REPUBBLICA ITALIANA
BOLLETTINO UFFICIALE
MILANO - LUNEDÌ, 7 APRILE 2008
SERIE EDITORIALE ORDINARIA
Anno XXXVIII - N. 72 - Poste Italiane - Spedizione in abb. postale - 45% - art. 2, comma 20/b - Legge n. 662/1996 - Filiale di Varese
Sommario
AVVISO AGLI INSERZIONISTI
Si comunica che la consegna degli avvisi presso gli
STER per la pubblicazione sul B.U.R.L. – Serie Inserzioni e Concorsi n. 19 del 7 maggio 2008 è anticipata
a giovedı̀ 24 aprile - ore 16.30
Il termine di consegna degli avvisi per la postazione di
Milano è anticipato a mercoledı̀ 30 aprile - ore 12.00
Avviso di rettifica n. 15/01-Se.O. 2008
[3.3.0]
Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro – D.d.u.o. 7 marzo 2008, n. 2298 «Approvazione dei requisiti e delle modalità operative per la richiesta di accreditamento degli operatori
pubblici e privati allo svolgimento dei servizi di istruzione e formazione professionale di cui
all’art. 26 della l.r. 19/2007 e per la costituzione del relativo Albo regionale, in attuazione della
d.g.r. n. 8/6273 del 21 dicembre 2007», pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia n. 12, I Suppl. Straord. del 18 marzo 2008 .
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A) CONSIGLIO REGIONALE
Deliberazione Consiglio regionale 19 marzo 2008 - n. VIII/584
Assegnazione di contributi per la realizzazione di attività teatrali (l.r. n. 58/1977) .
[3.5.0]
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984
Comunicato regionale 1 aprile 2008 - n. 71
[1.8.0]
Nomine e designazioni di competenza del Consiglio regionale della Lombardia di rappresentanti regionali in enti ed organismi diversi – Azienda Sanitaria Locale Vallecamonica – Sebino
984
B) PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
Decreto presidente Regione Lombardia 27 marzo 2008 - n. 3021
[1.8.0]
Nomina di un componente del Consiglio della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e
Agricoltura di Brescia .
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C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI
15
Deliberazione Giunta regionale 19 marzo 2008 - n. 8/6800
[1.8.0]
Nomina di un componente dell’organo di revisione contabile dell’«Azienda di Servizi alla Persona Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio» con sede legale in Comune di
Milano .
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Deliberazione Giunta regionale 19 marzo 2008 - n. 8/6801
[1.8.0]
Nomina di un componente del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda di Servizi alla Persona «Carlo Pezzani» con sede legale in Comune di Voghera .
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3.3.0 SERVIZI SOCIALI / Formazione professionale
3.5.0 SERVIZI SOCIALI / Attività culturali
1.8.0 ASSETTO ISTITUZIONALE / Nomine
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
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– 982 –
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
Deliberazione Giunta regionale 19 marzo 2008 - n. 8/6802
[1.8.0]
Nomina di un componente del Consiglio di Amministrazione della «Fondazione Ferrario» con sede legale in Comune di
Vanzago (MI) .
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Deliberazione Giunta regionale 19 marzo 2008 - n. 8/6803
[1.8.0]
Nomina di tre componenti del Consiglio di Amministrazione dell’«Azienda di Servizi alla Persona Valsasino» con sede
legale in Comune di San Colombano al Lambro .
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Deliberazione Giunta regionale 19 marzo 2008 - n. 8/6804
[1.8.0]
Nomina di un membro effettivo e di uno supplente nel Collegio dei Revisori dei Conti dell’Azienda Speciale della CCIAA
di Cremona – Servimpresa .
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Deliberazione Giunta regionale 19 marzo 2008 - n. 8/6834
[2.2.1]
Schema di Accordo di Programma Quadro finalizzato al potenziamento delle attività di ricerca nei settori delle biotecnologie, nuovi materiali e dell’ICT .
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Deliberazione Giunta regionale 19 marzo 2008 - n. 8/6876
[5.1.2]
Modifiche alla d.g.r. 31 luglio 1998 n. 6/37814 ad oggetto: «L. n. 457/78 e successive modifiche ed integrazioni e ll.rr.
n. 3/82 e n. 32/85. Semplificazione ed unificazione delle procedure per l’accertamento dei requisiti soggettivi e per la
cessione o locazione anticipata per le unità immobiliari di edilizia agevolata. Revoca della deliberazione della Giunta
regionale 20 febbraio 1998 n. 34753»
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Deliberazione Giunta regionale 19 marzo 2008 - n. 8/6881
[5.1.0]
Manifestazione di favorevole volontà d’intesa, ai sensi del d.P.R. 383/1994, in ordine al «Progetto definitivo di sopralzo
fabbricato n. 45 Centrale Elettrica, in comune di Peschiera Borromeo (MI)» – Integrazione della d.g.r. 18272/2004 .
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Deliberazione Giunta regionale 19 marzo 2008 - n. 8/6882
[5.1.0]
Manifestazione di favorevole volontà d’intesa, ai sensi del d.P.R. 383/1994, in ordine al «Progetto definitivo dei lavori di
realizzazione opere di protezione e di sistemazione del piazzale della Dogana, in Comune di Valsolda (CO)» – Integrazione
della d.g.r. 18272/2004 .
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Deliberazione Giunta regionale 2 aprile 2008 - n. 8/6960
[5.1.2]
«2º Programma Regionale Contratti di Quartiere» – Avvio fase concorsuale – Approvazione delle modalità per la predisposizione dell’invito a presentare proposte .
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D) ATTI DIRIGENZIALI
GIUNTA REGIONALE
Presidenza
Comunicato regionale 1 aprile 2008 - n. 70
[1.2.0]
Direzione Centrale Affari Istituzionali e Legislativo – Struttura Segreteria di Giunta – Riepilogo fascicoli BURL del mese
di febbraio 2008 .
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D.G. Agricoltura
Decreto direttore generale 18 marzo 2008 - n. 2728
[4.3.2]
D.g.r. n. 5100/2007 – Organizzazioni di Produttori agricoli – Accoglimento della richiesta di riconoscimento di Organizzazione di Produttori agricoli (OP) interregionale della ditta «Granlatte s.c.a.», p. IVA 00326280377, ed iscrizione nell’elenco
regionale delle OP per il settore del latte e derivati .
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1006
D.G. Artigianato e servizi
Decreto dirigente unità organizzativa 31 marzo 2008 - n. 3081
[4.6.2]
Convenzione Regione Lombardia - Unioncamere Lombardia per la promozione e lo sviluppo del comparto artigiano –
Ll.rr. nn. 73/89-17/90 – Approvazione bando per la concessione di contributi per la partecipazione di imprese artigiane a
manifestazioni fieristiche in Italia e all’estero – Scadenza 15 maggio 2008 .
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1007
D.G. Commercio, fiere e mercati
Comunicato regionale 28 marzo 2008 - n. 68
[4.6.1]
Elenco dei posteggi da assegnare in concessione ai fini del rilascio della autorizzazione prevista dall’art. 28 comma 1,
lettera a) del d.lgs. 114/98 di cui i Comuni hanno richiesto la pubblicazione ai sensi dell’art. 5 comma 2 della l.r. 15/00
1025
D.G. Industria, PMI e cooperazione
Decreto dirigente unità organizzativa 13 marzo 2008 - n. 2499
[4.4.0]
Parere favorevole all’assegnazione dei finanziamenti alle varie imprese tramite vari Istituti di credito in adempimento alla
d.g.r. del 23 dicembre 2003 n. 7/15797 .
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Decreto dirigente struttura 6 marzo 2008 - n. 2226
[4.4.0]
Fondo Unico Regionale per la concessione di incentivi a favore delle imprese lombarde – Variazioni relative alle domande
presentate a valere sulla legge 598/94 .
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Decreto dirigente struttura 28 marzo 2008 - n. 3064
[4.4.0]
Approvazione dell’invito a presentare candidature per la costituzione di un elenco di soggetti attuatori di servizi di «Audit
per la Valutazione del Posizionamento del Portafoglio Prodotti nei confronti del REACH» per la fase preliminare di applicazione del Regolamento CE n. 1970/2006 – REACH .
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1035
1037
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D.G. Casa e opere pubbliche
Comunicato regionale 28 marzo 2008 - n. 67
[5.1.3]
Valori agricoli medi validi per l’anno 2008 dei terreni, considerati liberi da vincoli di contratti agrari, secondo i tipi di
coltura effettivamente praticati, determinati nell’ambito delle singole regioni agrarie lombarde a norma dell’art. 41 –
comma 4 – del d.P.R. 8 giugno 2001, n. 327 e successive modifiche ed integrazioni.
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1.8.0
2.2.1
5.1.2
5.1.0
1.2.0
4.3.2
4.6.2
4.6.1
4.4.0
5.1.3
ASSETTO ISTITUZIONALE / Nomine
ORDINAMENTO FINANZIARIO / Programmazione / Accordi di programma
AMBIENTE E TERRITORIO / Territorio / Edilizia economica, popolare e scolastica
AMBIENTE E TERRITORIO / Territorio
ASSETTO ISTITUZIONALE / Ordinamento regionale
SVILUPPO ECONOMICO / Agricoltura / Zootecnia
SVILUPPO ECONOMICO / Attività terziarie / Fiere e mercati
SVILUPPO ECONOMICO / Attività terziarie / Commercio
SVILUPPO ECONOMICO / Industria
AMBIENTE E TERRITORIO / Territorio / Lavori pubblici ed espropri
1041
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
D.G. Territorio e urbanistica
Y
– 983 –
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
Decreto dirigente unità organizzativa 12 marzo 2008 - n. 2431
[5.0.0]
Progetto per l’attività di perforazione di un pozzo esplorativo per ricerca idrocarburi gassosi denominato Vitalba 1 in
Comune di Rivolta d’Adda (CR) – Committente: Northsun Italia s.p.a. – Roma – Provvedimento di Valutazione di Impatto
Ambientale ai sensi dell’art. 26 d.lgs. 4/2008, già art. 7 del d.P.R. 12 aprile 1996 ed art. 1 della l.r. 20/99 .
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Decreto dirigente unità organizzativa 17 marzo 2008 - n. 2664
[5.0.0]
Rettifica del decreto n. 2431 del 12 marzo 2008 «Progetto per l’attività di perforazione di un pozzo esplorativo per ricerca
idrocarburi gassosi denominato Vitalba 1 in Comune di Rivolta d’Adda (CR) – Committente: Northsun Italia s.p.a. – Roma
– Provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi dell’art. 26 d.lgs. 4/2008, già art. 7 del d.P.R. 12 aprile
1996 ed art. 1 della l.r. 20/99» .
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1054
E) PROVVEDIMENTI DELLO STATO
Ordinanza ministeriale 4 ottobre 2007 - n. 3615
Commissario Delegato per il superamento dell’emergenza che ha colpito il Comune di Guidizzolo (MN) – Ordinanza
commissariale n. 1 dell’11 febbraio 2008.
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Corte Costituzionale
Atto di promuovimento 26 novembre 2007 - n. 65
Ordinanza n. 65 del 26 novembre 2007 emessa dal Tribunale Amministrativo Regionale per la
proposto da Muthuwadiyage Amila Sanjeewa Fernando c/ Comune di Milano .
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Atto di promuovimento 26 novembre 2007 - n. 66
Ordinanza n. 66 del 26 novembre 2007 emessa dal Tribunale Amministrativo Regionale per la
proposto da F.C.Z. s.r.l. c/ Comune di Milano
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Atto di promuovimento 26 novembre 2007 - n. 67
Ordinanza n. 67 del 26 novembre 2007 emessa dal Tribunale Amministrativo Regionale per la
proposto da El Bouchibti Mohammed c/ Comune di Sondrio .
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Lombardia sul ricorso
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Lombardia sul ricorso
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1058
Lombardia sul ricorso
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G) PROVVEDIMENTI DI ALTRI ENTI
Provvedimento di altri Enti n. 15/02-Se.O. 2008
AIPO – Agenzia Interregionale per il fiume Po – Parma – Atti del Comitato di Indirizzo – Deliberazione n. 2 del 18 marzo
2008 – Approvazione della Relazione Programmatica del Direttore per le annualità 2007-2008 .
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Provvedimento di altri Enti n. 15/03-Se.O. 2008
AIPO – Agenzia Interregionale per il fiume Po – Parma – Atti del Comitato di Indirizzo – Deliberazione n. 3 del 18 marzo
2008 – Presa d’atto della valutazione finale dei risultati della prestazione del Direttore e dei Dirigenti per l’anno 2007
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Provvedimento di altri Enti n. 15/04-Se.O. 2008
AIPO – Agenzia Interregionale per il fiume Po – Parma – Atti del Comitato di Indirizzo – Deliberazione n. 4 del 18 marzo
2008 – Indirizzi per l’istituzione dell’Elenco degli Operatori Economici ai fini dell’acquisizione di forniture e servizi in
economia .
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Provvedimento di altri Enti n. 15/05-Se.O. 2008
AIPO – Agenzia Interregionale per il fiume Po – Parma – Atti del Comitato di Indirizzo – Deliberazione n. 5 del 18 marzo
2008 – Approvazione del Programma di Manutenzione 2008-2010 e dell’Elenco Annuale 2008 .
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Provvedimento di altri Enti n. 15/06-Se.O. 2008
AIPO – Agenzia Interregionale per il fiume Po – Parma – Atti del Comitato di Indirizzo – Deliberazione n. 6 del 18 marzo
2008 – Presa d’atto delle variazioni al bilancio di previsione 2008 ai sensi dell’art. 7 dell’Accordo Costitutivo.
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Provvedimento di altri Enti n. 15/07-Se.O. 2008
AIPO – Agenzia Interregionale per il fiume Po – Parma – Atti del Comitato di Indirizzo – Deliberazione n. 7 del 18 marzo
2008 – Applicazioni della legge 244 del 24 dicembre 2007 – Adempimenti urgenti in ordine al mantenimento di partecipazioni societarie.
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5.0.0 AMBIENTE E TERRITORIO
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Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
[BUR2008011]
Avviso di rettifica n. 15/01-Se.O. 2008
Y
– 984 –
[3.3.0]
Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro –
D.d.u.o. 7 marzo 2008, n. 2298 «Approvazione dei requisiti e
delle modalità operative per la richiesta di accreditamento
degli operatori pubblici e privati allo svolgimento dei servizi
di istruzione e formazione professionale di cui all’art. 26 della l.r. 19/2007 e per la costituzione del relativo Albo regionale, in attuazione della d.g.r. n. 8/6273 del 21 dicembre 2007»,
pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
n. 12, I Suppl. Straord. del 18 marzo 2008
Nell’allegato A al decreto di cui all’oggetto il punto 1.4 è rettificato come di seguito riportato:
«1.4 l’ente che, ai fini dell’adeguamento alla d.g.r. n. 6273/07,
viene costituito ex novo o che modifica la forma giuridica mantiene la titolarità delle attività in fase di realizzazione e di quelle
pregresse facenti capo all’ente dante causa. L’atto costitutivo
del predetto ente deve fare esplicito riferimento all’operatore accreditato ai sensi della d.g.r. n. 19867/04 rispetto al quale è intervenuta la novazione soggettiva;»
I precedenti punti 1.4, 1.5, 1.6 e 1.7 sono rispettivamente rettificati in 1.5, 1.6, 1.7 e 1.8.
A) CONSIGLIO REGIONALE
[BUR2008012]
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
COMUNITÀ MONTANA DI VALLE TROMPIA
12.000,00
FONDAZIONE TEATRO FRASCHINI
26.000,00
PROVINCIA DI CREMONA
45.000,00
PROVINCIA DI LECCO
30.000,00
PROVINCIA DI MANTOVA
10.000,00
PROVINCIA DI MILANO
30.000,00
DIREZIONE DI PROGETTO MONZA BRIANZA
TOTALE
319.000,00
LOMBARDIA TEATRO RAGAZZI
SOGGETTO
CONTRIBUTO
PROVINCIA DI BERGAMO
8.000,00
PROVINCIA DI BRESCIA
7.000,00
PROVINCIA DI COMO
9.000,00
PROVINCIA DI CREMONA
7.000,00
PROVINCIA DI LECCO
10.000,00
PROVINCIA DI LODI
5.000,00
PROVINCIA DI MANTOVA
5.000,00
PROVINCIA DI MILANO
16.000,00
PROVINCIA DI PAVIA
9.000,00
PROVINCIA DI VARESE
10.000,00
TOTALE
86.000,00
TOTALE ASSEGNATO – CAP. 441
405.000,00
[3.5.0]
D.c.r. 19 marzo 2008 - n. VIII/584
Assegnazione di contributi per la realizzazione di attività
teatrali (l.r. n. 58/1977)
Presidenza del Vice Presidente Lucchini
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA
Premesso che, ai sensi dell’art. 6, commi 2 e 3, della l.r. 8 novembre 1977, n. 58 «Interventi della Regione Lombardia in campo teatrale» il Consiglio regionale approva il piano di riparto dei
contributi per specifiche iniziative in campo teatrale;
Vista la proposta della Giunta regionale approvata con deliberazione n. 8/6531 del 30 gennaio 2008;
Sentita la relazione della VII Commissione consiliare «Cultura,
Formazione Professionale, Sport, Informazione»;
Con votazione palese, per alzata di mano:
Delibera
1. di approvare l’assegnazione di contributi per la realizzazione di attività teatrali ai sensi degli artt. 4 e 6 della l.r. 8 novembre
1977, n. 58 di cui all’allegato «A», parte integrante e sostanziale
della presente deliberazione, per un importo complessivo di
C 405.000,00;
2. di dare atto che all’impegno di spesa e alla successiva liquidazione delle somme assegnate a ciascuno dei beneficiari, si
provvederà con successivo atto del dirigente competente, con imputazione al capitolo 441 dell’UPB 2.3.3.2.54 del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario in corso.
Il vice presidente: Enzo Lucchini
I consiglieri segretari:
Luca Daniel Ferrazzi – Battista Bonfanti
Il segretario dell’assemblea consiliare:
Maria Emilia Paltrinieri
——— • ———
ALLEGATO «A»
CIRCUITI TEATRALI LOMBARDI
SOGGETTO
CONTRIBUTO
COMUNE DI BRESCIA
20.000,00
COMUNE DI COMO
23.000,00
COMUNE DI LEGNANO
10.000,00
COMUNE DI LUMEZZANE
14.000,00
COMUNE DI NOVATE MILANESE
6.000,00
COMUNE DI RODENGO SAIANO
17.000,00
COMUNE DI SARONNO
15.000,00
COMUNE DI SONDRIO
16.000,00
COMUNE DI URGNANO
45.000,00
[BUR2008013]
[1.8.0]
Com.r. 1 aprile 2008 - n. 71
Nomine e designazioni di competenza del Consiglio regionale della Lombardia di rappresentanti regionali in enti ed organismi diversi – Azienda Sanitaria Locale Vallecamonica –
Sebino
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE
DELLA LOMBARDIA
COMUNICA
La Regione Lombardia, ai sensi dell’art. 3-ter del d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 502 «Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’articolo 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 241» e
dell’art. 7, comma 6, della legge regionale 11 luglio 1997, n. 31
«Norme per il riordino del Servizio Sanitario Regionale e sua
integrazione con le attività dei servizi sociali» e successive modificazioni ed integrazioni, deve provvedere alla designazione di
due componenti nel Collegio sindacale della
AZIENDA SANITARIA LOCALE
VALLECAMONICA – SEBINO
Scadenza presentazione candidature: mercoledı̀ 30 aprile
2008.
Le proposte di candidature vanno presentate al Presidente del
Consiglio regionale – via Fabio Filzi n. 29 – 20124 Milano.
Le candidature possono essere proposte dalla Giunta regionale, dai Consiglieri regionali, dagli ordini e collegi professionali,
da associazioni, enti pubblici o privati operanti nei settori interessati, organizzazioni sindacali, fondazioni o da almeno cento
cittadini iscritti nelle liste elettorali dei Comuni della Lombardia
(art. 4 – legge regionale 6 aprile 1995, n. 14 «Norme per le nomine e designazioni di competenza della regione» e successive modificazioni).
Ad ogni proposta di candidatura, sottoscritta dal proponente,
dovranno essere allegate le seguenti dichiarazioni sostitutive,
sottoscritte dal candidato, relative a:
a) dati anagrafici completi e residenza;
b) titolo di studio;
c) rapporti intercorrenti o precorsi con la Regione e gli enti
da essa dipendenti;
d) disponibilità all’accettazione dell’incarico;
e) iscrizione nel registro dei revisori contabili.
Dovranno inoltre essere allegati:
1) il curriculum professionale, includente l’elenco delle cariche pubbliche e degli incarichi presso società a partecipazione
pubblica e presso società private iscritte nei pubblici registri, ricoperti alla data di presentazione della candidatura e almeno nei
5 anni precedenti;
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Y
– 985 –
2) la specifica dichiarazione di non trovarsi in alcuna delle
condizioni di cui all’art. 6 della l.r. n. 14/95, che costituiscono
cause di esclusione;
3) la specifica dichiarazione di non sussistenza di cause di incompatibilità o conflitti di interesse con l’incarico in oggetto, ai
sensi dell’art. 7 della l.r. n. 14/95;
4) la documentazione attestante l’iscrizione nel registro dei revisori contabili.
Gli incarichi di cui alla legge regionale 6 aprile 1995, n. 14
«Norme per le nomine e designazioni di competenza della regione» e successive modificazioni, non sono cumulabili e l’accettazione della nuova nomina o designazione comporta la decadenza
dall’incarico ricoperto; per l’incarico a revisore dei conti e a componente del collegio sindacale è consentito il cumulo di due incarichi.
Per quanto non espressamente indicato nel presente comunicato si fa comunque rinvio a quanto previsto dalla l.r. n. 14/95 e
successive modificazioni.
Al fine di agevolare la presentazione delle proposte di candidatura potranno essere utilizzati i moduli (includenti le specifiche
dichiarazioni di cui ai punti 2 e 3 sopraspecificati) disponibili
presso il Servizio per l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale – Unità Operativa Nomine – via Fabio Filzi n. 29 – 20124
Milano – telefono 02/67482.491-496-373, ove sarà altresı̀ possibile ottenere ulteriori informazioni relative alle nomine.
Il presente comunicato sarà inoltre pubblicato sul sito
www.consiglio.regione.lombardia.it (link: concorsi e bandi, Direzione Generale Programmazione e Relazioni Esterne) dal quale
potrà essere scaricato il modulo da utilizzare per le proposte di
candidatura.
Milano, 31 marzo 2008
Il presidente:
Ettore Adalberto Albertoni
B) PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
[BUR2008014]
[1.8.0]
D.p.g.r. 27 marzo 2008 - n. 3021
Nomina di un componente del Consiglio della Camera di
Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Brescia
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA
Vista la legge 29 dicembre 1993, n. 580 «Riordinamento delle
Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura»;
Visto il d.m. dell’Industria 24 luglio 1996, n. 501 «Regolamento
di attuazione dell’art. 12, comma 3 della legge 29 dicembre 1993,
n. 580»;
Richiamato il proprio decreto del 29 ottobre 2004, n. 18761
«Nomina dei componenti, del Consiglio della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Brescia»;
Preso atto della nota del 16 ottobre 2007 con la quale il Presidente della CCIAA di Brescia ha informato che l’on. Francesco
Ferrari, nominato componente del Consiglio Camerale con il citato d.p.g.r. 18761/2004, su designazione dell’associazione Federazione Provinciale Coldiretti Brescia, per il Settore Agricoltura,
con decorrenza 30 giugno 2007 ha assunto la carica di deputato
al Parlamento Europeo;
Richiamato l’art. 13 della citata l. 580/93, in particolare:
– il comma 2, lett. a), ove si prevede che non possono far parte
del Consiglio Camerale di una Camera di Commercio, tra gli altri, i Parlamentari europei;
– il comma 4 che prevede che, nel caso sopravvenga l’elezione
al Parlamento Europeo, il Consigliere Camerale deve optare entro 30 gg. per una delle due cariche;
Preso atto della nota del 28 dicembre 2007 con la quale l’on.
Francesco Ferrari ha comunicato che sin dalla sua nomina a Parlamentare Europeo ha optato per quest’ultima carica;
Vista la nota del 14 febbraio 2008 con la quale il Presidente
della Regione Lombardia, essendo sopravvenuta una causa di decadenza, ai sensi dell’art. 13, comma 2, lett. a), della l. 580/93,
dalla carica di componente del Consiglio Camerale della CCIAA
di Brescia, ha chiesto all’associazione designante, ai sensi dell’art. 8 del d.m. dell’Industria del 24 luglio 1996, n. 501, l’indicazione del nuovo rappresentante, per il Settore Agricoltura, al fine
di procedere alla sostituzione del componente decaduto;
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
Dato atto che con nota del 25 febbraio 2008 l’associazione Federazione Provinciale Coldiretti Brescia ha indicato il dott. Ettore Prandini quale sostituto dell’on. Francesco Ferrari, per il Settore Agricoltura;
Verificato, come previsto dall’art. 7, comma 2, del Regolamento, che il designato è in possesso dei requisiti di cui all’art. 13
della legge n. 580/93;
Preso atto della dichiarazione di disponibilità alla nomina e
allo svolgimento del relativo incarico, resa dal designato medesimo, e ritenuto, pertanto, di procedere alla nomina;
Decreta
1. di nominare il dott. Ettore Prandini quale componente del
Consiglio Camerale della CCIAA di Brescia in sostituzione dell’on. Francesco Ferrari, per il Settore Agricoltura, su designazione dell’associazione Federazione Provinciale Coldiretti Brescia;
2. di notificare il presente atto ai soggetti interessati e di pubblicare lo stesso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
Roberto Formigoni
C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI
[BUR2008015]
[1.8.0]
D.g.r. 19 marzo 2008 - n. 8/6800
Nomina di un componente dell’organo di revisione contabile
dell’«Azienda di Servizi alla Persona Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio» con sede legale in Comune di Milano
LA GIUNTA REGIONALE
Visti:
– l’art. 1 del d.P.R. 15 gennaio 1972, n. 9 che ha trasferito alle
Regioni a statuto ordinario le funzioni amministrative in materia
di assistenza e beneficenza;
– il d.P.R. 24 luglio 1977 n. 616 che ha dato attuazione alla
delega di cui alla legge 22 luglio 1975;
– la l.r. 13 febbraio 2003, n. 1 «Riordino della disciplina delle
Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza operanti in
Lombardia»;
Preso atto del dispositivo dell’art. 18 dello statuto dell’«Azienda
di Servizi alla Persona Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e Pio
Albergo Trivulzio» il quale prevede che la Giunta regionale nomini un componente dell’organo di revisione contabile dell’azienda
che risulti iscritto al’Albo dei revisori contabili;
Preso atto della richiesta per la nomina in oggetto formulata
dall’«Azienda di Servizi alla Persona Istituti Milanesi Martinitt e
Stelline e Pio Albergo Trivulzio» e pervenuta alla Direzione Famiglia e Solidarietà Sociale in data 11 dicembre 2007;
Vista la candidatura per la nomina di competenza della Giunta
regionale della Lombardia presentata dal signor Orione Vittorino
dalla quale risulta la sua iscrizione al Registro dei Revisori Contabili di cui al d.lgs. 27 gennaio 1992 n. 88;
Ritenuto di poter conferire l’incarico predetto, in ragione degli
elementi curriculari dallo stesso candidato evidenziati in attuazione all’art. 13 comma 2 della l.r. n. 1 del 13 febbraio 2003, al
signor Orione Vittorino nato a Voghera (PV) il 21 settembre 1947
ed ivi residente in via Plana n. 50;
Visti altresı̀ la l.r. 16/96 e successive modifiche e integrazioni,
nonché i provvedimenti organizzativi dell’VIII legislatura;
A voti unanimi espressi nei modi e nelle forme di legge
Delibera
1. di nominare quale componente dell’organo di revisione
contabile dell’Azienda di Servizi alla Persona Istituti Milanesi
Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio» di Milano il signor
Orione Vittorino nato a Voghera (PV) il 21 settembre 1947 ed ivi
residente in via Plana n. 50;
2. di trasmettere, a cura della Direzione Generale Famiglia e
Solidarietà Sociale, il presente atto all’Azienda di Servizi alla persona e al soggetto interessato;
3. di disporre la pubblicazione del dispositivo del presente
atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
Il segretario: Pilloni
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
[BUR2008016]
D.g.r. 19 marzo 2008 - n. 8/6801
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– 986 –
[1.8.0]
Nomina di un componente del Consiglio di Amministrazione
dell’Azienda di Servizi alla Persona «Carlo Pezzani» con sede
legale in Comune di Voghera
LA GIUNTA REGIONALE
Visti:
– l’art. 1 del d.P.R. 15 gennaio 1972, n. 9 che ha trasferito alle
Regioni a statuto ordinario le funzioni amministrative in materia
di assistenza e beneficenza;
– il d.P.R. 24 luglio 1977, n. 616 che ha dato attuazione alla
delega di cui alla legge 22 luglio 1975;
– l’art. 10 della legge 8 novembre 2000 n. 328 «Legge quadro
per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi
sociali» che evidenzia la necessità di procedere alla riforma della
disciplina delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza
attraverso l’adeguamento della relativa normativa regionale;
– il d.l. 16 maggio 1994 n. 293, avente per oggetto «Disciplina
della proroga degli organi amministrativi», convertito con modificazioni in legge 15 luglio 1994, n. 444;
– l’art. 12 della l.r. 6 aprile 1995, n. 14 «Norme per le nomine
e designazioni di competenza della Regione»;
– la l.r. 13 febbraio 2003, n. 1 «Riordino della disciplina delle
Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza operanti in
Lombardia»;
– il regolamento regionale 4 giugno 2003, n. 11 di attuazione
della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1 «Riordino della disciplina delle
Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza operanti in
Lombardia»;
Preso atto del dispositivo dell’art. 7 dello statuto dell’Azienda
di Servizi alla Persona «Carlo Pezzani» il quale prevede che la
Giunta regionale nomini due componenti del Consiglio di Amministrazione;
Vista la deliberazione n. 7/19097 del 22 ottobre 2004 con la
quale la Giunta regionale provvedeva ad effettuare le nomine di
sua competenza designando i signori Albera Paolo e Gorini Giuseppe;
Preso atto della nota del Presidente dell’azienda, con la quale
venivano comunicate le dimissioni del signor Albera Paolo dall’incarico di componente del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda di Servizi alla Persona «Carlo Pezzani», nonché la richiesta di nomina in surroga;
Vista la candidatura del signor Melia Giuseppe per la nomina
in sostituzione del signor Albera Paolo nel Consiglio di Amministrazione dell’Azienda di Servizi alla Persona «Carlo Pezzani»
pervenuta in data 26 febbraio 2008 protocollo (G1.2008.3231);
Ritenuto di poter conferire l’incarico predetto al signor Melia
Giuseppe in ragione degli elementi curriculari dallo stesso evidenziati unitamente alla dichiarazione circa l’inesistenza di cause di incompatibilità e di ineleggibilità sottoscritta dall’interessato ai sensi e per gli effetti della normativa di cui al d.P.R. 28
dicembre 2000 n. 445;
Visti altresı̀ la l.r. 16/96 e successive modifiche e integrazioni,
nonché i provvedimenti organizzativi dell’VIII legislatura;
A voti unanimi espressi nei modi e nelle forme di legge
Delibera
1. di nominare, in sostituzione del consigliere dimissionario
Albera Paolo, quale componente dell’organo amministrativo dell’Azienda di Servizi alla Persona «Carlo Pezzani» di Voghera il
signor Melia Giuseppe nato ad Alcamo il 22 settembre 1951 e
residente a Voghera in via De Nicola n. 29;
2. di trasmettere, a cura della Direzione Generale Famiglia e
Solidarietà Sociale, il presente atto all’Azienda di Servizi alla Persona e al soggetto interessato, nonché all’ASL ed al Comune territorialmente competenti per gli adempimenti di loro pertinenza;
3. di disporre la pubblicazione del dispositivo del presente
atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
Il segretario: Pilloni
[BUR2008017]
[1.8.0]
D.g.r. 19 marzo 2008 - n. 8/6802
Nomina di un componente del Consiglio di Amministrazione
della «Fondazione Ferrario» con sede legale in Comune di
Vanzago (MI)
LA GIUNTA REGIONALE
Vista la l.r. 6 aprile 1995, n. 14 «Norme per le nomine e designazioni di competenza della Regione»;
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
Preso atto del dispositivo dell’art. 5 dello statuto della «Fondazione Ferrario» con sede legale a Vanzago (MI) il quale prevede
che la Regione Lombardia nomini un componente del Consiglio
di Amministrazione;
Viste:
– la deliberazione n. 7/19028 del 15 ottobre 2004 con la quale
la Giunta regionale provvedeva ad effettuare la nomina di sua
competenza designando il signor De Fazio Francesco;
– la nota (protocollo G1.2008. 1255 del 23 gennaio 2008) a
firma del presidente della «Fondazione Ferrario» con la quale
veniva segnalato l’avvenuto decesso del signor De Fazio Francesco e la contestuale richiesta alla Giunta regionale della Lombardia di surroga del componente in seno all’organo amministrativo;
– la candidatura del signor Remartini Adalberto per la nomina
in sostituzione del signor De Fazio Francesco nel Consiglio di
Amministrazione della «Fondazione Ferrario;
Dato atto che è stato trasmesso al Comitato Tecnico di Valutazione, di cui alla l.r. 14/95, il curriculum del sig. Remartini Adalberto, per l’espressione del parere di rito;
Preso atto del parere di idoneità espresso dal Comitato Tecnico
di Valutazione nella seduta del 27 febbraio 2008 in relazione alla
sopra citata candidatura;
Visti altresı̀ la l.r. 16/96 e successive modifiche e integrazioni,
nonché i provvedimenti organizzativi dell’VIII legislatura;
A voti unanimi espressi nei modi e nelle forme di legge
Delibera
1. di nominare, in sostituzione del consigliere deceduto De Fazio Francesco, quale componente dell’organo amministrativo
della «Fondazione Ferrario» il signor Remartini Adalberto nato a
Pogliano Milanese il 22 settembre 1948 ed ivi residente in Largo
Pertini n. 8;
2. di trasmettere, a cura della Direzione Generale Famiglia e
Solidarietà Sociale, il presente atto all’ente ed ai soggetti interessati, nonché all’ASL ed al Comune territorialmente competenti
per gli adempimenti di loro pertinenza;
3. di disporre la pubblicazione del dispositivo del presente
atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
Il segretario: Pilloni
[BUR2008018]
[1.8.0]
D.g.r. 19 marzo 2008 - n. 8/6803
Nomina di tre componenti del Consiglio di Amministrazione
dell’«Azienda di Servizi alla Persona Valsasino» con sede legale in Comune di San Colombano al Lambro
LA GIUNTA REGIONALE
Visti:
– l’art. 1 del d.P.R. 15 gennaio 1972, n. 9 che ha trasferito alle
Regioni a statuto ordinario le funzioni amministrative in materia
di assistenza e beneficenza;
– il d.P.R. 24 luglio 1977, n. 616 che ha dato attuazione alla
delega di cui alla legge 22 luglio 1975;
– l’art. 10 della legge 8 novembre 2000 n. 328 «Legge quadro
per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi
sociali» che evidenzia la necessità di procedere alla riforma della
disciplina delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza
attraverso l’adeguamento della relativa normativa regionale;
– il d.l. 16 maggio 1994 n. 293, avente per oggetto «Disciplina
della proroga degli organi amministrativi», convertito con modificazioni in legge 15 luglio 1994, n. 444;
– l’art. 12 della l.r. 6 aprile 1995, n. 14 «Norme per le nomine
e designazioni di competenza della Regione»;
– la l.r. 13 febbraio 2003, n. 1 «Riordino della disciplina delle
Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza operanti in
Lombardia»;
– il regolamento regionale 4 giugno 2003, n. 11 di attuazione
della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1 «Riordino della disciplina delle
Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza operanti in
Lombardia»;
Preso atto del dispositivo dell’art. 8 dello statuto dell’«Azienda
di Servizi alla Persona Valsasino» con sede in San Colombano
al Lambro il quale prevede che la Giunta regionale nomini tre
componenti del Consiglio di Amministrazione su proposta dell’assessore competente per materia;
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
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– 987 –
Preso atto della nota del Presidente dell’azienda, contenente
l’avviso per la presentazione delle candidature per la nomina dei
componenti del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda di
Servizi alla Persona Valsasino per il quadriennio 2008/2012;
Considerato che il Consiglio di Amministrazione dell’Azienda
di Servizi alla Persona Valsasino ha come termine del proprio
mandato il 7 aprile 2008;
Viste le candidature presentate dai soggetti interessati alla nomina di consigliere dell’organo amministrativo dell’ASP Valsasino;
Visti i decreti n. 1 e n. 2 del 31 gennaio 2008 con i quali il
sindaco di San Colombano al Lambro nomina i componenti di
sua competenza nel Consiglio di Amministrazione dell’«Azienda
di Servizi alla Persona Valsasino» di San Colombano al Lambro
(MI);
Ritenuto di poter conferire gli incarichi predetti, in ragione
degli elementi curriculari dagli stessi candidati evidenziati in attuazione all’art. 15 del regolamento regionale 4 giugno 2003
n. 11, unitamente alle dichiarazioni rese in merito all’inesistenza
di cause di incompatibilità di cui alla l.r. 1/2003, sottoscritte dagli interessati ai sensi del d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 ai signori:
– Azzolina Giuseppe nato a Caltagirone (CT) il 24 marzo 1949
e residente a San Colombano al Lambro in via Villa Festiva, 38/1;
– Dalcerri Marco nato a Sant’Angelo Lodigiano (LO) il 26 agosto 1975 e residente a San Colombano al Lambro in via Dalcerri
Tosi, 64;
– Sangermani Tiziano nato a San Colombano al Lambro (MI)
il 26 febbraio 1950 ed ivi residente in via Mazzini, 26;
Vista la l.r. 16/96 e successive modifiche e integrazioni, nonché
i provvedimenti organizzativi dell’VIII legislatura;
A voti unanimi espressi nei modi e nelle forme di legge
Delibera
1. di nominare, ai sensi dell’art. 8 della l.r. 13 febbraio 2003
n. 1, quali componenti dell’organo amministrativo dell’«Azienda
di Servizi alla Persona Valsasino» di San Colombano al Lambro
(MI) i signori:
– Azzolina Giuseppe nato a Caltagirone (CT) il 24 marzo
1949 e residente a San Colombano al Lambro in via Villa
Festiva, 38/1;
– Dalcerri Marco nato a Sant’Angelo Lodigiano (LO) il 26
agosto 1975 e residente a San Colombano al Lambro in
via Dalcerri Tosi, 64;
– Sangermani Tiziano nato a San Colombano al Lambro il
26 febbraio 1950 ed ivi residente in via Mazzini, 26;
2. di trasmettere, a cura della Direzione Generale Famiglia e
Solidarietà Sociale, il presente atto all’Azienda di Servizi alla Persona e ai soggetti interessati, nonché all’ASL, al Comune territorialmente competenti e alla Commissione di Controllo delle ASP
per gli adempimenti di loro pertinenza;
3. di disporre la pubblicazione del dispositivo del presente
atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
Il segretario: Pilloni
[BUR2008019]
[1.8.0]
D.g.r. 19 marzo 2008 - n. 8/6804
Nomina di un membro effettivo e di uno supplente nel Collegio dei Revisori dei Conti dell’Azienda Speciale della CCIAA
di Cremona – Servimpresa
LA GIUNTA REGIONALE
Visto l’art. 2, comma 2, della legge 29 dicembre 1993, n. 580
ove si prevede che «Per il raggiungimento dei propri scopi le
Camere di Commercio promuovono, realizzano e gestiscono
strutture ed infrastrutture di interesse economico generale a livello locale, regionale e nazionale, direttamente o mediante la
partecipazione, secondo le norme del codice civile, con altri soggetti pubblici e privati, ad organismi anche associativi, ad enti,
a consorzi e a società. Possono inoltre costituire aziende speciali
operanti secondo le norme del diritto privato»;
Visto l’art. 73 del d.P.R. 2 novembre 2005, n. 254 «Regolamento concernente la gestione patrimoniale e finanziaria delle Camere di Commercio» che prevede che uno dei componenti effettivi
ed uno supplente del Collegio dei Revisori dei Conti delle aziende
speciali camerali debba essere nominato dalla Regione;
Preso atto della nota inviata dal Presidente della CCIAA di Cre-
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
mona con la quale richiede alla Regione Lombardia di provvedere alla nomina di un membro effettivo e di uno supplente nel
Collegio dei Revisori dei Conti dell’Azienda Speciale denominata
Servimpresa;
Vista la l.r. 6 aprile 1995, n. 14 «Norme per le nomine e designazioni di competenza della Regione» e successive modificazioni e integrazioni;
Preso atto delle candidature dei signori Alessandra Vaiani e
Claudio Galvani;
Verificato che i signori Vaiani e Galvani sono revisori contabili,
iscritti all’Albo dei revisori contabili;
Ritenuto di nominare quali rappresentanti regionali nel Collegio dei Revisori dei Conti dell’dell’Azienda Speciale della CCIAA
di Cremona denominata Servimpresa la sig.ra Alessandra Vaiani,
in qualità di membro effettivo e il sig. Claudio Galvani, in qualità
di membro supplente;
Delibera
1. di nominare, in rappresentanza della Regione Lombardia,
la sig.ra Alessandra Vaiani quale membro effettivo del Collegio
dei Revisori dei Conti dell’Azienda Speciale della CCIAA di Cremona denominata Servimpresa e il sig. Claudio Galvani, quale
membro supplente;
2. di trasmettere il presente atto ai soggetti interessati e di
pubblicarlo sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
Il segretario: Pilloni
[BUR20080110]
[2.2.1]
D.g.r. 19 marzo 2008 - n. 8/6834
Schema di Accordo di Programma Quadro finalizzato al potenziamento delle attività di ricerca nei settori delle biotecnologie, nuovi materiali e dell’ICT
LA GIUNTA REGIONALE
Visto l’articolo 2, comma 203 della legge 23 dicembre 1996,
n. 662 e successive modifiche ed integrazioni, che detta la disciplina della programmazione negoziata;
Vista in particolare la lettera c) dello stesso comma 203 che
definisce e traccia i punti cardine dell’Accordo di Programma
Quadro, quale strumento della programmazione negoziata, dedicato all’attuazione di un’intesa istituzionale di programma per la
definizione di un programma esecutivo d’interventi d’interesse
comune o funzionalmente collegati e che fissa le indicazioni che
l’Accordo di Programma Quadro deve contenere;
Vista l’Intesa istituzionale di Programma tra il Governo della
Repubblica Italiana e la Regione Lombardia stipulata il 3 marzo
1999, che ha individuato i programmi di intervento nei settori di
interesse comune da attuarsi attraverso la stipula di Accordi di
Programma Quadro dettando i criteri, i tempi ed i modi per la
sottoscrizione degli Accordi stessi;
Vista la delibera del CIPE 2 agosto 2002, n. 76 concernente
l’approvazione delle schede di riferimento per le procedure di
monitoraggio a parziale modifica della delibera 44/2000;
Vista la Circolare sulle procedure di monitoraggio degli Accordi di Programma Quadro emanata dal Servizio per le Politiche
di Sviluppo Territoriale e le Intese e trasmessa alle Amministrazioni regionali con nota del 9 ottobre 2003 n. 32538;
Vista la Circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze
del 30 ottobre 2003 relativa alle modalità di monitoraggio degli
Accordi di Programma Quadro;
Viste la delibera CIPE del 27 maggio 2005, n. 35 ed in particolare la quota D.1 – Risorse gestite da Regioni del Centro Nord
per ricerca pari a 63,90 Mld di euro (al netto della premialità) e
la delibera CIPE del 22 marzo 2006, n. 3 ed in particolare la quota C.1 – Risorse gestite da Regioni del Centro Nord per ricerca
pari a 79,2 Mld di euro (al netto della premialità);
Considerato che per effetto del riparto tra le Regioni del Centro Nord delle predette risorse la Regione Lombardia risulta destinataria per la quota relativa alla ricerca di 15.068.430,00 euro
di cui 6.728.670,00 euro a valere sulla delibera n. 35/05 ed
8.339.760,00 euro sulla delibera n. 3/06;
Visto il decreto legge 18 maggio 2006, n. 181, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri, convertito con
legge n. 233 del 17 luglio 2006, che vede la costituzione del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero dell’Università e
della Ricerca;
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
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– 988 –
Vista la delibera CIPE 22 marzo 2006, n. 14 che al punto 1.1.1
introduce il «Comitato Intesa Paritetico» composto da rappresentanti politici e dell’alta amministrazione, per la periodica verifica e l’aggiornamento degli obiettivi generali nonché degli strumenti attuativi dell’Intesa istituzionale di programma da parte
dei soggetti sottoscrittori, e al punto 1.1.2 introduce il «Tavolo
dei sottoscrittori», composto da firmatari o da loro delegati, con
il compito di esaminare le proposte provenienti dal responsabile
dell’APQ e dai sottoscrittori, tra cui la riprogrammazione delle
risorse e delle economie;
Visto il Quadro Strategico Nazionale per la politica regionale
di sviluppo 2007-2013, approvato dal CIPE in data 22 dicembre
2006, ed in particolare la priorità 2 relativa alla «promozione,
valorizzazione e diffusione della ricerca e dell’innovazione per la
competitività»;
Visti il Programma Regionale di Sviluppo della VIII legislatura, approvato con d.c.r. 26 ottobre 2005, n. 25, e il Documento di
Programmazione Economico Finanziaria Regionale 2007-2009,
approvato con la risoluzione consiliare d.c.r. 26 luglio 2006,
n. 188 e il Documento di Programmazione Economico Finanziaria Regionale 2008-2010, approvato con la risoluzione consiliare
d.c.r. 26 luglio 2007, n. 425, che in materia di ricerca e sviluppo
prevedono il sostegno alle reti di eccellenza con precisa focalizzazione sia su tecnologie che risultano rilevanti per lo sviluppo
economico, sociale e culturale della regione, sia sugli aspetti
prioritari per il benessere futuro (salute, energia, ambiente, ecc.);
Considerato che il potenziamento delle attività di ricerca in
ambito sanitario rappresenta un fondamentale presupposto per
il miglioramento del benessere dei cittadini cosı̀ come quello della ricerca riguardante il settore dell’edilizia sostenibile;
Visti il progetto per la realizzazione di un «Centro di eccellenza
multidisciplinare di formazione e training all’applicazione chirurgica delle nuove tecnologie – Centro di Chirurgia Sperimentale e Didattica» presso l’Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano,
il progetto «Interfaccia Fascio Paziente» della Fondazione CNAO
(Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica) e il progetto «Potenziamento del Centro di Ricerca e Prove sui Nuovi Materiali»
presentato dal Comune di Legnano;
Ravvisata l’opportunità di destinare delle risorse alla realizzazione dei suddetti progetti i cui obiettivi sono di potenziare le
infrastrutture e le attività di ricerca di alcuni centri esistenti, cosı̀
come indicato nella nota del 26 febbraio 2008
n. A1.2008.0026084 inviata al Ministero dello Sviluppo Economico e al Ministero dell’Università e della Ricerca;
Ritenuto quindi di destinare, le risorse stanziate dalla delibera
CIPE n. 35/2005 pari a C 6.728.670,00 e una quota parte delle risorse stanziate dalla delibera CIPE n. 3/06 pari a C 1.651.330,00
per il finanziamento dei suddetti interventi per un ammontare
complessivo pari a C 8.380.000,00;
Dato atto che, nella seduta del 26 febbraio 2008, il Nucleo di
valutazione e verifica degli investimenti pubblici di cui alla legge
17 maggio 1999, n. 144 ha espresso parere favorevole al finanziamento dei progetti previsti all’interno dell’Accordo;
Considerato che l’Accordo di Programma Quadro verrà sottoscritto dal Ministero dello Sviluppo Economico, dal Ministero
dell’Università e della Ricerca, dall’Azienda Ospedaliera «Ospedale Niguarda – Ca’ Granda», dal Comune di Legnano e dalla
Fondazione CNAO;
Ritenuto di approvare l’allegato schema di Accordo di Programma Quadro finalizzato al potenziamento di attività di ricerca in ambito sanitario e nel settore dell’edilizia sostenibile, al fine
di poter utilizzare le risorse assegnate con la delibera del CIPE
27 maggio 2005, n. 35 – quota D.1 – Risorse gestite da Regioni
del Centro Nord per ricerca e quota parte delle risorse assegnate
con la delibera del CIPE del 22 marzo 2006, n. 3 – Riserva programmatica per ricerca a favore delle Regioni del Centro Nord,
facente parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
Ritenuto di individuare quale Responsabile dell’attuazione dell’Accordo di Programma Quadro la dott.ssa Maria Pia Redaelli,
direttore della Funzione Specialistica Progetto Alta Formazione,
Ricerca e Innovazione;
Ad unanimità dei voti, espressi nelle forme di legge:
Delibera
Per i motivi specificati in premessa, che qui si intendono integralmente recepiti:
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
1. di approvare l’allegato schema di Accordo di Programma
Quadro finalizzato al potenziamento di attività di ricerca in ambito sanitario e nel settore dell’edilizia sostenibile, parte integrante del presente provvedimento;
2. di individuare quale responsabile dell’attuazione del suddetto Accordo di Programma Quadro la dott.ssa Maria Pia Redaelli,
direttore della Funzione Specialistica Progetto Alta Formazione,
Ricerca e Innovazione;
3. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
Il segretario: Pilloni
——— • ———
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
MINISTERO DELLA UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
REGIONE LOMBARDIA
AZIENDA OSPEDALIERA
«OSPEDALE NIGUARDA CA’ GRANDA»
COMUNE DI LEGNANO
FONDAZIONE CNAO
INTESA ISTITUZIONALE DI PROGRAMMA
TRA IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA ITALIANA
E LA REGIONE LOMBARDIA
ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO FINALIZZATO
AL POTENZIAMENTO DI ATTIVITÀ
DI RICERCA IN AMBITO SANITARIO
E NEL SETTORE DELL’EDILIZIA SOSTENIBILE
Milano, 2008
Visto l’art. 2, comma 203 della legge 23 dicembre 1996, n. 662
e successive modificazioni ed integrazioni, che definisce gli istituti della programmazione negoziata;
Vista in particolare la lettera c) dello stesso comma 203 che
definisce e traccia i punti cardine dell’Accordo di Programma
Quadro, quale strumento della programmazione negoziata, dedicato all’attuazione di un’Intesa istituzionale di programma per la
definizione di un programma esecutivo d’interventi d’interesse
comune o funzionalmente collegati e che fissa le indicazioni che
l’Accordo di Programma Quadro deve contenere;
Visto il d.lgs. 30 marzo 2001 n. 165 e successive modifiche ed
integrazioni, recante: «Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche»;
Visto il d.lgs. 12 aprile 2006 n. 163 «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle Direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE»;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modifiche e
integrazioni recante «Nuove norme in materia di procedimento
amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi»;
Visto il d.lgs. 18 agosto 2000 n. 267 recante «Testo unico delle
leggi sull’ordinamento degli enti locali»;
Vista la legge 15 marzo 1997, n. 59 e successive modifiche ed
integrazioni, recante: «Delega al Governo per il conferimento di
funzioni e compiti alle regioni ad enti locali, per la riforma della
pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa»;
Vista la legge 15 maggio 1997, n. 127 e successive modifiche
ed integrazioni, recante: «Misure urgenti per lo snellimento dell’attività amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo»;
Visto il d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112, recante: «Conferimento
di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni e
agli enti locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo
1997, n. 59»;
Visto l’art. 15, comma 4 del decreto-legge 30 gennaio 1998, n. 6
convertito con modificazioni, dalla legge 30 marzo 1998, n. 61,
che integra l’articolo 2 comma 203 lett. b) della legge 23 dicembre 1996, n. 662 e l’art. 10 comma 5 del d.P.R. 20 aprile 1994,
n. 367;
Visto il d.P.R. 20 aprile 1994 n. 367 e successive modificazioni
ed integrazioni, concernente «Regolamento recante semplificazione e accelerazione delle procedure di spesa e contabili»;
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Y
– 989 –
Vista la delibera del CIPE 21 marzo 1997 n. 29, concernente la
disciplina della programmazione negoziata ed in particolare il
punto 1 sull’Intesa istituzionale di Programma nel quale, alla lettera b), è previsto che gli Accordi di Programma Quadro da stipulare dovranno coinvolgere nel processo di negoziazione gli organi periferici dello Stato, gli enti locali, gli enti sub regionali, gli
enti pubblici ed ogni altro soggetto pubblico e privato interessato
al processo e contenere tutti gli elementi di cui alla lettera c),
comma 203, dell’articolo 2 della legge n. 662/1996;
Vista l’Intesa istituzionale di Programma tra il Governo nazionale e la Regione Lombardia stipulata il 3 marzo 1999, che ha
individuato i programmi di intervento nei settori di interesse comune da attuarsi attraverso la stipula di Accordi di Programma
Quadro dettando i criteri, i tempi ed i modi per la sottoscrizione
degli Accordi stessi;
Vista la delibera del CIPE 2 agosto 2002, n. 76 concernente
l’approvazione delle schede di riferimento per le procedure di
monitoraggio a parziale modifica della delibera 44/2000;
Vista la circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze
del 30 ottobre 2003 relativa alle modalità di monitoraggio degli
Accordi di Programma Quadro;
Vista la delibera CIPE del 27 maggio 2005, n. 35 ed in particolare la quota D.1 – Risorse gestite da Regioni del Centro Nord
per ricerca pari a 63.90 Mld di euro (al netto della premialità) e
la delibera CIPE del 22 marzo 2006, n. 3 ed in particolare la quota C.1 – Risorse gestite da Regioni del Centro Nord per ricerca
pari a 79.2 Mld di euro (al netto della premialità);
Considerato che per effetto del riparto tra le Regioni del Centro Nord delle predette risorse la Regione Lombardia risulta destinataria di C 15.068.430,00 di cui C 6.728.670,00 a valere sulla
delibera n. 35/05 ed C 8.339.760,00 sulla delibera n. 3/06;
Visto il Quadro Strategico Nazionale per la politica regionale
di sviluppo 2007-2013, approvato dal CIPE in data 22 dicembre
2006, ed in particolare la priorità 2 relativa alla «promozione,
valorizzazione e diffusione della ricerca e dell’innovazione per la
competitività»;
Visti il Programma Regionale di Sviluppo della VIII legislatura, approvato con d.c.r. 26 ottobre 2005, n. 25, e il Documento di
Programmazione Economico Finanziaria Regionale 2007-2009,
approvato con la risoluzione consiliare d.c.r. 26 luglio 2006,
n. 188 e il Documento di Programmazione Economico Finanziaria Regionale 2008-2010, approvato con la risoluzione consiliare
d.c.r. 26 luglio 2007, n. 425, che in materia di ricerca e sviluppo
prevedono il sostegno alle reti di eccellenza con precisa focalizzazione sia su tecnologie che risultano rilevanti per lo sviluppo
economico, sociale e culturale della regione, sia sugli aspetti
prioritari per il benessere futuro (salute, energia, ambiente, ecc.);
Considerato che il potenziamento delle attività di ricerca in
ambito sanitario rappresenta un fondamentale presupposto per
il miglioramento del benessere dei cittadini cosı̀ come quello della ricerca riguardante il settore dell’edilizia sostenibile;
Visti il progetto per la realizzazione di un «Centro di eccellenza
multidisciplinare di formazione e training all’applicazione chirurgica delle nuove tecnologie – Centro di Chirurgia Sperimentale e Didattica» presso l’Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano,
il progetto «Interfaccia Fascio Paziente» della Fondazione CNAO
(Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica) e il progetto Potenziamento del Centro di Ricerca e Prove sui Nuovi Materiali
presentato dal Comune di Legnano;
Ravvisata l’opportunità di destinare delle risorse alla realizzazione dei suddetti progetti i cui obiettivi sono di potenziare le infrastrutture e le attività di ricerca di alcuni centri esistenti, cosı̀
come indicato nella nota del 26 febbraio 2008 n. A1.2008.0026084
con cui Regione Lombardia ha proposto al Ministero dello Sviluppo Economico e al Ministero dell’Università e della Ricerca una diversa destinazione delle risorse della Delibera CIPE n. 35/05 e di
quota parte delle risorse della Delibera CIPE n. 03/06 rispetto a
quanto era previsto nel Quadro Strategico dell’APQ in materia di
ricerca inviato con nota n. A1.2007.0053413 del 24 maggio 2007;
Ritenuto quindi di destinare, le risorse stanziate dalla Delibera
n. 35/2005 pari a C 6.728.670,00 e di una quota parte delle risorse stanziate dalla Delibera n. 03/06 pari a C 1.651.330,00 per il
finanziamento dei suddetti interventi per un ammontare complessivo pari a C 8.380.000,00;
Considerato che la quota restante delle risorse stanziate della delibera CIPE n. 3/06 pari all’ammontare di C 6.688.430,00 sarà nuo-
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
vamente programmata entro il mese di giugno 2008 cosı̀ come indicato nella nota del 26 febbraio 2008 n. A1.2008.0026084;
Visto il decreto legge 18 maggio 2006, n. 181, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri, convertito con
legge n. 233 del 17 luglio 2006, che vede la costituzione del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero dell’Università e
della Ricerca;
Vista la Delibera CIPE 14 del 22 marzo 2006 che al punto 1.1.1
introduce il «Comitato Intesa Paritetico» composto da rappresentanti politici e dell’alta amministrazione, per la periodica verifica e l’aggiornamento degli obiettivi generali nonché degli strumenti attuativi dell’Intesa istituzionale di programma da parte
dei soggetti sottoscrittori, e al punto 1.1.2 introduce il «Tavolo
dei sottoscrittori», composto da firmatari o da loro delegati, con
il compito di esaminare le proposte provenienti dal responsabile
dell’APQ e dai sottoscrittori, tra cui la riprogrammazione delle
risorse e delle economie;
Visto il parere favorevole espresso dal Nucleo di valutazione e
verifica degli investimenti pubblici di cui alla legge 17 maggio
1999, n. 144, nella seduta del 26 febbraio 2008;
Vista la deliberazione della Giunta regionale della Lombardia
del n.
che approva lo schema del presente Accordo di Programma Quadro in materia di ricerca;
TUTTO CIÒ PREMESSO
Il Ministero dello Sviluppo Economico,
Il Ministero dell’Università e della Ricerca
La Regione Lombardia
L’Azienda Ospedaliera «Ospedale Niguarda – Ca’ Granda»
Il Comune di Legnano
La Fondazione CNAO
STIPULANO IL SEGUENTE
ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO FINALIZZATO
AL POTENZIAMENTO DI ATTIVITÀ
DI RICERCA IN AMBITO SANITARIO
E NEL SETTORE DELL’EDILIZIA SOSTENIBILE
Articolo 1 – Premesse
1. Le premesse e gli allegati formano parte integrante del presente Accordo di Programma Quadro in seguito denominato Accordo (omissis) (1).
Articolo 2 – Finalità ed obiettivi
1. Il presente Accordo è finalizzato a promuovere la ricerca sia
in ambito sanitario che in quello dell’edilizia sostenibile operando con iniziative finalizzate a rafforzare le infrastrutture di ricerca e le attività di ricerca di centri esistenti.
Gli obiettivi specifici perseguiti con il presente Accordo sono:
a) la creazione di un «Centro di eccellenza multidisciplinare
di formazione e training all’applicazione chirurgica delle
nuove tecnologie presso l’Azienda Ospedaliera “Ospedale
Niguarda – Ca’ Granda di Milano”: “Centro di chirurgia sperimentale e didattica”» di cui all’allegato 3A;
b) il potenziamento di un «Centro di Ricerca e Prove sui Nuovi
Materiali» in Comune di Legnano con la creazione di un
laboratorio per la domotica con applicazioni in campo di
risparmio energetico e sostenibilità delle costruzioni e il potenziamento di due laboratori di cui uno sui sistemi fotovoltaici e l’altro sulla saldatura nella microelettronica e nelle
materie plastiche di cui all’allegato 3B;
c) l’acquisizione di tecnologie innovative per attività di ricerca
e per il trattamento di malati oncologici presso il Centro
Nazionale di Adroterapia Oncologica nell’ambito del Progetto Interfaccia Fascio Paziente di cui all’allegato 3C.
2. L’allegato 1 contiene la Relazione tecnica descrittiva degli
obiettivi del programma di interventi oggetto del presente Accordo.
3. L’allegato 2 contiene le schede intervento redatte ai sensi
della delibera del CIPE n. 76 del 2 agosto 2002 e secondo le modalità previste dalla Circolare sulle procedure di monitoraggio
degli Accordi di Programma Quadro, citata in premessa, che individua, per ciascun intervento, i soggetti attuatori, il responsabile del procedimento del soggetto attuatore, i contenuti progettuali, il costo complessivo, il fabbisogno finanziario e la sua articolazione nel tempo, con individuazione delle specifiche fonti di co-
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
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– 990 –
pertura, l’impegno finanziario di ciascun soggetto, i tempi di attuazione e le procedure tecnico-amministrative necessarie per
l’attuazione dell’intervento stesso.
Articolo 3 – Impegni dei soggetti sottoscrittori
Le parti convengono la costituzione del Tavolo dei soggetti sottoscrittori ai sensi e con le procedure previste dal punto 1.1.2
della delibera CIPE n. 14/06 composto dai firmatari, o da loro
delegati, con il compito di esaminare le proposte, provenienti dal
Responsabile dell’APQ e dai sottoscrittori, utili al procedere degli
interventi programmati e quindi decidere in materia di:
– riattivazione o annullamento degli interventi;
– riprogrammazione di risorse ed economie;
– modifica delle coperture finanziarie degli interventi;
– promozione di Atti integrativi o passaggio di interventi dalla
sezione «programmatica» a quella «attuativa»;
– attivazione di eventuali procedure di accelerazione delle fasi
attuative da parte delle stazioni appaltanti, anche attraverso la
facoltà di modificare, mediante le risorse premiali, la quota di
cofinanziamento a carico dei soggetti attuatori degli interventi.
Ciascun soggetto sottoscrittore del presente Accordo si impegna nello svolgimento dell’attività di propria competenza ed in
particolare:
a) a rispettare i termini concordati ed indicati nelle schede di
intervento allegate al presente Accordo;
b) ad utilizzare forme di immediata collaborazione e di stretto
coordinamento, ed in particolare, con il ricorso, laddove
sia possibile, agli strumenti di semplificazione dell’attività
amministrativa e di snellimento dei procedimenti di decisione e di controllo previsti dalla vigente normativa, eventualmente facendo ricorso agli accordi previsti dall’articolo
15 della legge 7 agosto 1990, n. 241;
c) a procedere semestralmente al monitoraggio ed alla verifica
dell’Accordo e, se necessario, a proporre, per il tramite del
Soggetto responsabile dell’attuazione di cui al successivo
art. 6, gli eventuali aggiornamenti da sottoporre al Tavolo
dei sottoscrittori e, in caso di problematiche ivi non risolte,
al Comitato Intesa Paritetico cosı̀ come previsto dal punto
1.1.1 della delibera CIPE n. 14/06;
d) ad attivare ed utilizzare a pieno ed in tempi rapidi tutte le
risorse finanziarie individuate nel presente Accordo, per la
realizzazione delle diverse attività e tipologie di intervento;
e) a porre in essere ogni misura necessaria per la programmazione, la progettazione e l’attuazione delle azioni concordate, secondo le modalità previste nell’Accordo;
f) rimuovere ogni ostacolo procedurale in ogni fase procedimentale per la realizzazione degli interventi, impegnandosi
alla sollecita attuazione dei provvedimenti e delle iniziative
adottati dal Comitato Intesa Paritetico, assicurando comunque ogni possibile azione per il rispetto dei tempi programmati o indicati dal medesimo Comitato. A tal fine si
impegnano ad accettare le misure che saranno adottate dal
Comitato Intesa Paritetico, in caso di inerzia, ritardo o inadempienza, ai sensi del successivo articolo 13 del presente
Accordo;
g) a condividere il monitoraggio, ognuno per le proprie competenze, in base alle indicazioni fornite dal CIPE ed in relazione alla Circolare sulle procedure di monitoraggio degli
Accordi di Programma Quadro trasmessa alle Regioni dal
Servizio per le politiche di sviluppo territoriale e le intese
con nota prot. n. 32538 del 9 ottobre 2003.
In particolare:
La Regione Lombardia
Provvede a coordinare le attività oggetto del presente Accordo
e a governare il processo complessivo di realizzazione degli interventi in stretto raccordo con i responsabili procedimentali dei
singoli interventi.
L’Azienda Ospedaliera
«Ospedale Niguarda – Ca’ Granda» di Milano
Provvede, tramite il responsabile di procedimento da essa nominato, a monitorare il rispetto delle modalità, dei tempi e delle
fasi per la realizzazione del «Centro di eccellenza multidisciplinare di formazione e training all’applicazione chirurgica delle
nuove tecnologie – Centro di Chirurgia Sperimentale e Didattica»
cosı̀ come previsto dall’omonimo progetto di cui all’allegato 3A
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
del presente Accordo. A tal riguardo si impegna a predisporre
entro il mese di luglio 2008 il progetto definitivo dell’opera nel
rispetto di quanto previsto dalla normativa dei lavori pubblici.
L’Azienda Ospedaliera si impegna inoltre a provvedere alla all’aggiudicazione dei lavori entro il 22 dicembre 2008 pena la perdita
dei fondi di cui alla delibera CIPE n. 35/05 pari a C 1.728.670,00.
È altresı̀ tenuta a fornire a Regione Lombardia, entro il 15
luglio e il 15 gennaio di ogni anno, i dati richiesti per il monitoraggio semestrale degli interventi secondo il format previsto dalle schede intervento dell’Applicativo Intese unitamente ad una
relazione esplicativa e a segnalare, descrivendole nel dettaglio,
eventuali modifiche intervenute rispetto al monitoraggio precedente.
Il Comune di Legnano
Provvede, tramite il responsabile di procedimento da esso nominato, a monitorare il rispetto delle modalità, dei tempi e delle
fasi per la realizzazione del «Potenziamento del Centro di Ricerca e Prove sui Nuovi Materiali» cosı̀ come previsto dall’omonimo
progetto di cui all’allegato 3 del presente Accordo. È altresı̀ tenuta a fornire a Regione Lombardia, entro il 15 luglio e il 15 gennaio di ogni anno, i dati richiesti per il monitoraggio semestrale
degli interventi secondo il format previsto dalle schede intervento dell’Applicativo Intese unitamente ad una relazione esplicativa
e a segnalare, descrivendole nel dettaglio, eventuali modifiche
intervenute rispetto al monitoraggio precedente.
La Fondazione CNAO
Provvede, tramite il responsabile di procedimento da essa nominato, a monitorare il rispetto delle modalità, dei tempi e delle
fasi per la realizzazione del «Progetto Interfaccia Fascio-Paziente» cosı̀ come previsto dall’omonimo progetto di cui all’allegato
3 del presente Accordo. È altresı̀ tenuta a fornire a Regione Lombardia, entro il 15 luglio e il 15 gennaio di ogni anno, i dati richiesti per il monitoraggio semestrale degli interventi secondo
il format previsto dalle schede intervento dell’Applicativo Intese
unitamente ad una relazione esplicativa e a segnalare, descrivendole nel dettaglio, eventuali modifiche intervenute rispetto al monitoraggio precedente.
Articolo 4 – Flusso informativo
Il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero dell’Università e della Ricerca, la Regione Lombardia, il Comune di Legnano, l’Ospedale Niguarda – Ca’ Granda di Milano e la Fondazione CNAO si impegnano a dar vita ad un flusso informativo
sistematico e costante al fine di consolidare un processo stabile
di concertazione e condivisione dei reciproci programmi di attività relativamente all’ambito territoriale della Regione medesima. Lo scambio di informazioni avverrà in coincidenza con il
monitoraggio di cui al successivo art. 9, comma 2, lett. d).
Articolo 5 – Disposizioni finanziarie
1. Gli interventi previsti nel presente Atto hanno un costo complessivo pari a C 21.188.597,26.
2. La copertura finanziaria complessiva è rappresentata nella
tabella seguente:
FONTE
Valori in euro
STATO
Delibera CIPE 35/2005 quota D.1 – Risorse gestite da
Regioni del Centro Nord per ricerca
Delibera CIPE 3/2006 quota C.1 – Risorse gestite da
Regioni del Centro Nord per ricerca
6.728.670,00
ENTI PUBBLICI
Finanziamento Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano
Comune di Legnano
ALTRI ENTI (Fondazioni, Istituti, ecc..)
Fondazione CNAO
IRcCOS
Istituto Italiano Saldature
1.651.330,00 (*)
2.597.385,26
3.200,00
10.087.012,00 (**)
101.000,00
20.000,00
TOTALE
21.188.597,26
(*) Si tratta di una quota parte delle risorse stanziate che in totale ammontano
a C 8.339.760,00.
(**) Di cui C 2.952.840,00 di spese già sostenute.
3. La disponibilità delle risorse a valere sulla Delibera CIPE
n. 35/05 è vincolata al rispetto dei criteri delineati al punto 7.7
della Delibera CIPE n. 35/05 mentre quelle a valere sulla Delibera
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Y
– 991 –
CIPE n. 03/06 ai criteri delineati al punto 6.6. Eventuali decurtazioni legate al mancato impegno delle risorse – mediante obblighi giuridicamente vincolanti dei beneficiari finali entro il 31 dicembre 2008 (per la delibera 35/05) ed entro il 31 dicembre 2009
(per la delibera n. 03/06) – dovessero ridurre la disponibilità effettiva delle risorse finanziarie dei singoli interventi, all’interno
della procedura di monitoraggio si potrà procedere all’integrazione delle risorse ovvero alla sospensione dell’intervento.
4. Le risorse CIPE sono trasferite dal Ministero dello Sviluppo
Economico alla Regione Lombardia, che li trasferisce successivamente ai soggetti responsabili dell’attuazione del singolo intervento, nel rispetto delle autorizzazioni annuali di stanziamento
e secondo quanto disposto dalla Delibera CIPE 14/06:
• il 20% entro 60 giorni dalla data di stipula dell’Accordo;
• l’80% in ragione dello stato d’avanzamento dei costi rilevati periodicamente dall’Applicativo Intese;
5. Le eventuali risorse derivanti da economie collegate alla realizzazione degli interventi previsti dal presente Atto saranno riprogrammate all’interno dell’Intesa istituzionale con le modalità
previste dal punto 1.1.2 della Delibera CIPE 14/06 tenendo conto
dei vincoli e comunque nel rispetto delle finalità fissate dalla legge per l’utilizzo delle risorse oggetto del presente Accordo.
6. Nel caso in cui, a seguito di eventi imprevedibili, il costo
totale dell’intervento sia maggiore di quello indicato al precedente comma 1 e non sia possibile assicurarne la copertura mediante
utilizzo di economie di spesa, la questione sarà sottoposta al Tavolo dei sottoscrittori e al Comitato Intesa Paritetico che assumeranno le necessarie determinazioni, in particolare rispetto al reperimento delle risorse mancanti ovvero il definanziamento qualora non fosse possibile garantire la copertura finanziaria.
7. Nel caso in cui, per ragioni sopravvenute, uno o più degli
interventi previsti dal presente Accordo non siano realizzabili, si
applicano le disposizioni concernenti la riprogrammazione, revoca o rimodulazione degli interventi, secondo le modalità previste dall’Intesa istituzionale di programma e dalla Delibera CIPE
14/06.
Articolo 6 – Soggetto responsabile
dell’attuazione dell’Accordo
1. Ai fini del coordinamento e della vigilanza sull’attuazione
del presente Accordo si individua quale responsabile dell’attuazione la dott.ssa Maria Pia Redaelli, Direttore della Funzione
Specialistica Progetto Alta Formazione, Ricerca e Innovazione –
U.O. Programmazione;
2. Il responsabile dell’attuazione del presente Accordo ha il
compito di:
a) rappresentare in modo unitario gli interessi dei soggetti
sottoscrittori;
b) governare il processo complessivo di realizzazione degli
interventi ricompresi nel presente Accordo, attivando le
risorse tecniche e organizzative necessarie alla sua attuazione;
c) promuovere, di concerto con i responsabili procedimentali dei singoli interventi, le eventuali azioni e iniziative
necessarie a garantire il rispetto degli impegni e degli
obblighi dei soggetti sottoscrittori del presente Accordo;
d) coordinare, nei monitoraggi semestrali, da effettuarsi secondo le modalità indicate nella Circolare sul monitoraggio degli APQ citata in premessa, la raccolta dei dati effettuata dai Responsabili procedimentali di intervento e
verificare la completezza e la coerenza dei dati delle schede intervento, cosı̀ come l’assenza per le stesse di codici
di errore nell’applicativo informatico per il monitoraggio
degli Accordi di Programma Quadro (finora e di seguito
denominato «Applicativo Intese») del Ministero dello
Sviluppo Economico;
e) comunicare, nel corso dei monitoraggi semestrali, ed in
particolare nella iniziale fase di aggiornamento delle
schede intervento, al Ministero dello Sviluppo Economico – Dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione
– Servizio per le politiche di sviluppo territoriale e le Intese e al Ministero dell’Università e della Ricerca, la lista
degli interventi per i quali siano intervenute modifiche
rispetto all’ultima versione monitorata, come indicato al
par. 4.2 della Circolare sulle procedure di monitoraggio
degli Accordi di Programma Quadro citata in premessa,
modifiche da illustrare in dettaglio all’interno del relativo
rapporto di monitoraggio;
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
f) assicurare, nel corso dei monitoraggi semestrali, il completo inserimento dei dati delle schede-intervento rispettivamente entro il 31 luglio e il 31 gennaio di ogni anno;
g) inviare ai soggetti sottoscrittori entro il 28 febbraio e il
30 settembre di ogni anno – a partire dal primo semestre
successivo alla stipula dell’APQ – il Rapporto di monitoraggio sullo stato di attuazione dell’APQ, redatto ai sensi
della delibera CIPE 76/2002 e secondo le modalità previste dalla Circolare sulle procedure di monitoraggio degli
Accordi di Programma Quadro citata in premessa, da
trasmettere successivamente al Tavolo dei sottoscrittori;
h) assegnare, in caso di ritardo, inerzia o inadempimenti, al
soggetto inadempiente un congruo termine per provvedere; decorso inutilmente tale termine, segnala l’inadempienza Tavolo dei sottoscrittori per le necessarie valutazioni.
Articolo 7 – Soggetto responsabile procedimentale
dell’attuazione del singolo intervento
1. Ai fini della realizzazione e del relativo monitoraggio di tutte
le fasi degli interventi infrastrutturali e non oggetto del presente
Accordo, l’Azienda Ospedaliera Ospedale Ca’ Granda di Milano,
il Comune di Legnano e Fondazione CNAO individuano, quali
soggetti responsabili dei singoli interventi, i «responsabili unici
di procedimento», che, ad integrazione delle funzioni previste
dall’art. 8 del d.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554, per gli interventi
infrastrutturali (Regolamento di attuazione della legge quadro in
materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994 n. 109 e successive
modificazioni, per le parti non abrogate dal d.lgs. 12 aprile 2006,
n. 163), svolgono, ai fini dell’APQ, i seguenti compiti:
a) pianificare il processo operativo teso alla completa realizzazione dell’intervento attraverso la previsione dei
tempi, delle fasi, delle modalità e dei punti cardine, adottando un modello metodologico di pianificazione e controllo riconducibile al Project Management;
b) organizzare, dirigere, valutare e controllare l’attivazione
e messa a punto del processo operativo teso alla completa realizzazione dell’intervento;
c) raccogliere e trasmettere a Regione Lombardia, per il
successivo inserimento nell’Applicativo Intese, i dati delle
schede intervento e rispondere della loro veridicità;
d) monitorare costantemente l’attuazione degli impegni
assunti dai soggetti sottoscrittori, al fine di individuare le
azioni opportune e necessarie per garantire la completa
realizzazione dell’intervento nei tempi previsti e gli eventuali ritardi od ostacoli tecnico-amministrativi e finanziari che ne dilazionano o impediscono l’attuazione;
e) aggiornare con cadenza semestrale la scheda di monitoraggio dell’intervento, comprensiva di ogni informazione
utile a definire lo stato di attuazione dello stesso, e trasmetterla al responsabile dell’Accordo, unitamente ad
una relazione esplicativa contenente la descrizione dei
risultati conseguenti e le azioni di verifica svolte, l’indicazione di ogni ostacolo amministrativo, finanziario o tecnico che si frapponga alla realizzazione dell’intervento e
la proposta delle relative azioni correttive, l’individuazione dei progetti non più attivabili o non completabili, e la
conseguente disponibilità di risorse non utilizzate, ai fini
dell’assunzione di eventuali iniziative correttive, di revoca o rimodulazione degli interventi;
f) fornire al responsabile dell’attuazione dell’Accordo ogni
altra informazione necessaria, utile a definire lo stato di
attuazione dell’intervento;
g) farsi garante della regolarità delle procedure nel rispetto
delle disposizioni normative di riferimento.
2. Gli Enti che si avvalgono delle previsioni di cui agli artt. 90,
c. 1) lett. c) e 33, c. 3) del d.lgs. 12 aprile 2006 n. 163 «Codice dei
contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle Direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE e successive modificazioni, individuano un referente unico per lo svolgimento delle
funzioni di cui al precedente comma, al fine di coordinare i responsabili unici di procedimento.
Articolo 8 – Procedimenti di conciliazione e arbitrali
1. In caso di contrasti in ordine all’interpretazione o all’esecuzione delle obbligazioni previste nell’Accordo, il soggetto responsabile dell’attuazione dell’Accordo, su istanza di uno dei soggetti
interessati dalla controversia o anche d’ufficio, invita le parti in-
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Y
– 992 –
teressate a rappresentare le rispettive posizioni per l’esperimento
di un tentativo di conciliazione.
2. Qualora in tale sede si raggiunga un’intesa idonea a comporre il conflitto, si redige processo verbale nel quale sono riportati
i termini della conciliazione. La sottoscrizione del verbale impegna i firmatari all’osservanza dell’accordo raggiunto.
3. Qualora, invece, le controversie permangano, il Tavolo dei
sottoscrittori rimette la questione al Comitato Intesa Paritetico.
Articolo 9 – Inerzie, ritardi e inadempimenti
1. L’inerzia, l’omissione e l’attività ostativa riferite alla verifica
e al monitoraggio da parte del responsabile dell’attuazione del
presente Accordo costituiscono agli effetti del presente Accordo
fattispecie di inadempimento.
2. Nel caso di ritardo, inerzia o inadempimenti, il responsabile
dell’attuazione dell’Accordo invita il soggetto sottoscrittore al
quale il ritardo, l’inerzia o l’inadempimento siano imputabili, ad
assicurare che la struttura da esso dipendente adempia entro un
termine prefissato.
3. Il soggetto cui è imputabile l’inadempimento è tenuto a far
conoscere, entro il termine prefissato, al soggetto responsabile
dell’attuazione dell’Accordo le iniziative assunte ed i risultati
conseguiti.
4. In caso di ulteriore inottemperanza o di mancato adeguamento alle modalità operative prescritte, il soggetto responsabile
del presente Accordo invia gli atti, con una motivata relazione,
al Tavolo dei sottoscrittori, formulando, se del caso, una proposta circa le misure da adottare in via sostitutiva.
5. Il Tavolo dei sottoscrittori propone al Comitato Intesa Paritetico di gestione le misure da adottare in relazione agli inadempimenti.
6. Ove le azioni di cui ai precedenti commi non garantiscano
il risultato dell’adempimento o lo garantiscano in modo insufficiente, il Comitato Intesa Paritetico attiva le procedure per la
revoca del finanziamento in ragione della titolarità dei fondi.
7. La revoca del finanziamento non pregiudica l’esercizio di
eventuali pretese risarcitorie nei confronti del soggetto cui sia
imputabile l’inadempimento per i danni arrecati. Ai soggetti che
hanno sostenuto oneri in conseguenza diretta dell’inadempimento contestato compete comunque l’azione di ripetizione degli oneri medesimi ed il risarcimento dei danni subiti.
8. Il Comitato Intesa Paritetico può adottare le misure proposte dal Tavolo dei sottoscrittori o le altre che ritenesse più opportune per risolvere le controversie, ivi compresa la modifica o la
ridefinizione degli interventi previsti nel presente Accordo, e la
riprogrammazione delle relative risorse, cosı̀ come previsto all’articolo 12 dell’Intesa istituzionale di programma e dalla delibera CIPE 14/06, purché dalla stessa non derivino pregiudizi per
gli impegni di spesa già assunti dalle parti.
Articolo 10 – Disposizioni generali e finali
1. Il presente Accordo è vincolante per tutti i soggetti sottoscrittori.
2. Previa approvazione del Comitato Intesa Paritetico, possono
aderire al presente Accordo altri soggetti pubblici e privati rientranti tra quelli individuati alla lettera b) del punto 1.3 della delibera CIPE 21 marzo 1997 n. 29 la cui partecipazione sia rilevante
per la compiuta realizzazione delle attività e degli interventi previsti dal presente Accordo. L’adesione successiva determina i medesimi effetti giuridici della sottoscrizione originale.
3. Il presente Accordo ha durata fino al completamento delle
opere e può essere modificato o integrato per concorde volontà
dei partecipanti mediante atto aggiuntivo al presente Accordo.
Milano, lı̀
Ministero dello Sviluppo Economico
Direttore generale per le Politiche di Sviluppo territoriale
e le intese istituzionali di programma: Paola Verdinelli De Cesare
Ministero dell’Università e della Ricerca
Direttore generale per il Coordinamento
e lo Sviluppo della Ricerca: Luciano Criscuoli
Regione Lombardia
Direzione Centrale Programmazione Integrata
Direttore della Funzione Specialistica Progetto Alta Formazione,
Ricerca e Innovazione: Maria Pia Redaelli
Azienda Ospedaliera «Ospedale Niguarda – Ca’ Granda»
Il Direttore Generale: Pasquale Cannatelli
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
Comune di Legnano
Assessore alle attività produttive: Giovanni Grassi
Fondazione Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica
Il Presidente: Erminio Borloni
(1) Gli originali degli atti che risultano dichiarai allegati alla presente
deliberazione e non vengono riprodotti nel presente bollettino, possono
essere consultati preso la Direzione Centrale Programmazione Integrata
– Struttura Progetto Alta Formazione, Ricerca e innovazione.
[BUR20080111]
[5.1.2]
D.g.r. 19 marzo 2008 - n. 8/6876
Modifiche alla d.g.r. 31 luglio 1998 n. 6/37814 ad oggetto: «L.
n. 457/78 e successive modifiche ed integrazioni e ll.rr.
n. 3/82 e n. 32/85. Semplificazione ed unificazione delle procedure per l’accertamento dei requisiti soggettivi e per la
cessione o locazione anticipata per le unità immobiliari di
edilizia agevolata. Revoca della deliberazione della Giunta
regionale 20 febbraio 1998 n. 34753»
LA GIUNTA REGIONALE
Vista la d.g.r. 31 luglio 1998 n. 6/37814;
Visto in particolare il punto 5 dell’allegato «A» della citata
d.g.r. 31 luglio 1998 n. 6/37814 che prevede tra i requisiti richiesti per il beneficiario: «avere un’attività lavorativa stabile»;
Considerata l’evoluzione del mondo del lavoro di questi ultimi
anni dovuta sia a ragioni di ordine economico che a ragioni di
ordine normativo, quali ad esempio nuove modalità di accesso e
introduzione di nuove tipologie di rapporto di lavoro caratterizzate da elasticità e flessibilità;
Considerato inoltre che l’espressione di cui alla d.g.r. 31 luglio
1998 n. 6/37814 «avere un’attività lavorativa stabile» oltre ad aver
dato in molte ipotesi problemi di interpretazione, non appare
più consona al nuovo atteggiarsi del mondo del lavoro;
Ritenuto che per adeguare all’intercorsa evoluzione del mondo
del lavoro la previsione sopraddetta, per eliminare l’incertezza
interpretativa che tale espressione presenta per tutte le ipotesi di
lavoro non a tempo indeterminato ed armonizzare detta previsione, è sufficiente sostituire l’espressione «avere un’attività lavorativa stabile» con l’espressione «esercitare una regolare attività
lavorativa di lavoro subordinato o di lavoro autonomo»;
All’unanimità di voti favorevoli espressi nelle forme di legge;
Delibera
1) al punto 5 dell’allegato «A» della citata d.g.r. 31 luglio 1998
n. 6/37814 avente ad oggetto:
«L. n. 457/78 e successive modifiche ed integrazioni e ll.rr.
n. 3/82 e n. 32/85. Semplificazione ed unificazione delle procedure per l’accertamento dei requisiti soggettivi e per la cessione o locazione anticipata per le unità immobiliari di edilizia
agevolata. Revoca della deliberazione della Giunta regionale
20 febbraio 1998 n. 34753»
le parole «avere un’attività lavorativa stabile» sono sostituite con
le parole «esercitare una regolare attività lavorativa di lavoro subordinato o di lavoro autonomo».
Il segretario: Pilloni
[BUR20080112]
[5.1.0]
D.g.r. 19 marzo 2008 - n. 8/6881
Manifestazione di favorevole volontà d’intesa, ai sensi del
d.P.R. 383/1994, in ordine al «Progetto definitivo di sopralzo
fabbricato n. 45 Centrale Elettrica, in comune di Peschiera
Borromeo (MI)» – Integrazione della d.g.r. 18272/2004
LA GIUNTA REGIONALE
Richiamato l’art. 29 della legge 17 agosto 1942, n. 1150 – «Legge urbanistica», che dispone che la localizzazione delle opere dello Stato e di quelle di interesse statale comporti l’accertamento
della loro conformità con le previsioni degli strumenti urbanistici comunali;
Visto il d.P.R. 18 aprile 1994, n. 383, avente per oggetto «Regolamento recante la disciplina dei procedimenti di localizzazione
delle opere di interesse statale»;
Considerate le ulteriori disposizioni in materia di localizzazione delle opere dello Stato e di quelle di interesse statale contenute nel Capo II del Titolo III del d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112;
Viste:
– la propria deliberazione n. 7/2464 dell’1 dicembre 2000, a-
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
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– 993 –
vente per oggetto «Definizione delle modalità tecnico-operative
per l’esplicazione delle procedure di localizzazione delle opere
dello Stato e di Interesse Statale»;
– la legge 11 febbraio 2005, n. 15 «Modifiche e integrazioni
alla legge 7 agosto 1990, n. 241, concernenti norme generali sull’azione amministrativa», che apporta modifiche ed integrazioni
all’originario istituto della Conferenza di Servizi cosı̀ come introdotto e disciplinato dalla legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive
modifiche ed integrazioni;
Richiamato il Protocollo d’Intesa avente per oggetto «Criteri di
razionalizzazione e di semplificazione dei procedimenti di intesa
Stato-Regione per gli interventi di competenza dello Stato, di cui
al d.P.R. 18 aprile 1994, n. 383», sottoscritto dalla Regione Lombardia e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Provveditorato Regionale alle Opere Pubbliche per la Lombardia in
data 6 dicembre 2001;
Richiamata altresı̀ la propria deliberazione n. 7/18272 del 19
luglio 2004, avente per oggetto «Presa d’atto del programma annuale delle opere di interesse statale, nell’ambito della procedura
di localizzazione delle stesse di cui alla d.g.r. 2464 dell’1 dicembre 2000»;
Preso atto che, con nota n. 6621 dell’11 luglio 2007, il Ministero delle Infrastrutture, Provveditorato Interregionale alle Opere
Pubbliche Lombardia-Liguria, sede di Milano, ha attivato il procedimento per la determinazione dell’Intesa Stato-Regione ex
d.P.R. 383/94 relativamente al progetto di «Progetto definitivo
dei lavori di sopralzo fabbricato n. 45 Centrale Elettrica, in Comune di Peschiera Borromeo (MI)», allo scopo allegando (prot.
Z1.2007.0014329 del 13 luglio 2007) n. 5 copie della relativa documentazione progettuale;
Valutata la documentazione di cui sopra, oggetto di istruttoria
tecnica da parte dei competenti uffici regionali;
Preso atto di quanto di seguito riferito dal dirigente dell’Unità
Organizzativa Programmazione Integrata e Valutazioni di Impatto, con nota n. Z1.2007.0019681 del 3 ottobre 2007;
• Il progetto è relativo alla ristrutturazione ed all’ampliamento
di alcuni locali dell’esistente Centrale elettrica, denominata fabbricato n. 45, situata all’interno del sedime aeroportuale di Linate in un’area delimitata a nord dal capannone deposito merci, a
nord est dal piazzale velivoli, a sud est dalla torre di controllo e
ad ovest dall’area petrolieri.
L’intervento si rende necessario per adeguare le attrezzature elettriche alle nuove esigenze di fabbisogno energetico che richiedono l’implementazione di vari impianti esistenti, dei trasformatori
nelle sale autoregolatori di pista e dei quadri MT-BT posti a piano terra.
A tal fine verrà realizzato un sopralzo in appoggio alle strutture
portanti esistenti, nel quale verrà trasferito il servizio di controllo
operativo attualmente situato in locale attiguo alle sale sopra citate.
L’intero edificio si compone di 4 fabbricati adiacenti e costruiti
in periodi differenti, tra il 1961 e il 1986; l’intervento in oggetto
prevede la sopraelevazione di una porzione del fabbricato costruito nel 1961, non interferendo con i restanti tre corpi di fabbrica.
Il nuovo sopralzo avrà pianta rettangolare di dimensioni pari a
20.35 ¥ 5.08 m, altezza pari a 4,50 m per una superficie complessiva paria 118 q; sarà collegato al piano terreno da una scala in
carpenteria metallica ed avrà la configurazione di un open space.
Tale spazio verrà utilizzato dal personale addetto al servizio operativo di controllo alle apparecchiature elettriche aeroportuali e
da alcuni responsabili del servizio, per un massimo di 8/9 persone.
Il sopralzo non interferisce con il vincolo aeronautico che impone di non superare nella zona in oggetto quota +147,50; non comporterà interferenze con le attività aeroportuali in quanto i lavori
per la realizzazione dell’opera si svolgeranno nell’area perimetrale del fabbricato, lasciando la normale operatività al piazzale
nord di sosta dei velivoli.
• Con decreto prot. n. 6159 del 28 giugno 2007, il Provveditore
ha indetto la Conferenza dei Servizi vòlta al conseguimento dell’Intesa di cui all’art. 3 del d.P.R. 383/94 ed all’accertamento della
conformità urbanistica dell’intervento, dichiarato di interesse
statale.
• In esecuzione del decreto di cui sopra il Provveditorato, con
nota n. 8509 del 13 settembre 2007, convocava la Conferenza dei
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
Servizi per il giorno 3 ottobre 2007, in ottemperanza alle disposizioni del d.P.R. 383/94.
• Per la predisposizione dell’atto di espressione della Regione
Lombardia nell’ambito della Conferenza dei Servizi di cui sopra
è stata svolta la necessaria istruttoria regionale, cosı̀ articolata:
– verifica di conformità urbanistica dell’intervento rispetto al
vigente Piano Regolatore Generale (approvato con d.g.r.
n. 31648 del 10 ottobre 1997), che classifica l’ambito come
zona destinata ad «Attrezzature aeroportuali». L’opera risulta pertanto conforme al vigente strumento urbanistico generale di Peschiera Borromeo;
– acquisizione del parere della Struttura Paesaggio, che – con
propria nota n. Z1.2007.0017013 del 27 agosto 2007 – ha rilevato che «... l’ambito interessato dall’intervento rientra nella fascia dei 300 m dalla linea di battigia dell’Idroscalo... risulta pertanto assoggettato a tutela paesaggistica ai sensi del
comma 1, lett. b) art. 142 del d.lgs. 42/2004... le opere in
argomento risultano inserite nell’ambito delle trasformazioni dell’aeroporto e quindi non interferiscono con particolari
elementi morfologici e/o architettonici del contesto... le stesse non risultano peggiorative dello stato dei luoghi...
Si segnala altresı̀ che, al fine di un miglior inserimento paesaggistico delle opere proposte, nell’esecuzione delle stesse
dovranno essere rispettate le seguenti condizioni:
- il sopralzo in progetto abbia tutte le finiture di facciata
(intonaco e relativo colore, serramenti, oscuramenti, gronda) di forma, materiale e colore uguali all’esistente;
- non vi siano elementi esterni in alluminio anodizzato in
colore naturale, bensı̀ color canna di fucile oppure preverniciato in colore da scegliere tra quelli tradizionali»;
– acquisizione del parere della Struttura Pianificazione di bacino e locale, che – con nota n. Z1.2007.0019562 del 2 ottobre 2007 – ha rilevato che «... l’area interessata dall’intervento in oggetto:
- non è interessata da perimetrazioni di cui all’elaborato
n. 2 «Atlante dei rischi idraulici e idrogeologici» del «Piano stralcio per l’assetto idrogeologico del bacino idrografico del fiume Po (PAI)»;
- è individuata in classe 3 di fattibilità nello studio geologico
predisposto dal Comune di Peschiera Borromeo, ai sensi
della ex l.r. 24 novembre 1997, n. 41.
Prendendo atto di quanto sopra evidenziato e di quanto riportato nella documentazione presentata non si rilevano
particolari controindicazioni di carattere geologico al progetto in questione, fatto salvo il rispetto di quanto stabilito
dalle vigenti norme tecniche per le costruzioni approvate
con d.m. 14 settembre 2005, in merito alla caratterizzazione
geotecnica dei terreni di fondazione, e l’osservanza delle eventuali prescrizioni previste per l’area in esame dallo studio
geologico del Comune di Peschiera Borromeo»;
• La Struttura Valutazione di Impatto Ambientale ha espresso, con nota n. Z1.2007.0019681 del 3 ottobre 2007, parere favorevole alla positiva conclusione dei lavori della Conferenza dei
Servizi preordinata al conseguimento dell’Intesa Stato-Regione
sulla localizzazione dell’opera, ai sensi dell’art. 3 del d.P.R.
n. 383/94.
• Con nota prot. n. 020455 del 3 ottobre 2007, il Comune di
Peschiera Borromeo ha espresso parere favorevole al progetto;
• Con lettera prot. n. 9359 dell’11 ottobre 2007 il Presidente
della Conferenza ha trasmesso il verbale della Conferenza dei
Servizi di cui sopra, per eventuali richieste di rettifica o di integrazione da parte della Regione Lombardia, in cui ha determinato di:
– «certificare la conformità urbanistica dell’intervento in oggetto...;
– approvare il progetto definitivo dell’intervento...;
– stabilire che la materiale realizzazione dell’intervento tenga
conto di tutte le prescrizioni espresse nei pareri ed espressioni di concertazione resi dagli Enti rappresentati, ... e per
tutte le quali sia la parte Stato, sia la parte Regione... vigileranno in caso di mancata attuazione, avocandosi comunque
la parte Stato la facoltà di promuovere d’ufficio ogni provvedimento volto al rispetto delle medesime prescrizioni e vincoli;
– individuare in SEA – Soc. Esercizi Aeroportuali s.p.a. il soggetto istituzionalmente preposto all’espletamento dell’appalto ed alla realizzazione delle opere».
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Y
– 994 –
• Il Presidente della Conferenza, con nota 1989 del 19 febbraio
2008, ha certificato l’intervenuta esecutività del verbale della
Conferenza di Servizi di cui sopra.
Accertato infine che:
• l’intervento risulta conforme allo strumento urbanistico vigente del Comune di Peschiera Borromeo (MI);
• il progetto in esame non è compreso negli elenchi di cui agli
Allegati «A» e «B» alla citata deliberazione n. 7/18272 del 19 luglio 2004; tuttavia il Ministero delle Infrastrutture, Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche Lombardia-Liguria, rilevando l’interesse pubblico correlato alle opere di cui trattasi, ha
ritenuto di attivare ugualmente la procedura di Intesa Stato-Regione, convocando la prevista Conferenza dei Servizi;
Visto il PRS della VIII legislatura, che individua l’asse 6.5.2
«Pianificazione territoriale e difesa del suolo»;
Visto il DPEFR 2008-2010, che specifica l’obiettivo operativo
6.5.2.9 «Espletamento in profilo tecnico delle procedure di Intesa
Stato-Regione di cui al d.P.R. 383/94 per interventi compresi nella programmazione triennale prevista dal d.lgs. 112/98 e per le
infrastrutture strategiche di cui alla legge 443/01 – Obiettivo»;
Ad unanimità di voti, espressi nelle forme di legge
Delibera
1. Di manifestare favorevole volontà di Intesa, ai sensi dell’art.
3 del d.P.R. 18 aprile 1994, n. 383, in ordine al progetto di «Progetto definitivo di sopralzo fabbricato n. 45 Centrale Elettrica, in
Comune di Peschiera Borromeo (MI)», cosı̀ come proposto da
SEA Soc. Esercizi Aeroportuali s.p.a.
2. Di dare atto che l’intervento non risulta inserito nell’elenco
di cui alla deliberazione n. 7/18272 del 19 luglio 2004, citata in
premessa.
3. Di dare atto che l’intervento interessa ambiti soggetti a vincolo paesaggistico ai sensi del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42.
4. Di dare atto altresı̀ che l’intervento risulta conforme allo
strumento urbanistico comunale vigente del Comune di Peschiera Borromeo (MI).
5. Di costituire quale parte integrante e sostanziale del presente atto deliberativo gli elaborati di seguito identificati:
• Stralcio planimetrico (vista dal piazzale – pianta piano terra
– viste fotografiche) (omissis);
• Elenco elaborati.
6. Di dare atto che la documentazione progettuale di cui all’allegato «Elenco elaborati» è stata oggetto di istruttoria regionale
ai fini della presente deliberazione ed è disponibile in visione
presso gli archivi dell’U.O. Pianificazione Territoriale e Urbana –
Struttura Progetti edilizi e di trasformazione urbana, D.G. Territorio e Urbanistica.
7. Di integrare l’elenco di cui al punto 6) dell’allegato «A» alla
d.g.r. 19 luglio 2004, n. 7/18272 «Presa d’atto del programma annuale delle opere di interesse statale, nell’ambito della procedura
di localizzazione delle stesse di cui d.g.r. 2464 dell’1 dicembre
2000», con l’inserimento del progetto di cui trattasi.
8. Di disporre la pubblicazione della presente deliberazione
sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
Il segretario: Pilloni
——— • ———
AEROPORTO MILANO LINATE
SOPRALZO FABBRICATO N. 45 CENTRALE ELETTRICA
PROGETTO DEFINITIVO
INDICE ELEBORATI PROGETTUALI
DOCUMENTAZIONE TECNICA GENERALE
• DTG01 Elenco elaborati progettuali
• DTG02 Relazione Generale
• DTG03 Disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici
• DTG04 Indagine geotecnica
• DTG05 Relazione di calcolo Stutturale
• DTG06 Relazione di calcolo Impianti Elettrici e Speciali
• DTG07 Cronoprogramma
DOCUMENTAZJONE TECNICO/ECONOMICA
• DTE01 Quadro economico
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
• DTE02 Computo metrico estimativo
ELABORATI GRAFICI
Tavole infrastrutturali
INF001 Planimetria generale individuazione area d’intervento – 1:5000
INF002 Stralcio planimetrico – Vista dal piazzale – Pianta
piano terra – Viste fotografiche – var.
INF003 Stralcio planimetrico reti fognarie – Progetto nuovo
tratto acque nere – 1:1000/500
Tavole architettoniche
AR001 Pianta piano Terra – Stato attuale – Demolizioni e
costruzioni – Progetto – 1:100
AR002 Pianta piano Copertura-Sopralzo – Stato attuale – Demolizioni e costruzioni – Progetto – 1:100
AR003 Pianta piano Sopralzo con arredi – Dettaglio muri perimetrali – Sezione – Pianta piano Copertura Sopralzo – var.
AR004 Sezione A-A’ – Stato attuale – Demolizioni e costruzioni – Progetto – 1:100
AR005 Prospetto Est – Stato attuale – Demolizioni e costruzioni – Progetto – 1:100
AR006 Prospetto Ovest – Stato attuale – Demolizioni e costruzioni – Progetto – 1:100
AR007 Prospetti Sud e Nord – Stato attuale – Demolizioni e
costruzioni – Progetto – 1:100
Tavole strutturali
ST001 Stato di fatto – Piante, sezioni e particolari – var.
ST002 Progetto – Piante e sezione – var.
ST003 Progetto scala metallica – Pianta fondazioni e sezioni
– var.
Tavole impianti elettrici e speciali
IE001 Pianta piano Terra e Primo – Distribuzione principale, impianto illuminazione, forza motrice e speciali –
1:100
IE002 Schemi unifilari – Nuovo quadro elettrico piano primo – Quadro elettrico uffici – F.S.
IE003 Schemi unifilari – Nuovo quadro elettrico piano primo – Quadro elettrico CDZ – F.S.
IE004 Stralcio planimetria generale aeroporto – Protezione
di strutture contro le scariche atmosferiche principali
linee elettriche esterne della C.le Elettrica – 1:2000
Tavole impianti meccanici
IM001 Pianta piano Primo – Impianto di condizionamento
– 1:50
[BUR20080113]
[5.1.0]
D.g.r. 19 marzo 2008 - n. 8/6882
Manifestazione di favorevole volontà d’intesa, ai sensi del
d.P.R. 383/1994, in ordine al «Progetto definitivo dei lavori
di realizzazione opere di protezione e di sistemazione del
piazzale della Dogana, in Comune di Valsolda (CO)» – Integrazione della d.g.r. 18272/2004
LA GIUNTA REGIONALE
Richiamato l’art. 29 della legge 17 agosto 1942, n. 1150 – «Legge urbanistica», che dispone che la localizzazione delle opere dello Stato e di quelle di interesse statale comporti l’accertamento
della loro conformità con le previsioni degli strumenti urbanistici comunali;
Visto il d.P.R. 18 aprile 1994, n. 383, avente per oggetto «Regolamento recante la disciplina dei procedimenti di localizzazione
delle opere di interesse statale»;
Considerate le ulteriori disposizioni in materia di localizzazione delle opere dello Stato e di quelle di interesse statale contenute nel Capo II del Titolo III del d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112;
Viste:
• la propria deliberazione n. 7/2464 dell’1 dicembre 2000, avente per oggetto «Definizione delle modalità tecnico-operative
per l’esplicazione delle procedure di localizzazione delle opere
dello Stato e di Interesse Statale»;
• la legge 11 febbraio 2005, n. 15, «Modifiche e integrazioni
alla legge 7 agosto 1990, n. 241, concernenti norme generali sull’azione amministrativa», che apporta modifiche ed integrazioni
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
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– 995 –
all’originario istituto della Conferenza di Servizi cosı̀ come introdotto e disciplinato dalla legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive
modifiche ed integrazioni;
Richiamato il Protocollo d’Intesa avente per oggetto «Criteri di
razionalizzazione e di semplificazione dei procedimenti di intesa
Stato-Regione per gli interventi di competenza dello Stato, di cui
al d.P.R. 18 aprile 1994, n. 383», sottoscritto dalla Regione Lombardia e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Provveditorato Regionale alle Opere Pubbliche per la Lombardia in
data 6 dicembre 2001;
Richiamata altresı̀ la propria deliberazione n. 7/18272 del 19
luglio 2004, avente per oggetto «Presa d’atto del programma annuale delle opere di interesse statale, nell’ambito della procedura
di localizzazione delle stesse di cui alla d.g.r. 2464 dell’1 dicembre 2000»;
Preso atto che, con nota n. 8861 del 25 settembre 2007, il Ministero delle Infrastrutture, Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche Lombardia-Liguria, Sede di Milano, ha attivato il
procedimento per la determinazione dell’Intesa Stato-Regione ex
d.P.R. 383/94 relativamente al progetto di «Progetto definitivo
dei lavori di realizzazione opere di protezione e di sistemazione
del piazzale della Dogana, in Comune di Valsolda (CO)», allo
scopo allegando (prot. Z1.2007.0020140 del 10 ottobre 2007) n. 5
copie della relativa documentazione progettuale;
Valutata la documentazione di cui sopra, oggetto di istruttoria
tecnica da parte dei competenti uffici regionali;
Preso atto di quanto di seguito riferito dal Dirigente dell’Unità
Organizzativa Programmazione Integrata e Valutazioni di Impatto, con nota n. Z1.2007.0023032 del 14 novembre 2007;
• considerato che l’ambito interessato dall’intervento risulta
assoggettato a tutela paesaggistica ai sensi del d.lgs. 42/2004 art.
142 lettera b) ai sensi dell’art. 136, lett. a); art. 142, comma 1,
lett. b) e c);
• per tale motivo il Proponente ANAS ha presentato a Regione
Lombardia la richiesta di autorizzazione paesaggistica, che è stata accordata in data 28 febbraio 2007 (prot. Z1.2007.0004453);
• con decreto prot. n. 9911 del 24 settembre 2007, il Provveditore ha indetto la Conferenza dei Servizi vòlta al conseguimento
dell’Intesa di cui all’art. 3 del d.P.R. 383/94 ed all’accertamento
della conformità urbanistica dell’intervento, dichiarato di interesse statale;
• in esecuzione del decreto di cui sopra il Provveditorato, con
nota n. 8947 del 27 settembre 2007, convocava la Conferenza dei
Servizi per il giorno 15 novembre 2007, in ottemperanza alle disposizioni del d.P.R. 383/94;
• per la predisposizione dell’atto di espressione della Regione
Lombardia nell’ambito della Conferenza dei Servizi di cui sopra
è stata svolta la necessaria istruttoria regionale, cosı̀ articolata:
– verifica di conformità urbanistica dell’intervento rispetto
al vigente Piano Regolatore Generale (approvato con d.g.r.
n. 17391 del 30 aprile 2004), che classifica l’ambito in oggetto in parte come «F1 Servizi Pubblici – Area per Parcheggio». L’opera risulta pertanto difforme al vigente strumento urbanistico generale di Valsolda;
– acquisizione del parere della Struttura Paesaggio, che –
con propria nota n. Z1.2007.0022609 del 12 novembre
2007 – ha rilevato che «... le opere in progetto risultano
rispecchiare quanto già autorizzato a fini paesaggistici
senza specifiche prescrizioni con provvedimento n. 4453
del 28 febbraio 2007...»;
– acquisizione dell’autorizzazione paesaggistica (prot.
n. Z1.2007.0004453 del 28 febbraio 2007) per la realizzazione delle opere di mitigazione del rischio di caduta massi e sistemazione area tecnica tombotto Valle Malghera
– loc. Oria valico doganale, sull’area sita in Comune di
Valsolda;
– acquisizione del parere della U.O. Infrastrutture Viarie
della D.G. Infrastrutture e Mobilità che, con nota
n. S1.2007.0019897, ha rilevato che «... si ritiene di non
dovere esprimere parere in merito in quanto il progetto
non riguarda aspetti viabilistici, bensı̀ la sistemazione del
piazzale della Dogana di Oria (ancorché con una riorganizzazione della relativa viabilità), il completamento degli
impianti di illuminazione della galleria e la realizzazione
di opere di protezione per la mitigazione del rischio connesso alla caduta massi e al dissesto idrogeologico»;
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
– acquisizione del parere della Struttura Pianificazione e
Programmazione di bacino e locale, che – con nota
n. Z1.2007.0023361 del 19 novembre 2007 – ha rilevato
che «... le opere in progetto interessano un’area a rischio
idrogeologico molto elevato (Zona 1) di cui all’art. 50,
comma 1, delle NdA del PAI; la relazione geologica e geotecnica ha analizzato le problematiche di carattere geologico, idraulico e geomeccanico del sito in questione, ma
non descrive in dettaglio le indagini geotecniche (in sito e
di laboratorio) eseguite nell’area in esame...
... Fatto salvo il rispetto di quanto stabilito dalla vigente
normativa tecnica per le costruzioni approvate con d.m.
14 settembre 2005 e delle indicazioni operative contenute
nella relazione geologico-tecnica allegata al progetto, si
prescrive quanto segue: la realizzazione degli interventi
dovrà essere compatibile con quanto espressamente previsto, per le aree interessate dagli interventi in questione,
dal PAI e dallo studio geologico predisposto dal Comune
di Valsolda; pertanto al progetto dovranno essere allegati:
- uno studio di compatibilità dell’intervento con lo stato
di dissesto esistente, validato dall’autorità competente,
redatto ai sensi dell’art. 50, comma 1 delle NdA del PAI,
relativamente alle aree a rischio idrogeologico molto elevato – Zona 1;
- una relazione geologica e geotecnica (da allegare alle istanze per l’approvazione dell’autorità comunale) predisposta in conformità alle disposizioni di cui all’Allegato
A dei criteri ed indirizzi per la definizione della componente geologica, idrogeologica e sismica del PGT, approvati con d.g.r. 22 dicembre 2005, n. 8/1566 che dimostri
la compatibilità degli interventi previsti con la situazione di grave rischio idrogeologico nelle aree in classe 4
di fattibilità geologica individuate dallo studio geologico
comunale»;
• la Struttura Valutazioni di Impatto Ambientale ha espresso,
con nota n. Z1.2007.0023032 del 14 novembre 2007, parere favorevole alla positiva conclusione dei lavori della Conferenza dei
Servizi preordinata al conseguimento dell’Intesa Stato-Regione
sulla localizzazione dell’opera, ai sensi dell’art. 3 del d.P.R.
n. 383/94;
• con nota n. 5687 del 12 novembre 2007, il Comune di Valsolda ha espresso parere favorevole al progetto;
• con lettera prot. n. 10424 del 20 novembre 2007 il Presidente
della Conferenza ha trasmesso il verbale della Conferenza dei
Servizi di cui sopra, per eventuali richieste di rettifica o di integrazione da parte della Regione Lombardia, in cui si è determinato di:
– «certificare la difformità urbanistica dell’intervento in oggetto...;
– approvare il progetto definitivo dell’intervento;
– stabilire che in fase di esecuzione delle opere vengano rispettate le raccomandazioni e prescrizioni apposte dagli
Enti coinvolti nel procedimento... e per tutte le quali sia
la parte Stato, sia la parte Regione... vigileranno in caso
di mancata attuazione, avocandosi comunque la parte
Stato la facoltà di promuovere d’ufficio ogni provvedimento volto al rispetto delle medesime prescrizioni e vincoli;
– individuare in ANAS s.p.a. – Compartimento della Viabilità della Lombardia, il soggetto istituzionalmente preposto
all’espletamento dell’appalto ed alla realizzazione delle opere;
• il Presidente della Conferenza, con nota 1988 del 19 febbraio
2008, ha certificato l’intervenuta esecutività del verbale della
Conferenza di Servizi di cui sopra;
Accertato infine che:
– l’intervento risulta difforme dallo strumento urbanistico comunale vigente nel Comune di Valsolda (CO);
– il progetto in esame non è compreso negli elenchi di cui agli
allegati «A» e «B» alla citata deliberazione n. 7/18272 del 19 luglio 2004; tuttavia il Ministero delle Infrastrutture, Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche Lombardia-Liguria, rilevando l’interesse pubblico correlato alle opere di cui trattasi, ha
ritenuto di attivare ugualmente la procedura di Intesa Stato-Regione, convocando la prevista Conferenza dei Servizi;
Visto il PRS della VIII legislatura, che individua l’asse 6.5.2
«Pianificazione territoriale e difesa del suolo»;
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Y
– 996 –
Visto il DPEFR 2008-2010, che specifica l’obiettivo operativo
6.5.2.9 «Espletamento in profilo tecnico delle procedure di Intesa
Stato-Regione di cui al d.P.R. 383/94 per interventi compresi nella programmazione triennale prevista dal d.lgs. 112/98 e per le
infrastrutture strategiche di cui alla legge 443/01 – Obiettivo»;
Ad unanimità di voti, espressi nelle forme di legge
Delibera
1. di manifestare favorevole volontà di Intesa, ai sensi dell’art.
3 del d.P.R. 18 aprile 1994, n. 383, in ordine al progetto di «Progetto definitivo dei lavori di realizzazione opere di protezione e
di sistemazione del piazzale della Dogana, in Comune di Valsolda (CO)», cosı̀ come proposto ANAS s.p.a. – Compartimento della Viabilità della Lombardia;
2. di dare atto che l’intervento non risulta inserito nell’elenco
di cui alla deliberazione n. 7/18272 del 19 luglio 2004, citata in
premessa;
3. di dare atto che l’intervento interessa ambiti soggetti a vincolo paesaggistico ai sensi del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42;
4. di dare atto che l’intervento risulta difforme dallo strumento urbanistico comunale vigente del Comune di Valsolda (CO);
5. di costituire quale parte integrante e sostanziale del presente atto deliberativo gli elaborati di seguito identificati:
• Tav. AR01 Planimetria generale, scala 1:1000 (omissis);
• Elenco elaborati;
6. di dare atto che la documentazione progettuale di cui all’allegato «Elenco elaborati» è stata oggetto di istruttoria regionale
ai fini della presente deliberazione ed è disponibile in visione
presso gli archivi dell’U.O. Pianificazione Territoriale e Urbana –
Struttura Progetti edilizi e di trasformazione urbana, D.G. Territorio e Urbanistica;
7. di integrare l’elenco di cui al punto 3) dell’allegato «A» alla
d.g.r. 19 luglio 2004 n. 7/18272 «Presa d’atto del programma annuale delle opere di interesse statale, nell’ambito della procedura
di localizzazione delle stesse, di cui alla d.g.r. n. 2464 dell’1 dicembre 2000», con l’inserimento del progetto di cui trattasi;
8. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione sul
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
Il segretario: Pilloni
——— • ———
Strada Statale n. 340 «Regina»
Tronco: Maneggio-Confine di Stato
Comune di Valsolda (CO), frazione di Oria
ELENCO ELABORATI
PROGETTAZIONE ESECUTIVA OPRE CIVILI
• RELAZIONE TECNICA CON STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE
– Decreto prefettizio
– Rilievo fotografico – Stato di fatto
– Simulazione fotografica – Progetto
– Schede tecniche rete in acciaio
• RELAZIONE GEOLOGICA E GEOTECNICA
• RELAZIONE DI CALCOLO E CALCOLI STATICI DELLE OPERE CIVILI
• ELABORATI GRAFICI
Tav. AR-01: Planimetria generale – scala: 1:1000
Tav. AR-02: Stato di fatto – piante e sezioni piazzale dogana e
canale deflusso acque – scala: 1:200
Tav. AR-03: Progetto – piante e sezioni piazzale dogana e canale deflusso acque – scala: 1:200
Tav. AR-04: Progetto – pianta piazzale dogana – scala: 1:100
Tav. AR-05: Progetto – sezioni piazzale dogana e canale deflusso acque – scala: 1:100
Tav. AR-06: Dettaglio esecutivo cancello di ingresso all’area
tecnica – scala: 1:20
Tav. AR-07: Dettagli costruttivi componenti barriera di separazione piazzale/area tecnica e il cancello – scala: 1:2
Tav. ST-01: Opere in C.A. e acciaio: piante e sezioni – scala:
1:200-1:50-1:25
Tav. ST-02: Opere in C.A. e acciaio: dettagli di armatura – scala: 1:50-1:25
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
• COMPUTO METRICO E STIMA DEI VALORI
PROGETTAZIONE ESECUTIVA IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE
• RELAZIONE TECNICA IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE
• ELABORATI GRAFICI
Tav. IE-01: Planimetria illuminazione esterna e particolari
costruttivi – scala: 1:100/50/5
Tav. IE-02: Schema quadro elettrico – scala:
• COMPUTO METRICO ESTIMATIVO ILLUMINAZIONE
– Analisi dei prezzi
• STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA
[BUR20080114]
[5.1.2]
D.g.r. 2 aprile 2008 - n. 8/6960
«2º Programma Regionale Contratti di Quartiere» – Avvio
fase concorsuale – Approvazione delle modalità per la predisposizione dell’invito a presentare proposte
LA GIUNTA REGIONALE
Visto il Programma Regionale per l’Edilizia Residenziale Pubblica (PRERP) 2007-2009 approvato con deliberazione di Consiglio regionale 5 dicembre 2006, n. VIII/272;
Richiamata la d.g.r. 8/4933 del 15 giugno 2007, avente per oggetto «Attuazione Programma Regionale per l’Edilizia Residenziale Pubblica 2007-2009 – 2º Programma Regionale Contratti di
Quartiere – Approvazione dei criteri generali per l’attuazione del
programma e per l’avvio della fase esplorativa»;
Considerato che la d.g.r. sopra richiamata prevedeva per l’attuazione del «2º Programma Regionale Contratti di Quartiere»
quattro fasi distinte, ovvero:
• fase esplorativa, attraverso lo strumento della manifestazione di interesse a partecipare con idee al programma, per
rilevare istanze e progettualità espresse dai soggetti locali;
• fase concorsuale, su bando predisposto da Regione Lombardia a conclusione della fase esplorativa sopradescritta, per
individuare e selezionare le proposte più mature e coerenti
con gli obiettivi definiti dal bando;
• fase negoziale, nella quale i soggetti selezionati definiranno
con Regione Lombardia la contrattualizzazione delle proposte, in modo da ottenerne la massima coerenza con gli obiettivi delle politiche regionali e locali, nel rispetto delle esigenze di fattibilità degli interventi e di rapido utilizzo delle risorse assegnate;
• fase attuativa, nella quale i partenariati realizzeranno le opere e le azioni e Regione Lombardia provvederà all’erogazione dei cofinanziamenti, al monitoraggio e alla valutazione
dei processi e dei risultati, in conformità a quanto definito
nella fase negoziale;
Visto che la fase esplorativa sopra citata si è conclusa con l’istruttoria di n. 46 manifestazioni di interesse presentate da vari
soggetti locali organizzati in partenariato;
Dato atto che con decreto dirigenziale n. 2270 del 6 marzo
2008 è stato costituito il Comitato di Coordinamento del Programma coadiuvato da una Segreteria Tecnica, e ne sono stati
specificati ruoli e funzioni;
Considerato che Regione Lombardia, per riqualificare efficacemente gli ambiti urbani, ha individuato come strategici i seguenti Assi di intervento:
1. edilizia residenziale pubblica, coerente con le politiche regionali di risparmio delle risorse energetiche e naturali;
2. coesione sociale;
3. sicurezza;
4. rivitalizzazione economica;
Considerato che, oltre alle Direzioni Generali Casa e Opere
Pubbliche; Famiglia e Solidarietà Sociale; Protezione Civile, Prevenzione e Polizia Locale; Artigianato e Servizi; Commercio, Fiere e Mercati, competenti per gli assi di intervento sopra individuati, con l’avvio della fase concorsuale, è stata coinvolta nell’attuazione del Programma anche la Direzione Generale Reti e Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile, competente insieme alla Direzione Generale Casa e Opere Pubbliche per l’Asse
di intervento 1. – Edilizia residenziale pubblica, coerente con le
politiche regionali di risparmio delle risorse energetiche e naturali;
Considerato le Direzioni Generali coinvolte sopra citate parte-
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Y
– 997 –
cipano al «2º Programma Regionale Contratti di Quartiere» con
risorse economiche per un importo complessivo pari a
C 67.000.000,00;
Considerato che per la gestione dell’erogazione dei contributi
alle imprese occorre la disponibilità di un fondo in ottemperanza
all’articolo 72 della l. 289/2002 Legge finanziaria 2003;
Dato atto che il DPEFR 2006-2008 individua in Finlombarda
s.p.a. lo strumento privilegiato di intervento della Regione in
campo finanziario per il sostegno delle politiche economiche regionali e che lo stesso definisce gli indirizzi prioritari della mission di Finlombarda nei prossimi anni ed in particolare la rivisitazione del sistema di incentivazione alle imprese e il supporto
all’amministrazione regionale su tutti i temi finanziari nella gestione dei fondi regionali e sulle operazioni finanziarie che coinvolgono la Regione Lombardia;
Viste:
– la l.r. 30/2006;
– la d.g.r. 12 novembre 2004 n. 7/19320 con cui la Regione
Lombardia ha assunto, secondo le indicazioni contenute nel
DPEFR 2005-2007, il controllo totale di Finlombarda, della quale
è socio unico ed esclusivo, anche ai sensi del vigente Statuto, al
fine di rafforzare il raccordo tra la programmazione strategica
regionale e l’attività della società stessa;
– la convenzione quadro tra Regione Lombardia e Finlombarda s.p.a. che disciplina le condizioni in base nell’attivazione dei
rapporti per la realizzazione dei progetti di interesse regionale,
sottoscritta dalle parti in data 1 febbraio 2006 n. 8714/RCC;
Ritenuto che per l’erogazione dei contributi in conto interessi
messi a disposizione dalla Direzione Commercio Fiere e Mercati
e dalla Direzione Artigianato si ritiene opportuno costituire un
fondo per l’abbattimento tassi per i finanziamenti concessi dal
sistema bancario alle imprese commerciali ed artigiane e che tale
fondo debba essere costituito presso Finlombarda;
Ritenuto di procedere all’avvio della fase concorsuale mediante
«Invito a presentare proposte» per la partecipazione al «2º Programma Regionale Contratti di Quartiere»;
Ritenuto di demandare a successivi atti di competenza dirigenziale l’approvazione del testo dell’invito a presentare proposte
per la partecipazione alla fase concorsuale del «2º Programma
Regionale Contratti di Quartiere», in attuazione dei criteri di cui
all’allegato A;
Tutto ciò premesso, a voti unanimi espressi nelle forme di
legge
Delibera
Per le ragioni indicate in premessa che qui si intendono integralmente riportate:
1. di dare avvio alla fase concorsuale con l’approvazione dei
criteri generali per la predisposizione dell’Invito a presentare
proposte, di cui all’allegato A, parte integrante e sostanziale del
presente provvedimento;
2. di demandare a successivi atti di competenza dirigenziale
l’approvazione del testo dell’Invito a presentare proposte per la
partecipazione alla fase concorsuale del «2º Programma Regionale Contratti di Quartiere»;
3. di stabilire che l’entità delle risorse messe a disposizione del
«2º Programma Regionale Contratti di Quartiere» dalle Direzioni
Generali coinvolte, è pari a complessivi C 67.000.000,00, cosı̀ ripartiti:
– D.G. Casa e Opere Pubbliche: C 60.000.000,00:
• C 10.000.000 sul capitolo 3642/UPB 5.3.2.3.393 con copertura finanziaria sul Bilancio 2009 che si renderanno disponibili a seguito della reiscrizione dei fondi ai sensi dell’art.
50 della l. 34/78;
• C 35.000.000 a valere sulle economie delle annualità a destinazione vincolata, già trasferite dallo Stato alla Regione
Lombardia in base all’art. 63 del d.lgs. n. 112/98 e confluite sul capitolo n. 2797/UPB 7.4.0.4.308;
• C 15.000.000 a valere sul Fondo Globale esistente presso
la Cassa Depositi e Prestiti, di cui alla deliberazione di
Giunta regionale del 2 agosto 2001, n. 7/5989;
– D.G. Reti e Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile:
C 2.000.000,00 sul cap. 7132/UPB 3.3.2.3.381 con copertura
finanziaria sul Bilancio 2009;
– D.G. Famiglia e Solidarietà Sociale: totali C 2.000.000,00, sul
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
cap. 5660/UPB 5.2.1.2.87 suddivisi negli anni 2009-20102011 che si renderanno disponibili a seguito della reiscrizione dei fondi ai sensi dell’art. 50 della l. 34/78;
– D.G. Protezione Civile, Prevenzione e Polizia Locale:
C 1.000.000,00 suddivisi sui seguenti capitoli:
• C 500.000,00 sul cap. 6242/UPB 4.2.2.2.388 – «Interventi,
formazione e comunicazione in materia di sicurezza urbana» – spesa corrente – con copertura finanziaria sul Bilancio 2009;
• C 500.000,00 sul cap. 5170/UPB 4.2.2.3.352 – «Spese per
interventi miglioramento sicurezza urbana e progetti ICT»
– conto capitale – sul bilancio 2009, subordinati alla copertura finanziaria a seguito di assestamento;
– D.G. Artigianato e Servizi: C 1.000.000,00 che trovano copertura sul cap. 7053/UPB 3.6.1.3.377 del Bilancio 2009 che si
renderanno disponibili a seguito della reiscrizione dei fondi
ai sensi dell’art. 50 della l. 34/78. L’importo è comprensivo
delle spese tecniche per la gestione del fondo di cui al successivo punto 4 e per l’erogazione dei contributi;
– D.G. Commercio, Fiere e Mercati: C 1.000.000,00, che trovano copertura sul cap. 5447/UPB 3.8.1.3.333 del Bilancio
2009 che si renderanno disponibili a seguito della reiscrizione dei fondi ai sensi dell’art. 50 della l. 34/78. L’importo è
comprensivo delle spese tecniche per la gestione del fondo
di cui al successivo punto 4 e per l’erogazione dei contributi;
4. di costituire presso Finlombarda s.p.a. il fondo per l’abbattimento tassi per i finanziamenti concessi dal sistema bancario
alle imprese commerciali e artigiane con la seguente copertura
finanziaria:
• C 1.000.000,00 cap. 7053/UPB 3.6.1.3.377 del Bilancio 2009;
• C 1.000.000,00 cap. 5447/UPB 3.8.1.3.333 del Bilancio 2009;
5. di rinviare a specifica lettera di incarico a Finlombarda s.p.a.
la definizione delle modalità di gestione operativa del fondo di
cui al precedente punto 4;
6. di inviare la presente deliberazione al Consiglio regionale;
7. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione sul
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
Il segretario: Pilloni
——— • ———
Allegato A
Casa e Opere Pubbliche
2º Programma Regionale Contratti di Quartiere
Fase Concorsuale
CRITERI PER LA PREDISPOSIZONE DELL’INVITO
A PRESENTARE PROPOSTE
INDICE
1. Finalità
2. Risorse
3. Soggetti abilitati a presentare proposte
4. Caratteristiche degli ambiti territoriali
5. Obiettivi delle proposte di Contratti di Quartiere
6. Contenuti specifici per Asse
6.1. Asse 1 – Edilizia Residenziale e Infrastrutture
6.2. Asse 2 – Coesione sociale
6.3. Asse 3 – Sicurezza
6.4. Asse 4 – Rivitalizzazione economica
7. Eleborati da presentare
8. Come vengono valutate le proposte
9. Procedure successive alla valutazione
1. Finalità
Regione Lombardia attraverso le Direzioni Generali:
• Casa e Opere Pubbliche;
• Reti e Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile;
• Famiglia e Solidarietà Sociale;
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
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– 998 –
• Protezione Civile, Prevenzione e Polizia Locale;
• Artigianato e Servizi;
• Commercio, Fiere e Mercati.
Visti gli esiti della fase esplorativa conclusasi nel mese di febbraio 2008, avvia la fase concorsuale prevista dalla deliberazione
di Giunta regionale n. 8/4933 del 15 giugno 2007, per selezionare
le proposte di Contratto di Quartiere da includere nel «2º Programma Regionale Contratti di Quartiere» mediante procedura
ad evidenza pubblica.
Il «2º Programma Regionale Contratti di Quartiere», attuativo
del Programma Regionale per l’Edilizia Residenziale Pubblica
2007/2009 (PRERP):
– è uno strumento per attivare e governare forme di sviluppo
locale integrato e sostenibile in termini sia ambientali, sia
economici, attraverso la valorizzazione e la partecipazione
attiva delle comunità locali, organizzate in parternariato, e
la concentrazione in un ambito territoriale definito di un
insieme coordinato di risorse e di interventi, attuativi di diverse politiche di settore;
– è finalizzato alla riqualificazione integrata di quartieri urbani degradati, caratterizzati dalla compresenza di:
• degrado delle costruzioni e dell’ambiente urbano;
• forte disagio sociale;
– individua come strategici i seguenti assi di intervento:
• edilizia residenziale e infrastrutture;
• coesione sociale;
• sicurezza;
• rivitalizzazione economica.
2. Risorse
Il «2º Programma Regionale Contratti di Quartiere» è finanziato dalle risorse apportate dai partenariati proponenti e da Regione Lombardia attraverso le Direzioni Generali citate, nonché
da soggetti terzi, grazie all’attivazione di provvedimenti e di programmi statali e comunitari, destinati a finalità concorrenti e
coerenti con quelle del programma.
Le risorse messe a disposizione del «2º Programma Regionale
Contratti di Quartiere» da ciascuna delle Direzioni Generali partecipanti sono destinate a interventi per:
C 60.000.000,00
• Edilizia Residenziale Pubblica
• Illuminazione pubblica e risparmio ener- C 2.000.000,00
getico
• Coesione Sociale
C 2.000.000,00
C 1.000.000,00
• Interventi per la Sicurezza urbana
C 1.000.000,00
• Interventi per Artigianato
• Interventi in favore delle PMI del Com- C 1.000.000,00
mercio
per complessivi C 67.000.000,00.
3. Soggetti abilitati a presentare proposte
Possono presentare proposta di partecipazione al 2º Programma Regionale Contratti di Quartiere esclusivamente partenariati
pubblico-privati nella forma dell’Associazione Temporanea di
Scopo (ATS), già costituita, ovvero non ancora costituita, comprendente necessariamente il/i Comune/i nel cui territorio è situato il quartiere.
Potranno assumere il ruolo di Capofila esclusivamente del parternariato il/i Comune/i in forma singola o associata ovvero un
soggetto che nel quartiere abbia la titolarità del patrimonio immobiliare destinato o da destinare ad edilizia residenziale pubblica (per es. ALER o soggetto privato).
Non è ammessa la presentazione di proposte da parte di soggetti unici.
Ciascun parternariato può presentare una sola proposta.
I soggetti componenti il parternariato devono essere:
– Enti pubblici;
– Enti privati quali:
• Cooperative, Organizzazioni di volontariato, Associazioni
senza scopo di lucro, Associazioni di promozione sociale e
Associazioni di solidarietà familiare (iscritte negli albi o nei
registri regionali ai sensi della l.r. n. 1/2008);
• Fondazioni, Enti di patronato, Enti ecclesiastici ed altri Enti
di diritto pubblico e privato che operano in ambito sociale
e gli Enti accreditati in ambito sanitario o socio sanitario,
Organizzazioni sindacali;
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
• Associazioni di categoria, Associazioni di inquilini, Enti no
profit, Camere di commercio e/o Unioncamere Lombardia,
Grandi imprese, Micro imprese, Piccole e Medie imprese
singole o associate appartenenti al settore del commercio,
imprese artigiane singole o associate (tutte le imprese devono essere iscritte nei registri camerali);
• Soggetti che, alla data di presentazione della proposta, dispongano di patrimonio immobiliare localizzato nel quartiere e si impegnino a destinarlo all’erogazione di servizi abitativi di edilizia residenziale pubblica.
Il parternariato dovrà a pena di esclusione:
– garantire la partecipazione del comune, con il coinvolgimento dei responsabili delle politiche comunali per ciascuno degli
assi attivati;
– alla data di presentazione della proposta, disporre di patrimonio immobiliare localizzato nel quartiere; a tal fine occorre produrre dichiarazione ai sensi del d.P.R. 445/2000 attestante il possesso del requisito, con l’individuazione catastale del/degli
immobile/i e l’esplicitazione di condizioni che limitino la piena
disponibilità dell’immobile (es. presenza di contratti di locazione);
– individuare il soggetto che gestirà l’erogazione del servizio
abitativo, se diverso dal proprietario; in tal caso anche il soggetto
gestore dovrà aderire all’ATS;
– assumere la responsabilità di assicurare con efficacia ed efficienza la progettazione, la realizzazione e la gestione di tutte le
azioni proposte per il Contratto di Quartiere, per un periodo almeno pari a quello previsto per la sua completa attuazione;
– prevedere la presenza dei soggetti necessari alla definizione
e alla realizzazione del Contratto di Quartiere;
– prevedere, per ciascuno dei soggetti inclusi, lo specifico apporto di risorse umane, strumentali e/o economiche;
– cofinanziare il programma, attraverso apporti che non consistano unicamente nella valorizzazione di risorse umane e strumentali.
4. Caratteristiche degli ambiti territoriali
Per «quartiere» si intende un ambito, anche a carattere sovracomunale, territorialmente e socialmente definito e riconoscibile
che, per dimensioni e per motivi storico-insediativi, sociali e identitari, sia rilevante per il contesto urbano.
L’ambito territoriale, su cui agisce il Contratto di Quartiere,
deve:
a) essere costituito da un insieme di aree contigue, appartenenti al tessuto urbano consolidato, composto dalle parti
di territorio su cui è già avvenuta l’edificazione o la trasformazione dei suoli, secondo quanto indicato per la redazione del «Piano delle regole» dalla legge regionale n. 12/2005,
art. 10 comma 1, punto a);
b) essere univocamente individuato mediante perimetrazione;
c) avere estensione territoriale e popolazione residente tali da
renderlo rilevante sul contesto urbano;
d) essere caratterizzato da degrado delle costruzioni e dell’ambiente urbano diffuso e documentabile, per via fotografica
e analitica;
e) essere caratterizzato da una accentuazione, rispetto alla
media cittadina, di specifiche problematiche sociali e/o di
sicurezza, anch’esse documentabili.
In ogni caso l’ambito territoriale oggetto del Contratto di Quartiere non può coincidere con le sole aree residenziali di pertinenza del patrimonio immobiliare destinato o da destinare a edilizia
residenziale pubblica, ma deve comprendere anche tutte le altre
aree adiacenti alle prime, in cui risiede la popolazione considerata destinataria degli interventi di riqualificazione proposti, ai fini
della determinazione del requisito di cui al punto e).
È possibile includere nel Contratto di Quartiere anche una o
più aree non confinanti con il quartiere, cosı̀ come definito precedentemente, purché le stesse siano interessate da opere la cui
realizzazione è strettamente necessaria per riqualificare il quartiere stesso.
5. Obiettivi delle proposte di Contratti di Quartiere
Per l’efficace riqualificazione integrata di quartieri urbani degradati, le Direzioni Generali citate all’art. 1 hanno individuato i
seguenti obiettivi comuni:
a) rapido utilizzo delle risorse e quindi requisito di avanzare
proposte che garantiscano:
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
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– 999 –
– avvio delle attività connesse all’attuazione del Contratto
di Quartiere relative ad almeno un’azione entro tre mesi
dalla sottoscrizione della convenzione tra Regione Lombardia e il partenariato;
– inizio lavori di tutte le opere edilizie entro e non oltre il
quinto anno dalla sottoscrizione della suddetta convenzione;
– ultimazione di tutte le opere edilizie entro e non oltre il
settimo anno dalla sottoscrizione della suddetta convenzione;
b) riqualificazione urbana mediante la promozione e l’attua-
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
zione di politiche integrate che, a partire dalle analisi dell’ambito territoriale, di cui all’art. 7, prevedano l’analisi di
tutti e quattro gli assi proposti. Le analisi possono portare
alla mancata attivazione di un asse, qualora non sussistano
condizioni di degrado relative all’asse stesso; in tal caso dovrà esserne comunque data esplicita e adeguata motivazione.
L’attivazione di uno o più assi può avvenire anche senza richiedere cofinanziamento regionale.
Si dettagliano di seguito i contenuti e gli obiettivi specifici per
asse di intervento.
6. Contenuti specifici per Asse
6.1. ASSE 1 – Edilizia Residenziale e Infrastrutture
ASSE 1 – EDILIZIA RESIDENZIALE E INFRASTRUTTURE
Obiettivi specifici
1.1 Edilizia Residenziale Pubblica
• definire gli interventi edilizi a partire dalle esigenze di riequilibrio del tessuto sociale esistente, anche avvalendosi delle disposizioni specifiche previste per i Contratti di Quartiere nell’art. 31 del regolamento regionale n. 5 del 27 marzo 2006 «Criteri generali per l’assegnazione e la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica»;
• incrementare il valore del patrimonio immobiliare già destinato all’erogazione di servizi
abitativi di edilizia residenziale pubblica;
• incrementare il numero dei beneficiari di servizi abitativi destinati alla locazione, secondo
una o più delle seguenti modalità:
– a canone sociale e moderato;
– in locazione temporanea;
– a canone convenzionato;
senza ridurre il numero di beneficiari di servizi abitativi a canone sociale, esistente prima
dell’attuazione del Contratto di Quartiere;
• promuovere, in particolare negli interventi sul patrimonio edilizio esistente, l’adozione di
impianti, di tecnologie e di modelli gestionali che incrementino i livelli prestazionali relativi
alla sicurezza;
• promuovere, in particolare negli interventi sul patrimonio edilizio esistente, l’adozione di
impianti, di tecnologie e di modelli gestionali che incrementino i livelli prestazionali relativi
alla sostenibilità energetica;
• promuovere progetti innovativi per la gestione del patrimonio immobiliare e dei servizi abitativi di edilizia residenziale pubblica;
• valorizzare il patrimonio immobiliare pubblico e/o privato.
1.2 Incremento dell’autonomia e 1.2.1 Definire interventi innovativi, anche a valenza dimostrativa, per ridurre i consumi enerdella sostenibilità energetica.
getici e implementare la certificazione energetica degli edifici pubblici.
Interventi innovativi, anche a 1.2.2 Definire interventi per il miglioramento dell’efficienza energetica degli impianti di illumivalenza dimostrativa, per ridur- nazione pubblica.
re i consumi energetici e implementare la certificazione energetica degli edifici pubblici.
A chi possono essere erogate le risorse (beneficiari)
1.1 Edilizia Residenziale Pubblica
Ai proprietari di patrimonio immobiliare già destinato o da destinare all’erogazione di servizi
abitativi di edilizia residenziale pubblica, che si impegnino a realizzare le opere proposte e ad
erogare il servizio abitativo per un periodo non inferiore a 25 anni, rendicontandone costi e
ricavi.
1.2 Incremento dell’autonomia e 1.2.1 Agli enti pubblici proprietari di cui sopra che si impegnino a presentare progetti esecutivi
della sostenibilità energetica.
finalizzati a migliorare le prestazioni energetiche dell’edificio (inteso come complesso edilizioimpiantistico) sulla base di una diagnosi energetica corredata da attestato di certificazione
Interventi innovativi, anche a energetico, conforme a quanto previsto con d.g.r. 5773/2007.
valenza dimostrativa, per ridur- Le caratteristiche dei beneficiari potranno subire variazioni o contenere ulteriori specifiche in
re i consumi energetici e imple- relazione al previsto utilizzo di risorse comunitarie.
mentare la certificazione ener1.2.2
getica degli edifici pubblici.
– Comune singolo.
– Comune in forma associata.
– Unione dei comuni.
– Comunità montana.
Le caratteristiche dei beneficiari potranno subire variazioni o contenere ulteriori specifiche in
relazione al previsto utilizzo di risorse comunitarie.
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Quali sono gli interventi finanziabili
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– 1000 –
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
1.1 Edilizia Residenziale Pubblica
I cofinanziamenti sono assegnati per mettere a disposizione, all’interno del perimetro di cui
all’art. 4, patrimonio immobiliare da destinare all’erogazione di servizi abitativi di edilizia
residenziale pubblica.
Il patrimonio immobiliare deve essere costituito da interi fabbricati ovvero da porzioni degli
stessi, definite e autonome dal punto di vista distributivo (per es. vano scala o piano tipo),
escludendo quindi singoli alloggi.
Sono finanziabili interventi finalizzati ad ottenere patrimonio immobiliare rispondente ai requisiti prestazionali, tipologici e tecnologici, di cui alle linee guida allegate, attraverso le seguenti tipologie di intervento:
• acquisto di fabbricati esistenti, con o senza opere;
• tipologie che determinino accatastamento di nuove unità immobiliari (nuova costruzione);
• tipologie che determinino variazioni catastali delle unità immobiliari esistenti a destinazione abitativa e delle loro pertinenze, che ne incrementino la rendita catastale (sostituzione edilizia, ristrutturazione edilizia, recupero dei sottotetti ad uso abitativo, frazionamento o accorpamento, realizzazione di servizi igienici conformi alla normativa vigente).
In tal caso sono finanziabili le spese relative non solo alle unità immobiliari ad uso residenziale
e alle loro pertinenze esclusive, ma anche alle parti comuni.
Non sono finanziabili le spese relative a parti del fabbricato avente destinazione diversa da
quella residenziale, in tal caso le spese relative alle parti comuni potranno essere finanziabili
solo per una quota pari all’incidenza delle superfici residenziali rispetto alle superfici totali.
Non sono finanziabili interventi per i quali, alla data di pubblicazione del bando, siano già
stati approvati i progetti definitivi, che ne assicurano la copertura economico-finanziaria.
1.2 Incremento dell’autonomia e
della sostenibilità energetica.
Interventi innovativi, anche a
valenza dimostrativa, per ridurre i consumi energetici e implementare la certificazione energetica degli edifici pubblici.
1.2.1 Progetti esecutivi finalizzati a migliorare le prestazioni energetiche dell’edificio (inteso
come complesso edilizio-impiantistico) sulla base di una diagnosi energetica corredata da attestato di certificazione energetico, conforme a quanto previsto con d.g.r. 5773/2007.
La progettazione per la riqualificazione energetica può riguardare interventi che non necessitano di permesso di costruzione o di riclassificazione catastale.
Qualora gli interventi siano realizzati contestualmente ad altre opere nell’ambito del Contratto
di Quartiere, l’intervento finalizzato al miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio
deve essere individuato come un lotto progettuale a sé stante, poiché verrà finanziato con fondi
POR 2007-2013.
1.2.2 Interventi per l’adeguamento degli impianti di illuminazione pubblica inseriti nel piano
illuminazione adottato dal comune. Il progetto, corredato di planimetrie in scala adeguata,
deve essere redatto in conformità alla legge regionale 27 marzo 2000, n. 17 e ai declinati criteri
applicativi di cui alla d.g.r. 20 settembre 2001, n. 7/6162 (BURL 1 ottobre 2001, estratto Se.O.
n. 40), considerati gli eventuali limiti derivanti dalla presenza di fasce di rispetto degli osservatori astronomici e astrofisici di cui alle dd.g.r. 11 dicembre 2000, n. 7/2611 (BURL 1 febbraio
2001, 2º S.S. al n. 5) e 5 dicembre 2006, n. 3720 relativa all’Osservatorio in Comune di Cernusco S. Naviglio.
Qualora gli interventi siano realizzati contestualmente ad altre opere nell’ambito del Contratto
di Quartiere, l’intervento di adeguamento degli impianti di illuminazione pubblica deve essere
individuato come un lotto progettuale a sé stante, poiché verrà finanziato con fondi POR 20072013.
Quali sono le spese ammesse
1.1 Edilizia Residenziale Pubblica
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acquisto di aree e fabbricati;
demolizioni parziali o totali;
realizzazione di opere edili e impiantistiche;
spese tecniche;
oneri di urbanizzazione;
contributi per gli allacciamenti;
oneri finanziari e fiscali.
1.2 Incremento dell’autonomia e 1.2.1 Le spese ammissibili sono le seguenti:
della sostenibilità energetica.
• Diagnosi energetica, eseguita sulla base dell’attestato di certificazione energetica (secondo
quanto previsto dalla d.g.r. 5773/2007) e comprensiva di studi ed analisi dei vantaggi conInterventi innovativi, anche a
seguibili con diverse opzioni di interventi di riqualificazione energetica (in relazione ai
valenza dimostrativa, per ridurmateriali, al progetto architettonico e agli impianti termici).
re i consumi energetici e imple•
Progettazione degli interventi da realizzare sull’involucro edilizio (coibentazione, nuovi
mentare la certificazione enervolumi tecnici, strutture per apporti solari gratuiti), degli impianti per la produzione di
getica degli edifici pubblici.
energia da fonti rinnovabili, degli impianti di climatizzazione.
1.2.2 Le spese ammissibili sono le seguenti:
• spese tecniche di progettazione, direzione lavori, studi di valutazione di impatto ambientale, collaudi (fino a un massimo del 7% dell’importo delle opere e forniture ritenute ammissibili);
• attrezzature, macchinari ed impianti;
• opere murarie ed assimilabili.
Sono ammissibili le spese sostenute a decorrere dal 1º gennaio 2008.
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Come vengono erogate le risorse
1.1 Edilizia Residenziale Pubblica
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– 1001 –
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
L’erogazione del cofinanziamento sarà subordinata al monitoraggio dello stato di avanzamento
delle opere, effettuato sulla base del cronoprogramma e dell’andamento previsionale della spesa su base semestrale, fornito dal partenariato in fase negoziale.
La liquidazione delle risorse avverrà con le seguenti modalità:
– anticipo delle spese previste, per il primo semestre, dall’andamento previsionale della spesa presentato;
– le successive rate semestrali di cofinanziamento sono determinate sulla base del conguaglio semestrale effettuato a seguito di rendicontazione delle spese effettivamente sostenute
rispetto a quelle previste nel semestre, fino al raggiungimento dell’80% del cofinanziamento dovuto;
– la rata di cofinanziamento a saldo verrà erogata a seguito di trasmissione di certificato di
collaudo o di regolare esecuzione.
Il verificarsi di inerzie, ritardi e inadempienze determina la sospensione dell’erogazione delle
rate di cofinanziamento.
1.2 Incremento dell’autonomia e 1.2.1 Le erogazioni avverranno in 2 tranches, la prima pari al 30% e la seconda al 70%.
della sostenibilità energetica.
Interventi innovativi, anche a 1.2.2 Le erogazioni, avverranno in 4 tranches, secondo l’avanzamento e la rendicontazione dei
valenza dimostrativa, per ridur- lavori.
re i consumi energetici e implementare la certificazione energetica degli edifici pubblici
I parametri per il calcolo dei cofinanziamenti richiedibili saranno individuati da specifiche tecniche all’interno dell’invito.
6.2. ASSE 2 – Coesione sociale
ASSE 2 – COESIONE SOCIALE
Obiettivi specifici
Promuovere e attivare energie e risorse già presenti sul territorio e nella comunità per realizzare maggiore coesione sociale ed accrescere le opportunità di inclusione sociale nei confronti
dei cittadini e delle famiglie che vivono nei quartieri.
In particolare:
1. promuovere la capacità di relazione fra i soggetti del territorio;
2. sostenere la famiglia nelle funzioni genitoriali;
3. accompagnare la mobilità connessa alla realizzazione del Contratto di Quartiere.
A chi possono essere erogate
le risorse (beneficiari)
Soggetti non profit che aderiscono al partenariato. Anche il referente di asse deve essere un
soggetto privato non profit.
Quali sono gli interventi
finanziabili
Gli interventi finanziabili sono riferiti agli obiettivi specifici indicati sopra:
1. sviluppo di reti territoriali; costruzione, consolidamento e allargamento di legami e di
relazioni sostenibili fra soggetti pubblici e privati attivi sul territorio, in una logica di rete
per interventi, opportunità ed esperienze;
2. iniziative di prevenzione e di contrasto dell’esclusione sociale, con particolare riferimento
a maternità, lavoro, bisogni dei figli nelle diverse età, disagio adolescenziale, abbandono
scolastico, rapporti intergenerazionali e aggregazione;
3. azioni di supporto e/o accompagnamento delle famiglie coinvolte in piani di mobilità
dovuti alle ristrutturazioni edilizie, con particolare attenzione alle situazioni di fragilità
sociale.
Le proposte devono essere coerenti con la programmazione locale, cioè devono contenere una
validazione da parte dell’Ufficio di Piano competente per territorio.
NON SONO FINANZIABILI INTERVENTI STRUTTURALI
Quali sono le spese ammesse
1. Personale dipendente e collaboratori esterni: retribuzione ed oneri del personale dipendente, compensi ed oneri per i collaboratori.
2. Viaggi, vitto e alloggio in ambito nazionale: Spese di viaggio, spese di vitto e alloggio per
personale dipendente e collaboratori esterni.
3. Immobili, arredi e attrezzature: Affitto o ammortamento locali, Manutenzione ordinaria e
pulizia locali, Affitto / leasing / ammortamento arredi, Acquisto altre attrezzature, Manutenzione ordinaria attrezzature.
4. Risorse tecnologiche: Licenze d’uso software, Affitto / leasing / ammortamento hardware,
Costo delle telecomunicazioni, Manutenzione e gestione risorse tecnologiche.
5. Costi generali: Illuminazione e forza motrice, Riscaldamento e condizionamento, Telefono,
Spese postali, Cancelleria e stampati.
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Come vengono erogate le risorse
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Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
Per ogni singolo Contratto di Quartiere il finanziamento regionale, a fondo perduto, non sarà
superiore all’80% del suo costo complessivo e non sarà inferiore a C 300.000,00.
L’erogazione del cofinanziamento sarà subordinata al monitoraggio dello stato di avanzamento
delle azioni, effettuato sulla base del cronoprogramma e dell’andamento previsionale della
spesa su base semestrale, fornito dal partenariato in fase negoziale.
La liquidazione delle risorse avverrà con le seguenti modalità:
– anticipo delle spese previste, per il primo semestre, dall’andamento previsionale della spesa presentato;
– le successive rate semestrali di cofinanziamento sono determinate sulla base del conguaglio semestrale effettuato a seguito di rendicontazione delle spese effettivamente sostenute
rispetto a quelle previste nel semestre, fino al raggiungimento dell’80% del cofinanziamento dovuto;
– la rata di cofinanziamento a saldo verrà erogata a seguito di trasmissione di relazione
amministrativo-contabile, determine di impegno di spesa, di liquidazione e fatture per
tutti gli altri interventi finanziabili.
Il verificarsi di inerzie, ritardi e inadempienze determina la sospensione dell’erogazione delle
rate di cofinanziamento.
6.3. ASSE 3 – Sicurezza
ASSE 3 – SICUREZZA
Obiettivi specifici
• Sviluppo di interventi e azioni volti al miglioramento della percezione della sicurezza
urbana nei quartieri ERP e nelle aree con un livello di degrado in crescita o grave.
• Incrementare i livelli prestazionali relativi alla sicurezza nel patrimonio destinato all’edilizia residenziale pubblica, attraverso l’installazione di impianti e di tecnologie per la sicurezza, integrati dall’adozione di metodi innovativi per la gestione del patrimonio immobiliare, al fine di incrementare la sicurezza percepita dai residenti e di prevenire le occupazioni abusive.
• Incrementare i livelli prestazionali relativi alla sicurezza nel contesto urbano, attraverso
l’utilizzo di impianti e di tecnologie, nonché l’attivazione di presidi di Forze dell’Ordine e
di Polizia Locale.
I presupposti e gli ambiti di attività sono:
• individuazione e specificazione dell’ambito tematico e territoriale, della problematica e
delle azioni di intervento;
• condivisione e coinvolgimento di organi decentrati dello Stato, Province, Comuni e delle
altre autonomie locali e funzionali, degli enti e associazioni presenti sul territorio;
• enucleazione di specifiche situazioni di disagio, degrado o potenziale pericolo per lo svolgimento di una civile convivenza.
A chi possono essere erogate
le risorse (beneficiari)
Beneficiari del finanziamento saranno il/i Comune/i o il capofila del partenariato.
Ai beneficiari del finanziamento saranno erogati contributi in conto capitale ed in spesa corrente per la realizzazione di interventi indicati nel successivo punto «Interventi finanziabili».
Quali sono gli interventi
finanziabili
L’azione si attua attraverso il finanziamento di progetti riguardanti la realizzazione di uno o
più dei seguenti interventi:
• Apertura di presidi territoriali decentrati nell’ambito dell’area individuata. Tale
struttura può essere aperta anche con la prospettiva di un’attività polifunzionale, potendo
essere utilizzata da più enti coinvolti nel progetto, ognuno per la parte di propria competenza. Il finanziamento può riguardare i seguenti interventi: costruzione, ristrutturazione,
modifica, acquisto dell’immobile, arredi, apparecchiature tecnico strumentali.
• Istituzione del «vigile di quartiere».
• Sviluppo di iniziative per interventi di mediazione culturale e reinserimento sociale.
• Iniziative finalizzate alla prevenzione dei fenomeni di violenza nei confronti di donne,
bambini ed anziani.
Quali sono le spese ammesse
• Apertura di presidi territoriali decentrati nell’ambito dell’area individuata. Il finanziamento può riguardare i seguenti interventi: costruzione, ristrutturazione, modifica, acquisto dell’immobile, arredi, apparecchiature tecnico strumentali.
• Istituzione del «vigile di quartiere» – Realizzazione dei servizi di Polizia Locale.
• Sviluppo di iniziative per interventi di mediazione culturale e reinserimento sociale
– Sono ammessi interventi sia in conto capitale che in spesa corrente posti in essere soprattutto dalla Polizia Locale.
• Iniziative finalizzate alla prevenzione dei fenomeni di violenza nei confronti di donne, bambini ed anziani – Sono ammessi interventi sia in conto capitale che in spesa
corrente posti in essere soprattutto dalla Polizia Locale.
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Come vengono erogate le risorse
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Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
L’erogazione del cofinanziamento sarà subordinata al monitoraggio dello stato di avanzamento
delle azioni, effettuato sulla base del cronoprogramma e dell’andamento previsionale della
spesa su base semestrale, fornito dal partenariato in fase negoziale.
La liquidazione delle risorse avverrà con le seguenti modalità:
– anticipo delle spese previste, per il primo semestre, dall’andamento previsionale della spesa presentato;
– le successive rate semestrali di cofinanziamento sono determinate sulla base del conguaglio semestrale effettuato a seguito di rendicontazione delle spese effettivamente sostenute
rispetto a quelle previste nel semestre, fino al raggiungimento dell’80% del cofinanziamento dovuto;
– la rata di cofinanziamento a saldo verrà erogata a seguito di trasmissione di certificato di
collaudo o di regolare esecuzione (per opere edilizie/infrastrutturali) e di relazione amministrativo-contabile, determine di impegno di spesa, di liquidazione e fatture per tutti gli
altri interventi finanziabili.
Il verificarsi di inerzie, ritardi e inadempienze determina la sospensione dell’erogazione delle
rate di cofinanziamento.
6.4. ASSE 4 – Rivitalizzazione economica
ASSE 4 – RIVITALIZZAZIONE ECONOMICA
Obiettivi specifici
• favorire il recupero di produttività e di competitività delle imprese artigianali, commerciali e di servizio esistenti;
• promuovere la creazione, l’insediamento e l’avvio di nuove attività artigianali, commerciali
e di servizio;
• favorire lo sviluppo della rete commerciale al dettaglio, per garantire un’adeguata gamma
di prodotti e di servizi ai residenti;
• sviluppare reti infrastrutturali e logistiche, telematiche ed energetiche, nonché l’attrazione
di investimenti ed iniziative imprenditoriali atte a consolidare i sistemi territoriali;
• creazione di organismi di gestione integrata del quartiere che promuovono la partecipazione della proprietà immobiliare, dei cittadini e delle imprese alle iniziative del quartiere.
A chi possono essere erogate le risorse (beneficiari)
4.1 Artigianato
Imprese artigiane in forma singola e/o associata (consorzi, società consortili anche in forma
di cooperativa, associazioni temporanee e società cooperative a responsabilità limitata (s.c.r.l.)
tra imprese artigiane, iscritti/e alla separata sezione dell’Albo Artigiani.
4.2 Commercio
PMI e microimprese del Commercio in forma singola o associata (consorzi; cooperative; associazioni di imprese) secondo le attività.
Quali sono gli interventi finanziabili
4.1 Artigianato
• investimenti su aree e immobili destinate/i a sedi produttive;
• investimenti su beni mobili;
• investimenti in innovazione tecnologica, con riferimento all’innovazione di prodotto e/o
di processo;
• investimenti finalizzati ad introdurre tecnologie innovative che riducano nel ciclo dell’attività produttiva, l’impatto ambientale in termini di emissioni d’aria, acqua, rifiuti, rumore,
risparmio energetico;
• investimenti volti alla sicurezza degli ambienti di lavoro e per la tutela dai fenomeni di
criminalità;
• investimenti per il potenziamento, consolidamento, realizzazione e riqualificazione della
dotazione infrastrutturale delle imprese artigiane; in particolare attraverso interventi finalizzati:
– al completamento delle strutture destinate alla produzione e commercializzazione dei
prodotti;
– all’ampliamento della sede produttiva e delle pertinenze ad essa connesse, legate strettamente al processo di ammodernamento aziendale e correlate alla diversificazione e/o
implementazione delle linee di prodotto o processo.
4.2 Commercio
Il programma regionale finanzia azioni mirate a favorire lo sviluppo in luogo della rete commerciale al dettaglio per garantire un’adeguata gamma di prodotti e servizi ai residenti.
Le azioni possono comprendere:
a) interventi di riqualificazione, anche attraverso accorpamenti, degli spazi commerciali esistenti finalizzati all’insediamento di nuove attività o all’ampliamento/innovazione delle
attività commerciali esistenti, da realizzarsi a cura dell’imprenditore commerciale;
b) interventi di realizzazione di nuovi spazi coperti e/o aperti per le attività di vendita al
dettaglio, preferibilmente strutturati lungo percorsi di raccordo ad aree commerciali esistenti esterne al quartiere oggetto di proposta di contratto o in raccordo ad altre aree
commerciali all’interno del quartiere;
d) interventi per la razionalizzazione delle attività di carico e scarico; logistica;
e) acquisizione e ammodernamento, delle strutture immobiliari e l’adeguamento degli impianti e delle attrezzature;
f) creazione di servizi al consumatore (baby parking, servizi di consegna a domicilio per
anziani e diversamente abili, .....);
h) iniziative volte alla creazione di una cellula di gestione di centro quartiere.
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Quali sono le spese ammesse
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Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
4.1 Artigianato
1) Investimenti su aree o immobili destinati a sedi produttive:
• acquisizione di aree o immobili destinati a sedi produttive;
• spese di consulenza strettamente connesse alla realizzazione degli investimenti;
• impianti di servizio riferiti agli investimenti di cui sopra.
2) Investimenti su beni mobili:
• acquisto di arredi e mobili strettamente funzionali al progetto ed all’attività artigianale
dell’impresa;
• acquisto di macchine utensili o di produzione, macchinari, apparecchiature e attrezzature in genere.
3) Investimenti in innovazione tecnologica:
• acquisto di macchine utensili o di produzione, macchinari, apparecchiature e attrezzature il cui utilizzo sia correlato all’attività svolta dall’impresa e diretto ad innovazione di
prodotto e/o di processo;
• acquisto e/o installazione e/o realizzazione di impianti necessari al funzionamento dei
nuovi macchinari/attrezzature;
• spese di consulenza strettamente connesse alla realizzazione degli investimenti;
• spese per la formazione del personale, attinente all’investimento e non rientrante nei
dispositivi della l. 626/94, nella misura del 10% del totale dell’investimento riconosciuto;
• spese per il raggiungimento di certificazioni volontarie europee/internazionali.
4) Investimenti finalizzati a ridurre l’impatto ambientale
Gli interventi devono essere finalizzati alla prevenzione e alla riduzione dell’inquinamento
derivante dai processi produttivi. A tal fine verranno finanziati gli investimenti destinati al
miglioramento del ciclo produttivo di produzioni esistenti oppure a produzioni nuove o
riprogettate, relativi a:
• tecnologie pulite nei cicli produttivi che riducano, alla fonte, le emissioni inquinanti e la
produzione di rifiuti;
• tecniche di abbattimento delle emissioni e della produzione di rifiuti, finalizzate ad una
tutela ambientale migliorativa rispetto ai limiti normativi di riferimento;
• recupero e riciclo dei residui della lavorazione;
• spese di consulenza strettamente connesse alla realizzazione degli investimenti;
• spese per il raggiungimento di certificazioni volontarie europee/internazionali in campo
ambientale.
5) Investimenti volti alla sicurezza degli ambienti di lavoro e per la tutela da fenomeni di
criminalità:
• installazione di sistemi di video sorveglianza (nel rispetto della legge 196/03);
• videoprotezioni a circuito interno e circuiti di videocamere;
• sensori a infrarossi e rilevatori ad alta tecnologia;
• sistema di allarme con individuazione satellitare, collegato con centrali operative;
• inferriate e porte blindate di sicurezza;
• tutela e sicurezza dei lavoratori (esclusi gli interventi a valere sulla l. 626/94);
• spese di consulenza strettamente connesse alla realizzazione degli investimenti.
6) Investimenti per il potenziamento, consolidamento, realizzazione e riqualificazione della
dotazione infrastrutturale e del patrimonio edilizio:
• opere murarie e assimilate, finalizzate al potenziamento infrastrutturale e all’ammodernamento dell’impresa, ad esclusione di opere ed oneri di urbanizzazione.
4.2 Commercio
È possibile richiedere il cofinanziamento regionale per:
a) acquisto di edifici e locali esistenti;
b) opere di ristrutturazione e di nuova costruzione, compresi gli impianti tecnici;
c) progettazione, direzione lavori, collaudo e piani per la sicurezza del cantiere (nella misura
massima ammissibile del 10% del costo dei lavori a base d’asta);
d) acquisto di nuove attrezzature e impianti per spazi aperti esterni ai locali di vendita;
e) acquisto di nuove attrezzature e altri beni (impianti di controllo e allarme connessi ad
innalzare il profilo di sicurezza, insegne e arredi);
f) realizzazione di campagne pubblicitarie;
g) organizzazione di eventi, manifestazioni promozionali, interventi di formazione;
h) spese di start up per la costituzione della cellula di gestione e spese per l’attivazione di
servizi al consumatore.
Le spese di cui alle lettere c), f), g), h) non potranno essere ammesse per un importo superiore
al 10% del totale dell’investimento complessivo riconosciuto.
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Come vengono erogate le risorse
4.1 Artigianato
4.2 Commercio
Y
– 1005 –
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
Ai beneficiari saranno erogati contributi in conto interessi per investimenti settennali per opere
di ristrutturazione e acquisti di beni immobili e quinquennali per acquisti di attrezzature per
interventi massimi ammissibili di C 250.000,00.
Il contributo concesso da Regione Lombardia corrisponde ad un abbattimento di 2,5 punti del
tasso applicato all’operazione. Le risorse verranno erogate a fronte degli oneri finanziari relativi alle operazioni di finanziamento stipulate fra i beneficiari ed un istituto bancario.
Regione Lombardia si avvale di Finlombarda per la definizione dei rapporti con gli istituti di
credito che supporteranno gli investimenti.
I contributi alle imprese saranno erogati in regime «de minimis».
Alla richiesta di finanziamento dovrà essere allegata idonea autocertificazione a firma del soggetto beneficiario che dichiara che in caso di assegnazione di finanziamento con il presente
bando la somma degli incentivi ricevuti nel triennio (computato nei due anni precedenti e
nell’anno in corso ai quali si somma il contributo in conto interesse erogato con il presente
finanziamento) non eccede C 200.000,00.
7. Elaborati da presentare
Le proposte di Contratto di Quartiere dovranno comprendere:
– una relazione di analisi generale e singole relazioni di analisi
per ogni asse di intervento;
– una relazione sulla proposta generale e singole relazioni sulle
proposte relative ai vari assi di intervento;
– il cronoprogramma di massima relativo alle azioni previste
per ciascun asse nel corso dell’intero intervento. Il documento sarà organizzato su base semestrale e dovrà essere compilato seguendo le indicazioni presenti nelle linee guida;
– la domanda di partecipazione al 2º Programma Regionale
Contratti di Quartiere, con i relativi allegati, rilasciata dalla
procedura informatica, sottoscritta da tutti i componenti del
partenariato.
La modalità di compilazione dei documenti sarà supportata
da linee guida allegate all’invito.
8. Come vengono valutate le proposte
La valutazione delle proposte è affidata, a seguito di preventiva
istruttoria degli uffici regionali competenti, al Comitato di Coordinamento (di cui al decreto dirigenziale n. 2270 del 6 marzo
2008) che procederà, in primo luogo, alla verifica dell’esistenza
dei requisiti di ammissibilità di seguito elencati. Il mancato possesso dei requisiti suddetti determina l’esclusione automatica del
partenariato. In caso di accertato possesso dei requisiti di ammissibilità, l’organo di valutazione procederà alla valutazione
delle proposte ammesse nel loro complesso e nelle singole componenti sulla base di criteri di eleggibilità da articolare e specificare nell’invito in relazione a:
a) Livello di degrado
b) Partenariato
c) Azioni proposte
d) Sostenibilità degli interventi
REQUISITI DI AMMISSIBILITÀ:
• Rispetto delle modalità di presentazione della domanda online + cartaceo sottoscritto da legale/i rappresentanti
• Rispetto dei termini di presentazione
• Rispetto di tutti i requisiti prescritti a pena di esclusione per
il partenariato nel suo complesso e per i singoli partner
• Produzione atto costitutivo ATS ovvero lettera di impegno
alla costituzione dell’ATS avente contenuto specificato nel
bando
• Individuazione del soggetto responsabile per asse
• Produzione del CV del Direttore di CdQ
• Quantificazione dell’apporto di risorse di ogni partner
• (Solo in caso di capofila diverso dal comune) Disponibilità da
parte del capofila del patrimonio immobiliare destinato o da
destinare a ERP all’interno del perimetro del CdQ
• Perimetrazione del Quartiere
• Previsione dell’ultimazione di tutte le opere edilizie prevista
entro e non oltre il settimo anno dalla sottoscrizione della
convenzione
• Attivazione di tutti i 4 assi proposti ovvero esistenza della
motivazione a supporto della non attivazione di uno specifico asse (ricavabile dalla relazione di analisi presentata)
• La relazione di analisi si compone di tutte le componenti
previste
• La proposta è composta da tutte le componenti previste.
9. Procedure successive alla valutazione
Al termine della valutazione di cui al precedente punto, si
provvederà, in sede di Comitato di Coordinamento, alla predisposizione di apposita graduatoria delle proposte, approvata con
decreto dirigenziale e utile ai fini dell’individuazione delle proposte da ammettere alla successiva fase negoziale. Nello specifico
saranno ammesse alla successiva fase negoziale le proposte collocate alle prime posizioni della suddetta graduatoria nei limiti
dell’entità delle risorse finanziabili cosı̀ come quantificate al punto 2.
La fase negoziale si aprirà con l’invio di una lettera di invito,
con la quale i partenariati utilmente classificati in graduatoria
saranno invitati ad approfondire la proposta presentata in fase
concorsuale producendo a pena di esclusione entro il termine
indicato nella lettera di invito la seguente documentazione:
– piano operativo di realizzazione, comprensivo della progettazione preliminare e del piano di mobilità ove necessario;
– cronoprogramma di dettaglio;
– piano economico finanziario, con andamento previsionale
della spesa semestrale;
– modalità di gestione e monitoraggio articolata su base semestrale.
Si procederà, in primo luogo, alla valutazione della documentazione presentata in termini di completezza, correttezza tecnica, coerenza e rispondenza, in senso formale e sostanziale, agli
elementi indicati in sede di proposta. Si procederà, quindi, alla
contrattualizzazione delle proposte, in modo da ottenerne la
massima coerenza con gli obiettivi delle politiche regionali e locali, nel rispetto delle esigenze di fattibilità degli interventi e di
rapido utilizzo delle risorse assegnate. Nell’ipotesi in cui il partenariato ammesso dovesse assumere posizioni non collaborative
(es. a seguito delle indicazioni e/o richieste avanzate dall’amministrazione procedente la documentazione dovesse risultare
mancante, carente, incoerente o non rispondente alla proposta e
agli obiettivi dell’amministrazione) la Regione potrebbe procedere alla sua esclusione ed il partenariato che secondo l’ordine di
graduatoria risultasse primo degli esclusi sarebbe invitato a partecipare alla fase negoziale.
La fase negoziale si concluderà entro il termine massimo di
quattro mesi dalla data di invio della lettera di invito, salva la
possibilità di prorogare il suddetto termine in caso di attivazione
del meccanismo di scorrimento della graduatoria. Della chiusura
della fase negoziale sarà data comunicazione ai partenariati ammessi al finanziamento e nello stesso atto si indicherà – per i
partner non ancora formalmente associati – il termine entro cui
procedere alla costituzione formale dell’ATS di cui al precedente
punto 3. Il suddetto termine è perentorio.
All’esito positivo della fase negoziale, Regione Lombardia e
ciascuno dei partenariati ammessi al finanziamento procederanno alla stipula di apposita convenzione, il cui schema sarà allegato alla lettera di invito. Nel caso in cui il patrimonio immobiliare
destinato agli interventi di edilizia residenziale pubblica fosse di
proprietà di un soggetto privato si procederà alla stipula, altresı̀,
di apposita convenzione tra Regione Lombardia, Comune e soggetto privato relativamente alla gestione degli immobili adibiti
ad ERP.
L’ultima fase del percorso consiste nella fase attuativa, nella
quale il partenariato procederà alla realizzazione del programma
Y
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
– 1006 –
e Regione Lombardia provvederà all’erogazione dei cofinanziamenti, al monitoraggio e alla valutazione dei processi e dei risultati, conformemente a quanto previsto in convenzione.
D) ATTI DIRIGENZIALI
GIUNTA REGIONALE
Presidenza
[BUR20080115]
[1.2.0]
Com.r. 1 aprile 2008 - n. 70
Direzione Centrale Affari Istituzionali e Legislativo – Struttura Segreteria di Giunta – Riepilogo fascicoli BURL del mese
di febbraio 2008
Si comunica che nel mese di febbraio 2008 sono stati pubblicati i seguenti fascicoli del Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
LEGENDA
Se.O.
S.O.
S.S.
Se.I. e C.
Se.I.Bis
Se.O.Bis
=
=
=
=
=
=
Serie Editoriale Ordinaria
Supplemento Ordinario
Supplemento Straordinario
Serie Editoriale Inserzioni e Concorsi
Serie Editoriale Inserzioni Bis
Serie Editoriale Ordinaria Bis
FEBBRAIO 2008
N. BUR
DATA
EDIZIONE
N. POSTALE
5
1/2
III S.S.
24
6
4/2
5/2
6/2
7/2
8/2
Se.O + Se.O.Bis
I S.S.
Se.I. e C.
II S.S.
III S.S.
25
26
27
28
29
7
11/2
12/2
13/2
13/2
14/2
15/2
15/2
Se.O + Se.O.Bis
I S.S.
Se.I. e C.
Se.I.Bis
II S.S.
III S.S.
IV S.S.
30
31
32
32
33
34
34
8
18/2
18/2
19/2
20/2
21/2
22/2
22/2
Se.O + Se.O.Bis
I S.O.
I S.S.
Se.I. e C.
II S.S.
III S.S.
IV S.S.
35
36
37
38
39
40
40
9
25/2
26/2
27/2
28/2
28/2
29/2
Se.O + Se.O.Bis
I S.S.
Se.I. e C.
II S.S.
III S.S.
IV S.S.
41
42
43
44
44
45
D.G. Agricoltura
[BUR20080116]
[4.3.2]
D.d.g. 18 marzo 2008 - n. 2728
D.g.r. n. 5100/2007 – Organizzazioni di Produttori agricoli –
Accoglimento della richiesta di riconoscimento di Organizzazione di Produttori agricoli (OP) interregionale della ditta
«Granlatte s.c.a.», p. IVA 00326280377, ed iscrizione nell’elenco regionale delle OP per il settore del latte e derivati
IL DIRETTORE
DELLA DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA
Visti:
– il d.lgs. n. 102 del 27 maggio 2005, inerente la regolazione
dei mercati agroalimentari, che rinnova gli obblighi, le forme
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
giuridiche, i requisiti delle Organizzazioni di Produttori agricoli
(OP), demandando la competenza del relativo riconoscimento e
revoca alle Regioni, ed abroga gli articoli 26, 27 e 28 del d.lgs.
n. 228 del 18 maggio 2001 e successive modifiche ed integrazioni;
– l’art. 5 della l.r. n. 7 del 7 febbraio 2000, inerente le modalità
per il riconoscimento delle Organizzazioni di Produttori agricoli
in Regione Lombardia, cosı̀ come modificato dall’articolo 2 comma 4 della l.r. n. 6 dell’8 febbraio 2005;
– il decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e
Forestali del 12 febbraio 2007 n. 85/TRAV che stabilisce alcune
norme attuative previste dall’articolo 3 del d.lgs. n. 102/05 tra cui
la facoltà delle Regioni di stabilire limiti minimi propri purché
superiori a quelli nazionali;
– la delibera di Giunta regionale del 18 luglio 2007 n. 8/5100
inerente le determinazioni in ordine al riconoscimento delle Organizzazioni di Produttori agricoli, ai sensi del d.lgs. n. 102/2005
e della legge regionale n. 7/2000;
Considerato che il d.m. 85/TRAV del 12 febbraio 2007 dispone
i requisiti minimi nazionali nonché le competenze per il riconoscimento delle Organizzazioni di Produttori agricoli ed in particolare per le OP interregionali prevede la competenza in capo
alla Regione sul cui territorio viene realizzata la maggiore produzione, purché nel complesso rispettino i limiti posti dalla Regione di riferimento;
Considerato, inoltre, che la d.g.r. n. 8/5100/2007, nella tabella
3 dell’allegato A parte integrante e sostanziale, fissa per il settore
del latte e derivati limiti minimi superiori rispetto alle disposizioni nazionali sopra richiamate;
Visto il decreto del direttore della Direzione Generale Agricoltura n. 8381 del 25 luglio 2007 che approva le modalità operative
per il riconoscimento delle Organizzazioni di Produttori agricoli
di seguito OP, ai sensi della d.g.r. 8/5100/2007;
Vista la domanda di estensione del riconoscimento in qualità
di Organizzazione di Produttori agricoli (OP) interregionale pervenuta il 14 febbraio 2008, prot. n. M1.2008.3448, per il tramite
della Regione Emilia-Romagna e presentata dal signor Gianpiero
Calzolari, legale rappresentante della società «Granlatte s.c.a.»,
p. IVA 00326280377 con sede a Bologna, in via Cariano, 36 –
40127 – (BO);
Verificata la documentazione presentata in allegato alla domanda di estensione del riconoscimento di OP, della società
«Granlatte s.c.a.», p. IVA 00326280377, ed in particolare la presenza dei seguenti elementi:
– elenchi nominativi dei soci diretti ed indiretti;
– produzione di latte sul territorio regionale dei soci diretti ed
indiretti;
– dichiarazione sostitutiva di atto notorio ai sensi dell’art. 2
del d.d.g. 8381/2007;
Dato atto che, la documentazione sopra descritta è conforme
alle disposizioni previste dalle modalità operative individuate
con il d.d.g. n. 8381/2007, e fornisce le informazioni inerenti i
requisiti per il riconoscimento in qualità di OP nel settore del
latte e derivati della società «Granlatte s.c.a.», p. IVA
00326280377;
Visto il verbale di istruttoria amministrativa della Struttura
Organizzazioni Comuni di Mercato, Qualità e Interventi nelle Filiere Agroindustriali, Unità Organizzativa Programmazione Interventi per le Filiere Agroindustriali e lo Sviluppo Rurale, che
accerta il possesso dei requisiti da parte della società «Granlatte
s.c.a.», p. IVA 00326280377, ai fini del riconoscimento in qualità
di Organizzazione di Produttori agricoli nel settore del latte e
derivati, e ne propone l’iscrizione nel relativo elenco regionale;
Ritenuto pertanto:
a) di accogliere la domanda di estensione del riconoscimento
di Organizzazione di Produttori agricoli interregionale della società «Granlatte s.c.a.», p. IVA 00326280377 con sede a Bologna,
in via Cariano, 36 – 40127 – (BO);
b) di inserire l’Organizzazione di Produttori agricoli «Granlatte s.c.a.», p. IVA 00326280377 con sede a Bologna, in via Cariano,
36 – 40127 – (BO) nell’elenco delle Organizzazioni di Produttori
agricoli, nel settore del latte e derivati, con il numero 03L06;
c) di rendere noto il riconoscimento della società ««Granlatte
s.c.a.», p. IVA 00326280377 con sede a Bologna, in via Cariano,
36 – 40127 – (BO) mediante pubblicazione sul Bollettino Ufficiale
della Regione Lombardia (BURL);
d) di notificare il presente atto al Ministero per le Politiche
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Y
– 1007 –
Agricole, Alimentari e Forestali, per gli adempimenti di competenza;
Visti la l.r. n. 16/96 e successive modifiche e integrazioni, nonché i provvedimenti organizzativi dell’VIII legislatura;
Decreta
1. di accogliere la domanda di estensione del riconoscimento
di Organizzazione di Produttori agricoli interregionale della società «Granlatte s.c.a.», p. IVA 00326280377 con sede a Bologna,
in via Cariano, 36 – 40127 – (BO);
2. di inserire l’Organizzazione di Produttori agricoli «Granlatte
s.c.a.», p. IVA 00326280377 con sede a Bologna, in via Cariano,
36 – 40127 – (BO) nell’elenco delle Organizzazioni di Produttori
agricoli, nel settore del latte e derivati, con il numero 03L06;
3. di rendere noto il riconoscimento della società «Granlatte
s.c.a.», p. IVA 00326280377 con sede a Bologna, in via Cariano,
36 – 40127 – (BO) mediante pubblicazione sul Bollettino Ufficiale
della Regione Lombardia (BURL);
4. di notificare il presente atto al Ministero per le Politiche
Agricole, Alimentari e Forestali, per gli adempimenti di competenza.
Il direttore generale
Direzione Generale Agricoltura:
Umberto Benezzoli
D.G. Artigianato e servizi
[BUR20080117]
[4.6.2]
D.d.u.o. 31 marzo 2008 - n. 3081
Convenzione Regione Lombardia - Unioncamere Lombardia
per la promozione e lo sviluppo del comparto artigiano –
Ll.rr. nn. 73/89-17/90 – Approvazione bando per la concessione di contributi per la partecipazione di imprese artigiane a
manifestazioni fieristiche in Italia e all’estero – Scadenza 15
maggio 2008
IL DIRIGENTE DELLA UNITÀ ORGANIZZATIVA
ARTIGIANATO
Viste la l.r. 16 dicembre 1989 n. 73 «Disciplina istituzionale
dell’artigianato lombardo», la l.r. 20 marzo 1990 n. 17 «Disciplina degli interventi regionali a sostegno della promozione e dello
sviluppo del comparto artigiano in Lombardia», la l.r. 16 dicembre 1996 n. 34 «Interventi regionali per l’accesso al credito alle
imprese artigiane» nonché la l.r. 5 gennaio 2000 n. 1 «Riordino
del sistema delle autonomie in Lombardia. Attuazione del d.lgs.
31 marzo 1998 n. 112» disciplinanti l’esercizio delle funzioni della Regione in materia di Artigianato;
Vista la d.g.r. 29 marzo 2006, n. 8/2210 con oggetto «Schema
di accordo di programma con il Sistema Camerale per lo sviluppo economico e la competitività del sistema lombardo», divenuto
operativo con la sottoscrizione dell’accordo che sancisce l’alleanza strategica tra Regione Lombardia e il Sistema Camerale, disegnando un quadro di collaborazione dove si individuano le priorità e su di esse si concentrano gli sforzi;
Considerato che operativamente l’Accordo si traduce in un Piano d’Azione concentrato su cinque assi di intervento tra i quali
l’asse 5 dedicato all’artigianato e micro impresa;
Vista la d.g.r. 8 marzo 2006, n. 8/2063 «Approvazione dello
schema di Convenzione tra Regione Lombardia – Direzione Generale Artigianato e Servizi – e Unione delle Camere di Commercio della Lombardia per la promozione e lo sviluppo del comparto artigiano»;
Vista la Convenzione sottoscritta in data 11 maggio 2006, con
scadenza 31 dicembre 2010, inserita nella raccolta convenzioni
e contratti in data 25 maggio 2006, al n. 8929/RCC;
Visti gli articoli 1 e 4 della suddetta convenzione che prevedono che gli Enti firmatari attivino iniziative comuni di promozione finalizzate al sostegno e allo sviluppo del comparto artigiano,
da realizzarsi con risorse congiunte messe a disposizione dai due
Enti;
Dato atto che le risorse complessivamente destinate all’attuazione della Convenzione ammontano, per il periodo 2006-2010,
ad un importo non inferiore a C 42.000.000,00 di cui il 50% a
carico della Regione ed il restante 50% a carico di Unioncamere,
e che le stesse sono finalizzate alla realizzazione delle iniziative
A) Azioni strategiche regionali; B) Azioni obiettivo; C) Quota di
riserva, cosı̀ come risulta dall’allegato A) alla succitata d.g.r. 8
marzo 2006 n. 8/2063;
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
Preso atto che all’articolo 3 della Convenzione è previsto, tra
le azioni obiettivo, il sostegno ad iniziative per l’organizzazione
e la promozione della partecipazione di imprese artigiane lombarde ad eventi fieristici in Italia ed all’estero;
Considerato che le iniziative in oggetto, che Regione e Unioncamere si impegnano a sviluppare congiuntamente, rispondono
alle esigenze di sviluppo socio-economico della Regione e che la
loro realizzazione concorre al raggiungimento dei risultati previsti nell’ambito dell’obiettivo operativo 3.6.1.5 «Regione, autonomie, parti sociali: potenziamento di sinergie per lo sviluppo» –
prodotto P03 «Sostegno a progetti territoriali di filiera e di aggregazione delle imprese artigiane (AdP Competitività)» e dell’obiettivo operativo 3.1.2.1 «Sostegno ai processi di internazionanalizzazione del sistema artigiano e dei servizi» – prodotto P03 «Sostegno all’aggregazione di imprese nella partecipazione a fiere
estere (AdP Competitività)»;
Visto il verbale della seduta del 18 dicembre 2007, dal quale
risulta che il Comitato Tecnico di Gestione della Convenzione
Artigianato ha approvato i contenuti di un bando, per l’anno
2008, per la promozione della partecipazione delle imprese artigiane ad eventi e manifestazioni fieristiche in Italia e all’estero;
Ritenuto di approvare, quale parte integrante del presente
provvedimento, il bando allegato sotto A), con scadenza 15 maggio 2008 e con una dotazione finanziaria complessiva pari ad
C 1.200.000,00, al cui onere farà fronte Unioncamere Lombardia
con risorse proprie, a compensazione di altre e diverse spese sostenute da Regione Lombardia nell’ambito della più volte citata
Convenzione;
Ritenuto altresı̀ di approvare, quale parte integrante del presente provvedimento, gli allegati sotto le lettere B) elenco Paesi
europei, C) fiere internazionali (extra Europa), D) fiere internazionali (Europa), E) fiere internazionali (Italia), F) manifestazioni Artigiana 2008, G) fiere nazionali, H) fiere regionali, richiamati nel bando di cui trattasi;
Vista la l.r. 16/96 «Ordinamento della Struttura organizzativa
e della dirigenza della Giunta regionale»;
Vista la d.g.r. n. 8/6268 del 21 dicembre 2007 «IV Provvedimento organizzativo – anno 2007» con la quale si è proceduto
alla nomina del dottor Raffaele Bisignani quale dirigente responsabile della Unità organizzativa Artigianato della Direzione Generale Artigianato e Servizi;
Visto il decreto n. 1096 dell’11 febbraio 2008 «Disposizioni organizzative per l’anno 2008 della Direzione Generale Artigianato
e Servizi relative alle: 1. sostituzioni temporanee del direttore
generale e dei dirigenti. 2. attribuzione ai dirigenti delle risorse
finanziarie»;
Decreta
1. di approvare, per le motivazioni espresse in premessa, il
bando per la concessione di contributi per la partecipazione di
imprese artigiane a manifestazioni fieristiche in Italia e all’estero, allegato sotto A), che forma parte integrante e sostanziale del
presente atto;
2. di approvare, quale parte integrante e sostanziale del presente atto, i seguenti documenti, allegati al bando di cui al
punto 1:
B) elenco Paesi europei;
C) fiere internazionali (extra Europa);
D) fiere internazionali (Europa);
E) fiere internazionali (Italia);
F) manifestazioni Artigiana 2008;
G) fiere nazionali;
H) fiere regionali;
3. di determinare il periodo compreso fra il 10 aprile ed il 15
maggio 2008 per la presentazione delle domande inerenti il bando di cui trattasi, attraverso l’apposita procedura on line accessibile via internet;
4. di determinare, per il presente bando, una dotazione finanziaria complessiva pari ad C 1.200.000,00, al cui onere farà fronte Unioncamere Lombardia con risorse proprie, a compensazione di altre e diverse spese sostenute da Regione Lombardia nell’ambito della convenzione più volte citata in premessa;
5. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sui siti internet
www.regione.lombardia.it e www.artigianato.regione.lombardia.it.
Il dirigente: Raffaele Bisignani
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Y
– 1008 –
Allegato A
ACCORDO DI PROGRAMMA
REGIONE-SISTEMA CAMERALE – ASSE 5
CONVENZIONE ARTIGIANATO
CONTRIBUTI PER LA PARTECIPAZIONE
DI IMPRESE ARTIGIANE
A MANIFESTAZIONI FIERISTICHE
IN ITALIA E ALL’ESTERO
INDICE
1. Descrizione dell’iniziativa e finalità
2. Risorse disponibili
3. Soggetti che possono presentare i progetti (soggetti proponenti)
4. Requisiti per i soggetti beneficiarie
5. Obbligo per i soggetti beneficiari
6. Iniziative ammissibili
7. Iniziative non ammissibili
8. Spese ammissibili
9. Spese non ammissibili
10. Ammontare del contributo
11. Normativa comunitaria di riferimento
12. Scadenza modalità per la presentazione delle domande
13. Valutazione delle domande e formulazione della graduatoria
14. Approvazione e pubblicazione delle graduatorie
15. Modalità di erogazione del contributo
16. Controlli e revoca contributo
17. Informativa sul trattamento dei dati personali
18. Informazioni
19. Responsabile del procedimento
1. – Descrizione dell’iniziativa e finalità
Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, in rappresentanza delle Camere di Commercio della Lombardia, hanno sottoscritto una Convenzione per la promozione e lo sviluppo del
comparto artigiano che, tra l’altro, prevede un contributo a progetti per l’organizzazione e la promozione della partecipazione
di imprese artigiane lombarde ad eventi fieristici in Italia ed all’estero. I contributi sono destinati a progetti volti al rafforzamento
e al consolidamento delle imprese artigiane e dei consorzi di imprese artigiane per accrescere la loro capacità di competere sui
mercati nazionali ed internazionali.
Il contributo è finalizzato ad abbattere i costi di partecipazione
delle imprese e dei consorzi di imprese artigiane alle manifestazioni nonché quelli sostenuti per la realizzazione di servizi comuni d’interesse generale per le imprese partecipanti.
2. – Risorse disponibili
Le risorse disponibili sono pari ad C 1.200.000,00 (unmilioneduecentomila euro).
Eventuali risorse finanziarie residue o derivanti da successive
rimodulazioni finanziarie potranno essere utilizzate per integrare, a consuntivo, il contributo per quei progetti che documenteranno costi ammissibili superiori a quanto previsto dal progetto
presentato. Le eventuali integrazioni saranno concesse in base
alla data di arrivo dei consuntivi.
3. – Soggetti che possono presentare i progetti (soggetti proponenti)
Possono presentare richiesta di contributo i seguenti soggetti
aventi sede legale in Lombardia:
a) Associazione imprenditoriale artigiana
b) Associazione imprenditoriale artigiana di settore
c) Associazione temporanea di imprese artigiane
d) Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura
o loro Aziende speciali o Società partecipate
e) Consorzio Export
f) Consorzio Fidi di primo o secondo livello
g) Consorzio (altro tipo)
h) Società regionali o a prevalente capitale regionale e le Agenzie di sviluppo locali senza scopo di lucro
i) Società di servizi delle Associazioni imprenditoriali artigiane.
4. – Requisiti per i soggetti beneficiari
I soggetti beneficiari sono le imprese artigiane e i consorzi di
imprese artigiane.
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
I soggetti beneficiari devono possedere i seguenti requisiti:
• essere iscritte all’Albo Imprese Artigiane della Lombardia;
• avere una propria sede operativa attiva, sul territorio regionale;
• non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;
• essere regolarmente iscritte nel Registro imprese di una Camera di Commercio lombarda e in regola con il pagamento
del diritto camerale.
5. – Obbligo per i soggetti beneficiari
I soggetti beneficiari, pena la revoca del contributo, dovranno
fornire al soggetto proponente tutti i dati previsti dal modello di
rendicontazione finale e la dichiarazione de minimis (di cui al
paragrafo 11) e compilare il questionario di valutazione della
partecipazione alla fiera come previsto dal successivo paragrafo
15.
I soggetti beneficiari del contributo devono esporre in modo
ben visibile nello stand un cartello recante la dicitura «Stand
realizzato con il contributo di Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia».
6. – Iniziative ammissibili
Possono essere presentate domande relative ad iniziative fieristiche svolte o da svolgere nell’anno 2008.
Le domande dovranno riguardare iniziative volte a organizzare, sostenere e valorizzare la partecipazione collettiva di imprese
artigiane lombarde a manifestazioni fieristiche di prestigio che
si tengono all’estero e in Italia e che costituiscono occasione per
entrare in contatto con nuovi clienti e nuovi mercati.
In particolare le domande devono riferirsi a manifestazioni
fieristiche che:
a) siano riconosciute come manifestazioni di rilevanza almeno regionale;
b) prevedano la possibilità di partecipazione per imprese artigiane ovunque operanti sul territorio regionale;
c) facciano riferimento a filoni/settori specifici rilevanti per il
comparto artigiano;
d) prevedano la partecipazione di almeno 10 (dieci) imprese
artigiane se la manifestazione fieristica si svolge in Italia e
almeno 5 (cinque) imprese artigiane se la manifestazione
fieristica si svolge all’estero. Tale limite non viene considerato nel caso di partecipazione di Consorzi tra imprese artigiane costituiti da almeno dieci imprese.
7. – Iniziative non ammissibili
Non sono finanziabili iniziative:
• che non garantiscono l’accesso a tutte le imprese operanti
nel settore specifico;
• che hanno già richiesto o ottenuto l’intervento finanziario
pubblico per la stessa manifestazione prevista dal progetto
presentato (comunitario, statale o regionale, degli Enti locali, delle Camere di Commercio e di altri soggetti pubblici);
• che prevedono la partecipazione a manifestazioni per le quali è già previsto uno specifico contributo diretto a favore delle imprese artigiane a valere sulla Convenzione Artigianato.
8. – Spese ammissibili
Le spese ammissibili al contributo, inerenti i costi di partecipazione, per i soggetti beneficiari sono relative a:
• affitto dell’area espositiva;
• allestimento standard dello stand;
• trasporto dei materiali e prodotti esposti in fiera, compresa
l’assicurazione;
• interpretariato.
9. – Spese non ammissibili
Non sono ammissibili al contributo, per i soggetti beneficiari,
i costi relativi a:
• spese di rappresentanza;
• spese generali e di amministrazione o comunque qualsiasi
spesa relativa al funzionamento ordinario del soggetto beneficiario;
• spese di viaggio e di alloggio;
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Y
– 1009 –
• spese di personale.
10. – Ammontare del contributo
Per le FIERE ITALIA
Per i soggetti beneficiari si prevede un contributo per l’abbattimento dei costi di partecipazione nella misura del 50% delle spese sostenute e documentate (al netto dell’IVA) con il massimale
di:
– C 2.000,00 (al netto delle ritenute di legge) per ogni impresa
partecipante;
– C 4.000,00 (al netto delle ritenute di legge) per ogni consorzio di imprese artigiane partecipante.
Per il soggetto proponente si prevede un contributo per le attività di coordinamento e organizzazione della partecipazione di:
– C 300,00 (IVA inclusa se dovuta) per ogni impresa partecipante;
– C 600,00 (IVA inclusa se dovuta) per ogni consorzio di imprese.
Per le FIERE ESTERE IN EUROPA (Allegato 1)
Per i soggetti beneficiari si prevede un contributo per l’abbattimento dei costi di partecipazione nella misura del 50% delle spese sostenute e documentate (al netto dell’IVA) con il massimale
di:
– C 3.000,00 (al netto delle ritenute di legge) per ogni impresa
partecipante;
– C 6.000,00 (al netto delle ritenute di legge) per ogni consorzio di imprese artigiane partecipante.
Per il soggetto proponente si prevede un contributo per le attività di coordinamento e organizzazione della partecipazione di:
– C 600,00 (IVA inclusa se dovuta) per ogni impresa partecipante;
– C 1.200,00 (IVA inclusa se dovuta) per ogni consorzio di imprese.
Per le FIERE ESTERE EXTRA EUROPA
Per i soggetti beneficiari si prevede un contributo per l’abbattimento dei costi di partecipazione nella misura del 50% delle spese sostenute e documentate (al netto dell’IVA) con il massimale
di:
– C 4.500,00 (al netto delle ritenute di legge) per ogni impresa
partecipante;
– C 9.000,00 (al netto delle ritenute di legge) per ogni consorzio di imprese artigiane partecipante.
Per il soggetto proponente si prevede un contributo per le attività di coordinamento e organizzazione della partecipazione di:
– C 600,00 (IVA inclusa se dovuta) per ogni impresa partecipante;
– C 1.200,00 (IVA inclusa se dovuta) per ogni consorzio di imprese.
11. – Normativa comunitaria di riferimento
Il contributo sarà concesso nel rispetto della disciplina comunitaria del «de minimis» (Regolamento della Commissione Europea n. 1998/2006 pubblicato sulla GUCE – Serie L n. 379 del 28
dicembre 2006), secondo la quale l’importo complessivo degli
aiuti concessi ad una medesima impresa non deve superare
C 200.000 nell’arco di tre esercizi finanziari.
La concessione del contributo è subordinata al rilascio, da parte dei legali rappresentanti dei soggetti beneficiari e del soggetto
proponente, di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà,
nella quale l’interessato dichiari sotto la propria responsabilità
l’importo e la data di concessione degli aiuti pubblici, di cui l’impresa/consorzio rappresentata sia stata beneficiaria, nell’ambito
del regime «de minimis».
Tale limite non si applica qualora il soggetto proponente dichiari che il contributo è concesso per una attività che non si
pone in concorrenza con quella di altri soggetti, ovvero dichiari
che agisce come intermediario trasferendo interamente (fatte eventualmente salve le spese di gestione) le risorse alle imprese
beneficiarie del vantaggio.
12. – Scadenze e modalità per la presentazione delle domande
Il periodo di presentazione delle domande è fissato dal 10 aprile al 15 maggio 2008.
Le domande dovranno essere presentate esclusivamente per
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
via informatica, compilando l’apposita procedura on-line accessibile dai siti: www.regione.lombardia.it, www.artigianato.regione.lombardia.it o www.unioncamerelombardia.it.
13. – Valutazione delle domande e formulazione della graduatoria
Entro 45 giorni dalla data di scadenza della presentazione delle domande previa verifica dell’ammissibilità formale delle stesse, il Comitato Tecnico di Gestione della Convenzione Artigianato procederà alla valutazione dei progetti ed all’approvazione della graduatoria.
La graduatoria sarà elaborata, attraverso l’inserimento delle
domande pervenute in ordine delle priorità come di seguito riportate:
1. partecipazione a fiere internazionali all’estero (allegati 2 e
3) e in Italia (allegato 4), con esclusione della manifestazione «AF L’Artigiano in Fiera», e a manifestazioni previste dal
calendario ufficiale di Artigiana 2008 (allegato 5);
2. partecipazione a fiere nazionali (allegato 6) e fiere internazionali all’estero non previste dal punto 1);
3. partecipazione a fiere di carattere regionale (allegato 7).
All’interno di ciascuna delle precedenti priorità saranno attribuite le seguenti precedenze:
1. presenza tra i partecipanti, autodichiarata dal soggetto proponente, di imprese/consorzi artigiani con titolare di età inferiore a 35 anni alla data di scadenza del bando (nel caso
di società, il/i componente/i di età inferiore a 35 anni devono essere pari almeno al 40%) o di imprese artigiane con
titolare donna (nel caso di società la componente femminile
deve essere pari almeno al 40%);
2. presenza tra i partecipanti, autodichiarata dal soggetto proponente, di imprese/consorzi artigiani aderenti ai Progetti
Benchart e Artis.
Una volta assegnata la priorità e la/le precedenza/e le domande
vengono inserite in graduatoria secondo l’ordine cronologico
(data e ora) di arrivo della domanda.
I contributi saranno assegnati alle domande inserite in graduatoria fino ad esaurimento fondi.
In caso di parità nell’ultima posizione valida in graduatoria, in
presenza di fondo non sufficientemente capiente, si procederà
alla ripartizione proporzionale delle risorse disponibili tra tutte
le domande che occupano tale posizione.
14. – Approvazione e pubblicazione delle graduatorie
Le graduatorie sono approvate da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia ai sensi dell’articolo 6 della Convenzione
e rese pubbliche:
• sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (BURL);
• sul sito internet di Regione Lombardia
(www.artigianato.regione.lombardia.it);
• sul sito internet di Unioncamere Lombardia
(www.unioncamerelombardia.it).
L’esito della valutazione sarà inoltre comunicato direttamente
al soggetto proponente, entro 30 giorni dall’approvazione della
graduatoria, tramite lettera che lo stesso dovrà restituire debitamente controfirmata per accettazione, unitamente alla dichiarazione di cui al precedente paragrafo 11 di rispettiva pertinenza.
15. – Modalità di erogazione del contributo
Il contributo sarà erogato al soggetto proponente e direttamente ai soggetti beneficiari per la parte di loro competenza nel seguente modo:
a) per il soggetto proponente il contributo sarà erogato in unica soluzione a completamento del progetto ed avvenuto accertamento finale positivo dello svolgimento delle attività
previste nel rispetto di quanto previsto dal paragrafo 6. Il
soggetto proponente dovrà compilare on-line il modello di
rendicontazione di propria competenza in tutte le sue parti
e curare la rendicontazione on-line di ogni singola impresa/
consorzio partecipante (come indicato al successivo punto
b).
Dopo aver completato le rendicontazioni on line (una per il
soggetto proponente e una per ogni impresa/consorzio partecipante al progetto), il soggetto proponente deve consegnare/spedire ad Unioncamere Lombardia la seguente documentazione:
– la rendicontazione cartacea per il soggetto proponente,
firmato in originale dal proprio legale rappresentante;
Y
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
– 1010 –
– l’insieme delle rendicontazioni cartacee delle imprese/
consorzi partecipanti completa in tutte le sue parti (secondo quanto indicato al successivo punto b), firmati in
originale dal legale rappresentante del soggetto proponente;
– la dichiarazione «de minimis» per ogni impresa/consorzio partecipante, firmata in originale dal legale rappresentante dell’impresa/consorzio;
b) per i soggetti beneficiari il contributo sarà erogato in unica
soluzione dopo il completamento del progetto ed a seguito
della presentazione da parte del soggetto proponente, della
rendicontazione finale, della compilazione del questionario
di valutazione della partecipazione alla fiera e della dichiarazione de minimis di cui al precedente paragrafo 11 (il modello di dichiarazione de minimis ed il questionario di valutazione sono disponibili sui siti: www.regione.lombardia.it,
www.artigianato.regione.lombardia.it o www.unioncamerelombardia.it).
16. – Controlli e revoca contributo
Il contributo sarà revocato, integralmente o parzialmente, qualora il progetto non sia completamente realizzato o non siano
presentati i modelli di cui al precedente paragrafo 15.
Al fine di verificare il corretto utilizzo dei contributi, Regione
Lombardia e Unioncamere Lombardia effettueranno ispezioni e
controlli su almeno il 5% dei progetti ammessi a contributo.
Qualora essi diano esiti negativi, eventuali somme già erogate
dovranno essere restituite con la maggiorazione di interessi pari
all’interesse legale maggiorato del 5%, da calcolarsi dalla data
dell’erogazione fino a quella della restituzione.
A tal fine il soggetto proponente si impegna a tenere a disposizione tutta la documentazione contabile, tecnica e amministrativa relativa alla partecipazione alla manifestazione prevista dal
progetto.
17. – Informativa sul trattamento dei dati personali
Si informa, ai sensi dell’art. 13 del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196,
che:
a) titolari del trattamento dei dati sono:
– la Giunta regionale della Lombardia, nella persona del
Presidente della Giunta – via F. Filzi n. 22 – 20124 Milano;
– Unioncamere Lombardia, nella persona del Legale Rappresentante via Oldofredi, 23 – 20124 Milano;
b) responsabili del trattamento dei dati sono:
– per la Regione Lombardia: il Direttore Generale della Direzione Generale Artigianato e Servizi;
– per Unioncamere Lombardia: il responsabile dell’ufficio
Legale.
Il conferimento dei dati è obbligatorio ai fini dello svolgimento
delle istruttorie per l’erogazione dei contributi/agevolazioni previsti nel presente bando. L’eventuale mancato conferimento comporta la decadenza del diritto al beneficio.
I dati acquisiti in esecuzione del presente bando verranno trattati con modalità manuale e informatica e saranno utilizzati esclusivamente per le finalità relative al procedimento amministrativo per il quale gli anzidetti dati sono stati comunicati, secondo le modalità previste dalle leggi e dai regolamenti vigenti.
18. – Informazioni
Le informazioni potranno essere richieste a:
• Regione Lombardia, U.O. Insediamenti e Occupazione –
Struttura Valorizzazione e Promozione, tel. 02.67655180 –
02.67656243;
• Unioncamere Lombardia, Area Piccole e Micro Imprese tel.
02.6079601.
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
19. – Responsabile procedimento
I responsabili del procedimento sono:
– Direzione Generale Artigianato e Servizi – U.O. Insediamenti
e Occupazione – Struttura Valorizzazione e Promozione;
– Unioncamere Lombardia – Area Piccole e Micro Imprese.
——— • ———
Allegato 1 – ELENCO PAESI EUROPEI (1)
Riferimento al bando: paragrafo 10
ALBANIA
ANDORRA
ARMENIA
AUSTRIA
AZERBAIGIAN
BELGIO
BOSNIA-ERZEGOVINA
BULGARIA
CIPRO
CROAZIA
DANIMARCA
ESTONIA
EX-REPUBBLICA JUGOSLAVA DI MACEDONIA
FINLANDIA
FRANCIA
GEORGIA
GERMANIA
GRECIA
IRLANDA
ISLANDA
LETTONIA
LIECHTENSTEIN
LITUANIA
LUSSEMBURGO
MALTA
MOLDAVIA
MONACO
MONTENEGRO
NORVEGIA
PAESI BASSI
POLONIA
PORTOGALLO
REGNO UNITO
REPUBBLICA CECA
ROMANIA
FEDERAZIONE DI RUSSIA
SAN MARINO
SERBIA
SLOVACCHIA
SLOVENIA
SPAGNA
SVEZIA
SVIZZERA
TURCHIA
UCRAINA
UNGHERIA
(1) Elenco dei Paesi Membri del Consiglio d’Europa.
Allegato 2 – FIERE INTERNAZIONALI (EXTRA EUROPA)
Data inizio
15/01/2008
02/02/2008
10/02/2008
10/02/2008
12/02/2008
PAESE
CINA
USA
EAU
ARABIA SAUDITA
USA
CITTÀ
SHANGHAI
NEW YORK
DUBAI
RIYADH
NEW YORK
DENOMINAZIONE
COSMOPROF
NY GIFT SHOW
MIDDLE EAST ELECTRICITY 2008
ITALEXPOARABIA
TREND SELECTION
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Data inizio
PAESE
20/02/2008
23/02/2008
24/02/2008
04/03/2008
09/03/2008
11/03/2008
11/03/2008
12/03/2008
13/03/2008
13/03/2008
01/04/2008
01/04/2008
01/04/2008
08/04/2008
14/04/2008
17/04/2008
28/04/2008
01/05/2008
06/05/2008
13/05/2008
17/05/2008
17/05/2008
18/05/2008
18/05/2008
22/05/2008
23/05/2008
28/05/2008
30/05/2008
01/06/2008
08/06/2008
09/06/2008
10/06/2008
10/06/2008
17/06/2008
29/06/2008
03/07/2008
05/07/2008
08/07/2008
09/07/2008
13/07/2008
27/07/2008
27/07/2008
28/07/2008
16/08/2008
26/08/2008
30/08/2008
08/09/2008
08/09/2008
09/09/2008
10/09/2008
17/09/2008
19/09/2008
23/09/2008
23/09/2008
25/09/2008
27/09/2008
28/09/2008
07/10/2008
20/10/2008
23/10/2008
24/10/2008
26/10/2008
USA
MESSICO
EAU
CINA
USA
USA
CINA
CINA
EAU
USA
USA
CINA
CINA
EAU
USA
CINA
CINA
CINA
EUA
CINA
USA
USA
EAU
USA
CANADA
BRASILE
CINA
USA
EAU
EAU
IRAQ
BRASILE
GIAPPONE
KAZAKISTAN
USA
EGITTO
INDIA
CINA
MESSICO
USA
USA
CINA
USA
USA
USA
BRASILE
SUD AFRICA
CINA
CINA
INDIA
VIETNAM
USA
CINA
CINA
CINA
BRASILE
INDIA
MESSICO
CINA
EGITTO
TUNISIA
USA
Y
– 1011 –
CITTÀ
NEW YORK
LEON
DUBAI
HONG KONG
NEW YORK
LAS VEGAS
SHANGHAI
HONG KONG
DUBAI
KING OF PRUSSIA
ATLANTA
GUANGZHOU
SHANGHAI
DUBAI
DETROIT
GUANGZHOU
HONG KONG
SHANGHAI
SHARJAH
SHANGHAI
NEW YORK
SAN DIEGO
DUBAI
NEW YORK
MONTREAL
SAO PAULO
GUANGZHOU
LAS VEGAS
DUBAI
DUBAI
ERBIL
SAN PAOLO
TOKYO
ALMATY
NEW YORK
IL CAIRO
NEW DELHI
HONG KONG
CITTÀ DEL MESSICO
LAS VEGAS
NEW YORK
SHANGHAI
LAS VEGAS
NEW YORK
LAS VEGAS
SAN PAOLO
JOHANNESBURG
XIAMEN
SHANGHAI
MUMBAY
HO CHI MINH
CHICAGO
HONG KONG
SHANGHAI
HONG KONG
SAN PAOLO
MUMBAY
PUEBLA
CANTON
IL CAIRO
TUNISI
NEW YORK
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
DENOMINAZIONE
MADE IN ITALY AT FASHION COTERIE
ANPIC 2008
GULFOOD DUBAI 2008
HONG KONG INTERNATIONAL JEWELLERY SHOW
JA – INTERNATIONAL JEWELRY SHOW
IFPE
PREMIÈR VISION INTERNATIONAL SHANGHAI
DECOSIT HONG KONG
DUBAI INTERNATIONAL BOAT SHOW
SUPER BILLIARDS EXPO 08
TECHTEXIL NORTH AMERICA
CHINESE IMPORT AND EXPORT COMMODITIES FAIR (CANTON FAIR)
EXPO BUILD CHINA 2008
AGRA MIDDLE EAST
SAE 2008
CHINAPLAS 2008
GIFTS AND PREMIUM FAIR
MASTERS OF BRERA
ITALIAN STYLE
SIAL SHANGHAI
ICFF
BIO 2008
BEAUTY WORLD MIDDLE EAST
STATIONERY SHOW
SIDIM
MECANICA 2008
SHOES & LEATHER
JCK LAS VEGAS
AUTOMECHANIKA MIDDLE EAST
THE HOTEL SHOW
ITALIANEXPO IRAQ 2008
HOSPITALAR- ODONTOBRASIL
INTERIOR LIFE STYLE TOKYO
AQUA THERM ALMATY
SUMMER FANCY FOOD
AGRENA
JCK NEW DELHI 2008
HONG KONG FASHION WEEK
PAACE AUTOMEKANICA
COSMOPROF NORTH AMERICA 2008
JA NEW YORK
ITMA ASIA – CITME 2008
WSA
NEW YORK GIFT SHOW
MAGIC
BEAUTY FAIR
ELENEX ELECTRA MINING
CIFIT
INTERIOR LIFE STYLE SHANGHAI
W + M WOOD + MACHINE
ELENEX VIETNAM
ITALY STYLE 2008
HONG KONG JEWELLERY AND WACTH FAIR 2008
WIRE
INTERNATIONAL JEWEL & WATCH FAIR
COSMETICA
INDEX
EXINTEX
CHINA IMPORT & EXPORT COMMODITIES FAIR
PLASTEX
FIERA INTERNAZIONALE DI TUNISI
SPECIAL DELIVERY
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Data inizio
27/10/2008
03/11/2008
05/11/2008
09/11/2008
10/11/2008
12/11/2008
12/11/2008
15/11/2008
23/11/2008
27/11/2008
03/12/2008
03/12/2008
04/12/2008
05/12/2008
10/12/2008
PAESE
CINA
CUBA
INDIA
ARABIA SAUDITA
ARGENTINA
ARGENTINA
CINA
INDIA
EAU
CINA
MAROCCO
EAU
CINA
INDIA
INDIA
Y
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
– 1012 –
CITTÀ
SHANGHAI
HAVANA
HYDERABAD
RIYADH
BUENOS AIRES
BUENOS AIRES
HONG KONG
BANGALORE
DUBAI
GUANGZHOU
CASABLANCA
DUBAI
SHANGHAI
NEW DELHI
BANGALORE
DENOMINAZIONE
PTC ASIA
FIHAV 2008
IPEMA
SAUDI ELENEX 2008
SIMATEX
AUTOMECHANICA ARGENTINA
COSMOPROF ASIA HONG KONG 2008
INDIA ITME 2008
THE BIG 5 SHOW
LINEAPELLE ASIA
SISTEP
INDEX
FOOD AND HOTEL CHINA
INDEX
MDA INDIA 2008
Allegato 3 – FIERE INTERNAZIONALI (EUROPA)
Data inizio
PAESE
25/01/2008
07/02/2008
12/02/2008
18/02/2008
19/02/2008
19/02/2008
19/02/2008
19/02/2008
23/02/2008
23/02/2008
25/02/2008
27/02/2008
28/02/2008
28/02/2008
01/03/2008
04/03/2008
09/03/2008
12/03/2008
14/03/2008
25/03/2008
31/03/2008
31/03/2008
01/04/2008
04/04/2008
04/04/2008
06/04/2008
07/04/2008
10/04/2008
21/04/2008
21/04/2008
01/05/2008
05/05/2008
14/05/2008
27/05/2008
01/06/2008
07/06/2008
09/06/2008
09/06/2008
10/06/2008
12/06/2008
23/06/2008
23/06/2008
27/07/2008
19/08/2008
GERMANIA
GERMANIA
SPAGNA
UCRAINA
FRANCIA
FRANCIA
FRANCIA
BULGARIA
SPAGNA
GERMANIA
GERMANIA
RUSSIA
TURCHIA
GERMANIA
RUSSIA
POLONIA
GERMANIA
UCRAINA
GERMANIA
SPAGNA
GERMANIA
GERMANIA
RUSSIA
GERMANIA
GERMANIA
GERMANIA
FRANCIA
TURCHIA
GERMANIA
GERMANIA
TURCHIA
GERMANIA
TURCHIA
UNGHERIA
GERMANIA
REPUBBLICA CECA
RUSSIA
POLONIA
BIELORUSSIA
TURCHIA
RUSSIA
RUSSIA
GERMANIA
REPUBBLICA CECA
CITTÀ
FRANCOFORTE
NORIMBERGA
SARAGOZZA
KIEV
PARIGI
PARIGI
PARIGI
PLOVDIV
BARCELLONA
DUESSELDORF
BAD SALZUFLEN
MOSCA
ISTANBUL
MONACO DI BAVIERA
NOVOSIBIRSK
POZNAN
COLONIA
KIEV
DUESSELDORF
SARAGOZZA
DUESSELDORF
DUESSELDORF
MOSCA
COLONIA
MONACO DI BAVIERA
FRANCOFORTE
CANNES
ISTANBUL
HANNOVER
HANNOVER
ISTANBUL
MONACO DI BAVIERA
ISTANBUL
BUDAPEST
FRANCOFORTE
BRNO
MOSCA
POZNAN
MINSK
ISTANBUL
MOSCA
MOSCA
DUESSELDORF
BRNO
DENOMINAZIONE
BEAUTY WORLD
SPIELWARENMESSE 2008
FIMA
KIEV FASHION FEBBRAIO
MODAMONT
PREMIERE VISION
INDIGO MODE
AGRA PLOVDIV
COSMOBELLEZZA & WELLNESS
EUROSHOP 2008
ZOW
CPM – COLLECTION PREMIERE MOSCOW
WIN WORLD OF AUTOMATION 2008
IHM – NTERNATIONALE HANDWERKMESSE
SIBE FASHION
POZNAN FASHION DAYS
PRACTICAL WORLD 2008
KIEV EXPO FURNITURE
GDS – FIERA INTERNAZIONALE DELLA CALZATURA
FIRMA GANADERA
TUBE
WIRE 2008
MOSBUILD
HANDARBEIT & HOBBY
M.O.C. – MODA MADE IN ITALY
LIGHT + BUILDING 2008
MILIA – THE WORLD’S INTERACTIVE CONTENT MARKETPLACE
SUBCONIST 2008
ENERGIE MESSE
HANNOVERMESSE 2008
IITM
IFAT 2008
IITM INTERNATIONAL ISTANBUL TEXTILE MACHINERY 2008
INDUSTRIA 2008
TEXCARE INTERNATIONAL
AUTOTEC
ELEKTRO 2008
METALFORUM/MACH-TOOL
BELAGRO
BEAUTY EURASIA 2008
INLEGMASH
ROSUPAK
HMD HERRENMODEDUESSELDORF
STYL / KABO
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Data inizio
PAESE
26/08/2008
28/08/2008
30/08/2008
31/08/2008
01/09/2008
01/09/2008
02/09/2008
02/09/2008
04/09/2008
05/09/2008
05/09/2008
05/09/2008
06/09/2008
06/09/2008
07/09/2008
09/09/2008
09/09/2008
09/09/2008
12/09/2008
13/09/2008
13/09/2008
15/09/2008
15/09/2008
16/09/2008
16/09/2008
17/09/2008
18/09/2008
22/09/2008
23/09/2008
23/09/2008
23/09/2008
23/09/2008
25/09/2008
27/09/2008
28/09/2008
30/09/2008
01/10/2008
01/10/2008
03/10/2008
05/10/2008
07/10/2008
08/10/2008
10/10/2008
10/10/2008
14/10/2008
14/10/2008
15/10/2008
15/10/2008
16/10/2008
17/10/2008
18/10/2008
19/10/2008
21/10/2008
21/10/2008
21/10/2008
21/10/2008
23/10/2008
26/10/2008
27/10/2008
28/10/2008
29/10/2008
30/10/2008
NORVEGIA
RUSSIA
GERMANIA
GERMANIA
FRANCIA
RUSSIA
SLOVACCHIA
FRANCIA
FRANCIA
FRANCIA
FRANCIA
FRANCIA
FRANCIA
FRANCIA
FRANCIA
RUSSIA
FRANCIA
GERMANIA
GERMANIA
BELGIO
BELGIO
REPUBBLICA CECA
POLONIA
GERMANIA
UCRAINA
FINLANDIA
GRAN BRETAGNA
GERMANIA
GERMANIA
RUSSIA
FRANCIA
FRANCIA
SPAGNA
RUSSIA
GERMANIA
SLOVACCHIA
FRANCIA
RUSSIA
POLONIA
FRANCIA
REPUBBLICA CECA
RUSSIA
SVIZZERA
GERMANIA
TURCHIA
GERMANIA
RUSSIA
GERMANIA
RUSSIA
SPAGNA
SPAGNA
FRANCIA
GERMANIA
GERMANIA
GERMANIA
RUSSIA
RUSSIA
USA
FRANCIA
SPAGNA
SVIZZERA
RUSSIA
Y
– 1013 –
CITTÀ
STAVANGER
MOSCA
DUESSELDORF
COLONIA
LIONE
MOSCA
BRATISLAVA
LIONE
PARIGI
PARIGI
PARIGI
PARIGI
PARIGI
PARIGI
PARIGI
MOSCA
RENNES
STOCCARDA
DUESSELDORF
BRUXELLES
BRUXELLES
BRNO
POZNAN
FRANCOFORTE
KIEV
TAMPERE
LONDRA
STOCCARDA
BERLINO
MOSCA
PARIGI
PARIGI
MADRID
MOSCA
DUESSELDORF
BRATISLAVA
LIONE
SAN PIETROBURGO
POZDAN
PARIGI
BRNO
MOSCA
LUGANO
MONACO DI BAVIERA
ISTANBUL
MONACO DI BAVIERA
MOSCA
NORIMBERGA
MOSCA
BARCELLONA
VALENCIA
PARIGI
COLONIA
DUSSELDORF
HANNOVER
MOSCA
MOSCA
NEW YORK
CANNES
MADRID
BASILEA
SAN PIETROBURGO
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
DENOMINAZIONE
O.N.S. OFFSHORE NORTHERN SEAS
MIMS
CARAVAN SALON
SPOGA+GAFA 2008
LYON MODE CITY-INTERFILIERE
WORLD FOOD
INTERMODA
INTERFILIERE
PRET À PORTER PARIS
MAISON & OBJET
PREMIERE CLASSE
PREMIERE CLASSE
INTERFILIERE
MODE CITY-INTERFILIERE
MAISON & OBJET
CPM MOSCA
SPACE RENNES
AMB
GDS
DECOSIT 2008
INDIGO MAISON
MSV
POLAGRA
AUTOMECHANIKA
KIEV FASHION SETTEMBRE
ALIHANKINTA
100%DESIGN
MOTEK
INNO TRANS
GIFT EXPO
PREMIERE VISION
MODAMONT
TECHNIEXPO FERRETERIA
MIIF MOSCOW INTERNATIONAL INDUSTRIAL FAIR 2008
INTERMOPRO
OFFICE
EUROCOAT
FIERA IN WETAX CIS TRAVEL MARKET 2008
FARMA
BEYOND BEAUTY PARIS 2008
INVEX 2008
I SALONIWORLDWIDE
ARTECASA
M.O.C. – MODA MADE IN ITALY
TATEF
ANTEPRIMA MAREDIMODA
SIBFASHION SIBTEXTILE
CHILLVENTA
ARMS & HUNTING
HOSTELCO
EUROBRICO
SIAL
ORGATEC 2008
GLASSTEC
EUROBLECH
OBUV -’MIR KOZHI
INTERCHARM
SPECIAL DELIVERY
TFWA WORLD EXHIBITION
MATELEC
WORLDDIDAC
FASHION INDUSTRY
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Data inizio
PAESE
04/11/2008
05/11/2008
08/11/2008
10/11/2008
11/11/2008
11/11/2008
12/11/2008
17/11/2008
18/11/2008
18/11/2008
19/11/2008
19/11/2008
19/11/2008
21/11/2008
24/11/2008
25/11/2008
25/11/2008
02/12/2008
03/12/2008
08/12/2008
FRANCIA
ROMANIA
SPAGNA
SERBIA
SVEZIA
GERMANIA
RUSSIA
FRANCIA
PAESI BASSI
SVIZZERA
FRANCIA
GERMANIA
GERMANIA
RUSSIA
RUSSIA
FRANCIA
RUSSIA
FRANCIA
GERMANIA
FRANCIA
Data inizio
PAESE
Y
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
– 1014 –
CITTÀ
PARIGI
BUCAREST
BARCELLONA
BELGRADO
JONKOPING
MONACO DI BAVIERA
MOSCA
PARIGI
AMSTERDAM
BASILEA
CANNES
DUESSELDORF
DUESSELDORF
MOSCA
MOSCA
CANNES
MOSCA
LIONE
FRANCOFORTE
CANNES
DENOMINAZIONE
MIDEST
INDAGRA
SALON NAUTICO INTERNACIONAL DE BARCELONA
FURNITURE FAIR
ELMIA SUBCONTRACTOR
ELECTRONICA
MEBEL
IPA
METS 2008
SWISSTECH
MAPIC 2008
COMPAMED
MEDICA
INTERNATIOANL FORUM DRINKS
ZOW MOSCA
MAREDIMODA CANNES
MEBEL
POLLUTEC
EUROMOLD
INTERNATIONAL LUXURY TRAVEL MARKET (ILTM)
Allegato 4 – FIERE INTERNAZIONALI (ITALIA)
CITTÀ
09/01/2008
12/01/2008
13/01/2008
13/01/2008
13/01/2008
16/01/2008
17/01/2008
18/01/2008
18/01/2008
19/01/2008
24/01/2008
24/01/2008
26/01/2008
27/01/2008
30/01/2008
05/02/2008
05/02/2008
07/02/2008
07/02/2008
10/02/2008
12/02/2008
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
FIRENZE
RIVA DEL GARDA
MILANO
VICENZA
VICENZA
RHO-PERO
BOLZANO
FIRENZE
PADOVA
RHO-PERO
VERONA
BOLOGNA
RIMINI
NAPOLI
FIRENZE
RHO-PERO
RHO-PERO
MARINA DI CARRARA
VERONA
BOLZANO
MILANO
14/02/2008
14/02/2008
18/02/2008
20/02/2008
21/02/2008
21/02/2008
22/02/2008
22/02/2008
22/02/2008
23/02/2008
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
BOLOGNA
PADOVA
MILANO
BOLZANO
BARI
RHO-PERO
BOLZANO
BERGAMO
MILANO
RIMINI
23/02/2008
23/02/2008
24/02/2008
28/02/2008
28/02/2008
01/03/2008
05/03/2008
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
RIMINI
RIMINI
PADOVA
MILANO
RHO-PERO
PARMA
VERONA
DENOMINAZIONE
PITTI IMMAGINE UOMO
EXPO RIVA SHUH
MILANO MODA UOMO
VICENZAORO WINTER
OROMACCHINE
FESTIVITY
KLIMAHOUSE
PITTI IMMAGINE BIMBO
INTERNATIONAL BIKE EXPO SHOW
MACEF PRIMAVERA – CHIBI & CART 2008
PROGETTO FUOCO
ARTE FIERA – FIERA INTERNAZIONALE D’ARTE CONTEMPORANEA
SIGEP
EXPOSUDHOTEL
PITTI IMMAGINE FILATI
SASMIL
MADE EXPO
SEA TEC
FIERAGRICOLA
SPORTITALY
MILANO UNICA – SALONE ITALIANO DEL TESSILE: IDEABIELLA – IDEACOMO
– MODA IN – PRATO EXPO PRIMAVERA/ESTATE 2009 – SHIRT AVENUE
QUADRUM SACA
FLORMART – MIFLOR
MILANO MODA DONNA
VIATEC
BI – MU MEDITERRANEA
BIT – BORSA INTERNAZIONALE DEL TURISMO
BURN OUT
SHOW WAY – ENTERTAINMENT PROFESSIONAL TECHNOLOGY EXHIBITION
MILANOVENDEMODA – COLLEZIONI DI MODA FEMMINILE
MIA ALIMENTAZIONE – FUORICASA – MOSTRA INTERNAZIONALE DELL’ALIMENTAZIONE
PIANETA BIRRA – BEVERAGE & CO.
MEDITERRANEAN SEAFOOD EXHIBITION
TECNOBAR & FOOD
MICAM SHOEVENT
MIPEL
MERCANTEINFIERA PRIMAVERA
SAMOTER
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Data inizio
PAESE
Y
– 1015 –
CITTÀ
07/03/2008
08/03/2008
11/03/2008
11/03/2008
12/03/2008
13/03/2008
13/03/2008
15/03/2008
19/03/2008
28/03/2008
29/03/2008
29/03/2008
31/03/2008
31/03/2008
03/04/2008
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
RIMINI
VENEZIA
MILANO
RHO-PERO
MILANO
RIMINI
RIMINI
FIRENZE
MILANO
BOLOGNA
AREZZO
BARI
CERNOBBIO
BOLOGNA
PARMA
03/04/2008
03/04/2008
03/04/2008
03/04/2008
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
PARMA
VERONA
VERONA
VERONA
04/04/2008
05/04/2008
ITALIA
ITALIA
MILANO
RIMINI
09/04/2008
09/04/2008
ITALIA
ITALIA
BOLZANO
BOLZANO
09/04/2008
10/04/2008
12/04/2008
16/04/2008
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
MONTICHIARI
BOLOGNA
BRESCIA
MILANO
16/04/2008
16/04/2008
16/04/2008
16/04/2008
16/04/2008
16/04/2008
17/04/2008
17/04/2008
19/04/2008
19/04/2008
22/04/2008
24/04/2008
30/04/2008
03/05/2008
05/05/2008
05/05/2008
06/05/2008
07/05/2008
08/05/2008
08/05/2008
08/05/2008
09/05/2008
09/05/2008
10/05/2008
14/05/2008
16/05/2008
17/05/2008
17/05/2008
17/05/2008
20/05/2008
20/05/2008
20/05/2008
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
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ITALIA
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ITALIA
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ITALIA
MILANO
RHO-PERO
RHO-PERO
RHO-PERO
RHO-PERO
RHO-PERO
CESENA
BARI
NAPOLI
FIRENZE
BOLOGNA
CAGLIARI
FOGGIA
MILANO
PARMA
PARMA
VERONA
CERNOBBIO
RHO-PERO
BOLZANO
TORINO
ROMA
RHO-PERO
FIRENZE
BOLOGNA
NAPOLI
VICENZA
VICENZA
PADOVA
TORINO
TORINO
TORINO
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
DENOMINAZIONE
PLANET CREATIVITY
SALONE NAUTICO INTERNAZIONALE DI VENEZIA
ANTEPRIMA
MOSTRA CONVEGNO EXPOCONFORT/EXPOBAGNO
MIFUR
ENADA PRIMAVERA
BER – BOWLING EVENT RIMINI
TASTE: IN VIAGGIO CON LE DIVERSITÀ DEL GUSTO
FILO
TANEXPO – ESPOSIZIONE DI ARTICOLI FUNERARI E CIMITERIALI
29º ORO AREZZO
38º EXPOLEVANTE
COMOCREA TEXTILE DESIGN SHOW
FIERA DEL LIBRO PER RAGAZZI
EUROSTAMPI – EUROPEAN DIES & MOLD, PRESSES AND INJECTION MACHINES EXHIBITION
MECSPE
VINITALY
ENOLITECH
SOL – SALONE INTERNAZIONALE DELL’OLIO D’OLIVA EXTRAVERGINE DI QUALITÀ
MIART – FIERA INTERNAZIONALE D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
SIB – TECNOLOGIE PER EVENTI – SPETTACOLO E LOCALI – MOSTRA INTERNAZIONALE
ALPITEC
FIERA INTERNAZIONALE DEL NOLEGGIO E DEI SERVIZI PER GLI SPORT INVERNALI
METEF
COSMOPROF
EXA – MOSTRA ARMI SPORTIVE, SECURITY, OUTDOOR
VENDITALIA – ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA
PITTI LIVING
SALONE INTERNAZIONALE DEL BAGNO
EIMU – ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE BIENNALE DEI MOBILI PER UFFICIO
SALONE INTERNAZIONALE DEL COMPLEMENTO D’ARREDO
SALONE INTERNAZIONALE DEL MOBILE
EUROCUCINA
MACFRUT
EDIL LEVANTE COSTRUIRE
NAUTICSUD – SALONE INTERNAZIONALE DELLA NAUTICA
MOSTRA MERCATO INTERNAZIONALE ARTIGIANATO
LINEAPELLE – PRESELEZIONE ITALIANA MODA
FIERA INTERNAZIONALE DELLA SARDEGNA
FIERA INTERNAZIONALE DELL’AGRICOLTURA E DELLA ZOOTECNIA
MILANO INTERNAZIONALE ANTIQUARIATO
CIBUS – SALONE INTERNAZIONALE DELL’ALIMENTAZIONE
DOLCE ITALIA – SALONE DEL DOLCIARIO
HOME & BUILDING
PROPOSTE
LOGITEC
KUNSTART
FIERA INTERNAZIONALE DEL LIBRO TORINO 2008
COSMOFARMA EXHIBITION
MIDO
20º FESTIVAL DEL FITNESS
LAMIERA
MEDIEL
VICENZAORO SPRING
OROMACCHINE
FIERA CAMPIONARIA INTERNAZIONALE DI PADOVA
EXPO FERROVIARIA 2008
INTERTUNNEL 2008
NEXT – INTERNATIONAL CAR DESIGN 2008
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Data inizio
PAESE
Y
– 1016 –
CITTÀ
21/05/2008
23/05/2008
25/05/2008
24/05/2008
27/05/2008
27/05/2008
27/05/2008
27/05/2008
27/05/2008
27/05/2008
28/05/2008
07/06/2008
11/06/2008
13/06/2008
14/06/2008
18/06/2008
22/06/2008
27/06/2008
22/06/2008
02/07/2008
02/08/2008
29/08/2008
07/09/2008
07/09/2008
06/09/2008
11/09/2008
11/09/2008
11/09/2008
12/09/2008
19/09/2008
13/09/2008
13/09/2008
13/09/2008
11/09/2008
ITALIA
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FERRARA
ANCONA
MILANO
PALERMO
MILANO
RHO-PERO
RHO-PERO
RHO-PERO
RHO-PERO
RHO-PERO
MARINA DI CARRARA
TRIESTE
RHO-PERO
NAPOLI
RIVA DEL GARDA
FIRENZE
MILANO
FIRENZE
MILANO
FIRENZE
MESSINA
RICCIONE
MILANO
MILANO
VICENZA
MILANO
PADOVA
BOLOGNA
BOLZANO
BOLZANO
TORREANO DI MARTIGNACCO
BARI
RIMINI
MILANO
20/09/2008
18/09/2008
18/09/2008
22/09/2008
26/09/2008
26/09/2008
27/09/2008
30/09/2008
30/09/2008
02/10/2008
02/10/2008
03/10/2008
03/10/2008
03/10/2008
04/10/2008
04/10/2008
04/10/2008
04/10/2008
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MILANO
RHO-PERO
VERONA
MILANO
CIVITANOVA MARCHE
NAPOLI
MILANO
BOLOGNA
RIMINI
TORINO
VERONA
CREMONA
RHO-PERO
ALBA
BARI
VALENZA
GENOVA
PARMA
05/10/2008
08/10/2008
08/10/2008
09/10/2008
15/10/2008
16/10/2008
16/10/2008
18/10/2008
20/10/2008
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
BOLZANO
MILANO
PIACENZA
ROMA
BOLOGNA
RIMINI
RIMINI
ROMA
CERNOBBIO
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
DENOMINAZIONE
H2O – ACCADUEO
FIERA INTERNAZIONALE DELLA PESCA
CHIBIDUE
FIERA DEL MEDITERRANEO CAMPIONARIA INTERNAZIONALE
MODAPRIMA
FLUIDTRANS COMPOMAC 2008
BIAS 2008
MECHANICAL POWER TRANSMISSION & MOTION CONTROL 2008
XYLEXPO
SASMIL
CARRARAMARMOTEC
FIERA D’ESTATE
MILANOCHECKUP – MEDICAL SCIENCE EXPO
CAMPIONARIA INTERNAZIONALE D’OLTREMARE
EXPO RIVA SHUH
PITTI IMMAGINE UOMO
MILANO MODA UOMO
PITTI IMMAGINE BIMBO
SI SPOSAITALIA COLLEZIONI
PITTI IMMAGINE FILATI
FIERA DI MESSINA CAMPIONARIA INTERNAZIONALE
FIERA INTERNAZIONALE DEL FRANCOBOLLO
MACEF
MORE
VICENZAORO AUTUMN
ANTEPRIMA
FLORMART – MIFLOR
SANA
FIERA INTERNAZIONALE D’AUTUNNO
FIERA INTERNAZIONALE D’AUTUNNO
PROMOSEDIA – SALONE INTERNAZIONALE DELLA SEDIA 2008
FIERA DEL LEVANTE CAMPIONARIA GENERALE
MONDO NATURA
MILANO UNICA – SALONE ITALIANO DEL TESSILE: IDEABIELLA – IDEACOMO
– MODA IN – PRATO EXPO AUTUNNO/INVERNO 2009 – SHIRT AVENUE
MICAM SHOEVENT – MOSTRA INTERNAZIONALE DELLA CALZATURA
MIPEL – MERCATO INTERNAZIONALE DELLA PELLETTERIA
ABITARE IL TEMPO – GIORNATE INTERNAZIONALI DELL’ARREDO
MILANO MODA DONNA
S.M.A.C.
SIFUC
MILANOVENDEMODA
CERSAIE
TECNARGILLA
EUROMINERALEXPO 2008
MARMOMACC
CREMONA MONDOMUSICA
BIMU – MACCHINE UTENSILI, ROBOT, AUTOMAZIONE
FIERA INTERNAZIONALE DEL TARTUFO BIANCO D’ALBA
OROLEVANTE
VALENZA GIOIELLI
SALONE NAUTICO INTERNAZIONALE
MERCANTEINFIERA AUTUNNO – MOSTRA INTERNAZIONALE DI MODERNARIATO, ANTICHITÀ E COLLEZIONISMO
TAN & NAILS
INTERNATIONAL EXPODENTAL
GEOFLUID
ENADA
SAIE
GIO SUN
SUN OUT-STYLE, SEA-STYLE, SUNAQUAE
PA.BO.GEL.
COMOCREA TEXTILE DESIGN SHOW
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Data inizio
PAESE
Y
– 1017 –
CITTÀ
20/10/2008
21/10/2008
21/10/2008
21/10/2008
22/10/2008
22/10/2008
23/10/2008
ITALIA
ITALIA
ITALIA
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ITALIA
ITALIA
ITALIA
BOLZANO
VERONA
VERONA
VERONA
MILANO
RHO-PERO
CREMONA
23/10/2008
24/10/2008
24/10/2008
24/10/2008
28/10/2008
28/10/2008
28/10/2008
31/10/2008
04/11/2008
04/11/2008
05/11/2008
05/11/2008
06/11/2008
06/11/2008
06/11/2008
07/11/2008
08/11/2008
12/11/2008
12/11/2008
12/11/2008
22/11/2008
25/11/2008
25/11/2008
30/11/2008
30/11/2008
06/12/2008
10/12/2008
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
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ITALIA
ITALIA
ITALIA
TORINO
RIMINI
ROMA
RHO-PERO
BOLOGNA
BOLOGNA
BOLOGNA
PADOVA
FIRENZE
RHO-PERO
RIMINI
RIMINI
BOLZANO
RHO-PERO
VERONA
TORINO
PARMA
RHO-PERO
TRIESTE
BOLOGNA
RIMINI
RHO-PERO
RHO-PERO
MILANO
LONGARONE
BOLOGNA
PADOVA
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
DENOMINAZIONE
HOTEL
EA ENERGIA E AMBIENTE
MCM
SAF & MOTION CONTROL
FILO
SMAU 2008
FIERA INTERNAZIONALE DEL BOVINO DA LATTE, DELLA ZOOTECNIA E DELL’AGRICOLTURA
SALONE DEL GUSTO
TTG INCONTRI
SETTIMANA DELLA VITA COLLETTIVA
FRANCHISING & TRADE
LINEAPELLE
TANNING-TECH
SIMAC
AUTO E MOTO D’EPOCA
BTC BORSA TURISMO CONGRESSUALE E INCENTIVES
EICMA – ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DEL CICLO E MOTOCICLO
ECOMONDO
KEY ENERGY
INTERPOMA
VISCOM VISUAL COMMUNICATION ITALIA 20008
FIERACAVALLI
ARTISSIMA – INTERNAZIONALE D’ARTE CONTEMPORANEA A TORINO
GOTHA – MOSTRA INTERNAZIONALE D’ANTIQUARIATO
LIFT
TRIESTESPRESSO EXPO
EIMA INTERNATIONAL
SIA GUEST
SICUREZZA
SICURTECH EXPO
MODAPRIMA
MIG – MOSTRA INTERNAZIONALE DEL GELATO ARTIGIANALE
MOTOR SHOW
ASPHALTICA – URBANIA
Allegato 5 – MANIFESTAZIONI ARTIGIANA 2008
Data inizio
24/04/08
24/04/08
26/04/08
03/05/08
12/05/08
16/05/08
16/05/08
16/05/08
16/05/08
22/05/08
23/05/08
25/05/08
CITTÀ
MANTOVA
MONZA
BRESCIA
VARESE
SONDRIO
COMO
LECCO
LODI
BERGAMO
PAVIA
MILANO
CREMONA
PROVINCIA
MN
MI
BS
VA
SO
CO
LC
LO
BG
PV
MI
CR
DENOMINAZIONE
ARTIGIANA 2008
ARTIGIANARTE
DIMENSIONE ARTIGIANATO
VARESE ANTIQUARIA
ART2008
ARTIGIANA 2008
ARTIGIANA 2008
ARTIGIANA 2008
IMART 2008
EDILBIOTECNO
I TESORI DI MILANO
ARTIGIANA 2008
Allegato 6 – FIERE NAZIONALI
Data inizio
09/01/08
12/01/08
16/01/08
16/01/08
17/01/08
17/01/08
17/01/08
18/01/08
18/01/08
CITTÀ
FIRENZE
NAPOLI
MILANO
FOGGIA
BOLOGNA
BOLOGNA
ROMA
FIRENZE
GONZAGA
PROVINCIA
FI
NA
MI
FG
BO
BO
RM
FI
MN
DENOMINAZIONE
BAGLIONI UOMO
TUTTO SPOSI
PROMOTION TRADE EXIBITION
PUGLIA SPOSI & CASAIDEA
MARCA
SO FRESH
ROMASPOSA
BAGLIONI BIMBO
FO.R.A.GRI EXPO
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Y
– 1018 –
Data inizio
CITTÀ
PROVINCIA
19/01/08
19/01/08
19/01/08
19/01/08
24/01/08
25/01/08
26/01/08
26/01/08
27/01/08
28/01/08
30/01/08
01/02/08
01/02/08
01/02/08
02/02/08
02/02/08
05/02/08
05/02/08
08/02/08
09/02/08
09/02/08
09/02/08
09/02/08
09/02/08
09/02/08
14/02/08
14/02/08
15/02/08
16/02/08
16/02/08
16/02/08
16/02/08
21/02/08
22/02/08
22/02/08
22/02/08
23/02/08
23/02/08
23/02/08
24/02/08
24/02/08
28/02/08
29/02/08
29/02/08
01/03/08
01/03/08
01/03/08
ANCONA
PARMA
RIMINI
MARINA DI CARRARA
FOGGIA
TORREANO DI MARTIGNACCO
ROMA
SILVI MARINA
RIVA DEL GARDA
BASTIA UMBRA
FIRENZE
MONTICHIARI
CIVITANOVA MARCHE
VITERBO
ROMA
SILVI MARINA
MILANO
MILANO
FORLÌ
GENOVA
PESARO
BARI
PALERMO
TERNI
MONTICHIARI
FOGGIA
TORREANO DI MARTIGNACCO
NAPOLI
GONZAGA
MONTICHIARI
ROMA
MODENA
BARI
CREMONA
NAPOLI
ROMA
ANCONA
ANCONA
BOLOGNA
MARINA DI CARRARA
MARINA DI CARRARA
PALERMO
LANCIANO
TORINO
GENOVA
BASTIA UMBRA
PORDENONE FIERA
AN
PR
RN
MS
FG
UD
RM
TE
TN
PG
FI
BS
MC
VT
RM
TE
MI
MI
FC
GE
PU
BA
PA
TR
BS
FG
UD
NA
MN
BS
RM
MO
BA
CR
NA
RM
AN
AN
BO
MS
MS
PA
CH
TO
GE
PG
PN
02/03/08
06/03/08
07/03/08
07/03/08
07/03/08
07/03/08
07/03/08
15/03/08
08/03/08
08/03/08
08/03/08
12/03/08
13/03/08
13/03/08
14/03/08
FOGGIA
GENOVA
VITERBO
PIACENZA
PIACENZA
SIRACUSA
BOLZANO
BOLZANO
MONTICHIARI
ROVATO
ROMA
MILANO
ROMA
FOGGIA
NAPOLI
FG
GE
VT
PC
PC
SR
BZ
BZ
BS
BS
RM
MI
RM
FG
NA
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
DENOMINAZIONE
RADIANTISTICA
EMPORIUM
FIRST ALTERNATIVE
TOUR IT – SALONE TURISMO ITINERANTE
FIERA DELL’ANTIQUARIATO
AGRIEST
ESTETICA FUTURO
CEIM
EXPO RIVA HOTEL – RIVA BENESSERE HOTEL – ECO HOTEL
A PORTE APERTE
VINTAGE SELECTION
FIERA AGRICOLA ZOOTECNICA NAZIONALE
EDILEXPO 2008
COLLEZIONE CASA
BEAUTY EXPO & FITNESS
SARAL
STORAGE EXPO ITALIA
INFOSECURITY ITALIA
BABILONIA
GENOVA 2008 MANIFESTAZIONI FILATELICO – NUMISMATICHE GENOVESI
MOSTRA-SCAMBIO AUTO MOTO E CICLO D’EPOCA
BIANCOCASA MEDITERRANEA & EXPOREGALO
MEDI BIMBO
CIOCCOLENTINO
SAMARCANDA
SE.IN. – SALONE DEI SERVIZI E DELL’INNOVAZIONE
INNOVACTION
CASA IN FIERA
CARPITALY
ALIMENT & ATTREZZATURE
ECOLOGIA ED AMBIENTE: CASA, GIARDINO, TERRITORIO
MODENANTIQUARIA
MACPLAS’ 08
VEGETALIA
TIAM – MEDPACK
OROCAPITAL
ESPOSIZIONE NAZIONALE CANINA
MOSTRA MERCATO DEI PRODOTTI CINOTECNICI
FIERARREDO – EMOZIONI PER L’ABITARE
BALNEARIA
MOSTRA CONVEGNO TIRRENO C.T. TEMPO DI PANE
MEDIAL
RUOTE & MOTORI SHOW
EXPOCASA – EXPOVIVRE 2008
MOSTRA DEL DISCO E DEL FUMETTO USATO E DA COLLEZIONE
EXPO CASA
SALONE FLORICOLTURA ORTICOLTURA VIVAISTICA ATTREZZATURE PER GIARDINI,
PARCHI
BEAUTY EXPO & FITNESS
RESTRUCTURA
VITARTE
APIMELL
SEMINAT
SALONE DEL FRANCHISING
ARREDO
ARREDO
MOSTRA MERCATO RADIANTISTICO – EDIZIONE PRIMAVERILE
LOMBARDIA CARNE 2007 – 119ª EDIZIONE
CASAIDEA 2008 – MOSTRA DELL’ABITARE
PROMOTION EXPO
GLOBE 2008
EURO & MED FOOD
MENTIACONTATTO
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Data inizio
14/03/08
14/03/08
14/03/08
15/03/08
15/03/08
21/03/08
21/03/08
22/03/08
22/03/08
27/03/08
27/03/08
27/03/08
28/03/08
28/03/08
28/03/08
28/03/08
28/03/08
28/03/08
28/03/08
29/03/08
29/03/08
29/03/08
29/03/08
29/03/08
29/03/08
29/03/08
29/03/08
29/03/08
29/03/08
29/03/08
29/03/08
29/03/08
29/03/08
29/03/08
02/04/08
03/04/08
03/04/08
03/04/08
03/04/08
03/04/08
04/04/08
04/04/08
03/04/08
05/04/08
11/04/08
11/04/08
11/04/08
11/04/08
12/04/08
17/04/08
17/04/08
18/04/08
18/04/08
19/04/08
19/04/08
19/04/08
19/04/08
19/04/08
19/04/08
19/04/08
21/04/08
24/04/08
CITTÀ
MILANO
SAVIGLIANO
BARI
BASTIA UMBRA
CIVITANOVA MARCHE
MILANO
TODI (PG)
MACERATA
GROTTAFERRARA
BOLOGNA
VITTORIA
BELGIOIOSO
BASTIA UMBRA
FOGGIA
LANCIANO
MODENA
MONTICHIARI
MONTICHIARI
TAORMINA
GONZAGA
RIVA DEL GARDA
SILVI MARINA
BARI
BARI
BARI
BARI
BARI
BARI
BARI
BARI
BARI
MONZA
VAPRIO D’ADDA
VICENZA
FERRARA
PARMA
PARMA
PARMA
BARI
BARI
LAGNASCO
NAPOLI
GENOVA
ROMA
VITERBO
ROMA
MANTOVA
RIMINI
SILVI MARINA
PADOVA
BARI
FORLÌ
MONTESILVANO
VERONA
VERONA
ROMA
PADOVA
ROMA
CREMONA
SABBIONETA
PRAMAGGIORE
BOLZANO
Y
– 1019 –
PROVINCIA
MI
CN
BA
PG
MC
MI
PG
MC
RM
BO
RG
MI
PG
FG
CH
MO
BS
BS
ME
MN
TN
TE
BA
BA
BA
BA
BA
BA
BA
BA
BA
MI
MI
VI
FE
PR
PR
PR
BA
BA
CN
NA
GE
RM
VT
RM
MN
RN
TE
PD
BA
FC
PE
VR
VR
RM
PD
RM
CR
MN
VE
BZ
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
DENOMINAZIONE
MOSTRA DEL LIBRO ANTICO DI MILANO
FIERA NAZIONALE DELLA MECCANIZZAZIONE AGRICOLA
EXPO ARTE – FIERA D’ARTE CONTEMPORANEA
EXPO ELETTRONICA
MOSTRA MERCATO RADIANTISTICA, ELETTRONICA, HOBBYSTICA
CARTOOMICS
RASSEGNA ANTIQUARIA D’ITALIA
SHOW MOTOR CENTRO ITALIA
FIERA NAZIONALE DI GROTTAFERRATA
DOCET – IDEE E MATERIALI PER L’EDUCAZIONE
AGREM
MOSTRA MERCATO DI ANTIQUARIATO
AGRIUMBRIA
MOTORSUD
19ª ABITARE OGGI
CHILDREN’S TOUR
M.U.& A.P. REVAMPING
DISHOW
SICILIA ORO
FIERA DELL’ELETTRONICA
EXPO RIVA CACCIA, PESCA E AMBIENTE
AURIADE
PLEIN AIR
ROTTA 90
EXPO GARDEN
SPORT FITNESS
OFF ROAD
ARREDANDO
IMPARANDO
IL GIRO DEL MONDO IN 80 STAND
SHOPPING
MIA
ANTIQUARI IN VILLA
TEMPOLIBERO
RESTAURO
SUBFORNITURA
CONTROL ITALY
MOTEK ITALY
BTL – BORSA TURISTICA DEL LEVANTE
EXPOTURISMO
FRUTTINFIORE 2008
BMT
PRIMAVERA
MODA MEETING
AGRITALIA 2008
ROMA EXPO FRANCHISING
MILLE E 2 FORMAGGI
MY SPECIAL CAR SHOW
MOTOR SPORT
ELETTRICITÀ SICURA
5ª EDIL LEVANTE COSTRUIRE
PRIMAVERA ROMAGNOLA
ECOTUR – NATURE TOURIST WORKSHOP
ELETTROEXPO
MODELEXPO ITALY – FIERA DEL MODELLISMO
NONSOLOTARLI
ANTIQUARI A PADOVA
MOSTRA DEL TURISMO, ARTIGIANATO E DELLE TRADIZIONI CULTURALI
QUALYPIG
SABBIONETA ANTIQUARIA 2008
MOSTRA NAZIONALE CAMPIONARIA DEI VINI
TEMPO LIBERO
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Data inizio
24/04/08
24/04/08
24/04/08
24/04/08
24/04/08
24/04/08
24/04/08
24/04/08
25/04/08
25/04/08
30/04/08
25/04/08
01/05/08
25/04/08
25/04/08
25/04/08
25/04/08
27/04/08
30/04/08
30/04/08
30/04/08
30/04/08
01/05/08
02/05/08
03/05/08
09/05/08
09/05/08
12/05/08
10/05/08
10/05/08
15/05/08
16/05/08
16/05/08
17/05/08
17/05/08
17/05/08
20/05/08
22/05/08
22/05/08
22/05/08
23/05/08
23/05/08
24/05/08
24/05/08
25/05/08
27/05/08
30/05/08
30/05/08
30/05/08
01/06/08
02/06/08
07/06/08
24/06/08
28/06/08
01/07/08
02/07/08
04/07/08
06/07/08
11/07/08
12/07/08
13/07/08
02/08/08
CITTÀ
FRANCAVILLA AL MARE
LANCIANO
CAMPOVERDE DI APRILIA
ROMA
BELGIOIOSO
TERNI
SORA
MARINA DI CARRARA
PORDENONE
CHIETI
CHIETI
ALBA
ALBA
VITERBO
AVEZZANO
TRAVAGLIATO
GORIZIA
AREZZO
FOGGIA
FOGGIA
FOGGIA
FOGGIA
BELGIOIOSO
LONGARONE
SILVI MARINA
VITERBO
PADOVA
ROMA
SILVI MARINA
BOLOGNA
RIMINI
CAZZAGO SAN MARTINO
FOGGIA
MONTICHIARI
PARMA
SALUZZO
RHO-PERO
GENOVA
REGGIO EMILIA
TERNI
RIVA DEL GARDA
MILANO
AMELIA
SARNANO
NAPOLI
RHO-PERO
MACERATA
PAVIA
ARONA
FOGGIA
NAPOLI
CUPRA MARITTIMA
FIRENZE
RIMINI
TORINO
FIRENZE
FIRENZE
PENNABILLI
FANO
BARI
CINGOLI
OSTRA
Y
– 1020 –
PROVINCIA
CH
CH
LT
RM
MI
TR
FR
MS
PN
CH
CH
CN
CN
VT
AQ
BS
GO
AR
FG
FG
FG
FG
MI
BL
TE
VT
PD
RM
TE
BO
RN
BS
FG
BS
PR
CN
MI
GE
RE
TR
TN
MI
TR
MC
NA
MI
MC
PV
NO
FG
NA
AP
FI
RN
TO
FI
FI
PU
PU
BA
MC
AN
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
DENOMINAZIONE
MOSTRA DEL FIORE
FIERA DELL’AGRICOLTURA
MOSTRA AGRICOLA DI CAMPOVERDE
ROMA CITTÀ DEL PLEIN AIR – PIÙ CAMPER PIÙ VIAGGI
FASHION VINTAGE SHOW
LUOGHI DIVINI
SORARREDA
TUTTOCASA/ANTIQUAMENTE
43ª FIERA DEL RADIOAMATORE, ELETTRONICA, HI-FI
FIERA DI PRIMAVERA
FIERA DI PRIMAVERA
VINUM 2008
VINUM 2008
AQUAE
AGRITALIA
TRAVAGLIATOCAVALLI EXPO
EXPO MEGO
FOTO ANTIQUARIA
CUNAVISUD
ENOLSUD – SALONE NAZIONALE DELLA VITE E DEL VINO
10º SALONE DELL’OLIO DOP
SAI – SALONE DELL’ACQUA E DELL’IRRIGAZIONE
OFFICINALIA
CACCIA, PESCA E NATURA
FIERA MERCATO NAZ.LE DEL RADIOAMATORE DI PESCARA
L’ETÀ DELL’ORO
CIVITAS
FORUM P.A.
CAMPIONARIA
R2B – RESEARCH TO BUSINESS
RIMINI WELLNESS
FRANCIACORTA IN FIORE
EXPO TERME – TERMALISMO TURISMO TERMALE
MOSTRASCAMBIO – MOSTRA DEGLI HOBBIES – FESTIVAL DEL MODELLISMO
BAGARRE
MOSTRA NAZIONALE DI ANTIQUARIATO DI SALUZZO
EXPO ITALIA REAL ESTATE
ENERGETHICA
SALONE DEL CAVALLO AMERICANO
ABITARE – IDEE E SERVIZI PER LA CASA – ECOFUOCO IL CALORE AMICO
OUTDOORDAYS
CHIBIMART
MOSTRA MERCATO DEL RADIOAMATORE DELL’ELETTRONICA E DELL’INFORMATICA
MOSTRA-MERCATO ANTIQUARIATO E ARTIGIANATO ARTISTICO
VITIGNO ITALIA
BIMAN – BIENNALE DELLA MANUTENZIONE INDUSTRIALE
RASSEGNA AGRICOLA CENTRO ITALIA
VINDESIGN
FIERA DEL LAGO MAGGIORE
SICUREZZA ED EMERGENZA
FIERA DEL BAMBINO
MOSTRA MALACOLOGICA – CONCHIGLIE DA TUTTO IL MONDO
BAGLIONI UOMO
FIRST ALTERNATIVE
ARCHITEX
VINTAGE SELECTION
34º BAGLIONI BIMBO
MOSTRA MERCATO NAZIONALE D’ANTIQUARIATO
MOSTRA MERCATO NAZIONALE DEL LIBRO E DELLA STAMPA ANTICHI
MODAMARE MEDITERRANEA-COLLEZIONI INTIMO MARE 2009
ESPOSIZIONE NAZIONALE CANINA PER TUTTE LE RAZZE
MOSTRA NAZIONALE DI ANTIQUARIATO ED ARTIGIANATO ARTISTICO
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Data inizio
CITTÀ
Y
– 1021 –
PROVINCIA
04/08/08
17/08/08
22/08/08
22/08/08
23/08/08
28/08/08
30/08/08
04/09/08
SARZANA
SACILE
FALCONARA MARITTIMA
SANREMO
CASTELLAMONTE
OFFIDA
CORTONA
TERNI
SP
PN
AN
IM
TO
AP
AR
TR
05/09/08
05/09/08
05/09/08
05/09/08
06/09/08
06/09/08
06/09/08
06/09/08
08/09/08
RICCIONE
RICCIONE
CITTÀ DI CASTELLO
SILVI MARINA
MONTICHIARI
PIACENZA
GONZAGA
PORDENONE
BARI
RN
RN
PG
TE
BS
PC
MN
PN
BA
11/09/08
11/09/08
11/09/08
12/09/08
12/09/08
12/09/08
12/09/08
12/09/08
12/09/08
12/09/08
13/09/08
13/09/08
13/09/08
13/09/08
13/09/08
13/09/08
14/09/08
17/09/08
18/09/08
19/09/08
19/09/08
20/09/08
20/09/08
20/09/08
21/09/08
23/09/08
25/09/08
26/09/08
26/09/08
27/09/08
27/09/08
27/09/08
27/09/08
27/09/08
27/09/08
27/09/08
27/09/08
27/09/08
27/09/08
28/09/08
02/10/08
02/10/08
03/10/08
03/10/08
MONTICHIARI
ALBARETO
SARTIRANA LOMELLINA
BASTIA UMBRA
FIRENZE
FOGGIA
MONTALCINO
VITERBO
VALDOBBIADENE
ASTI
SILVI MARINA
BARI
BARI
BARI
BARI
RIMINI
CAPANNOLI
ROMA
MONTEFALCO
MONTICHIARI
PESARO
MACERATA
MONZA
SALUZZO
NAPOLI
CITTÀ DI CASTELLO
FOLIGNO
SILVI MARINA
ROMA
BELGIOIOSO
GONZAGA
FOGGIA
FOGGIA
FOGGIA
FOGGIA
FOGGIA
PADOVA
CITTÀ DI CASTELLO
SESTINO
AREZZO
ROMA
ROMA
MARINA DI CARRARA
LAZISE DEL GARDA
BS
PR
PV
PG
FI
FG
SI
VT
TV
AT
TE
BA
BA
BA
BA
RN
PI
RM
PG
BS
PU
MC
MI
CN
NA
PG
PG
TE
RM
MI
MN
FG
FG
FG
FG
FG
PD
PG
AR
AR
RM
RM
MS
VR
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
DENOMINAZIONE
MOSTRA NAZIONALE DELL’ANTIQUARIATO
735ª SAGRA DEI OSEI
MOSTRA-MERCATO DEL FUMETTO
MOAC 2008 – MOSTRA-MERCATO DELL’ARTIGIANATO
MOSTRA DELLA CERAMICA DI CASTELLAMONTE
DI VINO IN VINO
CORTONANTIQUARIA
SAPORI E NON SOLO....... FESTIVAL ENOGASTRONOMICO DEI PRODOTTI TIPICI DELL’UMBRIA
EUROPA CARD SHOW
SALONE NUMISMATICO NAZIONALE
MOSTRA MERCATO NAZIONALE DEL LIBRO E DELLA STAMPA ANTICA
TECNOEXPO
MOSTRA MERCATO RADIANTISTICO
TELERADIO
FIERA MILLENARIA
MULTIFIERA RASSEGNA CAMPIONARIA MULTISETTORIALE
SALONE DELL’AUTOVEICOLO INDUSTRIALE, DEI COMPONENTI, ACCESSORI E RICAMBI PER AUTOVEICOLI E DELLE ATTREZZATURE PER OFFICINE
METALRICICLO
FIERA NAZIONALE DEL FUNGO PORCINO DI ALBARETO
MOSTRA MERCATO DI ANTIQUARIATO – CASTELLO DI SARTIRANA
ORIZZONTI ENERGETICI
FRAGRANZE
EXPO BIMBO – SALONE NAZIONALE SULLE ATTIVITÀ DELL’INFANZIA
SETTIMANA DEL MIELE
SABOPIÙ
FORUM SPUMANTI D’ITALIA
DOUJA D’OR – SALONE NAZIONALE DI VINI SELEZIONATI
CEIM
BUSINES CENTRE
EDIL LEVANTE ABITARE
AGRIMED
SALONE DELL’ARREDAMENTO
LUOGHI – RASSEGNA DEDICATA AI TURISTI DELLA NUOVA VACANZA
FIERA NAZIONALE DEGLI UCCELLI
PROMOTION EXPO ROMA 2008
SETTIMANA ENOLOGICA – SAGRANTINO WINE FESTIVAL
EXPO ARTE – CITTÀ DI MONTICHIARI
ONDA SU ONDA – PROMOMARCHE
MOSTRA MERCATO DELL’ELETTRONICA
MIA – MOSTRA DELL’ARREDAMENTO
MOSTRA NAZIONALE DI ALTO ARTIGIANATO ARTISTICO E TIPICO DI SALUZZO
MEDITERTRANS
MOSTRA DEL MOBILE IN STILE
I PRIMI D’ITALIA
AURIADE
OROCAPITAL
PAROLE NEL TEMPO – PICCOLI EDITORI IN MOSTRA
FIERA DELL’ELETTRONICA
FIERA D’OTTOBRE
MOSTRA DELL’ARTIGIANATO PUGLIESE
SALONE DELLA FILATELIA E NUMISMATICA COLLEZIONISMO
SALONE BIOEDILIZIA E QUALITÀ DELL’ABITARE
MARMOSUD
CASA SU MISURA
TIFERNO COMICS
CHIANINA – MOSTRA ALLEVAMENTI BOVINI
FOTO ANTIQUARIA
ROMA AUTO SHOW
IO SPOSA
4 X 4 FEST – SALONE DELL’AUTO A TRAZIONE INTEGRALE
MOSTRA MERCATO DI APICOLTURA PER L’AGRICOLTURA «I GIORNI DEL MIELE»
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Data inizio
03/10/08
03/10/08
03/10/08
04/10/08
04/10/08
04/10/08
05/10/2008
CITTÀ
Y
– 1022 –
PROVINCIA
MONTICHIARI
RHO-PERO
RHO-PERO
ROMA
BARI
SANT’ANGELO IN VADO
SANT’AGATA FELTRIA
BS
MI
MI
RM
BA
PU
PU
19/10/08
SANT’AGATA FELTRIA
PU
08/10/08
09/10/08
09/10/08
09/10/08
09/10/08
09/10/08
10/10/08
10/10/08
10/10/08
11/10/08
11/10/08
12/10/08
15/10/08
16/10/08
17/10/08
17/10/08
17/10/08
18/10/08
18/10/08
18/10/08
18/10/08
18/10/08
19/10/08
19/10/08
23/10/08
24/10/08
24/10/08
25/10/08
25/10/08
25/10/08
25/10/08
25/10/08
25/10/08
26/10/08
27/10/08
ROMA
ANCONA
BASTIA UMBRA
BELGIOIOSO
TRIESTE
CITTÀ DI CASTELLO
VITERBO
MANTOVA
NAPOLI
BASTIA UMBRA
ROMA
BRESCIA
LUCCA
ROMA
FOGGIA
VICENZA
RHO-PERO
PESARO
LANCIANO
VAPRIO D’ADDA
MILANO
REGGIO EMILIA
SANT’ANGELO IN VADO
MONCALVO
FOGGIA
RIMINI
MESSINA
CIVITANOVA MARCHE
VITERBO
ROMA
ROMA
FORLÌ
MONTICHIARI
ACQUALAGNA
GENOVA
RM
AN
PG
MI
TS
PG
VT
MN
NA
PG
RM
BS
LU
RM
FG
VI
MI
PU
CH
MI
MI
RE
PU
AT
FG
RN
ME
MC
VT
RM
RM
FC
BS
PU
GE
29/10/08
30/10/08
30/10/08
30/10/08
MARINA DI CARRARA
BOLZANO
CHIETI
GUBBIO
MS
BZ
CH
PG
30/10/08
30/10/08
02/11/08
03/11/08
04/11/08
05/11/08
05/11/08
06/11/08
07/11/08
07/11/08
07/11/08
LUCCA
MODENA
MONTECHIARO D’ASTI
TERNI
BOLOGNA
VICENZA
RIMINI
FOGGIA
CITTÀ DI CASTELLO
CUNEO
FABRO
LU
MO
AT
TR
BO
VI
RN
FG
PG
CN
TR
07/11/08
PERUGIA
PG
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
DENOMINAZIONE
REAS
MEET MILANO – MUSIC, EVENTS AND ENTERTAINMENT TECHNOLOGY
SFORTEC
MODA MEETING
EXPOREGALO
MOSTRA NAZIONALE DEL TARTUFO BIANCO PREGIATO DELLE MARCHE
FIERA NAZIONALE TARTUFO BIANCO PREGIATO E PRODOTTI AGRO SILVO PASTORALI
FIERA NAZIONALE TARTUFO BIANCO PREGIATO E PRODOTTI AGRO SILVO PASTORALI
SALONE DELL’OUTSOURCING 2008
ECO & EQUO
VITAE
FASHION VINTAGE SHOW – IL MERCATO DELLA MODA D’EPOCA
FIERA DEL MARE – BARCOLANA SAILING SHOW
AGRITAB
FIERA DELL’AGRICOLTURA
SALAMI E SALUMI
VEBO FIERA DELLA BOMBONIERA-REGALO-ARGENTO E COMPLEMENTI DI ARREDO
ESPOSIZIONE CANINA
ANTIQUARI NELLA ROMA RINASCIMENTALE
ITALIA IN TAVOLA
MIAC – MOSTRA INDUSTRIA CARTARIA
ROMASPOSA
EXPO MODA – SALONE DELL’ABBIGLIAMENTO
VICENZA NUMISMATICA
WELLNESS WORLD EXHIBITION
MOSTRA-SCAMBIO AUTO-MOTO E CICLO D’EPOCA
FIERABILANDIA
MOSTRA MERCATO NAZIONALE DI ANTIQUARIATO
LA MIA CASA
REGIUM ANTIQUARIA ORO, INCENSO & ANTICO
FIERA NAZIONALE DEI CANI DA TARTUFO
FIERA MOSTRA MERCATO DEL TARTUFO
ENERGEA – MEDITERRE
TTI TRAVEL TRADE ITALIA
VIVA – EXPO DEL FLOROVIVAISMO MEDITERRANEO
M.A.C. – MOSTRA ARREDAMENTO CASA
L’ISOLA DEL TESORO
MOA CASA 2008 – MOSTRA MERCATO DEL MOBILE E DELL’ARREDAMENTO
NONSOLOTARLI – II EDIZIONE 2008
ROMAGNA ANTIQUARIATO
RASSEGNA ANTIQUARIA
FIERA NAZIONALE DEL TARTUFO
ABCD – TED – BTS BORSA DEL TURISMO SCOLASTICO E STUDENTESCO – SCUOLA
DEI SAPORI
COMPOTEC
BIOLIFE
FIERA CITTÀ DI CHIETI
MOSTRA MERCATO NAZIONALE DEL TARTUFO BIANCO E DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI
LUCCA COMICS & GAMES
SKIPASS SPORTS E TURISMO INVERNALI
FIERA DEL TARTUFO BIANCO DEL MONFERRATO
TERNI EXPO
COM-P.A.
SALONE NAZIONALE DEL VINO NOVELLO
RI 3 – RIGENERA – RICARICA – RIUSA
MOSTRA ORNITOLOGICA DAUNA
ASSOCIAZIONE MOSTRA DEL TARTUFO E PRODOTTI AGROALIMENTARI
MOSTRA NAZIONALE BOVINI DI RAZZA PIEMONTESE
MOSTRA MERCATO NAZIONALE DEL TARTUFO E DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI
DI QUALITÀ
UMBRIA LIBRI
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Data inizio
CITTÀ
Y
– 1023 –
PROVINCIA
08/11/08
08/11/08
08/11/08
09/11/08
12/11/08
12/11/08
NAPOLI
SILVI MARINA
SILVI MARINA
VITTORIA
ROMA
MODENA
NA
TE
TE
RG
RM
MO
13/11/08
13/11/08
13/11/08
14/11/08
14/11/08
14/11/08
15/11/08
15/11/08
16/11/08
16/11/08
20/11/08
20/11/08
20/11/08
21/11/08
21/11/08
21/11/08
21/11/08
22/11/08
22/11/08
29/11/08
22/11/08
PORDENONE
PADOVA
MILANO
NAPOLI
MILANO
TAORMINA
BRESCIA
NAPOLI
SAN SEBASTIANO CURONE
MURISENGO
VERONA
CATANIA
ROMA
AREZZO
ERCOLANO
PADOVA
VITERBO
GENOVA
VALTOPINA
VALTOPINA
PORDENONE
PN
PD
MI
NA
MI
ME
BS
NA
AL
AL
VR
CT
RM
AR
NA
PD
VT
GE
PG
PG
PN
22/11/08
22/11/08
23/11/08
23/11/08
27/11/08
27/11/08
27/11/08
RIMINI
PALERMO
FOGGIA
FOGGIA
ROMA
RHO-PERO
TERNI
RN
PA
FG
FG
RM
MI
TR
27/11/08
28/11/08
29/11/08
29/11/08
29/11/08
29/11/08
29/11/08
05/12/08
05/12/08
05/12/08
06/12/08
06/12/08
07/12/08
11/12/08
13/12/08
13/12/08
20/12/08
20/12/08
TORINO
FOGGIA
SILVI MARINA
SILVI MARINA
BASTIA UMBRA
FIRENZE
MODENA
NAPOLI
TERNI
LANCIANO
ROMA
GENOVA
FOGGIA
CARRÙ
CIVITANOVA MARCHE
TERNI
FOGGIA
TERNI
TO
FG
TE
TE
PG
FI
MO
NA
TR
CH
RM
GE
FG
CN
MC
TR
FG
TR
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
DENOMINAZIONE
AESTETICA SALONE MEDITERRANEO DELLA BELLEZZA E DEL BENESSERE
ARREDAMENTO D’INTERNI
MODA SPOSA
EMAIA CAMPIONARIA
SITE – SALONE DELL’IMPIANTISTICA
GRAN MERCATO DELL’ANTICO – DEBALLAGE E 7.8. NOVECENTO. EDIZIONE AUTUNNO
SICAILUX
EXPO SCUOLA
LA PIAZZA DEI MERCANTI – SALONE DEL COLLEZIONISMO E DEL BROCANTAGE
HOBBYSHOW
CHIBIMART 2007 – MOSTRA MERCATO DEI PRODOTTI TIPICI DELL’ARTIGIANATO
SICILIA ORO
BRIXIANTIQUARIA
SALONE DELL’ANTIQUARIATO A NAPOLI
MOSTRA MERCATO DEL TARTUFO
FIERA NAZIONALE DEL TARTUFO «TRIFOLA D’OR»
JOB & ORIENTA
EXPOBIT 2008
100 PRESEPI
AGRI E TOUR – SALONE DELL’AGRITURISMO
FLORA
TUTTINFIERA
TUSCIARTE
MOSTRA DEL DISCO E DEL FUMETTO USATO E DA COLLEZIONE
MOSTRA MERCATO DEL TARTUFO
MOSTRA MERCATO DEL TARTUFO
11º RADIOAMATORE - 3º SALONE DEL RADIOAMATORE, ELETTRONICA, HOME-COMPUTER
DOMUSLEGNO
MEDIMOBIL
FOGGIA IN FIORE
ZOOTECSUD
RIMI
LA CAMPIONARIA DELLE QUALITÀ ITALIANE
SAPORI E NON SOLO....... FESTIVAL ENOGASTRONOMICO DEI PRODOTTI TIPICI DELL’UMBRIA
RESTRUCTURA 2008
SALONE DEL LIBRO E DELL’EDITORIA
FIERA MERCATO NAZIONALE DEL RADIOAMATORE DI PESCARA
IDEA NATALE
EXPO REGALO
FLORENCE NOEL
COUNTRY LIFE – UNO STILE DI VITA IN MOSTRA
GAMECON
VININUMBRIA
AGROALIMENTA
NATALE OGGI
NATALIDEA – IDEA NEVE
ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE CANINA
FIERA DEL BUE GRASSO
MOSTRA MERCATO RADIANTISTICA, ELETTRONICA, HOBBYSTICA
CHRISTMAS VILLAGE
PRAESEPIA
CIOCCOLANDIA CIOCCOLATO E NON SOLO
Allegato 7 – FIERE REGIONALI
Data inizio
18/01/2008
19/01/2008
02/02/2008
09/02/2008
09/02/2008
CITTÀ
Lonato
Assago
Milano
Montichiari
Rivolta d’Adda
PROVINCIA
BS
MI
MI
BS
CR
DENOMINAZIONE
FIERA MECCANICA AGRICOLA, ARTIGIANALE E COMMERCIALE DI LONATO
MILANO SPOSI
MINIATURITALIA
ANTICHITÀ IN FIERA
FIERA DI MERCI E BESTIAME SANT’APOLLONIA
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Data inizio
CITTÀ
Y
– 1024 –
PROVINCIA
15/02/2008
21/02/2008
21/02/2008
22/02/2008
21/02/2008
16/02/2008
21/02/2008
29/02/2008
29/02/2008
08/03/2008
07/03/2008
06/03/2008
14/03/2008
08/03/2008
14/03/2008
14/03/2008
21/03/2008
21/03/2008
22/03/2008
28/03/2008
28/03/2008
04/04/2008
03/04/2008
18/04/2008
19/04/2008
18/04/2008
17/04/2008
17/04/2008
24/04/2008
24/04/2008
24/04/2008
30/04/2008
01/05/2008
01/05/2008
08/05/2008
09/05/2008
21/05/2008
23/05/2008
12/06/2008
10/08/2008
15/08/2008
09/08/2008
23/08/2008
29/08/2008
29/08/2008
28/08/2008
05/09/2008
05/09/2008
Bergamo
Rho-Pero
Milano
Darfo Boario Terme
Milano
Busto Arsizio
Rho-Pero
Darfo Boario Terme
Darfo Boario Terme
Gonzaga
Vaprio d’Adda
Milano
Assago
Brescia
Vaprio d’Adda
Abbiategrasso
Milano
Milano
Grumello Cremonese ed Uniti
Erba
Busto Arsizio
Busto Arsizio
Bergamo
Erba
Montichiari
Mantova
Busto Arsizio
Castano Primo
Gonzaga
Origgio
Marcallo con Casone
Voghera
Gavardo
Borghetto Lodigiano
Brescia
Mantova
Darfo Boario Terme
Rivanazzano
Rho-Pero
Almenno San Salvatore
Sarnico
Barzio
Bienno
Bergamo
Orzinuovi
Casteggio
Cazzago San Martino
Puegnago del Garda
BG
MI
MI
BS
MI
VA
MI
BS
BS
MN
MI
MI
MI
BS
MI
MI
MI
MI
CR
CO
VA
VA
BG
CO
BS
MN
VA
MI
MN
VA
MI
PV
BS
LO
BS
MN
BS
PV
MI
BG
BG
LC
BS
BG
BS
PV
BS
BS
12/09/2008
06/09/2008
07/09/2008
11/09/2008
18/09/2008
26/09/2008
28/09/2008
20/09/2008
25/09/2008
19/09/2008
26/09/2008
26/09/2008
02/10/2008
06/10/2008
Tovo S. Agata
Cremona
Seveso
Pavia
Comezzano – Cizzago
Bergamo
Canneto sull’Oglio
Montichiari
Milano
Canneto sull’Oglio
Milano
Mantova
Assago
Edolo
SO
CR
MI
PV
BS
BG
MN
BS
MI
MN
MI
MN
MI
BS
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
DENOMINAZIONE
NO FRILLS – Edizione primaverile
TRAVEL&MOTION
WHITE
OPEN HOUSE DELLA MECCANICA
46...52 PLU SIZE
ARREDOeCASA
CERTICIBIT
OPEN HOUSE DELLA IDRAULICA – ARREDO BAGNO
EXPO MOTORI
LAMBRUSCO e SAPORI D’ITALIA
CASAMBIENTE
LA PRIMAVERA IN FIERA
HOBBY SHOW
BRESCIA CASA
CASAMBIENTE
FIERA DI SAN GIUSEPPE – A RUOTA LIBERA
SALONE DEL CIOCCOLATO ARTIGIANALE E DI QUALITÀ
SALONE DELLA BIRRA ARTIGIANALE E DI QUALITÀ
FIERA REGIONALE AGRICOLA DI PRIMAVERA
M.E.C.I. – MOSTRA EDILIZIA CIVILE INDUSTRIALE
MALPENSACAVALLI
AGRIVARESE
EDIL
RISTOREXPO
FESTIVAL DEI MOTORI
L’ARTIGIANO IN PIAZZA
PIAZZE IN FIERA
VINO E TERRA
GONZAGA ANTIQUARIA
FIERA PRIMAVERILE DELLE MERCI E DEL BESTIAME
FIERA DI SAN MARCO
FIERA DELL’ASCENSIONE
FIERA DI GAVARDO E VALLE SABBIA
FIERA REGIONALE PLURISETTORIALE DI BORGHETTO LODIGIANO
EXPOSICURAMENTE
FIERA DEL PANE
FIERA CAMPIONARIA CAMUNA CITTÀ DI DARFO BOARIO TERME
AVIOEXPO
BUY & DRIVE SHOW
SAGRA REGIONALE DEGLI UCCELLI
FIERA DEGLI UCCELLI E MOSTRA CANI DA CACCIA DI SARNICO
SAGRA DELLE SAGRE
MOSTRA MERCATO – ESPOSIZIONE VISIVA DI ARTI E MESTIERI
FIERA DI SANT’ALESSANDRO
FIERA DI ORZINUOVI
OLTREVINI
FIERA DELL’ARTIGIANATO ED AGRICOLTURA DELLA FRANCIACORTA
FIERA DELL’AGRICOLTURA E DELL’ARTIGIANATO DELLA VALTENESI E DEL GARDA
BRESCIANO
ALTA REZIA DA GUSTARE
CREMONANTIQUARIA
FIERA VENATORIA ORNITOLOGICA
AUTUNNO PAVESE DOC
AGRICOLTURA IN FESTA
NO FRILLS – Edizione autunnale
MOSTRA DEL GIOCATTOLO D’EPOCA E DI MODERNARIATO
PROGETTO CASA
WHITE – PRET A PORTER E ACCESSORI DONNA
CANNETO VERDE
46...52 PLU SIZE
CONVEGNO FILATELICO NUMISMATICO
MILANO SPOSI – Autunno
ASTA REGIONALE BOVINI DI RAZZA BRUNA
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Y
– 1025 –
Data inizio
CITTÀ
PROVINCIA
10/10/2008
10/10/2008
11/10/2008
11/10/2008
10/10/2008
09/10/2008
16/10/2008
Assago
Castegnato
Erba
Montichiari
Darfo Boario Terme
Vaprio d’Adda
Morbegno
MI
BS
CO
BS
BS
MI
SO
17/10/2008
18/10/2008
18/10/2008
18/10/2008
23/10/2008
26/10/2008
25/10/2008
07/11/2008
Assago
Verrua Po
Abbiategrasso
Erba
Brescia
Rovato
Bergamo
Goito
MI
PV
MI
CO
BS
BS
BG
MN
08/11/2008
14/11/2008
13/11/2008
15/11/2008
21/11/2008
15/11/2008
28/11/2008
11/12/2008
Cremona
Edolo
Milano
Inveruno
Gonzaga
Codogno
Abbiategrasso
Castano Primo
CR
BS
MI
MI
MN
LO
MI
MI
DENOMINAZIONE
ZERO EMISSIONI
FRANCIACORTA IN BIANCO
IMMAGIMONDO
FESTIVAL DEI MOTORI
EXPO DEL BENESSERE E DEL FITNESS
SPOSIDEA
MOSTRA DEL BITTO E FIERA REGIONALE DEI PRODOTTI DELLA MONTAGNA LOMBARDA
HOBBY SHOW
MOSTRA DEL CRISANTEMO E DEI FIORI
FIERA AGRICOLA DI OTTOBRE
MOSTRA MERCATO DELL’ARTIGIANATO
ESPOSI
MOSTRA MERCATO DELLA PASTORIZIA – FESTA DELLA MONTAGNA
FIERA CAMPIONARIA DI BERGAMO
FIERA MOSTRA MERCATO DEL GRANA PADANO DEI PRATI STABILI E DEI PRODOTTI
AGROALIMENTARI DELLE COLLINE MORENICHE E DELLA PIANURA PEDECOLLINARE
MANTOVANA
IL BONTÀ
MOSTRA REGIONALE BOVINI DI RAZZA BRUNA
ANTIQUARIA
ANTICA FIERA DI SAN MARTINO
CHRISTMAS VILLAGE
FIERA AUTUNNALE DI CODOGNO
ABBIATE GUSTO
NATALE IN FIERA
D.G. Commercio, fiere e mercati
[BUR20080118]
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
[4.6.1]
Com.r. 28 marzo 2008 - n. 68
Elenco dei posteggi da assegnare in concessione ai fini del
rilascio della autorizzazione prevista dall’art. 28 comma 1,
lettera a) del d.lgs. 114/98 di cui i Comuni hanno richiesto la
pubblicazione ai sensi dell’art. 5 comma 2 della l.r. 15/00
In relazione alla procedura prevista dall’art. 5 comma 2 della
l.r. n. 15/00 «Norme in materia di commercio al dettaglio su aree
pubbliche in attuazione del d.lgs. 114/98 e “Primi indirizzi regionali di programmazione del commercio al dettaglio su aree pubbliche”» i Comuni di Pradalunga (BG), Calcinato (BS), Cellatica
(BS), Ome (BS), Lomazzo (CO), Canegrate (MI), San Giuliano
Milanese (MI), Sabbioneta (MN), Virgilio (MN), Casteggio (PV),
Confienza (PV) e Somma Lombardo (VA) hanno richiesto la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia dei
posteggi liberi da assegnare in concessione a seguito di rilascio
della relativa autorizzazione.
La domanda per il rilascio dell’autorizzazione di cui all’art. 28
comma 1, lettera a) del d.lgs. 114/98, in carta legale e da predisporsi utilizzando i fac-simili di seguito riportati, con l’indicazione del posteggio per il quale si chiede l’assegnazione, deve essere
inoltrata al Comune sede del posteggio entro sessanta giorni dalla presente pubblicazione. A tal proposito i Comuni sono invitati
ad avvisare tutti gli operatori del mercato interessati che è stato
avviato il procedimento di assegnazione dei posteggi liberi.
Qualora nell’ambito del medesimo mercato sia prevista l’assegnazione di più posteggi e quindi il rilascio di più autorizzazioni
gli operatori interessati devono presentare una domanda per ciascuna autorizzazione rilasciabile.
Entro i successivi trenta giorni, ricevute le domande, i Comuni
formulano e pubblicano la graduatoria sulla base dei criteri di
priorità previsti dall’art. 5 comma 5 della citata legge regionale.
In ordine ai predetti criteri di priorità si precisa quanto segue:
1) l’anzianità di registro delle imprese è comprensiva anche
dell’anzianità maturata come ex registro ditte;
2) con riguardo al criterio di cui alla lettera b) dell’art. 5 comma 5 l’«anzianità di registro delle imprese» è riferita all’attività
espletata nel settore commerciale.
Gli assegnatari che sono utilmente collocati in graduatoria
hanno titolo ad ottenere il rilascio della autorizzazione di cui
all’art. 28, comma 1, lettera a) del d.lgs. n. 114/98 e la relativa
concessione del posteggio.
Il dirigente dell’U.O. commercio interno,
reti distributive e mercati:
Paolo Mora
——— • ———
ALLEGATI:
A) Elenco posteggi
B) Fac-simile domanda persona fisica
C) Fac-simile domanda società di persone
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
MI
MI
017032 CALCINATO
017048 CELLATICA
017048 CELLATICA
017123 OME
013133 LOMAZZO
013133 LOMAZZO
013133 LOMAZZO
3
4
5
6
7
8
9
10 013133 LOMAZZO
11 013133 LOMAZZO
12 013133 LOMAZZO
13 013133 LOMAZZO
14 013133 LOMAZZO
15 013133 LOMAZZO
16 013133 LOMAZZO
17 013133 LOMAZZO
18 013133 LOMAZZO
19 013133 LOMAZZO
20 015046 CANEGRATE
21 015046 CANEGRATE
CO
CO
SABATO
SABATO
SABATO
SABATO
SABATO
SABATO
FRAZ. MANERA
P.ZA RISORGIMENTO
FRAZ. MANERA
P.ZA RISORGIMENTO
FRAZ. MANERA
P.ZA RISORGIMENTO
FRAZ. MANERA
P.ZA RISORGIMENTO
FRAZ. MANERA
P.ZA RISORGIMENTO
FRAZ. MANERA
P.ZA RISORGIMENTO
SABATO
SABATO
FRAZ. MANERA
P.ZA RISORGIMENTO
P.LE DEI DONATORI
SABATO
FRAZ. MANERA
P.ZA RISORGIMENTO
SABATO
SABATO
FRAZ. MANERA
P.ZA RISORGIMENTO
SABATO
SABATO
FRAZ. MANERA
P.ZA RISORGIMENTO
P.LE DEI DONATORI
SABATO
FRAZ. MANERA
P.ZA RISORGIMENTO
FRAZ. MANERA
P.ZA RISORGIMENTO
SABATO
FRAZ. MANERA
P.ZA RISORGIMENTO
VENERDI'
MARTEDI'
GIOVEDI'
BS P.ZA MERCATO
VENERDI'
FRAZ. PONTE S.
MARCO
VENERDI'
VENERDI'
VIA VALLE - VIA
CALVEROLA
Giorno di
mercato
VIA VALLE - VIA
CALVEROLA
UBICAZIONE
(Via o Piazza
principale che
identifica il mercato)
SCUOLA
BS ELEMENTARE
SCUOLA
BS ELEMENTARE
BS
BG
016173 PRADALUNGA
BG
Prov.
2
COMUNE
016173 PRADALUNGA
ISTAT
Codice
1
N°
7.30
7.30
8.00
8.00
8.00
8.00
8.00
8.00
8.00
8.00
8.00
8.00
8.00
8.00
8.00
8.00
7.00
7.00
7.00
8.00
8.00
dalle
ore
13.30
13.30
12.30
12.30
12.30
12.30
12.30
12.30
12.30
12.30
12.30
12.30
12.30
12.30
12.30
13.00
13.00
13.00
13.00
13.00
13.00
alle
ore
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
T=stagionale
M=mensile
Q=quindicinale
S=settimanale
G=giornaliero
CARATTERISTICHE DEL MERCATO
dal
al
ELENCO POSTEGGI
34
34
15
15
15
15
15
15
15
15
15
15
15
15
15
21
14
14
10
22
22
23
3
13
12
11
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
2
9
14
5
21
3
Totale
N° del
postegg
posteggi
i
o libero
mercato
8,00
8,00
7,00
7,00
7,00
7,00
7,00
7,00
8,00
7,00
7,00
7,00
7,00
8,00
7,00
9,00
8,00
8,00
6,00
8,00
7,00
4,00 32,00
4,00 32,00
5,00 35,00
5,00 35,00
5,00 35,00
5,00 35,00
5,00 35,00
5,00 35,00
5,00 40,00
5,00 35,00
5,00 35,00
5,00 35,00
5,00 35,00
5,00 40,00
5,00 35,00
5,00 45,00
5,00 40,00
5,00 40,00
3,00 18,00
5,00 40,00
5,00 35,00
lung. larg. tot. mq.
DIMENSIONI
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
alim.
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
non
alim.
Settore
merceolog.
salumi e formaggi
pesce
frutta - verdura
pollame
merceol.
Tipologia
D.C.R.
SI
SI
NO
NO
SI
SI
SI
SI
SI
SI
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
1200 post. 1500 post.
*
D.C.R.
n. VII/950 n. VIII/466
Attrez.
Alim. Esistente 27.01.04 20.11.07
SI/NO
CARATTERISTICHE DEL POSTEGGIO
ALLEGATO A)
54 020069 VIRGILIO
55 020069 VIRGILIO
53 020069 VIRGILIO
52 020054 SABBIONETA
50 020054 SABBIONETA
MERCOLEDI'
7.00
MARTEDI'
FRAZ. CERESE
MN P.ZA A. MORO
7.00
7.00
MARTEDI'
7.00
7.00
7.00
MERCOLEDI'
MERCOLEDI'
7.00
7.00
7.00
MARTEDI'
MN P.ZA DUCALE
MN P.ZA DUCALE
51 020054 SABBIONETA
MERCOLEDI'
MERCOLEDI'
MERCOLEDI'
7.30
7.30
7.30
7.30
7.30
7.30
7.30
7.30
7.30
7.30
7.30
7.30
7.30
7.30
7.30
7.30
7.30
7.30
7.30
7.30
7.30
7.30
7.30
7.30
7.30
dalle
ore
FRAZ. CERESE
MN P.ZA A. MORO
FRAZ. CERESE
MN P.ZA A. MORO
MN P.ZA DUCALE
MN P.ZA DUCALE
49 020054 SABBIONETA
48 020054 SABBIONETA
MN P.ZA DUCALE
MN P.ZA DUCALE
47 020054 SABBIONETA
GIOVEDI'
VIA REPUBBLICA
MI
46 015195 SAN GIULIANO MILANESE
GIOVEDI'
VIA REPUBBLICA
MI
45 015195 SAN GIULIANO MILANESE
GIOVEDI'
VIA REPUBBLICA
MI
44 015195 SAN GIULIANO MILANESE
GIOVEDI'
VIA REPUBBLICA
MI
GIOVEDI'
43 015195 SAN GIULIANO MILANESE
GIOVEDI'
VIA REPUBBLICA
MI
42 015195 SAN GIULIANO MILANESE
VIA REPUBBLICA
MI
41 015195 SAN GIULIANO MILANESE
GIOVEDI'
VIA REPUBBLICA
MI
40 015195 SAN GIULIANO MILANESE
GIOVEDI'
VIA REPUBBLICA
MI
39 015195 SAN GIULIANO MILANESE
GIOVEDI'
VIA REPUBBLICA
MI
38 015195 SAN GIULIANO MILANESE
GIOVEDI'
VIA REPUBBLICA
MI
37 015195 SAN GIULIANO MILANESE
GIOVEDI'
VIA REPUBBLICA
MI
36 015195 SAN GIULIANO MILANESE
GIOVEDI'
VIA REPUBBLICA
MI
35 015195 SAN GIULIANO MILANESE
GIOVEDI'
VIA REPUBBLICA
MI
34 015195 SAN GIULIANO MILANESE
GIOVEDI'
VIA REPUBBLICA
MI
33 015195 SAN GIULIANO MILANESE
GIOVEDI'
VIA REPUBBLICA
MI
32 015195 SAN GIULIANO MILANESE
GIOVEDI'
VIA REPUBBLICA
MI
31 015195 SAN GIULIANO MILANESE
GIOVEDI'
VIA REPUBBLICA
MI
30 015195 SAN GIULIANO MILANESE
GIOVEDI'
VIA REPUBBLICA
MI
GIOVEDI'
29 015195 SAN GIULIANO MILANESE
GIOVEDI'
VIA REPUBBLICA
MI
28 015195 SAN GIULIANO MILANESE
VIA REPUBBLICA
MI
27 015195 SAN GIULIANO MILANESE
SABATO
SABATO
P.LE DEI DONATORI
MI
MI
P.LE DEI DONATORI
SABATO
P.LE DEI DONATORI
25 015046 CANEGRATE
MI
24 015046 CANEGRATE
SABATO
SABATO
P.LE DEI DONATORI
P.LE DEI DONATORI
Giorno di
mercato
UBICAZIONE
(Via o Piazza
principale che
identifica il mercato)
26 015046 CANEGRATE
MI
23 015046 CANEGRATE
Prov.
MI
ISTAT
COMUNE
22 015046 CANEGRATE
N°
Codice
14.00
14.00
14.00
13.00
13.00
13.00
13.00
13.00
13.00
13.30
13.30
13.30
13.30
13.30
13.30
13.30
13.30
13.30
13.30
13.30
13.30
13.30
13.30
13.30
13.30
13.30
13.30
13.30
13.30
13.30
13.30
13.30
13.30
13.30
alle
ore
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
T=stagionale
M=mensile
Q=quindicinale
S=settimanale
G=giornaliero
CARATTERISTICHE DEL MERCATO
dal
al
56
56
56
26
26
26
26
26
26
20
20
20
20
20
20
20
20
20
20
20
20
20
20
20
20
20
20
20
20
34
34
34
34
34
52
34
10
25
21
16
8
6
4
20
19
18
17
16
15
14
13
12
11
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
34
31
30
27
25
Totale
N° del
postegg
posteggi
i
o libero
mercato
4,00 24,00
5,00 40,00
5,00 35,00
5,00 35,00
5,00 35,00
5,00 35,00
5,00 35,00
5,00 35,00
5,00 35,00
5,00 35,00
5,00 35,00
5,00 35,00
5,00 35,00
5,00 35,00
5,00 35,00
5,00 35,00
5,00 35,00
5,00 35,00
5,00 35,00
5,00 35,00
5,00 35,00
5,00 35,00
4,00 24,00
4,00 32,00
4,00 32,00
4,00 24,00
5,00 40,00
9,00
9,00
9,00
5,00 45,00
5,00 45,00
5,00 45,00
12,00 5,00 60,00
8,00
12,00 5,00 60,00
10,00 5,00 50,00
12,00 5,00 60,00
8,00
7,00
7,00
7,00
7,00
7,00
7,00
7,00
7,00
7,00
7,00
7,00
7,00
7,00
7,00
7,00
7,00
7,00
7,00
7,00
7,00
6,00
8,00
8,00
6,00
6,00
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
non
alim.
alim.
lung. larg. tot. mq.
DIMENSIONI
Settore
merceolog.
fiori e piante, casalinghi,
bigiotteria, merceria,tessuti,
ferramenta,giocattoli,
pelletteria,scarpe
casalinghi e detersivi
scarpe
abbigliamento
abbigliamento
abbigliamento
intimo
fiorista
dolciumi
frutta e verdura
frutta e verdura
frutta e verdura
olive e acciughe
pollivendolo e rosticceria
pescivendolo
merceol.
Tipologia
D.C.R.
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
1200 post. 1500 post.
*
D.C.R.
n. VII/950 n. VIII/466
Attrez.
Alim. Esistente 27.01.04 20.11.07
SI/NO
CARATTERISTICHE DEL POSTEGGIO
ISTAT
COMUNE
GIOVEDI'
SABATO
8.00
7.00
7.00
7.00
7.00
7.00
7.00
7.00
7.00
7.00
7.00
7.00
7.00
7.00
7.00
7.00
7.00
7.00
dalle
ore
14.00
13.00
13.00
13.00
13.00
13.00
13.00
13.00
13.00
13.00
13.00
13.00
13.00
13.00
13.00
13.00
13.00
14.00
alle
ore
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
T=stagionale
M=mensile
Q=quindicinale
S=settimanale
dal
al
132
21
21
21
21
21
21
21
21
21
21
104
104
104
104
104
92
56
95
14
13
12
11
10
8
7
6
5
4
94
25
23
22
19
24
53
Totale
N° del
postegg
posteggi
i
o libero
mercato
Settore
merceolog.
6,00
7,00
4,00
4,00
4,00
4,00
6,00
6,00
6,00
6,00
9,00
8,00
8,00
8,00
8,00
8,00
8,00
9,00
4,50 27,00
4,00 28,00
6,00 24,00
6,00 24,00
6,00 24,00
6,00 24,00
4,00 24,00
4,00 24,00
4,00 24,00
4,00 24,00
5,00 45,00
4,00 32,00
4,00 32,00
4,00 32,00
4,00 32,00
4,00 32,00
4,00 32,00
5,00 45,00
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
fiori e piante, casalinghi,
bigiotteria, merceria,tessuti,
ferramenta,giocattoli,
pelletteria,scarpe
merceol.
Tipologia
D.C.R.
NO
NO
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
1200 post. 1500 post.
*
D.C.R.
n. VII/950 n. VIII/466
Attrez.
Alim. Esistente 27.01.04 20.11.07
SI/NO
CARATTERISTICHE DEL POSTEGGIO
non
alim.
alim.
lung. larg. tot. mq.
DIMENSIONI
* Ai sensi della D.C.R. n. VIII/466 del 20.11.2007 il 30% dei nuovi posteggi verrà riservato, salvo mancanza di richiesta, alla vendita di prodotti tipici lombardi.
73 012123 SOMMA LOMBARDO
P.ZA REPUBBLICA
AREA ATTREZZATA
VA VIA GIUSTI
PV
72 018052 CONFIENZA
SABATO
P.ZA REPUBBLICA
PV
71 018052 CONFIENZA
SABATO
P.ZA REPUBBLICA
PV
70 018052 CONFIENZA
SABATO
P.ZA REPUBBLICA
PV
69 018052 CONFIENZA
SABATO
P.ZA REPUBBLICA
PV
68 018052 CONFIENZA
SABATO
P.ZA REPUBBLICA
PV
67 018052 CONFIENZA
SABATO
P.ZA REPUBBLICA
PV
66 018052 CONFIENZA
SABATO
P.ZA REPUBBLICA
PV
65 018052 CONFIENZA
SABATO
P.ZA REPUBBLICA
PV
SABATO
64 018052 CONFIENZA
MERCOLEDI'
PV
63 018052 CONFIENZA
P.ZA REPUBBLICA
PV
62 018037 CASTEGGIO
MERCOLEDI'
P.ZA DANTE P.ZA CAVOUR
PV
61 018037 CASTEGGIO
MERCOLEDI'
P.ZA DANTE P.ZA CAVOUR
PV
60 018037 CASTEGGIO
MERCOLEDI'
P.ZA DANTE P.ZA CAVOUR
PV
59 018037 CASTEGGIO
MERCOLEDI'
P.ZA DANTE P.ZA CAVOUR
PV
58 018037 CASTEGGIO
DOMENICA
P.ZA DANTE P.ZA CAVOUR
PV
MARTEDI'
Giorno di
mercato
P.ZA DANTE P.ZA CAVOUR
UBICAZIONE
(Via o Piazza
principale che
identifica il mercato)
FRAZ. CERESE
MN P.ZA A. MORO
Prov.
57 018037 CASTEGGIO
56 020069 VIRGILIO
N°
Codice
G=giornaliero
CARATTERISTICHE DEL MERCATO
- 1029 -
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Serie Ordinaria N. 15 – 7 aprile 2008
ALLEGATO B)
marca
da
bollo
(spazio per l’ufficio)
PERSONA FISICA
Al COMUNE di
Oggetto: domanda di rilascio di autorizzazione per esercitare l’attività di commercio su aree pubbliche, di cui all’art. 28,
comma 1, lettera a) del decreto legislativo 114/98.
Il/la sottoscritto/a
Cognome ______________________________________________ Nome _____________________________________
data di nascita ____________________________________ luogo di nascita ____________________________________
cittadinanza ________________________________ residente a __________________________________ Prov. _______
via, piazza, ecc. ______________________________________________________ n. ___________ CAP ___________
Codice fiscale ________________________________________________
CHIEDE
il rilascio dell’autorizzazione di cui all’oggetto per esercitare il commercio su aree pubbliche sul sottoindicato posteggio
QUADRO A
Comune di _______________________________________ giorno di mercato _______________________________
Via / P.zza ______________________________________________________________________________________
posteggio n. ____________________ di dimensioni: ____________________________________________________
settore merceologico: ‰ alimentare ‰ non alimentare
‰ tipologia merceologica _____________
attrezzato alimentare: ‰ SI oppure ‰ NO
pubblicato sul Bollettino Ufficiale Regione Lombardia n. __________________ del ___________________________
A tal fine:
DICHIARA
-
di essere in possesso dei requisiti morali di cui all’articolo 5 commi 2 e 4 del decreto legislativo 114/98 e che non
sussistono nei propri confronti “cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui all’articolo 10 della legge 31
maggio 1965, n. 575” (antimafia);
di non possedere più di una autorizzazione e relativa concessione di posteggio nello stesso mercato.
QUADRO B
(A) ‰ di non essere iscritto al Registro Imprese
oppure
(B) ‰ di essere iscritto al Registro Imprese presso la Camera di Commercio di ________________________________
al n. R.E.A. (Repertorio Economico Amministrativo) _______________________________________________
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
- 1030 -
Serie Ordinaria N. 15 – 7 aprile 2008
DICHIARA INOLTRE
QUADRO C (da compilare solo per il commercio relativo al settore merceologico alimentare)
di essere in possesso di uno dei seguenti requisiti professionali di cui all’articolo 5 comma 5 del
decreto legislativo 114/98:
(A) ‰ aver frequentato con esito positivo il corso professionale per il commercio del settore alimentare:
denominazione dell’istituto ________________________________ sede ____________________________
data conseguimento attestato _______________________________
(B) ‰ aver esercitato in proprio l’attività di vendita di prodotti alimentari:
tipo di attività _____________________________________ dal __________________ al _________________
n. di iscrizione al Registro Imprese ___________________ CCIAA di ______________ n. R.E.A. __________
(C) ‰ aver prestato la propria opera presso imprese esercenti l’attività di vendita di prodotti alimentari:
- quale dipendente qualificato, regolarmente iscritto all’INPS, dal _____________________ al ______________
denominazione __________________________________ sede __________________ n. R.E.A. ___________
- quale collaboratore familiare, regolarmente iscritto all’INPS, dal _____________________ al _____________
denominazione ___________________________________ sede _________________ n. R.E.A. ___________
(D) ‰ essere stato iscritto nell’ultimo quinquennio al Registro Esercenti il Commercio (REC) presso la CCIAA
di ________________________________________ con il n. ________________ per il commercio delle tabelle
merceologiche _____________________________________________________________________________
QUADRO D
(A) ‰ di non essere in possesso del titolo di priorità per il rilascio dell’autorizzazione richiesta.
oppure
(B) ‰ di essere in possesso del titolo di priorità indicato nel QUADRO E.
QUADRO E
1) ‰ presenze maturate nell’ambito del singolo mercato - l.r. 15/2000 art. 5, comma 5 lettera a) n. _____________
oppure
1) ‰ che ai sensi dell’art. 18, comma 2 della l. 241/90 le informazioni sopra richieste sono presenti in documenti già in
possesso dell’Amministrazione Comunale dove è ubicato il mercato sede del posteggio da assegnare.
2) ‰ anzianità di registro delle imprese – l.r. 15/2000 art. 5, comma 5 lettera b)
data di iscrizione _________________________________ anni ____________ mesi __________ giorni ______
3) ‰ anzianità dell’attività di commercio su aree pubbliche attestata da Registro delle Imprese – l.r. 15/2000 art. 5,
comma 5 lettera c)
data di iscrizione ________________________________ anni_____________ mesi___________ giorni _____
N.B.: i requisiti indicati nel presente QUADRO devono essere posseduti alla data di pubblicazione sul B.U.R.L.
Il sottoscritto è consapevole che le dichiarazioni false, la falsità negli atti e l’uso di atti falsi comportano l’applicazione
delle sanzioni penali previste dall’art. 26 L. n. 15/1968.
Data, ________________________
Firma
_____________________________
ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE:
Indicare nel QUADRO A i dati relativi al posteggio richiesto, come risultano pubblicati sul B.U.R.L. (Bollettino
Ufficiale Regione Lombardia).
Nel QUADRO B barrare la casella (A) oppure quella (B).
Il QUADRO C è da compilare solo per il commercio relativo al settore merceologico alimentare.
Nel QUADRO D barrare la casella (A) oppure quella (B). Quando si è barrata la casella (B) nel QUADRO D, barrare
una o più caselle QUADRO E.
La presente domanda può essere consegnata direttamente al protocollo del Comune competente o inviata allo stesso
con raccomandata A.R.
- 1031 -
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Serie Ordinaria N. 15 – 7 aprile 2008
ALLEGATO C)
marca
da
bollo
(spazio per l’ufficio)
SOCIETÀ DI PERSONE
Al COMUNE di
Oggetto: domanda di rilascio di autorizzazione per esercitare l’attività di commercio su aree pubbliche, di cui all’art. 28,
comma 1, lettera a) del decreto legislativo 114/98.
Il/la sottoscritto/a
Cognome ____________________________________________ Nome _______________________________________
data di nascita _____________________________ luogo di nascita __________________________________________
cittadinanza _________________________________ residente a _________________________________ Prov. _______
via, piazza, ecc. ____________________________________________________________ n. ______ CAP __________
in qualità di legale rappresentante della società:
denominazione _____________________________________________________________________________________
con sede in ________________________________ Prov. _______ via, piazza, ecc. ______________________________
n. ______ CAP ___________ iscritta al Registro Imprese al n. R.E.A. _________________________________________
presso la Camera di Commercio di ________________________________ Codice Fiscale ________________________
CHIEDE
il rilascio dell’autorizzazione di cui all’oggetto per esercitare il commercio su aree pubbliche sul sottoindicato posteggio
QUADRO A
Comune di ____________________________________________ giorno di mercato ___________________________
Via/P.zza _______________________________________________________________________________________
posteggio n. _________________ di dimensioni: ________________________________________________________
settore merceologico: ‰ alimentare ‰ non alimentare
‰ tipologia merceologica __________________________
attrezzato alimentare: ‰ SI oppure ‰ NO
pubblicato sul Bollettino Ufficiale Regione Lombardia n. _______________ del ______________________________
A tal fine:
-
DICHIARA
di essere in possesso dei requisiti morali di cui all’articolo 5 commi 2 e 4 del decreto legislativo 114/98 e che non
sussistono nei propri confronti “cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui all’articolo 10 della legge 31
maggio 1965, n. 575” (antimafia);
di non possedere più di una autorizzazione e relativa concessione di posteggio nello stesso mercato.
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
- 1032 -
Serie Ordinaria N. 15 – 7 aprile 2008
DICHIARA INOLTRE
QUADRO B (da compilare solo per il commercio relativo al settore merceologico alimentare)
‰ di essere in possesso di uno dei seguenti requisiti professionali di cui all’articolo 5 comma 5 del decreto legislativo
114/98:
(A) ‰ aver frequentato con esito positivo il corso professionale per il commercio del settore alimentare:
denominazione dell’istituto _______________________________________ sede _______________________
data conseguimento attestato __________________________________________________________________
(B) ‰ aver esercitato in proprio l’attività di vendita di prodotti alimentari:
tipo di attività ____________________________________________ dal _______________ al _____________
n. di iscrizione al Registro Imprese ______________________ CCIAA di ______________ n. R.E.A.________
(C) ‰ aver prestato la propria opera presso imprese esercenti l’attività di vendita di prodotti alimentari:
- quale dipendente qualificato, regolarmente iscritto all’INPS, dal ______________________ al ____________
denominazione ___________________________________ sede __________________ n. R.E.A. __________
- quale collaboratore familiare, regolarmente iscritto all’INPS, dal ______________________ al ____________
denominazione __________________________________ sede ___________________ n. R.E.A. __________
(D) ‰ essere stato iscritto nell’ultimo quinquennio al Registro Esercenti il Commercio (REC) presso la CCIAA
di _________________________________________________ con il n. ______ per il commercio delle tabelle
merceologiche _____________________________________________________________________________
oppure
‰ che i requisiti professionali di cui all’articolo 5 comma 5 del decreto legislativo 114/98 sono posseduti dal signor
_____________________________________________ che ha compilato la dichiarazione di cui al QUADRO E
allegato alla domanda di autorizzazione.
QUADRO C
(A)
‰ che la società suindicata non è in possesso del titolo di priorità per il rilascio dell’autorizzazione richiesta
oppure
(B) ‰ che la società suindicata è in possesso del titolo di priorità indicato nel QUADRO D.
QUADRO D
(1) ‰ presenze maturate nell’ambito del singolo mercato - l.r. 15/2000 art. 5, comma 5 lettera a) n. ______________
oppure
(1) ‰ che ai sensi dell’art. 18, comma 2 della l. 241/90 le informazioni sopra richieste sono presenti in documenti già
in possesso dell’Amministrazione Comunale dove è ubicato il mercato sede del posteggio da assegnare.
(2) ‰ anzianità di registro delle imprese – l.r. 15/2000 art. 5, comma 5 lettera b)
data di iscrizione ___________________________ anni ____________ mesi____________ giorni ________
(3) ‰ anzianità dell’attività di commercio su aree pubbliche attestata da Registro delle Imprese – l.r. 15/2000 art. 5,
comma 5 lettera c)
data di iscrizione ___________________________ anni ____________ mesi____________ giorni ________
N.B.: i requisiti indicati nel presente QUADRO devono essere posseduti alla data di pubblicazione sul B.U.R.L.
Il sottoscritto è consapevole che le dichiarazioni false, la falsità negli atti e l’uso di atti falsi comportano l’applicazione
delle sanzioni penali previste dall’art. 26 L. n. 15/1968.
Data _____________________
Firma _____________________
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
- 1033 -
Serie Ordinaria N. 15 – 7 aprile 2008
QUADRO E allegato alla domanda (da compilare solo per il commercio relativo al settore merceologico alimentare da
parte di altra persona specificatamente preposta all’attività commerciale diversa dal legale rappresentante)
Cognome _____________________________ Nome __________________________ C.F. ______________________
Data di nascita _________________________ Cittadinanza _______________________________________________
Luogo di nascita: Stato __________________ Provincia ______ Comune ____________________________________
Residenza: Via, piazza, ecc. __________________________________ n. __________ C.A.P. ___________________
Comune ____________________________________________________ Prov. _____________________
dichiara
di essere in possesso di uno dei seguenti requisiti professionali di cui all’articolo 5 comma 5 del decreto legislativo
114/98:
(A) ‰ aver frequentato con esito positivo il corso professionale per il commercio del settore alimentare:
denominazione dell’istituto ___________________________________________ sede ____________________
data conseguimento attestato ______________________________________
(B) ‰ aver esercitato in proprio l’attività di vendita di prodotti alimentari:
tipo di attività __________________________________________ dal _________________ al _____________
n. di iscrizione al Registro Imprese ____________________ CCIAA di _________________ n. R.E.A. _______
(C) ‰ aver prestato la propria opera presso imprese esercenti l’attività di vendita di prodotti alimentari:
- quale dipendente qualificato, regolarmente iscritto all’INPS, dal _____________________ al ______________
denominazione __________________________________ sede _____________________ n. R.E.A. _______
- quale collaboratore familiare, regolarmente iscritto all’INPS, dal _____________________ al ______________
denominazione ___________________________________ sede _____________________ n. R.E.A. _______
(D) ‰ essere stato iscritto nell’ultimo quinquennio al Registro Esercenti il Commercio (REC) presso la CCIAA
di ______________________________________ con il n. __________________ per il commercio delle tabelle
merceologiche ______________________________________________________________________________
Il sottoscritto consapevole che le dichiarazioni false, la falsità negli atti e l’uso di atti falsi comportano l’applicazione
delle sanzioni penali previste dall’art. 26 L. n. 15/1968.
Data ______________________
Firma __________________________
QUADRO F allegato alla domanda (da compilare a cura di soci/amministratori diversi dal legale rappresentante della
medesima società che ha richiesto l’autorizzazione)
Cognome _____________________________ Nome __________________________ C.F. ______________________
Data di nascita _______________________ Cittadinanza _________________________________________________
Luogo di nascita: Stato ___________________ Provincia ______ Comune ___________________________________
Residenza: Via, piazza, ecc. __________________________________ n. __________ C.A.P. ___________________
Comune _____________________________________________________ Prov. _____________________
dichiara
- di essere in possesso dei requisiti morali previsti dall’articolo 5 commi 2 e 4 del decreto legislativo 114/98;
- che non sussistono nei propri confronti “cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui all’articolo 10 della
legge 31 maggio 1965, n. 575” (antimafia).
Il sottoscritto consapevole che le dichiarazioni false, la falsità negli atti e l’uso di atti falsi comportano l’applicazione
delle sanzioni penali previste dall’art. 26 L. n. 15/1968.
Data __________________
Firma __________________________
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
- 1034 -
Serie Ordinaria N. 15 – 7 aprile 2008
Cognome ___________________________ Nome _____________________ C.F. ___________________________
Data di nascita ________________________ Cittadinanza ______________________________________________
Luogo di nascita: Stato _________________________ Provincia _______ Comune __________________________
Residenza: Via, piazza, ecc._______________________________________________ n. _______ C.A.P. ________
Comune _________________________________________________________________ Prov. ________
dichiara
- di essere in possesso dei requisiti morali previsti dall’articolo 5 commi 2 e 4 del decreto legislativo 114/98;
- che non sussistono nei propri confronti “cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui all’articolo 10 della
legge 31 maggio 1965, n. 575” (antimafia).
Il sottoscritto consapevole che le dichiarazioni false, la falsità negli atti e l’uso di atti falsi comportano l’applicazione
delle sanzioni penali previste dall’art. 26 L. n. 15/1968.
Data ________________________
Firma _______________________________
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Cognome ___________________________ Nome _____________________ C.F. ___________________________
Data di nascita ________________________ Cittadinanza ______________________________________________
Luogo di nascita: Stato _________________________ Provincia _______ Comune __________________________
Residenza: Via, piazza, ecc._______________________________________________ n. _______ C.A.P. ________
Comune _______________________________________________________________ Prov. _________
dichiara
- di essere in possesso dei requisiti morali previsti dall’articolo 5 commi 2 e 4 del decreto legislativo 114/98;
- che non sussistono nei propri confronti “cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui all’articolo 10 della
legge 31 maggio 1965, n. 575” (antimafia).
Il sottoscritto consapevole che le dichiarazioni false, la falsità negli atti e l’uso di atti falsi comportano l’applicazione
delle sanzioni penali previste dall’art. 26 L. n. 15/1968.
Data ________________________
Firma _______________________________
ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE:
Indicare nel QUADRO A i dati relativi al posteggio richiesto, come risultano pubblicati sul B.U.R.L. (Bollettino
Ufficiale Regione Lombardia).
Indicare nel QUADRO B chi possiede i requisiti professionali per il settore merceologico alimentare. Nel caso i
predetti requisiti professionali siano posseduti da soggetto diverso dal legale rappresentante compilare il QUADRO E
allegato alla domanda di autorizzazione.
Nel QUADRO C barrare la casella (A) oppure quella (B). Quando si è barrata la casella (B) nel QUADRO C, barrare
una o più caselle QUADRO D.
Le dichiarazioni di cui al QUADRO F allegato alla domanda devono essere compilate da soci/amministratori diversi
dal legale rappresentante che ha presentato la domanda di autorizzazione.
La presente domanda può essere consegnata direttamente al protocollo Comunale competente o inviata allo stesso con
raccomandata A.R.
Y
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
– 1035 –
D.G. Industria, PMI e cooperazione
[BUR20080119]
[4.4.0]
D.d.u.o. 13 marzo 2008 - n. 2499
Parere favorevole all’assegnazione dei finanziamenti alle varie imprese tramite vari Istituti di credito in adempimento
alla d.g.r. del 23 dicembre 2003 n. 7/15797
LA DIRIGENTE DELLA U.O.
SVILUPPO DELL’IMPRENDITORIALITÀ
Viste:
– la legge regionale n. 35 del 16 dicembre 1996 «Interventi regionali per lo sviluppo delle imprese minori» e in particolare
l’art. 8 «Agevolazioni per l’accesso al credito» che prevede fra
l’altro la riduzione del 50% del tasso di interesse sui finanziamenti concessi dagli Istituti di credito a favore delle PMI;
– la deliberazione della Giunta regionale dell’8 marzo 2002
n. 7/8308 «Approvazione nuovo schema di convenzione tra la Regione Lombardia e gli Istituti di credito a seguito della deliberazione di Giunta del 21 dicembre 2001 n. 7/7469 «L.r. 35/96 Aggiornamento dei criteri di attuazione relativamente alle misure
contemplate dagli artt. 2, lett. b) e c); art. 6, lett. a), c), d); art. 7,
art. 8 e art. 9»;
– le convenzioni successivamente stipulate tra la Regione
Lombardia e gli Istituti di credito interessati;
– la deliberazione della Giunta regionale del 23 dicembre 2003
n. 7/15797 «Agevolazioni a favore delle strutture di servizio per
la realizzazione di progetti-programma di sostegno al sistema
lombardo delle PMI industriali – Aggiornamento delle modalità
di attuazione di cui alla d.g.r. del 21 dicembre 2001 – n. 7/7469
relativamente all’art. 2 lett. b) – Misura B1, art. 7 – Misura E1 e
art. 8 – Misura E2 della l.r. n. 35/96»;
– le domande di finanziamento presentate dalle imprese specificate nei documenti allegati, che formano parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
Ritenuto in base all’istruttoria effettuata dalla Struttura Servizi
a sostegno delle imprese e del sistema delle imprese cooperative
che le succitate domande di finanziamento risultano coerenti con
i criteri fissati dalla Deliberazione della Giunta regionale del 23
dicembre 2003 n. 7/15797;
Ritenuto quindi di esprimere parere favorevole all’assegnazione dei finanziamenti alle imprese specificate nei documenti alle-
gati, che formano parte integrante e sostanziale del presente
provvedimento;
Visti la legge regionale n. 16/96 e successive modifiche e integrazioni, nonché i provvedimenti organizzativi dell’VIII legislatura;
Decreta
1. di esprimere parere favorevole all’assegnazione dei finanziamenti alle imprese elencate nei seguenti allegati che formano
parte integrante e sostanziale del presente provvedimento:
– Allegato A «Agevolazioni ammesse – Banca Popolare di Bergamo»;
– Allegato B «Agevolazioni ammesse – San Paolo Imi»;
– Allegato C «Agevolazioni ammesse – Banca di Legnano»;
– Allegato D «Agevolazioni ammesse – Federazione delle Banche di Credito Cooperativo»;
– Allegato E «Agevolazioni ammesse – Intesa Mediocredito»;
– Allegato F «Agevolazioni ammesse – Banca Regionale Europea»;
2. di provvedere, con successivo decreto, ad autorizzare gli Istituti di credito interessati all’erogazione dei finanziamenti concessi alle imprese elencate nei seguenti allegati, previa presentazione alla Struttura Servizi a Sostegno delle Imprese e del Sistema delle Imprese Cooperative della Regione Lombardia della seguente documentazione:
– rendicontazione delle spese sostenute entro 12 mesi dalla
data del presente decreto;
– copia del modello INPS DM 10 prima dell’inizio dell’investimento;
– copia del modello INPS DM 10 relativo alla situazione successiva all’investimento realizzato;
3. di provvedere alla trasmissione del presente atto agli Istituti
di credito interessati e alle imprese beneficiarie;
4. di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino
Ufficiale della Regione Lombardia.
La dirigente della U.O.
sviluppo dell’imprenditorialità:
Silvana Ravasio
——— • ———
ALLEGATO A
L.r. 35/96 art. 8 – D.g.r. n. 15797/03: Misura E2
AGEVOLAZIONI AMMESSE – BANCA POPOLARE DI BERGAMO
IMPRESA
INDIRIZZO
DOMANDA
n. prot.
data
INTEGRAZIONE
n. prot.
data
INVESTIMENTO
Finalità
Importo
(1)
A
FINANZIAMENTO APPROVATO
Durata
Assegnazione
anni
A
PBR PIATTAFORMA
via Della Volta 84/d
BRESCIANA RECUPERI Brescia
S.R.L.
12659
29/11/2007
13599
20/12/2007
B1
B2
1.300.000,00
10
1.000.000,00
T.W. IMBALLAGGI S.R.L. via San Giuseppe 12/14
Telgate (BG)
12982
10/12/2007
40
04/01/2008
B2
150.000,00
5
120.000,00
MOTTA S.A.S.
S.P. 181 ang. S.P. 201 n. 11 13137
Merlino (LO)
12/12/2007
440
15/01/2008
B1
320.000,00
10
250.000,00
FERTECH S.R.L.
via Industria 11
Monte Marenzo (LC)
314
10/01/2008
B2
699.000,00
5
500.000,00
13209
14/12/2007
1. FINALITÀ DELL’INVESTIMENTO:
A) TUTELA AMBIENTALE
A1) Opere civili e impiantistiche, acquisizione di impianti e attrezzature necessari all’adeguamento degli ambienti di lavoro e al rispetto delle leggi vigenti
in materia di sicurezza;
A2) Acquisizione di impianti ed attrezzature in grado di assicurare, il rispetto della normativa vigente in materia di trattamento delle acque e delle emissioni;
A3) Acquisizione di impianti ed attrezzature che assicurino una sostanziale riduzione dei consumi energetici.
B) INCREMENTO OCCUPAZIONALE
B1) Acquisto e/o ristrutturazione dell’immobile;
B2) Acquisto di macchinari, impianti, marchi e brevetti.
Y
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
– 1036 –
ALLEGATO B
L.r. 35/96 art. 8 – D.g.r. n. 15797/03: Misura E2
AGEVOLAZIONI AMMESSE – SAN PAOLO IMI
IMPRESA
INDIRIZZO
DOMANDA
n. prot.
data
INTEGRAZIONE
n. prot.
data
INVESTIMENTO
Finalità
Importo
(1)
A
FINANZIAMENTO APPROVATO
Durata
Assegnazione
anni
A
AUTOTRASPORTI LON- via G. Crescenzi 84
13345
241
B2
332.042,61
5
265.634,09
GA DI LONGA PIETRO & Ranzanico (BG)
17/12/2007
09/01/2008
C. S.N.C.
(1) FINALITÀ DELL’INVESTIMENTO:
A) TUTELA AMBIENTALE
A1) Opere civili e impiantistiche, acquisizione di impianti e attrezzature necessari all’adeguamento degli ambienti di lavoro e al rispetto delle leggi vigenti
in materia di sicurezza;
A2) Acquisizione di impianti ed attrezzature in grado di assicurare, il rispetto della normativa vigente in materia di trattamento delle acque e delle emissioni;
A3) Acquisizione di impianti ed attrezzature che assicurino una sostanziale riduzione dei consumi energetici.
B) INCREMENTO OCCUPAZIONALE
B1) Acquisto e/o ristrutturazione dell’immobile;
B2) Acquisto di macchinari, impianti, marchi e brevetti.
ALLEGATO C
L.r. 35/96 art. 8 – D.g.r. n. 15797/03: Misura E2
AGEVOLAZIONI AMMESSE – BANCA DI LEGNANO
IMPRESA
ELETTROTER S.R.L.
INDIRIZZO
via Cesare Correnti 1/a
San Vittore Olona (MI)
via Gramsci 98
Marnate (MI)
DOMANDA
n. prot.
data
12858
05/12/2007
19
02/01/2008
INTEGRAZIONE
n. prot.
data
/
INVESTIMENTO
Finalità
Importo
(1)
A
B1
360.000,00
FINANZIAMENTO APPROVATO
Durata
Assegnazione
anni
A
10
288.000,00
MARNATE
/
B2
625.000,00
5
500.000,00
TRASFORMATORI
S.R.L.
(1) FINALITÀ DELL’INVESTIMENTO:
A) TUTELA AMBIENTALE
A1) Opere civili e impiantistiche, acquisizione di impianti e attrezzature necessari all’adeguamento degli ambienti di lavoro e al rispetto delle leggi vigenti
in materia di sicurezza;
A2) Acquisizione di impianti ed attrezzature in grado di assicurare, il rispetto della normativa vigente in materia di trattamento delle acque e delle emissioni;
A3) Acquisizione di impianti ed attrezzature che assicurino una sostanziale riduzione dei consumi energetici.
B) INCREMENTO OCCUPAZIONALE
B1) Acquisto e/o ristrutturazione dell’immobile;
B2) Acquisto di macchinari, impianti, marchi e brevetti.
ALLEGATO D
L.r. 35/96 art. 8 – D.g.r. n. 15797/03: Misura E2
AGEVOLAZIONI AMMESSE – FEDERAZIONE LOMBARDA DELLE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO
IMPRESA
DELTA PROJECT S.R.L.
INDIRIZZO
DOMANDA
n. prot.
data
INTEGRAZIONE
n. prot.
data
INVESTIMENTO
Finalità
Importo
(1)
A
FINANZIAMENTO APPROVATO
Durata
Assegnazione
anni
A
via Cascina Secchi 351
90
/
B1
420.000,00
10
336.000,00
ISSO (BG)
07/01/2008
TERMOSTAMPI S.R.L.
via Buozzi 4
91
/
B2
375.000,00
5
300.000,00
Cernusco sul Naviglio (MI) 07/01/2008
(1) FINALITÀ DELL’INVESTIMENTO:
A) TUTELA AMBIENTALE
A1) Opere civili e impiantistiche, acquisizione di impianti e attrezzature necessari all’adeguamento degli ambienti di lavoro e al rispetto delle leggi vigenti
in materia di sicurezza;
A2) Acquisizione di impianti ed attrezzature in grado di assicurare, il rispetto della normativa vigente in materia di trattamento delle acque e delle emissioni;
A3) Acquisizione di impianti ed attrezzature che assicurino una sostanziale riduzione dei consumi energetici.
B) INCREMENTO OCCUPAZIONALE
B1) Acquisto e/o ristrutturazione dell’immobile;
B2) Acquisto di macchinari, impianti, marchi e brevetti.
Y
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
– 1037 –
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
ALLEGATO E
L.r. 35/96 art. 8 – D.g.r. n. 15797/03: Misura E2
AGEVOLAZIONI AMMESSE – INTESA MEDIOCREDITO
IMPRESA
INDIRIZZO
DOMANDA
n. prot.
data
INTEGRAZIONE
n. prot.
data
INVESTIMENTO
Finalità
Importo
(1)
A
FINANZIAMENTO APPROVATO
Durata
Assegnazione
anni
A
AUTOROTOR S.R.L.
via dell’Industria 4
162
1461
B2
625.000,00
5
500.000,00
Vaiano Cremasco (CR)
08/01/2008
11/02/2008
IDROSANITARIA
via Monsuello 36
170
614
B1
1.250.000,00
10
1.000.000,00
BONOMI S.P.A.
Lumezzane (BS)
08/01/2008
18/01/2008
(1) FINALITÀ DELL’INVESTIMENTO:
A) TUTELA AMBIENTALE
A1) Opere civili e impiantistiche, acquisizione di impianti e attrezzature necessari all’adeguamento degli ambienti di lavoro e al rispetto delle leggi vigenti
in materia di sicurezza;
A2) Acquisizione di impianti ed attrezzature in grado di assicurare, il rispetto della normativa vigente in materia di trattamento delle acque e delle emissioni;
A3) Acquisizione di impianti ed attrezzature che assicurino una sostanziale riduzione dei consumi energetici.
B) INCREMENTO OCCUPAZIONALE
B1) Acquisto e/o ristrutturazione dell’immobile
B2) Acquisto di macchinari, impianti, marchi e brevetti.
ALLEGATO F
L.r. 35/96 art. 8 – D.g.r. n. 15797/03: Misura E2
AGEVOLAZIONI AMMESSE – BANCA REGIONALE EUROPEA
IMPRESA
INDIRIZZO
DOMANDA
n. prot.
data
INTEGRAZIONE
n. prot.
data
INVESTIMENTO
Finalità
Importo
(1)
A
FINANZIAMENTO APPROVATO
Durata
Assegnazione
anni
A
ALIANTE PARTNERS
S.R.L.
MEDITERRANEO
INVESTMENTS S.R.L.
PER S.P.A.
via Dei Piatti 9
227
1181
B1
1.250.000,00
10
1.000.000,00
Milano
09/01/2008
04/02/2008
via Pieve 8
228
/
B1
1.250.000,00
10
1.000.000,00
Nuvolento (BS)
09/01/2008
via G. Di Vittorio 61
229
1385
B2
225.000,00
5
180.000,00
Peschiera Borromeo (MI)
09/01/2008
08/02/2008
(1) FINALITÀ DELL’INVESTIMENTO:
A) TUTELA AMBIENTALE
A1) Opere civili e impiantistiche, acquisizione di impianti e attrezzature necessari all’adeguamento degli ambienti di lavoro e al rispetto delle leggi vigenti
in materia di sicurezza;
A2) Acquisizione di impianti ed attrezzature in grado di assicurare, il rispetto della normativa vigente in materia di trattamento delle acque e delle emissioni;
A3) Acquisizione di impianti ed attrezzature che assicurino una sostanziale riduzione dei consumi energetici.
B) INCREMENTO OCCUPAZIONALE
B1) Acquisto e/o ristrutturazione dell’immobile;
B2) Acquisto di macchinari, impianti, marchi e brevetti.
[BUR20080120]
[4.4.0]
D.d.s. 6 marzo 2008 - n. 2226
Fondo Unico Regionale per la concessione di incentivi a favore delle imprese lombarde – Variazioni relative alle domande presentate a valere sulla legge 598/94
IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA
SERVIZI A SOSTEGNO DELLE IMPRESE
E DEL SISTEMA DELLE IMPRESE COOPERATIVE
Visto l’art. 2 – comma 42 della l.r. 5 gennaio 2000, n. 1 che
istituisce, in attuazione dell’art. 19 – commi 6 e 12 – del d.lgs.
112/98, il Fondo Unico Regionale per la concessione di incentivi
e benefici alle imprese operanti in Lombardia;
Preso atto che la Regione Lombardia è subentrata al Ministero
del Tesoro nella Convenzione in essere con MCC s.p.a., stipulando a tal fine, in forza delle deliberazioni 6/48874 del 1º marzo
2000 e 7/509 del 24 luglio 2000, apposito Atto aggiuntivo, sottoscritto in data 26 luglio 2000, per la gestione, tra gli altri, degli
incentivi di cui alle leggi 28 novembre 1965, n. 1329, 27 ottobre
1994, n. 598 – art. 11 e 16 luglio 1997, n. 228 – art. 4-quinquies;
Dato atto che tale Convenzione è scaduta in data 31 dicembre
2004 e che le parti si sono accordate affinché MCC s.p.a. continui
a gestire le domande di agevolazione pervenute entro tale data;
Considerato che l’art. 3 della Convenzione affidava ad un Comitato di gestione, composto da sette membri nominati da MCC
s.p.a., di cui due su designazione di MCC e i restanti su designazione del Presidente della Giunta regionale, le attività di approvazione, variazione, revoca e archiviazione delle domande di agevolazione pervenute;
Dato atto che, ai sensi del citato art. 3 della Convenzione, il
Comitato è decaduto dalle sue funzioni allo scadere della Con-
venzione medesima e che, conseguentemente MCC s.p.a. è tenuto a sottoporre le proprie eventuali proposte di variazione o revoca alla competente struttura della D.G. Industria, PMI e Cooperazione;
Vista la nota del 27 dicembre 2007, prot. n. 79497, con la quale
MCC s.p.a. ha trasmesso alla Regione Lombardia l’elenco delle
domande precedentemente deliberate dal Comitato MCC s.p.a. –
Regione Lombardia per la quale si rende attualmente necessario
adottare un provvedimento di variazione;
Preso atto delle motivazioni e delle proposte espresse da MCC
s.p.a. sulle singole domande di agevolazione;
Ritenuto di procedere alla variazione proposta da MCC s.p.a.,
come indicato nell’Allegato 1 del presente atto;
Visti la l.r. n. 16/96 e successive modifiche e integrazioni, nonché i provvedimenti organizzativi dell’VIII legislatura;
Decreta
1) di approvare la variazione all’agevolazione concessa ai sensi della legge n. 598/94 a favore dell’impresa indicata nell’Allegato
1 per le motivazioni specificate nell’allegato medesimo, parte integrante e sostanziale del presente atto;
2) di provvedere ad inviare copia del presente atto a MCC
s.p.a. per i provvedimenti di competenza;
3) di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino
Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito web www.Regione.Lombardia.it.
La dirigente della struttura
servizi a sostegno delle imprese
e del sistema delle imprese cooperative:
Marina Gori
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Y
– 1038 –
Allegato n. 1
LEGGE 598/94 – VARIAZIONI
N. operazione: 22466.
Soggetto richiedente: Intesa San Paolo Imi.
Impresa beneficiaria: Allegri Cesare s.p.a.
Data delibera: 27 ottobre 2004.
Proposta: favorevole.
Data richiesta proroga: 13 novembre 2007.
Tipo variazione: proroga del termine di utilizzo all’1 luglio 2007.
Motivazione: la Banca ha chiesto una ulteriore proroga del termine per la presentazione della richiesta di erogazione in quanto
l’impresa ha concluso il programma degli investimenti con l’ultima fornitura del 30 giugno 2007.
[BUR20080121]
[4.4.0]
D.d.s. 28 marzo 2008 - n. 3064
Approvazione dell’invito a presentare candidature per la costituzione di un elenco di soggetti attuatori di servizi di «Audit per la Valutazione del Posizionamento del Portafoglio
Prodotti nei confronti del REACH» per la fase preliminare
di applicazione del Regolamento CE n. 1970/2006 – REACH
IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA
SERVIZI A SOSTEGNO DELLE IMPRESE
E DEL SISTEMA DELLE IMPRESE COOPERATIVE
Richiamati:
• il PRS VIII legislatura approvato con d.c.r. 26 ottobre 2005
n. VIII/25 ed in particolare l’area 3 «Competitività»;
• la l.r. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitività per
le imprese e per il territorio della Lombardia»;
• la d.g.r. 2210 del 29 marzo 2006 di approvazione dello Schema di Accordo di Programma con il sistema camerale lombardo
per lo sviluppo economico e la competitività del sistema lombardo;
• il Regolamento CE 1907/2006 concernente la registrazione,
valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche
(REACH);
• il POR 2007/2013 Obiettivo «Competitività regionale e Occupazione» ed in particolare l’asse 1 «Innovazione», linea di intervento 1.1.1.2 «Sviluppo di Centri di Competenza di rilievo regionale», che al punto tre prevede «l’attivazione di un sistema di
laboratorio a supporto della attività previste dal Regolamento
REACH»;
• la d.g.r. n. 8/6146 del 12 dicembre 2007 «Criteri per l’assegnazione di voucher a favore delle PMI Lombarde per l’applicazione del Regolamento CE n. 1907/2006 «Registration, Evaluation, Authorisation of Chemicals» (REACH);
Richiamato l’allegato 1 della sopracitata d.g.r. 6146/2007 ed in
particolare il punto 6 «Caratteristiche dei soggetti che svolgeranno l’Audit», nel quale sono definiti i requisiti dei soggetti attuatori oltre che le attività di lavoro specifiche per la valutazione preliminare del Posizionamento del Portafoglio Prodotti nei confronti
del REACH;
Ritenuto pertanto, al fine di dare attuazione a quanto indicato
nella sopracitata d.g.r. 6146/2007, di dover istituire un elenco dei
soggetti che potranno svolgere servizio di «Audit per la valutazione del Posizionamento del Portafoglio Prodotti nei confronti del
REACH» per la fase preliminare di applicazione del Regolamento REACH a favore delle PMI lombarde;
Dato atto che al fine di definire l’elenco sopracitato è necessario individuare i soggetti operanti sul territorio della Lombardia
che possiedono i requisiti indicati al punto 6 della d.g.r. 6146 del
12 dicembre 2007;
Ritenuto pertanto necessario emanare un provvedimento di
«Invito a presentare candidature per la costituzione di un elenco
di soggetti attuatori per la fase preliminare di applicazione del
Regolamento CE n. 1907/2006 Registration, Evaluation, Authorisation of Chemicals» (REACH);
Vista la l.r. n. 16 del 23 luglio 1996 e le successive modificazioni ed integrazioni, nonché i provvedimenti organizzativi dell’VIII legislatura;
Decreta
1) di approvare l’allegato 1 «Invito a presentare candidature
per la costituzione di un elenco di soggetti attuatori per la fase
preliminare di applicazione del Regolamento CE n. 1907/2006
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
Registration, Evaluation, Authorisation of Chemicals» (REACH),
che forma parte integrante e sostanziale del presente atto;
2) di demandare a successivo provvedimento del Dirigente
l’approvazione dell’elenco risultante a seguito di verifica della
candidature pervenute;
3) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito: www.regione.lombardia.it.
Il dirigente della struttura
servizi a sostegno delle imprese
e del sistema delle imprese cooperative:
Marina Gori
——— • ———
Allegato 1
Invito a presentare candidature per la costituzione
di un elenco di soggetti attuatori per la fase preliminare
di applicazione del Regolamento CE n. 1907/2006
«Registration, Evaluation, Authorisation
of Chemicals» (REACH)
INDICE
1. Finalità
2. Soggetti che possono presentare candidature
3. Attività dei soggetti attuatori
4. Valore del voucher
5. Modalità e termini di presentazione delle candidature
6. Valutazione delle domande di candidatura
7. Nucleo di valutazione
8. Approvazione dell’elenco regionale dei soggetti che svolgono l’«Audit di Valutazione del Posizionamento del Portafoglio Prodotti nei
confronti del REACH»
9. Ispezioni e controlli
10. Decadenza dal ruolo di soggetto attuatore
11. Informativa sul trattamento dei dati personali
1. Finalità
Regione Lombardia e Camere di Commercio Lombarde, nell’ambito degli impegni assunti con l’Accordo di Programma per
lo sviluppo economico e la competitività del sistema lombardo
intendono favorire i processi di innovazione per la competitività
delle imprese lombarde.
Con questo invito s’intende costituire un elenco di soggetti attuatori al fine di supportare le PMI nella fase preliminare di applicazione del Regolamento CE n. 1907/2006 REACH (acronimo
di Registration, Evaluation, Authorisation of Chemicals) in vigore dal 1º giugno 2007 e per incentivare l’applicazione da parte
delle imprese di processi permanenti di monitoraggio sulle sostanze chimiche.
Il Regolamento prevede in particolare la registrazione di tutte
le sostanze prodotte o importate nel territorio dell’Unione Europea in quantità pari o superiore ad una tonnellata l’anno.
Tale Regolamento coinvolgerà le imprese nel settore chimico
ed avrà un impatto anche su tutte le filiere manifatturiere.
2. Soggetti che possono presentare candidature
Possono presentare domanda di candidatura a Regione Lombardia, in qualità di soggetti attuatori per le iniziative di cui al
precedente punto 1, soggetti giuridici di diritto pubblico o di diritto privato con i seguenti requisiti:
a) che abbiano sede sul territorio lombardo;
b) che dispongano almeno di un esperto Senior con le seguenti caratteristiche curriculari:
– esperienza decennale in «regulatory affair»;
– laurea in chimica industriale o laurea equipollente ai sensi del d.m. 8 febbraio 1994 o laurea in biologia con indirizzo tossicologico;
– abilitazione all’esercizio della professione;
c) che dispongano almeno di un esperto Junior con le seguenti
caratteristiche curriculari:
– esperienza nella verifica di dossier relativi a normative
europee e nazionali di prodotto (es.: normativa sui farmaci, sugli alimenti, sui biocidi, sui materiali a contatto
con gli alimenti);
– laurea in chimica industriale o laurea equipollente secondo il d.m. 8 febbraio 1994 o laurea in biologia con indirizzo tossicologico;
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Y
– 1039 –
– abilitazione all’esercizio della professione;
d) che i soggetti di cui ai punti b) e c) possiedano, come da
curriculum, la capacità di:
– redigere l’elenco dei prodotti aziendali, completo delle informazioni su nomenclatura, valutazione delle sostanze
di pertinenza dell’azienda in esame;
– identificare, anche in via quantitativa, ogni singola sostanza presente nei luoghi di lavoro o gestita dal richiedente;
– interpretare e valutare i dati tossicologici e di igiene industriale;
– individuare per ogni sostanza le azioni opportune per
soddisfare i requisiti della normativa REACH, dai RIP e
dalle buone pratiche industriali;
– aggiornare in merito ai potenziali usi delle sostanze;
– preparare e coordinare la stesura di documentazione specifica;
– gestire gruppi impegnati nello sviluppo di progetti;
– formulare la relazione finale di analisi del Portafoglio
Prodotti;
e) che abbiano la possibilità di utilizzare un laboratorio certificato secondo gli standard SINAL e GLP o la disponibilità di
una rete di laboratori parimenti certificati e per l’effettuazione
dei test fisici, chimici, tossicologici ed ecotossicologici presenti
nel REACH.
Tutti i requisiti citati nel presente punto devono essere autocertificati dal soggetto che svolgerà l’Audit al momento della presentazione della candidatura.
3. Attività dei soggetti attuatori
Il soggetto attuatore per il servizio di «Audit di Valutazione del
Posizionamento del Portafoglio Prodotti nei confronti del
REACH» svolgerà le seguenti attività:
a) analisi del Catalogo dei Prodotti del Richiedente («il Catalogo»): quali sono le implicazioni del REACH per ogni sostanza/
preparato/articolo del Portafoglio Prodotti Aziendali e quali sono
le procedure da attivare;
b) individuazione delle metodologie per accelerare l’Audit sulle sostanze (sostanze singole, miscele, polimeri, articoli contenenti sostanze). Tali metodologie potranno essere di tipo statistico e di tipo chimico-fisico;
c) in particolare, per gli Utilizzatori a Valle, individuazione
degli eventuali usi intesi e non intesi: orientamento su come attivare una corretta comunicazione di filiera con fornitori e clienti
e sulle criticità dovute ad usi non intesi;
d) valutazione su come il Catalogo dell’Impresa si posiziona
nei confronti del REACH (quali sostanze andrebbero registrate,
autorizzate, notificate; per quali di esse occorrerà nominare
un’Entità Legale);
e) raccomandazione, mediante un documento scritto («il Rapporto»), sui passi successivi che l’impresa dovrà compiere, con
alcune indicazioni operative sui consorzi opportuni fra produttori e importatori di sostanze chimiche – fra formulatori, miscelatori, produttori di polimeri – produttori di articoli, che si formeranno in Unione Europea;
f) consulenze specialistiche per lo studio e la realizzazione di
un sistema continuo di monitoraggio delle sostanze chimiche.
4. Valore del voucher
Il voucher sosterrà le PMI lombarde nell’ottenimento del servizio di «Audit di Valutazione del Posizionamento del Portafoglio
Prodotti nei confronti del REACH».
L’importo del voucher sarà pari ad C 2.080,00.
Tale importo rimarrà fisso, indipendentemente dall’entità
complessiva della spesa sostenuta dall’impresa, che comunque
non potrà essere inferiore a C 3.000,00.
Importi inferiori alla spesa minima consentita non potranno essere richiesti.
Con successivo provvedimento del Dirigente verranno individuate le modalità per l’assegnazione del voucher a favore delle
PMI lombarde.
5. Modalità e termini di presentazione delle candidature
I soggetti proponenti devono presentare direttamente a Regione Lombardia la propria proposta di candidatura obbligatoria-
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
mente in forma telematica utilizzando esclusivamente lo «schema on-line» disponibile sul sito internet www.regione.lombardia.it nella sezione «Direzioni Generali» della Home page
– dalle ore 9.30 di lunedı̀ 14 aprile 2008,
– alle ore 16.30 di venerdı̀ 30 maggio 2008.
Per informazioni sulle modalità di partecipazione al bando è
possibile inviare una e-mail al seguente indirizzo: [email protected].
Per assistenza tecnica alla compilazione on line è possibile
contattare Lombardia Call s.p.a. – tel. 800131151 – dal lunedı̀ al
venerdı̀, dalle ore 8.00 alle ore 20.00, e il sabato, dalle ore 8.00
alle ore 12.00, festivi esclusi.
La domanda di candidatura, inoltrata telematicamente, deve
essere stampata (cosı̀ come rilasciata dalla procedura informatica) ed inviata, pena l’esclusione, entro e non oltre 10 giorni di
calendario dall’invio telematico.
La domanda di candidatura cartacea deve essere corredata da
marca da bollo (C 14,62), firmata dal legale rappresentante ed
indirizzata a: Regione Lombardia, Direzione Generale Industria,
PMI e Cooperazione, U.O. Sviluppo dell’Imprenditorialità, Struttura «Servizi a sostegno delle imprese e del sistema delle imprese
cooperative» – via Taramelli, 20 – 20124 Milano.
Sulla busta contenente la domanda di candidatura dovrà essere riportata la seguente dicitura: «Invito a presentare candidature per la costituzione di un elenco di soggetti attuatori per la fase
preliminare di applicazione del Regolamento CE n. 1907/2006
“Registration, Evaluation, Authorisation of Chemicals”
(REACH)».
La mancata o ritardata presentazione della domanda di candidatura su carta costituisce motivo di non ammissibilità della domanda.
La consegna della domanda di candidatura su carta deve avvenire attraverso una delle seguenti due modalità:
1) Presentazione diretta a:
• Protocollo Generale della Giunta regionale della Lombardia:
– via Taramelli, 20 – 20124 Milano,
– via Pirelli, 12 – 20124 Milano;
• Protocollo della Direzione Generale Industria, PMI e
Cooperazione, via Taramelli 20, – 20124 Milano;
• uno degli Uffici Protocollo delle Sedi Territoriali in ciascuna Provincia.
In tutti i casi con i seguenti orari: da lunedı̀ a giovedı̀ dalle ore
9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 14.30 alle ore 16.30; il venerdı̀ dalle
ore 9.00 alle ore 12.00.
Gli indirizzi degli Uffici Protocollo delle singole sedi territoriali
sono reperibili sul sito internet della Regione Lombardia
www.regione.lombardia.it, all’interno della Home page, sezione
«Regione», «Organizzazione e Uffici», «Indirizzi e orari protocollo».
2) Spedizione con raccomandata con avviso di ricevimento o
posta celere a:
• Giunta regionale della Lombardia – Direzione Generale
Industria, PMI e Cooperazione, Struttura «Servizi a sostegno delle imprese e del sistema delle imprese cooperative» – via Taramelli, 20 – 20124 Milano.
Per la verifica del rispetto dei termini, a seconda della modalità
di presentazione, farà fede:
– la data del timbro di arrivo ad uno dei protocolli regionali
sopra indicati;
– la data del timbro postale di spedizione.
I soggetti richiedenti in possesso di firma digitale possono validare le propria candidatura:
– apponendo digitalmente la firma del legale rappresentante;
– allegando in via informatica copia della carta d’identità del
legale rappresentante.
La modulistica da utilizzare per la presentazione della candidatura su carta è esclusivamente quella resa disponibile dalla
procedura di inoltro telematico.
La domanda di candidatura su carta, spedita o consegnata entro e non oltre 10 giorni di calendario dalla data di invio telematico, sottoscritta dal legale rappresentante, avrà valore di dichiarazione resa ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 38, 46, 47,
48, 75 e 76 del d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, vigente.
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Y
– 1040 –
6. Valutazione delle domande di candidatura
Regione Lombardia, anche per tramite di soggetti incaricati,
effettuerà la valutazione delle domande di candidatura presentate con le seguenti modalità:
a) istruttoria formale, per verificare la regolarità della domanda di candidatura (termini di presentazione, sottoscrizione, imposta di bollo ecc.) sulla base di quanto indicato al punto 5;
b) istruttoria tecnica, per verificare la sussistenza dei requisiti
indicati al punto 2.
Regione Lombardia, anche per tramite di soggetti incaricati,
si riserva, in ogni caso, di chiedere tutte le informazioni aggiuntive che si rendessero necessarie per la corretta valutazione delle
domande.
I documenti richiesti dovranno essere trasmessi, nei termini
perentori di 10 giorni di calendario dalla data di ricevimento –
anche via e-mail o fax – della specifica richiesta, all’indirizzo indicato nella richiesta stessa.
Decorsi i termini stabiliti per la trasmissione dei documenti,
la domanda di candidatura verrà considerata decaduta.
Qualora la domanda di candidatura sia viziata o priva di uno
o più requisiti, previsti al precedente punto 2, sarà esclusa dal
presente invito.
7. Nucleo di valutazione
La Direzione Generale Industria, PMI e Cooperazione costituirà, con successivo atto, un Nucleo di Valutazione per la validazione e per la proposta di approvazione dell’elenco regionale dei
soggetti di cui al successivo punto 8.
8. Approvazione dell’elenco regionale dei soggetti che svolgono servizio di «Audit di Valutazione del Posizionamento del
Portafoglio Prodotti nei confronti del REACH»
L’elenco dei soggetti individuati per il servizio di «Audit di Valutazione del Posizionamento del Portafoglio Prodotti nei confronti del REACH», è definito sulla base delle proposte presentate
dai soggetti attuatori, di cui al precedente punto 5.
Con successivo provvedimento la Direzione Generale Industria, PMI e Cooperazione, a seguito di validazione del Nucleo di
Valutazione di cui al punto 7, approverà l’elenco dei soggetti che
svolgono servizio di Audit.
9. Ispezioni e controlli
Regione Lombardia, anche per tramite di soggetti incaricati,
potrà effettuare ispezioni anche a campione presso i soggetti attuatori allo scopo di verificare il rispetto dei requisiti previsti al
precedente punto 2 e la veridicità delle dichiarazioni e informazioni prodotte e sottoscritte nel contratto di servizio con l’impresa beneficiaria del voucher.
A tal fine il soggetto attuatore si impegna a tenere a disposizione, in originale, tutta la documentazione contabile, tecnica e amministrativa relativa alle attività sviluppate, con particolare riferimento ai rapporti con i soggetti che hanno beneficiato delle
attività riguardanti il voucher ricevuto, per un periodo non inferiore a tre anni dalla data del provvedimento di assegnazione.
10. Decadenza dal ruolo di soggetto attuatore
Il soggetto decadrà dal ruolo di attuatore qualora le ispezioni
o i controlli, di cui al precedente punto 9, evidenzino:
a) la non veridicità delle dichiarazioni rese e sottoscritte nella
domanda di candidatura;
b) il mancato rispetto di tutte le indicazioni e degli obblighi
contenuti nel presente bando;
c) l’insussistenza dei requisiti previsti per l’accesso al presente
invito.
I soggetti ammessi, qualora intendano rinunciare alla candidatura, debbono darne immediata comunicazione a mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno alla Regione che provvederà,
con successivo atto, alla cancellazione dall’elenco regionale di
cui al punto 8.
11. Informativa sul trattamento dei dati personali
I dati acquisiti verranno trattati con modalità manuale e informatica e saranno utilizzati esclusivamente per le finalità relative
al procedimento amministrativo per il quale gli stessi sono stati
comunicati, secondo le modalità previste dalle leggi e dai regolamenti vigenti.
Ai sensi del d.lgs. n. 196 del 30 giugno 2003 «Codice in materia
di protezione dei dati personali» si informa che tutti i dati perso-
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
nali che verranno in possesso di Regione Lombardia e dei soggetti incaricati della raccolta e dell’istruttoria delle candidature, saranno trattati esclusivamente per le finalità del presente bando e
nel rispetto dell’art. 13 del d.lgs. n. 196/2003.
Le dichiarazioni mendaci, le falsità negli atti, e l’uso di atti
falsi sono puniti ai sensi del codice penale e delle leggi vigenti in
materia.
Y
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
– 1041 –
D.G. Casa e opere pubbliche
[BUR20080122]
[5.1.3]
Com.r. 28 marzo 2008 - n. 67
Valori agricoli medi validi per l’anno 2008 dei terreni, considerati liberi da vincoli di contratti agrari, secondo i tipi di coltura
effettivamente praticati, determinati nell’ambito delle singole regioni agrarie lombarde a norma dell’art. 41 – comma 4 – del
d.P.R. 8 giugno 2001, n. 327 e successive modifiche ed integrazioni
COMMISSIONE PROVINCIALE ESPROPRI – PROVINCIA DI BERGAMO
TABELLA DEI VALORI AGRICOLI MEDI DEI TERRENI, RIFERITI ALL’ANNO 2007, VALEVOLI PER L’ANNO 2008
(ai sensi del quarto comma dell’art. 41 del d.P.R. 327/2001 e successive modifiche e integrazioni)
TIPI DI COLTURA
1) Seminativo
Reg.
Reg.
Reg.
Reg.
Reg. Reg. agr. n. 6 Reg. agr. n. 7 Reg. Reg. agr. n. 9 Reg. agr. n. 10
agr. n. 1 agr. n. 2 agr. n. 3 agr. n. 4 agr. n. 5 sub 1 sub 2 sub 1 sub 2 agr. n. 8 sub 1 sub 2 sub 1 sub 2
C/mq
C/mq
C/mq
C/mq
C/mq
5,70
5,70
5,70
5,70
5,70
5,95
6,50
5,95
6,50
6,50
5,95
6,50
5,95
6,50
5,70
5,70
5,70
5,95
6,50
5,95
6,50
6,50
5,95
6,50
5,95
6,50
6,30
6,30
2) Seminativo arborato
3) Seminativo irriguo
4) Seminativo arborato irriguo
5) Prato
5,25
5,25
6) Prato arborato
C/mq C/mq C/mq C/mq
8,25
8,95
8,25
8,95
8,95
8,25
8,95
8,25
8,95
8,95
8,25
8,95
8,95
8,25
8,95
8,25
8,95
5,95
5,45
5,95
5,45
5,95
5,25
5,25
5,25
5,45
5,95
5,45
5,95
5,25
5,25
5,45
5,95
5,45
5,95
6,30
6,30
8,25
8,95
8) Prato arborato irriguo
8,25
8,95
8,25
8,95
8,95
9) Prato a marcita
10) Orto irriguo (1)
15,05
11) Colture floro – vivaistiche (1)
14,75
12) Vigneto
15,05 15,05 15,05 15,05
8,95
8,25
8,95
8,95
8,25
8,95
7,70
8,45
7,70
8,45
15,05 15,05
15,05 15,05
14,75
14,75
14,75
14,75 14,75 14,75 14,75
14,75
14,75 14,75
14,75 14,75
10,45
10,45
10,45 10,45 10,45 10,45
10,45
10,45 10,45
10,45 10,45
10,60
10,60 10,60
10,60 10,60
4,95
4,95
4,95
4,95
4,95
1,65
1,65
1,65
1,65
14,85 14,85 14,85 14,85
14) Frutteto
10,60
15) Uliveto
6,90
10,60 10,60 10,60 10,60
6,90
6,90
1,85
1,85
1,85
1,85
1,85
1,65
1,65
1,65
1,65
1,10
1,10
1,10
1,10
1,10
1,10
1,10
1,10
1,10
1,10
1,10
17) Pioppeto
18) Pascolo
15,05
8,25
8,25
10,45
13) Vigneto D.O.C.
16) Castagneto
C/mq C/mq C/mq C/mq
8,25
5,25,
7) Prato irriguo
C/mq
19) Pascolo cespugliato
20) Pascolo arborato
1,10
1,10
21) Incolto produttivo
0,70
0,70
0,70
0,70
0,70
0,70
0,70
22) Bosco ceduo
1,65
1,65
1,65
1,65
1,65
1,65
1,65
1,65
1,65
1,65
23) Bosco misto
1,65
1,65
1,65
1,65
1,65
1,65
1,65
1,65
1,65
1,65
24) Bosco alto fusto
1,85
1,85
1,85
1,85
1,85
1,85
1,85
1,85
1,85
NOTE: (1) – Valori del suolo. Il soprassuolo dovrà essere calcolato a parte
– I Valori in grassetto riguardano le colture più redditizie tra quelle coprenti una superficie superiore al 5% di quella coltivata
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Y
– 1042 –
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
Regione Agraria
1: Valtorta, Ornica, Cusio, Cassiglio, S. Brigida, Averara, Olmo al Brembo, Mezzoldo, Piazza Brembana, Lenna,
Valnegra, Piazzolo, Roncobello, Moio de’ Calvi, Piazzatorre, Isola di Fondra, Branzi, Valleve, Foppolo, Carona
Regione Agraria
2: Piario, Villa d’Ogna, Ardesio, Oltressenda Alta, Gromo, Valgoglio, Gandellino, Valbondione, Vilminore di Scalve, Colere, Azzone, Schilpario
Regione Agraria
3: Costa Valle Imagna, Valsecca, Brumano, Sant’Omobono Terme, Rota Imagna, Bedulita, Roncola, Strozza,
Capizzone, Ubiale, Clanezzo, Sedrina, Zogno, Brembilla, Berbenno, Blello, Corna, Locatello, Fuipiano Imagna,
Gerosa, Vedeseta, Taleggio, Camerata Cornello, San Giovanni Bianco, San Pellegrino Terme, Dossena, Serina,
Oltre il Colle, Cornalba, Costa Serina, Algua, Bracca
Regione Agraria
4: Albino, Cene, Selvino, Predalunga, Aviatico, Gazzaniga, Fiorano al Serio, Leffe, Peia, Cazzano S. Andrea, Casnigo, Colzate, Vertova, Oneta, Gorno, Ponte Nossa, Premolo, Parre, Clusone, Gandino, Rovetta, Fino del Monte,
Castione della Presolana, Onore, Songavazzo, Cerete, Bossico, Sovere
Regione Agraria
5: Luzzana, Borgo di Terzo, Vigano San Martino, Berzo San Fermo, Adrara San Martino, Viadanica, Predore,
Tavernola Bergamasca, Vigolo, Adrara San Rocco, Parzanica, Grone, Casazza, Fonteno, Monasterolo del Castello, Gaverina, Spinone, Bianzano, Ranzanico, Endine Gaiano, Solto Collina, Riva di Solto, Pianico, Castro,
Lovere, Costa Volpino, Rogno
Regione Agraria
6: sub 1: Cisano Bergamasco, Caprino Bergamasco, Villa d’Adda, Pontida, Palazzago, Carvico, Barzana, Almenno
San Bartolomeo, Almenno San Salvatore, Paladina, Almè, Villa d’Almè, Sorisole, Ponteranica
sub 2: Ambivere, Bergamo, Mapello, Ranica, Sotto il Monte Giovanni XXIII, Torre Boldone
Regione Agraria
7: sub 1: Villa di Serio, Alzano Lombardo, Nembro, Entratico, Foresto Sparso, Gandosso
sub 2: Gorle, Scanzorosciate, Albano S. Alessandro, Torre de’ Roveri, San Paolo d’Argon, Cenate Sotto, Cenate
Sopra, Trescore Balneario, Zandobbio, Gorlago, Carobbio degli Angeli, Villongo, Sarnico, Credaro, Castelli
Calepio, Grumello del Monte, Chiuduno
Regione Agraria
8: Calusco d’Adda, Terno d’Isola, Bonate Sopra, Bonate Sotto, Presezzo, Ponte San Pietro, Madone, Chignolo
d’Isola, Suisio, Bottanuco, Filago, Capriate San Gervasio, Brembate
Regione Agraria
9: sub 1: Valbrembo, Mozzo, Spirano, Pognano, Arcene, Lurano, Cologno al Serio, Pontirolo Nuovo, Canonica
d’Adda, Fara Gera d’Adda, Treviglio, Castel Rozzone, Brignano Gera d’Adda, Pagazzano, Morengo, Bariano,
Caravaggio, Fornovo San Giovanni, Mozzanica, Misano Gera d’Adda, Calvenzano, Casirate d’Adda, Arzago
d’Adda
sub 2: Curno, Treviolo, Lallio, Dalmine, Stezzano, Azzano San Paolo, Orio al Serio, Grassobbio, Zanica, Comun
Nuovo, Levate, Osio Sopra, Osio Sotto, Verdellino, Verdello, Boltiere, Ciserano, Urgnano
Regione Agraria 10: sub 1: Palosco, Mornico al Serio, Martinengo, Cividate al Piano, Cortenuova, Romano di Lombardia, Covo,
Calcio, Fara Olivana con Sola, Antegnate, Isso, Berbata, Fontanella, Pumenengo, Torre Pallavicina
sub 2: Pedrengo, Seriate, Brusaporto, Montello, Costa di Mezzate, Bagnatica, Cavernago, Calcinate, Bolgare,
Telgate, Ghisalba
Il Presidente: Renato Stilliti
Y
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
– 1043 –
COMMISSIONE PROVINCIALE ESPROPRI PER LA PROVINCIA DI BRESCIA
TABELLA DEI VALORI AGRICOLI MEDI DEI TERRENI, RIFERITI ALL’ANNO 2007, VALEVOLI PER L’ANNO 2008
(ai sensi del quarto comma dell’art. 41 del Testo unico sulle espropriazioni
approvato con d.P.R. 8 giugno 2001 n. 327)
Reg. Reg.
agr.
agr.
n. 1
n. 2
valori valori
medi medi
Reg. Reg.
agr.
agr.
n. 3 n. 4
valori valori
medi medi
Reg.
agr.
n. 5
valori
medi
Reg.
agr.
n. 6
valori
medi
Reg.
agr.
n. 7
valori
medi
Reg.
agr.
n. 8
valori
medi
Reg.
agr.
n. 9
valori
medi
Reg.
agr.
n. 10
valori
medi
Reg.
agr.
n. 11
valori
medi
Reg.
agr.
n. 12
valori
medi
Reg.
agr.
n. 13
valori
medi
Reg.
agr.
n. 14
valori
medi
C/m2
C/m2
C/m2
C/m2
C/m2
C/m2
C/m2
C/m2
C/m2
C/m2
C/m2
C/m2
C/m2
C/m2
1 Seminativo
1,85
2,55
2,65
1,85
1,85
2,60
2,35
3,25
3,05
3,60
3,05
3,60
3,05
3,05
2 Seminativo arborato
1,85
2,55
2,65
1,85
1,85
2,60
2,35
3,25
3,05
3,60
3,05
3,60
3,05
3,05
3 Seminativo irriguo
3,00
3,60
3,60
3,00
3,05
3,55
3,55
3,55
4,85
5,70
4,85
5,70
5,00
5,00
TIPI DI COLTURA
4 Seminativo irr. arb.
3,00
3,60
3,60
3,00
3,05
3,55
3,55
3,55
4,85
5,70
4,85
5,70
5,00
5,00
5 Prato
1,70
2,25
2,50
1,70
1,90
2,60
2,40
2,25
2,30
2,70
2,55
2,45
2,45
2,45
6 Prato arborato
1,70
2,25
2,50
1,70
1,90
2,60
2,40
2,25
2,30
2,70
2,55
2,45
2,45
2,45
7 Prato irriguo
3,10
3,75
3,75
3,10
3,45
3,70
3,70
3,70
4,00
5,30
4,05
4,60
4,60
4,60
8 Prato irriguo arborato
3,10
3,75
3,75
3,10
3,45
3,70
3,70
3,70
4,00
5,30
4,05
4,60
4,60
4,60
9 Prato a marcita
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
5,30
0,00
4,60
4,60
4,60
10 Frutteto
3,50
3,95
4,15
3,50
3,55
4,15
3,85
3,85
5,25
6,00
5,25
4,10
4,20
4,45
11 Frutteto irriguo
3,65
4,15
4,45
3,60
3,65
4,40
4,30
4,20
5,55
6,45
5,55
4,45
4,50
4,65
12 Vigneto
2,90
3,75
4,40
2,90
2,95
4,60
3,40
3,40
6,90
6,90
6,45
6,90
4,15
4,15
13 Orto
3,75
4,35
3,85
3,75
3,80
3,80
3,70
3,70
5,50
5,70
5,50
5,35
4,75
4,75
14 Orto irriguo
4,45
4,45
4,60
4,45
4,50
4,55
4,40
4,40
6,15
6,45
6,15
6,05
5,50
5,50
15 Uliveto
0,00
0,00
6,10
0,00
0,00
6,05
0,00
0,00
4,90
5,10
6,35
0,00
0,00
0,00
16 Uliveto – Vigneto
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
5,55
0,00
0,00
0,00
17 Castagneto frutto
0,65
0,65
0,65
0,65
0,65
0,00
0,65
0,65
0,65
0,70
0,65
0,00
0,00
0,00
18 Castagneto
0,65
0,65
0,65
0,65
0,65
0,65
0,65
0,65
0,65
0,70
0,65
0,00
0,00
0,00
19 Pascolo
0,45
0,45
0,45
0,45
0,45
0,45
0,45
0,45
0,45
0,45
0,45
0,60
0,60
0,60
20 Pascolo arborato
0,45
0,45
0,45
0,45
0,45
0,45
0,45
0,45
0,45
0,45
0,45
0,60
0,60
0,60
21 Pascolo cespugliato
0,45
0,45
0,45
0,45
0,45
0,45
0,45
0,45
0,45
0,45
0,45
0,60
0,60
0,60
22 Incolto produttivo
0,35
0,35
0,35
0,35
0,35
0,35
0,35
0,35
0,35
0,35
0,35
0,35
0,35
0,35
23 Incolto par. a pasc.
0,35
0,35
0,35
0,35
0,35
0,35
0,35
0,35
0,35
0,35
0,35
0,35
0,35
0,35
24 Incolto sterile
0,20
0,20
0,20
0,20
0,20
0,20
0,20
0,20
0,20
0,20
0,20
0,20
0,20
0,20
25 Bosco alto fusto
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,05
1,00
1,55
1,55
1,55
26 Bosco ceduo
0,55
0,55
0,55
0,55
0,55
0,55
0,55
0,55
0,55
0,55
0,55
0,55
0,70
0,70
27 Bosco misto
0,65
0,65
0,65
0,65
0,65
0,65
0,65
0,65
0,65
0,70
0,65
1,05
1,05
1,05
28 Gelseto
1,90
1,90
2,05
1,90
1,90
2,05
1,90
1,80
1,85
2,70
2,35
2,70
2,30
2,40
29 Agrumeto
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
6,10
0,00
0,00
0,00
0,00
6,25
0,00
0,00
0,00
30 Canneto
0,00
0,40
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
1,85
0,00
0,00
0,00
31 Alpi
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,20
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
32 Pioppeto
0,00
2,45
0,00
0,00
0,00
0,00
2,45
2,45
2,45
2,55
2,45
2,45
2,45
2,45
I valori sono riferiti al 2007 ai sensi del quarto comma dell’art. 41 del d.P.R. 8 giugno 2001 n. 327 e successive modificazioni e
integrazioni.
Per i vigneti e gli uliveti riconosciuti e certificati DOP, DOC e IGP nel Catasto Vitivinicolo e Olivicolo Provinciale si applicherà la
maggiorazione del 40% sul valore di base del vigneto o dell’uliveto.
Le colture florovivaistiche vanno valutate con riferimento al terreno nudo (seminativo, seminativo irriguo ecc.) con il soprassuolo
stimato a parte.
La valutazione del bosco ceduo, bosco ad alto fusto, castagneto da frutto, frutteto e pioppeto sono riferite al suolo nudo.
Per le colture certificate «Biologiche» si applicherà la maggiorazione del 20% sul valore base della rispettiva coltura.
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
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– 1044 –
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
Regione Agraria
1: Berzo Demo, Cedegolo, Cevo, Corteno Golgi, Edolo, Incudine, Malonno, Monno, Paisco Loveno, Ponte di Legno, Saviore dell’Adamello, Sellero, Sonico, Temù, Vezza d’Oglio, Vione
Regione Agraria
2: Angolo Terme, Artogne, Berzo Inferiore, Bienno, Borno, Braone, Breno, Capo di Ponte, Cerveno, Ceto, Cimbergo, Cividate Camuno, Darfo Boario Terme, Esine, Gianico, Losine, Lozio, Malegno, Niardo, Ono San Pietro,
Ossimo, Paspardo, Piancamuno, Piancogno, Prestine
Regione Agraria
3: Iseo, Marone, Montisola, Pisogne, Sale Marasino, Sulzano, Zone
Regione Agraria
4: Bovegno, Collio, Irma, Lodrino, Marmentino, Pezzaze, Tavernole sul Mella
Regione Agraria
5: Anfo, Bagolino, Capovalle, Casto, Idro, Lavenone, Mura, Pertica Alta, Pertica Bassa, Treviso Bresciano, Vestone
Regione Agraria
6: Gardone Riviera, Gargnano, Limone sul Garda, Magasa, Tignale, Toscolano Maderno, Tremosine, Valvestino
Regione Agraria
7: Bovezzo, Brione, Caino, Gardone val Trompia, Lumezzane, Marcheno, Nave, Polaveno, Sarezzo, Villa Carcina
Regione Agraria
8: Agnosine, Barghe, Bione, Odolo, Preseglie, Provaglio val Sabbia, Sabbio Chiese, Serle, Vallio, Vobarno
Regione Agraria
9: Adro, Capriolo, Cortefranca, Erbusco, Paratico, Passirano, Provaglio d’Iseo, Rodengo Saiano
Regione Agraria 10: Botticino, Brescia, Castelmella, Cellatica, Collebeato, Concesio, Gavardo, Gussago, Monticelli Brusati, Nuvolento, Nuvolera, Ome, Paitone, Prevalle, Rezzato, San Zeno Naviglio, Villanuova sul Clisi
Regione Agraria 11: Calvagese della Riviera, Desenzano del Garda, Lonato, Manerba del Garda, Moniga del Garda, Muscoline,
Padenghe sul Garda, Polpenazze, Pozzolengo, Puegnago del Garda, Roé Volciano, Salò, San Felice del Benaco,
Sirmione, Soiano del Lago
Regione Agraria 12: Berlingo, Castegnato, Castelcovati, Castrezzato, Cazzago San Martino, Chiari, Coccaglio, Cologne, Comezzano
Cizzago, Orzinuovi, Orzivecchi, Ospitaletto, Paderno Franciacorta, Palazzolo sull’Oglio, Pompiano, Pontoglio,
Roccafranca, Roncadelle, Rovato, Rudiano, Travagliato, Trenzano, Urago d’Oglio, Villachiara
Regione Agraria 13: Alfianello, Azzano Mella, Barbariga, Bassano Bresciano, Borgo San Giacomo, Brandico, Capriano del Colle,
Cigole, Corzano, Dello, Lograto, Longhena, Maclodio, Mairano, Manerbio, Milzano, Offlaga, Pavone Mella,
Pontevico, Pralboino, Quinzano d’Oglio, San Gervasio Bresciano, San Paolo, Seniga, Torbole Casaglia, Verolanuova, Verolavecchia
Regione Agraria 14: Acquafredda, Bagnolo Mella, Bedizzole, Borgosatollo, Calcinato, Calvisano, Carpenedolo, Castenedolo, Fiesse,
Flero, Gambara, Ghedi, Gottolengo, Isorella, Leno, Mazzano, Montichiari, Montirone, Poncarale, Remedello,
Visano
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Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
– 1045 –
COMMISSIONE PROVINCIALE ESPOPRI – PROVINCIA DI COMO
TABELLA DEI VALORI AGRICOLI MEDI, RIFERITI ALL’ANNO 2007, VALEVOLI PER L’ANNO 2008
(ai sensi del 4º comma dell’art. 41 del d.P.R. 8 giugno 2001 n. 327 e successive modifiche ed integrazioni)
TIPI DI COLTURA
Reg.
Reg.
Reg.
Reg.
Reg.
Reg.
Reg.
Reg.
Reg.
agr. n. 1
agr. n. 2
agr. n. 4
agr. n. 5
agr. n. 8
agr. n. 9
agr. n. 10 agr. n. 11 agr. n. 13
valori medi valori medi valori medi valori medi valori medi valori medi valori medi valori medi valori medi
1 Seminativo
2,63
2,31
2,76
2,13
2,92
3,01
3,28
2,67
3,03
2 Prato
2,26
1,71
2,40
1,86
2,40
3,08
3,08
2,41
3,08
3 Frutteto
5,26
5,26
5,26
5,26
5,26
5,26
5,26
5,26
5,26
4 Orto
5,26
5,26
5,26
5,26
5,26
5,26
5,51
5,26
5,26
5 Vigneto
3,54
2,72
2,72
3,11
2,72
2,72
0,00
0,00
0,00
6 Castagneto da frutta
0,24
0,22
0,33
0,23
0,33
0,66
0,66
0,35
0,00
7 Uliveto
2,52
0,00
2,80
2,96
2,80
0,00
0,00
0,00
0,00
8 Pascolo
0,13
0,13
0,13
0,13
0,13
0,00
0,00
0,00
0,00
9 Incolto produttivo
0,14
0,13
0,13
0,14
0,13
0,60
0,60
0,57
0,60
10 Bosco alto fusto
0,15
0,16
0,22
0,27
0,49
0,72
0,72
0,69
0,72
11 Bosco ceduo
0,14
0,15
0,19
0,22
0,39
0,64
0,64
0,57
0,64
12 Terreno per colture floro – vivaistiche
5,50
5,50
5,50
6,88
5,50
7,02
7,61
6,19
7,02
I valori dei tipi di coltura di cui ai numeri 3 – 5 – 6 – 7 – 10 – 11 – 12 si riferiscono al terreno nudo mentre il soprassuolo dovrà essere
valutato a parte.
I valori in grassetto riguardano le colture più redditizie tra quelle coprenti una superficie superiore al 5% di quella coltivata.
R.A.
R.A.
R.A.
R.A.
R.A.
R.A.
R.A.
R.A.
R.A.
1: Consiglio di Rumo – Cremia – Domaso – Dongo – Dosso del Liro – Gera Lario – Gravedona – Livo – Montemezzo – Musso
– Peglio – Pianello del Lario – S. Siro – Sorico – Trezzone – Vercana.
2: Cavargna – Cusino – Garzeno – Germasino – San Bartolomeo Val Cavargna – San Nazzaro Val Cavargna – Stazzona – Val
Rezzo.
4: Blessagno – Campione d’Italia – Carlazzo – Casasco d’Intelvi – Castiglione d’Intelvi – Claino con Osteno – Corrido – Dizzasco
– Laino – Lanzo d’Intelvi – Pigra – Ponna – Porlezza – Ramponio Verna – San Fedele Intelvi – Schignano – Valsolda.
5: Albavilla – Albese con Cassano – Argegno – Barni – Bellagio – Bene Lario – Blevio – Brienno – Brunate – Carate Urio –
Cernobbio – Civenna – Colonno – Faggeto Lario – Grandola ed Uniti – Griante – Laglio – Lenno – Lezzeno – Magreglio –
Maslianico Menaggio – Mezzegra – Moltrasio Nesso – Ossuccio – Plesio – Pognana Lario – Sala Comacina – Tavernerio –
Torno – Tremezzo – Veleso – Zelbio.
8: Asso – Caglio – Canzo – Caslino d’Erba – Lasnigo – Ponte Lambro – Rezzago – Sormano – Valbrona.
9: Albiolo – Appiano Gentile – Beregazzo con Figliaro – Binago – Bizzarone – Cagno – Capiago Intimiano – Casnate con Bernate
– Cassina Rizzardi – Castelnuovo Bozzente – Cavallasca – Cermenate – Como – Drezzo – Faloppio – Fino Mornasco Gironico
– Grandate – Lipomo – Luisago – Lurate Caccivio – Montano Lucino – Montorfano – Olgiate Comasco – Oltrona San Mamete
– Parè – Rodero – Ronago – San Fermo della Battaglia – Solbiate – Uggiate Trevano – Valmorea – Vertemate con Minopro
– Villa Guardia.
10: Alserio – Alzate Brianza – Anzano del Parco – Arosio – Brenna – Cabiate – Cantù – Carimate – Carugo – Cucciago – Erba –
Figino Serenza – Inverigo – Lambrugo – Lurago d’Erba – Mariano Comense – Merone – Monguzzo Novedrate – Orsenigo –
Senna Comasco.
11: Castelmarte – Eupilio – Longone al Segrino – Proserpio – Pusiano.
13: Bregnano – Bulgarograsso – Cadorago – Carbonate – Cirimido – Fenegrò – Guanzate – Limido Comasco – Locate Varesino
– Lomazzo – Lurago Marinone – Mozzate – Rovellasca – Rovello Porro – Turate – Veniano.
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Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
– 1046 –
COMMISSIONE PROVINCIALE ESPROPRI – PROVINCIA DI CREMONA
TABELLA DEI VALORI AGRICOLI MEDI DEI TERRENI, RIFERITI ALL’ANNO 2007, VALEVOLI PER L’ANNO 2008
(ai sensi del quarto comma dell’art. 41 del d.P.R. 8 giugno 2001 n. 327 e successive modifiche e integrazioni)
Reg. agr. n. 1
valori medi
Reg. agr. n. 2
valori medi
Reg. agr. n. 3
valori medi
Reg. agr. n. 4
valori medi
Reg. agr. n. 5
valori medi
Reg. agr. n. 6
valori medi
Reg. agr. n. 7
valori medi
C/m2
C/m2
C/m2
C/m2
C/m2
C/m2
C/m2
1 Seminativo
2,74
2,66
1,92
3,07
2,97
3,50
4,23
2 Seminativo arborato
0,00
2,84
0,00
3,21
3,10
3,72
4,67
3 Seminativo irriguo
4,81
4,74
4,41
4,74
4,74
4,74
4,81
TIPI DI COLTURA
4 Seminativo erborato irriguo
5,70
4,29
3,82
4,40
4,69
4,59
4,94
5 Prato
2,16
2,13
1,98
2,13
2,13
2,13
2,16
6 Prato irriguo
4,20
3,64
3,26
3,64
0,00
3,73
4,20
7 Prato a marcita
3,70
3,19
2,95
3,40
3,63
3,40
0,00
8 Prato arborato irriguo
4,35
3,79
3,40
3,79
0,00
3,73
4,35
9 Orto (*)
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
4,53
10 Orto irriguo (*)
0,00
6,04
5,60
5,60
6,04
5,60
7,13
11 Frutteto (*)
0,00
0,00
0,00
4,53
0,00
0,00
0,00
12 Frutteto irriguo (*)
7,90
0,00
7,90
6,01
6,07
6,04
5,60
13 Vigneto
0,00
0,00
0,00
0,00
4,47
4,47
5,18
14 Incolto produttivo
0,54
0,47
0,47
0,40
0,47
0,54
0,54
15 Pioppeto
3,08
3,19
3,08
3,28
3,38
3,09
3,68
16 Bosco ceduo
1,18
1,26
1,18
1,07
1,14
0,94
1,44
17 Bosco misto
1,30
1,43
1,43
1,18
1,25
1,03
1,44
18 Colture floro-vivaistiche
5,36
4,73
4,37
4,92
5,10
5,10
5,30
NOTE:
(*) I valori evidenziati si riferiscono a colture non biologiche.
– I valori in grassetto riguardano le colture più redditizie tra quelle coprenti una superficie superiore al 5% di quella coltivata – i valori dei tipi di
colture di cui ai numeri 15, 16, 17, 18 si riferiscono al terreno nudo, mentre il soprassuolo dovrà essere valutato a parte – per i terreni a seminativo
irriguo siti in golena si applicherà una riduzione del 10%.
Regione Agraria 1: Agnadello, Dovera, Monte Cremasco, Palazzo Pignano, Pandino, Rivolta d’Adda, Spino d’Adda, Vailate
Regione Agraria 2: Bagnolo Cremasco, Camisano, Campagnola Cremasca, Capergnanica, Capralba, Casale Cremasco Vidolasco,
Casaletto di Sopra, Casaletto Vaprio, Castelgabbiano, Chieve, Crema, Cremosano, Cumignano s/N, Fiesco, Izano,
Madignano, Offanengo, Pianengo, Pieranica, Quintano, Ricengo, Ripalta Cremasca, Ripalta Guerina, Romanengo, Salvirola, Sergnano, Soncino, Ticengo, Torlino, Trescore Cremasco, Trigolo, Vaiano Cremasco
Regione Agraria 3: Acquanegra Cremonese, Casaletto Ceredano, Credera Rubbiano, Crotta d’Adda, Formigara, Gombito, Montodine, Moscazzano, Pizzighettone, Ripalta Arpina
Regione Agraria 4: Annicco, Azzanello, Bordolano, Cappella Cantone, Casalbuttano ed Uniti, Casalmorano, Castelleone, Castelvisconti, Corte de’ Cortesi con Cignone, Genivolta, Grumello Cremonese ed Uniti, Olmeneta, Paderno Ponchielli,
Robecco d’Oglio, San Bassano, Soresina
Regione Agraria 5: Bonemerse, Castelverde, Corte de’ Frati, Cremona, Gadesco Pieve Delmona, Gerre de’ Caprioli, Grontardo, Malagnino, Persico Dosimo, Pieve d’Olmi, Pozzaglio ed Uniti, Scandolara Ripa d’Oglio, Sesto ed Uniti, Spinadesco,
Stagno Lombardo
Regione Agraria 6: Ca’ d’Andrea, Cappella Picenardi, Cella Dati, Cicognolo, Cingia de’ Botti, Derovere, Gabbioneta Binanuova, Isola
Dovarese, Motta Baluffi, Ostiano, Pescarolo ed Uniti, Pessina Cremonese, Pieve San Giacomo, San Daniele Po,
Sospiro, Torre de’ Picenardi, Vescovato, Volongo
Regione Agraria 7: Calvatone, Casalmaggiore, Casteldidone, Drizzona, Gussola, Martignana Po, Piadena, Rivarolo del Re ed Uniti,
San Giovanni in Croce, San Martino del Lago, Scandolara Ravara, Solarolo Rainerio, Spineda, Tornata, Torricella del Pizzo, Voltido.
Il presidente: Giuseppe Torchio
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Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
– 1047 –
COMMISSIONE PROVINCIALE ESPROPRI PER LA PROVINCIA DI LECCO
TABELLA DEI VALORI AGRICOLI MEDI DEI TERRENI RIFERITI ALL’ANNO 2007, VALEVOLI PER L’ANNO 2008
(ai sensi art. 41 comma 4 d.P.R. n. 327/2001)
Provvedimento n. 1 del 30 gennaio 2008
TIPI DI COLTURA
REGIONI AGRARIE E VALORI MEDI AL METROQUADRATO
1
2
3
4
5
C/m2
C/m2
C/m2
C/m2
C/m2
Seminativo
2,73
4,12
3,01
4,84
5,20
Seminativo arborato
2,87
4,31
3,20
5,24
5,64
Prato
2,40
3,53
2,98
4,28
4,60
Prato maggengo
1,07
1,25
Prato irriguo
1,22
4,57
Frutteto
Orto
6,46
7,76
Vigneto (A)
4,81
5,67
Castagneto da frutto (A)
0,60
Uliveto (A)
0,60
6,77
9,22
9,92
7,59
0,60
5,67
0,99
1,06
5,67
Pascolo
0,60
0,60
0,60
Pascolo arborato
0,60
0,60
0,60
Pascolo cespugliato
0,60
0,60
0,60
Incolto produttivo
0,60
0,60
0,63
0,85
0,92
Bosco alto fusto (A)
0,60
0,60
0,60
1,14
1,24
Bosco ceduo (A)
0,60
0,60
0,60
0,99
1,06
Bosco misto (A)
0,60
0,60
0,60
1,09
1,16
Colture florovivaistiche (A)
6,61
7,97
7,66
9,48
10,18
(A) I valori assegnati al castagneto da frutta, ai boschi, alle colture florovivaistiche, ai vigneti ed uliveti si riferiscono al terreno nudo,
mentre il soprassuolo deve essere valutato a parte.
R.A. 1: Casargo, Crandola, Introzzo, Margno, Pagnona, Parlasco, Premana, Sueglio, Taceno, Tremenico, Vendrogno, Vestreno.
R.A. 2: Abbadia Lariana, Bellano, Carenno, Colico, Dervio, Dorio, Erve, Esino Lario, Lecco, Lierna, Malgrate, Mandello del Lario,
Oliveto Lario, Perledo, Torre de’ Busi, Valmadrera, Varenna.
R.A. 3: Ballabio, Barzio, Cassina Valsassina, Cortenova, Cremeno, Introbio, Moggio, Morterone, Pasturo, Primaluna.
R.A. 4: Cesana Brianza, Civate, Colle Brianza, Galbiate, Garlate, Olginate, Pescate, Suello, Valgreghentino.
R.A. 5: Airuno, Annone, Barzago, Barzano, Bosisio Parini, Brivio, Bulciago, Calco, Calolziocorte, Casatenovo, Cassago Brianza, Castello Brianza, Cernusco Lombardone, Costa Masnaga, Cremella, Dolzago, Ello, Garbagnate Monastero, Imbersago, Lomagna,
Merate, Missaglia, Molteno, Monte Marenzo, Montevecchia, Monticello Brianza, Nibionno, Oggiono, Olgiate Molgora, Osnago, Paderno d’Adda, Perego, Robbiate, Rogeno, Rovagnate, Santa Maria Hoè, Sirone, Sirtori, Vercurago, Verderio Inferiore,
Verderio Superiore, Vigano.
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
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– 1048 –
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
COMMISSIONE PROVINCIALE ESPROPRI PER LA PROVINCIA DI LODI
TABELLA DEI VALORI AGRICOLI MEDI DEI TERRENI VALEVOLE PER L’ANNO 2008 (1)
(ex articolo 41 – comma 4º del d.P.R. n. 327/2001 e successive modifiche ed integrazioni)
N.
TIPO DI COLTURA
REGIONE AGRARIA N. 1
VALORI MEDI
euro/mq (3)
REGIONE AGRARIA N. 2
VALORI MEDI
euro/mq (3)
REGIONE AGRARIA N. 3
VALORI MEDI
euro/mq (3)
1
Seminativo
3,75
3,75
3,69
2
Seminativo irriguo (4)
5,36
5,22
4,87
3
Risaia stabile
4,26
4,26
4,26
4
Prato
3,75
3,75
3,69
5
Prato irriguo
5,36
5,22
4,87
6
Prato a marcita
4,91
4,76
4,76
7
Orto
5,84
5,84
5,84
8
Orto irriguo
9,09
8,60
8,38
9
Frutteto (2)
–
7,14
–
10
Vigneto
–
5,78
–
11
Vigneto specializzato (D.O.C.)
–
10,28
–
12
Incolto produttivo
1,89
1,89
1,86
13
Pioppeto (2)
3,53
3,53
3,50
14
Bosco (2)
1,91
1,91
1,88
15
Colture florovivaistiche (2)
9,82
9,82
9,82
NOTE:
(1) I valori riferiti all’anno 2007, sono stati approvati nella seduta n. 69 del 29 gennaio 2008.
(2) I valori dei tipi di colture di cui ai numeri d’ordine 9, 13, 14 e 15 si riferiscono al terreno nudo; il soprassuolo dovrà essere stimato a
parte.
(3) I valori sono espressi in euro/mq ed arrotondati a due decimali.
(4) I valori evidenziati in grassetto riguardano le colture più redditizie tra quelle coprenti una superficie superiore al 5% di quella coltivata;
(5) I valori dei terreni siti in «fascia A» come definiti dal P.A.I., saranno ridotti del 30%.
REGIONE AGRARIA N. 1 – PIANURA DI LODI (27 Comuni):
Abbadia Cerreto, Boffalora d’Adda, Borgo San Giovanni, Casaletto Lodigiano, Casalmaiocco, Caselle Lurani, Castirada Vidardo, Cervignano d’Adda, Comazzo, Cornegliano Laudense, Corte Palasio, Crespiatica, Galgagnano, Lodi, Lodi Vecchio, Marudo, Merlino, Montanaso Lombardo, Mulazzano, Pieve Fissiraga, Salerano sul Lambro, San Martino in Strada, Sant’Angelo Lodigiano, Sordio, Tavazzano
con Villavesco, Valera Fratta, Zelo Buon Persico.
REGIONE AGRARIA N. 2 – PIANURA DI CODOGNO (19 Comuni):
Bertonico, Borghetto Lodigiano, Brembio, Camairago, Casalpusterlengo, Castiglione d’Adda, Cavacurta, Cavenago d’Adda, Codogno,
Graffignana, Livraga, Mairago, Maleo, Massalengo, Ossago Lodigiano, Secugnago, Terranova de’ Passerini, Turano Lodigiano, Villanova del Sillaro.
REGIONE AGRARIA N. 3 – PIANURA LODIGIANA DEL LUNGOPO (15 Comuni):
Caselle Landi, Castelnuovo Bocca d’Adda, Corno Giovine, Cornovecchio, Fombio, Guardamiglio, Maccastorna, Meleti, Orio Litta,
Ospedaletto Lodigiano, San Fiorano, San Rocco al Porto, Santo Stefano Lodigiano, Senna Lodigiana, Somaglia.
Il presidente: Piero Luigi Bianchi
Il segretario: Francesca Valesani
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Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
– 1049 –
COMMISSIONE PROVINCIALE ESPROPRI – PROVINCIA DI MANTOVA
TABELLA DEI VALORI AGRICOLI MEDI DEI TERRENI, RIFERITI ALL’ANNO 2007, VALEVOLI PER L’ANNO 2008
(ai sensi del quarto comma dell’art. 41 del d.P.R. 8 giugno 2001 n. 327 e successive modifiche e integrazioni)
TIPI DI COLTURA
Reg. agr. n. 1
valori medi
Reg. agr. n. 2
valori medi
Reg. agr. n. 3
valori medi
Reg. agr. n. 4
valori medi
Reg. agr. n. 5
valori medi
Reg. agr. n. 6
valori medi
Reg. agr. n. 7
valori medi
euro/mq
euro/mq
euro/mq
euro/mq
euro/mq
euro/mq
euro/mq
Seminativo
3,50
3,50
3,50
3,50
4,00
4,20
2,85
Seminativo irriguo
5,10
4,70
4,50
4,20
5,10
4,90
3,70
5,95
4,40
Risaia
5,00
Prato stabile
5,50
5,50
5,50
5,50
Orto irriguo
5,00
5,15
5,65
4,80
6,45
Frutteto
6,60
6,20
Frutteto zona I.G.P.
Vigneto
6,10
Vigneto zona D.O.C.
7,30
Vivaio (*)
5,70
6,00
5,70
6,60
6,40
5,20
7,20
6,80
7,90
7,70
7,20
5,20
6,10
5,50
6,40
5,90
4,70
7,10
6,40
1,05
0,70
1,60
6,85
Canneto
0,75
0,90
1,65
0,80
Incolto produttivo
1,00
0,90
0,90
0,90
2,55
3,80
Bosco alto fusto
1,85
1,05
3,80
Bosco ceduo
1,60
1,60
1,60
1,60
2,15
1,95
Bosco misto
2,00
2,00
2,00
2,00
2,45
2,05
Pioppeto (*)
4,00
3,80
4,00
3,80
5,00
4,90
3,50
2,15
2,25
2,25
2,65
2,55
1,85
Pioppeto di golena aperta (*)
Frutteto/vigneto biologico
se certificato + 20% rispetto alla corrispondente coltura normale – se certificato in zona I.G.P. o D.O.C., è stimato come la coltura
in zona I.G.P. o D.O.C.
(*) Il soprassuolo viene stimato a parte.
R.A. n. 1: Castiglione delle Stiviere – Cavriana – Monzambano – Ponti sul Mincio – Solferino – Volta Mantovana
R.A. n. 2: Acquanegra sul Chiese – Asola – Canneto sull’Oglio – Casalmoro – Casaloldo – Casalromano – Castelgoffredo – Ceresara –
Goito – Guidizzolo – Mariana Mantovana – Medole – Redondesco – Piubega
R.A. n. 3: Bigarello – Castelbelforte – Casteldario – Marmirolo – Ostiglia – Porto Mantovano – Roncoferraro – Roverbella – San
Giorgio – Serravalle Po – Sustinente – Villimpenta
R.A. n. 4: Bozzolo – Commessaggio – Dosolo – Gazzuolo – Marcaria – Pomponesco – Rivarolo Mantovano – Sabbioneta – S. Martino
dall’Argine – Viadana
R.A. n. 5: Bagnolo S. Vito – Borgoforte – Castellucchio – Curtatone – Gazoldo degli Ippoliti – Mantova – Rodigo – Virgilio
R.A. n. 6: Gonzaga – Moglia – Motteggiana – Pegognaga – S. Benedetto Po – Suzzara
R.A. n. 7: Borgofranco – Carbonara – Felonica – Magnacavallo – Pieve di Coriano – Poggio Rusco – Quingentole – Quistello – Revere
– S. Giacomo delle Segnate – S. Giovanni Dosso – Schivenoglia – Sermide – Villa Poma
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
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– 1050 –
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
COMMISSIONE PROVINCIALE ESPROPRI PER LA PROVINCIA DI MILANO
TABELLA DEI VALORI AGRICOLI MEDI DEI TERRENI VALEVOLE PER L’ANNO 2008 (1)
(ex articolo 41 comma 4º del d.P.R. n. 327/2001 e successive modifiche ed integrazioni)
N.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
TIPI DI COLTURA
Seminativo
Seminativo irriguo
Prato
Prato irriguo e a marcita
Orto
Orto irriguo
Frutteto (2)
Vigneto
Vigneto specializzato (D.O.C.)
Incolto produttivo
Pioppeto (2)
Bosco (2)
Colture florovivaistiche (2)
Regione
Regione
Regione
Regione
Regione
Regione
Regione
Regione
Regione
agraria n. 1 agraria n. 2 agraria n. 3 agraria n. 4 agraria n. 5 agraria n. 6 agraria n. 7 agraria n. 8 agraria n. 9
valori medi valori medi valori medi valori medi valori medi valori medi valori medi valori medi valori medi
euro/mq (3) euro/mq (3) euro/mq (3) euro/mq (3) euro/mq (3) euro/mq (3) euro/mq (3) euro/mq (3) euro/mq (3)
4,54
4,54
4,54
4,54
4,53
4,94
4,49
4,49
3,89
5,38
5,38
5,38
5,38
5,85
6,23
6,12
5,79
5,00
4,54
4,54
4,54
4,54
4,53
4,94
4,49
4,49
3,89
5,38
5,38
5,38
5,38
5,85
6,23
6,12
5,79
5,00
6,27
6,27
6,27
6,27
5,69
6,13
5,76
5,63
6,01
9,89
9,89
10,27
9,89
9,41
10,79
10,02
9,19
9,49
6,21
6,21
6,21
6,23
–
7,47
7,34
–
7,11
4,92
4,92
4,92
4,92
–
–
–
–
5,74
–
–
–
–
–
–
–
–
9,66
2,13
2,13
2,13
2,13
2,01
2,49
2,23
1,96
2,04
4,15
4,15
4,15
4,15
3,81
4,78
4,70
3,77
3,98
2,20
2,20
2,20
2,20
2,07
2,46
2,20
2,01
2,11
11,51
11,51
11,51
11,51
10,46
12,15
11,07
10,34
10,16
NOTE:
(1) I valori riferiti all’anno 2007, sono stati approvati nella seduta n. 746 del 28 gennaio 2008.
(2) I valori relativi ai tipi di colture di cui ai numeri d’ordine 7, 11, 12 e 13 si riferiscono al solo terreno nudo; il soprassuolo
dovrà essere valutato a parte.
(3) I valori sono espressi in euro/mq ed arrotondati a due decimali.
Regione agraria n. 1 – Brianza Milanese (12 Comuni): Besana in Brianza, Briosco, Camparada, Carate Brianza, Correzzana, Giussano, Lesmo, Renate, Triuggio, Usmate Velate, Veduggio con Colzano, Verano Brianza.
Regione agraria n. 2 – Pianura di Legnano (16 Comuni): Arconate, Buscate, Busto Garolfo, Canegrate, Castano Primo, Cerro
Maggiore, Dairago, Legnano, Magnago, Nosate, Parabiago, Rescaldina, San Giorgio su Legnano, San Vittore Olona, Vanzaghello, Villa
Cortese.
Regione agraria n. 3 – Pianura di Seveso (27 Comuni): Albiate, Barlassina, Biassono, Bovisio Masciago, Ceriano Laghetto, Cesano
Maderno, Cesate, Cogliate, Desio, Garbagnate Milanese, Lazzate, Lentate sul Seveso, Limbiate, Lissone, Macherio, Meda, Misinto,
Muggiò, Nova Milanese, Paderno Dugnano, Senago, Seregno, Seveso, Solaro, Sovico, Varedo, Vedano al Lambro.
Regione agraria n. 4 – Pianura di Monza (29 Comuni): Agrate Brianza, Aicurzio, Arcore, Basiano, Bellusco, Bernareggio, Burago
di Molgora, Busnago, Cambiago, Caponago, Carnate, Carugate, Cavenago di Brianza, Concorezzo, Cornate d’Adda, Grezzago, Masate,
Mezzago, Monza, Ornago, Pozzo d’Adda, Roncello, Ronco Briantino, Sulbiate, Trezzano Rosa, Trezzo sull’Adda, Vaprio d’Adda, Villasanta, Vimercate.
Regione agraria n. 5 – Pianura del Canale Villoresi (27 Comuni): Arese, Arluno, Bareggio, Bernate Ticino, Boffalora sopra Ticino,
Casorezzo, Cassinetta di Lugagnano, Corbetta, Cornaredo, Cuggiono, Inveruno, Lainate, Magenta, Marcallo con Casone, Mesero,
Nerviano, Ossona, Pero, Pogliano Milanese, Pregnana Milanese, Rho, Robecchetto con Induno, S. Stefano Ticino, Sedriano, Turbigo,
Vanzago, Vittuone.
Regione agraria n. 6 – Pianura di Milano (17 Comuni): Baranzate, Bollate, Bresso, Cesano Boscone, Cinisello Balsamo, Cologno
Monzese, Cormano, Corsico, Cusano Milanino, Milano, Novate Milanese, Peschiera Borromeo, San Donato Milanese, Segrate, Sesto
San Giovanni, Settimo Milanese, Vimodrone.
Regione agraria n. 7 – Pianura tra Lambro ed Adda (32 Comuni): Bellinzago Lombardo, Brugherio, Bussero, Carpiano, Cassano
d’Adda, Cassina de’ Pecchi, Cernusco sul Naviglio, Cerro al Lambro, Colturano, Dresano, Gessate, Gorgonzola, Inzago, Liscate, Locate
Triulzi, Mediglia, Melegnano, Melzo, Opera, Pantigliate, Paullo, Pessano con Bornago, Pioltello, Pozzuolo Martesana, Rodano, San
Giuliano Milanese, San Zenone al Lambro, Settala, Tribiano, Truccazzano, Vignate, Vizzolo Predabissi.
Regione agraria n. 8 – Pianura tra Ticino e Lambro (28 Comuni): Abbiategrasso, Albairate, Assago, Basiglio, Besate, Binasco,
Bubbiano, Buccinasco, Calvignasco, Casarile, Cisliano, Cusago, Gaggiano, Gudo Visconti, Lacchiarella, Morimondo, Motta Visconti,
Noviglio, Ozzero, Pieve Emanuele, Robecco sul Naviglio, Rosate, Rozzano, Trezzano sul Naviglio, Vermezzo, Vernate, Zelo Surrigone,
Zibido San Giacomo.
Regione agraria n. 9 – Pianura di Codogno (1 Comune): San Colombano al Lambro.
Il presidente: Leopoldo Bordogna
Il segretario: Angelo Macalello
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Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
– 1051 –
COMMISSIONE PROVINCIALE ESPROPRI – PROVINCIA DI PAVIA
TABELLA DEI VALORI AGRICOLI MEDI, RIFERITI ALL’ANNO 2007 E VALEVOLI PER L’ANNO 2008
(ai sensi del quarto comma dell’art. 41 del d.P.R. 8 giugno 2001 n. 327 e successive modifiche e integrazioni)
TIPI DI COLTURA
Seminativo
Seminativo arborato
Seminativo irriguo
Prato
Prato irriguo
Prato a marcita
Risaia stabile
Pascolo
Pascolo arborato
Orto
Orto irriguo
Vigneto I.G.P.
Vigneto D.O.C.
Frutteto
Bosco alto fusto
Bosco ceduo
Bosco misto
Incolto produttivo
Reg.
agr. n. 1
valori
medi
C/mq
0,70
0,85
–
0,56
–
–
–
0,33
0,34
–
–
1,27
–
2,75
0,59
0,45
0,45
0,35
Reg.
agr. n. 2
valori
medi
C/mq
1,90
2,00
–
1,49
2,17
–
–
0,36
0,37
3,07
–
3,98
5,04
3,24
0,79
0,48
0,50
0,35
Reg.
agr. n. 3
valori
medi
C/mq
1,35
1,05
–
1,01
–
–
–
0,33
0,34
–
–
3,17
4,00
2,90
0,59
0,46
0,46
0,35
Reg.
agr. n. 4
valori
medi
C/mq
2,55
–
2,70
–
2,24
2,17
2,19
–
–
2,78
3,45
–
–
–
1,05
0,72
0,79
0,50
Reg.
agr. n. 5
valori
medi
C/mq
2,85
–
3,00
–
2,47
2,45
2,22
–
–
3,09
4,16
–
–
–
1,18
0,79
0,92
0,50
Reg.
agr. n. 6
valori
medi
C/mq
3,05
–
3,35
–
2,82
2,74
2,74
–
–
2,77
4,20
–
–
–
1,31
0,53
0,79
0,50
Reg.
agr. n. 7
valori
medi
C/mq
3,20
–
3,85
–
2,76
2,69
2,82
–
–
2,77
3,61
–
–
–
1,12
0,53
0,79
0,50
Reg.
agr. n. 8
valori
medi
C/mq
2,70
–
2,80
–
2,22
2,17
2,26
–
–
2,77
3,45
–
–
–
1,21
0,49
0,53
0,50
Reg.
Reg.
Reg.
agr. n. 9 agr. n. 10 agr. n. 11
valori
valori
valori
medi
medi
medi
C/mq
C/mq
C/mq
2,30
3,30
3,05
–
3,30
–
2,45
–
3,30
–
–
–
–
2,57
2,54
2,15
–
2,47
1,96
–
2,52
–
–
–
–
–
–
2,77
3,44
2,77
3,30
3,61
3,60
–
3,08
2,13
–
3,90
2,68
–
3,65
2,43
0,98
0,98
1,18
0,67
0,66
0,66
0,79
0,75
0,79
0,50
0,50
0,50
ANNOTAZIONI:
– pioppeti, colture florovivaistiche e bosco latifoglie pregiate vanno valutati riferiti al terreno nudo (seminativo, seminativo irriguo,
etc.) con soprassuolo stimato a parte;
– per ogni Regione Agraria sono state evidenziate in grigio le colture agricole più redditizie ai sensi del 4º comma dell’art. 16;
– (numeri in grassetto) per il sem. ed il sem. arb. per i soli terreni di pianura della R.A. 2 si applicheranno i valori medi per la
coltura corrispondente alla R.A. 10.
Regione agraria
1: Bagnaria, Brallo di Pregola, Menconico, Romagnese, Santa Margherita Staffora, Val di Nizza, Valverde, Varzi,
Zavattarello.
Regione agraria
2: Bosnasco, Calvignano, Canneto Pavese, Castana, Casteggio, Cigognola, Codevilla, Corvino San Quirico, Godiasco, Montebello della Battaglia, Montescano, Montù Beccaria, Mornico Losana, Oliva Gessi, Pietra de’ Giorgi,
Redavalle, Retorbido, Rivanazzano, Rovescala, San Damiano al Colle, Santa Giuletta, Santa Maria della Versa,
Stradella, Torrazza Coste, Torricella Verzate, Zenevredo.
Regione agraria
3: Borgo Priolo, Borgoratto Mormorolo, Canevino, Cecima, Fortunago, Golferenzo, Lirio, Montalto Pavese, Montecalvo Versiggia, Montesegale, Ponte Nizza, Rocca de’ Giorgi, Rocca Susella, Ruino, Volpara.
Regione agraria
4: Candia Lomellina, Castello d’Agogna, Castelnovetto, Ceretto Lomellina, Confienza, Cozzo, Galliavola, Langosco,
Lomello, Mede, Nicorvo, Olevano, Ottobiano, Palestro, Robbio, Rosasco, Sant’Angelo Lomellina, Semiana, Valeggio, Valle Lomellina, Velezzo Lomellina, Villa Biscossi, Zeme.
Regione agraria
5: Alagna, Albonese, Borgo San Siro, Cassolnovo, Cergnago, Cilavegna, Dorno, Gambolò, Garlasco, Gravellona,
Gropello Cairoli, Mortara, Parona, San Giorgio Lomellina, Tromello, Vigevano, Zerbolò.
Regione agraria
6: Bereguardo, Linarolo, Pavia, Torre d’Isola, Valle Salimbene.
Regione agraria
7: Albuzzano, Bascapè, Battuda, Borgarello, Bornasco, Casorate Primo, Ceranova, Certosa di Pavia, Copiano,
Cura Carpignano, Filighera, Genzone, Gerenzago, Giussago, Landriano, Lardirago, Magherno, Marcignago,
Marzano, Rognano, Roncaro, San Genesio ed Uniti, Sant’Alessio con Vialone, Siziano, Torre d’Arese, Torrevecchia Pia, Trivolzio, Trovo, Vellezzo Bellini, Vidigulfo, Villanterio, Vistarino, Zeccone.
Regione agraria
8: Carbonara al Ticino, Cava Manara, Ferrera Erbognone, Mezzana Rabattone, Pieve Albignola, San Martino
Siccomario, Sannazzaro de’ Burgondi, Scaldasole, Sommo, Travacò Siccomario, Villanova d’Ardenghi, Zinasco.
Regione agraria
9: Breme, Frascarolo, Gambarana, Mezzana Bigli, Pieve del Cairo, Sartirana Lomellina, Suardi, Torreberetti e
Castellaro.
Regione agraria 10: Albaredo Arnaboldi, Barbianello, Bastida de’ Dossi, Bastida Pancarana, Bressana Bottarone, Broni, Campospinoso, Casanova Lonati, Casatisma, Casei Gerola, Castelletto di Branduzzo, Cervesina, Corana, Cornale, Lungavilla, Mezzanino, Pancarana, Pinarolo Po, Pizzale, Rea Po, Robecco Pavese, San Cipriano Po, Silvano Pietra,
Verretto, Verrua Po, Voghera.
Regione agraria 11: Arena Po, Badia Pavese, Belgioioso, Chignolo Po, Corteolona, Costa de’ Nobili, Inverno e Monteleone, Miradolo
Terme, Monticelli Pavese, Pieve Porto Morone, Portalbera, Santa Cristina e Bissone, San Zenone al Po, Spessa
Po, Torre de’ Negri, Zerbo.
Il presidente: Primo Bacchio
Il segretario: Paola Ciusani
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Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
– 1052 –
COMMISSIONE PROVINCIALE ESPROPRI – PROVINCIA DI SONDRIO
TABELLA DEI VALORI AGRICOLI MEDI DEI TERRENI, RIFERITI ALL’ANNO 2007, VALEVOLI PER L’ANNO 2008
(ai sensi del quarto comma dell’art. 41 del d.P.R. 8 giugno 2001 n. 327 e successive modifiche e integrazioni)
Reg. agr. n. 1
valori medi
Euro/mq
Reg. agr. n. 2
valori medi
Euro/mq
Reg. agr. n. 3
valori medi
Euro/mq
Reg. agr. n. 4
valori medi
Euro/mq
Reg. agr. n. 5
valori medi
Euro/mq
Reg. agr. n. 6
valori medi
Euro/mq
1 - PRATO
4,46
4,70
4,27
4,92
5,12
5,04
2 - PRATO MAGGENGO
1,26
1,14
1,14
1,14
1,14
1,14
3 - PRATO IRRIGUO
4,87
5,16
4,63
5,16
5,35
5,35
5,04
TIPI DI COLTURA
4 - SEMINATIVO FONDOVALLE
4,37
5,04
5,04
5,35
5 - SEMINATIVO DI COSTIERA
2,16
2,11
1,96
2,11
2,11
2,11
6 - ORTO E TERRENO
PER COLTURE FLOROVIVAISTE
9,22
9,22
9,22
9,22
9,22
9,22
9,05
8,56
6,97
4,89
7,84
7,46
6,20
7 - FRUTTETO FONDOVALLE
6,53
8 - FRUTTETO DI COSTIERA
4,31
3,55
5,92
5,92
4,52
10 - CASTAGNETO DA FRUTTO
9 - VIGNETO
0,74
0,74
0,74
0,74
0,74
0,78
11 - PASCOLO DI ALTA QUOTA
0,26
0,26
0,24
0,24
0,24
0,24
12 - CANNETO, PALUDE
ED INCOLTO PRODUTTIVO DI FONDO VALLE
0,80
0,80
0,77
0,77
0,80
0,80
13 - INCOLTO PRODUTTIVO DI ALTA QUOTA
0,24
0,24
0,24
0,24
0,24
0,24
14 - BOSCO ALTO FUSTO
0,51
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
15 - BOSCO CEDUO FONDO VALLE
0,95
0,95
0,95
0,88
0,95
0,95
16 - BOSCO CEDUO COSTIERA E BOSCO MISTO
0,46
0,40
0,42
0,40
0,40
0,42
NOTE:
I valori dei vigneti in zona DOC si aumentano del 20%,
I valori assegnati ai boschi e ai castagneti da frutto (voci 10, 14, 15, 16) si riferiscono al terreno nudo; il soprassuolo necessita di
valutazione separata,
Il prato maggengo (voce 2), si riferisce alle zone di montagna con fabbricati rustici (baite) ad uso esclusivamente stagionale.
Colture agricole più redditizie per ogni regione agraria (evidenziate in grassetto).
Regione agraria n. 1 – Alta Valtellina e Val di Livigno
Comuni di: Bormio, Livigno, Sondalo, Valdidentro, Valdisotto, Valfurva.
Regione agraria n. 2 – Valli di San Giacomo e del Mera
Comuni: Campodolcino, Chiavenna, Gordona, Madesimo, Menarola, Mese, Novate Mezzola, Piuro, Prata Camportaccio, Samolaco,
San Giacomo Filippo, Verceia, Villa di Chiavenna.
Regione agraria n. 3 – Val Malenco Val Masino
Comuni: Caspoggio, Chiesa in Valmalenco, Lanzada, Spriana, Torre di Santa Maria, Val Masino.
Regione agraria n. 4 – Valtellina di Tirano
Comuni: Aprica, Bianzone, Castello dell’Acqua, Chiuro, Grosotto, Grosio, Lovero, Mazzo di Valtellina, Ponte in Valtellina, Sernio,
Teglio, Tirano, Tovo Sant’Agata, Vervio, Villa di Tirano.
Regione agraria n. 5 – Valtellina di Sondrio
Comuni: Ardenno, Berbenno di Valtellina, Buglio in Monte, Castione Andevenno, Cercino, Cino, Civo, Dazio, Dubino, Mantello, Mello,
Montagna in Valtellina, Poggiridenti, Postalesio, Sondrio, Traona, Tresivio.
Regione agraria n. 6 – Versante Orobico settentrionale
Comuni: Albaredo per San Marco, Albosaggia, Andalo Valtellino, Bema, Caiolo, Cedrasco, Colorina, Cosio Valtellino, Delebio, Faedo
Valtellino, Forcola, Fusine, Gerola, Morbegno, Pedesina, Piantedo, Piateda, Rasura, Rogolo, Talamona, Tartano.
Il presidente: Daniele Moroni
Il segretario: Giuseppe La Bella
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Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
– 1053 –
COMMISSIONE PROVINCIALE ESPROPRI – PROVINCIA DI VARESE
TABELLA DEI VALORI AGRICOLI MEDI DEI TERRENI, RIFERITI ALL’ANNO 2007, VALEVOLI PER L’ANNO 2008
(ai sensi del quarto comma dell’art. 41 del d.P.R. 8 giugno 2001 n. 327 e successive modifiche e integrazioni)
Reg. agr. n. 1
valori medi
Euro/mq
Reg. agr. n. 2
valori medi
Euro/mq
Reg. agr. n. 3
valori medi
Euro/mq
Reg. agr. n. 4
valori medi
Euro/mq
Reg. agr. n. 5
valori medi
Euro/mq
Reg. agr. n. 6
valori medi
Euro/mq
1. Seminativo
2,31
2,82
3,28
3,44
3,60
4,35
2. Seminativo arborato
2,31
2,82
3,28
3,44
3,60
4,35
3. Prato
1,95
2,44
2,58
2,97
3,28
3,98
TIPI DI COLTURA
4. Prato arborato
1,95
2,44
2,58
2,97
3,28
3,98
5. Prato irriguo
3,09
3,09
4,52
4,66
4,93
5,34
6. Prato irriguo arborato
3,09
3,09
4,52
4,66
4,93
5,34
7. Vigneto
4,07
4,70
5,33
4,68
5,04
5,33
8. Vigneto specializzato I.G.T. (*)
9,78
9,78
10,23
9,96
9,96
10,23
9. Frutteto
4,07
4,70
5,33
4,68
5,04
5,33
10. Gelseto
0,00
0,00
2,58
0,00
0,00
0,00
11. Orto
6,20
6,20
6,30
6,30
6,30
6,30
12. Castagneto da frutto
0,65
0,87
0,81
0,91
0,98
1,03
13. Pascolo
0,65
0,65
0,65
0,82
0,75
0,78
14. Pascolo arborato
0,72
0,72
0,72
0,87
0,87
0,78
15. Pascolo cespugliato
0,64
0,65
0,65
0,67
0,75
0,78
16. Incolto produttivo
0,51
0,64
0,64
0,61
0,75
0,78
17. Bosco alto fusto
0,65
0,91
1,16
1,15
1,19
1,32
18. Bosco ceduo
0,63
0,79
0,85
0,90
0,98
1,03
19. Bosco misto
0,65
0,91
1,11
1,07
1,14
1,19
20. Colture florovivaistiche
9,78
9,78
10,23
9,97
9,97
10,23
(*) Indicazione Geografica Tipica.
I valori sono riferiti all’anno 2007 ai sensi dell’art. 41 del d.P.R. n. 327/2001 e sono stati approvati nella seduta n. 1/2008.
I valori dei tipi di coltura n. 2, 4, 6, 7, 8, 9, 11, 14, 17, 18, 19, 20 si riferiscono al solo terreno nudo mentre il soprassuolo deve essere
valutato a parte.
N.B. I valori evidenziati in grassetto riguardano le colture più redditizie tra quelle coprenti una superficie superiore al 5% di quella
coltivata.
Regione agraria n. 1 – Montagna dell’Alto Verbano Orientale: Agra, Curiglia con Monteviasco, Dumenza, Maccagno, Pino sulla
Sponda del Lago Maggiore, Tronzano Lago Maggiore, Veddasca
Regione agraria n. 2 – Montagna tra il Verbano ed il Ceresio: Arcisate, Azzio, Barasso, Bedero Valcuvia, Besano, Bisuschio, Brenta,
Brezzo di Bedero, Brinzio, Brissago Valtravaglia, Brusimpiano, Cadegliano Viconago, Casalzuigno, Cassano Valcuvia, Castello Cabiaglio, Castelveccana, Cittiglio, Comerio, Cremenaga, Cuasso al Monte, Cugliate Fabiasco, Cunardo, Cuveglio, Cuvio, Duno, Ferrera di
Varese, Germignaga, Grantola, Lavena Ponte Tresa, Luino, Luvinate, Marchirolo, Marzio, Masciago Primo, Mesenzana, Montegrino,
Valtravaglia, Orino, Porto Ceresio, Porto Valtravaglia, Rancio Valcuvia, Saltrio, Valganna, Viggiù
Regione agraria n. 3 – Colline del Verbano Orientale: Angera, Bardello, Besozzo, Biandronno, Brebbia, Bregano, Cadrezzate, Caravate, Cazzago Brabbia, Cocquio Trevisago, Comabbio, Gavirate, Gemonio, Ispra, Laveno Mombello, Leggiuno, Sangiano, Malgesso,
Mercallo, Monvalle, Osmate, Ranco, Taino, Ternate, Travedona Monate, Varano Borghi
Regione agraria n. 4 – Colline di Varese: Azzate, Bodio Lomnago, Brunello, Buguggiate, Cantello, Carnago, Caronno Varesino,
Casciago, Castelseprio, Castiglione Olona, Castronno, Clivio, Crosio della Valle, Daverio, Galliate Lombardo, Gazzada Schianno, Gornate Olona, Induno Olona, Lonate Ceppino, Lozza, Malnate, Morazzone, Tradate, Varese, Vedano Olona, Venegono Superiore, Venegono Inferiore
Regione agraria n. 5 – Colline dello Strona: Albizzate, Arsago Seprio, Besnate, Cairate, Casale Litta, Cassano Magnago, Cavaria con
Premezzo, Golasecca, Ierago con Orago, Inarzo, Mornago, Oggiona con Santo Stefano, Sesto Calende, Solbiate Arno e Monte, Sumirago, Vergiate
Regione agraria n. 6 – Pianura Varesina: Busto Arsizio, Cardano al Campo, Caronno Pertusella, Casorate Sempione, Castellanza,
Cislago, Fagnano Olona, Ferno, Gallarate, Gerenzano, Gorla Maggiore, Gorla Minore, Lonate Pozzolo, Marnate, Olgiate Olona, Origgio,
Samarate, Saronno, Solbiate Olona, Somma Lombardo, Uboldo, Vizzola Ticino.
Il presidente: Clementino Rivolta
Il segretario: Giordana Sordi
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
D.G. Territorio e urbanistica
[BUR20080123]
Y
– 1054 –
[5.0.0]
D.d.u.o. 12 marzo 2008 - n. 2431
Progetto per l’attività di perforazione di un pozzo esplorativo per ricerca idrocarburi gassosi denominato Vitalba 1 in
Comune di Rivolta d’Adda (CR) – Committente: Northsun Italia s.p.a. – Roma – Provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi dell’art. 26 d.lgs. 4/2008, già art. 7 del
d.P.R. 12 aprile 1996 ed art. 1 della l.r. 20/99
IL DIRIGENTE DELL’U.O. PROGRAMMAZIONE INTEGRATA
E VALUTAZIONI DI IMPATTO AMBIENTALE
Omissis
Decreta
1. di concludere, ai sensi dell’art. 26 del d.lgs. 4/2008, con
provvedimento positivo il procedimento di Valutazione dell’Impatto Ambientale del progetto Coltivazione di idrocarburi gassosi
denominata «Castello» in Comune di Rivolta d’Adda (CR) con adeguamento della piazzola di perforazione esistente e collegamento
alla rete SNAM, che potrà essere attuato a condizione che il Proponente ottemperi alle prescrizioni di seguito evidenziate e che
dovranno trovare applicazione nella successiva fase autorizzativa
dei lavori:
a) si dovrà dare attuazione alle indicazioni evidenziate dal
Gruppo di Lavoro regionale e indicate alla lettera h) –
punti 2, 3, 4, 5, 6 e 7 delle premesse al presente decreto,
che si intendono integralmente riportate,
b) dovrà essere assicurato che la possibilità di attivazione
manuale dei dispositivi di sicurezza non comprometta il
sistema generale di blocco automatico dell’impianto,
c) dovrà esser dichiarata la soglia minima-massima di metanolo (occorrente per il processo di separazione previsto nella prima fase del processo produttivo) per rimanere sotto le soglie del d.lgs. 238/05 per quanto riguarda il
pericolo di incidenti rilevanti connessi con determinate
sostanze pericolose,
d) il gas metano estratto dovrà essere convogliato alla rete
SNAM e non diversamente depositato in impianto,
e) l’area adibita allo stoccaggio dei serbatoi/fusti di metanolo dovrà essere a prova di fuoco e non dovrà in alcun
modo venire a contatto con alimenti e/o mangimi ed ossidanti. Dovrà altresı̀ risultare impermeabilizzata ed essere munita di apposito cordolo di contenimento/separazione,
f) occorrerà prevedere una idonea riserva idrica da utilizzare per la gestione di eventi incidentali a corredo di
quanto già preventivato come strumenti di emergenza,
g) i mezzi impiegati per il trasporto delle sostanze pericolose utilizzate nel processo dovranno utilizzare, ove possibile, la viabilità extraurbana limitando il transito nei
centri abitati,
h) le acque meteoriche di seconda pioggia dovranno essere
inviate in corpo idrico superficiale, in quanto la normativa vigente vieta la pratica dei pozzi perdenti. Parimenti
le acque reflue domestiche provenienti dai servizi igienici presenti nell’impianto dovranno trovare recapito in un
sistema di subirrigazione come da deliberazione CITAI
del 4 febbraio 1977, previo recapito in fossa settica imhoff,
i) la realizzazione/posa del metanodotto in progetto, di collegamento alla rete SNAM esistente, dovrà garantire il
contestuale allargamento del sedime stradale a carico
della Northsun Italia s.p.a. (previa acquisizione dei pareri favorevoli dei proprietari dei terreni a carico della Amministrazione Comunale). In subordine la nuova rete gas
dovrà essere atta a sopportare il traffico veicolare a seguito di futuro allargamento del sedime stradale,
j) dovrà essere valutata, in accordo con l’Amministrazione
Comunale, la possibilità di realizzare un’ulteriore piantumazione «a macchia» nel settore occidentale dell’area
di intervento. Per quanto concerne quanto già previsto a
livello di piantumazione lungo il perimetro della recinzione si chiede che l’intervento venga realizzato mediante impianti a siepe,
k) il proponente dovrà redigere un protocollo con le Ammi-
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
nistrazioni Comunali interessate per consentire, qualora
richiesto, visite al sito in argomento sia durante l’installazione delle infrastrutture, sia durante la gestione degli
impianti di coltivazione. Tutto quanto in conformità alle
disposizioni vigenti in materia di sicurezza dei luoghi di
lavoro ed in particolare di polizia mineraria;
2. di provvedere alla trasmissione di copia del presente decreto ai seguenti soggetti:
– Soc. Northsun Italia s.p.a. – proponente
– Comune di Rivolta d’Adda (CR)
– Comune di Pandino (CR)
– Comune di Agnadello (CR)
Provincia di Cremona
– Comune di Trucazzano (MI)
Provincia di Milano
– Comune di Comazzo (LO)
Provincia di Lodi
– Parco Adda Sud
– Parco Adda Nord
– Regione Lombardia: D.G. Qualità dell’Ambiente – U.O.
Attività estrattive e di bonifica
– ARPA Dipartimeno di Cremona
– Sezione U.N.M.I.G. di Bologna;
3. di provvedere altresı̀ alla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia della sola parte dispositiva del
presente decreto;
4. di rendere noto che contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale
Amministrativo Regionale competente per territorio, entro 60
giorni dalla data di avvenuta notificazione o di piena conoscenza,
ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni
dalla data di avvenuta notificazione, ai sensi del d.P.R. 24 novembre 1971 n. 119.
Il dirigente: Bruno Mori
[BUR20080124]
[5.0.0]
D.d.u.o. 17 marzo 2008 - n. 2664
Rettifica del decreto n. 2431 del 12 marzo 2008 «Progetto
per l’attività di perforazione di un pozzo esplorativo per ricerca idrocarburi gassosi denominato Vitalba 1 in Comune
di Rivolta d’Adda (CR) – Committente: Northsun Italia s.p.a.
– Roma – Provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi dell’art. 26 d.lgs. 4/2008, già art. 7 del d.P.R. 12
aprile 1996 ed art. 1 della l.r. 20/99»
IL DIRIGENTE DELL’U.O. PROGRAMMAZIONE INTEGRATA
E VALUTAZIONI DI IMPATTO AMBIENTALE
Richiamato il d.d.u.o. 2431 del 12 marzo 2008 «Progetto per
l’attività di perforazione di un pozzo esplorativo per ricerca idrocarburi gassosi denominato Vitalba 1 in Comune di Rivolta d’Adda (CR). Committente: Northsun Italia s.p.a. – Roma. Provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi dell’art. 26
d.lgs. 4/2008, già art. 7 del d.P.R. 12 aprile 1996 ed art. 1 della
l.r. 20/99»;
Considerato che, per mero errore materiale, nel suddetto decreto è stato indicato un oggetto diverso da quello previsto;
Ritenuto pertanto di rettificare per i motivi soprarichiamati il
decreto 2431/2008 sostituendo l’oggetto ivi indicato con «Progetto di coltivazione di idrocarburi gassosi denominata “Castello”
in Comune di Rivolta d’Adda (CR) con adeguamento della piazzola di perforazione esistente e collegamento alla rete SNAM»;
Vista la l.r. 23 luglio 1996, n. 16 «Ordinamento della struttura
organizzativa e della dirigenza della Giunta regionale» e successive modifiche ed integrazioni, nonché i provvedimenti organizzativi della VIII legislatura;
Decreta
1. di rettificare, per i motivi soprarichiamati, il d.d.u.o. n. 2431
del 12 marzo 2008 sostituendo l’oggetto ivi indicato con «Progetto di coltivazione di idrocarburi gassosi denominata “Castello”
in Comune di Rivolta d’Adda (CR) con adeguamento della piazzola di perforazione esistente e collegamento alla rete SNAM».
Il dirigente dell’Unità Orvanizzativa:
Bruno Mori
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
E) PROVVEDIMENTI DELLO STATO
Y
– 1055 –
[BUR20080125]
Ord.m. 4 ottobre 2007 - n. 3615
Commissario Delegato per il superamento dell’emergenza
che ha colpito il Comune di Guidizzolo (MN) – Ordinanza
commissariale n. 1 dell’11 febbraio 2008
IL COMMISSARIO DELEGATO
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
20 luglio 2007, pubblicato sulla G.U. del 31 luglio 2007, n. 176,
con il quale è stato dichiarato lo stato di emergenza, ai sensi e
per gli effetti dell’art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992,
n. 225, nel territorio del Comune di Guidizzolo in Provincia di
Mantova in relazione all’intenso evento meteorologico del giorno
9 luglio 2007;
Vista l’ordinanza 4 ottobre 2007 n. 3615 «Disposizioni urgenti
di protezione civile dirette a fronteggiare i danni determinatisi in
conseguenza delle eccezionali avversità atmosferiche che hanno
colpito il territorio del Comune di Guidizzolo, in Provincia di
Mantova, il giorno 9 luglio 2007» (di seguito denominata ordinanza 3615), con la quale l’assessore alla Protezione Civile, Prevenzione e Polizia Locale viene nominato Commissario Delegato
per il superamento dell’emergenza;
Dato atto che in base a quanto disposto dalla medesima ordinanza 3615, il Commissario Delegato può avvalersi, per l’espletamento delle iniziative finalizzate al superamento dell’emergenza,
della collaborazione degli uffici regionali, degli enti locali anche
territoriali e delle Amministrazioni periferiche dello Stato;
Vista la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del
22 ottobre 2004 «Indirizzi in materia di Protezione Civile in relazione all’attività contrattuale riguardante gli appalti pubblici di
lavori, di servizi e di forniture di rilievo comunitario.»;
Ritenuto di individuare il soggetto attuatore nella persona dell’arch. Eligio Fabio Salardi dipendente di ruolo presso Giunta
regionale nonché titolare della posizione organizzativa Professional «Politiche territoriali, infrastrutture e sicurezza» presso la
Sede Territoriale di Mantova della Regione Lombardia con specificazione dei compiti e funzioni affidati e delle relative modalità
operative e di raccordo per l’adeguata gestione dell’attività commissariale;
DISPONE
1. Di nominare l’arch. Eligio Fabio Salardi, dipendente di ruolo presso Giunta regionale nonché titolare della posizione organizzativa Professional «Politiche territoriali, infrastrutture e sicurezza» presso la Sede Territoriale di Mantova della Regione
Lombardia, quale soggetto attuatore ai sensi dell’art. 1, comma
4, dell’ordinanza 4 ottobre 2007, n. 3615 «Disposizioni urgenti di
Protezione Civile dirette a fronteggiare i danni determinatisi in
conseguenza delle eccezionali avversità atmosferiche che hanno
colpito il territorio del Comune di Guidizzolo, in Provincia di
Mantova, il giorno 9 luglio 2007».
Il soggetto attuatore è altresı̀ nominato responsabile del procedimento per l’attività connessa all’ordinanza 3615.
2. Di stabilire che il soggetto attuatore predisponga il piano di
interventi straordinari per il superamento dell’emergenza, indicando i soggetti destinatari degli interventi, nonché i relativi enti
attuatori dei medesimi, da sottoporre alla preventiva intesa del
Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, secondo quanto stabilito dall’art. 1 comma 3
dell’ordinanza 3615.
3. Di autorizzare il soggetto attuatore ad operare l’opportuno
raccordo con il sindaco di Guidizzolo per il compimento delle
iniziative previste dall’ordinanza 3615 e per assicurare il rispetto
dei termini dello stato di emergenza.
4. Di stabilire che il soggetto attuatore sia tenuto a relazionare
al Commissario Delegato con cadenza mensile sull’attuazione del
programma degli interventi, con l’elenco delle ordinanze adottate
e delle liquidazioni eseguite a valere sui fondi della gestione commissariale.
5. Di rimandare, per quanto non compreso nel presente provvedimento, all’Ordinanza P.C.M. 4 ottobre 2007 n. 3615.
6. Di dare atto che gli oneri derivanti dalla presente ordinanza
siano imputati alle disponibilità della gestione commissariale.
7. Di trasmettere la presente ordinanza al soggetto attuatore,
al Dipartimento della Protezione Civile, alla Direzione regionale
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
del Ministero per i beni e le attività culturali, alla Provincia di
Mantova, alla Prefettura di Mantova e al Comune di Guidizzolo
nonché di disporre la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della
Regione Lombardia.
Il Commissario delegato
Corte Costituzionale
[BUR20080126]
Atto prom. 26 novembre 2007 - n. 65
Ordinanza n. 65 del 26 novembre 2007 emessa dal Tribunale
Amministrativo Regionale per la Lombardia sul ricorso proposto da Muthuwadiyage Amila Sanjeewa Fernando c/ Comune di Milano
REPUBBLICA ITALIANA
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia – 4ª
sezione – ha pronunziato la seguente
ORDINANZA
sul ricorso iscritto al R.G. 2085/2007 proposto dal sig. Muthuwadiyage Amila Sanjeewa Fernando, rappresentato e difeso dagli
avv.ti Sergio Pezzucchi e Manlio Vicini, ed elettivamente domiciliato presso lo studio dell’avv. Giorgio Bonamassa in Milano, via
Visconti Venosta 2;
contro
Il comune di Milano, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dagli avv.ti Maria Rita Surano, Antonella Fraschini,
Ruggero Meroni, Irma Marinelli, Ariberto Limongelli, Anna Maria Pavin e Maria Sorrenti, presso i quali è elettivamente domiciliato in Milano, via della Guastalla n. 8, negli uffici dell’avvocatura comunale;
per l’annullamento
del provvedimento n. 725941/07, con il quale è stata ordinata
la cessazione immediata dell’attività di centro di telefonia nei
locali siti in via Cesare da Sesto, 19
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Viste le memorie prodotte dal ricorrente;
Vista la domanda di sospensione dell’esecuzione del provvedimento impugnato;
Udita la parte resistente alla Camera di consiglio del 23 ottobre
2007 (relatore il dott. Paolo Passoni);
Vista l’ordinanza cautelare n. 1611/07 di accoglimento a termine dell’istanza di sospensione relativa al ricorso in epigrafe, deliberata dalla Sezione alla medesima Camera di consiglio in riferimento alla presente questione costituzionalità;
Visto l’articolo 23 della legge 11 marzo 1953 n. 87;
Visti gli atti tutti della causa;
FATTO
Il ricorrente è titolare in Milano di phone center preesistente
all’entrata in vigore della legge della regione Lombardia 3 marzo
2006 n. 6, con la quale sono state emanate apposite norme «per
l’insediamento e la gestione di centri di telefonia in sede fissa».
Con l’ordinanza impugnata, il comune di Milano ha disposto
la chiusura dell’attività di phone center gestita dal ricorrente, per
mancata conformazione ai nuovi requisiti (in prevalenza igienico-sanitari e di sicurezza dei locali) disposti dalla predetta legge
regionale; quanto sopra, in vincolata applicazione di quest’ultima, la quale – nel disporre per gli esercizi preesistenti un termine
di adeguamento annuale – ha altresı̀ previsto, nei casi di infruttuosa scadenza di tale termine, la cessazione definitiva dell’attività senza possibilità di proroghe, come da combinato disposto
dell’art. 9 primo comma lettera c) e secondo comma, con l’art.
12.
In particolare, fra le più significative e restrittive novità in
tema di requisiti igienico-sanitari e di sicurezza dei locali, che il
Collegio ritiene sospette sul piano costituzionale, si segnalano le
seguenti testuali prescrizioni dell’articolo 8 primo comma: un
servizio igienico in uso esclusivo del personale dipendente (lett.
e); un servizio igienico riservato al pubblico, anche prossimo al
locale nel caso di esercizi già attivi all’entrata in vigore della presente legge, ma ad uso esclusivo dello stesso per il locale con
superficie fino a 60 metri quadrati (...); un ulteriore servizio igienico per il locale di dimensioni superiori (lett. f); spazio di attesa
all’interno del locale di almeno 9 metri quadrati, fino a 4 posta-
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Y
– 1056 –
zioni telefoniche, provvisto di idonei sedili posizionati in modo
da non ostruire le vie di esodo; la sala di attesa dovrà essere
aumentata di 2 metri quadrati ogni postazione aggiuntiva (lett.
h); ogni postazione deve avere una superficie minima di 1 metro
quadrato ed essere dislocata in modo da garantire un percorso
di esodo, libero da qualsiasi ingombro ed avere una larghezza
minima di 1,20 metri (lett. i).
Alla camera di consiglio del 23 ottobre 2007 la Sezione ha accolto – a termine, sino alla pronuncia della Corte costituzionale
sulla questione oggetto della presente ordinanza – l’istanza incidentale di sospensiva, ritenendo non manifestamente infondata
(nei sensi che verranno specificati con la presente ordinanza) la
questione di costituzionalità prospettata dal ricorrente, nei confronti della citata legge regionale 6/06.
DIRITTO
Oggetto della presente questione di costituzionalità sono alcune disposizioni della legge della regione Lombardia n. 6/06 (già
indicate in narrativa) che ha regolato l’insediamento e la gestione
di centri di telefonia in sede fissa, con disposizioni applicabili
anche agli esercizi (come nel caso dell’odierna ricorrente) preesistenti all’entrata in vigore della legge stessa.
Le norme sospettate di incostituzionalità, che assumono rilevanza nelle vertenze in esame, riguardano:
– l’articolo 1, nella parte in cui riporta la materia oggetto di
trattazione alla legislazione residuale regionale sul commercio;
– l’articolo 4, che introduce un sistema generalizzato di autorizzazione civica per l’esercizio dell’attività;
– l’articolo 8, nella parte (comma 1, lettere e, f, h, i, e comma
2) in cui introduce – con immediata modifica dei regolamenti
vigenti – i nuovi requisiti igienico-sanitari e di sicurezza dei locali, in concessione agli artt. 9 primo comma lett. c) e secondo
comma, nonché 12, disposizioni queste ultime che regolano il
regime transitorio per i vecchi esercizi; ciò in quanto l’ordinanza
civica impugnata ha disposto «con effetto immediato» la chiusura dell’esercizio di phone center per mancato tempestivo adeguamento ai nuovi requisiti di cui sopra; la difformità rispetto a questi ultimi è poi a sua volta di impedimento al rilascio della specifica autorizzazione richiesta dall’art. 3 già citato, giusta il disposto dell’art. 4, terzo comma, lett. c), con riguardo al rilascio del
certificato igienico-sanitario di cui al successivo art. 8.
Le norme costituzionali di cui si sospetta la violazione riguardano l’articolo 117, in relazione ai vincoli dell’ordinamento comunitario ed al sistema di riparto delle competenze legislative
Stato-Regione; gli artt. 3 e 41 in relazione, in particolare, ai rilevanti ostacoli che le restrittive prescrizioni in materia igienicosanitaria – introdotte dalla legge regionale di cui trattasi da applicare anche retroattivamente alle preesistenti gestioni di phone
center, determinano sulla libertà di iniziativa economica dei gestori; nonché l’art. 15 sulla libertà di comunicazione.
Dalle esposte premesse emerge, sotto il profilo della rilevanza
della questione di costituzionalità, un contesto legislativo che ha
direttamente determinato in modo cogente il contenuto lesivo
dell’atto impugnato, senza lasciare o consentire alcuna mediazione discrezionale in capo alla intimata autorità amministrativa;
la quale, come peraltro ribadito nella circolare di chiarimenti
emanata dalla regione Lombardia (prot. H1.2006.0027733 del 5
giugno 2006, punto 8), ha dovuto emettere il provvedimento (in
tutto vincolato nel contenuto) di cessazione immediata dell’attività alla scadenza del perentorio termine annuale fissato, senza
possibilità di alcuna proroga ai sensi del già citato art. 9 secondo
comma, che non annovera tra le ipotesi di proroga quelle della
lettera c) del primo comma.
Sul piano, ancora, della rilevanza, va detto nuovamente che in
relazione alla valutazione di non manifesta infondatezza della
questione di costituzionalità delle indicate disposizioni della predetta legge regionale, la Sezione ha adottato un’ordinanza cautelare di sospensione del provvedimento di cessazione dell’attività
di phone center, con efficacia limitata al periodo di tempo necessario a che la Corte costituzionale si pronunci sulla questione
stessa.
Chiarita la rilevanza della questione, il Collegio intende in primis evidenziare a carico della l.r. 6/06 – quanto all’ulteriore profilo della non manifesta infondatezza – la sospetta violazione dell’art. 117 commi primo, secondo, terzo e quarto della Costituzione.
L’articolo 1 della legge riconduce la deliberata normativa «nel
quadro delle competenze della regione e dei comuni in materia
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
di commercio», tuttavia il riferimento a siffatta materia (che
rientra nella legislazione residuale regionale ex art. 117 comma 4
Cost.) sembra al Collegio del tutto estranea all’ambito applicativo
della legge stessa, che ai sensi dell’articolo 2 comma primo, consiste nell’attività di «... cessione al pubblico di servizi di telefonia
in sede fissa in locali aperti al pubblico», secondo le ulteriori
specificazioni illustrate nei successivi commi.
Invero, tale attività non rientra nella vendita di merci all’ingrosso o al dettaglio secondo quanto previsto dall’art. 4 del d.lgs.
31 marzo 1998 n. 114 («Riforma della disciplina relativa al settore del commercio (...)», né rientra nei settori del commercio definiti dall’art. 39 del d.lgs. 31 marzo 1998 n. 112.
Va detto piuttosto che una delle novità della legge è proprio
quella di impedire che all’interno delle strutture di «phone center» possano affiancarsi – come in passato – attività commerciali
di supporto, secondo un principio di esclusività non condiviso
invece – almeno dalla legislazione statale – nella situazione inversa, in cui la cessione dei servizi telefonici e telematici può ben
avvenire in modo complementare rispetto ad altre attività principali (cfr. art. 7 del d.l. 27 luglio 2005, n. 144, convertito in legge,
con modificazioni, dall’art. 1 della legge 31 luglio 2005, n. 155,
che nel quadro di una disposta «integrazione della disciplina amministrativa degli esercizi pubblici di telefonia ed internet», prevede la licenza del questore per «chiunque intende aprire un pubblico esercizio o un circolo privato di qualsiasi specie, nel quale
sono posti a disposizione del pubblico, dei clienti o dei soci apparecchi terminali utilizzabili per le comunicazioni anche telematiche»).
Le uniche attività commerciali consentite all’interno dei phone
center dalla legge regionale 6/06, che riguardano la vendita di
schede telefoniche e l’installazione di distributori automatici di
bevande ed alimenti (cfr. art. 2 comma secondo lettera b) e comma 3), non sono oggetto della specifica autorizzazione richiesta
dalla legge, e rivestono carattere apertamente occasionale o eventuale e quindi del tutto marginale.
L’attività terziaria in esame sembra, invece, più propriamente
riportabile alla materia dell’ordinamento delle comunicazioni
(art. 117 comma 3 Cost. con legislazione concorrente Stato-Regione), ascrivendosi più specificamente al «servizio di comunicazione elettronica», categoria introdotta dall’art. 2 par. 1 lett. c)
della dir. 7 marzo 2002 n. 2002/21/CE, con conseguente applicazione della disciplina di derivazione comunitaria (comprensiva
altresı̀ delle direttive 2202/19/CE, 2002/20/CE e 2002/22/CE),
complessivamente recepita con il cd. codice delle comunicazioni
elettroniche di cui al d.lgs. 1 agosto 2003 n. 259. Di particolare
pertinenza ai casi di specie appaiono del resto le definizioni mirate a delimitare il campo di applicazione del decreto medesimo
ai sensi dell’articolo 1 comma 1, con peculiare riaguardo alla
lettera bb) («rete telefonica pubblica: una rete di comunicazione
elettronica utilizzata per fornire servizi telefonici accessibili al
pubblico»), ed alla lettera oo) («telefono pubblico a pagamento:
qualsiasi apparecchio telefonico accessibile al pubblico, utilizzabile con mezzi di pagamento che possono includere monete o
carte di credito o di addebito o schede prepagate, comprese le
schede con codice di accesso»).
La rilevata derivazione europea di tale normativa comporta
poi che la materia ivi trattata (ordinamento delle comunicazioni)
vincola, anche con riguardo al rispetto del principio di proporzionalità, la Regione, non solo ai sensi dell’articolo 117 comma
3 entro i limiti della legislazione statale di principio, ma più in
radice ai sensi dell’articolo 117 comma 1, secondo cui ogni legge
della Repubblica deve conformarsi ai «vincoli derivanti dagli obblighi comunitari». In via strettamente consequenziale, il rispetto di tali disposizioni finisce poi per impingere su profili trasversali di legislazione esclusiva statale ex art. 117 comma 2 Cost.,
con specifico riguardo alla tutela della concorrenza (lett. e) nonché alla determinazione (e salvaguardia) dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale (lett. m), anche in conformità all’interesse generale che connota tali servizi, ai sensi
dell’art. 3 del citato decreto 259/03.
In proposito, va altresı̀ evidenziato il disposto del primo comma dell’art. 3, il quale garantisce i «diritti inderogabili di libertà
delle persone nell’uso dei mezzi di comunicazione elettronica»
con espresso richiamo a quel regime di (libera) concorrenza che
rinforza il legame dell’attività in questione alla «materia-funzione» devoluta alla legislazione esclusiva statale.
Inoltre i principi di derivazione comunitaria e costituzionale
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
Y
– 1057 –
risultano espressamente ribaditi dall’art. 4 del medesimo d.lgs.,
il quale prevede al primo comma che la disciplina delle reti e dei
servizi è volta a salvaguardare i diritti costituzionalmente garantiti di «libertà di comunicazione», nonché di «libertà di iniziativa
economica e suo esercizio in regime di concorrenza, garantendo
un accesso al mercato delle reti e servizi di comunicazione elettronica secondo criteri di obiettività, trasparenza, non discriminazione e proporzionalità» (sul punto, Corte Costituzionale
236/05).
Il terzo comma dello stesso art. 4 dispone, tra l’altro, che la
suddetta disciplina è volta anche a «promuovere la semplificazione dei procedimenti amministrativi e la partecipazione ad essi
dei soggetti interessati, attraverso l’adozione di procedure tempestive, non discriminatorie e trasparenti nei confronti delle imprese che forniscono reti e servizi di comunicazione elettronica».
Puntualizzato quanto sopra, va poi affermato che la norma
regionale – nella sua unilaterale iniziativa di regolazione del settore (erroneamente riportato al commercio) – ha introdotto un
regime autorizzativo ulteriore e duplicativo, rispetto al sistema
dilineato in sede comunitaria come recepito con il d.lgs. 259/03.
Ed invero, tornando al comma 2 dell’articolo 3 di tale decreto,
ivi si prevede che «la fornitura di reti e servizi di comunicazione
elettronica, che è di preminente interesse generale, è libera e ad
esse si applicano le disposizioni del Codice», fatte salve al successivo comma «le limitazioni derivanti da esigenze della difesa e
della sicurezza dello Stato, della protezione civile, della salute
pubblica e della tutela dell’ambiente e della riservatezza e protezione dei dati personali, poste da specifiche disposizioni di legge
o da disposizioni regolamentari di attuazione» (testuali concetti
sono poi ribaditi nell’articolo 25 comma primo dello stesso decreto). A fronte della conclamata libertà di fornitura dei servizi
di comunicazioni elettronica (ivi compresi – come sopra visto –
quelli connessi all’esercizio di un phone center), il d.lgs. 259/03
prevede poi che l’espletamento di tali servizi venga subordinato
ad una (sola) «atorizzazione generale», in rigoroso e vincolato
recepimento della normativa europea. In particolare tale autorizzazione viene definita dall’art. 1 comma 1 lettera g) come «il regime giuridico che disciplina la fornitura di reti o di servizi di
comunicazione elettronica...» e consegue alla presentazione di
una dichiarazione dell’interessato (a seguito della quale è possibile iniziare l’attività) contenente l’intenzione di procedere alla
fornitura (art. 25 comma 3); il potere del Ministero competente
di vietare il prosieguo dell’attività medesima può essere esercitato «entro e non oltre» sessanta giorni secondo il modulo procedimentale della dichiarazione di inizio attività ex art. 19 legge
241/90, espressamente richiamato dalla norma in esame (art. 25
comma 4, cfr. anche delibera n. 467/00/CONS con cui l’Autorità
per le Garanzie nelle comunicazioni ha disciplinato il rilascio di
tali autorizzazioni generali, per uniformarne il contenuto).
Pur a fronte di tali vincolanti previsioni – che la legislazione
regionale non è legittimata ad alterare, ai sensi dei primi 3 commi dell’art. 117 Cost. – la legge lombarda ora in esame ha invece
introdotto un ulteriore titolo abilitativo, disponendo in particolare all’art. 3 comma 1 che «l’esercizio della attività di cessione
al pubblico del servizio di telefonia in sede fissa è assoggettato
all’autorizzazione di cui all’articolo 4», al cui rilascio provvede il
comune competente per territorio. Trattasi dunque di una previsione che sembra al Collegio comunque alterare il regime di sostanziale libertà di fornitura dei servizi de quibus cosı̀ come delineato in via primaria dall’ordinamento comunitario, ed in via
attuativa dalla norma statale di recepimento, con conseguenti
aggravamenti procedimentali, pur vietati dai citati articoli 3 e 4
del decreto 259/03. Quanto sopra viene peraltro a determinare
una sospetta lesione dei principi di libera concorrenza e di salvaguardia dei livelli essenziali di prestazioni di interesse generale
connesse ai diritti inderogabili dell’individuo, ivi compresa la libertà di comunicazione garantita dall’art. 15 Cost., proprio ai
sensi delle citate definizioni legislative ex art. 3 del d.lgs. 259/03
(sul cui ruolo di garanzia rispetto a tali principi si è espressa la
Corte con la segnalata pronuncia n. 336/05).
Inoltre, anche nel caso in cui la funzione autorizzatoria introdotta dall’art. 4 della legge regionale 6/06 dovesse intendersi riferita (solo) agli interessi pubblici strumentali all’attività di comunicazione elettronica (nel quadro delle citate «limitazioni» a tale
attività, previste e consentite dagli artt. 3 e 25 del d.lgs. 259/03),
resta il fatto che anche siffatte limitazioni sembrano afferire a
materie comunque (tutte) estranee a quella potestà legislativa residuale ex art. 117 comma 4 Cost., che la regione Lombardia ha
invece inteso nella specie esercitare.
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
Basti pensare:
– alle esigenze della difesa e della sicurezza dello Stato ed alla
tutela dell’ambiente (legislazione esclusiva statale ai sensi dell’art. 117 comma 2, lettera d);
– alle esigenze di protezione civile e di salute pubblica (legislazione concorrente ex art. 117 comma 3).
Va poi precisato che anche le limitazioni di tipo edilizio od
urbanistico (peraltro non espressamente comprese nella citata
elencazione di cui agli artt. 3 e 25 del d.lgs. 259/03) sono subordinate alla concorrenza legislativa di poteri Stato-Regione sotto la
voce del «governo del territorio», ai sensi del citato comma 3
dell’art. 117 Cost.
Inoltre, le problematiche connesse alla riservatezza e protezione dei dati personali (queste ultime invece espressamente previste fra le limitazioni di cui sopra) sono state già considerate e
regolate dal legislatore statale, nel quadro delle esigenze di sicurezza pubblica con il citato decreto legge 27 luglio 2005 recante
«nuove disposizioni antiterrorismo per gli internet point ed i pubblici esercizi che mettano a disposizione del pubblico postazioni
per comunicazioni telematiche», convertito nella legge 155/2005.
Sulla illegittimità costituzionale di quelle legislazioni regionali
che – nella presente materia delle comunicazioni elettroniche –
aggiungono fasi autorizzatorie comunque denominate rispetto
alle procedure abilitative già contemplate nel d.lgs. 259/03, si richiama al riguardo la recente pronuncia della Consulta
n. 129/06, che – seppure in relazione alla diversa problematica
delle installazioni di torri e tralicci – ha comunque censurato
l’art. 27 comma 1 lettera e) della l.r. Lombardia n. 12/2005, per
aver previsto la necessità di un titolo edilizio ritenuto ulteriore e
superfluo rispetto alle procedure delineate nell’articolo 87 del
d.lgs.; ciò in quanto – ha osservato testualmente la Corte con
esternazioni di principio applicabili al caso di specie – «...la tutela del territorio e la programmazione urbanistica sono salvaguardate dalle norme statali in vigore ed affidate proprio agli enti
locali competenti, i quali, al pari delle Regioni (sentenza n. 336
del 2005), non vengono perciò spogliati delle loro attribuzioni in
materia, ma sono semplicemente tenuti ad esercitarle all’interno
dell’unico procedimento previsto dalla normativa nazionale, anziché porre in essere un distinto procedimento» (con conseguente violazione dei principi generali di semplificazione della legislazione statale in materia di governo del territorio).
La violazione dell’articolo 117 Cost. sembra peraltro assumere
connotati sostanziali, anche al di là dell’erronea qualificazione
formale della materia trattata, e ciò non solo in relazione ai settori occupati dalla legge regionale eppur di appartenenza esclusiva
alla legislazione statale (ove il contrasto «sostanziale» con il precetto costituzionale si consuma in re ipsa con il semplice intervento legislativo della Regione). Anche nel caso delle fattispecie
concorrenti, infatti, la normativa in esame non pare essersi correttamente inserita nei principi generali di una legislazione statale che – dopo aver garantito all’attività in sé considerata un trattamento semplificato, improntato alla libertà di comunicazione
voluta anche dall’Unione Europea – si è limitata a prevedere per
i soli «internet point» disposizioni speciali per la sicurezza dello
Stato, senza l’introduzione di altri regimi ad hoc (igienico-sanitari ed urbanistici) diversi e più restrittivi, rispetto a quelli già in
vigore per gli altri esercizi connessi alle attività terziarie. In relazione ai requisiti igienico-sanitari e di sicurezza dei locali, va poi
rammentato che la legge regionale dispone contenuti di dettaglio
che integrano in modo automatico e simultaneo tutti i regolamenti di igiene delle autorità sanitarie e dei Comuni in territorio
lombardo (art. 8 comma 2), e ciò senza che la legislazione statale
di riferimento consenta, all’interno di tale regolamentazione locale, l’inserimento eteronomo di contenuti dispositivi e di dettaglio direttamente imposti da leggi regionali (cfr. art. 344 TULS).
Va ancora osservato sul punto che le prescrizioni previste dall’ordinamento statale, si limitano a stabilire una disciplina generale quanto ai requisiti di agibilità dei locali destinati ad attività
economiche, la quale rimanda alle norme edilizie e igienico-sanitarie contenute in prevalenza in fonti normative secondarie, e
non contiene comunque prescrizioni cosı̀ restrittive per gli indici
igienico-sanitari regolati specificamente dalla legge regionale de
qua, neanche per i locali ove vi è maggiore concentrazione di
persone per un tempo di permanenza maggiore (come teatri, cinema o neo locali ove viene svolta attività di somministrazione
di alimenti e bevande). Donde la necessità che la competenza
legislativa concorrente delle Regioni venga esercitata nel rispetto
dei principi fondamentali di cui all’art. 3 (con particolare riguar-
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
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– 1058 –
do alla rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale
limitativi di fatto della libertà e l’uguaglianza dei cittadini) e 41
della Carta fondamentale, nonché di quello, di derivazione comunitaria, della proporzionalità (insito nel riferimento ai vincoli
derivanti dall’ordinamento europeo contenuto nell’art. 117 primo comma), secondo il quale, com’è noto, una misura è conforme a tale principio soltanto allorché il mezzo adoperato si rilevi
non tanto e non solo «idoneo» a consentire il raggiungimento
dell’obiettivo desiderato, ma anche «necessario» nel senso dell’indisponibilità di altra misura egualmente efficace, e tale da incidere il meno negativamente possibile nella sfera del destinatario, ossia da non essere «intollerabile». In sostanza un giudizio
di proporzionalità basato ex ante sulla valutazione comparativa
tra mezzo e fine.
Infine, sempre in relazione ai requisiti igienico-sanitari e di
sicurezza dei locali ex art. 8 della legge (con specifico riguardo
alle voci ivi rubricate alle lettere e), f), h), i), meglio descritto in
narrativa), il Collegio ritiene che la legge regionale 6/06 presenti
profili di non manifesta infondatezza anche nella parte in cui
dispone l’applicazione retroattiva delle rigorose nuove disposizioni senza delineare la possibilità di proroghe (pur non automatiche, ma discrezionali e da valutare caso per caso) per consentire agli esercizi preesistenti di continuare l’attività, nonostante la
vana scadenza del termine annuale di adeguamento.
Secondo consolidata giurisprudenza costituzionale (da ultimo
Corte Cost. sent. n. 156/07), la possibilità del legislatore di incidere con norme retroattive su situazioni sostanziali ormai radicate
da leggi precedenti, resta subordinata al rigoroso vaglio di razionalità del nuovo regolamento di interessi che modifica ex post
quello preesistente.
Ritiene il Collegio che nella specie non sussista (a parte quanto
già evidenziato sotto il profilo della proporzionalità) una sicura
rispondenza dello ius superveniens a sufficienti criteri di ragionevolezza, in relazione alle modalità con cui la nuova normativa
incide sui giustificati affidamenti dei titolari dei preesistenti esercizi di phone center, e ciò in sospetta violazione dei principi di
parità di trattamento ex art. 3 Cost.
La prescrizione infatti di un cosı̀ nuovo e più impegnativo
assetto strutturale e funzionale dei locali strumentali allo svolgimento dell’attività determina, in capo a coloro che già gestivano
quest’ultima in regime di regolarità amministrativa, una serie di
obblighi conformativi razionalmente inesigibili durante il (breve) periodo annuale concesso dalla legge, anche in considerazione della necessità di procedere a lavori strutturali ed edilizi dal
costo elevato e spesso non realizzabili per l’inidoneità oggettiva
derivante dall’area disponibile dei locali, e quindi anche laddove
l’esercente l’attività voglia adeguarvisi. La stessa rilocalizzazione
ipotizzata dalla norma – oltre a non essere sùbito praticabile in
assenza della formalizzazione di nuovi strumenti urbanistici
chiamati ad individuare le relative aree (cfr. terzo comma art.
98-bis della l.r. 12 del 2005, intodotto dall’art. 7 della l.r. 6 del
2006) – non sembra certo rappresentare un rimedio semplice ed
efficace rispetto all’abbandono – spesso obbligato – dei locali di
origine, e ciò in considerazione delle difficoltà di reperimento, in
adiacenza o prossimità allo stesso edificio, di nuovi locali; senza
considerare la perdita di avviamento che deriverebbe dal trasferimento dell’attività stessa, una volta approvato il previsto piano
urbanistico. Quanto sopra, in aggiunta (donde un autonomo profilo di non manifesta infondatezza valutabile in base ai canoni
del comma primo dell’art. 3 Cost.), al non indifferente maggiore
onere economico, che potrebbe risultare insostenibile per i soggetti privi di adeguati mezzi economici, favorendo l’abbandono
delle relative attività; tali dismissioni determinerebbero a loro
volta un vantaggio rispetto ai nuovi operatori aventi maggiori
disponibilità d’investimento che – potendo organizzare ex ante
l’attività secondo le regole vigenti – verrebbero a trovarsi in una
situazione concorrenziale (ingiustamente) privilegiata, con riverberi dannosi per gli utenti privi di una più ampia scelta, e con
forte rischio di tariffe meno vantaggiose. Le delineate – e non
improbabili – conseguenze fattuali delle citate disposizioni finirebbero pertanto per incidere, oltre che sulla rilevata disparità
di trattamento ex art. 3 Cost., anche sulla libertà di iniziativa
economica privata garantita dall’art. 41 Cost., con riverberi lesivi
sotto altro profilo della tutela della concorrenza garantita dall’ordinamento europeo (cfr. sul punto anche la segnalazione in data
6 agosto 2007 formalizzata dall’Autorità Garante della concorrenza e del Mercato al Presidente della Regione Lombardia proprio in relazione «...agli effetti distorsivi della concorrenza che
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derivano dalle disposizioni... dettate dalla legge Regione Lombardia 3 marzo 2006 n. 6»).
Sulla base delle esposte considerazioni si ritiene rilevante e
non manifestamente infondata la presente questione costituzionalità, che si solleva pertanto ai sensi dell’articolo 23 della legge
11 marzo 1953 n. 87 in relazione agli artt. 1, 4, 8 (comma 1,
lettere e, f, h, i, e comma 2), 9, (primo comma lett. c) e secondo
comma), nonché 12, della l.r. 3 marzo 2006 n. 6, in relazione agli
artt. 3, 15, 41 e 117 della Costituzione.
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia – 4ª
Sezione, visto l’art. 23 della legge 11 marzo 1953 n. 87, dichiara,
nei sensi di cui in motivazione, rilevante e non manifestamente
infondata, in relazione agli artt. 3, 15, 41 e 117 della Costituzione, la questione di legittimità costituzionale degli artt. 1, 4, 8
(comma 1, lettere e, f, h, i, e comma 2), 9 (comma 1 lett. c, e
comma 2), nonché 12 della l.r. 3 marzo 2006 n. 6.
Sospende, per l’effetto, il presente giudizio ed ordina la trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale.
Dispone inoltre la notifica della presente ordinanza alle parti
in causa ed al Presidente della regione Lombardia, nonché la
comunicazione della medesima al presidente del Consiglio regionale della Lombardia.
Cosı̀ deciso in Milano, alla camera di consiglio del 23 ottobre
2007, con l’intervento dei signori:
Maurizio Nicolosi – Presidente
Paolo Passoni – Consigliere estensore
Giovanni Zucchini – Referendario
[BUR20080127]
Atto prom. 26 novembre 2007 - n. 66
Ordinanza n. 66 del 26 novembre 2007 emessa dal Tribunale
Amministrativo Regionale per la Lombardia sul ricorso proposto da F.C.Z. s.r.l. c/ Comune di Milano
REPUBBLICA ITALIANA
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia – 4ª
sezione – ha pronunziato la seguente
ORDINANZA
sul ricorso iscritto al R.G. 2141/2007, proposto dalla società
F.C.Z. s.r.l. in persona del legale rappresentante, rappresentata e
difesa dagli avv.ti Sergio Pezzucchi e Manlio Vicini, ed elettivamente domiciliata presso lo studio dell’avv. Giorgio Bonamassa
in Milano, via Visconti Venosta 2;
contro
il comune di Milano, in persona del Sindaco p.t., rappresentato
e difeso dagli avv.ti Maria Rita Surano, Antonella Fraschini, Ruggero Meroni, Irma Marinelli, Ariberto Limongelli, Anna Maria
Pavin e Maria Sorrenti, presso i quali è selettivamente domiciliato in Milano, via della Guastalla n. 8, negli uffici dell’avocatura
comunale;
per l’annullamento
dell’ordinanza 30 luglio 2007 (PG 725941/2007 del 7 agosto 2007)
di cessazione dell’attività di centro di telefonia in sede fissa (phone center) di cui è titolare la società ricorrente in Milano, via
Cesare Da Sesto 19, emessa dal Direttore del Settore Commercio
del Comune di Milano;
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Viste le memorie prodotte dal ricorrente;
Vista la domanda di sospensione dell’esecuzione del provvedimento impugnato;
Udita la parte resistente alla Camera di consiglio del 23 ottobre
2007 (relatore il dott. Paolo Passoni);
Vista l’ordinanza cautelare n. 1615/07 di accoglimento a termine dell’istanza di sospensione relativa al ricorso in epigrafe, deliberata dalla Sezione alla medesima Camera di consiglio in riferimento alla presente questione costituzionalità;
Visto l’articolo 23 della legge 11 marzo 1953 n. 87;
Visti gli atti tutti della causa;
FATTO
La società ricorrente è titolare in Milano di phone center preesistente all’entrata in vigore della legge della regione Lombardia
3 marzo 2006 n. 6, con la quale sono state emanate apposite norme «per l’insediamento e la gestione di centri di telefonia in sede
fissa».
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Con l’ordinanza impugnata, il Comune di Milano ha disposto
la chiusura dell’attività di phone center gestita dalla ricorrente,
per mancata conformazione ai nuovi requisiti (in prevalenza igienico-sanitari e di sicurezza dei locali) disposti dalla predetta
legge regionale; quanto sopra, in vincolata applicazione di quest’ultima, la quale – nel disporre per gli esercizi preesistenti un
termine di adeguamento annuale – ha altresı̀ previsto, nei casi
di infruttuosa scadenza di tale termine, la cessazione definitiva
dell’attività senza possibilità di proroghe, come da combinato disposto dell’art. 9 primo comma lettera c) e secondo comma, con
l’art. 12.
In particolare, fra le più significative e restrittive novità in
tema di requisiti igienico-sanitari e di sicurezza dei locali, che il
Collegio ritiene sospette sul piano costituzionale, si segnalano le
seguenti testuali prescrizioni dell’articolo 8 primo comma: un
servizio igienico in uso esclusivo del personale dipendente (lett.
e); un servizio igienico riservato al pubblico, anche prossimo al
locale nel caso di esercizi già attivi all’entrata in vigore della presente legge, ma ad uso esclusivo dello stesso per il locale con
superficie fino a 60 metri quadrati (...); un ulteriore servizio igienico per il locale di dimensioni superiori (lett. f); spazio di attesa
all’interno del locale di almeno 9 metri quadrati, fino a 4 postazioni telefoniche, provvisto di idonei sedili posizionati in modo
da non ostruire le vie di esodo; la sala di attesa dovrà essere
aumentata di 2 metri quadrati ogni postazione aggiuntiva (lett.
h); ogni postazione deve avere una superficie minima di 1 metro
quadrato ed essere dislocata in modo da garantire un percorso
di esodo, libero da qualsiasi ingombro ed avere una larghezza
minima di 1,20 metri (lett. i).
Alla camera di consiglio del 23 ottobre 2007 la Sezione ha accolto – a termine, sino alla pronuncia della Corte costituzionale
sulla questione oggetto della presente ordinanza – l’istanza incidentale di sospensiva, ritenendo non manifestamente infondata
(nei sensi che verranno specificati con la presente ordinanza) la
questione di costituzionalità prospettata dalla società ricorrente,
nei confronti della citata legge regionale 6/06.
DIRITTO
Oggetto della presente questione di costituzionalità sono alcune disposizioni della legge della regione Lombardia n. 6/06 (già
indicate in narrativa) che ha regolato l’insediamento e la gestione
di centri di telefonia in sede fissa, con disposizioni applicabili
anche agli esercizi (come nel caso dell’odierna ricorrente) preesistenti all’entrata in vigore della legge stessa.
Le norme sospettate di incostituzionalità, che assumono rilevanza nelle vertenze in esame, riguardano:
– l’articolo 1, nella parte in cui riporta la materia oggetto di
trattazione alla legislazione residuale regionale sul commercio;
– l’articolo 4, che introduce un sistema generalizzato di autorizzazione civica per l’esercizio dell’attività;
– l’articolo 8, nella parte (comma 1, lettere e, f, h, i, e comma
2) in cui introduce – con immediata modifica dei regolamenti
vigenti – i nuovi requisiti igienico-sanitari e di sicurezza dei locali, in connessione agli artt. 9 primo comma lett. c) e secondo
comma, nonché 12, disposizioni queste ultime che regolano il
regime transitorio per i vecchi esercizi; ciò in quanto l’ordinanza
civica impugnata ha disposto «con effetto immediato» la chiusura dell’esercizio di phone center per mancato tempestivo adeguamento ai nuovi requisiti di cui sopra; la difformità rispetto a questi ultimi è poi a sua volta di impedimento al rilascio della specifica autorizzazione richiesta dall’art. 3 già citato, giusta il disposto dell’art. 4, terzo comma, lett. c), con riguardo al rilascio del
certificato igienico-sanitario di cui al successivo art. 8.
Le norme costituzionali di cui si sospetta la violazione riguardano l’articolo 117, in relazione ai vincoli dell’ordinamento comunitario ed al sistema di riparto delle competenze legislative
Stato-Regione; gli artt. 3 e 41 in relazione, in particolare, ai rilevanti ostacoli che le restrittive prescrizioni in materia igienicosanitaria – introdotte dalla legge regionale di cui trattasi, da applicare anche retroattivamente alle preesistenti gestioni di phone
center, determinano sulla libertà di iniziativa economica dei gestori; nonché l’art. 15 sulla libertà di comunicazione.
Dalle esposte premesse emerge, sotto il profilo della rilevanza
della questione di costituzionalità, un contesto legislativo che ha
direttamente determinato in modo cogente il contenuto lesivo
dell’atto impugnato, senza lasciare o consentire alcuna mediazione discrezionale in capo alla intimata autorità amministrativa;
la quale, come peraltro ribadito nella circolare di chiarimenti
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
emanata dalla regione Lombardia (prot. H1.2006.0027733 del 5
giugno 2006, punto 8), ha dovuto emettere il provvedimento (in
tutto vincolato nel contenuto) di cessazione immediata dell’attività alla scadenza del perentorio termine annuale fissato, senza
possibilità di alcuna proroga ai sensi del già citato art. 9 secondo
comma, che non annovera tra le ipotesi di proroga quelle della
lettera c) del primo comma.
Sul piano, ancora, della rilevanza, va detto nuovamente che in
relazione alla valutazione di non manifesta infondatezza della
questione di costituzionalità delle indicate disposizioni della predetta legge regionale, la Sezione ha adottato un’ordinanza cautelare di sospensione del provvedimento di cessazione dell’attività
di phone center, con efficacia limitata al periodo di tempo necessario a che la Corte costituzionale si pronunci sulla questione
stessa.
Chiarita la rilevanza della questione, il Collegio intende in primis evidenziare a carico della l.r. 6/06 – quanto all’ulteriore profilo della non manifesta infondatezza – la sospetta violazione dell’art. 117 commi primo, secondo, terzo e quarto della Costituzione.
L’articolo 1 della legge riconduce la deliberata normativa «nel
quadro delle competenze della regione e dei comuni in materia
di commercio», tuttavia il riferimento a siffatta materia (che
rientra nella legislazione residuale regionale ex art. 117 comma 4
Cost.) sembra al Collegio del tutto estranea all’ambito applicativo
della legge stessa, che ai sensi dell’articolo 2 comma primo, consiste nell’attività di «...cessione al pubblico di servizi di telefonia
in sede fissa in locali aperti al pubblico», secondo le ulteriori
specificazioni illustrate nei successivi commi.
Invero, tale attività non rientra nella vendita di merci all’ingrosso o al dettaglio secondo quanto previsto dall’art. 4 del d.lgs.
31 marzo 1998 n. 114 («Riforma della disciplina relativa al settore del commercio (...)», né rientra nei settori del commercio definiti dall’art. 39 del d.lgs. 31 marzo 1998 n. 112.
Va detto piuttosto che una delle novità della legge è proprio
quella di impedire che all’interno delle strutture di «phone center» possano affiancarsi – come in passato – attività commerciali
di supporto, secondo un principio di esclusività non condiviso
invece – almeno dalla legislazione statale – nella situazione inversa, in cui la cessione dei servizi telefonici e telematici può ben
avvenire in modo complementare rispetto ad altre attività principali (cfr. art. 7, del d.l. 27 luglio 2005, n. 144, convertito in legge,
con modificazioni, dall’art. 1 della legge 31 luglio 2005, n. 155,
che nel quadro di una disposta «integrazione della disciplina amministrativa degli esercizi pubblici di telefonia ed internet», prevede la licenza del questore per «chiunque intende aprire un pubblico esercizio o un circolo privato di qualsiasi specie, nel quale
sono posti a disposizione del pubblico, dei clienti o dei soci apparecchi terminali utilizzabili per le comunicazioni anche telematiche»).
Le uniche attività commerciali consentite all’interno dei phone
center dalla legge regionale 6/06, che riguardano la vendita di
schede telefoniche e l’installazione di distributori automatici di
bevande ed alimenti (cfr. art. 2 comma secondo lettera b e comma 3), non sono oggetto della specifica autorizzazione richiesta
dalla legge, e rivestono carattere apertamente occasionale o eventuale e quindi del tutto marginale.
L’attività terziaria in esame sembra, invece, più propriamente
riportabile alla materia dell’ordinamento delle comunicazioni
(art. 117 comma 3 Cost. con legislazione concorrente Stato-Regione), ascrivendosi più specificamente al «servizio di comunicazione elettronica», categoria introdotta dall’art. 2 par. 1 lett. c)
della dir. 7 marzo 2002 n. 2002/21/CE, con conseguente applicazione della disciplina di derivazione comunitaria (comprensiva
altresı̀ delle direttive 2202/19 CE, 2002/20/CE e 2002/22 CE),
complessivamente recepita con il cd. codice delle comunicazioni
elettroniche di cui al d.lgs. 1 agosto 2003 n. 259. Di particolare
pertinenza ai casi di specie appaiono del resto le definizioni mirate a delimitare il campo di applicazione del decreto medesimo
ai sensi dell’articolo 1 comma 1, con peculiare riguardo alla lettera bb) («rete telefonica pubblica: una rete di comunicazione elettronica utilizzata per fornire servizi telefonici accessibili al pubblico») ed alla lettera oo) («telefono pubblico a pagamento: qualsiasi apparecchio telefonico accessibile al pubblico, utilizzabile
con mezzi di pagamento che possono includere monete o carte
di credito o di addebito o schede prepagate, comprese le schede
con codice di accesso»).
La rilevata derivazione europea di tale normativa comporta
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poi che la materia ivi trattata (ordinamento delle comunicazioni)
vincola, anche con riguardo al rispetto del principio di proporzionalità, la Regione, non solo ai sensi dell’articolo 117 comma
3 entro i limiti della legislazione statale di principio, ma più in
radice ai sensi dell’articolo 117 comma 1, secondo cui ogni legge
della Repubblica deve conformarsi ai «vincoli derivanti dagli obblighi comunitari». In via strettamente consequenziale, il rispetto di tali disposizioni finisce poi per impingere su profili trasversali di legislazione esclusiva statale ex art. 117 comma 2 Cost.,
con specifico riguardo alla tutela della concorrenza (lett. e) nonché alla determinazione (e salvaguardia) dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale (lett. m), anche in conformità all’interesse generale che connota tali servizi, ai sensi
dell’art. 3 del citato decreto 259/03.
In proposito, va altresı̀ evidenziato il disposto del primo comma dell’art. 3, il quale garantisce i «diritti inderogabili di libertà
delle persone nell’uso dei mezzi di comunicazione elettronica»
con espresso richiamo a quel regime di (libera) concorrenza che
rinforza il legame dell’attività in questione alla «materia-funzione» devoluta alla legislazione esclusiva statale.
Inoltre i principi di derivazione comunitaria e costituzionale
risultano espressamente ribaditi dall’art. 4 del medesimo d.lgs.,
il quale prevede al primo comma che la disciplina delle reti e dei
servizi è volta a salvaguardare i diritti costituzionalmente garantiti di «libertà di comunicazione», nonché di «libertà di iniziativa
economica e suo esercizio in regime di concorrenza, garantendo
un accesso al mercato delle reti e servizi di comunicazione elettronica secondo criteri di obiettività, trasparenza, non discriminazione e proporzionalità» (sul punto, Corte Costituzionale
236/05).
Il terzo comma dello stesso art. 4 dispone, tra l’altro, che la
suddetta disciplina è volta anche a «promuovere la semplificazione dei procedimenti amministrativi e la partecipazione ad essi
dei soggetti interessati, attraverso l’adozione di procedure tempestive, non discriminatorie e trasparenti nei confronti delle imprese che forniscono reti e servizi di comunicazione elettronica».
Puntualizzato quanto sopra, va poi affermato che la norma
regionale – nella sua unilaterale iniziativa di regolazione del settore (erroneamente riportato al commercio) – ha introdotto un
regime autorizzativo ulteriore e duplicativo, rispetto al sistema
delineato in sede comunitaria come recepito con il d.lgs. 259/03.
Ed invero, tornando al comma 2 dell’articolo 3 di tale decreto,
ivi si prevede che «la fornitura di reti e servizi di comunicazione
elettronica, che è di preminente interesse generale, è libera e ad
esse si applicano le disposizioni del Codice», fatte salve al successivo comma «le limitazioni derivanti da esigenze della difesa e
della sicurezza dello Stato, della protezione civile, della salute
pubblica e della tutela dell’ambiente e della riservatezza e protezione dei dati personali, poste da specifiche disposizioni di legge
o da disposizioni regolamentari di attuazione» (testuali concetti
sono poi ribaditi nell’articolo 25 comma primo dello stesso decreto). A fronte della conclamata libertà di fornitura dei servizi
di comunicazioni elettronica (ivi compresi – come sopra visto –
quelli connessi all’esercizio di un phone center), il d.lgs. 259/03
prevede poi che l’espletamento di tali servizi venga subordinato
ad una (sola) «autorizzazione generale», in rigoroso e vincolato
recepimento della normativa europea. In particolare tale autorizzazione viene definita dall’art. 1 comma 1 lettera g) come «il regime giuridico che disciplina la fornitura di reti o di servizi di
comunicazione elettronica...» e consegue alla presentazione di
una dichiarazione dell’interessato (a seguito della quale è possibile iniziare l’attività) contenente l’intenzione di procedere alla
fornitura (art. 25 comma 3); il potere del Ministero competente
di vietare il prosieguo dell’attività medesima può essere esercitato «entro e non oltre» sessanta giorni secondo il modulo procedimentale della dichiarazione di inizio attività ex art. 19 legge
241/90, espressamente richiamato dalla norma in esame (art. 25
comma 4, cfr. anche delibera n. 467/00/CONS con cui l’Autorità
per le Garanzie nelle comunicazioni ha disciplinato il rilascio di
tali autorizzazioni generali, per uniformarne il contenuto).
Pur a fronte di tali vincolanti previsioni – che la legislazione
regionale non è legittimata ad alterare, ai sensi dei primi 3 commi dell’art. 117 Cost. – la legge lombarda ora in esame ha invece
introdotto un ulteriore titolo abilitativo, disponendo in particolare all’art. 3 comma 1 che «l’esercizio della attività di cessione
al pubblico del servizio di telefonia in sede fissa è assoggettato
all’autorizzazione di cui all’articolo 4», al cui rilascio provvede il
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
comune competente per territorio. Trattasi dunque di una previsione che sembra al Collegio comunque alterare il regime di sostanziale libertà di fornitura dei servizi de quibus cosı̀ come delineato in via primaria dall’ordinamento comunitario, ed in via
attuativa dalla norma statale di recepimento, con conseguenti
aggravamenti procedimentali, pur vietati dai citati articoli 3 e 4
del decreto 259/03. Quanto sopra viene peraltro a determinare
una sospetta lesione dei principi di libera concorrenza e di salvaguardia dei livelli essenziali di prestazioni di interesse generale
connesse ai diritti inderogabili dell’individuo, ivi compresa la libertà di comunicazione garantita dall’art. 15 Cost., proprio ai
sensi delle citate definizioni legislative ex art. 3 del d.lgs. 259/03
(sul cui ruolo di garanzia rispetto a tali principi si è espressa la
Corte con la segnalata pronuncia n. 336/05).
Inoltre, anche nel caso in cui la funzione autorizzatoria introdotta dall’art. 4 della legge regionale 6/06 dovesse intendersi riferita (solo) agli interessi pubblici strumentali all’attività di comunicazione elettronica (nel quadro delle citate «limitazioni» a tale
attività, previste e consentite dagli artt. 3 e 25 del d.lgs. 259/03),
resta il fatto che anche siffatte limitazioni sembrano afferire a
materie comunque (tutte) estranee a quella potestà legislativa residuale ex art. 117 comma 4 Cost., che la regione Lombardia ha
invece inteso nella specie esercitare.
Basti pensare:
– alle esigenze della difesa e della sicurezza dello Stato ed alla
tutela dell’ambiente (legislazione esclusiva statale ai sensi dell’art. 117 comma 2, lettera d);
– alle esigenze di protezione civile e di salute pubblica (legislazione concorrente ex art. 117 comma 3).
Va poi precisato che anche le limitazioni di tipo edilizio od
urbanistico (peraltro non espressamente comprese nella citata
elencazione di cui agli artt. 3 e 25 del d.lgs. 259/03) sono subordinate alla concorrenza legislativa di poteri Stato-Regioni sotto la
voce del «governo del territorio», ai sensi del citato comma 3
dell’art. 117 Cost.
Inoltre, le problematiche connesse alla riservatezza e protezione dei dati personali (queste ultime invece espressamente previste fra le limitazioni di cui sopra) sono state già considerate e
regolate dal legislatore statale, nel quadro delle esigenze di sicurezza pubblica con il citato decreto legge 27 luglio 2005 recante
«nuove disposizioni antiterrorismo per gli internet point ed i pubblici esercizi che mettano a disposizioni del pubblico postazioni
per comunicazioni telematiche», convertito nella legge 155/2005.
Sulla illegittimità costituzionale di quelle legislazioni regionali
che – nella presente materia delle comunicazioni elettroniche –
aggiungono fasi autorizzatorie comunque denominate rispetto
alle procedure abilitative già contemplate nel d.lgs. 259/03, si richiama al riguardo la recente pronuncia della Consulta
n. 129/06, che – seppure in relazione alla diversa problematica
delle installazioni di torri e tralicci – ha comunque censurato
l’art. 27 comma 1 lettera e) della l.r. Lombardia n. 12/2005, per
aver previsto la necessità di un titolo edilizio ritenuto ulteriore e
superfluo rispetto alle procedure delineate nell’articolo 87 del
d.lgs.; ciò in quanto – ha osservato testualmente la Corte con
esternazioni di principio applicabili al caso di specie – «...la tutela del territorio e la programmazione urbanistica sono salvaguardate dalle norme statali in vigore ed affidate proprio agli enti
locali competenti, i quali, al pari delle Regioni (sentenza n. 336
del 2005), non vengono perciò spogliati delle loro attribuzioni in
materia, ma sono semplicemente tenuti ad esercitarle all’interno
dell’unico procedimento previsto dalla normativa nazionale, anziché porre in essere un distinto procedimento» (con conseguente violazione dei principi generali di semplificazione della legislazione statale in materia di governo del territorio).
La violazione dell’articolo 117 Cost. sembra peraltro assumere
connotati sostanziali, anche al di là dell’erronea qualificazione
formale della materia trattata, e ciò non solo in relazione ai settori occupati dalla legge regionale eppur di appartenenza esclusiva
alla legislazione statale (ove il contrasto «sostanziale» con il precetto costituzionale si consuma in re ipsa con il semplice intervento legislativo della Regione). Anche nel caso delle fattispecie
concorrenti, infatti, la normativa in esame non pare essersi correttamente inserita nei principi generali di una legislazione statale che – dopo aver garantito all’attività in sé considerata un trattamento semplificato, improntato alla libertà di comunicazione
voluta anche dall’unione europea – si è limitata a prevedere per
i soli «internet point» disposizioni speciali per la sicurezza dello
Stato, senza l’introduzione di altri regimi ad hoc (igienico-sanita-
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
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– 1061 –
ri ed urbanistici) diversi e più restrittivi, rispetto a quelli già in
vigore per gli altri esercizi connessi alle attività terziarie. In relazione ai requisiti igienico-sanitari e di sicurezza dei locali, va poi
rammentato che la legge regionale dispone contenuti di dettaglio
che integrano in modo automatico e simultaneo tutti i regolamenti di igiene delle autorità sanitarie e dei Comuni in territorio
lombardo (art. 8 comma 2), e ciò senza che la legislazione statale
di riferimento consenta, all’interno di tale regolamentazione locale, l’inserimento eteronomo di contenuti dispositivi e di dettaglio direttamente imposti da leggi regionali (cfr. art. 344 TULS).
Va ancora osservato sul punto che le prescrizioni previste dall’ordinamento statale, si limitano a stabilire una disciplina generale quanto ai requisiti di agibilità dei locali destinati ad attività
economiche, la quale rimanda alle norme edilizie e igienico-sanitarie contenute in prevalenza in fonti normative secondarie, e
non contiene comunque prescrizioni cosı̀ restrittive per gli indici
igienico-sanitari regolati specificamente dalla legge regionale de
qua, neanche per i locali ove vi è maggiore concentrazione di
persone per un tempo di permanenza maggiore (come teatri, cinema o nei locali ove viene svolta attività di somministrazione
di alimenti e bevande). Donde la necessità che la competenza
legislativa concorrente delle Regioni venga esercitata nel rispetto
dei principi fondamentali di cui all’art. 3 (con particolare riguardo alla rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale
limitativi di fatto della libertà e l’uguaglianza dei cittadini) e 41
della Carta fondamentale, nonché di quello, di derivazione comunitaria, della proporzionalità (insito nel riferimento ai vincoli
derivanti dall’ordinamento europeo contenuto nell’art. 117 primo comma), secondo il quale, com’è noto, una misura è conforme a tale principio soltanto allorché il mezzo adoperato si rilevi
non tanto e non solo «idoneo» a consentire il raggiungimento
dell’obiettivo desiderato, ma anche «necessario» nel senso dell’indisponibilità di altra misura egualmente efficace, e tale da incidere il meno negativamente possibile nella sfera del destinatario, ossia da non essere «intollerabile». In sostanza un giudizio
di proporzionalità basato ex ante sulla valutazione comparativa
tra mezzo e fine.
Infine, sempre in relazione ai requisiti igienico-sanitari e di
sicurezza dei locali ex art. 8 della legge (con specifico riguardo
alle voci ivi rubricate alle lettere e, f, h, i, meglio descritte in
narrativa), il Collegio ritiene che la legge regionale 6/06 presenti
profili di non manifesta infondatezza anche nella parte in cui
dispone l’applicazione retroattiva delle rigorose nuove disposizioni, senza delineare la possibilità di proroghe (pur non automatiche, ma discrezionali e da valutare caso per caso) per consentire agli esercizi preesistenti di continuare l’attività, nonostante la vana scadenza del termine annuale di adeguamento.
Secondo consolidata giurisprudenza costituzionale (da ultimo
Corte Cost. sent. n. 156/07), la possibilità del legislatore di incidere con norme retroattive su situazioni sostanziali ormai radicate
da leggi precedenti, resta subordinata al rigoroso vaglio di razionalità del nuovo regolamento di interessi che modifica ex post
quello preesistente.
Ritiene il Collegio che nella specie non sussista (a parte quanto
già evidenziato sotto il profilo della proporzionalità) una sicura
rispondenza dello ius superveniens a sufficienti criteri di ragionevolezza, in relazione alle modalità con cui la nuova normativa
incide sui giustificati affidamenti dei titolari dei preesistenti esercizi di phone center, e ciò in sospetta violazione dei principi di
parità di trattamento ex art. 3 Cost.
La prescrizione infatti di un cosı̀ nuovo e più impegnativo
assetto strutturale e funzionale dei locali strumentali allo svolgimento dell’attività determina, in capo a coloro che già gestivano
quest’ultima in regime di regolarità amministrativa, una serie di
obblighi conformativi razionalmente inesigibili durante il (breve) periodo annuale concesso dalla legge, anche in considerazione della necessità di procedere a lavori strutturali ed edilizi dal
costo elevato e spesso non realizzabili per l’inidoneità oggettiva
derivante dall’area disponibile dei locali, e quindi anche laddove
l’esercente l’attività voglia adeguarvisi. La stessa rilocalizzazione
ipotizzata dalla norma – oltre a non esser subito praticabile in
assenza della formalizzazione di nuovi strumenti urbanistici
chiamati ad individuare le relative aree (cfr. terzo comma art. 98
bis della l.r. 12 del 2005, introdotto dall’art. 7 della l.r. 6 del 2006)
– non sembra certo rappresentare un rimedio semplice ed efficace rispetto all’abbandono – spesso obbligato – dei locali di origine, e ciò in considerazione delle difficoltà di reperimento, in
adiacenza o prossimità allo stesso edificio, di nuovi locali; senza
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
considerare la perdita di avviamento che deriverebbe dal trasferimento dell’attività stessa, una volta approvato il previsto piano
urbanistico. Quanto sopra, in aggiunta (donde un autonomo profilo di non manifesta infondatezza valutabile in base ai canoni
del comma primo dell’art. 3 Cost.), al non indifferente maggiore
onere economico, che potrebbe risultare insostenibile per i soggetti privi di adeguati mezzi economici, favorendo l’abbandono
delle relative attività; tali dismissioni determinerebbero a loro
volta un vantaggio rispetto ai nuovi operatori aventi maggiori
disponibilità d’investimento che – potendo organizzare ex ante
l’attività secondo le regole vigenti – verrebbero a trovarsi in una
situazione concorrenziale (ingiustamente) privilegiata, con riverberi dannosi per gli utenti privi di una più ampia scelta, e con
forte rischio di tariffe meno vantaggiose. Le delineate – e non
improbabili – conseguenze fattuali delle citate disposizioni finirebbero pertanto per incidere, oltre che sulla rilevata disparità
di trattamento ex art. 3 Cost., anche sulla libertà di iniziativa
economica privata garantita dall’art. 41 Cost., con riverberi lesivi
sotto altro profilo della tutela della concorrenza garantita dall’ordinamento europeo (cfr. sul punto anche la segnalazione in data
6 agosto 2007 formalizzata dall’Autorità Garante della concorrenza e del Mercato al Presidente della Regione Lombardia proprio in relazione «... agli effetti distorsivi della concorrenza che
derivano dalle disposizioni... dettate dalla legge Regione Lombardia 3 marzo 2006 n. 6»).
Sulla base delle esposte considerazioni si ritiene rilevante e
non manifestamente infondata la presente questione costituzionalità, che si solleva pertanto ai sensi dell’articolo 23 della legge
11 marzo 1953 n. 87 in relazione agli artt. 1, 4, 8 (comma 1,
lettere e, f, h, i, e comma 2), 9, (primo comma lett. c e secondo
comma), nonché 12, della l.r. 3 marzo 2006 n. 6, in relazione agli
artt. 3, 15, 41 e 117 della Costituzione.
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia – 4ª
Sezione, visto l’art. 23 della legge 11 marzo 1953 n. 87, dichiara,
nei sensi di cui in motivazione, rilevante e non manifestamente
infondata, in relazione agli artt. 3, 15, 41 e 117 della Costituzione, la questione di legittimità costituzionale degli artt. 1, 4, 8
(comma 1, lettere e, f, h, i, e comma 2), 9 (comma 1 lett. c e
comma 2), nonché 12 della l.r. 3 marzo 2006 n. 6.
Sospende, per l’effetto, il presente giudizio ed ordina la trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale.
Dispone inoltre la notifica della presente ordinanza alle parti
in causa ed al Presidente della regione Lombardia, nonché la
comunicazione della medesima al presidente del Consiglio regionale della Lombardia.
Cosı̀ deciso in Milano, alla camera di consiglio del 23 ottobre
2007, con l’intervento dei signori:
Maurizio Nicolosi – Presidente
Paolo Passoni – Consigliere estensore
Giovanni Zucchini – Referendario
[BUR20080128]
Atto prom. 26 novembre 2007 - n. 67
Ordinanza n. 67 del 26 novembre 2007 emessa dal Tribunale
Amministrativo Regionale per la Lombardia sul ricorso proposto da El Bouchibti Mohammed c/ Comune di Sondrio
REPUBBLICA ITALIANA
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia – 4ª
sezione – ha pronunziato la seguente
ORDINANZA
sul ricorso iscritto al R.G. 2201/2007 proposto dal sig. El Bouchibti Mohammed, rappresentato e difeso dall’avv. Cristian Balatti, ed elettivamente domiciliato presso la segreteria del TAR,
in Milano via del Conservatorio, 13;
contro
il Comune di Sondrio, in persona del Sindaco p.t.;
per l’annullamento
dell’ordinanza di cessazione dell’attività n. 123 del 4 giugno 2007
del centro di telefonia fisso in Sondrio – via Vanoni n. 7 – impresa individuale El Bouchirti Mohammed, emessa ai sensi e per gli
effetti della l.r. 6/2006 dal comune di Sondrio – settore gestione
del territorio, con la quale è stata ordinata «l’immediata cessazione dell’attività di centro di telefonia in sede fissa sita in Sondrio
via Vanoni n. 7, con l’avvertenza che l’attività medesima potrà
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essere eventualmente ripresa solo dopo aver interamente regolarizzato le violazioni riscontrate durante il sopralluogo citato in
premessa ed ottenuto regolare autorizzazione ai sensi dell’art. 4
della citata legge regionale 6/2006;
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Viste le memorie prodotte dal ricorrente;
Vista la domanda di sospensione dell’esecuzione del provvedimento impugnato;
Udita la parte alla Camera di consiglio del 6 novembre 2007
(relatore dott. Paolo Passoni);
Vista l’ordinanza cautelare n. 1666/07 di accoglimento a termine, relativa al ricorso in epigrafe, deliberata dalla Sezione alla
medesima Camera di consiglio in riferimento alla presente questione costituzionalità;
Visto l’art. 23 della legge 11 marzo 1953 n. 87;
Visti gli atti tutti della causa;
FATTO
Il ricorrente è titolare in Sondrio di phone center preesistente
all’entrata in vigore della legge della regione Lombardia 3 marzo
2006 n. 6, con la quale sono state emanate apposite norme «per
l’insediamento e la gestione di centri di telefonia in sede fissa».
Con l’ordinanza impugnata, il comune di Sondrio ha disposto
la chiusura dell’attività di phone center gestita dal ricorrente, per
mancata conformazione ai nuovi requisiti (in prevalenza igienico-sanitari e di sicurezza dei locali) disposti dalla predetta legge
regionale; quanto sopra, in vincolata applicazione di quest’ultima, la quale – nel disporre per gli esercizi preesistenti un termine
di adeguamento annuale – ha altresı̀ previsto, nei casi di infruttuosa scadenza di tale termine, la cessazione definitiva dell’attività senza possibilità di proroghe, come da combinato disposto
dell’art. 9 primo comma lettera c) e secondo comma, con l’art.
12.
In particolare, fra le più significative e restrittive novità in
tema di requisiti igienico-sanitari e di sicurezza dei locali, che il
Collegio ritiene sospette sul piano costituzionale, si segnalano le
seguenti testuali prescrizioni dell’articolo 8 primo comma: un
servizio igienico in uso esclusivo del personale dipendente (lett.
e); un servizio igienico riservato al pubblico, anche prossimo al
locale nel caso di esercizi già attivi all’entrata in vigore della presente legge, ma ad uso esclusivo dello stesso per il locale con
superficie fino a 60 metri quadrati (...); un ulteriore servizio igienico per il locale di dimensioni superiori (lett. f); spazio di attesa
all’interno del locale di almeno 9 metri quadrati, fino a 4 postazioni telefoniche, provvisto di idonei sedili posizionati in modo
da non ostruire le vie di esodo; la sala di attesa dovrà essere
aumentata di 2 metri quadrati ogni postazione aggiuntiva (lett.
h); ogni postazione deve avere una superficie minima di 1 metro
quadrato ed essere dislocata in modo da garantire un percorso
di esodo, libero da qualsiasi ingombro ed avere una larghezza
minima di 1,20 metri (lett. i).
Alla camera di consiglio del 6 novembre 2007 la Sezione ha
accolto – a termine, sino alla pronuncia della Corte costituzionale sulla questione oggetto della presente ordinanza – l’istanza incidentale di sospensiva, ritenendo non manifestamente infondata (nei sensi che verranno specificati con la presente ordinanza)
la questione di costituzionalità prospettata dal ricorrente, nei
confronti della citata legge regionale 6/06.
DIRITTO
Oggetto della presente questione di costituzionalità sono alcune disposizioni della legge della regione Lombardia n. 6/06 (già
indicate in narrativa) che ha regolato l’insediamento e la gestione
di centri di telefonia in sede fissa, con disposizioni applicabili
anche agli esercizi (come nel caso dell’odierna ricorrente) preesistenti all’entrata, in vigore della legge stessa.
Le norme sospettate di incostituzionalità, che assumono rilevanza nelle vertenze in esame, riguardano:
– l’articolo 1, nella parte in cui riporta la materia oggetto di
trattazione alla legislazione residuale regionale sul commercio;
– l’articolo 4, che introduce un sistema generalizzato di autorizzazione civica per l’esercizio dell’attività;
– l’art. 8, nella parte (comma 1, lettere e, f, h, i, e comma 2) in
cui introduce – con immediata modifica dei regolamenti vigenti
– i nuovi requisiti igienico-sanitari e di sicurezza dei locali, in
connessione agli artt. 9 primo comma lett. c) e secondo comma,
nonché 12, disposizioni queste ultime che regolano il regime
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
transitorio per i vecchi esercizi; ciò in quanto l’ordinanza, civica
impugnata ha disposto «con effetto immediato» la chiusura dell’esercizio di phone center per mancato tempestivo adeguamento,
ai nuovi requisiti di cui sopra; la difformità rispetto a questi ultimi è poi a sua volta di impedimento al rilascio della specifica
autorizzazione richiesta dall’art. 3 già citato, giusta il disposto
dell’art. 4, terzo comma, lett. c), con riguardo al rilascio del certificato igienico-sanitario di cui al successivo art. 8.
Le norme costituzionali di cui si sospetta la violazione riguardano l’articolo 117, in relazione ai vincoli dell’ordinamento comunitario ed al sistema di riparto delle competenze legislative
Stato-Regione; gli artt. 3 e 41 in relazione, in particolare, ai rilevanti ostacoli che le restrittive prescrizioni in materia igienicosanitaria – introdotte dalla legge regionale di cui trattasi, da applicare anche retroattivamente alle preesistenti gestioni di phone
center, determinano sulla libertà di iniziativa economica dei gestori; nonché l’art. 15 sulla libertà di comunicazione.
Dalle esposte premesse emerge, sotto il profilo della rilevanza
della questione di costituzionalità, un contesto legislativo che ha
direttamente determinato in modo cogente il contenuto lesivo
dell’atto impugnato, senza lasciare o consentire alcuna mediazione discrezionale in capo alla intimata autorità amministrativa;
la quale, come peraltro ribadito nella circolare di chiarimenti
emanata dalla regione Lombardia (prot. H1.2006.0027733 del 5
giugno 2006, punto 8), ha dovuto emettere il provvedimento (in
tutto vincolato nel contenuto) di cessazione immediata dell’attività alla scadenza del perentorio termine annuale fissato, senza
possibilità di alcuna proroga ai sensi del già citato art. 9 secondo
comma, che non annovera tra le ipotesi di proroga quelle della
lettera c) del primo comma.
Sul piano, ancora, della rilevanza, va detto nuovamente che in
relazione alla valutazione di non manifesta infondatezza della
questione di costituzionalità delle indicate disposizioni della predetta legge regionale, la Sezione ha adottato un’ordinanza cautelare di sospensione del provvedimento di cessazione dell’attività
di phone center, con efficacia limitata al periodo di tempo necessario a che la Corte costituzionale si pronunci sulla questione
stessa.
Chiarita la rilevanza della questione, il Collegio intende in primis evidenziare a carico della l.r. 6/06 – quanto all’ulteriore profilo della non manifesta infondatezza – la sospetta violazione dell’art. 117 commi primo, secondo, terzo e quarto della Costituzione.
L’articolo 1 della legge riconduce la deliberata normativa «nel
quadro delle competenze della regione e dei comuni in materia
di commercio», tuttavia il riferimento a siffatta materia (che
rientra nella legislazione residuale regionale ex art. 117 comma 4
Cost.) sembra al Collegio del tutto estranea all’ambito applicativo
della legge stessa, che ai sensi dell’articolo 2 comma primo, consiste nell’attività di «... cessione al pubblico di servizi di telefonia
in sede fissa in locali aperti al pubblico», secondo le ulteriori
specificazioni illustrate nei successivi commi.
Invero, tale attività non rientra nella vendita di merci all’ingrosso o al dettaglio secondo quanto previsto dall’art. 4 del d.lgs.
31 marzo 1998 n. 114 («Riforma della disciplina relativa al settore del commercio (...)», né rientra nei settori del commercio definiti dall’art. 39 del d.lgs. 31 marzo 1998 n. 112.
Va detto piuttosto che una delle novità della legge è proprio
quella di impedire che all’interno delle strutture di «phone center» possano affiancarsi – come in passato – attività commerciali
di supporto, secondo un principio di esclusività non condiviso
invece – almeno dalla legislazione statale – nella situazione inversa, in cui la cessione dei servizi telefonici e telematici può ben
avvenire in modo complementare rispetto ad altre attività principali (cfr. art. 7, del d.l. 27 luglio 2005, n. 144, convertito in legge,
con modificazioni, dall’art. 1 della legge 31 luglio 2005, n. 155,
che nel quadro di una disposta «integrazione della disciplina amministrativa degli esercizi pubblici di telefonia ed internet», prevede la licenza del questore per «chiunque intende aprire un pubblico esercizio o un circolo privato di qualsiasi specie, nel quale
sono posti a disposizione del pubblico, dei clienti o dei soci apparecchi terminali utilizzabili per le comunicazioni anche telematiche»).
Le uniche attività commerciali consentite all’interno dei phone
center dalla legge regionale 6/06, che riguardano la vendita di
schede telefoniche e l’installazione di distributori automatici di
bevande ed alimenti (cfr. art. 2 comma secondo lettera b e comma 3), non sono oggetto della specifica autorizzazione richiesta
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dalla legge, e rivestono carattere apertamente occasionale o eventuale e quindi del tutto marginale.
L’attività terziaria in esame sembra, invece, più propriamente
riportabile alla materia dell’ordinamento delle comunicazioni
(art. 117 comma 3 Cost. con legislazione concorrente Stato-Regione), ascrivendosi più specificamente al «servizio di comunicazione elettronica», categoria introdotta dall’art. 2 par. 1 lett. c)
della dir. 7 marzo 2002 n. 2002/21/CE, con conseguente applicazione della disciplina di derivazione comunitaria (comprensiva
altresı̀ delle direttive 2202/19 CE, 2002/20/CE e 2002/22 CE),
complessivamente recepita con il cd. codice delle comunicazioni
elettroniche di cui al d.lgs. 1 agosto 2003 n. 259. Di particolare
pertinenza ai casi di specie appaiono del resto le definizioni mirate a delimitare il campo di applicazione del decreto medesimo
ai sensi dell’articolo 1 comma 1, con peculiare riguardo alla lettera bb) («rete telefonica pubblica: una rete di comunicazione elettronica utilizzata per fornire servizi telefonici accessibili al pubblico») ed alla lettera oo) («telefono pubblico a pagamento: qualsiasi apparecchio telefonico accessibile al pubblico, utilizzabile
con mezzi di pagamento che possono includere monete o carte
di credito o di addebito o schede prepagate, comprese le schede
con codice di accesso»).
La rilevata derivazione europea di tale normativa comporta
poi che la materia ivi trattata (ordinamento delle comunicazioni)
vincola, anche con riguardo al rispetto del principio di proporzionalità, la Regione, non solo ai sensi dell’articolo 117 comma
3 entro i limiti della legislazione statale di principio, ma più in
radice ai sensi dell’articolo 117 comma 1, secondo cui ogni legge
della Repubblica deve conformarsi ai «vincoli derivanti dagli obblighi comunitari». In via strettamente consequenziale, il rispetto di tali disposizioni finisce poi per impingere su profili trasversali di legislazione esclusiva statale ex art. 117 comma 2 Cost.,
con specifico riguardo alla tutela della concorrenza (lett. e) nonché alla determinazione (e salvaguardia) dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale (lett. m), anche in conformità all’interesse generale che connota tali servizi, ai sensi
dell’art. 3 del citato decreto 259/03.
In proposito, va altresı̀ evidenziato il disposto del primo comma dell’art. 3, il quale garantisce i «diritti inderogabili di libertà
delle persone nell’uso dei mezzi di comunicazione elettronica»
con espresso richiamo a quel regime di (libera) concorrenza che
rinforza il legame dell’attività in questione alla «materia-funzione» devoluta alla legislazione esclusiva statale.
Inoltre i principi di derivazione comunitaria e costituzionale
risultano espressamente ribaditi dall’art. 4 del medesimo d.lgs.,
il quale prevede al primo comma che la disciplina delle reti e dei
servizi è volta a salvaguardare i diritti costituzionalmente garantiti di «libertà di comunicazione», nonché di «libertà di iniziativa
economica e suo esercizio in regime di concorrenza, garantendo
un accesso al mercato delle reti e servizi di comunicazione elettronica secondo criteri di obiettività, trasparenza, non discriminazione e proporzionalità» (sul punto, Corte Costituzionale
236/05).
Il terzo comma dello stesso art. 4 dispone, tra l’altro, che la
suddetta disciplina è volta anche a «promuovere la semplificazione dei procedimenti amministrativi e la partecipazione ad essi
dei soggetti interessati, attraverso l’adozione di procedure tempestive, non discriminatorie e trasparenti nei confronti delle imprese che forniscono reti e servizi di comunicazione elettronica».
Puntualizzato quanto sopra, va poi affermato che la norma
regionale – nella sua unilaterale iniziativa di regolazione del settore (erroneamente riportato al commercio) – ha introdotto un
regime autorizzativo ulteriore e duplicativo, rispetto al sistema
delineato in sede comunitaria come recepito con il d.lgs. 259/03.
Ed invero, tornando al comma 2 dell’articolo 3 di tale decreto,
ivi si prevede che «la fornitura di reti e servizi di comunicazione
elettronica, che è di preminente interesse generale, è libera e ad
esse si applicano le disposizioni del Codice», fatte salve al successivo comma «le limitazioni derivanti da esigenze della difesa e
della sicurezza dello Stato, della protezione civile, della salute
pubblica e della tutela dell’ambiente e della riservatezza e protezione dei dati personali, poste da specifiche disposizioni di legge
o da disposizioni regolamentari di attuazione» (testuali concetti
sono poi ribaditi nell’articolo 25 comma primo dello stesso decreto). A fronte della conclamata libertà di fornitura dei servizi
di comunicazioni elettronica (ivi compresi – come sopra visto –
quelli connessi all’esercizio di un phone center), il d.lgs. 259/03
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
prevede poi che l’espletamento di tali servizi venga subordinato
ad una (sola) «autorizzazione generale», in rigoroso e vincolato
recepimento della normativa europea. In particolare tale autorizzazione viene definita dall’art. 1 comma 1 lettera g) come «il regime giuridico che disciplina la fornitura di reti o di servizi di
comunicazione elettronica...» e consegue alla presentazione di
una dichiarazione dell’interessato (a seguito della quale è possibile iniziare l’attività) contenente l’intenzione di procedere alla
fornitura (art. 25 comma 3); il potere del Ministero competente
di vietare il prosieguo dell’attività medesima può essere esercitato «entro e non oltre» sessanta giorni secondo il modulo procedimentale della dichiarazione di inizio attività ex art. 19 legge
241/90, espressamente richiamato dalla norma in esame (art. 25
comma 4, cfr. anche delibera n. 467/00/CONS con cui l’Autorità
per le Garanzie nelle comunicazioni ha disciplinato il rilascio di
tali autorizzazioni generali, per uniformarne il contenuto).
Pur a fronte di tali vincolanti previsioni – che la legislazione
regionale non è legittimata ad alterare, ai sensi dei primi 3 commi dell’art. 117 Cost. – la legge lombarda ora in esame ha invece
introdotto un ulteriore titolo abilitativo, disponendo in particolare all’art. 3 comma 1 che «l’esercizio della attività di cessione
al pubblico del servizio di telefonia in sede fissa è assoggettato
all’autorizzazione di cui all’articolo 4», al cui rilascio provvede il
comune competente per territorio. Trattasi dunque di una previsione che sembra al Collegio comunque alterare il regime di sostanziale libertà di fornitura dei servizi de quibus cosı̀ come delineato in via primaria dall’ordinamento comunitario, ed in via
attuativa dalla norma statale di recepimento, con conseguenti
aggravamenti procedimentali, pur vietati dai citati articoli 3 e 4
del decreto 259/03. Quanto sopra viene peraltro a determinare
una sospetta lesione dei principi di libera concorrenza e di salvaguardia dei livelli essenziali di prestazioni di interesse generale
connesse ai diritti inderogabili dell’individuo, ivi compresa la libertà di comunicazione garantita dall’art. 15 Cost., proprio ai
sensi delle citate definizioni legislative ex art. 3 del d.lgs. 259/03
(sul cui ruolo di garanzia rispetto a tali principi si è espressa la
Corte con la segnalata pronuncia n. 336/05).
Inoltre, anche nel caso in cui la funzione autorizzatoria introdotta dall’art. 4 della legge regionale 6/06 dovesse intendersi riferita (solo) agli interessi pubblici strumentali all’attività di comunicazione elettronica (nel quadro delle citate «limitazioni» a tale
attività, previste e consentite dagli artt. 3 e 25 del d.lgs. 259/03),
resta il fatto che anche siffatte limitazioni sembrano afferire a
materie comunque (tutte) estranee a quella potestà legislativa residuale ex art. 117 comma 4 Cost., che la regione Lombardia ha
invece inteso nella specie esercitare.
Basti pensare:
– alle esigenze della difesa e della sicurezza dello Stato ed alla
tutela dell’ambiente (legislazione esclusiva statale ai sensi dell’art. 117 comma 2, lettera d);
– alle esigenze di protezione civile e di salute pubblica (legislazione concorrente ex art. 117 comma 3).
Va poi precisato che anche le limitazioni di tipo edilizio od
urbanistico (peraltro non espressamente comprese nella citata
elencazione di cui agli artt. 3 e 25 del d.lgs. 259/03) sono subordinate alla concorrenza legislativa di poteri Stato-Regioni sotto la
voce del «governo del territorio», ai sensi del citato comma 3
dell’art. 117 Cost.
Inoltre, le problematiche connesse alla riservatezza e protezione dei dati personali (queste ultime invece espressamente previste fra le limitazioni di cui sopra) sono state già considerate e
regolate dal legislatore statale, nel quadro delle esigenze di sicurezza pubblica con il citato decreto legge 27 luglio 2005 recante
«nuove disposizioni antiterrorismo per gli internet point ed i pubblici esercizi che mettano a disposizioni del pubblico postazioni
per comunicazioni telematiche», convertito nella legge 155/2005.
Sulla illegittimità costituzionale di quelle legislazioni regionali
che – nella presente materia delle comunicazioni elettroniche –
aggiungono fasi autorizzatorie comunque denominate rispetto
alle procedure abilitative già contemplate nel d.lgs. 259/03, si richiama al riguardo la recente pronuncia della Consulta
n. 129/06, che – seppure in relazione alla diversa problematica
delle installazioni di torri e tralicci – ha comunque censurato
l’art. 27 comma 1 lettera e) della l.r. Lombardia n. 12/2005, per
aver previsto la necessità di un titolo edilizio ritenuto ulteriore e
superfluo rispetto alle procedure delineate nell’articolo 87 del
d.lgs.; ciò in quanto – ha osservato testualmente la Corte con
esternazioni di principio applicabili al caso di specie – «...la tute-
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
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– 1064 –
la del territorio e la programmazione urbanistica sono salvaguardate dalle norme statali in vigore ed affidate proprio agli enti
locali competenti, i quali, al pari delle Regioni (sentenza n. 336
del 2005), non vengono perciò spogliati delle loro attribuzioni in
materia, ma sono semplicemente tenuti ad esercitarle all’interno
dell’unico procedimento previsto dalla normativa nazionale, anziché porre in essere un distinto procedimento» (con conseguente violazione dei principi generali di semplificazione della legislazione statale in materia di governo del territorio).
La violazione dell’articolo 117 Cost. sembra peraltro assumere
connotati sostanziali, anche al di là dell’erronea qualificazione
formale della materia trattata, e ciò non solo in relazione ai settori occupati dalla legge regionale eppur di appartenenza esclusiva
alla legislazione statale (ove il contrasto «sostanziale» con il precetto costituzionale si consuma in re ipsa con il semplice intervento legislativo della Regione). Anche nel caso delle fattispecie
concorrenti, infatti, la normativa in esame non pare essersi correttamente inserita nei principi generali di una legislazione statale che – dopo aver garantito all’attività in sé considerata un trattamento semplificato, improntato alla libertà di comunicazione
voluta anche dall’unione europea – si è limitata a prevedere per
i soli «internet point» disposizioni speciali per la sicurezza dello
Stato, senza l’introduzione di altri regimi ad hoc (igienico-sanitari ed urbanistici) diversi e più restrittivi, rispetto a quelli già in
vigore per gli altri esercizi connessi alle attività terziarie. In relazione ai requisiti igienico-sanitari e di sicurezza dei locali, va poi
rammentato che la legge regionale dispone contenuti di dettaglio
che integrano in modo automatico e simultaneo tutti i regolamenti di igiene delle autorità sanitarie e dei Comuni in territorio
lombardo (art. 8 comma 2), e ciò senza che la legislazione statale
di riferimento consenta, all’interno di tale regolamentazione locale, l’inserimento eteronomo di contenuti dispositivi e di dettaglio direttamente imposti da leggi regionali (cfr. art. 344 TULS).
Va ancora osservato sul punto che le prescrizioni previste dall’ordinamento statale, si limitano a stabilire una disciplina generale quanto ai requisiti di agibilità dei locali destinati ad attività
economiche, la quale rimanda alle norme edilizie e igienico-sanitarie contenute in prevalenza in fonti normative secondarie, e
non contiene comunque prescrizioni cosı̀ restrittive per gli indici
igienico-sanitari regolati specificamente dalla legge regionale de
qua, neanche per i locali ove vi è maggiore concentrazione di
persone per un tempo di permanenza maggiore (come teatri, cinema o nei locali ove viene svolta attività di somministrazione
di alimenti e bevande). Donde la necessità che la competenza
legislativa concorrente delle Regioni venga esercitata nel rispetto
dei principi fondamentali di cui all’art. 3 (con particolare riguardo alla rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale
limitativi di fatto della libertà e l’uguaglianza dei cittadini) e 41
della Carta fondamentale, nonché di quello, di derivazione comunitaria, della proporzionalità (insito nel riferimento ai vincoli
derivanti dall’ordinamento europeo contenuto nell’art. 117 primo comma), secondo il quale, com’è noto, una misura è conforme a tale principio soltanto allorché il mezzo adoperato si rilevi
non tanto e non solo «idoneo» a consentire il raggiungimento
dell’obiettivo desiderato, ma anche «necessario» nel senso dell’indisponibilità di altra misura egualmente efficace, e tale da incidere il meno negativamente possibile nella sfera del destinatario, ossia da non essere «intollerabile». In sostanza un giudizio
di proporzionalità basato ex ante sulla valutazione comparativa
tra mezzo e fine.
Infine, sempre in relazione ai requisiti igienico-sanitari e di
sicurezza dei locali ex art. 8 della legge (con specifico riguardo
alle voci ivi rubricate alle lettere e, f, h, i, meglio descritte in
narrativa), il Collegio ritiene che la legge regionale 6/06 presenti
profili di non manifesta infondatezza anche nella parte in cui
dispone l’applicazione retroattiva delle rigorose nuove disposizioni, senza delineare la possibilità di proroghe (pur non automatiche, ma discrezionali e da valutare caso per caso) per consentire agli esercizi preesistenti di continuare l’attività, nonostante la vana scadenza del termine annuale di adeguamento.
Secondo consolidata giurisprudenza costituzionale (da ultimo
Corte Cost. sent. n. 156/07), la possibilità del legislatore di incidere con norme retroattive su situazioni sostanziali ormai radicate
da leggi precedenti, resta subordinata al rigoroso vaglio di razionalità del nuovo regolamento di interessi che modifica ex post
quello preesistente.
Ritiene il Collegio che nella specie non sussista (a parte quanto
già evidenziato sotto il profilo della proporzionalità) una sicura
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
rispondenza dello ius superveniens a sufficienti criteri di ragionevolezza, in relazione alle modalità con cui la nuova normativa
incide sui giustificati affidamenti dei titolari dei preesistenti esercizi di phone center, e ciò in sospetta violazione dei principi di
parità di trattamento ex art. 3 Cost.
La prescrizione infatti di un cosı̀ nuovo e più impegnativo
assetto strutturale e funzionale dei locali strumentali allo svolgimento dell’attività determina, in capo a coloro che già gestivano
quest’ultima in regime di regolarità amministrativa, una serie di
obblighi conformativi razionalmente inesigibili durante il (breve) periodo annuale concesso dalla legge, anche in considerazione della necessità di procedere a lavori strutturali ed edilizi dal
costo elevato e spesso non realizzabili per l’inidoneità oggettiva
derivante dall’area disponibile dei locali, e quindi anche laddove
l’esercente l’attività voglia adeguarvisi. La stessa rilocalizzazione
ipotizzata dalla norma – oltre a non esser subito praticabile in
assenza della formalizzazione di nuovi strumenti urbanistici
chiamati ad individuare le relative aree (cfr. terzo comma art. 98
bis della l.r. 12 del 2005, introdotto dall’art. 7 della l.r. 6 del 2006)
– non sembra certo rappresentare un rimedio semplice ed efficace rispetto all’abbandono – spesso obbligato – dei locali di origine, e ciò in considerazione delle difficoltà di reperimento, in
adiacenza o prossimità allo stesso edificio, di nuovi locali; senza
considerare la perdita di avviamento che deriverebbe dal trasferimento dell’attività stessa, una volta approvato il previsto piano
urbanistico. Quanto sopra, in aggiunta (donde un autonomo profilo di non manifesta infondatezza valutabile in base ai canoni
del comma primo dell’art. 3 Cost.), al non indifferente maggiore
onere economico, che potrebbe risultare insostenibile per i soggetti privi di adeguati mezzi economici, favorendo l’abbandono
delle relative attività; tali dismissioni determinerebbero a loro
volta un vantaggio rispetto ai nuovi operatori aventi maggiori
disponibilità d’investimento che – potendo organizzare ex ante
l’attività secondo le regole vigenti – verrebbero a trovarsi in una
situazione concorrenziale (ingiustamente) privilegiata, con riverberi dannosi per gli utenti privi di una più ampia scelta, e con
forte rischio di tariffe meno vantaggiose. Le delineate – e non
improbabili – conseguenze fattuali delle citate disposizioni finirebbero pertanto per incidere, oltre che sulla rilevata disparità
di trattamento ex art. 3 Cost., anche sulla libertà di iniziativa
economica privata garantita dall’art. 41 Cost., con riverberi lesivi
sotto altro profilo della tutela della concorrenza garantita dall’ordinamento europeo (cfr. sul punto anche la segnalazione in data
6 agosto 2007 formalizzata dall’Autorità Garante della concorrenza e del Mercato al Presidente della Regione Lombardia proprio in relazione «... agli effetti distorsivi della concorrenza che
derivano dalle disposizioni... dettate dalla legge Regione Lombardia 3 marzo 2006 n. 6»).
Sulla base delle esposte considerazioni si ritiene rilevante e
non manifestamente infondata la presente questione costituzionalità, che si solleva pertanto ai sensi dell’articolo 23 della legge
11 marzo 1953 n. 87 in relazione agli artt. 1, 4, 8 (comma 1,
lettere e, f, h, i, e comma 2), 9, (primo comma lett. c e secondo
comma), nonché 12, della l.r. 3 marzo 2006 n. 6, in relazione agli
artt. 3, 15, 41 e 117 della Costituzione.
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia – 4ª
Sezione, visto l’art. 23 della legge 11 marzo 1953 n. 87, dichiara,
nei sensi di cui in motivazione, rilevante e non manifestamente
infondata, in relazione agli artt. 3, 15, 41 e 117 della Costituzione, la questione di legittimità costituzionale degli artt. 1, 4, 8
(comma 1, lettere e, f, h, i, e comma 2), 9 (comma 1 lett. c e
comma 2), nonché 12 della l.r. 3 marzo 2006 n. 6.
Sospende, per l’effetto, il presente giudizio ed ordina la trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale.
Dispone inoltre la notifica della presente ordinanza alle parti
in causa ed al Presidente della regione Lombardia, nonché la
comunicazione della medesima al presidente del Consiglio regionale della Lombardia.
Cosı̀ deciso in Milano, alla camera di consiglio del 6 novembre
2007, con l’intervento dei signori:
Maurizio Nicolosi – Presidente
Paolo Passoni – Consigliere estensore
Giovanni Zucchini – Referendario
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
G) PROVVEDIMENTI DI ALTRI ENTI
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– 1065 –
[BUR20080129]
Provv. altri Enti n. 15/02-Se.O. 2008
AIPO – Agenzia Interregionale per il fiume Po – Parma – Atti
del Comitato di Indirizzo – Deliberazione n. 2 del 18 marzo
2008 – Approvazione della Relazione Programmatica del Direttore per le annualità 2007-2008
Omissis
Tutto ciò premesso e per quanto sopra esposto, il Comitato di
Indirizzo, all’unanimità dei componenti,
Delibera
Di approvare la Relazione Programmatica del Direttore per le
annualità 2007-2008, allegata alla presente deliberazione quale
parte integrante e sostanziale.
La presente deliberazione sarà pubblicata sui Bollettini Ufficiali delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto.
Il presidente: Davide Boni
Il testo integrale della delibera è reperibile sul sito dell’Agenzia
http://www.agenziapo.it
[BUR20080130]
Provv. altri Enti n. 15/03-Se.O. 2008
AIPO – Agenzia Interregionale per il fiume Po – Parma – Atti
del Comitato di Indirizzo – Deliberazione n. 3 del 18 marzo
2008 – Presa d’atto della valutazione finale dei risultati della
prestazione del Direttore e dei Dirigenti per l’anno 2007
Omissis
Tutto ciò premesso e per quanto sopra esposto, il Comitato di
Indirizzo, all’unanimità dei componenti,
Delibera
1. Di prendere atto della valutazione finale dei risultati della
prestazione del Direttore, nonché delle prestazioni dei Dirigenti,
cosı̀ come risulta dagli allegati alla presente deliberazione.
2. Di autorizzare il Direttore all’assunzione dei conseguenti
provvedimenti amministrativi.
La presente deliberazione sarà pubblicata sui Bollettini Ufficiali delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto.
Il presidente: Davide Boni
Il testo integrale della delibera è reperibile sul sito dell’Agenzia
http://www.agenziapo.it
[BUR20080131]
Provv. altri Enti n. 15/04-Se.O. 2008
AIPO – Agenzia Interregionale per il fiume Po – Parma – Atti
del Comitato di Indirizzo – Deliberazione n. 4 del 18 marzo
2008 – Indirizzi per l’istituzione dell’Elenco degli Operatori
Economici ai fini dell’acquisizione di forniture e servizi in
economia
Omissis
Tutto ciò premesso e per quanto sopra esposto, il Comitato di
Indirizzo, all’unanimità dei componenti,
Delibera
1) Di emanare gli «Indirizzi per l’istituzione dell’Elenco degli
Operatori Economici ai fini dell’acquisizione di forniture e servizi in economia», riportati in All. A) alla presente deliberazione,
a formarne parte integrante e sostanziale.
2) Di incaricare il Direttore per:
– l’emanazione e l’aggiornamento – con propri provvedimenti – del «Regolamento per l’istituzione dell’Elenco degli Operatori Economici ai fini dell’acquisizione di forniture e servizi in economia»;
– la pubblicazione del «Regolamento» sul sito Internet dell’Agenzia, alla sezione «Gare ed Appalti» e per estratto su
due quotidiani nazionali;
– la contestuale pubblicazione, con modulistica approntata
dall’ufficio Contratti, dei fac-simili che i singoli Operatori
Economici dovranno utilizzare per formalizzare la propria istanza di iscrizione.
La presente deliberazione sarà pubblicata sui Bollettini Uffi-
Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008
ciali delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto.
Il presidente: Davide Boni
Il testo integrale della delibera è reperibile sul sito dell’Agenzia
http://www.agenziapo.it
[BUR20080132]
Provv. altri Enti n. 15/05-Se.O. 2008
AIPO – Agenzia Interregionale per il fiume Po – Parma – Atti
del Comitato di Indirizzo – Deliberazione n. 5 del 18 marzo
2008 – Approvazione del Programma di Manutenzione 20082010 e dell’Elenco Annuale 2008
Omissis
Tutto ciò premesso e per quanto sopra esposto, il Comitato di
Indirizzo, all’unanimità dei componenti,
Delibera
1. Di approvare, ai sensi di quanto previsto dall’art. 1, comma
2, del decreto del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti del 9
giugno 2005, il Programma di Manutenzione per il triennio 20082010 e l’elenco annuale 2008 che, corredati dalla Relazione Tecnica e allegati alla presente deliberazione quale Allegato A, costituiscono parte integrante e sostanziale della deliberazione stessa
e che potranno subire eventuali modeste modifiche proposte dal
Dirigente d’Area.
2. Di dare esecuzione nell’anno in corso agli interventi previsti
per l’annualità 2008.
3. Di dare mandato alla Direzione dell’AIPO di impartire tutte
le disposizioni ritenute necessarie all’attuazione del programma.
La presente deliberazione sarà pubblicata sui Bollettini Ufficiali delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto.
Il presidente: Davide Boni
Il testo integrale della delibera è reperibile sul sito dell’Agenzia
http://www.agenziapo.it
[BUR20080133]
Provv. altri Enti n. 15/06-Se.O. 2008
AIPO – Agenzia Interregionale per il fiume Po – Parma – Atti
del Comitato di Indirizzo – Deliberazione n. 6 del 18 marzo
2008 – Presa d’atto delle variazioni al bilancio di previsione
2008 ai sensi dell’art. 7 dell’Accordo Costitutivo
Omissis
Tutto ciò premesso e per quanto sopra esposto, il Comitato di
Indirizzo, all’unanimità dei componenti,
Delibera
Di prendere atto delle variazioni al bilancio di previsione 2008
assunte dal Direttore con propri atti come sopra elencato.
La presente deliberazione sarà pubblicata sui Bollettini Ufficiali delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto.
Il presidente: Davide Boni
Il testo integrale della delibera è reperibile sul sito dell’Agenzia
http://www.agenziapo.it
[BUR20080134]
Provv. altri Enti n. 15/07-Se.O. 2008
AIPO – Agenzia Interregionale per il fiume Po – Parma – Atti
del Comitato di Indirizzo – Deliberazione n. 7 del 18 marzo
2008 – Applicazioni della legge 244 del 24 dicembre 2007 –
Adempimenti urgenti in ordine al mantenimento di partecipazioni societarie
Omissis
Tutto ciò premesso e per quanto sopra esposto, il Comitato di
Indirizzo, all’unanimità dei componenti,
Delibera
Di confermare la propria partecipazione, in applicazione della
legge 244 del 24 dicembre 2007 – Art. 3 comma 28 e con le motivazioni esplicitate in premessa, al Consorzio Sistema Informativo della Regione Piemonte ed alla NuovaQuasco s.c.r.l.
La presente deliberazione sarà pubblicata sui Bollettini Ufficiali delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto.
Il presidente: Davide Boni
Il testo integrale della delibera è reperibile sul sito dell’Agenzia
http://www.agenziapo.it
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Serie Ordinaria - N. 15 - 7 aprile 2008