Rassegna Stampa Martedì 01 Aprile 2014 Sommario Testata Data Pag. Titolo p. 1. EDITORIA Corriere della Sera 01/04/2014 27 Editoria - John Elkann (presidente del Lingotto): «Abbiamo salvato Rcs dal fallimento» (Bocconi 1 Sergio) Stampa (La) 01/04/2014 8 "Rcs stava per fallire abbiamo salvato il gruppo" 2 MF mercati finanziari 01/04/2014 11 Il Lingotto non scorpora Rcs (Montanari Andrea) 3 Italia Oggi 01/04/2014 1 Elkann: Rcs salvata da fallimento (Livi Marco) 4 Messaggero (Il) 01/04/2014 14 Comunicato del Cdr 5 Italia Oggi 01/04/2014 18 Chessidice in viale dell'editoria 6 Gazzetta dello Sport (La) 01/04/2014 34 Pirateria sul web Scatta la stretta contro chi scarica 7 Wall Street Journal Europe (The) 01/04/2014 27 Copyright Enforcement Shocks Some Thais 8 Pubblicità Italia Today 01/04/2014 25 Barilla, Unipol, Enel, Ford e Poste italiane per il nuovo ansa.it 10 Daily Media 01/04/2014 20 Stampa Alberto Peruzzo Editore torna in edicola con Like, il mensile dedicato al mondo dei social network 11 DailyNet 01/04/2014 2 CityNews: l'informazione locale che non ha più limiti 12 Italia Oggi 01/04/2014 18 Libération ricapitalizza con 4 mln (Odini Alessio) 13 Media Duemila 31/03/2014 1 Dal "South by Southwest" festival di austin, 3 lezioni di Giornalismo 3.0 (Rossignaud Maria Pia) 14 2. PUBBLICITA' Unità (l') 01/04/2014 19 E se la pubblicità fosse un bene? (Sebastiani Luca) 15 Fatto Quotidiano (Il) 01/04/2014 11 I politici calabresi e la stampa: sputi, minacce di rovina e rotative ferme (Musolino Lucio) 17 Ora della Calabria (l') 12 I detentori del 'Potere" non hanno recepito il duro monito del Cdr 18 3. ORGANISMI DI SETTORE 01/04/2014 Estratto da pag. Martedì 01/04/2014 27 Direttore Responsabile Diffusione Testata Ferruccio de Bortoli 411.400 Editorìa II presidente del Lingotto «Abbiamo salvato Rcs dal fallimento» Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress «Rcs un anno fa stava per fallire, i soci hanno dato il via libera al pacchetto di rifinanziamento, mancava la parte importante per completare l'operazione e per senso di responsabilità ci siamo impegnati a salvare il gruppo dal fallimento». Così John Elkann, presidente del Lingotto, ha sottolineato ieri l'impegno di Fiat nella società che pubblica il Corriere delta Sera. Impegno sul quale, ha detto l'amministratore delegato Sergio Marchionne, «non c'è stata alcuna divergenza: le decisioni mie e di John Elkann sono totalmente condivise». Rcs «si sta risanando, la dirczione è giusta e io condivido con John anche la scelta dell'amministratore delegato. Sono anch'io ad e vi assicuro che non è piacevole leggere di persone, magari soci di _______________ minoranza, che ti criticano tutti i giorni sui quotidiani mentre stanno gestendo al massimo possibile per fare andare bene le cose. Io darei loro lo spazio per fare ciò che devono. Se non sono alla pari dell'impegno, il consiglio farà quanto necessario, maper Decisioni II vertice del Lingotto ha «condiviso totalmente» le decisioni sulla Rizzoli, «che si sta risanando» il momento bisogna farli lavorare». Marchionne ha poi rimarcato che non c'è «alcuna intenzione di scorporare Rcs con la quotazione di Fiat Chrysler a New York. Resterà in pancia». Sulle ultime decisioni del consiglio Rizzoli, relative alla conversione delle azioni di risparmio e a una rappresentanza maggiore nel board degli azionisti di minoranza, Elkann ha detto che in assemblea il Lingotto «voterà a favore», aggiungendo che «non ci saranno altri investimenti in Rcs, la società non ne ha assolutamente bisogno». «Eravamo convinti che Rcs potesse essere una società normale. C'è stato un dibattito sul tema editori puri o non puri, ma il fatto è che le società editrici sono bene o mal gestite indipendentemente dall'assetto proprietario». «La cosa che a Sergio e a me da più soddisfazione, in una società che oggi ha più del 30% dell'azionariato in mano a investitori istituzionali, è che in un anno, da quando abbiamo preso questa responsabilità, le cose vanno molto meglio. La società anticiperà al 2014 quello che voleva fare nel 2015 e farà meglio di quello che si aspettava Lo vediamo anche dall'andamento del titolo in Borsa: dall'aumento di capitale ha guadagnato il 40%. Sono dati che confortano». S. Bo. O RIPRODUZIONE RISERVATA EDITORIA Pag. 1 Estratto da pag. Martedì 01/04/2014 8 Direttore Responsabile Diffusione Testata Mario Calabresi 234.856 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress "Rcs stava per fallire abbiamo salvato il gruppo" La quota resterà in capo a Fca Non ci saranno nuovi investimenti TORINO Alla fine John Elkann sbotta. «Diciamolo chiaramente: Rcs un anno fa era una società che stava per fallire. Come la Fiat. I soci hanno dato il via libera al pacchetto di rifinanziamento. Mancava una parte importante per completare l'operazione e per senso di responsabilità abbiamo deciso di Da tempo nel mirino per la sua decisione di impegnarsi nell'azienda editoriale milanese che controlla il Corriere della Sera, il presidente della Fiat non si tira indietro nell'af- TORINO Alla fine John Elkann sbotta. «Diciamolo chiaramente: Rcs un anno fa era una società che stava per fallire. Come la Fiat. I soci hanno dato il via libera al pacchetto di rifinanziamento. Mancava una parte importante per completare l'operazione e per senso di responsabilità abbiamo deciso di Da tempo nel mirino per la sua decisione di impegnarsi nell'azienda editoriale milanese che controlla il Corriere della Sera, il presidente della Fiat non si tira indietro nell'af- frontare un argomento che inevitabilmente eccita i media, e lo fa con il pieno e ostentato sostegno di Sergio Marchionne. Proprio Pad di Fiat Chrysler sgombra il campo dalle ipotesi di un'uscita della quota del 20% in Rcs dal perimetro del Lingotto, che controlla anche al 100% La Stampa. «Non abbiamo nessuna intenzione di scorporare Rcs quando Fiat Chrysler andrà in Borsa a New York. Resterà in pancia». Marchionne sgombra il campo anche dalle illazioni su divergenze con Elkann sulla gestione della partita editoriale. Con tanto di endorsment nei confronti del «collega amministratore delegato» Pietro Scott Jovane: «Per chiarirsi: io ho sempre condiviso e condivido con John la decisione di intervenire su Rcs e di sostenere il nuovo management e in particolare Pad. Nessuna divergenza fra noi, sono solo pettegolezzi». aggiungono Elkann e Marchionne, La sede del gruppo Rcs nessuna volontà di condizionare il Corriere della Sera. «Noi rispettiamo l'indipendenza di tutti e due i giornali - insiste Pad - Si sta mettendo su un fumetto che non esiste». E il presidente del Lingotto: «Fiat è azionista di Rcs da trent'anni. Non siamo stati né Sergio né io a decidere di entrare nell'editoria. Un anno fa stava per fallire, per senso di responsabilità ci siamo impegnati a salvare Rcs». Detto questo, Elkann precisa che non ci saranno altri investimenti del gruppo automobilistico nella società editoriale. Que sto significa che dopo la conversione delle azioni di risparmio in ordinarie, Fiat (primo azionista singolo, voterà a favore) accetterà di diluirsi dall'attuale 20,5 fino al 16%. «Due anni fa, quando si è trattato di rivedere il cda, abbiamo preso posizioni molto forti - spiega Elkann - Abbiamo ritenuto che fosse meglio un consiglio ridotto, non di venti persone, senza esponenti diretti degli azionisti. Abbiamo sempre lavorato affinchè Rcs potesse essere una società normalizzata. Quello che ha deciso il cda venerdì scorso va in questa dirczione: dalla conversione delle risparmio alla maggior presenza degli azionisti di minoranza. Quindi voteremo favorevolmente in assemblea». Novità non proprio positive, infine, dal fronte delle dismissioni. Secondo Claudio Sposito del fondo Clessidra, la trattativa per l'acquisto delle radio Finelco da Rcs è ferma. «E* una situazione molto complessa, ha bisogno di numerosi punti di quadratura». Il negoziato, tuttavia, «è possibile possa ripartire».[TEOCHI] oggi 20,5% oggi E la quota attuale del gruppo Rcs detenuta da Fiat oggi E la quota attuale del gruppo Rcs detenuta d 16% la diluizione La quota Fiat potrebbe ridursial massimo al 16 con la conversione Da Torino, a margine dell'assemblea che approva i conti 2013 di Fiat, il messaggio è forte e chiaro: è grazie al Lingotto se Rcs si è salvata. Detto questo, EDITORIA Pag. 2 Estratto da pag. Martedì 01/04/2014 11 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pierluigi Magnaschi 79.055 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress ELKANN E MARCHIONNE ESCLUDONO LO SPIN-OFF DELLA QUOTA NEL GRUPPO EDITORIALE E il Lingotto non scorpora Rcs I vertici Fiat sottolineano che dopo l'aumento di capitale la società di via Rizzoli non ha bisogno di altri mezzi freschi. Ma alcuni soci non hanno digerito conversione delle risparmio e voto di lista DI ANDREA MONTANARI Se non fosse stato per la Fiat, ora Rcs si troverebbe in tutt'altre condizioni. Anzi, forse addirittura non ci sarebbe più. «Un anno fa siamo intervenuti in Rcs per salvarla dal fallimento», ha ricordato il presidente Fiat John Elkann ieri durante l'assemblea dei soci a Torino. «Fiat è azionista del gruppo da trent'anni, non siamo stati né Sergio (Marchionne, nar) né il sottoscritto a decidere di entrare nel mondo dell'editoria». Rcs, ha aggiunto Elkann, «era una società che stava per fallire e la maggior parte dei soci aveva dato disponibilità a quello che era un pacchetto di rifinanziamento e di ricapitalizzazione, però mancava una parte importante per poter completare questa operazione e dunque per senso di responsabilità noi ci siamo impegnati a salvarla. Lo abbiamo fatto perché siamo convinti che la società poteva essere gestita e poteva essere una società normale». E soprattutto, per il numero uno della casa automobilistica piemontese, «due anni fa, quando si è trattato di rivedere il cda, abbiamo preso delle posizioni molto forti, abbiamo ritenuto che sarebbe stato importante avere un consiglio ridotto, si è ritenuto che era importante che non fossero in consiglio di esponenti diretti degli azionisti e abbiamo sempre lavorato nella dirczione in cui Rcs potesse essere una società normalizzata». Detto ciò, la Fiat non ha intenzione di fare altri acquisti sul mercato né di scorporare la partecipazione (20,55%), magari a favore di Exor. «Non abbiamo alcuna intenzione di scorporare Rcs quando Fiat Chrysler andrà in borsa», ha detto Sergio Marchionne. Mentre per Elkann «il gruppo editoriale non ha assolutamente bisogno» di altri capitali, ovvero oltre la tranche di aumento da 200 milioni già autorizzata ed eseguibile entro il 2015. Anche se la casa editrice di via Rizzoli l'anno COME PUÒ CAMBIARE L'AZIONARIATO RCS Diego Della Valle 8,99%______Intesa Sanpaolo 6,5% UnipolSai 5,65% Pirelli & C. 5,44% Fiat 20,55% PRE-CONVERSIONE AZIONI RISPARMIO Invesco 5,06% Famiglia Pesenti 3,82% Famiglia Rotelli 3,37% Urbano Cairo 2,84% Diego Della Valle 7,2% Rat 16,44% I POST-CON VERSIONE« AZIONI RISPARMIO Intesa Sanpaolo 5,2% UmpolSai 4,52% Pirelli & C. 4,36% ____Invesco 4,05% I Famiglia Pesenti 3,04% Famiglia Rotelli 2,7% Urbano Cairo 2,28% GRAFICA MF MILANO FINANZA milioni di rosso del 2012. «La no», la presa potrebbe rafforzarsi ancora di più. Infatti alcuni degli altri soci di Rcs (si vedano tabelle in pagina), come Diego Della Valle o la famiglia Rotelli, non avrebbero digerito del tutto le scelte del board e dell'ad Pietro rinnovo anticipato del cda otterrà il Scott Jovane, che amplieranno beneficio maggiore dalle decisioni ancora di più il flottante, oltre il prese venerdì dal cda di Rcs visto 30%, ma obbligheranno a riflessioni sulle possibili alleanze o l'attuale peso di Fiat nel capitale. intese per strappare il maggior Perché con la possibile conversione delle azioni risparmio numero di consiglieri possibili, pro di categoria A e B in titoli ordinali o contro Fiat. «La cosa che da più soddisfazione è che più del 30% è - operazione apin mano a investitori istituzionali», ha concludo Elkann, (riproduzione prezzata da Piazza Affari e dai broker perché porterebbe in dote riservata) cosa che a Sergio e a me da più soddisfazione è che in un anno, da quando abbiamo preso questa responsabilità, le cose vanno molto meglio», ha detto Elkann. Che probabilmente in caso di alla casa editrice oltre 60 milioni - e con la decisione di garantire i Quotazioni, altre news e analisi due terzi del nuovo consiglio di su www.milanoflnanza.it/rcs amministrazione alla prima lista scorso ha perso parecchio: oltre (e un terzo alle minoranze), e 200 milioni dopo gli oltre 500 quindi a quella «made in Tori- EDITORIA Pag. 3 Estratto da pag. Martedì 01/04/2014 1 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pierluigi Magnaschi 78.551 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Elkann: abbiamo salvato Rcs dal fallimento. Ora va meglio Lift (•pag II presidente di Fiat difende le scelte sulla casa editrice: per senso di responsabilità Elkann: Rcs salvata da fallimento Marchionne: si sta risanando. La quota resterà in panda DI MARCO LIVI Per senso di responsabilità ci siamo impegnati a salvare Rcs dal fallimento. Oggi le cose in azienda stanno andando molto meglio e perciò non ci sarà nessun altro investimento, perché non ne ha assolutamente bisogno». È questa in sintesi la posizione su Rcs espressa ieri da John Elkann, presidente di Fiat, che ha precisato che l'intervento del gruppo automobilistico nell'editrice è stato un'azione di responsabilità. «Se non avessimo affrontato il problema Rcs sarebbe fallita», ha detto Elkann durante la conferenza stampa successiva all'assemblea dei soci, ricordando che il Lingotto è azionista di Rcs da 30 anni. «Né Sergio (Marchionne, ndr) né il sottoscritto abbiamo deciso di entrare nel mondo dell'editoria. Un anno fa la società stava per fallire, i soci un anno fa hanno dato disponibilità a un pacchetto di rifinanziamento, mancava una parte importante per poter completare la ricapitalizzazione e dunque per senso di responsabilità ci siamo impegnati a salvare Rcs dal fallimento», ha spiegato Elkann, secondo cui Rcs si sta avviando verso un percorso di normalizzazione. «Esiste un grande dibattito su editori puri o impuri, la realtà e che le società editrici, come le altre del resto, indipendentemente dall'assetto proprietario sono bene o male gestite», ha proseguito il presidente. «La cosa che a Sergio e a me da più soddisfazione è EDITORIA che in un anno, da quando abbiamo preso questa responsabilità, le cose stanno andando molto meglio, con risultati in linea con quanto annunciato. Rcs è una società che anticiperà nel 2014 ciò che dovrà fare nel 2015 e farà meglio di ciò che ci aspettavamo. E quest» lo vediamo anche dall'andamento del titolo in Borsa». Sergio Marchionne dal canto suo è uscito allo scoperto sulla questione Rcs sgombrando il campo dalle speculazioni circolate negli ultimi giorni. «Non abbiamo nessuna intenzione di scorporare la quota in Rcs», ha affermato l'a.d. di Fiat. «La partecipazione rimarrà in pancia anche dopo la quotazione a Wall Street. Rcs si sta risanando. La dirczione è quella giusta», ha aggiunto l'amministratore delegato di Fiat e Chrysler, sottolineando la necessità di dare tempo ai vertici per dimostrare la validità delle misure di risanamento messe in atto. Marchionne, che ha parlato di «decisioni totalmente condivise» con il presidente John Elkann per smentire recenti indiscrezioni su contrasti in merito all'investimento della Fiat nel capitale della casa editrice e alla scelta dell'a.d. Pietro ScottJovane, ha spiegato come il Lingotto abbia «affrontato un problema nella convinzione che se non l'avesse fatto Rcs sarebbe fallita». «Non c'erano alternative, non c'era nessuno disposto ad investire» al posto di Fiat, ha proseguito il top-manager italo-canadese, che per allontanare le critiche sull'investimento del Lingotto ha ricordato il miliardo di risorse impegnate dal 2004 sui fornitori per garantirne la stabilità. Per quanto riguarda le vicende societarie di Rcs, invece, ieri Claudio Sposito, numero uno del fondo Clessidra, ha detto che la trattativa con Rcs per la quota detenuta dal gruppo editoriale in Finelco, la società cui fanno capo tra le altre Radio 105 e Radio Monte Carlo si è fermata. «È una situazione molto complessa, che ha bisogno di molti punti di quadratura che al momento non ci sono», ha detto Sposito a margine di un convegno. È ancora possibile però che il dialogo si sblocchi e si giunga a un accordo. Pag. 4 Estratto da pag. Martedì 01/04/2014 14 Direttore Responsabile Diffusione Testata Virman Cusenza 170.523 Comunicato del Cdr Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress La società editrice II Messaggero ha aperto la procedura per il licenziamento di cinque giornalisti, (quattro articoli 2 e un articolo 1) in base alle norme della legge 223/91. Si tratta di un gesto grave e inaccettabile, attuato mentre è ancora in corso lo stato di crisi dichiarato ai sensi della legge 416/81, ossia la specifica normativa preposta a regolare le situazioni di difficoltà aziendale nel settore dell'editoria. Questo stato di crisi, il secondo in pochi anni, ha permesso all'azienda di ridurre sensibilmente i propri costi con l'uscita di 25 colleghi articolo 1 (dopo i quasi cinquanta usciti con il precedente). Altri risparmi di spesa sono stati ottenuti con sacrifici a carico dei giorna listi e dei poligrafici. In tutti questi mesi la redazione e il Cdr, consapevoli della situazione di grave crisi che investe tutto il settore, si sono mossi con senso di responsabilità avendo come unico obiettivo il rafforzamento del giornale e la difesa della sua qualità. Il Cdr ritiene che l'applicazione della legge 223 al settore editoriale, fortunatamente appena sventata a prezzo di dure lotte dai colleghi dell'Adnkronos, sia un'eventualità da scongiurare a tutti i costi. Dichiara quindi fin d'ora impraticabile la scorciatoia dei licenziamenti collettivi e si prepara ad assumere tutte le iniziative necessarie per sbarrarla nei fatti. Il Cdr EDITORIA Pag. 5 Estratto da pag. Martedì 01/04/2014 18 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pierluigi Magnaschi 78.551 CHESSIDICE IN VIALE DELL'EDITORIA Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Yahoo! si prepara a lanciare la sfida a YouTube. Senza rivali per anni fino a diventare il terzo sito al mondo per traffico, ora YouTube potrebbe subire l'attacco del gruppo californiano guidato da Marissa Mayer. La media company infatti starebbe contattando alcune delle star e dei canali del sito per la condivisione di video per mostrare loro il progetto targato Yahoo! mettendo sul piatto dei produttori maggiori introiti rispetto al concorrente. Da tempo la cura messa in atto dall'amministratore delegato sta cercando di portare il gruppo verso la produzione di video: la società aveva per esempio cercato di acquistare senza successo la francese DailyMotion, un sito per la condivisione di contenuti video. Alcu- ne fonti interne all'azienda sottolineano che Yahoo!potrebbe addirittura comprare Vimeo, la piattaforma di condivisione di video di alta qualità e usata da filmmaker, pubblicitari e artisti. Endemol acquisisce Artists Studio. La società di produzione e distribuzione di programmi tv ha annunciato ieri di aver acquisito la società internazionale di produzione di fiction Artists Studio, che realizza pronto per la fine del 2014. Fcp, pubblicità sulla radio a +9,4% a febbraio. Secondo i dati dell'Osservatorio Fcp-Assoradio il fatturato pubblicitario della pubblicità nazionale radiofonica a febbraio è stato pari a 22 milioni di euro, in crescita del 9,4% rispetto al 2013. «L'ottimo dato di febbraio è un ulteriore segnale di crescita della radio che conferma la partenza positiva già rilevata nel mese di gennaio», commenta Paolo Salvaderi, presidente di Fcp-Assoradio. «Le prime indicazioni incoraggianti che stiamo rilevando anche sul mese di marzo ci rendono fiduciosi sulla possibilità di archiviare il primo trimestre dell'anno con una crescita significativa per il comparto». Triboo Media, raddoppia l'utile. Triboo Media, azienda indipendente specializzata Oriente. Mondo Tv ha sottoscritto con Mediasat International un accordo di licenza per la trasmissione di programmi della library di terze parti su Eptv, canale pubblico in Algeria, verso tutta l'area medioorientale e il nord Africa per un periodo di due anni. Marissa Mayer Gillian Anderson nella pubblicità online e quotata sul mercato Aim Italia di Borsa italiana a marzo, ha chiuso il 2013 con un fatturato consolidato a 21,12 milioni di euro (in crescita del 10,3% rispetto mentre il Margine operativo lordo è stato a 3,62 milioni di euro (+38%) e il risultato netto è raddoppiato da 1,22 tra gli altri The Fall, con Gillian Anderson a 2,48 milioni di euro. Anica, al via la piattaforma streaming on demand. È (attrice di The X-Files, The Last King of attiva Scotland.) e Jamie Dornan (protagonista di Fifty Shades of Grey, Once Upon a Time). Creata e scritta da Alan Cubiti, è ancora una delle due fiction di maggior successo di BBC 2. Tra i titoli prodotti precedentemente da Artists Studio ci sono Combat Hospital per ABC e Thorne per Sky UK. Endemol distribuirà su scala mondiale le produzioni di Artists Studio inclusa la seconda stagione di The Fall, che sarà prodotta nel 2014 (6 episodi da un'ora per BBC 2); e altre produzioni in via di definizione per i broadcaster inglesi e americani. Artists Studio incorpora anche la consodata Far Moor Media, specializzata in servizi di produzio da ieri la piattaforma streaming anicaondemand (www. anicaondemand.it), nata dalla sinergia tra Anica (Associazione nazionale industrie cinematografiche audiovisive e multimediali) e Can - Cross advertainment network, in partnership con MYmovies.it. La piattaforma, sintetizzata nella sigla Onde, spiegano i partner, «rappresenta la prima proposta di cinema indipendente in digitale creata dalla rete dei produttori e dei distributori italiani, in partnership con importanti player del mercato». La piattaforma offre, in maniera controllata e protetta, film, serie e programmi televisivi, ma anche documentari e audiovisivi in genere; comprende non solo un'offerta rivolta ne come le prevendite, la definizione degli all'utente finale, ma anche accordi, la gestione dei diritti e il casting, servizi in grado rivolti a un ampio portafoglio di produttori internazionali di fiction. Il progetto più recente di Far Moor è Jonathan Strange & di supportare altre piattaforme Mr Norrell (BBCl, BBC America, Space), presenti sul mercato. Mondo Tv, di cui al momento sono in corso le riprese intesa con Mediasat per trasmissione e che dovrebbe essere in Medio EDITORIA Pag. 6 Estratto da pag. Martedì 01/04/2014 34 Direttore Responsabile Diffusione Testata Andrea Monti 231.779 Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Pirateria sul web Scatta la stretta contro chi scarica Nuove norme: per i provider sanzioni fino a 250 mila euro Nessuna penale agli utenti Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— FRANCESCO RIZZO L'obiettivo è combattere il download illegale di musica, libri, software. Ma incombono già due ricorsi sulla normativa anti-pirateria che l'Agcom, il garante per le comunicazioni, ha varato proprio ieri. Come funziona? Chiunque sia autore o proprietario di un'opera, può segnalare l'abuso all'Agcom, sul sito ddaonline.it: l'autorità, che ha 35 giorni (12 nei casi più gravi) per intervenire, contatta il provider che da accesso al web e quello che ospita il sito su cui appaiono il brano o il film «illeciti», ma pure l'utente che lo ha pubblicato e il gestore della pagina. Se il contenuto scompare, il caso si chiude. Di massa Altrimenti, i soggetti coinvolti possono difendersi entro 5 giorni: comincia un confronto di ragioni, online, al termine del quale, se la violazione è accertata, il contenuto va rimosso in 3 giorni. L'Agcom agisce anche se il provider è all'estero, ponendo un filtro. La multa per chi non obbedisce può arrivare a 250mila euro. Diventa insomma più pericoloso scaricare una foto o un album? «Lo scopo è colpire fenomeni di pirateria di massa», spiega l'Agcom: il regolamento non interessa gli utenti che aggirano il diritto d'autore con download o streaming. Ma chi contesta il provvedimento osserva che non sarà facile per il garante gestire il flusso di segnalazioni, in un oceano, il web, che muta di continuo e nel quale il delicato tema del diritto d'autore coinvolge anche quello della libertà di informazione e critica. Di più: l'Agcom assume poteri che prima erano solo della magistratura. Pure su questo vertono i ricorsi al Tar. L'autorità replica: c'è una direttiva Ue e lo scopo è promuovere la fruizione legale. C RIPRODUZIONE RISERVATA DOWNLOAD ILLEGALE VIGILERÀ L'AGCOM È In vigore una nuova direttiva ano-pirateria online DIOMEDE È In vigore una nuova direttiva ano-pirateria online DIOMEDE EDITORIA Pag. 7 Estratto da pag. Martedì 01/04/2014 27 Direttore Responsabile Diffusione Testata Patience Wheatcroft (non disponibile) Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Copyright Enforcement Shocks Some Thais BY JAMES HOOKWAY Phra Pradaeng, Thailand The land of fake Rolex watches, knockoff DVDs and counterfeit Viagra is now discovering copyright, and it is coming as a bit of a shock for many Thais. This laid-back Buddhist kingdom isn't exactly a bastion of intellectual property protection. All manner of knockoffs are available for sale on the neon-lit sidewalks of the capital, Bangkok, ensuring Thailand has a prominent place on numerous intellectual property blacklists. There is even a museum of counterfeit goods in downtown Bangkok. This free-for-all extends to local music, too. Boonserm Panyasamphan says he doesn't mind if other bands play his group Turbo's best known hit, an erotically charged footstomper called "I Have an Itchy Ear." He has made a living out of other people's songs for years as his traveling burlesque tours the country, complete with dancers decked out in tiaras and feather boas. "We play whatever people want to hear," says Mr. Boonserm, who is 48 years old with a shock of black, spiky hair. The country's largest music publisher would rather he didn't, though, not unless he pays an annual fee to play its songs. Something similar happens in many countries, where broadcasters, live music venues and other establishments pay for the right to perform copyrighted songs. Now the Thai publisher, GMM Grammy, says its is pi eparing lawsuits to collect performance fees of up to $7,600 a year directly from artists to help offset losses from piracy and illegal downloads. In some ways, this newfound litigiousness shows how Thailand's economy is evolving to produce more sophisticated goods and services "Thailand is movmg on from says intellectual property attorney Suebsiri Taweepon, who has pursued dozens of cases at Bangkokbased law firm Tilleke & Gibbons. A decade ago, many of the fakes on sale in Bangkok were produced m local factories. Mr. Suebsiri used to go out with the police as they confronted street vendors on raids of the city's EDITORIA most notorious markets for fake goods. "I saw plenty of drama/' he says. Today, Thai firms are claiming intellectual property breaches to protect their businesses. They include a local television station that claims to own the copyright to whistles shaped like lightning bolts. The whistles are a popular symbol of antigovernment street protests here and the TV station, Blue Sky, has instructed its security guards to grab any whistles it reckons are fakes. Another firm creating novel household furniture and lighting, Propangandist, is taking legal action against distributors of illegal knockoffs of its most famous products, including a lamp resembling a boy urinating. A pair of Thai supermodels, meanwhile, attempted and failed to copyright their catwalk struts. GMM Grammy's moves to rein in the country's musicians are creating uproar, though, and Mr. Boonserm and others are pushing back. They argue that in the style of the Thai country music they play, known as Mor Lam, performers have been copying and embellishing each other's songs for generations, just as old blues tunes in the U.S. evolved over the course of years or even decades. The rapid-fire music, featuring almost rap-like lyrics over a thumping, propulsive beat, traces its origins to Thailand's northern neighbor, Laos. During that country's civil war, both sides tapped Mor Lam performers to give them an edge in the propaganda war, with the winning Communist side maintaining a roving troupe of singers until well into the 1970s. Later, the music was popularized by mass migrations from Thailand's Laos-influenced northeast to the rest of the country. Today, Mor Lam is thoroughly mainstream, albeit with some contemporary flourishes. Yinglee Surjumpol's hit "Your Heart for My Number" typifies the new breed of Mor Lam performances. On one hand it revolves around traditional Mor Lam beats and coy lyrics such as "I really want to tell you how cute you are, but I'm still a lady so that wouldn't be appropriate." But it also has some modern flourishes, including face-melting rock guitar breaks. The fusion is wildly popular, and the song last year was adopted as the unofficial anthem for the Thai women's volleyball team. Kilt Thomas runs the music business at GMM Grammy, which owns the song, along with 40,000 tracks. He says Ms. Yinglee's performance is typical of the way the company is livening up the industry. "We provide something new, some atmosphere and feeling," he says, and reckons other performers should do the same instead of playing other people's songs. Mr. Boonserm and scores of other musicians including prominent bandleader Kriangsak Prichawutiwat have descended on television studios in Bangkok to demand their rights to extempo rize and riff however they like. And m tried-and-tested music biz fashion, they are also organizing their own Live Aid-style concerts to pressure Thailand's government to soften the country's copyright laws "We have to make a living," Mr. Kriangsak says. At one recent show here in Phra Pradaeng, just south of Bangkok, singers and dancers took turns to perform or make speeches while audience members danced and cheered. Some performers used the occasion to try out their own material. Mowgli, a duo of rappers performing with a Mor Lam back beat, spat out some new rhymes. "These days everything is owned. I wanna sing a song but someone owns it," they rapped. "So I'll play a Mowgli song, a jungle boy song." The backdrop i esembled one of the Buddhist temple fairs that traveling Mor Lam bands regularly play, complete with children's slides, cotton candy, and spicy fishball stalls. Many of the audience were migrant workers from Thailand's northeast. An old man danced in front of the stage in a ragged shirt and bare feet while Pag. 8 Martedì 01/04/2014 27 Direttore Responsabile Diffusione Testata Patience Wheatcroft (non disponibile) Thai duo Mowgli at a concert to popularize changes to copyright laws. 'I wanna smg a song but volunteers rustled up some of the someone owns it/ they rapped. 50,000 signatures they need for Thailand's parliament to review the country's copyright laws. "I think the record labels should let people sing whatever songs they like," said one fan, 45year-old Damrong Lapoh. "It's like free advertising." Backstage, Sodsai Rungpothong, at 62 one of the grandees of the scene, argued that point, too, saying that traveling Mor Lam bands help popularize GMM Grammy's songs. "We are all Thai. Can't we just get along?" he said. —Wiiawan Watcharasakwet contributed to this article. Musicians have gone to TV studios in Bangkok to demand their rights to extemporize and riff however they like. Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Estratto da pag. EDITORIA Pag. 9 Estratto da pag. Martedì 01/04/2014 25 Direttore Responsabile Diffusione Testata Giovanni Danielli 15.000 VEESIBLE FIRMA DIVERSI PACCHETTI DI SPONSORIZZAZIONE BARILLA, UNIPOL, ENEL, FORD E POSTE ITALIANE PER IL NUOVO ANSA.IT Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress NAVIGAZIONE ANCORA PIÙ INTUITIVA E NUOVA MODALITÀ DI FRUIZIONE RESPONSIVE RESTYLING GRAFICO ED EDITORIALE DI ANSA.IT CON VEESIBLE Ansa it, agenzia di informazione m Italia con circa 130 milioni di page view e 12 milioni di unique browser (fonte Webtrekk mese, media ultimo trimestre mensili), si rifa il look Da due settimane il sito è online con una veste nuova, restylmg grafico ed editoriale, che unisce innovazione e usabihtà, e rinforza ulteriormente la partnership editoriale con Veesible, la concessionaria digital del gruppo Tiscali Gra zie all'autorevolezza dei suoi contenuti, Ansa it ha saputo conquistare negli anni una platea altamente partecipativa e fidehzzata, diventando una realtà di riferimento nelle pia nificazioni di digital advertising La strategia di restylmg è stata condivisa proattivamente con lo staff di Veesible, da anni partner dell'editore per comunicare la qualità del suo prodotto editoriale e massimizzare la visibilità dei progetti advertising Ansa it, da anni ormai rappresenta uno degli irrinunciabih media pubbhcitari al servizio delle aziende che ricercano un target news di qualità II brillante riscontro da parte degli sponsor dell'iniziativa di lancio fa prevedere un rinnovato appeal nei confronti della versione digital e mobile del sito CONTINUA A PAC 30 (Segue dalla prima) Per il lancio del nuovo Ansa.it, Veesi ble ha ideato diversi pacchetti di sponsorizzazione con 'obiettivo di offrire grande visibilità ai brand che si associano a un restylmg cosi importante I mam sponsor che hanno sposato il progetto nelle prime due setti principali social network, prevedendo anche l'inserimento di finestre sul mondo Twitter e Facebook all'interno delle notizie stesse, e valorizzando l'attività di social seeding oggi molto ricercata dagli investitori del mercato digita mane di messa online sono Barilla, Unipol, Enel, Ford e Poste Italiane II restylmg, online da pochissimi giorni, fecalizza l'attenzione sulla riorganizzazione della grafica e dei contenuti, strutturati m macro aree, ognuna con un focus specifico sulla notizia 'm primo piano' Questa semplificazione estremamente userfriendly ha reso la navigazione del sito ancora più intuitiva, e la nuova modalità di fruizione responsive offre al pubblico un'esperienza completa e innovativa tra i siti di informazione II sito si presenta con un taglio maggiormente socialoriented e offre opportunità di condivisione dei contenuti sui EDITORIA Pag. 10 Estratto da pag. Martedì 01/04/2014 20 Direttore Responsabile Diffusione Testata Vittorio Parazzoli 9.000 Stampa Alberto Peruzzo Editore torna in edicola con Like, il mensile dedicato al mondo dei social network Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Tiratura di 60.000 copie, raccolta gestita internamente Alberto Peruzzo Editore, sto nca casa editrice di Milano, operativa negli ultimi anni nel settore dell'editoria di libri illu strati di grande formato, torna nel le edicole italiane con Like, il nuo vo magazine interamente dedicato al mondo dei social media con indi cazioni su come utilizzare i nuovi ca nah in modo profittevole II mensile e nelle edicole da ieri, con una tiratu ra di 60000 copie e un costo di 3,90 euro La raccolta e gestita interna mente, mentre il progetto, da mag gio, si arricchirà anche della versione digitale A dieci anni esatti dalla nasci ta di Facebook, il social network che ha rivoluzionato il modo di comun care di oltre un miliardo di persone in tutto il mondo, di cui 27 milioni solo n Italia, Like e la rivista che prende il nome proprio dall'opportunità offer ta su Facebook di apprezzare status, immagini e video postati dagli uten ti con il celebre tasto "mi piace" Diret to da Alessandro Peruzzo, il giornale e la guida più completa e aggiorna ta per vivere al meglio l'universo so cial e scoprire ogni mese non solo contenuti più interessanti, ma anche tutti i più recenti strumenti, applica zioni e trucchi utili a migliorarne Tap proccioe l'utilizzo da ogni dispositivo, smartphone,tabletoPC Like e la rivi ne della scorsa settimana di Oculus VR, azienda californiana leader nella tecnologia della realta virtuale E an cora notizie sulla vita "social"di perso naggi famosi, curiosità dal web e pra tici suggerimenti "II mondo dei social network e in continua evoluzione e riteniamo indispensabile offrire ai let ton un mezzo alternativo al digita le, per tenersi informati e aggiornati su cio che accade in Internet," spie ga Alessandro Peruzzo, direttore re sponsabile di Like "Un italiano su due e sui social, ma non tutti ne conosco no il funzionamento, i rischi, le poten zialita Con la nuova rivista ogni mese garantiremo le notizie più rilevanti e migliori suggerimenti per approccia Alessandro Peruzzo sta per tutti, con rubriche dedicate a principianti sui primi passi per impa rare a navigare nei social, compren dere le impostazioni di base e iniziare ad arricchire i propn account Per i più esperti, pagine dedicate alle nuove tecnologie e soluzioni, alle più recen ti applicazioni disponibili nel mondo della fotografia, dei giochi, della mu sica, con approfondimenti dedicati ai social più gettonati, tra i quali Face book, Twitter, Instagram, YouTube e Google+ Non mancheranno cons gli utili sui temi relativi alla sicurezza e alla privacy digitali e al corretto utiliz zo per evitare spiacevoli episodi noti legati al cyber bulhsmo tra i più gio vani Ci sarà una rubrica dedicata alle acquisizioni effettuate da Facebook, partendo da Instagram nel 2012, alla recente operazione del valore di 16 miliardi di dollari per l'investimento in WhatsApp, per arrivare all'acquisizio EDITORIA Pag. 11 Estratto da pag. Martedì 01/04/2014 2 Direttore Responsabile Diffusione Testata Daniele Bologna 4.000 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress CityNews: lìnformazione I locale che non p ha più limiti LA SOCIETÀ, FONDATA NEL 2009, PUÒ CONTARE SU U N I BACINO DI UTENZA DI 36 DI CITI/ Network Citynews, l'informazione locale online che non ha più limiti _ di DAVIDE SECHI Nata nel 2009, la società può oggi contare su un bacino di utenza di 36 mln di cittadini ed è ormai stabilmente nella top five dei quotidiani in rete ca il 42% A cinque anni dal la nascita possiamo contare su u n baci no di utenza di 36 milioni di cittadini, il che ci posiziona nella top five dei quotidiani online Co pnamo a tutt'oggi 39 province e forniamo 800 news al giorno» IN CHE MODO VIENE MAGGIORMENTE FRUITO IL VOSTRO SERVIZIO «La nostra utenza e per il 48% dedita al desktop, per il 40% ci legge tramite smar Iphone, mentre il 12% ci visita mediante tablet, il che equivale, rispettivamente a 13,2 milioni di utenti, a 11 mln e a 3,2 mln La particolari che ci distingue da la concorrenza sta nell'offerta gratuita della funzione mobile» SI PARLA DI CITIZEN JOUNALISM: COME POSSIAMO DEFINIRLO «Anche in questo caso i numeri ci vengono in aiuto mensilmente possiamo contare su circa 15000 news, foto, video e articoli che provengono dai lettori che da consumatori/fruitori si trasformano in produttore di notizie Un rappor to stretto che si avverte anche a livello social su Facebook vantiamo 1 522000 fan complessivi per tutte le edizioni, il che, tra l'altro, favorisce non poco le poh tichedi social marketing» PER QUEL CHE CONCERNE LA RACCOLTA «La nazionale e curata da Fox, facente capo alla NewsCorp, e raccoglie circa il 40% del nostro totale II resto lo fa la locale L'obiettivo e fare crescere ancora di più quest'ultima,con un rapporto 70% a 30%» SUL FRONTE DELLE EDIZIONI «Siamo partiti nel 2009 e nel breve volgere di un biennio siamo arrivati a 37 edizio ni Poi c'è stato uno stop Quando siamo ripartiti, abbiamo avviato un programma di partnership, ovvero apertura di edizioni legate a determinati partner Quest'an no e stato inaugurato il Lecco Today, poi il Brindisi Report, una terza e alle porte Nel corso dell'anno speriamo di aggiungere un ulteriore blocco di tre» Grandi temi certo, globalizzazione imperante ovvio, il giardino del vicino e sem pre più verde e fuori dal nostro solito circondano chissà mai cosa può accadere Si, ma chi si occupa dell'informazione locale7 Magari proprio gli stessi cittadini Possibile7 Certo, soprattutto se ben motivati da Citynews, il primo vero network di informazione locale online, sorto nel 2009 e oggi protagonista un po'ovun que in Italia con ben 39 edizioni, le ultime due freschissime Lecco Today e Brm disi Report Una realta che ci siamo fatti raccontare da Fernando Diana, insieme a Luca Lani, founder e ceo del progetto I NUMERI, NON SARANNO POETICI MA SOLITAMENTE NON MENTONO: COSA RACCONTANO DI CITYNEWS AL PRINCIPIO DEL 2014 «Ci dicono che le page view sono mensilmente 64 milioni, mentre 27400000 sono le visite al mesee 14650000 sonogli utenti unici La penetrazione e di cir EDITORIA Pag. 12 Estratto da pag. Martedì 01/04/2014 18 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pierluigi Magnaschi 78.551 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress FRANCIA Libération ricapitalizza con 4 mln DI ALESSIO OPINI Liberation, il quotidiano della sinistra francese fondato nel 1973, oggi controllato principalmente da Edouard de Rothschild e Bruno Ledoux (presidente del consiglio di sorveglianza), continua a versare in grave crisi economica, praticamente senza più fondi per andare in edicola. Giovedì scorso, come ricorda Le Monde, Libération ha annunciato con un comunicato di voler aumentare il capitale «a circa 18 milioni di euro, almeno». Di questi, «4 milioni saranno versati a breve, cosa che avrebbe per conseguenza di diluire totalmente l'azionariato attuale». Una decisione approvata all'unanimità dal consiglio di sorveglianza, che ha annunciato un piano di sviluppo incentrato sul quotidiano, ma che cercherà di diversificare le fonti di ricavo in senso digitale, video, forum e di uno spazio culturale nella sede del giornale. ——— ©Riproduzione riservata——H EDITORIA Pag. 13 Lunedì 31/03/2014 1 Direttore Responsabile Diffusione Testata Maria Pia Rossignaud (non disponibile) Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Estratto da pag. EDITORIA Pag. 14 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Estratto da pag. Martedì 01/04/2014 19 Direttore Responsabile Diffusione Testata Luca Landò 29.397 fosse un bene La provocazione: guardiamo le cose per come sorto, non per come dovrebbero contemporanea sia nelle cose e che la pubblicità ne costituisca la discorsività pubblica, ebbene, è la tesi sostenuta e argomentata da Emanuele Coccia con grande chiarezza e capacità di persuasione. Il libro che il giovane filosofo ha appena pubblicato dal Mulino espone la sua tesi già dal titolo, II bene nelle cose, precisando nel sottotitolo, affinchè chi abbia strabuzzato gli occhi si rassicuri di aver ben inteso, «La pubblicità come discorso morale». Si tratta di una presa di posizione controcorrente, una sfida LUCA SEBASTIANI SE Cl SI SOFFERMA UN ATTIMO A PENSARCI, al senso comune piuttosto diffu La riflessione In un saggio edito dal Mulino il filosofo Emanuele Coccia sfida il senso comune che considera il consumismo come la causa prima della corruzione del mondo morale IN EFFETTI QUANDO SI PARLA DI MERCI SI UTILIZZA VOLENTIERI UN VOCABOLARIO D'ORDINE MORALE. DEGLI OGGETTI DICI AMO CHE SONO BENI E NE PARLIAMO SPESSO IN TERMINI DI VALORE. ECCO, BENE E VALORE, SOHO senza dubbio due categorie che strutturano l'etica, qualsiasi etica, dalla più elaborata filosoficamente a quella più prosaica, popolare, vernacolare. Ciò detto, allora ci si potrebbe chiedere se ci sia una morale della mercé. Se forse dopo la morte di dio e delle patrie, non siano proprio gli oggetti che compriamo, consumiamo e desideriamo a configurare l'orizzonte morale della nostra quotidianità, magari surrettiziamente, magari senza che ce ne fossimo mai accorti. È mai possibile Per quanto incongruo ci possa apparire l'accostamento di un maglione di moda, di un paio di scarpe o di un nuovissimo smart phone con tutto ciò che concerne il Bene e quanto di più Alto qualifichi l'umanità, che la moralità PUBBLICITA' so che considera il consumismo come la causa prima della corruzione del mondo morale e la pubblicità come un subdolo strumento incantatorio che illude le anime semplici spingendole nel girone infernale del consumo che ingrassa il capitale. Il discorso di Coccia però non è affatto indulgente sulle logiche del capitalismo, le sue storture e i bassi istinti che tende a liberare, ma invita ad una sospensione del pregiudizio per guardare con realismo e occhio antropologico alla fonte attuale della morale, perché altrimenti si rischia di scambiare l'etica con la satira, come ha scritto Spinoza, cioè di costruire una morale a partire da come si vorrebbe che l'uomo fosse piuttosto da come in effetti è. E com'è l'uomo contemporaneo? Al di là di ogni apriori, è difficilmente contestabile che la società contemporanea si qualifichi rispetto al passato per la pletorica presenza nelle nostre vite di merci, di oggetti che non sono semplici Pag. 15 Estratto da pag. Martedì 01/04/2014 19 Direttore Responsabile Diffusione Testata Luca Landò 29.397 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress appendici o ornamenti parassitari, ma parte in- imperitura eternità dell'Etica, ma già criticare la li BENE NELLE mercé per la corruzione che diffonde è una tegrante e strutturante della vita collettiva e del COSE conferma di come gli oggetti scambiati e suo luogo proprio, la città. I muri che ci circondano rigurgitano di questi oggetti che le consumati abbiano attinenza con il discorso pubblicità rendono parlanti. E non a caso. Da morale. Se poi i moralisti scendessero sempre, ci dice Coccia con intuizione genealogica, dall'iperuranio e si aggirassero con lo sguardo il muro è gesto politico che separa e organizza il dell'antropologo tra i cittadini senza più patria, suo spazio proprio, ma anche schermo su cui si né dei in cielo e in terra, forse comincerebbero a proietta l'immagine con cui la comunità politica si capire come ogni epoca si arrangi a fare con rappresenta, si pensa e sogna. Forse sin dai tempi quello che ha sotto mano, anche se è poco. delle grotte paleolitiche in cui l'uomo appariva a sé attraverso le pitture rupestri. L'epigrafia dimostra per esempio come nell'antichità i muri fossero il luogo privilegiato del discorso pubblico: vi si celebrava lo Stato, gli dei e gli eroi, i morti. Come nei muri delle chiese si celebreranno i santi o la passione di Cristo. Anche oggi i muri e le loro versioni moderne (gli schermi) sono il luogo dell'ethos, della concreta e desublimizzata morale contemporanea. E ci parlano di felicità e di bene parlando di oggetti e di merci. In fondo, che differenza c'è TOMATO II primo: la Pop Art, nello specifico Andy Warhol, ha trasformato la mercé in arte II primo: la Pop Art, nello specifico Andy Warhol, ha trasformato la mercé in arte tra la promessa illusoria di felicità contenuta nella celebrazione di un mondo ultraterreno o in quella della famiglia del Mulino Bianco? Entrambe sono forse illusorie, ma ci mettono sotto agli occhi un'evidenza: che in una società completamente secolarizzata in cui non è più la divinità trascendente a regolare eticamente l'ordine mondano distinguendo il bene dal male, e i gradi di perfettibilità, è l'etica pubblicitaria, vernacolare e folklorica quanto si vuole, a benedire la bontà delle cose e il loro valore relativo. Si può forse non essere d'accordo, ma non si può non prender atto della dimensione del fenomeno e della discontinuità capitale che segna: dal rapporto tra gli uomini e la sfera L'epigono: l'artista popstar Jeff Koons ha una passione per divina, o da quello terreno degli uomini tra loro, gli oggetti fatti in serie la pubblicità sposta il luogo dell'etica nella relazione tra gli uomini e le cose. E non si tratta di faccenda di poco conto, trascurabile. Amare le cose in sé è sempre stato - ed è ancora oggi nei discorsi di mauvaise fot- considerato un tabù, segno o di primitivismo o di perversione (feticismo). Già Agostino, ricorda Coccia, aveva individuato due tipi possibili di relazione con le cose: per goderne in sé o per usarle. Ovviamente la prima possibilità, idolatrica, è stata rimossa e la cosa rimasta un mezzo per raggiungere altri fini, soddisfare la fame o raggiungere la felicità ultraterrena, ad esempio. Nella riflessione sul suo rapporto con gli oggetti, l'Occidente ha variamente declinato l'assunto platonico che il bene è al di là di tutte le cose. Ma nel sistema contemporaneo degli oggetti, il rimosso è tornato nell'opera d'arte a destabilizzare la separazione tra uso e godimento. Se ci si pensa un attimo, in effetti, se il feticismo delle merci continua ad essere considerato una perversione, amare un'opera d'arte è invece reputato segno di distinzione morale e virtù sociale. Così, allo stesso modo, la pubblicità non promette più il soddisfacimento di bisogni attraverso il consumo delle merci, anzi, l'uso è nettamente in secondo piano rispetto al valore estetico e morale degli oggetti pubblicizzati. Nel discorso pubblicitario la felicità e il bene non si realizzano più attraverso l'uso delle cose, ma la felicità delle cose può realizzarsi attraverso l'uomo. Potrà sembrare paradossale mettere insieme l'effimera caducità della mercé e l' PUBBLICITA' IL BENE NELLE COSE La pubblicità Emanuele Coccia pagine 144 euro 12,00 II Mulino Emanuele Coccia pagine 144 euro 12,00 II Mulino Pag. 16 Estratto da pag. Martedì 01/04/2014 11 Direttore Responsabile Diffusione Testata Antonio Padellaro 49.054 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress I politici calabresi e la stampa: sputi, minacce di rovina e rotative ferme ILCONSIGLIERE REGIONALE MACCARI È INDAGATO PER UN CONCORSO SOSPETTO: "QUEL GIORNALISTA DOVRÀ VENDERSI UN ORGANO" frase "II posto è mio e lo devo vincere". Per la Procura quel concorso è stato truccato. Naccari e la moglie sono accusati di falso e di avere pilotato la scelta dei membri della commissione d'esame. Il pm Mauro Tenaglia ha notificato l'avviso di conclusione indagini e presto chiederà il processo. Le notizie apparse sul giornale "II Quotidiano della Calabria" hanno infastidito il renziano che all'epoca, nel 2009, era assessore della giunta Loiero. Le frasi di Naccari sono pesanti di Lucio Musolino ____Reggio nei confronti del giornalista Calabria Quel giornalista "si Michele Inserra: "Non me ne venderà gli organi. Saprà fotte se ci stanno sentendo - dice perché si venderà un piede, hai il politico -, attivati per capire, capito? Lui sa perché si perché parliamoci chiaro, se venderà la casa, ammesso che hanno consegnato il loro patrimonio a Michele Inserra va ce l'abbia. E e anche il bene, l'importante è che lo direttore". È il giugno 2012 quando il con sigliere regionale sappiano... vuoi dire che Scopelliti gliene da il doppio, va del Partito democratico bene. .. perché quando loro Demetrio Naccari Carlizzi, dicono, cioè, quello continua a renziano della prima ora e pubblicare la cosa "il posto è papabile candidato a mio"...dove già erano stati governatore della Calabria, pubblicati i risultati delle prime commenta al telefono la prove, è ignobile... Si venderà gli pubblicazione di alcuni articoli del "Quotidiano" sull'inchiesta che lo vede indagato insieme alla moglie circa un concorso per il posto di dirigente medico nel reparto di dermatologia degli ospedali "Riuniti". La moglie, Valeria Falcomatà, figlia dell'ex sindaco Italo, quel concorso l'ha vinto nel 2009. L'ALTRA ASPIRANTE, l'ex dirigente facente funzioni Maria Carmela Arcidiaco, aveva denunciato in Procura il politico e la moglie consegnando ai magistrati anche le registrazioni di alcune conversazioni in cui la stessa Falcomatà, commentando la prima prova del concorso e la pubblicazione dei risultati parziali, avrebbe pronunciato la ORGANISMI DI SETTORE organi, si venderà... si venderà È questo il clima che si respira in Calabria ogni qualvolta i giornali scrivono di inchieste che riguardano i politici. Non è un caso che il governatore Scopelliti abbia più volte definito "cialtroni" i giornalisti e che hanno puntualmente scritto del suo pranzo con il boss della 'ndrangheta Cosimo Alvaro, dei suoi incontri con il boss Paolo Martino e dei buchi in bilancio lasciati al Comune di Reggio. O che il senatore Tonino Gentile si sia dimesso da sottosegretario dopo la polemica con "l'Ora della Calabria" le cui rotative si sono inceppate proprio la notte in cui andava in stampa la notizia sull'inchiesta a carico del figlio, Andrea Gentile, indagato per le consulenze d'oro all'Asp di Cosenza. Non è da meno il centrosinistra. Pensava di essere un lama, infatti, il capogruppo del Pd in Consiglio Regionale Sandro Principe quando, pochi mesi fa, ha ritenuto di manifestare il suo disappunto sugli articoli scritti dal giornalista del "Corriere della Calabria" Antonio Ricchio sputandogli in faccia poco prima di una conferenza stampa. NEL CLAMORE, Naccari fa un passo indietro: "Ammetto di avere usato un'espressione infelice in un momento di esasperazione. Mi sono sfogato con un amico descrivendo l'amarezza di essere bersaglio da mesi di oltre 50 articoli di stampa frutto di una campagna orchestrata dai miei awersari politici per farmi pagare la colpa di aver denunciato Scopelliti per il buco di 400 milioni di euro al to a 6 anni. Sono mortificato del fatto che, persino in uno sfogo privato, possa avere utilizzato un'espressione infelice ma, come tutti sanno, il piede non è un organo, e da vittima di una vera e propria violenza non posso diventare un bersaglio perché Per il vicesegretario dell'Fnsi Carlo Parisi resta comunque L'ennesima ai danni di un giornalista calabrese. II consigliere Pd della Regione Calabria, Demetrio Naccari, con Matteo Renzi Facebook BELLA COMPAGNIA II governatore Scopelliti ama definire i media "cialtroni" mentre il capogruppo Pd al consiglio regionale ha insozzato un cronista Pag. 17 Estratto da pag. Martedì 01/04/2014 12 Direttore Responsabile Diffusione Testata Piero Sansonetti 15.000 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress IDEIENTORI DEL 'TOTERE"non hanno recepito ü duro monito del Cdr L'appello severo, duro, rigoroso del Comitato di redazione de "L'Ora della Calabria" per non fare morire questo giornale sembrerebbe, dalle prime reazioni, che ancora non sia stato pienamente recepito per agire conscguentemente e cercare di superare le grandi difficoltà .alcune anche impreviste, abbattetesi sul giornale. Ci si aspettava che, in primo luogo, i detentori del potere politico.economico, culturale, assumessero, nella loro autonomia, possibili impegni per garantire continuità alla pubblicazione de "L'ora della Calabria". Forse non si è ancora compreso che il caso de "L'Ora della Calabria" non pone semplicemente e solo l'esistenza o meno di un quotidiano, ma questioni fondamentali riguardanti la libertà di stampa e che essa comporta per adotta re iniziative tendenti a salvaguardare questo bene da considerare patrimonio di tutta la società. E poi - ma non secondariamente - difendere i diritti fondamentali dei giornalisti e dei lavoratori dell'azienda che devono essere riconosciuti e salvaguardati e che ingiustamente corrono il rischio di essere colpiti dalle tristi vicende attraversate Si badi, nel nostro Paese e soprattutto in alcuni tenitori, c'è l'urgenza anche per la presenza di forze eversive, criminali, corruttive e per il marcio esistente in alcuni Palazzi istituzionali, di dibattiti approfonditi, analisi, inchieste per dare il proprio apporto e poter far luce anche sulle tante vicende e drammi che chi esercita una sorta di dominio tenta di nascondere, occultare, manipolare, depistare. Il lettore, e noi tra questi, ha bisogno di conoscere anche posizioni e comportamenti diversificati e questo può esserci se si afferma la pluralità dei mezzi di informazione e ciò si ripercuoterebbe positivamente sulla società e sulla stampa, senza penalizzare nel suo complesso nessuno, anzi. Perciò troviamo molto incoraggianti le due notizie apparse nei giorni scorsi nella pagina tematica de L'Ora della Calabria": la prima data dal direttore Luciano Regolo sull'assicurazione del liquidatore del gruppo, emersa nella conversazione avuta con lui, che "non prevede una chiusura immediata della testata"; la seconda sulla convocazione dell'assemblea dei giornalisti de L'Ora con il segretario regionale della FNSI Carlo Parisi, esponente sindacale sensibile e tenace nella difesa della dignità e diritti dei giornalisti e dipendenti impegnati nel giornale. Non bisogna demordere, ma andare avanti sferzando quanti rimangono silenti Demetrio Costaiitiiio presidente CIDS (Comitato Interprovinciale per il diritto alla sicurezza) ORGANISMI DI SETTORE Pag. 18