squadra ci ha
raggiunto o superato. Ora è arrivato il momento di dare una svolta
e ritornare alla vittoria. Anche le
squadre che ci seguono in classifica
inizieranno a vincere e per questo
venerdì prossimo a Reggio dovremo cercare di fare una buona
prestazione per cercare di portare
a casa i tre punti. La sconfitta
con il Cittadella fa male, ci scusiamo con tutti ma deve essere
una scossa per fare lo sprint finale
alla grande. I cinque gol subiti ci
devono far ritrovare la giusta cattiveria perché troveremo una Reggina affamata, che ha bisogno di
vincere per allontanarsi dalla zona
retrocessione. Sarà una gara in
cui chi metterà più cattiveria in
campo riuscirà a prendersi l’intera
posta in palio”.
Anche il portiere giallorosso Antonio rosati fa mea culpa per la
battuta d’arresto rimediata dal
Cittadella, ma è pronto a scommettere sulla ripresa del Lecce.
“Non riesco a trovare una spiegazione alla nostra prestazione di
sabato scorso -afferma il numero
uno salentino-. Una partita così
non l’avevamo mai fatta, ieri abbiamo incontrata una squadra che
ci ha messo in difficoltà, e per noi
è andato tutto storto. Spero che
questa sconfitta lasci il segno in
positivo, che ci dia una scossa a
tutti noi per ripartire alla grande
e lottare per l’obiettivo finale”.
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Il dodicesimo risultato utile consecutivo ha il sapore della beffa
per la Virtus Casarano. Il punto
conquistato domenica scorsa
al Capozza da Villa e compagni
nel match contro l’Ostuni nell’undicesima di ritorno del campionato di serie D, da una parte
è utile per allungare la serie di
imbattibilità, ma dall’altra lascia
“campo libero” alla capolista
Neapolis Mugnano di allungare sui salentini e sulla seconda
forza del girone, il Pianura, grazie al successo esterno in quel
di Pisticci. Ora per i rossoblù di Salvo Bianchetti la vetta si è allontanata di altre due lunghezze (8 i punti in meno del Casarano
dalla leader campana) e la contingenza spinge la squadra sa-
lentina a concentrarsi meglio
per difendere la posizione di
prestigio sin qui guadagnata
in vista della coda play off di
fine stagione. Certo, mancano
ancora otto turni alla conclusione della regular season, ma
dal momento che la Virtus deve
ancora osservare il proprio turno di riposo (a differenza del
Mugnano) in casa rossoblù
non si nutrono molte speranze di poter recuperare il gap per
ambire alla promozione diretta in Seconda Divisione. Domenica
intanto incombe la trasferta in casa della turris, una delle
partite più difficili (quanto meno dal punto di vista ambientale)
in questa parte finale del campionato.
45
20 marzo 2010
RALLY
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Si scaldano i motori in vista della 16esima edizione del rally Città
di Casarano, organizzato per il 17 e 18 aprile prossimi dalla Casarano Rally Team e dalla Scuderia Piloti Salentini.
Per perfezionare le iscrizioni c’è tempo fino al 3 aprile (fino al 10
aprile con aggravio di spesa) e tutte le informazioni sono disponibili
sul portale internet ufficiale della manifestazione, all’indirizzo
www.rallycittadicasarano.it.
Le prove speciali programmate sono sette in totale (due da ripetere
tre volte nella giornata di domenica 18 aprile) alle quali si aggiunge
la prova-spettacolo in programma sabato 17 aprile a sera lungo il
nastro d’asfalto della Pista Salentina di Torre San Giovanni di
Ugento.
D’Odorico: “Mi preoccupano
le designazioni arbitrali”
Il patron del Gallipoli alla vigilia dell’incontro con il
Brescia invita il designatore dell’Aia a “nominare
un direttore di gara in forma smagliante”
“Senza alcun atteggiamento di vittimismo, alla luce
delle ultime direzioni arbitrali che abbiano subito da
qualche sabato a questa parte, chiediamo al designatore
arbitrale di nominare un direttore di gara in forma
smagliante per la prossima partita”. Il presidente del
Gallipoli Calcio Daniele D’Odorico (nella foto) non
le manda a dire, ed alla vigilia dell’incontro casalingo
al Via Del Mare contro il Brescia (“che ancora una
volta -sottolinea il patron degli ionici- diventa una
sfida determinante per la salvezza come tutte quelle
che si susseguiranno da qui alla fine del campionato”)
prende carta e penna ed indirizza una lettera aperta
ai vertici dell’Aia.
“Non mi sento di dire nulla di particolarmente grave
affermando di essere stati assolutamente danneggiati
dalle direzioni arbitrali assegnateci negli ultimi incontri
-prosegue D’Odorico nella missiva- dove, al di là dei
nostri demeriti (che non voglio assolutamente minimizzare), abbiamo subito una serie di torti a tutti
evidenti. Cartellini gialli e rossi comminanti con
facilità più unica che rara, assegnazione di punizioni
e calci di rigore che, a partire dalla sfida interna con
il Grosseto, per arrivare a quella esterna di Empoli ci
sono parsi non solo generosi, ma,
assolutamente, inesistenti. Pretendere come fanno tutti, non sentendoci nella maniera più assoluta
agnelli sacrificali, di essere rispettati
e di avere in designazione arbitri
preparati, in forma e non condizionati, ci sembra del tutto doveroso”.
Toltosi il sassolino dalla scarpa, il
presidente del Gallipoli poi analizza
il momento della squadra giallorossa e sulle voci di un paventato
esonero di misteri Beppe Giannini.
“Riguardo alle altre polemiche
circa panchine che scottano o fred-
Be-Boxe, a Riccione piovono
ancora medaglie
dano -afferma Daniele D’Odorico- essendo il sottoscritto l’unico responsabile, mi sento quanto mai
sereno nel poter smontare ogni caso inventato o
calato di sana pianta, poiché, fino a prova contraria,
nessuno tranne il sottoscritto e la sua famiglia possono
prendere una decisione così importante. Giuseppe
Giannini è talmente saldo sulla panchina che io
stesso gli ho proposto un rinnovo biennale del
contratto ed ho con lui già discusso di alcune scelte
per la prosecuzione del nostro rapporto. L’ho detto
in tempi in cui andava tutto bene, lo confermo
adesso in cui la classifica comincia a preoccuparci”.
Due ori ed un argento. È il prezioso
bottino raccolto dalla Be-boxe di Copertino al “2° Torneo Nazionale Esordienti”, riservato alle categorie Schoolboys, Junior e Youth disputati nell’ultimo fine settimana a Riccione. La
prima medaglia d’oro è andata al
17enne Vincenzo Argano, nella categoria “Youth” (riservata ad atleti con
peso fino a 91 kg.). Argano ha dapprima superato in semifinale il rivale
Andrea Maugeri, al termine della lunghezza delle quattro riprese, quindi in
finale ha affrontato e battuto Luigi
Petterutti della “Tifata Boxe” di San
Prisco.
Decisamente più facile è stato il cam-
mino per l’altro pugile “d’oro” della
Be-Boxe, il 15enne Nicola Somma (a
sinistra nella foto). Nella categoria
“Junior” (66 kg.), Somma si è ritrovato
praticamente in finale per affrontare
l‘altro 15enne salentino, Lorenzo De
Paolis, a sua volta giunto alla sfida
decisiva dopo aver battuto in tre riprese
Ervis Lala. Il “derby” tutto salentino
che ha visto contrapposti due atleti
della Be-Boxe è andato dunque a Nicola Somma, anche se la sfida, per
lunghi tratti, è risultata estremamente
equilibrata e ricca dal punto di vista
tecnico. Per De Paolis, comunque,
resta la soddisfazione per essere salito
sul secondo gradino del podio.
La Taekwondo D’Amico si veste d’oro ai campionati regionali “Forme”
La Taekwondo D’Amico di Tricase si conferma al vertice regionale della disciplina.
Dopo aver fornito 13 dei 26 atleti in
organico alla squadra regionale Forme;
dopo aver ottenuto il secondo posto a
livello nazionale con la squadra Cadetti,
vinto il campionato italiano Demo ed i 5
titoli regionali Combattimento, la scuola
tricasina del maestro Luca D’Amico si aggiudica anche il campionato pugliese
Forme 2010. Alla recente manifestazione
regionale l’associazione tricasina si era
presentata con 102 atleti, portando a
casa un bottino di 79 medaglie, delle
quali 34 del metallo più pregiato, 23
d’argento e 22 di bronzo. “Non posso nascondervi una mia personale soddisfazione
-dichiara D’Amico- nel ricordare di che
pasta siamo fatti: che la gara sia in Germania o a Tricase per noi ogni medaglia è
un premio al lavoro svolto, una conseguenza. E se i genitori dei miei atleti si avventurano in trasferte lunghe e faticose è
perché sanno che viaggiare è un’esperienza
bellissima che lascia nel proprio figlio
una traccia indelebile. Sanno che il motivo
per cui ci spostiamo -conclude il responsabile della Taekwondo D’Amico- è quello
di far vivere ai nostri campioni un’esperienza
di vita e di sport”.
6 marzo 2010
io PROPRIO io
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di Claudia Mangione - intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proust
Direttore Responsabile
Giovanni Nuzzo
Dario
Congedo
Giovane artista salentino vincitore del “PercFest-Memorial Naco” e “Miglior musicista” nel Concorso nazionale “New Generation”, dopo un primo approccio alla
batteria da autodidatta inizia a studiare percussioni all’età di 13 anni con il maestro Fulvio Panico presso il Conservatorio “T. Schipa” di Lecce, dove si diploma
nel 2005. Prosegue quindi lo studio della batteria dapprima con Maurizio dei Lazzaretti, Fabrizio Sferra e Alessio Riccio, poi a New York con John Riley, Matt Wilson, Jonathan Blake, Jim Black, Ernesto Simpson e Vince Cherico. Frequenta
corsi di perfezionamento in tutta Italia e master class con celebri batteristi e percussionisti (Peter Erskine, Gavin Harrison, Jimmy Cobb, ecc.). Sotto la guida del
maestro Carrano si diploma inoltre in “percussioni afrocubane”. Vanta collaborazioni con nomi noti del panorama musicale contemporaneo: Raffaele Casarano&Locomotive, Gianluca Petrella, Javer Girotto, Giovanni Imparato, Gilson Silveira,
Alberto Parmegiani, Ginger Brew, Opa Cupa, TaxFree, Arthur Miles, Canzoniere
Grecanico Salentino, Ettore Carucci, ecc. Nel novembre del 2009 firma il progetto
Nadan, straordinario quartetto che propone la fusione tra il suono acustico degli
strumenti tipici del jazz e l’utilizzo del computer e dell’elettronica live.
Il tratto principale del tuo carattere.
Sensibilità.
Il tuo principale difetto.
Sono un perfezionista.
La qualità che preferisci in una
donna?
Sensualità.
E in un uomo?
Onestà.
Cosa ci vuole per esserti amico?
Dialogo, lealtà e rispetto.
Cos’è la felicità?
È avere del tempo per se stessi e la
possibilità di condividerlo con chi
si ama.
L’ultima volta che hai pianto?
Domenica scorsa.
Di cosa hai paura?
Di dimenticare.
Canzone che canti sotto la doccia?
Tum-pa, tu- tum-pa!
Musicisti o cantanti preferiti?
Trygve Seim, Christian Wallumrød,
Heiner Goebbels, Jon Balke, Ketil
Bjørnstad, Arve Henriksen, Radiohead, Sigur Ros, Giorgio Gaber.
Poeti preferiti?
Nessuno in questo momento, ma
quando ero giovane amavo Charles
Baudelaire ed Eugenio Montale.
Autori preferiti in prosa?
Ernest Hemingway, Mayumi Hattori, Luisa Ruggio, Erri de Luca,
Paolo Nori, Alejandro Jodorowsky.
Libri preferiti.
Il tao della fisica di Fritjof Capra,
L’oscurità e la luce di Mayumi
Hattori, Il giorno prima della felicità di De Luca, La danza della
realtà di Jodorowsky, La Nuca di
Luisa Ruggio.
Attori e attrici preferiti.
Totò, Terry O’Quinn, Johnny
Depp.
Chi potrebbe interpretarti sul grande schermo?
Terry O’Quinn.
Film preferiti.
A beatiful mind, Pomodori verdi
fritti alla fermata del treno, Rocky,
Edward mani di forbice.
I tuoi pittori preferiti.
Leonardo Da Vinci, Van Gogh,
Edvard Munch, Gustave Courbet,
De Chirico, Dariusz Twardoch.
Il colore che preferisci.
Rosso.
Se fossi un animale, saresti?
Un gatto.
Cosa sognavi di fare da grande?
L’aiutante di Babbo Natale.
L’incontro che ti ha cambiato la
vita?
Babbo Natale! Ma aggiungerei anche la mia ragazza…
La persona a cui chiederesti consiglio in un momento difficile?
La mia ragazza.
Quel che detesti più di tutto.
L’arrivismo e la tendenza diffusa
a confonderlo con la determinazione.
Quanto tempo dedichi alla cura
del tuo corpo?
Abbastanza credo.
Piatto preferito.
Qualsiasi cosa con cioccolata o
nutella!
Il profumo preferito.
Oltre a quello di casa mia, l’odore
delle foglie secche al sole.
Il fiore che ami.
Nessuno in particolare.
La tua stagione preferita?
Tutte le stagioni sono belle perché
sono uniche.
Il paese dove vorresti vivere?
Londra.
In quale epoca ti sarebbe piaciuto
vivere?
Questa va benissimo, tanto mi
sarei lamentato comunque!
Personaggi storici che ammiri di
più.
Anno IX - n. 353
Reg. Trib. Lecce 778 del 18.01.2002
Leonardo Da Vinci, Werner Heisemberg, Peppino Impastato.
Personaggi storici detestati.
Mussolini, Stalin, Hitler, Franco,
Mao Tse-tung.
Cosa faresti per sostenere ciò in
cui credi?
Impegnarmi con determinazione.
Chi è il tuo eroe vivente?
Non ho né eroi nè miti, ma se
proprio dovessi rispondere direi il
professore Antonio Solazzo.
Il tuo sogno ad occhi aperti?
Un’Italia dove il lavoro del musicista abbia gli stessi diritti di tutti
gli altri lavori e dove la gente sia
educata all’arte in genere.
Il tuo rimpianto più grande?
Non ne ho per fortuna.
Cos’è l’amore?
Il desiderio incondizionato di donarsi a qualcosa o qualcuno senza
perdere di vista se stessi.
Stato attuale del tuo animo.
Molto, molto, molto felice.
Il tuo motto.
L’invincibile non è quello che vince
sempre ma quello che anche se
perde non è vinto mai.
Come vorresti morire?
Senza soffrire, prima delle persone
che amo.
Collaboratori:
Cristina Alemanno, Giuseppe Bellimbeni,
Fabio Bolognino, Fabiana Casto, Alessandro
Chizzini, Tiziana Colluto, Elisabetta De
Giovanni, Giorgio De Matteis, Emiliano
De Pascalis, Carla Falcone, Paolo Antonio
Franza, Giorgio Gerardi, Monia Grassi,
Daniele Greco, Alessandra Lupo, Claudia
Mangione, Pasquale Marzotta, Cristina
Mello, Serena Orlando, Alessio Palumbo,
Cinzia Rubano, Vincenzo Scarpello, Giusy
Stefanelli, Laura Stefanelli, Alessandro Tomaselli, Anna Manuela Vincenti
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della redazione
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Periodico associato all’Unione Stampa
Periodica Italiana
Tessera n. 14594
20 marzo 2010
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20 marzo 2010
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