36° Stormo
Ufficio Meteorologico
Aeroportuale
FREQUENZE % STAGIONALI DI PRESENZA DI TS SU GIOIA
35
30
25
INV
PRI
EST
AUT
20
15
10
5
0
INV
PRI
EST
AUT
PROBABILITA' DI PRESENZA DI CB E TS SU GIOIA
35
p%
30
25
20
CB
TS
15
10
5
0
GE
FE MA AP MA
GI
LU AG
MESE
SE
OT NO
DI
ANDAMENTO DIURNO DELLA PRESENZA DI TS SU GIOIA
5%
11%
3%3%3%
10%
30%
35%
00-03
03-06
06-09
09-12
12-15
15-18
18-21
21-24
CONFRONTO TS GIOIA E DINTORNI
20
18
16
gg/mese
14
Gioia
Brindisi
Taranto
Potenza
Bari
12
10
8
6
4
2
0
GE FE MA AP MA GI
LU AG SE OT NO DI
mese
I temporali sono le
manifestazioni più pericolose
per il volo
• turbolenza
• formazioni di ghiaccio
• grandine
• scarsa visibilità
• fulmini
• rapida variazione di pressione
frontali
accompagnano
specialmente i fronti
freddi e i fronti occlusi
(ma anche fronti caldi)
temporali
convettivi
instabilità
di massa
orografici
NON SI TRATTA DI UNA SEMPLICE SUDDIVISIONE
DIDATTICA:
CAPIRE LA NATURA DEL CB AIUTA AD UNA PIU’ OCULATA
PIANIFICAZIONE.
AD ESEMPIO, I TEMPORALI CONVETTIVI
(QUELLI TIPICAMENTE ESTIVI) SI
MANIFESTANO DURANTE LE ORE DEL
POMERIGGIO E PIU’ SPICCATAMENTE AL DI
SOPRA DELLE MONTAGNE. SI PRESENTANO
GENERALMENTE ISOLATI E SONO PIU’
FACILMENTE AGGIRABILI.
I TEMPORALI FRONTALI NON HANNO ORARIO DI
PREFERENZA E POSSONO COSTITUIRE UN VERO E
PROPRIO “MURO” DI NUBI.
IN TAL CASO MEGLIO PIANIFICARE SU ALTRE
ZONE O … RINUNCIARE DEL TUTTO.
Il cumulonembo (CB) è la sede dei temporali.
Il CB è una nube a grande sviluppo verticale.
36000 ft
3 - 10 km
600 ft
sommità (incudine) di forma
piatta e struttura cristallina
corpo consistente in
una colonna di colore
bianco grigiastro con
contorni ben definiti
base scura e ben marcata
• Ogni TS può essere formato
da uno o più CB (cellule
temporalesche)
• Le cellule temporalesche
hanno forma circolare od
ellittica
L’attività di ogni cellula temporalesca è divisa in tre fasi:
fase iniziale
o di cumulo
fase di
massimo
sviluppo o
di pioggia
fase di
dissolvimento
Fase iniziale o di cumulo
Correnti:
• tutte ascendenti
• aumentano d’intensità con l’altezza
• si spingono oltre la sommità del
cumulo
Fase di massimo sviluppo o di pioggia
Correnti:
• discendenti nella parte della cellula
ove hanno luogo le precipitazioni;
• ascendenti nella rimanente parte e
nella parte superiore del cumulo.
MAX VELOCITA’: in media ca. 15 m/s (FL 200 – 260)
! A VOLTE, ANCHE 30 m/s !
Fase di dissolvimento
Correnti:
• discendenti in gran parte della
cellula
• divergenti al suolo
• diminuiscono progressivamente
d’intensità con l’attenuarsi delle
precipitazioni.
TURBOLENZA
COME
NASCE ?
• è prodotta dalle intense correnti verticali
• forti variazioni di quota (centinaia e
PERCHE’ E’ talvolta migliaia di feet)
PERICOLOSA
(1)
•
Diminuzione
repentina
della
velocità
?
DOVE ?
• generalmente nell’interno delle cellule
Negli interspazi, fra cellula e cellula, si presentano molto deboli (1-2
m/s) o mancano del tutto.
(1) cfr. Inconveniente di volo RS61-004/0939/G53-1 del 16.9.02)
MAX TURBOLENZA
FL 160 - 180
MIN TURBOLENZA
FL 040 - 060
VELOCITA’ DELLE CORRENTI VERTICALI:
in generale, meno di 4,5 m/s
IN LINEA DI MASSIMA,
A TUTTE LE QUOTA
LE CORRENTI ASCENDENTI
SONO PIU’ INTENSE DI
QUELLE
DISCENDENTI
Il velivolo in balia della turbolenza è soggetto ad
intense sollecitazioni
• NON OPPORSI AD ESSE (a meno che non
si sia costretti a farlo per evitare gli ostacoli
orografici)
• mantenere l’aereo in assetto leggermente
cabrato, usando con molta precauzione i
comandi (per evitare di sottoporre a
sollecitazioni maggiori il velivolo)
CONTROLLO DELLA VELOCITA’
Le correnti ascendenti
BASSA causano un
VEL.
momentaneo aumento
dell’incidenza dell’ala
ALTA
VEL.
Il carico alare può
raggiungere valori così
alti da superare la
resistenza strutturale
STALLO
CEDIMENTO
STRUTTURALE
FORMAZIONE DI GHIACCIO
il CB costituisce l’ambiente fisicamente più idoneo alla
formazione di ghiaccio
Formazioni più
abbondanti di
ghiaccio
FL 150 - 180
FORMAZIONI DI GHIACCIO
LE FORMAZIONI DI GHIACCIO SONO FENOMENI
PERICOLOSI PER L’ATTIVITA’ DI VOLO
SI PRESENTANO QUANDO L’AEREO VOLA IN NUBI
O IN PRECIPITAZIONI DI ACQUA SOPRAFFUSA
SOPRAFFUSIONE:
STATO ANOMALO CON ACQUA LIQUIDA A t < O°C ,
IN EQUILIBRIO INSTABILE DOVUTO ALLA TENSIONE
SUPERFICIALE DELLE GOCCE
bordo d’attacco
L’EQUILIBRIO E’ ROTTO DALL’URTO DELLE
GOCCIOLINE CON UN CORPO SOLIDO (aereo)
AL QUALE ESSE ADERISCONO, SOLIDIFICANDO
ED ACCUMULANDOSI . . .
fattori che determinano il ghiaccio:
meteo
aerodinamici
(strutturali)
 temperatura superfici aeromobile inferiore a 0°C
 velocità del velivolo
 capacità di catturare gocce d’acqua/cristalli
di ghiaccio da parte dell’aereo
 presenza di gocce d’acqua nell’atmosfera,
sotto forma di vapore saturo o gocce sovraffuse
 loro distribuzione e “taglia”
LE PARTI DEL VELIVOLO PIU’ SOGGETTE AD
ACCUMULO DI GHIACCIO SONO QUELLE
PIU’ ESPOSTE AL MOTO :
BORDI D’ATTACCO DELLE ALI
BORDI D’ATTACCO DEI PIANI DI CODA
BORDI D’ATTACCO DELLE ELICHE
IL MUSO DELL’AEREO
EFFETTI DEL GHIACCIO SU AEROMOBILE
 aumenta il peso
ostruzione
delle
prese d’aria di
alimentazione
diminuzione della
potenza dai motori
 altera il
funzionamento della
strumentazione cfr.
INCIVOLO 40/2002
 altera il flusso aerodinamico
profili aerodinamici deformati da accumuli di
ghiaccio diminuzione della portanza e aumento
della resistenza
nubi che contengono gocce di acqua
sovraffusa:
– cumuli e cumulonembi

alto contenuto di gocce

forti formazioni di ghiaccio
– nembostrati e altostrati
parte inferiore per maggiore densità
acqua

– strati e stratocumuli

con temperature molto basse
gocce
PRINCIPALI TIPI
DI GHIACCIO
 ghiaccio brinoso (rime)
dove si formazione
incontra
aspetto
comportamento
Presente
a
terra
e
in
volo,
nelle
nubi
si
forma
in
aria
chiara
per
sublimazione
è sufficiente
salireleggero,aspetto
o scendere anche didisoli
cristalli
ghiaccio
stratificate,
base
per
lacessare
formazione
di
del
vapore
acqueo
gocce
sopraffuse
1.000
piedi
per
vedere
il
fenomeno
piume,
simile
a
brina
altri
tipi di all’impatto
ghiaccio con il velivolo
congelano
PRINCIPALI TIPI
DI GHIACCIO
 ghiaccio vetrone
aspetto
ghiaccio chiaro,
compatto, trasparente,
aderente
(clear)
formazione
dove si incontra
lento
congelamento
di grosse gocce
d’acqua
sovraffusa
nelle nubi tra 0°C e -10°C
(parte centrale CB)
comportamento
presente nei cb,limitata estensione orizzontale,notevole
quella verticale,
il cambio di quota è quasi inutile, quindi cambiare zona o
passare il prima possibile
 ghiaccio granuloso
aspetto
struttura opaca, porosa,
non compatto
PRINCIPALI TIPI
DI GHIACCIO
(mixed )
formazione
dove si incontra
nelle nubi e nella pioviggine,
congelamento piccole gocce
 tra -10°C e -20°C
acqua sovraffusa
( parte superiore cumulonembi)
comportamento
non è altro che un misto di ghiaccio vetrone e brinoso
conclusioni (ehm… solo in relazione al ghiaccio)
icing in nube è pericoloso con temperature tra 0°C e 10°C
–

più frequente tra - 4°C e -10°C
temperature inferiori a -10°C è più friabile e meno
pericoloso
–

eccezioni nei cumuli imponenti e cumulonembi
con temperature inferiori a - 45°C non esiste problema
icing
–

numero gocce sovraffuse praticamente nullo

cristalli ghiaccio libera in aria sono ininfluenti per icing
– non aderiscono superfici aeromobile
COMPORTAMENTI DA ADOTTARE IN PRESENZA DI GHIACCIO:
 PRIMA DI PARTIRE:
 CONOSCERE
LA DISTRIBUZIONE DELLA TEMPERATURA IN QUOTA
CIOE’ DELL’ALTEZZA DELL’ISOTERMA 0°C e -10°C
PRIMA DI INIZIARE IL VOLO RIMUOVERE OGNI TRACCIA DI BRINA, DI
GELO, O NEVE DALLE ALI E DAGLI IMPENNAGGI

CONTROLLARE IL FUNZIONAMENTO DI TUTTI I DISPOSITIVI
ANTIGHIACCIO

 IN VOLO:
 NELLA NUBE
O IN PRECIPITAZIONI,TENERSI SE POSSIBILE SOTTO
L’ISOTERMA 0°C O VOLARE A QUOTE DOVE LA TEMPERATURA E’
ALDISOTTO DEI -15°C

NELLE ZONE DI GHIACCIAMENTO NON AUMENTARE LA VELOCITA’
 INSERIRE
TUTTI I DISPOSITIVI ANTIGHIACCIO
GRANDINE
Può provocare gravi danni sia
alla cellula dell’aereo (1) che ai
motori.
Difficile prevedere se e dove vi sia grandine in un TS.
In genere la si incontra sotto la base del CB
nelle zone di precipitazione (evita di
attraversarle, se puoi).
(1) Cfr. Inconveniente di volo RS15/SV/107460/G53-1/2 del 5.10.02; RS930/1192/G53-1/3 del 28.6.02.
INDAGINE USAF
IL 46% DEI CASI DANNOSI SI VERIFICA AL DI
SOPRA DI FL 180.
TUTTAVIA, ESISTONO DUE ZONE DOVE
SI MANIFESTARONO CON
PARTICOLARE FREQUENZA:
• TRA FL035 E FL 100
• TRA FL 180 E FL 300
SE IL CB MINACCIA DI ESSERE
GRANDINIGENO, EVITARE LE ZONE DI
PRECIPITAZIONI E LE ZONE DI FORTI
CORRENTI DISCENDENTI.
FULMINI
• Temporaneo abbagliamento della vista (1) ed
attenuazione dell’udito a causa del forte boato
• Può danneggiare leggermente i piani di coda e le
estremità delle ali producendo piccoli fori.
• Danni più consistenti a:
•Antenne radio, tubi per le prese d’aria del Pitot,
ecc.
• Avarie (spegnimento radar(2) , bloccaggio
dell'HSI(2), apparati di navigazione(2), reset del
main computer di bordo(3), ecc.)
(1) Cfr. Inconvenienti volo RS37-131/0030/G53-1/1 del 28.1.03.
(2) Cfr. Inconvenienti volo RS14/SV/10165/G53-1 del 3.11.03 ; RS9-30/012/G53-1/3 del 8.1.04
(IMPATTO CON FULMINE);
(3) RS36-12/217/G32-1 del 20.09.02)
IL 75% DEI CASI IN CUI UN AEREO E’ STATO
COLPITO DAI FULMINI SI E’ VERIFICATO
TRA
+ 3°C e –5°C
PRESSO L’UFFICIO METEO E’ POSSIBILE RICEVERE
MOLTE INFORMAZIONI CIRCA LE AREE DOVE SI
CONCENTRA LA MAGGIOR ATTIVITA’ ELETTRICA.
SENSORE
PRESSO LA LOCALE STAZIONE METEOROLOGICA
E’ INSTALLATO UNO DI QUESTI APPARATI . . .
100 NM
GIOIA
.
LE INFORMAZIONI
SONO FORNITE CON
CONTINUITA’ AL
NOSTRO UFF. METEO
PER MONITORIZZARE
LA PRESENZA DI TS
ENTRO LE 100 NM
ERRORI DI ALTIMETRIA
Le rapide variazioni della pressione
provocano conseguenti variazioni di
altezza nell’altimetro
Quando esci da un
temporale, apporta le debite
correzioni altimetriche in
base ai dati più recenti di
pressione.
• SE POSSIBILE, EVITA DI ENTRARE
NEI TEMPORALI
• non volare oltre le cime dei CB (le correnti
ascendenti aumentano d’intensità con la quota fino a
ca. 6000 ft al di sopra del top dei CB)
SE PROPRIO NON PUOI
• attraversali negli interspazi esistenti fra i vari
cumuli (il radar può rilevarli)
• vola attraverso la parte più bassa (tra 5000 e 6000 ft)
se consentito dall’orografia della regione (OCCHIO
AI TEMPORALI OROGRAFICI)
• Se entri in un temporale d’instabilità, non
tornare indietro (questi temporali hanno piccole
dimensioni: 15 – 30 km)(1)
• Invece i temporali frontali possono essere
molto estesi (anche centinaia di km):
attraversa i fronti perpendicolarmente
per evitare questo rischio!
• Se voli sotto un temporale, evita le
aree di precipitazione (zone di max
turbolenza, max prob di incontrare
grandine, ceiling molto bassi, visibilità
scarsa)
(1) cfr. Inconveniente volo RS61-004/0913/G53-1
del 10.9.02)
TUTTO CIO’ CHE E’
PREVEDIBILE E’
PREVENIBILE !!!
• FAI UN'ACCURATA ANALISI DELLE CONDIMETEO IN
FASE DI PIANIFICAZIONE (zone temporalesche attive o in
formazione)
• IN VOLO, UTILIZZA IL RADAR METEO PER
VERIFICARE LA POSIZIONE DI CB: RIPIANIFICA LA
MISSIONE IN UNA ZONA DI LAVORO
DIFFERENTE(1)
• IN CASO DI AVARIA O ASSENZA RADAR
METEO, CHIEDI ALLE STAZIONI RADAR DI
TERRA PER EVENTUALE CLUTTER SULLO
SCHERMO RADAR (POSSIBILE NUBE
TEMPORALESCA)(2)
(1) cfr. RS9-30/1395/G53-1/3 del 14.11.03.
(2) cfr. Inconveniente volo RS61-004/0913/G53-1 del 10.9.02)
PIANIFICAZIONE
(METEO)
Prendetevi tutto il tempo che
vi serve …
La fretta … è una
cattiva consigliera!
SIGMET
METTONO IN GUARDIA CONTRO I
FENOMENI METEOROLOGICI
PERICOLOSI
•ZONE TEMPORALESCHE ATTIVE
•FORTI CADUTE DI GRANDINE
•FORTI FORMAZIONI DI GHIACCIO
•TURBOLENZA FORTE
•ONDE OROGRAFICHE MARCATE
LIMM SIGMET 04 VALID 141250/141450 LIMMMILANO FIR EMBD TS OBS APENNINIAN
LIGURIAN AND N TUSCANIAN AREA MOV E
INTSF EMBD TS FCST MAINLY ALPINE
AREA STNR INTSF=
LIMM SIGMET 03 VALID 141050/141250 LIMMMILANO FIR EMBD TS OBS AND FCST W AND
SW PART MAINLY ALPINE AND LIGURIAN
AREA MOV E INTSF=
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