10 dicembre 2006 Mensile correggese di informazione e confronto di idee Edito dal Circolo Culturale Primo Piano Mi iscrivo ai D.S. le ragioni di una scelta Nel 2005 cala l’occupazione in difficoltà il lavoro femminile Lo psicologo nelle scuole: un aiuto a ragazzi e insegnanti Film, libri e cd musicali le migliori uscite del 2006 I nuovi servizi e investimenti del bilancio comunale 2007. Tasse: nessun aumento Nei Neiprossimi prossimitre treanni anni23 23milioni milionididieuro euroininopere operepubbliche pubbliche per perscuole, scuole,viabilità, viabilità,palazzi palazzistorici, storici,edilizia ediliziapubblica. pubblica. Nuovi Nuoviservizi serviziper peranziani, anziani,disabili disabilieeper perlalacultura. cultura. Cantiere Villa Gilocchi Mi iscrivo ai D.S. perché credo nei valori della Sinistra Inchiesta tra gli aderenti ai Democratici di Sinistra di Correggio sulle ragioni dell’appartenenza al partito e sulle attese nei confronti del nuovo Partito Democratico. Perché ci si iscrive ai Democratici di Sinistra? L’iscrizione ad un partito è ancora importante? Sul nuovo Partito Democratico che cosa ne pensano gli iscritti correggesi ai DS? In occasione della campagna di adesione ai D.S. per il 2007, che a Correggio come è ormai tradizione prende il via in dicembre, abbiamo raccolto i pareri di alcuni aderenti rappresentativi di quei tanti cittadini, più di mille, che ancora oggi, nonostante la crisi della politica e le difficoltà dei partiti di massa, costituiscono la principale risorsa dei Democratici di Sinistra di Correggio. pena. Certo, rispetto al passato, quello che mi pesa un po’ è la carenza di partecipazione, di discussione e di confronto politico che c’è tra la gente. Non è un bene, è un limite della politica e anche del nostro partito. Per il futuro sono convinto sia giusto andare verso la costituzione del nuovo Partito Democratico. A sinistra, nel centrosinistra, siamo troppo frammentati. Bisogna unirci di più. Ho però il timore che se il nuovo partito unisce solo DS e Margherita, il rischio di escludere altre forze politiche, altri elettori della sinistra si ripresenti. Di fronte ai pericoli per la democrazia che l’affermazione di questa destra in Danilo Sassi ha 74 anni, è pensionato Italia può produrre, è bene che noi rispondiamo con una maggiore unità ed impegno per affermare i nostri tanti valori comuni”. 2 Manuela Bertolini, laureata in scienze alimentari lavora come microbiologa in una industria alimentare reggiana. Ha 30 anni e non appena diciottenne si iscrive al PDS per poi aderire qualche anno dopo alla Sinistra Giovanile. Ora, e da sempre è stato iscritto: da giovane, superati i 29 anni, aderisce solo ai DS. dopo la Liberazione al Fronte della Gioventù, poi al PCI e successivamente al PDS ed ora ai D.S. Ha lavorato come muratore, dipendente di una impresa privata. E’ stato consigliere comunale tra il 1975 e il 1980 e membro della commissione edilizia comunale tra il ’75 e l’85. “ S o n o s e m p re s t a t o c o nv i n t o dell’importanza di iscrivermi al partito – sostiene Sassi – per dare un contributo nel portare avanti ideali, in cui credo profondamente, di democrazia, giustizia “Ho aderito al partito per tradizione e libertà. L’impegno profuso, i sacrifici familiare, quasi inconsapevolmente. Poco che ho fatto nel militare nel partito non dopo frequentando i miei coetanei della mi pesano. Sono stato ripagato da molte Sinistra Giovanile di Correggio ho comsoddisfazioni, dai risultati ottenuti non preso meglio la politica. Alle prime riusolo per me ma anche per le generazioni nioni ci capivo poco, poi ho acquisito un più giovani. Mi sono sentito e mi sento punto di vista critico rispetto alla società, parte di una forza politica che lavora alle relazioni tra le persone, ai problemi per ottenere importanti conquiste sociali della vita della gente. Ho capito e democratiche sul piano dell’ugua- l’importanza del fare politica per il bene glianza e della libertà. Ne è valsa la e l’interesse comune. Oggi mi sento parte di un partito che ha valori ed idee in cui credo e che ritrovo in tanti altri miei coetanei: penso a valori cari alla sinistra come la pace, la solidarietà, la lealtà ed il rispetto reciproci, penso ai principi di uguaglianza, di fraternità con le persone più deboli e verso le persone oppresse in tante parti del mondo. Certo preferisco il fare concreto, alle feste dell’Unità o nella sezione di Budrio, nella frazione in cui sono nata e vivo tuttora, rispetto alle discussioni teoriche. Fare politica è una forma di volontariato che mi da soddisfazioni. E’ un modo per testimoniare le mie idee, i miei valori ed anche per capire meglio cosa succede intorno a noi. Mi è piaciuto impegnarmi sul tema del referendum sulla fecondazione assistita e su quello contro la modifica della Costituzione perché ho avuto anche l’occasione per capire molte cose che riguardano la vita quotidiana di noi tutti. Sulla proposta del nuovo partito democratico sono assolutamente d’accordo. Penso che partendo dalle nuove generazioni sia molto più facile costruirlo. I giovani sono più vicini a questa idea, hanno meno pregiudizi e subiscono meno condizionamenti rispetto al passato. Ho molti amici cattolici che non si conformano a diktat morali imposti dall’alto. Sono disponibili a confrontarsi e a trovare mediazioni. Certo non tutto il mondo cattolico è così aperto, penso che il partito democratico vada fatto con chi è disponibile a laicizzare le scelte individuali di vita delle persone. Ci possono essere, ed è un bene, idee personali diverse su certi temi legati alle cosiddette questioni etiche, quello che deve essere comune è l’idea che nessun obbligo morale deve essere imposto sulla testa delle persone”. Fabio Testi, 33 anni ingegnere libero professionista, si è iscritto all’allora FGCI (la federazione giovanile del partito comunista) a 14 anni. Ha ereditato la passione politica in famiglia, dal padre in particolare. “Nell’87 il PCI era ancora un po’ un mito, sentivo che rappresentava tanto nella società d’allora. Mi piaceva identificarmi in un partito politico, negli ideali che per me rappresentava. Ho fatto un po’ di politica alle scuole superiori, al liceo di Correggio, e poi nel locale circolo giovanile comunista ‘Steve Biko’. Queste prime esperienze mi hanno dato la possibilità di imparare a leggere la realtà sociale in cui vivevo, mi hanno spinto a chiedermi cosa era giusto e cosa era sbagliato, non solo per me ma soprattutto per la società in cui si vive. Sono riuscito a farmi un’idea personale sui problemi della società e su come poter riuscire a risolverli. Sono poi stato segretario comunale della Sinistra Giovanile nella seconda metà degli anni ’90. La scelta successiva è stata quella di iscrivermi al PDS e poi ai DS, perché anche dopo la caduta del muro di Berlino, era giusto per me impegnarmi per la difesa della democrazia, per la libertà, per la tutela dei diritti delle persone. Oggi ritengo ancora che appartenere ad un partito, come associazione politica di persone, sia importante. Fare politica è un modo per determinare le scelte di vita delle persone. Facendo politica c’è una possibilità in più di far pesare le proprie idee, di confrontarsi con gli altri e di dare un contributo alle scelte finali. Per me riconoscersi in un partito è condividerne i valori, i principi fondamentali e non significa essere sempre d’accordo su tutto. Il bello di una forza politica sta nel confronto tra diverse attenzioni e sensibilità, nella convinzione che tutte contribuiscono a determinare la scelta migliore. Per me aderire è importante per partecipare e per contare. Avere la possibilità di esprimere le proprie idee: non farlo significa lasciar scegliere a qualcun altro, dargli una delega in bianco anche se non la pensa come te. Sul nuovo Partito Democratico sarei totalmente d’accordo se si Gli iscritti ai D.S. di Correggio Nel 2006 sono 1.039 gli aderenti ai Democratici di Sinistra. Di seguito la suddivisione territoriale nelle 8 sezioni correggesi. Budrio 123 Canolo 38 Fosdondo 65 Lemizzone 43 Mandrio 67 Prato 81 Centro urbano 424 Espansione sud 198 La nuova segreteria comunale Il direttivo comunale dei D.S. ha nominato il 20 novembre scorso la nuova segreteria comunale, che risulta così composta: Adele Bartoli (segretario), Fabrizio Pelosi (vicesegretario e organizzazione), Cecilia Anceschi (politiche sociali e culturali), Marzia Cattini (politiche ambientali e del territorio), Rita Carrozza (scuola, formazione e lavoro), Romano Costa (politiche per la casa e le famiglie), Davide Folloni (politiche giovanili), Monica Maioli (politiche economiche), Tino Pantaleoni (comunicazione interna ed esterna). affermasse in Italia un quadro politico molto meno frammentato e più chiaro di quello attuale. Occorrerebbe almeno una legge elettorale che scoraggi la nascita di una miriade di partitini come quelli attuali: sarebbe sufficiente uno sbarramento elettorale al 5%. La nascita del Partito Democratico non deve produrre la creazione di nuovi partiti, la politica deve tornare ad essere uno strumento per fare il bene dei cittadini, della comunità, deve recuperare il senso dello Stato, non deve essere uno strumento per affermazioni elettorali individuali come è accaduto recentemente con la nascita di tante piccole formazioni politiche”. Grazia Veroni, 50 anni impiegata amministrativa in una scuola superiore di Reggio, si è invece iscritta per la prima volta ai DS all’inizio di quest’anno. “L’ho fatto perché me lo hanno chiesto personalmente alcuni amici dirigenti dei DS di Correggio. Io ho sempre simpatizzato per questo partito, per il PCI da giovane e per i DS oggi. Ho prestato servizio volontario alle feste dell’Unità e partecipato anche a qualche iniziativa politica, ma non mi sono mai impegnata più di tanto direttamente. Ho preferito far parte ed impegnarmi in circoli ed associazioni culturali come il Fra i Quali e il Simposio Differrante nei primi anni ’80 che comunque si potevano identificare con la sinistra. L’ho fatto perché rispetto ad un partito, l’attività dei circoli e dei movimenti mi risultava più dinamica, meno burocratica, più concreta. Quest’anno ho aderito ai DS perché dopo cinque anni di governo Berlusconi e alla vigilia delle elezioni politiche di aprile ho pensato di poter dare un contributo maggiore per la vittoria dei DS, dell’Ulivo e del centrosinistra. Questo per me non significa essere d’accordo su tutto, sul funzionamento un po’ macchinoso di questo partito. La mia adesione è poi anche il frutto di una condivisione, di una vicinanza con il partito a livello locale, con l’impegno, la passione, i valori di chi dirige questo partito a Correggio. Poi, a livello nazionale, mi sento anche molto vicina a Fassino, alle sue idee, al suo modo di fare politica e di portare avanti le sue idee, pur non condividendo sempre ed appieno tutte le scelte che vengono fatte. Il mio è un approccio laico, non fideista. Anche l’idea di costituire un nuovo partito, il Partito Democratico, non mi convince più di tanto. Mi sento di sinistra e penso che la sinistra abbia una propria precisa identità che con questo nuova formazione può correre il rischio di perdere. In ogni caso aspetto di capire meglio la proposta o le proposte che spero verranno fatte in modo più chiaro e preciso. Per ora questa idea non incontra quell’empatia che invece i DS hanno nei miei confronti”. a cura di Guido Pelliciardi 3 Ma signora Politica perché piace così poco ai giovani? “L’intervista” di una ragazza della Sinistra Giovanile sul valore della politica. L’impegno civile nelle associazioni e nei movimenti. Quando mi è stato chiesto di scrivere questo articolo su cosa sia per noi giovani la politica, mi sono venuti in mente sorrisi, sghignazzi, battutacce di tanti miei coetanei ma anche la passione, la voglia di cambiare e la speranza di molti altri. Mi è venuto in mente che forse per appassionarsi basta poco, basta comprendere la semplicità e la necessità di cosa vuol dire “interessarsi di politica” e chi meglio può aiutarci se non la SIGNORA POLITICA in persona. 4 Signora Politica, molti studiosi si sono negli anni interessati a Lei dando le definizioni più articolate e complesse, se dovesse sceglierne una… “Caro intervistatore, io esisto da quando gli uomini hanno provato a convivere, esisto nei gesti più semplici della vita quotidiana, nella scelta di un acquisto, nella parola, nella scrittura… Potrei ricordare che sono l’arte della città. L'arte di farla funzionare il meglio possibile, anche se la "polis" - alla radice del sostantivo - è diventata una Regione, uno Stato, una federazione o una Unione europea. Sono quella cosa che fa le alleanze e le guerre, che crea la ricchezza e la povertà, che aumenta e diminuisce i posti di lavoro, che dà le pensioni e le toglie, che ci incentiva a fare figli o no, che ci dà le metropolitane o i vecchi tram sferraglianti, che pulisce le cacche dei cani dai marciapiedi o lascia l'erba delle aiuole raggiungere altezze estive da giungla amazzonica. Insomma sono una cosetta piuttosto importante. Infischiarsene, scusate, è proprio un errore.. Scuserà la mia vanità, ma se proprio vuole una definizione… allora io sceglierei quella di un caro bambino che mi ha incontrato per la prima volta poco fa e mi ha detto: MA ALLORA LA POITICA E’ UNA COSA BUONA? LA POLITICA E’ SCEGLIERE IL BENE DI TUTTI!! Forse troppo buonista? Ma con tutto quello che mi hanno detto in questi anni… .mi prendo una Lei sa su cosa volevo che si basasse la democrazia? Sulla premessa che i piccola rivincita”. cittadini conoscano perfettamente i Signora Politica, come mai negli ul- propri interessi. Tale premessa è reatimi anni si parla di distacco tra Lei lizzabile solo se le persone non sono analfabete, se ricevono un'istruzione e i giovani? “Guardi… ci ricolleghiamo alla doman- che chiarisca loro cosa è meglio, sia da precedente. Io ho scelto la defini- per se stessi che per la società in zione che più mi piace, ma hai me! Ho generale. L'educazione rientra nel conpaura che i ragazzi siano spaventati, cetto dell'essere cittadino perché non siano delusi, siano preoccupati; pen- insegna solo a leggere e scrivere, ma sano di non essere in grado di affron- insegna anche determinati valori, che sono appunto i valori democratici. Fra tarmi, dicono di non avere tempo.. Questo perché negli anni si sono au- questi c'è, ad esempio, quello del rispetto per coloro con cui ci troviamo in disaccordo, o il cui stile di vita differisce dal nostro; senza educazione - e per educazione intendo quella pubblica - tale rispetto non può esserci”. toalimentati pregiudizi sulla mia persona. Uno dei miei amanti, il caro Machiavelli, un uomo intelligente sa! Ma un grosso pregiudizio ha accompagnato le sue teorie che hanno dato origine e diffuso l'idea di ME come cinica, corrotta e astuta. Poi c’è chi mi ha trovato totalizzante: dicono che assorbo al mio interno tutte le altre attività di una comunità organizzata. Tutte le forme di opposizione alla politica come dimensione del bene pubblico vedono nello Stato una minaccia per l'individuo. Allora Le faccio io una domanda: se qualcuno dicesse ai giovani che tutto ciò che scelgono di fare si trasforma in un gesto politico, anche la musica che ascoltano, Lei crede che sarebbero così distanti da me?”. Ma chi dovrebbe spiegare queste cose ai giovani? “Dovrebbe essere, mio caro, un dovere di tutti. Oggi esistono numerose agenzie di educazione e comunicazione. Signora Politica, ma i giovani di oggi sono così disinteressati a ciò che li circonda come dicono? E quale futuro vede per il vostro rapporto? “Assolutamente no! Gran parte dei giovani di fronte all'assenza di una risposta concreta da parte delle istituzioni politiche, non hanno risposto né con l'apatia né con la ribellione, bensì con un cambiamento della forma di impegno attraverso la molteplice vita associativa. Hanno cioè cercato di ottenere spazi di autonomia dallo Stato invece di invocare risposte dallo Stato, soprattutto laddove si tratta di investire capitale culturale e sociale. Oggi, per riuscire a ritrovare gran parte del consenso perduto dei giovani, i partiti e le istituzioni repubblicane devono considerare come risorsa le diverse forme di impegno civile e sociale, aiutandole a crescere, fornendo spazi, strutture, e riconoscimento, anche quando esse si pongono in termini critici e conflittuali nei confronti delle pratiche istituzionalizzate. Per il nostro rapporto il futuro è trovare nuove forme di dialogo! Maria Paparo per gli amici Pap Nuovi servizi e investimenti senza aumentare le imposte Il bilancio del Comune per il 2007 e gli investimenti per il prossimo triennio, prevedono il potenziamento dei servizi scolastici e sociali e opere per viabilità, assistenza e cultura. QUADRO DI INSIEME Il varo del bilancio di previsione per il triennio 2007-2009 cade sostanzialmente a metà del mandato amministrativo iniziato con le elezioni del 2004 e che si concluderà nella primavera del 2009. Per questo motivo rappresenta un'occasione per stilare il bilancio delle cose fatte e di quelle che restano da fare rispetto a quanto prospettato ai cittadini nel programma elettorale di mandato. Quelli che abbiamo alle spalle non sono stati anni facili per i comuni italiani, compreso quello di Correggio. Le politiche centraliste e fatte di tagli ai trasferimenti portate avanti dal governo Berlusconi hanno costantemente messo in discussione la tenuta del livello dei servizi al cittadino (scuole, sostegno ai soggetti più deboli, politiche per la casa, politiche per l'immigrazione). Usciamo da un periodo in cui, in modo del tutto arbitrario, le amministrazioni locali erano considerate luoghi di sperpero di denaro pubblico, con una evidente distorsione della realtà. Anche la prima finanziaria del governo Prodi non brilla di generosità nei confronti degli enti locali, ma almeno manda alcuni precisi segnali di apertura e considerazione. Intanto, al governo di centrosinistra va il merito di avere costruito la parte della finanziaria che riguarda gli enti locali insieme ai diretti interessati, accogliendone alcune richieste (come l'eliminazione dei tetti di spesa per gli investimenti a prescindere dalle risorse disponibili e lo sblocco dell'imposizione locale). Oggi un'amministrazione comunale è un po' più responsabile di come gestisce i fondi a propria disposizione, di quante entrate chiede ai propri cittadini e a fronte di quali servizi: siamo ancora lontani dal federalismo fiscale, ma almeno quest'anno il bilancio del Comune di Correggio lo deciderà, in piena autonomia, il Consiglio Comunale eletto dai correggesi e non qualche arrogante ministro commercialista. Nella finanziaria, inoltre, si ridà ossigeno ad alcuni capitoli di spesa (come il fondo a San Martino in Rio ideale per le fraziosociale) con beneficio delle categorie ni a sud di Correggio, ed entrerà in funpiù deboli attraverso strumenti di soste- zione la nuova scuola elementare il cui gno come i buoni affitto, le borse di studio, l'aiuto economico straordinario. INVESTIMENTI Il Consiglio Comunale si prepara ad approvare un piano triennale degli investimenti di quasi 23 milioni di euro che ser viranno per completare la realizzazione di una lunga serie di infrastrutture, per predisporre locali per l'apertura di nuovi servizi e per fare una buona manutenzione di tutto il nostro patrimonio. Alcune delle opere inserite nel piano triennale sono il frutto del confronto continuo con i cittadini che, anche quest'anno, ha avuto un momento importante con le sette assemblee di presentazione del bilancio organizzate in frazione e nel centro urbano. La voce che assorbe più risorse è la scuola a cui verranno destinati più di 5 milioni di euro. Nel corso di questi anni sono già stati realizzati numerosi interventi nelle scuole di ogni ordine e grado, dagli asili nido alle scuole superiori. L'Amministrazione Comunale, di concerto con la Provincia per quanto riguarda le superiori, sta faticosamente ma senza sosta adeguando le proprie strutture alla crescita continua di tutte le nostre scuole. Nei nidi, nelle scuole dell'infanzia e nelle scuole dell'obbligo si stanno facendo sentire gli effetti della crescita demografica della città che ormai conta 23mila abitanti. Da settembre 2007 saranno disponibili due nuove sezioni statali di scuola dell'infanzia in un nuovo edificio foto Marco Ravenna cantiere procede spedito in via Zavattini, alle spalle del palasport. Con l'apertura di questo plesso, presso cui si trasferirà la scuola San Francesco, trova soluzione anche il sovraffollamento delle scuole medie che rientreranno in possesso delle "Andreoli". Nei primi mesi del 2007 inizieranno i lavori del secondo lotto della nuova scuola elementare per realizzare la mensa, una sala polivalente, la palestra scolastica e l'area esterna. Questi lavori, per un importo complessivo di 2 milioni di euro, si concluderanno nei primi mesi del 2008, con la scuola già in funzione da alcuni mesi. Sempre nel corso del 2007 inizieranno i lavori per tre nuove sezioni di scuola dell'infanzia che da settembre 2008 potranno ospitare altri bambini della fascia 0-3 anni. L'importo per quest'opera ammonta a 1,5 milioni di euro. Sul fronte dell'edilizia scolastica per le scuole superiori, il 2007 sarà l'anno in cui verrà completato il polo scolastico di via Prati con la realizzazione (interamente a carico della Provincia) di un edificio con 24 aule e l'inizio dei lavori di 5 I PRINCIPALI INVESTIMENTI DEL TRIENNIO 2007-2009 2007 EDILIZIA SCOLASTICA Nuovo polo scolastico elementare Palestra scuole superiori Polo scolastico superiore ex Caserma Nuova scuola dell'infanzia RIPRISTINO/RECUPERO EDIFICI Restauro chiesa S. Francesco - 1° lotto Ristrutturazione Palazzo Contarelli Archivio manutenzione ambiente Manutenzione straordinaria torre civica Manutenzione straordinaria palasport Manutenzone straordinaria pista atletica Manutenzione straordinaria campi tennis Ristrutturazione ERP STRADE, CICLABILI, PARCHEGGI Tangenziale Nord Riqualificazione via Leonardo Intervento di Mitigazione Centro Budrio 1° lotto Intervento per la sicurezza nel centro di Fosdondo Riqualificazione via Timolini - via D. Minzoni Manutenzione e messa in sicurezza via Mandriolo Sup. Manutenzione straordinaria ill. corso Mazzini 6 una nuova palestra scolastica finanziata dal Comune con un contributo della Provincia e per un costo complessivo di 1,3 milioni di euro. Comune e Provincia stanno anche valutando l'opportunità di acquisire da Bipop l'attuale caserma dei carabinieri (che a gennaio si trasferiranno nella nuovissima struttura di via Fosse Ardeatine) per adattarla ad uso scolastico per le scuole superiori della città. Un altro importante capitolo del bilancio riguarda la viabilità, sia essa automobilistica o ciclopedonale. L'investimento più ingente, ben 3,7 milioni di euro, servirà per completare la tangenziale nord, collegando via Campagnola con la zona industriale per Carpi intersecando con due rotatorie le vie Mandrio e San Martino. Il primo tratto, quello che va da via Campagnola a via Mandrio, è in parte già realizzato da privati e verrà completato nel corso del 2007. Il tratto da via Mandrio alla zona industiale, invece, è oggetto degli investimenti del 2007 e del 2008 e verrà completato entro il man- 1.700.000 50.000 150.000 60.000 20.000 200.000 15.000 250.000 1.500.000 400.000 2008 300.000 800.000 2009 750.000 500.000 500.000 750.000 250.000 1.000.000 250.000 1.000.000 30.000 250.000 30.000 250.000 2.200.000 230.000 250.000 250.000 250.000 250.000 90.000 dato amministrativo. Il 2007 sarà anche l'anno del completamento della tangenziale est, oggi mancante del tratto tra la rotatoria di via Pio La Torre e via Modena che verrà aperto prima della prossima estate. L'Amministrazione Comunale ha anche predisposto un piano di intervento su alcune strade del centro urbano e delle frazioni che necessitano di essere sistemate con percorsi ciclopedonali e accorgimenti per la moderazione del traffico. Nel 2007 verrà finanziato il completamento di via Leonardo (zona Cantona) e si metterà mano a via Mandriolo Inferiore (dall'ospedale all'incrocio con la tangenziale nord) a via Fosdondo (nel tratto urbano della frazione) e a via Budrio (nel tratto tra la Statale e l'incrocio con via Fornacelle). Nel 2008 proseguiranno i lavori a Fosdondo, mentre nel 2009 verrà finanziata la riqualificazione delle vie Timolini e Don Minzoni. Un terzo grande blocco di opere riguarda il recupero di alcuni importanti edifici storici. Su tutti spicca per impegno finanziatio la ristrutturazione di Palazzo Contarelli: gli oltre 2 milioni di euro stanziati nel triennio non ne consentiranno il totale recupero (ne serviranno probabilmente altrettanti), ma permetteranno di dare il via ai lavori e rendere agibile l'intero primo piano. Più di mezzo milione di euro servirà per rendere nuovamente agibile la chiesa di San Francesco, per il cui completo restauro, però, sarà necessario reperire ulteriori fondi nel prossimo mandato amministrativo. Infine, vale la pena citare il fatto che il Comune di Correggio spende ogni anno più di 1,5 milioni di euro per fare la manutenzione del suo vastissimo patrimonio: strade, parchi, scuole, edifici, palazzi storici hanno bisogno continuamente di interventi che non possono essere rinviati, pena il loro degrado e la successiva necessità di investire cifre ancora più ingenti per il recupero. A questa "manutenzione ordinaria" si aggiungono interventi di manutenzione straordinaria: è il caso dell'edilizia residenziale pubblica per cui il Comune investirà nel triennio 750mila euro. SPESE CORRENTI Il bilancio corrente rappresenta la parte più sensibile e delicata del bilancio comunale. E' con questo strumento che l'ente locale stabilisce quali servizi erogare e a quali condizionil, ma anche quale pressione fiscale esercitare sui cittadini. Il bilancio corrente del Comune di Correggio supera i 16 milioni di euro all'anno. Questi soldi servono in massima parte per erogare servizi ai cittadini (ad esempio i nidi e le scuole dell'infanzia, gli istituti culturali, gli uffici comunali, ma anche i sostegni sociali alle persone svantaggiate). Correggio è cosiderato un comune tra i più virtuosi poiché riesce a restituire ai propri cittadini molto più della metà delle spese correnti, grazie ad una organizzazione efficiente che tiene sotto controllo i costi della struttura e ad un indebitamento che lascia sotto al 5% la quota di spesa necessaria per pagare le rate dei mutui. Nel corso di questi ultimi anni questa solidità del bilancio corrente ha permesso di fare fronte ai tagli di Tremonti e Berlusconi senza ridurre il numero e la qualità dei ser vizi (che anzi sono stati incrementati). Ormai, però, le possibilità di fare fronte ad ulteriori tagli sarebbe stata molto scarsa; è pertanto un bene che la nuova legge finanziaria imponga una filosofia del tutto differente. Nel 2007 il Comune di Correggio vuole confermare il suo attuale livello dei servizi (ad esempio garantendo a tutti i bambini richiedenti un posto all'asilo nido o alla scuola dell'infanzia), individuando ulteriori zone oscure in cui un intervento pubblico possa contribuire a contrastare la povertà e l'emarginazione. Alcuni nuovi servizi sono già pronti per essere attivati. Nel corso del 2007 verranno inaugurati la residenza per anziani autosufficienti Villa Gillocchi, il centro di documentazione su Antonio Allegri all'interno della Casa del Correggio, il potenziato Centro Arcobaleno che dà sostegno ai disabili adulti. Sono allo studio alcune misure più mirate su situazioni di disagio. Ad esempio, per favorire l'attivazione di contratti di affitto a prezzo concordato, verrà ulteriormente ridotta l'aliquota ICI sugli appartamenti interessati da questo tipo di contratto che riduce sensibilmente i costi di affitto rispetto al libero mercato. Inter- venti sono inoltre previsti per favorire la carriera scolastica universitaria per studenti meritevoli in condizione economica disagiata e, in generale, vengono monitorate continuamente quelle situazioni che rischiano di scivolare verso condizioni sociali marginali. ENTRATE CORRENTI Il tutto senza aumentare le imposte locali. L'Amministrazione di Correggio non metterà mano a nessuno degli strumenti che ha a disposizione per aumentare le proprie entrate. L'Ici rimarrà pertanto inalterata, con l'aliquota per la prima casa al 4,6 per mille che rappresenta il livello più basso in provincia. L'addizionale Irpef, che non è mai stata introdotta in passato, resterà inutilizzata anche per il 2007. Infine, nessuno dei nuovi strumenti che la finanziaria concede ai comuni (come, ad esempio, la tassa di scopo) troverà applicazione. RIFIUTI Un discorso a parte meritano i rifiuti e la tassa che ogni famiglia paga per smaltirli. L'Amministrazione comunale intende avviare nel 2007 gli investimenti e un lungo percorso informativo necessario per l'introduzione, a partire dal 2008, di un nuovo sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani, in grado di fare aumentare sensibilmente la quantità di rifiuti raccolti in modo differenziato. Il nuovo sistema di raccolta non sarà del tipo "porta a porta", ma manterrà l'uso dei cassonetti, sostituendo quelli attuali con cassonetti "intelligenti" che permetteranno il conferimento dei rifiuti soltanto dopo l'introduzione di una chiave elettronica che verrà fornita ad ogni famiglia. Non è il caso qui di addentrarsi in questioni tecniche che avremo modo di discutere in futuro. Quello che conta è che questo nuovo sistema permetterà di far pagare ad ogni famiglia in proporzione a quanti rifiuti produce. Oggi, invece, la tassa rifiuti si basa esclusivamente sui metri quadrati di ogni appartamento. Questo passaggio rischierebbe di essere molto brusco, ragion per cui già nel 2007 la tassa rifiuti verrà modificata, introducendo un parametro ulteriore oltre ai metri quadrati: quello del numero di persone che vi abitano. Nel complesso il comune incasserà lo stretto necessario per pagare il servizio di raccolta e smaltimento, ma molte famiglie troveranno la tassa rifiuti diversa da quella precedente. In generale, le famiglie numerose (che producono più rifiuti) pagheranno di più; i single e gli anziani soli (che producono meno rifiuti) pagheranno di meno. AMBIENTE Infine, due parole a parte per le politiche energetiche che il Comune di Correggio sta portando avanti. Nelle settimane scorse è stata costituita un'azienda, interamente di proprietà del Comune, che si chiama EnCor e che avrà il compito di fare investimenti mirati in questo settore. In particolare, EnCor si occuperà di realizzare sul nostro territorio una rete di teleriscaldamento alimentata da una piccola centrale a biomasse realizzata in via Pio La Torre e destinata a riscaldare il futuro centro commerciale Conad che sorgerà a sud di via Vecchia Ferrovia. Sul tetto di questa piastra commerciale verrà installato un importante impianto per la produzione di energia elettrica tramite pannelli solari fotovoltaici con la quale verrà alimentato lo stesso centro commerciale che potrà così contare, per buona parte del suo fabbisogno, su energie rinnovabili. Anche il nuovo quartiere che sorgerà a nord ovest, a fianco del secondo parco urbano cosiddetto delle ville, avrà caratteristiche molto particolari dal punto di vista energetico. Anche qui, infatti, è prevista una piccola rete di teleriscaldamento alimentata da una centrale a metano, in grado di ridurre notevolmente l'impatto del nuovo quartiere che sarà tutto realizzato nel rispetto del nuovo regolamento edilizio per quanto riguarda il risparmio energetico. EnCor non si occuperà soltanto di energia, ma anche di innovazione tecnologica. E' attraverso questo nuovo strumento, e la collaborazione dei privati, che verrà sviluppata la rete wireless per portare la banda larga e internet veloce dove non arrivano le aziende telefoniche. EnCor è di fatto uno strumento snello che il Comune di Correggio si è dato per incrementare le proprie possibilità di investimento anche attraverso il coinvolgimento dei privati. Marcello Bulgarelli 7 Nel 2005 occupazione in calo in difficoltà il lavoro femminile Pur presentando dati tra i migliori in Italia, a Correggio e in provincia di Reggio aumentano i disoccupati, soprattutto le donne in cerca di un lavoro part-time e con bassa scolarità. 8 Al termine di ogni anno si impone un’analisi ed una riflessione sull’andamento del mercato occupazionale e sulla situazione economica della provincia in cui viviamo, al fine di verificane le variazioni, gli assetti, le dinamiche ed eventuali fenomeni di crisi o di crescita che si sono verificati. Una fotografia completa del mercato del lavoro nella provincia di Reggio Emilia, è stata realizzata dalla Provincia che ha raccolto ed elaborato i dati forniti dai sei Centri per l’Impiego territoriali (ex Uffici del Collocamento). Senza avere la presunzione di esaurire un tema tanto complesso ed impegnativo, di seguito offriamo alcuni dati, pubblicati sulla Relazione dell’Osservatorio Economico Provinciale e sul Rapporto delle attività svolte dalla provincia a mezzo dei Centri per l’Impiego, riferiti all’anno 2005, in attesa che possano essere disponibili quelli relativi all’anno che si sta concludendo. per l’Impiego provinciali, stima le persone occupate nel corso del 2005 in provincia di Reggio Emilia in 228.462 unità, di cui 135.255 uomini OCCUPATI E DISOCCUPATI NELL’ANNO 2005 IN PROVINCIA DI REGGIO Dopo una lunga fase positiva nel quinquennio 1999-2003, nel corso del 2004 e 2005 anche a livello provinciale e locale, così come a livello nazionale, si sono manifestati alcuni segnali di flessione del mercato del lavoro, con riflessi immediati sulle categorie più esposte, in primo luogo le donne. Da un tasso di occupazione media del 56,8% nel 2001, si è infatti arrivati ad un tasso di occupazione media nel 2005 del 54,8%. Ciò nonostante gli indici occupazionali della nostra provincia si mantengono a livelli di assoluta eccellenza, collocando Reggio Emilia al primo posto in Italia per tasso di occupazione e al quinto posto per tasso di disoccupazione. Un’indagine ISTAT sulle forze di lavoro nell’anno 2005 pubblicata sul Rapporto Annuale della attività dei Centri e 93.207 donne, su una popolazione residente al 31 dicembre 2005 di 494.203 persone. Il tasso di occupazione femminile nella nostra provincia si mantiene largamente superiore a quello medio nazionale (59,5% contro 45,3%), ma inferiore a quello regionale, anche se in misura minima (59,5% contro 60,0%), e con un notevole divario rispetto al tasso di occupazione maschile. Con riferimento ai settori di attività economica degli addetti, nel corso del 2005 il 52,1% è risultato occupato nel terziario, il 43,9% nell’industria e il 4% nel settore agricolo, confermando l’importanza che l’industria continua a rivestire sul versante occupazionale nel contesto provinciale, posto che gli occupati nel settore industriale a Reggio Emilia si attestano a livelli più elevati di oltre 8 punti rispetto alla media regionale e di ben 13,1 punti rispetto a quella nazionale. Aumentano le persone in cerca di lavoro, stimate nell’anno 2005 in 7.624 unità contro le 6.240 unità del 2004. Conseguentemente, si registra un lieve aumento del tasso di disoccupazione provinciale e perdura una forte sperequazione di genere: mentre il tasso di disoccupazione maschile si attesta nel 2005 al 1,7%, nello stesso periodo il tasso di disoccupazione femminile si porta al 5,4%. AVVIAMENTI AL LAVORO NEL CORSO DEL 2005 IN PROVINCIA DI REGGIO Interessanti sono i dati relativi agli avviamenti al lavoro, che i Centri per l’Impiego distrettuali sono in grado di registrare e monitorare dato che il datore di lavoro deve comunicare al Centro l’assunzione di ogni lavoratore dipendente, sia esso assunto a tempo indeterminato, a termine, con contratto di inserimento o di apprendistato. I lavoratori interessati da uno o più avviamenti nel corso del 2005 sono stati 42.753, ove gli uomini hanno avuto mediamente 1,3 avviamenti e le donne 1,4. Elevata è la percentuale di assunzioni di lavoratori stranieri, che con 15.940 unità arrivano ad incidere, nel 2005, per il 27,5% sugli avviamenti totali, dato che conferma lo stabile inserimento nella struttura provinciale di un numero sempre più consistente di lavoratori stranieri. La ripartizione per tipologia contrattuale evidenzia che rimane critico il problema della stabilità del lavoro: nel 2005 i contratti a tempo indeterminato sono stati applicati soltanto al 25,4% delle assunzioni, mentre i contratti a tempo determinato hanno interessato il 64,4% degli avviamenti. L’incidenza dei contratti a tempo determinato sale al 74,5% se a questi si aggiungono i rapporti di apprendistato e i contratti di inserimento o di formazione lavoro. Dall’analisi delle qualifiche possedute dai lavoratori avviati emerge poi una forte prevalenza delle professioni che non necessi- tano di qualifiche specifiche, seguite da artigiani, operai specializzati e agricoltori e da ultimo dalle professioni di amministrazione e gestione. L’elevato numero di avviamenti relativi alle professionalità che non necessitano di qualifiche specifiche, evidenzia una criticità nella struttura aziendale provinciale associata a queste figure professionali. Le professioni a minore specializzazione, in particolare le figure operaie nell’industria e nell’agricoltura, sono prevalentemente occupate da uomini, mentre il livello di occupazione femminile tende a seguire due variabili: il settore di attività, in quanto si sviluppa soprattutto nell’ambito dei servizi alle imprese e alle attività commerciali, e il grado di specializzazione richiesto dalla mansione, in quanto si sviluppa in particolare nelle mansioni impiegatizie o, comunque, maggiormente professionalizzate. LA SITUAZIONE OCCUPAZIONALE NEL DISTRETTO DI CORREGGIO ISCRITTI DISPONIBILI AL LAVORO E Correggio come si colloca in questo quadro d’insieme? La situazione occupazionale del nostro distretto (che comprende i sei comuni di S. Martino in Rio, Correggio, Campagnola, Rio Saliceto, Fabbrico e Rolo) secondo Simona Bottazzi, responsabile del Centro per l’Impiego della zona di Correggio che copre un’area che conta 50.468 residenti, “riflette gli stessi andamenti e le stesse criticità che si registrano nel mercato del lavoro provinciale”. Nel corso del 2005 si sono registrati circa 7.000 avviamenti al lavoro nelle oltre 5.000 imprese che hanno sede nel distretto di Correggio, nella maggiore parte dei casi avvenuti nei settori della metalmeccanica e della plastica. Secondo i dati del Centro per l’Impiego di Correggio, i disoccupati formazione e di specializzazione e che hanno maggiori difficoltà a trovare o mantenere un posto di lavoro. Vi sono, inoltre, le donne: “Le donne che accedono ai servizi del Centro per l’Impiego - prosegue Simona - iscritti alle “liste di collocamento” ammontano a circa 1.070 unità al 31 dicembre 2005, di cui il 70% rappresentato da donne. Il tasso di disoccupazione adulta, (età superiore a 26 anni), è pari all’80% circa degli iscritti, per più della metà (circa 57%) donne. Gli stranieri disponibili e iscritti sono poco meno del 20% del totale. “Coloro che sono iscritti alle liste di collocamento a cui sono riferiti questi dati, sono persone disoccupate o inoccupate ma immediatamente disponibili al lavoro e che hanno scelto di fare un percorso per rimettersi in gioco, un percorso di orientamento, di colloqui e di formazione”, spiega Simona Bottazzi. I lavoratori iscritti alle liste sono rappresentati soprattutto da lavoratori svantaggiati, da lavoratori extracomunitari, da coloro che hanno problemi sociali o familiari segnalati dai Servizi Sociali comunali o semplicemente da coloro che mancano di esprimono come bisogno diretto ed immediato quello del lavoro ed infatti rappresentano più della metà dei colloqui di preselezione effettuati in un anno, (media 55-57%). La tipologia di lavoro maggiormente richiesta è il part-time e ciò costituisce un forte vincolo all’incrocio domanda/offerta in quanto, nel 2005 delle quasi 400 richieste di personale pervenute al centro per l’Impiego, solo il 5% prevedeva un orario part-time. I bisogni delle donne si manifestano molto spesso nell’urgenza del lavoro, per contribuire al mantenimento della famiglia. Tra le donne iscritte spesso si nasconde la carenza di strumenti per la ricerca del lavoro, non solo da parte di quelle donne che hanno scarsa se non nulla esperienza lavorativa, ma anche da parte di quelle donne che si trovano disoccupate dopo aver lavorato anche molti anni nella stessa azienda. Mediamente si tratta di donne con una scolarità bassa o con diplomi deboli che hanno poca consapevolezza di come funziona il mercato del lavoro, come si effettua una ricerca di lavoro, come si consultano e selezionano le offerte di lavoro. Accanto alla debolezza di strumenti per la ricerca, spesso emerge anche una scarsa consapevolezza dei propri limiti che rende difficile l’accettazione di percorsi alternativi alla ricerca diretta del lavoro”. Rita Carrozza 9 Parlando di TV con chi la fa e con chi dovrebbe riformarla Un talk show di qualità, meglio che in TV, venerdì 15 dicembre a Palazzo Principi all’incontro su “Un’altra TV è possibile”. 10 E’ stato molto interessante blicità, il livello diseducativo di tanti osservazioni ed i giudizi critici, si è l’incontro pubblico promosso giochetti, gli stessi film visti e rivisti, tuttavia mostrato abbastanza remissivo nell’accettazione delle logiche tutt’ora attive. Ha detto che l’attuale consiglio di amministrazione della Rai è ancora a maggioranza di centro destra; su precisa domanda del pubblico ha affermato che i vari capigruppo del centro sinistra hanno fatto richiesta scritta al ministro Padoa Schioppa affinché sostituisca il consigliere di sua competenza, nominato dal suo predecessore di centro destra, ma finora non vi sono stati esiti. Anche le proposte espresse dal ministro Gentiloni in una sua recente intervista riladall’associazione culturale Al Sim- la violenza e l’emissione di program- sciata a Repubblica, trovano conposio (in collaborazione con ANPI, mi e pubblicità inadeguati ai bam- senso e viene apprezzato il percorso AUSER, Camera del lavoro, Centro bini. Apprezzate le trasmissioni di che prevede un dibattito aperto che culturale Radice, Distretto sociale qualità come Report, Ballarò e Che dovrebbe precedere il futuro assetto COOP) con Fabrizio Morri, deputato tempo che fa. Erano presenti una di governance della Rai. dell'Ulivo e componente della Com- cinquantina di persone che hanno missione di Vigilanza sulla RAI; mostrato di apprezzare la qualità E’ ORA DI DIRE BASTA AL MALCOSTUME E ALLE FALSITÀ Loris Mazzetti, collaboratore di Enzo della discussione. Loris Mazzetti ha meglio interpreBiagi per la rubrica “Il fatto” e ora tato le aspirazioni al cambiamento curatore della trasmissione di Fabio RIFORMA DEL SISTEMA facendo notare come, adesso che Fazio “Che tempo che fa”, tra i RADIOTELEVISIVO E NUOVO si può cambiare, si tardi troppo a principali animatori dell'asso- GOVERNO DELLA RAI ciazione Articolo 21 che si batte in L’associazione Al Simposio e le farlo. Se non lo si fa oggi di fronte Italia per la libertà di informazione; altre promotrici della serata hanno a palesi inadeguatezze professionali Lorenzo Favella giovane sceneggia- sottolineato, per voce di Luisa Ci- sarà poi ancor più difficile in un tore correggese e Gabriele Tesauri, garini che ha presentato e coordi- secondo tempo. attore e regista teatrale anch’egli nato il dibattito, l’attenzione che in Ad esempio casi come il palese questi anni tra i cittadini e gli utenti falso montaggio del discorso fatto di Correggio. che pagano il canone, si è diffusa all’ONU da Berlusconi che mostrava in difesa della libertà di espressio- migliaia di persone presenti, mentre IL PARERE DEI CITTADINI Interviste filmate con pareri sulla ne, contro censure alla libertà di invece in realtà la sala era semiTv raccolti tra i cittadini correggesi espressione e all’informazione, e deserta, dovrebbero essere motivo hanno introdotto la serata. E’ emer- per una nuova gestione della RAI di rimozione di chi ha dimostrato sa tra persone di ogni età una gran- meno direttamente soggetta alla di comunicare il falso. de conoscenza e competenza critica logica di spartizione dei partiti. relativa al sistema televisivo italia- Fabrizio Morri, deputato dell’Ulivo INFORMAZIONE PUBBLICA no. Il duopolio tra RAi e Mediaset, e nuovo componente della Commis- O DI PARTE i TG politicamente connotati, sione di vigilanza della Rai, ha con- Mazzetti ha sostenuto l’indipenl’eccesso di reality, la troppa pub- diviso nell’arco della serata le varie denza della informazione dalla po- nanti nella definizione dei contenuti. Rai Tre è la sola a produrre in proprio anche perché ha un budget della metà di Rai Due e di un sesto di Rai Uno. Gabriele Tesauri ha sottolineato la scarsa professionalità degli attori Tv e di come in TV non tanto manchi il teatro, il IL RITORNO DI ENZO BIAGI quale è giusto abbia il proprio Mazzetti curerà anche la spazio autonomo, quanto inprossima presenza televisiva vece sarebbe auspicabile una di Enzo Biagi. Inizierà a marzo maggiore presenza di attori o aprile, andrà in onda il luprofessionisti provenienti dal nedì, su Rai Tre. Riprendendo teatro anche nelle fiction Tv. l’osservazione di un interviCosì come diceva un intervistato, Mazzetti ha detto che stato, “Che tempo che fa” sa Biagi intende portare in TV il far pensare e anche divertire. Paese reale, quello che non Mazzetti ha sottolineato come si vede mai. però i due momenti siano ben Qualcuno ha fatto notare la distinti, le interviste sono actarda età di Biagi e Mazzetti ha sottolineato il valore anche Loris Mazzetti, curatore della trasmissione televisiva curatamente isolate dal resto. In effetti fare cultura e prosolo simbolico del ritorno di “Che tempo che fa” Biagi, di un programma giornalistico parte dei giornalisti sia televisivi grammi intelligenti non deve necessariamente essere sinonimo di noia da lui curato, con la sua attenta e che della carta stampata. o pesantezza. Bisogna avere il cocorretta presentazione dei fatti. raggio di lasciare spazio ai giovani, Anche se dovesse fare una sola UN CAMBIAMENTO mettendoli magari prima alla prova puntata avrebbe comunque un va- TROPPO LENTO lore importantissimo. Adesso, dice- Le tante ingiustizie e irregolarità in tarda serata. va, a parte D’Alema, che preferisce meriterebbero una più rapida rimonon sapere prima le domande, tutti zione. Il diritto alle frequenze da CI ASPETTIAMO DI PIÙ i politici vogliono conoscere prima parte di Europa 7, la rimozione del Tutti insomma si aspettano qualcosa l’elenco delle domande. Vespa a duopolio RAI Mediaset per dare di nuovo e di meglio e si chiede a Porta a Porta arriva a costruire tutte spazio ad altre emittenti e per ridurre chi governa di farlo al più presto. delle messe in scena su misura le reti dello stesso gruppo, il cam- Ci siamo dati appuntamento tra biamento della legge Gasparri, la qualche mese per fare di nuovo il dell’ospite. ristrutturazione del sistema delle punto. Consiglio a chi non c’era di essere presente la prossima volta, LE CENSURE E I DANNI PROVOCA- quote pubblicitarie, e così via. meglio che guardare la Tv. TI DAL GOVERNO BERLUSCONI Mazzetti ha raccontato vari precisi PER UNA TV DI QUALITÀ Tino Pantaleoni episodi di censure e boicottaggi e Al sistema radiotelevisivo pubblico, di come lo stesso programma “Che finanziato dal canone, tutti chiedono tempo che fa” abbia avuto inizio maggiore qualità. Inizio delle traper inconsapevolezza del responsa- smissioni alle ore 21,00, meno bile messo lì da Alleanza Nazionale. pacchi, più realtà, più cultura. Poi la crescita graduale di successo Più indici di qualità che dati Auditel, della trasmissione, nonostante tutti società peraltro poco trasparente. gli sforzi delle reti concorrenti. Ma Anche la qualità delle fiction, cui i danni provocati dal regime di destra lavora Lorenzo Favella, è difficile sono stati enormi, la cacciata di possa aumentare finché solo poche Biagi, Santoro e Luzzatti è stata società detengono l’esclusiva della loro produzione. Intorno alla RAI solo la punta dell’iceberg. Si sono visti ben quattro direttori di fioriscono infatti poche e grandi TG non obiettare nulla di fronte ad case di produzione che di fatto deeffermazioni palesemente false fatte tengono il mercato di quasi tutti i da Berlusconi a Porta a Porta. Que- programmi e quindi sono determilitica. Un professionista serio deve svolgere correttamente il proprio dovere e presentare anzitutto i fatti. Da lui che ha collaborato con Enzo Biagi in più occasioni era naturale aspettarsi questo punto di vista. sti sono i risultati di un sistema di potere fatto di intimidazioni che ha così ottenuto forme di autocensura preventive da parte della maggior 11 Il lavoro nelle cooperative sociali per persone diversamente abili Quattro associazioni sono state ospiti della festa dell’Unità per presentare la loro attività e per offrire i propri prodotti. Inverno caldo e senza neve, non sembra di essere così vicini al Natale. Niente ipocrisie di stagione quindi per questa Festa dell’Unità per i Diritti e la Solidarietà dell’8-10 dicembre scorso che come ogni anno ha cercato di sensibilizzarci a temi che dovrebbero superare le luci natalizie, gli alberelli e i regali, i panettoni e i cenoni. Quest’anno alla Festa sono state presenti quattro Cooperative Sociali della nostra città che tra le tante attività si occupano dell’inserimento di persone diversamente abili in percorsi lavorativi. Due sono ormai famose e ben radicate nella società correggese, mentre due sono di recente formazione. 12 IL BUCANEVE La cooperativa sociale “IL BUCANEVE s.c.r.l.” nasce nel 1986 a Correggio e ha per scopo sociale la promozione e l’inserimento nella vita attiva di persone con difficoltà di adattamento alla vita sociale derivante da handicap fisici, psichici, sensoriali. Presso le sue strutture, insieme a operatori normodotati e volontari particolarmente motivati, operano 12 giovani con handicap, di cui 11 già assunti a tempo parziale, di tutto il territorio dei Comuni di Correggio, San Martino in Rio, Rio Saliceto, Campagnola, Fabbrico, Rolo e Carpi. Le iniziative attuate per un corretto operare nelle sue strutture sono legate alla formazione degli operatori della Cooperativa, in relazione alle attività da svolgere e ai bisogni dei giovani inseriti, nonché alla formazione dei giovani con handicap nelle singole mansioni ad essi affidate, in relazione alle capacità e al recupero acquisito. Le attività produttive, che la cooperativa attualmente svolge per il raggiungimento degli scopi sociali, si incentrano nell’assemblaggio delle materie plastiche, nel confezionamento di depliant e affini. Lo staff del Granello all’opera nella sede di Fosdondo SAN GIUSEPPE Fin dal 1986 alcuni amici e volontari della Casa della Carità di Fosdondo hanno sentito l’esigenza di creare un luogo di attività con i ragazzi della Casa, per mettere a frutto le capacità potenziali e creative di ognuno, dando inoltre opportunità d’incontro e di socializzazione anche ad altre persone desiderose di condividere il proprio tempo e le proprie esperienze. Da questa piccola idea è nata la cooperativa sociale San Giuseppe, ancora oggi luogo di incontro e di lavoro. Grazie al prezioso lavoro di persone diversamente abili e ragazzi in carico ai servizi sociali, la cooperativa realizza prodotti di artigianato artigia- nato artistico: oggetti in terracotta e ceramica decorata, segnalibri, bomboniere e partecipazioni in carta riciclata, icone su legno, oggetti in cuoio e manufatti in legno con la preziosa collaborazione di un falegname. A queste due cooperative “storiche” se ne aggiungono due nate da pochi anni ma che si stanno sviluppando velocemente e in settori molto interessanti. IL GRANELLO A Fosdondo di Correggio si è costituito in forma cooperativa lo “Studio il Granello”, cooperativa sociale per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate che sviluppa la sua attività partendo dall’elaborazione gra- fica con strumenti informatici e offre una ampia gamma di servizi: dalla grafica pubblicitaria alla stampa tipografica e digitale, dall’inserimento dati all’impaginazione di pubblicazioni e manuali, dal disegno tecnico alla realizzazione di progetti grafici complessi, dallo sviluppo di animazioni multimediali alla realizzazione di siti internet. L’obiettivo della cooperativa sociale è quello di offrire a persone svantaggiate un’opportunità lavorativa in ambito professionale basata sull’apprendimento e l’utilizzo degli opportuni strumenti informatici e grafici, operazione particolarmente importante in un’area in cui vi è una scarsa presenza di cooperative sociali locali di inserimento lavorativo, a fronte di necessità sempre più rilevanti di inserimento di soggetti svantaggiati. Emblematica, sul piano della solidarietà, la storia che sta alle spalle della nascita della cooperativa, aderente alla Confcooperative di Reggio Emilia. “Studio il Granello” (www.ilgranello.it) nasce infatti nel dicembre 2002, costituito come associazione professionale tra Marco Magnanini e Andrea Marzi, due giovani di Campagnola Emilia che decidono di mettere in comune le proprie conoscenze tecniche e informatiche e le rispettive esperienze professionali. Magnanini e Marzi non sono però uniti da un semplice rapporto societario. Insieme hanno svolto il servizio civile alla Casa della Carità di Fosdondo, ed è proprio questa esperienza che li porta alla scelta di condividere, fin dall’inizio dell’attività dello studio, il proprio tempo lavorativo con disabili e persone svantaggiate: la sede della ORDINA LA TUA SPESA SU: [email protected] alimentari, edicola, angolo giochi, cartoleria via Dinazzano 37/C - Prato di Correggio (RE) tel. 0522.696043 società infatti è collocata a fianco della stessa Casa della Carità e, durante gli orari lavorativi, alcuni ospiti della struttura frequentano gli uffici rimanendo in compagnia o svolgendo attività ricreative. Una storia che, insieme ai buoni risultati dall’attività professionale, ha portato Magnanini e Marzi alla scelta di aprire lo studio a stage di inserimento lavorativo per persone disabili o svantaggiate. Nel novembre del 2005, in collaborazione con il Nucleo territoriale del Centro per l’Impiego e con il Consorzio per i Servizi Sociali della zona di Correggio, si avvia così il tirocinio di un giovane disabile, della durata di quattro mesi. “Al termine di questa esperienza conclusa in modo estremamente positivo, a coronamento di una riflessione avviata già ai tempi dell’inizio dell’attività, e con il coinvolgimento di Davide Cassiani come socio volontario addetto ai rapporti commerciali – spiegano Magnanini e Marzi – ‘Studio il Granello’ ha deciso di costituirsi come società cooperativa sociale di inserimento lavorativo, procedendo quindi all’assunzione di un ragazzo disabile e instaurando altre collaborazioni professionali, affiancato dalla consulenza e dai servizi di Confcooperative”. tembre 2005 e si pone l’obiettivo di favorire l’inserimento lavorativo di persone abili e diversamente abili, in par ticolare di giovani diplomati all’istituto professionale “A. Motti” indirizzo alberghiero. Il Kiosco ha attualmente come attività principale la gestione, in affitto dal Comune, di una struttura per la som- Il Kiosco Freccia ministrazione di alimenti e bevande, il bar gelateria “Kiosco Freccia”, presso il Parco della Memoria. La cooperativa è composta da 11 soci, sette dei quali sono giovani, due diversamente abili. Quattro sono i dipendenti assunti: due ragazze sono occupate a tempo pieno (38 ore settimanali) e due part-time (20 ore alla settimana). Ha ora la volontà di sviluppare ulteriori servizi sempre nel campo della somministrazione di alimenti e bevande e intende promuovere attività di formazione di aggiornamento professionale per persone diversamente abili. Si propone anche di diventare struttura di collaborazione e di supporto IL KIOSCO La società cooperativa sociale “Il organizzativo per le visite didattiche Kiosco” nasce a Correggio nel set- delle scuole al Parco della Memoria, sulla base dei programmi di turismo scolastico definiti dall’Amministrazione Comunale. Più in generale, sulla base di una precisa volontà statutaria, la cooperativa punta a favorire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini. In attesa dell’anno nuovo speriamo che arrivi la neve e che per le cooperative sociali sia sempre Natale. Davide Folloni 13 Lo psicologo nella scuola: un aiuto a ragazzi e insegnanti L’esperienza presentata al convegno “Mi fido di te” ha dimostrato di rispondere a bisogni crescenti. Attenzione a non delegare compiti educativi in capo alle famiglie e alla scuola. Il 25 novembre scorso nei locali di Palazzo dei Principi, si è tenuto un seminario dal titolo “Mi fido di te”, promosso dal Consorzio per i Servizi Sociali e dall’associazione Prodigio, un’associazione di Comuni con sede a Novellara presente sul nostro territorio ormai da diversi anni, che si occupa della realizzazione di progetti legati alla fascia giovanile della popolazione. La collaborazione con il Consorzio per i Servizi Sociali nasce nel 2000, in particolare per progetti che vedono coinvolti adolescenti e giovani, e che affrontano tematiche riguardanti in particolare la tossicodipendenza. Con il seminario di fine novembre, Consorzio e Prodigio hanno voluto fare un po’ il punto della situazione sul progetto di Ascolto psicologico all’interno delle scuole medie inferiori e delle scuole medie superiori. Un appuntamento rivolto non solo agli addetti ai lavori, ma anche alle amministrazioni comunali e ai sindaci. L’idea che ha ispirato questo invito allargato è stata, da un lato, quella di mostrare e far conoscere quello che si sta facendo, cercando di metterne in luce i punti di forza, ma anche di evidenziarne, nel caso, i limiti; dall’altro, quella di ampliare l’impegno e l’appoggio nei confronti di questo progetto. In tal senso, 14 parlare di appoggio significa dimostrare nel concreto come, a tutt’oggi, la risorsa più importante che il nostro territorio offre sia la possibilità di connettere, quindi di far dialogare tra loro, istituzioni, associazioni, volontariato, società sportive… L’idea di lavoro a rete, certo non nuova in ambito educativo, richiama la logica del Sistema Formativo Integrato (SFI): un sistema che pone al centro delle sue riflessioni e delle sue proposte lo sviluppo dell’educando nelle sue varie declinazioni: dalla famiglia alla scuola, dalle varie attività extrascolastiche all’associazionismo. La volontà di chiamare a raccolta i tanti e diversi protagonisti e responsabili dell’educazione richiama alla mente il concetto stesso di sistema, per cui il valore dell’insieme delle singole parti risulta sempre maggiore rispetto alla somma matematica delle stesse. Una risorsa, questa, di cui purtroppo non si conoscono abbastanza le potenzialità. La presenza dello psicologo negli ambienti scolastici vede il suo esordio nelle scuole medie inferiori del nostro distretto nel 2001, e alle superiori solo tre anni dopo. “Scopo di questa presenza” - spiega il dottor Luciano Parmiggiani, direttore del Consorzio - “è quello di andare incontro ad esigenze e bisogni ormai riconosciuti che provengono sia dagli studenti che dagli insegnanti, e in alcuni casi anche da parte dei genitori”. Ciò che lo specialista offre agli insegnanti è un sostegno che va in due direzioni: quello didattico e quello educativo; per quanto riguarda i genitori, dai dati rilevati gli anni passati risulta che le ragioni sono soprattutto legate alle problematiche del figlio e alla richiesta di strategie educative con cui far fronte alle difficoltà emerse. E per quanto riguarda gli studenti? Dalle rilevazioni dell’anno scolastico 2004/2005 emergono, con notevole distacco rispetto alle altre, problematiche relative all’età, cioè a tutto quello che riguarda lo sviluppo puberale dell’individuo, la costruzione di una propria identità, i primi innamoramenti…; e problematiche relazionali con i coetanei. “Il dato che più colpisce” - continua Parmiggiani - “è che si rivolge allo psicologo un numero sempre maggiore di ragazzi non tanto per parlare di situazioni di grave disagio, ma per avere L’efficienza di un gruppo al servizio del cliente diBoniniLorenzo&C. un interlocutore neutro che non fosse un insegnante o un genitore”. opportuno, cioè quando si evidenziano problemi di disagio significativo Lo psicologo si pone quindi all’interno della scuola come un consulente, uno specialista che fornisce agli studenti e ai professori nuove chiavi interpretative per leggere situazioni legate ad un singolo allievo o alle dinamiche di un intero gruppo classe. “Lo psicologo in questi anni si è dimostrato una valida cerniera per mettere in contatto studenti, insegnanti e genitori con le diverse risorse che offre il territorio. Non sempre risulta facile recarsi al Consorzio, o alla Neuropsichiatria Infantile o ancora al Consultorio, e questo perché non sempre i servizi vengono percepiti dal singolo cittadino come opportunità di aiuto. Lo psicologo lavora in queste pieghe, interviene come facilitatore”. Cosa può fare e cosa non può fare all’interno della scuola? “In primo luogo, non può certamente fare terapia, ma nel caso in cui lo ritenesse che richiedono interventi ulteriori, allora può mettere in contatto la persona con i servizi di cui si parlava poc’anzi. In secondo luogo, non può sostituirsi all’inse-gnante, il quale deve rimanere per alunni e genitori il primo punto di riferimento in ambito scolastico”. Nonostante il significativo passo in avanti compiuto in questi anni da parte delle istituzioni nell’aver riconosciuto e cercato una risposta alle diverse forme di disagio espresse da studenti e insegnanti, ci si potrebbe domandare se per caso non vi sia il rischio da parte dei professori di percepire la figura dello psicologo come un modo per sfuggire o sollevarsi dai propri compiti educativi. In effetti, il problema non è di facile soluzione; parlando di un sistema complesso, in questo modo non abbiamo fatto altro che trasferire le difficoltà di di Verzelloni PRODUZIONE E RIFACIMENTO POLTRONE DIVANI SEDIE MATERASSI DI LANA NUOVI E RIGENERATI Via Monte Cusna, 1 - Tel. 0522632327 ragazzi e genitori su di un differente interlocutore senza tuttavia trovare risposte più a lungo termine. Come evitare un abuso dell’intervento dello psicologo e allo stesso tempo mantenere saldo il ruolo e le responsabilità educative del docente? “Lo psicologo ha dato nuova consapevolezza ad insegnanti e genitori nel considerare il rendimento scolastico dello studente come frutto di più variabili, tra cui la maturità nell’affrontare i cambiamenti legati al proprio fisico. Lo specialista ha poi irrobustito negli insegnanti gli strumenti per leggere meglio determinati disagi. I professori hanno, da parte loro, compreso la necessità di formarsi questi strumenti di lettura. Certamente per i professori sarebbe necessario, oltre ad avere la possibilità di colloqui immediati con lo psicologo per consulenze spot, attuare momenti formativi per affrontare i temi generali che traspaiono dai diversi casi”, smettendo così di ricercare “ricette lampo” per risolvere i problemi dei singoli ragazzi. Nella logica del sistema, l’ingresso di un nuovo elemento modifica i rapporti precedenti sostituendoli con rapporti nuovi. La presenza di uno psicologo in ambito scolastico ha mostrato le molteplici declinazioni che può assumere il ruolo dell’insegnante. Spetta ora a questi ultimi riappropriarsene a livello di didattica, agire educativo e formazione permanente. Elisa Guerra SALSI & OLIVA AUTOFFICINA Via provinciale per Carpi, 47 42015 Correggio (RE) Tel. 0522.694980 15 Tra musica, cinema e libri il meglio delle uscite 2006 Da non perdere l’ultima ballata musicale di Tom Waits, il film epocale di Nanni Moretti “Ecce Bombo”, l’umorismo irresistibile di Luciana Littizzetto. IDEE DA ASCOLTARE Il Natale è dietro l’angolo e rimane poco tempo per acquistare gli ultimi regali, così mi permetto di suggerire alcuni titoli di cd che possono accontentare qualsiasi “orecchio”. Faccio mia l’idea di Nick Hornby nel famoso romanzo “Alta Fedeltà” e così vado ad elencare le mie proposte divise per tipologia: prima una “classifica di cofanetti con 2 o 3 cd o con dvd, quindi la classifica dei singoli cd italiani e stranieri e poi, per finire, le mia personalissima lista per coloro che cercano qualcosa di nuovo. 10 cofanetti (2 o 3 cd e/o dvd): 01. Tom Waits “Orphans” (54 canzoni, molte inedite, per oltre 3 ore di musica; il vecchio menestrello delizia il fedele ascoltatore ripercorrendo la sua storia musicale) 02. Gomez “Five men in a hut,A’s, B’s, & rarities: 1998-2004” (Per chi non li conoscesse, questo doppio cd è la migliore occasione per entrare in contatto con un nuovo sound: rock, folk, pop, insomma difficile da classificare, ed è questo il bello!) 03. B.Springsteen “We shall overcome, the seegar session”(Il tributo del Boss a Pete Seeger, da non perdere!) 04. Francesco De Gregori “Tra un manifesto e lo specchio”(53 canzoni, 3 cd da inizio anni 60 a oggi, insomma il modo migliore per conoscere officina autorizzata 16 uno dei più grandi cantautori italiani) 05. R.E.M. “And I Feel Fine: the best of 1982-87” (il meglio degli inizi di una band che ha cambiato il corso della musica, o almeno di una sua parte) 06. Lucio Dalla “12.000 lune”(3 cd 53 canzoni, tra cui 3 inediti, un percorso dalle prime canzoni fino agli ultimi successi) 07. Fabrizio De Andrè ”In direzione ostinata e contraria 2”(la seconda parte della raccolta uscita lo scorso anno, altre perle del compianto cantautore-poeta genovese) 08. Oasis “Stop the clocks” (2cd+dvd con concerti dal vivo; una bella raccolta che riassume la discografia dei fratelli Gallagher) 09. Bandabardò “Fuori orario”(2 cd con 4 inediti per un gruppo che live non tradisce mai!) 10. Niccolò Fabi “Dischi volanti 1996-2006” (una prima raccolta per fare il punto dopo 10 anni di carriera, non male!) 05. Caetano Veloso “Cê” 06. JJ Cale & Eric Clapton “The road to escondido” 07. Muse “Black holes and revelations” 08. Buena vista social club “Rhythms del mundo” 10 cd italiani per tutti e per pochi: 09. Jerr y Lee Lewis “Last Man 01. Elisa “Soundtrack ’96-‘06” con Standing” l’inedito singolo “Gli ostacoli del 10. AA.VV. “Essential Bands” (U2, Gorillaz, Keane, Radiohead, The Kilcuore” di Ligabue lers...) 02. Zucchero “Fly” 03. Vinicio Capossela “Ovunque proteggi” 10 cd per “orecchie fini”: 04. Ginevra di Marco “Stazioni lunari 01. Spencer Dickinson “The man prende terra a Puerto libre” who lives for love” 05. Marlene Kuntz “S-Low” 02. Beck “The information” 06. F iorella Mannoia “Onda 03. Raconteur s “Broken boy tropicale” soldiers” 07. Sergio Cammariere “Il pane, il 04. Artic Monkeys “Whatever people vino e la visione” say I am, that’s what I’m not” 08. Casino Royale “Reale” 05. Foo Fighters “Skin and Bone” 09. Après la classe “Luna park” (unplugged) 10. Modena City Ramblers “Dopo 06. Tom Yorke “The eraser” 07. The Who “Endless wire” il lungo inverno” 08. Isis “In absence of truth” 10 cd stranieri per tutti: 09. The fratellis “Costello music” 01. Bob Dylan “Modern Times” 10. Damien Rice “9/14th floor 02. The clash “The singles box” records-warner" 03. U2 “18 singles” 04. Depeche Mode “The best of” Fabio Testi IDEE DA VEDERE Per una volta facciamo i pessimisti: il cinema non è morto, come si dice ormai da trent’anni, ma di sicuro è molto vecchio. Ovviamente sono considerazioni che possono essere smentite fra pochi anni dai fatti, ma in questo momento ci servono per suscitare qualche riflessione. Prendiamo alcune serie televisive americane di ultima generazione: si contraddistinguono per la brillantezza dei dialoghi, per l’inventiva rispetto alla natura e alla psicologia dei personaggi, la perfetta funzionalità dell’intreccio, la capacità di valorizzare talenti sconosciuti sia sul piano della recitazione che su quello della regia e della sceneggiatura. Più in generale, il merito che viene loro riconosciuto è quello di essere uno specchio fedele, nel bene e nel male, dei fermenti che agitano la società americana nel suo complesso e della vitalità della sua cultura audiovisiva. Parole grosse se volessimo applicarle a tanto cinema americano, e non solo, di oggi. Estremizzando, con il semplice atto di accendere il televisore, pagando al peggio una trentina di euro mensili, possiamo assistere a racconti per immagini originali, inventivi, ben congeniati, sorprendenti, brillanti, tesi, strani: cose che ci costringono a rimetterci in gioco, a ripensare schemi e prospettive. Pagando sette euro ci si trova incastrati sulla poltrona per due ore ad annoiarsi di fronte a qualcosa che non supera mai la soglia del risaputo, del convenzionale, del già visto, del piattamente improbabile, senza una sola trovata degna sul piano narrativo o visivo. Se continua così, se continuano a essere distribuiti film “vecchi nel profondo” viene il sospetto che ci sia qualcosa di intrinsecamente “sbagliato” nel muoversi di casa e pagare una cifra spropositata: da qui l’idea che il cinema sia vecchio nelle sue strutture, nei suoi comportamenti, nel suo apparato, nei suoi discorsi e così via. L’abbiamo presa lunga per dire che al cinema ci si stupisce sempre meno, anche perché un’altra cosa che la vecchiaia del cinema rende sempre più arduo è consigliare film da vedere: il film, se fa soldi e viene pompato, resta tre settimane e poi spariEcce Bombo saggi edificanti, ormai però ridotti a convenzione e svuotati dall’uso. Gli ultimi tre esemplari del genere sono cartoni evolutissimi, con ottime scene d’animazione in grado di appassionare i più piccini, ma senza quel pizzico di follia che avrebbe potuto rinnovare storie sentite ormai troppe volte. Sperando in un prossimo futuro di essere liberati (come ora dal film d’animazione Disney) anche dai cinepanettoni italiani alla Boldi-De Sica, capaci quest’anno di farsi in tre, torniamo ancora indietro nel tempo per ricordare un piccolo film che, a distanza di quasi trent’anni, sta per tornare, fugacemente, sugli schermi: Ecce Bombo di Nanni Moretti. E’ stato un film, dove era evidente la sproporzione fra la desolante povertà di mezzi e d’esperienza con cui il film è stato fatto e la sua densità. A distanza di tanti anni questa sproporzione è ancora più evidente. Forse questo è il motivo per cui è diventato un film di culto, “epocale”, in cui, se non tutti, molti si sono riconosciuti e hanno potuto vedersi rappresentati. E’ per questo che un piccolo film, abbastanza rudimentale, si può ripresentare oggi con la certezza che parla di noi, di come eravamo e di come siamo diventati. Questo film è anche la dimostrazione di una grande verità: ciò che conta di più, prima della padronanza di ogni strumento, è possedere un sentimento, una passione, un’idea, una visione. Per chiudere un consiglio per andare a vedere un altro piccolo film, se vi capita: un “grazioso” film francese per nulla pesante, Cambio di indirizzo, dove il regista Emmanuel Mouret dimostra di possedere però buone qualità. Toccante nella sua goffaggine il protagonista, giovane antieroe, è senz’altro un personaggio comico, capace però di combinare insieme il burlesco con la commedia sentimentale, minimalista quanto poetica: un omaggio a due grandi autori del cinema d’oltralpe, Rohmer e Truffaut. sce da ogni schermo; se non fa soldi, resta tre giorni, magari solo a Modena, e poi diventa impossibile ripescarlo. L’ultima chance rimane, spesso, il solo dvd. Ci limiteremo quindi a parlare in generale di qualcuno degli ultimi film passati in sala. Siamo a Natale e per la prima volta mancherà all’appello dei film natalizi il film d’animazione Disney. Un tempo, una generazione fa, era quello l’unico film di Natale a cartoni animati, quello che si andava a vedere comunque, sia che fosse un classico riedeitato, sia che fosse nuovo. Quest’anno ci sono ben tre cartoni (tutti realizzati con la computer animation) che si contendono la festa: Happy feet, Giù per il tubo, Boog&Elliot a caccia di amici. Sono passati giusto dieci anni da quando la Pixar mandò sugli schermi il primo film d’animazione completamente in digitale Toy story, e sembrava che il cinema avesse trovato nel cartoon il veicolo di moderne moralità esemplari, più evoluto dei film con attori umani nel propugnare i valori della tolleranza, della solidarietà, dell’amicizia. Dieci anni dopo siamo sommersi da questo genere di mes- Daniele Roatti 17 Iniziative culturali IDEE DA LEGGERE neve, i beccofrosoni immobili come fiori colorati sugli alberi, i nidi dei tordi al crocevia del sentiero. 08. Rampini - L’impero di Cindia (Mondadori) Il secolo cinese non sarà dominato solo dalla Cina. L’impetuoso sviluppo economico degli ultimi anni di quello che fu l’”Impero celeste”, ha infatti coinvolto molti paesi asiatici, primo fra tutti l’India. 09. Rampini - Il secolo cinese (Mondadori) Federico Rampini, attraverso una collezione di storie di vita quotidiana, ritratti di nuovi potenti e uomini comuni, racconti di viaggio in città come Shanghai, Hangzhou e Hong Kong, ci apre le porte della nuova superpotenza. 10. Rampini - L’ombra di Mao (Mondadori) L’autore attraversa la Cina e le regioni confinanti sulle tracce di Mao, ripercorrendo i luoghi dove si è svolta la vicenda storica del Grande Timoniere. 11. Benni/Altan - Mondo Babonzo (Gallucci) Il credibile mondo delle creature immaginarie, o “Mondo Babonzo”, nasce dagli studi di due insigni scienziati: il professor Lupoff (Stefano Benni) e il professor Altansky (Tullio Altan). Scolpite dall’artista Pietro Perotti (in arte Rossoperotto), prendono vita tutte le incredibili creature di questo colorito Universo. Un viaggio divertente nella flora e nella fauna delle menti di due apprezzabili scrittori. Vi proponiamo alcune idee per regalare libri in questo Natale. 01. Augias - Inchiesta su Gesù (Mondadori) Corrado Augias ha dialogato su questo tema con uno dei massimi biblisti italiani, Mauro Pesce, rivolgendogli quelle stesse domande che molti di noi, cristiani e non cristiani, si pongono. 02. Littizzetto - Rivergination (Mondadori) Questa è solo una delle ultime follie della nostra cronaca quotidiana che Luciana Littizzetto affronta, strapazza e, con una strepitosa catarsi comica, trasforma in irresistibili gioielli di umorismo. 03. Benati - Opere complete di Learco Pignagnoli (Aliberti) Questo libro è un capolavoro della letteratura e dell’umorismo contemporaneo, capace di far ridere fino alle lacrime. 04. Tamaro - Ascolta la mia voce (Rizzoli) Cosa ne è stato della nipote di Olga, la nonna protagonista di “Va dove ti por ta il cuore”? E’ tornata dall’America in tempo per rappacificarsi con la nonna o ha trovato una lunga lettera diario a lei indirizzata? E se il destino le avesse invece riservato una terza ipotesi?... 05. Pederiali - Il paese delle amanti giocose (Garzanti) Con questo romanzo Giuseppe Pederiali torna alla vena de “L’Osteria della fola”. Questa volta a far scattare la scintilla sono le figure fem- DITTA FP COSTRUZIONE E RIPARAZIONE CILINDRI OLEODINAMICI 18 Via Fossa Ronchi, 13/A - BUDRIO DI CORREGGIO Tel. 0522/697112 - Fax 0522/697186 E-mail: [email protected] Sito Internet: www.fpoleodinamica.it Daniele Bevini minili, giovani donne protagoniste di vicende vagamente boccaccesche. 06. Ligabue - Lettere d’amore nel frigo (Einaudi) Queste poesie segnano un esordio ma, in qualche modo, anche un ritorno al Ligabue delle origini, il Ligabue dei primi album e dei racconti di “Fuori e dentro il Borgo”. 07. Rigoni Stern - Stagioni (Einaudi) Leggere questi racconti è come passeggiare nel bosco: i cervi e i caprioli nascosti nel silenzio della SUPERMERCATO La qualità lascia il segno Via Don Minzoni 27/29 tel. 0522/691607 Via Tondelli 4 CORREGGIO (RE) Un libro di foto e di suggestioni La descrizione del nostro paese attraverso l’obiettivo di Maurizio Manzotti. Immagini sospese tra i portici, la piazza e i colori del cielo. E' stato presentato venerdì 24 novembre scorso, nella sala conferenze del Palazzo dei Principi, il libro fotografico realizzato da Maurizio Manzotti, figlio d'arte di una famiglia che ha scelto, diversi anni fa, di dedicarsi a questa particolare disciplina artistica, eleggendola a proprio mestiere. Le storie di tanti correggesi e dei luoghi della città sono passate attraverso l'obiettivo della famiglia Manzotti, a costituire un archivio per immagini di fondamentale importanza, tra il novero dei documenti storici correggesi. "Scopriamo la nostra città", questo il titolo del libro di Manzotti, raccoglie cinquanta scatti realizzati dal fotografo in anni di carriera, scelti dallo stesso autore, tra migliaia di fotografie, con lo scopo di restituire un'immagine personale della città di Correggio: i portici, la piazza, i colori del cielo nelle diverse stagioni dell'anno. Accanto ad ogni fotografia si trova il commento poetico di Franca Righi, autrice correggese di raccolte di versi, a supportare con maggiori emozioni l'immagine riportata. Versi assolutamente fantastici, in alcuni casi, adeguati alla fotografia giustapposta, in altri. "Dedico quest'opera a mia sorella Cristina, a mio padre Aldino ed a mia figlia Chiara - esordisce Mauri- zio Manzotti, alla presentazione della sua opera personale -. Non si tratta solo di ritratti di Correggio ghi ha fatto di alcuni dei suoi brani, due ospiti d'eccezione hanno aperto il dibattito sul lavoro di Maurizio ma del tentativo di restituire ciò che di più suggestivo racchiude il nostro paese". Si scorgono le case, i giardini segreti nel cortili interni dei palazzi del centro storico, le linee convergenti rappresentate nel cielo da uno stormo di uccelli e dai cavi dell'elettricità sospesi nell'aria lungo la parete di un palazzo. A conclusione della proiezione delle fotografie, sottolineata dalla lettura che Franca Ri- Manzotti: Marzio Iotti, sindaco di Correggio, provvisto anch'egli di una forte passione per la fotografia, ed il professor Giuseppe Adani, storico dell'arte. La particolarità dell'iniziativa risiede anche nel fatto che l'intero incasso della vendita del libro, sarà devoluto in beneficenza alle associazioni di volontariato correggesi. Luisa Cigarini 19 I dipinti di Alberto Magnelli le persecuzioni degli ebrei in Italia A Palazzo Principi mostra fotografica per riaprire le scuole in Pakistan. Mostre, conferenze e visite guidate per la Giornata della Memoria. A PALAZZO PRINCIPI MOSTRE 23 dicembre 2006 - 14 gennaio 2007 sala Putti PAKISTAN: LA SCUOLA NEL CIELO fotografie di Giovanni Diffidenti Orari: sabato, domenica e 26 dicembre 2006 10.00-13.00 e 15.30-19.00; 1 gennaio 2007 15.30-19.00 1 gennaio – 11 marzo 2007 galleria esposizioni ALBERTO MAGNELLI (1888-1971) Orari: mercoledì, giovedì, sabato e domenica ore 10.00–13.00 e 15.3019.00 14 gennaio - 28 febbraio 2007 museo (inaugurazione ore 11.30) GLI ETRUSCHI A CORREGGIO Orari: sabato e domenica 10.00-13.00 e 15.30-19.00. Ingresso gratuito CONFERENZE lunedì 15 gennaio 2007 ore 21.00 – Sala Conferenze “Conversazioni d’arte” ELISABETTA POZZETTI, ASTRATTISMI: ITALIA ED OLTRALPE lunedì 5 febbraio ore 21.00 - sala conferenze EVENTI D’ARTE – GRANDI MOSTRE Margherita Fontanesi, Mondrian e Turner GIORNATA DELLA MEMORIA 27 gennaio: 62° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz domenica 21 gennaio 2007 ore 16.00 - palazzo dei principi salone delle capriate inaugurazione della mostra 1938 – 1945. LA PERSECUZIONE DEGLI EBREI IN ITALIA lunedì 22 gennaio 2007 ore 21.00 - palazzo dei principi sala conferenze Monica Barlettai, LE LEGGI RAZZIALI DEL 1938 A CORREGGIO domenica 28 gennaio 2007 ore 15.30 - cimitero ebraico visita guidata al Cimitero ebraico Presentazione del volume “Il cimitero ebraico di Correggio” ore 16.00 visita guidata al Cimitero ebraico domenica 25 febbraio 2007 ore 16.30 - palazzo dei principi, sala conferenze ERO BAMBINO letture scelte a cura di Flavia De Lucis IN TEATRO PROSA martedì 6 e mercoledì 7 febbraio 2007 Mercadante Teatro Stabile di Napoli ZINGARI di Raffaele Viviani, regia Davide Iodice con Nino D'Angelo, Angela Pagano martedì 13 febbraio 2007 Teatro delle Ariette BESTIE (è finito il tempo delle lacrime) un progetto di Stefano Pasquini e Paola Berselli con Stefano Pasquini e Paola Berselli martedì 20 febbraio 2007 La Contemporanea PROCESSO A DIO di Stefano Massini, regia Sergio Fantoni con Ottavia Piccolo, Silvano Piccardi, Enzo Curucù DANZA sabato 20 gennaio 2007 Compagnia Virgilio Sieni Danza SOLO EMPTY di Marina Giovannini, Virgilio Sieni, con Marina Giovannini OPERETTE domenica 7 gennaio 2007 (ore 16.00) Compagnia Corrado Abbati SCUGNIZZA Valli e Guidetti di TAMAGNINI GIANNI IMPIANTI TERMOIDRAULICI nuova mostra interna VIA CANOLO 2/B CORREGGIO (RE) 338-5060522 (fax: 0522-690319) [email protected] 20 ABBIGLIAMENTO DONNA dalla tg. 46 alla 60 augura buone feste alla propria clientela Corso Mazzini, 44/C CORREGGIO Via Cuneo, 6 - Correggio (RE) - Tel. 0522.692900 - Fax 0522.692904 I ritmi della natura e le storie degli uomini Novità in libreria: il racconto di una vita, tra i grandi avvenimenti del ‘900 e la naturalezza degli affetti, dei luoghi e dei paesaggi di un passato che riaffiora. narsi delle stagioni. Offerto da Nella memoria dell’autore ogni cosa LIBRERIA MOBY DICK ha lo stesso spazio, la stessa dignità; ogni frammento trova la giusta collocazione all’interno di un quadro che Rigoni Stern, «uomo di montagna», dipinge dei colori più vivi. Accanto alla campagna di Russia e alla drammatica esperienza del Lager riemergono così episodi apparentemente marginali, che tuttavia danno il senso di una vita: dai suoi giochi di ragazzo alle prime battute di caccia, da una visita alla Reggia di Versailles al «bel gallo» regalato all’amico Vittorini, che però, a mangiarlo, si rivela «selvatico e coriaceo»... E poi ancora antichi riti e vecchie tradizioni, uomini e affetti di altre epoche, alberi e animali destinati ad annunciare il nuovo clima e la nuova stagione, luoghi e paesaggi forse dimenticati ma sempre carichi di storia e di ricordi: su tutto lo sguardo, a volte divertito a volte malinconico, dell’autore, testimone del suo tempo e di un passato che continua a riaffiorare. L’autore Questo libro è il percorso di una vita. Nato da un profondo rispetto della natura, del suo equilibrio e della sua grazia, rievoca grandi avvenimenti della Storia e piccole vicende personali, in un flusso scandito dall’alter- Mario Rigoni Stern è nato ad Asiago, dove vive tuttora. Il sui primo libro è stato Il sergente della neve. Ricordi della ritirata di Russia (Einaudi, “I gettoni”, 1953). Il più recente è Aspettando l’alba e altri racconti (”Supercoralli”, 2004). INCIPIT Sono nato alle soglie dell’inverno, in montagna, e la neve ha accompagnato la mia vita. All’asilo infantile le suore ci avevano insegnato una canzoncina che diceva di un bambino che dormiva in una culla e di una vecchia che cantava, il mento sulla mano: «... Nel bel giardino il bimbo s’addormenta. / La neve fiocca lenta, lenta, lenta». Scopersi molto tempo dopo che era un sonetto del Pascoli. Alle scuole elementari il maestro Mercant ci faceva cantare: «... Sui lucenti e tersi campi del nevaio sconfinato / Sorridenti al nostro fato...», che nella Grande Guerra era stato l’inno degli alpini sciatori. Anche nel Libro delle favole che mi aveva portato la Befana avevo trovato la neve della Piccola fiammiferaia di Hans Christian Andersen. LIBRERIA CORSO CAVOUR, 13/A 21 Lo 03 Sportline cambia gestione e ritorna sulle piste da sci Convenzioni con le società sportive, vendita, assistenza e noleggio attrezzatura sciistica… e ritornano le gite sulla neve! Un negozio che è anche luogo di incontro tra amici. La nuova gestione dello 03 (Emanuele Costa, Marco Gazzini e Alessandro Asioli) con i fratelli Simone e Daniele Adani (calciatori professionisti) 22 Da un po’ di tempo avevo iniziato a frequentare megastore superassortiti all’interno dei tanti ipermercati che stanno caratterizzando il paesaggio emiliano. Nel mio immaginario però “il mio” negozio di articoli sportivi è e credo rimarrà sempre lo 03 sportline “degli anni ‘90”. Non so se questo è dovuto al fatto che mi ero abituato ad andarci per via delle convenzioni con la mia squadra di calcio, o per i buoni prezzi, o perché in quegl’anni, proprio con le mitiche gite sulla neve organizzate dallo 03, ho iniziato con tutti i miei amici ad andare a sciare... credo però che le ragioni vere del successo di quel negozio e di tutte le sue iniziative si possano riassumere in due sostantivi: cordialità e calore umano. Qualche giorno fa stavo sfogliando in biblioteca i vecchi numeri di Primo Piano per una ricerca e mi è capitato di leggere un articolo dal titolo “Si torna a sciare con lo Sci Club 03. Nella stagione invernale 198889 a Correggio è nato lo Sci Club 03, praticamente rifondato dalle ceneri dell’ex Sci Club Equipe Fontanesi e Martinelli.” Sono cambiate tante cose nel corso degli ultimi anni: uno dei vecchi gestori ora si occupa del Circolo Tennis, il negozio si è trasferito sul lato opposto di corso Cavour ed aveva smesso di organizzare le gite, poi, ad aprile di quest’anno, ha cambiato gestione. Ora io non so se i tre ragazzotti ormai non più ventenni che l’hanno rilevato saranno capaci di tanto, • Esperienza e serietà al vostro servizio • Utilizzo di nuove tecniche computerizzate Via Gramsci, 23 Correggio - Tel. 694989 ma vi posso assicurare che ci stanno provando e che la notizia, quella per la quale è nata l’idea dell’articolo, quella che avrei dovuto sottolineare fin dall’inizio e invece mi sono perso a parlare d’altro, è che “le gite sulla neve in pullman tutti assieme” lo 03 le ritorna a organizzare. I posti sono sempre gli stessi di un tempo: 14 gennaio Obereggen/Pampeago, 28 gennaio Fai Della Paganella/Andalo, 17-18 febbraio Canazei (pernottamento in albergo con cena sulle piste), 25 febbraio e 11 marzo di nuovo Obereggen/Pampeago. E’ prevista e possibile anche la prenotazione di maestri individuali e di gruppo. Quindi mi raccomando, non mancate! (o daranno la colpa a me) Marco Colarossi P.S. Dimenticavo, per maggiori informazioni potete scrivere all’indirizzo email [email protected] chiedendo di ricevere tutti gli aggiornamenti sulle attività del negozio, o chiamare lo 0522-642829, rispondono i tre della foto, dite che vi ho mandato io... Bocce: le tre società correggesi ripartono con gli atleti di casa Sei le gare nazionali in programma nei tre bocciodromi. Un po’ in crisi il settore giovanile che non offre ricambi, almeno per ora. L’anno sportivo 2006-07 è iniziato da poco e le tre società correggesi si sono preparate ad affrontarlo con obiettivi diversi a seconda delle risorse economiche a disposizione, per tutte mi sembra di poter affermare che molto si è puntato sul fattore organizzativo e un pò meno su quello agonistico, in parole povere si è cercato di utilizzare il materiale umano che ogni società si ritrova in casa senza spendere un patrimonio per ingaggiare atleti da fuori. “Stiamo lavorando per Voi” potrebbe essere il cartello esposto dai sodalizi correggesi. Sei le gare in programma equamente divise: per la Bruno Vicentini due competizioni Nazionali, una a coppie riservata alla categoria A e una individuale circuito F.I.B.; per la Polisportiva La Canolese una Regionale per le categorie A-B e, in contemporanea, una in supporto per le categorie C-D più una gara serale per tutte le categorie; per la società Polisportiva Olimpia, invece, dopo la gara nazionale a coppie per le categorie B-CD del 17 dicembre, una nazionale circuito F.I.B. individuale Femminile con relativa competizione di supporto per le categorie inferiori. Come si vede, gli sforzi nel campo organizzativo non sono mancati. La parte agonistica lascia invece un tantino a desiderare, risente della crisi del settore, causato in primo luogo da politiche federali che poco hanno fatto per incentivare il ricambio e poi da scelte sbagliate delle società che hanno guardato soprattutto al risultato immediato, spendendo oltremisura per atleti esterni senza nessun attacamento ai colori sociali, trascurando invece un settore vitale come quello giovanile: si è riusciti, con scelte scellerate, non solo a non avere giovani di ricambio, ma addirittura perdere quei pochi che c’erano in giro. Un vero peccato, perchè lo sport delle bocce, oltre a generare lo stesso pathos di emozioni di tutte le competizioni sportive, ha il vantaggio di poter essere praticato a livello agonistico dalla giovanis- sima età di 9-10 anni fino ad età matura (60-65) con ottimi risultati, per poi diventare un modo rilassante di fare moto al riparo dei rigori invernali in locali non più saturi di fumo come in tempi passati. Passiamo a guardare in casa delle tre società, per scoprire quali sono i punti di forza per il 2007. La Polisportiva La Canolese della presidentessa Teresa Tronca ha utilizzato solo Canolesi purusangue, affidando alla coppia di categoria B Costa-Bigliardi il ruolo di protagonisti principali. La Bocciofila B Vicentini del presidente Antonio Malavasi oltre a un manipolo di rappresentanti di categoria B-C-D ha affiancato ai correggesi Diacci, Davoli,Carlini e Scaltriti tre atleti esterni: il riese Nando Magnani, il reggiano Stefano Casini e il novellarese Sandro Corradini. Con questo roster la società biancorossa parteciperà alle gare in calendario, rinunciando però ai campionati italiani per società che avrebbero comportato un budget di molto superiore e una disponibilità di tempo che non tutti possono avere. Anche la Polisportiva Olimpia ha dovuto ridimensionare le proprie ambizioni: con la partenza della campionessa italiana Elisa Luccarini per altri lidi attratta dal tintinnio degli euro Aquilani, tutto il peso ricade sulle spalle degli atleti di casa che non hanno le sue qualità tecniche. Nel settore femminile sono rimaste le due correggesi Luisa Leoni (B) e Giuseppina Mussini (D) a difendere i colori biancazzurri, mentre in quello maschile al neopromsso L. Bulgarelli è stato affiancato il sammartinese Giuseppe Vergnani, unica formazione di cat. A del sodalizio di Via dei Mille. Alle loro spalle un discreto numero di rappresentanti delle categorie inferiori che si stanno segnalando con ottime prestazioni: recente quella di Rino Camparini, ottimo terzo alla gara individuale del 25 novembre scorso organizzata dalla bocciofila Tricolore di Reggio Emilia. Inoltre, il team del presidente Marco Ferrari partecipa con una formazione di categoria C ai campionati Italiani per società. Unire le forze e creare un’unica società potrebbe essere una soluzione per superare un momento indubbiamente difficile: unire tutto il paese intorno ad un unico obiettivo sarebbe l’ideale, ma se è facile da dire, è molto più complesso da realizzare, perché chi sarebbe disposto a chiudere i battenti? I biancazzurri, in ogni occasione pronti a sacrificarsi con puntiglio e caparbietà, orgogliosi delle manifestazioni che riescono con estremo successo a realizzare? Non credo. I Canolesi, con un impianto appena sfoggiato ed una frazione in forte crescita demografica? Difficile da immaginare. La B. Vicentini, con l’impianto che si ritrova e gli sforzi che ha fatto per migliorarlo? impensabile. Insomma, non si saprebbe neanche da che par te cominciare a discutere. L’esempio di tre impianti e una società lo abbiamo a Novi, Rovereto e S. Antonio M. ma non è il massimo della funzionalità, così gestito non è modello da seguire. Se ci fossero trenta ragazzini scatenati a fare danni ogni giorno sulle corsie dei nostri tre bocciodromi si potrebbe guardare avanti con tranquillità, così invece non ci resta che guardare... dove mettiamo i piedi. Cavallo di Nome Nella foto la formazione di categoria che partecipa ai campionati italiani di società 23 Compro, vendo, cerco, propongo Invitiamo i nostri lettori a fare uso di questo spazio. E’ sufficiente telefonare allo 052269.23.40 (dalle 9 alle 12.30) o, meglio, inviare un testo scritto alla redazione (anche via fax allo 052263.13.44 o via e-mail all’indirizzo [email protected]). Gli annunci devono essere brevi e recare il recapito del mittente. Ogni annuncio sarà pubblicato per un massimo di tre volte. La redazione declina ogni responsabilità per quanto concerne il contenuto degli annunci. In ottemperanza a disposizioni della CCIAA di Reggio Emilia non si accettano annunci riguardanti compravendite immobiliari. Cerco lavoro come domestica al mattino o pomeriggio. 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Primo Piano Editore e proprietario: Circolo Culturale Primo Piano Chiuso in tipografia il 19 dicembre 2006 Redazione Via Conciapelli, 9/G - Correggio Tel. 0522-69.23.40 - Fax 0522-63.13.44 e-mail: [email protected] 24 Calendario uscite. * Prima metà del mese: numeri di febbraio, marzo, aprile, maggio, giugno, luglio. * A fine mese: numeri di settembre ottobre, novembre, dicembre. Direttore Responsabile Armando Cocconcelli Direttore: Adele Bartoli Capo Redattore: Paola Bonacini Segretaria di redazione: Tosca Covezzi Pubblicità: La Bussola scrl, via Rosmini, 1, Reggio Emilia - Tel. 0522-323373 Redazione: Alessandro Boselli, Marcello Bulgarelli, Rita Carrozza, Marzia Cattini, Luisa Cigarini, Luca Dittamo, Davide Folloni, Fabrizio Franchini, Elisa Guerra, Guido Pelliciardi.xxxxxxxxxxxx Abbonamento annuale: 16,00 estero e sostenitore: 26,00 Effettuare il versamento sul c/c postale n. 10505428 intestato a Primo Piano, via Conciapelli 9/G - 42015 Correggio. Aut. 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