Luca Des Dorides
Francesca Di Meo
Istituto Statale Sordi di Roma
Per un museo accessibile ai sordi:
mediazione culturale tra testo e segno
2a giornata di studi
Museo facile
Nuovi apparati comunicativi per il Museo Hendrik Christian Andersen di Roma
Cassino, Campus Folcara, giovedì 30 maggio 2013
Una domanda fondamentale
Chi sono i sordi?
(declinare al plurale – 7 mln ipoacusici)
-Entità del deficit:
Sordità gravi o profonde che pregiudicano la comprensione del parlato
(No sordità lievi o medie che garantiscono l’accesso al parlato)
-Età insorgenza:
Sordità congenite o acquisite durante l’età dello sviluppo (0-12)
(distinguere sordi pre- e post- linguali)
-Funzionalità:
Sordità profonda e insorgenza nell’età dello sviluppo compromettono l’acquisizione
naturale della lingua orale
(l’apprendimento dell’italiano è possibile per via formale ma può fallire in tutto o in parte)
Luca Des Dorides
Francesca Di Meo
Istituto Statale Sordi di Roma
Per un museo accessibile ai sordi: mediazione culturale tra testo e segno
La sordità come deficit organico non pregiudica in alcun modo il pieno
sviluppo fisico e psichico .
Sono le difficoltà nel linguaggio a provocare le complicazioni più gravi a
livello cognitivo, psicologico e culturale.
La sordità non può essere ridotta al semplice deficit
uditivo ma è una diversa funzionalità che riguarda tanto la
percezione sensoriale che le dimensioni cognitive,
culturali e relazionali.
Luca Des Dorides
Francesca Di Meo
Istituto Statale Sordi di Roma
Per un museo accessibile ai sordi: mediazione culturale tra testo e segno
La sordità è un determinato modo di essere nel mondo
L’accessibilità ai contenuti culturali per le persone sorde non può
prescindere dal prenderne in considerazione le
peculiarità linguistiche e culturali.
Luca Des Dorides
Francesca Di Meo
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Per un museo accessibile ai sordi: mediazione culturale tra testo e segno
ACCESSO AL TESTO
La sordità rende difficile l’apprendimento della lingua parlata e,
di conseguenza, rende difficoltosa la comprensione
del testo scritto ad essa correlato
Secondo l’Unione Europea la maggior parte dei sordi non riuscirà mai a padroneggiare
perfettamente il linguaggio parlato e quasi sempre la sordità preclude la piena padronanza
della lingua scritta (Risoluzione sulla Lingua dei Segni - 1998)
Luca Des Dorides
Francesca Di Meo
Istituto Statale Sordi di Roma
Per un museo accessibile ai sordi: mediazione culturale tra testo e segno
Le difficoltà di lettura possono essere notevolmente ridotte facendo uso
di particolari accorgimenti: utilizzo di font specifici, organizzazione
mirata del testo, utilizzo di periodi brevi, riduzione delle subordinate,
…..
Nonostante sia una strategia valida, ad elevata usabilità e sicuramente
utile l’utilizzo del testo scritto deve sempre tenere conto delle peculiarità
linguistiche e culturali di chi, come i sordi, non è incluso nel bagno
sonoro ed è escluso dall’apprendimento incidentale che esso
comporta
Luca Des Dorides
Francesca Di Meo
Istituto Statale Sordi di Roma
Per un museo accessibile ai sordi: mediazione culturale tra testo e segno
Queste peculiarità linguistiche e culturali determinano una situazione
diffusa contraddistinta da due fattori:
Vocabolario ristretto anche per quanto
riguarda il lessico di alto uso
Difficoltà di accesso
al significato
Conoscenze enciclopediche
radicalmente diverse
Difficoltà di comprensione
del senso
Luca Des Dorides
Francesca Di Meo
Istituto Statale Sordi di Roma
Per un museo accessibile ai sordi: mediazione culturale tra testo e segno
Il testo scritto, pur veicolato dal canale visivo,
non garantisce la piena accessibilità delle persone sorde
Non basta affidarsi al canale visivo ma occorre adattarlo
perché risulti funzionale dal punto di vista linguistico e culturale
Per ottenere ciò il testo deve sempre essere rimandato ad un
gruppo di revisione formato dagli stessi utilizzatori sordi
L’invito è a non dare mai nulla per scontato nel rapporto fra persona sorda e lingua
orale sia parlata che scritta (italiano)
Luca Des Dorides
Francesca Di Meo
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IL MUSEO IN SEGNI
“La lingua dei segni, che può essere a buon diritto considerata una lingua a tutti gli effetti, è
quella preferita se non l’unica usata dalla maggior parte dei sordi” (Risoluzione sulla
Lingua dei Segni - 1998)
Come lingua naturale la LIS è, quindi, il mezzo ideale per il
pieno godimento della vita privata, sociale e culturale
Fruizione piena significa soddisfacimento di quei bisogni che non sono solamente cognitivi,
ovvero acquisizione di conoscenze e informazioni, ma anche estetici, emotivi e relazionali.
Quindi una piena esperienza linguistica è fondamentale per una piena esperienza museale
Se rendere accessibile il testo scritto ha il vantaggio di una elevata
usabilità, il modo migliore per rendere accessibile
il patrimonio museale alle persone sorde è quello di
USARE LA LINGUA DEI SEGNI ITALIANA
Luca Des Dorides
Francesca Di Meo
Istituto Statale Sordi di Roma
Per un museo accessibile ai sordi: mediazione culturale tra testo e segno
Il Video LIS “Hendrik e Olivia: due anime una passione”, realizzato dall’ISSR per la postazione
multimediale del Museo Hendrik Christian Andersen di Roma, è un’importante dimostrazione di
come le istituzioni stiano iniziando a comprendere l’importanza dell’utilizzo della LIS.
Per la produzione del video non ci siamo rivolti ad un interprete ma
direttamente ad una persona sorda (Serena Conte)
Il lavoro di trasposizione/traduzione del testo in LIS è anche un
lavoro di riconfigurazione culturale
Rivolgersi direttamente alle persone sorde per la realizzazione dei
VideoLIS e coinvolgerle fin dalle fasi di progettazione è
un valore aggiunto fondamentale
Luca Des Dorides
Francesca Di Meo
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Per un museo accessibile ai sordi: mediazione culturale tra testo e segno
IL COINVOLGIMENTO DELLE PERSONE SORDE
- Garantisce un controllo delle dinamiche progettuali e realizzative
nei confronti delle specificità cognitive, linguistiche e culturali delle
persone sorde
- Favorisce la realizzazione di prodotti realmente efficaci
- Favorisce l’empowerment delle persone sorde
- Favorisce il dialogo interlinguistico/iterculturale tra opera/museo e
pubblico
Esistono anche motivazioni non immediatamente intuitive che
spingono a preferire l’utilizzo della LIS e il coinvolgimento delle
persone sorde
Luca Des Dorides
Francesca Di Meo
Istituto Statale Sordi di Roma
Per un museo accessibile ai sordi: mediazione culturale tra testo e segno
-Il lavoro di migrazione dal testo alla LIS arricchisce la Lingua dei Segni stessa imponendole la
creazione di un lessico specifico
- La creazione di un lessico specifico comporta un arricchimento della lingua e della cultura sorda.
In questo modo beni culturali materiali e beni culturali immateriali finiscono per sostenersi
a vicenda e arricchirsi reciprocamente
-La traduzione è necessariamente un lavoro di acquisizione di conoscenze e, quindi,
acculturazione. Il coinvolgimento di persone sorde significa che questa acculturazione viene
personificata in alcuni membri della comunità
- La creazione di un lessico, l’acculturazione e la presenza di referenti interni alla comunità
sorda significa passare da un orizzonte di accessibilità individuale a uno di accessibilità di
gruppo (o comunitaria)
Luca Des Dorides
Francesca Di Meo
Istituto Statale Sordi di Roma
Per un museo accessibile ai sordi: mediazione culturale tra testo e segno
Nel lavorare all’accessibilità per le persone sorde è fondamentale prestare attenzione
non solamente al prodotto ma anche al processo e alle sue ricadute
NON BASTA REALIZZARE UN PRODOTTO,
MA OCCORRE COSTRUIRE UN PERCORSO
Luca Des Dorides
Francesca Di Meo
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