IX lezione 13 maggio Parte Generale -La radio in Europa- Su blog info alcune slides su blog Niente Gioventù bruciata Radio e musica leggera in Europa • Emittenti europee pedagogiche guardano con diffidenza a programmazione musicale USA • RAI e BBC: musica classica, teatro, letteratura… • In Italia in particolare… • Diversi anche i giovani italiani che vivono nel dopoguerra da quelli americani e inglesi (Gioventù bruciata vs. Poveri ma belli, D. Risi 1956) • • • • • Il rock in Europa arriva attraverso il cinema oppure attraverso alcune emittenti: 1933: Radio Luxemburg: più americanizzata e musicale delle radio europee (dal 1949 Top 20) Trasmette anche in Olanda, Belgio, UK e fa concorrenza alla Bbc, che “resiste” al rock 1964: Radio Veronica, Radio Caroline (radio “pirata”, portano rock e dj in Europa) 1967: Bbc “cede” e ristruttura: Radio One diviene radio musicale e parlata per giovani, diffonde rock in UK e EU • • • • • Rai: musica leggera USA solo entro rubriche e spazi, forti resistenze vs. cultura bassa ancora nei ’90… 1965: Bandiera Gialla 1962-1982: Alto Gradimento, Arbore-Boncompagni (la sigla è Rock Around the Clock) Rai incapace di fidelizzare giovani con musica leggera: ci riescono radio private, da metà dei ’60 (arriva allora il rock in Italia) Strada aperta da radio estere: Radio Montecarlo (dal 1966) e Radio Capodistria Radio Luxemburg e radio pirata portano in Europa musica americana e rock, con essa anche la filosofia della radio di formato • • • • • Sono cmq spazi limitati entro programmazione colta anche se di intrattenimento, di grande ricerca artistica Resistenze della cultura “alta” a cultura “bassa” del rock, musica leggera e USA Rai ancora nei ’90: “nostri dj non vengono dalle radio private, laureati in sociologia...” Rai incapace di fidelizzare giovani con musica leggera: ci riescono radio private, da metà dei ’60 (arriva allora il rock in Italia) Strada aperta da radio estere: Radio Montecarlo (dal 1966) e Radio Capodistria Radio Luxemburg e radio pirata portano in Europa musica americana e rock, con essa anche la filosofia della radio di formato Da radio di palinsesto (di “programmi”) a format radio (di “flusso”) • La radio tradizionale è radio di palinsesto: programmazione settimanale (generi, giorni e segmenti di pubblico). Basata su parlato • Radio di formato basata su programmazione giornaliera e su rotation: ripetizione ciclica della programmazione. Basata su musica • Formato: combinazione di generi e stili musicali + elementi distintivi (sigle, stacchi, jingle…) • Il modello palinsestuale va in crisi con avvento Tv: nei primi '50 in USA, nei primi '60 in Eu, fine ’70 in Italia In Italia palinsesto resiste in RAI; formato forma cultura distintiva della radiofonia privata, con prime emittenti private nazionali RTL 102,5 è la prima ad avere formato Contemporary Hit, nasce a Bergamo nel 1975 come Radio Trasmissioni Lombarde Il clock • • • • • • Il clock (orologio) è la la “traduzione operativa” del formato, esprime il progetto comunicativo di un’emittente E’ l’unità di misura della programmazione di una radio: intervallo temporale tra inizio e fine programmazione Da radio artigianale a professionale In genere un’ora (France Info, prima all news, 30’) Graficamente, un cerchio diviso in spicchi “Isoritmi” = elementi distintivi: sigle, jingle, nome conduttore e radio, spot) Fattori del passaggio da radio di palinsesto a radio di formato 1) Radio risponde alla tv perseguendo politica di nicchia: si rivolge ad un preciso segmento del pubblico, i giovani (no giorni e generi) 2) Si sposa con il rock: (invade il parlato) 3) In Usa da sempre (e in Eu dai ’70) ambiente competitivo: emittenti devono consentire riconoscimento immediato 4) Evoluzione modelli di ascolto radiofonico: conseguenza della miniaturizzazione (radio mobile: ascolto frammentato 5) Esigenze industria discografica: per lanciare un pezzo è necessaria ripeterlo (heavy rotation) • • • Il formato è la risposta a queste nuove esigenze Il primo Top 40: playlist settimanale, inizialmente anche brani non rock. E’ formato music (differenze fra radio: nella scelta musicale) Altri formati si svincolano da classifiche e si fondono con parola: talk & music, news & talk, talk • • Oggi: radio private quasi tutte commerciali = formato Molte hanno loghi che rimandano al concetto di clock, rotation, circolarità Ascolti medi giornalieri 2009 1) Radio Uno 6.250 milioni 2) RTL 102,5 5.291 milioni 3) Radio Deejay 5.037 milioni 4) RDS 5.034 milioni 5) Radio 105 4.507 milioni 6) Radio Due 3.781 milioni La format radio in Italia: rottura monopolio RTV in Italia • • • • • L’impostazione degli apparati radiotv pubblici non si adegua alla complessità realtà sociale e culturale Il mercato dei prodotti culturali si internazionalizza; il settore privato preme per pubblicità 1975 Italia: (scaduta convenzione Stato-Rai), si ribadisce monopolio (e lottizzazione completa!) 1976 sentenza corte costituzionale, “in ambito locale”: Far West dell’etere (Mammì 1990) Radio “libere” all’inizio hanno in effetti connotazione libertaria, indipendente, persino militante Radio di palinsesto rimane • Nonostante arrivo emittenza radiofonica commerciale che adotta format radio, la radio di palinsesto resiste, identifica la radio pubblica Rai • Generi e appuntamenti organizzati nella giornata e nella settimana • Diversifica l’offerta sui tre canali. Come vengono percepiti oggi? • Radio 1: informazione e approfondimento (GR lunghi e flash, ultimamente più cadenzati) • Radio 2: canale più giovanilistico informazione (mattina) soprattutto intrattenimento leggero e parlato: varietà comici e contenitori con partecipazione ascoltatori (Il ruggito del coniglio, Viva Radio2, Caterpillar) + musica nel pomeriggio, imitazione “flusso” rubriche di musica, arte e spettacolo (Dispenser) o culturali (Alle otto della sera) • • • Radio 3: canale con meno ascolti, per élite intellettuale Rubriche di cultura, musica e spettacolo Musica: classica, sinfonica, jazz… Informazione parlamentare Isoradio (viabilità)