REPUBBLICA ITALIANA BOLLETTINO UFFICIALE MILANO - LUNEDÌ, 7 APRILE 2008 SERIE EDITORIALE ORDINARIA Anno XXXVIII - N. 72 - Poste Italiane - Spedizione in abb. postale - 45% - art. 2, comma 20/b - Legge n. 662/1996 - Filiale di Varese Sommario AVVISO AGLI INSERZIONISTI Si comunica che la consegna degli avvisi presso gli STER per la pubblicazione sul B.U.R.L. – Serie Inserzioni e Concorsi n. 19 del 7 maggio 2008 è anticipata a giovedı̀ 24 aprile - ore 16.30 Il termine di consegna degli avvisi per la postazione di Milano è anticipato a mercoledı̀ 30 aprile - ore 12.00 Avviso di rettifica n. 15/01-Se.O. 2008 [3.3.0] Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro – D.d.u.o. 7 marzo 2008, n. 2298 «Approvazione dei requisiti e delle modalità operative per la richiesta di accreditamento degli operatori pubblici e privati allo svolgimento dei servizi di istruzione e formazione professionale di cui all’art. 26 della l.r. 19/2007 e per la costituzione del relativo Albo regionale, in attuazione della d.g.r. n. 8/6273 del 21 dicembre 2007», pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia n. 12, I Suppl. Straord. del 18 marzo 2008 . . . . . . . . . . . . 984 A) CONSIGLIO REGIONALE Deliberazione Consiglio regionale 19 marzo 2008 - n. VIII/584 Assegnazione di contributi per la realizzazione di attività teatrali (l.r. n. 58/1977) . [3.5.0] . . . 984 Comunicato regionale 1 aprile 2008 - n. 71 [1.8.0] Nomine e designazioni di competenza del Consiglio regionale della Lombardia di rappresentanti regionali in enti ed organismi diversi – Azienda Sanitaria Locale Vallecamonica – Sebino 984 B) PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Decreto presidente Regione Lombardia 27 marzo 2008 - n. 3021 [1.8.0] Nomina di un componente del Consiglio della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Brescia . . . . . . . . . . . . . . . . . . 985 C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI 15 Deliberazione Giunta regionale 19 marzo 2008 - n. 8/6800 [1.8.0] Nomina di un componente dell’organo di revisione contabile dell’«Azienda di Servizi alla Persona Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio» con sede legale in Comune di Milano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 985 Deliberazione Giunta regionale 19 marzo 2008 - n. 8/6801 [1.8.0] Nomina di un componente del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda di Servizi alla Persona «Carlo Pezzani» con sede legale in Comune di Voghera . . . . . . . . . 986 3.3.0 SERVIZI SOCIALI / Formazione professionale 3.5.0 SERVIZI SOCIALI / Attività culturali 1.8.0 ASSETTO ISTITUZIONALE / Nomine Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y – 982 – Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 Deliberazione Giunta regionale 19 marzo 2008 - n. 8/6802 [1.8.0] Nomina di un componente del Consiglio di Amministrazione della «Fondazione Ferrario» con sede legale in Comune di Vanzago (MI) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Deliberazione Giunta regionale 19 marzo 2008 - n. 8/6803 [1.8.0] Nomina di tre componenti del Consiglio di Amministrazione dell’«Azienda di Servizi alla Persona Valsasino» con sede legale in Comune di San Colombano al Lambro . . . . . . . . . . . . . . . . . . Deliberazione Giunta regionale 19 marzo 2008 - n. 8/6804 [1.8.0] Nomina di un membro effettivo e di uno supplente nel Collegio dei Revisori dei Conti dell’Azienda Speciale della CCIAA di Cremona – Servimpresa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Deliberazione Giunta regionale 19 marzo 2008 - n. 8/6834 [2.2.1] Schema di Accordo di Programma Quadro finalizzato al potenziamento delle attività di ricerca nei settori delle biotecnologie, nuovi materiali e dell’ICT . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Deliberazione Giunta regionale 19 marzo 2008 - n. 8/6876 [5.1.2] Modifiche alla d.g.r. 31 luglio 1998 n. 6/37814 ad oggetto: «L. n. 457/78 e successive modifiche ed integrazioni e ll.rr. n. 3/82 e n. 32/85. Semplificazione ed unificazione delle procedure per l’accertamento dei requisiti soggettivi e per la cessione o locazione anticipata per le unità immobiliari di edilizia agevolata. Revoca della deliberazione della Giunta regionale 20 febbraio 1998 n. 34753» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Deliberazione Giunta regionale 19 marzo 2008 - n. 8/6881 [5.1.0] Manifestazione di favorevole volontà d’intesa, ai sensi del d.P.R. 383/1994, in ordine al «Progetto definitivo di sopralzo fabbricato n. 45 Centrale Elettrica, in comune di Peschiera Borromeo (MI)» – Integrazione della d.g.r. 18272/2004 . . Deliberazione Giunta regionale 19 marzo 2008 - n. 8/6882 [5.1.0] Manifestazione di favorevole volontà d’intesa, ai sensi del d.P.R. 383/1994, in ordine al «Progetto definitivo dei lavori di realizzazione opere di protezione e di sistemazione del piazzale della Dogana, in Comune di Valsolda (CO)» – Integrazione della d.g.r. 18272/2004 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Deliberazione Giunta regionale 2 aprile 2008 - n. 8/6960 [5.1.2] «2º Programma Regionale Contratti di Quartiere» – Avvio fase concorsuale – Approvazione delle modalità per la predisposizione dell’invito a presentare proposte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 986 986 987 987 992 992 994 996 D) ATTI DIRIGENZIALI GIUNTA REGIONALE Presidenza Comunicato regionale 1 aprile 2008 - n. 70 [1.2.0] Direzione Centrale Affari Istituzionali e Legislativo – Struttura Segreteria di Giunta – Riepilogo fascicoli BURL del mese di febbraio 2008 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1006 D.G. Agricoltura Decreto direttore generale 18 marzo 2008 - n. 2728 [4.3.2] D.g.r. n. 5100/2007 – Organizzazioni di Produttori agricoli – Accoglimento della richiesta di riconoscimento di Organizzazione di Produttori agricoli (OP) interregionale della ditta «Granlatte s.c.a.», p. IVA 00326280377, ed iscrizione nell’elenco regionale delle OP per il settore del latte e derivati . . . . . . . . . . . . . . . . . 1006 D.G. Artigianato e servizi Decreto dirigente unità organizzativa 31 marzo 2008 - n. 3081 [4.6.2] Convenzione Regione Lombardia - Unioncamere Lombardia per la promozione e lo sviluppo del comparto artigiano – Ll.rr. nn. 73/89-17/90 – Approvazione bando per la concessione di contributi per la partecipazione di imprese artigiane a manifestazioni fieristiche in Italia e all’estero – Scadenza 15 maggio 2008 . . . . . . . . . . . . 1007 D.G. Commercio, fiere e mercati Comunicato regionale 28 marzo 2008 - n. 68 [4.6.1] Elenco dei posteggi da assegnare in concessione ai fini del rilascio della autorizzazione prevista dall’art. 28 comma 1, lettera a) del d.lgs. 114/98 di cui i Comuni hanno richiesto la pubblicazione ai sensi dell’art. 5 comma 2 della l.r. 15/00 1025 D.G. Industria, PMI e cooperazione Decreto dirigente unità organizzativa 13 marzo 2008 - n. 2499 [4.4.0] Parere favorevole all’assegnazione dei finanziamenti alle varie imprese tramite vari Istituti di credito in adempimento alla d.g.r. del 23 dicembre 2003 n. 7/15797 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Decreto dirigente struttura 6 marzo 2008 - n. 2226 [4.4.0] Fondo Unico Regionale per la concessione di incentivi a favore delle imprese lombarde – Variazioni relative alle domande presentate a valere sulla legge 598/94 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Decreto dirigente struttura 28 marzo 2008 - n. 3064 [4.4.0] Approvazione dell’invito a presentare candidature per la costituzione di un elenco di soggetti attuatori di servizi di «Audit per la Valutazione del Posizionamento del Portafoglio Prodotti nei confronti del REACH» per la fase preliminare di applicazione del Regolamento CE n. 1970/2006 – REACH . . . . . . . . . . . . . . . . . 1035 1037 1038 D.G. Casa e opere pubbliche Comunicato regionale 28 marzo 2008 - n. 67 [5.1.3] Valori agricoli medi validi per l’anno 2008 dei terreni, considerati liberi da vincoli di contratti agrari, secondo i tipi di coltura effettivamente praticati, determinati nell’ambito delle singole regioni agrarie lombarde a norma dell’art. 41 – comma 4 – del d.P.R. 8 giugno 2001, n. 327 e successive modifiche ed integrazioni. . . . . . . . . . 1.8.0 2.2.1 5.1.2 5.1.0 1.2.0 4.3.2 4.6.2 4.6.1 4.4.0 5.1.3 ASSETTO ISTITUZIONALE / Nomine ORDINAMENTO FINANZIARIO / Programmazione / Accordi di programma AMBIENTE E TERRITORIO / Territorio / Edilizia economica, popolare e scolastica AMBIENTE E TERRITORIO / Territorio ASSETTO ISTITUZIONALE / Ordinamento regionale SVILUPPO ECONOMICO / Agricoltura / Zootecnia SVILUPPO ECONOMICO / Attività terziarie / Fiere e mercati SVILUPPO ECONOMICO / Attività terziarie / Commercio SVILUPPO ECONOMICO / Industria AMBIENTE E TERRITORIO / Territorio / Lavori pubblici ed espropri 1041 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia D.G. Territorio e urbanistica Y – 983 – Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 Decreto dirigente unità organizzativa 12 marzo 2008 - n. 2431 [5.0.0] Progetto per l’attività di perforazione di un pozzo esplorativo per ricerca idrocarburi gassosi denominato Vitalba 1 in Comune di Rivolta d’Adda (CR) – Committente: Northsun Italia s.p.a. – Roma – Provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi dell’art. 26 d.lgs. 4/2008, già art. 7 del d.P.R. 12 aprile 1996 ed art. 1 della l.r. 20/99 . . . . . Decreto dirigente unità organizzativa 17 marzo 2008 - n. 2664 [5.0.0] Rettifica del decreto n. 2431 del 12 marzo 2008 «Progetto per l’attività di perforazione di un pozzo esplorativo per ricerca idrocarburi gassosi denominato Vitalba 1 in Comune di Rivolta d’Adda (CR) – Committente: Northsun Italia s.p.a. – Roma – Provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi dell’art. 26 d.lgs. 4/2008, già art. 7 del d.P.R. 12 aprile 1996 ed art. 1 della l.r. 20/99» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1054 1054 E) PROVVEDIMENTI DELLO STATO Ordinanza ministeriale 4 ottobre 2007 - n. 3615 Commissario Delegato per il superamento dell’emergenza che ha colpito il Comune di Guidizzolo (MN) – Ordinanza commissariale n. 1 dell’11 febbraio 2008. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1055 Corte Costituzionale Atto di promuovimento 26 novembre 2007 - n. 65 Ordinanza n. 65 del 26 novembre 2007 emessa dal Tribunale Amministrativo Regionale per la proposto da Muthuwadiyage Amila Sanjeewa Fernando c/ Comune di Milano . . . . . Atto di promuovimento 26 novembre 2007 - n. 66 Ordinanza n. 66 del 26 novembre 2007 emessa dal Tribunale Amministrativo Regionale per la proposto da F.C.Z. s.r.l. c/ Comune di Milano . . . . . . . . . . . . Atto di promuovimento 26 novembre 2007 - n. 67 Ordinanza n. 67 del 26 novembre 2007 emessa dal Tribunale Amministrativo Regionale per la proposto da El Bouchibti Mohammed c/ Comune di Sondrio . . . . . . . . . Lombardia sul ricorso . . . . . . 1055 Lombardia sul ricorso . . . . . . 1058 Lombardia sul ricorso . . . . . . 1061 G) PROVVEDIMENTI DI ALTRI ENTI Provvedimento di altri Enti n. 15/02-Se.O. 2008 AIPO – Agenzia Interregionale per il fiume Po – Parma – Atti del Comitato di Indirizzo – Deliberazione n. 2 del 18 marzo 2008 – Approvazione della Relazione Programmatica del Direttore per le annualità 2007-2008 . . . . . . . Provvedimento di altri Enti n. 15/03-Se.O. 2008 AIPO – Agenzia Interregionale per il fiume Po – Parma – Atti del Comitato di Indirizzo – Deliberazione n. 3 del 18 marzo 2008 – Presa d’atto della valutazione finale dei risultati della prestazione del Direttore e dei Dirigenti per l’anno 2007 . Provvedimento di altri Enti n. 15/04-Se.O. 2008 AIPO – Agenzia Interregionale per il fiume Po – Parma – Atti del Comitato di Indirizzo – Deliberazione n. 4 del 18 marzo 2008 – Indirizzi per l’istituzione dell’Elenco degli Operatori Economici ai fini dell’acquisizione di forniture e servizi in economia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Provvedimento di altri Enti n. 15/05-Se.O. 2008 AIPO – Agenzia Interregionale per il fiume Po – Parma – Atti del Comitato di Indirizzo – Deliberazione n. 5 del 18 marzo 2008 – Approvazione del Programma di Manutenzione 2008-2010 e dell’Elenco Annuale 2008 . . . . . . . Provvedimento di altri Enti n. 15/06-Se.O. 2008 AIPO – Agenzia Interregionale per il fiume Po – Parma – Atti del Comitato di Indirizzo – Deliberazione n. 6 del 18 marzo 2008 – Presa d’atto delle variazioni al bilancio di previsione 2008 ai sensi dell’art. 7 dell’Accordo Costitutivo. . . . Provvedimento di altri Enti n. 15/07-Se.O. 2008 AIPO – Agenzia Interregionale per il fiume Po – Parma – Atti del Comitato di Indirizzo – Deliberazione n. 7 del 18 marzo 2008 – Applicazioni della legge 244 del 24 dicembre 2007 – Adempimenti urgenti in ordine al mantenimento di partecipazioni societarie. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5.0.0 AMBIENTE E TERRITORIO 1065 1065 1065 1065 1065 1065 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia [BUR2008011] Avviso di rettifica n. 15/01-Se.O. 2008 Y – 984 – [3.3.0] Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro – D.d.u.o. 7 marzo 2008, n. 2298 «Approvazione dei requisiti e delle modalità operative per la richiesta di accreditamento degli operatori pubblici e privati allo svolgimento dei servizi di istruzione e formazione professionale di cui all’art. 26 della l.r. 19/2007 e per la costituzione del relativo Albo regionale, in attuazione della d.g.r. n. 8/6273 del 21 dicembre 2007», pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia n. 12, I Suppl. Straord. del 18 marzo 2008 Nell’allegato A al decreto di cui all’oggetto il punto 1.4 è rettificato come di seguito riportato: «1.4 l’ente che, ai fini dell’adeguamento alla d.g.r. n. 6273/07, viene costituito ex novo o che modifica la forma giuridica mantiene la titolarità delle attività in fase di realizzazione e di quelle pregresse facenti capo all’ente dante causa. L’atto costitutivo del predetto ente deve fare esplicito riferimento all’operatore accreditato ai sensi della d.g.r. n. 19867/04 rispetto al quale è intervenuta la novazione soggettiva;» I precedenti punti 1.4, 1.5, 1.6 e 1.7 sono rispettivamente rettificati in 1.5, 1.6, 1.7 e 1.8. A) CONSIGLIO REGIONALE [BUR2008012] Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 COMUNITÀ MONTANA DI VALLE TROMPIA 12.000,00 FONDAZIONE TEATRO FRASCHINI 26.000,00 PROVINCIA DI CREMONA 45.000,00 PROVINCIA DI LECCO 30.000,00 PROVINCIA DI MANTOVA 10.000,00 PROVINCIA DI MILANO 30.000,00 DIREZIONE DI PROGETTO MONZA BRIANZA TOTALE 319.000,00 LOMBARDIA TEATRO RAGAZZI SOGGETTO CONTRIBUTO PROVINCIA DI BERGAMO 8.000,00 PROVINCIA DI BRESCIA 7.000,00 PROVINCIA DI COMO 9.000,00 PROVINCIA DI CREMONA 7.000,00 PROVINCIA DI LECCO 10.000,00 PROVINCIA DI LODI 5.000,00 PROVINCIA DI MANTOVA 5.000,00 PROVINCIA DI MILANO 16.000,00 PROVINCIA DI PAVIA 9.000,00 PROVINCIA DI VARESE 10.000,00 TOTALE 86.000,00 TOTALE ASSEGNATO – CAP. 441 405.000,00 [3.5.0] D.c.r. 19 marzo 2008 - n. VIII/584 Assegnazione di contributi per la realizzazione di attività teatrali (l.r. n. 58/1977) Presidenza del Vice Presidente Lucchini IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA Premesso che, ai sensi dell’art. 6, commi 2 e 3, della l.r. 8 novembre 1977, n. 58 «Interventi della Regione Lombardia in campo teatrale» il Consiglio regionale approva il piano di riparto dei contributi per specifiche iniziative in campo teatrale; Vista la proposta della Giunta regionale approvata con deliberazione n. 8/6531 del 30 gennaio 2008; Sentita la relazione della VII Commissione consiliare «Cultura, Formazione Professionale, Sport, Informazione»; Con votazione palese, per alzata di mano: Delibera 1. di approvare l’assegnazione di contributi per la realizzazione di attività teatrali ai sensi degli artt. 4 e 6 della l.r. 8 novembre 1977, n. 58 di cui all’allegato «A», parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, per un importo complessivo di C 405.000,00; 2. di dare atto che all’impegno di spesa e alla successiva liquidazione delle somme assegnate a ciascuno dei beneficiari, si provvederà con successivo atto del dirigente competente, con imputazione al capitolo 441 dell’UPB 2.3.3.2.54 del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario in corso. Il vice presidente: Enzo Lucchini I consiglieri segretari: Luca Daniel Ferrazzi – Battista Bonfanti Il segretario dell’assemblea consiliare: Maria Emilia Paltrinieri ——— • ——— ALLEGATO «A» CIRCUITI TEATRALI LOMBARDI SOGGETTO CONTRIBUTO COMUNE DI BRESCIA 20.000,00 COMUNE DI COMO 23.000,00 COMUNE DI LEGNANO 10.000,00 COMUNE DI LUMEZZANE 14.000,00 COMUNE DI NOVATE MILANESE 6.000,00 COMUNE DI RODENGO SAIANO 17.000,00 COMUNE DI SARONNO 15.000,00 COMUNE DI SONDRIO 16.000,00 COMUNE DI URGNANO 45.000,00 [BUR2008013] [1.8.0] Com.r. 1 aprile 2008 - n. 71 Nomine e designazioni di competenza del Consiglio regionale della Lombardia di rappresentanti regionali in enti ed organismi diversi – Azienda Sanitaria Locale Vallecamonica – Sebino IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA COMUNICA La Regione Lombardia, ai sensi dell’art. 3-ter del d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 502 «Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’articolo 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 241» e dell’art. 7, comma 6, della legge regionale 11 luglio 1997, n. 31 «Norme per il riordino del Servizio Sanitario Regionale e sua integrazione con le attività dei servizi sociali» e successive modificazioni ed integrazioni, deve provvedere alla designazione di due componenti nel Collegio sindacale della AZIENDA SANITARIA LOCALE VALLECAMONICA – SEBINO Scadenza presentazione candidature: mercoledı̀ 30 aprile 2008. Le proposte di candidature vanno presentate al Presidente del Consiglio regionale – via Fabio Filzi n. 29 – 20124 Milano. Le candidature possono essere proposte dalla Giunta regionale, dai Consiglieri regionali, dagli ordini e collegi professionali, da associazioni, enti pubblici o privati operanti nei settori interessati, organizzazioni sindacali, fondazioni o da almeno cento cittadini iscritti nelle liste elettorali dei Comuni della Lombardia (art. 4 – legge regionale 6 aprile 1995, n. 14 «Norme per le nomine e designazioni di competenza della regione» e successive modificazioni). Ad ogni proposta di candidatura, sottoscritta dal proponente, dovranno essere allegate le seguenti dichiarazioni sostitutive, sottoscritte dal candidato, relative a: a) dati anagrafici completi e residenza; b) titolo di studio; c) rapporti intercorrenti o precorsi con la Regione e gli enti da essa dipendenti; d) disponibilità all’accettazione dell’incarico; e) iscrizione nel registro dei revisori contabili. Dovranno inoltre essere allegati: 1) il curriculum professionale, includente l’elenco delle cariche pubbliche e degli incarichi presso società a partecipazione pubblica e presso società private iscritte nei pubblici registri, ricoperti alla data di presentazione della candidatura e almeno nei 5 anni precedenti; Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y – 985 – 2) la specifica dichiarazione di non trovarsi in alcuna delle condizioni di cui all’art. 6 della l.r. n. 14/95, che costituiscono cause di esclusione; 3) la specifica dichiarazione di non sussistenza di cause di incompatibilità o conflitti di interesse con l’incarico in oggetto, ai sensi dell’art. 7 della l.r. n. 14/95; 4) la documentazione attestante l’iscrizione nel registro dei revisori contabili. Gli incarichi di cui alla legge regionale 6 aprile 1995, n. 14 «Norme per le nomine e designazioni di competenza della regione» e successive modificazioni, non sono cumulabili e l’accettazione della nuova nomina o designazione comporta la decadenza dall’incarico ricoperto; per l’incarico a revisore dei conti e a componente del collegio sindacale è consentito il cumulo di due incarichi. Per quanto non espressamente indicato nel presente comunicato si fa comunque rinvio a quanto previsto dalla l.r. n. 14/95 e successive modificazioni. Al fine di agevolare la presentazione delle proposte di candidatura potranno essere utilizzati i moduli (includenti le specifiche dichiarazioni di cui ai punti 2 e 3 sopraspecificati) disponibili presso il Servizio per l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale – Unità Operativa Nomine – via Fabio Filzi n. 29 – 20124 Milano – telefono 02/67482.491-496-373, ove sarà altresı̀ possibile ottenere ulteriori informazioni relative alle nomine. Il presente comunicato sarà inoltre pubblicato sul sito www.consiglio.regione.lombardia.it (link: concorsi e bandi, Direzione Generale Programmazione e Relazioni Esterne) dal quale potrà essere scaricato il modulo da utilizzare per le proposte di candidatura. Milano, 31 marzo 2008 Il presidente: Ettore Adalberto Albertoni B) PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE [BUR2008014] [1.8.0] D.p.g.r. 27 marzo 2008 - n. 3021 Nomina di un componente del Consiglio della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Brescia IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA Vista la legge 29 dicembre 1993, n. 580 «Riordinamento delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura»; Visto il d.m. dell’Industria 24 luglio 1996, n. 501 «Regolamento di attuazione dell’art. 12, comma 3 della legge 29 dicembre 1993, n. 580»; Richiamato il proprio decreto del 29 ottobre 2004, n. 18761 «Nomina dei componenti, del Consiglio della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Brescia»; Preso atto della nota del 16 ottobre 2007 con la quale il Presidente della CCIAA di Brescia ha informato che l’on. Francesco Ferrari, nominato componente del Consiglio Camerale con il citato d.p.g.r. 18761/2004, su designazione dell’associazione Federazione Provinciale Coldiretti Brescia, per il Settore Agricoltura, con decorrenza 30 giugno 2007 ha assunto la carica di deputato al Parlamento Europeo; Richiamato l’art. 13 della citata l. 580/93, in particolare: – il comma 2, lett. a), ove si prevede che non possono far parte del Consiglio Camerale di una Camera di Commercio, tra gli altri, i Parlamentari europei; – il comma 4 che prevede che, nel caso sopravvenga l’elezione al Parlamento Europeo, il Consigliere Camerale deve optare entro 30 gg. per una delle due cariche; Preso atto della nota del 28 dicembre 2007 con la quale l’on. Francesco Ferrari ha comunicato che sin dalla sua nomina a Parlamentare Europeo ha optato per quest’ultima carica; Vista la nota del 14 febbraio 2008 con la quale il Presidente della Regione Lombardia, essendo sopravvenuta una causa di decadenza, ai sensi dell’art. 13, comma 2, lett. a), della l. 580/93, dalla carica di componente del Consiglio Camerale della CCIAA di Brescia, ha chiesto all’associazione designante, ai sensi dell’art. 8 del d.m. dell’Industria del 24 luglio 1996, n. 501, l’indicazione del nuovo rappresentante, per il Settore Agricoltura, al fine di procedere alla sostituzione del componente decaduto; Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 Dato atto che con nota del 25 febbraio 2008 l’associazione Federazione Provinciale Coldiretti Brescia ha indicato il dott. Ettore Prandini quale sostituto dell’on. Francesco Ferrari, per il Settore Agricoltura; Verificato, come previsto dall’art. 7, comma 2, del Regolamento, che il designato è in possesso dei requisiti di cui all’art. 13 della legge n. 580/93; Preso atto della dichiarazione di disponibilità alla nomina e allo svolgimento del relativo incarico, resa dal designato medesimo, e ritenuto, pertanto, di procedere alla nomina; Decreta 1. di nominare il dott. Ettore Prandini quale componente del Consiglio Camerale della CCIAA di Brescia in sostituzione dell’on. Francesco Ferrari, per il Settore Agricoltura, su designazione dell’associazione Federazione Provinciale Coldiretti Brescia; 2. di notificare il presente atto ai soggetti interessati e di pubblicare lo stesso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Roberto Formigoni C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI [BUR2008015] [1.8.0] D.g.r. 19 marzo 2008 - n. 8/6800 Nomina di un componente dell’organo di revisione contabile dell’«Azienda di Servizi alla Persona Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio» con sede legale in Comune di Milano LA GIUNTA REGIONALE Visti: – l’art. 1 del d.P.R. 15 gennaio 1972, n. 9 che ha trasferito alle Regioni a statuto ordinario le funzioni amministrative in materia di assistenza e beneficenza; – il d.P.R. 24 luglio 1977 n. 616 che ha dato attuazione alla delega di cui alla legge 22 luglio 1975; – la l.r. 13 febbraio 2003, n. 1 «Riordino della disciplina delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza operanti in Lombardia»; Preso atto del dispositivo dell’art. 18 dello statuto dell’«Azienda di Servizi alla Persona Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio» il quale prevede che la Giunta regionale nomini un componente dell’organo di revisione contabile dell’azienda che risulti iscritto al’Albo dei revisori contabili; Preso atto della richiesta per la nomina in oggetto formulata dall’«Azienda di Servizi alla Persona Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio» e pervenuta alla Direzione Famiglia e Solidarietà Sociale in data 11 dicembre 2007; Vista la candidatura per la nomina di competenza della Giunta regionale della Lombardia presentata dal signor Orione Vittorino dalla quale risulta la sua iscrizione al Registro dei Revisori Contabili di cui al d.lgs. 27 gennaio 1992 n. 88; Ritenuto di poter conferire l’incarico predetto, in ragione degli elementi curriculari dallo stesso candidato evidenziati in attuazione all’art. 13 comma 2 della l.r. n. 1 del 13 febbraio 2003, al signor Orione Vittorino nato a Voghera (PV) il 21 settembre 1947 ed ivi residente in via Plana n. 50; Visti altresı̀ la l.r. 16/96 e successive modifiche e integrazioni, nonché i provvedimenti organizzativi dell’VIII legislatura; A voti unanimi espressi nei modi e nelle forme di legge Delibera 1. di nominare quale componente dell’organo di revisione contabile dell’Azienda di Servizi alla Persona Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio» di Milano il signor Orione Vittorino nato a Voghera (PV) il 21 settembre 1947 ed ivi residente in via Plana n. 50; 2. di trasmettere, a cura della Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale, il presente atto all’Azienda di Servizi alla persona e al soggetto interessato; 3. di disporre la pubblicazione del dispositivo del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Pilloni Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia [BUR2008016] D.g.r. 19 marzo 2008 - n. 8/6801 Y – 986 – [1.8.0] Nomina di un componente del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda di Servizi alla Persona «Carlo Pezzani» con sede legale in Comune di Voghera LA GIUNTA REGIONALE Visti: – l’art. 1 del d.P.R. 15 gennaio 1972, n. 9 che ha trasferito alle Regioni a statuto ordinario le funzioni amministrative in materia di assistenza e beneficenza; – il d.P.R. 24 luglio 1977, n. 616 che ha dato attuazione alla delega di cui alla legge 22 luglio 1975; – l’art. 10 della legge 8 novembre 2000 n. 328 «Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali» che evidenzia la necessità di procedere alla riforma della disciplina delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza attraverso l’adeguamento della relativa normativa regionale; – il d.l. 16 maggio 1994 n. 293, avente per oggetto «Disciplina della proroga degli organi amministrativi», convertito con modificazioni in legge 15 luglio 1994, n. 444; – l’art. 12 della l.r. 6 aprile 1995, n. 14 «Norme per le nomine e designazioni di competenza della Regione»; – la l.r. 13 febbraio 2003, n. 1 «Riordino della disciplina delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza operanti in Lombardia»; – il regolamento regionale 4 giugno 2003, n. 11 di attuazione della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1 «Riordino della disciplina delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza operanti in Lombardia»; Preso atto del dispositivo dell’art. 7 dello statuto dell’Azienda di Servizi alla Persona «Carlo Pezzani» il quale prevede che la Giunta regionale nomini due componenti del Consiglio di Amministrazione; Vista la deliberazione n. 7/19097 del 22 ottobre 2004 con la quale la Giunta regionale provvedeva ad effettuare le nomine di sua competenza designando i signori Albera Paolo e Gorini Giuseppe; Preso atto della nota del Presidente dell’azienda, con la quale venivano comunicate le dimissioni del signor Albera Paolo dall’incarico di componente del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda di Servizi alla Persona «Carlo Pezzani», nonché la richiesta di nomina in surroga; Vista la candidatura del signor Melia Giuseppe per la nomina in sostituzione del signor Albera Paolo nel Consiglio di Amministrazione dell’Azienda di Servizi alla Persona «Carlo Pezzani» pervenuta in data 26 febbraio 2008 protocollo (G1.2008.3231); Ritenuto di poter conferire l’incarico predetto al signor Melia Giuseppe in ragione degli elementi curriculari dallo stesso evidenziati unitamente alla dichiarazione circa l’inesistenza di cause di incompatibilità e di ineleggibilità sottoscritta dall’interessato ai sensi e per gli effetti della normativa di cui al d.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445; Visti altresı̀ la l.r. 16/96 e successive modifiche e integrazioni, nonché i provvedimenti organizzativi dell’VIII legislatura; A voti unanimi espressi nei modi e nelle forme di legge Delibera 1. di nominare, in sostituzione del consigliere dimissionario Albera Paolo, quale componente dell’organo amministrativo dell’Azienda di Servizi alla Persona «Carlo Pezzani» di Voghera il signor Melia Giuseppe nato ad Alcamo il 22 settembre 1951 e residente a Voghera in via De Nicola n. 29; 2. di trasmettere, a cura della Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale, il presente atto all’Azienda di Servizi alla Persona e al soggetto interessato, nonché all’ASL ed al Comune territorialmente competenti per gli adempimenti di loro pertinenza; 3. di disporre la pubblicazione del dispositivo del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Pilloni [BUR2008017] [1.8.0] D.g.r. 19 marzo 2008 - n. 8/6802 Nomina di un componente del Consiglio di Amministrazione della «Fondazione Ferrario» con sede legale in Comune di Vanzago (MI) LA GIUNTA REGIONALE Vista la l.r. 6 aprile 1995, n. 14 «Norme per le nomine e designazioni di competenza della Regione»; Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 Preso atto del dispositivo dell’art. 5 dello statuto della «Fondazione Ferrario» con sede legale a Vanzago (MI) il quale prevede che la Regione Lombardia nomini un componente del Consiglio di Amministrazione; Viste: – la deliberazione n. 7/19028 del 15 ottobre 2004 con la quale la Giunta regionale provvedeva ad effettuare la nomina di sua competenza designando il signor De Fazio Francesco; – la nota (protocollo G1.2008. 1255 del 23 gennaio 2008) a firma del presidente della «Fondazione Ferrario» con la quale veniva segnalato l’avvenuto decesso del signor De Fazio Francesco e la contestuale richiesta alla Giunta regionale della Lombardia di surroga del componente in seno all’organo amministrativo; – la candidatura del signor Remartini Adalberto per la nomina in sostituzione del signor De Fazio Francesco nel Consiglio di Amministrazione della «Fondazione Ferrario; Dato atto che è stato trasmesso al Comitato Tecnico di Valutazione, di cui alla l.r. 14/95, il curriculum del sig. Remartini Adalberto, per l’espressione del parere di rito; Preso atto del parere di idoneità espresso dal Comitato Tecnico di Valutazione nella seduta del 27 febbraio 2008 in relazione alla sopra citata candidatura; Visti altresı̀ la l.r. 16/96 e successive modifiche e integrazioni, nonché i provvedimenti organizzativi dell’VIII legislatura; A voti unanimi espressi nei modi e nelle forme di legge Delibera 1. di nominare, in sostituzione del consigliere deceduto De Fazio Francesco, quale componente dell’organo amministrativo della «Fondazione Ferrario» il signor Remartini Adalberto nato a Pogliano Milanese il 22 settembre 1948 ed ivi residente in Largo Pertini n. 8; 2. di trasmettere, a cura della Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale, il presente atto all’ente ed ai soggetti interessati, nonché all’ASL ed al Comune territorialmente competenti per gli adempimenti di loro pertinenza; 3. di disporre la pubblicazione del dispositivo del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Pilloni [BUR2008018] [1.8.0] D.g.r. 19 marzo 2008 - n. 8/6803 Nomina di tre componenti del Consiglio di Amministrazione dell’«Azienda di Servizi alla Persona Valsasino» con sede legale in Comune di San Colombano al Lambro LA GIUNTA REGIONALE Visti: – l’art. 1 del d.P.R. 15 gennaio 1972, n. 9 che ha trasferito alle Regioni a statuto ordinario le funzioni amministrative in materia di assistenza e beneficenza; – il d.P.R. 24 luglio 1977, n. 616 che ha dato attuazione alla delega di cui alla legge 22 luglio 1975; – l’art. 10 della legge 8 novembre 2000 n. 328 «Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali» che evidenzia la necessità di procedere alla riforma della disciplina delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza attraverso l’adeguamento della relativa normativa regionale; – il d.l. 16 maggio 1994 n. 293, avente per oggetto «Disciplina della proroga degli organi amministrativi», convertito con modificazioni in legge 15 luglio 1994, n. 444; – l’art. 12 della l.r. 6 aprile 1995, n. 14 «Norme per le nomine e designazioni di competenza della Regione»; – la l.r. 13 febbraio 2003, n. 1 «Riordino della disciplina delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza operanti in Lombardia»; – il regolamento regionale 4 giugno 2003, n. 11 di attuazione della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1 «Riordino della disciplina delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza operanti in Lombardia»; Preso atto del dispositivo dell’art. 8 dello statuto dell’«Azienda di Servizi alla Persona Valsasino» con sede in San Colombano al Lambro il quale prevede che la Giunta regionale nomini tre componenti del Consiglio di Amministrazione su proposta dell’assessore competente per materia; Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y – 987 – Preso atto della nota del Presidente dell’azienda, contenente l’avviso per la presentazione delle candidature per la nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda di Servizi alla Persona Valsasino per il quadriennio 2008/2012; Considerato che il Consiglio di Amministrazione dell’Azienda di Servizi alla Persona Valsasino ha come termine del proprio mandato il 7 aprile 2008; Viste le candidature presentate dai soggetti interessati alla nomina di consigliere dell’organo amministrativo dell’ASP Valsasino; Visti i decreti n. 1 e n. 2 del 31 gennaio 2008 con i quali il sindaco di San Colombano al Lambro nomina i componenti di sua competenza nel Consiglio di Amministrazione dell’«Azienda di Servizi alla Persona Valsasino» di San Colombano al Lambro (MI); Ritenuto di poter conferire gli incarichi predetti, in ragione degli elementi curriculari dagli stessi candidati evidenziati in attuazione all’art. 15 del regolamento regionale 4 giugno 2003 n. 11, unitamente alle dichiarazioni rese in merito all’inesistenza di cause di incompatibilità di cui alla l.r. 1/2003, sottoscritte dagli interessati ai sensi del d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 ai signori: – Azzolina Giuseppe nato a Caltagirone (CT) il 24 marzo 1949 e residente a San Colombano al Lambro in via Villa Festiva, 38/1; – Dalcerri Marco nato a Sant’Angelo Lodigiano (LO) il 26 agosto 1975 e residente a San Colombano al Lambro in via Dalcerri Tosi, 64; – Sangermani Tiziano nato a San Colombano al Lambro (MI) il 26 febbraio 1950 ed ivi residente in via Mazzini, 26; Vista la l.r. 16/96 e successive modifiche e integrazioni, nonché i provvedimenti organizzativi dell’VIII legislatura; A voti unanimi espressi nei modi e nelle forme di legge Delibera 1. di nominare, ai sensi dell’art. 8 della l.r. 13 febbraio 2003 n. 1, quali componenti dell’organo amministrativo dell’«Azienda di Servizi alla Persona Valsasino» di San Colombano al Lambro (MI) i signori: – Azzolina Giuseppe nato a Caltagirone (CT) il 24 marzo 1949 e residente a San Colombano al Lambro in via Villa Festiva, 38/1; – Dalcerri Marco nato a Sant’Angelo Lodigiano (LO) il 26 agosto 1975 e residente a San Colombano al Lambro in via Dalcerri Tosi, 64; – Sangermani Tiziano nato a San Colombano al Lambro il 26 febbraio 1950 ed ivi residente in via Mazzini, 26; 2. di trasmettere, a cura della Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale, il presente atto all’Azienda di Servizi alla Persona e ai soggetti interessati, nonché all’ASL, al Comune territorialmente competenti e alla Commissione di Controllo delle ASP per gli adempimenti di loro pertinenza; 3. di disporre la pubblicazione del dispositivo del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Pilloni [BUR2008019] [1.8.0] D.g.r. 19 marzo 2008 - n. 8/6804 Nomina di un membro effettivo e di uno supplente nel Collegio dei Revisori dei Conti dell’Azienda Speciale della CCIAA di Cremona – Servimpresa LA GIUNTA REGIONALE Visto l’art. 2, comma 2, della legge 29 dicembre 1993, n. 580 ove si prevede che «Per il raggiungimento dei propri scopi le Camere di Commercio promuovono, realizzano e gestiscono strutture ed infrastrutture di interesse economico generale a livello locale, regionale e nazionale, direttamente o mediante la partecipazione, secondo le norme del codice civile, con altri soggetti pubblici e privati, ad organismi anche associativi, ad enti, a consorzi e a società. Possono inoltre costituire aziende speciali operanti secondo le norme del diritto privato»; Visto l’art. 73 del d.P.R. 2 novembre 2005, n. 254 «Regolamento concernente la gestione patrimoniale e finanziaria delle Camere di Commercio» che prevede che uno dei componenti effettivi ed uno supplente del Collegio dei Revisori dei Conti delle aziende speciali camerali debba essere nominato dalla Regione; Preso atto della nota inviata dal Presidente della CCIAA di Cre- Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 mona con la quale richiede alla Regione Lombardia di provvedere alla nomina di un membro effettivo e di uno supplente nel Collegio dei Revisori dei Conti dell’Azienda Speciale denominata Servimpresa; Vista la l.r. 6 aprile 1995, n. 14 «Norme per le nomine e designazioni di competenza della Regione» e successive modificazioni e integrazioni; Preso atto delle candidature dei signori Alessandra Vaiani e Claudio Galvani; Verificato che i signori Vaiani e Galvani sono revisori contabili, iscritti all’Albo dei revisori contabili; Ritenuto di nominare quali rappresentanti regionali nel Collegio dei Revisori dei Conti dell’dell’Azienda Speciale della CCIAA di Cremona denominata Servimpresa la sig.ra Alessandra Vaiani, in qualità di membro effettivo e il sig. Claudio Galvani, in qualità di membro supplente; Delibera 1. di nominare, in rappresentanza della Regione Lombardia, la sig.ra Alessandra Vaiani quale membro effettivo del Collegio dei Revisori dei Conti dell’Azienda Speciale della CCIAA di Cremona denominata Servimpresa e il sig. Claudio Galvani, quale membro supplente; 2. di trasmettere il presente atto ai soggetti interessati e di pubblicarlo sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Pilloni [BUR20080110] [2.2.1] D.g.r. 19 marzo 2008 - n. 8/6834 Schema di Accordo di Programma Quadro finalizzato al potenziamento delle attività di ricerca nei settori delle biotecnologie, nuovi materiali e dell’ICT LA GIUNTA REGIONALE Visto l’articolo 2, comma 203 della legge 23 dicembre 1996, n. 662 e successive modifiche ed integrazioni, che detta la disciplina della programmazione negoziata; Vista in particolare la lettera c) dello stesso comma 203 che definisce e traccia i punti cardine dell’Accordo di Programma Quadro, quale strumento della programmazione negoziata, dedicato all’attuazione di un’intesa istituzionale di programma per la definizione di un programma esecutivo d’interventi d’interesse comune o funzionalmente collegati e che fissa le indicazioni che l’Accordo di Programma Quadro deve contenere; Vista l’Intesa istituzionale di Programma tra il Governo della Repubblica Italiana e la Regione Lombardia stipulata il 3 marzo 1999, che ha individuato i programmi di intervento nei settori di interesse comune da attuarsi attraverso la stipula di Accordi di Programma Quadro dettando i criteri, i tempi ed i modi per la sottoscrizione degli Accordi stessi; Vista la delibera del CIPE 2 agosto 2002, n. 76 concernente l’approvazione delle schede di riferimento per le procedure di monitoraggio a parziale modifica della delibera 44/2000; Vista la Circolare sulle procedure di monitoraggio degli Accordi di Programma Quadro emanata dal Servizio per le Politiche di Sviluppo Territoriale e le Intese e trasmessa alle Amministrazioni regionali con nota del 9 ottobre 2003 n. 32538; Vista la Circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 30 ottobre 2003 relativa alle modalità di monitoraggio degli Accordi di Programma Quadro; Viste la delibera CIPE del 27 maggio 2005, n. 35 ed in particolare la quota D.1 – Risorse gestite da Regioni del Centro Nord per ricerca pari a 63,90 Mld di euro (al netto della premialità) e la delibera CIPE del 22 marzo 2006, n. 3 ed in particolare la quota C.1 – Risorse gestite da Regioni del Centro Nord per ricerca pari a 79,2 Mld di euro (al netto della premialità); Considerato che per effetto del riparto tra le Regioni del Centro Nord delle predette risorse la Regione Lombardia risulta destinataria per la quota relativa alla ricerca di 15.068.430,00 euro di cui 6.728.670,00 euro a valere sulla delibera n. 35/05 ed 8.339.760,00 euro sulla delibera n. 3/06; Visto il decreto legge 18 maggio 2006, n. 181, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri, convertito con legge n. 233 del 17 luglio 2006, che vede la costituzione del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero dell’Università e della Ricerca; Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y – 988 – Vista la delibera CIPE 22 marzo 2006, n. 14 che al punto 1.1.1 introduce il «Comitato Intesa Paritetico» composto da rappresentanti politici e dell’alta amministrazione, per la periodica verifica e l’aggiornamento degli obiettivi generali nonché degli strumenti attuativi dell’Intesa istituzionale di programma da parte dei soggetti sottoscrittori, e al punto 1.1.2 introduce il «Tavolo dei sottoscrittori», composto da firmatari o da loro delegati, con il compito di esaminare le proposte provenienti dal responsabile dell’APQ e dai sottoscrittori, tra cui la riprogrammazione delle risorse e delle economie; Visto il Quadro Strategico Nazionale per la politica regionale di sviluppo 2007-2013, approvato dal CIPE in data 22 dicembre 2006, ed in particolare la priorità 2 relativa alla «promozione, valorizzazione e diffusione della ricerca e dell’innovazione per la competitività»; Visti il Programma Regionale di Sviluppo della VIII legislatura, approvato con d.c.r. 26 ottobre 2005, n. 25, e il Documento di Programmazione Economico Finanziaria Regionale 2007-2009, approvato con la risoluzione consiliare d.c.r. 26 luglio 2006, n. 188 e il Documento di Programmazione Economico Finanziaria Regionale 2008-2010, approvato con la risoluzione consiliare d.c.r. 26 luglio 2007, n. 425, che in materia di ricerca e sviluppo prevedono il sostegno alle reti di eccellenza con precisa focalizzazione sia su tecnologie che risultano rilevanti per lo sviluppo economico, sociale e culturale della regione, sia sugli aspetti prioritari per il benessere futuro (salute, energia, ambiente, ecc.); Considerato che il potenziamento delle attività di ricerca in ambito sanitario rappresenta un fondamentale presupposto per il miglioramento del benessere dei cittadini cosı̀ come quello della ricerca riguardante il settore dell’edilizia sostenibile; Visti il progetto per la realizzazione di un «Centro di eccellenza multidisciplinare di formazione e training all’applicazione chirurgica delle nuove tecnologie – Centro di Chirurgia Sperimentale e Didattica» presso l’Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano, il progetto «Interfaccia Fascio Paziente» della Fondazione CNAO (Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica) e il progetto «Potenziamento del Centro di Ricerca e Prove sui Nuovi Materiali» presentato dal Comune di Legnano; Ravvisata l’opportunità di destinare delle risorse alla realizzazione dei suddetti progetti i cui obiettivi sono di potenziare le infrastrutture e le attività di ricerca di alcuni centri esistenti, cosı̀ come indicato nella nota del 26 febbraio 2008 n. A1.2008.0026084 inviata al Ministero dello Sviluppo Economico e al Ministero dell’Università e della Ricerca; Ritenuto quindi di destinare, le risorse stanziate dalla delibera CIPE n. 35/2005 pari a C 6.728.670,00 e una quota parte delle risorse stanziate dalla delibera CIPE n. 3/06 pari a C 1.651.330,00 per il finanziamento dei suddetti interventi per un ammontare complessivo pari a C 8.380.000,00; Dato atto che, nella seduta del 26 febbraio 2008, il Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici di cui alla legge 17 maggio 1999, n. 144 ha espresso parere favorevole al finanziamento dei progetti previsti all’interno dell’Accordo; Considerato che l’Accordo di Programma Quadro verrà sottoscritto dal Ministero dello Sviluppo Economico, dal Ministero dell’Università e della Ricerca, dall’Azienda Ospedaliera «Ospedale Niguarda – Ca’ Granda», dal Comune di Legnano e dalla Fondazione CNAO; Ritenuto di approvare l’allegato schema di Accordo di Programma Quadro finalizzato al potenziamento di attività di ricerca in ambito sanitario e nel settore dell’edilizia sostenibile, al fine di poter utilizzare le risorse assegnate con la delibera del CIPE 27 maggio 2005, n. 35 – quota D.1 – Risorse gestite da Regioni del Centro Nord per ricerca e quota parte delle risorse assegnate con la delibera del CIPE del 22 marzo 2006, n. 3 – Riserva programmatica per ricerca a favore delle Regioni del Centro Nord, facente parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; Ritenuto di individuare quale Responsabile dell’attuazione dell’Accordo di Programma Quadro la dott.ssa Maria Pia Redaelli, direttore della Funzione Specialistica Progetto Alta Formazione, Ricerca e Innovazione; Ad unanimità dei voti, espressi nelle forme di legge: Delibera Per i motivi specificati in premessa, che qui si intendono integralmente recepiti: Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 1. di approvare l’allegato schema di Accordo di Programma Quadro finalizzato al potenziamento di attività di ricerca in ambito sanitario e nel settore dell’edilizia sostenibile, parte integrante del presente provvedimento; 2. di individuare quale responsabile dell’attuazione del suddetto Accordo di Programma Quadro la dott.ssa Maria Pia Redaelli, direttore della Funzione Specialistica Progetto Alta Formazione, Ricerca e Innovazione; 3. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Pilloni ——— • ——— MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO MINISTERO DELLA UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA REGIONE LOMBARDIA AZIENDA OSPEDALIERA «OSPEDALE NIGUARDA CA’ GRANDA» COMUNE DI LEGNANO FONDAZIONE CNAO INTESA ISTITUZIONALE DI PROGRAMMA TRA IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA ITALIANA E LA REGIONE LOMBARDIA ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO FINALIZZATO AL POTENZIAMENTO DI ATTIVITÀ DI RICERCA IN AMBITO SANITARIO E NEL SETTORE DELL’EDILIZIA SOSTENIBILE Milano, 2008 Visto l’art. 2, comma 203 della legge 23 dicembre 1996, n. 662 e successive modificazioni ed integrazioni, che definisce gli istituti della programmazione negoziata; Vista in particolare la lettera c) dello stesso comma 203 che definisce e traccia i punti cardine dell’Accordo di Programma Quadro, quale strumento della programmazione negoziata, dedicato all’attuazione di un’Intesa istituzionale di programma per la definizione di un programma esecutivo d’interventi d’interesse comune o funzionalmente collegati e che fissa le indicazioni che l’Accordo di Programma Quadro deve contenere; Visto il d.lgs. 30 marzo 2001 n. 165 e successive modifiche ed integrazioni, recante: «Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche»; Visto il d.lgs. 12 aprile 2006 n. 163 «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle Direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE»; Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modifiche e integrazioni recante «Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi»; Visto il d.lgs. 18 agosto 2000 n. 267 recante «Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali»; Vista la legge 15 marzo 1997, n. 59 e successive modifiche ed integrazioni, recante: «Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ad enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa»; Vista la legge 15 maggio 1997, n. 127 e successive modifiche ed integrazioni, recante: «Misure urgenti per lo snellimento dell’attività amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo»; Visto il d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112, recante: «Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni e agli enti locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59»; Visto l’art. 15, comma 4 del decreto-legge 30 gennaio 1998, n. 6 convertito con modificazioni, dalla legge 30 marzo 1998, n. 61, che integra l’articolo 2 comma 203 lett. b) della legge 23 dicembre 1996, n. 662 e l’art. 10 comma 5 del d.P.R. 20 aprile 1994, n. 367; Visto il d.P.R. 20 aprile 1994 n. 367 e successive modificazioni ed integrazioni, concernente «Regolamento recante semplificazione e accelerazione delle procedure di spesa e contabili»; Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y – 989 – Vista la delibera del CIPE 21 marzo 1997 n. 29, concernente la disciplina della programmazione negoziata ed in particolare il punto 1 sull’Intesa istituzionale di Programma nel quale, alla lettera b), è previsto che gli Accordi di Programma Quadro da stipulare dovranno coinvolgere nel processo di negoziazione gli organi periferici dello Stato, gli enti locali, gli enti sub regionali, gli enti pubblici ed ogni altro soggetto pubblico e privato interessato al processo e contenere tutti gli elementi di cui alla lettera c), comma 203, dell’articolo 2 della legge n. 662/1996; Vista l’Intesa istituzionale di Programma tra il Governo nazionale e la Regione Lombardia stipulata il 3 marzo 1999, che ha individuato i programmi di intervento nei settori di interesse comune da attuarsi attraverso la stipula di Accordi di Programma Quadro dettando i criteri, i tempi ed i modi per la sottoscrizione degli Accordi stessi; Vista la delibera del CIPE 2 agosto 2002, n. 76 concernente l’approvazione delle schede di riferimento per le procedure di monitoraggio a parziale modifica della delibera 44/2000; Vista la circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 30 ottobre 2003 relativa alle modalità di monitoraggio degli Accordi di Programma Quadro; Vista la delibera CIPE del 27 maggio 2005, n. 35 ed in particolare la quota D.1 – Risorse gestite da Regioni del Centro Nord per ricerca pari a 63.90 Mld di euro (al netto della premialità) e la delibera CIPE del 22 marzo 2006, n. 3 ed in particolare la quota C.1 – Risorse gestite da Regioni del Centro Nord per ricerca pari a 79.2 Mld di euro (al netto della premialità); Considerato che per effetto del riparto tra le Regioni del Centro Nord delle predette risorse la Regione Lombardia risulta destinataria di C 15.068.430,00 di cui C 6.728.670,00 a valere sulla delibera n. 35/05 ed C 8.339.760,00 sulla delibera n. 3/06; Visto il Quadro Strategico Nazionale per la politica regionale di sviluppo 2007-2013, approvato dal CIPE in data 22 dicembre 2006, ed in particolare la priorità 2 relativa alla «promozione, valorizzazione e diffusione della ricerca e dell’innovazione per la competitività»; Visti il Programma Regionale di Sviluppo della VIII legislatura, approvato con d.c.r. 26 ottobre 2005, n. 25, e il Documento di Programmazione Economico Finanziaria Regionale 2007-2009, approvato con la risoluzione consiliare d.c.r. 26 luglio 2006, n. 188 e il Documento di Programmazione Economico Finanziaria Regionale 2008-2010, approvato con la risoluzione consiliare d.c.r. 26 luglio 2007, n. 425, che in materia di ricerca e sviluppo prevedono il sostegno alle reti di eccellenza con precisa focalizzazione sia su tecnologie che risultano rilevanti per lo sviluppo economico, sociale e culturale della regione, sia sugli aspetti prioritari per il benessere futuro (salute, energia, ambiente, ecc.); Considerato che il potenziamento delle attività di ricerca in ambito sanitario rappresenta un fondamentale presupposto per il miglioramento del benessere dei cittadini cosı̀ come quello della ricerca riguardante il settore dell’edilizia sostenibile; Visti il progetto per la realizzazione di un «Centro di eccellenza multidisciplinare di formazione e training all’applicazione chirurgica delle nuove tecnologie – Centro di Chirurgia Sperimentale e Didattica» presso l’Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano, il progetto «Interfaccia Fascio Paziente» della Fondazione CNAO (Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica) e il progetto Potenziamento del Centro di Ricerca e Prove sui Nuovi Materiali presentato dal Comune di Legnano; Ravvisata l’opportunità di destinare delle risorse alla realizzazione dei suddetti progetti i cui obiettivi sono di potenziare le infrastrutture e le attività di ricerca di alcuni centri esistenti, cosı̀ come indicato nella nota del 26 febbraio 2008 n. A1.2008.0026084 con cui Regione Lombardia ha proposto al Ministero dello Sviluppo Economico e al Ministero dell’Università e della Ricerca una diversa destinazione delle risorse della Delibera CIPE n. 35/05 e di quota parte delle risorse della Delibera CIPE n. 03/06 rispetto a quanto era previsto nel Quadro Strategico dell’APQ in materia di ricerca inviato con nota n. A1.2007.0053413 del 24 maggio 2007; Ritenuto quindi di destinare, le risorse stanziate dalla Delibera n. 35/2005 pari a C 6.728.670,00 e di una quota parte delle risorse stanziate dalla Delibera n. 03/06 pari a C 1.651.330,00 per il finanziamento dei suddetti interventi per un ammontare complessivo pari a C 8.380.000,00; Considerato che la quota restante delle risorse stanziate della delibera CIPE n. 3/06 pari all’ammontare di C 6.688.430,00 sarà nuo- Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 vamente programmata entro il mese di giugno 2008 cosı̀ come indicato nella nota del 26 febbraio 2008 n. A1.2008.0026084; Visto il decreto legge 18 maggio 2006, n. 181, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri, convertito con legge n. 233 del 17 luglio 2006, che vede la costituzione del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero dell’Università e della Ricerca; Vista la Delibera CIPE 14 del 22 marzo 2006 che al punto 1.1.1 introduce il «Comitato Intesa Paritetico» composto da rappresentanti politici e dell’alta amministrazione, per la periodica verifica e l’aggiornamento degli obiettivi generali nonché degli strumenti attuativi dell’Intesa istituzionale di programma da parte dei soggetti sottoscrittori, e al punto 1.1.2 introduce il «Tavolo dei sottoscrittori», composto da firmatari o da loro delegati, con il compito di esaminare le proposte provenienti dal responsabile dell’APQ e dai sottoscrittori, tra cui la riprogrammazione delle risorse e delle economie; Visto il parere favorevole espresso dal Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici di cui alla legge 17 maggio 1999, n. 144, nella seduta del 26 febbraio 2008; Vista la deliberazione della Giunta regionale della Lombardia del n. che approva lo schema del presente Accordo di Programma Quadro in materia di ricerca; TUTTO CIÒ PREMESSO Il Ministero dello Sviluppo Economico, Il Ministero dell’Università e della Ricerca La Regione Lombardia L’Azienda Ospedaliera «Ospedale Niguarda – Ca’ Granda» Il Comune di Legnano La Fondazione CNAO STIPULANO IL SEGUENTE ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO FINALIZZATO AL POTENZIAMENTO DI ATTIVITÀ DI RICERCA IN AMBITO SANITARIO E NEL SETTORE DELL’EDILIZIA SOSTENIBILE Articolo 1 – Premesse 1. Le premesse e gli allegati formano parte integrante del presente Accordo di Programma Quadro in seguito denominato Accordo (omissis) (1). Articolo 2 – Finalità ed obiettivi 1. Il presente Accordo è finalizzato a promuovere la ricerca sia in ambito sanitario che in quello dell’edilizia sostenibile operando con iniziative finalizzate a rafforzare le infrastrutture di ricerca e le attività di ricerca di centri esistenti. Gli obiettivi specifici perseguiti con il presente Accordo sono: a) la creazione di un «Centro di eccellenza multidisciplinare di formazione e training all’applicazione chirurgica delle nuove tecnologie presso l’Azienda Ospedaliera “Ospedale Niguarda – Ca’ Granda di Milano”: “Centro di chirurgia sperimentale e didattica”» di cui all’allegato 3A; b) il potenziamento di un «Centro di Ricerca e Prove sui Nuovi Materiali» in Comune di Legnano con la creazione di un laboratorio per la domotica con applicazioni in campo di risparmio energetico e sostenibilità delle costruzioni e il potenziamento di due laboratori di cui uno sui sistemi fotovoltaici e l’altro sulla saldatura nella microelettronica e nelle materie plastiche di cui all’allegato 3B; c) l’acquisizione di tecnologie innovative per attività di ricerca e per il trattamento di malati oncologici presso il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica nell’ambito del Progetto Interfaccia Fascio Paziente di cui all’allegato 3C. 2. L’allegato 1 contiene la Relazione tecnica descrittiva degli obiettivi del programma di interventi oggetto del presente Accordo. 3. L’allegato 2 contiene le schede intervento redatte ai sensi della delibera del CIPE n. 76 del 2 agosto 2002 e secondo le modalità previste dalla Circolare sulle procedure di monitoraggio degli Accordi di Programma Quadro, citata in premessa, che individua, per ciascun intervento, i soggetti attuatori, il responsabile del procedimento del soggetto attuatore, i contenuti progettuali, il costo complessivo, il fabbisogno finanziario e la sua articolazione nel tempo, con individuazione delle specifiche fonti di co- Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y – 990 – pertura, l’impegno finanziario di ciascun soggetto, i tempi di attuazione e le procedure tecnico-amministrative necessarie per l’attuazione dell’intervento stesso. Articolo 3 – Impegni dei soggetti sottoscrittori Le parti convengono la costituzione del Tavolo dei soggetti sottoscrittori ai sensi e con le procedure previste dal punto 1.1.2 della delibera CIPE n. 14/06 composto dai firmatari, o da loro delegati, con il compito di esaminare le proposte, provenienti dal Responsabile dell’APQ e dai sottoscrittori, utili al procedere degli interventi programmati e quindi decidere in materia di: – riattivazione o annullamento degli interventi; – riprogrammazione di risorse ed economie; – modifica delle coperture finanziarie degli interventi; – promozione di Atti integrativi o passaggio di interventi dalla sezione «programmatica» a quella «attuativa»; – attivazione di eventuali procedure di accelerazione delle fasi attuative da parte delle stazioni appaltanti, anche attraverso la facoltà di modificare, mediante le risorse premiali, la quota di cofinanziamento a carico dei soggetti attuatori degli interventi. Ciascun soggetto sottoscrittore del presente Accordo si impegna nello svolgimento dell’attività di propria competenza ed in particolare: a) a rispettare i termini concordati ed indicati nelle schede di intervento allegate al presente Accordo; b) ad utilizzare forme di immediata collaborazione e di stretto coordinamento, ed in particolare, con il ricorso, laddove sia possibile, agli strumenti di semplificazione dell’attività amministrativa e di snellimento dei procedimenti di decisione e di controllo previsti dalla vigente normativa, eventualmente facendo ricorso agli accordi previsti dall’articolo 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241; c) a procedere semestralmente al monitoraggio ed alla verifica dell’Accordo e, se necessario, a proporre, per il tramite del Soggetto responsabile dell’attuazione di cui al successivo art. 6, gli eventuali aggiornamenti da sottoporre al Tavolo dei sottoscrittori e, in caso di problematiche ivi non risolte, al Comitato Intesa Paritetico cosı̀ come previsto dal punto 1.1.1 della delibera CIPE n. 14/06; d) ad attivare ed utilizzare a pieno ed in tempi rapidi tutte le risorse finanziarie individuate nel presente Accordo, per la realizzazione delle diverse attività e tipologie di intervento; e) a porre in essere ogni misura necessaria per la programmazione, la progettazione e l’attuazione delle azioni concordate, secondo le modalità previste nell’Accordo; f) rimuovere ogni ostacolo procedurale in ogni fase procedimentale per la realizzazione degli interventi, impegnandosi alla sollecita attuazione dei provvedimenti e delle iniziative adottati dal Comitato Intesa Paritetico, assicurando comunque ogni possibile azione per il rispetto dei tempi programmati o indicati dal medesimo Comitato. A tal fine si impegnano ad accettare le misure che saranno adottate dal Comitato Intesa Paritetico, in caso di inerzia, ritardo o inadempienza, ai sensi del successivo articolo 13 del presente Accordo; g) a condividere il monitoraggio, ognuno per le proprie competenze, in base alle indicazioni fornite dal CIPE ed in relazione alla Circolare sulle procedure di monitoraggio degli Accordi di Programma Quadro trasmessa alle Regioni dal Servizio per le politiche di sviluppo territoriale e le intese con nota prot. n. 32538 del 9 ottobre 2003. In particolare: La Regione Lombardia Provvede a coordinare le attività oggetto del presente Accordo e a governare il processo complessivo di realizzazione degli interventi in stretto raccordo con i responsabili procedimentali dei singoli interventi. L’Azienda Ospedaliera «Ospedale Niguarda – Ca’ Granda» di Milano Provvede, tramite il responsabile di procedimento da essa nominato, a monitorare il rispetto delle modalità, dei tempi e delle fasi per la realizzazione del «Centro di eccellenza multidisciplinare di formazione e training all’applicazione chirurgica delle nuove tecnologie – Centro di Chirurgia Sperimentale e Didattica» cosı̀ come previsto dall’omonimo progetto di cui all’allegato 3A Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 del presente Accordo. A tal riguardo si impegna a predisporre entro il mese di luglio 2008 il progetto definitivo dell’opera nel rispetto di quanto previsto dalla normativa dei lavori pubblici. L’Azienda Ospedaliera si impegna inoltre a provvedere alla all’aggiudicazione dei lavori entro il 22 dicembre 2008 pena la perdita dei fondi di cui alla delibera CIPE n. 35/05 pari a C 1.728.670,00. È altresı̀ tenuta a fornire a Regione Lombardia, entro il 15 luglio e il 15 gennaio di ogni anno, i dati richiesti per il monitoraggio semestrale degli interventi secondo il format previsto dalle schede intervento dell’Applicativo Intese unitamente ad una relazione esplicativa e a segnalare, descrivendole nel dettaglio, eventuali modifiche intervenute rispetto al monitoraggio precedente. Il Comune di Legnano Provvede, tramite il responsabile di procedimento da esso nominato, a monitorare il rispetto delle modalità, dei tempi e delle fasi per la realizzazione del «Potenziamento del Centro di Ricerca e Prove sui Nuovi Materiali» cosı̀ come previsto dall’omonimo progetto di cui all’allegato 3 del presente Accordo. È altresı̀ tenuta a fornire a Regione Lombardia, entro il 15 luglio e il 15 gennaio di ogni anno, i dati richiesti per il monitoraggio semestrale degli interventi secondo il format previsto dalle schede intervento dell’Applicativo Intese unitamente ad una relazione esplicativa e a segnalare, descrivendole nel dettaglio, eventuali modifiche intervenute rispetto al monitoraggio precedente. La Fondazione CNAO Provvede, tramite il responsabile di procedimento da essa nominato, a monitorare il rispetto delle modalità, dei tempi e delle fasi per la realizzazione del «Progetto Interfaccia Fascio-Paziente» cosı̀ come previsto dall’omonimo progetto di cui all’allegato 3 del presente Accordo. È altresı̀ tenuta a fornire a Regione Lombardia, entro il 15 luglio e il 15 gennaio di ogni anno, i dati richiesti per il monitoraggio semestrale degli interventi secondo il format previsto dalle schede intervento dell’Applicativo Intese unitamente ad una relazione esplicativa e a segnalare, descrivendole nel dettaglio, eventuali modifiche intervenute rispetto al monitoraggio precedente. Articolo 4 – Flusso informativo Il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero dell’Università e della Ricerca, la Regione Lombardia, il Comune di Legnano, l’Ospedale Niguarda – Ca’ Granda di Milano e la Fondazione CNAO si impegnano a dar vita ad un flusso informativo sistematico e costante al fine di consolidare un processo stabile di concertazione e condivisione dei reciproci programmi di attività relativamente all’ambito territoriale della Regione medesima. Lo scambio di informazioni avverrà in coincidenza con il monitoraggio di cui al successivo art. 9, comma 2, lett. d). Articolo 5 – Disposizioni finanziarie 1. Gli interventi previsti nel presente Atto hanno un costo complessivo pari a C 21.188.597,26. 2. La copertura finanziaria complessiva è rappresentata nella tabella seguente: FONTE Valori in euro STATO Delibera CIPE 35/2005 quota D.1 – Risorse gestite da Regioni del Centro Nord per ricerca Delibera CIPE 3/2006 quota C.1 – Risorse gestite da Regioni del Centro Nord per ricerca 6.728.670,00 ENTI PUBBLICI Finanziamento Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano Comune di Legnano ALTRI ENTI (Fondazioni, Istituti, ecc..) Fondazione CNAO IRcCOS Istituto Italiano Saldature 1.651.330,00 (*) 2.597.385,26 3.200,00 10.087.012,00 (**) 101.000,00 20.000,00 TOTALE 21.188.597,26 (*) Si tratta di una quota parte delle risorse stanziate che in totale ammontano a C 8.339.760,00. (**) Di cui C 2.952.840,00 di spese già sostenute. 3. La disponibilità delle risorse a valere sulla Delibera CIPE n. 35/05 è vincolata al rispetto dei criteri delineati al punto 7.7 della Delibera CIPE n. 35/05 mentre quelle a valere sulla Delibera Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y – 991 – CIPE n. 03/06 ai criteri delineati al punto 6.6. Eventuali decurtazioni legate al mancato impegno delle risorse – mediante obblighi giuridicamente vincolanti dei beneficiari finali entro il 31 dicembre 2008 (per la delibera 35/05) ed entro il 31 dicembre 2009 (per la delibera n. 03/06) – dovessero ridurre la disponibilità effettiva delle risorse finanziarie dei singoli interventi, all’interno della procedura di monitoraggio si potrà procedere all’integrazione delle risorse ovvero alla sospensione dell’intervento. 4. Le risorse CIPE sono trasferite dal Ministero dello Sviluppo Economico alla Regione Lombardia, che li trasferisce successivamente ai soggetti responsabili dell’attuazione del singolo intervento, nel rispetto delle autorizzazioni annuali di stanziamento e secondo quanto disposto dalla Delibera CIPE 14/06: • il 20% entro 60 giorni dalla data di stipula dell’Accordo; • l’80% in ragione dello stato d’avanzamento dei costi rilevati periodicamente dall’Applicativo Intese; 5. Le eventuali risorse derivanti da economie collegate alla realizzazione degli interventi previsti dal presente Atto saranno riprogrammate all’interno dell’Intesa istituzionale con le modalità previste dal punto 1.1.2 della Delibera CIPE 14/06 tenendo conto dei vincoli e comunque nel rispetto delle finalità fissate dalla legge per l’utilizzo delle risorse oggetto del presente Accordo. 6. Nel caso in cui, a seguito di eventi imprevedibili, il costo totale dell’intervento sia maggiore di quello indicato al precedente comma 1 e non sia possibile assicurarne la copertura mediante utilizzo di economie di spesa, la questione sarà sottoposta al Tavolo dei sottoscrittori e al Comitato Intesa Paritetico che assumeranno le necessarie determinazioni, in particolare rispetto al reperimento delle risorse mancanti ovvero il definanziamento qualora non fosse possibile garantire la copertura finanziaria. 7. Nel caso in cui, per ragioni sopravvenute, uno o più degli interventi previsti dal presente Accordo non siano realizzabili, si applicano le disposizioni concernenti la riprogrammazione, revoca o rimodulazione degli interventi, secondo le modalità previste dall’Intesa istituzionale di programma e dalla Delibera CIPE 14/06. Articolo 6 – Soggetto responsabile dell’attuazione dell’Accordo 1. Ai fini del coordinamento e della vigilanza sull’attuazione del presente Accordo si individua quale responsabile dell’attuazione la dott.ssa Maria Pia Redaelli, Direttore della Funzione Specialistica Progetto Alta Formazione, Ricerca e Innovazione – U.O. Programmazione; 2. Il responsabile dell’attuazione del presente Accordo ha il compito di: a) rappresentare in modo unitario gli interessi dei soggetti sottoscrittori; b) governare il processo complessivo di realizzazione degli interventi ricompresi nel presente Accordo, attivando le risorse tecniche e organizzative necessarie alla sua attuazione; c) promuovere, di concerto con i responsabili procedimentali dei singoli interventi, le eventuali azioni e iniziative necessarie a garantire il rispetto degli impegni e degli obblighi dei soggetti sottoscrittori del presente Accordo; d) coordinare, nei monitoraggi semestrali, da effettuarsi secondo le modalità indicate nella Circolare sul monitoraggio degli APQ citata in premessa, la raccolta dei dati effettuata dai Responsabili procedimentali di intervento e verificare la completezza e la coerenza dei dati delle schede intervento, cosı̀ come l’assenza per le stesse di codici di errore nell’applicativo informatico per il monitoraggio degli Accordi di Programma Quadro (finora e di seguito denominato «Applicativo Intese») del Ministero dello Sviluppo Economico; e) comunicare, nel corso dei monitoraggi semestrali, ed in particolare nella iniziale fase di aggiornamento delle schede intervento, al Ministero dello Sviluppo Economico – Dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione – Servizio per le politiche di sviluppo territoriale e le Intese e al Ministero dell’Università e della Ricerca, la lista degli interventi per i quali siano intervenute modifiche rispetto all’ultima versione monitorata, come indicato al par. 4.2 della Circolare sulle procedure di monitoraggio degli Accordi di Programma Quadro citata in premessa, modifiche da illustrare in dettaglio all’interno del relativo rapporto di monitoraggio; Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 f) assicurare, nel corso dei monitoraggi semestrali, il completo inserimento dei dati delle schede-intervento rispettivamente entro il 31 luglio e il 31 gennaio di ogni anno; g) inviare ai soggetti sottoscrittori entro il 28 febbraio e il 30 settembre di ogni anno – a partire dal primo semestre successivo alla stipula dell’APQ – il Rapporto di monitoraggio sullo stato di attuazione dell’APQ, redatto ai sensi della delibera CIPE 76/2002 e secondo le modalità previste dalla Circolare sulle procedure di monitoraggio degli Accordi di Programma Quadro citata in premessa, da trasmettere successivamente al Tavolo dei sottoscrittori; h) assegnare, in caso di ritardo, inerzia o inadempimenti, al soggetto inadempiente un congruo termine per provvedere; decorso inutilmente tale termine, segnala l’inadempienza Tavolo dei sottoscrittori per le necessarie valutazioni. Articolo 7 – Soggetto responsabile procedimentale dell’attuazione del singolo intervento 1. Ai fini della realizzazione e del relativo monitoraggio di tutte le fasi degli interventi infrastrutturali e non oggetto del presente Accordo, l’Azienda Ospedaliera Ospedale Ca’ Granda di Milano, il Comune di Legnano e Fondazione CNAO individuano, quali soggetti responsabili dei singoli interventi, i «responsabili unici di procedimento», che, ad integrazione delle funzioni previste dall’art. 8 del d.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554, per gli interventi infrastrutturali (Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994 n. 109 e successive modificazioni, per le parti non abrogate dal d.lgs. 12 aprile 2006, n. 163), svolgono, ai fini dell’APQ, i seguenti compiti: a) pianificare il processo operativo teso alla completa realizzazione dell’intervento attraverso la previsione dei tempi, delle fasi, delle modalità e dei punti cardine, adottando un modello metodologico di pianificazione e controllo riconducibile al Project Management; b) organizzare, dirigere, valutare e controllare l’attivazione e messa a punto del processo operativo teso alla completa realizzazione dell’intervento; c) raccogliere e trasmettere a Regione Lombardia, per il successivo inserimento nell’Applicativo Intese, i dati delle schede intervento e rispondere della loro veridicità; d) monitorare costantemente l’attuazione degli impegni assunti dai soggetti sottoscrittori, al fine di individuare le azioni opportune e necessarie per garantire la completa realizzazione dell’intervento nei tempi previsti e gli eventuali ritardi od ostacoli tecnico-amministrativi e finanziari che ne dilazionano o impediscono l’attuazione; e) aggiornare con cadenza semestrale la scheda di monitoraggio dell’intervento, comprensiva di ogni informazione utile a definire lo stato di attuazione dello stesso, e trasmetterla al responsabile dell’Accordo, unitamente ad una relazione esplicativa contenente la descrizione dei risultati conseguenti e le azioni di verifica svolte, l’indicazione di ogni ostacolo amministrativo, finanziario o tecnico che si frapponga alla realizzazione dell’intervento e la proposta delle relative azioni correttive, l’individuazione dei progetti non più attivabili o non completabili, e la conseguente disponibilità di risorse non utilizzate, ai fini dell’assunzione di eventuali iniziative correttive, di revoca o rimodulazione degli interventi; f) fornire al responsabile dell’attuazione dell’Accordo ogni altra informazione necessaria, utile a definire lo stato di attuazione dell’intervento; g) farsi garante della regolarità delle procedure nel rispetto delle disposizioni normative di riferimento. 2. Gli Enti che si avvalgono delle previsioni di cui agli artt. 90, c. 1) lett. c) e 33, c. 3) del d.lgs. 12 aprile 2006 n. 163 «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle Direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE e successive modificazioni, individuano un referente unico per lo svolgimento delle funzioni di cui al precedente comma, al fine di coordinare i responsabili unici di procedimento. Articolo 8 – Procedimenti di conciliazione e arbitrali 1. In caso di contrasti in ordine all’interpretazione o all’esecuzione delle obbligazioni previste nell’Accordo, il soggetto responsabile dell’attuazione dell’Accordo, su istanza di uno dei soggetti interessati dalla controversia o anche d’ufficio, invita le parti in- Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y – 992 – teressate a rappresentare le rispettive posizioni per l’esperimento di un tentativo di conciliazione. 2. Qualora in tale sede si raggiunga un’intesa idonea a comporre il conflitto, si redige processo verbale nel quale sono riportati i termini della conciliazione. La sottoscrizione del verbale impegna i firmatari all’osservanza dell’accordo raggiunto. 3. Qualora, invece, le controversie permangano, il Tavolo dei sottoscrittori rimette la questione al Comitato Intesa Paritetico. Articolo 9 – Inerzie, ritardi e inadempimenti 1. L’inerzia, l’omissione e l’attività ostativa riferite alla verifica e al monitoraggio da parte del responsabile dell’attuazione del presente Accordo costituiscono agli effetti del presente Accordo fattispecie di inadempimento. 2. Nel caso di ritardo, inerzia o inadempimenti, il responsabile dell’attuazione dell’Accordo invita il soggetto sottoscrittore al quale il ritardo, l’inerzia o l’inadempimento siano imputabili, ad assicurare che la struttura da esso dipendente adempia entro un termine prefissato. 3. Il soggetto cui è imputabile l’inadempimento è tenuto a far conoscere, entro il termine prefissato, al soggetto responsabile dell’attuazione dell’Accordo le iniziative assunte ed i risultati conseguiti. 4. In caso di ulteriore inottemperanza o di mancato adeguamento alle modalità operative prescritte, il soggetto responsabile del presente Accordo invia gli atti, con una motivata relazione, al Tavolo dei sottoscrittori, formulando, se del caso, una proposta circa le misure da adottare in via sostitutiva. 5. Il Tavolo dei sottoscrittori propone al Comitato Intesa Paritetico di gestione le misure da adottare in relazione agli inadempimenti. 6. Ove le azioni di cui ai precedenti commi non garantiscano il risultato dell’adempimento o lo garantiscano in modo insufficiente, il Comitato Intesa Paritetico attiva le procedure per la revoca del finanziamento in ragione della titolarità dei fondi. 7. La revoca del finanziamento non pregiudica l’esercizio di eventuali pretese risarcitorie nei confronti del soggetto cui sia imputabile l’inadempimento per i danni arrecati. Ai soggetti che hanno sostenuto oneri in conseguenza diretta dell’inadempimento contestato compete comunque l’azione di ripetizione degli oneri medesimi ed il risarcimento dei danni subiti. 8. Il Comitato Intesa Paritetico può adottare le misure proposte dal Tavolo dei sottoscrittori o le altre che ritenesse più opportune per risolvere le controversie, ivi compresa la modifica o la ridefinizione degli interventi previsti nel presente Accordo, e la riprogrammazione delle relative risorse, cosı̀ come previsto all’articolo 12 dell’Intesa istituzionale di programma e dalla delibera CIPE 14/06, purché dalla stessa non derivino pregiudizi per gli impegni di spesa già assunti dalle parti. Articolo 10 – Disposizioni generali e finali 1. Il presente Accordo è vincolante per tutti i soggetti sottoscrittori. 2. Previa approvazione del Comitato Intesa Paritetico, possono aderire al presente Accordo altri soggetti pubblici e privati rientranti tra quelli individuati alla lettera b) del punto 1.3 della delibera CIPE 21 marzo 1997 n. 29 la cui partecipazione sia rilevante per la compiuta realizzazione delle attività e degli interventi previsti dal presente Accordo. L’adesione successiva determina i medesimi effetti giuridici della sottoscrizione originale. 3. Il presente Accordo ha durata fino al completamento delle opere e può essere modificato o integrato per concorde volontà dei partecipanti mediante atto aggiuntivo al presente Accordo. Milano, lı̀ Ministero dello Sviluppo Economico Direttore generale per le Politiche di Sviluppo territoriale e le intese istituzionali di programma: Paola Verdinelli De Cesare Ministero dell’Università e della Ricerca Direttore generale per il Coordinamento e lo Sviluppo della Ricerca: Luciano Criscuoli Regione Lombardia Direzione Centrale Programmazione Integrata Direttore della Funzione Specialistica Progetto Alta Formazione, Ricerca e Innovazione: Maria Pia Redaelli Azienda Ospedaliera «Ospedale Niguarda – Ca’ Granda» Il Direttore Generale: Pasquale Cannatelli Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 Comune di Legnano Assessore alle attività produttive: Giovanni Grassi Fondazione Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica Il Presidente: Erminio Borloni (1) Gli originali degli atti che risultano dichiarai allegati alla presente deliberazione e non vengono riprodotti nel presente bollettino, possono essere consultati preso la Direzione Centrale Programmazione Integrata – Struttura Progetto Alta Formazione, Ricerca e innovazione. [BUR20080111] [5.1.2] D.g.r. 19 marzo 2008 - n. 8/6876 Modifiche alla d.g.r. 31 luglio 1998 n. 6/37814 ad oggetto: «L. n. 457/78 e successive modifiche ed integrazioni e ll.rr. n. 3/82 e n. 32/85. Semplificazione ed unificazione delle procedure per l’accertamento dei requisiti soggettivi e per la cessione o locazione anticipata per le unità immobiliari di edilizia agevolata. Revoca della deliberazione della Giunta regionale 20 febbraio 1998 n. 34753» LA GIUNTA REGIONALE Vista la d.g.r. 31 luglio 1998 n. 6/37814; Visto in particolare il punto 5 dell’allegato «A» della citata d.g.r. 31 luglio 1998 n. 6/37814 che prevede tra i requisiti richiesti per il beneficiario: «avere un’attività lavorativa stabile»; Considerata l’evoluzione del mondo del lavoro di questi ultimi anni dovuta sia a ragioni di ordine economico che a ragioni di ordine normativo, quali ad esempio nuove modalità di accesso e introduzione di nuove tipologie di rapporto di lavoro caratterizzate da elasticità e flessibilità; Considerato inoltre che l’espressione di cui alla d.g.r. 31 luglio 1998 n. 6/37814 «avere un’attività lavorativa stabile» oltre ad aver dato in molte ipotesi problemi di interpretazione, non appare più consona al nuovo atteggiarsi del mondo del lavoro; Ritenuto che per adeguare all’intercorsa evoluzione del mondo del lavoro la previsione sopraddetta, per eliminare l’incertezza interpretativa che tale espressione presenta per tutte le ipotesi di lavoro non a tempo indeterminato ed armonizzare detta previsione, è sufficiente sostituire l’espressione «avere un’attività lavorativa stabile» con l’espressione «esercitare una regolare attività lavorativa di lavoro subordinato o di lavoro autonomo»; All’unanimità di voti favorevoli espressi nelle forme di legge; Delibera 1) al punto 5 dell’allegato «A» della citata d.g.r. 31 luglio 1998 n. 6/37814 avente ad oggetto: «L. n. 457/78 e successive modifiche ed integrazioni e ll.rr. n. 3/82 e n. 32/85. Semplificazione ed unificazione delle procedure per l’accertamento dei requisiti soggettivi e per la cessione o locazione anticipata per le unità immobiliari di edilizia agevolata. Revoca della deliberazione della Giunta regionale 20 febbraio 1998 n. 34753» le parole «avere un’attività lavorativa stabile» sono sostituite con le parole «esercitare una regolare attività lavorativa di lavoro subordinato o di lavoro autonomo». Il segretario: Pilloni [BUR20080112] [5.1.0] D.g.r. 19 marzo 2008 - n. 8/6881 Manifestazione di favorevole volontà d’intesa, ai sensi del d.P.R. 383/1994, in ordine al «Progetto definitivo di sopralzo fabbricato n. 45 Centrale Elettrica, in comune di Peschiera Borromeo (MI)» – Integrazione della d.g.r. 18272/2004 LA GIUNTA REGIONALE Richiamato l’art. 29 della legge 17 agosto 1942, n. 1150 – «Legge urbanistica», che dispone che la localizzazione delle opere dello Stato e di quelle di interesse statale comporti l’accertamento della loro conformità con le previsioni degli strumenti urbanistici comunali; Visto il d.P.R. 18 aprile 1994, n. 383, avente per oggetto «Regolamento recante la disciplina dei procedimenti di localizzazione delle opere di interesse statale»; Considerate le ulteriori disposizioni in materia di localizzazione delle opere dello Stato e di quelle di interesse statale contenute nel Capo II del Titolo III del d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112; Viste: – la propria deliberazione n. 7/2464 dell’1 dicembre 2000, a- Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y – 993 – vente per oggetto «Definizione delle modalità tecnico-operative per l’esplicazione delle procedure di localizzazione delle opere dello Stato e di Interesse Statale»; – la legge 11 febbraio 2005, n. 15 «Modifiche e integrazioni alla legge 7 agosto 1990, n. 241, concernenti norme generali sull’azione amministrativa», che apporta modifiche ed integrazioni all’originario istituto della Conferenza di Servizi cosı̀ come introdotto e disciplinato dalla legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modifiche ed integrazioni; Richiamato il Protocollo d’Intesa avente per oggetto «Criteri di razionalizzazione e di semplificazione dei procedimenti di intesa Stato-Regione per gli interventi di competenza dello Stato, di cui al d.P.R. 18 aprile 1994, n. 383», sottoscritto dalla Regione Lombardia e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Provveditorato Regionale alle Opere Pubbliche per la Lombardia in data 6 dicembre 2001; Richiamata altresı̀ la propria deliberazione n. 7/18272 del 19 luglio 2004, avente per oggetto «Presa d’atto del programma annuale delle opere di interesse statale, nell’ambito della procedura di localizzazione delle stesse di cui alla d.g.r. 2464 dell’1 dicembre 2000»; Preso atto che, con nota n. 6621 dell’11 luglio 2007, il Ministero delle Infrastrutture, Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche Lombardia-Liguria, sede di Milano, ha attivato il procedimento per la determinazione dell’Intesa Stato-Regione ex d.P.R. 383/94 relativamente al progetto di «Progetto definitivo dei lavori di sopralzo fabbricato n. 45 Centrale Elettrica, in Comune di Peschiera Borromeo (MI)», allo scopo allegando (prot. Z1.2007.0014329 del 13 luglio 2007) n. 5 copie della relativa documentazione progettuale; Valutata la documentazione di cui sopra, oggetto di istruttoria tecnica da parte dei competenti uffici regionali; Preso atto di quanto di seguito riferito dal dirigente dell’Unità Organizzativa Programmazione Integrata e Valutazioni di Impatto, con nota n. Z1.2007.0019681 del 3 ottobre 2007; • Il progetto è relativo alla ristrutturazione ed all’ampliamento di alcuni locali dell’esistente Centrale elettrica, denominata fabbricato n. 45, situata all’interno del sedime aeroportuale di Linate in un’area delimitata a nord dal capannone deposito merci, a nord est dal piazzale velivoli, a sud est dalla torre di controllo e ad ovest dall’area petrolieri. L’intervento si rende necessario per adeguare le attrezzature elettriche alle nuove esigenze di fabbisogno energetico che richiedono l’implementazione di vari impianti esistenti, dei trasformatori nelle sale autoregolatori di pista e dei quadri MT-BT posti a piano terra. A tal fine verrà realizzato un sopralzo in appoggio alle strutture portanti esistenti, nel quale verrà trasferito il servizio di controllo operativo attualmente situato in locale attiguo alle sale sopra citate. L’intero edificio si compone di 4 fabbricati adiacenti e costruiti in periodi differenti, tra il 1961 e il 1986; l’intervento in oggetto prevede la sopraelevazione di una porzione del fabbricato costruito nel 1961, non interferendo con i restanti tre corpi di fabbrica. Il nuovo sopralzo avrà pianta rettangolare di dimensioni pari a 20.35 ¥ 5.08 m, altezza pari a 4,50 m per una superficie complessiva paria 118 q; sarà collegato al piano terreno da una scala in carpenteria metallica ed avrà la configurazione di un open space. Tale spazio verrà utilizzato dal personale addetto al servizio operativo di controllo alle apparecchiature elettriche aeroportuali e da alcuni responsabili del servizio, per un massimo di 8/9 persone. Il sopralzo non interferisce con il vincolo aeronautico che impone di non superare nella zona in oggetto quota +147,50; non comporterà interferenze con le attività aeroportuali in quanto i lavori per la realizzazione dell’opera si svolgeranno nell’area perimetrale del fabbricato, lasciando la normale operatività al piazzale nord di sosta dei velivoli. • Con decreto prot. n. 6159 del 28 giugno 2007, il Provveditore ha indetto la Conferenza dei Servizi vòlta al conseguimento dell’Intesa di cui all’art. 3 del d.P.R. 383/94 ed all’accertamento della conformità urbanistica dell’intervento, dichiarato di interesse statale. • In esecuzione del decreto di cui sopra il Provveditorato, con nota n. 8509 del 13 settembre 2007, convocava la Conferenza dei Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 Servizi per il giorno 3 ottobre 2007, in ottemperanza alle disposizioni del d.P.R. 383/94. • Per la predisposizione dell’atto di espressione della Regione Lombardia nell’ambito della Conferenza dei Servizi di cui sopra è stata svolta la necessaria istruttoria regionale, cosı̀ articolata: – verifica di conformità urbanistica dell’intervento rispetto al vigente Piano Regolatore Generale (approvato con d.g.r. n. 31648 del 10 ottobre 1997), che classifica l’ambito come zona destinata ad «Attrezzature aeroportuali». L’opera risulta pertanto conforme al vigente strumento urbanistico generale di Peschiera Borromeo; – acquisizione del parere della Struttura Paesaggio, che – con propria nota n. Z1.2007.0017013 del 27 agosto 2007 – ha rilevato che «... l’ambito interessato dall’intervento rientra nella fascia dei 300 m dalla linea di battigia dell’Idroscalo... risulta pertanto assoggettato a tutela paesaggistica ai sensi del comma 1, lett. b) art. 142 del d.lgs. 42/2004... le opere in argomento risultano inserite nell’ambito delle trasformazioni dell’aeroporto e quindi non interferiscono con particolari elementi morfologici e/o architettonici del contesto... le stesse non risultano peggiorative dello stato dei luoghi... Si segnala altresı̀ che, al fine di un miglior inserimento paesaggistico delle opere proposte, nell’esecuzione delle stesse dovranno essere rispettate le seguenti condizioni: - il sopralzo in progetto abbia tutte le finiture di facciata (intonaco e relativo colore, serramenti, oscuramenti, gronda) di forma, materiale e colore uguali all’esistente; - non vi siano elementi esterni in alluminio anodizzato in colore naturale, bensı̀ color canna di fucile oppure preverniciato in colore da scegliere tra quelli tradizionali»; – acquisizione del parere della Struttura Pianificazione di bacino e locale, che – con nota n. Z1.2007.0019562 del 2 ottobre 2007 – ha rilevato che «... l’area interessata dall’intervento in oggetto: - non è interessata da perimetrazioni di cui all’elaborato n. 2 «Atlante dei rischi idraulici e idrogeologici» del «Piano stralcio per l’assetto idrogeologico del bacino idrografico del fiume Po (PAI)»; - è individuata in classe 3 di fattibilità nello studio geologico predisposto dal Comune di Peschiera Borromeo, ai sensi della ex l.r. 24 novembre 1997, n. 41. Prendendo atto di quanto sopra evidenziato e di quanto riportato nella documentazione presentata non si rilevano particolari controindicazioni di carattere geologico al progetto in questione, fatto salvo il rispetto di quanto stabilito dalle vigenti norme tecniche per le costruzioni approvate con d.m. 14 settembre 2005, in merito alla caratterizzazione geotecnica dei terreni di fondazione, e l’osservanza delle eventuali prescrizioni previste per l’area in esame dallo studio geologico del Comune di Peschiera Borromeo»; • La Struttura Valutazione di Impatto Ambientale ha espresso, con nota n. Z1.2007.0019681 del 3 ottobre 2007, parere favorevole alla positiva conclusione dei lavori della Conferenza dei Servizi preordinata al conseguimento dell’Intesa Stato-Regione sulla localizzazione dell’opera, ai sensi dell’art. 3 del d.P.R. n. 383/94. • Con nota prot. n. 020455 del 3 ottobre 2007, il Comune di Peschiera Borromeo ha espresso parere favorevole al progetto; • Con lettera prot. n. 9359 dell’11 ottobre 2007 il Presidente della Conferenza ha trasmesso il verbale della Conferenza dei Servizi di cui sopra, per eventuali richieste di rettifica o di integrazione da parte della Regione Lombardia, in cui ha determinato di: – «certificare la conformità urbanistica dell’intervento in oggetto...; – approvare il progetto definitivo dell’intervento...; – stabilire che la materiale realizzazione dell’intervento tenga conto di tutte le prescrizioni espresse nei pareri ed espressioni di concertazione resi dagli Enti rappresentati, ... e per tutte le quali sia la parte Stato, sia la parte Regione... vigileranno in caso di mancata attuazione, avocandosi comunque la parte Stato la facoltà di promuovere d’ufficio ogni provvedimento volto al rispetto delle medesime prescrizioni e vincoli; – individuare in SEA – Soc. Esercizi Aeroportuali s.p.a. il soggetto istituzionalmente preposto all’espletamento dell’appalto ed alla realizzazione delle opere». Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y – 994 – • Il Presidente della Conferenza, con nota 1989 del 19 febbraio 2008, ha certificato l’intervenuta esecutività del verbale della Conferenza di Servizi di cui sopra. Accertato infine che: • l’intervento risulta conforme allo strumento urbanistico vigente del Comune di Peschiera Borromeo (MI); • il progetto in esame non è compreso negli elenchi di cui agli Allegati «A» e «B» alla citata deliberazione n. 7/18272 del 19 luglio 2004; tuttavia il Ministero delle Infrastrutture, Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche Lombardia-Liguria, rilevando l’interesse pubblico correlato alle opere di cui trattasi, ha ritenuto di attivare ugualmente la procedura di Intesa Stato-Regione, convocando la prevista Conferenza dei Servizi; Visto il PRS della VIII legislatura, che individua l’asse 6.5.2 «Pianificazione territoriale e difesa del suolo»; Visto il DPEFR 2008-2010, che specifica l’obiettivo operativo 6.5.2.9 «Espletamento in profilo tecnico delle procedure di Intesa Stato-Regione di cui al d.P.R. 383/94 per interventi compresi nella programmazione triennale prevista dal d.lgs. 112/98 e per le infrastrutture strategiche di cui alla legge 443/01 – Obiettivo»; Ad unanimità di voti, espressi nelle forme di legge Delibera 1. Di manifestare favorevole volontà di Intesa, ai sensi dell’art. 3 del d.P.R. 18 aprile 1994, n. 383, in ordine al progetto di «Progetto definitivo di sopralzo fabbricato n. 45 Centrale Elettrica, in Comune di Peschiera Borromeo (MI)», cosı̀ come proposto da SEA Soc. Esercizi Aeroportuali s.p.a. 2. Di dare atto che l’intervento non risulta inserito nell’elenco di cui alla deliberazione n. 7/18272 del 19 luglio 2004, citata in premessa. 3. Di dare atto che l’intervento interessa ambiti soggetti a vincolo paesaggistico ai sensi del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42. 4. Di dare atto altresı̀ che l’intervento risulta conforme allo strumento urbanistico comunale vigente del Comune di Peschiera Borromeo (MI). 5. Di costituire quale parte integrante e sostanziale del presente atto deliberativo gli elaborati di seguito identificati: • Stralcio planimetrico (vista dal piazzale – pianta piano terra – viste fotografiche) (omissis); • Elenco elaborati. 6. Di dare atto che la documentazione progettuale di cui all’allegato «Elenco elaborati» è stata oggetto di istruttoria regionale ai fini della presente deliberazione ed è disponibile in visione presso gli archivi dell’U.O. Pianificazione Territoriale e Urbana – Struttura Progetti edilizi e di trasformazione urbana, D.G. Territorio e Urbanistica. 7. Di integrare l’elenco di cui al punto 6) dell’allegato «A» alla d.g.r. 19 luglio 2004, n. 7/18272 «Presa d’atto del programma annuale delle opere di interesse statale, nell’ambito della procedura di localizzazione delle stesse di cui d.g.r. 2464 dell’1 dicembre 2000», con l’inserimento del progetto di cui trattasi. 8. Di disporre la pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Pilloni ——— • ——— AEROPORTO MILANO LINATE SOPRALZO FABBRICATO N. 45 CENTRALE ELETTRICA PROGETTO DEFINITIVO INDICE ELEBORATI PROGETTUALI DOCUMENTAZIONE TECNICA GENERALE • DTG01 Elenco elaborati progettuali • DTG02 Relazione Generale • DTG03 Disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici • DTG04 Indagine geotecnica • DTG05 Relazione di calcolo Stutturale • DTG06 Relazione di calcolo Impianti Elettrici e Speciali • DTG07 Cronoprogramma DOCUMENTAZJONE TECNICO/ECONOMICA • DTE01 Quadro economico Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 • DTE02 Computo metrico estimativo ELABORATI GRAFICI Tavole infrastrutturali INF001 Planimetria generale individuazione area d’intervento – 1:5000 INF002 Stralcio planimetrico – Vista dal piazzale – Pianta piano terra – Viste fotografiche – var. INF003 Stralcio planimetrico reti fognarie – Progetto nuovo tratto acque nere – 1:1000/500 Tavole architettoniche AR001 Pianta piano Terra – Stato attuale – Demolizioni e costruzioni – Progetto – 1:100 AR002 Pianta piano Copertura-Sopralzo – Stato attuale – Demolizioni e costruzioni – Progetto – 1:100 AR003 Pianta piano Sopralzo con arredi – Dettaglio muri perimetrali – Sezione – Pianta piano Copertura Sopralzo – var. AR004 Sezione A-A’ – Stato attuale – Demolizioni e costruzioni – Progetto – 1:100 AR005 Prospetto Est – Stato attuale – Demolizioni e costruzioni – Progetto – 1:100 AR006 Prospetto Ovest – Stato attuale – Demolizioni e costruzioni – Progetto – 1:100 AR007 Prospetti Sud e Nord – Stato attuale – Demolizioni e costruzioni – Progetto – 1:100 Tavole strutturali ST001 Stato di fatto – Piante, sezioni e particolari – var. ST002 Progetto – Piante e sezione – var. ST003 Progetto scala metallica – Pianta fondazioni e sezioni – var. Tavole impianti elettrici e speciali IE001 Pianta piano Terra e Primo – Distribuzione principale, impianto illuminazione, forza motrice e speciali – 1:100 IE002 Schemi unifilari – Nuovo quadro elettrico piano primo – Quadro elettrico uffici – F.S. IE003 Schemi unifilari – Nuovo quadro elettrico piano primo – Quadro elettrico CDZ – F.S. IE004 Stralcio planimetria generale aeroporto – Protezione di strutture contro le scariche atmosferiche principali linee elettriche esterne della C.le Elettrica – 1:2000 Tavole impianti meccanici IM001 Pianta piano Primo – Impianto di condizionamento – 1:50 [BUR20080113] [5.1.0] D.g.r. 19 marzo 2008 - n. 8/6882 Manifestazione di favorevole volontà d’intesa, ai sensi del d.P.R. 383/1994, in ordine al «Progetto definitivo dei lavori di realizzazione opere di protezione e di sistemazione del piazzale della Dogana, in Comune di Valsolda (CO)» – Integrazione della d.g.r. 18272/2004 LA GIUNTA REGIONALE Richiamato l’art. 29 della legge 17 agosto 1942, n. 1150 – «Legge urbanistica», che dispone che la localizzazione delle opere dello Stato e di quelle di interesse statale comporti l’accertamento della loro conformità con le previsioni degli strumenti urbanistici comunali; Visto il d.P.R. 18 aprile 1994, n. 383, avente per oggetto «Regolamento recante la disciplina dei procedimenti di localizzazione delle opere di interesse statale»; Considerate le ulteriori disposizioni in materia di localizzazione delle opere dello Stato e di quelle di interesse statale contenute nel Capo II del Titolo III del d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112; Viste: • la propria deliberazione n. 7/2464 dell’1 dicembre 2000, avente per oggetto «Definizione delle modalità tecnico-operative per l’esplicazione delle procedure di localizzazione delle opere dello Stato e di Interesse Statale»; • la legge 11 febbraio 2005, n. 15, «Modifiche e integrazioni alla legge 7 agosto 1990, n. 241, concernenti norme generali sull’azione amministrativa», che apporta modifiche ed integrazioni Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y – 995 – all’originario istituto della Conferenza di Servizi cosı̀ come introdotto e disciplinato dalla legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modifiche ed integrazioni; Richiamato il Protocollo d’Intesa avente per oggetto «Criteri di razionalizzazione e di semplificazione dei procedimenti di intesa Stato-Regione per gli interventi di competenza dello Stato, di cui al d.P.R. 18 aprile 1994, n. 383», sottoscritto dalla Regione Lombardia e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Provveditorato Regionale alle Opere Pubbliche per la Lombardia in data 6 dicembre 2001; Richiamata altresı̀ la propria deliberazione n. 7/18272 del 19 luglio 2004, avente per oggetto «Presa d’atto del programma annuale delle opere di interesse statale, nell’ambito della procedura di localizzazione delle stesse di cui alla d.g.r. 2464 dell’1 dicembre 2000»; Preso atto che, con nota n. 8861 del 25 settembre 2007, il Ministero delle Infrastrutture, Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche Lombardia-Liguria, Sede di Milano, ha attivato il procedimento per la determinazione dell’Intesa Stato-Regione ex d.P.R. 383/94 relativamente al progetto di «Progetto definitivo dei lavori di realizzazione opere di protezione e di sistemazione del piazzale della Dogana, in Comune di Valsolda (CO)», allo scopo allegando (prot. Z1.2007.0020140 del 10 ottobre 2007) n. 5 copie della relativa documentazione progettuale; Valutata la documentazione di cui sopra, oggetto di istruttoria tecnica da parte dei competenti uffici regionali; Preso atto di quanto di seguito riferito dal Dirigente dell’Unità Organizzativa Programmazione Integrata e Valutazioni di Impatto, con nota n. Z1.2007.0023032 del 14 novembre 2007; • considerato che l’ambito interessato dall’intervento risulta assoggettato a tutela paesaggistica ai sensi del d.lgs. 42/2004 art. 142 lettera b) ai sensi dell’art. 136, lett. a); art. 142, comma 1, lett. b) e c); • per tale motivo il Proponente ANAS ha presentato a Regione Lombardia la richiesta di autorizzazione paesaggistica, che è stata accordata in data 28 febbraio 2007 (prot. Z1.2007.0004453); • con decreto prot. n. 9911 del 24 settembre 2007, il Provveditore ha indetto la Conferenza dei Servizi vòlta al conseguimento dell’Intesa di cui all’art. 3 del d.P.R. 383/94 ed all’accertamento della conformità urbanistica dell’intervento, dichiarato di interesse statale; • in esecuzione del decreto di cui sopra il Provveditorato, con nota n. 8947 del 27 settembre 2007, convocava la Conferenza dei Servizi per il giorno 15 novembre 2007, in ottemperanza alle disposizioni del d.P.R. 383/94; • per la predisposizione dell’atto di espressione della Regione Lombardia nell’ambito della Conferenza dei Servizi di cui sopra è stata svolta la necessaria istruttoria regionale, cosı̀ articolata: – verifica di conformità urbanistica dell’intervento rispetto al vigente Piano Regolatore Generale (approvato con d.g.r. n. 17391 del 30 aprile 2004), che classifica l’ambito in oggetto in parte come «F1 Servizi Pubblici – Area per Parcheggio». L’opera risulta pertanto difforme al vigente strumento urbanistico generale di Valsolda; – acquisizione del parere della Struttura Paesaggio, che – con propria nota n. Z1.2007.0022609 del 12 novembre 2007 – ha rilevato che «... le opere in progetto risultano rispecchiare quanto già autorizzato a fini paesaggistici senza specifiche prescrizioni con provvedimento n. 4453 del 28 febbraio 2007...»; – acquisizione dell’autorizzazione paesaggistica (prot. n. Z1.2007.0004453 del 28 febbraio 2007) per la realizzazione delle opere di mitigazione del rischio di caduta massi e sistemazione area tecnica tombotto Valle Malghera – loc. Oria valico doganale, sull’area sita in Comune di Valsolda; – acquisizione del parere della U.O. Infrastrutture Viarie della D.G. Infrastrutture e Mobilità che, con nota n. S1.2007.0019897, ha rilevato che «... si ritiene di non dovere esprimere parere in merito in quanto il progetto non riguarda aspetti viabilistici, bensı̀ la sistemazione del piazzale della Dogana di Oria (ancorché con una riorganizzazione della relativa viabilità), il completamento degli impianti di illuminazione della galleria e la realizzazione di opere di protezione per la mitigazione del rischio connesso alla caduta massi e al dissesto idrogeologico»; Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 – acquisizione del parere della Struttura Pianificazione e Programmazione di bacino e locale, che – con nota n. Z1.2007.0023361 del 19 novembre 2007 – ha rilevato che «... le opere in progetto interessano un’area a rischio idrogeologico molto elevato (Zona 1) di cui all’art. 50, comma 1, delle NdA del PAI; la relazione geologica e geotecnica ha analizzato le problematiche di carattere geologico, idraulico e geomeccanico del sito in questione, ma non descrive in dettaglio le indagini geotecniche (in sito e di laboratorio) eseguite nell’area in esame... ... Fatto salvo il rispetto di quanto stabilito dalla vigente normativa tecnica per le costruzioni approvate con d.m. 14 settembre 2005 e delle indicazioni operative contenute nella relazione geologico-tecnica allegata al progetto, si prescrive quanto segue: la realizzazione degli interventi dovrà essere compatibile con quanto espressamente previsto, per le aree interessate dagli interventi in questione, dal PAI e dallo studio geologico predisposto dal Comune di Valsolda; pertanto al progetto dovranno essere allegati: - uno studio di compatibilità dell’intervento con lo stato di dissesto esistente, validato dall’autorità competente, redatto ai sensi dell’art. 50, comma 1 delle NdA del PAI, relativamente alle aree a rischio idrogeologico molto elevato – Zona 1; - una relazione geologica e geotecnica (da allegare alle istanze per l’approvazione dell’autorità comunale) predisposta in conformità alle disposizioni di cui all’Allegato A dei criteri ed indirizzi per la definizione della componente geologica, idrogeologica e sismica del PGT, approvati con d.g.r. 22 dicembre 2005, n. 8/1566 che dimostri la compatibilità degli interventi previsti con la situazione di grave rischio idrogeologico nelle aree in classe 4 di fattibilità geologica individuate dallo studio geologico comunale»; • la Struttura Valutazioni di Impatto Ambientale ha espresso, con nota n. Z1.2007.0023032 del 14 novembre 2007, parere favorevole alla positiva conclusione dei lavori della Conferenza dei Servizi preordinata al conseguimento dell’Intesa Stato-Regione sulla localizzazione dell’opera, ai sensi dell’art. 3 del d.P.R. n. 383/94; • con nota n. 5687 del 12 novembre 2007, il Comune di Valsolda ha espresso parere favorevole al progetto; • con lettera prot. n. 10424 del 20 novembre 2007 il Presidente della Conferenza ha trasmesso il verbale della Conferenza dei Servizi di cui sopra, per eventuali richieste di rettifica o di integrazione da parte della Regione Lombardia, in cui si è determinato di: – «certificare la difformità urbanistica dell’intervento in oggetto...; – approvare il progetto definitivo dell’intervento; – stabilire che in fase di esecuzione delle opere vengano rispettate le raccomandazioni e prescrizioni apposte dagli Enti coinvolti nel procedimento... e per tutte le quali sia la parte Stato, sia la parte Regione... vigileranno in caso di mancata attuazione, avocandosi comunque la parte Stato la facoltà di promuovere d’ufficio ogni provvedimento volto al rispetto delle medesime prescrizioni e vincoli; – individuare in ANAS s.p.a. – Compartimento della Viabilità della Lombardia, il soggetto istituzionalmente preposto all’espletamento dell’appalto ed alla realizzazione delle opere; • il Presidente della Conferenza, con nota 1988 del 19 febbraio 2008, ha certificato l’intervenuta esecutività del verbale della Conferenza di Servizi di cui sopra; Accertato infine che: – l’intervento risulta difforme dallo strumento urbanistico comunale vigente nel Comune di Valsolda (CO); – il progetto in esame non è compreso negli elenchi di cui agli allegati «A» e «B» alla citata deliberazione n. 7/18272 del 19 luglio 2004; tuttavia il Ministero delle Infrastrutture, Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche Lombardia-Liguria, rilevando l’interesse pubblico correlato alle opere di cui trattasi, ha ritenuto di attivare ugualmente la procedura di Intesa Stato-Regione, convocando la prevista Conferenza dei Servizi; Visto il PRS della VIII legislatura, che individua l’asse 6.5.2 «Pianificazione territoriale e difesa del suolo»; Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y – 996 – Visto il DPEFR 2008-2010, che specifica l’obiettivo operativo 6.5.2.9 «Espletamento in profilo tecnico delle procedure di Intesa Stato-Regione di cui al d.P.R. 383/94 per interventi compresi nella programmazione triennale prevista dal d.lgs. 112/98 e per le infrastrutture strategiche di cui alla legge 443/01 – Obiettivo»; Ad unanimità di voti, espressi nelle forme di legge Delibera 1. di manifestare favorevole volontà di Intesa, ai sensi dell’art. 3 del d.P.R. 18 aprile 1994, n. 383, in ordine al progetto di «Progetto definitivo dei lavori di realizzazione opere di protezione e di sistemazione del piazzale della Dogana, in Comune di Valsolda (CO)», cosı̀ come proposto ANAS s.p.a. – Compartimento della Viabilità della Lombardia; 2. di dare atto che l’intervento non risulta inserito nell’elenco di cui alla deliberazione n. 7/18272 del 19 luglio 2004, citata in premessa; 3. di dare atto che l’intervento interessa ambiti soggetti a vincolo paesaggistico ai sensi del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42; 4. di dare atto che l’intervento risulta difforme dallo strumento urbanistico comunale vigente del Comune di Valsolda (CO); 5. di costituire quale parte integrante e sostanziale del presente atto deliberativo gli elaborati di seguito identificati: • Tav. AR01 Planimetria generale, scala 1:1000 (omissis); • Elenco elaborati; 6. di dare atto che la documentazione progettuale di cui all’allegato «Elenco elaborati» è stata oggetto di istruttoria regionale ai fini della presente deliberazione ed è disponibile in visione presso gli archivi dell’U.O. Pianificazione Territoriale e Urbana – Struttura Progetti edilizi e di trasformazione urbana, D.G. Territorio e Urbanistica; 7. di integrare l’elenco di cui al punto 3) dell’allegato «A» alla d.g.r. 19 luglio 2004 n. 7/18272 «Presa d’atto del programma annuale delle opere di interesse statale, nell’ambito della procedura di localizzazione delle stesse, di cui alla d.g.r. n. 2464 dell’1 dicembre 2000», con l’inserimento del progetto di cui trattasi; 8. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Pilloni ——— • ——— Strada Statale n. 340 «Regina» Tronco: Maneggio-Confine di Stato Comune di Valsolda (CO), frazione di Oria ELENCO ELABORATI PROGETTAZIONE ESECUTIVA OPRE CIVILI • RELAZIONE TECNICA CON STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE – Decreto prefettizio – Rilievo fotografico – Stato di fatto – Simulazione fotografica – Progetto – Schede tecniche rete in acciaio • RELAZIONE GEOLOGICA E GEOTECNICA • RELAZIONE DI CALCOLO E CALCOLI STATICI DELLE OPERE CIVILI • ELABORATI GRAFICI Tav. AR-01: Planimetria generale – scala: 1:1000 Tav. AR-02: Stato di fatto – piante e sezioni piazzale dogana e canale deflusso acque – scala: 1:200 Tav. AR-03: Progetto – piante e sezioni piazzale dogana e canale deflusso acque – scala: 1:200 Tav. AR-04: Progetto – pianta piazzale dogana – scala: 1:100 Tav. AR-05: Progetto – sezioni piazzale dogana e canale deflusso acque – scala: 1:100 Tav. AR-06: Dettaglio esecutivo cancello di ingresso all’area tecnica – scala: 1:20 Tav. AR-07: Dettagli costruttivi componenti barriera di separazione piazzale/area tecnica e il cancello – scala: 1:2 Tav. ST-01: Opere in C.A. e acciaio: piante e sezioni – scala: 1:200-1:50-1:25 Tav. ST-02: Opere in C.A. e acciaio: dettagli di armatura – scala: 1:50-1:25 Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 • COMPUTO METRICO E STIMA DEI VALORI PROGETTAZIONE ESECUTIVA IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE • RELAZIONE TECNICA IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE • ELABORATI GRAFICI Tav. IE-01: Planimetria illuminazione esterna e particolari costruttivi – scala: 1:100/50/5 Tav. IE-02: Schema quadro elettrico – scala: • COMPUTO METRICO ESTIMATIVO ILLUMINAZIONE – Analisi dei prezzi • STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA [BUR20080114] [5.1.2] D.g.r. 2 aprile 2008 - n. 8/6960 «2º Programma Regionale Contratti di Quartiere» – Avvio fase concorsuale – Approvazione delle modalità per la predisposizione dell’invito a presentare proposte LA GIUNTA REGIONALE Visto il Programma Regionale per l’Edilizia Residenziale Pubblica (PRERP) 2007-2009 approvato con deliberazione di Consiglio regionale 5 dicembre 2006, n. VIII/272; Richiamata la d.g.r. 8/4933 del 15 giugno 2007, avente per oggetto «Attuazione Programma Regionale per l’Edilizia Residenziale Pubblica 2007-2009 – 2º Programma Regionale Contratti di Quartiere – Approvazione dei criteri generali per l’attuazione del programma e per l’avvio della fase esplorativa»; Considerato che la d.g.r. sopra richiamata prevedeva per l’attuazione del «2º Programma Regionale Contratti di Quartiere» quattro fasi distinte, ovvero: • fase esplorativa, attraverso lo strumento della manifestazione di interesse a partecipare con idee al programma, per rilevare istanze e progettualità espresse dai soggetti locali; • fase concorsuale, su bando predisposto da Regione Lombardia a conclusione della fase esplorativa sopradescritta, per individuare e selezionare le proposte più mature e coerenti con gli obiettivi definiti dal bando; • fase negoziale, nella quale i soggetti selezionati definiranno con Regione Lombardia la contrattualizzazione delle proposte, in modo da ottenerne la massima coerenza con gli obiettivi delle politiche regionali e locali, nel rispetto delle esigenze di fattibilità degli interventi e di rapido utilizzo delle risorse assegnate; • fase attuativa, nella quale i partenariati realizzeranno le opere e le azioni e Regione Lombardia provvederà all’erogazione dei cofinanziamenti, al monitoraggio e alla valutazione dei processi e dei risultati, in conformità a quanto definito nella fase negoziale; Visto che la fase esplorativa sopra citata si è conclusa con l’istruttoria di n. 46 manifestazioni di interesse presentate da vari soggetti locali organizzati in partenariato; Dato atto che con decreto dirigenziale n. 2270 del 6 marzo 2008 è stato costituito il Comitato di Coordinamento del Programma coadiuvato da una Segreteria Tecnica, e ne sono stati specificati ruoli e funzioni; Considerato che Regione Lombardia, per riqualificare efficacemente gli ambiti urbani, ha individuato come strategici i seguenti Assi di intervento: 1. edilizia residenziale pubblica, coerente con le politiche regionali di risparmio delle risorse energetiche e naturali; 2. coesione sociale; 3. sicurezza; 4. rivitalizzazione economica; Considerato che, oltre alle Direzioni Generali Casa e Opere Pubbliche; Famiglia e Solidarietà Sociale; Protezione Civile, Prevenzione e Polizia Locale; Artigianato e Servizi; Commercio, Fiere e Mercati, competenti per gli assi di intervento sopra individuati, con l’avvio della fase concorsuale, è stata coinvolta nell’attuazione del Programma anche la Direzione Generale Reti e Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile, competente insieme alla Direzione Generale Casa e Opere Pubbliche per l’Asse di intervento 1. – Edilizia residenziale pubblica, coerente con le politiche regionali di risparmio delle risorse energetiche e naturali; Considerato le Direzioni Generali coinvolte sopra citate parte- Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y – 997 – cipano al «2º Programma Regionale Contratti di Quartiere» con risorse economiche per un importo complessivo pari a C 67.000.000,00; Considerato che per la gestione dell’erogazione dei contributi alle imprese occorre la disponibilità di un fondo in ottemperanza all’articolo 72 della l. 289/2002 Legge finanziaria 2003; Dato atto che il DPEFR 2006-2008 individua in Finlombarda s.p.a. lo strumento privilegiato di intervento della Regione in campo finanziario per il sostegno delle politiche economiche regionali e che lo stesso definisce gli indirizzi prioritari della mission di Finlombarda nei prossimi anni ed in particolare la rivisitazione del sistema di incentivazione alle imprese e il supporto all’amministrazione regionale su tutti i temi finanziari nella gestione dei fondi regionali e sulle operazioni finanziarie che coinvolgono la Regione Lombardia; Viste: – la l.r. 30/2006; – la d.g.r. 12 novembre 2004 n. 7/19320 con cui la Regione Lombardia ha assunto, secondo le indicazioni contenute nel DPEFR 2005-2007, il controllo totale di Finlombarda, della quale è socio unico ed esclusivo, anche ai sensi del vigente Statuto, al fine di rafforzare il raccordo tra la programmazione strategica regionale e l’attività della società stessa; – la convenzione quadro tra Regione Lombardia e Finlombarda s.p.a. che disciplina le condizioni in base nell’attivazione dei rapporti per la realizzazione dei progetti di interesse regionale, sottoscritta dalle parti in data 1 febbraio 2006 n. 8714/RCC; Ritenuto che per l’erogazione dei contributi in conto interessi messi a disposizione dalla Direzione Commercio Fiere e Mercati e dalla Direzione Artigianato si ritiene opportuno costituire un fondo per l’abbattimento tassi per i finanziamenti concessi dal sistema bancario alle imprese commerciali ed artigiane e che tale fondo debba essere costituito presso Finlombarda; Ritenuto di procedere all’avvio della fase concorsuale mediante «Invito a presentare proposte» per la partecipazione al «2º Programma Regionale Contratti di Quartiere»; Ritenuto di demandare a successivi atti di competenza dirigenziale l’approvazione del testo dell’invito a presentare proposte per la partecipazione alla fase concorsuale del «2º Programma Regionale Contratti di Quartiere», in attuazione dei criteri di cui all’allegato A; Tutto ciò premesso, a voti unanimi espressi nelle forme di legge Delibera Per le ragioni indicate in premessa che qui si intendono integralmente riportate: 1. di dare avvio alla fase concorsuale con l’approvazione dei criteri generali per la predisposizione dell’Invito a presentare proposte, di cui all’allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; 2. di demandare a successivi atti di competenza dirigenziale l’approvazione del testo dell’Invito a presentare proposte per la partecipazione alla fase concorsuale del «2º Programma Regionale Contratti di Quartiere»; 3. di stabilire che l’entità delle risorse messe a disposizione del «2º Programma Regionale Contratti di Quartiere» dalle Direzioni Generali coinvolte, è pari a complessivi C 67.000.000,00, cosı̀ ripartiti: – D.G. Casa e Opere Pubbliche: C 60.000.000,00: • C 10.000.000 sul capitolo 3642/UPB 5.3.2.3.393 con copertura finanziaria sul Bilancio 2009 che si renderanno disponibili a seguito della reiscrizione dei fondi ai sensi dell’art. 50 della l. 34/78; • C 35.000.000 a valere sulle economie delle annualità a destinazione vincolata, già trasferite dallo Stato alla Regione Lombardia in base all’art. 63 del d.lgs. n. 112/98 e confluite sul capitolo n. 2797/UPB 7.4.0.4.308; • C 15.000.000 a valere sul Fondo Globale esistente presso la Cassa Depositi e Prestiti, di cui alla deliberazione di Giunta regionale del 2 agosto 2001, n. 7/5989; – D.G. Reti e Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile: C 2.000.000,00 sul cap. 7132/UPB 3.3.2.3.381 con copertura finanziaria sul Bilancio 2009; – D.G. Famiglia e Solidarietà Sociale: totali C 2.000.000,00, sul Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 cap. 5660/UPB 5.2.1.2.87 suddivisi negli anni 2009-20102011 che si renderanno disponibili a seguito della reiscrizione dei fondi ai sensi dell’art. 50 della l. 34/78; – D.G. Protezione Civile, Prevenzione e Polizia Locale: C 1.000.000,00 suddivisi sui seguenti capitoli: • C 500.000,00 sul cap. 6242/UPB 4.2.2.2.388 – «Interventi, formazione e comunicazione in materia di sicurezza urbana» – spesa corrente – con copertura finanziaria sul Bilancio 2009; • C 500.000,00 sul cap. 5170/UPB 4.2.2.3.352 – «Spese per interventi miglioramento sicurezza urbana e progetti ICT» – conto capitale – sul bilancio 2009, subordinati alla copertura finanziaria a seguito di assestamento; – D.G. Artigianato e Servizi: C 1.000.000,00 che trovano copertura sul cap. 7053/UPB 3.6.1.3.377 del Bilancio 2009 che si renderanno disponibili a seguito della reiscrizione dei fondi ai sensi dell’art. 50 della l. 34/78. L’importo è comprensivo delle spese tecniche per la gestione del fondo di cui al successivo punto 4 e per l’erogazione dei contributi; – D.G. Commercio, Fiere e Mercati: C 1.000.000,00, che trovano copertura sul cap. 5447/UPB 3.8.1.3.333 del Bilancio 2009 che si renderanno disponibili a seguito della reiscrizione dei fondi ai sensi dell’art. 50 della l. 34/78. L’importo è comprensivo delle spese tecniche per la gestione del fondo di cui al successivo punto 4 e per l’erogazione dei contributi; 4. di costituire presso Finlombarda s.p.a. il fondo per l’abbattimento tassi per i finanziamenti concessi dal sistema bancario alle imprese commerciali e artigiane con la seguente copertura finanziaria: • C 1.000.000,00 cap. 7053/UPB 3.6.1.3.377 del Bilancio 2009; • C 1.000.000,00 cap. 5447/UPB 3.8.1.3.333 del Bilancio 2009; 5. di rinviare a specifica lettera di incarico a Finlombarda s.p.a. la definizione delle modalità di gestione operativa del fondo di cui al precedente punto 4; 6. di inviare la presente deliberazione al Consiglio regionale; 7. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Pilloni ——— • ——— Allegato A Casa e Opere Pubbliche 2º Programma Regionale Contratti di Quartiere Fase Concorsuale CRITERI PER LA PREDISPOSIZONE DELL’INVITO A PRESENTARE PROPOSTE INDICE 1. Finalità 2. Risorse 3. Soggetti abilitati a presentare proposte 4. Caratteristiche degli ambiti territoriali 5. Obiettivi delle proposte di Contratti di Quartiere 6. Contenuti specifici per Asse 6.1. Asse 1 – Edilizia Residenziale e Infrastrutture 6.2. Asse 2 – Coesione sociale 6.3. Asse 3 – Sicurezza 6.4. Asse 4 – Rivitalizzazione economica 7. Eleborati da presentare 8. Come vengono valutate le proposte 9. Procedure successive alla valutazione 1. Finalità Regione Lombardia attraverso le Direzioni Generali: • Casa e Opere Pubbliche; • Reti e Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile; • Famiglia e Solidarietà Sociale; Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y – 998 – • Protezione Civile, Prevenzione e Polizia Locale; • Artigianato e Servizi; • Commercio, Fiere e Mercati. Visti gli esiti della fase esplorativa conclusasi nel mese di febbraio 2008, avvia la fase concorsuale prevista dalla deliberazione di Giunta regionale n. 8/4933 del 15 giugno 2007, per selezionare le proposte di Contratto di Quartiere da includere nel «2º Programma Regionale Contratti di Quartiere» mediante procedura ad evidenza pubblica. Il «2º Programma Regionale Contratti di Quartiere», attuativo del Programma Regionale per l’Edilizia Residenziale Pubblica 2007/2009 (PRERP): – è uno strumento per attivare e governare forme di sviluppo locale integrato e sostenibile in termini sia ambientali, sia economici, attraverso la valorizzazione e la partecipazione attiva delle comunità locali, organizzate in parternariato, e la concentrazione in un ambito territoriale definito di un insieme coordinato di risorse e di interventi, attuativi di diverse politiche di settore; – è finalizzato alla riqualificazione integrata di quartieri urbani degradati, caratterizzati dalla compresenza di: • degrado delle costruzioni e dell’ambiente urbano; • forte disagio sociale; – individua come strategici i seguenti assi di intervento: • edilizia residenziale e infrastrutture; • coesione sociale; • sicurezza; • rivitalizzazione economica. 2. Risorse Il «2º Programma Regionale Contratti di Quartiere» è finanziato dalle risorse apportate dai partenariati proponenti e da Regione Lombardia attraverso le Direzioni Generali citate, nonché da soggetti terzi, grazie all’attivazione di provvedimenti e di programmi statali e comunitari, destinati a finalità concorrenti e coerenti con quelle del programma. Le risorse messe a disposizione del «2º Programma Regionale Contratti di Quartiere» da ciascuna delle Direzioni Generali partecipanti sono destinate a interventi per: C 60.000.000,00 • Edilizia Residenziale Pubblica • Illuminazione pubblica e risparmio ener- C 2.000.000,00 getico • Coesione Sociale C 2.000.000,00 C 1.000.000,00 • Interventi per la Sicurezza urbana C 1.000.000,00 • Interventi per Artigianato • Interventi in favore delle PMI del Com- C 1.000.000,00 mercio per complessivi C 67.000.000,00. 3. Soggetti abilitati a presentare proposte Possono presentare proposta di partecipazione al 2º Programma Regionale Contratti di Quartiere esclusivamente partenariati pubblico-privati nella forma dell’Associazione Temporanea di Scopo (ATS), già costituita, ovvero non ancora costituita, comprendente necessariamente il/i Comune/i nel cui territorio è situato il quartiere. Potranno assumere il ruolo di Capofila esclusivamente del parternariato il/i Comune/i in forma singola o associata ovvero un soggetto che nel quartiere abbia la titolarità del patrimonio immobiliare destinato o da destinare ad edilizia residenziale pubblica (per es. ALER o soggetto privato). Non è ammessa la presentazione di proposte da parte di soggetti unici. Ciascun parternariato può presentare una sola proposta. I soggetti componenti il parternariato devono essere: – Enti pubblici; – Enti privati quali: • Cooperative, Organizzazioni di volontariato, Associazioni senza scopo di lucro, Associazioni di promozione sociale e Associazioni di solidarietà familiare (iscritte negli albi o nei registri regionali ai sensi della l.r. n. 1/2008); • Fondazioni, Enti di patronato, Enti ecclesiastici ed altri Enti di diritto pubblico e privato che operano in ambito sociale e gli Enti accreditati in ambito sanitario o socio sanitario, Organizzazioni sindacali; Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 • Associazioni di categoria, Associazioni di inquilini, Enti no profit, Camere di commercio e/o Unioncamere Lombardia, Grandi imprese, Micro imprese, Piccole e Medie imprese singole o associate appartenenti al settore del commercio, imprese artigiane singole o associate (tutte le imprese devono essere iscritte nei registri camerali); • Soggetti che, alla data di presentazione della proposta, dispongano di patrimonio immobiliare localizzato nel quartiere e si impegnino a destinarlo all’erogazione di servizi abitativi di edilizia residenziale pubblica. Il parternariato dovrà a pena di esclusione: – garantire la partecipazione del comune, con il coinvolgimento dei responsabili delle politiche comunali per ciascuno degli assi attivati; – alla data di presentazione della proposta, disporre di patrimonio immobiliare localizzato nel quartiere; a tal fine occorre produrre dichiarazione ai sensi del d.P.R. 445/2000 attestante il possesso del requisito, con l’individuazione catastale del/degli immobile/i e l’esplicitazione di condizioni che limitino la piena disponibilità dell’immobile (es. presenza di contratti di locazione); – individuare il soggetto che gestirà l’erogazione del servizio abitativo, se diverso dal proprietario; in tal caso anche il soggetto gestore dovrà aderire all’ATS; – assumere la responsabilità di assicurare con efficacia ed efficienza la progettazione, la realizzazione e la gestione di tutte le azioni proposte per il Contratto di Quartiere, per un periodo almeno pari a quello previsto per la sua completa attuazione; – prevedere la presenza dei soggetti necessari alla definizione e alla realizzazione del Contratto di Quartiere; – prevedere, per ciascuno dei soggetti inclusi, lo specifico apporto di risorse umane, strumentali e/o economiche; – cofinanziare il programma, attraverso apporti che non consistano unicamente nella valorizzazione di risorse umane e strumentali. 4. Caratteristiche degli ambiti territoriali Per «quartiere» si intende un ambito, anche a carattere sovracomunale, territorialmente e socialmente definito e riconoscibile che, per dimensioni e per motivi storico-insediativi, sociali e identitari, sia rilevante per il contesto urbano. L’ambito territoriale, su cui agisce il Contratto di Quartiere, deve: a) essere costituito da un insieme di aree contigue, appartenenti al tessuto urbano consolidato, composto dalle parti di territorio su cui è già avvenuta l’edificazione o la trasformazione dei suoli, secondo quanto indicato per la redazione del «Piano delle regole» dalla legge regionale n. 12/2005, art. 10 comma 1, punto a); b) essere univocamente individuato mediante perimetrazione; c) avere estensione territoriale e popolazione residente tali da renderlo rilevante sul contesto urbano; d) essere caratterizzato da degrado delle costruzioni e dell’ambiente urbano diffuso e documentabile, per via fotografica e analitica; e) essere caratterizzato da una accentuazione, rispetto alla media cittadina, di specifiche problematiche sociali e/o di sicurezza, anch’esse documentabili. In ogni caso l’ambito territoriale oggetto del Contratto di Quartiere non può coincidere con le sole aree residenziali di pertinenza del patrimonio immobiliare destinato o da destinare a edilizia residenziale pubblica, ma deve comprendere anche tutte le altre aree adiacenti alle prime, in cui risiede la popolazione considerata destinataria degli interventi di riqualificazione proposti, ai fini della determinazione del requisito di cui al punto e). È possibile includere nel Contratto di Quartiere anche una o più aree non confinanti con il quartiere, cosı̀ come definito precedentemente, purché le stesse siano interessate da opere la cui realizzazione è strettamente necessaria per riqualificare il quartiere stesso. 5. Obiettivi delle proposte di Contratti di Quartiere Per l’efficace riqualificazione integrata di quartieri urbani degradati, le Direzioni Generali citate all’art. 1 hanno individuato i seguenti obiettivi comuni: a) rapido utilizzo delle risorse e quindi requisito di avanzare proposte che garantiscano: Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y – 999 – – avvio delle attività connesse all’attuazione del Contratto di Quartiere relative ad almeno un’azione entro tre mesi dalla sottoscrizione della convenzione tra Regione Lombardia e il partenariato; – inizio lavori di tutte le opere edilizie entro e non oltre il quinto anno dalla sottoscrizione della suddetta convenzione; – ultimazione di tutte le opere edilizie entro e non oltre il settimo anno dalla sottoscrizione della suddetta convenzione; b) riqualificazione urbana mediante la promozione e l’attua- Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 zione di politiche integrate che, a partire dalle analisi dell’ambito territoriale, di cui all’art. 7, prevedano l’analisi di tutti e quattro gli assi proposti. Le analisi possono portare alla mancata attivazione di un asse, qualora non sussistano condizioni di degrado relative all’asse stesso; in tal caso dovrà esserne comunque data esplicita e adeguata motivazione. L’attivazione di uno o più assi può avvenire anche senza richiedere cofinanziamento regionale. Si dettagliano di seguito i contenuti e gli obiettivi specifici per asse di intervento. 6. Contenuti specifici per Asse 6.1. ASSE 1 – Edilizia Residenziale e Infrastrutture ASSE 1 – EDILIZIA RESIDENZIALE E INFRASTRUTTURE Obiettivi specifici 1.1 Edilizia Residenziale Pubblica • definire gli interventi edilizi a partire dalle esigenze di riequilibrio del tessuto sociale esistente, anche avvalendosi delle disposizioni specifiche previste per i Contratti di Quartiere nell’art. 31 del regolamento regionale n. 5 del 27 marzo 2006 «Criteri generali per l’assegnazione e la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica»; • incrementare il valore del patrimonio immobiliare già destinato all’erogazione di servizi abitativi di edilizia residenziale pubblica; • incrementare il numero dei beneficiari di servizi abitativi destinati alla locazione, secondo una o più delle seguenti modalità: – a canone sociale e moderato; – in locazione temporanea; – a canone convenzionato; senza ridurre il numero di beneficiari di servizi abitativi a canone sociale, esistente prima dell’attuazione del Contratto di Quartiere; • promuovere, in particolare negli interventi sul patrimonio edilizio esistente, l’adozione di impianti, di tecnologie e di modelli gestionali che incrementino i livelli prestazionali relativi alla sicurezza; • promuovere, in particolare negli interventi sul patrimonio edilizio esistente, l’adozione di impianti, di tecnologie e di modelli gestionali che incrementino i livelli prestazionali relativi alla sostenibilità energetica; • promuovere progetti innovativi per la gestione del patrimonio immobiliare e dei servizi abitativi di edilizia residenziale pubblica; • valorizzare il patrimonio immobiliare pubblico e/o privato. 1.2 Incremento dell’autonomia e 1.2.1 Definire interventi innovativi, anche a valenza dimostrativa, per ridurre i consumi enerdella sostenibilità energetica. getici e implementare la certificazione energetica degli edifici pubblici. Interventi innovativi, anche a 1.2.2 Definire interventi per il miglioramento dell’efficienza energetica degli impianti di illumivalenza dimostrativa, per ridur- nazione pubblica. re i consumi energetici e implementare la certificazione energetica degli edifici pubblici. A chi possono essere erogate le risorse (beneficiari) 1.1 Edilizia Residenziale Pubblica Ai proprietari di patrimonio immobiliare già destinato o da destinare all’erogazione di servizi abitativi di edilizia residenziale pubblica, che si impegnino a realizzare le opere proposte e ad erogare il servizio abitativo per un periodo non inferiore a 25 anni, rendicontandone costi e ricavi. 1.2 Incremento dell’autonomia e 1.2.1 Agli enti pubblici proprietari di cui sopra che si impegnino a presentare progetti esecutivi della sostenibilità energetica. finalizzati a migliorare le prestazioni energetiche dell’edificio (inteso come complesso edilizioimpiantistico) sulla base di una diagnosi energetica corredata da attestato di certificazione Interventi innovativi, anche a energetico, conforme a quanto previsto con d.g.r. 5773/2007. valenza dimostrativa, per ridur- Le caratteristiche dei beneficiari potranno subire variazioni o contenere ulteriori specifiche in re i consumi energetici e imple- relazione al previsto utilizzo di risorse comunitarie. mentare la certificazione ener1.2.2 getica degli edifici pubblici. – Comune singolo. – Comune in forma associata. – Unione dei comuni. – Comunità montana. Le caratteristiche dei beneficiari potranno subire variazioni o contenere ulteriori specifiche in relazione al previsto utilizzo di risorse comunitarie. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Quali sono gli interventi finanziabili Y – 1000 – Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 1.1 Edilizia Residenziale Pubblica I cofinanziamenti sono assegnati per mettere a disposizione, all’interno del perimetro di cui all’art. 4, patrimonio immobiliare da destinare all’erogazione di servizi abitativi di edilizia residenziale pubblica. Il patrimonio immobiliare deve essere costituito da interi fabbricati ovvero da porzioni degli stessi, definite e autonome dal punto di vista distributivo (per es. vano scala o piano tipo), escludendo quindi singoli alloggi. Sono finanziabili interventi finalizzati ad ottenere patrimonio immobiliare rispondente ai requisiti prestazionali, tipologici e tecnologici, di cui alle linee guida allegate, attraverso le seguenti tipologie di intervento: • acquisto di fabbricati esistenti, con o senza opere; • tipologie che determinino accatastamento di nuove unità immobiliari (nuova costruzione); • tipologie che determinino variazioni catastali delle unità immobiliari esistenti a destinazione abitativa e delle loro pertinenze, che ne incrementino la rendita catastale (sostituzione edilizia, ristrutturazione edilizia, recupero dei sottotetti ad uso abitativo, frazionamento o accorpamento, realizzazione di servizi igienici conformi alla normativa vigente). In tal caso sono finanziabili le spese relative non solo alle unità immobiliari ad uso residenziale e alle loro pertinenze esclusive, ma anche alle parti comuni. Non sono finanziabili le spese relative a parti del fabbricato avente destinazione diversa da quella residenziale, in tal caso le spese relative alle parti comuni potranno essere finanziabili solo per una quota pari all’incidenza delle superfici residenziali rispetto alle superfici totali. Non sono finanziabili interventi per i quali, alla data di pubblicazione del bando, siano già stati approvati i progetti definitivi, che ne assicurano la copertura economico-finanziaria. 1.2 Incremento dell’autonomia e della sostenibilità energetica. Interventi innovativi, anche a valenza dimostrativa, per ridurre i consumi energetici e implementare la certificazione energetica degli edifici pubblici. 1.2.1 Progetti esecutivi finalizzati a migliorare le prestazioni energetiche dell’edificio (inteso come complesso edilizio-impiantistico) sulla base di una diagnosi energetica corredata da attestato di certificazione energetico, conforme a quanto previsto con d.g.r. 5773/2007. La progettazione per la riqualificazione energetica può riguardare interventi che non necessitano di permesso di costruzione o di riclassificazione catastale. Qualora gli interventi siano realizzati contestualmente ad altre opere nell’ambito del Contratto di Quartiere, l’intervento finalizzato al miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio deve essere individuato come un lotto progettuale a sé stante, poiché verrà finanziato con fondi POR 2007-2013. 1.2.2 Interventi per l’adeguamento degli impianti di illuminazione pubblica inseriti nel piano illuminazione adottato dal comune. Il progetto, corredato di planimetrie in scala adeguata, deve essere redatto in conformità alla legge regionale 27 marzo 2000, n. 17 e ai declinati criteri applicativi di cui alla d.g.r. 20 settembre 2001, n. 7/6162 (BURL 1 ottobre 2001, estratto Se.O. n. 40), considerati gli eventuali limiti derivanti dalla presenza di fasce di rispetto degli osservatori astronomici e astrofisici di cui alle dd.g.r. 11 dicembre 2000, n. 7/2611 (BURL 1 febbraio 2001, 2º S.S. al n. 5) e 5 dicembre 2006, n. 3720 relativa all’Osservatorio in Comune di Cernusco S. Naviglio. Qualora gli interventi siano realizzati contestualmente ad altre opere nell’ambito del Contratto di Quartiere, l’intervento di adeguamento degli impianti di illuminazione pubblica deve essere individuato come un lotto progettuale a sé stante, poiché verrà finanziato con fondi POR 20072013. Quali sono le spese ammesse 1.1 Edilizia Residenziale Pubblica – – – – – – – acquisto di aree e fabbricati; demolizioni parziali o totali; realizzazione di opere edili e impiantistiche; spese tecniche; oneri di urbanizzazione; contributi per gli allacciamenti; oneri finanziari e fiscali. 1.2 Incremento dell’autonomia e 1.2.1 Le spese ammissibili sono le seguenti: della sostenibilità energetica. • Diagnosi energetica, eseguita sulla base dell’attestato di certificazione energetica (secondo quanto previsto dalla d.g.r. 5773/2007) e comprensiva di studi ed analisi dei vantaggi conInterventi innovativi, anche a seguibili con diverse opzioni di interventi di riqualificazione energetica (in relazione ai valenza dimostrativa, per ridurmateriali, al progetto architettonico e agli impianti termici). re i consumi energetici e imple• Progettazione degli interventi da realizzare sull’involucro edilizio (coibentazione, nuovi mentare la certificazione enervolumi tecnici, strutture per apporti solari gratuiti), degli impianti per la produzione di getica degli edifici pubblici. energia da fonti rinnovabili, degli impianti di climatizzazione. 1.2.2 Le spese ammissibili sono le seguenti: • spese tecniche di progettazione, direzione lavori, studi di valutazione di impatto ambientale, collaudi (fino a un massimo del 7% dell’importo delle opere e forniture ritenute ammissibili); • attrezzature, macchinari ed impianti; • opere murarie ed assimilabili. Sono ammissibili le spese sostenute a decorrere dal 1º gennaio 2008. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Come vengono erogate le risorse 1.1 Edilizia Residenziale Pubblica Y – 1001 – Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 L’erogazione del cofinanziamento sarà subordinata al monitoraggio dello stato di avanzamento delle opere, effettuato sulla base del cronoprogramma e dell’andamento previsionale della spesa su base semestrale, fornito dal partenariato in fase negoziale. La liquidazione delle risorse avverrà con le seguenti modalità: – anticipo delle spese previste, per il primo semestre, dall’andamento previsionale della spesa presentato; – le successive rate semestrali di cofinanziamento sono determinate sulla base del conguaglio semestrale effettuato a seguito di rendicontazione delle spese effettivamente sostenute rispetto a quelle previste nel semestre, fino al raggiungimento dell’80% del cofinanziamento dovuto; – la rata di cofinanziamento a saldo verrà erogata a seguito di trasmissione di certificato di collaudo o di regolare esecuzione. Il verificarsi di inerzie, ritardi e inadempienze determina la sospensione dell’erogazione delle rate di cofinanziamento. 1.2 Incremento dell’autonomia e 1.2.1 Le erogazioni avverranno in 2 tranches, la prima pari al 30% e la seconda al 70%. della sostenibilità energetica. Interventi innovativi, anche a 1.2.2 Le erogazioni, avverranno in 4 tranches, secondo l’avanzamento e la rendicontazione dei valenza dimostrativa, per ridur- lavori. re i consumi energetici e implementare la certificazione energetica degli edifici pubblici I parametri per il calcolo dei cofinanziamenti richiedibili saranno individuati da specifiche tecniche all’interno dell’invito. 6.2. ASSE 2 – Coesione sociale ASSE 2 – COESIONE SOCIALE Obiettivi specifici Promuovere e attivare energie e risorse già presenti sul territorio e nella comunità per realizzare maggiore coesione sociale ed accrescere le opportunità di inclusione sociale nei confronti dei cittadini e delle famiglie che vivono nei quartieri. In particolare: 1. promuovere la capacità di relazione fra i soggetti del territorio; 2. sostenere la famiglia nelle funzioni genitoriali; 3. accompagnare la mobilità connessa alla realizzazione del Contratto di Quartiere. A chi possono essere erogate le risorse (beneficiari) Soggetti non profit che aderiscono al partenariato. Anche il referente di asse deve essere un soggetto privato non profit. Quali sono gli interventi finanziabili Gli interventi finanziabili sono riferiti agli obiettivi specifici indicati sopra: 1. sviluppo di reti territoriali; costruzione, consolidamento e allargamento di legami e di relazioni sostenibili fra soggetti pubblici e privati attivi sul territorio, in una logica di rete per interventi, opportunità ed esperienze; 2. iniziative di prevenzione e di contrasto dell’esclusione sociale, con particolare riferimento a maternità, lavoro, bisogni dei figli nelle diverse età, disagio adolescenziale, abbandono scolastico, rapporti intergenerazionali e aggregazione; 3. azioni di supporto e/o accompagnamento delle famiglie coinvolte in piani di mobilità dovuti alle ristrutturazioni edilizie, con particolare attenzione alle situazioni di fragilità sociale. Le proposte devono essere coerenti con la programmazione locale, cioè devono contenere una validazione da parte dell’Ufficio di Piano competente per territorio. NON SONO FINANZIABILI INTERVENTI STRUTTURALI Quali sono le spese ammesse 1. Personale dipendente e collaboratori esterni: retribuzione ed oneri del personale dipendente, compensi ed oneri per i collaboratori. 2. Viaggi, vitto e alloggio in ambito nazionale: Spese di viaggio, spese di vitto e alloggio per personale dipendente e collaboratori esterni. 3. Immobili, arredi e attrezzature: Affitto o ammortamento locali, Manutenzione ordinaria e pulizia locali, Affitto / leasing / ammortamento arredi, Acquisto altre attrezzature, Manutenzione ordinaria attrezzature. 4. Risorse tecnologiche: Licenze d’uso software, Affitto / leasing / ammortamento hardware, Costo delle telecomunicazioni, Manutenzione e gestione risorse tecnologiche. 5. Costi generali: Illuminazione e forza motrice, Riscaldamento e condizionamento, Telefono, Spese postali, Cancelleria e stampati. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Come vengono erogate le risorse Y – 1002 – Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 Per ogni singolo Contratto di Quartiere il finanziamento regionale, a fondo perduto, non sarà superiore all’80% del suo costo complessivo e non sarà inferiore a C 300.000,00. L’erogazione del cofinanziamento sarà subordinata al monitoraggio dello stato di avanzamento delle azioni, effettuato sulla base del cronoprogramma e dell’andamento previsionale della spesa su base semestrale, fornito dal partenariato in fase negoziale. La liquidazione delle risorse avverrà con le seguenti modalità: – anticipo delle spese previste, per il primo semestre, dall’andamento previsionale della spesa presentato; – le successive rate semestrali di cofinanziamento sono determinate sulla base del conguaglio semestrale effettuato a seguito di rendicontazione delle spese effettivamente sostenute rispetto a quelle previste nel semestre, fino al raggiungimento dell’80% del cofinanziamento dovuto; – la rata di cofinanziamento a saldo verrà erogata a seguito di trasmissione di relazione amministrativo-contabile, determine di impegno di spesa, di liquidazione e fatture per tutti gli altri interventi finanziabili. Il verificarsi di inerzie, ritardi e inadempienze determina la sospensione dell’erogazione delle rate di cofinanziamento. 6.3. ASSE 3 – Sicurezza ASSE 3 – SICUREZZA Obiettivi specifici • Sviluppo di interventi e azioni volti al miglioramento della percezione della sicurezza urbana nei quartieri ERP e nelle aree con un livello di degrado in crescita o grave. • Incrementare i livelli prestazionali relativi alla sicurezza nel patrimonio destinato all’edilizia residenziale pubblica, attraverso l’installazione di impianti e di tecnologie per la sicurezza, integrati dall’adozione di metodi innovativi per la gestione del patrimonio immobiliare, al fine di incrementare la sicurezza percepita dai residenti e di prevenire le occupazioni abusive. • Incrementare i livelli prestazionali relativi alla sicurezza nel contesto urbano, attraverso l’utilizzo di impianti e di tecnologie, nonché l’attivazione di presidi di Forze dell’Ordine e di Polizia Locale. I presupposti e gli ambiti di attività sono: • individuazione e specificazione dell’ambito tematico e territoriale, della problematica e delle azioni di intervento; • condivisione e coinvolgimento di organi decentrati dello Stato, Province, Comuni e delle altre autonomie locali e funzionali, degli enti e associazioni presenti sul territorio; • enucleazione di specifiche situazioni di disagio, degrado o potenziale pericolo per lo svolgimento di una civile convivenza. A chi possono essere erogate le risorse (beneficiari) Beneficiari del finanziamento saranno il/i Comune/i o il capofila del partenariato. Ai beneficiari del finanziamento saranno erogati contributi in conto capitale ed in spesa corrente per la realizzazione di interventi indicati nel successivo punto «Interventi finanziabili». Quali sono gli interventi finanziabili L’azione si attua attraverso il finanziamento di progetti riguardanti la realizzazione di uno o più dei seguenti interventi: • Apertura di presidi territoriali decentrati nell’ambito dell’area individuata. Tale struttura può essere aperta anche con la prospettiva di un’attività polifunzionale, potendo essere utilizzata da più enti coinvolti nel progetto, ognuno per la parte di propria competenza. Il finanziamento può riguardare i seguenti interventi: costruzione, ristrutturazione, modifica, acquisto dell’immobile, arredi, apparecchiature tecnico strumentali. • Istituzione del «vigile di quartiere». • Sviluppo di iniziative per interventi di mediazione culturale e reinserimento sociale. • Iniziative finalizzate alla prevenzione dei fenomeni di violenza nei confronti di donne, bambini ed anziani. Quali sono le spese ammesse • Apertura di presidi territoriali decentrati nell’ambito dell’area individuata. Il finanziamento può riguardare i seguenti interventi: costruzione, ristrutturazione, modifica, acquisto dell’immobile, arredi, apparecchiature tecnico strumentali. • Istituzione del «vigile di quartiere» – Realizzazione dei servizi di Polizia Locale. • Sviluppo di iniziative per interventi di mediazione culturale e reinserimento sociale – Sono ammessi interventi sia in conto capitale che in spesa corrente posti in essere soprattutto dalla Polizia Locale. • Iniziative finalizzate alla prevenzione dei fenomeni di violenza nei confronti di donne, bambini ed anziani – Sono ammessi interventi sia in conto capitale che in spesa corrente posti in essere soprattutto dalla Polizia Locale. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Come vengono erogate le risorse Y – 1003 – Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 L’erogazione del cofinanziamento sarà subordinata al monitoraggio dello stato di avanzamento delle azioni, effettuato sulla base del cronoprogramma e dell’andamento previsionale della spesa su base semestrale, fornito dal partenariato in fase negoziale. La liquidazione delle risorse avverrà con le seguenti modalità: – anticipo delle spese previste, per il primo semestre, dall’andamento previsionale della spesa presentato; – le successive rate semestrali di cofinanziamento sono determinate sulla base del conguaglio semestrale effettuato a seguito di rendicontazione delle spese effettivamente sostenute rispetto a quelle previste nel semestre, fino al raggiungimento dell’80% del cofinanziamento dovuto; – la rata di cofinanziamento a saldo verrà erogata a seguito di trasmissione di certificato di collaudo o di regolare esecuzione (per opere edilizie/infrastrutturali) e di relazione amministrativo-contabile, determine di impegno di spesa, di liquidazione e fatture per tutti gli altri interventi finanziabili. Il verificarsi di inerzie, ritardi e inadempienze determina la sospensione dell’erogazione delle rate di cofinanziamento. 6.4. ASSE 4 – Rivitalizzazione economica ASSE 4 – RIVITALIZZAZIONE ECONOMICA Obiettivi specifici • favorire il recupero di produttività e di competitività delle imprese artigianali, commerciali e di servizio esistenti; • promuovere la creazione, l’insediamento e l’avvio di nuove attività artigianali, commerciali e di servizio; • favorire lo sviluppo della rete commerciale al dettaglio, per garantire un’adeguata gamma di prodotti e di servizi ai residenti; • sviluppare reti infrastrutturali e logistiche, telematiche ed energetiche, nonché l’attrazione di investimenti ed iniziative imprenditoriali atte a consolidare i sistemi territoriali; • creazione di organismi di gestione integrata del quartiere che promuovono la partecipazione della proprietà immobiliare, dei cittadini e delle imprese alle iniziative del quartiere. A chi possono essere erogate le risorse (beneficiari) 4.1 Artigianato Imprese artigiane in forma singola e/o associata (consorzi, società consortili anche in forma di cooperativa, associazioni temporanee e società cooperative a responsabilità limitata (s.c.r.l.) tra imprese artigiane, iscritti/e alla separata sezione dell’Albo Artigiani. 4.2 Commercio PMI e microimprese del Commercio in forma singola o associata (consorzi; cooperative; associazioni di imprese) secondo le attività. Quali sono gli interventi finanziabili 4.1 Artigianato • investimenti su aree e immobili destinate/i a sedi produttive; • investimenti su beni mobili; • investimenti in innovazione tecnologica, con riferimento all’innovazione di prodotto e/o di processo; • investimenti finalizzati ad introdurre tecnologie innovative che riducano nel ciclo dell’attività produttiva, l’impatto ambientale in termini di emissioni d’aria, acqua, rifiuti, rumore, risparmio energetico; • investimenti volti alla sicurezza degli ambienti di lavoro e per la tutela dai fenomeni di criminalità; • investimenti per il potenziamento, consolidamento, realizzazione e riqualificazione della dotazione infrastrutturale delle imprese artigiane; in particolare attraverso interventi finalizzati: – al completamento delle strutture destinate alla produzione e commercializzazione dei prodotti; – all’ampliamento della sede produttiva e delle pertinenze ad essa connesse, legate strettamente al processo di ammodernamento aziendale e correlate alla diversificazione e/o implementazione delle linee di prodotto o processo. 4.2 Commercio Il programma regionale finanzia azioni mirate a favorire lo sviluppo in luogo della rete commerciale al dettaglio per garantire un’adeguata gamma di prodotti e servizi ai residenti. Le azioni possono comprendere: a) interventi di riqualificazione, anche attraverso accorpamenti, degli spazi commerciali esistenti finalizzati all’insediamento di nuove attività o all’ampliamento/innovazione delle attività commerciali esistenti, da realizzarsi a cura dell’imprenditore commerciale; b) interventi di realizzazione di nuovi spazi coperti e/o aperti per le attività di vendita al dettaglio, preferibilmente strutturati lungo percorsi di raccordo ad aree commerciali esistenti esterne al quartiere oggetto di proposta di contratto o in raccordo ad altre aree commerciali all’interno del quartiere; d) interventi per la razionalizzazione delle attività di carico e scarico; logistica; e) acquisizione e ammodernamento, delle strutture immobiliari e l’adeguamento degli impianti e delle attrezzature; f) creazione di servizi al consumatore (baby parking, servizi di consegna a domicilio per anziani e diversamente abili, .....); h) iniziative volte alla creazione di una cellula di gestione di centro quartiere. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Quali sono le spese ammesse Y – 1004 – Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 4.1 Artigianato 1) Investimenti su aree o immobili destinati a sedi produttive: • acquisizione di aree o immobili destinati a sedi produttive; • spese di consulenza strettamente connesse alla realizzazione degli investimenti; • impianti di servizio riferiti agli investimenti di cui sopra. 2) Investimenti su beni mobili: • acquisto di arredi e mobili strettamente funzionali al progetto ed all’attività artigianale dell’impresa; • acquisto di macchine utensili o di produzione, macchinari, apparecchiature e attrezzature in genere. 3) Investimenti in innovazione tecnologica: • acquisto di macchine utensili o di produzione, macchinari, apparecchiature e attrezzature il cui utilizzo sia correlato all’attività svolta dall’impresa e diretto ad innovazione di prodotto e/o di processo; • acquisto e/o installazione e/o realizzazione di impianti necessari al funzionamento dei nuovi macchinari/attrezzature; • spese di consulenza strettamente connesse alla realizzazione degli investimenti; • spese per la formazione del personale, attinente all’investimento e non rientrante nei dispositivi della l. 626/94, nella misura del 10% del totale dell’investimento riconosciuto; • spese per il raggiungimento di certificazioni volontarie europee/internazionali. 4) Investimenti finalizzati a ridurre l’impatto ambientale Gli interventi devono essere finalizzati alla prevenzione e alla riduzione dell’inquinamento derivante dai processi produttivi. A tal fine verranno finanziati gli investimenti destinati al miglioramento del ciclo produttivo di produzioni esistenti oppure a produzioni nuove o riprogettate, relativi a: • tecnologie pulite nei cicli produttivi che riducano, alla fonte, le emissioni inquinanti e la produzione di rifiuti; • tecniche di abbattimento delle emissioni e della produzione di rifiuti, finalizzate ad una tutela ambientale migliorativa rispetto ai limiti normativi di riferimento; • recupero e riciclo dei residui della lavorazione; • spese di consulenza strettamente connesse alla realizzazione degli investimenti; • spese per il raggiungimento di certificazioni volontarie europee/internazionali in campo ambientale. 5) Investimenti volti alla sicurezza degli ambienti di lavoro e per la tutela da fenomeni di criminalità: • installazione di sistemi di video sorveglianza (nel rispetto della legge 196/03); • videoprotezioni a circuito interno e circuiti di videocamere; • sensori a infrarossi e rilevatori ad alta tecnologia; • sistema di allarme con individuazione satellitare, collegato con centrali operative; • inferriate e porte blindate di sicurezza; • tutela e sicurezza dei lavoratori (esclusi gli interventi a valere sulla l. 626/94); • spese di consulenza strettamente connesse alla realizzazione degli investimenti. 6) Investimenti per il potenziamento, consolidamento, realizzazione e riqualificazione della dotazione infrastrutturale e del patrimonio edilizio: • opere murarie e assimilate, finalizzate al potenziamento infrastrutturale e all’ammodernamento dell’impresa, ad esclusione di opere ed oneri di urbanizzazione. 4.2 Commercio È possibile richiedere il cofinanziamento regionale per: a) acquisto di edifici e locali esistenti; b) opere di ristrutturazione e di nuova costruzione, compresi gli impianti tecnici; c) progettazione, direzione lavori, collaudo e piani per la sicurezza del cantiere (nella misura massima ammissibile del 10% del costo dei lavori a base d’asta); d) acquisto di nuove attrezzature e impianti per spazi aperti esterni ai locali di vendita; e) acquisto di nuove attrezzature e altri beni (impianti di controllo e allarme connessi ad innalzare il profilo di sicurezza, insegne e arredi); f) realizzazione di campagne pubblicitarie; g) organizzazione di eventi, manifestazioni promozionali, interventi di formazione; h) spese di start up per la costituzione della cellula di gestione e spese per l’attivazione di servizi al consumatore. Le spese di cui alle lettere c), f), g), h) non potranno essere ammesse per un importo superiore al 10% del totale dell’investimento complessivo riconosciuto. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Come vengono erogate le risorse 4.1 Artigianato 4.2 Commercio Y – 1005 – Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 Ai beneficiari saranno erogati contributi in conto interessi per investimenti settennali per opere di ristrutturazione e acquisti di beni immobili e quinquennali per acquisti di attrezzature per interventi massimi ammissibili di C 250.000,00. Il contributo concesso da Regione Lombardia corrisponde ad un abbattimento di 2,5 punti del tasso applicato all’operazione. Le risorse verranno erogate a fronte degli oneri finanziari relativi alle operazioni di finanziamento stipulate fra i beneficiari ed un istituto bancario. Regione Lombardia si avvale di Finlombarda per la definizione dei rapporti con gli istituti di credito che supporteranno gli investimenti. I contributi alle imprese saranno erogati in regime «de minimis». Alla richiesta di finanziamento dovrà essere allegata idonea autocertificazione a firma del soggetto beneficiario che dichiara che in caso di assegnazione di finanziamento con il presente bando la somma degli incentivi ricevuti nel triennio (computato nei due anni precedenti e nell’anno in corso ai quali si somma il contributo in conto interesse erogato con il presente finanziamento) non eccede C 200.000,00. 7. Elaborati da presentare Le proposte di Contratto di Quartiere dovranno comprendere: – una relazione di analisi generale e singole relazioni di analisi per ogni asse di intervento; – una relazione sulla proposta generale e singole relazioni sulle proposte relative ai vari assi di intervento; – il cronoprogramma di massima relativo alle azioni previste per ciascun asse nel corso dell’intero intervento. Il documento sarà organizzato su base semestrale e dovrà essere compilato seguendo le indicazioni presenti nelle linee guida; – la domanda di partecipazione al 2º Programma Regionale Contratti di Quartiere, con i relativi allegati, rilasciata dalla procedura informatica, sottoscritta da tutti i componenti del partenariato. La modalità di compilazione dei documenti sarà supportata da linee guida allegate all’invito. 8. Come vengono valutate le proposte La valutazione delle proposte è affidata, a seguito di preventiva istruttoria degli uffici regionali competenti, al Comitato di Coordinamento (di cui al decreto dirigenziale n. 2270 del 6 marzo 2008) che procederà, in primo luogo, alla verifica dell’esistenza dei requisiti di ammissibilità di seguito elencati. Il mancato possesso dei requisiti suddetti determina l’esclusione automatica del partenariato. In caso di accertato possesso dei requisiti di ammissibilità, l’organo di valutazione procederà alla valutazione delle proposte ammesse nel loro complesso e nelle singole componenti sulla base di criteri di eleggibilità da articolare e specificare nell’invito in relazione a: a) Livello di degrado b) Partenariato c) Azioni proposte d) Sostenibilità degli interventi REQUISITI DI AMMISSIBILITÀ: • Rispetto delle modalità di presentazione della domanda online + cartaceo sottoscritto da legale/i rappresentanti • Rispetto dei termini di presentazione • Rispetto di tutti i requisiti prescritti a pena di esclusione per il partenariato nel suo complesso e per i singoli partner • Produzione atto costitutivo ATS ovvero lettera di impegno alla costituzione dell’ATS avente contenuto specificato nel bando • Individuazione del soggetto responsabile per asse • Produzione del CV del Direttore di CdQ • Quantificazione dell’apporto di risorse di ogni partner • (Solo in caso di capofila diverso dal comune) Disponibilità da parte del capofila del patrimonio immobiliare destinato o da destinare a ERP all’interno del perimetro del CdQ • Perimetrazione del Quartiere • Previsione dell’ultimazione di tutte le opere edilizie prevista entro e non oltre il settimo anno dalla sottoscrizione della convenzione • Attivazione di tutti i 4 assi proposti ovvero esistenza della motivazione a supporto della non attivazione di uno specifico asse (ricavabile dalla relazione di analisi presentata) • La relazione di analisi si compone di tutte le componenti previste • La proposta è composta da tutte le componenti previste. 9. Procedure successive alla valutazione Al termine della valutazione di cui al precedente punto, si provvederà, in sede di Comitato di Coordinamento, alla predisposizione di apposita graduatoria delle proposte, approvata con decreto dirigenziale e utile ai fini dell’individuazione delle proposte da ammettere alla successiva fase negoziale. Nello specifico saranno ammesse alla successiva fase negoziale le proposte collocate alle prime posizioni della suddetta graduatoria nei limiti dell’entità delle risorse finanziabili cosı̀ come quantificate al punto 2. La fase negoziale si aprirà con l’invio di una lettera di invito, con la quale i partenariati utilmente classificati in graduatoria saranno invitati ad approfondire la proposta presentata in fase concorsuale producendo a pena di esclusione entro il termine indicato nella lettera di invito la seguente documentazione: – piano operativo di realizzazione, comprensivo della progettazione preliminare e del piano di mobilità ove necessario; – cronoprogramma di dettaglio; – piano economico finanziario, con andamento previsionale della spesa semestrale; – modalità di gestione e monitoraggio articolata su base semestrale. Si procederà, in primo luogo, alla valutazione della documentazione presentata in termini di completezza, correttezza tecnica, coerenza e rispondenza, in senso formale e sostanziale, agli elementi indicati in sede di proposta. Si procederà, quindi, alla contrattualizzazione delle proposte, in modo da ottenerne la massima coerenza con gli obiettivi delle politiche regionali e locali, nel rispetto delle esigenze di fattibilità degli interventi e di rapido utilizzo delle risorse assegnate. Nell’ipotesi in cui il partenariato ammesso dovesse assumere posizioni non collaborative (es. a seguito delle indicazioni e/o richieste avanzate dall’amministrazione procedente la documentazione dovesse risultare mancante, carente, incoerente o non rispondente alla proposta e agli obiettivi dell’amministrazione) la Regione potrebbe procedere alla sua esclusione ed il partenariato che secondo l’ordine di graduatoria risultasse primo degli esclusi sarebbe invitato a partecipare alla fase negoziale. La fase negoziale si concluderà entro il termine massimo di quattro mesi dalla data di invio della lettera di invito, salva la possibilità di prorogare il suddetto termine in caso di attivazione del meccanismo di scorrimento della graduatoria. Della chiusura della fase negoziale sarà data comunicazione ai partenariati ammessi al finanziamento e nello stesso atto si indicherà – per i partner non ancora formalmente associati – il termine entro cui procedere alla costituzione formale dell’ATS di cui al precedente punto 3. Il suddetto termine è perentorio. All’esito positivo della fase negoziale, Regione Lombardia e ciascuno dei partenariati ammessi al finanziamento procederanno alla stipula di apposita convenzione, il cui schema sarà allegato alla lettera di invito. Nel caso in cui il patrimonio immobiliare destinato agli interventi di edilizia residenziale pubblica fosse di proprietà di un soggetto privato si procederà alla stipula, altresı̀, di apposita convenzione tra Regione Lombardia, Comune e soggetto privato relativamente alla gestione degli immobili adibiti ad ERP. L’ultima fase del percorso consiste nella fase attuativa, nella quale il partenariato procederà alla realizzazione del programma Y Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1006 – e Regione Lombardia provvederà all’erogazione dei cofinanziamenti, al monitoraggio e alla valutazione dei processi e dei risultati, conformemente a quanto previsto in convenzione. D) ATTI DIRIGENZIALI GIUNTA REGIONALE Presidenza [BUR20080115] [1.2.0] Com.r. 1 aprile 2008 - n. 70 Direzione Centrale Affari Istituzionali e Legislativo – Struttura Segreteria di Giunta – Riepilogo fascicoli BURL del mese di febbraio 2008 Si comunica che nel mese di febbraio 2008 sono stati pubblicati i seguenti fascicoli del Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia LEGENDA Se.O. S.O. S.S. Se.I. e C. Se.I.Bis Se.O.Bis = = = = = = Serie Editoriale Ordinaria Supplemento Ordinario Supplemento Straordinario Serie Editoriale Inserzioni e Concorsi Serie Editoriale Inserzioni Bis Serie Editoriale Ordinaria Bis FEBBRAIO 2008 N. BUR DATA EDIZIONE N. POSTALE 5 1/2 III S.S. 24 6 4/2 5/2 6/2 7/2 8/2 Se.O + Se.O.Bis I S.S. Se.I. e C. II S.S. III S.S. 25 26 27 28 29 7 11/2 12/2 13/2 13/2 14/2 15/2 15/2 Se.O + Se.O.Bis I S.S. Se.I. e C. Se.I.Bis II S.S. III S.S. IV S.S. 30 31 32 32 33 34 34 8 18/2 18/2 19/2 20/2 21/2 22/2 22/2 Se.O + Se.O.Bis I S.O. I S.S. Se.I. e C. II S.S. III S.S. IV S.S. 35 36 37 38 39 40 40 9 25/2 26/2 27/2 28/2 28/2 29/2 Se.O + Se.O.Bis I S.S. Se.I. e C. II S.S. III S.S. IV S.S. 41 42 43 44 44 45 D.G. Agricoltura [BUR20080116] [4.3.2] D.d.g. 18 marzo 2008 - n. 2728 D.g.r. n. 5100/2007 – Organizzazioni di Produttori agricoli – Accoglimento della richiesta di riconoscimento di Organizzazione di Produttori agricoli (OP) interregionale della ditta «Granlatte s.c.a.», p. IVA 00326280377, ed iscrizione nell’elenco regionale delle OP per il settore del latte e derivati IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA Visti: – il d.lgs. n. 102 del 27 maggio 2005, inerente la regolazione dei mercati agroalimentari, che rinnova gli obblighi, le forme Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 giuridiche, i requisiti delle Organizzazioni di Produttori agricoli (OP), demandando la competenza del relativo riconoscimento e revoca alle Regioni, ed abroga gli articoli 26, 27 e 28 del d.lgs. n. 228 del 18 maggio 2001 e successive modifiche ed integrazioni; – l’art. 5 della l.r. n. 7 del 7 febbraio 2000, inerente le modalità per il riconoscimento delle Organizzazioni di Produttori agricoli in Regione Lombardia, cosı̀ come modificato dall’articolo 2 comma 4 della l.r. n. 6 dell’8 febbraio 2005; – il decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali del 12 febbraio 2007 n. 85/TRAV che stabilisce alcune norme attuative previste dall’articolo 3 del d.lgs. n. 102/05 tra cui la facoltà delle Regioni di stabilire limiti minimi propri purché superiori a quelli nazionali; – la delibera di Giunta regionale del 18 luglio 2007 n. 8/5100 inerente le determinazioni in ordine al riconoscimento delle Organizzazioni di Produttori agricoli, ai sensi del d.lgs. n. 102/2005 e della legge regionale n. 7/2000; Considerato che il d.m. 85/TRAV del 12 febbraio 2007 dispone i requisiti minimi nazionali nonché le competenze per il riconoscimento delle Organizzazioni di Produttori agricoli ed in particolare per le OP interregionali prevede la competenza in capo alla Regione sul cui territorio viene realizzata la maggiore produzione, purché nel complesso rispettino i limiti posti dalla Regione di riferimento; Considerato, inoltre, che la d.g.r. n. 8/5100/2007, nella tabella 3 dell’allegato A parte integrante e sostanziale, fissa per il settore del latte e derivati limiti minimi superiori rispetto alle disposizioni nazionali sopra richiamate; Visto il decreto del direttore della Direzione Generale Agricoltura n. 8381 del 25 luglio 2007 che approva le modalità operative per il riconoscimento delle Organizzazioni di Produttori agricoli di seguito OP, ai sensi della d.g.r. 8/5100/2007; Vista la domanda di estensione del riconoscimento in qualità di Organizzazione di Produttori agricoli (OP) interregionale pervenuta il 14 febbraio 2008, prot. n. M1.2008.3448, per il tramite della Regione Emilia-Romagna e presentata dal signor Gianpiero Calzolari, legale rappresentante della società «Granlatte s.c.a.», p. IVA 00326280377 con sede a Bologna, in via Cariano, 36 – 40127 – (BO); Verificata la documentazione presentata in allegato alla domanda di estensione del riconoscimento di OP, della società «Granlatte s.c.a.», p. IVA 00326280377, ed in particolare la presenza dei seguenti elementi: – elenchi nominativi dei soci diretti ed indiretti; – produzione di latte sul territorio regionale dei soci diretti ed indiretti; – dichiarazione sostitutiva di atto notorio ai sensi dell’art. 2 del d.d.g. 8381/2007; Dato atto che, la documentazione sopra descritta è conforme alle disposizioni previste dalle modalità operative individuate con il d.d.g. n. 8381/2007, e fornisce le informazioni inerenti i requisiti per il riconoscimento in qualità di OP nel settore del latte e derivati della società «Granlatte s.c.a.», p. IVA 00326280377; Visto il verbale di istruttoria amministrativa della Struttura Organizzazioni Comuni di Mercato, Qualità e Interventi nelle Filiere Agroindustriali, Unità Organizzativa Programmazione Interventi per le Filiere Agroindustriali e lo Sviluppo Rurale, che accerta il possesso dei requisiti da parte della società «Granlatte s.c.a.», p. IVA 00326280377, ai fini del riconoscimento in qualità di Organizzazione di Produttori agricoli nel settore del latte e derivati, e ne propone l’iscrizione nel relativo elenco regionale; Ritenuto pertanto: a) di accogliere la domanda di estensione del riconoscimento di Organizzazione di Produttori agricoli interregionale della società «Granlatte s.c.a.», p. IVA 00326280377 con sede a Bologna, in via Cariano, 36 – 40127 – (BO); b) di inserire l’Organizzazione di Produttori agricoli «Granlatte s.c.a.», p. IVA 00326280377 con sede a Bologna, in via Cariano, 36 – 40127 – (BO) nell’elenco delle Organizzazioni di Produttori agricoli, nel settore del latte e derivati, con il numero 03L06; c) di rendere noto il riconoscimento della società ««Granlatte s.c.a.», p. IVA 00326280377 con sede a Bologna, in via Cariano, 36 – 40127 – (BO) mediante pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (BURL); d) di notificare il presente atto al Ministero per le Politiche Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y – 1007 – Agricole, Alimentari e Forestali, per gli adempimenti di competenza; Visti la l.r. n. 16/96 e successive modifiche e integrazioni, nonché i provvedimenti organizzativi dell’VIII legislatura; Decreta 1. di accogliere la domanda di estensione del riconoscimento di Organizzazione di Produttori agricoli interregionale della società «Granlatte s.c.a.», p. IVA 00326280377 con sede a Bologna, in via Cariano, 36 – 40127 – (BO); 2. di inserire l’Organizzazione di Produttori agricoli «Granlatte s.c.a.», p. IVA 00326280377 con sede a Bologna, in via Cariano, 36 – 40127 – (BO) nell’elenco delle Organizzazioni di Produttori agricoli, nel settore del latte e derivati, con il numero 03L06; 3. di rendere noto il riconoscimento della società «Granlatte s.c.a.», p. IVA 00326280377 con sede a Bologna, in via Cariano, 36 – 40127 – (BO) mediante pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (BURL); 4. di notificare il presente atto al Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, per gli adempimenti di competenza. Il direttore generale Direzione Generale Agricoltura: Umberto Benezzoli D.G. Artigianato e servizi [BUR20080117] [4.6.2] D.d.u.o. 31 marzo 2008 - n. 3081 Convenzione Regione Lombardia - Unioncamere Lombardia per la promozione e lo sviluppo del comparto artigiano – Ll.rr. nn. 73/89-17/90 – Approvazione bando per la concessione di contributi per la partecipazione di imprese artigiane a manifestazioni fieristiche in Italia e all’estero – Scadenza 15 maggio 2008 IL DIRIGENTE DELLA UNITÀ ORGANIZZATIVA ARTIGIANATO Viste la l.r. 16 dicembre 1989 n. 73 «Disciplina istituzionale dell’artigianato lombardo», la l.r. 20 marzo 1990 n. 17 «Disciplina degli interventi regionali a sostegno della promozione e dello sviluppo del comparto artigiano in Lombardia», la l.r. 16 dicembre 1996 n. 34 «Interventi regionali per l’accesso al credito alle imprese artigiane» nonché la l.r. 5 gennaio 2000 n. 1 «Riordino del sistema delle autonomie in Lombardia. Attuazione del d.lgs. 31 marzo 1998 n. 112» disciplinanti l’esercizio delle funzioni della Regione in materia di Artigianato; Vista la d.g.r. 29 marzo 2006, n. 8/2210 con oggetto «Schema di accordo di programma con il Sistema Camerale per lo sviluppo economico e la competitività del sistema lombardo», divenuto operativo con la sottoscrizione dell’accordo che sancisce l’alleanza strategica tra Regione Lombardia e il Sistema Camerale, disegnando un quadro di collaborazione dove si individuano le priorità e su di esse si concentrano gli sforzi; Considerato che operativamente l’Accordo si traduce in un Piano d’Azione concentrato su cinque assi di intervento tra i quali l’asse 5 dedicato all’artigianato e micro impresa; Vista la d.g.r. 8 marzo 2006, n. 8/2063 «Approvazione dello schema di Convenzione tra Regione Lombardia – Direzione Generale Artigianato e Servizi – e Unione delle Camere di Commercio della Lombardia per la promozione e lo sviluppo del comparto artigiano»; Vista la Convenzione sottoscritta in data 11 maggio 2006, con scadenza 31 dicembre 2010, inserita nella raccolta convenzioni e contratti in data 25 maggio 2006, al n. 8929/RCC; Visti gli articoli 1 e 4 della suddetta convenzione che prevedono che gli Enti firmatari attivino iniziative comuni di promozione finalizzate al sostegno e allo sviluppo del comparto artigiano, da realizzarsi con risorse congiunte messe a disposizione dai due Enti; Dato atto che le risorse complessivamente destinate all’attuazione della Convenzione ammontano, per il periodo 2006-2010, ad un importo non inferiore a C 42.000.000,00 di cui il 50% a carico della Regione ed il restante 50% a carico di Unioncamere, e che le stesse sono finalizzate alla realizzazione delle iniziative A) Azioni strategiche regionali; B) Azioni obiettivo; C) Quota di riserva, cosı̀ come risulta dall’allegato A) alla succitata d.g.r. 8 marzo 2006 n. 8/2063; Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 Preso atto che all’articolo 3 della Convenzione è previsto, tra le azioni obiettivo, il sostegno ad iniziative per l’organizzazione e la promozione della partecipazione di imprese artigiane lombarde ad eventi fieristici in Italia ed all’estero; Considerato che le iniziative in oggetto, che Regione e Unioncamere si impegnano a sviluppare congiuntamente, rispondono alle esigenze di sviluppo socio-economico della Regione e che la loro realizzazione concorre al raggiungimento dei risultati previsti nell’ambito dell’obiettivo operativo 3.6.1.5 «Regione, autonomie, parti sociali: potenziamento di sinergie per lo sviluppo» – prodotto P03 «Sostegno a progetti territoriali di filiera e di aggregazione delle imprese artigiane (AdP Competitività)» e dell’obiettivo operativo 3.1.2.1 «Sostegno ai processi di internazionanalizzazione del sistema artigiano e dei servizi» – prodotto P03 «Sostegno all’aggregazione di imprese nella partecipazione a fiere estere (AdP Competitività)»; Visto il verbale della seduta del 18 dicembre 2007, dal quale risulta che il Comitato Tecnico di Gestione della Convenzione Artigianato ha approvato i contenuti di un bando, per l’anno 2008, per la promozione della partecipazione delle imprese artigiane ad eventi e manifestazioni fieristiche in Italia e all’estero; Ritenuto di approvare, quale parte integrante del presente provvedimento, il bando allegato sotto A), con scadenza 15 maggio 2008 e con una dotazione finanziaria complessiva pari ad C 1.200.000,00, al cui onere farà fronte Unioncamere Lombardia con risorse proprie, a compensazione di altre e diverse spese sostenute da Regione Lombardia nell’ambito della più volte citata Convenzione; Ritenuto altresı̀ di approvare, quale parte integrante del presente provvedimento, gli allegati sotto le lettere B) elenco Paesi europei, C) fiere internazionali (extra Europa), D) fiere internazionali (Europa), E) fiere internazionali (Italia), F) manifestazioni Artigiana 2008, G) fiere nazionali, H) fiere regionali, richiamati nel bando di cui trattasi; Vista la l.r. 16/96 «Ordinamento della Struttura organizzativa e della dirigenza della Giunta regionale»; Vista la d.g.r. n. 8/6268 del 21 dicembre 2007 «IV Provvedimento organizzativo – anno 2007» con la quale si è proceduto alla nomina del dottor Raffaele Bisignani quale dirigente responsabile della Unità organizzativa Artigianato della Direzione Generale Artigianato e Servizi; Visto il decreto n. 1096 dell’11 febbraio 2008 «Disposizioni organizzative per l’anno 2008 della Direzione Generale Artigianato e Servizi relative alle: 1. sostituzioni temporanee del direttore generale e dei dirigenti. 2. attribuzione ai dirigenti delle risorse finanziarie»; Decreta 1. di approvare, per le motivazioni espresse in premessa, il bando per la concessione di contributi per la partecipazione di imprese artigiane a manifestazioni fieristiche in Italia e all’estero, allegato sotto A), che forma parte integrante e sostanziale del presente atto; 2. di approvare, quale parte integrante e sostanziale del presente atto, i seguenti documenti, allegati al bando di cui al punto 1: B) elenco Paesi europei; C) fiere internazionali (extra Europa); D) fiere internazionali (Europa); E) fiere internazionali (Italia); F) manifestazioni Artigiana 2008; G) fiere nazionali; H) fiere regionali; 3. di determinare il periodo compreso fra il 10 aprile ed il 15 maggio 2008 per la presentazione delle domande inerenti il bando di cui trattasi, attraverso l’apposita procedura on line accessibile via internet; 4. di determinare, per il presente bando, una dotazione finanziaria complessiva pari ad C 1.200.000,00, al cui onere farà fronte Unioncamere Lombardia con risorse proprie, a compensazione di altre e diverse spese sostenute da Regione Lombardia nell’ambito della convenzione più volte citata in premessa; 5. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sui siti internet www.regione.lombardia.it e www.artigianato.regione.lombardia.it. Il dirigente: Raffaele Bisignani Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y – 1008 – Allegato A ACCORDO DI PROGRAMMA REGIONE-SISTEMA CAMERALE – ASSE 5 CONVENZIONE ARTIGIANATO CONTRIBUTI PER LA PARTECIPAZIONE DI IMPRESE ARTIGIANE A MANIFESTAZIONI FIERISTICHE IN ITALIA E ALL’ESTERO INDICE 1. Descrizione dell’iniziativa e finalità 2. Risorse disponibili 3. Soggetti che possono presentare i progetti (soggetti proponenti) 4. Requisiti per i soggetti beneficiarie 5. Obbligo per i soggetti beneficiari 6. Iniziative ammissibili 7. Iniziative non ammissibili 8. Spese ammissibili 9. Spese non ammissibili 10. Ammontare del contributo 11. Normativa comunitaria di riferimento 12. Scadenza modalità per la presentazione delle domande 13. Valutazione delle domande e formulazione della graduatoria 14. Approvazione e pubblicazione delle graduatorie 15. Modalità di erogazione del contributo 16. Controlli e revoca contributo 17. Informativa sul trattamento dei dati personali 18. Informazioni 19. Responsabile del procedimento 1. – Descrizione dell’iniziativa e finalità Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, in rappresentanza delle Camere di Commercio della Lombardia, hanno sottoscritto una Convenzione per la promozione e lo sviluppo del comparto artigiano che, tra l’altro, prevede un contributo a progetti per l’organizzazione e la promozione della partecipazione di imprese artigiane lombarde ad eventi fieristici in Italia ed all’estero. I contributi sono destinati a progetti volti al rafforzamento e al consolidamento delle imprese artigiane e dei consorzi di imprese artigiane per accrescere la loro capacità di competere sui mercati nazionali ed internazionali. Il contributo è finalizzato ad abbattere i costi di partecipazione delle imprese e dei consorzi di imprese artigiane alle manifestazioni nonché quelli sostenuti per la realizzazione di servizi comuni d’interesse generale per le imprese partecipanti. 2. – Risorse disponibili Le risorse disponibili sono pari ad C 1.200.000,00 (unmilioneduecentomila euro). Eventuali risorse finanziarie residue o derivanti da successive rimodulazioni finanziarie potranno essere utilizzate per integrare, a consuntivo, il contributo per quei progetti che documenteranno costi ammissibili superiori a quanto previsto dal progetto presentato. Le eventuali integrazioni saranno concesse in base alla data di arrivo dei consuntivi. 3. – Soggetti che possono presentare i progetti (soggetti proponenti) Possono presentare richiesta di contributo i seguenti soggetti aventi sede legale in Lombardia: a) Associazione imprenditoriale artigiana b) Associazione imprenditoriale artigiana di settore c) Associazione temporanea di imprese artigiane d) Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura o loro Aziende speciali o Società partecipate e) Consorzio Export f) Consorzio Fidi di primo o secondo livello g) Consorzio (altro tipo) h) Società regionali o a prevalente capitale regionale e le Agenzie di sviluppo locali senza scopo di lucro i) Società di servizi delle Associazioni imprenditoriali artigiane. 4. – Requisiti per i soggetti beneficiari I soggetti beneficiari sono le imprese artigiane e i consorzi di imprese artigiane. Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 I soggetti beneficiari devono possedere i seguenti requisiti: • essere iscritte all’Albo Imprese Artigiane della Lombardia; • avere una propria sede operativa attiva, sul territorio regionale; • non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente; • essere regolarmente iscritte nel Registro imprese di una Camera di Commercio lombarda e in regola con il pagamento del diritto camerale. 5. – Obbligo per i soggetti beneficiari I soggetti beneficiari, pena la revoca del contributo, dovranno fornire al soggetto proponente tutti i dati previsti dal modello di rendicontazione finale e la dichiarazione de minimis (di cui al paragrafo 11) e compilare il questionario di valutazione della partecipazione alla fiera come previsto dal successivo paragrafo 15. I soggetti beneficiari del contributo devono esporre in modo ben visibile nello stand un cartello recante la dicitura «Stand realizzato con il contributo di Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia». 6. – Iniziative ammissibili Possono essere presentate domande relative ad iniziative fieristiche svolte o da svolgere nell’anno 2008. Le domande dovranno riguardare iniziative volte a organizzare, sostenere e valorizzare la partecipazione collettiva di imprese artigiane lombarde a manifestazioni fieristiche di prestigio che si tengono all’estero e in Italia e che costituiscono occasione per entrare in contatto con nuovi clienti e nuovi mercati. In particolare le domande devono riferirsi a manifestazioni fieristiche che: a) siano riconosciute come manifestazioni di rilevanza almeno regionale; b) prevedano la possibilità di partecipazione per imprese artigiane ovunque operanti sul territorio regionale; c) facciano riferimento a filoni/settori specifici rilevanti per il comparto artigiano; d) prevedano la partecipazione di almeno 10 (dieci) imprese artigiane se la manifestazione fieristica si svolge in Italia e almeno 5 (cinque) imprese artigiane se la manifestazione fieristica si svolge all’estero. Tale limite non viene considerato nel caso di partecipazione di Consorzi tra imprese artigiane costituiti da almeno dieci imprese. 7. – Iniziative non ammissibili Non sono finanziabili iniziative: • che non garantiscono l’accesso a tutte le imprese operanti nel settore specifico; • che hanno già richiesto o ottenuto l’intervento finanziario pubblico per la stessa manifestazione prevista dal progetto presentato (comunitario, statale o regionale, degli Enti locali, delle Camere di Commercio e di altri soggetti pubblici); • che prevedono la partecipazione a manifestazioni per le quali è già previsto uno specifico contributo diretto a favore delle imprese artigiane a valere sulla Convenzione Artigianato. 8. – Spese ammissibili Le spese ammissibili al contributo, inerenti i costi di partecipazione, per i soggetti beneficiari sono relative a: • affitto dell’area espositiva; • allestimento standard dello stand; • trasporto dei materiali e prodotti esposti in fiera, compresa l’assicurazione; • interpretariato. 9. – Spese non ammissibili Non sono ammissibili al contributo, per i soggetti beneficiari, i costi relativi a: • spese di rappresentanza; • spese generali e di amministrazione o comunque qualsiasi spesa relativa al funzionamento ordinario del soggetto beneficiario; • spese di viaggio e di alloggio; Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y – 1009 – • spese di personale. 10. – Ammontare del contributo Per le FIERE ITALIA Per i soggetti beneficiari si prevede un contributo per l’abbattimento dei costi di partecipazione nella misura del 50% delle spese sostenute e documentate (al netto dell’IVA) con il massimale di: – C 2.000,00 (al netto delle ritenute di legge) per ogni impresa partecipante; – C 4.000,00 (al netto delle ritenute di legge) per ogni consorzio di imprese artigiane partecipante. Per il soggetto proponente si prevede un contributo per le attività di coordinamento e organizzazione della partecipazione di: – C 300,00 (IVA inclusa se dovuta) per ogni impresa partecipante; – C 600,00 (IVA inclusa se dovuta) per ogni consorzio di imprese. Per le FIERE ESTERE IN EUROPA (Allegato 1) Per i soggetti beneficiari si prevede un contributo per l’abbattimento dei costi di partecipazione nella misura del 50% delle spese sostenute e documentate (al netto dell’IVA) con il massimale di: – C 3.000,00 (al netto delle ritenute di legge) per ogni impresa partecipante; – C 6.000,00 (al netto delle ritenute di legge) per ogni consorzio di imprese artigiane partecipante. Per il soggetto proponente si prevede un contributo per le attività di coordinamento e organizzazione della partecipazione di: – C 600,00 (IVA inclusa se dovuta) per ogni impresa partecipante; – C 1.200,00 (IVA inclusa se dovuta) per ogni consorzio di imprese. Per le FIERE ESTERE EXTRA EUROPA Per i soggetti beneficiari si prevede un contributo per l’abbattimento dei costi di partecipazione nella misura del 50% delle spese sostenute e documentate (al netto dell’IVA) con il massimale di: – C 4.500,00 (al netto delle ritenute di legge) per ogni impresa partecipante; – C 9.000,00 (al netto delle ritenute di legge) per ogni consorzio di imprese artigiane partecipante. Per il soggetto proponente si prevede un contributo per le attività di coordinamento e organizzazione della partecipazione di: – C 600,00 (IVA inclusa se dovuta) per ogni impresa partecipante; – C 1.200,00 (IVA inclusa se dovuta) per ogni consorzio di imprese. 11. – Normativa comunitaria di riferimento Il contributo sarà concesso nel rispetto della disciplina comunitaria del «de minimis» (Regolamento della Commissione Europea n. 1998/2006 pubblicato sulla GUCE – Serie L n. 379 del 28 dicembre 2006), secondo la quale l’importo complessivo degli aiuti concessi ad una medesima impresa non deve superare C 200.000 nell’arco di tre esercizi finanziari. La concessione del contributo è subordinata al rilascio, da parte dei legali rappresentanti dei soggetti beneficiari e del soggetto proponente, di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, nella quale l’interessato dichiari sotto la propria responsabilità l’importo e la data di concessione degli aiuti pubblici, di cui l’impresa/consorzio rappresentata sia stata beneficiaria, nell’ambito del regime «de minimis». Tale limite non si applica qualora il soggetto proponente dichiari che il contributo è concesso per una attività che non si pone in concorrenza con quella di altri soggetti, ovvero dichiari che agisce come intermediario trasferendo interamente (fatte eventualmente salve le spese di gestione) le risorse alle imprese beneficiarie del vantaggio. 12. – Scadenze e modalità per la presentazione delle domande Il periodo di presentazione delle domande è fissato dal 10 aprile al 15 maggio 2008. Le domande dovranno essere presentate esclusivamente per Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 via informatica, compilando l’apposita procedura on-line accessibile dai siti: www.regione.lombardia.it, www.artigianato.regione.lombardia.it o www.unioncamerelombardia.it. 13. – Valutazione delle domande e formulazione della graduatoria Entro 45 giorni dalla data di scadenza della presentazione delle domande previa verifica dell’ammissibilità formale delle stesse, il Comitato Tecnico di Gestione della Convenzione Artigianato procederà alla valutazione dei progetti ed all’approvazione della graduatoria. La graduatoria sarà elaborata, attraverso l’inserimento delle domande pervenute in ordine delle priorità come di seguito riportate: 1. partecipazione a fiere internazionali all’estero (allegati 2 e 3) e in Italia (allegato 4), con esclusione della manifestazione «AF L’Artigiano in Fiera», e a manifestazioni previste dal calendario ufficiale di Artigiana 2008 (allegato 5); 2. partecipazione a fiere nazionali (allegato 6) e fiere internazionali all’estero non previste dal punto 1); 3. partecipazione a fiere di carattere regionale (allegato 7). All’interno di ciascuna delle precedenti priorità saranno attribuite le seguenti precedenze: 1. presenza tra i partecipanti, autodichiarata dal soggetto proponente, di imprese/consorzi artigiani con titolare di età inferiore a 35 anni alla data di scadenza del bando (nel caso di società, il/i componente/i di età inferiore a 35 anni devono essere pari almeno al 40%) o di imprese artigiane con titolare donna (nel caso di società la componente femminile deve essere pari almeno al 40%); 2. presenza tra i partecipanti, autodichiarata dal soggetto proponente, di imprese/consorzi artigiani aderenti ai Progetti Benchart e Artis. Una volta assegnata la priorità e la/le precedenza/e le domande vengono inserite in graduatoria secondo l’ordine cronologico (data e ora) di arrivo della domanda. I contributi saranno assegnati alle domande inserite in graduatoria fino ad esaurimento fondi. In caso di parità nell’ultima posizione valida in graduatoria, in presenza di fondo non sufficientemente capiente, si procederà alla ripartizione proporzionale delle risorse disponibili tra tutte le domande che occupano tale posizione. 14. – Approvazione e pubblicazione delle graduatorie Le graduatorie sono approvate da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia ai sensi dell’articolo 6 della Convenzione e rese pubbliche: • sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (BURL); • sul sito internet di Regione Lombardia (www.artigianato.regione.lombardia.it); • sul sito internet di Unioncamere Lombardia (www.unioncamerelombardia.it). L’esito della valutazione sarà inoltre comunicato direttamente al soggetto proponente, entro 30 giorni dall’approvazione della graduatoria, tramite lettera che lo stesso dovrà restituire debitamente controfirmata per accettazione, unitamente alla dichiarazione di cui al precedente paragrafo 11 di rispettiva pertinenza. 15. – Modalità di erogazione del contributo Il contributo sarà erogato al soggetto proponente e direttamente ai soggetti beneficiari per la parte di loro competenza nel seguente modo: a) per il soggetto proponente il contributo sarà erogato in unica soluzione a completamento del progetto ed avvenuto accertamento finale positivo dello svolgimento delle attività previste nel rispetto di quanto previsto dal paragrafo 6. Il soggetto proponente dovrà compilare on-line il modello di rendicontazione di propria competenza in tutte le sue parti e curare la rendicontazione on-line di ogni singola impresa/ consorzio partecipante (come indicato al successivo punto b). Dopo aver completato le rendicontazioni on line (una per il soggetto proponente e una per ogni impresa/consorzio partecipante al progetto), il soggetto proponente deve consegnare/spedire ad Unioncamere Lombardia la seguente documentazione: – la rendicontazione cartacea per il soggetto proponente, firmato in originale dal proprio legale rappresentante; Y Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1010 – – l’insieme delle rendicontazioni cartacee delle imprese/ consorzi partecipanti completa in tutte le sue parti (secondo quanto indicato al successivo punto b), firmati in originale dal legale rappresentante del soggetto proponente; – la dichiarazione «de minimis» per ogni impresa/consorzio partecipante, firmata in originale dal legale rappresentante dell’impresa/consorzio; b) per i soggetti beneficiari il contributo sarà erogato in unica soluzione dopo il completamento del progetto ed a seguito della presentazione da parte del soggetto proponente, della rendicontazione finale, della compilazione del questionario di valutazione della partecipazione alla fiera e della dichiarazione de minimis di cui al precedente paragrafo 11 (il modello di dichiarazione de minimis ed il questionario di valutazione sono disponibili sui siti: www.regione.lombardia.it, www.artigianato.regione.lombardia.it o www.unioncamerelombardia.it). 16. – Controlli e revoca contributo Il contributo sarà revocato, integralmente o parzialmente, qualora il progetto non sia completamente realizzato o non siano presentati i modelli di cui al precedente paragrafo 15. Al fine di verificare il corretto utilizzo dei contributi, Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia effettueranno ispezioni e controlli su almeno il 5% dei progetti ammessi a contributo. Qualora essi diano esiti negativi, eventuali somme già erogate dovranno essere restituite con la maggiorazione di interessi pari all’interesse legale maggiorato del 5%, da calcolarsi dalla data dell’erogazione fino a quella della restituzione. A tal fine il soggetto proponente si impegna a tenere a disposizione tutta la documentazione contabile, tecnica e amministrativa relativa alla partecipazione alla manifestazione prevista dal progetto. 17. – Informativa sul trattamento dei dati personali Si informa, ai sensi dell’art. 13 del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196, che: a) titolari del trattamento dei dati sono: – la Giunta regionale della Lombardia, nella persona del Presidente della Giunta – via F. Filzi n. 22 – 20124 Milano; – Unioncamere Lombardia, nella persona del Legale Rappresentante via Oldofredi, 23 – 20124 Milano; b) responsabili del trattamento dei dati sono: – per la Regione Lombardia: il Direttore Generale della Direzione Generale Artigianato e Servizi; – per Unioncamere Lombardia: il responsabile dell’ufficio Legale. Il conferimento dei dati è obbligatorio ai fini dello svolgimento delle istruttorie per l’erogazione dei contributi/agevolazioni previsti nel presente bando. L’eventuale mancato conferimento comporta la decadenza del diritto al beneficio. I dati acquisiti in esecuzione del presente bando verranno trattati con modalità manuale e informatica e saranno utilizzati esclusivamente per le finalità relative al procedimento amministrativo per il quale gli anzidetti dati sono stati comunicati, secondo le modalità previste dalle leggi e dai regolamenti vigenti. 18. – Informazioni Le informazioni potranno essere richieste a: • Regione Lombardia, U.O. Insediamenti e Occupazione – Struttura Valorizzazione e Promozione, tel. 02.67655180 – 02.67656243; • Unioncamere Lombardia, Area Piccole e Micro Imprese tel. 02.6079601. Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 19. – Responsabile procedimento I responsabili del procedimento sono: – Direzione Generale Artigianato e Servizi – U.O. Insediamenti e Occupazione – Struttura Valorizzazione e Promozione; – Unioncamere Lombardia – Area Piccole e Micro Imprese. ——— • ——— Allegato 1 – ELENCO PAESI EUROPEI (1) Riferimento al bando: paragrafo 10 ALBANIA ANDORRA ARMENIA AUSTRIA AZERBAIGIAN BELGIO BOSNIA-ERZEGOVINA BULGARIA CIPRO CROAZIA DANIMARCA ESTONIA EX-REPUBBLICA JUGOSLAVA DI MACEDONIA FINLANDIA FRANCIA GEORGIA GERMANIA GRECIA IRLANDA ISLANDA LETTONIA LIECHTENSTEIN LITUANIA LUSSEMBURGO MALTA MOLDAVIA MONACO MONTENEGRO NORVEGIA PAESI BASSI POLONIA PORTOGALLO REGNO UNITO REPUBBLICA CECA ROMANIA FEDERAZIONE DI RUSSIA SAN MARINO SERBIA SLOVACCHIA SLOVENIA SPAGNA SVEZIA SVIZZERA TURCHIA UCRAINA UNGHERIA (1) Elenco dei Paesi Membri del Consiglio d’Europa. Allegato 2 – FIERE INTERNAZIONALI (EXTRA EUROPA) Data inizio 15/01/2008 02/02/2008 10/02/2008 10/02/2008 12/02/2008 PAESE CINA USA EAU ARABIA SAUDITA USA CITTÀ SHANGHAI NEW YORK DUBAI RIYADH NEW YORK DENOMINAZIONE COSMOPROF NY GIFT SHOW MIDDLE EAST ELECTRICITY 2008 ITALEXPOARABIA TREND SELECTION Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Data inizio PAESE 20/02/2008 23/02/2008 24/02/2008 04/03/2008 09/03/2008 11/03/2008 11/03/2008 12/03/2008 13/03/2008 13/03/2008 01/04/2008 01/04/2008 01/04/2008 08/04/2008 14/04/2008 17/04/2008 28/04/2008 01/05/2008 06/05/2008 13/05/2008 17/05/2008 17/05/2008 18/05/2008 18/05/2008 22/05/2008 23/05/2008 28/05/2008 30/05/2008 01/06/2008 08/06/2008 09/06/2008 10/06/2008 10/06/2008 17/06/2008 29/06/2008 03/07/2008 05/07/2008 08/07/2008 09/07/2008 13/07/2008 27/07/2008 27/07/2008 28/07/2008 16/08/2008 26/08/2008 30/08/2008 08/09/2008 08/09/2008 09/09/2008 10/09/2008 17/09/2008 19/09/2008 23/09/2008 23/09/2008 25/09/2008 27/09/2008 28/09/2008 07/10/2008 20/10/2008 23/10/2008 24/10/2008 26/10/2008 USA MESSICO EAU CINA USA USA CINA CINA EAU USA USA CINA CINA EAU USA CINA CINA CINA EUA CINA USA USA EAU USA CANADA BRASILE CINA USA EAU EAU IRAQ BRASILE GIAPPONE KAZAKISTAN USA EGITTO INDIA CINA MESSICO USA USA CINA USA USA USA BRASILE SUD AFRICA CINA CINA INDIA VIETNAM USA CINA CINA CINA BRASILE INDIA MESSICO CINA EGITTO TUNISIA USA Y – 1011 – CITTÀ NEW YORK LEON DUBAI HONG KONG NEW YORK LAS VEGAS SHANGHAI HONG KONG DUBAI KING OF PRUSSIA ATLANTA GUANGZHOU SHANGHAI DUBAI DETROIT GUANGZHOU HONG KONG SHANGHAI SHARJAH SHANGHAI NEW YORK SAN DIEGO DUBAI NEW YORK MONTREAL SAO PAULO GUANGZHOU LAS VEGAS DUBAI DUBAI ERBIL SAN PAOLO TOKYO ALMATY NEW YORK IL CAIRO NEW DELHI HONG KONG CITTÀ DEL MESSICO LAS VEGAS NEW YORK SHANGHAI LAS VEGAS NEW YORK LAS VEGAS SAN PAOLO JOHANNESBURG XIAMEN SHANGHAI MUMBAY HO CHI MINH CHICAGO HONG KONG SHANGHAI HONG KONG SAN PAOLO MUMBAY PUEBLA CANTON IL CAIRO TUNISI NEW YORK Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 DENOMINAZIONE MADE IN ITALY AT FASHION COTERIE ANPIC 2008 GULFOOD DUBAI 2008 HONG KONG INTERNATIONAL JEWELLERY SHOW JA – INTERNATIONAL JEWELRY SHOW IFPE PREMIÈR VISION INTERNATIONAL SHANGHAI DECOSIT HONG KONG DUBAI INTERNATIONAL BOAT SHOW SUPER BILLIARDS EXPO 08 TECHTEXIL NORTH AMERICA CHINESE IMPORT AND EXPORT COMMODITIES FAIR (CANTON FAIR) EXPO BUILD CHINA 2008 AGRA MIDDLE EAST SAE 2008 CHINAPLAS 2008 GIFTS AND PREMIUM FAIR MASTERS OF BRERA ITALIAN STYLE SIAL SHANGHAI ICFF BIO 2008 BEAUTY WORLD MIDDLE EAST STATIONERY SHOW SIDIM MECANICA 2008 SHOES & LEATHER JCK LAS VEGAS AUTOMECHANIKA MIDDLE EAST THE HOTEL SHOW ITALIANEXPO IRAQ 2008 HOSPITALAR- ODONTOBRASIL INTERIOR LIFE STYLE TOKYO AQUA THERM ALMATY SUMMER FANCY FOOD AGRENA JCK NEW DELHI 2008 HONG KONG FASHION WEEK PAACE AUTOMEKANICA COSMOPROF NORTH AMERICA 2008 JA NEW YORK ITMA ASIA – CITME 2008 WSA NEW YORK GIFT SHOW MAGIC BEAUTY FAIR ELENEX ELECTRA MINING CIFIT INTERIOR LIFE STYLE SHANGHAI W + M WOOD + MACHINE ELENEX VIETNAM ITALY STYLE 2008 HONG KONG JEWELLERY AND WACTH FAIR 2008 WIRE INTERNATIONAL JEWEL & WATCH FAIR COSMETICA INDEX EXINTEX CHINA IMPORT & EXPORT COMMODITIES FAIR PLASTEX FIERA INTERNAZIONALE DI TUNISI SPECIAL DELIVERY Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Data inizio 27/10/2008 03/11/2008 05/11/2008 09/11/2008 10/11/2008 12/11/2008 12/11/2008 15/11/2008 23/11/2008 27/11/2008 03/12/2008 03/12/2008 04/12/2008 05/12/2008 10/12/2008 PAESE CINA CUBA INDIA ARABIA SAUDITA ARGENTINA ARGENTINA CINA INDIA EAU CINA MAROCCO EAU CINA INDIA INDIA Y Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 – 1012 – CITTÀ SHANGHAI HAVANA HYDERABAD RIYADH BUENOS AIRES BUENOS AIRES HONG KONG BANGALORE DUBAI GUANGZHOU CASABLANCA DUBAI SHANGHAI NEW DELHI BANGALORE DENOMINAZIONE PTC ASIA FIHAV 2008 IPEMA SAUDI ELENEX 2008 SIMATEX AUTOMECHANICA ARGENTINA COSMOPROF ASIA HONG KONG 2008 INDIA ITME 2008 THE BIG 5 SHOW LINEAPELLE ASIA SISTEP INDEX FOOD AND HOTEL CHINA INDEX MDA INDIA 2008 Allegato 3 – FIERE INTERNAZIONALI (EUROPA) Data inizio PAESE 25/01/2008 07/02/2008 12/02/2008 18/02/2008 19/02/2008 19/02/2008 19/02/2008 19/02/2008 23/02/2008 23/02/2008 25/02/2008 27/02/2008 28/02/2008 28/02/2008 01/03/2008 04/03/2008 09/03/2008 12/03/2008 14/03/2008 25/03/2008 31/03/2008 31/03/2008 01/04/2008 04/04/2008 04/04/2008 06/04/2008 07/04/2008 10/04/2008 21/04/2008 21/04/2008 01/05/2008 05/05/2008 14/05/2008 27/05/2008 01/06/2008 07/06/2008 09/06/2008 09/06/2008 10/06/2008 12/06/2008 23/06/2008 23/06/2008 27/07/2008 19/08/2008 GERMANIA GERMANIA SPAGNA UCRAINA FRANCIA FRANCIA FRANCIA BULGARIA SPAGNA GERMANIA GERMANIA RUSSIA TURCHIA GERMANIA RUSSIA POLONIA GERMANIA UCRAINA GERMANIA SPAGNA GERMANIA GERMANIA RUSSIA GERMANIA GERMANIA GERMANIA FRANCIA TURCHIA GERMANIA GERMANIA TURCHIA GERMANIA TURCHIA UNGHERIA GERMANIA REPUBBLICA CECA RUSSIA POLONIA BIELORUSSIA TURCHIA RUSSIA RUSSIA GERMANIA REPUBBLICA CECA CITTÀ FRANCOFORTE NORIMBERGA SARAGOZZA KIEV PARIGI PARIGI PARIGI PLOVDIV BARCELLONA DUESSELDORF BAD SALZUFLEN MOSCA ISTANBUL MONACO DI BAVIERA NOVOSIBIRSK POZNAN COLONIA KIEV DUESSELDORF SARAGOZZA DUESSELDORF DUESSELDORF MOSCA COLONIA MONACO DI BAVIERA FRANCOFORTE CANNES ISTANBUL HANNOVER HANNOVER ISTANBUL MONACO DI BAVIERA ISTANBUL BUDAPEST FRANCOFORTE BRNO MOSCA POZNAN MINSK ISTANBUL MOSCA MOSCA DUESSELDORF BRNO DENOMINAZIONE BEAUTY WORLD SPIELWARENMESSE 2008 FIMA KIEV FASHION FEBBRAIO MODAMONT PREMIERE VISION INDIGO MODE AGRA PLOVDIV COSMOBELLEZZA & WELLNESS EUROSHOP 2008 ZOW CPM – COLLECTION PREMIERE MOSCOW WIN WORLD OF AUTOMATION 2008 IHM – NTERNATIONALE HANDWERKMESSE SIBE FASHION POZNAN FASHION DAYS PRACTICAL WORLD 2008 KIEV EXPO FURNITURE GDS – FIERA INTERNAZIONALE DELLA CALZATURA FIRMA GANADERA TUBE WIRE 2008 MOSBUILD HANDARBEIT & HOBBY M.O.C. – MODA MADE IN ITALY LIGHT + BUILDING 2008 MILIA – THE WORLD’S INTERACTIVE CONTENT MARKETPLACE SUBCONIST 2008 ENERGIE MESSE HANNOVERMESSE 2008 IITM IFAT 2008 IITM INTERNATIONAL ISTANBUL TEXTILE MACHINERY 2008 INDUSTRIA 2008 TEXCARE INTERNATIONAL AUTOTEC ELEKTRO 2008 METALFORUM/MACH-TOOL BELAGRO BEAUTY EURASIA 2008 INLEGMASH ROSUPAK HMD HERRENMODEDUESSELDORF STYL / KABO Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Data inizio PAESE 26/08/2008 28/08/2008 30/08/2008 31/08/2008 01/09/2008 01/09/2008 02/09/2008 02/09/2008 04/09/2008 05/09/2008 05/09/2008 05/09/2008 06/09/2008 06/09/2008 07/09/2008 09/09/2008 09/09/2008 09/09/2008 12/09/2008 13/09/2008 13/09/2008 15/09/2008 15/09/2008 16/09/2008 16/09/2008 17/09/2008 18/09/2008 22/09/2008 23/09/2008 23/09/2008 23/09/2008 23/09/2008 25/09/2008 27/09/2008 28/09/2008 30/09/2008 01/10/2008 01/10/2008 03/10/2008 05/10/2008 07/10/2008 08/10/2008 10/10/2008 10/10/2008 14/10/2008 14/10/2008 15/10/2008 15/10/2008 16/10/2008 17/10/2008 18/10/2008 19/10/2008 21/10/2008 21/10/2008 21/10/2008 21/10/2008 23/10/2008 26/10/2008 27/10/2008 28/10/2008 29/10/2008 30/10/2008 NORVEGIA RUSSIA GERMANIA GERMANIA FRANCIA RUSSIA SLOVACCHIA FRANCIA FRANCIA FRANCIA FRANCIA FRANCIA FRANCIA FRANCIA FRANCIA RUSSIA FRANCIA GERMANIA GERMANIA BELGIO BELGIO REPUBBLICA CECA POLONIA GERMANIA UCRAINA FINLANDIA GRAN BRETAGNA GERMANIA GERMANIA RUSSIA FRANCIA FRANCIA SPAGNA RUSSIA GERMANIA SLOVACCHIA FRANCIA RUSSIA POLONIA FRANCIA REPUBBLICA CECA RUSSIA SVIZZERA GERMANIA TURCHIA GERMANIA RUSSIA GERMANIA RUSSIA SPAGNA SPAGNA FRANCIA GERMANIA GERMANIA GERMANIA RUSSIA RUSSIA USA FRANCIA SPAGNA SVIZZERA RUSSIA Y – 1013 – CITTÀ STAVANGER MOSCA DUESSELDORF COLONIA LIONE MOSCA BRATISLAVA LIONE PARIGI PARIGI PARIGI PARIGI PARIGI PARIGI PARIGI MOSCA RENNES STOCCARDA DUESSELDORF BRUXELLES BRUXELLES BRNO POZNAN FRANCOFORTE KIEV TAMPERE LONDRA STOCCARDA BERLINO MOSCA PARIGI PARIGI MADRID MOSCA DUESSELDORF BRATISLAVA LIONE SAN PIETROBURGO POZDAN PARIGI BRNO MOSCA LUGANO MONACO DI BAVIERA ISTANBUL MONACO DI BAVIERA MOSCA NORIMBERGA MOSCA BARCELLONA VALENCIA PARIGI COLONIA DUSSELDORF HANNOVER MOSCA MOSCA NEW YORK CANNES MADRID BASILEA SAN PIETROBURGO Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 DENOMINAZIONE O.N.S. OFFSHORE NORTHERN SEAS MIMS CARAVAN SALON SPOGA+GAFA 2008 LYON MODE CITY-INTERFILIERE WORLD FOOD INTERMODA INTERFILIERE PRET À PORTER PARIS MAISON & OBJET PREMIERE CLASSE PREMIERE CLASSE INTERFILIERE MODE CITY-INTERFILIERE MAISON & OBJET CPM MOSCA SPACE RENNES AMB GDS DECOSIT 2008 INDIGO MAISON MSV POLAGRA AUTOMECHANIKA KIEV FASHION SETTEMBRE ALIHANKINTA 100%DESIGN MOTEK INNO TRANS GIFT EXPO PREMIERE VISION MODAMONT TECHNIEXPO FERRETERIA MIIF MOSCOW INTERNATIONAL INDUSTRIAL FAIR 2008 INTERMOPRO OFFICE EUROCOAT FIERA IN WETAX CIS TRAVEL MARKET 2008 FARMA BEYOND BEAUTY PARIS 2008 INVEX 2008 I SALONIWORLDWIDE ARTECASA M.O.C. – MODA MADE IN ITALY TATEF ANTEPRIMA MAREDIMODA SIBFASHION SIBTEXTILE CHILLVENTA ARMS & HUNTING HOSTELCO EUROBRICO SIAL ORGATEC 2008 GLASSTEC EUROBLECH OBUV -’MIR KOZHI INTERCHARM SPECIAL DELIVERY TFWA WORLD EXHIBITION MATELEC WORLDDIDAC FASHION INDUSTRY Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Data inizio PAESE 04/11/2008 05/11/2008 08/11/2008 10/11/2008 11/11/2008 11/11/2008 12/11/2008 17/11/2008 18/11/2008 18/11/2008 19/11/2008 19/11/2008 19/11/2008 21/11/2008 24/11/2008 25/11/2008 25/11/2008 02/12/2008 03/12/2008 08/12/2008 FRANCIA ROMANIA SPAGNA SERBIA SVEZIA GERMANIA RUSSIA FRANCIA PAESI BASSI SVIZZERA FRANCIA GERMANIA GERMANIA RUSSIA RUSSIA FRANCIA RUSSIA FRANCIA GERMANIA FRANCIA Data inizio PAESE Y Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 – 1014 – CITTÀ PARIGI BUCAREST BARCELLONA BELGRADO JONKOPING MONACO DI BAVIERA MOSCA PARIGI AMSTERDAM BASILEA CANNES DUESSELDORF DUESSELDORF MOSCA MOSCA CANNES MOSCA LIONE FRANCOFORTE CANNES DENOMINAZIONE MIDEST INDAGRA SALON NAUTICO INTERNACIONAL DE BARCELONA FURNITURE FAIR ELMIA SUBCONTRACTOR ELECTRONICA MEBEL IPA METS 2008 SWISSTECH MAPIC 2008 COMPAMED MEDICA INTERNATIOANL FORUM DRINKS ZOW MOSCA MAREDIMODA CANNES MEBEL POLLUTEC EUROMOLD INTERNATIONAL LUXURY TRAVEL MARKET (ILTM) Allegato 4 – FIERE INTERNAZIONALI (ITALIA) CITTÀ 09/01/2008 12/01/2008 13/01/2008 13/01/2008 13/01/2008 16/01/2008 17/01/2008 18/01/2008 18/01/2008 19/01/2008 24/01/2008 24/01/2008 26/01/2008 27/01/2008 30/01/2008 05/02/2008 05/02/2008 07/02/2008 07/02/2008 10/02/2008 12/02/2008 ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA FIRENZE RIVA DEL GARDA MILANO VICENZA VICENZA RHO-PERO BOLZANO FIRENZE PADOVA RHO-PERO VERONA BOLOGNA RIMINI NAPOLI FIRENZE RHO-PERO RHO-PERO MARINA DI CARRARA VERONA BOLZANO MILANO 14/02/2008 14/02/2008 18/02/2008 20/02/2008 21/02/2008 21/02/2008 22/02/2008 22/02/2008 22/02/2008 23/02/2008 ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA BOLOGNA PADOVA MILANO BOLZANO BARI RHO-PERO BOLZANO BERGAMO MILANO RIMINI 23/02/2008 23/02/2008 24/02/2008 28/02/2008 28/02/2008 01/03/2008 05/03/2008 ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA RIMINI RIMINI PADOVA MILANO RHO-PERO PARMA VERONA DENOMINAZIONE PITTI IMMAGINE UOMO EXPO RIVA SHUH MILANO MODA UOMO VICENZAORO WINTER OROMACCHINE FESTIVITY KLIMAHOUSE PITTI IMMAGINE BIMBO INTERNATIONAL BIKE EXPO SHOW MACEF PRIMAVERA – CHIBI & CART 2008 PROGETTO FUOCO ARTE FIERA – FIERA INTERNAZIONALE D’ARTE CONTEMPORANEA SIGEP EXPOSUDHOTEL PITTI IMMAGINE FILATI SASMIL MADE EXPO SEA TEC FIERAGRICOLA SPORTITALY MILANO UNICA – SALONE ITALIANO DEL TESSILE: IDEABIELLA – IDEACOMO – MODA IN – PRATO EXPO PRIMAVERA/ESTATE 2009 – SHIRT AVENUE QUADRUM SACA FLORMART – MIFLOR MILANO MODA DONNA VIATEC BI – MU MEDITERRANEA BIT – BORSA INTERNAZIONALE DEL TURISMO BURN OUT SHOW WAY – ENTERTAINMENT PROFESSIONAL TECHNOLOGY EXHIBITION MILANOVENDEMODA – COLLEZIONI DI MODA FEMMINILE MIA ALIMENTAZIONE – FUORICASA – MOSTRA INTERNAZIONALE DELL’ALIMENTAZIONE PIANETA BIRRA – BEVERAGE & CO. MEDITERRANEAN SEAFOOD EXHIBITION TECNOBAR & FOOD MICAM SHOEVENT MIPEL MERCANTEINFIERA PRIMAVERA SAMOTER Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Data inizio PAESE Y – 1015 – CITTÀ 07/03/2008 08/03/2008 11/03/2008 11/03/2008 12/03/2008 13/03/2008 13/03/2008 15/03/2008 19/03/2008 28/03/2008 29/03/2008 29/03/2008 31/03/2008 31/03/2008 03/04/2008 ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA RIMINI VENEZIA MILANO RHO-PERO MILANO RIMINI RIMINI FIRENZE MILANO BOLOGNA AREZZO BARI CERNOBBIO BOLOGNA PARMA 03/04/2008 03/04/2008 03/04/2008 03/04/2008 ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA PARMA VERONA VERONA VERONA 04/04/2008 05/04/2008 ITALIA ITALIA MILANO RIMINI 09/04/2008 09/04/2008 ITALIA ITALIA BOLZANO BOLZANO 09/04/2008 10/04/2008 12/04/2008 16/04/2008 ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA MONTICHIARI BOLOGNA BRESCIA MILANO 16/04/2008 16/04/2008 16/04/2008 16/04/2008 16/04/2008 16/04/2008 17/04/2008 17/04/2008 19/04/2008 19/04/2008 22/04/2008 24/04/2008 30/04/2008 03/05/2008 05/05/2008 05/05/2008 06/05/2008 07/05/2008 08/05/2008 08/05/2008 08/05/2008 09/05/2008 09/05/2008 10/05/2008 14/05/2008 16/05/2008 17/05/2008 17/05/2008 17/05/2008 20/05/2008 20/05/2008 20/05/2008 ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA MILANO RHO-PERO RHO-PERO RHO-PERO RHO-PERO RHO-PERO CESENA BARI NAPOLI FIRENZE BOLOGNA CAGLIARI FOGGIA MILANO PARMA PARMA VERONA CERNOBBIO RHO-PERO BOLZANO TORINO ROMA RHO-PERO FIRENZE BOLOGNA NAPOLI VICENZA VICENZA PADOVA TORINO TORINO TORINO Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 DENOMINAZIONE PLANET CREATIVITY SALONE NAUTICO INTERNAZIONALE DI VENEZIA ANTEPRIMA MOSTRA CONVEGNO EXPOCONFORT/EXPOBAGNO MIFUR ENADA PRIMAVERA BER – BOWLING EVENT RIMINI TASTE: IN VIAGGIO CON LE DIVERSITÀ DEL GUSTO FILO TANEXPO – ESPOSIZIONE DI ARTICOLI FUNERARI E CIMITERIALI 29º ORO AREZZO 38º EXPOLEVANTE COMOCREA TEXTILE DESIGN SHOW FIERA DEL LIBRO PER RAGAZZI EUROSTAMPI – EUROPEAN DIES & MOLD, PRESSES AND INJECTION MACHINES EXHIBITION MECSPE VINITALY ENOLITECH SOL – SALONE INTERNAZIONALE DELL’OLIO D’OLIVA EXTRAVERGINE DI QUALITÀ MIART – FIERA INTERNAZIONALE D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA SIB – TECNOLOGIE PER EVENTI – SPETTACOLO E LOCALI – MOSTRA INTERNAZIONALE ALPITEC FIERA INTERNAZIONALE DEL NOLEGGIO E DEI SERVIZI PER GLI SPORT INVERNALI METEF COSMOPROF EXA – MOSTRA ARMI SPORTIVE, SECURITY, OUTDOOR VENDITALIA – ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA PITTI LIVING SALONE INTERNAZIONALE DEL BAGNO EIMU – ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE BIENNALE DEI MOBILI PER UFFICIO SALONE INTERNAZIONALE DEL COMPLEMENTO D’ARREDO SALONE INTERNAZIONALE DEL MOBILE EUROCUCINA MACFRUT EDIL LEVANTE COSTRUIRE NAUTICSUD – SALONE INTERNAZIONALE DELLA NAUTICA MOSTRA MERCATO INTERNAZIONALE ARTIGIANATO LINEAPELLE – PRESELEZIONE ITALIANA MODA FIERA INTERNAZIONALE DELLA SARDEGNA FIERA INTERNAZIONALE DELL’AGRICOLTURA E DELLA ZOOTECNIA MILANO INTERNAZIONALE ANTIQUARIATO CIBUS – SALONE INTERNAZIONALE DELL’ALIMENTAZIONE DOLCE ITALIA – SALONE DEL DOLCIARIO HOME & BUILDING PROPOSTE LOGITEC KUNSTART FIERA INTERNAZIONALE DEL LIBRO TORINO 2008 COSMOFARMA EXHIBITION MIDO 20º FESTIVAL DEL FITNESS LAMIERA MEDIEL VICENZAORO SPRING OROMACCHINE FIERA CAMPIONARIA INTERNAZIONALE DI PADOVA EXPO FERROVIARIA 2008 INTERTUNNEL 2008 NEXT – INTERNATIONAL CAR DESIGN 2008 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Data inizio PAESE Y – 1016 – CITTÀ 21/05/2008 23/05/2008 25/05/2008 24/05/2008 27/05/2008 27/05/2008 27/05/2008 27/05/2008 27/05/2008 27/05/2008 28/05/2008 07/06/2008 11/06/2008 13/06/2008 14/06/2008 18/06/2008 22/06/2008 27/06/2008 22/06/2008 02/07/2008 02/08/2008 29/08/2008 07/09/2008 07/09/2008 06/09/2008 11/09/2008 11/09/2008 11/09/2008 12/09/2008 19/09/2008 13/09/2008 13/09/2008 13/09/2008 11/09/2008 ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA FERRARA ANCONA MILANO PALERMO MILANO RHO-PERO RHO-PERO RHO-PERO RHO-PERO RHO-PERO MARINA DI CARRARA TRIESTE RHO-PERO NAPOLI RIVA DEL GARDA FIRENZE MILANO FIRENZE MILANO FIRENZE MESSINA RICCIONE MILANO MILANO VICENZA MILANO PADOVA BOLOGNA BOLZANO BOLZANO TORREANO DI MARTIGNACCO BARI RIMINI MILANO 20/09/2008 18/09/2008 18/09/2008 22/09/2008 26/09/2008 26/09/2008 27/09/2008 30/09/2008 30/09/2008 02/10/2008 02/10/2008 03/10/2008 03/10/2008 03/10/2008 04/10/2008 04/10/2008 04/10/2008 04/10/2008 ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA MILANO RHO-PERO VERONA MILANO CIVITANOVA MARCHE NAPOLI MILANO BOLOGNA RIMINI TORINO VERONA CREMONA RHO-PERO ALBA BARI VALENZA GENOVA PARMA 05/10/2008 08/10/2008 08/10/2008 09/10/2008 15/10/2008 16/10/2008 16/10/2008 18/10/2008 20/10/2008 ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA BOLZANO MILANO PIACENZA ROMA BOLOGNA RIMINI RIMINI ROMA CERNOBBIO Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 DENOMINAZIONE H2O – ACCADUEO FIERA INTERNAZIONALE DELLA PESCA CHIBIDUE FIERA DEL MEDITERRANEO CAMPIONARIA INTERNAZIONALE MODAPRIMA FLUIDTRANS COMPOMAC 2008 BIAS 2008 MECHANICAL POWER TRANSMISSION & MOTION CONTROL 2008 XYLEXPO SASMIL CARRARAMARMOTEC FIERA D’ESTATE MILANOCHECKUP – MEDICAL SCIENCE EXPO CAMPIONARIA INTERNAZIONALE D’OLTREMARE EXPO RIVA SHUH PITTI IMMAGINE UOMO MILANO MODA UOMO PITTI IMMAGINE BIMBO SI SPOSAITALIA COLLEZIONI PITTI IMMAGINE FILATI FIERA DI MESSINA CAMPIONARIA INTERNAZIONALE FIERA INTERNAZIONALE DEL FRANCOBOLLO MACEF MORE VICENZAORO AUTUMN ANTEPRIMA FLORMART – MIFLOR SANA FIERA INTERNAZIONALE D’AUTUNNO FIERA INTERNAZIONALE D’AUTUNNO PROMOSEDIA – SALONE INTERNAZIONALE DELLA SEDIA 2008 FIERA DEL LEVANTE CAMPIONARIA GENERALE MONDO NATURA MILANO UNICA – SALONE ITALIANO DEL TESSILE: IDEABIELLA – IDEACOMO – MODA IN – PRATO EXPO AUTUNNO/INVERNO 2009 – SHIRT AVENUE MICAM SHOEVENT – MOSTRA INTERNAZIONALE DELLA CALZATURA MIPEL – MERCATO INTERNAZIONALE DELLA PELLETTERIA ABITARE IL TEMPO – GIORNATE INTERNAZIONALI DELL’ARREDO MILANO MODA DONNA S.M.A.C. SIFUC MILANOVENDEMODA CERSAIE TECNARGILLA EUROMINERALEXPO 2008 MARMOMACC CREMONA MONDOMUSICA BIMU – MACCHINE UTENSILI, ROBOT, AUTOMAZIONE FIERA INTERNAZIONALE DEL TARTUFO BIANCO D’ALBA OROLEVANTE VALENZA GIOIELLI SALONE NAUTICO INTERNAZIONALE MERCANTEINFIERA AUTUNNO – MOSTRA INTERNAZIONALE DI MODERNARIATO, ANTICHITÀ E COLLEZIONISMO TAN & NAILS INTERNATIONAL EXPODENTAL GEOFLUID ENADA SAIE GIO SUN SUN OUT-STYLE, SEA-STYLE, SUNAQUAE PA.BO.GEL. COMOCREA TEXTILE DESIGN SHOW Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Data inizio PAESE Y – 1017 – CITTÀ 20/10/2008 21/10/2008 21/10/2008 21/10/2008 22/10/2008 22/10/2008 23/10/2008 ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA BOLZANO VERONA VERONA VERONA MILANO RHO-PERO CREMONA 23/10/2008 24/10/2008 24/10/2008 24/10/2008 28/10/2008 28/10/2008 28/10/2008 31/10/2008 04/11/2008 04/11/2008 05/11/2008 05/11/2008 06/11/2008 06/11/2008 06/11/2008 07/11/2008 08/11/2008 12/11/2008 12/11/2008 12/11/2008 22/11/2008 25/11/2008 25/11/2008 30/11/2008 30/11/2008 06/12/2008 10/12/2008 ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA TORINO RIMINI ROMA RHO-PERO BOLOGNA BOLOGNA BOLOGNA PADOVA FIRENZE RHO-PERO RIMINI RIMINI BOLZANO RHO-PERO VERONA TORINO PARMA RHO-PERO TRIESTE BOLOGNA RIMINI RHO-PERO RHO-PERO MILANO LONGARONE BOLOGNA PADOVA Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 DENOMINAZIONE HOTEL EA ENERGIA E AMBIENTE MCM SAF & MOTION CONTROL FILO SMAU 2008 FIERA INTERNAZIONALE DEL BOVINO DA LATTE, DELLA ZOOTECNIA E DELL’AGRICOLTURA SALONE DEL GUSTO TTG INCONTRI SETTIMANA DELLA VITA COLLETTIVA FRANCHISING & TRADE LINEAPELLE TANNING-TECH SIMAC AUTO E MOTO D’EPOCA BTC BORSA TURISMO CONGRESSUALE E INCENTIVES EICMA – ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DEL CICLO E MOTOCICLO ECOMONDO KEY ENERGY INTERPOMA VISCOM VISUAL COMMUNICATION ITALIA 20008 FIERACAVALLI ARTISSIMA – INTERNAZIONALE D’ARTE CONTEMPORANEA A TORINO GOTHA – MOSTRA INTERNAZIONALE D’ANTIQUARIATO LIFT TRIESTESPRESSO EXPO EIMA INTERNATIONAL SIA GUEST SICUREZZA SICURTECH EXPO MODAPRIMA MIG – MOSTRA INTERNAZIONALE DEL GELATO ARTIGIANALE MOTOR SHOW ASPHALTICA – URBANIA Allegato 5 – MANIFESTAZIONI ARTIGIANA 2008 Data inizio 24/04/08 24/04/08 26/04/08 03/05/08 12/05/08 16/05/08 16/05/08 16/05/08 16/05/08 22/05/08 23/05/08 25/05/08 CITTÀ MANTOVA MONZA BRESCIA VARESE SONDRIO COMO LECCO LODI BERGAMO PAVIA MILANO CREMONA PROVINCIA MN MI BS VA SO CO LC LO BG PV MI CR DENOMINAZIONE ARTIGIANA 2008 ARTIGIANARTE DIMENSIONE ARTIGIANATO VARESE ANTIQUARIA ART2008 ARTIGIANA 2008 ARTIGIANA 2008 ARTIGIANA 2008 IMART 2008 EDILBIOTECNO I TESORI DI MILANO ARTIGIANA 2008 Allegato 6 – FIERE NAZIONALI Data inizio 09/01/08 12/01/08 16/01/08 16/01/08 17/01/08 17/01/08 17/01/08 18/01/08 18/01/08 CITTÀ FIRENZE NAPOLI MILANO FOGGIA BOLOGNA BOLOGNA ROMA FIRENZE GONZAGA PROVINCIA FI NA MI FG BO BO RM FI MN DENOMINAZIONE BAGLIONI UOMO TUTTO SPOSI PROMOTION TRADE EXIBITION PUGLIA SPOSI & CASAIDEA MARCA SO FRESH ROMASPOSA BAGLIONI BIMBO FO.R.A.GRI EXPO Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y – 1018 – Data inizio CITTÀ PROVINCIA 19/01/08 19/01/08 19/01/08 19/01/08 24/01/08 25/01/08 26/01/08 26/01/08 27/01/08 28/01/08 30/01/08 01/02/08 01/02/08 01/02/08 02/02/08 02/02/08 05/02/08 05/02/08 08/02/08 09/02/08 09/02/08 09/02/08 09/02/08 09/02/08 09/02/08 14/02/08 14/02/08 15/02/08 16/02/08 16/02/08 16/02/08 16/02/08 21/02/08 22/02/08 22/02/08 22/02/08 23/02/08 23/02/08 23/02/08 24/02/08 24/02/08 28/02/08 29/02/08 29/02/08 01/03/08 01/03/08 01/03/08 ANCONA PARMA RIMINI MARINA DI CARRARA FOGGIA TORREANO DI MARTIGNACCO ROMA SILVI MARINA RIVA DEL GARDA BASTIA UMBRA FIRENZE MONTICHIARI CIVITANOVA MARCHE VITERBO ROMA SILVI MARINA MILANO MILANO FORLÌ GENOVA PESARO BARI PALERMO TERNI MONTICHIARI FOGGIA TORREANO DI MARTIGNACCO NAPOLI GONZAGA MONTICHIARI ROMA MODENA BARI CREMONA NAPOLI ROMA ANCONA ANCONA BOLOGNA MARINA DI CARRARA MARINA DI CARRARA PALERMO LANCIANO TORINO GENOVA BASTIA UMBRA PORDENONE FIERA AN PR RN MS FG UD RM TE TN PG FI BS MC VT RM TE MI MI FC GE PU BA PA TR BS FG UD NA MN BS RM MO BA CR NA RM AN AN BO MS MS PA CH TO GE PG PN 02/03/08 06/03/08 07/03/08 07/03/08 07/03/08 07/03/08 07/03/08 15/03/08 08/03/08 08/03/08 08/03/08 12/03/08 13/03/08 13/03/08 14/03/08 FOGGIA GENOVA VITERBO PIACENZA PIACENZA SIRACUSA BOLZANO BOLZANO MONTICHIARI ROVATO ROMA MILANO ROMA FOGGIA NAPOLI FG GE VT PC PC SR BZ BZ BS BS RM MI RM FG NA Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 DENOMINAZIONE RADIANTISTICA EMPORIUM FIRST ALTERNATIVE TOUR IT – SALONE TURISMO ITINERANTE FIERA DELL’ANTIQUARIATO AGRIEST ESTETICA FUTURO CEIM EXPO RIVA HOTEL – RIVA BENESSERE HOTEL – ECO HOTEL A PORTE APERTE VINTAGE SELECTION FIERA AGRICOLA ZOOTECNICA NAZIONALE EDILEXPO 2008 COLLEZIONE CASA BEAUTY EXPO & FITNESS SARAL STORAGE EXPO ITALIA INFOSECURITY ITALIA BABILONIA GENOVA 2008 MANIFESTAZIONI FILATELICO – NUMISMATICHE GENOVESI MOSTRA-SCAMBIO AUTO MOTO E CICLO D’EPOCA BIANCOCASA MEDITERRANEA & EXPOREGALO MEDI BIMBO CIOCCOLENTINO SAMARCANDA SE.IN. – SALONE DEI SERVIZI E DELL’INNOVAZIONE INNOVACTION CASA IN FIERA CARPITALY ALIMENT & ATTREZZATURE ECOLOGIA ED AMBIENTE: CASA, GIARDINO, TERRITORIO MODENANTIQUARIA MACPLAS’ 08 VEGETALIA TIAM – MEDPACK OROCAPITAL ESPOSIZIONE NAZIONALE CANINA MOSTRA MERCATO DEI PRODOTTI CINOTECNICI FIERARREDO – EMOZIONI PER L’ABITARE BALNEARIA MOSTRA CONVEGNO TIRRENO C.T. TEMPO DI PANE MEDIAL RUOTE & MOTORI SHOW EXPOCASA – EXPOVIVRE 2008 MOSTRA DEL DISCO E DEL FUMETTO USATO E DA COLLEZIONE EXPO CASA SALONE FLORICOLTURA ORTICOLTURA VIVAISTICA ATTREZZATURE PER GIARDINI, PARCHI BEAUTY EXPO & FITNESS RESTRUCTURA VITARTE APIMELL SEMINAT SALONE DEL FRANCHISING ARREDO ARREDO MOSTRA MERCATO RADIANTISTICO – EDIZIONE PRIMAVERILE LOMBARDIA CARNE 2007 – 119ª EDIZIONE CASAIDEA 2008 – MOSTRA DELL’ABITARE PROMOTION EXPO GLOBE 2008 EURO & MED FOOD MENTIACONTATTO Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Data inizio 14/03/08 14/03/08 14/03/08 15/03/08 15/03/08 21/03/08 21/03/08 22/03/08 22/03/08 27/03/08 27/03/08 27/03/08 28/03/08 28/03/08 28/03/08 28/03/08 28/03/08 28/03/08 28/03/08 29/03/08 29/03/08 29/03/08 29/03/08 29/03/08 29/03/08 29/03/08 29/03/08 29/03/08 29/03/08 29/03/08 29/03/08 29/03/08 29/03/08 29/03/08 02/04/08 03/04/08 03/04/08 03/04/08 03/04/08 03/04/08 04/04/08 04/04/08 03/04/08 05/04/08 11/04/08 11/04/08 11/04/08 11/04/08 12/04/08 17/04/08 17/04/08 18/04/08 18/04/08 19/04/08 19/04/08 19/04/08 19/04/08 19/04/08 19/04/08 19/04/08 21/04/08 24/04/08 CITTÀ MILANO SAVIGLIANO BARI BASTIA UMBRA CIVITANOVA MARCHE MILANO TODI (PG) MACERATA GROTTAFERRARA BOLOGNA VITTORIA BELGIOIOSO BASTIA UMBRA FOGGIA LANCIANO MODENA MONTICHIARI MONTICHIARI TAORMINA GONZAGA RIVA DEL GARDA SILVI MARINA BARI BARI BARI BARI BARI BARI BARI BARI BARI MONZA VAPRIO D’ADDA VICENZA FERRARA PARMA PARMA PARMA BARI BARI LAGNASCO NAPOLI GENOVA ROMA VITERBO ROMA MANTOVA RIMINI SILVI MARINA PADOVA BARI FORLÌ MONTESILVANO VERONA VERONA ROMA PADOVA ROMA CREMONA SABBIONETA PRAMAGGIORE BOLZANO Y – 1019 – PROVINCIA MI CN BA PG MC MI PG MC RM BO RG MI PG FG CH MO BS BS ME MN TN TE BA BA BA BA BA BA BA BA BA MI MI VI FE PR PR PR BA BA CN NA GE RM VT RM MN RN TE PD BA FC PE VR VR RM PD RM CR MN VE BZ Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 DENOMINAZIONE MOSTRA DEL LIBRO ANTICO DI MILANO FIERA NAZIONALE DELLA MECCANIZZAZIONE AGRICOLA EXPO ARTE – FIERA D’ARTE CONTEMPORANEA EXPO ELETTRONICA MOSTRA MERCATO RADIANTISTICA, ELETTRONICA, HOBBYSTICA CARTOOMICS RASSEGNA ANTIQUARIA D’ITALIA SHOW MOTOR CENTRO ITALIA FIERA NAZIONALE DI GROTTAFERRATA DOCET – IDEE E MATERIALI PER L’EDUCAZIONE AGREM MOSTRA MERCATO DI ANTIQUARIATO AGRIUMBRIA MOTORSUD 19ª ABITARE OGGI CHILDREN’S TOUR M.U.& A.P. REVAMPING DISHOW SICILIA ORO FIERA DELL’ELETTRONICA EXPO RIVA CACCIA, PESCA E AMBIENTE AURIADE PLEIN AIR ROTTA 90 EXPO GARDEN SPORT FITNESS OFF ROAD ARREDANDO IMPARANDO IL GIRO DEL MONDO IN 80 STAND SHOPPING MIA ANTIQUARI IN VILLA TEMPOLIBERO RESTAURO SUBFORNITURA CONTROL ITALY MOTEK ITALY BTL – BORSA TURISTICA DEL LEVANTE EXPOTURISMO FRUTTINFIORE 2008 BMT PRIMAVERA MODA MEETING AGRITALIA 2008 ROMA EXPO FRANCHISING MILLE E 2 FORMAGGI MY SPECIAL CAR SHOW MOTOR SPORT ELETTRICITÀ SICURA 5ª EDIL LEVANTE COSTRUIRE PRIMAVERA ROMAGNOLA ECOTUR – NATURE TOURIST WORKSHOP ELETTROEXPO MODELEXPO ITALY – FIERA DEL MODELLISMO NONSOLOTARLI ANTIQUARI A PADOVA MOSTRA DEL TURISMO, ARTIGIANATO E DELLE TRADIZIONI CULTURALI QUALYPIG SABBIONETA ANTIQUARIA 2008 MOSTRA NAZIONALE CAMPIONARIA DEI VINI TEMPO LIBERO Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Data inizio 24/04/08 24/04/08 24/04/08 24/04/08 24/04/08 24/04/08 24/04/08 24/04/08 25/04/08 25/04/08 30/04/08 25/04/08 01/05/08 25/04/08 25/04/08 25/04/08 25/04/08 27/04/08 30/04/08 30/04/08 30/04/08 30/04/08 01/05/08 02/05/08 03/05/08 09/05/08 09/05/08 12/05/08 10/05/08 10/05/08 15/05/08 16/05/08 16/05/08 17/05/08 17/05/08 17/05/08 20/05/08 22/05/08 22/05/08 22/05/08 23/05/08 23/05/08 24/05/08 24/05/08 25/05/08 27/05/08 30/05/08 30/05/08 30/05/08 01/06/08 02/06/08 07/06/08 24/06/08 28/06/08 01/07/08 02/07/08 04/07/08 06/07/08 11/07/08 12/07/08 13/07/08 02/08/08 CITTÀ FRANCAVILLA AL MARE LANCIANO CAMPOVERDE DI APRILIA ROMA BELGIOIOSO TERNI SORA MARINA DI CARRARA PORDENONE CHIETI CHIETI ALBA ALBA VITERBO AVEZZANO TRAVAGLIATO GORIZIA AREZZO FOGGIA FOGGIA FOGGIA FOGGIA BELGIOIOSO LONGARONE SILVI MARINA VITERBO PADOVA ROMA SILVI MARINA BOLOGNA RIMINI CAZZAGO SAN MARTINO FOGGIA MONTICHIARI PARMA SALUZZO RHO-PERO GENOVA REGGIO EMILIA TERNI RIVA DEL GARDA MILANO AMELIA SARNANO NAPOLI RHO-PERO MACERATA PAVIA ARONA FOGGIA NAPOLI CUPRA MARITTIMA FIRENZE RIMINI TORINO FIRENZE FIRENZE PENNABILLI FANO BARI CINGOLI OSTRA Y – 1020 – PROVINCIA CH CH LT RM MI TR FR MS PN CH CH CN CN VT AQ BS GO AR FG FG FG FG MI BL TE VT PD RM TE BO RN BS FG BS PR CN MI GE RE TR TN MI TR MC NA MI MC PV NO FG NA AP FI RN TO FI FI PU PU BA MC AN Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 DENOMINAZIONE MOSTRA DEL FIORE FIERA DELL’AGRICOLTURA MOSTRA AGRICOLA DI CAMPOVERDE ROMA CITTÀ DEL PLEIN AIR – PIÙ CAMPER PIÙ VIAGGI FASHION VINTAGE SHOW LUOGHI DIVINI SORARREDA TUTTOCASA/ANTIQUAMENTE 43ª FIERA DEL RADIOAMATORE, ELETTRONICA, HI-FI FIERA DI PRIMAVERA FIERA DI PRIMAVERA VINUM 2008 VINUM 2008 AQUAE AGRITALIA TRAVAGLIATOCAVALLI EXPO EXPO MEGO FOTO ANTIQUARIA CUNAVISUD ENOLSUD – SALONE NAZIONALE DELLA VITE E DEL VINO 10º SALONE DELL’OLIO DOP SAI – SALONE DELL’ACQUA E DELL’IRRIGAZIONE OFFICINALIA CACCIA, PESCA E NATURA FIERA MERCATO NAZ.LE DEL RADIOAMATORE DI PESCARA L’ETÀ DELL’ORO CIVITAS FORUM P.A. CAMPIONARIA R2B – RESEARCH TO BUSINESS RIMINI WELLNESS FRANCIACORTA IN FIORE EXPO TERME – TERMALISMO TURISMO TERMALE MOSTRASCAMBIO – MOSTRA DEGLI HOBBIES – FESTIVAL DEL MODELLISMO BAGARRE MOSTRA NAZIONALE DI ANTIQUARIATO DI SALUZZO EXPO ITALIA REAL ESTATE ENERGETHICA SALONE DEL CAVALLO AMERICANO ABITARE – IDEE E SERVIZI PER LA CASA – ECOFUOCO IL CALORE AMICO OUTDOORDAYS CHIBIMART MOSTRA MERCATO DEL RADIOAMATORE DELL’ELETTRONICA E DELL’INFORMATICA MOSTRA-MERCATO ANTIQUARIATO E ARTIGIANATO ARTISTICO VITIGNO ITALIA BIMAN – BIENNALE DELLA MANUTENZIONE INDUSTRIALE RASSEGNA AGRICOLA CENTRO ITALIA VINDESIGN FIERA DEL LAGO MAGGIORE SICUREZZA ED EMERGENZA FIERA DEL BAMBINO MOSTRA MALACOLOGICA – CONCHIGLIE DA TUTTO IL MONDO BAGLIONI UOMO FIRST ALTERNATIVE ARCHITEX VINTAGE SELECTION 34º BAGLIONI BIMBO MOSTRA MERCATO NAZIONALE D’ANTIQUARIATO MOSTRA MERCATO NAZIONALE DEL LIBRO E DELLA STAMPA ANTICHI MODAMARE MEDITERRANEA-COLLEZIONI INTIMO MARE 2009 ESPOSIZIONE NAZIONALE CANINA PER TUTTE LE RAZZE MOSTRA NAZIONALE DI ANTIQUARIATO ED ARTIGIANATO ARTISTICO Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Data inizio CITTÀ Y – 1021 – PROVINCIA 04/08/08 17/08/08 22/08/08 22/08/08 23/08/08 28/08/08 30/08/08 04/09/08 SARZANA SACILE FALCONARA MARITTIMA SANREMO CASTELLAMONTE OFFIDA CORTONA TERNI SP PN AN IM TO AP AR TR 05/09/08 05/09/08 05/09/08 05/09/08 06/09/08 06/09/08 06/09/08 06/09/08 08/09/08 RICCIONE RICCIONE CITTÀ DI CASTELLO SILVI MARINA MONTICHIARI PIACENZA GONZAGA PORDENONE BARI RN RN PG TE BS PC MN PN BA 11/09/08 11/09/08 11/09/08 12/09/08 12/09/08 12/09/08 12/09/08 12/09/08 12/09/08 12/09/08 13/09/08 13/09/08 13/09/08 13/09/08 13/09/08 13/09/08 14/09/08 17/09/08 18/09/08 19/09/08 19/09/08 20/09/08 20/09/08 20/09/08 21/09/08 23/09/08 25/09/08 26/09/08 26/09/08 27/09/08 27/09/08 27/09/08 27/09/08 27/09/08 27/09/08 27/09/08 27/09/08 27/09/08 27/09/08 28/09/08 02/10/08 02/10/08 03/10/08 03/10/08 MONTICHIARI ALBARETO SARTIRANA LOMELLINA BASTIA UMBRA FIRENZE FOGGIA MONTALCINO VITERBO VALDOBBIADENE ASTI SILVI MARINA BARI BARI BARI BARI RIMINI CAPANNOLI ROMA MONTEFALCO MONTICHIARI PESARO MACERATA MONZA SALUZZO NAPOLI CITTÀ DI CASTELLO FOLIGNO SILVI MARINA ROMA BELGIOIOSO GONZAGA FOGGIA FOGGIA FOGGIA FOGGIA FOGGIA PADOVA CITTÀ DI CASTELLO SESTINO AREZZO ROMA ROMA MARINA DI CARRARA LAZISE DEL GARDA BS PR PV PG FI FG SI VT TV AT TE BA BA BA BA RN PI RM PG BS PU MC MI CN NA PG PG TE RM MI MN FG FG FG FG FG PD PG AR AR RM RM MS VR Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 DENOMINAZIONE MOSTRA NAZIONALE DELL’ANTIQUARIATO 735ª SAGRA DEI OSEI MOSTRA-MERCATO DEL FUMETTO MOAC 2008 – MOSTRA-MERCATO DELL’ARTIGIANATO MOSTRA DELLA CERAMICA DI CASTELLAMONTE DI VINO IN VINO CORTONANTIQUARIA SAPORI E NON SOLO....... FESTIVAL ENOGASTRONOMICO DEI PRODOTTI TIPICI DELL’UMBRIA EUROPA CARD SHOW SALONE NUMISMATICO NAZIONALE MOSTRA MERCATO NAZIONALE DEL LIBRO E DELLA STAMPA ANTICA TECNOEXPO MOSTRA MERCATO RADIANTISTICO TELERADIO FIERA MILLENARIA MULTIFIERA RASSEGNA CAMPIONARIA MULTISETTORIALE SALONE DELL’AUTOVEICOLO INDUSTRIALE, DEI COMPONENTI, ACCESSORI E RICAMBI PER AUTOVEICOLI E DELLE ATTREZZATURE PER OFFICINE METALRICICLO FIERA NAZIONALE DEL FUNGO PORCINO DI ALBARETO MOSTRA MERCATO DI ANTIQUARIATO – CASTELLO DI SARTIRANA ORIZZONTI ENERGETICI FRAGRANZE EXPO BIMBO – SALONE NAZIONALE SULLE ATTIVITÀ DELL’INFANZIA SETTIMANA DEL MIELE SABOPIÙ FORUM SPUMANTI D’ITALIA DOUJA D’OR – SALONE NAZIONALE DI VINI SELEZIONATI CEIM BUSINES CENTRE EDIL LEVANTE ABITARE AGRIMED SALONE DELL’ARREDAMENTO LUOGHI – RASSEGNA DEDICATA AI TURISTI DELLA NUOVA VACANZA FIERA NAZIONALE DEGLI UCCELLI PROMOTION EXPO ROMA 2008 SETTIMANA ENOLOGICA – SAGRANTINO WINE FESTIVAL EXPO ARTE – CITTÀ DI MONTICHIARI ONDA SU ONDA – PROMOMARCHE MOSTRA MERCATO DELL’ELETTRONICA MIA – MOSTRA DELL’ARREDAMENTO MOSTRA NAZIONALE DI ALTO ARTIGIANATO ARTISTICO E TIPICO DI SALUZZO MEDITERTRANS MOSTRA DEL MOBILE IN STILE I PRIMI D’ITALIA AURIADE OROCAPITAL PAROLE NEL TEMPO – PICCOLI EDITORI IN MOSTRA FIERA DELL’ELETTRONICA FIERA D’OTTOBRE MOSTRA DELL’ARTIGIANATO PUGLIESE SALONE DELLA FILATELIA E NUMISMATICA COLLEZIONISMO SALONE BIOEDILIZIA E QUALITÀ DELL’ABITARE MARMOSUD CASA SU MISURA TIFERNO COMICS CHIANINA – MOSTRA ALLEVAMENTI BOVINI FOTO ANTIQUARIA ROMA AUTO SHOW IO SPOSA 4 X 4 FEST – SALONE DELL’AUTO A TRAZIONE INTEGRALE MOSTRA MERCATO DI APICOLTURA PER L’AGRICOLTURA «I GIORNI DEL MIELE» Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Data inizio 03/10/08 03/10/08 03/10/08 04/10/08 04/10/08 04/10/08 05/10/2008 CITTÀ Y – 1022 – PROVINCIA MONTICHIARI RHO-PERO RHO-PERO ROMA BARI SANT’ANGELO IN VADO SANT’AGATA FELTRIA BS MI MI RM BA PU PU 19/10/08 SANT’AGATA FELTRIA PU 08/10/08 09/10/08 09/10/08 09/10/08 09/10/08 09/10/08 10/10/08 10/10/08 10/10/08 11/10/08 11/10/08 12/10/08 15/10/08 16/10/08 17/10/08 17/10/08 17/10/08 18/10/08 18/10/08 18/10/08 18/10/08 18/10/08 19/10/08 19/10/08 23/10/08 24/10/08 24/10/08 25/10/08 25/10/08 25/10/08 25/10/08 25/10/08 25/10/08 26/10/08 27/10/08 ROMA ANCONA BASTIA UMBRA BELGIOIOSO TRIESTE CITTÀ DI CASTELLO VITERBO MANTOVA NAPOLI BASTIA UMBRA ROMA BRESCIA LUCCA ROMA FOGGIA VICENZA RHO-PERO PESARO LANCIANO VAPRIO D’ADDA MILANO REGGIO EMILIA SANT’ANGELO IN VADO MONCALVO FOGGIA RIMINI MESSINA CIVITANOVA MARCHE VITERBO ROMA ROMA FORLÌ MONTICHIARI ACQUALAGNA GENOVA RM AN PG MI TS PG VT MN NA PG RM BS LU RM FG VI MI PU CH MI MI RE PU AT FG RN ME MC VT RM RM FC BS PU GE 29/10/08 30/10/08 30/10/08 30/10/08 MARINA DI CARRARA BOLZANO CHIETI GUBBIO MS BZ CH PG 30/10/08 30/10/08 02/11/08 03/11/08 04/11/08 05/11/08 05/11/08 06/11/08 07/11/08 07/11/08 07/11/08 LUCCA MODENA MONTECHIARO D’ASTI TERNI BOLOGNA VICENZA RIMINI FOGGIA CITTÀ DI CASTELLO CUNEO FABRO LU MO AT TR BO VI RN FG PG CN TR 07/11/08 PERUGIA PG Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 DENOMINAZIONE REAS MEET MILANO – MUSIC, EVENTS AND ENTERTAINMENT TECHNOLOGY SFORTEC MODA MEETING EXPOREGALO MOSTRA NAZIONALE DEL TARTUFO BIANCO PREGIATO DELLE MARCHE FIERA NAZIONALE TARTUFO BIANCO PREGIATO E PRODOTTI AGRO SILVO PASTORALI FIERA NAZIONALE TARTUFO BIANCO PREGIATO E PRODOTTI AGRO SILVO PASTORALI SALONE DELL’OUTSOURCING 2008 ECO & EQUO VITAE FASHION VINTAGE SHOW – IL MERCATO DELLA MODA D’EPOCA FIERA DEL MARE – BARCOLANA SAILING SHOW AGRITAB FIERA DELL’AGRICOLTURA SALAMI E SALUMI VEBO FIERA DELLA BOMBONIERA-REGALO-ARGENTO E COMPLEMENTI DI ARREDO ESPOSIZIONE CANINA ANTIQUARI NELLA ROMA RINASCIMENTALE ITALIA IN TAVOLA MIAC – MOSTRA INDUSTRIA CARTARIA ROMASPOSA EXPO MODA – SALONE DELL’ABBIGLIAMENTO VICENZA NUMISMATICA WELLNESS WORLD EXHIBITION MOSTRA-SCAMBIO AUTO-MOTO E CICLO D’EPOCA FIERABILANDIA MOSTRA MERCATO NAZIONALE DI ANTIQUARIATO LA MIA CASA REGIUM ANTIQUARIA ORO, INCENSO & ANTICO FIERA NAZIONALE DEI CANI DA TARTUFO FIERA MOSTRA MERCATO DEL TARTUFO ENERGEA – MEDITERRE TTI TRAVEL TRADE ITALIA VIVA – EXPO DEL FLOROVIVAISMO MEDITERRANEO M.A.C. – MOSTRA ARREDAMENTO CASA L’ISOLA DEL TESORO MOA CASA 2008 – MOSTRA MERCATO DEL MOBILE E DELL’ARREDAMENTO NONSOLOTARLI – II EDIZIONE 2008 ROMAGNA ANTIQUARIATO RASSEGNA ANTIQUARIA FIERA NAZIONALE DEL TARTUFO ABCD – TED – BTS BORSA DEL TURISMO SCOLASTICO E STUDENTESCO – SCUOLA DEI SAPORI COMPOTEC BIOLIFE FIERA CITTÀ DI CHIETI MOSTRA MERCATO NAZIONALE DEL TARTUFO BIANCO E DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI LUCCA COMICS & GAMES SKIPASS SPORTS E TURISMO INVERNALI FIERA DEL TARTUFO BIANCO DEL MONFERRATO TERNI EXPO COM-P.A. SALONE NAZIONALE DEL VINO NOVELLO RI 3 – RIGENERA – RICARICA – RIUSA MOSTRA ORNITOLOGICA DAUNA ASSOCIAZIONE MOSTRA DEL TARTUFO E PRODOTTI AGROALIMENTARI MOSTRA NAZIONALE BOVINI DI RAZZA PIEMONTESE MOSTRA MERCATO NAZIONALE DEL TARTUFO E DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI DI QUALITÀ UMBRIA LIBRI Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Data inizio CITTÀ Y – 1023 – PROVINCIA 08/11/08 08/11/08 08/11/08 09/11/08 12/11/08 12/11/08 NAPOLI SILVI MARINA SILVI MARINA VITTORIA ROMA MODENA NA TE TE RG RM MO 13/11/08 13/11/08 13/11/08 14/11/08 14/11/08 14/11/08 15/11/08 15/11/08 16/11/08 16/11/08 20/11/08 20/11/08 20/11/08 21/11/08 21/11/08 21/11/08 21/11/08 22/11/08 22/11/08 29/11/08 22/11/08 PORDENONE PADOVA MILANO NAPOLI MILANO TAORMINA BRESCIA NAPOLI SAN SEBASTIANO CURONE MURISENGO VERONA CATANIA ROMA AREZZO ERCOLANO PADOVA VITERBO GENOVA VALTOPINA VALTOPINA PORDENONE PN PD MI NA MI ME BS NA AL AL VR CT RM AR NA PD VT GE PG PG PN 22/11/08 22/11/08 23/11/08 23/11/08 27/11/08 27/11/08 27/11/08 RIMINI PALERMO FOGGIA FOGGIA ROMA RHO-PERO TERNI RN PA FG FG RM MI TR 27/11/08 28/11/08 29/11/08 29/11/08 29/11/08 29/11/08 29/11/08 05/12/08 05/12/08 05/12/08 06/12/08 06/12/08 07/12/08 11/12/08 13/12/08 13/12/08 20/12/08 20/12/08 TORINO FOGGIA SILVI MARINA SILVI MARINA BASTIA UMBRA FIRENZE MODENA NAPOLI TERNI LANCIANO ROMA GENOVA FOGGIA CARRÙ CIVITANOVA MARCHE TERNI FOGGIA TERNI TO FG TE TE PG FI MO NA TR CH RM GE FG CN MC TR FG TR Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 DENOMINAZIONE AESTETICA SALONE MEDITERRANEO DELLA BELLEZZA E DEL BENESSERE ARREDAMENTO D’INTERNI MODA SPOSA EMAIA CAMPIONARIA SITE – SALONE DELL’IMPIANTISTICA GRAN MERCATO DELL’ANTICO – DEBALLAGE E 7.8. NOVECENTO. EDIZIONE AUTUNNO SICAILUX EXPO SCUOLA LA PIAZZA DEI MERCANTI – SALONE DEL COLLEZIONISMO E DEL BROCANTAGE HOBBYSHOW CHIBIMART 2007 – MOSTRA MERCATO DEI PRODOTTI TIPICI DELL’ARTIGIANATO SICILIA ORO BRIXIANTIQUARIA SALONE DELL’ANTIQUARIATO A NAPOLI MOSTRA MERCATO DEL TARTUFO FIERA NAZIONALE DEL TARTUFO «TRIFOLA D’OR» JOB & ORIENTA EXPOBIT 2008 100 PRESEPI AGRI E TOUR – SALONE DELL’AGRITURISMO FLORA TUTTINFIERA TUSCIARTE MOSTRA DEL DISCO E DEL FUMETTO USATO E DA COLLEZIONE MOSTRA MERCATO DEL TARTUFO MOSTRA MERCATO DEL TARTUFO 11º RADIOAMATORE - 3º SALONE DEL RADIOAMATORE, ELETTRONICA, HOME-COMPUTER DOMUSLEGNO MEDIMOBIL FOGGIA IN FIORE ZOOTECSUD RIMI LA CAMPIONARIA DELLE QUALITÀ ITALIANE SAPORI E NON SOLO....... FESTIVAL ENOGASTRONOMICO DEI PRODOTTI TIPICI DELL’UMBRIA RESTRUCTURA 2008 SALONE DEL LIBRO E DELL’EDITORIA FIERA MERCATO NAZIONALE DEL RADIOAMATORE DI PESCARA IDEA NATALE EXPO REGALO FLORENCE NOEL COUNTRY LIFE – UNO STILE DI VITA IN MOSTRA GAMECON VININUMBRIA AGROALIMENTA NATALE OGGI NATALIDEA – IDEA NEVE ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE CANINA FIERA DEL BUE GRASSO MOSTRA MERCATO RADIANTISTICA, ELETTRONICA, HOBBYSTICA CHRISTMAS VILLAGE PRAESEPIA CIOCCOLANDIA CIOCCOLATO E NON SOLO Allegato 7 – FIERE REGIONALI Data inizio 18/01/2008 19/01/2008 02/02/2008 09/02/2008 09/02/2008 CITTÀ Lonato Assago Milano Montichiari Rivolta d’Adda PROVINCIA BS MI MI BS CR DENOMINAZIONE FIERA MECCANICA AGRICOLA, ARTIGIANALE E COMMERCIALE DI LONATO MILANO SPOSI MINIATURITALIA ANTICHITÀ IN FIERA FIERA DI MERCI E BESTIAME SANT’APOLLONIA Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Data inizio CITTÀ Y – 1024 – PROVINCIA 15/02/2008 21/02/2008 21/02/2008 22/02/2008 21/02/2008 16/02/2008 21/02/2008 29/02/2008 29/02/2008 08/03/2008 07/03/2008 06/03/2008 14/03/2008 08/03/2008 14/03/2008 14/03/2008 21/03/2008 21/03/2008 22/03/2008 28/03/2008 28/03/2008 04/04/2008 03/04/2008 18/04/2008 19/04/2008 18/04/2008 17/04/2008 17/04/2008 24/04/2008 24/04/2008 24/04/2008 30/04/2008 01/05/2008 01/05/2008 08/05/2008 09/05/2008 21/05/2008 23/05/2008 12/06/2008 10/08/2008 15/08/2008 09/08/2008 23/08/2008 29/08/2008 29/08/2008 28/08/2008 05/09/2008 05/09/2008 Bergamo Rho-Pero Milano Darfo Boario Terme Milano Busto Arsizio Rho-Pero Darfo Boario Terme Darfo Boario Terme Gonzaga Vaprio d’Adda Milano Assago Brescia Vaprio d’Adda Abbiategrasso Milano Milano Grumello Cremonese ed Uniti Erba Busto Arsizio Busto Arsizio Bergamo Erba Montichiari Mantova Busto Arsizio Castano Primo Gonzaga Origgio Marcallo con Casone Voghera Gavardo Borghetto Lodigiano Brescia Mantova Darfo Boario Terme Rivanazzano Rho-Pero Almenno San Salvatore Sarnico Barzio Bienno Bergamo Orzinuovi Casteggio Cazzago San Martino Puegnago del Garda BG MI MI BS MI VA MI BS BS MN MI MI MI BS MI MI MI MI CR CO VA VA BG CO BS MN VA MI MN VA MI PV BS LO BS MN BS PV MI BG BG LC BS BG BS PV BS BS 12/09/2008 06/09/2008 07/09/2008 11/09/2008 18/09/2008 26/09/2008 28/09/2008 20/09/2008 25/09/2008 19/09/2008 26/09/2008 26/09/2008 02/10/2008 06/10/2008 Tovo S. Agata Cremona Seveso Pavia Comezzano – Cizzago Bergamo Canneto sull’Oglio Montichiari Milano Canneto sull’Oglio Milano Mantova Assago Edolo SO CR MI PV BS BG MN BS MI MN MI MN MI BS Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 DENOMINAZIONE NO FRILLS – Edizione primaverile TRAVEL&MOTION WHITE OPEN HOUSE DELLA MECCANICA 46...52 PLU SIZE ARREDOeCASA CERTICIBIT OPEN HOUSE DELLA IDRAULICA – ARREDO BAGNO EXPO MOTORI LAMBRUSCO e SAPORI D’ITALIA CASAMBIENTE LA PRIMAVERA IN FIERA HOBBY SHOW BRESCIA CASA CASAMBIENTE FIERA DI SAN GIUSEPPE – A RUOTA LIBERA SALONE DEL CIOCCOLATO ARTIGIANALE E DI QUALITÀ SALONE DELLA BIRRA ARTIGIANALE E DI QUALITÀ FIERA REGIONALE AGRICOLA DI PRIMAVERA M.E.C.I. – MOSTRA EDILIZIA CIVILE INDUSTRIALE MALPENSACAVALLI AGRIVARESE EDIL RISTOREXPO FESTIVAL DEI MOTORI L’ARTIGIANO IN PIAZZA PIAZZE IN FIERA VINO E TERRA GONZAGA ANTIQUARIA FIERA PRIMAVERILE DELLE MERCI E DEL BESTIAME FIERA DI SAN MARCO FIERA DELL’ASCENSIONE FIERA DI GAVARDO E VALLE SABBIA FIERA REGIONALE PLURISETTORIALE DI BORGHETTO LODIGIANO EXPOSICURAMENTE FIERA DEL PANE FIERA CAMPIONARIA CAMUNA CITTÀ DI DARFO BOARIO TERME AVIOEXPO BUY & DRIVE SHOW SAGRA REGIONALE DEGLI UCCELLI FIERA DEGLI UCCELLI E MOSTRA CANI DA CACCIA DI SARNICO SAGRA DELLE SAGRE MOSTRA MERCATO – ESPOSIZIONE VISIVA DI ARTI E MESTIERI FIERA DI SANT’ALESSANDRO FIERA DI ORZINUOVI OLTREVINI FIERA DELL’ARTIGIANATO ED AGRICOLTURA DELLA FRANCIACORTA FIERA DELL’AGRICOLTURA E DELL’ARTIGIANATO DELLA VALTENESI E DEL GARDA BRESCIANO ALTA REZIA DA GUSTARE CREMONANTIQUARIA FIERA VENATORIA ORNITOLOGICA AUTUNNO PAVESE DOC AGRICOLTURA IN FESTA NO FRILLS – Edizione autunnale MOSTRA DEL GIOCATTOLO D’EPOCA E DI MODERNARIATO PROGETTO CASA WHITE – PRET A PORTER E ACCESSORI DONNA CANNETO VERDE 46...52 PLU SIZE CONVEGNO FILATELICO NUMISMATICO MILANO SPOSI – Autunno ASTA REGIONALE BOVINI DI RAZZA BRUNA Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y – 1025 – Data inizio CITTÀ PROVINCIA 10/10/2008 10/10/2008 11/10/2008 11/10/2008 10/10/2008 09/10/2008 16/10/2008 Assago Castegnato Erba Montichiari Darfo Boario Terme Vaprio d’Adda Morbegno MI BS CO BS BS MI SO 17/10/2008 18/10/2008 18/10/2008 18/10/2008 23/10/2008 26/10/2008 25/10/2008 07/11/2008 Assago Verrua Po Abbiategrasso Erba Brescia Rovato Bergamo Goito MI PV MI CO BS BS BG MN 08/11/2008 14/11/2008 13/11/2008 15/11/2008 21/11/2008 15/11/2008 28/11/2008 11/12/2008 Cremona Edolo Milano Inveruno Gonzaga Codogno Abbiategrasso Castano Primo CR BS MI MI MN LO MI MI DENOMINAZIONE ZERO EMISSIONI FRANCIACORTA IN BIANCO IMMAGIMONDO FESTIVAL DEI MOTORI EXPO DEL BENESSERE E DEL FITNESS SPOSIDEA MOSTRA DEL BITTO E FIERA REGIONALE DEI PRODOTTI DELLA MONTAGNA LOMBARDA HOBBY SHOW MOSTRA DEL CRISANTEMO E DEI FIORI FIERA AGRICOLA DI OTTOBRE MOSTRA MERCATO DELL’ARTIGIANATO ESPOSI MOSTRA MERCATO DELLA PASTORIZIA – FESTA DELLA MONTAGNA FIERA CAMPIONARIA DI BERGAMO FIERA MOSTRA MERCATO DEL GRANA PADANO DEI PRATI STABILI E DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI DELLE COLLINE MORENICHE E DELLA PIANURA PEDECOLLINARE MANTOVANA IL BONTÀ MOSTRA REGIONALE BOVINI DI RAZZA BRUNA ANTIQUARIA ANTICA FIERA DI SAN MARTINO CHRISTMAS VILLAGE FIERA AUTUNNALE DI CODOGNO ABBIATE GUSTO NATALE IN FIERA D.G. Commercio, fiere e mercati [BUR20080118] Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 [4.6.1] Com.r. 28 marzo 2008 - n. 68 Elenco dei posteggi da assegnare in concessione ai fini del rilascio della autorizzazione prevista dall’art. 28 comma 1, lettera a) del d.lgs. 114/98 di cui i Comuni hanno richiesto la pubblicazione ai sensi dell’art. 5 comma 2 della l.r. 15/00 In relazione alla procedura prevista dall’art. 5 comma 2 della l.r. n. 15/00 «Norme in materia di commercio al dettaglio su aree pubbliche in attuazione del d.lgs. 114/98 e “Primi indirizzi regionali di programmazione del commercio al dettaglio su aree pubbliche”» i Comuni di Pradalunga (BG), Calcinato (BS), Cellatica (BS), Ome (BS), Lomazzo (CO), Canegrate (MI), San Giuliano Milanese (MI), Sabbioneta (MN), Virgilio (MN), Casteggio (PV), Confienza (PV) e Somma Lombardo (VA) hanno richiesto la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia dei posteggi liberi da assegnare in concessione a seguito di rilascio della relativa autorizzazione. La domanda per il rilascio dell’autorizzazione di cui all’art. 28 comma 1, lettera a) del d.lgs. 114/98, in carta legale e da predisporsi utilizzando i fac-simili di seguito riportati, con l’indicazione del posteggio per il quale si chiede l’assegnazione, deve essere inoltrata al Comune sede del posteggio entro sessanta giorni dalla presente pubblicazione. A tal proposito i Comuni sono invitati ad avvisare tutti gli operatori del mercato interessati che è stato avviato il procedimento di assegnazione dei posteggi liberi. Qualora nell’ambito del medesimo mercato sia prevista l’assegnazione di più posteggi e quindi il rilascio di più autorizzazioni gli operatori interessati devono presentare una domanda per ciascuna autorizzazione rilasciabile. Entro i successivi trenta giorni, ricevute le domande, i Comuni formulano e pubblicano la graduatoria sulla base dei criteri di priorità previsti dall’art. 5 comma 5 della citata legge regionale. In ordine ai predetti criteri di priorità si precisa quanto segue: 1) l’anzianità di registro delle imprese è comprensiva anche dell’anzianità maturata come ex registro ditte; 2) con riguardo al criterio di cui alla lettera b) dell’art. 5 comma 5 l’«anzianità di registro delle imprese» è riferita all’attività espletata nel settore commerciale. Gli assegnatari che sono utilmente collocati in graduatoria hanno titolo ad ottenere il rilascio della autorizzazione di cui all’art. 28, comma 1, lettera a) del d.lgs. n. 114/98 e la relativa concessione del posteggio. Il dirigente dell’U.O. commercio interno, reti distributive e mercati: Paolo Mora ——— • ——— ALLEGATI: A) Elenco posteggi B) Fac-simile domanda persona fisica C) Fac-simile domanda società di persone CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO MI MI 017032 CALCINATO 017048 CELLATICA 017048 CELLATICA 017123 OME 013133 LOMAZZO 013133 LOMAZZO 013133 LOMAZZO 3 4 5 6 7 8 9 10 013133 LOMAZZO 11 013133 LOMAZZO 12 013133 LOMAZZO 13 013133 LOMAZZO 14 013133 LOMAZZO 15 013133 LOMAZZO 16 013133 LOMAZZO 17 013133 LOMAZZO 18 013133 LOMAZZO 19 013133 LOMAZZO 20 015046 CANEGRATE 21 015046 CANEGRATE CO CO SABATO SABATO SABATO SABATO SABATO SABATO FRAZ. MANERA P.ZA RISORGIMENTO FRAZ. MANERA P.ZA RISORGIMENTO FRAZ. MANERA P.ZA RISORGIMENTO FRAZ. MANERA P.ZA RISORGIMENTO FRAZ. MANERA P.ZA RISORGIMENTO FRAZ. MANERA P.ZA RISORGIMENTO SABATO SABATO FRAZ. MANERA P.ZA RISORGIMENTO P.LE DEI DONATORI SABATO FRAZ. MANERA P.ZA RISORGIMENTO SABATO SABATO FRAZ. MANERA P.ZA RISORGIMENTO SABATO SABATO FRAZ. MANERA P.ZA RISORGIMENTO P.LE DEI DONATORI SABATO FRAZ. MANERA P.ZA RISORGIMENTO FRAZ. MANERA P.ZA RISORGIMENTO SABATO FRAZ. MANERA P.ZA RISORGIMENTO VENERDI' MARTEDI' GIOVEDI' BS P.ZA MERCATO VENERDI' FRAZ. PONTE S. MARCO VENERDI' VENERDI' VIA VALLE - VIA CALVEROLA Giorno di mercato VIA VALLE - VIA CALVEROLA UBICAZIONE (Via o Piazza principale che identifica il mercato) SCUOLA BS ELEMENTARE SCUOLA BS ELEMENTARE BS BG 016173 PRADALUNGA BG Prov. 2 COMUNE 016173 PRADALUNGA ISTAT Codice 1 N° 7.30 7.30 8.00 8.00 8.00 8.00 8.00 8.00 8.00 8.00 8.00 8.00 8.00 8.00 8.00 8.00 7.00 7.00 7.00 8.00 8.00 dalle ore 13.30 13.30 12.30 12.30 12.30 12.30 12.30 12.30 12.30 12.30 12.30 12.30 12.30 12.30 12.30 13.00 13.00 13.00 13.00 13.00 13.00 alle ore S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S T=stagionale M=mensile Q=quindicinale S=settimanale G=giornaliero CARATTERISTICHE DEL MERCATO dal al ELENCO POSTEGGI 34 34 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 21 14 14 10 22 22 23 3 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 2 9 14 5 21 3 Totale N° del postegg posteggi i o libero mercato 8,00 8,00 7,00 7,00 7,00 7,00 7,00 7,00 8,00 7,00 7,00 7,00 7,00 8,00 7,00 9,00 8,00 8,00 6,00 8,00 7,00 4,00 32,00 4,00 32,00 5,00 35,00 5,00 35,00 5,00 35,00 5,00 35,00 5,00 35,00 5,00 35,00 5,00 40,00 5,00 35,00 5,00 35,00 5,00 35,00 5,00 35,00 5,00 40,00 5,00 35,00 5,00 45,00 5,00 40,00 5,00 40,00 3,00 18,00 5,00 40,00 5,00 35,00 lung. larg. tot. mq. DIMENSIONI X X X X X X X X X X alim. X X X X X X X X X X X X X non alim. Settore merceolog. salumi e formaggi pesce frutta - verdura pollame merceol. Tipologia D.C.R. SI SI NO NO SI SI SI SI SI SI X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X 1200 post. 1500 post. * D.C.R. n. VII/950 n. VIII/466 Attrez. Alim. Esistente 27.01.04 20.11.07 SI/NO CARATTERISTICHE DEL POSTEGGIO ALLEGATO A) 54 020069 VIRGILIO 55 020069 VIRGILIO 53 020069 VIRGILIO 52 020054 SABBIONETA 50 020054 SABBIONETA MERCOLEDI' 7.00 MARTEDI' FRAZ. CERESE MN P.ZA A. MORO 7.00 7.00 MARTEDI' 7.00 7.00 7.00 MERCOLEDI' MERCOLEDI' 7.00 7.00 7.00 MARTEDI' MN P.ZA DUCALE MN P.ZA DUCALE 51 020054 SABBIONETA MERCOLEDI' MERCOLEDI' MERCOLEDI' 7.30 7.30 7.30 7.30 7.30 7.30 7.30 7.30 7.30 7.30 7.30 7.30 7.30 7.30 7.30 7.30 7.30 7.30 7.30 7.30 7.30 7.30 7.30 7.30 7.30 dalle ore FRAZ. CERESE MN P.ZA A. MORO FRAZ. CERESE MN P.ZA A. MORO MN P.ZA DUCALE MN P.ZA DUCALE 49 020054 SABBIONETA 48 020054 SABBIONETA MN P.ZA DUCALE MN P.ZA DUCALE 47 020054 SABBIONETA GIOVEDI' VIA REPUBBLICA MI 46 015195 SAN GIULIANO MILANESE GIOVEDI' VIA REPUBBLICA MI 45 015195 SAN GIULIANO MILANESE GIOVEDI' VIA REPUBBLICA MI 44 015195 SAN GIULIANO MILANESE GIOVEDI' VIA REPUBBLICA MI GIOVEDI' 43 015195 SAN GIULIANO MILANESE GIOVEDI' VIA REPUBBLICA MI 42 015195 SAN GIULIANO MILANESE VIA REPUBBLICA MI 41 015195 SAN GIULIANO MILANESE GIOVEDI' VIA REPUBBLICA MI 40 015195 SAN GIULIANO MILANESE GIOVEDI' VIA REPUBBLICA MI 39 015195 SAN GIULIANO MILANESE GIOVEDI' VIA REPUBBLICA MI 38 015195 SAN GIULIANO MILANESE GIOVEDI' VIA REPUBBLICA MI 37 015195 SAN GIULIANO MILANESE GIOVEDI' VIA REPUBBLICA MI 36 015195 SAN GIULIANO MILANESE GIOVEDI' VIA REPUBBLICA MI 35 015195 SAN GIULIANO MILANESE GIOVEDI' VIA REPUBBLICA MI 34 015195 SAN GIULIANO MILANESE GIOVEDI' VIA REPUBBLICA MI 33 015195 SAN GIULIANO MILANESE GIOVEDI' VIA REPUBBLICA MI 32 015195 SAN GIULIANO MILANESE GIOVEDI' VIA REPUBBLICA MI 31 015195 SAN GIULIANO MILANESE GIOVEDI' VIA REPUBBLICA MI 30 015195 SAN GIULIANO MILANESE GIOVEDI' VIA REPUBBLICA MI GIOVEDI' 29 015195 SAN GIULIANO MILANESE GIOVEDI' VIA REPUBBLICA MI 28 015195 SAN GIULIANO MILANESE VIA REPUBBLICA MI 27 015195 SAN GIULIANO MILANESE SABATO SABATO P.LE DEI DONATORI MI MI P.LE DEI DONATORI SABATO P.LE DEI DONATORI 25 015046 CANEGRATE MI 24 015046 CANEGRATE SABATO SABATO P.LE DEI DONATORI P.LE DEI DONATORI Giorno di mercato UBICAZIONE (Via o Piazza principale che identifica il mercato) 26 015046 CANEGRATE MI 23 015046 CANEGRATE Prov. MI ISTAT COMUNE 22 015046 CANEGRATE N° Codice 14.00 14.00 14.00 13.00 13.00 13.00 13.00 13.00 13.00 13.30 13.30 13.30 13.30 13.30 13.30 13.30 13.30 13.30 13.30 13.30 13.30 13.30 13.30 13.30 13.30 13.30 13.30 13.30 13.30 13.30 13.30 13.30 13.30 13.30 alle ore S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S T=stagionale M=mensile Q=quindicinale S=settimanale G=giornaliero CARATTERISTICHE DEL MERCATO dal al 56 56 56 26 26 26 26 26 26 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 34 34 34 34 34 52 34 10 25 21 16 8 6 4 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 34 31 30 27 25 Totale N° del postegg posteggi i o libero mercato 4,00 24,00 5,00 40,00 5,00 35,00 5,00 35,00 5,00 35,00 5,00 35,00 5,00 35,00 5,00 35,00 5,00 35,00 5,00 35,00 5,00 35,00 5,00 35,00 5,00 35,00 5,00 35,00 5,00 35,00 5,00 35,00 5,00 35,00 5,00 35,00 5,00 35,00 5,00 35,00 5,00 35,00 5,00 35,00 4,00 24,00 4,00 32,00 4,00 32,00 4,00 24,00 5,00 40,00 9,00 9,00 9,00 5,00 45,00 5,00 45,00 5,00 45,00 12,00 5,00 60,00 8,00 12,00 5,00 60,00 10,00 5,00 50,00 12,00 5,00 60,00 8,00 7,00 7,00 7,00 7,00 7,00 7,00 7,00 7,00 7,00 7,00 7,00 7,00 7,00 7,00 7,00 7,00 7,00 7,00 7,00 7,00 6,00 8,00 8,00 6,00 6,00 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X non alim. alim. lung. larg. tot. mq. DIMENSIONI Settore merceolog. fiori e piante, casalinghi, bigiotteria, merceria,tessuti, ferramenta,giocattoli, pelletteria,scarpe casalinghi e detersivi scarpe abbigliamento abbigliamento abbigliamento intimo fiorista dolciumi frutta e verdura frutta e verdura frutta e verdura olive e acciughe pollivendolo e rosticceria pescivendolo merceol. Tipologia D.C.R. NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X 1200 post. 1500 post. * D.C.R. n. VII/950 n. VIII/466 Attrez. Alim. Esistente 27.01.04 20.11.07 SI/NO CARATTERISTICHE DEL POSTEGGIO ISTAT COMUNE GIOVEDI' SABATO 8.00 7.00 7.00 7.00 7.00 7.00 7.00 7.00 7.00 7.00 7.00 7.00 7.00 7.00 7.00 7.00 7.00 7.00 dalle ore 14.00 13.00 13.00 13.00 13.00 13.00 13.00 13.00 13.00 13.00 13.00 13.00 13.00 13.00 13.00 13.00 13.00 14.00 alle ore S S S S S S S S S S S S S S S S S S T=stagionale M=mensile Q=quindicinale S=settimanale dal al 132 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 104 104 104 104 104 92 56 95 14 13 12 11 10 8 7 6 5 4 94 25 23 22 19 24 53 Totale N° del postegg posteggi i o libero mercato Settore merceolog. 6,00 7,00 4,00 4,00 4,00 4,00 6,00 6,00 6,00 6,00 9,00 8,00 8,00 8,00 8,00 8,00 8,00 9,00 4,50 27,00 4,00 28,00 6,00 24,00 6,00 24,00 6,00 24,00 6,00 24,00 4,00 24,00 4,00 24,00 4,00 24,00 4,00 24,00 5,00 45,00 4,00 32,00 4,00 32,00 4,00 32,00 4,00 32,00 4,00 32,00 4,00 32,00 5,00 45,00 X X X X X X X X X X X X X X X X X X fiori e piante, casalinghi, bigiotteria, merceria,tessuti, ferramenta,giocattoli, pelletteria,scarpe merceol. Tipologia D.C.R. NO NO X X X X X X X X X X X X X X X X X X 1200 post. 1500 post. * D.C.R. n. VII/950 n. VIII/466 Attrez. Alim. Esistente 27.01.04 20.11.07 SI/NO CARATTERISTICHE DEL POSTEGGIO non alim. alim. lung. larg. tot. mq. DIMENSIONI * Ai sensi della D.C.R. n. VIII/466 del 20.11.2007 il 30% dei nuovi posteggi verrà riservato, salvo mancanza di richiesta, alla vendita di prodotti tipici lombardi. 73 012123 SOMMA LOMBARDO P.ZA REPUBBLICA AREA ATTREZZATA VA VIA GIUSTI PV 72 018052 CONFIENZA SABATO P.ZA REPUBBLICA PV 71 018052 CONFIENZA SABATO P.ZA REPUBBLICA PV 70 018052 CONFIENZA SABATO P.ZA REPUBBLICA PV 69 018052 CONFIENZA SABATO P.ZA REPUBBLICA PV 68 018052 CONFIENZA SABATO P.ZA REPUBBLICA PV 67 018052 CONFIENZA SABATO P.ZA REPUBBLICA PV 66 018052 CONFIENZA SABATO P.ZA REPUBBLICA PV 65 018052 CONFIENZA SABATO P.ZA REPUBBLICA PV SABATO 64 018052 CONFIENZA MERCOLEDI' PV 63 018052 CONFIENZA P.ZA REPUBBLICA PV 62 018037 CASTEGGIO MERCOLEDI' P.ZA DANTE P.ZA CAVOUR PV 61 018037 CASTEGGIO MERCOLEDI' P.ZA DANTE P.ZA CAVOUR PV 60 018037 CASTEGGIO MERCOLEDI' P.ZA DANTE P.ZA CAVOUR PV 59 018037 CASTEGGIO MERCOLEDI' P.ZA DANTE P.ZA CAVOUR PV 58 018037 CASTEGGIO DOMENICA P.ZA DANTE P.ZA CAVOUR PV MARTEDI' Giorno di mercato P.ZA DANTE P.ZA CAVOUR UBICAZIONE (Via o Piazza principale che identifica il mercato) FRAZ. CERESE MN P.ZA A. MORO Prov. 57 018037 CASTEGGIO 56 020069 VIRGILIO N° Codice G=giornaliero CARATTERISTICHE DEL MERCATO - 1029 - Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria N. 15 – 7 aprile 2008 ALLEGATO B) marca da bollo (spazio per l’ufficio) PERSONA FISICA Al COMUNE di Oggetto: domanda di rilascio di autorizzazione per esercitare l’attività di commercio su aree pubbliche, di cui all’art. 28, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 114/98. Il/la sottoscritto/a Cognome ______________________________________________ Nome _____________________________________ data di nascita ____________________________________ luogo di nascita ____________________________________ cittadinanza ________________________________ residente a __________________________________ Prov. _______ via, piazza, ecc. ______________________________________________________ n. ___________ CAP ___________ Codice fiscale ________________________________________________ CHIEDE il rilascio dell’autorizzazione di cui all’oggetto per esercitare il commercio su aree pubbliche sul sottoindicato posteggio QUADRO A Comune di _______________________________________ giorno di mercato _______________________________ Via / P.zza ______________________________________________________________________________________ posteggio n. ____________________ di dimensioni: ____________________________________________________ settore merceologico: alimentare non alimentare tipologia merceologica _____________ attrezzato alimentare: SI oppure NO pubblicato sul Bollettino Ufficiale Regione Lombardia n. __________________ del ___________________________ A tal fine: DICHIARA - di essere in possesso dei requisiti morali di cui all’articolo 5 commi 2 e 4 del decreto legislativo 114/98 e che non sussistono nei propri confronti “cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui all’articolo 10 della legge 31 maggio 1965, n. 575” (antimafia); di non possedere più di una autorizzazione e relativa concessione di posteggio nello stesso mercato. QUADRO B (A) di non essere iscritto al Registro Imprese oppure (B) di essere iscritto al Registro Imprese presso la Camera di Commercio di ________________________________ al n. R.E.A. (Repertorio Economico Amministrativo) _______________________________________________ Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - 1030 - Serie Ordinaria N. 15 – 7 aprile 2008 DICHIARA INOLTRE QUADRO C (da compilare solo per il commercio relativo al settore merceologico alimentare) di essere in possesso di uno dei seguenti requisiti professionali di cui all’articolo 5 comma 5 del decreto legislativo 114/98: (A) aver frequentato con esito positivo il corso professionale per il commercio del settore alimentare: denominazione dell’istituto ________________________________ sede ____________________________ data conseguimento attestato _______________________________ (B) aver esercitato in proprio l’attività di vendita di prodotti alimentari: tipo di attività _____________________________________ dal __________________ al _________________ n. di iscrizione al Registro Imprese ___________________ CCIAA di ______________ n. R.E.A. __________ (C) aver prestato la propria opera presso imprese esercenti l’attività di vendita di prodotti alimentari: - quale dipendente qualificato, regolarmente iscritto all’INPS, dal _____________________ al ______________ denominazione __________________________________ sede __________________ n. R.E.A. ___________ - quale collaboratore familiare, regolarmente iscritto all’INPS, dal _____________________ al _____________ denominazione ___________________________________ sede _________________ n. R.E.A. ___________ (D) essere stato iscritto nell’ultimo quinquennio al Registro Esercenti il Commercio (REC) presso la CCIAA di ________________________________________ con il n. ________________ per il commercio delle tabelle merceologiche _____________________________________________________________________________ QUADRO D (A) di non essere in possesso del titolo di priorità per il rilascio dell’autorizzazione richiesta. oppure (B) di essere in possesso del titolo di priorità indicato nel QUADRO E. QUADRO E 1) presenze maturate nell’ambito del singolo mercato - l.r. 15/2000 art. 5, comma 5 lettera a) n. _____________ oppure 1) che ai sensi dell’art. 18, comma 2 della l. 241/90 le informazioni sopra richieste sono presenti in documenti già in possesso dell’Amministrazione Comunale dove è ubicato il mercato sede del posteggio da assegnare. 2) anzianità di registro delle imprese – l.r. 15/2000 art. 5, comma 5 lettera b) data di iscrizione _________________________________ anni ____________ mesi __________ giorni ______ 3) anzianità dell’attività di commercio su aree pubbliche attestata da Registro delle Imprese – l.r. 15/2000 art. 5, comma 5 lettera c) data di iscrizione ________________________________ anni_____________ mesi___________ giorni _____ N.B.: i requisiti indicati nel presente QUADRO devono essere posseduti alla data di pubblicazione sul B.U.R.L. Il sottoscritto è consapevole che le dichiarazioni false, la falsità negli atti e l’uso di atti falsi comportano l’applicazione delle sanzioni penali previste dall’art. 26 L. n. 15/1968. Data, ________________________ Firma _____________________________ ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE: Indicare nel QUADRO A i dati relativi al posteggio richiesto, come risultano pubblicati sul B.U.R.L. (Bollettino Ufficiale Regione Lombardia). Nel QUADRO B barrare la casella (A) oppure quella (B). Il QUADRO C è da compilare solo per il commercio relativo al settore merceologico alimentare. Nel QUADRO D barrare la casella (A) oppure quella (B). Quando si è barrata la casella (B) nel QUADRO D, barrare una o più caselle QUADRO E. La presente domanda può essere consegnata direttamente al protocollo del Comune competente o inviata allo stesso con raccomandata A.R. - 1031 - Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria N. 15 – 7 aprile 2008 ALLEGATO C) marca da bollo (spazio per l’ufficio) SOCIETÀ DI PERSONE Al COMUNE di Oggetto: domanda di rilascio di autorizzazione per esercitare l’attività di commercio su aree pubbliche, di cui all’art. 28, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 114/98. Il/la sottoscritto/a Cognome ____________________________________________ Nome _______________________________________ data di nascita _____________________________ luogo di nascita __________________________________________ cittadinanza _________________________________ residente a _________________________________ Prov. _______ via, piazza, ecc. ____________________________________________________________ n. ______ CAP __________ in qualità di legale rappresentante della società: denominazione _____________________________________________________________________________________ con sede in ________________________________ Prov. _______ via, piazza, ecc. ______________________________ n. ______ CAP ___________ iscritta al Registro Imprese al n. R.E.A. _________________________________________ presso la Camera di Commercio di ________________________________ Codice Fiscale ________________________ CHIEDE il rilascio dell’autorizzazione di cui all’oggetto per esercitare il commercio su aree pubbliche sul sottoindicato posteggio QUADRO A Comune di ____________________________________________ giorno di mercato ___________________________ Via/P.zza _______________________________________________________________________________________ posteggio n. _________________ di dimensioni: ________________________________________________________ settore merceologico: alimentare non alimentare tipologia merceologica __________________________ attrezzato alimentare: SI oppure NO pubblicato sul Bollettino Ufficiale Regione Lombardia n. _______________ del ______________________________ A tal fine: - DICHIARA di essere in possesso dei requisiti morali di cui all’articolo 5 commi 2 e 4 del decreto legislativo 114/98 e che non sussistono nei propri confronti “cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui all’articolo 10 della legge 31 maggio 1965, n. 575” (antimafia); di non possedere più di una autorizzazione e relativa concessione di posteggio nello stesso mercato. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - 1032 - Serie Ordinaria N. 15 – 7 aprile 2008 DICHIARA INOLTRE QUADRO B (da compilare solo per il commercio relativo al settore merceologico alimentare) di essere in possesso di uno dei seguenti requisiti professionali di cui all’articolo 5 comma 5 del decreto legislativo 114/98: (A) aver frequentato con esito positivo il corso professionale per il commercio del settore alimentare: denominazione dell’istituto _______________________________________ sede _______________________ data conseguimento attestato __________________________________________________________________ (B) aver esercitato in proprio l’attività di vendita di prodotti alimentari: tipo di attività ____________________________________________ dal _______________ al _____________ n. di iscrizione al Registro Imprese ______________________ CCIAA di ______________ n. R.E.A.________ (C) aver prestato la propria opera presso imprese esercenti l’attività di vendita di prodotti alimentari: - quale dipendente qualificato, regolarmente iscritto all’INPS, dal ______________________ al ____________ denominazione ___________________________________ sede __________________ n. R.E.A. __________ - quale collaboratore familiare, regolarmente iscritto all’INPS, dal ______________________ al ____________ denominazione __________________________________ sede ___________________ n. R.E.A. __________ (D) essere stato iscritto nell’ultimo quinquennio al Registro Esercenti il Commercio (REC) presso la CCIAA di _________________________________________________ con il n. ______ per il commercio delle tabelle merceologiche _____________________________________________________________________________ oppure che i requisiti professionali di cui all’articolo 5 comma 5 del decreto legislativo 114/98 sono posseduti dal signor _____________________________________________ che ha compilato la dichiarazione di cui al QUADRO E allegato alla domanda di autorizzazione. QUADRO C (A) che la società suindicata non è in possesso del titolo di priorità per il rilascio dell’autorizzazione richiesta oppure (B) che la società suindicata è in possesso del titolo di priorità indicato nel QUADRO D. QUADRO D (1) presenze maturate nell’ambito del singolo mercato - l.r. 15/2000 art. 5, comma 5 lettera a) n. ______________ oppure (1) che ai sensi dell’art. 18, comma 2 della l. 241/90 le informazioni sopra richieste sono presenti in documenti già in possesso dell’Amministrazione Comunale dove è ubicato il mercato sede del posteggio da assegnare. (2) anzianità di registro delle imprese – l.r. 15/2000 art. 5, comma 5 lettera b) data di iscrizione ___________________________ anni ____________ mesi____________ giorni ________ (3) anzianità dell’attività di commercio su aree pubbliche attestata da Registro delle Imprese – l.r. 15/2000 art. 5, comma 5 lettera c) data di iscrizione ___________________________ anni ____________ mesi____________ giorni ________ N.B.: i requisiti indicati nel presente QUADRO devono essere posseduti alla data di pubblicazione sul B.U.R.L. Il sottoscritto è consapevole che le dichiarazioni false, la falsità negli atti e l’uso di atti falsi comportano l’applicazione delle sanzioni penali previste dall’art. 26 L. n. 15/1968. Data _____________________ Firma _____________________ Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - 1033 - Serie Ordinaria N. 15 – 7 aprile 2008 QUADRO E allegato alla domanda (da compilare solo per il commercio relativo al settore merceologico alimentare da parte di altra persona specificatamente preposta all’attività commerciale diversa dal legale rappresentante) Cognome _____________________________ Nome __________________________ C.F. ______________________ Data di nascita _________________________ Cittadinanza _______________________________________________ Luogo di nascita: Stato __________________ Provincia ______ Comune ____________________________________ Residenza: Via, piazza, ecc. __________________________________ n. __________ C.A.P. ___________________ Comune ____________________________________________________ Prov. _____________________ dichiara di essere in possesso di uno dei seguenti requisiti professionali di cui all’articolo 5 comma 5 del decreto legislativo 114/98: (A) aver frequentato con esito positivo il corso professionale per il commercio del settore alimentare: denominazione dell’istituto ___________________________________________ sede ____________________ data conseguimento attestato ______________________________________ (B) aver esercitato in proprio l’attività di vendita di prodotti alimentari: tipo di attività __________________________________________ dal _________________ al _____________ n. di iscrizione al Registro Imprese ____________________ CCIAA di _________________ n. R.E.A. _______ (C) aver prestato la propria opera presso imprese esercenti l’attività di vendita di prodotti alimentari: - quale dipendente qualificato, regolarmente iscritto all’INPS, dal _____________________ al ______________ denominazione __________________________________ sede _____________________ n. R.E.A. _______ - quale collaboratore familiare, regolarmente iscritto all’INPS, dal _____________________ al ______________ denominazione ___________________________________ sede _____________________ n. R.E.A. _______ (D) essere stato iscritto nell’ultimo quinquennio al Registro Esercenti il Commercio (REC) presso la CCIAA di ______________________________________ con il n. __________________ per il commercio delle tabelle merceologiche ______________________________________________________________________________ Il sottoscritto consapevole che le dichiarazioni false, la falsità negli atti e l’uso di atti falsi comportano l’applicazione delle sanzioni penali previste dall’art. 26 L. n. 15/1968. Data ______________________ Firma __________________________ QUADRO F allegato alla domanda (da compilare a cura di soci/amministratori diversi dal legale rappresentante della medesima società che ha richiesto l’autorizzazione) Cognome _____________________________ Nome __________________________ C.F. ______________________ Data di nascita _______________________ Cittadinanza _________________________________________________ Luogo di nascita: Stato ___________________ Provincia ______ Comune ___________________________________ Residenza: Via, piazza, ecc. __________________________________ n. __________ C.A.P. ___________________ Comune _____________________________________________________ Prov. _____________________ dichiara - di essere in possesso dei requisiti morali previsti dall’articolo 5 commi 2 e 4 del decreto legislativo 114/98; - che non sussistono nei propri confronti “cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui all’articolo 10 della legge 31 maggio 1965, n. 575” (antimafia). Il sottoscritto consapevole che le dichiarazioni false, la falsità negli atti e l’uso di atti falsi comportano l’applicazione delle sanzioni penali previste dall’art. 26 L. n. 15/1968. Data __________________ Firma __________________________ Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - 1034 - Serie Ordinaria N. 15 – 7 aprile 2008 Cognome ___________________________ Nome _____________________ C.F. ___________________________ Data di nascita ________________________ Cittadinanza ______________________________________________ Luogo di nascita: Stato _________________________ Provincia _______ Comune __________________________ Residenza: Via, piazza, ecc._______________________________________________ n. _______ C.A.P. ________ Comune _________________________________________________________________ Prov. ________ dichiara - di essere in possesso dei requisiti morali previsti dall’articolo 5 commi 2 e 4 del decreto legislativo 114/98; - che non sussistono nei propri confronti “cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui all’articolo 10 della legge 31 maggio 1965, n. 575” (antimafia). Il sottoscritto consapevole che le dichiarazioni false, la falsità negli atti e l’uso di atti falsi comportano l’applicazione delle sanzioni penali previste dall’art. 26 L. n. 15/1968. Data ________________________ Firma _______________________________ --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Cognome ___________________________ Nome _____________________ C.F. ___________________________ Data di nascita ________________________ Cittadinanza ______________________________________________ Luogo di nascita: Stato _________________________ Provincia _______ Comune __________________________ Residenza: Via, piazza, ecc._______________________________________________ n. _______ C.A.P. ________ Comune _______________________________________________________________ Prov. _________ dichiara - di essere in possesso dei requisiti morali previsti dall’articolo 5 commi 2 e 4 del decreto legislativo 114/98; - che non sussistono nei propri confronti “cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui all’articolo 10 della legge 31 maggio 1965, n. 575” (antimafia). Il sottoscritto consapevole che le dichiarazioni false, la falsità negli atti e l’uso di atti falsi comportano l’applicazione delle sanzioni penali previste dall’art. 26 L. n. 15/1968. Data ________________________ Firma _______________________________ ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE: Indicare nel QUADRO A i dati relativi al posteggio richiesto, come risultano pubblicati sul B.U.R.L. (Bollettino Ufficiale Regione Lombardia). Indicare nel QUADRO B chi possiede i requisiti professionali per il settore merceologico alimentare. Nel caso i predetti requisiti professionali siano posseduti da soggetto diverso dal legale rappresentante compilare il QUADRO E allegato alla domanda di autorizzazione. Nel QUADRO C barrare la casella (A) oppure quella (B). Quando si è barrata la casella (B) nel QUADRO C, barrare una o più caselle QUADRO D. Le dichiarazioni di cui al QUADRO F allegato alla domanda devono essere compilate da soci/amministratori diversi dal legale rappresentante che ha presentato la domanda di autorizzazione. La presente domanda può essere consegnata direttamente al protocollo Comunale competente o inviata allo stesso con raccomandata A.R. Y Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 – 1035 – D.G. Industria, PMI e cooperazione [BUR20080119] [4.4.0] D.d.u.o. 13 marzo 2008 - n. 2499 Parere favorevole all’assegnazione dei finanziamenti alle varie imprese tramite vari Istituti di credito in adempimento alla d.g.r. del 23 dicembre 2003 n. 7/15797 LA DIRIGENTE DELLA U.O. SVILUPPO DELL’IMPRENDITORIALITÀ Viste: – la legge regionale n. 35 del 16 dicembre 1996 «Interventi regionali per lo sviluppo delle imprese minori» e in particolare l’art. 8 «Agevolazioni per l’accesso al credito» che prevede fra l’altro la riduzione del 50% del tasso di interesse sui finanziamenti concessi dagli Istituti di credito a favore delle PMI; – la deliberazione della Giunta regionale dell’8 marzo 2002 n. 7/8308 «Approvazione nuovo schema di convenzione tra la Regione Lombardia e gli Istituti di credito a seguito della deliberazione di Giunta del 21 dicembre 2001 n. 7/7469 «L.r. 35/96 Aggiornamento dei criteri di attuazione relativamente alle misure contemplate dagli artt. 2, lett. b) e c); art. 6, lett. a), c), d); art. 7, art. 8 e art. 9»; – le convenzioni successivamente stipulate tra la Regione Lombardia e gli Istituti di credito interessati; – la deliberazione della Giunta regionale del 23 dicembre 2003 n. 7/15797 «Agevolazioni a favore delle strutture di servizio per la realizzazione di progetti-programma di sostegno al sistema lombardo delle PMI industriali – Aggiornamento delle modalità di attuazione di cui alla d.g.r. del 21 dicembre 2001 – n. 7/7469 relativamente all’art. 2 lett. b) – Misura B1, art. 7 – Misura E1 e art. 8 – Misura E2 della l.r. n. 35/96»; – le domande di finanziamento presentate dalle imprese specificate nei documenti allegati, che formano parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; Ritenuto in base all’istruttoria effettuata dalla Struttura Servizi a sostegno delle imprese e del sistema delle imprese cooperative che le succitate domande di finanziamento risultano coerenti con i criteri fissati dalla Deliberazione della Giunta regionale del 23 dicembre 2003 n. 7/15797; Ritenuto quindi di esprimere parere favorevole all’assegnazione dei finanziamenti alle imprese specificate nei documenti alle- gati, che formano parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; Visti la legge regionale n. 16/96 e successive modifiche e integrazioni, nonché i provvedimenti organizzativi dell’VIII legislatura; Decreta 1. di esprimere parere favorevole all’assegnazione dei finanziamenti alle imprese elencate nei seguenti allegati che formano parte integrante e sostanziale del presente provvedimento: – Allegato A «Agevolazioni ammesse – Banca Popolare di Bergamo»; – Allegato B «Agevolazioni ammesse – San Paolo Imi»; – Allegato C «Agevolazioni ammesse – Banca di Legnano»; – Allegato D «Agevolazioni ammesse – Federazione delle Banche di Credito Cooperativo»; – Allegato E «Agevolazioni ammesse – Intesa Mediocredito»; – Allegato F «Agevolazioni ammesse – Banca Regionale Europea»; 2. di provvedere, con successivo decreto, ad autorizzare gli Istituti di credito interessati all’erogazione dei finanziamenti concessi alle imprese elencate nei seguenti allegati, previa presentazione alla Struttura Servizi a Sostegno delle Imprese e del Sistema delle Imprese Cooperative della Regione Lombardia della seguente documentazione: – rendicontazione delle spese sostenute entro 12 mesi dalla data del presente decreto; – copia del modello INPS DM 10 prima dell’inizio dell’investimento; – copia del modello INPS DM 10 relativo alla situazione successiva all’investimento realizzato; 3. di provvedere alla trasmissione del presente atto agli Istituti di credito interessati e alle imprese beneficiarie; 4. di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. La dirigente della U.O. sviluppo dell’imprenditorialità: Silvana Ravasio ——— • ——— ALLEGATO A L.r. 35/96 art. 8 – D.g.r. n. 15797/03: Misura E2 AGEVOLAZIONI AMMESSE – BANCA POPOLARE DI BERGAMO IMPRESA INDIRIZZO DOMANDA n. prot. data INTEGRAZIONE n. prot. data INVESTIMENTO Finalità Importo (1) A FINANZIAMENTO APPROVATO Durata Assegnazione anni A PBR PIATTAFORMA via Della Volta 84/d BRESCIANA RECUPERI Brescia S.R.L. 12659 29/11/2007 13599 20/12/2007 B1 B2 1.300.000,00 10 1.000.000,00 T.W. IMBALLAGGI S.R.L. via San Giuseppe 12/14 Telgate (BG) 12982 10/12/2007 40 04/01/2008 B2 150.000,00 5 120.000,00 MOTTA S.A.S. S.P. 181 ang. S.P. 201 n. 11 13137 Merlino (LO) 12/12/2007 440 15/01/2008 B1 320.000,00 10 250.000,00 FERTECH S.R.L. via Industria 11 Monte Marenzo (LC) 314 10/01/2008 B2 699.000,00 5 500.000,00 13209 14/12/2007 1. FINALITÀ DELL’INVESTIMENTO: A) TUTELA AMBIENTALE A1) Opere civili e impiantistiche, acquisizione di impianti e attrezzature necessari all’adeguamento degli ambienti di lavoro e al rispetto delle leggi vigenti in materia di sicurezza; A2) Acquisizione di impianti ed attrezzature in grado di assicurare, il rispetto della normativa vigente in materia di trattamento delle acque e delle emissioni; A3) Acquisizione di impianti ed attrezzature che assicurino una sostanziale riduzione dei consumi energetici. B) INCREMENTO OCCUPAZIONALE B1) Acquisto e/o ristrutturazione dell’immobile; B2) Acquisto di macchinari, impianti, marchi e brevetti. Y Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 – 1036 – ALLEGATO B L.r. 35/96 art. 8 – D.g.r. n. 15797/03: Misura E2 AGEVOLAZIONI AMMESSE – SAN PAOLO IMI IMPRESA INDIRIZZO DOMANDA n. prot. data INTEGRAZIONE n. prot. data INVESTIMENTO Finalità Importo (1) A FINANZIAMENTO APPROVATO Durata Assegnazione anni A AUTOTRASPORTI LON- via G. Crescenzi 84 13345 241 B2 332.042,61 5 265.634,09 GA DI LONGA PIETRO & Ranzanico (BG) 17/12/2007 09/01/2008 C. S.N.C. (1) FINALITÀ DELL’INVESTIMENTO: A) TUTELA AMBIENTALE A1) Opere civili e impiantistiche, acquisizione di impianti e attrezzature necessari all’adeguamento degli ambienti di lavoro e al rispetto delle leggi vigenti in materia di sicurezza; A2) Acquisizione di impianti ed attrezzature in grado di assicurare, il rispetto della normativa vigente in materia di trattamento delle acque e delle emissioni; A3) Acquisizione di impianti ed attrezzature che assicurino una sostanziale riduzione dei consumi energetici. B) INCREMENTO OCCUPAZIONALE B1) Acquisto e/o ristrutturazione dell’immobile; B2) Acquisto di macchinari, impianti, marchi e brevetti. ALLEGATO C L.r. 35/96 art. 8 – D.g.r. n. 15797/03: Misura E2 AGEVOLAZIONI AMMESSE – BANCA DI LEGNANO IMPRESA ELETTROTER S.R.L. INDIRIZZO via Cesare Correnti 1/a San Vittore Olona (MI) via Gramsci 98 Marnate (MI) DOMANDA n. prot. data 12858 05/12/2007 19 02/01/2008 INTEGRAZIONE n. prot. data / INVESTIMENTO Finalità Importo (1) A B1 360.000,00 FINANZIAMENTO APPROVATO Durata Assegnazione anni A 10 288.000,00 MARNATE / B2 625.000,00 5 500.000,00 TRASFORMATORI S.R.L. (1) FINALITÀ DELL’INVESTIMENTO: A) TUTELA AMBIENTALE A1) Opere civili e impiantistiche, acquisizione di impianti e attrezzature necessari all’adeguamento degli ambienti di lavoro e al rispetto delle leggi vigenti in materia di sicurezza; A2) Acquisizione di impianti ed attrezzature in grado di assicurare, il rispetto della normativa vigente in materia di trattamento delle acque e delle emissioni; A3) Acquisizione di impianti ed attrezzature che assicurino una sostanziale riduzione dei consumi energetici. B) INCREMENTO OCCUPAZIONALE B1) Acquisto e/o ristrutturazione dell’immobile; B2) Acquisto di macchinari, impianti, marchi e brevetti. ALLEGATO D L.r. 35/96 art. 8 – D.g.r. n. 15797/03: Misura E2 AGEVOLAZIONI AMMESSE – FEDERAZIONE LOMBARDA DELLE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO IMPRESA DELTA PROJECT S.R.L. INDIRIZZO DOMANDA n. prot. data INTEGRAZIONE n. prot. data INVESTIMENTO Finalità Importo (1) A FINANZIAMENTO APPROVATO Durata Assegnazione anni A via Cascina Secchi 351 90 / B1 420.000,00 10 336.000,00 ISSO (BG) 07/01/2008 TERMOSTAMPI S.R.L. via Buozzi 4 91 / B2 375.000,00 5 300.000,00 Cernusco sul Naviglio (MI) 07/01/2008 (1) FINALITÀ DELL’INVESTIMENTO: A) TUTELA AMBIENTALE A1) Opere civili e impiantistiche, acquisizione di impianti e attrezzature necessari all’adeguamento degli ambienti di lavoro e al rispetto delle leggi vigenti in materia di sicurezza; A2) Acquisizione di impianti ed attrezzature in grado di assicurare, il rispetto della normativa vigente in materia di trattamento delle acque e delle emissioni; A3) Acquisizione di impianti ed attrezzature che assicurino una sostanziale riduzione dei consumi energetici. B) INCREMENTO OCCUPAZIONALE B1) Acquisto e/o ristrutturazione dell’immobile; B2) Acquisto di macchinari, impianti, marchi e brevetti. Y Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1037 – Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 ALLEGATO E L.r. 35/96 art. 8 – D.g.r. n. 15797/03: Misura E2 AGEVOLAZIONI AMMESSE – INTESA MEDIOCREDITO IMPRESA INDIRIZZO DOMANDA n. prot. data INTEGRAZIONE n. prot. data INVESTIMENTO Finalità Importo (1) A FINANZIAMENTO APPROVATO Durata Assegnazione anni A AUTOROTOR S.R.L. via dell’Industria 4 162 1461 B2 625.000,00 5 500.000,00 Vaiano Cremasco (CR) 08/01/2008 11/02/2008 IDROSANITARIA via Monsuello 36 170 614 B1 1.250.000,00 10 1.000.000,00 BONOMI S.P.A. Lumezzane (BS) 08/01/2008 18/01/2008 (1) FINALITÀ DELL’INVESTIMENTO: A) TUTELA AMBIENTALE A1) Opere civili e impiantistiche, acquisizione di impianti e attrezzature necessari all’adeguamento degli ambienti di lavoro e al rispetto delle leggi vigenti in materia di sicurezza; A2) Acquisizione di impianti ed attrezzature in grado di assicurare, il rispetto della normativa vigente in materia di trattamento delle acque e delle emissioni; A3) Acquisizione di impianti ed attrezzature che assicurino una sostanziale riduzione dei consumi energetici. B) INCREMENTO OCCUPAZIONALE B1) Acquisto e/o ristrutturazione dell’immobile B2) Acquisto di macchinari, impianti, marchi e brevetti. ALLEGATO F L.r. 35/96 art. 8 – D.g.r. n. 15797/03: Misura E2 AGEVOLAZIONI AMMESSE – BANCA REGIONALE EUROPEA IMPRESA INDIRIZZO DOMANDA n. prot. data INTEGRAZIONE n. prot. data INVESTIMENTO Finalità Importo (1) A FINANZIAMENTO APPROVATO Durata Assegnazione anni A ALIANTE PARTNERS S.R.L. MEDITERRANEO INVESTMENTS S.R.L. PER S.P.A. via Dei Piatti 9 227 1181 B1 1.250.000,00 10 1.000.000,00 Milano 09/01/2008 04/02/2008 via Pieve 8 228 / B1 1.250.000,00 10 1.000.000,00 Nuvolento (BS) 09/01/2008 via G. Di Vittorio 61 229 1385 B2 225.000,00 5 180.000,00 Peschiera Borromeo (MI) 09/01/2008 08/02/2008 (1) FINALITÀ DELL’INVESTIMENTO: A) TUTELA AMBIENTALE A1) Opere civili e impiantistiche, acquisizione di impianti e attrezzature necessari all’adeguamento degli ambienti di lavoro e al rispetto delle leggi vigenti in materia di sicurezza; A2) Acquisizione di impianti ed attrezzature in grado di assicurare, il rispetto della normativa vigente in materia di trattamento delle acque e delle emissioni; A3) Acquisizione di impianti ed attrezzature che assicurino una sostanziale riduzione dei consumi energetici. B) INCREMENTO OCCUPAZIONALE B1) Acquisto e/o ristrutturazione dell’immobile; B2) Acquisto di macchinari, impianti, marchi e brevetti. [BUR20080120] [4.4.0] D.d.s. 6 marzo 2008 - n. 2226 Fondo Unico Regionale per la concessione di incentivi a favore delle imprese lombarde – Variazioni relative alle domande presentate a valere sulla legge 598/94 IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA SERVIZI A SOSTEGNO DELLE IMPRESE E DEL SISTEMA DELLE IMPRESE COOPERATIVE Visto l’art. 2 – comma 42 della l.r. 5 gennaio 2000, n. 1 che istituisce, in attuazione dell’art. 19 – commi 6 e 12 – del d.lgs. 112/98, il Fondo Unico Regionale per la concessione di incentivi e benefici alle imprese operanti in Lombardia; Preso atto che la Regione Lombardia è subentrata al Ministero del Tesoro nella Convenzione in essere con MCC s.p.a., stipulando a tal fine, in forza delle deliberazioni 6/48874 del 1º marzo 2000 e 7/509 del 24 luglio 2000, apposito Atto aggiuntivo, sottoscritto in data 26 luglio 2000, per la gestione, tra gli altri, degli incentivi di cui alle leggi 28 novembre 1965, n. 1329, 27 ottobre 1994, n. 598 – art. 11 e 16 luglio 1997, n. 228 – art. 4-quinquies; Dato atto che tale Convenzione è scaduta in data 31 dicembre 2004 e che le parti si sono accordate affinché MCC s.p.a. continui a gestire le domande di agevolazione pervenute entro tale data; Considerato che l’art. 3 della Convenzione affidava ad un Comitato di gestione, composto da sette membri nominati da MCC s.p.a., di cui due su designazione di MCC e i restanti su designazione del Presidente della Giunta regionale, le attività di approvazione, variazione, revoca e archiviazione delle domande di agevolazione pervenute; Dato atto che, ai sensi del citato art. 3 della Convenzione, il Comitato è decaduto dalle sue funzioni allo scadere della Con- venzione medesima e che, conseguentemente MCC s.p.a. è tenuto a sottoporre le proprie eventuali proposte di variazione o revoca alla competente struttura della D.G. Industria, PMI e Cooperazione; Vista la nota del 27 dicembre 2007, prot. n. 79497, con la quale MCC s.p.a. ha trasmesso alla Regione Lombardia l’elenco delle domande precedentemente deliberate dal Comitato MCC s.p.a. – Regione Lombardia per la quale si rende attualmente necessario adottare un provvedimento di variazione; Preso atto delle motivazioni e delle proposte espresse da MCC s.p.a. sulle singole domande di agevolazione; Ritenuto di procedere alla variazione proposta da MCC s.p.a., come indicato nell’Allegato 1 del presente atto; Visti la l.r. n. 16/96 e successive modifiche e integrazioni, nonché i provvedimenti organizzativi dell’VIII legislatura; Decreta 1) di approvare la variazione all’agevolazione concessa ai sensi della legge n. 598/94 a favore dell’impresa indicata nell’Allegato 1 per le motivazioni specificate nell’allegato medesimo, parte integrante e sostanziale del presente atto; 2) di provvedere ad inviare copia del presente atto a MCC s.p.a. per i provvedimenti di competenza; 3) di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito web www.Regione.Lombardia.it. La dirigente della struttura servizi a sostegno delle imprese e del sistema delle imprese cooperative: Marina Gori Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y – 1038 – Allegato n. 1 LEGGE 598/94 – VARIAZIONI N. operazione: 22466. Soggetto richiedente: Intesa San Paolo Imi. Impresa beneficiaria: Allegri Cesare s.p.a. Data delibera: 27 ottobre 2004. Proposta: favorevole. Data richiesta proroga: 13 novembre 2007. Tipo variazione: proroga del termine di utilizzo all’1 luglio 2007. Motivazione: la Banca ha chiesto una ulteriore proroga del termine per la presentazione della richiesta di erogazione in quanto l’impresa ha concluso il programma degli investimenti con l’ultima fornitura del 30 giugno 2007. [BUR20080121] [4.4.0] D.d.s. 28 marzo 2008 - n. 3064 Approvazione dell’invito a presentare candidature per la costituzione di un elenco di soggetti attuatori di servizi di «Audit per la Valutazione del Posizionamento del Portafoglio Prodotti nei confronti del REACH» per la fase preliminare di applicazione del Regolamento CE n. 1970/2006 – REACH IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA SERVIZI A SOSTEGNO DELLE IMPRESE E DEL SISTEMA DELLE IMPRESE COOPERATIVE Richiamati: • il PRS VIII legislatura approvato con d.c.r. 26 ottobre 2005 n. VIII/25 ed in particolare l’area 3 «Competitività»; • la l.r. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitività per le imprese e per il territorio della Lombardia»; • la d.g.r. 2210 del 29 marzo 2006 di approvazione dello Schema di Accordo di Programma con il sistema camerale lombardo per lo sviluppo economico e la competitività del sistema lombardo; • il Regolamento CE 1907/2006 concernente la registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche (REACH); • il POR 2007/2013 Obiettivo «Competitività regionale e Occupazione» ed in particolare l’asse 1 «Innovazione», linea di intervento 1.1.1.2 «Sviluppo di Centri di Competenza di rilievo regionale», che al punto tre prevede «l’attivazione di un sistema di laboratorio a supporto della attività previste dal Regolamento REACH»; • la d.g.r. n. 8/6146 del 12 dicembre 2007 «Criteri per l’assegnazione di voucher a favore delle PMI Lombarde per l’applicazione del Regolamento CE n. 1907/2006 «Registration, Evaluation, Authorisation of Chemicals» (REACH); Richiamato l’allegato 1 della sopracitata d.g.r. 6146/2007 ed in particolare il punto 6 «Caratteristiche dei soggetti che svolgeranno l’Audit», nel quale sono definiti i requisiti dei soggetti attuatori oltre che le attività di lavoro specifiche per la valutazione preliminare del Posizionamento del Portafoglio Prodotti nei confronti del REACH; Ritenuto pertanto, al fine di dare attuazione a quanto indicato nella sopracitata d.g.r. 6146/2007, di dover istituire un elenco dei soggetti che potranno svolgere servizio di «Audit per la valutazione del Posizionamento del Portafoglio Prodotti nei confronti del REACH» per la fase preliminare di applicazione del Regolamento REACH a favore delle PMI lombarde; Dato atto che al fine di definire l’elenco sopracitato è necessario individuare i soggetti operanti sul territorio della Lombardia che possiedono i requisiti indicati al punto 6 della d.g.r. 6146 del 12 dicembre 2007; Ritenuto pertanto necessario emanare un provvedimento di «Invito a presentare candidature per la costituzione di un elenco di soggetti attuatori per la fase preliminare di applicazione del Regolamento CE n. 1907/2006 Registration, Evaluation, Authorisation of Chemicals» (REACH); Vista la l.r. n. 16 del 23 luglio 1996 e le successive modificazioni ed integrazioni, nonché i provvedimenti organizzativi dell’VIII legislatura; Decreta 1) di approvare l’allegato 1 «Invito a presentare candidature per la costituzione di un elenco di soggetti attuatori per la fase preliminare di applicazione del Regolamento CE n. 1907/2006 Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 Registration, Evaluation, Authorisation of Chemicals» (REACH), che forma parte integrante e sostanziale del presente atto; 2) di demandare a successivo provvedimento del Dirigente l’approvazione dell’elenco risultante a seguito di verifica della candidature pervenute; 3) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito: www.regione.lombardia.it. Il dirigente della struttura servizi a sostegno delle imprese e del sistema delle imprese cooperative: Marina Gori ——— • ——— Allegato 1 Invito a presentare candidature per la costituzione di un elenco di soggetti attuatori per la fase preliminare di applicazione del Regolamento CE n. 1907/2006 «Registration, Evaluation, Authorisation of Chemicals» (REACH) INDICE 1. Finalità 2. Soggetti che possono presentare candidature 3. Attività dei soggetti attuatori 4. Valore del voucher 5. Modalità e termini di presentazione delle candidature 6. Valutazione delle domande di candidatura 7. Nucleo di valutazione 8. Approvazione dell’elenco regionale dei soggetti che svolgono l’«Audit di Valutazione del Posizionamento del Portafoglio Prodotti nei confronti del REACH» 9. Ispezioni e controlli 10. Decadenza dal ruolo di soggetto attuatore 11. Informativa sul trattamento dei dati personali 1. Finalità Regione Lombardia e Camere di Commercio Lombarde, nell’ambito degli impegni assunti con l’Accordo di Programma per lo sviluppo economico e la competitività del sistema lombardo intendono favorire i processi di innovazione per la competitività delle imprese lombarde. Con questo invito s’intende costituire un elenco di soggetti attuatori al fine di supportare le PMI nella fase preliminare di applicazione del Regolamento CE n. 1907/2006 REACH (acronimo di Registration, Evaluation, Authorisation of Chemicals) in vigore dal 1º giugno 2007 e per incentivare l’applicazione da parte delle imprese di processi permanenti di monitoraggio sulle sostanze chimiche. Il Regolamento prevede in particolare la registrazione di tutte le sostanze prodotte o importate nel territorio dell’Unione Europea in quantità pari o superiore ad una tonnellata l’anno. Tale Regolamento coinvolgerà le imprese nel settore chimico ed avrà un impatto anche su tutte le filiere manifatturiere. 2. Soggetti che possono presentare candidature Possono presentare domanda di candidatura a Regione Lombardia, in qualità di soggetti attuatori per le iniziative di cui al precedente punto 1, soggetti giuridici di diritto pubblico o di diritto privato con i seguenti requisiti: a) che abbiano sede sul territorio lombardo; b) che dispongano almeno di un esperto Senior con le seguenti caratteristiche curriculari: – esperienza decennale in «regulatory affair»; – laurea in chimica industriale o laurea equipollente ai sensi del d.m. 8 febbraio 1994 o laurea in biologia con indirizzo tossicologico; – abilitazione all’esercizio della professione; c) che dispongano almeno di un esperto Junior con le seguenti caratteristiche curriculari: – esperienza nella verifica di dossier relativi a normative europee e nazionali di prodotto (es.: normativa sui farmaci, sugli alimenti, sui biocidi, sui materiali a contatto con gli alimenti); – laurea in chimica industriale o laurea equipollente secondo il d.m. 8 febbraio 1994 o laurea in biologia con indirizzo tossicologico; Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y – 1039 – – abilitazione all’esercizio della professione; d) che i soggetti di cui ai punti b) e c) possiedano, come da curriculum, la capacità di: – redigere l’elenco dei prodotti aziendali, completo delle informazioni su nomenclatura, valutazione delle sostanze di pertinenza dell’azienda in esame; – identificare, anche in via quantitativa, ogni singola sostanza presente nei luoghi di lavoro o gestita dal richiedente; – interpretare e valutare i dati tossicologici e di igiene industriale; – individuare per ogni sostanza le azioni opportune per soddisfare i requisiti della normativa REACH, dai RIP e dalle buone pratiche industriali; – aggiornare in merito ai potenziali usi delle sostanze; – preparare e coordinare la stesura di documentazione specifica; – gestire gruppi impegnati nello sviluppo di progetti; – formulare la relazione finale di analisi del Portafoglio Prodotti; e) che abbiano la possibilità di utilizzare un laboratorio certificato secondo gli standard SINAL e GLP o la disponibilità di una rete di laboratori parimenti certificati e per l’effettuazione dei test fisici, chimici, tossicologici ed ecotossicologici presenti nel REACH. Tutti i requisiti citati nel presente punto devono essere autocertificati dal soggetto che svolgerà l’Audit al momento della presentazione della candidatura. 3. Attività dei soggetti attuatori Il soggetto attuatore per il servizio di «Audit di Valutazione del Posizionamento del Portafoglio Prodotti nei confronti del REACH» svolgerà le seguenti attività: a) analisi del Catalogo dei Prodotti del Richiedente («il Catalogo»): quali sono le implicazioni del REACH per ogni sostanza/ preparato/articolo del Portafoglio Prodotti Aziendali e quali sono le procedure da attivare; b) individuazione delle metodologie per accelerare l’Audit sulle sostanze (sostanze singole, miscele, polimeri, articoli contenenti sostanze). Tali metodologie potranno essere di tipo statistico e di tipo chimico-fisico; c) in particolare, per gli Utilizzatori a Valle, individuazione degli eventuali usi intesi e non intesi: orientamento su come attivare una corretta comunicazione di filiera con fornitori e clienti e sulle criticità dovute ad usi non intesi; d) valutazione su come il Catalogo dell’Impresa si posiziona nei confronti del REACH (quali sostanze andrebbero registrate, autorizzate, notificate; per quali di esse occorrerà nominare un’Entità Legale); e) raccomandazione, mediante un documento scritto («il Rapporto»), sui passi successivi che l’impresa dovrà compiere, con alcune indicazioni operative sui consorzi opportuni fra produttori e importatori di sostanze chimiche – fra formulatori, miscelatori, produttori di polimeri – produttori di articoli, che si formeranno in Unione Europea; f) consulenze specialistiche per lo studio e la realizzazione di un sistema continuo di monitoraggio delle sostanze chimiche. 4. Valore del voucher Il voucher sosterrà le PMI lombarde nell’ottenimento del servizio di «Audit di Valutazione del Posizionamento del Portafoglio Prodotti nei confronti del REACH». L’importo del voucher sarà pari ad C 2.080,00. Tale importo rimarrà fisso, indipendentemente dall’entità complessiva della spesa sostenuta dall’impresa, che comunque non potrà essere inferiore a C 3.000,00. Importi inferiori alla spesa minima consentita non potranno essere richiesti. Con successivo provvedimento del Dirigente verranno individuate le modalità per l’assegnazione del voucher a favore delle PMI lombarde. 5. Modalità e termini di presentazione delle candidature I soggetti proponenti devono presentare direttamente a Regione Lombardia la propria proposta di candidatura obbligatoria- Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 mente in forma telematica utilizzando esclusivamente lo «schema on-line» disponibile sul sito internet www.regione.lombardia.it nella sezione «Direzioni Generali» della Home page – dalle ore 9.30 di lunedı̀ 14 aprile 2008, – alle ore 16.30 di venerdı̀ 30 maggio 2008. Per informazioni sulle modalità di partecipazione al bando è possibile inviare una e-mail al seguente indirizzo: [email protected]. Per assistenza tecnica alla compilazione on line è possibile contattare Lombardia Call s.p.a. – tel. 800131151 – dal lunedı̀ al venerdı̀, dalle ore 8.00 alle ore 20.00, e il sabato, dalle ore 8.00 alle ore 12.00, festivi esclusi. La domanda di candidatura, inoltrata telematicamente, deve essere stampata (cosı̀ come rilasciata dalla procedura informatica) ed inviata, pena l’esclusione, entro e non oltre 10 giorni di calendario dall’invio telematico. La domanda di candidatura cartacea deve essere corredata da marca da bollo (C 14,62), firmata dal legale rappresentante ed indirizzata a: Regione Lombardia, Direzione Generale Industria, PMI e Cooperazione, U.O. Sviluppo dell’Imprenditorialità, Struttura «Servizi a sostegno delle imprese e del sistema delle imprese cooperative» – via Taramelli, 20 – 20124 Milano. Sulla busta contenente la domanda di candidatura dovrà essere riportata la seguente dicitura: «Invito a presentare candidature per la costituzione di un elenco di soggetti attuatori per la fase preliminare di applicazione del Regolamento CE n. 1907/2006 “Registration, Evaluation, Authorisation of Chemicals” (REACH)». La mancata o ritardata presentazione della domanda di candidatura su carta costituisce motivo di non ammissibilità della domanda. La consegna della domanda di candidatura su carta deve avvenire attraverso una delle seguenti due modalità: 1) Presentazione diretta a: • Protocollo Generale della Giunta regionale della Lombardia: – via Taramelli, 20 – 20124 Milano, – via Pirelli, 12 – 20124 Milano; • Protocollo della Direzione Generale Industria, PMI e Cooperazione, via Taramelli 20, – 20124 Milano; • uno degli Uffici Protocollo delle Sedi Territoriali in ciascuna Provincia. In tutti i casi con i seguenti orari: da lunedı̀ a giovedı̀ dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 14.30 alle ore 16.30; il venerdı̀ dalle ore 9.00 alle ore 12.00. Gli indirizzi degli Uffici Protocollo delle singole sedi territoriali sono reperibili sul sito internet della Regione Lombardia www.regione.lombardia.it, all’interno della Home page, sezione «Regione», «Organizzazione e Uffici», «Indirizzi e orari protocollo». 2) Spedizione con raccomandata con avviso di ricevimento o posta celere a: • Giunta regionale della Lombardia – Direzione Generale Industria, PMI e Cooperazione, Struttura «Servizi a sostegno delle imprese e del sistema delle imprese cooperative» – via Taramelli, 20 – 20124 Milano. Per la verifica del rispetto dei termini, a seconda della modalità di presentazione, farà fede: – la data del timbro di arrivo ad uno dei protocolli regionali sopra indicati; – la data del timbro postale di spedizione. I soggetti richiedenti in possesso di firma digitale possono validare le propria candidatura: – apponendo digitalmente la firma del legale rappresentante; – allegando in via informatica copia della carta d’identità del legale rappresentante. La modulistica da utilizzare per la presentazione della candidatura su carta è esclusivamente quella resa disponibile dalla procedura di inoltro telematico. La domanda di candidatura su carta, spedita o consegnata entro e non oltre 10 giorni di calendario dalla data di invio telematico, sottoscritta dal legale rappresentante, avrà valore di dichiarazione resa ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 38, 46, 47, 48, 75 e 76 del d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, vigente. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y – 1040 – 6. Valutazione delle domande di candidatura Regione Lombardia, anche per tramite di soggetti incaricati, effettuerà la valutazione delle domande di candidatura presentate con le seguenti modalità: a) istruttoria formale, per verificare la regolarità della domanda di candidatura (termini di presentazione, sottoscrizione, imposta di bollo ecc.) sulla base di quanto indicato al punto 5; b) istruttoria tecnica, per verificare la sussistenza dei requisiti indicati al punto 2. Regione Lombardia, anche per tramite di soggetti incaricati, si riserva, in ogni caso, di chiedere tutte le informazioni aggiuntive che si rendessero necessarie per la corretta valutazione delle domande. I documenti richiesti dovranno essere trasmessi, nei termini perentori di 10 giorni di calendario dalla data di ricevimento – anche via e-mail o fax – della specifica richiesta, all’indirizzo indicato nella richiesta stessa. Decorsi i termini stabiliti per la trasmissione dei documenti, la domanda di candidatura verrà considerata decaduta. Qualora la domanda di candidatura sia viziata o priva di uno o più requisiti, previsti al precedente punto 2, sarà esclusa dal presente invito. 7. Nucleo di valutazione La Direzione Generale Industria, PMI e Cooperazione costituirà, con successivo atto, un Nucleo di Valutazione per la validazione e per la proposta di approvazione dell’elenco regionale dei soggetti di cui al successivo punto 8. 8. Approvazione dell’elenco regionale dei soggetti che svolgono servizio di «Audit di Valutazione del Posizionamento del Portafoglio Prodotti nei confronti del REACH» L’elenco dei soggetti individuati per il servizio di «Audit di Valutazione del Posizionamento del Portafoglio Prodotti nei confronti del REACH», è definito sulla base delle proposte presentate dai soggetti attuatori, di cui al precedente punto 5. Con successivo provvedimento la Direzione Generale Industria, PMI e Cooperazione, a seguito di validazione del Nucleo di Valutazione di cui al punto 7, approverà l’elenco dei soggetti che svolgono servizio di Audit. 9. Ispezioni e controlli Regione Lombardia, anche per tramite di soggetti incaricati, potrà effettuare ispezioni anche a campione presso i soggetti attuatori allo scopo di verificare il rispetto dei requisiti previsti al precedente punto 2 e la veridicità delle dichiarazioni e informazioni prodotte e sottoscritte nel contratto di servizio con l’impresa beneficiaria del voucher. A tal fine il soggetto attuatore si impegna a tenere a disposizione, in originale, tutta la documentazione contabile, tecnica e amministrativa relativa alle attività sviluppate, con particolare riferimento ai rapporti con i soggetti che hanno beneficiato delle attività riguardanti il voucher ricevuto, per un periodo non inferiore a tre anni dalla data del provvedimento di assegnazione. 10. Decadenza dal ruolo di soggetto attuatore Il soggetto decadrà dal ruolo di attuatore qualora le ispezioni o i controlli, di cui al precedente punto 9, evidenzino: a) la non veridicità delle dichiarazioni rese e sottoscritte nella domanda di candidatura; b) il mancato rispetto di tutte le indicazioni e degli obblighi contenuti nel presente bando; c) l’insussistenza dei requisiti previsti per l’accesso al presente invito. I soggetti ammessi, qualora intendano rinunciare alla candidatura, debbono darne immediata comunicazione a mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno alla Regione che provvederà, con successivo atto, alla cancellazione dall’elenco regionale di cui al punto 8. 11. Informativa sul trattamento dei dati personali I dati acquisiti verranno trattati con modalità manuale e informatica e saranno utilizzati esclusivamente per le finalità relative al procedimento amministrativo per il quale gli stessi sono stati comunicati, secondo le modalità previste dalle leggi e dai regolamenti vigenti. Ai sensi del d.lgs. n. 196 del 30 giugno 2003 «Codice in materia di protezione dei dati personali» si informa che tutti i dati perso- Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 nali che verranno in possesso di Regione Lombardia e dei soggetti incaricati della raccolta e dell’istruttoria delle candidature, saranno trattati esclusivamente per le finalità del presente bando e nel rispetto dell’art. 13 del d.lgs. n. 196/2003. Le dichiarazioni mendaci, le falsità negli atti, e l’uso di atti falsi sono puniti ai sensi del codice penale e delle leggi vigenti in materia. Y Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 – 1041 – D.G. Casa e opere pubbliche [BUR20080122] [5.1.3] Com.r. 28 marzo 2008 - n. 67 Valori agricoli medi validi per l’anno 2008 dei terreni, considerati liberi da vincoli di contratti agrari, secondo i tipi di coltura effettivamente praticati, determinati nell’ambito delle singole regioni agrarie lombarde a norma dell’art. 41 – comma 4 – del d.P.R. 8 giugno 2001, n. 327 e successive modifiche ed integrazioni COMMISSIONE PROVINCIALE ESPROPRI – PROVINCIA DI BERGAMO TABELLA DEI VALORI AGRICOLI MEDI DEI TERRENI, RIFERITI ALL’ANNO 2007, VALEVOLI PER L’ANNO 2008 (ai sensi del quarto comma dell’art. 41 del d.P.R. 327/2001 e successive modifiche e integrazioni) TIPI DI COLTURA 1) Seminativo Reg. Reg. Reg. Reg. Reg. Reg. agr. n. 6 Reg. agr. n. 7 Reg. Reg. agr. n. 9 Reg. agr. n. 10 agr. n. 1 agr. n. 2 agr. n. 3 agr. n. 4 agr. n. 5 sub 1 sub 2 sub 1 sub 2 agr. n. 8 sub 1 sub 2 sub 1 sub 2 C/mq C/mq C/mq C/mq C/mq 5,70 5,70 5,70 5,70 5,70 5,95 6,50 5,95 6,50 6,50 5,95 6,50 5,95 6,50 5,70 5,70 5,70 5,95 6,50 5,95 6,50 6,50 5,95 6,50 5,95 6,50 6,30 6,30 2) Seminativo arborato 3) Seminativo irriguo 4) Seminativo arborato irriguo 5) Prato 5,25 5,25 6) Prato arborato C/mq C/mq C/mq C/mq 8,25 8,95 8,25 8,95 8,95 8,25 8,95 8,25 8,95 8,95 8,25 8,95 8,95 8,25 8,95 8,25 8,95 5,95 5,45 5,95 5,45 5,95 5,25 5,25 5,25 5,45 5,95 5,45 5,95 5,25 5,25 5,45 5,95 5,45 5,95 6,30 6,30 8,25 8,95 8) Prato arborato irriguo 8,25 8,95 8,25 8,95 8,95 9) Prato a marcita 10) Orto irriguo (1) 15,05 11) Colture floro – vivaistiche (1) 14,75 12) Vigneto 15,05 15,05 15,05 15,05 8,95 8,25 8,95 8,95 8,25 8,95 7,70 8,45 7,70 8,45 15,05 15,05 15,05 15,05 14,75 14,75 14,75 14,75 14,75 14,75 14,75 14,75 14,75 14,75 14,75 14,75 10,45 10,45 10,45 10,45 10,45 10,45 10,45 10,45 10,45 10,45 10,45 10,60 10,60 10,60 10,60 10,60 4,95 4,95 4,95 4,95 4,95 1,65 1,65 1,65 1,65 14,85 14,85 14,85 14,85 14) Frutteto 10,60 15) Uliveto 6,90 10,60 10,60 10,60 10,60 6,90 6,90 1,85 1,85 1,85 1,85 1,85 1,65 1,65 1,65 1,65 1,10 1,10 1,10 1,10 1,10 1,10 1,10 1,10 1,10 1,10 1,10 17) Pioppeto 18) Pascolo 15,05 8,25 8,25 10,45 13) Vigneto D.O.C. 16) Castagneto C/mq C/mq C/mq C/mq 8,25 5,25, 7) Prato irriguo C/mq 19) Pascolo cespugliato 20) Pascolo arborato 1,10 1,10 21) Incolto produttivo 0,70 0,70 0,70 0,70 0,70 0,70 0,70 22) Bosco ceduo 1,65 1,65 1,65 1,65 1,65 1,65 1,65 1,65 1,65 1,65 23) Bosco misto 1,65 1,65 1,65 1,65 1,65 1,65 1,65 1,65 1,65 1,65 24) Bosco alto fusto 1,85 1,85 1,85 1,85 1,85 1,85 1,85 1,85 1,85 NOTE: (1) – Valori del suolo. Il soprassuolo dovrà essere calcolato a parte – I Valori in grassetto riguardano le colture più redditizie tra quelle coprenti una superficie superiore al 5% di quella coltivata Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y – 1042 – Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 Regione Agraria 1: Valtorta, Ornica, Cusio, Cassiglio, S. Brigida, Averara, Olmo al Brembo, Mezzoldo, Piazza Brembana, Lenna, Valnegra, Piazzolo, Roncobello, Moio de’ Calvi, Piazzatorre, Isola di Fondra, Branzi, Valleve, Foppolo, Carona Regione Agraria 2: Piario, Villa d’Ogna, Ardesio, Oltressenda Alta, Gromo, Valgoglio, Gandellino, Valbondione, Vilminore di Scalve, Colere, Azzone, Schilpario Regione Agraria 3: Costa Valle Imagna, Valsecca, Brumano, Sant’Omobono Terme, Rota Imagna, Bedulita, Roncola, Strozza, Capizzone, Ubiale, Clanezzo, Sedrina, Zogno, Brembilla, Berbenno, Blello, Corna, Locatello, Fuipiano Imagna, Gerosa, Vedeseta, Taleggio, Camerata Cornello, San Giovanni Bianco, San Pellegrino Terme, Dossena, Serina, Oltre il Colle, Cornalba, Costa Serina, Algua, Bracca Regione Agraria 4: Albino, Cene, Selvino, Predalunga, Aviatico, Gazzaniga, Fiorano al Serio, Leffe, Peia, Cazzano S. Andrea, Casnigo, Colzate, Vertova, Oneta, Gorno, Ponte Nossa, Premolo, Parre, Clusone, Gandino, Rovetta, Fino del Monte, Castione della Presolana, Onore, Songavazzo, Cerete, Bossico, Sovere Regione Agraria 5: Luzzana, Borgo di Terzo, Vigano San Martino, Berzo San Fermo, Adrara San Martino, Viadanica, Predore, Tavernola Bergamasca, Vigolo, Adrara San Rocco, Parzanica, Grone, Casazza, Fonteno, Monasterolo del Castello, Gaverina, Spinone, Bianzano, Ranzanico, Endine Gaiano, Solto Collina, Riva di Solto, Pianico, Castro, Lovere, Costa Volpino, Rogno Regione Agraria 6: sub 1: Cisano Bergamasco, Caprino Bergamasco, Villa d’Adda, Pontida, Palazzago, Carvico, Barzana, Almenno San Bartolomeo, Almenno San Salvatore, Paladina, Almè, Villa d’Almè, Sorisole, Ponteranica sub 2: Ambivere, Bergamo, Mapello, Ranica, Sotto il Monte Giovanni XXIII, Torre Boldone Regione Agraria 7: sub 1: Villa di Serio, Alzano Lombardo, Nembro, Entratico, Foresto Sparso, Gandosso sub 2: Gorle, Scanzorosciate, Albano S. Alessandro, Torre de’ Roveri, San Paolo d’Argon, Cenate Sotto, Cenate Sopra, Trescore Balneario, Zandobbio, Gorlago, Carobbio degli Angeli, Villongo, Sarnico, Credaro, Castelli Calepio, Grumello del Monte, Chiuduno Regione Agraria 8: Calusco d’Adda, Terno d’Isola, Bonate Sopra, Bonate Sotto, Presezzo, Ponte San Pietro, Madone, Chignolo d’Isola, Suisio, Bottanuco, Filago, Capriate San Gervasio, Brembate Regione Agraria 9: sub 1: Valbrembo, Mozzo, Spirano, Pognano, Arcene, Lurano, Cologno al Serio, Pontirolo Nuovo, Canonica d’Adda, Fara Gera d’Adda, Treviglio, Castel Rozzone, Brignano Gera d’Adda, Pagazzano, Morengo, Bariano, Caravaggio, Fornovo San Giovanni, Mozzanica, Misano Gera d’Adda, Calvenzano, Casirate d’Adda, Arzago d’Adda sub 2: Curno, Treviolo, Lallio, Dalmine, Stezzano, Azzano San Paolo, Orio al Serio, Grassobbio, Zanica, Comun Nuovo, Levate, Osio Sopra, Osio Sotto, Verdellino, Verdello, Boltiere, Ciserano, Urgnano Regione Agraria 10: sub 1: Palosco, Mornico al Serio, Martinengo, Cividate al Piano, Cortenuova, Romano di Lombardia, Covo, Calcio, Fara Olivana con Sola, Antegnate, Isso, Berbata, Fontanella, Pumenengo, Torre Pallavicina sub 2: Pedrengo, Seriate, Brusaporto, Montello, Costa di Mezzate, Bagnatica, Cavernago, Calcinate, Bolgare, Telgate, Ghisalba Il Presidente: Renato Stilliti Y Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 – 1043 – COMMISSIONE PROVINCIALE ESPROPRI PER LA PROVINCIA DI BRESCIA TABELLA DEI VALORI AGRICOLI MEDI DEI TERRENI, RIFERITI ALL’ANNO 2007, VALEVOLI PER L’ANNO 2008 (ai sensi del quarto comma dell’art. 41 del Testo unico sulle espropriazioni approvato con d.P.R. 8 giugno 2001 n. 327) Reg. Reg. agr. agr. n. 1 n. 2 valori valori medi medi Reg. Reg. agr. agr. n. 3 n. 4 valori valori medi medi Reg. agr. n. 5 valori medi Reg. agr. n. 6 valori medi Reg. agr. n. 7 valori medi Reg. agr. n. 8 valori medi Reg. agr. n. 9 valori medi Reg. agr. n. 10 valori medi Reg. agr. n. 11 valori medi Reg. agr. n. 12 valori medi Reg. agr. n. 13 valori medi Reg. agr. n. 14 valori medi C/m2 C/m2 C/m2 C/m2 C/m2 C/m2 C/m2 C/m2 C/m2 C/m2 C/m2 C/m2 C/m2 C/m2 1 Seminativo 1,85 2,55 2,65 1,85 1,85 2,60 2,35 3,25 3,05 3,60 3,05 3,60 3,05 3,05 2 Seminativo arborato 1,85 2,55 2,65 1,85 1,85 2,60 2,35 3,25 3,05 3,60 3,05 3,60 3,05 3,05 3 Seminativo irriguo 3,00 3,60 3,60 3,00 3,05 3,55 3,55 3,55 4,85 5,70 4,85 5,70 5,00 5,00 TIPI DI COLTURA 4 Seminativo irr. arb. 3,00 3,60 3,60 3,00 3,05 3,55 3,55 3,55 4,85 5,70 4,85 5,70 5,00 5,00 5 Prato 1,70 2,25 2,50 1,70 1,90 2,60 2,40 2,25 2,30 2,70 2,55 2,45 2,45 2,45 6 Prato arborato 1,70 2,25 2,50 1,70 1,90 2,60 2,40 2,25 2,30 2,70 2,55 2,45 2,45 2,45 7 Prato irriguo 3,10 3,75 3,75 3,10 3,45 3,70 3,70 3,70 4,00 5,30 4,05 4,60 4,60 4,60 8 Prato irriguo arborato 3,10 3,75 3,75 3,10 3,45 3,70 3,70 3,70 4,00 5,30 4,05 4,60 4,60 4,60 9 Prato a marcita 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 5,30 0,00 4,60 4,60 4,60 10 Frutteto 3,50 3,95 4,15 3,50 3,55 4,15 3,85 3,85 5,25 6,00 5,25 4,10 4,20 4,45 11 Frutteto irriguo 3,65 4,15 4,45 3,60 3,65 4,40 4,30 4,20 5,55 6,45 5,55 4,45 4,50 4,65 12 Vigneto 2,90 3,75 4,40 2,90 2,95 4,60 3,40 3,40 6,90 6,90 6,45 6,90 4,15 4,15 13 Orto 3,75 4,35 3,85 3,75 3,80 3,80 3,70 3,70 5,50 5,70 5,50 5,35 4,75 4,75 14 Orto irriguo 4,45 4,45 4,60 4,45 4,50 4,55 4,40 4,40 6,15 6,45 6,15 6,05 5,50 5,50 15 Uliveto 0,00 0,00 6,10 0,00 0,00 6,05 0,00 0,00 4,90 5,10 6,35 0,00 0,00 0,00 16 Uliveto – Vigneto 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 5,55 0,00 0,00 0,00 17 Castagneto frutto 0,65 0,65 0,65 0,65 0,65 0,00 0,65 0,65 0,65 0,70 0,65 0,00 0,00 0,00 18 Castagneto 0,65 0,65 0,65 0,65 0,65 0,65 0,65 0,65 0,65 0,70 0,65 0,00 0,00 0,00 19 Pascolo 0,45 0,45 0,45 0,45 0,45 0,45 0,45 0,45 0,45 0,45 0,45 0,60 0,60 0,60 20 Pascolo arborato 0,45 0,45 0,45 0,45 0,45 0,45 0,45 0,45 0,45 0,45 0,45 0,60 0,60 0,60 21 Pascolo cespugliato 0,45 0,45 0,45 0,45 0,45 0,45 0,45 0,45 0,45 0,45 0,45 0,60 0,60 0,60 22 Incolto produttivo 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 23 Incolto par. a pasc. 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 24 Incolto sterile 0,20 0,20 0,20 0,20 0,20 0,20 0,20 0,20 0,20 0,20 0,20 0,20 0,20 0,20 25 Bosco alto fusto 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,05 1,00 1,55 1,55 1,55 26 Bosco ceduo 0,55 0,55 0,55 0,55 0,55 0,55 0,55 0,55 0,55 0,55 0,55 0,55 0,70 0,70 27 Bosco misto 0,65 0,65 0,65 0,65 0,65 0,65 0,65 0,65 0,65 0,70 0,65 1,05 1,05 1,05 28 Gelseto 1,90 1,90 2,05 1,90 1,90 2,05 1,90 1,80 1,85 2,70 2,35 2,70 2,30 2,40 29 Agrumeto 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 6,10 0,00 0,00 0,00 0,00 6,25 0,00 0,00 0,00 30 Canneto 0,00 0,40 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1,85 0,00 0,00 0,00 31 Alpi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,20 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 32 Pioppeto 0,00 2,45 0,00 0,00 0,00 0,00 2,45 2,45 2,45 2,55 2,45 2,45 2,45 2,45 I valori sono riferiti al 2007 ai sensi del quarto comma dell’art. 41 del d.P.R. 8 giugno 2001 n. 327 e successive modificazioni e integrazioni. Per i vigneti e gli uliveti riconosciuti e certificati DOP, DOC e IGP nel Catasto Vitivinicolo e Olivicolo Provinciale si applicherà la maggiorazione del 40% sul valore di base del vigneto o dell’uliveto. Le colture florovivaistiche vanno valutate con riferimento al terreno nudo (seminativo, seminativo irriguo ecc.) con il soprassuolo stimato a parte. La valutazione del bosco ceduo, bosco ad alto fusto, castagneto da frutto, frutteto e pioppeto sono riferite al suolo nudo. Per le colture certificate «Biologiche» si applicherà la maggiorazione del 20% sul valore base della rispettiva coltura. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y – 1044 – Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 Regione Agraria 1: Berzo Demo, Cedegolo, Cevo, Corteno Golgi, Edolo, Incudine, Malonno, Monno, Paisco Loveno, Ponte di Legno, Saviore dell’Adamello, Sellero, Sonico, Temù, Vezza d’Oglio, Vione Regione Agraria 2: Angolo Terme, Artogne, Berzo Inferiore, Bienno, Borno, Braone, Breno, Capo di Ponte, Cerveno, Ceto, Cimbergo, Cividate Camuno, Darfo Boario Terme, Esine, Gianico, Losine, Lozio, Malegno, Niardo, Ono San Pietro, Ossimo, Paspardo, Piancamuno, Piancogno, Prestine Regione Agraria 3: Iseo, Marone, Montisola, Pisogne, Sale Marasino, Sulzano, Zone Regione Agraria 4: Bovegno, Collio, Irma, Lodrino, Marmentino, Pezzaze, Tavernole sul Mella Regione Agraria 5: Anfo, Bagolino, Capovalle, Casto, Idro, Lavenone, Mura, Pertica Alta, Pertica Bassa, Treviso Bresciano, Vestone Regione Agraria 6: Gardone Riviera, Gargnano, Limone sul Garda, Magasa, Tignale, Toscolano Maderno, Tremosine, Valvestino Regione Agraria 7: Bovezzo, Brione, Caino, Gardone val Trompia, Lumezzane, Marcheno, Nave, Polaveno, Sarezzo, Villa Carcina Regione Agraria 8: Agnosine, Barghe, Bione, Odolo, Preseglie, Provaglio val Sabbia, Sabbio Chiese, Serle, Vallio, Vobarno Regione Agraria 9: Adro, Capriolo, Cortefranca, Erbusco, Paratico, Passirano, Provaglio d’Iseo, Rodengo Saiano Regione Agraria 10: Botticino, Brescia, Castelmella, Cellatica, Collebeato, Concesio, Gavardo, Gussago, Monticelli Brusati, Nuvolento, Nuvolera, Ome, Paitone, Prevalle, Rezzato, San Zeno Naviglio, Villanuova sul Clisi Regione Agraria 11: Calvagese della Riviera, Desenzano del Garda, Lonato, Manerba del Garda, Moniga del Garda, Muscoline, Padenghe sul Garda, Polpenazze, Pozzolengo, Puegnago del Garda, Roé Volciano, Salò, San Felice del Benaco, Sirmione, Soiano del Lago Regione Agraria 12: Berlingo, Castegnato, Castelcovati, Castrezzato, Cazzago San Martino, Chiari, Coccaglio, Cologne, Comezzano Cizzago, Orzinuovi, Orzivecchi, Ospitaletto, Paderno Franciacorta, Palazzolo sull’Oglio, Pompiano, Pontoglio, Roccafranca, Roncadelle, Rovato, Rudiano, Travagliato, Trenzano, Urago d’Oglio, Villachiara Regione Agraria 13: Alfianello, Azzano Mella, Barbariga, Bassano Bresciano, Borgo San Giacomo, Brandico, Capriano del Colle, Cigole, Corzano, Dello, Lograto, Longhena, Maclodio, Mairano, Manerbio, Milzano, Offlaga, Pavone Mella, Pontevico, Pralboino, Quinzano d’Oglio, San Gervasio Bresciano, San Paolo, Seniga, Torbole Casaglia, Verolanuova, Verolavecchia Regione Agraria 14: Acquafredda, Bagnolo Mella, Bedizzole, Borgosatollo, Calcinato, Calvisano, Carpenedolo, Castenedolo, Fiesse, Flero, Gambara, Ghedi, Gottolengo, Isorella, Leno, Mazzano, Montichiari, Montirone, Poncarale, Remedello, Visano Y Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 – 1045 – COMMISSIONE PROVINCIALE ESPOPRI – PROVINCIA DI COMO TABELLA DEI VALORI AGRICOLI MEDI, RIFERITI ALL’ANNO 2007, VALEVOLI PER L’ANNO 2008 (ai sensi del 4º comma dell’art. 41 del d.P.R. 8 giugno 2001 n. 327 e successive modifiche ed integrazioni) TIPI DI COLTURA Reg. Reg. Reg. Reg. Reg. Reg. Reg. Reg. Reg. agr. n. 1 agr. n. 2 agr. n. 4 agr. n. 5 agr. n. 8 agr. n. 9 agr. n. 10 agr. n. 11 agr. n. 13 valori medi valori medi valori medi valori medi valori medi valori medi valori medi valori medi valori medi 1 Seminativo 2,63 2,31 2,76 2,13 2,92 3,01 3,28 2,67 3,03 2 Prato 2,26 1,71 2,40 1,86 2,40 3,08 3,08 2,41 3,08 3 Frutteto 5,26 5,26 5,26 5,26 5,26 5,26 5,26 5,26 5,26 4 Orto 5,26 5,26 5,26 5,26 5,26 5,26 5,51 5,26 5,26 5 Vigneto 3,54 2,72 2,72 3,11 2,72 2,72 0,00 0,00 0,00 6 Castagneto da frutta 0,24 0,22 0,33 0,23 0,33 0,66 0,66 0,35 0,00 7 Uliveto 2,52 0,00 2,80 2,96 2,80 0,00 0,00 0,00 0,00 8 Pascolo 0,13 0,13 0,13 0,13 0,13 0,00 0,00 0,00 0,00 9 Incolto produttivo 0,14 0,13 0,13 0,14 0,13 0,60 0,60 0,57 0,60 10 Bosco alto fusto 0,15 0,16 0,22 0,27 0,49 0,72 0,72 0,69 0,72 11 Bosco ceduo 0,14 0,15 0,19 0,22 0,39 0,64 0,64 0,57 0,64 12 Terreno per colture floro – vivaistiche 5,50 5,50 5,50 6,88 5,50 7,02 7,61 6,19 7,02 I valori dei tipi di coltura di cui ai numeri 3 – 5 – 6 – 7 – 10 – 11 – 12 si riferiscono al terreno nudo mentre il soprassuolo dovrà essere valutato a parte. I valori in grassetto riguardano le colture più redditizie tra quelle coprenti una superficie superiore al 5% di quella coltivata. R.A. R.A. R.A. R.A. R.A. R.A. R.A. R.A. R.A. 1: Consiglio di Rumo – Cremia – Domaso – Dongo – Dosso del Liro – Gera Lario – Gravedona – Livo – Montemezzo – Musso – Peglio – Pianello del Lario – S. Siro – Sorico – Trezzone – Vercana. 2: Cavargna – Cusino – Garzeno – Germasino – San Bartolomeo Val Cavargna – San Nazzaro Val Cavargna – Stazzona – Val Rezzo. 4: Blessagno – Campione d’Italia – Carlazzo – Casasco d’Intelvi – Castiglione d’Intelvi – Claino con Osteno – Corrido – Dizzasco – Laino – Lanzo d’Intelvi – Pigra – Ponna – Porlezza – Ramponio Verna – San Fedele Intelvi – Schignano – Valsolda. 5: Albavilla – Albese con Cassano – Argegno – Barni – Bellagio – Bene Lario – Blevio – Brienno – Brunate – Carate Urio – Cernobbio – Civenna – Colonno – Faggeto Lario – Grandola ed Uniti – Griante – Laglio – Lenno – Lezzeno – Magreglio – Maslianico Menaggio – Mezzegra – Moltrasio Nesso – Ossuccio – Plesio – Pognana Lario – Sala Comacina – Tavernerio – Torno – Tremezzo – Veleso – Zelbio. 8: Asso – Caglio – Canzo – Caslino d’Erba – Lasnigo – Ponte Lambro – Rezzago – Sormano – Valbrona. 9: Albiolo – Appiano Gentile – Beregazzo con Figliaro – Binago – Bizzarone – Cagno – Capiago Intimiano – Casnate con Bernate – Cassina Rizzardi – Castelnuovo Bozzente – Cavallasca – Cermenate – Como – Drezzo – Faloppio – Fino Mornasco Gironico – Grandate – Lipomo – Luisago – Lurate Caccivio – Montano Lucino – Montorfano – Olgiate Comasco – Oltrona San Mamete – Parè – Rodero – Ronago – San Fermo della Battaglia – Solbiate – Uggiate Trevano – Valmorea – Vertemate con Minopro – Villa Guardia. 10: Alserio – Alzate Brianza – Anzano del Parco – Arosio – Brenna – Cabiate – Cantù – Carimate – Carugo – Cucciago – Erba – Figino Serenza – Inverigo – Lambrugo – Lurago d’Erba – Mariano Comense – Merone – Monguzzo Novedrate – Orsenigo – Senna Comasco. 11: Castelmarte – Eupilio – Longone al Segrino – Proserpio – Pusiano. 13: Bregnano – Bulgarograsso – Cadorago – Carbonate – Cirimido – Fenegrò – Guanzate – Limido Comasco – Locate Varesino – Lomazzo – Lurago Marinone – Mozzate – Rovellasca – Rovello Porro – Turate – Veniano. Y Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 – 1046 – COMMISSIONE PROVINCIALE ESPROPRI – PROVINCIA DI CREMONA TABELLA DEI VALORI AGRICOLI MEDI DEI TERRENI, RIFERITI ALL’ANNO 2007, VALEVOLI PER L’ANNO 2008 (ai sensi del quarto comma dell’art. 41 del d.P.R. 8 giugno 2001 n. 327 e successive modifiche e integrazioni) Reg. agr. n. 1 valori medi Reg. agr. n. 2 valori medi Reg. agr. n. 3 valori medi Reg. agr. n. 4 valori medi Reg. agr. n. 5 valori medi Reg. agr. n. 6 valori medi Reg. agr. n. 7 valori medi C/m2 C/m2 C/m2 C/m2 C/m2 C/m2 C/m2 1 Seminativo 2,74 2,66 1,92 3,07 2,97 3,50 4,23 2 Seminativo arborato 0,00 2,84 0,00 3,21 3,10 3,72 4,67 3 Seminativo irriguo 4,81 4,74 4,41 4,74 4,74 4,74 4,81 TIPI DI COLTURA 4 Seminativo erborato irriguo 5,70 4,29 3,82 4,40 4,69 4,59 4,94 5 Prato 2,16 2,13 1,98 2,13 2,13 2,13 2,16 6 Prato irriguo 4,20 3,64 3,26 3,64 0,00 3,73 4,20 7 Prato a marcita 3,70 3,19 2,95 3,40 3,63 3,40 0,00 8 Prato arborato irriguo 4,35 3,79 3,40 3,79 0,00 3,73 4,35 9 Orto (*) 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 4,53 10 Orto irriguo (*) 0,00 6,04 5,60 5,60 6,04 5,60 7,13 11 Frutteto (*) 0,00 0,00 0,00 4,53 0,00 0,00 0,00 12 Frutteto irriguo (*) 7,90 0,00 7,90 6,01 6,07 6,04 5,60 13 Vigneto 0,00 0,00 0,00 0,00 4,47 4,47 5,18 14 Incolto produttivo 0,54 0,47 0,47 0,40 0,47 0,54 0,54 15 Pioppeto 3,08 3,19 3,08 3,28 3,38 3,09 3,68 16 Bosco ceduo 1,18 1,26 1,18 1,07 1,14 0,94 1,44 17 Bosco misto 1,30 1,43 1,43 1,18 1,25 1,03 1,44 18 Colture floro-vivaistiche 5,36 4,73 4,37 4,92 5,10 5,10 5,30 NOTE: (*) I valori evidenziati si riferiscono a colture non biologiche. – I valori in grassetto riguardano le colture più redditizie tra quelle coprenti una superficie superiore al 5% di quella coltivata – i valori dei tipi di colture di cui ai numeri 15, 16, 17, 18 si riferiscono al terreno nudo, mentre il soprassuolo dovrà essere valutato a parte – per i terreni a seminativo irriguo siti in golena si applicherà una riduzione del 10%. Regione Agraria 1: Agnadello, Dovera, Monte Cremasco, Palazzo Pignano, Pandino, Rivolta d’Adda, Spino d’Adda, Vailate Regione Agraria 2: Bagnolo Cremasco, Camisano, Campagnola Cremasca, Capergnanica, Capralba, Casale Cremasco Vidolasco, Casaletto di Sopra, Casaletto Vaprio, Castelgabbiano, Chieve, Crema, Cremosano, Cumignano s/N, Fiesco, Izano, Madignano, Offanengo, Pianengo, Pieranica, Quintano, Ricengo, Ripalta Cremasca, Ripalta Guerina, Romanengo, Salvirola, Sergnano, Soncino, Ticengo, Torlino, Trescore Cremasco, Trigolo, Vaiano Cremasco Regione Agraria 3: Acquanegra Cremonese, Casaletto Ceredano, Credera Rubbiano, Crotta d’Adda, Formigara, Gombito, Montodine, Moscazzano, Pizzighettone, Ripalta Arpina Regione Agraria 4: Annicco, Azzanello, Bordolano, Cappella Cantone, Casalbuttano ed Uniti, Casalmorano, Castelleone, Castelvisconti, Corte de’ Cortesi con Cignone, Genivolta, Grumello Cremonese ed Uniti, Olmeneta, Paderno Ponchielli, Robecco d’Oglio, San Bassano, Soresina Regione Agraria 5: Bonemerse, Castelverde, Corte de’ Frati, Cremona, Gadesco Pieve Delmona, Gerre de’ Caprioli, Grontardo, Malagnino, Persico Dosimo, Pieve d’Olmi, Pozzaglio ed Uniti, Scandolara Ripa d’Oglio, Sesto ed Uniti, Spinadesco, Stagno Lombardo Regione Agraria 6: Ca’ d’Andrea, Cappella Picenardi, Cella Dati, Cicognolo, Cingia de’ Botti, Derovere, Gabbioneta Binanuova, Isola Dovarese, Motta Baluffi, Ostiano, Pescarolo ed Uniti, Pessina Cremonese, Pieve San Giacomo, San Daniele Po, Sospiro, Torre de’ Picenardi, Vescovato, Volongo Regione Agraria 7: Calvatone, Casalmaggiore, Casteldidone, Drizzona, Gussola, Martignana Po, Piadena, Rivarolo del Re ed Uniti, San Giovanni in Croce, San Martino del Lago, Scandolara Ravara, Solarolo Rainerio, Spineda, Tornata, Torricella del Pizzo, Voltido. Il presidente: Giuseppe Torchio Y Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 – 1047 – COMMISSIONE PROVINCIALE ESPROPRI PER LA PROVINCIA DI LECCO TABELLA DEI VALORI AGRICOLI MEDI DEI TERRENI RIFERITI ALL’ANNO 2007, VALEVOLI PER L’ANNO 2008 (ai sensi art. 41 comma 4 d.P.R. n. 327/2001) Provvedimento n. 1 del 30 gennaio 2008 TIPI DI COLTURA REGIONI AGRARIE E VALORI MEDI AL METROQUADRATO 1 2 3 4 5 C/m2 C/m2 C/m2 C/m2 C/m2 Seminativo 2,73 4,12 3,01 4,84 5,20 Seminativo arborato 2,87 4,31 3,20 5,24 5,64 Prato 2,40 3,53 2,98 4,28 4,60 Prato maggengo 1,07 1,25 Prato irriguo 1,22 4,57 Frutteto Orto 6,46 7,76 Vigneto (A) 4,81 5,67 Castagneto da frutto (A) 0,60 Uliveto (A) 0,60 6,77 9,22 9,92 7,59 0,60 5,67 0,99 1,06 5,67 Pascolo 0,60 0,60 0,60 Pascolo arborato 0,60 0,60 0,60 Pascolo cespugliato 0,60 0,60 0,60 Incolto produttivo 0,60 0,60 0,63 0,85 0,92 Bosco alto fusto (A) 0,60 0,60 0,60 1,14 1,24 Bosco ceduo (A) 0,60 0,60 0,60 0,99 1,06 Bosco misto (A) 0,60 0,60 0,60 1,09 1,16 Colture florovivaistiche (A) 6,61 7,97 7,66 9,48 10,18 (A) I valori assegnati al castagneto da frutta, ai boschi, alle colture florovivaistiche, ai vigneti ed uliveti si riferiscono al terreno nudo, mentre il soprassuolo deve essere valutato a parte. R.A. 1: Casargo, Crandola, Introzzo, Margno, Pagnona, Parlasco, Premana, Sueglio, Taceno, Tremenico, Vendrogno, Vestreno. R.A. 2: Abbadia Lariana, Bellano, Carenno, Colico, Dervio, Dorio, Erve, Esino Lario, Lecco, Lierna, Malgrate, Mandello del Lario, Oliveto Lario, Perledo, Torre de’ Busi, Valmadrera, Varenna. R.A. 3: Ballabio, Barzio, Cassina Valsassina, Cortenova, Cremeno, Introbio, Moggio, Morterone, Pasturo, Primaluna. R.A. 4: Cesana Brianza, Civate, Colle Brianza, Galbiate, Garlate, Olginate, Pescate, Suello, Valgreghentino. R.A. 5: Airuno, Annone, Barzago, Barzano, Bosisio Parini, Brivio, Bulciago, Calco, Calolziocorte, Casatenovo, Cassago Brianza, Castello Brianza, Cernusco Lombardone, Costa Masnaga, Cremella, Dolzago, Ello, Garbagnate Monastero, Imbersago, Lomagna, Merate, Missaglia, Molteno, Monte Marenzo, Montevecchia, Monticello Brianza, Nibionno, Oggiono, Olgiate Molgora, Osnago, Paderno d’Adda, Perego, Robbiate, Rogeno, Rovagnate, Santa Maria Hoè, Sirone, Sirtori, Vercurago, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Vigano. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y – 1048 – Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 COMMISSIONE PROVINCIALE ESPROPRI PER LA PROVINCIA DI LODI TABELLA DEI VALORI AGRICOLI MEDI DEI TERRENI VALEVOLE PER L’ANNO 2008 (1) (ex articolo 41 – comma 4º del d.P.R. n. 327/2001 e successive modifiche ed integrazioni) N. TIPO DI COLTURA REGIONE AGRARIA N. 1 VALORI MEDI euro/mq (3) REGIONE AGRARIA N. 2 VALORI MEDI euro/mq (3) REGIONE AGRARIA N. 3 VALORI MEDI euro/mq (3) 1 Seminativo 3,75 3,75 3,69 2 Seminativo irriguo (4) 5,36 5,22 4,87 3 Risaia stabile 4,26 4,26 4,26 4 Prato 3,75 3,75 3,69 5 Prato irriguo 5,36 5,22 4,87 6 Prato a marcita 4,91 4,76 4,76 7 Orto 5,84 5,84 5,84 8 Orto irriguo 9,09 8,60 8,38 9 Frutteto (2) – 7,14 – 10 Vigneto – 5,78 – 11 Vigneto specializzato (D.O.C.) – 10,28 – 12 Incolto produttivo 1,89 1,89 1,86 13 Pioppeto (2) 3,53 3,53 3,50 14 Bosco (2) 1,91 1,91 1,88 15 Colture florovivaistiche (2) 9,82 9,82 9,82 NOTE: (1) I valori riferiti all’anno 2007, sono stati approvati nella seduta n. 69 del 29 gennaio 2008. (2) I valori dei tipi di colture di cui ai numeri d’ordine 9, 13, 14 e 15 si riferiscono al terreno nudo; il soprassuolo dovrà essere stimato a parte. (3) I valori sono espressi in euro/mq ed arrotondati a due decimali. (4) I valori evidenziati in grassetto riguardano le colture più redditizie tra quelle coprenti una superficie superiore al 5% di quella coltivata; (5) I valori dei terreni siti in «fascia A» come definiti dal P.A.I., saranno ridotti del 30%. REGIONE AGRARIA N. 1 – PIANURA DI LODI (27 Comuni): Abbadia Cerreto, Boffalora d’Adda, Borgo San Giovanni, Casaletto Lodigiano, Casalmaiocco, Caselle Lurani, Castirada Vidardo, Cervignano d’Adda, Comazzo, Cornegliano Laudense, Corte Palasio, Crespiatica, Galgagnano, Lodi, Lodi Vecchio, Marudo, Merlino, Montanaso Lombardo, Mulazzano, Pieve Fissiraga, Salerano sul Lambro, San Martino in Strada, Sant’Angelo Lodigiano, Sordio, Tavazzano con Villavesco, Valera Fratta, Zelo Buon Persico. REGIONE AGRARIA N. 2 – PIANURA DI CODOGNO (19 Comuni): Bertonico, Borghetto Lodigiano, Brembio, Camairago, Casalpusterlengo, Castiglione d’Adda, Cavacurta, Cavenago d’Adda, Codogno, Graffignana, Livraga, Mairago, Maleo, Massalengo, Ossago Lodigiano, Secugnago, Terranova de’ Passerini, Turano Lodigiano, Villanova del Sillaro. REGIONE AGRARIA N. 3 – PIANURA LODIGIANA DEL LUNGOPO (15 Comuni): Caselle Landi, Castelnuovo Bocca d’Adda, Corno Giovine, Cornovecchio, Fombio, Guardamiglio, Maccastorna, Meleti, Orio Litta, Ospedaletto Lodigiano, San Fiorano, San Rocco al Porto, Santo Stefano Lodigiano, Senna Lodigiana, Somaglia. Il presidente: Piero Luigi Bianchi Il segretario: Francesca Valesani Y Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 – 1049 – COMMISSIONE PROVINCIALE ESPROPRI – PROVINCIA DI MANTOVA TABELLA DEI VALORI AGRICOLI MEDI DEI TERRENI, RIFERITI ALL’ANNO 2007, VALEVOLI PER L’ANNO 2008 (ai sensi del quarto comma dell’art. 41 del d.P.R. 8 giugno 2001 n. 327 e successive modifiche e integrazioni) TIPI DI COLTURA Reg. agr. n. 1 valori medi Reg. agr. n. 2 valori medi Reg. agr. n. 3 valori medi Reg. agr. n. 4 valori medi Reg. agr. n. 5 valori medi Reg. agr. n. 6 valori medi Reg. agr. n. 7 valori medi euro/mq euro/mq euro/mq euro/mq euro/mq euro/mq euro/mq Seminativo 3,50 3,50 3,50 3,50 4,00 4,20 2,85 Seminativo irriguo 5,10 4,70 4,50 4,20 5,10 4,90 3,70 5,95 4,40 Risaia 5,00 Prato stabile 5,50 5,50 5,50 5,50 Orto irriguo 5,00 5,15 5,65 4,80 6,45 Frutteto 6,60 6,20 Frutteto zona I.G.P. Vigneto 6,10 Vigneto zona D.O.C. 7,30 Vivaio (*) 5,70 6,00 5,70 6,60 6,40 5,20 7,20 6,80 7,90 7,70 7,20 5,20 6,10 5,50 6,40 5,90 4,70 7,10 6,40 1,05 0,70 1,60 6,85 Canneto 0,75 0,90 1,65 0,80 Incolto produttivo 1,00 0,90 0,90 0,90 2,55 3,80 Bosco alto fusto 1,85 1,05 3,80 Bosco ceduo 1,60 1,60 1,60 1,60 2,15 1,95 Bosco misto 2,00 2,00 2,00 2,00 2,45 2,05 Pioppeto (*) 4,00 3,80 4,00 3,80 5,00 4,90 3,50 2,15 2,25 2,25 2,65 2,55 1,85 Pioppeto di golena aperta (*) Frutteto/vigneto biologico se certificato + 20% rispetto alla corrispondente coltura normale – se certificato in zona I.G.P. o D.O.C., è stimato come la coltura in zona I.G.P. o D.O.C. (*) Il soprassuolo viene stimato a parte. R.A. n. 1: Castiglione delle Stiviere – Cavriana – Monzambano – Ponti sul Mincio – Solferino – Volta Mantovana R.A. n. 2: Acquanegra sul Chiese – Asola – Canneto sull’Oglio – Casalmoro – Casaloldo – Casalromano – Castelgoffredo – Ceresara – Goito – Guidizzolo – Mariana Mantovana – Medole – Redondesco – Piubega R.A. n. 3: Bigarello – Castelbelforte – Casteldario – Marmirolo – Ostiglia – Porto Mantovano – Roncoferraro – Roverbella – San Giorgio – Serravalle Po – Sustinente – Villimpenta R.A. n. 4: Bozzolo – Commessaggio – Dosolo – Gazzuolo – Marcaria – Pomponesco – Rivarolo Mantovano – Sabbioneta – S. Martino dall’Argine – Viadana R.A. n. 5: Bagnolo S. Vito – Borgoforte – Castellucchio – Curtatone – Gazoldo degli Ippoliti – Mantova – Rodigo – Virgilio R.A. n. 6: Gonzaga – Moglia – Motteggiana – Pegognaga – S. Benedetto Po – Suzzara R.A. n. 7: Borgofranco – Carbonara – Felonica – Magnacavallo – Pieve di Coriano – Poggio Rusco – Quingentole – Quistello – Revere – S. Giacomo delle Segnate – S. Giovanni Dosso – Schivenoglia – Sermide – Villa Poma Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y – 1050 – Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 COMMISSIONE PROVINCIALE ESPROPRI PER LA PROVINCIA DI MILANO TABELLA DEI VALORI AGRICOLI MEDI DEI TERRENI VALEVOLE PER L’ANNO 2008 (1) (ex articolo 41 comma 4º del d.P.R. n. 327/2001 e successive modifiche ed integrazioni) N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 TIPI DI COLTURA Seminativo Seminativo irriguo Prato Prato irriguo e a marcita Orto Orto irriguo Frutteto (2) Vigneto Vigneto specializzato (D.O.C.) Incolto produttivo Pioppeto (2) Bosco (2) Colture florovivaistiche (2) Regione Regione Regione Regione Regione Regione Regione Regione Regione agraria n. 1 agraria n. 2 agraria n. 3 agraria n. 4 agraria n. 5 agraria n. 6 agraria n. 7 agraria n. 8 agraria n. 9 valori medi valori medi valori medi valori medi valori medi valori medi valori medi valori medi valori medi euro/mq (3) euro/mq (3) euro/mq (3) euro/mq (3) euro/mq (3) euro/mq (3) euro/mq (3) euro/mq (3) euro/mq (3) 4,54 4,54 4,54 4,54 4,53 4,94 4,49 4,49 3,89 5,38 5,38 5,38 5,38 5,85 6,23 6,12 5,79 5,00 4,54 4,54 4,54 4,54 4,53 4,94 4,49 4,49 3,89 5,38 5,38 5,38 5,38 5,85 6,23 6,12 5,79 5,00 6,27 6,27 6,27 6,27 5,69 6,13 5,76 5,63 6,01 9,89 9,89 10,27 9,89 9,41 10,79 10,02 9,19 9,49 6,21 6,21 6,21 6,23 – 7,47 7,34 – 7,11 4,92 4,92 4,92 4,92 – – – – 5,74 – – – – – – – – 9,66 2,13 2,13 2,13 2,13 2,01 2,49 2,23 1,96 2,04 4,15 4,15 4,15 4,15 3,81 4,78 4,70 3,77 3,98 2,20 2,20 2,20 2,20 2,07 2,46 2,20 2,01 2,11 11,51 11,51 11,51 11,51 10,46 12,15 11,07 10,34 10,16 NOTE: (1) I valori riferiti all’anno 2007, sono stati approvati nella seduta n. 746 del 28 gennaio 2008. (2) I valori relativi ai tipi di colture di cui ai numeri d’ordine 7, 11, 12 e 13 si riferiscono al solo terreno nudo; il soprassuolo dovrà essere valutato a parte. (3) I valori sono espressi in euro/mq ed arrotondati a due decimali. Regione agraria n. 1 – Brianza Milanese (12 Comuni): Besana in Brianza, Briosco, Camparada, Carate Brianza, Correzzana, Giussano, Lesmo, Renate, Triuggio, Usmate Velate, Veduggio con Colzano, Verano Brianza. Regione agraria n. 2 – Pianura di Legnano (16 Comuni): Arconate, Buscate, Busto Garolfo, Canegrate, Castano Primo, Cerro Maggiore, Dairago, Legnano, Magnago, Nosate, Parabiago, Rescaldina, San Giorgio su Legnano, San Vittore Olona, Vanzaghello, Villa Cortese. Regione agraria n. 3 – Pianura di Seveso (27 Comuni): Albiate, Barlassina, Biassono, Bovisio Masciago, Ceriano Laghetto, Cesano Maderno, Cesate, Cogliate, Desio, Garbagnate Milanese, Lazzate, Lentate sul Seveso, Limbiate, Lissone, Macherio, Meda, Misinto, Muggiò, Nova Milanese, Paderno Dugnano, Senago, Seregno, Seveso, Solaro, Sovico, Varedo, Vedano al Lambro. Regione agraria n. 4 – Pianura di Monza (29 Comuni): Agrate Brianza, Aicurzio, Arcore, Basiano, Bellusco, Bernareggio, Burago di Molgora, Busnago, Cambiago, Caponago, Carnate, Carugate, Cavenago di Brianza, Concorezzo, Cornate d’Adda, Grezzago, Masate, Mezzago, Monza, Ornago, Pozzo d’Adda, Roncello, Ronco Briantino, Sulbiate, Trezzano Rosa, Trezzo sull’Adda, Vaprio d’Adda, Villasanta, Vimercate. Regione agraria n. 5 – Pianura del Canale Villoresi (27 Comuni): Arese, Arluno, Bareggio, Bernate Ticino, Boffalora sopra Ticino, Casorezzo, Cassinetta di Lugagnano, Corbetta, Cornaredo, Cuggiono, Inveruno, Lainate, Magenta, Marcallo con Casone, Mesero, Nerviano, Ossona, Pero, Pogliano Milanese, Pregnana Milanese, Rho, Robecchetto con Induno, S. Stefano Ticino, Sedriano, Turbigo, Vanzago, Vittuone. Regione agraria n. 6 – Pianura di Milano (17 Comuni): Baranzate, Bollate, Bresso, Cesano Boscone, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Cormano, Corsico, Cusano Milanino, Milano, Novate Milanese, Peschiera Borromeo, San Donato Milanese, Segrate, Sesto San Giovanni, Settimo Milanese, Vimodrone. Regione agraria n. 7 – Pianura tra Lambro ed Adda (32 Comuni): Bellinzago Lombardo, Brugherio, Bussero, Carpiano, Cassano d’Adda, Cassina de’ Pecchi, Cernusco sul Naviglio, Cerro al Lambro, Colturano, Dresano, Gessate, Gorgonzola, Inzago, Liscate, Locate Triulzi, Mediglia, Melegnano, Melzo, Opera, Pantigliate, Paullo, Pessano con Bornago, Pioltello, Pozzuolo Martesana, Rodano, San Giuliano Milanese, San Zenone al Lambro, Settala, Tribiano, Truccazzano, Vignate, Vizzolo Predabissi. Regione agraria n. 8 – Pianura tra Ticino e Lambro (28 Comuni): Abbiategrasso, Albairate, Assago, Basiglio, Besate, Binasco, Bubbiano, Buccinasco, Calvignasco, Casarile, Cisliano, Cusago, Gaggiano, Gudo Visconti, Lacchiarella, Morimondo, Motta Visconti, Noviglio, Ozzero, Pieve Emanuele, Robecco sul Naviglio, Rosate, Rozzano, Trezzano sul Naviglio, Vermezzo, Vernate, Zelo Surrigone, Zibido San Giacomo. Regione agraria n. 9 – Pianura di Codogno (1 Comune): San Colombano al Lambro. Il presidente: Leopoldo Bordogna Il segretario: Angelo Macalello Y Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 – 1051 – COMMISSIONE PROVINCIALE ESPROPRI – PROVINCIA DI PAVIA TABELLA DEI VALORI AGRICOLI MEDI, RIFERITI ALL’ANNO 2007 E VALEVOLI PER L’ANNO 2008 (ai sensi del quarto comma dell’art. 41 del d.P.R. 8 giugno 2001 n. 327 e successive modifiche e integrazioni) TIPI DI COLTURA Seminativo Seminativo arborato Seminativo irriguo Prato Prato irriguo Prato a marcita Risaia stabile Pascolo Pascolo arborato Orto Orto irriguo Vigneto I.G.P. Vigneto D.O.C. Frutteto Bosco alto fusto Bosco ceduo Bosco misto Incolto produttivo Reg. agr. n. 1 valori medi C/mq 0,70 0,85 – 0,56 – – – 0,33 0,34 – – 1,27 – 2,75 0,59 0,45 0,45 0,35 Reg. agr. n. 2 valori medi C/mq 1,90 2,00 – 1,49 2,17 – – 0,36 0,37 3,07 – 3,98 5,04 3,24 0,79 0,48 0,50 0,35 Reg. agr. n. 3 valori medi C/mq 1,35 1,05 – 1,01 – – – 0,33 0,34 – – 3,17 4,00 2,90 0,59 0,46 0,46 0,35 Reg. agr. n. 4 valori medi C/mq 2,55 – 2,70 – 2,24 2,17 2,19 – – 2,78 3,45 – – – 1,05 0,72 0,79 0,50 Reg. agr. n. 5 valori medi C/mq 2,85 – 3,00 – 2,47 2,45 2,22 – – 3,09 4,16 – – – 1,18 0,79 0,92 0,50 Reg. agr. n. 6 valori medi C/mq 3,05 – 3,35 – 2,82 2,74 2,74 – – 2,77 4,20 – – – 1,31 0,53 0,79 0,50 Reg. agr. n. 7 valori medi C/mq 3,20 – 3,85 – 2,76 2,69 2,82 – – 2,77 3,61 – – – 1,12 0,53 0,79 0,50 Reg. agr. n. 8 valori medi C/mq 2,70 – 2,80 – 2,22 2,17 2,26 – – 2,77 3,45 – – – 1,21 0,49 0,53 0,50 Reg. Reg. Reg. agr. n. 9 agr. n. 10 agr. n. 11 valori valori valori medi medi medi C/mq C/mq C/mq 2,30 3,30 3,05 – 3,30 – 2,45 – 3,30 – – – – 2,57 2,54 2,15 – 2,47 1,96 – 2,52 – – – – – – 2,77 3,44 2,77 3,30 3,61 3,60 – 3,08 2,13 – 3,90 2,68 – 3,65 2,43 0,98 0,98 1,18 0,67 0,66 0,66 0,79 0,75 0,79 0,50 0,50 0,50 ANNOTAZIONI: – pioppeti, colture florovivaistiche e bosco latifoglie pregiate vanno valutati riferiti al terreno nudo (seminativo, seminativo irriguo, etc.) con soprassuolo stimato a parte; – per ogni Regione Agraria sono state evidenziate in grigio le colture agricole più redditizie ai sensi del 4º comma dell’art. 16; – (numeri in grassetto) per il sem. ed il sem. arb. per i soli terreni di pianura della R.A. 2 si applicheranno i valori medi per la coltura corrispondente alla R.A. 10. Regione agraria 1: Bagnaria, Brallo di Pregola, Menconico, Romagnese, Santa Margherita Staffora, Val di Nizza, Valverde, Varzi, Zavattarello. Regione agraria 2: Bosnasco, Calvignano, Canneto Pavese, Castana, Casteggio, Cigognola, Codevilla, Corvino San Quirico, Godiasco, Montebello della Battaglia, Montescano, Montù Beccaria, Mornico Losana, Oliva Gessi, Pietra de’ Giorgi, Redavalle, Retorbido, Rivanazzano, Rovescala, San Damiano al Colle, Santa Giuletta, Santa Maria della Versa, Stradella, Torrazza Coste, Torricella Verzate, Zenevredo. Regione agraria 3: Borgo Priolo, Borgoratto Mormorolo, Canevino, Cecima, Fortunago, Golferenzo, Lirio, Montalto Pavese, Montecalvo Versiggia, Montesegale, Ponte Nizza, Rocca de’ Giorgi, Rocca Susella, Ruino, Volpara. Regione agraria 4: Candia Lomellina, Castello d’Agogna, Castelnovetto, Ceretto Lomellina, Confienza, Cozzo, Galliavola, Langosco, Lomello, Mede, Nicorvo, Olevano, Ottobiano, Palestro, Robbio, Rosasco, Sant’Angelo Lomellina, Semiana, Valeggio, Valle Lomellina, Velezzo Lomellina, Villa Biscossi, Zeme. Regione agraria 5: Alagna, Albonese, Borgo San Siro, Cassolnovo, Cergnago, Cilavegna, Dorno, Gambolò, Garlasco, Gravellona, Gropello Cairoli, Mortara, Parona, San Giorgio Lomellina, Tromello, Vigevano, Zerbolò. Regione agraria 6: Bereguardo, Linarolo, Pavia, Torre d’Isola, Valle Salimbene. Regione agraria 7: Albuzzano, Bascapè, Battuda, Borgarello, Bornasco, Casorate Primo, Ceranova, Certosa di Pavia, Copiano, Cura Carpignano, Filighera, Genzone, Gerenzago, Giussago, Landriano, Lardirago, Magherno, Marcignago, Marzano, Rognano, Roncaro, San Genesio ed Uniti, Sant’Alessio con Vialone, Siziano, Torre d’Arese, Torrevecchia Pia, Trivolzio, Trovo, Vellezzo Bellini, Vidigulfo, Villanterio, Vistarino, Zeccone. Regione agraria 8: Carbonara al Ticino, Cava Manara, Ferrera Erbognone, Mezzana Rabattone, Pieve Albignola, San Martino Siccomario, Sannazzaro de’ Burgondi, Scaldasole, Sommo, Travacò Siccomario, Villanova d’Ardenghi, Zinasco. Regione agraria 9: Breme, Frascarolo, Gambarana, Mezzana Bigli, Pieve del Cairo, Sartirana Lomellina, Suardi, Torreberetti e Castellaro. Regione agraria 10: Albaredo Arnaboldi, Barbianello, Bastida de’ Dossi, Bastida Pancarana, Bressana Bottarone, Broni, Campospinoso, Casanova Lonati, Casatisma, Casei Gerola, Castelletto di Branduzzo, Cervesina, Corana, Cornale, Lungavilla, Mezzanino, Pancarana, Pinarolo Po, Pizzale, Rea Po, Robecco Pavese, San Cipriano Po, Silvano Pietra, Verretto, Verrua Po, Voghera. Regione agraria 11: Arena Po, Badia Pavese, Belgioioso, Chignolo Po, Corteolona, Costa de’ Nobili, Inverno e Monteleone, Miradolo Terme, Monticelli Pavese, Pieve Porto Morone, Portalbera, Santa Cristina e Bissone, San Zenone al Po, Spessa Po, Torre de’ Negri, Zerbo. Il presidente: Primo Bacchio Il segretario: Paola Ciusani Y Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 – 1052 – COMMISSIONE PROVINCIALE ESPROPRI – PROVINCIA DI SONDRIO TABELLA DEI VALORI AGRICOLI MEDI DEI TERRENI, RIFERITI ALL’ANNO 2007, VALEVOLI PER L’ANNO 2008 (ai sensi del quarto comma dell’art. 41 del d.P.R. 8 giugno 2001 n. 327 e successive modifiche e integrazioni) Reg. agr. n. 1 valori medi Euro/mq Reg. agr. n. 2 valori medi Euro/mq Reg. agr. n. 3 valori medi Euro/mq Reg. agr. n. 4 valori medi Euro/mq Reg. agr. n. 5 valori medi Euro/mq Reg. agr. n. 6 valori medi Euro/mq 1 - PRATO 4,46 4,70 4,27 4,92 5,12 5,04 2 - PRATO MAGGENGO 1,26 1,14 1,14 1,14 1,14 1,14 3 - PRATO IRRIGUO 4,87 5,16 4,63 5,16 5,35 5,35 5,04 TIPI DI COLTURA 4 - SEMINATIVO FONDOVALLE 4,37 5,04 5,04 5,35 5 - SEMINATIVO DI COSTIERA 2,16 2,11 1,96 2,11 2,11 2,11 6 - ORTO E TERRENO PER COLTURE FLOROVIVAISTE 9,22 9,22 9,22 9,22 9,22 9,22 9,05 8,56 6,97 4,89 7,84 7,46 6,20 7 - FRUTTETO FONDOVALLE 6,53 8 - FRUTTETO DI COSTIERA 4,31 3,55 5,92 5,92 4,52 10 - CASTAGNETO DA FRUTTO 9 - VIGNETO 0,74 0,74 0,74 0,74 0,74 0,78 11 - PASCOLO DI ALTA QUOTA 0,26 0,26 0,24 0,24 0,24 0,24 12 - CANNETO, PALUDE ED INCOLTO PRODUTTIVO DI FONDO VALLE 0,80 0,80 0,77 0,77 0,80 0,80 13 - INCOLTO PRODUTTIVO DI ALTA QUOTA 0,24 0,24 0,24 0,24 0,24 0,24 14 - BOSCO ALTO FUSTO 0,51 0,40 0,40 0,40 0,40 0,40 15 - BOSCO CEDUO FONDO VALLE 0,95 0,95 0,95 0,88 0,95 0,95 16 - BOSCO CEDUO COSTIERA E BOSCO MISTO 0,46 0,40 0,42 0,40 0,40 0,42 NOTE: I valori dei vigneti in zona DOC si aumentano del 20%, I valori assegnati ai boschi e ai castagneti da frutto (voci 10, 14, 15, 16) si riferiscono al terreno nudo; il soprassuolo necessita di valutazione separata, Il prato maggengo (voce 2), si riferisce alle zone di montagna con fabbricati rustici (baite) ad uso esclusivamente stagionale. Colture agricole più redditizie per ogni regione agraria (evidenziate in grassetto). Regione agraria n. 1 – Alta Valtellina e Val di Livigno Comuni di: Bormio, Livigno, Sondalo, Valdidentro, Valdisotto, Valfurva. Regione agraria n. 2 – Valli di San Giacomo e del Mera Comuni: Campodolcino, Chiavenna, Gordona, Madesimo, Menarola, Mese, Novate Mezzola, Piuro, Prata Camportaccio, Samolaco, San Giacomo Filippo, Verceia, Villa di Chiavenna. Regione agraria n. 3 – Val Malenco Val Masino Comuni: Caspoggio, Chiesa in Valmalenco, Lanzada, Spriana, Torre di Santa Maria, Val Masino. Regione agraria n. 4 – Valtellina di Tirano Comuni: Aprica, Bianzone, Castello dell’Acqua, Chiuro, Grosotto, Grosio, Lovero, Mazzo di Valtellina, Ponte in Valtellina, Sernio, Teglio, Tirano, Tovo Sant’Agata, Vervio, Villa di Tirano. Regione agraria n. 5 – Valtellina di Sondrio Comuni: Ardenno, Berbenno di Valtellina, Buglio in Monte, Castione Andevenno, Cercino, Cino, Civo, Dazio, Dubino, Mantello, Mello, Montagna in Valtellina, Poggiridenti, Postalesio, Sondrio, Traona, Tresivio. Regione agraria n. 6 – Versante Orobico settentrionale Comuni: Albaredo per San Marco, Albosaggia, Andalo Valtellino, Bema, Caiolo, Cedrasco, Colorina, Cosio Valtellino, Delebio, Faedo Valtellino, Forcola, Fusine, Gerola, Morbegno, Pedesina, Piantedo, Piateda, Rasura, Rogolo, Talamona, Tartano. Il presidente: Daniele Moroni Il segretario: Giuseppe La Bella Y Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 – 1053 – COMMISSIONE PROVINCIALE ESPROPRI – PROVINCIA DI VARESE TABELLA DEI VALORI AGRICOLI MEDI DEI TERRENI, RIFERITI ALL’ANNO 2007, VALEVOLI PER L’ANNO 2008 (ai sensi del quarto comma dell’art. 41 del d.P.R. 8 giugno 2001 n. 327 e successive modifiche e integrazioni) Reg. agr. n. 1 valori medi Euro/mq Reg. agr. n. 2 valori medi Euro/mq Reg. agr. n. 3 valori medi Euro/mq Reg. agr. n. 4 valori medi Euro/mq Reg. agr. n. 5 valori medi Euro/mq Reg. agr. n. 6 valori medi Euro/mq 1. Seminativo 2,31 2,82 3,28 3,44 3,60 4,35 2. Seminativo arborato 2,31 2,82 3,28 3,44 3,60 4,35 3. Prato 1,95 2,44 2,58 2,97 3,28 3,98 TIPI DI COLTURA 4. Prato arborato 1,95 2,44 2,58 2,97 3,28 3,98 5. Prato irriguo 3,09 3,09 4,52 4,66 4,93 5,34 6. Prato irriguo arborato 3,09 3,09 4,52 4,66 4,93 5,34 7. Vigneto 4,07 4,70 5,33 4,68 5,04 5,33 8. Vigneto specializzato I.G.T. (*) 9,78 9,78 10,23 9,96 9,96 10,23 9. Frutteto 4,07 4,70 5,33 4,68 5,04 5,33 10. Gelseto 0,00 0,00 2,58 0,00 0,00 0,00 11. Orto 6,20 6,20 6,30 6,30 6,30 6,30 12. Castagneto da frutto 0,65 0,87 0,81 0,91 0,98 1,03 13. Pascolo 0,65 0,65 0,65 0,82 0,75 0,78 14. Pascolo arborato 0,72 0,72 0,72 0,87 0,87 0,78 15. Pascolo cespugliato 0,64 0,65 0,65 0,67 0,75 0,78 16. Incolto produttivo 0,51 0,64 0,64 0,61 0,75 0,78 17. Bosco alto fusto 0,65 0,91 1,16 1,15 1,19 1,32 18. Bosco ceduo 0,63 0,79 0,85 0,90 0,98 1,03 19. Bosco misto 0,65 0,91 1,11 1,07 1,14 1,19 20. Colture florovivaistiche 9,78 9,78 10,23 9,97 9,97 10,23 (*) Indicazione Geografica Tipica. I valori sono riferiti all’anno 2007 ai sensi dell’art. 41 del d.P.R. n. 327/2001 e sono stati approvati nella seduta n. 1/2008. I valori dei tipi di coltura n. 2, 4, 6, 7, 8, 9, 11, 14, 17, 18, 19, 20 si riferiscono al solo terreno nudo mentre il soprassuolo deve essere valutato a parte. N.B. I valori evidenziati in grassetto riguardano le colture più redditizie tra quelle coprenti una superficie superiore al 5% di quella coltivata. Regione agraria n. 1 – Montagna dell’Alto Verbano Orientale: Agra, Curiglia con Monteviasco, Dumenza, Maccagno, Pino sulla Sponda del Lago Maggiore, Tronzano Lago Maggiore, Veddasca Regione agraria n. 2 – Montagna tra il Verbano ed il Ceresio: Arcisate, Azzio, Barasso, Bedero Valcuvia, Besano, Bisuschio, Brenta, Brezzo di Bedero, Brinzio, Brissago Valtravaglia, Brusimpiano, Cadegliano Viconago, Casalzuigno, Cassano Valcuvia, Castello Cabiaglio, Castelveccana, Cittiglio, Comerio, Cremenaga, Cuasso al Monte, Cugliate Fabiasco, Cunardo, Cuveglio, Cuvio, Duno, Ferrera di Varese, Germignaga, Grantola, Lavena Ponte Tresa, Luino, Luvinate, Marchirolo, Marzio, Masciago Primo, Mesenzana, Montegrino, Valtravaglia, Orino, Porto Ceresio, Porto Valtravaglia, Rancio Valcuvia, Saltrio, Valganna, Viggiù Regione agraria n. 3 – Colline del Verbano Orientale: Angera, Bardello, Besozzo, Biandronno, Brebbia, Bregano, Cadrezzate, Caravate, Cazzago Brabbia, Cocquio Trevisago, Comabbio, Gavirate, Gemonio, Ispra, Laveno Mombello, Leggiuno, Sangiano, Malgesso, Mercallo, Monvalle, Osmate, Ranco, Taino, Ternate, Travedona Monate, Varano Borghi Regione agraria n. 4 – Colline di Varese: Azzate, Bodio Lomnago, Brunello, Buguggiate, Cantello, Carnago, Caronno Varesino, Casciago, Castelseprio, Castiglione Olona, Castronno, Clivio, Crosio della Valle, Daverio, Galliate Lombardo, Gazzada Schianno, Gornate Olona, Induno Olona, Lonate Ceppino, Lozza, Malnate, Morazzone, Tradate, Varese, Vedano Olona, Venegono Superiore, Venegono Inferiore Regione agraria n. 5 – Colline dello Strona: Albizzate, Arsago Seprio, Besnate, Cairate, Casale Litta, Cassano Magnago, Cavaria con Premezzo, Golasecca, Ierago con Orago, Inarzo, Mornago, Oggiona con Santo Stefano, Sesto Calende, Solbiate Arno e Monte, Sumirago, Vergiate Regione agraria n. 6 – Pianura Varesina: Busto Arsizio, Cardano al Campo, Caronno Pertusella, Casorate Sempione, Castellanza, Cislago, Fagnano Olona, Ferno, Gallarate, Gerenzano, Gorla Maggiore, Gorla Minore, Lonate Pozzolo, Marnate, Olgiate Olona, Origgio, Samarate, Saronno, Solbiate Olona, Somma Lombardo, Uboldo, Vizzola Ticino. Il presidente: Clementino Rivolta Il segretario: Giordana Sordi Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia D.G. Territorio e urbanistica [BUR20080123] Y – 1054 – [5.0.0] D.d.u.o. 12 marzo 2008 - n. 2431 Progetto per l’attività di perforazione di un pozzo esplorativo per ricerca idrocarburi gassosi denominato Vitalba 1 in Comune di Rivolta d’Adda (CR) – Committente: Northsun Italia s.p.a. – Roma – Provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi dell’art. 26 d.lgs. 4/2008, già art. 7 del d.P.R. 12 aprile 1996 ed art. 1 della l.r. 20/99 IL DIRIGENTE DELL’U.O. PROGRAMMAZIONE INTEGRATA E VALUTAZIONI DI IMPATTO AMBIENTALE Omissis Decreta 1. di concludere, ai sensi dell’art. 26 del d.lgs. 4/2008, con provvedimento positivo il procedimento di Valutazione dell’Impatto Ambientale del progetto Coltivazione di idrocarburi gassosi denominata «Castello» in Comune di Rivolta d’Adda (CR) con adeguamento della piazzola di perforazione esistente e collegamento alla rete SNAM, che potrà essere attuato a condizione che il Proponente ottemperi alle prescrizioni di seguito evidenziate e che dovranno trovare applicazione nella successiva fase autorizzativa dei lavori: a) si dovrà dare attuazione alle indicazioni evidenziate dal Gruppo di Lavoro regionale e indicate alla lettera h) – punti 2, 3, 4, 5, 6 e 7 delle premesse al presente decreto, che si intendono integralmente riportate, b) dovrà essere assicurato che la possibilità di attivazione manuale dei dispositivi di sicurezza non comprometta il sistema generale di blocco automatico dell’impianto, c) dovrà esser dichiarata la soglia minima-massima di metanolo (occorrente per il processo di separazione previsto nella prima fase del processo produttivo) per rimanere sotto le soglie del d.lgs. 238/05 per quanto riguarda il pericolo di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose, d) il gas metano estratto dovrà essere convogliato alla rete SNAM e non diversamente depositato in impianto, e) l’area adibita allo stoccaggio dei serbatoi/fusti di metanolo dovrà essere a prova di fuoco e non dovrà in alcun modo venire a contatto con alimenti e/o mangimi ed ossidanti. Dovrà altresı̀ risultare impermeabilizzata ed essere munita di apposito cordolo di contenimento/separazione, f) occorrerà prevedere una idonea riserva idrica da utilizzare per la gestione di eventi incidentali a corredo di quanto già preventivato come strumenti di emergenza, g) i mezzi impiegati per il trasporto delle sostanze pericolose utilizzate nel processo dovranno utilizzare, ove possibile, la viabilità extraurbana limitando il transito nei centri abitati, h) le acque meteoriche di seconda pioggia dovranno essere inviate in corpo idrico superficiale, in quanto la normativa vigente vieta la pratica dei pozzi perdenti. Parimenti le acque reflue domestiche provenienti dai servizi igienici presenti nell’impianto dovranno trovare recapito in un sistema di subirrigazione come da deliberazione CITAI del 4 febbraio 1977, previo recapito in fossa settica imhoff, i) la realizzazione/posa del metanodotto in progetto, di collegamento alla rete SNAM esistente, dovrà garantire il contestuale allargamento del sedime stradale a carico della Northsun Italia s.p.a. (previa acquisizione dei pareri favorevoli dei proprietari dei terreni a carico della Amministrazione Comunale). In subordine la nuova rete gas dovrà essere atta a sopportare il traffico veicolare a seguito di futuro allargamento del sedime stradale, j) dovrà essere valutata, in accordo con l’Amministrazione Comunale, la possibilità di realizzare un’ulteriore piantumazione «a macchia» nel settore occidentale dell’area di intervento. Per quanto concerne quanto già previsto a livello di piantumazione lungo il perimetro della recinzione si chiede che l’intervento venga realizzato mediante impianti a siepe, k) il proponente dovrà redigere un protocollo con le Ammi- Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 nistrazioni Comunali interessate per consentire, qualora richiesto, visite al sito in argomento sia durante l’installazione delle infrastrutture, sia durante la gestione degli impianti di coltivazione. Tutto quanto in conformità alle disposizioni vigenti in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro ed in particolare di polizia mineraria; 2. di provvedere alla trasmissione di copia del presente decreto ai seguenti soggetti: – Soc. Northsun Italia s.p.a. – proponente – Comune di Rivolta d’Adda (CR) – Comune di Pandino (CR) – Comune di Agnadello (CR) Provincia di Cremona – Comune di Trucazzano (MI) Provincia di Milano – Comune di Comazzo (LO) Provincia di Lodi – Parco Adda Sud – Parco Adda Nord – Regione Lombardia: D.G. Qualità dell’Ambiente – U.O. Attività estrattive e di bonifica – ARPA Dipartimeno di Cremona – Sezione U.N.M.I.G. di Bologna; 3. di provvedere altresı̀ alla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia della sola parte dispositiva del presente decreto; 4. di rendere noto che contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale competente per territorio, entro 60 giorni dalla data di avvenuta notificazione o di piena conoscenza, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione, ai sensi del d.P.R. 24 novembre 1971 n. 119. Il dirigente: Bruno Mori [BUR20080124] [5.0.0] D.d.u.o. 17 marzo 2008 - n. 2664 Rettifica del decreto n. 2431 del 12 marzo 2008 «Progetto per l’attività di perforazione di un pozzo esplorativo per ricerca idrocarburi gassosi denominato Vitalba 1 in Comune di Rivolta d’Adda (CR) – Committente: Northsun Italia s.p.a. – Roma – Provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi dell’art. 26 d.lgs. 4/2008, già art. 7 del d.P.R. 12 aprile 1996 ed art. 1 della l.r. 20/99» IL DIRIGENTE DELL’U.O. PROGRAMMAZIONE INTEGRATA E VALUTAZIONI DI IMPATTO AMBIENTALE Richiamato il d.d.u.o. 2431 del 12 marzo 2008 «Progetto per l’attività di perforazione di un pozzo esplorativo per ricerca idrocarburi gassosi denominato Vitalba 1 in Comune di Rivolta d’Adda (CR). Committente: Northsun Italia s.p.a. – Roma. Provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi dell’art. 26 d.lgs. 4/2008, già art. 7 del d.P.R. 12 aprile 1996 ed art. 1 della l.r. 20/99»; Considerato che, per mero errore materiale, nel suddetto decreto è stato indicato un oggetto diverso da quello previsto; Ritenuto pertanto di rettificare per i motivi soprarichiamati il decreto 2431/2008 sostituendo l’oggetto ivi indicato con «Progetto di coltivazione di idrocarburi gassosi denominata “Castello” in Comune di Rivolta d’Adda (CR) con adeguamento della piazzola di perforazione esistente e collegamento alla rete SNAM»; Vista la l.r. 23 luglio 1996, n. 16 «Ordinamento della struttura organizzativa e della dirigenza della Giunta regionale» e successive modifiche ed integrazioni, nonché i provvedimenti organizzativi della VIII legislatura; Decreta 1. di rettificare, per i motivi soprarichiamati, il d.d.u.o. n. 2431 del 12 marzo 2008 sostituendo l’oggetto ivi indicato con «Progetto di coltivazione di idrocarburi gassosi denominata “Castello” in Comune di Rivolta d’Adda (CR) con adeguamento della piazzola di perforazione esistente e collegamento alla rete SNAM». Il dirigente dell’Unità Orvanizzativa: Bruno Mori Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia E) PROVVEDIMENTI DELLO STATO Y – 1055 – [BUR20080125] Ord.m. 4 ottobre 2007 - n. 3615 Commissario Delegato per il superamento dell’emergenza che ha colpito il Comune di Guidizzolo (MN) – Ordinanza commissariale n. 1 dell’11 febbraio 2008 IL COMMISSARIO DELEGATO Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 20 luglio 2007, pubblicato sulla G.U. del 31 luglio 2007, n. 176, con il quale è stato dichiarato lo stato di emergenza, ai sensi e per gli effetti dell’art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, nel territorio del Comune di Guidizzolo in Provincia di Mantova in relazione all’intenso evento meteorologico del giorno 9 luglio 2007; Vista l’ordinanza 4 ottobre 2007 n. 3615 «Disposizioni urgenti di protezione civile dirette a fronteggiare i danni determinatisi in conseguenza delle eccezionali avversità atmosferiche che hanno colpito il territorio del Comune di Guidizzolo, in Provincia di Mantova, il giorno 9 luglio 2007» (di seguito denominata ordinanza 3615), con la quale l’assessore alla Protezione Civile, Prevenzione e Polizia Locale viene nominato Commissario Delegato per il superamento dell’emergenza; Dato atto che in base a quanto disposto dalla medesima ordinanza 3615, il Commissario Delegato può avvalersi, per l’espletamento delle iniziative finalizzate al superamento dell’emergenza, della collaborazione degli uffici regionali, degli enti locali anche territoriali e delle Amministrazioni periferiche dello Stato; Vista la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 ottobre 2004 «Indirizzi in materia di Protezione Civile in relazione all’attività contrattuale riguardante gli appalti pubblici di lavori, di servizi e di forniture di rilievo comunitario.»; Ritenuto di individuare il soggetto attuatore nella persona dell’arch. Eligio Fabio Salardi dipendente di ruolo presso Giunta regionale nonché titolare della posizione organizzativa Professional «Politiche territoriali, infrastrutture e sicurezza» presso la Sede Territoriale di Mantova della Regione Lombardia con specificazione dei compiti e funzioni affidati e delle relative modalità operative e di raccordo per l’adeguata gestione dell’attività commissariale; DISPONE 1. Di nominare l’arch. Eligio Fabio Salardi, dipendente di ruolo presso Giunta regionale nonché titolare della posizione organizzativa Professional «Politiche territoriali, infrastrutture e sicurezza» presso la Sede Territoriale di Mantova della Regione Lombardia, quale soggetto attuatore ai sensi dell’art. 1, comma 4, dell’ordinanza 4 ottobre 2007, n. 3615 «Disposizioni urgenti di Protezione Civile dirette a fronteggiare i danni determinatisi in conseguenza delle eccezionali avversità atmosferiche che hanno colpito il territorio del Comune di Guidizzolo, in Provincia di Mantova, il giorno 9 luglio 2007». Il soggetto attuatore è altresı̀ nominato responsabile del procedimento per l’attività connessa all’ordinanza 3615. 2. Di stabilire che il soggetto attuatore predisponga il piano di interventi straordinari per il superamento dell’emergenza, indicando i soggetti destinatari degli interventi, nonché i relativi enti attuatori dei medesimi, da sottoporre alla preventiva intesa del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, secondo quanto stabilito dall’art. 1 comma 3 dell’ordinanza 3615. 3. Di autorizzare il soggetto attuatore ad operare l’opportuno raccordo con il sindaco di Guidizzolo per il compimento delle iniziative previste dall’ordinanza 3615 e per assicurare il rispetto dei termini dello stato di emergenza. 4. Di stabilire che il soggetto attuatore sia tenuto a relazionare al Commissario Delegato con cadenza mensile sull’attuazione del programma degli interventi, con l’elenco delle ordinanze adottate e delle liquidazioni eseguite a valere sui fondi della gestione commissariale. 5. Di rimandare, per quanto non compreso nel presente provvedimento, all’Ordinanza P.C.M. 4 ottobre 2007 n. 3615. 6. Di dare atto che gli oneri derivanti dalla presente ordinanza siano imputati alle disponibilità della gestione commissariale. 7. Di trasmettere la presente ordinanza al soggetto attuatore, al Dipartimento della Protezione Civile, alla Direzione regionale Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 del Ministero per i beni e le attività culturali, alla Provincia di Mantova, alla Prefettura di Mantova e al Comune di Guidizzolo nonché di disporre la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il Commissario delegato Corte Costituzionale [BUR20080126] Atto prom. 26 novembre 2007 - n. 65 Ordinanza n. 65 del 26 novembre 2007 emessa dal Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia sul ricorso proposto da Muthuwadiyage Amila Sanjeewa Fernando c/ Comune di Milano REPUBBLICA ITALIANA Il Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia – 4ª sezione – ha pronunziato la seguente ORDINANZA sul ricorso iscritto al R.G. 2085/2007 proposto dal sig. Muthuwadiyage Amila Sanjeewa Fernando, rappresentato e difeso dagli avv.ti Sergio Pezzucchi e Manlio Vicini, ed elettivamente domiciliato presso lo studio dell’avv. Giorgio Bonamassa in Milano, via Visconti Venosta 2; contro Il comune di Milano, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dagli avv.ti Maria Rita Surano, Antonella Fraschini, Ruggero Meroni, Irma Marinelli, Ariberto Limongelli, Anna Maria Pavin e Maria Sorrenti, presso i quali è elettivamente domiciliato in Milano, via della Guastalla n. 8, negli uffici dell’avvocatura comunale; per l’annullamento del provvedimento n. 725941/07, con il quale è stata ordinata la cessazione immediata dell’attività di centro di telefonia nei locali siti in via Cesare da Sesto, 19 Visto il ricorso con i relativi allegati; Viste le memorie prodotte dal ricorrente; Vista la domanda di sospensione dell’esecuzione del provvedimento impugnato; Udita la parte resistente alla Camera di consiglio del 23 ottobre 2007 (relatore il dott. Paolo Passoni); Vista l’ordinanza cautelare n. 1611/07 di accoglimento a termine dell’istanza di sospensione relativa al ricorso in epigrafe, deliberata dalla Sezione alla medesima Camera di consiglio in riferimento alla presente questione costituzionalità; Visto l’articolo 23 della legge 11 marzo 1953 n. 87; Visti gli atti tutti della causa; FATTO Il ricorrente è titolare in Milano di phone center preesistente all’entrata in vigore della legge della regione Lombardia 3 marzo 2006 n. 6, con la quale sono state emanate apposite norme «per l’insediamento e la gestione di centri di telefonia in sede fissa». Con l’ordinanza impugnata, il comune di Milano ha disposto la chiusura dell’attività di phone center gestita dal ricorrente, per mancata conformazione ai nuovi requisiti (in prevalenza igienico-sanitari e di sicurezza dei locali) disposti dalla predetta legge regionale; quanto sopra, in vincolata applicazione di quest’ultima, la quale – nel disporre per gli esercizi preesistenti un termine di adeguamento annuale – ha altresı̀ previsto, nei casi di infruttuosa scadenza di tale termine, la cessazione definitiva dell’attività senza possibilità di proroghe, come da combinato disposto dell’art. 9 primo comma lettera c) e secondo comma, con l’art. 12. In particolare, fra le più significative e restrittive novità in tema di requisiti igienico-sanitari e di sicurezza dei locali, che il Collegio ritiene sospette sul piano costituzionale, si segnalano le seguenti testuali prescrizioni dell’articolo 8 primo comma: un servizio igienico in uso esclusivo del personale dipendente (lett. e); un servizio igienico riservato al pubblico, anche prossimo al locale nel caso di esercizi già attivi all’entrata in vigore della presente legge, ma ad uso esclusivo dello stesso per il locale con superficie fino a 60 metri quadrati (...); un ulteriore servizio igienico per il locale di dimensioni superiori (lett. f); spazio di attesa all’interno del locale di almeno 9 metri quadrati, fino a 4 posta- Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y – 1056 – zioni telefoniche, provvisto di idonei sedili posizionati in modo da non ostruire le vie di esodo; la sala di attesa dovrà essere aumentata di 2 metri quadrati ogni postazione aggiuntiva (lett. h); ogni postazione deve avere una superficie minima di 1 metro quadrato ed essere dislocata in modo da garantire un percorso di esodo, libero da qualsiasi ingombro ed avere una larghezza minima di 1,20 metri (lett. i). Alla camera di consiglio del 23 ottobre 2007 la Sezione ha accolto – a termine, sino alla pronuncia della Corte costituzionale sulla questione oggetto della presente ordinanza – l’istanza incidentale di sospensiva, ritenendo non manifestamente infondata (nei sensi che verranno specificati con la presente ordinanza) la questione di costituzionalità prospettata dal ricorrente, nei confronti della citata legge regionale 6/06. DIRITTO Oggetto della presente questione di costituzionalità sono alcune disposizioni della legge della regione Lombardia n. 6/06 (già indicate in narrativa) che ha regolato l’insediamento e la gestione di centri di telefonia in sede fissa, con disposizioni applicabili anche agli esercizi (come nel caso dell’odierna ricorrente) preesistenti all’entrata in vigore della legge stessa. Le norme sospettate di incostituzionalità, che assumono rilevanza nelle vertenze in esame, riguardano: – l’articolo 1, nella parte in cui riporta la materia oggetto di trattazione alla legislazione residuale regionale sul commercio; – l’articolo 4, che introduce un sistema generalizzato di autorizzazione civica per l’esercizio dell’attività; – l’articolo 8, nella parte (comma 1, lettere e, f, h, i, e comma 2) in cui introduce – con immediata modifica dei regolamenti vigenti – i nuovi requisiti igienico-sanitari e di sicurezza dei locali, in concessione agli artt. 9 primo comma lett. c) e secondo comma, nonché 12, disposizioni queste ultime che regolano il regime transitorio per i vecchi esercizi; ciò in quanto l’ordinanza civica impugnata ha disposto «con effetto immediato» la chiusura dell’esercizio di phone center per mancato tempestivo adeguamento ai nuovi requisiti di cui sopra; la difformità rispetto a questi ultimi è poi a sua volta di impedimento al rilascio della specifica autorizzazione richiesta dall’art. 3 già citato, giusta il disposto dell’art. 4, terzo comma, lett. c), con riguardo al rilascio del certificato igienico-sanitario di cui al successivo art. 8. Le norme costituzionali di cui si sospetta la violazione riguardano l’articolo 117, in relazione ai vincoli dell’ordinamento comunitario ed al sistema di riparto delle competenze legislative Stato-Regione; gli artt. 3 e 41 in relazione, in particolare, ai rilevanti ostacoli che le restrittive prescrizioni in materia igienicosanitaria – introdotte dalla legge regionale di cui trattasi da applicare anche retroattivamente alle preesistenti gestioni di phone center, determinano sulla libertà di iniziativa economica dei gestori; nonché l’art. 15 sulla libertà di comunicazione. Dalle esposte premesse emerge, sotto il profilo della rilevanza della questione di costituzionalità, un contesto legislativo che ha direttamente determinato in modo cogente il contenuto lesivo dell’atto impugnato, senza lasciare o consentire alcuna mediazione discrezionale in capo alla intimata autorità amministrativa; la quale, come peraltro ribadito nella circolare di chiarimenti emanata dalla regione Lombardia (prot. H1.2006.0027733 del 5 giugno 2006, punto 8), ha dovuto emettere il provvedimento (in tutto vincolato nel contenuto) di cessazione immediata dell’attività alla scadenza del perentorio termine annuale fissato, senza possibilità di alcuna proroga ai sensi del già citato art. 9 secondo comma, che non annovera tra le ipotesi di proroga quelle della lettera c) del primo comma. Sul piano, ancora, della rilevanza, va detto nuovamente che in relazione alla valutazione di non manifesta infondatezza della questione di costituzionalità delle indicate disposizioni della predetta legge regionale, la Sezione ha adottato un’ordinanza cautelare di sospensione del provvedimento di cessazione dell’attività di phone center, con efficacia limitata al periodo di tempo necessario a che la Corte costituzionale si pronunci sulla questione stessa. Chiarita la rilevanza della questione, il Collegio intende in primis evidenziare a carico della l.r. 6/06 – quanto all’ulteriore profilo della non manifesta infondatezza – la sospetta violazione dell’art. 117 commi primo, secondo, terzo e quarto della Costituzione. L’articolo 1 della legge riconduce la deliberata normativa «nel quadro delle competenze della regione e dei comuni in materia Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 di commercio», tuttavia il riferimento a siffatta materia (che rientra nella legislazione residuale regionale ex art. 117 comma 4 Cost.) sembra al Collegio del tutto estranea all’ambito applicativo della legge stessa, che ai sensi dell’articolo 2 comma primo, consiste nell’attività di «... cessione al pubblico di servizi di telefonia in sede fissa in locali aperti al pubblico», secondo le ulteriori specificazioni illustrate nei successivi commi. Invero, tale attività non rientra nella vendita di merci all’ingrosso o al dettaglio secondo quanto previsto dall’art. 4 del d.lgs. 31 marzo 1998 n. 114 («Riforma della disciplina relativa al settore del commercio (...)», né rientra nei settori del commercio definiti dall’art. 39 del d.lgs. 31 marzo 1998 n. 112. Va detto piuttosto che una delle novità della legge è proprio quella di impedire che all’interno delle strutture di «phone center» possano affiancarsi – come in passato – attività commerciali di supporto, secondo un principio di esclusività non condiviso invece – almeno dalla legislazione statale – nella situazione inversa, in cui la cessione dei servizi telefonici e telematici può ben avvenire in modo complementare rispetto ad altre attività principali (cfr. art. 7 del d.l. 27 luglio 2005, n. 144, convertito in legge, con modificazioni, dall’art. 1 della legge 31 luglio 2005, n. 155, che nel quadro di una disposta «integrazione della disciplina amministrativa degli esercizi pubblici di telefonia ed internet», prevede la licenza del questore per «chiunque intende aprire un pubblico esercizio o un circolo privato di qualsiasi specie, nel quale sono posti a disposizione del pubblico, dei clienti o dei soci apparecchi terminali utilizzabili per le comunicazioni anche telematiche»). Le uniche attività commerciali consentite all’interno dei phone center dalla legge regionale 6/06, che riguardano la vendita di schede telefoniche e l’installazione di distributori automatici di bevande ed alimenti (cfr. art. 2 comma secondo lettera b) e comma 3), non sono oggetto della specifica autorizzazione richiesta dalla legge, e rivestono carattere apertamente occasionale o eventuale e quindi del tutto marginale. L’attività terziaria in esame sembra, invece, più propriamente riportabile alla materia dell’ordinamento delle comunicazioni (art. 117 comma 3 Cost. con legislazione concorrente Stato-Regione), ascrivendosi più specificamente al «servizio di comunicazione elettronica», categoria introdotta dall’art. 2 par. 1 lett. c) della dir. 7 marzo 2002 n. 2002/21/CE, con conseguente applicazione della disciplina di derivazione comunitaria (comprensiva altresı̀ delle direttive 2202/19/CE, 2002/20/CE e 2002/22/CE), complessivamente recepita con il cd. codice delle comunicazioni elettroniche di cui al d.lgs. 1 agosto 2003 n. 259. Di particolare pertinenza ai casi di specie appaiono del resto le definizioni mirate a delimitare il campo di applicazione del decreto medesimo ai sensi dell’articolo 1 comma 1, con peculiare riaguardo alla lettera bb) («rete telefonica pubblica: una rete di comunicazione elettronica utilizzata per fornire servizi telefonici accessibili al pubblico»), ed alla lettera oo) («telefono pubblico a pagamento: qualsiasi apparecchio telefonico accessibile al pubblico, utilizzabile con mezzi di pagamento che possono includere monete o carte di credito o di addebito o schede prepagate, comprese le schede con codice di accesso»). La rilevata derivazione europea di tale normativa comporta poi che la materia ivi trattata (ordinamento delle comunicazioni) vincola, anche con riguardo al rispetto del principio di proporzionalità, la Regione, non solo ai sensi dell’articolo 117 comma 3 entro i limiti della legislazione statale di principio, ma più in radice ai sensi dell’articolo 117 comma 1, secondo cui ogni legge della Repubblica deve conformarsi ai «vincoli derivanti dagli obblighi comunitari». In via strettamente consequenziale, il rispetto di tali disposizioni finisce poi per impingere su profili trasversali di legislazione esclusiva statale ex art. 117 comma 2 Cost., con specifico riguardo alla tutela della concorrenza (lett. e) nonché alla determinazione (e salvaguardia) dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale (lett. m), anche in conformità all’interesse generale che connota tali servizi, ai sensi dell’art. 3 del citato decreto 259/03. In proposito, va altresı̀ evidenziato il disposto del primo comma dell’art. 3, il quale garantisce i «diritti inderogabili di libertà delle persone nell’uso dei mezzi di comunicazione elettronica» con espresso richiamo a quel regime di (libera) concorrenza che rinforza il legame dell’attività in questione alla «materia-funzione» devoluta alla legislazione esclusiva statale. Inoltre i principi di derivazione comunitaria e costituzionale Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y – 1057 – risultano espressamente ribaditi dall’art. 4 del medesimo d.lgs., il quale prevede al primo comma che la disciplina delle reti e dei servizi è volta a salvaguardare i diritti costituzionalmente garantiti di «libertà di comunicazione», nonché di «libertà di iniziativa economica e suo esercizio in regime di concorrenza, garantendo un accesso al mercato delle reti e servizi di comunicazione elettronica secondo criteri di obiettività, trasparenza, non discriminazione e proporzionalità» (sul punto, Corte Costituzionale 236/05). Il terzo comma dello stesso art. 4 dispone, tra l’altro, che la suddetta disciplina è volta anche a «promuovere la semplificazione dei procedimenti amministrativi e la partecipazione ad essi dei soggetti interessati, attraverso l’adozione di procedure tempestive, non discriminatorie e trasparenti nei confronti delle imprese che forniscono reti e servizi di comunicazione elettronica». Puntualizzato quanto sopra, va poi affermato che la norma regionale – nella sua unilaterale iniziativa di regolazione del settore (erroneamente riportato al commercio) – ha introdotto un regime autorizzativo ulteriore e duplicativo, rispetto al sistema dilineato in sede comunitaria come recepito con il d.lgs. 259/03. Ed invero, tornando al comma 2 dell’articolo 3 di tale decreto, ivi si prevede che «la fornitura di reti e servizi di comunicazione elettronica, che è di preminente interesse generale, è libera e ad esse si applicano le disposizioni del Codice», fatte salve al successivo comma «le limitazioni derivanti da esigenze della difesa e della sicurezza dello Stato, della protezione civile, della salute pubblica e della tutela dell’ambiente e della riservatezza e protezione dei dati personali, poste da specifiche disposizioni di legge o da disposizioni regolamentari di attuazione» (testuali concetti sono poi ribaditi nell’articolo 25 comma primo dello stesso decreto). A fronte della conclamata libertà di fornitura dei servizi di comunicazioni elettronica (ivi compresi – come sopra visto – quelli connessi all’esercizio di un phone center), il d.lgs. 259/03 prevede poi che l’espletamento di tali servizi venga subordinato ad una (sola) «atorizzazione generale», in rigoroso e vincolato recepimento della normativa europea. In particolare tale autorizzazione viene definita dall’art. 1 comma 1 lettera g) come «il regime giuridico che disciplina la fornitura di reti o di servizi di comunicazione elettronica...» e consegue alla presentazione di una dichiarazione dell’interessato (a seguito della quale è possibile iniziare l’attività) contenente l’intenzione di procedere alla fornitura (art. 25 comma 3); il potere del Ministero competente di vietare il prosieguo dell’attività medesima può essere esercitato «entro e non oltre» sessanta giorni secondo il modulo procedimentale della dichiarazione di inizio attività ex art. 19 legge 241/90, espressamente richiamato dalla norma in esame (art. 25 comma 4, cfr. anche delibera n. 467/00/CONS con cui l’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni ha disciplinato il rilascio di tali autorizzazioni generali, per uniformarne il contenuto). Pur a fronte di tali vincolanti previsioni – che la legislazione regionale non è legittimata ad alterare, ai sensi dei primi 3 commi dell’art. 117 Cost. – la legge lombarda ora in esame ha invece introdotto un ulteriore titolo abilitativo, disponendo in particolare all’art. 3 comma 1 che «l’esercizio della attività di cessione al pubblico del servizio di telefonia in sede fissa è assoggettato all’autorizzazione di cui all’articolo 4», al cui rilascio provvede il comune competente per territorio. Trattasi dunque di una previsione che sembra al Collegio comunque alterare il regime di sostanziale libertà di fornitura dei servizi de quibus cosı̀ come delineato in via primaria dall’ordinamento comunitario, ed in via attuativa dalla norma statale di recepimento, con conseguenti aggravamenti procedimentali, pur vietati dai citati articoli 3 e 4 del decreto 259/03. Quanto sopra viene peraltro a determinare una sospetta lesione dei principi di libera concorrenza e di salvaguardia dei livelli essenziali di prestazioni di interesse generale connesse ai diritti inderogabili dell’individuo, ivi compresa la libertà di comunicazione garantita dall’art. 15 Cost., proprio ai sensi delle citate definizioni legislative ex art. 3 del d.lgs. 259/03 (sul cui ruolo di garanzia rispetto a tali principi si è espressa la Corte con la segnalata pronuncia n. 336/05). Inoltre, anche nel caso in cui la funzione autorizzatoria introdotta dall’art. 4 della legge regionale 6/06 dovesse intendersi riferita (solo) agli interessi pubblici strumentali all’attività di comunicazione elettronica (nel quadro delle citate «limitazioni» a tale attività, previste e consentite dagli artt. 3 e 25 del d.lgs. 259/03), resta il fatto che anche siffatte limitazioni sembrano afferire a materie comunque (tutte) estranee a quella potestà legislativa residuale ex art. 117 comma 4 Cost., che la regione Lombardia ha invece inteso nella specie esercitare. Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 Basti pensare: – alle esigenze della difesa e della sicurezza dello Stato ed alla tutela dell’ambiente (legislazione esclusiva statale ai sensi dell’art. 117 comma 2, lettera d); – alle esigenze di protezione civile e di salute pubblica (legislazione concorrente ex art. 117 comma 3). Va poi precisato che anche le limitazioni di tipo edilizio od urbanistico (peraltro non espressamente comprese nella citata elencazione di cui agli artt. 3 e 25 del d.lgs. 259/03) sono subordinate alla concorrenza legislativa di poteri Stato-Regione sotto la voce del «governo del territorio», ai sensi del citato comma 3 dell’art. 117 Cost. Inoltre, le problematiche connesse alla riservatezza e protezione dei dati personali (queste ultime invece espressamente previste fra le limitazioni di cui sopra) sono state già considerate e regolate dal legislatore statale, nel quadro delle esigenze di sicurezza pubblica con il citato decreto legge 27 luglio 2005 recante «nuove disposizioni antiterrorismo per gli internet point ed i pubblici esercizi che mettano a disposizione del pubblico postazioni per comunicazioni telematiche», convertito nella legge 155/2005. Sulla illegittimità costituzionale di quelle legislazioni regionali che – nella presente materia delle comunicazioni elettroniche – aggiungono fasi autorizzatorie comunque denominate rispetto alle procedure abilitative già contemplate nel d.lgs. 259/03, si richiama al riguardo la recente pronuncia della Consulta n. 129/06, che – seppure in relazione alla diversa problematica delle installazioni di torri e tralicci – ha comunque censurato l’art. 27 comma 1 lettera e) della l.r. Lombardia n. 12/2005, per aver previsto la necessità di un titolo edilizio ritenuto ulteriore e superfluo rispetto alle procedure delineate nell’articolo 87 del d.lgs.; ciò in quanto – ha osservato testualmente la Corte con esternazioni di principio applicabili al caso di specie – «...la tutela del territorio e la programmazione urbanistica sono salvaguardate dalle norme statali in vigore ed affidate proprio agli enti locali competenti, i quali, al pari delle Regioni (sentenza n. 336 del 2005), non vengono perciò spogliati delle loro attribuzioni in materia, ma sono semplicemente tenuti ad esercitarle all’interno dell’unico procedimento previsto dalla normativa nazionale, anziché porre in essere un distinto procedimento» (con conseguente violazione dei principi generali di semplificazione della legislazione statale in materia di governo del territorio). La violazione dell’articolo 117 Cost. sembra peraltro assumere connotati sostanziali, anche al di là dell’erronea qualificazione formale della materia trattata, e ciò non solo in relazione ai settori occupati dalla legge regionale eppur di appartenenza esclusiva alla legislazione statale (ove il contrasto «sostanziale» con il precetto costituzionale si consuma in re ipsa con il semplice intervento legislativo della Regione). Anche nel caso delle fattispecie concorrenti, infatti, la normativa in esame non pare essersi correttamente inserita nei principi generali di una legislazione statale che – dopo aver garantito all’attività in sé considerata un trattamento semplificato, improntato alla libertà di comunicazione voluta anche dall’Unione Europea – si è limitata a prevedere per i soli «internet point» disposizioni speciali per la sicurezza dello Stato, senza l’introduzione di altri regimi ad hoc (igienico-sanitari ed urbanistici) diversi e più restrittivi, rispetto a quelli già in vigore per gli altri esercizi connessi alle attività terziarie. In relazione ai requisiti igienico-sanitari e di sicurezza dei locali, va poi rammentato che la legge regionale dispone contenuti di dettaglio che integrano in modo automatico e simultaneo tutti i regolamenti di igiene delle autorità sanitarie e dei Comuni in territorio lombardo (art. 8 comma 2), e ciò senza che la legislazione statale di riferimento consenta, all’interno di tale regolamentazione locale, l’inserimento eteronomo di contenuti dispositivi e di dettaglio direttamente imposti da leggi regionali (cfr. art. 344 TULS). Va ancora osservato sul punto che le prescrizioni previste dall’ordinamento statale, si limitano a stabilire una disciplina generale quanto ai requisiti di agibilità dei locali destinati ad attività economiche, la quale rimanda alle norme edilizie e igienico-sanitarie contenute in prevalenza in fonti normative secondarie, e non contiene comunque prescrizioni cosı̀ restrittive per gli indici igienico-sanitari regolati specificamente dalla legge regionale de qua, neanche per i locali ove vi è maggiore concentrazione di persone per un tempo di permanenza maggiore (come teatri, cinema o neo locali ove viene svolta attività di somministrazione di alimenti e bevande). Donde la necessità che la competenza legislativa concorrente delle Regioni venga esercitata nel rispetto dei principi fondamentali di cui all’art. 3 (con particolare riguar- Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y – 1058 – do alla rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale limitativi di fatto della libertà e l’uguaglianza dei cittadini) e 41 della Carta fondamentale, nonché di quello, di derivazione comunitaria, della proporzionalità (insito nel riferimento ai vincoli derivanti dall’ordinamento europeo contenuto nell’art. 117 primo comma), secondo il quale, com’è noto, una misura è conforme a tale principio soltanto allorché il mezzo adoperato si rilevi non tanto e non solo «idoneo» a consentire il raggiungimento dell’obiettivo desiderato, ma anche «necessario» nel senso dell’indisponibilità di altra misura egualmente efficace, e tale da incidere il meno negativamente possibile nella sfera del destinatario, ossia da non essere «intollerabile». In sostanza un giudizio di proporzionalità basato ex ante sulla valutazione comparativa tra mezzo e fine. Infine, sempre in relazione ai requisiti igienico-sanitari e di sicurezza dei locali ex art. 8 della legge (con specifico riguardo alle voci ivi rubricate alle lettere e), f), h), i), meglio descritto in narrativa), il Collegio ritiene che la legge regionale 6/06 presenti profili di non manifesta infondatezza anche nella parte in cui dispone l’applicazione retroattiva delle rigorose nuove disposizioni senza delineare la possibilità di proroghe (pur non automatiche, ma discrezionali e da valutare caso per caso) per consentire agli esercizi preesistenti di continuare l’attività, nonostante la vana scadenza del termine annuale di adeguamento. Secondo consolidata giurisprudenza costituzionale (da ultimo Corte Cost. sent. n. 156/07), la possibilità del legislatore di incidere con norme retroattive su situazioni sostanziali ormai radicate da leggi precedenti, resta subordinata al rigoroso vaglio di razionalità del nuovo regolamento di interessi che modifica ex post quello preesistente. Ritiene il Collegio che nella specie non sussista (a parte quanto già evidenziato sotto il profilo della proporzionalità) una sicura rispondenza dello ius superveniens a sufficienti criteri di ragionevolezza, in relazione alle modalità con cui la nuova normativa incide sui giustificati affidamenti dei titolari dei preesistenti esercizi di phone center, e ciò in sospetta violazione dei principi di parità di trattamento ex art. 3 Cost. La prescrizione infatti di un cosı̀ nuovo e più impegnativo assetto strutturale e funzionale dei locali strumentali allo svolgimento dell’attività determina, in capo a coloro che già gestivano quest’ultima in regime di regolarità amministrativa, una serie di obblighi conformativi razionalmente inesigibili durante il (breve) periodo annuale concesso dalla legge, anche in considerazione della necessità di procedere a lavori strutturali ed edilizi dal costo elevato e spesso non realizzabili per l’inidoneità oggettiva derivante dall’area disponibile dei locali, e quindi anche laddove l’esercente l’attività voglia adeguarvisi. La stessa rilocalizzazione ipotizzata dalla norma – oltre a non essere sùbito praticabile in assenza della formalizzazione di nuovi strumenti urbanistici chiamati ad individuare le relative aree (cfr. terzo comma art. 98-bis della l.r. 12 del 2005, intodotto dall’art. 7 della l.r. 6 del 2006) – non sembra certo rappresentare un rimedio semplice ed efficace rispetto all’abbandono – spesso obbligato – dei locali di origine, e ciò in considerazione delle difficoltà di reperimento, in adiacenza o prossimità allo stesso edificio, di nuovi locali; senza considerare la perdita di avviamento che deriverebbe dal trasferimento dell’attività stessa, una volta approvato il previsto piano urbanistico. Quanto sopra, in aggiunta (donde un autonomo profilo di non manifesta infondatezza valutabile in base ai canoni del comma primo dell’art. 3 Cost.), al non indifferente maggiore onere economico, che potrebbe risultare insostenibile per i soggetti privi di adeguati mezzi economici, favorendo l’abbandono delle relative attività; tali dismissioni determinerebbero a loro volta un vantaggio rispetto ai nuovi operatori aventi maggiori disponibilità d’investimento che – potendo organizzare ex ante l’attività secondo le regole vigenti – verrebbero a trovarsi in una situazione concorrenziale (ingiustamente) privilegiata, con riverberi dannosi per gli utenti privi di una più ampia scelta, e con forte rischio di tariffe meno vantaggiose. Le delineate – e non improbabili – conseguenze fattuali delle citate disposizioni finirebbero pertanto per incidere, oltre che sulla rilevata disparità di trattamento ex art. 3 Cost., anche sulla libertà di iniziativa economica privata garantita dall’art. 41 Cost., con riverberi lesivi sotto altro profilo della tutela della concorrenza garantita dall’ordinamento europeo (cfr. sul punto anche la segnalazione in data 6 agosto 2007 formalizzata dall’Autorità Garante della concorrenza e del Mercato al Presidente della Regione Lombardia proprio in relazione «...agli effetti distorsivi della concorrenza che Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 derivano dalle disposizioni... dettate dalla legge Regione Lombardia 3 marzo 2006 n. 6»). Sulla base delle esposte considerazioni si ritiene rilevante e non manifestamente infondata la presente questione costituzionalità, che si solleva pertanto ai sensi dell’articolo 23 della legge 11 marzo 1953 n. 87 in relazione agli artt. 1, 4, 8 (comma 1, lettere e, f, h, i, e comma 2), 9, (primo comma lett. c) e secondo comma), nonché 12, della l.r. 3 marzo 2006 n. 6, in relazione agli artt. 3, 15, 41 e 117 della Costituzione. P.Q.M. Il Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia – 4ª Sezione, visto l’art. 23 della legge 11 marzo 1953 n. 87, dichiara, nei sensi di cui in motivazione, rilevante e non manifestamente infondata, in relazione agli artt. 3, 15, 41 e 117 della Costituzione, la questione di legittimità costituzionale degli artt. 1, 4, 8 (comma 1, lettere e, f, h, i, e comma 2), 9 (comma 1 lett. c, e comma 2), nonché 12 della l.r. 3 marzo 2006 n. 6. Sospende, per l’effetto, il presente giudizio ed ordina la trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale. Dispone inoltre la notifica della presente ordinanza alle parti in causa ed al Presidente della regione Lombardia, nonché la comunicazione della medesima al presidente del Consiglio regionale della Lombardia. Cosı̀ deciso in Milano, alla camera di consiglio del 23 ottobre 2007, con l’intervento dei signori: Maurizio Nicolosi – Presidente Paolo Passoni – Consigliere estensore Giovanni Zucchini – Referendario [BUR20080127] Atto prom. 26 novembre 2007 - n. 66 Ordinanza n. 66 del 26 novembre 2007 emessa dal Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia sul ricorso proposto da F.C.Z. s.r.l. c/ Comune di Milano REPUBBLICA ITALIANA Il Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia – 4ª sezione – ha pronunziato la seguente ORDINANZA sul ricorso iscritto al R.G. 2141/2007, proposto dalla società F.C.Z. s.r.l. in persona del legale rappresentante, rappresentata e difesa dagli avv.ti Sergio Pezzucchi e Manlio Vicini, ed elettivamente domiciliata presso lo studio dell’avv. Giorgio Bonamassa in Milano, via Visconti Venosta 2; contro il comune di Milano, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dagli avv.ti Maria Rita Surano, Antonella Fraschini, Ruggero Meroni, Irma Marinelli, Ariberto Limongelli, Anna Maria Pavin e Maria Sorrenti, presso i quali è selettivamente domiciliato in Milano, via della Guastalla n. 8, negli uffici dell’avocatura comunale; per l’annullamento dell’ordinanza 30 luglio 2007 (PG 725941/2007 del 7 agosto 2007) di cessazione dell’attività di centro di telefonia in sede fissa (phone center) di cui è titolare la società ricorrente in Milano, via Cesare Da Sesto 19, emessa dal Direttore del Settore Commercio del Comune di Milano; Visto il ricorso con i relativi allegati; Viste le memorie prodotte dal ricorrente; Vista la domanda di sospensione dell’esecuzione del provvedimento impugnato; Udita la parte resistente alla Camera di consiglio del 23 ottobre 2007 (relatore il dott. Paolo Passoni); Vista l’ordinanza cautelare n. 1615/07 di accoglimento a termine dell’istanza di sospensione relativa al ricorso in epigrafe, deliberata dalla Sezione alla medesima Camera di consiglio in riferimento alla presente questione costituzionalità; Visto l’articolo 23 della legge 11 marzo 1953 n. 87; Visti gli atti tutti della causa; FATTO La società ricorrente è titolare in Milano di phone center preesistente all’entrata in vigore della legge della regione Lombardia 3 marzo 2006 n. 6, con la quale sono state emanate apposite norme «per l’insediamento e la gestione di centri di telefonia in sede fissa». Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y – 1059 – Con l’ordinanza impugnata, il Comune di Milano ha disposto la chiusura dell’attività di phone center gestita dalla ricorrente, per mancata conformazione ai nuovi requisiti (in prevalenza igienico-sanitari e di sicurezza dei locali) disposti dalla predetta legge regionale; quanto sopra, in vincolata applicazione di quest’ultima, la quale – nel disporre per gli esercizi preesistenti un termine di adeguamento annuale – ha altresı̀ previsto, nei casi di infruttuosa scadenza di tale termine, la cessazione definitiva dell’attività senza possibilità di proroghe, come da combinato disposto dell’art. 9 primo comma lettera c) e secondo comma, con l’art. 12. In particolare, fra le più significative e restrittive novità in tema di requisiti igienico-sanitari e di sicurezza dei locali, che il Collegio ritiene sospette sul piano costituzionale, si segnalano le seguenti testuali prescrizioni dell’articolo 8 primo comma: un servizio igienico in uso esclusivo del personale dipendente (lett. e); un servizio igienico riservato al pubblico, anche prossimo al locale nel caso di esercizi già attivi all’entrata in vigore della presente legge, ma ad uso esclusivo dello stesso per il locale con superficie fino a 60 metri quadrati (...); un ulteriore servizio igienico per il locale di dimensioni superiori (lett. f); spazio di attesa all’interno del locale di almeno 9 metri quadrati, fino a 4 postazioni telefoniche, provvisto di idonei sedili posizionati in modo da non ostruire le vie di esodo; la sala di attesa dovrà essere aumentata di 2 metri quadrati ogni postazione aggiuntiva (lett. h); ogni postazione deve avere una superficie minima di 1 metro quadrato ed essere dislocata in modo da garantire un percorso di esodo, libero da qualsiasi ingombro ed avere una larghezza minima di 1,20 metri (lett. i). Alla camera di consiglio del 23 ottobre 2007 la Sezione ha accolto – a termine, sino alla pronuncia della Corte costituzionale sulla questione oggetto della presente ordinanza – l’istanza incidentale di sospensiva, ritenendo non manifestamente infondata (nei sensi che verranno specificati con la presente ordinanza) la questione di costituzionalità prospettata dalla società ricorrente, nei confronti della citata legge regionale 6/06. DIRITTO Oggetto della presente questione di costituzionalità sono alcune disposizioni della legge della regione Lombardia n. 6/06 (già indicate in narrativa) che ha regolato l’insediamento e la gestione di centri di telefonia in sede fissa, con disposizioni applicabili anche agli esercizi (come nel caso dell’odierna ricorrente) preesistenti all’entrata in vigore della legge stessa. Le norme sospettate di incostituzionalità, che assumono rilevanza nelle vertenze in esame, riguardano: – l’articolo 1, nella parte in cui riporta la materia oggetto di trattazione alla legislazione residuale regionale sul commercio; – l’articolo 4, che introduce un sistema generalizzato di autorizzazione civica per l’esercizio dell’attività; – l’articolo 8, nella parte (comma 1, lettere e, f, h, i, e comma 2) in cui introduce – con immediata modifica dei regolamenti vigenti – i nuovi requisiti igienico-sanitari e di sicurezza dei locali, in connessione agli artt. 9 primo comma lett. c) e secondo comma, nonché 12, disposizioni queste ultime che regolano il regime transitorio per i vecchi esercizi; ciò in quanto l’ordinanza civica impugnata ha disposto «con effetto immediato» la chiusura dell’esercizio di phone center per mancato tempestivo adeguamento ai nuovi requisiti di cui sopra; la difformità rispetto a questi ultimi è poi a sua volta di impedimento al rilascio della specifica autorizzazione richiesta dall’art. 3 già citato, giusta il disposto dell’art. 4, terzo comma, lett. c), con riguardo al rilascio del certificato igienico-sanitario di cui al successivo art. 8. Le norme costituzionali di cui si sospetta la violazione riguardano l’articolo 117, in relazione ai vincoli dell’ordinamento comunitario ed al sistema di riparto delle competenze legislative Stato-Regione; gli artt. 3 e 41 in relazione, in particolare, ai rilevanti ostacoli che le restrittive prescrizioni in materia igienicosanitaria – introdotte dalla legge regionale di cui trattasi, da applicare anche retroattivamente alle preesistenti gestioni di phone center, determinano sulla libertà di iniziativa economica dei gestori; nonché l’art. 15 sulla libertà di comunicazione. Dalle esposte premesse emerge, sotto il profilo della rilevanza della questione di costituzionalità, un contesto legislativo che ha direttamente determinato in modo cogente il contenuto lesivo dell’atto impugnato, senza lasciare o consentire alcuna mediazione discrezionale in capo alla intimata autorità amministrativa; la quale, come peraltro ribadito nella circolare di chiarimenti Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 emanata dalla regione Lombardia (prot. H1.2006.0027733 del 5 giugno 2006, punto 8), ha dovuto emettere il provvedimento (in tutto vincolato nel contenuto) di cessazione immediata dell’attività alla scadenza del perentorio termine annuale fissato, senza possibilità di alcuna proroga ai sensi del già citato art. 9 secondo comma, che non annovera tra le ipotesi di proroga quelle della lettera c) del primo comma. Sul piano, ancora, della rilevanza, va detto nuovamente che in relazione alla valutazione di non manifesta infondatezza della questione di costituzionalità delle indicate disposizioni della predetta legge regionale, la Sezione ha adottato un’ordinanza cautelare di sospensione del provvedimento di cessazione dell’attività di phone center, con efficacia limitata al periodo di tempo necessario a che la Corte costituzionale si pronunci sulla questione stessa. Chiarita la rilevanza della questione, il Collegio intende in primis evidenziare a carico della l.r. 6/06 – quanto all’ulteriore profilo della non manifesta infondatezza – la sospetta violazione dell’art. 117 commi primo, secondo, terzo e quarto della Costituzione. L’articolo 1 della legge riconduce la deliberata normativa «nel quadro delle competenze della regione e dei comuni in materia di commercio», tuttavia il riferimento a siffatta materia (che rientra nella legislazione residuale regionale ex art. 117 comma 4 Cost.) sembra al Collegio del tutto estranea all’ambito applicativo della legge stessa, che ai sensi dell’articolo 2 comma primo, consiste nell’attività di «...cessione al pubblico di servizi di telefonia in sede fissa in locali aperti al pubblico», secondo le ulteriori specificazioni illustrate nei successivi commi. Invero, tale attività non rientra nella vendita di merci all’ingrosso o al dettaglio secondo quanto previsto dall’art. 4 del d.lgs. 31 marzo 1998 n. 114 («Riforma della disciplina relativa al settore del commercio (...)», né rientra nei settori del commercio definiti dall’art. 39 del d.lgs. 31 marzo 1998 n. 112. Va detto piuttosto che una delle novità della legge è proprio quella di impedire che all’interno delle strutture di «phone center» possano affiancarsi – come in passato – attività commerciali di supporto, secondo un principio di esclusività non condiviso invece – almeno dalla legislazione statale – nella situazione inversa, in cui la cessione dei servizi telefonici e telematici può ben avvenire in modo complementare rispetto ad altre attività principali (cfr. art. 7, del d.l. 27 luglio 2005, n. 144, convertito in legge, con modificazioni, dall’art. 1 della legge 31 luglio 2005, n. 155, che nel quadro di una disposta «integrazione della disciplina amministrativa degli esercizi pubblici di telefonia ed internet», prevede la licenza del questore per «chiunque intende aprire un pubblico esercizio o un circolo privato di qualsiasi specie, nel quale sono posti a disposizione del pubblico, dei clienti o dei soci apparecchi terminali utilizzabili per le comunicazioni anche telematiche»). Le uniche attività commerciali consentite all’interno dei phone center dalla legge regionale 6/06, che riguardano la vendita di schede telefoniche e l’installazione di distributori automatici di bevande ed alimenti (cfr. art. 2 comma secondo lettera b e comma 3), non sono oggetto della specifica autorizzazione richiesta dalla legge, e rivestono carattere apertamente occasionale o eventuale e quindi del tutto marginale. L’attività terziaria in esame sembra, invece, più propriamente riportabile alla materia dell’ordinamento delle comunicazioni (art. 117 comma 3 Cost. con legislazione concorrente Stato-Regione), ascrivendosi più specificamente al «servizio di comunicazione elettronica», categoria introdotta dall’art. 2 par. 1 lett. c) della dir. 7 marzo 2002 n. 2002/21/CE, con conseguente applicazione della disciplina di derivazione comunitaria (comprensiva altresı̀ delle direttive 2202/19 CE, 2002/20/CE e 2002/22 CE), complessivamente recepita con il cd. codice delle comunicazioni elettroniche di cui al d.lgs. 1 agosto 2003 n. 259. Di particolare pertinenza ai casi di specie appaiono del resto le definizioni mirate a delimitare il campo di applicazione del decreto medesimo ai sensi dell’articolo 1 comma 1, con peculiare riguardo alla lettera bb) («rete telefonica pubblica: una rete di comunicazione elettronica utilizzata per fornire servizi telefonici accessibili al pubblico») ed alla lettera oo) («telefono pubblico a pagamento: qualsiasi apparecchio telefonico accessibile al pubblico, utilizzabile con mezzi di pagamento che possono includere monete o carte di credito o di addebito o schede prepagate, comprese le schede con codice di accesso»). La rilevata derivazione europea di tale normativa comporta Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y – 1060 – poi che la materia ivi trattata (ordinamento delle comunicazioni) vincola, anche con riguardo al rispetto del principio di proporzionalità, la Regione, non solo ai sensi dell’articolo 117 comma 3 entro i limiti della legislazione statale di principio, ma più in radice ai sensi dell’articolo 117 comma 1, secondo cui ogni legge della Repubblica deve conformarsi ai «vincoli derivanti dagli obblighi comunitari». In via strettamente consequenziale, il rispetto di tali disposizioni finisce poi per impingere su profili trasversali di legislazione esclusiva statale ex art. 117 comma 2 Cost., con specifico riguardo alla tutela della concorrenza (lett. e) nonché alla determinazione (e salvaguardia) dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale (lett. m), anche in conformità all’interesse generale che connota tali servizi, ai sensi dell’art. 3 del citato decreto 259/03. In proposito, va altresı̀ evidenziato il disposto del primo comma dell’art. 3, il quale garantisce i «diritti inderogabili di libertà delle persone nell’uso dei mezzi di comunicazione elettronica» con espresso richiamo a quel regime di (libera) concorrenza che rinforza il legame dell’attività in questione alla «materia-funzione» devoluta alla legislazione esclusiva statale. Inoltre i principi di derivazione comunitaria e costituzionale risultano espressamente ribaditi dall’art. 4 del medesimo d.lgs., il quale prevede al primo comma che la disciplina delle reti e dei servizi è volta a salvaguardare i diritti costituzionalmente garantiti di «libertà di comunicazione», nonché di «libertà di iniziativa economica e suo esercizio in regime di concorrenza, garantendo un accesso al mercato delle reti e servizi di comunicazione elettronica secondo criteri di obiettività, trasparenza, non discriminazione e proporzionalità» (sul punto, Corte Costituzionale 236/05). Il terzo comma dello stesso art. 4 dispone, tra l’altro, che la suddetta disciplina è volta anche a «promuovere la semplificazione dei procedimenti amministrativi e la partecipazione ad essi dei soggetti interessati, attraverso l’adozione di procedure tempestive, non discriminatorie e trasparenti nei confronti delle imprese che forniscono reti e servizi di comunicazione elettronica». Puntualizzato quanto sopra, va poi affermato che la norma regionale – nella sua unilaterale iniziativa di regolazione del settore (erroneamente riportato al commercio) – ha introdotto un regime autorizzativo ulteriore e duplicativo, rispetto al sistema delineato in sede comunitaria come recepito con il d.lgs. 259/03. Ed invero, tornando al comma 2 dell’articolo 3 di tale decreto, ivi si prevede che «la fornitura di reti e servizi di comunicazione elettronica, che è di preminente interesse generale, è libera e ad esse si applicano le disposizioni del Codice», fatte salve al successivo comma «le limitazioni derivanti da esigenze della difesa e della sicurezza dello Stato, della protezione civile, della salute pubblica e della tutela dell’ambiente e della riservatezza e protezione dei dati personali, poste da specifiche disposizioni di legge o da disposizioni regolamentari di attuazione» (testuali concetti sono poi ribaditi nell’articolo 25 comma primo dello stesso decreto). A fronte della conclamata libertà di fornitura dei servizi di comunicazioni elettronica (ivi compresi – come sopra visto – quelli connessi all’esercizio di un phone center), il d.lgs. 259/03 prevede poi che l’espletamento di tali servizi venga subordinato ad una (sola) «autorizzazione generale», in rigoroso e vincolato recepimento della normativa europea. In particolare tale autorizzazione viene definita dall’art. 1 comma 1 lettera g) come «il regime giuridico che disciplina la fornitura di reti o di servizi di comunicazione elettronica...» e consegue alla presentazione di una dichiarazione dell’interessato (a seguito della quale è possibile iniziare l’attività) contenente l’intenzione di procedere alla fornitura (art. 25 comma 3); il potere del Ministero competente di vietare il prosieguo dell’attività medesima può essere esercitato «entro e non oltre» sessanta giorni secondo il modulo procedimentale della dichiarazione di inizio attività ex art. 19 legge 241/90, espressamente richiamato dalla norma in esame (art. 25 comma 4, cfr. anche delibera n. 467/00/CONS con cui l’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni ha disciplinato il rilascio di tali autorizzazioni generali, per uniformarne il contenuto). Pur a fronte di tali vincolanti previsioni – che la legislazione regionale non è legittimata ad alterare, ai sensi dei primi 3 commi dell’art. 117 Cost. – la legge lombarda ora in esame ha invece introdotto un ulteriore titolo abilitativo, disponendo in particolare all’art. 3 comma 1 che «l’esercizio della attività di cessione al pubblico del servizio di telefonia in sede fissa è assoggettato all’autorizzazione di cui all’articolo 4», al cui rilascio provvede il Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 comune competente per territorio. Trattasi dunque di una previsione che sembra al Collegio comunque alterare il regime di sostanziale libertà di fornitura dei servizi de quibus cosı̀ come delineato in via primaria dall’ordinamento comunitario, ed in via attuativa dalla norma statale di recepimento, con conseguenti aggravamenti procedimentali, pur vietati dai citati articoli 3 e 4 del decreto 259/03. Quanto sopra viene peraltro a determinare una sospetta lesione dei principi di libera concorrenza e di salvaguardia dei livelli essenziali di prestazioni di interesse generale connesse ai diritti inderogabili dell’individuo, ivi compresa la libertà di comunicazione garantita dall’art. 15 Cost., proprio ai sensi delle citate definizioni legislative ex art. 3 del d.lgs. 259/03 (sul cui ruolo di garanzia rispetto a tali principi si è espressa la Corte con la segnalata pronuncia n. 336/05). Inoltre, anche nel caso in cui la funzione autorizzatoria introdotta dall’art. 4 della legge regionale 6/06 dovesse intendersi riferita (solo) agli interessi pubblici strumentali all’attività di comunicazione elettronica (nel quadro delle citate «limitazioni» a tale attività, previste e consentite dagli artt. 3 e 25 del d.lgs. 259/03), resta il fatto che anche siffatte limitazioni sembrano afferire a materie comunque (tutte) estranee a quella potestà legislativa residuale ex art. 117 comma 4 Cost., che la regione Lombardia ha invece inteso nella specie esercitare. Basti pensare: – alle esigenze della difesa e della sicurezza dello Stato ed alla tutela dell’ambiente (legislazione esclusiva statale ai sensi dell’art. 117 comma 2, lettera d); – alle esigenze di protezione civile e di salute pubblica (legislazione concorrente ex art. 117 comma 3). Va poi precisato che anche le limitazioni di tipo edilizio od urbanistico (peraltro non espressamente comprese nella citata elencazione di cui agli artt. 3 e 25 del d.lgs. 259/03) sono subordinate alla concorrenza legislativa di poteri Stato-Regioni sotto la voce del «governo del territorio», ai sensi del citato comma 3 dell’art. 117 Cost. Inoltre, le problematiche connesse alla riservatezza e protezione dei dati personali (queste ultime invece espressamente previste fra le limitazioni di cui sopra) sono state già considerate e regolate dal legislatore statale, nel quadro delle esigenze di sicurezza pubblica con il citato decreto legge 27 luglio 2005 recante «nuove disposizioni antiterrorismo per gli internet point ed i pubblici esercizi che mettano a disposizioni del pubblico postazioni per comunicazioni telematiche», convertito nella legge 155/2005. Sulla illegittimità costituzionale di quelle legislazioni regionali che – nella presente materia delle comunicazioni elettroniche – aggiungono fasi autorizzatorie comunque denominate rispetto alle procedure abilitative già contemplate nel d.lgs. 259/03, si richiama al riguardo la recente pronuncia della Consulta n. 129/06, che – seppure in relazione alla diversa problematica delle installazioni di torri e tralicci – ha comunque censurato l’art. 27 comma 1 lettera e) della l.r. Lombardia n. 12/2005, per aver previsto la necessità di un titolo edilizio ritenuto ulteriore e superfluo rispetto alle procedure delineate nell’articolo 87 del d.lgs.; ciò in quanto – ha osservato testualmente la Corte con esternazioni di principio applicabili al caso di specie – «...la tutela del territorio e la programmazione urbanistica sono salvaguardate dalle norme statali in vigore ed affidate proprio agli enti locali competenti, i quali, al pari delle Regioni (sentenza n. 336 del 2005), non vengono perciò spogliati delle loro attribuzioni in materia, ma sono semplicemente tenuti ad esercitarle all’interno dell’unico procedimento previsto dalla normativa nazionale, anziché porre in essere un distinto procedimento» (con conseguente violazione dei principi generali di semplificazione della legislazione statale in materia di governo del territorio). La violazione dell’articolo 117 Cost. sembra peraltro assumere connotati sostanziali, anche al di là dell’erronea qualificazione formale della materia trattata, e ciò non solo in relazione ai settori occupati dalla legge regionale eppur di appartenenza esclusiva alla legislazione statale (ove il contrasto «sostanziale» con il precetto costituzionale si consuma in re ipsa con il semplice intervento legislativo della Regione). Anche nel caso delle fattispecie concorrenti, infatti, la normativa in esame non pare essersi correttamente inserita nei principi generali di una legislazione statale che – dopo aver garantito all’attività in sé considerata un trattamento semplificato, improntato alla libertà di comunicazione voluta anche dall’unione europea – si è limitata a prevedere per i soli «internet point» disposizioni speciali per la sicurezza dello Stato, senza l’introduzione di altri regimi ad hoc (igienico-sanita- Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y – 1061 – ri ed urbanistici) diversi e più restrittivi, rispetto a quelli già in vigore per gli altri esercizi connessi alle attività terziarie. In relazione ai requisiti igienico-sanitari e di sicurezza dei locali, va poi rammentato che la legge regionale dispone contenuti di dettaglio che integrano in modo automatico e simultaneo tutti i regolamenti di igiene delle autorità sanitarie e dei Comuni in territorio lombardo (art. 8 comma 2), e ciò senza che la legislazione statale di riferimento consenta, all’interno di tale regolamentazione locale, l’inserimento eteronomo di contenuti dispositivi e di dettaglio direttamente imposti da leggi regionali (cfr. art. 344 TULS). Va ancora osservato sul punto che le prescrizioni previste dall’ordinamento statale, si limitano a stabilire una disciplina generale quanto ai requisiti di agibilità dei locali destinati ad attività economiche, la quale rimanda alle norme edilizie e igienico-sanitarie contenute in prevalenza in fonti normative secondarie, e non contiene comunque prescrizioni cosı̀ restrittive per gli indici igienico-sanitari regolati specificamente dalla legge regionale de qua, neanche per i locali ove vi è maggiore concentrazione di persone per un tempo di permanenza maggiore (come teatri, cinema o nei locali ove viene svolta attività di somministrazione di alimenti e bevande). Donde la necessità che la competenza legislativa concorrente delle Regioni venga esercitata nel rispetto dei principi fondamentali di cui all’art. 3 (con particolare riguardo alla rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale limitativi di fatto della libertà e l’uguaglianza dei cittadini) e 41 della Carta fondamentale, nonché di quello, di derivazione comunitaria, della proporzionalità (insito nel riferimento ai vincoli derivanti dall’ordinamento europeo contenuto nell’art. 117 primo comma), secondo il quale, com’è noto, una misura è conforme a tale principio soltanto allorché il mezzo adoperato si rilevi non tanto e non solo «idoneo» a consentire il raggiungimento dell’obiettivo desiderato, ma anche «necessario» nel senso dell’indisponibilità di altra misura egualmente efficace, e tale da incidere il meno negativamente possibile nella sfera del destinatario, ossia da non essere «intollerabile». In sostanza un giudizio di proporzionalità basato ex ante sulla valutazione comparativa tra mezzo e fine. Infine, sempre in relazione ai requisiti igienico-sanitari e di sicurezza dei locali ex art. 8 della legge (con specifico riguardo alle voci ivi rubricate alle lettere e, f, h, i, meglio descritte in narrativa), il Collegio ritiene che la legge regionale 6/06 presenti profili di non manifesta infondatezza anche nella parte in cui dispone l’applicazione retroattiva delle rigorose nuove disposizioni, senza delineare la possibilità di proroghe (pur non automatiche, ma discrezionali e da valutare caso per caso) per consentire agli esercizi preesistenti di continuare l’attività, nonostante la vana scadenza del termine annuale di adeguamento. Secondo consolidata giurisprudenza costituzionale (da ultimo Corte Cost. sent. n. 156/07), la possibilità del legislatore di incidere con norme retroattive su situazioni sostanziali ormai radicate da leggi precedenti, resta subordinata al rigoroso vaglio di razionalità del nuovo regolamento di interessi che modifica ex post quello preesistente. Ritiene il Collegio che nella specie non sussista (a parte quanto già evidenziato sotto il profilo della proporzionalità) una sicura rispondenza dello ius superveniens a sufficienti criteri di ragionevolezza, in relazione alle modalità con cui la nuova normativa incide sui giustificati affidamenti dei titolari dei preesistenti esercizi di phone center, e ciò in sospetta violazione dei principi di parità di trattamento ex art. 3 Cost. La prescrizione infatti di un cosı̀ nuovo e più impegnativo assetto strutturale e funzionale dei locali strumentali allo svolgimento dell’attività determina, in capo a coloro che già gestivano quest’ultima in regime di regolarità amministrativa, una serie di obblighi conformativi razionalmente inesigibili durante il (breve) periodo annuale concesso dalla legge, anche in considerazione della necessità di procedere a lavori strutturali ed edilizi dal costo elevato e spesso non realizzabili per l’inidoneità oggettiva derivante dall’area disponibile dei locali, e quindi anche laddove l’esercente l’attività voglia adeguarvisi. La stessa rilocalizzazione ipotizzata dalla norma – oltre a non esser subito praticabile in assenza della formalizzazione di nuovi strumenti urbanistici chiamati ad individuare le relative aree (cfr. terzo comma art. 98 bis della l.r. 12 del 2005, introdotto dall’art. 7 della l.r. 6 del 2006) – non sembra certo rappresentare un rimedio semplice ed efficace rispetto all’abbandono – spesso obbligato – dei locali di origine, e ciò in considerazione delle difficoltà di reperimento, in adiacenza o prossimità allo stesso edificio, di nuovi locali; senza Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 considerare la perdita di avviamento che deriverebbe dal trasferimento dell’attività stessa, una volta approvato il previsto piano urbanistico. Quanto sopra, in aggiunta (donde un autonomo profilo di non manifesta infondatezza valutabile in base ai canoni del comma primo dell’art. 3 Cost.), al non indifferente maggiore onere economico, che potrebbe risultare insostenibile per i soggetti privi di adeguati mezzi economici, favorendo l’abbandono delle relative attività; tali dismissioni determinerebbero a loro volta un vantaggio rispetto ai nuovi operatori aventi maggiori disponibilità d’investimento che – potendo organizzare ex ante l’attività secondo le regole vigenti – verrebbero a trovarsi in una situazione concorrenziale (ingiustamente) privilegiata, con riverberi dannosi per gli utenti privi di una più ampia scelta, e con forte rischio di tariffe meno vantaggiose. Le delineate – e non improbabili – conseguenze fattuali delle citate disposizioni finirebbero pertanto per incidere, oltre che sulla rilevata disparità di trattamento ex art. 3 Cost., anche sulla libertà di iniziativa economica privata garantita dall’art. 41 Cost., con riverberi lesivi sotto altro profilo della tutela della concorrenza garantita dall’ordinamento europeo (cfr. sul punto anche la segnalazione in data 6 agosto 2007 formalizzata dall’Autorità Garante della concorrenza e del Mercato al Presidente della Regione Lombardia proprio in relazione «... agli effetti distorsivi della concorrenza che derivano dalle disposizioni... dettate dalla legge Regione Lombardia 3 marzo 2006 n. 6»). Sulla base delle esposte considerazioni si ritiene rilevante e non manifestamente infondata la presente questione costituzionalità, che si solleva pertanto ai sensi dell’articolo 23 della legge 11 marzo 1953 n. 87 in relazione agli artt. 1, 4, 8 (comma 1, lettere e, f, h, i, e comma 2), 9, (primo comma lett. c e secondo comma), nonché 12, della l.r. 3 marzo 2006 n. 6, in relazione agli artt. 3, 15, 41 e 117 della Costituzione. P.Q.M. Il Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia – 4ª Sezione, visto l’art. 23 della legge 11 marzo 1953 n. 87, dichiara, nei sensi di cui in motivazione, rilevante e non manifestamente infondata, in relazione agli artt. 3, 15, 41 e 117 della Costituzione, la questione di legittimità costituzionale degli artt. 1, 4, 8 (comma 1, lettere e, f, h, i, e comma 2), 9 (comma 1 lett. c e comma 2), nonché 12 della l.r. 3 marzo 2006 n. 6. Sospende, per l’effetto, il presente giudizio ed ordina la trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale. Dispone inoltre la notifica della presente ordinanza alle parti in causa ed al Presidente della regione Lombardia, nonché la comunicazione della medesima al presidente del Consiglio regionale della Lombardia. Cosı̀ deciso in Milano, alla camera di consiglio del 23 ottobre 2007, con l’intervento dei signori: Maurizio Nicolosi – Presidente Paolo Passoni – Consigliere estensore Giovanni Zucchini – Referendario [BUR20080128] Atto prom. 26 novembre 2007 - n. 67 Ordinanza n. 67 del 26 novembre 2007 emessa dal Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia sul ricorso proposto da El Bouchibti Mohammed c/ Comune di Sondrio REPUBBLICA ITALIANA Il Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia – 4ª sezione – ha pronunziato la seguente ORDINANZA sul ricorso iscritto al R.G. 2201/2007 proposto dal sig. El Bouchibti Mohammed, rappresentato e difeso dall’avv. Cristian Balatti, ed elettivamente domiciliato presso la segreteria del TAR, in Milano via del Conservatorio, 13; contro il Comune di Sondrio, in persona del Sindaco p.t.; per l’annullamento dell’ordinanza di cessazione dell’attività n. 123 del 4 giugno 2007 del centro di telefonia fisso in Sondrio – via Vanoni n. 7 – impresa individuale El Bouchirti Mohammed, emessa ai sensi e per gli effetti della l.r. 6/2006 dal comune di Sondrio – settore gestione del territorio, con la quale è stata ordinata «l’immediata cessazione dell’attività di centro di telefonia in sede fissa sita in Sondrio via Vanoni n. 7, con l’avvertenza che l’attività medesima potrà Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y – 1062 – essere eventualmente ripresa solo dopo aver interamente regolarizzato le violazioni riscontrate durante il sopralluogo citato in premessa ed ottenuto regolare autorizzazione ai sensi dell’art. 4 della citata legge regionale 6/2006; Visto il ricorso con i relativi allegati; Viste le memorie prodotte dal ricorrente; Vista la domanda di sospensione dell’esecuzione del provvedimento impugnato; Udita la parte alla Camera di consiglio del 6 novembre 2007 (relatore dott. Paolo Passoni); Vista l’ordinanza cautelare n. 1666/07 di accoglimento a termine, relativa al ricorso in epigrafe, deliberata dalla Sezione alla medesima Camera di consiglio in riferimento alla presente questione costituzionalità; Visto l’art. 23 della legge 11 marzo 1953 n. 87; Visti gli atti tutti della causa; FATTO Il ricorrente è titolare in Sondrio di phone center preesistente all’entrata in vigore della legge della regione Lombardia 3 marzo 2006 n. 6, con la quale sono state emanate apposite norme «per l’insediamento e la gestione di centri di telefonia in sede fissa». Con l’ordinanza impugnata, il comune di Sondrio ha disposto la chiusura dell’attività di phone center gestita dal ricorrente, per mancata conformazione ai nuovi requisiti (in prevalenza igienico-sanitari e di sicurezza dei locali) disposti dalla predetta legge regionale; quanto sopra, in vincolata applicazione di quest’ultima, la quale – nel disporre per gli esercizi preesistenti un termine di adeguamento annuale – ha altresı̀ previsto, nei casi di infruttuosa scadenza di tale termine, la cessazione definitiva dell’attività senza possibilità di proroghe, come da combinato disposto dell’art. 9 primo comma lettera c) e secondo comma, con l’art. 12. In particolare, fra le più significative e restrittive novità in tema di requisiti igienico-sanitari e di sicurezza dei locali, che il Collegio ritiene sospette sul piano costituzionale, si segnalano le seguenti testuali prescrizioni dell’articolo 8 primo comma: un servizio igienico in uso esclusivo del personale dipendente (lett. e); un servizio igienico riservato al pubblico, anche prossimo al locale nel caso di esercizi già attivi all’entrata in vigore della presente legge, ma ad uso esclusivo dello stesso per il locale con superficie fino a 60 metri quadrati (...); un ulteriore servizio igienico per il locale di dimensioni superiori (lett. f); spazio di attesa all’interno del locale di almeno 9 metri quadrati, fino a 4 postazioni telefoniche, provvisto di idonei sedili posizionati in modo da non ostruire le vie di esodo; la sala di attesa dovrà essere aumentata di 2 metri quadrati ogni postazione aggiuntiva (lett. h); ogni postazione deve avere una superficie minima di 1 metro quadrato ed essere dislocata in modo da garantire un percorso di esodo, libero da qualsiasi ingombro ed avere una larghezza minima di 1,20 metri (lett. i). Alla camera di consiglio del 6 novembre 2007 la Sezione ha accolto – a termine, sino alla pronuncia della Corte costituzionale sulla questione oggetto della presente ordinanza – l’istanza incidentale di sospensiva, ritenendo non manifestamente infondata (nei sensi che verranno specificati con la presente ordinanza) la questione di costituzionalità prospettata dal ricorrente, nei confronti della citata legge regionale 6/06. DIRITTO Oggetto della presente questione di costituzionalità sono alcune disposizioni della legge della regione Lombardia n. 6/06 (già indicate in narrativa) che ha regolato l’insediamento e la gestione di centri di telefonia in sede fissa, con disposizioni applicabili anche agli esercizi (come nel caso dell’odierna ricorrente) preesistenti all’entrata, in vigore della legge stessa. Le norme sospettate di incostituzionalità, che assumono rilevanza nelle vertenze in esame, riguardano: – l’articolo 1, nella parte in cui riporta la materia oggetto di trattazione alla legislazione residuale regionale sul commercio; – l’articolo 4, che introduce un sistema generalizzato di autorizzazione civica per l’esercizio dell’attività; – l’art. 8, nella parte (comma 1, lettere e, f, h, i, e comma 2) in cui introduce – con immediata modifica dei regolamenti vigenti – i nuovi requisiti igienico-sanitari e di sicurezza dei locali, in connessione agli artt. 9 primo comma lett. c) e secondo comma, nonché 12, disposizioni queste ultime che regolano il regime Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 transitorio per i vecchi esercizi; ciò in quanto l’ordinanza, civica impugnata ha disposto «con effetto immediato» la chiusura dell’esercizio di phone center per mancato tempestivo adeguamento, ai nuovi requisiti di cui sopra; la difformità rispetto a questi ultimi è poi a sua volta di impedimento al rilascio della specifica autorizzazione richiesta dall’art. 3 già citato, giusta il disposto dell’art. 4, terzo comma, lett. c), con riguardo al rilascio del certificato igienico-sanitario di cui al successivo art. 8. Le norme costituzionali di cui si sospetta la violazione riguardano l’articolo 117, in relazione ai vincoli dell’ordinamento comunitario ed al sistema di riparto delle competenze legislative Stato-Regione; gli artt. 3 e 41 in relazione, in particolare, ai rilevanti ostacoli che le restrittive prescrizioni in materia igienicosanitaria – introdotte dalla legge regionale di cui trattasi, da applicare anche retroattivamente alle preesistenti gestioni di phone center, determinano sulla libertà di iniziativa economica dei gestori; nonché l’art. 15 sulla libertà di comunicazione. Dalle esposte premesse emerge, sotto il profilo della rilevanza della questione di costituzionalità, un contesto legislativo che ha direttamente determinato in modo cogente il contenuto lesivo dell’atto impugnato, senza lasciare o consentire alcuna mediazione discrezionale in capo alla intimata autorità amministrativa; la quale, come peraltro ribadito nella circolare di chiarimenti emanata dalla regione Lombardia (prot. H1.2006.0027733 del 5 giugno 2006, punto 8), ha dovuto emettere il provvedimento (in tutto vincolato nel contenuto) di cessazione immediata dell’attività alla scadenza del perentorio termine annuale fissato, senza possibilità di alcuna proroga ai sensi del già citato art. 9 secondo comma, che non annovera tra le ipotesi di proroga quelle della lettera c) del primo comma. Sul piano, ancora, della rilevanza, va detto nuovamente che in relazione alla valutazione di non manifesta infondatezza della questione di costituzionalità delle indicate disposizioni della predetta legge regionale, la Sezione ha adottato un’ordinanza cautelare di sospensione del provvedimento di cessazione dell’attività di phone center, con efficacia limitata al periodo di tempo necessario a che la Corte costituzionale si pronunci sulla questione stessa. Chiarita la rilevanza della questione, il Collegio intende in primis evidenziare a carico della l.r. 6/06 – quanto all’ulteriore profilo della non manifesta infondatezza – la sospetta violazione dell’art. 117 commi primo, secondo, terzo e quarto della Costituzione. L’articolo 1 della legge riconduce la deliberata normativa «nel quadro delle competenze della regione e dei comuni in materia di commercio», tuttavia il riferimento a siffatta materia (che rientra nella legislazione residuale regionale ex art. 117 comma 4 Cost.) sembra al Collegio del tutto estranea all’ambito applicativo della legge stessa, che ai sensi dell’articolo 2 comma primo, consiste nell’attività di «... cessione al pubblico di servizi di telefonia in sede fissa in locali aperti al pubblico», secondo le ulteriori specificazioni illustrate nei successivi commi. Invero, tale attività non rientra nella vendita di merci all’ingrosso o al dettaglio secondo quanto previsto dall’art. 4 del d.lgs. 31 marzo 1998 n. 114 («Riforma della disciplina relativa al settore del commercio (...)», né rientra nei settori del commercio definiti dall’art. 39 del d.lgs. 31 marzo 1998 n. 112. Va detto piuttosto che una delle novità della legge è proprio quella di impedire che all’interno delle strutture di «phone center» possano affiancarsi – come in passato – attività commerciali di supporto, secondo un principio di esclusività non condiviso invece – almeno dalla legislazione statale – nella situazione inversa, in cui la cessione dei servizi telefonici e telematici può ben avvenire in modo complementare rispetto ad altre attività principali (cfr. art. 7, del d.l. 27 luglio 2005, n. 144, convertito in legge, con modificazioni, dall’art. 1 della legge 31 luglio 2005, n. 155, che nel quadro di una disposta «integrazione della disciplina amministrativa degli esercizi pubblici di telefonia ed internet», prevede la licenza del questore per «chiunque intende aprire un pubblico esercizio o un circolo privato di qualsiasi specie, nel quale sono posti a disposizione del pubblico, dei clienti o dei soci apparecchi terminali utilizzabili per le comunicazioni anche telematiche»). Le uniche attività commerciali consentite all’interno dei phone center dalla legge regionale 6/06, che riguardano la vendita di schede telefoniche e l’installazione di distributori automatici di bevande ed alimenti (cfr. art. 2 comma secondo lettera b e comma 3), non sono oggetto della specifica autorizzazione richiesta Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y – 1063 – dalla legge, e rivestono carattere apertamente occasionale o eventuale e quindi del tutto marginale. L’attività terziaria in esame sembra, invece, più propriamente riportabile alla materia dell’ordinamento delle comunicazioni (art. 117 comma 3 Cost. con legislazione concorrente Stato-Regione), ascrivendosi più specificamente al «servizio di comunicazione elettronica», categoria introdotta dall’art. 2 par. 1 lett. c) della dir. 7 marzo 2002 n. 2002/21/CE, con conseguente applicazione della disciplina di derivazione comunitaria (comprensiva altresı̀ delle direttive 2202/19 CE, 2002/20/CE e 2002/22 CE), complessivamente recepita con il cd. codice delle comunicazioni elettroniche di cui al d.lgs. 1 agosto 2003 n. 259. Di particolare pertinenza ai casi di specie appaiono del resto le definizioni mirate a delimitare il campo di applicazione del decreto medesimo ai sensi dell’articolo 1 comma 1, con peculiare riguardo alla lettera bb) («rete telefonica pubblica: una rete di comunicazione elettronica utilizzata per fornire servizi telefonici accessibili al pubblico») ed alla lettera oo) («telefono pubblico a pagamento: qualsiasi apparecchio telefonico accessibile al pubblico, utilizzabile con mezzi di pagamento che possono includere monete o carte di credito o di addebito o schede prepagate, comprese le schede con codice di accesso»). La rilevata derivazione europea di tale normativa comporta poi che la materia ivi trattata (ordinamento delle comunicazioni) vincola, anche con riguardo al rispetto del principio di proporzionalità, la Regione, non solo ai sensi dell’articolo 117 comma 3 entro i limiti della legislazione statale di principio, ma più in radice ai sensi dell’articolo 117 comma 1, secondo cui ogni legge della Repubblica deve conformarsi ai «vincoli derivanti dagli obblighi comunitari». In via strettamente consequenziale, il rispetto di tali disposizioni finisce poi per impingere su profili trasversali di legislazione esclusiva statale ex art. 117 comma 2 Cost., con specifico riguardo alla tutela della concorrenza (lett. e) nonché alla determinazione (e salvaguardia) dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale (lett. m), anche in conformità all’interesse generale che connota tali servizi, ai sensi dell’art. 3 del citato decreto 259/03. In proposito, va altresı̀ evidenziato il disposto del primo comma dell’art. 3, il quale garantisce i «diritti inderogabili di libertà delle persone nell’uso dei mezzi di comunicazione elettronica» con espresso richiamo a quel regime di (libera) concorrenza che rinforza il legame dell’attività in questione alla «materia-funzione» devoluta alla legislazione esclusiva statale. Inoltre i principi di derivazione comunitaria e costituzionale risultano espressamente ribaditi dall’art. 4 del medesimo d.lgs., il quale prevede al primo comma che la disciplina delle reti e dei servizi è volta a salvaguardare i diritti costituzionalmente garantiti di «libertà di comunicazione», nonché di «libertà di iniziativa economica e suo esercizio in regime di concorrenza, garantendo un accesso al mercato delle reti e servizi di comunicazione elettronica secondo criteri di obiettività, trasparenza, non discriminazione e proporzionalità» (sul punto, Corte Costituzionale 236/05). Il terzo comma dello stesso art. 4 dispone, tra l’altro, che la suddetta disciplina è volta anche a «promuovere la semplificazione dei procedimenti amministrativi e la partecipazione ad essi dei soggetti interessati, attraverso l’adozione di procedure tempestive, non discriminatorie e trasparenti nei confronti delle imprese che forniscono reti e servizi di comunicazione elettronica». Puntualizzato quanto sopra, va poi affermato che la norma regionale – nella sua unilaterale iniziativa di regolazione del settore (erroneamente riportato al commercio) – ha introdotto un regime autorizzativo ulteriore e duplicativo, rispetto al sistema delineato in sede comunitaria come recepito con il d.lgs. 259/03. Ed invero, tornando al comma 2 dell’articolo 3 di tale decreto, ivi si prevede che «la fornitura di reti e servizi di comunicazione elettronica, che è di preminente interesse generale, è libera e ad esse si applicano le disposizioni del Codice», fatte salve al successivo comma «le limitazioni derivanti da esigenze della difesa e della sicurezza dello Stato, della protezione civile, della salute pubblica e della tutela dell’ambiente e della riservatezza e protezione dei dati personali, poste da specifiche disposizioni di legge o da disposizioni regolamentari di attuazione» (testuali concetti sono poi ribaditi nell’articolo 25 comma primo dello stesso decreto). A fronte della conclamata libertà di fornitura dei servizi di comunicazioni elettronica (ivi compresi – come sopra visto – quelli connessi all’esercizio di un phone center), il d.lgs. 259/03 Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 prevede poi che l’espletamento di tali servizi venga subordinato ad una (sola) «autorizzazione generale», in rigoroso e vincolato recepimento della normativa europea. In particolare tale autorizzazione viene definita dall’art. 1 comma 1 lettera g) come «il regime giuridico che disciplina la fornitura di reti o di servizi di comunicazione elettronica...» e consegue alla presentazione di una dichiarazione dell’interessato (a seguito della quale è possibile iniziare l’attività) contenente l’intenzione di procedere alla fornitura (art. 25 comma 3); il potere del Ministero competente di vietare il prosieguo dell’attività medesima può essere esercitato «entro e non oltre» sessanta giorni secondo il modulo procedimentale della dichiarazione di inizio attività ex art. 19 legge 241/90, espressamente richiamato dalla norma in esame (art. 25 comma 4, cfr. anche delibera n. 467/00/CONS con cui l’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni ha disciplinato il rilascio di tali autorizzazioni generali, per uniformarne il contenuto). Pur a fronte di tali vincolanti previsioni – che la legislazione regionale non è legittimata ad alterare, ai sensi dei primi 3 commi dell’art. 117 Cost. – la legge lombarda ora in esame ha invece introdotto un ulteriore titolo abilitativo, disponendo in particolare all’art. 3 comma 1 che «l’esercizio della attività di cessione al pubblico del servizio di telefonia in sede fissa è assoggettato all’autorizzazione di cui all’articolo 4», al cui rilascio provvede il comune competente per territorio. Trattasi dunque di una previsione che sembra al Collegio comunque alterare il regime di sostanziale libertà di fornitura dei servizi de quibus cosı̀ come delineato in via primaria dall’ordinamento comunitario, ed in via attuativa dalla norma statale di recepimento, con conseguenti aggravamenti procedimentali, pur vietati dai citati articoli 3 e 4 del decreto 259/03. Quanto sopra viene peraltro a determinare una sospetta lesione dei principi di libera concorrenza e di salvaguardia dei livelli essenziali di prestazioni di interesse generale connesse ai diritti inderogabili dell’individuo, ivi compresa la libertà di comunicazione garantita dall’art. 15 Cost., proprio ai sensi delle citate definizioni legislative ex art. 3 del d.lgs. 259/03 (sul cui ruolo di garanzia rispetto a tali principi si è espressa la Corte con la segnalata pronuncia n. 336/05). Inoltre, anche nel caso in cui la funzione autorizzatoria introdotta dall’art. 4 della legge regionale 6/06 dovesse intendersi riferita (solo) agli interessi pubblici strumentali all’attività di comunicazione elettronica (nel quadro delle citate «limitazioni» a tale attività, previste e consentite dagli artt. 3 e 25 del d.lgs. 259/03), resta il fatto che anche siffatte limitazioni sembrano afferire a materie comunque (tutte) estranee a quella potestà legislativa residuale ex art. 117 comma 4 Cost., che la regione Lombardia ha invece inteso nella specie esercitare. Basti pensare: – alle esigenze della difesa e della sicurezza dello Stato ed alla tutela dell’ambiente (legislazione esclusiva statale ai sensi dell’art. 117 comma 2, lettera d); – alle esigenze di protezione civile e di salute pubblica (legislazione concorrente ex art. 117 comma 3). Va poi precisato che anche le limitazioni di tipo edilizio od urbanistico (peraltro non espressamente comprese nella citata elencazione di cui agli artt. 3 e 25 del d.lgs. 259/03) sono subordinate alla concorrenza legislativa di poteri Stato-Regioni sotto la voce del «governo del territorio», ai sensi del citato comma 3 dell’art. 117 Cost. Inoltre, le problematiche connesse alla riservatezza e protezione dei dati personali (queste ultime invece espressamente previste fra le limitazioni di cui sopra) sono state già considerate e regolate dal legislatore statale, nel quadro delle esigenze di sicurezza pubblica con il citato decreto legge 27 luglio 2005 recante «nuove disposizioni antiterrorismo per gli internet point ed i pubblici esercizi che mettano a disposizioni del pubblico postazioni per comunicazioni telematiche», convertito nella legge 155/2005. Sulla illegittimità costituzionale di quelle legislazioni regionali che – nella presente materia delle comunicazioni elettroniche – aggiungono fasi autorizzatorie comunque denominate rispetto alle procedure abilitative già contemplate nel d.lgs. 259/03, si richiama al riguardo la recente pronuncia della Consulta n. 129/06, che – seppure in relazione alla diversa problematica delle installazioni di torri e tralicci – ha comunque censurato l’art. 27 comma 1 lettera e) della l.r. Lombardia n. 12/2005, per aver previsto la necessità di un titolo edilizio ritenuto ulteriore e superfluo rispetto alle procedure delineate nell’articolo 87 del d.lgs.; ciò in quanto – ha osservato testualmente la Corte con esternazioni di principio applicabili al caso di specie – «...la tute- Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y – 1064 – la del territorio e la programmazione urbanistica sono salvaguardate dalle norme statali in vigore ed affidate proprio agli enti locali competenti, i quali, al pari delle Regioni (sentenza n. 336 del 2005), non vengono perciò spogliati delle loro attribuzioni in materia, ma sono semplicemente tenuti ad esercitarle all’interno dell’unico procedimento previsto dalla normativa nazionale, anziché porre in essere un distinto procedimento» (con conseguente violazione dei principi generali di semplificazione della legislazione statale in materia di governo del territorio). La violazione dell’articolo 117 Cost. sembra peraltro assumere connotati sostanziali, anche al di là dell’erronea qualificazione formale della materia trattata, e ciò non solo in relazione ai settori occupati dalla legge regionale eppur di appartenenza esclusiva alla legislazione statale (ove il contrasto «sostanziale» con il precetto costituzionale si consuma in re ipsa con il semplice intervento legislativo della Regione). Anche nel caso delle fattispecie concorrenti, infatti, la normativa in esame non pare essersi correttamente inserita nei principi generali di una legislazione statale che – dopo aver garantito all’attività in sé considerata un trattamento semplificato, improntato alla libertà di comunicazione voluta anche dall’unione europea – si è limitata a prevedere per i soli «internet point» disposizioni speciali per la sicurezza dello Stato, senza l’introduzione di altri regimi ad hoc (igienico-sanitari ed urbanistici) diversi e più restrittivi, rispetto a quelli già in vigore per gli altri esercizi connessi alle attività terziarie. In relazione ai requisiti igienico-sanitari e di sicurezza dei locali, va poi rammentato che la legge regionale dispone contenuti di dettaglio che integrano in modo automatico e simultaneo tutti i regolamenti di igiene delle autorità sanitarie e dei Comuni in territorio lombardo (art. 8 comma 2), e ciò senza che la legislazione statale di riferimento consenta, all’interno di tale regolamentazione locale, l’inserimento eteronomo di contenuti dispositivi e di dettaglio direttamente imposti da leggi regionali (cfr. art. 344 TULS). Va ancora osservato sul punto che le prescrizioni previste dall’ordinamento statale, si limitano a stabilire una disciplina generale quanto ai requisiti di agibilità dei locali destinati ad attività economiche, la quale rimanda alle norme edilizie e igienico-sanitarie contenute in prevalenza in fonti normative secondarie, e non contiene comunque prescrizioni cosı̀ restrittive per gli indici igienico-sanitari regolati specificamente dalla legge regionale de qua, neanche per i locali ove vi è maggiore concentrazione di persone per un tempo di permanenza maggiore (come teatri, cinema o nei locali ove viene svolta attività di somministrazione di alimenti e bevande). Donde la necessità che la competenza legislativa concorrente delle Regioni venga esercitata nel rispetto dei principi fondamentali di cui all’art. 3 (con particolare riguardo alla rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale limitativi di fatto della libertà e l’uguaglianza dei cittadini) e 41 della Carta fondamentale, nonché di quello, di derivazione comunitaria, della proporzionalità (insito nel riferimento ai vincoli derivanti dall’ordinamento europeo contenuto nell’art. 117 primo comma), secondo il quale, com’è noto, una misura è conforme a tale principio soltanto allorché il mezzo adoperato si rilevi non tanto e non solo «idoneo» a consentire il raggiungimento dell’obiettivo desiderato, ma anche «necessario» nel senso dell’indisponibilità di altra misura egualmente efficace, e tale da incidere il meno negativamente possibile nella sfera del destinatario, ossia da non essere «intollerabile». In sostanza un giudizio di proporzionalità basato ex ante sulla valutazione comparativa tra mezzo e fine. Infine, sempre in relazione ai requisiti igienico-sanitari e di sicurezza dei locali ex art. 8 della legge (con specifico riguardo alle voci ivi rubricate alle lettere e, f, h, i, meglio descritte in narrativa), il Collegio ritiene che la legge regionale 6/06 presenti profili di non manifesta infondatezza anche nella parte in cui dispone l’applicazione retroattiva delle rigorose nuove disposizioni, senza delineare la possibilità di proroghe (pur non automatiche, ma discrezionali e da valutare caso per caso) per consentire agli esercizi preesistenti di continuare l’attività, nonostante la vana scadenza del termine annuale di adeguamento. Secondo consolidata giurisprudenza costituzionale (da ultimo Corte Cost. sent. n. 156/07), la possibilità del legislatore di incidere con norme retroattive su situazioni sostanziali ormai radicate da leggi precedenti, resta subordinata al rigoroso vaglio di razionalità del nuovo regolamento di interessi che modifica ex post quello preesistente. Ritiene il Collegio che nella specie non sussista (a parte quanto già evidenziato sotto il profilo della proporzionalità) una sicura Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 rispondenza dello ius superveniens a sufficienti criteri di ragionevolezza, in relazione alle modalità con cui la nuova normativa incide sui giustificati affidamenti dei titolari dei preesistenti esercizi di phone center, e ciò in sospetta violazione dei principi di parità di trattamento ex art. 3 Cost. La prescrizione infatti di un cosı̀ nuovo e più impegnativo assetto strutturale e funzionale dei locali strumentali allo svolgimento dell’attività determina, in capo a coloro che già gestivano quest’ultima in regime di regolarità amministrativa, una serie di obblighi conformativi razionalmente inesigibili durante il (breve) periodo annuale concesso dalla legge, anche in considerazione della necessità di procedere a lavori strutturali ed edilizi dal costo elevato e spesso non realizzabili per l’inidoneità oggettiva derivante dall’area disponibile dei locali, e quindi anche laddove l’esercente l’attività voglia adeguarvisi. La stessa rilocalizzazione ipotizzata dalla norma – oltre a non esser subito praticabile in assenza della formalizzazione di nuovi strumenti urbanistici chiamati ad individuare le relative aree (cfr. terzo comma art. 98 bis della l.r. 12 del 2005, introdotto dall’art. 7 della l.r. 6 del 2006) – non sembra certo rappresentare un rimedio semplice ed efficace rispetto all’abbandono – spesso obbligato – dei locali di origine, e ciò in considerazione delle difficoltà di reperimento, in adiacenza o prossimità allo stesso edificio, di nuovi locali; senza considerare la perdita di avviamento che deriverebbe dal trasferimento dell’attività stessa, una volta approvato il previsto piano urbanistico. Quanto sopra, in aggiunta (donde un autonomo profilo di non manifesta infondatezza valutabile in base ai canoni del comma primo dell’art. 3 Cost.), al non indifferente maggiore onere economico, che potrebbe risultare insostenibile per i soggetti privi di adeguati mezzi economici, favorendo l’abbandono delle relative attività; tali dismissioni determinerebbero a loro volta un vantaggio rispetto ai nuovi operatori aventi maggiori disponibilità d’investimento che – potendo organizzare ex ante l’attività secondo le regole vigenti – verrebbero a trovarsi in una situazione concorrenziale (ingiustamente) privilegiata, con riverberi dannosi per gli utenti privi di una più ampia scelta, e con forte rischio di tariffe meno vantaggiose. Le delineate – e non improbabili – conseguenze fattuali delle citate disposizioni finirebbero pertanto per incidere, oltre che sulla rilevata disparità di trattamento ex art. 3 Cost., anche sulla libertà di iniziativa economica privata garantita dall’art. 41 Cost., con riverberi lesivi sotto altro profilo della tutela della concorrenza garantita dall’ordinamento europeo (cfr. sul punto anche la segnalazione in data 6 agosto 2007 formalizzata dall’Autorità Garante della concorrenza e del Mercato al Presidente della Regione Lombardia proprio in relazione «... agli effetti distorsivi della concorrenza che derivano dalle disposizioni... dettate dalla legge Regione Lombardia 3 marzo 2006 n. 6»). Sulla base delle esposte considerazioni si ritiene rilevante e non manifestamente infondata la presente questione costituzionalità, che si solleva pertanto ai sensi dell’articolo 23 della legge 11 marzo 1953 n. 87 in relazione agli artt. 1, 4, 8 (comma 1, lettere e, f, h, i, e comma 2), 9, (primo comma lett. c e secondo comma), nonché 12, della l.r. 3 marzo 2006 n. 6, in relazione agli artt. 3, 15, 41 e 117 della Costituzione. P.Q.M. Il Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia – 4ª Sezione, visto l’art. 23 della legge 11 marzo 1953 n. 87, dichiara, nei sensi di cui in motivazione, rilevante e non manifestamente infondata, in relazione agli artt. 3, 15, 41 e 117 della Costituzione, la questione di legittimità costituzionale degli artt. 1, 4, 8 (comma 1, lettere e, f, h, i, e comma 2), 9 (comma 1 lett. c e comma 2), nonché 12 della l.r. 3 marzo 2006 n. 6. Sospende, per l’effetto, il presente giudizio ed ordina la trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale. Dispone inoltre la notifica della presente ordinanza alle parti in causa ed al Presidente della regione Lombardia, nonché la comunicazione della medesima al presidente del Consiglio regionale della Lombardia. Cosı̀ deciso in Milano, alla camera di consiglio del 6 novembre 2007, con l’intervento dei signori: Maurizio Nicolosi – Presidente Paolo Passoni – Consigliere estensore Giovanni Zucchini – Referendario Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia G) PROVVEDIMENTI DI ALTRI ENTI Y – 1065 – [BUR20080129] Provv. altri Enti n. 15/02-Se.O. 2008 AIPO – Agenzia Interregionale per il fiume Po – Parma – Atti del Comitato di Indirizzo – Deliberazione n. 2 del 18 marzo 2008 – Approvazione della Relazione Programmatica del Direttore per le annualità 2007-2008 Omissis Tutto ciò premesso e per quanto sopra esposto, il Comitato di Indirizzo, all’unanimità dei componenti, Delibera Di approvare la Relazione Programmatica del Direttore per le annualità 2007-2008, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale. La presente deliberazione sarà pubblicata sui Bollettini Ufficiali delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto. Il presidente: Davide Boni Il testo integrale della delibera è reperibile sul sito dell’Agenzia http://www.agenziapo.it [BUR20080130] Provv. altri Enti n. 15/03-Se.O. 2008 AIPO – Agenzia Interregionale per il fiume Po – Parma – Atti del Comitato di Indirizzo – Deliberazione n. 3 del 18 marzo 2008 – Presa d’atto della valutazione finale dei risultati della prestazione del Direttore e dei Dirigenti per l’anno 2007 Omissis Tutto ciò premesso e per quanto sopra esposto, il Comitato di Indirizzo, all’unanimità dei componenti, Delibera 1. Di prendere atto della valutazione finale dei risultati della prestazione del Direttore, nonché delle prestazioni dei Dirigenti, cosı̀ come risulta dagli allegati alla presente deliberazione. 2. Di autorizzare il Direttore all’assunzione dei conseguenti provvedimenti amministrativi. La presente deliberazione sarà pubblicata sui Bollettini Ufficiali delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto. Il presidente: Davide Boni Il testo integrale della delibera è reperibile sul sito dell’Agenzia http://www.agenziapo.it [BUR20080131] Provv. altri Enti n. 15/04-Se.O. 2008 AIPO – Agenzia Interregionale per il fiume Po – Parma – Atti del Comitato di Indirizzo – Deliberazione n. 4 del 18 marzo 2008 – Indirizzi per l’istituzione dell’Elenco degli Operatori Economici ai fini dell’acquisizione di forniture e servizi in economia Omissis Tutto ciò premesso e per quanto sopra esposto, il Comitato di Indirizzo, all’unanimità dei componenti, Delibera 1) Di emanare gli «Indirizzi per l’istituzione dell’Elenco degli Operatori Economici ai fini dell’acquisizione di forniture e servizi in economia», riportati in All. A) alla presente deliberazione, a formarne parte integrante e sostanziale. 2) Di incaricare il Direttore per: – l’emanazione e l’aggiornamento – con propri provvedimenti – del «Regolamento per l’istituzione dell’Elenco degli Operatori Economici ai fini dell’acquisizione di forniture e servizi in economia»; – la pubblicazione del «Regolamento» sul sito Internet dell’Agenzia, alla sezione «Gare ed Appalti» e per estratto su due quotidiani nazionali; – la contestuale pubblicazione, con modulistica approntata dall’ufficio Contratti, dei fac-simili che i singoli Operatori Economici dovranno utilizzare per formalizzare la propria istanza di iscrizione. La presente deliberazione sarà pubblicata sui Bollettini Uffi- Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008 ciali delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto. Il presidente: Davide Boni Il testo integrale della delibera è reperibile sul sito dell’Agenzia http://www.agenziapo.it [BUR20080132] Provv. altri Enti n. 15/05-Se.O. 2008 AIPO – Agenzia Interregionale per il fiume Po – Parma – Atti del Comitato di Indirizzo – Deliberazione n. 5 del 18 marzo 2008 – Approvazione del Programma di Manutenzione 20082010 e dell’Elenco Annuale 2008 Omissis Tutto ciò premesso e per quanto sopra esposto, il Comitato di Indirizzo, all’unanimità dei componenti, Delibera 1. Di approvare, ai sensi di quanto previsto dall’art. 1, comma 2, del decreto del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti del 9 giugno 2005, il Programma di Manutenzione per il triennio 20082010 e l’elenco annuale 2008 che, corredati dalla Relazione Tecnica e allegati alla presente deliberazione quale Allegato A, costituiscono parte integrante e sostanziale della deliberazione stessa e che potranno subire eventuali modeste modifiche proposte dal Dirigente d’Area. 2. Di dare esecuzione nell’anno in corso agli interventi previsti per l’annualità 2008. 3. Di dare mandato alla Direzione dell’AIPO di impartire tutte le disposizioni ritenute necessarie all’attuazione del programma. La presente deliberazione sarà pubblicata sui Bollettini Ufficiali delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto. Il presidente: Davide Boni Il testo integrale della delibera è reperibile sul sito dell’Agenzia http://www.agenziapo.it [BUR20080133] Provv. altri Enti n. 15/06-Se.O. 2008 AIPO – Agenzia Interregionale per il fiume Po – Parma – Atti del Comitato di Indirizzo – Deliberazione n. 6 del 18 marzo 2008 – Presa d’atto delle variazioni al bilancio di previsione 2008 ai sensi dell’art. 7 dell’Accordo Costitutivo Omissis Tutto ciò premesso e per quanto sopra esposto, il Comitato di Indirizzo, all’unanimità dei componenti, Delibera Di prendere atto delle variazioni al bilancio di previsione 2008 assunte dal Direttore con propri atti come sopra elencato. La presente deliberazione sarà pubblicata sui Bollettini Ufficiali delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto. Il presidente: Davide Boni Il testo integrale della delibera è reperibile sul sito dell’Agenzia http://www.agenziapo.it [BUR20080134] Provv. altri Enti n. 15/07-Se.O. 2008 AIPO – Agenzia Interregionale per il fiume Po – Parma – Atti del Comitato di Indirizzo – Deliberazione n. 7 del 18 marzo 2008 – Applicazioni della legge 244 del 24 dicembre 2007 – Adempimenti urgenti in ordine al mantenimento di partecipazioni societarie Omissis Tutto ciò premesso e per quanto sopra esposto, il Comitato di Indirizzo, all’unanimità dei componenti, Delibera Di confermare la propria partecipazione, in applicazione della legge 244 del 24 dicembre 2007 – Art. 3 comma 28 e con le motivazioni esplicitate in premessa, al Consorzio Sistema Informativo della Regione Piemonte ed alla NuovaQuasco s.c.r.l. La presente deliberazione sarà pubblicata sui Bollettini Ufficiali delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto. Il presidente: Davide Boni Il testo integrale della delibera è reperibile sul sito dell’Agenzia http://www.agenziapo.it