EDITORIALE La ferramenta paga... anche nel sud Italia I n questo numero di Ferrutensil spieghiamo come funziona il panel FerrCredit, uno strumento di cui si sono dotati i grossisti del settore ferramenta per monitorare i pagamenti dei clienti rivenditori. Il panel prevede che le aziende partecipanti al progetto facciano confluire presso una società terza i loro portafogli clienti con relative 'esperienze di pagamento'. Massimo Casolaro direttore responsabile [email protected] FerrCredit è già in funzione da più di un anno nel centro e sud Italia, con 14 distributori all'ingrosso, tra cui tutti i leader di mercato. In una conferenza stampa convocata per presentare questo interessante strumento, Fox & Parker, la società che si occupa della raccolta dei dati e della loro elaborazione, ha diffuso i primi numeri dopo un anno e mezzo di attività. I dettagli li trovate tutti nell'articolo di pag. 24, qui vogliamo solo commentare due dati che ci sono sembrati interessanti e controcorrente rispetto al ‘sentiment’ del mercato. Intanto precisiamo che il report in questione si riferisce ad una zona che va pressappoco dalla Toscana alla Sicilia, con una concentrazione maggiore di punti vendita nella parte centrale di quest'area (Lazio, Campania, Puglia) e una presenza più a macchia di leopardo in Toscana e Sicilia. Il primo dato interessante è che il coro dei fornitori - aziende e grossisti - che lamentano una diffusa sofferenza nei pagamenti, specialmente al centro e sud Italia (proprio l'area interessata dalla rilevazione) è giustificato solo in parte. Infatti, se l'abitudine a non pagare alla scadenza è davvero molto diffusa, tanto che quasi il 10% delle vendite (in valore) non viene incassato nei tempi prestabiliti, le perdite reali, quindi i veri mancati incassi, ammontano ad un misero 0,4% dei fatturati. Per stessa ammissione della Fox & Parker, il settore della ferramenta è uno dei più virtuosi tra quelli rilevati dalla società, con aziende per lo più sane e capitalizzate, magari con il vizietto diffuso di prendersi qualche settimana di 'agio' sulla scadenza delle fatture. Se l'abitudine a non pagare alla scadenza è davvero molto diffusa tra i rivenditori di ferramenta, tanto che quasi il 10% delle vendite (in valore) non viene incassato nei tempi prestabiliti, le perdite reali, quindi i veri mancati incassi, ammontano ad un misero 0,4% dei fatturati. Il secondo dato che ci ha fatto sobbalzare sulla sedia è i numero di punti vendita censiti. Mettendo insieme i portafogli clienti di questi 14 distributori, è uscito un database 'monstre' di 15.532 anagrafiche, di cui 9.952 punti vendita di ferramenta, 3.450 colorifici e 2.130 magazzini edili. Proiettando il dato su scala nazionale, si può ipotizzare di arrivare intorno ai 25-30.000 punti vendita di ferramenta. La sensazione è che si tratti di una cifra fortemente sovradimensionata, non tanto nella consistenza numerica (i dati in questione sono inconfutabili) quanto nella definizione stessa di 'ferramenta', almeno per come la intendiamo noi di Ferrutensil, cioè un punto vendita con un assortimento prevalentemente tecnico. In questo senso, il fatto che ci siano 30.000 attività commerciali che comprano dai grossisti articoli di ferramenta, utensileria, fai da te, giardinaggio/agricoltura leggera, edilizia leggera e spesso anche casalinghi, non significa automaticamente che esistano 30.000 ferramenta. Significa piuttosto, sempre secondo noi, che esiste, soprattutto al sud, un’ampia area di rivendite - bazar, ma non solo - che trattano anche merceologie del nostro settore senza per questo poter vantare la mitica competenza e affidabilità della vera ferramenta. 6 • Ferrutensil Dopo quasi un anno e mezzo di attività, Fox & Parker ha presentato i primi risultati del panel FerrCredit, lo strumento di monitoraggio dei pagamenti dei clienti rivenditori realizzato per i grossisti del settore ferramenta. FerrCredit: vita dura per i furbetti dell’insoluto seriale I grossisti del settore ferramenta sono cresciuti molto negli ultimi anni poiché hanno saputo intercettare il bisogno di servizi e assistenza della reta distributiva tradizionale italiana, una rete enormemente frammentata, che ha bisogno come il pane di partner solidi ed efficienti. Tra questi servizi, uno dei più 24 • Ferrutensil apprezzati è certamente la disponibilità - più o meno esplicita - di molti distributori all'ingrosso di finanziare i rivenditori con pagamenti lunghi, talvolta dilazionati, che consentono al negoziante di ridurre il costo della propria esposizione finanziaria e di avere una continuità operativa anche nei periodi di basse vendite. Inutile dire che con la crisi questo fenomeno è letteralmente esploso e i grossisti l'hanno giustamente cavalcato, rimanendo però talvolta scottati: banche e finanziarie sono in grado di eseguire una valutazione preliminare della propria clientela con sofisticati e collaudati strumenti di controllo, i grossisti si basavano solo sullo 'storico clien- di Massimo Casolaro DISTRIBUZIONE I primi numeri: tanti ritardi, poche perdite Il progetto, gestito da Fox & Parker, è partito già nel 2013 nel centrosud Italia dove la partecipazione è stata più massiccia, forse perché il problema degli incassi era più “ Il comparto ferramenta non presenta rischi particolarmente gravi o anomali di mancati incassi (intorno allo 0,4%), ma i ritardi ci sono eccome (quasi il 10% del fatturato è incassato in ritardo) e hanno un costo finanziario non indifferente. “ te' e sulle informazioni riportate dalla propria rete di vendita. Un po' poco, considerando anche che gli agenti non hanno alcun interesse a essere particolarmente rigidi con i propri clienti. Da qui l'esigenza di dotarsi di strumenti al passo con i tempi, che consentano di smascherare i rivenditori disonesti, quelli che cambiano continuamente fornitore, lasciando insoluti in serie, il tutto a vantaggio dei clienti onesti, che ritardano i pagamenti solo per difficoltà momentanee. Dunque non c'è l'intento di punire i rivenditori per un piccolo ritardo nel pagamento, ma di verificarne la buona fede, concentrando le risorse finanziarie disponibili su quelli meritevoli di credito. Da queste esigenze nasce FerrCredit, un panel in grado di monitorare le abitudini di pagamento dei rivenditori italiani nel settore ferramenta. Prima di capire esattamente come funziona, va detto che la validità e l'affidabilità del sistema dipende fortemente dal numero delle 'esperienze di pagamento' acquisite e dunque in definitiva da quanti grossisti partecipano al panel. Questo è stato lo scoglio più difficile da superare, convincere aziende concorrenti, operanti nello stesso territorio, a mettere in comune, seppure in forma anonima, lo storico dei propri clienti, storicamente un patrimonio inviolabile dell'azienda. Su questo bisogna dare atto ad Assofermet, l'associazione di categoria dei grossisti, di aver fatto un grande lavoro di 'moral suasion' che prosegue da anni e che oggi vede i suoi frutti. grave. Qui hanno aderito 14 aziende distributive, tra cui i leader di mercato, con un fatturato complessivo di oltre 342 milioni di euro (circa un terzo del totale canale ingrosso ferramenta) e mediamente circa 32 milioni di crediti aperti. Aperti significa non incassati alla scadenza, quindi ritardi, anche se poi la stessa Fox & Partner ammette che le perdite reali sono molto basse, inferiori alla maggior parte degli altri settori merceologici, quantificabili intorno allo 0,4% del fatturato. Dunque il comparto ferramenta non presenta rischi particolarmente gravi o anomali di mancati incassi, ma i ritardi ci sono eccome e hanno un costo finanziario non indifferente. In ogni caso la situazione è decisamente migliorata rispetto al primo rilevamento dopo l'introduzione del panel: 7,3% di crediti aperti in un anno. I 2.174 punti vendita che non hanno rispettato le scadenze (-5,3% rispetto al 2013) hanno ritardato mediamente di 180 giorni su una media di tempi d'incasso che al centro sud si aggira intorno ai 113 giorni per il settore ferramenta. Come funziona il panel Gli aderenti al progetto possono visualizzare sui propri terminali aziendali tre dati - aggiornati quoti>>> I NUMERI DI FERRCREDIT NEL CENTRO SUD ITALIA 14 Distributori di Ferramenta partecipanti 15532 Anagrafiche censite di cui: 9952 punti vendita di ferramenta 3450 colorifici 2130 magazzini edili € 342.737.000 di Fatturato Annuo partecipanti (2014) € 32.829.902 Crediti aperti aprile 2014 (-7,3% rispetto aprile 2013) 2.174 p.v. con ritardi di pagamento aprile 2014 (-5,3% rispetto aprile 2013) 180 gg di ritardo medio di pagamento (-11,5 gg rispetto aprile 2013) Ferrutensil • 25 DISTRIBUZIONE dianamente - per ogni loro cliente attivo: un rating, un fido e un PSR (Payment Score Risk). In questo modo abbiamo sott'occhio anche visivamente la situazione di tutto in nostro portafoglio clienti. Il rating indica la percentuale di rischio che il cliente fallisca nei 12 mesi successivi, il fido è una quantificazione indicativa, elaborata dal sistema in base ad una serie di parametri, del massimo scoperto concedibile a quel cliente, il PSR infine mi dà la probabilità che il “ Gli aderenti al progetto possono visualizzare sui propri terminali aziendali tre dati aggiornati quotidianamente - per ogni loro cliente attivo: un rating, un fido e un PSR (Payment Score Risk). “ Alcune schermate di Foxpanel 2, l’interfaccia grafica di FerrCredit: sopra la situazione del portafoglio clienti che riporta un rating, un fido indicativo e un PSR (Payment Score Risk) per ogni anagrafica. I dati sono aggiornati quotidianamente. Sotto la schermata che riassume gli ‘alert’ e il report di un singolo cliente. 26 • Ferrutensil cliente non paghi nell'arco dei 12 mesi successivi. Quest'ultima è l'indicazione più importante e si ottiene considerando il numero di esperienze di pagamento negative, il numero dei segnalatori, gli importi in questione, l'entità dei ritardi, oltre naturalmente all'analisi di eventuali situazioni legali pendenti (protesti, contenziosi, ecc). Oltre a disporre di un 'cruscotto' che indica costantemente lo stato di salute del nostro portafoglio clienti, è possibile produrre un report dettagliato sulle sue esperienze di pagamento di un nuovo cliente, nel momento in cui lo acquisiamo. Se poi un'operazione si profila come particolarmente rischiosa perché ad esempio il cliente ha chiesto un extrafido importante, Fox & Parker offre anche la possibilità di ottenere report offline, cioè non automatici, ma vere e proprie analisi sui parametri dell'azienda realizzati da analisti professionisti che esaminano dati aggiuntivi come le posizioni bancarie, il profilo dell'azienda, il fatturato, ecc. Si riescono ad ottenere (sempre offline) anche le dichiarazioni dei redditi personali nel caso di società personali. ■