NOI OGGI
luisella ciceri UST COMO
2 aprile 2012
CHI SONO I RAGAZZI A SCUOLA?
“…. i nostri studenti non vengono mai soli a
scuola... In classe entra una cipolla. Svariati strati
di magone, paura, preoccupazione, rancore,
desideri
insoddisfatti,
rinunce
furibonde,
indifferenze... la lezione può cominciare solo dopo
che hanno posato il fardello e pelato la cipolla...
basta solo uno sguardo, una frase benevola, la
parola di un adulto, fiduciosa, chiara, equilibrata
per dissolvere quei magoni, alleviare gli animi...
insegnare è ricominciare sempre ….”
D. Pennac (La classe)
luisella ciceri UST COMO
2 aprile 2012
IL PAESAGGIO DELLA SCUOLA
ITALIANA
711.064 alunni con cittadinanza non italiana
iscritti nelle scuole di ogni ordine e grado (8 %
del totale);
40.000 circa sono gli arrivi annuali;
Il paese più rappresentato è la Romania, seguita
da Albania e Marocco;
La regione col numero maggiore di alunni non
italiani è la Lombardia (173.051 );
La Sardegna e la Campania hanno il minor
numero di alunni non italiani: nel 50% delle
scuole di queste due regioni ci sono solo alunni
italiani.
(fonte Rapporto annuale MIUR 2011)
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2 aprile 2012
IL PAESAGGIO DELLA SCUOLA
ITALIANA
Sono 264.000 gli alunni di seconda generazione,
nati in Italia da genitori immigrati, il 40% del
totale degli alunni con cittadinanza non italiana.
Nelle scuole dell’ infanzia la media sale all’80%,
otto su dieci.
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IL PAESAGGIO DELLA SCUOLA
ITALIANA
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IL PAESAGGIO DELLA SCUOLA
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IL PAESAGGIO DELLA SCUOLA
ITALIANA
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2 aprile 2012
LA VIA ITALIANA
La scuola italiana vuole dare pari opportunità a tutti: questo non
significa livellare verso il basso ma anzi stimolare ciascuno a dare il
meglio. E’ in questa direzione che va vinta la sfida dell’integrazione
dei figli dell’immigrazione. Non servono proclami: serve quel lavoro
quotidiano nelle aule che può vincere le diffidenze e le differenze. Un
lavoro che aiuti ad acquisire prima di tutto la padronanza della lingua
italiana e quegli strumenti culturali e professionali con i quali costruire il
proprio futuro dentro il nostro Paese. Perché, come scriveva Don
Milani, “io sono sicuro che la differenza fra il mio figliolo e il vostro non è
nella quantità né nella qualità del tesoro chiuso dentro la mente e il cuore
ma in qualcosa che è sulla soglia fra il dentro e il fuori, anzi è la soglia
Stessa la Parola”.
“
Dal messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a studenti e insegnanti in occasione
dell’
dell’apertura dell’
dell’anno scolastico 20072007-2008
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2 aprile 2012
MODELLI DI INTEGRAZIONE IN EUROPA
Modello Francese o dell’Assimilazione
Modello Britannico o del Pluralismo
Modello Tedesco o della Precarietà
Modello Italiano
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2 aprile 2012
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
* D.P.R. 31/8/1999, N. 394 “Regolamento recante
norme di attuazione del testo unico delle
disposizioni concernenti la disciplina
dell’immigrazione”(Art. 45).
* C.C.N.L. Comparto scuola 1998/2001 e seguenti:
Art.9 - Aree a rischio e a forte processo
immigratorio
* Legge N. 53 del 28/03/2003 “Delega al governo
per la definizione delle norme generali
sull’istruzione e dei livelli essenziali delle
prestazioni in materia di istruzione e formazione
professionale”
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2 aprile 2012
Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione
degli alunni stranieri
(Nota MIUR prot. 829 del 16/02/2006)
Struttura del Documento:
I parte – IL CONTESTO
LO SCENARIO
ITALIA. LA SCELTA DELL’ EDUCAZIONE INTERCULTURALE
LA NORMATIVA COME RISORSA
II parte – INDICAZIONI OPERATIVE
EQUILIBRATA DISTRIBUZIONE DEGLI STRANIERI
COME ACCOGLIERE GLI ALUNNI STRANIERI A SCUOLA
PERCORSI PER IL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO CONCLUSIVO
DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
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2 aprile 2012
L’ INSEGNAMENTO DELL’ ITALIANO ED ALTRI
APPRENDIMENTI LINGUISTICI
L’ ORIENTAMENTO
I MEDIATORI LINGUISTICI E CULTURALI A SCUOLA
LA FORMAZIONE DEL PERSONALE SCOLASTICO
LA VALUTAZIONE
LIBRI DI TESTO, BIBLIOTECHE, MATERIALI DIDATTICI
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2 aprile 2012
INDICAZIONI E RACCOMANDAZIONI PER
L’INTEGRAZIONE DI ALUNNI CON CITTADINANZA NON
ITALIANA (cm.8-1-2010 n.2)
1-Definizione dell’offerta formativa sul territorio in modo da garantire
di norma il limite del 30% di alunni con cittadinanza non italiana.
2-Regolazione dei flussi delle iscrizioni attraverso conferenze di
servizio dei D.S.
3-Realizzazione di intese con le istituzioni( amministrazioni
scolastiche, prefetture, province e comuni) per il coordinamento
delle iscrizioni degli alunni stranieri.
4-Previsione nei patti territoriali la possibilità di revisione dei “bacini
di utenza” .
5-Finalizzazione nelle aree a forte processo migratorio delle risorse
disponibili ai servizi complementari ( es. mediatori culturali).
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2 aprile 2012
ISCRIZIONE
D.P.R. N. 394 del 31/8/1999, Art. 45
1) I minori stranieri presenti sul territorio nazionale hanno
diritto all’istruzione indipendentemente dalla regolarità
della posizione in ordine al loro soggiorno, nelle forme e
nei modi previsti per i cittadini italiani. Essi sono
soggetti all’obbligo scolastico secondo le disposizioni
vigenti in materia. L’iscrizione dei minori stranieri nelle
scuole italiane di ogni ordine e grado avviene nei modi e
alle condizioni previsti per i minori italiani. Essa può
essere richiesta in qualunque periodo dell’anno
scolastico.
I minori stranieri privi di documentazione anagrafica
ovvero in possesso di documentazione irregolare o
incompleta sono iscritti con riserva.
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2 aprile 2012
2) L’iscrizione con riserva non pregiudica il conseguimento dei
titoli conclusivi dei corsi di studio delle scuole di ogni ordine
e grado.
In mancanza di accertamenti negativi sull’identità
dichiarata dell’alunno, il titolo viene rilasciato
all’interessato con i dati identificativi acquisiti al momento
dell’iscrizione.
I minori stranieri soggetti all’obbligo scolastico vengono
iscritti alla classe corrispondente all’età anagrafica, salvo
che il Collegio dei Docenti deliberi l’iscrizione ad una classe
diversa, tenendo conto:
a) dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza
dell’alunno, che può determinare l’iscrizione ad una classe
immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella
corrispondente all’età anagrafica
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b) dell’accertamento di competenze, abilità e livelli di
preparazione dell’alunno
c) del corso di studi eventualmente seguito dall’alunno nel
Paese di provenienza
d) del titolo di studio eventualmente posseduto dall’alunno
3) Il Collegio dei Docenti formula proposte per la ripartizione
degli alunni stranieri nelle classi; la ripartizione è effettuata
evitando, comunque, la costituzione di classi in cui risulti
predominante la presenza di alunni stranieri.
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DOCUMENTI INDISPENSABILI
PER L’ISCRIZIONE
1.
2.
3.
4.
Permesso di soggiorno dei genitori se lo
studente è minorenne
Documento di identificazione personale
(passaporto)
Certificato di vaccinazione obbligatorio
secondo le norme italiane (con eventuale
richiesta all’ASL da parte dei genitori)
Pagelle o certificati scolastici (tradotti in
italiano da un traduttore ufficiale)
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VALUTAZIONE “SITUAZIONE DI PARTENZA”
Le prove di ingresso devono contenere:
a)
accertamenti linguistici (lingua madre – L2Italbase –
L2Italstudio)
somministrati dal Docente referente
b)
accertamenti disciplinari trasversali
somministrati dal Docente curricolare insieme al Docente
referente
Riferimenti di approfondimento:
CD: “TUTTI UGUALI, TUTTI DIVERSI” in possesso degli Istituti
Scolastici
www.liadiodato.brianzaest.it/intercultura/Tutti uguali Tutti
diversi/HomePage.HTM
www.padovanet.it/dettaglio.jsp?id=8580
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ASSEGNAZIONE CLASSI E SEZIONI
1)
Chi decide l’inserimento?
- Il Collegio Docenti detta i criteri generali di inserimento
(D.P.R. 394/99 Art. 3)
- Il Dirigente, preso atto dell’esito delle prove e valutata
la situazione,
predispone l’assegnazione e provvede ad
individuare la sezione in
collaborazione
con
il
Referente intercultura
2)
Come individuare la sezione di inserimento?
Il Dirigente convoca interclasse e coordinatori e presenta
il profilo dell’alunno al fine di condividere la scelta in base
ai criteri stabiliti dal Collegio, tenendo conto di:
- numero alunni/classe
- presenza di alunni disabili/stranieri
- eventuale conoscenza da parte di alcuni docenti della
lingua madre dello studente ed eventuale presenza di un
compagno già inserito che parli la stessa lingua
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SECONDA ACCOGLIENZA
La scuola si organizza:
D.P.R. 394/99 - Art. 45 Comma 4°: “Il C.d.D. definisce, in
relazione al livello di competenza dei singoli alunni
stranieri, il necessario adattamento dei programmi di
insegnamento; allo scopo possono essere adottati specifici
interventi individualizzati o per gruppi di alunni per
facilitare l’apprendimento della lingua italiana, utilizzando,
ove possibile, le risorse professionali della scuola. Il
consolidamento della conoscenza e della pratica della lingua
italiana può essere realizzato, altresì, mediante l’attivazione
di corsi intensivi di lingua italiana sulla base di specifici
progetti, anche nell’ambito delle attività aggiuntive di
insegnamento per l’arricchimento dell’offerta formativa”.
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LA SCUOLA SI ORGANIZZA: COSA FARE
1)
Il PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO
2)
Il PATTO FORMATIVO
3)
Il LABORATORIO LINGUISTICO
4)
I COMPITI DEI DOCENTI DI CLASSE
5)
L’ORIENTAMENTO
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LA VALUTAZIONE
D.P.R. 22/06/2009 N. 122 “Regolamento recante coordinamento
delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori
modalità applicative in materia, ai sensi degli Art. 2 e 3 del Decreto
Legge 1/09/2008 N. 137, convertito, con modificazioni, dalla Legge
30/10/2008, N. 169”
- Art. 1. Oggetto del regolamento – finalità e caratteri della valutazione
Comma 9. I minori con cittadinanza non italiana presenti sul
territorio nazionale, in quanto soggetti all’obbligo di istruzione ai
sensi dell’Art. 45 del D.P.R. 31/08/1999, N. 394, sono valutati nelle
forme e nei modi previsti per i cittadini italiani.
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LA VALUTAZIONE
1)
Per gli alunni di lingua nativa non italiana che si
trovano nel primo anno di scolarizzazione all’interno
del sistema di istruzione nazionale, la valutazione
periodica e annuale mira a verificare la preparazione,
soprattutto nella conoscenza della lingua italiana e
considera:
- il livello di partenza dell’alunno
- il processo di conoscenza
- la motivazione
- l’impegno e le sue potenzialità di apprendimento
( valutazione formativa)
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GLI ESAMI DI STATO
Le disposizioni delle norme sono inderogabili.
Tuttavia, sono possibili alcuni accorgimenti:
inserire nella relazione di presentazione della classe alla
Commissione d’esame:
a) i criteri metodologici seguiti per l’integrazione degli
studenti stranieri
b) gli interventi didattici realizzati per gli studenti stranieri
c) i criteri circa l’effettuazione delle prove scritte
d) i criteri di valutazione relativi alle prove
Il decreto legislativo n.226/2005, relativo al II ciclo,
all’art.1, comma12, introduce nell’ordinamento italiano
l’obbligo del conseguimento del titolo di scuola secondaria
di I°grado.
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2 aprile 2012
SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
1)
2)
3)
4)
Per l’ammissione al primo anno è necessario avere otto anni di
scolarità e la licenzia media
Per gli studenti, almeno sedicenni, che hanno seguito un
regolare corso di studi nel Paese di provenienza, il consiglio di
classe può consentire l’iscrizione ai percorsi di studio e alle
classi richieste qualora provino di possedere adeguata
preparazione
sull’intero programma prescritto per
l’idoneità alla classe cui aspirano (art192, comma 3, d.lgs
297/1994)
Per gli studenti provenienti direttamente dal Paese di origine si
può sospendere la valutazione nei primi mesi dell’anno per
consentire l’acquisizione dell’italiano seconda lingua
Il Collegio Docenti predispone il Pep in relazione al livello
iniziale di conoscenza dell’italiano seconda lingua
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2 aprile 2012
ANCH’IO CANTO L’ITALIA
… Domani sarò una donna importante
quando aiuterò il mio Paese.
Formerò la mia persona qui nella mia seconda patria
alla quale devo ciò che sono e ciò che sarò.
Non dimenticherò ciò che mi hai dato, Italia!
E poi la mia gente vedrà che non si emigra
solo per lavorare e rinchiudersi
come ricci nella propri ignoranza.
Ho assimilato di te, Italia,
le idee di libertà, giustizia, uguaglianza,
almeno nei libri di storia.
Allora ... Anch’ io sono l’Italia.
Fatima, Marocco
da: M.C. Patuelli, Verso quale casa
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2 aprile 2012
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