La manovra finanziaria in un sistema di governo multilevel Salvatore Parlato INDICE DELLA PRESENTAZIONE Le ragioni di una manovra finanziaria Le modalità di scomposizione della manovra I possibili criteri per la ripartizione della manovra Il legame tra manovra e patto di stabilità Le ragioni di una manovra finanziaria Convergenza su parametri comuni a livello europeo: Deficit/Pil 0% (Str. Cicl. Adj) Debito/Pil 60% Percorso di convergenza: Manovra sul deficit 0,5% del Pil (Str. Cicl. Adj) Manovra sul debito Non definita, ma abbattimenti per chi è molto lontano da 60% Equilibrio e sostenibilità interna dei conti Avanzo primario/Pil ≥ A: Debito/Pil non aumenta A=D x (i-g)/(1+g) Es: A=100%x(5%-3%)/(1+3%)= 2% Le ragioni ATTUALI di una manovra finanziaria Livello dei parametri italiani previsto per il 2010 : Deficit/Pil 3,2% (Str. Cicl. Adj) Debito/Pil 120% Manovra per il 2010 per il rispetto della convergenza europea: Manovra sul deficit 0,4% del Pil (6 miliardi di euro) Manovra sul debito Nessuna Manovra necessaria a garantire l’equilibrio e la sostenibilità interna dei conti nel 2010 (in % del Pil) A=120%x(4%-1%)/(1+1%)= 3,6% - A2010(=-0,4%) = 4% Manovra= 4% del Pil = 62 miliardi di euro Le modalità di scomposizione della manovra 1. La manovra come sintesi finanziaria dell’attività amministrativa: la ripartizione definisce il concorso al raggiungimento di obiettivi condivisi (politiche di settore, scelte allocative, etc.) 2. La manovra come imposizione di vincoli finanziari: la ripartizione definisce degli obblighi di contenimento dei saldi per i singoli livelli di governo decisi a livello centrale 3. La manovra come soluzione ibrida delle impostazioni 1 e 2 Le modalità di scomposizione della manovra 1. La manovra come sintesi finanziaria dell’attività amministrativa (Conti pubblici OK) • • • • • Si definiscono gli obiettivi in termini di politiche Si traducono in grandezze finanziarie Si ricava la compatibilità finanziaria delle politiche con gli obiettivi generali di finanza pubblica Si estrae il valore della manovra finanziaria Si definiscono i criteri di imputazione, dati gli obiettivi programmatici Le modalità di scomposizione della manovra (1) Politiche Investimenti Pensioni Sanità Personale Sviluppo Etc ENTI Stato Ragioni Province Comuni Le modalità di scomposizione della manovra 2. La manovra come imposizione di vincoli finanziari (Conti pubblici da risanare) • • Si definisce il valore della manovra finanziaria ai fini del rispetto dei vincoli di finanza pubblica nazionale, a prescindere dagli obiettivi in termini di politiche Si individuano i criteri di ripartizione del vincolo generale tra i livelli di governo, sulla base di 3 possibili criteri: a) Peso relativo sul bilancio della PA b) Peso relativo sulla formazione dei saldi valutati ex post (correzione delle dinamiche) c) Peso relativo sulla formazione dei saldi valutato ex ante (correzione del tendenziale) Le modalità di scomposizione della manovra (2) ENTI Politiche Stato Ragioni Province Comuni Investimenti Pensioni Sanità Personale Sviluppo Etc Le modalità di scomposizione della manovra 3. La manovra come soluzione ibrida delle impostazioni 1e2 • • Si definisce il valore della manovra finanziaria ai fini del rispetto dei vincoli di finanza pubblica nazionale, preservando alcuni obiettivi in termini di politiche (non si toccano le pensioni, si aumentano gli investimenti, etc.) Si individuano i criteri di ripartizione del vincolo generale tra i livelli di governo, sulla base dei 3 possibili criteri precedentemente illustrati, ma scomputando le voci riguardante le politiche Le modalità di scomposizione della manovra (3) Salvaguardia Politiche ENTI Politiche Stato Ragioni Province Comuni Pensioni Investimenti Sanità Personale Sviluppo Etc I possibili criteri per la ripartizione della manovra Manovra (Maastricht) % Stato % Regioni % Province % % Comuni Come si determinano i contributi percentuali? =100% Altro I possibili criteri per la ripartizione della manovra PESO RELATIVO SU TOTALE PA (Criterio del “condominio”: i millesimi non tengono conto delle caratteristiche dei condomini, ma dello spazio occupato) Dimensione assoluta (entrate+spese, consolidate in uscita) Stato Comuni Regioni Province Sanità Previdenza Altre Centrali Altre Locali Totale PA Incidenza Manovra 36% 2773 7% 559 11% 843 1% 105 12% 907 31% 2413 1% 96 1% 104 100% 7800 Dimensione di spesa (spese ) Stato Comuni Regioni Province Sanità Previdenza Altre Centrali Altre Locali Totale PA Incidenza Manovra 32% 2507 8% 647 5% 372 2% 125 14% 1056 35% 2740 2% 159 2% 193 100% 7800 I possibili criteri per la ripartizione della manovra PESO RELATIVO SU TOTALE PA (salvaguardando le Pensioni) Dimensione assoluta (entrate+spese, consolidate in uscita) Stato Comuni Regioni Province Sanità Previdenza Altre Centrali Altre Locali Totale PA Incidenza Manovra 42% 3239 8% 653 13% 987 2% 124 14% 1067 19% 1498 1% 112 2% 120 100% 7800 Dimensione di spesa (spese ) (criterio 2009) Stato Comuni Regioni Province Sanità Previdenza Altre Centrali Altre Locali Totale PA Incidenza Manovra 49% 3790 13% 983 7% 556 2% 191 21% 1626 2% 118 3% 244 4% 292 100% 7800 I possibili criteri per la ripartizione della manovra PESO RELATIVO SU TOTALE PA (Salvaguardando gli Investimenti) Dimensione assoluta (entrate+spese, consolidate in uscita) Stato Comuni Regioni Province Sanità Previdenza Altre Centrali Altre Locali Totale PA Incidenza Manovra 36% 2807 6% 501 11% 840 1% 95 12% 915 32% 2464 1% 84 1% 94 100% 7800 Dimensione di spesa (spese ) Stato Comuni Regioni Province Sanità Previdenza Altre Centrali Altre Locali Totale PA Incidenza Manovra 33% 2575 7% 511 4% 342 1% 100 14% 1084 37% 2877 2% 136 2% 174 100% 7800 I possibili criteri per la ripartizione della manovra Peso relativo sulla formazione RECENTE del Deficit o della Spesa della PA (criterio della virtuosità storica – coerente con l’equilibrio finanziario raggiunto da ciascun comparto) Dimensione assoluta (DEFICIT DEL TRIENNIO) Incidenza Manovra Stato 94% 7310 Comuni 3% 220 Regioni 5% 423 Province 3% 248 Sanità 8% 604 Previdenza -17% -1321 Altre Centrali 2% 140 Altre Locali 2% 178 Totale PA 100% 7800 Dimensione di spesa (VARIAZIONE SPESA) Stato Comuni Regioni Province Sanità Previdenza Altre Centrali Altre Locali Totale PA Incidenza Manovra 43% 3322 2% 189 14% 1088 1% 69 6% 505 26% 2004 0% -8 8% 631 100% 7800 I possibili criteri per la ripartizione della manovra Peso relativo sulla formazione FUTURA del Deficit o della Spesa della PA (criterio della virtuosità prospettica – coerente con l’equilibrio finanziario programmato da ciascun comparto) Dimensione assoluta (CORREZIONE DEFICIT TENDENZIALE) Incidenza Manovra STIMA MEF 15% 1147 STIMA IFEL -6% -487 Dimensione di spesa (CORREZIONE SPESA TENDENZIALE) Incidenza Manovra STIMA MEF 10% 758 STIMA IFEL 4% 295 Il legame tra manovra e patto di stabilità Manovra (Maastricht) PSI %= Manovra dei Comuni Comuni Manovra (Politiche) Comune A Comune B …… Comune X Comune Y Comune Z Il legame tra manovra e patto di stabilità La modalità e l’entità della manovra impattano sull’esistenza e sussistenza di un Patto di stabilità interno: • • Il modo: La definizione di obiettivi finanziari in termini di politiche può snaturare completamente il funzionamento di un Patto, alterando di molto la sua significatività come regola fissa (es.: la sanità con le Regioni). Sotto questa ipotesi, in genere, si adottano regole concertate e mutevoli, adattate alle circostanze. L’entità: la dimensione della manovra può essere non coerente con la regola interna di finanza pubblica e la situazione finanziaria in cui viene calata, generando obiettivi insostenibili o paradossali (avanzi persistenti) che o conducono a modificare la regola o necessitano di periodi transitori per essere adattabili alle regole vigenti Il legame tra manovra e patto di stabilità Manovra sulle politiche •Riduce la base su cui agisce il Patto •Limita l’autonomia •Altera i pesi dei singoli comparti Manovra sui saldi o ibrida •Modifica i coefficienti (insostenibilità) •Limita la programmabilità •Altera i comportamenti (creazione di avanzi) Il legame tra manovra e patto di stabilità L’esperienza italiana di coordinamento tra manovra e Patto di Stabilità interno: • • • La manovra ha quasi sempre avuto natura ibrida Non è stata mai coordinata col Patto ma ne ha imposto modifiche sostanziali ogni anno Ha assunto modalità e intensità tali da rendere comunque il Patto • insostenibile per molti enti (2007, 2009) • incoerente con i principi di autonomia e virtuosità (tetti) • incompatibile con la programmazione degli enti MANOVRA = PATTO DI STABILITA’ INTERNO Il legame tra manovra e patto di stabilità Manovra sui Comuni = Regola del Condominio Manovra sui Comuni = Criterio della Virtuosità PSI deve essere a parte e non metodo di ripartizione. PSI può essere autonomo e coerente con gli obiettivi della manovra Il legame tra manovra e patto di stabilità In conclusione: • La manovra definisce un contributo extra (pro-capite) o altera il Patto? • • Si scarica su tutti o esclude chi ha raggiunto la convergenza? • • Dipende dal tipo di manovra e comunque dalla sua entità rispetto agli equilibri raggiunti dai singoli enti Deve essere articolata su fasce demografiche se lo è il Patto? • • Dipende dal modo in cui è stata fatta la manovra Probabilmente si, ma va approfondito Deve essere su base regionale se lo è il Patto? • Probabilmente si, ma va approfondito